Osservatorio nazionale sul termalismo e sul turismo ... - Unioncamere
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S.I.TE.T.<br />
SISTEMAINFORMATIVO TERME TOSCANE in collaborazione con il Consorzio Toscana Termale - n. 1/2 - Anno 2000<br />
UNIONCAMERE TOSCANA<br />
Via della Scala, 85<br />
50123 Firenze<br />
Tel. 055/27.721<br />
Fax 055/28.08.76<br />
E.mail:<br />
unioncamere@tos.camcom.it<br />
<strong>Osservatorio</strong> <strong>nazionale</strong><br />
<strong>sul</strong> <strong>termalismo</strong> e <strong>sul</strong> <strong>turismo</strong><br />
della salute in Italia 1<br />
<strong>Osservatorio</strong> del sistema termale<br />
italiano<br />
Introduzione<br />
Al fine della realizzazione di un osservatorio<br />
<strong>nazionale</strong> <strong>sul</strong> sistema termale in Italia<br />
abbiamo attivato un «panel» di riferimento<br />
composto da 35 aziende 2 d i s t r i-<br />
buite <strong>sul</strong> territorio in modo omogeneo. Il<br />
numero preso a campione rappresenta il<br />
10.3% delle terme associate a Federterme<br />
(340), il 19% di quelle individuate dall<br />
’ E N I T (184) ed il 12,5% degli stabilimenti<br />
termali stimati dai dati INPS (280).<br />
Abbiamo costruito un campione di riferimento<br />
attendibile sia dal punto di vista<br />
economico che statistico. Siamo, quindi,<br />
riusciti ad ampliare la base informativa<br />
del «Primo rapporto <strong>sul</strong> <strong>termalismo</strong> e <strong>turismo</strong><br />
della salute» realizzato da Mercury<br />
S.r.l. e pubblicato nel «Settimo rapporto<br />
<strong>sul</strong> <strong>turismo</strong> italiano».<br />
È opportuno precisare che non tutte le<br />
aziende hanno risposto alla totalità delle<br />
domande poste 3 , ma abbiamo opportunamente<br />
reso omogenei i dati fornitici. Comunque,<br />
l’estensione delle informazioni<br />
ottenute, la conoscenza del comparto e le<br />
poche parametrazioni attivate ci permet-<br />
Tab. 1 – Incidenza regionale delle terme convenzionate<br />
Regione Inc. % Regione Inc. %<br />
Toscana 14,1 Calabria 3,8<br />
Emilia Romagna 10,3 Sardegna 3,3<br />
Lombardia 9,2 Umbria 3,3<br />
Trentino Alto Adige 9,2 Friuli Venezia Giulia 2,2<br />
Campania 8,7 Basilicata 1,6<br />
Piemonte 7,6 Puglia 1,6<br />
Lazio 7,1 Abruzzo 1,1<br />
Marche 5,4 Liguria 1,1<br />
Sicilia 4,9 Valle d’Aosta 1,1<br />
Veneto 4,3 Italia 100,0<br />
Fonte: Enit<br />
1<br />
Per l’elaborazione di questo <strong>Osservatorio</strong> si ringrazia FEDERTERME, per la quale è in fase di realizzazione l’<strong>Osservatorio</strong> <strong>nazionale</strong> <strong>sul</strong> <strong>termalismo</strong>. L’<strong>Osservatorio</strong><br />
prende come riferimento il capitolo «Terme e Salute» del «Nono rapporto <strong>sul</strong> <strong>turismo</strong> italiano», Mercury S.r.l., Firenze 2000.<br />
2<br />
Sono comunque le aziende considerate più importanti nel panorama <strong>nazionale</strong>.<br />
3<br />
Esiguo, per altro, è il numero di aziende per le quali non abbiamo ottenuto tutti i dati.
2 Sistema Informativo Terme Toscane<br />
tono di muoverci con sicurezza nel sottolineare<br />
le tendenze in atto.<br />
Gli atteggiamenti degli italiani verso<br />
il benessere: un mercato in grande<br />
sviluppo ma difficile da interpretare<br />
Fino agli anni Settanta solamente l’off e r t a<br />
termale era tradizionalmente org a n i z z a-<br />
ta per assicurare al turista in misura primaria<br />
valori di tipo salutistico; dagli anni<br />
Settanta in poi si associano ad essa proposte<br />
di tipo parallelo: «beauty houses»<br />
( a l b e rghi specializzati), località che forniscono<br />
una molteplicità di attrezzature<br />
e servizi appositi (es. Saturnia, Bagni di<br />
Lucca, Ischia etc.), perfino crociere che<br />
o ffrono diversi servizi qualificati in tal<br />
senso.<br />
Il «dovere» di essere belli ed in forma 4 h a<br />
parallelamente consentito il proliferare<br />
ovunque di palestre, di centri e cliniche<br />
della salute e della bellezza, nonché di industrie<br />
dietetiche e cosmetiche, rendendo<br />
il «fitness» e la «remise en forme» mercati<br />
interessanti e profittevoli. Il <strong>termalismo</strong><br />
non ha saputo e/o potuto assorbire<br />
questa domanda o almeno lo ha fatto solo<br />
in parte, non sfruttando completamente<br />
le proprie potenzialità.<br />
Ricerche Mercury S.r. l . 5 e Doxa-Mercury<br />
S . r. l . 6 hanno dimostrato e quantificato come<br />
la domanda del <strong>turismo</strong> della salute stia<br />
crescendo in modo esponenziale. In pratica<br />
viene confermato il crescente interesse<br />
per tutti gli aspetti della salute e del benessere<br />
fisico (alimentazione, attività fisic<br />
a 7 e relax) ed anche l’accettazione dell’idea<br />
che sia possibile ed opportuno dedicare<br />
un periodo dell’anno (ad esempio una<br />
settimana) a «rimettersi in forma» (la Doxa<br />
e la Mercury S.r.l. valutano la domanda potenziale<br />
intorno a 3 /4 degli italiani). In questi<br />
studi campionari prevale l’idea che le<br />
cure termali possono essere utili a persone<br />
di tutte le età (74,8%) e non esclusivamente<br />
agli anziani (16,9%) o solo ai giovani (1,1%) 8 ;<br />
è evidente, quindi, che le località salutistiche<br />
non vengono viste come potenzialmente<br />
rivolte solo al mondo della terza età.<br />
Inoltre le terme sono considerate più adatte<br />
per rimettersi in forma, migliorando il<br />
proprio stato di salute anche se non si è ammalati<br />
(47%), che per prevenire la malattie<br />
(22,4%) o curarle (21,9%) 9 .<br />
Pertanto, se si considera che la domanda<br />
effettiva di <strong>termalismo</strong> è valutata intorno<br />
al 2% della popolazione italiana, che la<br />
propensione reale viene stimata intorno al<br />
1 7 , 5 % 1 0 e che quella potenziale teorica ri<strong>sul</strong>ta<br />
pari al 75%, si osserva un interessantissimo<br />
differenziale di mercato.<br />
La domanda: i curandi: caratteristiche<br />
socio-economiche<br />
I circa 676 mila clienti censiti nel nostro<br />
p a n e lsono prevalentemente curandi convenzionati<br />
da un ente assistenziale (ASL,<br />
INPS o INAIL). Infatti, soltanto il 28,9%<br />
ha un approccio con le cure termali di tipo<br />
privatistico. All’interno di questa nicchia<br />
va rilevato un 7,8% di clientela complessiva<br />
che si caratterizza per l’acquisto di<br />
prodotti e pacchetti benessere 11 .<br />
4<br />
La Doxa afferma che il 18% degli adulti italiani ritiene di essere attento alla propria<br />
salute ed al proprio benessere fisico più del comportamento medio della restante<br />
popolazione.<br />
5<br />
Consorzio Toscana Termale, «L’immagine delle terme. L’atteggiamento del<br />
pubblico verso la salute e le cure termali», Firenze, Mercury, 1997.<br />
6<br />
Consorzio Termale dell’Emilia Romagna, «Informazioni ed opinioni <strong>sul</strong>le cure<br />
termali», Doxa – Mercury S.r.l., 1998<br />
7<br />
Per approfondimento: «Rapporto finale alla ricerca condotta <strong>sul</strong> settore del fitness<br />
– wellness per conto di Eurowellness», Censis Servizi S.p.A. e «Gli atteggiamenti<br />
degli italiani verso il benessere», 1996, Directa.<br />
8<br />
«per nessuno» = 0,7%; «non so» = 5,9%; «altra risposta» = 0.6%.<br />
9<br />
« Tutte e tre le risposte» = 4%; «altra risposta» = 0,5%; «non so» = 4,2%.<br />
1 0<br />
Mercury S.r.l., op. cit.<br />
11<br />
Pacchetti benessere, remise en forme, piscina termale, cure estetiche etc.
Sistema Informativo Terme Toscane<br />
3<br />
Tab. 2 – Numero dei curandi nelle aziende di riferimento<br />
Aziende<br />
Curandi<br />
1997 1998<br />
Montecatini* 93.000 92.900<br />
Chianciano* 81.000 76.400<br />
Tabiano 51.334 49.392<br />
Fiuggi 37.126 37.530<br />
Cervia e Brisighella 36.624 35.925<br />
Salsomaggiore 32.500 34.200<br />
Riccione 31.792 29.695<br />
Monticelli 26.568 24.847<br />
Montepulciano 21.153 22.585<br />
Castrocaro 21.000 21.700<br />
Santa Cesarea 19.152 19.961<br />
Caramanico 20.829 19.528<br />
Tolentino S. Lucia 16.002 17.698<br />
Castel S. Pietro 17.214 17.041<br />
Terme di Riolo Bagni S.p.A. 16.232 15.608<br />
Agnano 13.793 15.173<br />
Boario Terme 16.000 15.000<br />
Salvarola 16.344 14.931<br />
Porretta 15.988 14.881<br />
Acqui 14.880 14.150<br />
Salice 11.808 12.949<br />
Caronte Lamezia Terme 11.750 12.415<br />
Bibione 7.979 11.658<br />
Lèvico Terme 10.059 11.326<br />
Gestione Nuove Terme Com. 7.373 7.962<br />
Casciana 6.372 7.883<br />
Saturnia 6.602 7.457<br />
Sarnano S. Giacomo 7.637 7.264<br />
San Giuliano 3.341 4.342<br />
Sanpellegrino 2.321 2.227<br />
Merano 1.743 1.763<br />
Complessivo del Panel 675.516 676.391<br />
Fonte: Aziende, bilanci aziende, pubblicazioni varie e ricerche Mercury<br />
S.r.l.<br />
* Montecatini e Chianciano hanno un particolare modo di computare la<br />
clientela; infatti se un cliente curando effettua una prestazione convenzionata<br />
ed una non assistita dal S.S.N. viene rilevato come due arrivi distinti;<br />
ciò avviene perché effettuano i vari trattamenti terapeutici in stabilimenti<br />
diversificati . Il confronto con le altre aziende in termini di valore<br />
assoluto è impossibile, ma l’analisi delle tendenze annue è attuabile.<br />
Quindi, a livello di valore assoluto non<br />
è falso dire che le terme hanno una affluenza<br />
prevalentemente assistita, ma sarà<br />
erroneo affermare, come vedremo, che si<br />
tratti di aziende assistite.<br />
In effetti il valore terapeutico delle cure<br />
apprestate in questi centri è stato riconfermato<br />
dal Progetto Naiade 1 2 , che ha dato<br />
un’ulteriore prova scientifica della validità<br />
delle cure termali come strumento<br />
socio-sanitario; infatti, da tali ricerche<br />
e m e rge che lo Stato, grazie alle terme,<br />
spende poi meno in giornate ospedaliere<br />
e in farmaci, determinandosi un effettivo<br />
miglioramento delle patologie invalidanti<br />
13 .<br />
Il comparto termale ha una decisa caratterizzazione<br />
femminile (Tab. 3); questo<br />
fatto assume estrema rilevanza, se teniamo<br />
presente che il comparto «benessere»<br />
è prevalentemente composto da<br />
d o n n e .<br />
La ripartizione per classi d’età evidenzia<br />
una presenza fortemente «anziana» (Ta b .4 ) ;<br />
ma è opportuno sottolineare sia che circa il<br />
Tab. 3 – Distribuzione per sesso delle diverse componenti dei<br />
curandi. 1998<br />
Assistiti Privati Benessere Complessivo<br />
Uomini 43,5 41,4 18,3 42,9<br />
Donne 56,5 58,6 81,7 57,1<br />
Tot. 100 100 100 100<br />
Fonte: elaborazioni Mercury S.r.l.<br />
Tab. 4 – Distribuzione per fasce d’età dei curandi termali. 1998<br />
Assistiti Privati Totali<br />
60 57,0 64,9 59,3<br />
Fonte: Elaborazioni Mercury S.r.l.<br />
1 2<br />
D.M. 10 febbraio 1995<br />
1 3<br />
Confermato dai ri<strong>sul</strong>tati del Progetto Naiade: verifica epidemiologica eff e t-<br />
tuata su circa 50 mila individui.
4 Sistema Informativo Terme Toscane<br />
Grafico 1 – Distribuzione per tipologia di curando. 1998<br />
40% dei curandi ha meno di sessant’anni,<br />
sia che le aspettative di vita, la ricerca di qualità<br />
del vivere e la domanda di servizi innovativi<br />
di un over 60sono oggi molto più ampie<br />
rispetto agli anni passati. Quindi anche<br />
il classico stereotipo di una clientela termale<br />
esclusivamente anziana che orienta completamente<br />
la tipologia del prodotto, è erroneo<br />
e portatore di errori strategici.<br />
Il mercato del «benessere» all’interno delle<br />
terme è invece fortemente giovanile: il<br />
29,4% della clientela ha meno di trent’anni,<br />
il 38,7% ha tra i 31 ed i 45 anni d’età,<br />
il 21,6% rientra tra i 45 ed i 60 anni, mentre<br />
soltanto il 10,4% è un over 60.<br />
Il «benessere» in chiave di marketing termale<br />
potrebbe essere utilizzato non solo<br />
come strumento di diversificazione di prodotto,<br />
ma anche come mezzo per fidealizzare<br />
nuova clientela da riorientare, in<br />
un secondo momento, alle cure termali<br />
tradizionali.<br />
In linea con la caratterizzazione demografica,<br />
si osserva che circa i 2/5 dei curandi<br />
sono pensionati (41,6%). Un grosso<br />
ruolo ha la voce «altre forme di occupazione»<br />
(studenti, bambini d’età prescolare,<br />
religiosi etc.) coprendo il 21,6%<br />
della clientela; seguono le casalinghe<br />
(12,7%), gli impiegati (9%), gli operai<br />
(6,7%), i liberi professionisti (5,1%) ed i<br />
commercianti/artigiani (3,3%).<br />
La provenienza dei curandi<br />
Rifacendoci alla ormai classica distinzione<br />
dei curandi tra stanziali (clienti che soggiornano<br />
in strutture ricettive), pendolari<br />
e residenti nel comune dove è situata<br />
l’azienda termale 1 4 , si osserva una qualificante<br />
presenza di curisti 1 5 (74,1%). Questo<br />
fatto è ciò che qualifica il mercato termale<br />
come parte, anche se per qualche autore<br />
atipica, del <strong>turismo</strong> in senso lato.<br />
A livello di macro-provenienza soltanto<br />
il 4,2% della clientela è straniera. In più<br />
questi curisti sono concentrati in poche<br />
realtà (Abano, Ischia, Montecatini etc.).<br />
Dai vari osservatori regionali attivati da<br />
1 4<br />
Per un approfondimento si rimanda al cap. 13 del VI Rapporto <strong>sul</strong> <strong>turismo</strong> italiano,<br />
Mercury S.r.l., 1995.<br />
1 5<br />
Curista, parola inventata da E. Becheri ed ora di uso comune, che è la somma<br />
tra curando e turista.
Sistema Informativo Terme Toscane<br />
5<br />
Grafico 2 – Distribuzione tra residenti, stanziali e pendolari. 1998<br />
Mercury S.r. l . 1 6 è stato osservato che il <strong>turismo</strong><br />
termale è prevalentemente un <strong>turismo</strong><br />
di prossimità, nel senso che la maggior<br />
parte dei clienti extra-regionali provengono<br />
da realtà territoriali adiacenti a<br />
quella di offerta. A livello di aggregato<br />
<strong>nazionale</strong> i curandi sono prevalentemente<br />
emiliano-romagnoli 1 7 (20,8%) e lombardi<br />
(17,7%), seguono le altre regioni<br />
(Graf. 3) con valori inferiori all’8%.<br />
Grafico 3 – Distribuzione per provenienza regionale dei curandi italiani. 1998<br />
1 6<br />
Osservatori Regionali Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Marche<br />
e t c .<br />
17<br />
Ciò è spiegabile per il gran numero di curandi pendolari e residenti del<br />
sistema termale emiliano-romagnolo.
6 Sistema Informativo Terme Toscane<br />
Al fine di quantificare l’effettiva propensione<br />
degli abitanti delle diverse regioni<br />
ad avere una esperienza salutistico<br />
termale, abbiamo creato un indice regionale<br />
(Graf. 4) che lega il peso dei curandi<br />
con quello della popolazione.<br />
Ri<strong>sul</strong>ta che l’Emilia Romagna mantiene<br />
la posizione di leadership, seguono la Calabria,<br />
l’Umbria e la Liguria; poi le altre<br />
Regioni come da grafico.<br />
In pratica questo indice misura il grado<br />
di «cultura termale» nelle diverse regioni<br />
italiane, ponendo l’accento su valutazioni<br />
di tipo sociologico invece che esclusivamente<br />
quantitative.<br />
Come da tradizione il cliente straniero<br />
più propenso a scendere in Italia per una<br />
esperienza di tipo salutistico è quello tedesco<br />
(77,6% della clientela straniera) o<br />
di cultura e lingua tedesca (Austria e Svizzera).<br />
Per molte realtà territoriale i singoli osservatori<br />
regionali e gli studi per le aziende<br />
hanno dimostrato che una fetta rilevante<br />
di stranieri sono ex italiani, emigrati<br />
un tempo per lavoro, o discendenti<br />
di emigrati italiani.<br />
Il sistema termale italiano cura per un<br />
39,5% patologie legate all’apparato digerente,<br />
seguono quelle relative al naso<br />
ed alla gola (25,5%) e quelle artroreumatiche<br />
(17,9%). Quindi circa l’83% dei<br />
curandi si avvicina alle terme per queste<br />
tipi di patologie.<br />
L’offerta termale: le prestazioni<br />
Le prestazioni termali censite attraverso<br />
il panel di riferimento sono circa 13 milioni.<br />
Di queste il 72,5% sono convenzionate<br />
(ASL, INPS, INAIL). In pratica<br />
ogni curando acquista circa 19,5 prestazioni<br />
pro capite.<br />
Per un 46,7% il mercato termale si carat-<br />
Grafico 4 – Indice di propensione regionale ad un’esperienza termale. 1998
Sistema Informativo Terme Toscane<br />
7<br />
Grafico 5 – Distribuzione per provenienze dei curandi stranieri. 1998.<br />
terizza per prestazioni di tipo inalatorio<br />
(51,4% in campo assistito); questa forte<br />
incidenza è spiegabile anche per l’alto numero<br />
di prestazioni per ciclo di cura che<br />
questa terapia termale richiede (lo stesso<br />
ragionamento vale per l’idropinica). In<br />
pratica il 79% del mercato (82,6% di quello<br />
convenzionato) è orientato verso le inalazioni<br />
(46,7%), le cure idropiniche (21,1%)<br />
ed i fanghi+bagni o docce (11,2%).<br />
È importante notare che i «massaggi»<br />
(80,9% privati), la voce «altro» – che in-<br />
Grafico 6 – Incidenza delle patologie curate dal sistema termale. 1998
8 Sistema Informativo Terme Toscane<br />
Tab. 5 – Prestazioni erogate nelle aziende del panel.<br />
Aziende Prestazioni (’000)<br />
1997 1998<br />
Castellammare di Stabia 1.588 1.435<br />
Tabiano 1.443 1.388<br />
Salsomaggiore 1.194 1.134<br />
Chianciano 1.092 1.048<br />
Montecatini 786 789<br />
Cervia e Brisighella 749 714<br />
Riccione 643 613<br />
Monticelli 642 566<br />
Castrocaro 502 502<br />
Santa Cesarea 409 425<br />
Castel S. Pietro 433 424<br />
Terme di Riolo Bagni S.p.A. 419 391<br />
Porretta 330 317<br />
Acqui 323 316<br />
Salice 273 313<br />
Salvarola 345 310<br />
Caronte Lamèzia Terme 289 303<br />
Boario Terme 300 300<br />
Agnano 270 290<br />
Caramanico n.d. 226<br />
Bibione 132 212<br />
Tolentino S. Lucia 200 210<br />
Sarnano S. Giacomo 211 190<br />
Lèvico Terme 180 190<br />
Casciana 131 154<br />
Gestione Nuove Terme Com. 138 131<br />
Saturnia 101 108<br />
Montepulciano 60 65<br />
Sanpellegrino 56 51<br />
Fiuggi 37 39<br />
Merano 35 33<br />
Complessivo del Panel 13.310 13.186<br />
Fonte: Aziende, bilanci aziende, pubblicazioni varie e ricerche Mercury S.r. l .<br />
clude i pacchetti benessere – (76% privati),<br />
le «stufe e le grotte» (61,3% privati)<br />
e la «fisioterapia – fisiokinesiterapia»<br />
(60,6% privati) sono prestazioni prevalentemente<br />
richieste dalla clientela termale<br />
privata.<br />
Tab. 6 – Incidenza delle diverse tipologie di prestazioni. 1998<br />
Complessive Conven- conv/<br />
zionate c o m p l e .<br />
Inalatorie 46,7 51,4 79,8<br />
Idropiniche 21,1 17,5 60,1<br />
Fanghi + bagni o docce 11,2 13,7 88,9<br />
Sordità rinogena 4,3 4,5 76,0<br />
Bagni 4,0 3,9 70,9<br />
Altro 2,9 1,0 24,0<br />
Vasculopatie 2,7 3,3 88,7<br />
Massaggi 2,7 0,7 19,1<br />
Irrigaz. vagin./rett. 1,2 1,1 63,9<br />
Fisioterap./fisiokinesiterap. 1,0 0,5 39,4<br />
Ventilaz. Polmonari 0,8 0,9 83,6<br />
Stufe o grotte 0,5 0,3 38,7<br />
Riabilitaz. Motoria 0,5 0,6 82,1<br />
Riabilitaz. Respiratoria 0,5 0,7 95,3<br />
Totale 100 100 72,5<br />
Fonte: Elaborazioni Mercury S.r.l.<br />
Una valutazione di tipo economico<br />
Il panel attivato produce un giro d’affari<br />
complessivo di circa 2.000 miliardi di lire.<br />
È vero che in questa cifra la vendita di<br />
acque minerali ha una sua rilevanza 1 8 , ma<br />
è ugualmente indice di un’ampia e importante<br />
attività.<br />
Se si osserva il fatturato proveniente dagli<br />
enti convenzionati (97 miliardi) e da<br />
quello più complessivamente termale salutistico<br />
(188 miliardi) ci rendiamo conto<br />
della ridotta valenza economica delle<br />
aziende prese come riferimento 1 9 , la quale<br />
diventa rilevante se consideriamo le attività<br />
indotte (alberghi, commerci, svaghi<br />
ecc.) e le attività connesse (vendita di<br />
acque minerali, affitti, ecc.).<br />
1 8<br />
Nelle elaborazioni la quota di vendita delle acque minerali non è stata considerata<br />
perché ritenuta lontana dal «<strong>turismo</strong> della salute».<br />
1 9<br />
Sono in media 6 miliardi ad azienda.
Sistema Informativo Terme Toscane<br />
9<br />
Tab. 7 – Fatturato termale convenzionato del panel. (miliardi<br />
di lire).<br />
Tab. 8 – Fatturato termale complessivo (convenzionato + pri -<br />
vato) del panel. (miliardi di lire).<br />
Aziende<br />
Fatturato convenzionato<br />
Aziende<br />
Fatturato termale<br />
1997 1998<br />
1997 1998<br />
Tabiano 7,7 7,6<br />
Salsomaggiore 7,3 7,2<br />
Cervia e Brisighella 6,4 5,9<br />
Monticelli 6,7 5,9<br />
Chianciano 5,8 5,7<br />
Montecatini 5,5 5,7<br />
Castrocaro 4,3 4,6<br />
Riccione 4,5 4,6<br />
Acqui 4,8 4,4<br />
Casciana 4,4 4,3<br />
Porretta 4,6 4,1<br />
Santa Cesarea 3,5 3,7<br />
Agnano 2,9 3,3<br />
Castel S. Pietro 3,1 3,1<br />
Fiuggi 3,2 3,0<br />
Montepulciano 2,7 3,0<br />
Terme di Riolo Bagni S.p.A. 2,9 2,8<br />
Salice 2,6 2,6<br />
Salvarola 2,8 2,6<br />
Gestione Nuove Terme Com. 2,2 2,4<br />
Caronte Lamezia Terme 2,2 2,4<br />
Bibione 1,1 2,1<br />
Lèvico Terme 1,8 2,0<br />
Tolentino S. Lucia 1,0 1,1<br />
Sarnano S. Giacomo 0,9 0,9<br />
San Giuliano 0,8 0,9<br />
Fonti di Recoaro 0,6 0,6<br />
Merano 0,4 0,4<br />
Saturnia 0,2 0,3<br />
Terme Continental 0,1 0,1<br />
Complessivo del Panel 97,0 97,3<br />
Salsomaggiore 15,2 15,0<br />
Sirmione 15,0 14,6<br />
Tabiano 12,8 12,5<br />
Castellammare di Stabia 11,1 12,0<br />
Montecatini 12,0 11,6<br />
Chianciano 11,4 11,3<br />
Cervia e Brisighella 10,0 9,7<br />
Riccione 8,2 8,7<br />
Monticelli 8,2 7,4<br />
Castrocaro 6,2 6,5<br />
Montepulciano 5,7 6,2<br />
Casciana 5,9 6,0<br />
Acqui 5,7 5,5<br />
Porretta 5,8 5,3<br />
Boario Terme 5,0 5,0<br />
Saturnia 4,4 4,9<br />
Castel S. Pietro 4,6 4,8<br />
Fiuggi 4,5 4,5<br />
Santa Cesarea 4,0 4,3<br />
T erme di Riolo Bagni S.p.A. 4,3 4,3<br />
Salice 3,9 4,2<br />
Bibione 2,4 4,0<br />
Salvarola 3,8 3,7<br />
Agnano 3,1 3,5<br />
Caronte Lamezia Terme 2,6 2,8<br />
Gestione Nuove Terme Com. 2,2 2,4<br />
San Giuliano 1,2 1,7<br />
Tolentino S. Lucia 1,5 1,7<br />
Terme Continental 1,4 1,4<br />
Sarnano S. Giacomo 1,1 1,2<br />
Fonti di Recoaro 1,1 1,1<br />
Merano 0,7 0,6<br />
Complessivo del Panel 185,0 188,4<br />
Fonte: Aziende, bilanci aziende, pubblicazioni varie e ricerche Mercury<br />
S.r.l.<br />
Fonte: Aziende, bilanci aziende, pubblicazioni varie e ricerche Mercury<br />
S.r.l.
10 Sistema Informativo Terme Toscane<br />
Tab. 9 – Fatturato complessivo (termale + altre voci : alberg h i<br />
di prprietà, acque minerali, affitti etc.) delle aziende del panel.<br />
(miliardi di lire).<br />
Aziende<br />
Fatturato termale<br />
1997 1998<br />
San Pellegrino 869,9 1.321,0<br />
Boario Terme 357,7 333,3<br />
Salsomaggiore 31,5 29,8<br />
Sirmione 27,1 27,4<br />
Saturnia 22,0 24,4<br />
Tabiano 16,5 16,3<br />
Chianciano 14,5 14,2<br />
Montecatini 13,7 13,3<br />
Monticelli 13,6 12,6<br />
Castellammare di Stabia 11,2 12,0<br />
Cervia e Brisighella 10,2 10,3<br />
Porretta 11,1 10,0<br />
Riccione 9,5 9,4<br />
Terme Continental 7,8 8,1<br />
Castrocaro 7,7 6,7<br />
Acqui 6,4 6,4<br />
Montepulciano 5,7 6,3<br />
Casciana 6,2 6,2<br />
Castel S. Pietro 6,0 6,1<br />
Salice 4,4 4,6<br />
Santa Cesarea 4,1 4,4<br />
Terme di Riolo Bagni S.p.A. 4,3 4,3<br />
Bibione 2,6 4,1<br />
Salvarola 4,0 3,8<br />
Agnano 3,1 3,5<br />
San Giuliano 2,5 3,4<br />
Gestione Nuove Terme Com. 2,6 2,9<br />
Caronte Lamezia Terme 2,6 2,8<br />
Tolentino S. Lucia 1,8 1,9<br />
Merano 1,5 1,3<br />
Sarnano S. Giacomo 1,1 1,2<br />
Fiuggi 97,2 n.d.<br />
Fonti di Recoaro 1,1 n.d.<br />
Esiste un luogo comune di pensare e di<br />
dire che individua nelle terme una tipologia<br />
di azienda esclusivamente assistita<br />
ed assistenziale alla pari di ospedali e<br />
case di cura.<br />
Grafico 7 – Incidenza delle componenti<br />
del giro d’affari del sistema termale. 1998<br />
Grafico 8 – Incidenza delle componenti<br />
del giro d’affari del sistema termale per provenienza. 1998<br />
Complessivo del Panel 1.581,2 1.912,0<br />
Fonte: Aziende, bilanci aziende, pubblicazioni varie e ricerche Mercury S.r. l .
Sistema Informativo Terme Toscane<br />
11<br />
Questo modo di vedere le terme è del<br />
tutto erroneo; infatti ben il 58% del<br />
fatturato termale non è convenzionato<br />
(Graf. 7). Se, inoltre, consideriamo<br />
una ripartizione del giro d’aff a r i<br />
per provenienza (qui il ticket viene<br />
considerato come spesa del cliente e<br />
non proveniente dall’ente convenzionato),<br />
allora si vede che soltanto il<br />
34% del movimento economico è<br />
determinato dagli istituti assistenziali<br />
(Graf. 8).<br />
Breve analisi occupazionale<br />
Nel 1998, secondo dati INPS 20 , il sistema<br />
termale italiano ha occupato direttamente<br />
circa 7 mila persone. Questo<br />
dato è soggetto a variazioni notevoli da<br />
azienda ad azienda, dovute alla dimensione<br />
dell’impresa ed alla stagionalità<br />
dell’attività.<br />
Tenendo presente che l’INPS rileva nel<br />
nostro Paese circa 280 «Stabilimenti<br />
idropinici termali», mediamente si ha<br />
un’occupazione di circa 26 addetti ad<br />
azienda.<br />
Dal nostro panel si può affermare che<br />
circa il 31% di queste assunzioni sono<br />
a tempo determinato, mentre le altre<br />
assumono caratterizzazioni di tipo stagionale.<br />
Un altro dato rilevabile dal nostro campione<br />
fa emergere che, mediamente,<br />
circa il 59% del fatturato termale serve<br />
per coprire i costi del personale fisso e<br />
stagionale.<br />
La stagionalità dell’azienda termale<br />
Dai dati dell’INPS si rileva che le<br />
diverse aziende hanno una forte variabilità<br />
mensile nel numero degli occupati.<br />
Questo fatto dipende dalla stagionalità<br />
dell’attività termale e dall’alta incidenza<br />
di contratti a tempo attivati nei<br />
periodi di massima produzione (alta<br />
stagione). Quindi, in grandi linee, l’andamento<br />
della forza lavoro può essere<br />
considerato come indice tendenziale<br />
della stagionalità termale.<br />
Abbiamo creato, così, un indice di utilizzo<br />
della forza lavoro mensile 21 che ci<br />
permette di valutare la stagionalità<br />
(Tab.10) dell’attività termale.<br />
Tab. 10 – Indice di utilizzo della forza lavoro.<br />
1998 1997 1996 1995<br />
gennaio 70,9 69,8 74,8 76,4<br />
febbraio 70,1 69,3 75,6 75,3<br />
marzo 83,1 82,8 87,3 82,7<br />
aprile 95,4 92,7 98,4 93,6<br />
maggio 108,3 106,5 105,6 105,0<br />
giugno 118,7 111,5 116,4 112,1<br />
luglio 122,4 120,6 119,0 113,9<br />
agosto 126,6 125,6 122,9 118,2<br />
settembre 118,4 123,7 119,1 118,6<br />
ottobre 116,7 119,2 112,4 119,7<br />
novembre 97,7 99,3 92,2 102,4<br />
dicembre 71,6 79,0 76,3 82,2<br />
Fonte: elaborazioni su dati INPS<br />
20<br />
L’INPS rileva gli «Stabilimenti idropinici termali» che denunciano qualsiasi<br />
forma di lavoro dipendente (a tempo determinato, indeterminato, stagionale,<br />
interinale etc.).<br />
2 1<br />
Numero di lavoratori dipendenti mensili/ Numero medio di lavoratori<br />
annui
12 Sistema Informativo Terme Toscane<br />
Grafico 9 – Stagionalità dell’attività termale 1998<br />
Un confronto del dato ci permette di<br />
notare che nel 1995 il mese di massima<br />
attività fu ottobre seguito da settembre,<br />
mentre nel 1996 e nel 1997 è stato settembre<br />
seguito da agosto. Nel 1998,<br />
invece, il mese di massimo utilizzo è<br />
stato agosto, seguito da luglio. Il mese<br />
di minimo impiego nel 1998, come nel<br />
1996, è stato gennaio; per il ‘95 ed il<br />
’97 il periodo meno sfruttato è stato<br />
febbraio.<br />
Le tendenze in termini di variazioni<br />
percentuali (1998/1997)<br />
Il trend di breve periodo conferma una<br />
tendenziale stabilità dei principali indici<br />
del mercato termale.<br />
Gli arrivi subiscono una impercettibile<br />
flessione del –0,04%; di questi i convenzionati<br />
riportano una variazione del<br />
–0.02%. Se osserviamo, invece, la nicchia<br />
di coloro che si avvicinano alle<br />
terme per acquisire pacchetti benessere,<br />
allora il dato è nettamente positivo<br />
(19,6%).<br />
Questi valori sottolineano la crescita<br />
del comparto benessere ed il mantenimento<br />
delle posizioni del 1997, che per<br />
molte regioni, Emilia Romagna in<br />
testa, si era confermato come un anno<br />
di boom in termini di arrivi.<br />
Dal punto di vista delle prestazioni<br />
salutistiche erogate dalle aziende del<br />
panel, si verifica una flessione del<br />
–2,6%. Questo elemento negativo è<br />
prodotto da un calo del –3,2% del convenzionato<br />
e del –1,2% del termale privato.<br />
Il fatturato complessivo (incluse attività<br />
non termali e ad esclusione della
Sistema Informativo Terme Toscane<br />
13<br />
Grafico 10 – Variazioni percentuali dei principali indicatori termali. 1998/1997<br />
vendita di acque minerali) cresce dello<br />
0,9%; di questo il termale, cioè l’attività<br />
da c o re business, ottiene un<br />
+1,8%. In effetti il fatturato convenzionato<br />
è rimasto pressoché stabile<br />
(+0,3%), mentre è incrementato quello<br />
privato (4,8%), che include l’estetica<br />
ed il benessere.<br />
Da questi dati di sintesi si osserva, da<br />
parte delle imprese termali, una<br />
accresciuta capacità aziendale di vendere<br />
prodotti salutistici. In effetti, a<br />
fronte di una sostanziale stabilità<br />
degli arrivi, di una flessione delle<br />
prestazioni (specialmente di quelle<br />
convenzionate) si incrementa il giro<br />
d ’ a ff a r i .<br />
In pratica si tratta di aziende che<br />
hanno la piena consapevolezza di<br />
vivere nel mercato.<br />
La riforma delle attività termali:<br />
un testo unico in dirittura d’arrivo 22<br />
Per il settore termale sembra in dirittura<br />
d’arrivo il disegno di legge che riordinerà<br />
il settore. A fine 1999 le commissioni<br />
riunite Attività pro d u t t i v e e<br />
Affari sociali delle Camera hanno elaborato<br />
un testo di base composto da<br />
sedici articoli. In pratica si tratta di un<br />
testo di riferimento specifico, in attesa<br />
che il Governo, con la prevista attivazione<br />
di una delega ad hoc, emani un<br />
testo unico in materia di attività idrot<br />
e r m a l i .<br />
Nel testo definito dalle commissioni<br />
per il riordino del settore termale viene<br />
2 2<br />
Al fine della stesura di questo paragrafo si ringrazia la collaborazione dell’On.<br />
Rocco Caccavari.
14 Sistema Informativo Terme Toscane<br />
evidenziato che le patologie, per le<br />
quali sarà garantita l’erogazione da<br />
parte del Sistema Sanitario Nazionale,<br />
verranno indicate con apposito decreto<br />
ministeriale, cui dovrà seguire l’adozione<br />
di specifici protocolli diagnostici<br />
e terapeutici per ciascuna patologia,<br />
prevedendo l’articolazione in cicli di<br />
applicazione singoli o combinati.<br />
Le commissioni, inoltre, hanno previsto<br />
di allargare la sfera della possibilità<br />
per i lavoratori dipendenti di usufruire<br />
delle cure termali al di fuori dei congedi<br />
ordinari o delle ferie annuali in specifici<br />
casi e presso stabilimenti termali<br />
accreditati. Il provvedimento porta,<br />
quindi, a trenta giorni il termine entro<br />
cui devono essere eseguite le cure termali<br />
assimilate ai periodi di malattia,<br />
dopo la necessaria autorizzazioni<br />
m e d i c a .<br />
Questa ultima norma sarà di enorme impatto,<br />
nella speranza che le aziende non<br />
si adagino <strong>sul</strong>le posizioni conquistate.<br />
Il testo identifica, poi, specifiche disposizioni<br />
riguardo il personale sanitario ed<br />
in genere tutti gli operatori del settore, ritenendo<br />
necessario un iter formativo<br />
determinato per poter definire il profilo<br />
professionale dell’operatore termale.<br />
Viene, così, proposta una nuova specializzazione<br />
in «medicina termale» da disciplinare<br />
con decreto delle Università.<br />
Dal punto di vista più prettamente turistico<br />
è previsto che «nell’ambito della<br />
vigente legislazione e della propria attività<br />
istituzionale, l’ENIT inserisca nei<br />
propri piani e programmi promozionali<br />
idonee iniziative per la promozione del<br />
<strong>termalismo</strong> <strong>nazionale</strong> all’estero quale<br />
parte integrante della complessiva<br />
o fferta turistica italiana, utilizzando<br />
anche a tal fine l’apporto tecnico-organizzativo<br />
di organismi consortili eventualmente<br />
costituiti con la partecipazione<br />
delle aziende termali e di altre istituzioni,<br />
enti ed associazioni pubbliche e<br />
private interessate allo sviluppo dell’economia<br />
termale e di quella indotta».<br />
Questa norma, definita «Promozione del<br />
<strong>termalismo</strong> e del <strong>turismo</strong> nei territori termali»,<br />
assegna un importante ruolo all<br />
’ E N I T ed ai diversi consorzi regionali<br />
che già da tempo si sono indirizzati verso<br />
queste attività promozionali.<br />
C’è poi da sottolineare che per la talassoterapia<br />
è istituita, tramite decreto del<br />
Ministro della Sanità, una commissione<br />
incaricata di definire i fondamenti<br />
scientifici e gli aspetti giuridico-economici<br />
delle prestazioni erogate dagli stabilimenti<br />
talassoterapici ai fini dell’eventuale<br />
inserimento delle stesse tra le<br />
prestazioni erogabili dal Servizio Sanitario<br />
Nazionale.<br />
Il testo proposto individua, inoltre, un<br />
marchio di «qualità ambientale» del<br />
centro termale. Meriterà questo riconoscimento<br />
il territorio che avrà adottato<br />
tutte le misure necessarie per la tutela e<br />
la salvaguardia del patrimonio urbanistico-ambientale,<br />
anche ricorrendo al<br />
sostegno di fondi comunitari. Saranno<br />
le Regioni e le Province autonome a<br />
definire con gli enti locali interessati<br />
gli strumenti di tutela e salvaguardia<br />
specifici da adottare secondo le rispettive<br />
competenze.<br />
Questo marchio di qualità ambientale<br />
introduce una stretta unione tra iniziativa<br />
dell’azienda termale e località in cui<br />
è situata: le aziende salutistiche non
Sistema Informativo Terme Toscane<br />
15<br />
potranno essere avulse dal proprio territorio,<br />
il quale, di per sé, dovrà essere<br />
salutogenetico.<br />
Il legislatore prevede una Con<strong>sul</strong>ta <strong>nazionale</strong><br />
del <strong>termalismo</strong> con lo scopo di<br />
monitorare e studiare l’attività termale.<br />
Definendo chi farà parte di quest’org a n i-<br />
smo, elenca una serie di funzioni quali,<br />
per esempio, la tenuta di un’anagrafe delle<br />
aziende termali e delle loro aggregazioni,<br />
l’acquisizione e l’org a n i z z a z i o n e<br />
di dati economici, giuridici e turistici del<br />
comparto, verificando, periodicamente,<br />
la situazione generale e le condizioni specifiche<br />
del <strong>termalismo</strong> <strong>nazionale</strong>, proponendo,<br />
così, opportune misure per lo sviluppo<br />
del settore.<br />
In conclusione, poi, il testo legislativo<br />
definisce delle sanzioni verso quegli<br />
enti che impropriamente utilizzano i<br />
termini di «terme», «termale», «t h e r -<br />
mae» e «spa» (salus per aquam).<br />
Il <strong>turismo</strong> nelle città termali:<br />
la segmentazione della clientela<br />
ed il movimento turistico nelle città<br />
termali<br />
La clientela delle città termali comprende<br />
varie forme di <strong>turismo</strong> e di pendolarismo.<br />
In pratica, tra i turisti ci<br />
sono sia coloro che, pur soggiornano<br />
nel centro termale, non usufruiscono<br />
dei servizi di tipo salutistico (turisti<br />
non termali), sia coloro che, soggiornando<br />
in albergo o in strutture complementari,<br />
frequentano l’azienda termale<br />
(curisti o stanziali). I clienti delle terme<br />
(curandi) si dividono, quindi, in curisti,<br />
pendolari (coloro che risiedono abitualmente<br />
in località limitrofe) e residenti<br />
della località termale.<br />
Quindi le località termali sono portatrici<br />
di un’offerta che va ben oltre il <strong>turismo</strong><br />
della salute. Infatti nel corso degli<br />
anni si sono orientate verso altre forme<br />
Grafico 11 – La segmentazione della domanda in una città termale
16 Sistema Informativo Terme Toscane<br />
Tab. 11 – Movimento turistico nelle città termali. 1998<br />
Italiani Stranieri Complessivo<br />
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze<br />
Piemonte 14.841 104.912 2.567 5.697 17.408 110.609<br />
Valle D’Aosta 54.683 144.895 7.642 16.807 62.325 161.702<br />
Lombardia 39.291 294.581 7.062 22.455 46.353 317.036<br />
Bolzano 104.919 454.888 170.336 840.922 275.255 1.295.810<br />
Trento 29.412 194.744 6.490 16.536 35.902 211.280<br />
Trentino Alto Adige 134.331 649.632 176.826 857.458 311.157 1.507.090<br />
Veneto 197.090 1.395.588 271.976 2.067.992 469.066 3.463.580<br />
Friuli Venezia Gilulia 6.237 50.126 1.150 4.964 7.387 55.090<br />
Liguria – – – – – –<br />
Emilia Romagna 237.045 1.510.538 33.683 114.551 270.728 1.625.089<br />
Toscana 516.821 2.447.810 440.868 1.246.602 957.689 3.694.412<br />
Umbria – – – – – –<br />
Marche – – – – – –<br />
Lazio 133.874 755.521 131.345 352.254 265.219 1.107.775<br />
Abruzzo 8.878 73.870 452 1.485 9.330 75.355<br />
Molise – – – – – –<br />
Campania 100.157 704.763 57.675 363.879 157.832 1.068.642<br />
Puglia 10.911 69.510 519 2.126 11.430 71.636<br />
Basilicata – – – – – –<br />
Calabria 4.831 50.135 111 1.409 4.942 51.544<br />
Sicilia 78.705 493.212 20.363 141.409 99.068 634.621<br />
Sardegna – – – – – –<br />
ITALIA 1.537.695 8.745.093 1.152.239 5.199.088 2.689.934 13.944.181<br />
Nord Ovest 108.815 544.388 17.271 44.959 126.086 589.347<br />
Nord Est 574.703 3.605.884 483.635 3.044.965 1.058.338 6.650.849<br />
Nord 683.518 4.150.272 500.906 3.089.924 1.184.424 7.240.196<br />
Centro 650.695 3.203.331 572.213 1.598.856 1.222.908 4.802.187<br />
Sud 124.777 898.278 58.757 368.899 183.534 1.267.177<br />
Isole 78.705 493.212 20.363 141.409 99.068 634.621<br />
Meridione (Sud + Isole) 203.482 1.391.490 79.120 510.308 282.602 1.901.798<br />
Fonte: Istat
Sistema Informativo Terme Toscane<br />
17<br />
di domanda non prettamente termale:<br />
convegnistica, <strong>turismo</strong> scolastico e<br />
della terza età, <strong>turismo</strong> d’arte, naturalistico<br />
etc.<br />
L’Istat propone a livello regionale una<br />
quantificazione del <strong>turismo</strong> presente<br />
nelle città termali, cioè in quelle realtà<br />
ove il <strong>turismo</strong> della salute o per motivazioni<br />
storiche o d’immagine è caratterizzante.<br />
Le città termali italiane con i loro 14<br />
milioni di pernottamenti e i 2,7<br />
milioni di arrivi hanno una quota del<br />
mercato turistico italiano pari al<br />
5,8% per le presenze e 4,9% per gli<br />
a r r i v i .<br />
Rapportando ogni singola regione al<br />
proprio mercato turistico complessivo,<br />
si determina il grado di importanza e di<br />
attrattiva turistico-ricettiva delle località<br />
termali.<br />
La Toscana ri<strong>sul</strong>ta, quindi, la regione<br />
ove il <strong>turismo</strong> nelle città termali assume<br />
una valenza notevole <strong>sul</strong> complessivo<br />
movimento turistico attivato<br />
localmente. In termini di presenze<br />
seguono la Campania, la Sicilia ed il<br />
Veneto; mentre riferendoci agli arrivi<br />
troviamo, dopo la Toscana, la Va l e<br />
d’Aosta, la provincia autonoma di<br />
Bolzano, la Campania e l’Emilia<br />
R o m a g n a .<br />
Questi dati ci fanno riflettere <strong>sul</strong> modo<br />
in cui le città termali si siano fondamentalmente<br />
ridisegnate. Il <strong>termalismo</strong><br />
in molti casi, pur mantenendosi attività<br />
qualificante e caratterizzante della<br />
località in questione, è passato da<br />
Grafico 12 – Incidenza delle presenze nelle città termali <strong>sul</strong> movimento turistico complessivo. 1998
18 Sistema Informativo Terme Toscane<br />
Grafico 13 – Incidenza degli arrivi nelle città termali <strong>sul</strong> numero di arrivi complessivi in regione. 1998<br />
Tab. 12 – Permanenza media nelle città termali e complessiva. 1998<br />
Città termali - media regionale<br />
Regione<br />
Città termali - media regionale<br />
Regione<br />
Piemonte 6 4<br />
Valle D’Aosta 3 4<br />
Lombardia 7 4<br />
Bolzano 5 6<br />
Trento 6 5<br />
Trentino Alto Adige 5 6<br />
Veneto 7 4<br />
Friuli Venezia Gilulia 7 6<br />
Liguria – 5<br />
Emilia Romagna 6 6<br />
Toscana 4 4<br />
Umbria – 3<br />
Marche – 7<br />
Lazio 4 3<br />
Abruzzo 8 6<br />
Molise – 3<br />
Campania 7 4<br />
Puglia 6 4<br />
Basilicata – 6<br />
Calabria 10 6<br />
Sicilia 6 3<br />
Sardegna – 5<br />
ITALIA 5 4<br />
Nord Ovest 5 4<br />
Nord Est 6 5<br />
Nord 6 5<br />
Centro 4 4<br />
Sud 7 5<br />
Isole 6 4<br />
Meridione (Sud + Isole) 7 4<br />
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Sistema Informativo Terme Toscane<br />
19<br />
risorsa turistica primaria ad elemento<br />
quantitativamente secondario.<br />
Il confronto della permanenza media<br />
nella località termali e quella regionale<br />
ci sottolinea questa caratteristica.<br />
Come si può vedere, tra i due dati non<br />
si osserva una differenziazione netta;<br />
quindi il <strong>turismo</strong> della salute, che tradizionalmente<br />
richiede soggiorni lunghi,<br />
incide in maniera non determinante,<br />
avvicinando la media regionale di settore<br />
a quella regionale relativa a tutte le<br />
forme di <strong>turismo</strong> praticato.<br />
È indubbio, comunque, che una località<br />
termale priva della sua forza salutistica,<br />
nel lungo periodo non avrebbe più<br />
quella capacità attrattiva autonoma e<br />
caratterizzante che la rende peculiare e<br />
quindi interessante agli occhi del viaggiatore.<br />
Hanno collaborato: Emilio Becheri (c o o rd i n a t o re), Marco Ardimanni, Carlo Bartolini, Roberto Pizzocolo.<br />
Stampa: Tipografia Coppini - Firenze.
20 Sistema Informativo Terme Toscane<br />
IL SISTEMA CAMERALE IN TOSCANA<br />
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA AGRICOLTURA ARTIGIANATO DI AREZZO<br />
Viale Giotto, 4 - 52100 Arezzo - Tel. (0575) 3030 - Fax (0575) 300953<br />
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA AGRICOLTURA ARTIGIANATO DI FIRENZE<br />
Piazza dei Giudici, 3 - 50122 Firenze - Tel. (055) 27951 - Fax (055) 2795259<br />
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA AGRICOLTURA ARTIGIANATO DI GROSSETO<br />
Via Cairoli, 10 - 58100 Grosseto - Tel. (0564) 430111 - Fax (0564) 415821<br />
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA AGRICOLTURA ARTIGIANATO DI LIVORNO<br />
Piazza del Municipio, 48 - 57123 Livorno - Tel. (0586) 231111 - Fax (0586) 886689<br />
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA AGRICOLTURA ARTIGIANATO DI LUCCA<br />
C o rte della Campana, 10 - 55100 Lucca - Tel. (0583) 9765 - Fax (0583) 976629<br />
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA AGRICOLTURA ARTIGIANATO DI MASSA CARRARA<br />
Piazza 2 Giugno - 54033 Carrara - Tel. (0585) 7641 - Fax (0585) 776515<br />
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA AGRICOLTURA ARTIGIANATO DI PISA<br />
Piazza Vittorio Emanuele II, 5 - 56100 Pisa - Tel. (050) 512111 - Fax (050) 512250<br />
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA AGRICOLTURA ARTIGIANATO DI PISTOIA<br />
C.so Silvano Fedi, 78 - 51100 Pistoia - Tel. (0573) 99141 - Fax (0573) 368652<br />
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA AGRICOLTURA ARTIGIANATO DI PRATO<br />
Via Valentini, 14 - 50047 Prato - Tel. (0574) 61261 - Fax (0574) 612733<br />
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA AGRICOLTURA ARTIGIANATO DI SIENA<br />
Piazza Matteotti, 30 - 53100 Siena - Tel. (0577) 202511 - Fax (0577) 288020<br />
UNIONCAMERE TOSCANA<br />
Via della Scala, 85 - 50123 Firenze - Tel. (055) 27721 - Fax (055) 280876 - E.mail:unioncamere@tos.camcom.it