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02-12 - S.I.O.e.Ch.CF.

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A. NACCI, B. FATTORI, V. MANCINI, E. PANICUCCI 1 , J. MATTEUCCI, F. URSINO, S. BERRETTINI<br />

ENT Audiology Phoniatrics Unit, Department of Neurosciences, University of Pisa; 1 Department of Experimental Pathology,<br />

University of Pisa, Italy<br />

RIASSUNTO<br />

Negli ultimi anni sono state sottolineate le correlazioni tra controllo posturale e funzione vocale. Lo scopo di questo studio è quello di valutare<br />

le alterazioni posturali in soggetti con disfonia disfunzionale e di analizzare le variazioni posturali dopo il trattamento riabilitativo. Quaranta<br />

soggetti con disfonia disfunzionale ipocinetica sono stati sottoposti ad analisi posturografica a occhi aperti e chiusi. I pazienti sono stati invitati<br />

a stare in piedi e respirare normalmente in modo da poter studiare meglio il riflesso vestibolo-spinale. Le variabili considerate sono state:<br />

coordinate del centro di pressione sul piano frontale e sagittale e le deviazioni standard relative (SD), la lunghezza e la superficie del tracciato,<br />

velocità media delle oscillazioni e la relativa deviazione standard, l’analisi spettrale di frequenza delle oscillazioni, Statokinesigramma e<br />

Stabilogramma. In condizioni basali, i parametri più alterati sono stati la superficie e la SD della velocità. Tutti i parametri sono migliorati<br />

dopo il trattamento, in particolare SD (X) e SD (Y), la superficie, la velocità e la relativa deviazione standard; il centro di pressione si è<br />

spostato indietro in tutti i pazienti. I risultati del nostro studio confermano che nei soggetti con disfonia disfunzionale, la maggiore<br />

consapevolezza propriocettiva acquisita attraverso la terapia logopedica permette un miglioramento della loro performance posturale. La<br />

stabilometria statica è un test fondamentale per dimostrare alterazioni posturali in condizioni basali e per valutare il miglioramento dopo il<br />

trattamento riabilitativo.<br />

PAROLE CHIAVE: Postura • Posturografia • Stabilometria statica • Propriocezione, • Disfonie disfunzionali • Trattamento logopedico<br />

riabilitativo<br />

Acta Otorhinolaryngol Ital 20<strong>12</strong>;32:115-<strong>12</strong>1<br />

LETTER TO THE EDITOR<br />

Proteine WNT nel carcinoma squamocellulare della laringe e nel carcinoma del rinofaringe<br />

H. GALERA-RUIZ 1 2 , M.J. RÍOS-MORENO 3 , R. GONZÁLEZ-CÁMPORA 3 4 , H. GALERA-DAVIDSON 3<br />

1 Department of Surgery, Faculty of Medicine, University of Seville, Spain; 2 Department of Otorhinolaryngology, Hospital<br />

Universitario Virgen Macarena Hospital, Seville, Spain; 3 Department of Cytology and Histology, Faculty of Medicine, University<br />

of Seville, Spain; 4 Department of Pathology, Hospital Universitario Virgen Macarena Hospital, Seville, Spain<br />

Acta Otorhinolaryngol Ital 20<strong>12</strong>;32:<strong>12</strong>2-<strong>12</strong>3<br />

CLINICAL TECHNIQUES AND TECHNOLOGY<br />

Adenoidectomia pediatrica: comparazione tra tecnica endoscopica coblator e curettage a lama<br />

fredda<br />

L. DI RIENZO BUSINCO, A.M. ANGELONE 1 , A. MATTEI 1 , L. VENTURA 2 , M. LAURIELLO 3<br />

Department of Otorhinolaryngology, “S. Spirito” Hospital, Rome, Italy; 1 Department of Internal Medicine and Public Health,<br />

University of L’Aquila, Italy; 2 Department of Pathology, “S. Salvatore” Hospital, L’Aquila, Italy; 3 Department of Experimental<br />

Medicine, University of L’Aquila, Italy<br />

RIASSUNTO<br />

L’obiettivo del nostro studio è stato valutare l’efficacia e la sicurezza dell’adenoidectomia endoscopica coblator in comparazione con la tecnica<br />

di curettage a lama fredda, in una popolazione di pazienti pediatrici. Quaranta pazienti omogenei (4-16 anni) affetti da ipertrofia adenoidea<br />

sono stati suddivisi in due gruppi: pazienti sottoposti ad adenoidectomia con lama fredda (Gruppo A) o con coblator (Gruppo B). Dopo<br />

l’intervento chirurgico sono stati valutati: dolore, giorni con nausea, febbre, grading endoscopico adenoideo, sanguinamento intraoperatorio. A<br />

40 giorni dall’intervento sono state eseguite rinomanometria basale e dopo test di decongestione nasale. Il gruppo di pazienti operati con<br />

tecnica endoscopica coblator hanno riportato minor dolore in prima giornata postoperatoria, minor giorni di dolore, minor uso di<br />

antidolorifici, minor giorni di dieta liquida e minor assenza scolastica. Il gruppo di pazienti A trattati con curettage a lama fredda hanno<br />

riportato un maggior grado di persistenza adenoidea alla rinoendoscopia di controllo, con valori rinomanometrici di alte resistenze nasali<br />

anche dopo decongestione nasale. Questi dati corrispondono alla maggiore persistenza adenoidea dopo curettage a lama fredda, che permane<br />

anche dopo test di decongestione dei turbinati. Il sanguinamento intraoperatorio con coblator era significativamente minore rispetto al gruppo<br />

A. In conclusione l’adenoidectomia coblator ha migliorato significativamente il recupero postoperatorio dei pazienti. La tecnica di<br />

adenoidectomia endoscopica coblator si prefigge come principale endpoint la rimozione completa delle adenoidi, con assenza di residuo<br />

postoperatorio, una maggiore sicurezza in quanto eseguita sotto controllo endoscopico, ed una completa asportazione del tessuto sino alla sua

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