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Eylül - Settembre 2008
Si deve precisare peraltro che alcuni specialisti segnalano anche dei fattori ormai strutturali che stanno iniziando a mostrare
i loro effetti (disavanzo cronico della bilancia commerciale, sopravvalutazione della Lira Turca nei confronti del dollaro e
dell'euro, inflazione sopra l'11%,ecc.) sull'economia reale. I settori che maggiormente hanno contribuito al sensibile calo del
PIL rispetto ai precedenti trimestri ed agli scorsi anni, risultano essere: l'agricoltura (-3,5%); l'industria (+2,5%); le costruzioni
(+0,9%); ristorazione (+0,6%) e istruzione (-6,1%). Di converso i settori piu' effervescenti sono risultati: la pesca (+12,4%); il
minerario (+7,7%); il finanziario (+9,4%) e l'immobiliare (+15,1%). E' peraltro interessante notare che gli investimenti pubblici
sono diminuiti del 16,8%, mentre quelli privati - sempre molto attivi negli ultimi anni - sono aumentati solo dello 0,6%. Gli
analisti segnalano che il PIL turco a fine anno potrebbe crescere complessivamente fra il 3,5% ed il 4,3%, dato che
confermerebbe peraltro le previsioni di ICE Istanbul effettuate negli scorsi mesi (si attestavano intorno al + o - 3,5%).
Aumento dell’interscambio commerciale della Turchia nei primi sei mesi del 2008 (+ 27%)
Italia terzo partner
Secondo i dati dell'Ufficio statistico turco (TUIK) e le elaborazioni di ICE Istanbul, nel periodo gennaio-luglio di quest'anno e'
ulteriormente cresciuto l'interscambio della Turchia con il resto del mondo (+36,6% le importazioni e +39% le esportazioni). Il
saldo della bilancia commerciale permane pero' fortemente negativo per 45 miliardi di dollari (+32,7% '08/'07). La Russia, in
considerazione principalmente dell'aumento dei prezzi degli idrocarburi, e' il primo partner commerciale con un interscambio
di 23,7 miliardi di dollari (+57,3% '08/'07). Le importazioni turche dalla Russia sono cresciute del 56%, mentre nel contempo
le esportazioni turche sono aumentate del 58,5%, segnale di un attivismo turco verso Mosca che va ben oltre i prodotti
agroalimentari esportati in gran quantita' sin dal passato. La Germania risulta al secondo posto nella graduatoria dei
principali paesi partner commerciali della Turchia con un interscambio pari a 20 miliardi di dollari (+25,1% '08/'07), ed e’
anche il secondo paese fornitore (11,8 miliardi di dollari). Il saldo attivo della Germania e' di 3,6 miliardi di dollari e la quota
delle esportazioni tedesche sul totale delle importazioni turche e' pari al 9,3%. L'Italia e' il terzo partner commerciale della
Turchia con un interscambio di 12,6 miliardi di dollari, cresciuto del 27% rispetto al corrispondente periodo del 2007. L'attivo
dell'Italia ammonta a 1,8 miliardi di dollari. L'export nazionale nei primi otto mesi del corrente anno e' cresciuto del 27,8%
raggiungendo la cifra di 7,2 miliardi di dollari, mentre le importazioni sono ammontate a 5,4 miliardi di dollari (+26,1%
'08/'07); l'Italia risulta al secondo posto nella graduatoria complessiva dei paesi destinatari delle esportazioni turche. La
nostra quota di mercato sul totale importato dalla Turchia dal mondo e' pari al 5,7%. La Cina e' il quarto partner
commerciale ed il terzo paese fornitore della Turchia con esportazioni in costante aumento (+36%). E' interessante peraltro
notare che in tutti i paesi limitrofi o di interesse strategico per la Turchia, l'interscambio nel corso dell'anno e' fortemente
aumentato, segnale chiaro che le iniziative di supporto al sistema industriale turco da parte del governo in tutti i quadranti
mondiali, stanno ottenendo notevoli risultati. Iran, Ucraina, Arabia Saudita, Siria, Paesi del Golfo Arabico e Paesi centro
asiatici e caucasici, oltre chiaramente a Russia e Cina, rappresentano chiari esempi di dove e come si e' concretizzata
l'azione turca in campo economico e commerciale.
Investimenti esteri ancora in calo (-39,4%). Italia in controtendenza
Secondo i dati forniti dal Sottosegretariato al Tesoro (Dip.to Investimenti Esteri) elaborati da ICE Istanbul, nel corso del primo
semestre del 2008 gli investimenti diretti esteri in Turchia sono ammontati a 7,6 miliardi di dollari con un calo del 39,2%
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le imprese estere presenti in Turchia risultano in totale, al giugno di
quest'anno, 20.189 (1.881 costituite nel primo semestre del 2008) di cui 670 italiane (3,3% del totale). Gli investimenti diretti
esteri italiani nel primo semestre di quest'anno ammontano a 89 milioni di dollari (nell'intero 2007 gli investimenti italiani
ammontarono a 73 milioni di dollari e quindi vi e' gia' un incremento del 22%). Lo stock degli investimenti esteri italiani in
Turchia ha raggiunto la cifra di 4,6 miliardi di dollari (il 4,4% dello stock complessivo degli IDE presenti in Turchia, pari a
105,2 miliardi di dollari). La Germania e' presente in Turchia con 3.432 imprese (17% del totale), seguita dal Regno Unito
con 1.974 imprese (9,8 del totale), dall'Olanda con 1.580 imprese (7,8% del totale), dall'Iran con 975 imprese (4,8% del
totale) e dagli USA con 913 imprese (4,5% del totale). Le citta' turche che attraggono maggiormente gli investimenti esteri
sono: Istanbul (10.967 imprese di cui 2,161 nel comparto manifatturiero), Antalya (2.577), Ankara (1.339), Izmir (1.209),
Mugla (1.205), Bursa (405), Aydin (366),Mersin (341), Kocaeli (235), Adana (151).
***Fonte: Cronache Economiche redatte dall'Ambasciata d'Italia ad Ankara
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