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Casa del Popolo- Parlamentul Romeno

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Dall’Agricoltura –all’Intercultura<br />

PACHINO – NUCET parlano la stessa lingua<br />

<strong>Casa</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>- <strong>Parlamentul</strong> <strong>Romeno</strong><br />

Tutto 100% romeno<br />

La <strong>Casa</strong> Poporului è una<br />

<strong>del</strong>le più controverse<br />

costruzioni <strong>del</strong>la Romania,<br />

sia per ciò che rappresenta<br />

sia per la sua utilità,sia per<br />

l’apetto estetico.Nel<br />

dicembre 1989,quando il<br />

regime comunista cadde in<br />

seguito alla rivoluzione, la<br />

sua costruzione non era<br />

ancora stata completata,era<br />

circa l’80%.La <strong>Casa</strong><br />

Poporului è la seconda costruzione amministrativa <strong>del</strong><br />

mondo come superficie,dopo il pentagono.<br />

Fu costruita tra il<br />

1984 ed il 1989<br />

dove prima vi<br />

erano dei<br />

monasteri che<br />

furono demoliti ed<br />

il Dealului Uranus.<br />

lavori di<br />

progettazioni<br />

furono fatti da un<br />

gruppo di architetti<br />

coordinati da Anca<br />

Petrescu<br />

attualmente parlamentare. Ceausescu aveva stabilito<br />

che lo spazio sede <strong>del</strong> parlamento. <strong>Casa</strong> Poporului ha<br />

una forma rettangolare con la facciata di 270 metri ed il<br />

lato di 240, alta 84 metri e sotto il livello <strong>del</strong> suolo si<br />

estende per altri 92 metri.La costruzione ha 12 piani , 4<br />

Progetto linguistico Comenius 1 accordo n°05-ITA01-S2C02-00060-1


Dall’Agricoltura –all’Intercultura<br />

PACHINO – NUCET parlano la stessa lingua<br />

livelli sotterranei ed un buncher nucleare(Ceausescu<br />

voleva far costruire anche una linea metropolitana<br />

segreta collegata<br />

con la linea<br />

pubblica), con 1.100<br />

posri, uffici, sale di<br />

accoglienza, sale per<br />

manifestazioni<br />

scientifiche-culturali.<br />

Ha due gallerie<br />

monumentali lunghe<br />

150 m ed alte 18.<br />

LA stanza più grande<br />

è Sala Unirii,che ha un soffitto scorreevole per il quale<br />

può entrare un elicottero.I tappeti <strong>del</strong>la sala pesano 14<br />

tonnellate e sono stati tessuti<br />

con <strong>del</strong>le machhine costruite<br />

apposta per questo. Circa<br />

3.500 tonnelate di Cristallo di<br />

Mediaş sono state utilizzate per i<br />

2.800 lampadari che adornano<br />

il soffitto d’oro.<br />

Il Lampadario più<br />

grande è nella sala<br />

piccola <strong>del</strong><br />

parlamento, pesa 5<br />

tonnellate ed utilizza<br />

7000 lampade.<br />

All’interno <strong>del</strong>la<br />

costruzione ci sono<br />

centinaia di uffici,<br />

dieci sale conferenza<br />

, le più grandi hanno<br />

una superficie fra i<br />

1000 ed i 1500 metri<br />

quadrati.<br />

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Ha due sale con piu di 2000 metri quadrati e due sale<br />

reunioni che possono contenere 1200 ed 850<br />

persone,tutto questo in 265.000 metri quadrati.<br />

Per le rifiniture ed i decori sono stati utilizzati solamente<br />

materiali autoctoni –più di un milione di metri cubi di<br />

marmo rosa di Ruşchiţa e marrone de Moneasa- ed oltre<br />

900.000 metri cubi di legno.<br />

Dal punto di vista <strong>del</strong> volumeè al terzo posto nel mondo<br />

(2,55 milioni mc) dopo d Cape . Canaveral (in<br />

America.,dove si costruiscono i misssili spaziali) e la<br />

Piramida di Quetzalcoatl in Messico.<br />

Di fronte alla <strong>Casa</strong> Poporului si trova Piata Constitutiei<br />

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PACHINO – NUCET parlano la stessa lingua<br />

(utilizzata per<br />

spettacoli, sfilate,<br />

feste) da cui inizia<br />

bulevardul Unirii<br />

(precedentemente<br />

chiamto Victoria<br />

Socialismului),che<br />

Ceausescu volle più<br />

largo degi Champs<br />

Elysees.<br />

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PACHINO – NUCET parlano la stessa lingua<br />

diceva : La grandezza<br />

di questa costruzione<br />

dà a tutto il Paese<br />

un’impressione<br />

eccellente e tutta la<br />

gente si rallegra perchè<br />

vede una garanzia <strong>del</strong>la<br />

stabilità <strong>del</strong> regime.<br />

Anche ora lo chiamano<br />

“Il Castello<br />

Reale”,quello che forse<br />

diventerà un giorno.<br />

Voglia Dio che prima di<br />

Eravamo desiderosi di<br />

conoscere i luoghi e le<br />

costruzioni significative,<br />

perchè la storia che non<br />

si dimentica diventa<br />

leggenda e la leggenda è<br />

l’aureola che incorona la<br />

storia.Siamo<br />

fermamente convinti<br />

che una conoscenza<br />

arricchita con i dati<br />

conferiti dalla storia si<br />

ricorda per sempre.<br />

Perchè, anche se l’uomo<br />

è effimero, alcune cose<br />

sono eterne. Così è<br />

anche il castello Peles,<br />

<strong>del</strong> quale Il Re Carol I<br />

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tutto diventi la culla <strong>del</strong>la nostra dinastia, perchè senza<br />

questa, il futuro <strong>del</strong> nostro paese non sarebbe assicurato.<br />

Le residenze monarchiche in Europa<br />

Il castello Peles di Sinaia, residenzia estiva dei re <strong>del</strong>la<br />

Romania, ha un profilo ben determinato. Creazione <strong>del</strong><br />

gusto <strong>del</strong> re Carol I <strong>del</strong>la Romania ( 1866-1914), ma<br />

anche <strong>del</strong>la scienza degli architetti Johannes Schultz e<br />

Karel Liman, come <strong>del</strong>la maestria di alcuni designer<br />

famosi come J.D.Heymann di Hamburg, August Bembe di<br />

Mainz e Berhard Ludwig di Vienna, il castello Peles può<br />

essere considerato il più importante edificio di tipo storico<br />

dalla Romania, unico nel suo genere .Allo stesso tempo è ,<br />

per il suo valore storico e artistico, uno dei più importanti<br />

monumenti di questo tipo <strong>del</strong>l’Europa <strong>del</strong>la seconda metà<br />

<strong>del</strong> secolo XIX.<br />

IL CANTIERE<br />

I lavori per l’edificio <strong>del</strong>la residenza estiva <strong>del</strong> principe<br />

Carol I <strong>del</strong>la Romania<br />

furono iniziati nell’anno<br />

1873, su un terreno che<br />

insisteva sulla proprietà<br />

private <strong>del</strong> sovrano,<br />

chiamata inizialmente il<br />

campo Piatra Arsa e<br />

ulteriormente il campo reale di<br />

Sinaia.<br />

Il cantiere da Valea Pelesului ha<br />

riunito, ad un certo punto, quasi<br />

300 lavoratori e può essere<br />

considerato il più importante <strong>del</strong><br />

vecchio Regno <strong>del</strong> decennio<br />

passato. Riguardo lo sviluppo dei<br />

lavori e <strong>del</strong>la composizione <strong>del</strong>le<br />

squadre di lavoratori, la regina<br />

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Elisabetta diceva: “Italiani muratori, romeni per terraz<br />

zamenti, zingari braccianti ,Albanesi e Greci lavoravano in<br />

cantiere, tedeschi e ungheresi falegnami. I turchi<br />

bruciavano i mattoni.Ci sono stati dei maestri polacchi e<br />

intagliatori di pietra Cechi, i francesi disegnavano, gli<br />

inglesi misuravano, così che sul cantiere si incontravano<br />

cento costumi nazionali e parlavano quattordici lingue; si<br />

cantava,si dicevano parolacce , si litigava in tutti i dialetti<br />

e su tutti i toni; era un miscuglio simpatico e chiassoso di<br />

gente, di cavalli, di buoi.”<br />

La cerimonia <strong>del</strong>la messa in posa <strong>del</strong>la prima pietra, con<br />

speciale valore simbolico, si è<br />

svolta con tanto fasto,<br />

chiudendosi con le seguenti<br />

parole <strong>del</strong> re Carol I: “ Che si<br />

alzi questo castello e che sia<br />

finito, per poter diventare la<br />

culla <strong>del</strong>la mia dinastia, <strong>del</strong>la<br />

Dinastia nazionale.”Nelle<br />

fondamenta si sono fatti l’atto di<br />

fondamento e l’atto di costruzione, vicino a qualche<br />

moneta con l’effigia di Carol I. L’architetto, ammiratore<br />

<strong>del</strong>l’arte italiana,<br />

univa nella plastica<br />

<strong>del</strong>le facciate gli stili<br />

<strong>del</strong> neorinascimento<br />

italiano e <strong>del</strong><br />

neorinascimento<br />

tedesco e<br />

trasformava l’interno<br />

di Peles in uno dei<br />

più notevoli<br />

monumenti di<br />

architettura storica,<br />

con l’unione di vari neostili. Sempre importante , grazie<br />

agli allestimenti successivi al 1900, al livello <strong>del</strong> secondo<br />

piano è nato uno dei più importanti complessi di Art<br />

Nouveau dalla Romania. La residenza è stata sopraelevata<br />

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con un piano, cosi come la torre principale, sottolineando<br />

in questo modo la grandezza <strong>del</strong>la facciata principale<br />

.Nella sua forma finale, il palazzo si sviluppa su una<br />

superfice di 3200 mq, beneficiando di 160 camere e più di<br />

30 bagni.<br />

La prima idrocentrale<br />

<strong>del</strong>la Romania<br />

“Abbiamo visitato la<br />

prima idrocentrale <strong>del</strong><br />

paese, costruita<br />

appositamente per il<br />

Castello Peles, nel 1884,<br />

un anno dopo<br />

l’inaugurazione <strong>del</strong><br />

castello.<br />

Credo che in quel<br />

periodo.<br />

i nostri antenati non pensassero<br />

che potesse esistere<br />

qualcos’altro che illuminasse<br />

tranne la lucerna .<br />

Abbiamo saputo che in quel<br />

posto esistivano 5 idrocentrali<br />

<strong>del</strong>le quali 3 erano per l’illu<br />

minazione <strong>del</strong> castello e le altre<br />

2 per l’illuminazione <strong>del</strong> parco e<br />

<strong>del</strong>le strade di accesso. Ciò che<br />

ci ha stupito è che l’ idrocentrale<br />

funziona ancora!<br />

Un museo che produce energia eletrica, quindi qualcosa<br />

di utile, non l’avevamo veramente visto fin’ora – tutto era<br />

in perfetto stato di funzionamento.<br />

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LA RESIDENZIA REALE Di<br />

SINAIA<br />

VALORE SIMBOLICO E FUNZIONI UFFICIALI<br />

Investito ancora dalla messa <strong>del</strong>la pietra di fondamento<br />

con un programma simbolico-politico, programma ripetuto<br />

tramite il discorso <strong>del</strong> re<br />

con l’occasione<br />

<strong>del</strong>l’inaugurazione <strong>del</strong><br />

1883, il castello Peles è<br />

stato soprannominato dai<br />

romeni, già dai primi anni<br />

di costruzione, castello<br />

reale. In una lettera<br />

indirizzata a suo padre, il<br />

principe Karl-Anton di<br />

Hohenzollen, Carol<br />

ricordava gli attributi con i<br />

quali aveva indicato la residenza: la culla <strong>del</strong>la dinastia e<br />

garanzia <strong>del</strong>la stabilità <strong>del</strong> regime monarchico<br />

stituzionale. Nell’opinione <strong>del</strong> re Carol e dei politici, “ la<br />

regalità si reggeva sull’indipendenza <strong>del</strong>lo stato e<br />

rappresentava la garanzia <strong>del</strong>la modernizzazione e <strong>del</strong>la<br />

prosperità <strong>del</strong> Paese.<br />

Il desiderio <strong>del</strong>la “culla <strong>del</strong>la Dinastia” si e’ compiuto con<br />

la nascita nel castello, nel 1893, <strong>del</strong> futuro re Carol II.<br />

La scelta <strong>del</strong>la sede <strong>del</strong>la residenza, con notevole valore<br />

politico, è stato, sembra, premeditato dal sovrano , da<br />

come confessa Alexandru Tzigara- Samurcas “A coloro che<br />

dubitavano, riguardo il collocamento di un tale edificio<br />

proprio ai confini <strong>del</strong> Paese Egli,per tranquillizzarli,<br />

domandava loro se fossero sicuri che la situzione potesse<br />

rimanere sempre uguale (...) oggi il grande castello sorge<br />

proprio dentro il cuore <strong>del</strong>la Romania intera.<br />

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Dall’Agricoltura –all’Intercultura<br />

PACHINO – NUCET parlano la stessa lingua<br />

Il cambiamento <strong>del</strong>lo statuto politico <strong>del</strong>la Romania in<br />

Europa e allo stesso tempo le relazioni di parentela <strong>del</strong> re<br />

e <strong>del</strong>la regina <strong>del</strong>la Romania con numerose famiglie regali<br />

e principesche, dovevano determinare una serie di visite<br />

di stato di alcuni capi incoronati.Gli alti ospiti erano<br />

ricevuti ufficialmente al castello Peles e non al Palazzo<br />

regale dalla via Victoria dalla capitale.<br />

Nel 1896 ha luogo la più<br />

importante visita a un capo<br />

di stato, l’Imperatore Franz<br />

Joseph.Impressionato dal<br />

palazzo, questo confessava<br />

in una lettera scritta il 2<br />

ottobre 1896:” Il castello<br />

reale, circondato da una<br />

serie di palazzi , si trova in<br />

un bellissimo paesaggio, su<br />

una collina con giardini<br />

allestiti in terazze, tutto<br />

circondato da foreste immense.Il castello è suggestivo,<br />

per tutti i teoriche vi sono:<br />

quadri originali e nuovi,<br />

mobili antichi, armi, ogni<br />

genere di oggetti, tutto<br />

sistemato con<br />

gusto(...).Ho fatto un<br />

lungo viaggio a piedi, nelle<br />

montagne e ho fatto<br />

colazione all’aperto,<br />

accompagnato dalla<br />

musica degli zingari (...).Ci<br />

siamo fatte tante foto;<br />

l’atmosfera e’ stata<br />

veramente piacevole.”<br />

La solennita <strong>del</strong> castello<br />

Il<br />

desiderio <strong>del</strong>la “culla <strong>del</strong>la Dinastia” si e’ compiuto con la<br />

nascita nel castello, nel 1893, <strong>del</strong> futuro re Carol II.<br />

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PACHINO – NUCET parlano la stessa lingua<br />

La scelta <strong>del</strong>la sede <strong>del</strong>la residenza, con notevole valenza<br />

politica, è stato, sembra, premeditato dal sovrano , da<br />

come confessa Alexandru Tzigara- Samurcas “A coloro che<br />

dubitavano, riguardo il collocamento di un tale edificio<br />

proprio ai confini <strong>del</strong> Paese Egli,per tranquillizzarli,<br />

domandava loro se fossero sicuri che la situzione potesse<br />

rimanere sempre uguale (...) oggi il grande castello sorge<br />

proprio dentro il cuore <strong>del</strong>la Romania intera.”<br />

Il cambiamento <strong>del</strong>lo statuto politico <strong>del</strong>la Romania in<br />

Europa e allo stesso tempo le relazioni di parentela <strong>del</strong> re<br />

e <strong>del</strong>la regina <strong>del</strong>la Romania con numerose famiglie regali<br />

e principesche, dovevano determinare una serie di visite<br />

di stato di alcuni capi incoronati.Gli alti ospiti erano<br />

ricevuti ufficialmente al castello Peles e non al Palazzo<br />

regale dalla via Victoria dalla<br />

capitale.<br />

Nel 1896 ha luogo la più<br />

importante visita a un capo di<br />

stato, l’Imperatore Franz<br />

Joseph.Impressionato dal<br />

palazzo, questo confessava in<br />

una lettera scritta il 2 ottobre<br />

1896:” Il castello reale,<br />

circondato da una serie di palazzi<br />

, si trova in un bellissimo paesaggio, su una collina con<br />

giardini allestiti in terazze, tutto circondato da foreste<br />

immense.Il castello è<br />

suggestivo, per tutte le<br />

richezze accumulate: quadri<br />

originali e nuovi, mobili<br />

antichi, armi, ogni genere di<br />

oggetti, tutto sistemato con<br />

gusto(...).Ho fatto un lungo<br />

viaggio a piedi, nelle<br />

montagne e ho fatto<br />

colazione all’aperto, accompagnato dalla musica degli<br />

zingari (...).Ci siamo fatte tante foto; l’atmosfera e’ stata<br />

veramente piacevole.”<br />

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La solennita <strong>del</strong> castello, <strong>del</strong>l’intero complesso, quanto lo<br />

splendore e il fasto di quelle visite sono state evocate da<br />

Alexandru Tzigara- Samurcas, nel cinquantesimo<br />

dall’inaugurazione di Peles :” La<br />

terazzza, il parco, le strade, tutte<br />

sono state fatte con molta<br />

attenzione, il re Carol unendo<br />

nelle sue intenzioni la nota<br />

estetica con la possibilita\ <strong>del</strong>lo<br />

sviluppo di qualunque atto<br />

ufficiale – arrivo di ospiti illustri,<br />

salutati all’arrivo dalla guardia<br />

<strong>del</strong> palazzo, allineata dietro le torri turche catturate a<br />

Plevna, sfilate di cavalieri ed equipaggi di grande festa, la<br />

cerimonia <strong>del</strong> cambiamento <strong>del</strong>la guardia.Tutto è stato<br />

riunito in tal modo da poter sviluppare le feste ufficiali in<br />

tutto il loro splendore.”<br />

Le visite regali e principesche di Peles sono state alla base<br />

di importanti decisioni di politica esterna, come la firma<br />

<strong>del</strong> trattato di alleanza tra L’Imperio Austro-Ungarico e la<br />

Romania. Iniziato in l’occasione <strong>del</strong>le visite <strong>del</strong> re Carol a<br />

Vienna e Berlino, nel 1883, il trattato è stato rinnovato<br />

alcune volte, con certezza in 1892 e 1896, al castello<br />

Peles.<br />

La residenzia di Sinaia era ovviamente anche il quadro di<br />

sviluppo di alcuni eventi politici interni, molto importanti.<br />

Il più segnificativo tra questi è stato il Consiglio <strong>del</strong>la<br />

Corona di agosto 1914, in cui si è decisa la neutralità <strong>del</strong><br />

paese nella Prima guerra mondiale, neutralità rispettata<br />

fino al 1916.Tutto questo dimostra il fatto che la città di<br />

Sinaia diventava, nel periodo maggio-novembre, una vera<br />

capitale <strong>del</strong> paese, aspetto<br />

sottovalutato rispetto ad ora.<br />

Un aspetto importante <strong>del</strong>la<br />

residenzia reale di Sinaia era<br />

rappresentato dalla vita artistica<br />

promossa dalla regina Elisabetta<br />

(1843-1916).Insieme all’esigente<br />

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e austero Carol I, perchè il dovere e il rigore erano sopra<br />

ogni cosa,mai abbandonando la regalità e la solennità, la<br />

regina si dedicava alle opere di beneficienza, fu di aiuto<br />

per gli artisti e un filantropo per i poveri.Temperamento<br />

romantico, a volte con una fantasia esuberante, Ella<br />

incoraggiava i poeti, i pittori, i musicisti, le personalità di<br />

rilievo e artisti oscuri; conosceva però i veri valori <strong>del</strong>l’arte<br />

ed è risaputo l’ammirazione che aveva per George Enescu,<br />

il suo protetto e l’ospite abituale <strong>del</strong> castello .Un altro<br />

ospite illustre, Vasile Alecsandri, fu il consigliere e il<br />

collaboratore <strong>del</strong>la poetessa Carmen Sylva. Alle serate<br />

musicali e letterarie organizzate a Peles, famose in tutta<br />

Europa, partecipavano notevoli personalità artistiche come<br />

Pierre Loti, Sarah Bernhard, Rejane, Paderewsy, Thibaud,<br />

Pablo Sarsate etc.<br />

Tra i numerosi ospiti che hanno visitato Peles: il re<br />

Gustav Quinto di Svezia, il re Albert I di Belgio, la regina<br />

Emma<br />

<strong>del</strong>l’Olanda,<br />

il re<br />

Ferdinand<br />

<strong>del</strong>la<br />

Bulgaria,<br />

Kronprinzul<br />

Wilhelm<br />

<strong>del</strong>la<br />

Germania, il<br />

futuro re<br />

Edward VII<br />

<strong>del</strong>la Gran<br />

Bretagna, il<br />

futuro re<br />

Vittorio –<br />

Emanuele<br />

III d’Italia,<br />

scriviamo<br />

anche noi il<br />

nome nel<br />

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libro d’ oro <strong>del</strong> castello.:<br />

“Alunni e professori <strong>del</strong> Gruppo Scolastico Agricole Nucet<br />

professori <strong>del</strong>l’Istituto d’Istruzione Marzamemi Pachino,<br />

“con tanto desiderio di conoscere”, partiner nel progetto<br />

“Dalla agricoltura alla intercultura.Pachino-Nucet parlano<br />

la stessa lingua”<br />

Non sapiamo quante residenzie reali dal secolo XIX hanno<br />

determinato la nascita di alcune citta’.Sicuro e’ il fatto che<br />

la storia <strong>del</strong> castello Peles è legata strettamente allo<br />

sviluppo <strong>del</strong>la piccola sede ai piedi di Bucegi, località che,<br />

dal 1874, per volere di Carol I, prese il nome di Sinaia e<br />

dal 1880 è stata dichiarata centro urbano.<br />

Peles è riuscito veramente a stupire tutti con lo splendore<br />

e la diversità architettonica .Siamo stati impressionati<br />

tanto dalla storia che ci circondava da tutti gli angoli <strong>del</strong><br />

castello, quanto dalla ricchezza. Gli italiani erano<br />

veramente estasiati: da così tanto splendore in un solo<br />

luogo e cosi tanto buon gusto regale nelle decorazioni<br />

interne<br />

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MUzeul satului<br />

Creato nel 1936<br />

grazie al<br />

professore<br />

Dimitrie Gusti<br />

(1880-1955),<br />

ditore <strong>del</strong>la<br />

scuola romena<br />

di sociologia, Il<br />

Museo <strong>del</strong><br />

Vilaggio è uno<br />

dei primi musei<br />

etnografici <strong>del</strong><br />

mondo e il<br />

secondo museo<br />

etnografico<br />

senso artistico,il museo cerca di ricostituire,<br />

all’aperto,<br />

dopo quello<br />

di<br />

Stoccolma.<br />

Cercando di<br />

offrire un’<br />

immagine<br />

sempre più<br />

simile <strong>del</strong>la<br />

vita dei<br />

paesani, <strong>del</strong><br />

loro spirito<br />

inventivo, il<br />

loro<br />

notevole<br />

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in un quadro naturale, l’interno di ogni abitazione,ogni<br />

casa, il granaio, la stalla e tutto quello che serve, le porte<br />

lavorate in legno, mistura di paglia , argilla e concime. , le<br />

porte modeste<br />

o imponenti,<br />

gli interni con<br />

mobili<br />

tradizionali, gli<br />

strumenti di<br />

lavoro, i<br />

tapetti e i<br />

tessuti etc.<br />

Collocato in<br />

una<br />

ammirabile<br />

zona verde (<br />

15 ettari), sulle<br />

rive <strong>del</strong> lago<br />

Herastrau, il<br />

museo riunisce<br />

circa 300<br />

costruzzioni (<br />

case, negozi,<br />

chiese).<br />

Dalla Moldavia<br />

sono state<br />

portate 10<br />

case , fra cui:<br />

la casa da<br />

Straja ( dal<br />

1760) e la casa da Fundu Moldovei con padiglione e<br />

veranda grande . Dalle case che attirano l’attenzione la<br />

casa di Ostrov con veranda sostenuta da travi decorate, la<br />

casa lipovenesa (1898) e cherhanaua, tutti e due di<br />

Jurilovca. L’architettura popolare <strong>del</strong>la Muntenia è<br />

rappresentata dalla bella casa di Chiojdu, costruita da<br />

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sassi e avendo un padiglione con pali scolpiti e la<br />

balaustrata da asse forato.<br />

.Dall’Oltenia furono portate due abitazioni antiche, una da<br />

Draghiceni e l’altra da Castranova, tra tutte le costruzioni<br />

di questa regione spicca la casa di Curtisoara(inizio sec.<br />

XIX) tipica costruzione<br />

collinare. La<br />

Transilvania ci offre una<br />

grande diversità di<br />

costruzioni; la casa di<br />

Salcia(<strong>del</strong>la regione <strong>del</strong><br />

Motilor)con un grande<br />

tetto di paglia, da<br />

Dumitra una modesta<br />

casa di pietra e<br />

fango,da Dragus,una<br />

casa con l’esterno riccamente decorato.Tra le tecnologie il<br />

mulino a vento dalla Dobrogea,e il frantoio di Horezu.<br />

Progetto linguistico Comenius 1 accordo n°05-ITA01-S2C02-00060-1


Dall’Agricoltura –all’Intercultura<br />

PACHINO – NUCET parlano la stessa lingua<br />

COSTUMI TIPICI ROMENI<br />

Progetto linguistico Comenius 1 accordo n°05-ITA01-S2C02-00060-1


OMAGGIO A B UCAREST MAGGIO 2006


OMAGGIO A BUCAREST MAGGIO 2006

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