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Testo completo pdf - Prevenzione Oggi - Ispesl

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Le prove sono state effettuate presso il Laboratorio Controlli Non Distruttivi dell’Istituto<br />

Superiore per la <strong>Prevenzione</strong> e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) presso la sede di Monte Porzio<br />

Catone (Roma).<br />

METODI - L'affidabilità della prova con liquidi penetranti è fortemente influenzata dalla<br />

temperatura delle superfici in esame la quale, essendo in grado di alterare le caratteristiche<br />

fisico-chimiche dei prodotti, limita l'applicabilità del metodo al controllo dei materiali con<br />

temperatura superficiale inferiore a 50°C. Per questo motivo è stata effettuata una campagna<br />

di prove, variando sia la temperatura di prova sia i prodotti utilizzati, per verificare la<br />

rispondenza dei prodotti stessi ai risultati attesi.<br />

RISULTATI - I risultati ottenuti hanno messo in evidenza l’importanza dell’addestramento del<br />

personale che esegue le prove ad alta temperatura e della completa conoscenza delle<br />

caratteristiche dei prodotti utilizzati. Tali prove hanno consentito la validazione delle<br />

procedure previste dal progetto di norma e consentono di comparare le reali caratteristiche<br />

dei prodotti in esame; inoltre, dovrebbero essere eseguite dall'utilizzatore per garantire<br />

l'affidabilità della prova alla temperatura di esercizio.<br />

INTRODUZIONE<br />

<strong>Prevenzione</strong> <strong>Oggi</strong> gennaio - marzo 2008<br />

Il metodo non distruttivo con liquidi penetranti è ampiamente utilizzato per individuare difetti<br />

superficiali su attrezzature o impianti di varia natura.<br />

Il metodo consiste nell’applicazione di un liquido sulla superficie in esame, in grado di<br />

penetrare nelle discontinuità presenti sulla superficie. Il liquido in eccesso viene<br />

successivamente rimosso e la superficie cosparsa con un mezzo (rilevatore) in grado di assorbire<br />

il penetrante rimasto intrappolato nei difetti, amplificando il segnale e rendendolo visibile.<br />

L’analisi descrive le prove effettuate per la caratterizzazione dei prodotti da utilizzare nella<br />

prova con liquidi penetranti su materiali non porosi la cui temperatura superficiale risulti<br />

superiore a 50°C.<br />

L’analisi viene condotta in supporto all’elaborazione della norma specifica: UNI U45000540<br />

“Caratterizzazione dei prodotti utilizzati nel controllo con liquidi penetranti di superfici<br />

calde”. Le prove effettuate in quest’analisi sono quelle previste dal progetto di norma.<br />

La norma risulterà applicabile in tutti quei casi in cui la prova con liquidi penetranti debba<br />

essere eseguita a temperatura superiore a 50°C e può essere utilizzata per la definizione di<br />

eventuali norme di prodotto, per l'elaborazione di specifiche tecniche interne dell'azienda e<br />

per la qualificazione dei procedimenti di controllo.<br />

Le prove sono state effettuate presso il Laboratorio Controlli Non Distruttivi dell’Istituto<br />

Superiore per la <strong>Prevenzione</strong> e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) presso la sede di Monte Porzio<br />

Catone (Roma).<br />

Il Progetto di norma UNI U45000540 è stato elaborato in seno alla Commissione UNI “Prove<br />

non Distruttive”, nell’ambito dei lavori del Gruppo di Lavoro 4 “Liquidi Penetranti”. La<br />

procedura è composta da una parte principale e da due appendici: le appendici riguardano<br />

la descrizione delle prove da eseguire per la caratterizzazione dei prodotti (appendice A) e il<br />

verbale da compilare a conclusione delle prove (appendice B). L’appendice A riporta anche<br />

una descrizione delle apparecchiature necessarie per l’esecuzione della prova:<br />

particolarmente importante è la scelta del forno per il raggiungimento della temperatura di<br />

prova. Può accadere, difatti, che con il test panel immesso nel forno, specialmente se si<br />

utilizza un pezzo non conforme alla normativa europea di riferimento [1] come, ad esempio, i<br />

test panel previsti dalla norma SAE AMS 2644A “Inspection Material, Penetrant” (Aerospace<br />

Material Specification) [2], non sia possibile raggiungere sul pezzo la temperatura desiderata.<br />

Sulla base dei test effettuati, si è visto che impostando la temperatura del forno a 250°C si<br />

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