TEST kona Cadabra - konaworld
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konA<br />
<strong>Cadabra</strong><br />
la prima generazione dell’innovativo<br />
carro posteriore<br />
Magic Link è stata introdotta<br />
l’anno passato sulle Coilair,<br />
a cavallo tra il mondo dell’allmountain<br />
e quello del freeride, con<br />
un occhio di riguardo al park riding.<br />
Ora, dopo un anno di feedback<br />
ottenuto da utilizzatori, e soprattutto<br />
da tecnici e rider sponsorizzati<br />
da Kona, arriva la seconda generazione,<br />
chiamata G2 Magic Link. Lo<br />
schema è sempre lo stesso, a prima<br />
vista il classico quadrilatero Kona,<br />
in realtà un cinque bracci con un<br />
ammortizzatore principale vincolato<br />
nella parte inferiore a un leveraggio,<br />
il quinto link, con fulcro basso<br />
concentrico a quello principale della<br />
sospensione. La particolarità sta in<br />
una molla elicoidale vincolata nella<br />
parte anteriore sul quinto braccio e<br />
in quella posteriore all’interno di una<br />
cuspide ricavata appena dietro e sopra<br />
la scatola del movimento centrale.<br />
In pratica, sotto l’azione della pedalata,<br />
il Magic Link è bloccato, con<br />
il corto ammortizzatore che genera<br />
una corsa alla ruota di “soli” 105<br />
mm, mentre in discesa o comunque<br />
quando non si spinge sui pedali il sistema<br />
è libero di muoversi. Si utilizza<br />
così anche la corsa supplementare<br />
assicurata dal movimento in basso e<br />
all’indietro del quinto link, arrivando<br />
a “ben” 160 millimetri. Si tratta di<br />
un valore da all-mountain, anche se<br />
per caratteristiche complessive, sia<br />
per telaio, sia per allestimento, ma<br />
soprattutto per quote geometriche,<br />
la nostra <strong>Cadabra</strong> appare più una<br />
testo di Cristiano guarco,<br />
cristiano.guarco@tuttomtb.it<br />
foto di luca orlandini<br />
In anteprima per l’Italia la nuovissima<br />
full da 160 mm con carro Magic Link,<br />
creata attorno a un telaio in leggero scandio.<br />
Sarà la nuova arma di Kona per le competizioni<br />
enduro? Seguiteci e lo scoprirete!<br />
trail bike iper-vitaminizzata, che una<br />
long travel bike leggera come ama<br />
definirla Kona.<br />
Ciò non toglie che nell’utilizzo sul<br />
campo le ascese siano agevolate dalla<br />
geometria ottimizzata e dalla corsa<br />
ridotta, mentre in discesa si possa<br />
sfruttare una corsa fluida e sufficiente<br />
a divertirsi su sentieri nervosi e con<br />
fondo compatto… ma solo la corsa si<br />
può sfruttare. Alcune scelte in fatto<br />
di allestimento e geometria purtroppo<br />
non aiutano a espandere il range<br />
d’utilizzo anche su trail più tecnici e<br />
ripidi, a patto di non possedere una<br />
tecnica di guida più che buona, per<br />
domare un mezzo agile e reattivo,<br />
ma con sterzo verticale per la categoria<br />
(69°), un ponte di comando sottodimensionato<br />
(attacco da 90 e piega<br />
low rise da 660 mm), e una forcella sì<br />
funzionale e discretamente rigida ma<br />
con una struttura non paragonabile<br />
alle più prestanti con steli da 36 mm<br />
e perno passante da 20 mm, ma così<br />
si contiene il peso finale...<br />
TElaiO<br />
Al di là del carro posteriore con<br />
tecnologia G2 Magic Link e classico<br />
schema con snodo sui foderi alti<br />
(pinza freno svincolata dalla ruota<br />
posteriore), il telaio ci ha convinto<br />
anche per la splendida realizzazione,<br />
a partire dalla lega scandium, con<br />
tubo obliquo idroformato e zona<br />
movimento centrale/Magic Link<br />
forgiata con ampie saldature per<br />
incrementare la rigidità e la resistenza<br />
alle sollecitazioni, indotte sia dalla<br />
pedalata sia dal particolare funzionamento<br />
della sospensione posteriore.<br />
Kona ha lavorato anche sui leveraggi,<br />
con i rocker arm accorciati per mi-<br />
TUTTOmtb 45