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Allegato 1 SCHEDA PROGETTO PER L'IMPIEGO DI VOLONTARI IN ...

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(<strong>Allegato</strong> 1)<br />

<strong>Allegato</strong> 1<br />

<strong>SCHEDA</strong> <strong>PROGETTO</strong> <strong>PER</strong> L’IMPIEGO <strong>DI</strong> <strong>VOLONTARI</strong> <strong>IN</strong><br />

SERVIZIO CIVILE <strong>IN</strong> ITALIA<br />

ENTE<br />

1) Ente proponente il progetto:<br />

Comunità Comprensoriale Oltradige - Bassa Atesina<br />

2) Codice di accreditamento:<br />

NZ01514<br />

3) Albo e classe di iscrizione:<br />

Provincia Autonoma di Bolzano<br />

3<br />

CARATTERISTICHE <strong>PROGETTO</strong><br />

4) Titolo del progetto:<br />

La persona al centro<br />

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):<br />

A- Assistenza:<br />

06 – Disabili<br />

6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il<br />

progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori<br />

misurabili:<br />

I comprensori dell’Alto Adige sono otto, tra i quali vi è la città di Bolzano che<br />

costituisce un comprensorio a se e che ha quindi una struttura organizzativa<br />

diversa per quel che riguarda la gestione dei servizi sociali.<br />

Oltre ai distretti, che garantiscono un intervento sul territorio, le comunità<br />

comprensoriali gestiscono anche diverse strutture per persone diversabili e<br />

offrono a persone disabili assistenza nelle comunità alloggio e nei convitti e<br />

posti lavorativi nei diversi laboratori.


La Comunità Comprensoriale Oltradige Bassa Atesina è l´unico ente<br />

pubblico nel territorio di competenza della C.C. Oltradige Bassa Atesina che<br />

offre a persone disabili posti lavorativi nei diversi laboratori. È all’interno di<br />

questi laboratori che si dovrebbe inserire il progetto in questione. La<br />

Comunità Comprensoriale Oltradige Bassa Atesina è suddivisa in tre<br />

distretti: Bassa Atesina, Oltradige e Laives-Bronzolo-Vadena.<br />

La Comunitá Comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina comprende un area<br />

di 423,6 chilometri quadrati. Sul suo territorio vivono ben 68.761 persone<br />

(popolazione residente al 31.12.2006), di cui 68,05% appartenente al<br />

gruppo linguistico tedesco, il 31,57% a quello italiano e lo 0,38% a quello<br />

ladino (censimento popolazione 2001)<br />

Anche la “Lebenshilfe” che è un’ associazione sociale fondata nel 1966,<br />

sostiene persone con disabilitá nelle piú diverse situazioni della vita. Nel<br />

territorio di competenza della C.C. Oltradige Bassa Atesina la “Lebenshilfe”<br />

gestisce un progetto per l’integrazione nel lavoro in collaborazione con il<br />

Centro di mediazione di lavoro e il Distretto Sociale della Bassa Atesina.<br />

Laboratori per persone diversamente abili del Centro Sociale di<br />

Cortaccia e della Residenza Gelmini Salorno<br />

I quattro principi che regolano il lavoro:<br />

1) Gli utenti scelgono il gruppo e di conseguenza il lavoro. Se non sono in<br />

grado, gli assistenti li aiutano a scegliere in base alle propria capacità.<br />

2) Gli assistenti e gli utenti lavorano insieme e cercano in tal modo di ottenere<br />

impegno ed un rapporto corretto con clienti e collaboratori.<br />

3) Agli utenti viene mostrato l’utilizzo delle apparecchiature di lavoro, dei<br />

prodotti di pulizie, dei soldi e dei prodotti alimentari. Anche l’insegnamento<br />

del modo di lavorare e dell’igiene è fondamentale.<br />

4) Gli assistenti cercano di motivare gli utenti tramite un compenso e dando<br />

loro responsabilità. Lavorando attivamente essi possono decidere della<br />

propria vita e creare il proprio ambiente. L’obiettivo è anche quello di<br />

abbassare i costi della struttura, di dare un lavoro agli utenti, per non tenerli<br />

solamente occupati, ma per farli partecipare in modo attivo.<br />

FAMOS - “prodotti speciali da persone speciali”<br />

La C.C. Oltradige Bassa Atesina ha sviluppato un nuovo concetto di marketing per i<br />

laboratori. Questo perché il lavoro nei laboratori deve essere rivalutato e l’acquisto<br />

dei prodotti e delle opere d’arte, deve essere supportato dal desiderio di avere<br />

qualcosa di speciale e non giustificato da mera compassione. Il progetto è stato<br />

lanciato fin dall’inizio con lo slogan “prodotti speciali da persone speciali”. Di<br />

conseguenza è stato trovato il nome FAMOS, che evidenzia proprio questa<br />

specificità. Nel 2006 è stato presentato FAMOS ed il relativo sito internet<br />

www.famos.bz.it


Centro Sociale di Cortaccia<br />

I laboratori protetti di Cortaccia, paese con 2.192 abitanti, situato a ca. 25<br />

km da Bolzano offrono un lavoro protetto a persone con disabilità mentale<br />

medio- grave.<br />

Attualmente all’ interno dei 5 laboratori protetti 35 persone diversabili<br />

svolgono un’attività lavorativa, mentre nei 2 gruppi basali vengono accolte<br />

10 persone con disabilità grave.<br />

Orario di apertura: lun.- ven. ore 8.30- 15.30<br />

Laboratori protetti per persone diversamente abili<br />

uomini donne totale<br />

2004 2006 2004 2006 2004 2006<br />

18-24 anni 5 1 1 1 6 2<br />

25-29 anni 1 3 1 2 3<br />

30-39 anni 7 7 6 8 13 15<br />

40-49 anni 5 5 4 4 9 9<br />

50-59 anni 3 2 3 4 6 6<br />

totale 21 18 15 17 36 35<br />

Nell’anno 2006 nei laboratori protetti sono state assistite 35 persone. I 5 settori<br />

lavorativi che sono falegnameria, gruppo casa, gruppo industria, gruppo natura e<br />

gruppo ceramica, hanno rinforzato la loro qualità e aumentato i loro prodotti.<br />

I laboratori hanno offerto i loro prodotti in diverse occasioni e hanno ottenuto una<br />

risonanza positiva.<br />

Durante il periodo natalizio i prodotti del laboratorio per persone diversamente abili<br />

suscitano sempre grosso interesse ai mercatini di Natale.<br />

Gruppo casa<br />

Nel gruppo casa attualmente lavorano 11 assistenti e 4 assistenti per persone con<br />

disabilitá<br />

I quattro settori di lavoro:<br />

1. Il bar: Il bar è aperto anche al pubblico e riesce a coprire i costi e ad avere<br />

anche un piccolo profitto. Le persone che ci lavorano devono essere gentili<br />

e pulite e devono curare un modo di parlare rispettoso. Devono prendersi<br />

inoltre la responsabilità dall’acquisto fino alla vendita dei prodotti e del loro<br />

uso, come anche saper eseguire i lavori di pulizia. Anche i resoconti<br />

giornalieri e mensili vengono fatti dagli utenti.<br />

2. La sala da pranzo: alle persone della casa si vuole offrire un ambiente pulito<br />

e molto curato. Tutti i giorni si apparecchia con tovaglie pulite e tovaglioli di<br />

stoffa. Chi ci lavora deve preoccuparsi di apparecchiare i tavoli in modo<br />

corretto ed anche delle pulizie dei tavoli e della sala. Qui vengono spesso<br />

organizzate feste e manifestazioni, grigliate e feste in giardino, la festa di<br />

Natale e di carnevale, settimane veneziane e indiane, ed anche la giornata<br />

delle porte aperte. Anche in queste occasioni gli utenti devono lavorare in<br />

modo corretto e pulito.


3. la lavanderia: gli utenti sono di aiuto al personale addetto. Piegano la<br />

biancheria di tutta la casa e stirano le tovaglie per la mensa. Anche qui gli<br />

utenti devono lavorare in modo pulito e preciso.<br />

4. Lavori di pulizia per il Comune e le associazioni: un gruppo di utenti si reca<br />

nel paese di Cortaccia e nelle diverse frazioni per pulire i vari locali di<br />

proprietà comunale.<br />

Gruppo natura<br />

1) COMPOSIZIONE DEL GRUPPO NATURA<br />

Da quest’anno Il gruppo è composto da 9 utenti e 3 assistenti per persone con<br />

disabilitá.<br />

2) LAVORO NEI COMUNI<br />

Gli impegni presi con i Comuni degli anni precedenti vengono mantenuti. Il gruppo<br />

è sempre piú sicuro ed affidabile nei lavori che gli vengono affidati.<br />

3) LAVORO POMERI<strong>DI</strong>ANO<br />

Si prosegue nella pulizia attorno al Centro Sociale. Il gruppo si è consolidato e ció<br />

ha permesso un lavoro costante e l’apporto di alcune novitá che non hanno<br />

“stravolto” piú di tanto la struttura del gruppo.<br />

Falegnameria<br />

1) composizione del gruppo: nella falegnameria lavorano 4 utenti, che tornano<br />

ogni giorno in famiglia, un capo gruppo ed un assistente per persone con<br />

disabilitá.<br />

2) Pianificazione e lavoro:<br />

Pianificazione: Per la pianificazione della settimana ogni utente utilizza il proprio<br />

piano settimanale. Il grande piano settimanale del gruppo non viene più<br />

osservato dagli utenti. Il proprio piano ha ormai per gli utenti un’importanza<br />

maggiore. Pianificare da soli la settimana e fissare i loro impegni nel proprio<br />

piano sett. è molto importante. Sfogliando questo piano loro si ricordano ciò che<br />

hanno fatto. Il gruppo tiene anche un diario giornaliero.<br />

Lavoro: si cerca sempre di realizzare nuovi prodotti come per es. portavasi per<br />

fiori. La falegnameria ha prodotto numerosi piccoli oggetti, anche per l´ uso<br />

interno alla struttura.<br />

Gli utenti partecipano molto attivamente alle singole fasi lavorative. Lavorano<br />

più volentieri con i macchinari. Limare a mano o altri lavori a mano vengono<br />

eseguiti dagli utenti poco volentieri. Agli utenti piace lavorare in piccoli gruppi,<br />

perché si lavora diversamente e gli utenti possono collaborare a tutte le fasi<br />

lavorative.<br />

Gruppo ceramica<br />

Il gruppo è composto da 5 utenti e 1 assistente per persone con disabilitá e 1<br />

educatore. Il gruppo ceramica ha iniziato l’anno di attività 2006 con la stessa


composizione con cui ha concluso l’anno precedente ed è rimasto invariato per<br />

tutto l’anno. Un ritmo quindi fin dall’inizio ben affiatato ed avviato su ritmi lavorativi<br />

già consolidati.<br />

Vista la grande soddisfazione professionale e personale che hanno portato la<br />

vendita diretta nei mercati, si è deciso di conservare e dove possibile incrementare<br />

questa attività che ha permesso un cosí intenso contatto con clienti ed altri<br />

professionisti del proprio settore e che ha portato motivazione ed energia creativa<br />

tra i lavoratori di gruppo.<br />

Anche quest’anno il gruppo ha partecipato al Mercato internazionale della<br />

Ceramica artistica di Naturno. L’occasione è servita anche per presentare la nuova<br />

linea di prodotti realizzati con la tecnica RAKU, da poco introdotta nelle attivitá<br />

creative del gruppo.<br />

Gruppo industria<br />

Il gruppo industria è costituito da 9 utenti e 2 assistenti per persone con disabilitá e<br />

un istitutore per soggetti portatori di handicap. Il gruppo industria si è sviluppato<br />

continuamente in un buon gruppo collaborativo ed omogeneo.<br />

Lavoro:<br />

Gli utenti hanno finiti i lavori per la ditta R. Per questo gli utenti hanno dovuto<br />

cercare un nuovo lavoro e hanno capito l’importanza delle ordinazioni per il gruppo<br />

industria. Il gruppo di lavoro continua a creare cataloghi per le ditte con foto ed<br />

esempi dei prodotti e lavori.<br />

ATTIVITÁ COMPLEMENTARI<br />

Secondo le indicazioni del metodo Sivus, i laboratori protetti per persone<br />

diversamente abili presso il Centro Sociale di Cortaccia”, offrono la possibilita´ ai<br />

propri ospiti, nella giornata del venerdí, di scegliere di partecipare ad attivitá di<br />

tempo libero.<br />

Il venerdí, di conseguenza non è un giorno prettamente lavorativo. Le attivita´<br />

vengono proposte dagli operatori stessi, i quali valutano in precedenza con<br />

attenzione gli interessi e i desideri delle persone.<br />

Residenza Gelmini di Salorno<br />

I laboratori protetti di Salorno, paese con 3.346 abitanti, situato a ca. 35 km<br />

da Bolzano, offrono un lavoro protetto a persone con disabilità mentale<br />

medio- grave.<br />

Quest’anno si è aggiunto un nuovo gruppo di lavoro: il gruppo casa.<br />

Attualmente all’ interno dei 4 laboratori protetti 29 persone diversabili<br />

svolgono un’attività lavorativa<br />

Orario di apertura: lun.- ven. ore 9.00- 15.30<br />

Laboratori protetti per persone diversamente abili<br />

uomini donne totale<br />

2004 2006 2004 2006 2004 2006<br />

18-24 anni 1 2 1 2<br />

25-29 anni 2 2


30-39 anni 4 6 2 6 6<br />

40-49 anni 2 4 4 5 6 9<br />

50-59 anni 1 3 3 4 3<br />

totale 8 12 9 10 17 22<br />

Nel 2004 gli ospiti dei laboratori erano 17, mentre con l´anno di attività 2006 sono<br />

aumentati fino a 22, cosí suddivisi:<br />

10 persone nel gruppo tessitura,<br />

7 persone nel gruppo carta,<br />

3 persone nel gruppo pittura<br />

2 persone nel gruppo casa<br />

GRUPPO CARTA<br />

Il gruppo carta è aumentato di altre due persone. Da questo anno sono presenti 9<br />

utenti che vengono seguiti da 3 assistenti per persone con disabilitá.<br />

La composizione del gruppo evidenzia una notevole differenza di abilitá e bisogni<br />

tra i suoi componenti, per questo la responsabilità degli operatori è stata<br />

principalmente quella di valorizzare abilitá di ogni singolo, indirizzandole al lavoro<br />

con la carta. L’attività principale del gruppo è infatti l´impiego della carta riciclata e<br />

la sua lavorazione.<br />

I prodotti del gruppo sono:<br />

biglietti d´auguri di vario tipo, fogli di carta, fotoalbum, piccole scatolette, bigliettini<br />

per pacchetti regalo, borse di carta di varie misure.<br />

Il gruppo carta propone anche altre iniziative, ad esempio è disponibile su richiesta<br />

ad offrire corsi per apprendere la tecnica di riciclaggio della carta.<br />

Il gruppo accetta ordini da aziende e privati. Attualmente collabora in modo<br />

continuativo con alcune aziende del territorio.<br />

GRUPPO TESSITURA<br />

La filanda rappresenta il gruppo piú corposo all’interno dei laboratori per persone<br />

diversamente abili. Infatti attualmente 12 utenti vengono assistiti da 4 assistenti per<br />

persone con disabilitá e da un ausiliario socio-assistenziale.<br />

Il lavoro principale riguarda la lavorazione dei tappeti al telaio, in diverso materiale<br />

e di diverse grandezze.<br />

Due degli ospiti del gruppo sono da anni tessitori, amano il lavoro al telaio e sono in<br />

grado di lavorare in modo pressoché autonomo.<br />

Un´altra persona si occupa della preparazione delle catenelle, che formano poi i<br />

gomitoli necessari a tessere il tappeto in lana.<br />

Inoltre è proposta come attività anche il ricamo su disegno, in modo da ottenere<br />

stoffe, con cui poi si possono confezionare cuscini, trapunte e arazzi con la tecnica<br />

Patchwork.<br />

Inoltre vengono anche create delle borse in stoffa di diverse grandezze, sempre<br />

con la medesima tecnica.<br />

Infine è possibile anche apprendere la lavorazione di un apposito spago per<br />

produrre degli zerbini.<br />

Il gruppo tessitura viene poi annualmente contattato da una ditta di Egna, per<br />

l´ordinazione di bamboline in stoffa, riempite di lavanda e usate come<br />

profumabiancheria.<br />

Interessante inoltre è la possibilità di poter venire in filanda per tessere il proprio<br />

tappeto, utilizzando il proprio materiale e pagando solo l´uso del telaio.


GRUPPO PITTURA: ATELIER<br />

Attualmente all’interno del gruppo pittura 1 assistente per persone con disabilitá<br />

lavora con 3 utenti. Per due giorni settimanali un pittore accademico offre il suo<br />

contributo per sostenere l´impegno artistico degli ospiti, ma anche degli operatori.<br />

Quando questo pittore è presente nella struttura il gruppo viene aperto anche ad<br />

altri due ospiti del gruppo tessitura, che anche amano dipingere.<br />

Il gruppo propone opere ad olio su tela, tecniche miste di pittura su tela, pittura su<br />

carta.<br />

Nel mese di settembre e ottobre del 2007 si è tenuta la mostra dei quadri degli<br />

utenti dell’Atelier presso il distretto sociale Bassa Atesina.<br />

GRUPPO CASA<br />

All’interno del gruppo casa 5 persone con disabilitá vengono assistiti da un<br />

assistente per persone con disabilitá e da un operatore sociale.<br />

La sala da pranzo: alle persone della casa si vuole offrire un ambiente pulito e<br />

molto curato. Tutti i giorni si apparecchia con tovaglie pulite e tovaglioli di stoffa.<br />

Chi ci lavora deve preoccuparsi di apparecchiare i tavoli in modo corretto ed anche<br />

delle pulizie dei tavoli e della sala.<br />

Qui vengono spesso organizzate feste e manifestazioni, grigliate e feste in<br />

giardino, la festa di Natale e di carnevale, settimane veneziane e indiane, ed anche<br />

la giornata delle porte aperte. Anche in queste occasioni gli utenti devono lavorare<br />

in modo corretto e pulito.<br />

ATTIVITÁ COMPLEMENTARI<br />

Secondo le indicazioni del metodo Sivus, i laboratori protetti per persone<br />

diversamente abili presso la Residenza “Gelmini”, offrono la possibilita´ ai propri<br />

ospiti, nella giornata del mercoledì, di scegliere di partecipare ad attivitá di tempo<br />

libero.<br />

Il mercoledì, di conseguenza non è un giorno prettamente lavorativo. Le attivita´<br />

vengono proposte dagli operatori stessi, i quali valutano in precedenza con<br />

attenzione gli interessi e i desideri delle persone.<br />

Nel corso dell’anno di attivitá 2006 si sono succedute proposte di vario tipo:<br />

• piscina<br />

• massaggio corporeo<br />

• decorazioni varie con la carta<br />

• visita a mostre o musei<br />

• visite alla biblioteca<br />

• giochi di società e passeggiate nel bosco con ginnastica motoria.


7) Obiettivi del progetto:<br />

Obiettivi di questo progetto sono:<br />

1. obiettivo generale<br />

I volontari hanno la possibilità di conoscere l’ambito della disabilitá e possono costruire<br />

relazioni significative con le persone con disabilitá. Viene favorita in questo modo<br />

l’integrazione tra le persone disabili e i giovani volontari. I volontari possono raccogliere<br />

esperienze per la vita e sviluppare le competenze basi professionali per un futuro<br />

lavoro. In questo contesto assume un’importanza fondamentale il percorso formativo<br />

dei volontari.<br />

obiettivi specifici<br />

- Il contatto con i giovani volontari contribuisce a migliorare la qualità di vita delle<br />

persone con disabilitá.<br />

- I volontari vengono accompagnati alla vita sociale e lavorativa delle persone con<br />

disabilitá. Il contributo dei volontari consente un maggiore sostegno individuale per<br />

sviluppare al massimo le capacità lavorative e sociali di ognuno in base ai singoli<br />

bisogni. Questo attraverso i stimoli che i volontari danno a sperimentare nuove<br />

cose.<br />

- I volontari contribuiscono all’inserimento sociale nella vita quotidiana delle persone<br />

con disabilitá, aumentando negli utenti la motivazione a socializzare visitando bar,<br />

facendo spesa, partecipando a gite e passeggiate.<br />

- Costruzione di una società solidale: i volontari contribuiscono a divulgare una<br />

cultura di solidarietà. I volontari sviluppano azioni di sensibilizzazione finalizzate alla<br />

promozione di una cultura di solidarietà e cooperazione tra i popoli.<br />

- I volontari insieme agli utenti hanno la possibilità di entrare in contatto con la<br />

comunità locale. Nei laboratori gli utenti fanno prodotti in ceramica e legno. I<br />

prodotti vanno venduti attraverso mercati e in futuro i prodotti saranno possibile<br />

acquistare anche tramite internet.<br />

Indicatori<br />

- Livello di autonomia raggiunto<br />

- Numero di attività ricreative organizzate<br />

- Numero di mercati organizzati<br />

- Numero di prodotti venduti<br />

- Principi adottati dal metodo SIVUS<br />

SIVUS è un metodo dove la persona diversamente abile sta al centro dell’agire.<br />

Le persone disabili vengono coinvolte nelle decisioni importanti della vita<br />

quotidiana per aumentare sempre piú l’autodecisione delle persone.<br />

2. obiettivo generale<br />

- Accompagnamento degli utenti nel svolgere lavori di casa per trasferirsi in un<br />

appartamento. I volontari contribuiscono ad aumentare il livello di autonomia degli<br />

utenti.<br />

obiettivi specifici<br />

- Aumento dell’autonomia<br />

Indicatori<br />

Grado di autonomia


3.obiettivo generale<br />

pubbliche relazioni<br />

obiettivi specifici<br />

I volontari contribuiscono a divulgare informazioni sull’attività di lavoro che i disabili<br />

svolgono nella comunità<br />

indicatori<br />

divulgazione dei prodotti<br />

conoscenza sulla struttura di Cortaccia<br />

numero dei mercati realizzati<br />

numero di iniziative locali<br />

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia<br />

qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con<br />

particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:<br />

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi<br />

Fasi di attuazione<br />

1.)Preparazione dei colleghi al fatto che vengano i volontari<br />

2.)Accoglimento dei volontari<br />

3.)Fase di adattamento<br />

4.)Formazione dei volontari<br />

5)Svolgimento del servizio<br />

6.)Relazione sul servizio svolto<br />

7.)Verifica dei risultati<br />

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.<br />

1.)Preparazione dei colleghi al fatto che vengano i volontari<br />

La programmazione di attività o interventi pedagogici avviene esclusivamente in<br />

stretta collaborazione con l’equipe pedagogica<br />

2.)Accoglimento dei volontari( far conoscere ai volontari la struttura, gli utenti)<br />

3.)Fase di adattamento(valutare capacita lavorative)<br />

I volontari saranno accompagnati da verifiche mensili sul andamento generale del<br />

progetto, sul grado di soddisfazione dei volontari e sul giudizio che i volontari stessi<br />

daranno all’ attività rivolte specificamente a loro.<br />

4.)Formazione dei volontari<br />

Il volontario deve essere disposto a partecipare a giornate formative per un<br />

miglioramento delle conoscenze teoriche rispetto l’ente ed i contenuti pedagogici<br />

del lavoro.<br />

5.) Svolgimento del servizio<br />

I volontari svolgono il proprio servizio in stretta collaborazione con l’equipe


pedagogica<br />

6.)relazione sul servizio svolto<br />

Il volontario elabora alla fine del servizio civile una breve relazione sul periodo<br />

trascorso.<br />

7.) Verifica dei risultati<br />

verificare se i volontari hanno aumentato la loro conoscenza<br />

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività<br />

previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.<br />

Cortaccia:<br />

5 laboratori protetti<br />

gruppo natura:9 utenti, 3 assistenti per persone con disabilitá<br />

gruppo falegnameria:4 utenti, 2 assistenti per persone con disabilitá<br />

gruppo industria:9 utenti, 2 assistenti per persone con disabilitá, 1 istitutore di<br />

soggetti portatori di handicap<br />

gruppo ceramica:5 utenti, 1 assistente per persone con disabilitá, 1 educatore<br />

gruppo casa:11 utenti, 4 assistenti per persone con disabilitá<br />

2 gruppi basali<br />

1°gruppo: 5 utenti, 2 assistenti per persone con disabilitá, 1 eduacatore<br />

2°gruppo:5 utenti, 3 assistenti per persone con disabilitá, 1 educatore<br />

3 volontari (1 per laboratorio)<br />

Salorno:<br />

4 laboratori protetti<br />

gruppo tessitura: 12 utenti, 4 assistenti per persone con disabilitá, 1 ausiliario socioassistenziale<br />

gruppo carta:9 utenti, 3 assistenti per persone con disabilitá<br />

gruppo pittura: 3 utenti, 1 assistente per persone con disabilitá<br />

gruppo casa: 5 utenti, 1 assistente per persone con disabilitá, 1 operatore sociale<br />

3 volontari (1 per laboratorio)<br />

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.<br />

I volontari in questo ambito avranno i seguenti compiti:<br />

- Il lavoro presso la struttura prevede l’accompagnamento della<br />

persona e la gestione del tempo libero(pause)<br />

- Sostiene da un punto di vista psicologico ed emotivo l’ utente in ogni<br />

momento della vita quotidiana,<br />

- sostiene e promuove la formazione della personalità dell’ utente<br />

- in collaborazione con un operatore professionale che assiste ed<br />

accompagna l’ utente a visite mediche, terapie in ospedale, ad<br />

attività del tempo libero sul territorio, con mezzi di trasporto ecc.<br />

- trasmette all’ utente abilità lavorative<br />

- trasmette all’ utente abilità che riguardano le autonomie di base ed<br />

avanzate<br />

- in accordo con il diretto superiore può programmare e realizzare


singoli progetti;<br />

- se invitato partecipa in equipe alla elaborazione dei piani individuali<br />

e di gruppo<br />

- osserva il comportamento degli utenti e riporta le sue osservazioni e<br />

riflessioni in equipe<br />

- porta in equipe le sue proposte su contenuti ed organizzazione delle<br />

attività educative<br />

- il volontario esegue i compiti affidati sempre in presenza di operatori<br />

professionali<br />

- ulteriori compiti nel settore dell’ assistenza e dell’ accompagnamento<br />

ai disabili possono essere concordati.<br />

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:<br />

6<br />

10) Numero posti con vitto e alloggio:<br />

1 Posto con vitto e alloggio è previsto nella residenza “Gelmini” di Salorno<br />

e 1 posto con vitto e alloggio nel Centro Sociale di Cortaccia. Possiamo ospitare<br />

volontari non residenti nel Comune di realizzazione del progetto.<br />

2<br />

0<br />

11) Numero posti senza vitto e alloggio:<br />

12) Numero posti con solo vitto:<br />

4<br />

Quattro volontari possono usufruire di solo vitto presso le nostre strutture.<br />

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:<br />

30<br />

• orario per i laboratori a Cortaccia<br />

lunedì –venerdì dalle ore 08:30 alle ore 15:30<br />

• orario per i laboratori a Salorno<br />

lunedì –venerdì dalle ore 09:00 alle ore 15:30<br />

un carico orario complessivo di 30 ore settimanali<br />

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :<br />

5<br />

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:<br />

La prestazione dei volontari deve essere conforme agli obiettivi e ai compiti<br />

della Comunità´Comprensoriale Oltradige- Bassa Atesina e viene erogata dai<br />

volontari solo per ragioni di solidarietà. Il volontario non può chiedere né<br />

accettare per sé o per altri denaro, regali od altre utilità. Inoltre deve essere<br />

garantita la continuità della prestazione concordata.<br />

In nessun caso il volontario puó asportare materiale o attrezzature di proprietà<br />

della Comunità Comprensoriale senza previa autorizzazione scritta del


esponsabile.<br />

Il volontario deve rispettare i regolamenti dell’ente<br />

Il volontario è tenuto al segreto professionale e alla tutela della privacy degli<br />

utenti del servizio ed al massimo rispetto per la loro persona.<br />

La programmazione di attività o interventi pedagogici avviene esclusivamente in<br />

stretta collaborazione con l’equipe pedagogica<br />

Deve essere disposto a partecipare a giornate formative per un miglioramento<br />

delle conoscenze teoriche rispetto l’ente ed i contenuti pedagogici del lavoro.


CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE<br />

16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:<br />

N.<br />

Sede di<br />

attuazione del<br />

progetto<br />

Comune<br />

Indirizzo<br />

Cod.<br />

ident.<br />

sede<br />

N.<br />

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto<br />

vol.<br />

per<br />

sede Cognome e nome Data di nascita C.F.<br />

1<br />

2<br />

Centro Sociale<br />

Cortaccia<br />

Centro<br />

Riabilitativo<br />

Salorno<br />

(Residenza<br />

Gelmini<br />

Salorno)<br />

Cortaccia<br />

sulla<br />

Strada del<br />

vino<br />

Salorno<br />

Via A. Nicoletti,<br />

31 – 39040<br />

Cortaccia<br />

Via Schiller, 2 –<br />

39040 Salorno<br />

1252<br />

20711<br />

3 Johanna<br />

Marsoner<br />

3 Dr. Alessandra<br />

Maggio<br />

14.06.1966 MRSJNN66H54D048M<br />

04.08.1979 MGGLSN79M44M067M


17) Altre figure impiegate nel Progetto:<br />

N.<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

Sede di<br />

attuazione del<br />

progetto<br />

Comune<br />

Indirizzo<br />

Cod.<br />

ident.<br />

sede<br />

N.<br />

vol.<br />

per<br />

sede<br />

Cognome e<br />

nome<br />

TUTOR<br />

Data di<br />

nascita<br />

C.F.<br />

Cognome e<br />

nome<br />

RESP. LOCALI ENTE ACC.<br />

Data di<br />

nascita<br />

C.F.


18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:<br />

Per un totale di 30 ore<br />

Materiale informativo nei distretti del nostro territorio<br />

sito internet,<br />

articoli sui quotidiani, per esempio “Dolomiten”, Alto Adige<br />

radio locali<br />

distribuire manifesti e volantini nei distretti sociali, nei centri giovanili del nostro<br />

territorio<br />

presenza su eventuali fiere, per esempio fiera autunnale di Bolzano<br />

19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:<br />

Ci attiene alla determinazione direttoriale del 30.05.2002<br />

20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione<br />

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):<br />

No<br />

21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:<br />

Il volontario elabora alla fine del servizio civile una breve relazione sul periodo<br />

trascorso. I volontari saranno accompagnati da verifiche mensili sull’andamento<br />

generale del progetto, sul grado di soddisfazione dei volontari e sul giudizio che i<br />

volontari stessi daranno all’ attività rivolte specificamente a loro.<br />

Ogni volontario fará anche un colloquio con la direttrice dei servizi sociali, per<br />

discutere sull’ andamento del progetto.<br />

22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale<br />

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):<br />

No<br />

23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli<br />

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:<br />

- Disponibilità a lavorare con persone diversabili, in quanto ci vuole pazienza,<br />

rispetto, empatia nei confronti degli utenti<br />

- Disponibilità a confrontarsi in modo critico con colleghi di lavoro e specialisti<br />

del settore<br />

- La patente B per eventuali visite mediche, gite e diversi trasporti (il<br />

volontario deve peró essere accompagnato sempre da un operatore della


Comunitá Comprensoriale)<br />

- Sarebbe d´aiuto la conoscenze della lingua tedesca, siccome la maggior<br />

parte degli utenti è di madrelingua tedesca<br />

- Rispettare l´ordinamento del personale<br />

24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del<br />

progetto:<br />

La Comunitá Comprensoriale ha messo a disposizione un importo di 1.500 € in<br />

totale per le seguenti spese:<br />

- spese per la formazione specifica (500 €)<br />

- pubblicitá: articoli nei quotidiani , radio locali, manifesti e volantini (1.000€)<br />

25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito<br />

dagli stessi all’interno del progetto:<br />

No<br />

26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:<br />

Per l´attuazione del progetto ci vogliono i seguenti strumenti:<br />

Materiali di consumo utili ai laboratori per poter aumentare il numero delle<br />

attività realizzate<br />

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI<br />

27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:<br />

Sí, è stato stipulato un protocollo d’intesa con la Libera Università di Bolzano.(vedi<br />

protocollo d’intesa allegato)<br />

28) Eventuali tirocini riconosciuti:<br />

Si, è stato stipulato un protocollo d’intesa con la Libera Università di Bolzano. (vedi<br />

protocollo d’intesa allegato). L´esperienza di Servizio Civile Volontario presso la<br />

Comunità Comprensoriale Oltradige - Bassa Atesina è riconoscibile come parte del<br />

tirocinio e/o come parte dei crediti a scelta. Complessivamente è possibile


iconoscere fino ad un massimo di 12 c.f.u.<br />

29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,<br />

certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:<br />

- competenze teoriche e pratiche riferite al lavoro sociale<br />

- competenza comunicative e relazionali di vario genere<br />

- competenze tecniche di diverse attività lavorative ed artistiche<br />

La Comunità Comprensoriale certifica e riconosce le competenze e professionalità<br />

acquisite dal volontario<br />

Formazione generale dei volontari<br />

30) Sede di realizzazione:<br />

Presso la Provincia Autonoma di Bolzano o presso strutture da definire in base al<br />

numero dei partecipanti<br />

31) Modalità di attuazione:<br />

La formazione generale viene effettuata dalla Provincia Autonoma di Bolzano<br />

che si avvale anche di personale esperto nelle specifiche materie che verranno<br />

trattate, oltre che di personale interno con competenze in materia e con<br />

esperienza maturata nell’ambito dei corsi di formazione generale organizzati per<br />

gli obiettori di coscienza<br />

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale<br />

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:<br />

No<br />

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:<br />

La metodologia prevista per il corso di formazione generale dei volontari di servizio<br />

civile consisterà prevalentemente in lezioni frontali che prevedranno comunque<br />

interventi da parte dei volontari su sollecitazione e stimolo dei formatori.<br />

Sarà quindi data rilevante importanza ad uno scambio di opinioni sia tra i ragazzi<br />

che tra i ragazzi e i formatori.<br />

Per determinati argomenti ci si avvarrà anche della metodologia delle dinamiche non<br />

formali, incentivando il confronto delle proprie esperienze personali come<br />

arricchimento per gli altri componenti del gruppo, utilizzando giochi di ruolo o<br />

esercitazioni


34) Contenuti della formazione:<br />

1) Fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale<br />

(dall’obiezione di coscienza al servizio civile volontario:evoluzione storica e analisi<br />

degli aspetti più nobili e rilevanti dell’impegno assunto con il servizio civile<br />

nazionale)<br />

2) Dovere di difesa della Patria (artt. 2, 3, 4, 5, 9,11 e 52 Carta Costituzionale:<br />

analisi della legislazione e giurisprudenza in materia)<br />

3) Difesa civile non armata e nonviolenta (forme di difesa alternativa,<br />

trasformazione e gestione nonviolenta dei conflitti)<br />

4) Formazione di un’identità di gruppo (definizione di identità di gruppo)<br />

5) La solidarietà e le forme di cittadinanza (concetto di cittadinanza attiva, il<br />

senso di appartenenza ad una collettività, le povertà economiche e sociali)<br />

6) Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato (servizio civile come<br />

impegno, le relazioni tra le istituzioni pubbliche e i cittadini, l’associazionismo e il<br />

volontariato, le relazioni tra questi mondi e le istituzioni e la normativa vigente in<br />

materia).<br />

7) Normativa vigente e Carta di impegno etico (il senso del servizio civile anche<br />

secondo le modalità e i principi definiti nella normativa di accreditamento degli enti<br />

e nella Carta etica. Analisi della normativa sul servizio civile nazionale e sui<br />

contenuti della Carta etica, nonché sui ruoli e le funzioni attribuite ad ognuno dalla<br />

legge e dalle normative derivate, comprese quelle relative all’accreditamento, alla<br />

presentazione dei progetti, alla gestione dei volontari.<br />

8) Diritti e doveri del volontario del servizio civile (il volontario in servizio civile:<br />

ruolo, funzione, diritti e doveri, modalità e tempi attraverso i quali può rendersi<br />

partecipe, può attivarsi, essere protagonista e propositivo, nel contesto in cui svolge<br />

il servizio; offrire strumenti semplici ma efficaci di valorizzazione della sua<br />

esperienza, sia dentro che fuori dell’ente in cui opera)<br />

9) Presentazione degli Enti presso i quale i volontari svolgeranno il servizio<br />

(presentazione della storia, delle funzioni e dell’attività dell’ente presso il quale il<br />

volontario svolge il servizio)<br />

10) La protezione civile (difesa del territorio e dell’ambiente, piano e programma<br />

provinciale di protezione civile; previsione, prevenzione, soccorso e ripristino in<br />

caso di calamità; coordinamento dell’attività di protezione civile tra comuni,<br />

organizzazioni di volontariato e centri operativi, rete delle radiocomunicazioni, della<br />

centrale di emergenza e della centrale informativa)<br />

11) Nozioni di pronto soccorso (misure di primo soccorso con esercitazioni)<br />

12) Metodi e strumenti per risolvere i conflitti interpersonali e per relazionarsi<br />

con gli altri nella quotidianità


13) Prevenzione della tossicodipendenza, dell’alcoolismo e di altre forme di<br />

dipendenza delle nuove generazioni<br />

14) Diritto del lavoro (normativa in materia di contratti di lavoro e tipologie di<br />

contratti; incontro tra domanda e offerta – mediazione di lavoro e mobilità; i centri<br />

di mediazione di lavoro; normativa sulla tutela e sulla sicurezza del lavoro)<br />

35) Durata:<br />

42 ore<br />

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari<br />

36) Sede di realizzazione:<br />

Nelle diverse strutture e nei distretti sociali Bassa Atesina, Laives e Oltradige.<br />

Inoltre i volontari potranno partecipare a corsi esterni, organizzati dalla Provincia<br />

Autonoma di Bolzano, del Consorzio dei Comuni, scuola provinciale per le<br />

professioni sociali e da enti privati/pubblici.<br />

37) Modalità di attuazione:<br />

- in proprio presso l’ente con formatori dell’ente<br />

- affidata ad altri soggetti terzi<br />

38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:<br />

Dr. Liliana Di Fede<br />

Direttrice dei Servizi Sociali<br />

o nata il 16.10.1962 a Bolzano<br />

Evelin Morat:<br />

Capostruttura delle Comunitá alloggio per malati psichici di Egna e di<br />

Caldaro<br />

o nata il 01.08.56 a Bolzano<br />

Robert Masin:<br />

Capostruttura del servizio di riabilitazione lavorativa per malati psichici e<br />

persone affette da dipendenze Villa<br />

o nato il 18.08.62 a Cermes


Dr. Alessandra Maggio<br />

Capostruttura della Residenza Gelmini Salorno<br />

o nata il 04.08.1979 a Vipiteno<br />

Camin Enrico:<br />

Capostruttura del convitto Laives-Montagna-Egna<br />

o nato 05.02.1969 a Bolzano<br />

Dr. Alessia Fellin<br />

Responsabile del distretto sociale Laives-Bronzolo-Vadena<br />

o nata il 24.11.1971 a Bolzano<br />

Dr. Bernhard von Wohlgemuth<br />

Responsabile del distretto sociale Oltradige<br />

o nato il 04.02.1971 a Bolzano<br />

Dr. Alessandro Borsoi<br />

Responsabile del distretto sociale Bassa Atesina<br />

o nato il 16.05.1975 Bolzano<br />

Marsoner Johanna<br />

Capostruttura del Centro Sociale Cortaccia<br />

o nata il 14.06.1966 a Cortaccia<br />

Dr. Lydia Engl<br />

Pedagogista (direzione dei Servizi Sociali)<br />

o nata il 22.12.1974 a Brunico<br />

39) Competenze specifiche del/i formatore/i:<br />

Dr. Liliana Di Fede<br />

Direttrice dei Servizi Sociali<br />

o nata il 16.10.1962 a Bolzano<br />

o laurea in pedagogia<br />

o è la direttrice dei Servizi Sociali dal 2007<br />

Evelin Morat:<br />

Capostruttura delle Comunitá alloggio per malati psichici di Egna e di<br />

Caldaro<br />

o nata il 01.08.56<br />

o maturità presso l’ istituto tecnico femminile<br />

o specializzazione per educatori<br />

o specializzazione in psichiatria sociale<br />

o specializzazione per Capostrutture<br />

o lavora presso la Comunitá Comprensoriale dal 1988<br />

Robert Masin:<br />

Capostruttura del servizio di riabilitazione lavorativa per malati psichici e<br />

persone affette da dipendenze Villa<br />

o nato il 18.08.62<br />

o Istitutore con diploma specifico


o educatore presso i distretti, alloggi protetti ed in un convitto<br />

sociopedagogico<br />

o lavora presso la Comunitá Comprensoriale dal 1996<br />

Dr. Alessandra Maggio<br />

Capostruttura della Residenza Gelmini Salorno<br />

o nata il 04.08.1979 a Vipiteno<br />

o laurea in psicologia<br />

o lavora presso la Comunitá Comprensoriale dal 2005<br />

Camin Enrico:<br />

Capostruttura del convitto Laives-Montagna-Egna<br />

o nato 05.02.1969<br />

o maturità scientifica<br />

o laurea sociale<br />

o educatore handicap<br />

o lavora presso la Comunitá Comprensoriale dal 1997<br />

Dr. Alessia Fellin<br />

Responsabile del distretto sociale Laives-Bronzolo-Vadena<br />

o nata il 24.11.1971 a Bolzano<br />

o laurea in giurisprudenza<br />

o lavora presso la Comunitá Comprensoriale dal 2007<br />

Dr. Bernhard von Wohlgemuth<br />

Responsabile del distretto sociale Oltradige<br />

o nato il 04.02.1971<br />

o laurea in scienze politiche<br />

o lavora presso Comunità Comprensoriale dal 01.06.2004<br />

Dr. Alessandro Borsoi<br />

Responsabile del distretto sociale Bassa Atesina<br />

o nato il 16.05.1975<br />

o laurea in Sociologia<br />

o lavora presso la Comunitá Comprensoriale dal 1995<br />

Marsoner Johanna<br />

Capostruttura del Centro Sociale di Cortaccia<br />

o nata il 14.06.1966 a Cortaccia<br />

o maturità presso il liceo scientifico<br />

o specializzazione per educatore per persone disabili<br />

Dr. Lydia Engl<br />

Pedagogista (direzione dei Servizi Sociali)<br />

o nata il 22.12.1974 a Brunico<br />

o laurea in pedagogia<br />

o lavora presso la Comunitá Comprensoriale dal 2003<br />

I responsabili dei distretti e delle strutture hanno frequentato negli ultimi anni i<br />

seguenti corsi relativi al management:<br />

• Capacità di analisi dei ruoli e di valutazione delle prestazione<br />

• conoscenze e capacità di utilizzo delle tecniche di gestione del<br />

personale<br />

• Leadership, autonomia e flessibilità operativa<br />

• L’ organizzazione ed il lavoro in rete<br />

• la gestione delle risorse umane


• tecniche e strumenti di teamwork<br />

• Coaching e valutazione delle prestazioni<br />

• Time management<br />

• la gestione del colloquio<br />

• project management<br />

• la gestione dei conflitti<br />

• tecniche per la conduzione di gruppi<br />

• Case management<br />

• Metodo SIVUS<br />

• Metodo VADO<br />

• gestione dei conflitti<br />

• lavoro nel team<br />

• comunicazione<br />

• ambiti di intervento<br />

• organizzazione<br />

• Congresso Nazionale U.N.A.SA.M “Non c´è salute senza Salute<br />

Mentale”<br />

• Conferenza europea dei Servizi Sociali 2006 a Vienna<br />

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:<br />

- diversi incontri con esperti dei vari settori<br />

- Workshop<br />

- convegni<br />

- Verifiche periodiche<br />

- Lezioni con esperti esterni e interni<br />

- Partecipazione a corsi interni, organizzati dalla Comunità Comprensoriale<br />

41) Contenuti della formazione:<br />

I servizi sociali: organizzazione e ambiti di<br />

intervento:<br />

- persone con Handicap:<br />

- principali patologie,<br />

- come relazionarsi positivamente con la persona con<br />

handicap;<br />

- cenni di cinestetica;<br />

- il lavoro educativo nelle strutture e nei laboratori:<br />

- metodologia ed eventualmente riferimenti giuridici.<br />

- malati psichici;<br />

- la nozione di malattia psichica e devianza nel


contesto sociale degli ultimi 30 anni,<br />

dalla legge 180 ad oggi;<br />

- l’organizzazione dei servizi e la legislazione<br />

provinciale in materia;<br />

- le risorse della comunità e la promozione dell’agio;<br />

- la relazione d’aiuto con persone che soffrono disagio<br />

psichico<br />

- anziani:<br />

- le nozioni di vecchiaia e di malattia;<br />

- principali patologie dell’anziano;<br />

- la relazione positiva con l’anziano;<br />

- la legislazione provinciale e i servizi sul territorio;<br />

- aiutare chi aiuta<br />

- famiglie e minori :<br />

- le trasformazioni della famiglia negli ultimi 30 anni;<br />

- i diritti del minore;<br />

- l’intervento educativo con i minori;<br />

- le risorse della comunità<br />

Lavorando nelle diverse strutture/distretti i volontari possono<br />

confrontarsi con i seguenti temi:<br />

• L’ organizzazione ed il lavoro in rete<br />

• la gestione delle risorse umane<br />

• la gestione del colloquio<br />

• la gestione dei conflitti<br />

• tecniche per la conduzione di gruppi<br />

• Case management<br />

• Metodo SIVUS<br />

• Metodo VADO<br />

• lavoro nel team<br />

• comunicazione<br />

• competenze relazionali<br />

42) Durata:<br />

60 ore


Altri elementi della formazione<br />

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:<br />

Il responsabile di monitoraggio gestisce tutta la documentazione riguardo la data,<br />

luogo e i contenuti della formazione nelle varie strutture e distretti riguardo ai corsi<br />

organizzati dalla Provincia Autonoma di Bolzano, dal Consorzio dei Comuni, dalla<br />

scuola provinciale per le professioni sociali o enti pubblici/privati.<br />

I volontari saranno accompagnati da verifiche mensili sull’andamento generale<br />

della formazione, sul grado di soddisfazione dei volontari e sul giudizio che i<br />

volontari stessi daranno all’ attività formativa rivolta specificamente a loro.<br />

Egna, 11.10.2007<br />

Il Progettista<br />

Il Responsabile legale dell’ente<br />

- Dott.ssa Liliana Di Fede -<br />

- Oswald Schiefer -<br />

Il Responsabile del Servizio civile nazionale<br />

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