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Documentazione per i Media - Lugano Turismo

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luganoturismo.ch<br />

<strong>Documentazione</strong> <strong>per</strong> i <strong>Media</strong>


INDICE<br />

BENVENUTI A LUGANO 04<br />

LA REGIONE 05<br />

LUGANO 07<br />

UN PO' DI STORIA 09<br />

ARCHITETTURA 10<br />

IL TICINO IN TAVOLA 12<br />

VIVERE IL LAGO 13<br />

LOCALITÀ E VILLAGGI 14<br />

CULTURA 16<br />

EVENTI 21<br />

MONTE BRÉ 24<br />

MONTE TAMARO 26<br />

MONTE SAN SALVATORE 28<br />

MONTE LEMA 30<br />

PARCHI 32<br />

SWISSMINIATUR 35<br />

ESCURSIONI GUIDATE 36<br />

ESCURSIONI E PASSEGGIATE 38<br />

MOUNTAIN BIKE 41<br />

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BEVENUTI A LUGANO!<br />

LA REGIONE<br />

L’Ente Turistico del Luganese è felice di invitarvi ad esplorare e scoprire la città di <strong>Lugano</strong> e la regione<br />

limitrofa.<br />

Storia, architettura, gastronomia, sport, cultura, spettacoli: <strong>Lugano</strong> vi può offrire tutto questo e molto di più.<br />

Situata in una posizione splendida, in riva al lago Ceresio e incorniciata dalle montagne, <strong>Lugano</strong> è la meta<br />

adatta sia <strong>per</strong> gli amanti delle attività sportive, sia <strong>per</strong> chi preferisce passare le sue giornate tra i musei.<br />

Grazie al suo clima mite e alla limpidezza delle acque del lago, è possibile cimentarsi con il wind surf, lo<br />

sci nautico e il kayak o, se ci si sente meno avventurosi, si può solcare il Ceresio a bordo di uno degli<br />

innumerevoli battelli che collegano <strong>Lugano</strong> con gli altri splendidi borghi in riva al lago. I lidi e i bagni pubblici<br />

completano il quadro <strong>per</strong> accontentare gli amanti della tintarella.<br />

Ma <strong>Lugano</strong> non è solamente una meta turistica estiva: ogni mese dell’anno un fitto calendario di eventi<br />

mondani e culturali danno la possibilità ai visitatori di godersi la città, scoprendone sempre nuovi aspetti.<br />

Concerti gratuiti all’a<strong>per</strong>to come Estival Jazz o Blues to Bop, manifestazioni musicali di altissimo livello<br />

come <strong>Lugano</strong> Festival, eventi di intrattenimento <strong>per</strong> famiglie come Natale in Piazza, Paqua in città o la<br />

Festa d’Autunno, sono solo alcuni esempi del vasto panorama di attività di cui approfittare durante una<br />

visita a <strong>Lugano</strong>.<br />

Gli amanti dell’arte, della scultura e dell’architettura, invece, possono visitare i musei d’arte della città e le<br />

splendide chiese, da quelle romaniche a quelle barocche, disseminate <strong>per</strong> tutta la regione.<br />

Appena fuori dal centro cittadino si diramano una miriade di sentieri che portano, attraversando magnifici<br />

boschi, a località pittoresche come Gandria, in riva al Ceresio, o Brè, abbarbicato sull’omonimo monte. Per<br />

gli escursionisti più esigenti il Monte Lema, il Tamaro, il Generoso e il San Salvatore offrono la possibilità di<br />

passeggiare ad altitudini più elevate e ammirare il paesaggio sottostante dai numerosi punti panoramici.<br />

Anche <strong>per</strong> i momenti di relax <strong>Lugano</strong> non delude: dallo shopping in Via Nassa alle serate nei bar e al Casinò<br />

sul lungolago, è difficile annoiarsi. La regione presenta, inoltre, l’opportunità <strong>per</strong>fetta <strong>per</strong> gli amanti del buon<br />

cibo di assaporare la cucina, sia ticinese che internazionale, in ristoranti e grotti che spaziano dalla nouvelle<br />

cuisine ai piatti della tradizione locale, il tutto sempre accompagnato dall’ottimo Merlot prodotto nella zona.<br />

Un panorama, quello ticinese e luganese, che attira i turisti -sia svizzeri che non- grazie alla sua incredibile<br />

varietà, alla rigogliosa natura che caratterizza la regione, all’arte, alla cultura, allo sport. Una regione facile<br />

da raggiungere e tutta da scoprire, attaccata alle sue tradizioni, ma sempre proiettata verso il futuro, in<br />

modo da incuriosire sia chi la visita <strong>per</strong> la prima volta, sia chi ormai si può considerare un veterano.<br />

Ente Turistico del Luganese<br />

Palazzo Civico - Riva Albertolli<br />

6900 <strong>Lugano</strong><br />

Tel. +41 (0)58 866 66 00<br />

Fax +41 (0)58 866 66 09<br />

info@luganoturismo.ch<br />

www.luganoturismo.ch<br />

COME ARRIVARE.<br />

La regione e la città di <strong>Lugano</strong> sono raggiungibili con ogni mezzo di trasporto: treno, aereo e automobile.<br />

<strong>Lugano</strong> si trova sull’asse autostradale che collega l’Europa del nord al Mediterraneo e grazie alla rete di<br />

strade cantonali si possono raggiungere agevolmente un ampio ventaglio di passi alpini a nord della città:<br />

la Novena, il San Gottardo, il Lucomagno, il San Bernardino, lo Spluga e il Maloia. Ma <strong>Lugano</strong> è anche<br />

vicina alla Lombardia, la regione italiana industrialmente fra le più importanti d’Europa, ed è particolarmente<br />

ben collegata a Como e Milano, raggiungibili comodamente con l’autostrada o col treno.<br />

L’aeroporto di <strong>Lugano</strong>-Agno, a soli 6 chilometri dal centro, offre un’infrastruttura aeroportuale piccola,<br />

ma comoda e adeguata alle esigenze del traffico di linea, offrendo tempi d’imbarco brevi e collegamenti<br />

giornalieri con Ginevra e Zurigo. Gli aeroporti di Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio sono inoltre<br />

collegati a <strong>Lugano</strong> con shuttle bus giornalieri.<br />

La stazione ferroviaria, sull’asse internazionale del Gottardo (Milano-Chiasso-Zurigo) offre collegamenti<br />

veloci con tutte le più importanti destinazioni europee, ed è raggiungibile dal centro sia a piedi sia con una<br />

comoda funicolare.<br />

IL LUGANESE.<br />

<strong>Lugano</strong>, oltre ad essere una città di importanza internazionale ricca di cultura e attività <strong>per</strong> tutti i gusti, è<br />

circondata da una regione altrettanto interessante.<br />

I parchi e i numerosi giardini botanici del luganese danno la possibilità di immergersi nella natura, a un passo<br />

dalle splendide acque del Ceresio. I monti circostanti – il Brè e il San Salvatore sono famosi <strong>per</strong> le loro<br />

escursioni, che offrono delle viste panoramiche mozzafiato sul lago e sulle montagne che lo incorniciano.<br />

Una miriade di caratteristici borghi, si pensi a Carona o Morcote, affascinano il visitatore con le loro strette<br />

contrade, i balconi fioriti e la quantità di grotti in cui consumare le ottime specialità locali, il tutto non lontano<br />

dal centro cittadino. Raggiungibili con un piacevole tragitto in battello anche Gandria, Caprino e le cantine<br />

di Gandria sono destinazioni sempre amatissime sia dai turisti che dai Luganesi.<br />

La regione, inoltre, è disseminata di sentieri, da fare a piedi o in bicicletta, che portano all’esplorazione dei<br />

rigogliosi boschi che la rendono speciale <strong>per</strong> gli amanti della natura.<br />

Non mancano, ovviamente, le occasioni di darsi allo shopping: oltre alla popolarissima Via Nassa, arteria<br />

principale del centro cittadino, a pochi chilometri da <strong>Lugano</strong> si trovano i centri commerciali di Grancia,<br />

comodamente raggiungibili uscendo dall’autostrada a <strong>Lugano</strong> Sud. Il Luganese, dunque, ha da offrire<br />

molto più che la sola città di <strong>Lugano</strong>: tutta la regione che la circonda, infatti, è un paradiso da esplorare,<br />

qualsiasi siano gli interessi del visitatore.<br />

4<br />

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LUGANO<br />

CAPRIASCA.<br />

Il paese di Tesserete, situato in una conca assolata delimitata dalle colline e dai monti, è un punto di<br />

partenza ideale <strong>per</strong> conoscere ed esplorare la Capriasca. Zona ricca di testimonianze autentiche, la valle<br />

vanta un paesaggio incantevole, disseminato di villaggi poco distanti uno dall’altro che hanno saputo<br />

conservare il loro aspetto caratteristico e storico e le splendide chiese in stile barocco.<br />

Prima fra tutte è l’imponente chiesa parrocchiale di Santo Stefano, a Tesserete, il cui campanile romanico,<br />

parte di un edificio precedente, si scorge già in lontananza.<br />

Gli amanti dello sport apprezzano molto la salita nella Val Colla e i boschi a <strong>per</strong>dita d’occhio attraversati<br />

da una miriade di sentieri, un vero e proprio paradiso <strong>per</strong> gli appassionati di escursioni sia a piedi che<br />

in mountain bike. Il Centro sportivo di Tesserete, inoltre, offre condizioni ideali <strong>per</strong> lo sport, lo svago e la<br />

ricreazione durante tutto l’anno. Degni di nota, <strong>per</strong> una passeggiata “culturale” sono i boschi vicino al<br />

centro balneare dove è racchiusa la zona archeologica di San Clemente, la Torre di Redde e l’eremo di San<br />

Bernardo sul promontorio vicino a Comano. Merita una visita anche il convento Santa Maria del Bigorio,<br />

fondato nel 1535, e prima sede svizzera dei frati cappuccini.<br />

MALCANTONE.<br />

Le vallate del Malcantone si estendono tra il Ceresio, il golfo di Agno, il fiume Tresa e i monti che dividono<br />

il Ticino dall’Italia e dal Lago Maggiore. Il paesaggio, spettacolare e molto vario, va dalla zona del lago, a<br />

270 metri, fino al Monte Lema, la cui vetta su<strong>per</strong>a i 1600 metri, offrendo ai visitatori panorami suggestivi e<br />

attività di ogni genere. Più di 300 km di sentieri attraversano il Malcantone, collegando le sue località più<br />

pittoresche: chi cerca relax e tranquillità non verrà sicuramente deluso. Anche chi vuole fare sport sarà<br />

accontentato: nella regione, infatti, si possono praticare attività sportive di ogni tipo, dal tennis al golf,<br />

dall’equitazione al nuoto, dalla vela al windsurf.<br />

Ma il Malcantone non è solo sport, è anche arte e cultura. Le chiese di Sant’Ambrogio a Cademario e di<br />

Santo Stefano a Miglieglia, con i loro campanili romanici e i loro affreschi del 12esimo e 13esimo secolo,<br />

sono un tesoro da scoprire, così come il Museo etnografico di Curio e il Museo del cioccolato a Caslano.<br />

Non mancano, ovviamente, i ristoranti e le aziende vinicole dove assaggiare del buon vino locale e dei<br />

piatti tradizionali ticinesi, e nemmeno le sagre e le feste paesane, dove scoprire l’essenza più autentica del<br />

Malcantone. I numerosi collegamenti ferroviari e postali giornalieri rendono rapido e facile l’accesso alla<br />

regione.<br />

INFORMAZIONI GENERALI.<br />

La più grande del Ticino, <strong>Lugano</strong> è una città internazionale, un punto d’incontro tra le culture del nord<br />

e quelle mediterranee. A<strong>per</strong>ta e disponibile, bilancia alla <strong>per</strong>fezione tradizione e innovazione, e si rivela<br />

sempre interessante da scoprire ed esplorare. Oltre ad essere il terzo polo finanziario della Svizzera e un<br />

importante centro congressi, è anche una città a misura d’uomo piena di parchi e giardini fioriti, di ville e<br />

splendide chiese. Moderna e cosmopolita, offre tutti i vantaggi della vita di città, ma mantiene al tempo<br />

stesso la sua identità di cittadina in riva al lago.<br />

Costruita sulla baia della riva nord del Lago di <strong>Lugano</strong>, è circondata dai monti ed immersa nel verde. Il suo<br />

centro storico pedonale è disseminato di musei, boutique e ristoranti e il suo calendario, ricco di eventi<br />

in tutte le stagioni, costituisce un’attrattiva sia <strong>per</strong> chi ama le attività culturali, sia <strong>per</strong> chi preferisce quelle<br />

sportive.<br />

Grazie al clima <strong>per</strong> lo più mite, <strong>Lugano</strong> è una destinazione ideale fin dalla primavera, stagione in cui<br />

fioriscono le camelie e i cigni nuotano coi loro piccoli nelle acque blu del Ceresio.<br />

Le arcate e le piazze del centro invitano il visitatore a passeggiare e a rilassarsi, così come il lungolago ed<br />

il Parco Ciani lo invitano a immergersi nella natura, senza doversi spostare dal centro.<br />

Gli appassionati di arte, a <strong>Lugano</strong>, hanno l’imbarazzo della scelta: il Museo Cantonale d’Arte espone o<strong>per</strong>e<br />

di Klee, Jawlensky, Renoir, Degas e tanti altri, mentre al Museo d’Arte a Villa Malpensata si susseguono<br />

esibizioni temporanee sempre interessanti. Anche dal punto di vista architettonico, la città di <strong>Lugano</strong> è<br />

vivace: i principali rappresentanti della scuola ticinese sono Luigi Snozzi e Mario Botta, che ha realizzato<br />

numerosi edifici in città, come la Banca della Svizzera Italiana e il Palazzo Ransila.<br />

Gli amanti della natura e delle passeggiate possono godere di una vista splendida sulla città e sul lago dai<br />

monti che circondano <strong>Lugano</strong>: dal San Salvatore e dal Brè, non solo si può ammirare il panorama, ma<br />

si possono intraprendere bellissime escursioni che conducono a deliziosi villaggi affacciati sul lago come<br />

Carona, Gandria e Morcote.<br />

CENTRO STORICO.<br />

Il centro storico di <strong>Lugano</strong>, quasi tutto pedonale, è il fiore all’occhiello della città. Il fitto labirinto di stradine<br />

sono ideali <strong>per</strong> passeggiare e scoprire le belle ed ampie piazze, ricche di eleganti caffè e ristoranti come<br />

piazza Manzoni, piazza Dante e piazza Riforma. Degno di nota è il palazzo civico, costruito nel 1844<br />

con l’intento di dare una sede al Governo cantonale, e diventato, dal 1890, la sede fissa dell’Assemblea<br />

comunale, del Municipio e dell’Amministrazione. Affacciato su Piazza della Riforma. Il palazzo ha una<br />

facciata inconfondibile, adornata di statue che incorniciano il suo orologio. All’interno, il patio è un fulgido<br />

esempio di architettura neo-classica, e spesso durante la stagione estiva ospita eventi culturali come il<br />

festival della poesia Poestate.<br />

6<br />

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UN PO’ DI STORIA<br />

SHOPPING.<br />

Negozi, boutique e centri commerciali di ogni genere in cui trovare di tutto, dagli articoli di lusso agli oggetti<br />

di antiquariato, dai souvenir ai pezzi di artigianato, senza dimenticare i caratteristici mercati lungo le strade<br />

e le piazze che offrono soprattutto i prodotti alimentari della regione. A <strong>Lugano</strong> lo shopping assume mille<br />

forme diverse <strong>per</strong> accontentare i gusti e i budget di tutti.<br />

Via Nassa e Via Pessina, due delle vie storiche di <strong>Lugano</strong>, sono un susseguirsi di negozi particolari e raffinati:<br />

lungo i 270 metri di antichi portici si possono trovare gioiellerie, antiquari, boutique d’abbigliamento, ma<br />

anche marche famose rinomate in tutto il mondo e negozietti in cui acquistare cioccolato, salumi ed altre<br />

leccornie prodotte localmente.<br />

A due passi da via Nassa si trova anche Manor, amatissimo grande magazzino su sei piani dove si trova<br />

tutto quello di cui si ha bisogno, dai cosmetici ai computer e dai libri all’abbigliamento.<br />

Salendo dal centro verso la stazione, Via Cattedrale e Salita Chiattone offrono un’ulteriore occasione <strong>per</strong><br />

fare shopping con le loro piccole boutique e gioiellerie artigianali; le due vie si ricongiungono al loro apici,<br />

nei pressi della cattedrale di San Lorenzo.<br />

Il mercato di <strong>Lugano</strong>, infine, è il posto ideale dove acquistare prodotti alimentari tipici di piccoli coltivatori<br />

che vendono direttamente la loro produzione. Il mercato dei fiori, della frutta e della verdura offre prodotti<br />

ortofrutticoli locali freschissimi, ma anche uova, formaggi, salumi e conserve che faranno leccare i baffi ai<br />

buongustai. Il mercato ha luogo <strong>per</strong> le strade del centro il martedì e il venerdì dalle 7.00 alle 12.00.<br />

NIGHTLIFE.<br />

<strong>Lugano</strong> è una città da vivere anche di sera. Dopo il tramonto la città si accende e si anima, proponendo<br />

ai visitatori mille modi <strong>per</strong> passare una serata piacevole, all’insegna del divertimento. La vita notturna<br />

comincia relativamente presto, con un a<strong>per</strong>itivo in riva al lago o in uno dei tanti locali che lo offrono. Per<br />

il dopo cena, invece, si può sorseggiare un drink in uno dei tanti piano bar o scatenarsi in discoteca fino<br />

alle ore piccole. Gli amanti del gioco non resteranno delusi dal Casinò di <strong>Lugano</strong> con il suo ristorante<br />

panoramico, i cinque bar e la grande sala con roulette, giochi da tavolo, poker e tanto altro.<br />

La storia della regione di <strong>Lugano</strong> ha radici antichissime, legate alle civiltà etrusche e galliche, all’epoca<br />

dei Romani e poi dei Longobardi e dei Franchi, mentre i primi documenti indicanti l’esistenza della città di<br />

<strong>Lugano</strong> sono datati 818 e 875.<br />

Nel medioevo, <strong>per</strong> secoli, <strong>Lugano</strong> e le altre terre dell’attuale Cantone Ticino seguirono le vicende dei vicini<br />

comuni lombardi di Como e di Milano, i cui conflitti ebbero spesso come campo di battaglia proprio la<br />

regione che costituisce oggi la Svizzera italiana.<br />

La regione fu dominata da Milano, sotto la signoria dei Visconti, attorno alla seconda metà del XIV secolo e<br />

poi fu occupata dai soldati francesi del Mondragon. Il 28 gennaio 1513 i difensori francesi del castello furono<br />

espulsi dagli Svizzeri. Dunque, dopo più di cento anni di dominio da parte della potente città lombarda,<br />

in concomitanza con la <strong>per</strong>dita dell’indipendenza del Ducato di Milano e con le invasioni straniere in Italia,<br />

s’instaurò il quasi trisecolare governo dei Confederati svizzeri (1521-1798). Durante questi anni <strong>Lugano</strong><br />

conobbe un <strong>per</strong>iodo di benessere grazie alla famosa fiera d’autunno che fece del borgo uno dei centri di<br />

scambio più importanti tra l’Italia e il Nord Europa. In questo momento di pace sorsero bellissime chiese,<br />

palazzi patrizi e, nel XVIII secolo anche una stam<strong>per</strong>ia che dette grande prestigio alla città. Fu significativa<br />

<strong>per</strong> il Ticino anche la Rivoluzione Francese, soprattutto dopo l’arrivo dei Francesi in Lombardia.<br />

Il 15 febbraio 1798 fu una convulsa giornata di scontri, al termine della quale i Cisalpini, malgrado un iniziale<br />

successo, furono respinti dai partigiani luganesi: gli elementi più a<strong>per</strong>ti della borghesia approfittarono degli<br />

eventi <strong>per</strong> realizzare la sospirata indipendenza del borgo al motto di “liberi e svizzeri”. I dodici Cantoni a<br />

Zurigo emanarono il proclama dell’indipendenza del Canton Ticino e il 16 febbraio i cittadini eressero l’albero<br />

della libertà in Piazza Grande. Lo stesso Napoleone dovette prenderne atto e con l’Atto di <strong>Media</strong>zione<br />

del 1803 sanzionò la nascita del Canton Ticino come Repubblica formalmente sovrana e indipendente<br />

all’interno della riformata Confederazione Svizzera.<br />

Il XIX secolo vede <strong>Lugano</strong> all’avanguardia sia nella vita politica che in quella culturale: fu estremamente<br />

sensibile al Risorgimento italiano e ospitò alcuni suoi membri di spicco come Giuseppe Mazzini e Carlo<br />

Cattaneo. L’a<strong>per</strong>tura della linea del San Gottardo stimolò ulteriormente lo sviluppo economico della città e<br />

del Cantone, <strong>per</strong>mettendo a <strong>Lugano</strong> di trasformarsi, grazie al fantastico paesaggio che la circonda, nella<br />

stupenda meta turistica che è al giorno d’oggi.<br />

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ARCHITETTURA<br />

UNO SGUARDO ALL’ARCHITETTURA TICINESE<br />

Anche l’architettura ticinese, così come la gastronomia, la cultura e le tradizioni, ha risentito in misura non<br />

indifferente della posizione geografica del cantone: crocevia tra il sud e il nord, il Ticino protende sia verso<br />

la Lombardia, sia verso l’Europa continentale oltre le Alpi, e ha assorbito da entrambe importanti spunti,<br />

trasformati poi in quelle fantastiche o<strong>per</strong>e d’arte che ammiriamo al giorno d’oggi. Terra ricca di acque e<br />

di minerali, il Ticino vide svilupparsi un’agricoltura di sussistenza e attività costruttive legate soprattutto<br />

alla pietra e al granito. Sin da prima dell’anno Mille, l’attuale territorio ticinese diede i natali ai Maestri<br />

Comacini, Intelvesi e Campionesi che nell’arco dei secoli hanno lasciato importantissime testimonianze<br />

architettoniche e artistiche in tutta Europa, dalla Roma dei Papi a Mosca e San Pietroburgo degli Zar. Tra<br />

i tanti architetti ticinesi famosi si ricordano i Solari di Carona, i Gaggini di Bissone, Francesco Borromini,<br />

grande architetto bissonese della Roma barocca del Seicento, Carlo Maderno di Capolago, anch’esso<br />

attivo nella capitale italiana, il restauratore e architetto di Bissone Stefano Maderno, Baldassarre Longhera<br />

di Maroggia, architetto attivo nella Venezia del 17esimo secolo e Vincenzo Vela di Ligornetto, scultore che<br />

partecipò al Risorgimento italiano. Il Ticino, dunque, è estremamente ricco di gioielli architettonici che<br />

variano in stile e accontentano sia gli amanti dell’architettura antica, sia gli appassionati di quella moderna.<br />

In un raggio di poche decine di chilometri si possono infatti ammirare capolavori del passato come il<br />

Casterlgrande di Bellinzona, oggi patrimonio culturale mondiale dell’Unesco, ed esempi di modernità come<br />

il cilindrico Palazzo Botta a <strong>Lugano</strong>.<br />

…E I GRANDI DEL PRESENTE<br />

In tempi più recenti, nel Novecento, si è inoltre sviluppata un’autentica Scuola di architettura, nota anche a<br />

livello internazionale. Il nome più noto tra gli appartenenti a questo movimento ticinese è quello dell’architetto<br />

Mario Botta, originario del Mendrisiotto: tra le sue o<strong>per</strong>e più famose si ricordano casa Pusterla a Morbio<br />

Su<strong>per</strong>iore, casa Bianchi a Ligornetto, casa Robbiani a Massagno, casa Genini a Breganzona, la sede della<br />

Banca della Svizzera Italiana, il Palazzo dei Cinque Continenti, la Biblioteca Salita dei Frati nel Convento dei<br />

Cappuccini e la chiesa che domina la cima del Monte Tamaro, affrescata da Enzo Cucchi. Oltre a Mario<br />

Botta, molti altri maestri o<strong>per</strong>ano nella regione, dal grande caposcuola Rino Tami, responsabile <strong>per</strong> la<br />

Bibilioteca Cantonale edificata nel 1940, a Tita Carloni, Luigi Snozzi e Aurelio Galfetti. E <strong>per</strong> far sì che questa<br />

tradizione continuasse e si sviluppasse, nel 1996 ha a<strong>per</strong>to a Mendrisio l’Accademia di architettura, dove,<br />

da allora, vengono formati gli “architetti di domani”. Il Ticino, dunque, offre spunti di architettura sia antica<br />

che moderna, sia <strong>per</strong> chi ne vuole fare una professione, sia <strong>per</strong> chi ne è semplicemente appassionato.<br />

Per chi volesse imparare di più a proposito dell’architettura ticinese, le escursioni gratuite guidate “<strong>Lugano</strong><br />

ieri e oggi” e “Unexpected Classic Tour” vi insegneranno tutto quello che c’è da sa<strong>per</strong>e sull’argomento<br />

(vedi Scheda 36 ESCURSIONI GUIDATE)<br />

I GRANDI DEL PASSATO…<br />

La radicata tradizione religiosa ticinese ha fatto si che gran parte delle grandi o<strong>per</strong>e d’arte presenti sul<br />

territorio siano chiese e monumenti religiosi. A <strong>Lugano</strong>, arroccata sopra il centro storico, merita una visita<br />

la splendida cattedrale di San Lorenzo, caratterizzata da una splendida facciata rinascimentale: la chiesa<br />

ha un impianto romanico ed è abbellita da una serie di affreschi del 13esimo secolo. Sempre a <strong>Lugano</strong><br />

sono degni di nota la chiesa di Loreto, col suo portico in stile rococò e i Palazzi Riva in stile barocco. Tra gli<br />

edifici romanici, invece, vanno visitate le chiese dei S.S. Pietro e Paolo a Sureggio, quella di San Martino a<br />

Sonvico e di Santo Stefano a Miglieglia, in cui si possono ammirare degli affreschi tardo-gotici. La chiesa di<br />

Sant’Ambrogio a Cademario offre la possibilità di vedere il santuario primitivo a navata unica del 12esimo<br />

secolo, mentre la splendida chiesa di Santa Maria dei Ghirli a Campione d’Italia conserva importanti<br />

affreschi del Trecento e del Seicento. Risale, invece, a prima del Mille l’origine della chiesa di San Vitale<br />

a Riva San Vitale, paese famoso <strong>per</strong> il suo Battistero, il più antico monumento cristiano della Svizzera: è<br />

infatti datato intorno all’anno 500. Degna di interesse, infine, è la chiesa medievale con campanile romanico<br />

di Sant’Ambrogio a Ponte Capriasca, dove è conservato un affresco del 1550 raffigurante l’Ultima Cena,<br />

copia di grande valore del capolavoro di Leonardo da Vinci.<br />

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IL TICINO IN TAVOLA<br />

VIVERE IL LAGO<br />

La cucina ticinese – sia nella sua forma genuina e semplice, ma anche in quella ricercata e raffinata - è<br />

sempre portata ad esaltare i prodotti tipici del territorio, ed è continuamente in bilico tra la conservazione<br />

delle tradizioni e la voglia di innovazione. Da questa dinamicità nasce un’offerta gastronomica senza dubbio<br />

ampia, che spazia dalle proposte rustiche dei grotti – si pensi al risotto con le luganighe, alla polenta, al<br />

bollito misto- ai ristoranti stellati di altissimo livello. Un irresistibile connubio di piatti tipici, legati al territorio, e<br />

influenze culinarie che arrivano dalle zone limitrofe: dal Piemonte, dalla Lombardia, ma anche dalla Francia<br />

e dalle regioni d’oltralpe. Proposte gastronomiche, insomma, <strong>per</strong> tutti i palati e <strong>per</strong> tutti i portafogli.<br />

I PIATTI DELLA TRADIZIONE.<br />

Un passato legato alla terra e agli alpeggi ha prodotto piatti tipici semplici ma gustosi, simili a quelli che<br />

si trovano nella vicina Lombardia. Tra i piatti più amati della cucina ticinese si trovano la busecca (la<br />

trippa), il risotto, le carni arrosto o in salmì, il brasato, il pesce di lago al forno, in padella o in carpione. E<br />

naturalmente i formaggi, dai freschi agli stagionati, gustati sul pane bigio o usati <strong>per</strong> arricchire la polenta. E<br />

<strong>per</strong> concludere il pasto, una fetta di torta di pane e una grappa o un bicchierino di nocino, liquore a base<br />

di noci di cui si dice solo i frati abbiano la ricetta originale.<br />

Il GROTTO, UNA TRADIZIONE TICINESE.<br />

Un locale rustico, spesso all’ombra di alberi secolari, con tavoli e panche di granito, che <strong>per</strong>mettono di<br />

gustare il pranzo al fresco. Il “grotto” è una vera e propria istituzione ticinese dove si trovano abitanti del<br />

posto e turisti, giovani e anziani, <strong>per</strong> gustare piatti nostrani: salametti, pesci in carpione, vitello tonnato,<br />

arrosto (freddo o caldo a seconda della stagione), cazzöla, funghi, formaggi e formaggelle. E <strong>per</strong> placare la<br />

sete si sorseggia dal “tazzino” del buon Merlot ticinese o magari anche del Barbera con la gazzosa.<br />

IL VINO.<br />

Grazie al clima mite e soleggiato, il Ticino è un luogo ideale <strong>per</strong> coltivare i vigneti. Vero protagonista delle<br />

tavole ticinesi è il Merlot, che nulla ha da invidiare a quelli provenienti dal Boredeaux. Quest’uva regala un<br />

vino dal colore rosso vivace ed intenso, dai toni equilibrati e di buon corpo. Il sapore, piuttosto asciutto, si<br />

abbina bene ai piatti della regione, dalle carni grigliate ai formaggi stagionati. Una visita alle cantine vinicole<br />

della regione può essere un’ottimo modo <strong>per</strong> scoprire i vini ticinesi, magari accompagnati da insaccati e<br />

altre prelibatezze tipiche del territorio.<br />

“Ceresio”, l’altro nome del Lago di <strong>Lugano</strong>, è l’italianizzazione della parola latina Ceresium. Secondo<br />

alcuni deriverebbe da “cerasa”, cioè ciliegia, secondo altri invece verrebbe da “ceresium”, cioè “più blu<br />

del cielo”. Una terza, forse più accreditata teoria, vorrebbe che il nome venga dal celtico “keresius”, che<br />

significa “ramificato”. Lago di origine glaciale, si è formato circa 10mila anni fa e vanta una su<strong>per</strong>ficie di<br />

48,7 chilometri quadrati. I suoi immissari principali sono i fiumi Cassarate, Vedeggio e Cuccio, mentre dal<br />

suo ramo occidentale parte il Tresa, che sfocia nel Lago Maggiore, collegando i due laghi. Il punto più<br />

profondo, ben 288 metri, si trova nella parte su<strong>per</strong>iore del bacino, tra il confine svizzero e quello italiano, a<br />

pochi chilometri da Gandria. Lago molto pescoso, il Ceresio non è solo fonte di divertimento <strong>per</strong> chi ama<br />

pescare: offre infatti la possibilità di praticare molte altre attività, sportive e non, che lo rendono un luogo di<br />

villeggiatura ideale <strong>per</strong> tutti.<br />

UNA GIORNATA SULLE ACQUE DEL CERESIO.<br />

Quando le giornate si fanno calde e il sole splende alto nel cielo, nulla è più piacevole che passare qualche ora<br />

a zonzo sul lago. La Società navigazione del Lago di <strong>Lugano</strong> offre una vasta gamma di crociere che danno<br />

la possibilità di scoprire nuovi luoghi godendosi la bellezza delle montagne riflesse nelle acque del Ceresio.<br />

Degna di nota è la gita in battello che porta da <strong>Lugano</strong> (o Paradiso) alla sco<strong>per</strong>ta di Gandria, fermandosi<br />

lungo la strada anche al Museo Doganale Svizzero e al Museo delle Culture. I buongustai potranno invece<br />

scegliere la crociera serale, della durata di circa due ore, durante la quale viene servita un’ottima cena, il tutto<br />

accompagnato da buona musica. La Crociera Panoramica è un ottimo modo, <strong>per</strong> chi non conosce la zona,<br />

di scoprire i paesi sulle sponde del Ceresio, mentre la gita in battello a Porlezza (Italia) dà la possibilità di<br />

visitare il mercato del sabato, amatissimo da chi ama fare affari a prezzi stracciati.<br />

SPORT SUL LAGO.<br />

Dal windsurf alla barca a vela, dalle immersioni allo sci nautico, il Ceresio è un vero e proprio “parco giochi”<br />

<strong>per</strong> chi ama gli sport acquatici. I club nautici e i club sub offrono lezioni <strong>per</strong> principianti o la possibilità di<br />

avventurose escursioni <strong>per</strong> i più es<strong>per</strong>ti, mettendo a disposizione imbarcazioni di ogni potenza e misura.<br />

E <strong>per</strong> chi ama navigare con più calma, canoe e kayak sono un ottimo modo <strong>per</strong> visitare le coste del lago.<br />

PER CHI AMA LA TINTARELLA.<br />

Disseminati lungo le coste del Ceresio, i lidi e i bagni pubblici sono luoghi amatissimi sia dai ticinesi che dai<br />

turisti grazie alla loro atmosfera adatta al relax. Da maggio a settembre sono il luogo ideale <strong>per</strong> godersi un<br />

tuffo in piscina o nel lago, una bibita fresca o un gelato e, <strong>per</strong>ché no, un a<strong>per</strong>itivo accompagnato da uno<br />

splendido tramonto.<br />

12<br />

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LOCALITÀ E VILLAGGI<br />

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Nella zona intorno a <strong>Lugano</strong>, disseminati tra la riva del Ceresio e le montagne che lo circondano, si trovano<br />

diversi villaggi che vale la pena visitare. Le case antiche, gli eleganti portici, le chiese affrescate, le contrade<br />

pittoresche: ogni località ha da offrire al visitatore splendida architettura, panorami indimenticabili e tanti<br />

tipici grotti in cui assaporare la cucina tipica del territorio e un buon Merlot del Ticino. Questi villaggi sono<br />

comodamente raggiungibili da <strong>Lugano</strong> in automobile, con l’autopostale e, alcuni, con il battello e sono<br />

mete ideali <strong>per</strong> interessanti e divertenti gite da fare in giornata.<br />

GANDRIA.<br />

Un villaggio di pescatori unico, arroccato ai piedi del Monte Brè, che offre al visitatore un’atmosfera<br />

romantica: Gandria si può raggiungere sia via terra che via lago, anche se, naturalmente, l’arrivo in battello<br />

in questa splendida località è senza dubbio più emozionante. Il nucleo del paese è chiuso al traffico e dà<br />

la possibilità di esplorarlo a piedi, girando <strong>per</strong> le pittoresche viuzze e fermandosi ad ammirare gli splendi<br />

scorci sul Ceresio. Nel centro dell’abitato si può visitare la chiesa di San Vigilio, risalente al Cinquecento,<br />

col suo suntuoso interno barocco e il suo campanile tardo medievale. A Cantine di Gandria, in riva al<br />

lago, si trova il Museo delle Dogane Svizzere. Accessibile in battello, il museo vi offre la possibilità di<br />

scoprire la storia interessantissima di contrabbandieri e guardie che in passato si sfidavano mostrando<br />

ingegnosità e intraprendenza, sia da una parte che dall’altra. (Per maggiori informazioni sul museo, vedere<br />

la scheda Numero 16 “CULTURA”). Lungo il sentiero delle Cantine di Gandria, a Caprino, si trovano vari<br />

grotti, raggiungibili solo a piedi o in battello, che danno sul lago e offrono piatti tipici ticinesi.<br />

MORCOTE.<br />

Un tranquillo villaggio in riva al Ceresio, Morcote era un tempo un paese dedito alla pesca. Sviluppatosi<br />

sulle pendici del Monte Arbostora, è caratterizzato da pittoresche contrade, stupendi portici delle case<br />

patrizie, monumenti architettonici e una vegetazione lussureggiante. La chiesa di Santa Maria del Sasso,<br />

in stile rinascimentale barocco, troneggia sul paese ed è raggiungibile con una monumentale scala di 404<br />

gradini. Degni di nota anche il suggestivo cimitero a terrazze, arroccato sulle pendici del monte, e la Torre<br />

del Capitano. Chi ama la natura può godersi una passeggiata attraverso lo splendido Parco Scherrer, un<br />

giardino botanico dalla ricca flora subtropicale che offre anche diversi esempi di stili architettonici che fanno<br />

viaggiare il visitatore indietro nel tempo, attraverso epoche storiche che spaziano dall’antico Egitto al Medio<br />

Oriente all’Im<strong>per</strong>o Romano. (Per maggiori informazioni sul Parco Scherrer vedere la scheda Numero 27<br />

“PARCHI”). Sotto gli eleganti portici in riva al lago si trovano diversi negozi di souvenir artigianali e vari bar<br />

e ristoranti che danno la possibilità di rifocillarsi a due passi dalle acque del Ceresio.<br />

BRÈ.<br />

Arroccato sulle pendici dell'omonimo Monte, Brè è raggiungibile dalla vetta del monte tramite un sentiero<br />

ombroso, in uno splendido bosco, in soli venti minuti. Il paese ha mantenuto immutate le sue caratteristiche<br />

di antico villaggio rurale ticinese e può vantare numerose testimonianze artistiche. Nell’incantevole paesino,<br />

infatti, vissero e lasciarono la loro traccia artisti come Pasquale Gilardi (1885-1934), Wilhelm Schmid (1892-<br />

1971) e Josef Birò (1887-1975). Partendo dalla piazza davanti alla chiesa si può seguire un vero e proprio<br />

<strong>per</strong>corso artistico, assolutamente degno di nota, mentre il Museo Wilhelm Schmid ospita un’importante<br />

collezione di o<strong>per</strong>e dell’unico pittore svizzero esponente del realismo magico nordico.<br />

Gli appassionati di arte, ovviamente, possono anche contare sulla presenza di grotti e ristoranti con terrazze<br />

panoramiche che offrono una vista mozzafiato sul Ceresio e sulle montagne circostanti. (Per maggiori<br />

informazioni sul Monte Brè e sulle escursioni <strong>per</strong> visitare la zona limitrofa al villaggio vedere la scheda<br />

Numero 24 “MONTE BRÈ” e la scheda Numero 36 “ESCURSIONI GUIDATE)<br />

CARONA.<br />

Situato in una splendida posizione, a 602 metri sul livello del mare, il paese di Carona si trova a metà tra<br />

la cima del Monte San Salvatore e il Monte Arbostora. Villaggio antico e pittoresco, vanta una fittissima<br />

schiera di architetti, scultori, stuccatori e scalpellini che hanno lasciato importanti testimonianze della<br />

loro arte, decorando chiese e abitazioni. Il nucleo del paese è caratterizzato da strette stradine, deliziose<br />

piazzette e case signorili dai colori accesi, sapientemente decorate. La chiesa parrocchiale di San Giorgio,<br />

con il suo suntuoso interno a tre navate, è assolutamente da visitare, ma non sono da meno le altre quattro<br />

chiesette sparse <strong>per</strong> il paese: in particolare vale la pena di vedere il particolare santuario della Madonna<br />

d’Ongero, situato sulla collina di Carona, in una zona immersa nell’ombra dei faggi e dei castagni.<br />

Carona non è soltanto arte e architettura: è un paese che ha molto da offrire anche a chi ama la natura e<br />

lo sport. La piscina pubblica, in una posizione a dir poco fantastica, è il suo fiore all’occhiello, ma ci sono<br />

anche lunghi <strong>per</strong>corsi <strong>per</strong> fare jogging, due campi da tennis, sentieri ideali <strong>per</strong> la mountain bike e altri adatti<br />

alle passeggiate.<br />

Il parco botanico di San Grato è una vera e propria oasi naturalistica che presenta una collezione straordinaria<br />

di azalee e rododendri tra i quali passeggiare e una vista unica sul Lago di <strong>Lugano</strong> e le montagne che lo<br />

circondano, nonché un ristorante <strong>per</strong> rifocillarsi e un parco giochi <strong>per</strong> i bambini. (Per maggiori informazioni<br />

sul Parco San Grato, vedere la scheda Numero 32 “PARCHI”)<br />

CASLANO.<br />

Il borgo lacustre di Caslano, vicino a <strong>Lugano</strong>, è uno dei comuni più importanti della regione del Malcantone.<br />

Il monte a forma di penisola, il Sassalto, domina il villaggio e grazie alle sue caratteristiche geologiche,<br />

faunistiche e botaniche, è un luogo naturale protetto dalla Confederazione Svizzera. Il territorio attorno a<br />

Caslano è disseminato di sentieri panoramici tra le montagne e il lago e non mancano, nel nucleo abitativo,<br />

le occasioni di ammirare bellissimi monumenti religiosi e costruzioni antiche.<br />

Gli amanti dei musei possono visitare il Museo della Pesca, uno dei tre presenti in Svizzera, l’esposizione<br />

di apparecchi fotografici della Fondazione Vincenzo Vicari e il Museo del Cioccolato, amatissimo dai golosi<br />

di tutte le età.<br />

Anche chi vuole fare sport sarà accontentato: a Caslano e dintorni, infatti, si possono praticare attività<br />

sportive di ogni tipo, dal tennis al golf, dall’equitazione al nuoto, dalla vela al windsurf.<br />

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CULTURA<br />

LAC<br />

Riva Caccia<br />

6900 <strong>Lugano</strong><br />

www.luganolac.ch<br />

info.lac@lugano.ch<br />

Acronimo di <strong>Lugano</strong> Arte e Cultura, il LAC è il fulcro organizzativo delle attività culturali della città. La<br />

sua sede sarà o<strong>per</strong>ativa dal 2014 in un grande edificio progettato dall’architetto ticinese Ivano Gianola e<br />

costruito sul lungolago Riva Caccia, a un passo dal centro e da via Nassa. Il nuovo palazzo del LAC è dotato<br />

di una grande sala teatrale e concertistica, di spazi espositivi dedicati sia alla collezione <strong>per</strong>manente della<br />

Città che alle mostre temporanee, di un teatro-studio e di una sala multiuso. La vasta piazza antistante è<br />

ideale <strong>per</strong> spettacoli e manifestazioni all’a<strong>per</strong>to, garantendo di poter sfruttare il clima mite che caratterizza<br />

la regione. All’ultimo piano dell’edificio ci si può rilassare al ristorante panoramico, nuovo punto di svago e<br />

ritrovo ad un passo dal lago. L’accesso al LAC sarà facilitato da un capiente garage.<br />

MUSEO D’ARTE<br />

Villa Malpensata<br />

6900 <strong>Lugano</strong><br />

www.mda.lugano.ch<br />

info.mda@lugano.ch<br />

Villa Malpensata, sede del Museo d’Arte, è una splendida villa della prima metà del diciottesimo secolo, ma<br />

è dal 1973 che ha a<strong>per</strong>to i battenti come sede espositiva. Spaziosa e ben esposta, la villa guarda verso il<br />

lago ed è affiancata da uno splendido giardino. Il Museo ospita regolarmente grandi esposizioni temporanee<br />

che spaziano sia <strong>per</strong> quanto riguardano i temi sia <strong>per</strong> il tipo di organizzazione. Dopo aver ria<strong>per</strong>to nel 1992,<br />

a seguito dei lavori di restauro, Villa Malpensata si è dedicata con maggiore attenzione all’arte del ventesimo<br />

secolo, con particolare attenzione al filone espressionista. Negli anni il Museo ha ospitato esposizioni dei<br />

grandi nomi dell’arte come Emil Nolde, Chaïm Soutine, Edvard Munch, Amedeo Modigliani e Marc Chagall.<br />

Accanto alle retrospettive dedicate a questi grandi maestri, universalmente conosciuti, il museo propone altre<br />

iniziative espositive, dalle incisioni alla fotografia alle tavole dei fumetti di Corto Maltese.<br />

VILLA CIANI<br />

Parco Civico Ciani<br />

6900 <strong>Lugano</strong><br />

www.lugano.ch/lugano-attiva/polo-culturale<br />

info.mda@lugano.ch<br />

Villa Ciani, costruita <strong>per</strong> volere dei fratelli Giacomo e Filippo Ciani tra il 1840 e il 1843, ospita al suo interno<br />

uno dei musei di maggior prestigio del canton Ticino. Immersa nel verde del parco civico omonimo, la<br />

villa offre uno spunto ideale <strong>per</strong> chi vuole passare un pomeriggio di cultura <strong>per</strong> poi fare quattro passi nella<br />

natura, in riva al lago. Le sue raccolte contengono un’imprescindibile testimonianza della storia artistica<br />

locale, incentrata soprattutto sulla seconda metà dell’Ottocento e la prima del Novecento. Con la ria<strong>per</strong>tura<br />

del museo dopo i lavori nel 1998 si è anche concluso il lungo lavoro di catalogazione di migliaia di o<strong>per</strong>e<br />

che costituiscono un patrimonio pubblico di inestimabile valore. La collezione presenta dipinti di Serodine,<br />

Mola, Petrini, Ciseri, Monet, Rousseau, Matisse, Boccioni e tanti altri maestri, ma anche o<strong>per</strong>e di autori<br />

di grande interesse locale come Bossoli, Rossi, Barzaghi e Cotti. Concludono la proposta alcune mostre<br />

temporanee.<br />

MUSEO CANTONALE D’ARTE<br />

Via Canova 10<br />

6900 <strong>Lugano</strong><br />

www.museo-cantonale-arte.ch<br />

decs-mca@ti.ch<br />

Il Museo Cantonale d’Arte si concentra sulla conservazione di tutte le o<strong>per</strong>e di proprietà del cantone, ma<br />

anche sull’incremento della sua collezione <strong>per</strong>manente, in continua crescita grazie a nuove acquisizioni e<br />

donazioni, ma non mancano anche le esposizioni temporanee di grande risonanza e gli scambi con altri<br />

musei. Situato in centro a <strong>Lugano</strong>, in un nucleo di stabili di origine medievale, il Museo è stato inaugurato<br />

nel 1987 e rappresenta un importante punto di riferimento <strong>per</strong> l’attività culturale del Ticino. L’obiettivo<br />

principale della collezione è quello di far emergere le diverse componenti dello sviluppo artistico ticinese<br />

tra l’Ottocento e il Novecento. All’interno del museo si trovano una biblioteca specialistica e una videoteca<br />

a disposizione dei ricercatori, degli studenti e di chiunque voglia approfondire la sua conoscenza su un<br />

determinato tema: il fondo comprende cataloghi di mostre, monografie, saggi critici, riviste specializzate e<br />

filmati d’arte.<br />

Le collezioni <strong>per</strong>manenti riuniscono o<strong>per</strong>e d’arte del Ottocento e Novecento di artisti svizzero italiani come<br />

lo scultore Vincenzo Vela, i pittori Filippo Franzoni, Luigi Rossi e Verlin, ma anche i capolavori di artisti italiani<br />

come Sironi, Carrà, Casorati e Morlotti. Il Museo Cantonale d’Arte ospita anche molte mostre temporanee,<br />

con un programma espositivo ben articolato e <strong>per</strong> tutti i gusti. Il ventaglio si completa con le esposizioni<br />

dedicate a importantissimi artisti del nostro secolo come Oskar Schlemmer, Sophie Tauber-Arp, Vasily<br />

Kandinsky e Pissarro. La Fondazione Svizzera <strong>per</strong> la Fotografia ha inoltre scelto il Museo Cantonale come<br />

sua sede in Ticino, dando l’opportunità agli appassionati di questa arte di ammirare frequenti esposizioni<br />

delle fotografie della sua collezione.<br />

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ARCHIVIO STORICO<br />

Casa Cattaneo<br />

6976 <strong>Lugano</strong>-Castagnola<br />

www.lugano.ch/lugano-attiva/polo-culturale<br />

archiviostorico@lugano.ch<br />

Situato a Casa Carlo Cattaneo, l’Archivio Storico della Città di <strong>Lugano</strong> presenta una vasta raccolta di<br />

manoscritti cartacei, stampe iconografiche, libri e <strong>per</strong>iodici, i fondi bibliografici di Carlo Cattaneo, la libreria<br />

di Carlo Battaglini e la libreria d’arte e d’architettura dei fratelli Somazzi, <strong>per</strong> un totale di più di 4000 titoli.<br />

Mostra <strong>per</strong>manente dedicata ai poeti lettoni Rainis (1985-1929) e Aspazija (1865-1943) vissuti in esilio a<br />

Castagnola dal 1906 al 1920. Le scritture d’archivio sono ordinate facendo distinzione tra i diversi fondi:<br />

quello del Patriziato, quello del Comune, i fondi acquisiti dal vecchio Ospedale di Santa Maria, dal vecchio<br />

Tribunale distrettuale, dall’ex-comune di Brè-Aldesago e Castagnola e, infine, i fondi ricevuti in donazione.<br />

L’intero Archivio comunale, senza contare le 127 <strong>per</strong>gamene e 1436 manoscritti in libro o volume, è<br />

costituito da 1369 cartelle contenenti circa 200-300 mila documenti singoli. Il gabinetto iconografico<br />

conta circa 6000 esemplari ed è costituito da stampe litografiche e fotolitografiche, da fotografie, da<br />

carte geografiche e topografiche, da disegni planimetrici, da stampe e disegni vari. La maggior quantità<br />

dei materiali è costituita da disegni e piani tecnici, dalla raccolta fotografica municipale e dalle vedute<br />

d’epoca; vi sono infine stampe d’epoca a soggetto storico e di costume, stampe e fotografie con ritratti<br />

di <strong>per</strong>sonaggi d’epoca, stampe d’interesse storico-iconografico vario, carte geografiche e topografiche,<br />

stampe e disegni a soggetto artistico e monumentale e stampe e disegni vari.<br />

MUSEO DELLE CULTURE<br />

Via Cortivo 26<br />

6976 Castagnola<br />

www.mcl.lugano.ch<br />

info.mcl.@lugano.ch<br />

Situato a Villa Heleneum, sul sentiero tra Gandria e <strong>Lugano</strong>, il museo contiene la collezione donata da due<br />

artisti surrealisti, Serge e Graziella Brignoni, una raccolta di circa 600 oggetti d’arte primitiva provenienti<br />

dall’Oceania, l’Asia e l’Africa. Il museo è disposto su tre piani, ognuno dei quali è caratterizzato da una<br />

diversa concezione espositiva: l’intento è di presentare gli oggetti nel modo da corrispondere ai luoghi di<br />

provenienza, alle diverse civiltà e alle esigenze tematiche. La Collezione Brignoni è una delle più importanti<br />

a livello europeo e comprende realizzazioni legate al culto e manufatti della vita quotidiana. L’Oceania è<br />

rappresentata in modo esteso con figure e oggetti rituali, frammenti di case di culto, amuleti, maschere,<br />

appendi-crani, strumenti musicali, oggetti guerreschi e scudi provenienti dalla Nuova Guinea. Ampia la<br />

scelta di sculture della Nuova Irlanda e Nuova Britannia, ma ben rappresentate sono anche le altre isole<br />

della Melanesia e della Polinesia. Numerose sono poi le testimonianze delle isole Figi, Tongo e Marchesi.<br />

Dall’Asia provengono oggetti tipici delle culture tribali indonesiane di Nias, Sumatra, Kalimantan, Sulawesi,<br />

Flores e Timor. Dell’Africa sono esposte alcune pregevoli maschere in legno, provenienti dalle regioni<br />

occidentali subsahariane. L’esposizione è completata da un centro di studi etnografici, dotato anche di<br />

una biblioteca specializzata.<br />

MUSEO DELLA PESCA<br />

Via Meriggi 32<br />

6987 Caslano<br />

www.museodellapesca.ch<br />

museopesca@bluewin.ch<br />

Questo particolare museo offre un <strong>per</strong>corso espositivo affascinante che fa viaggiare i visitatori nel tempo<br />

partendo dall’arte della pesca nella preistoria fino ad arrivare ai giorni nostri, toccando vari argomenti come<br />

la costruzione delle barche, il commercio del pesce, la fabbricazione delle reti, le specie ittiche presenti in<br />

Ticino. Inaugurato nel 1993, propone delle vere e proprie “chicche”: svariate fotografie che testimoniano la<br />

vita sul lago e sul fiume all’inizio del secolo scorso, documentando i <strong>per</strong>sonaggi e le tradizioni che hanno<br />

fatto la storia della pesca in Ticino. Si possono ammirare inoltre sette grandi vetrine contenenti antichi<br />

cimeli: i torchi, le reti e canne da pesca. Il museo conserva anche la donazione di Riccardo Allisi di Ascona,<br />

un pescatore professionista in pensione, costituita da una vasta attrezzatura <strong>per</strong> fabbricare esche in<br />

legno e in metallo; nonché il reparto della piscicoltura interamente ristrutturato <strong>per</strong> rendere maggiormente<br />

didattico quanto il museo è in grado di offrire, illustrando le varie fasi dallo sviluppo embrionale della trota<br />

sino a quello terminale. Nella sala riservata alle peschiere della Tresa svariati oggetti sono stati sottoposti<br />

a restauro. Da ultimo, segnaliamo che fra i pesci imbalsamati è esposto un magnifico luccio<strong>per</strong>ca di 9 kg<br />

e mezzo.<br />

MUSEO DELLE DOGANE<br />

Cantine di Gandria<br />

6978 Gandria<br />

www.ezv.admin.ch/ezv<br />

zollmuseum@ezv.admin.ch<br />

Una fedele riproduzione di un posto di guardia-frontiera di fine Ottocento, il Museo delle dogane propone<br />

le testimonianze di un’attività che ricorda tempi irti di <strong>per</strong>icoli, fatiche e grande ingegnosità sia da parte dei<br />

contrabbandieri sia da quella delle guardie. Il contrabbando è un attività che <strong>per</strong> decenni ha <strong>per</strong>messo di<br />

far quadrare i conti in tempi di difficoltà e in zone economicamente povere. L’edificio che ospita il museo<br />

si trova vicino a Gandria ed è raggiungibile con una breve e suggestiva gita in battello: sorge infatti sul<br />

lago, al confine tra Svizzera e Italia, in una zona caratterizzata da una folta vegetazione. La rievocazione<br />

dei tempi del contrabbando avviene attraverso un’ampia esposizione collocata sui tre piani del museo.<br />

Al pianterreno è stato ricostruito il vecchio posto doganale, così come doveva apparire nel 1904. Sono<br />

diversi documenti doganali, un’agenda, monete dell’epoca, bilance e numerosi strumenti di misurazione.<br />

Al primo piano viene spiegata la storia dell’evoluzione dell’apparato confederale sino alla struttura odierna;<br />

un monumento ricorda le guardie di frontiera cadute nell’adempimento del proprio dovere. Al secondo<br />

piano è riunito un arsenale di armi provenienti da Italia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, sequestrate a<br />

partigiani, fuggiaschi o evasi mentre tentavano di oltrepassare in modo clandestino la frontiera svizzera. Vi<br />

è poi una curiosa esposizione di strumenti e apparecchiature varie usate da contrabbandieri e bracconieri,<br />

oltre a una documentazione sui trucchi più raffinati coi quali si è tentato di aggirare le leggi doganali.<br />

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EVENTI<br />

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MUSEO DI STORIA NATURALE<br />

Viale Cattaneo 4<br />

6900 <strong>Lugano</strong><br />

www.ti.ch/mcsn<br />

dt-mcsn@ti.ch<br />

Il Museo di storia naturale ricerca, documenta, studia e divulga gli aspetti inerenti le componenti naturali<br />

del Ticino. Il Museo svolge una regolare attività di ricerca, gestisce un patrimonio di oltre mezzo milione di<br />

re<strong>per</strong>ti (minerali, rocce, fossili, animali, piante, funghi) e dispone di una biblioteca specializzata. Funge da<br />

importante polo di riferimento <strong>per</strong> il singolo cittadino, la scuola, gli istituti scientifici, le associazioni, il turismo<br />

e la pubblica amministrazione. L’esposizione <strong>per</strong>manente (1100 metri quadrati) offre una visione generale<br />

delle diverse componenti naturali della regione: grandi ricostruzioni di ambiente (diorami) presentano gli<br />

animali e le piante più significative, mentre alcune sezioni sono dedicate a rocce, minerali e fossili, tra cui<br />

anche i famosi rettili del Monte San Giorgio. Accanto all’esposizione <strong>per</strong>manente l’istituto allestisce mostre<br />

temporanee, organizza corsi e conferenze, produce pubblicazioni e materiale didattico, e collabora con<br />

altre istituzioni nella realizzazione di <strong>per</strong>corsi tematici.<br />

MUSEO HERMANN HESSE<br />

Torre Camuzzi<br />

6926 Montagnola<br />

www.hessemontagnola.ch<br />

info@hessemontagnola.ch<br />

Situato nella Torre Camuzzi, questo piccolo ma importante museo è dedicato alla vita del celebre scrittore,<br />

che passò qui gli ultimi 43 anni della sua vita. Nel 1919 Hermann Hesse affittò un modesto appartamento<br />

all’interno di Casa Camuzzi, prestigioso lavoro degli architetti ticinesi nella San Pietroburgo dell’Ottocento.<br />

Dopo un <strong>per</strong>iodo di crisi dovuto dalla separazione dalla famiglia e dalle conseguenze nefaste della prima<br />

guerra mondiale, Hesse ritrovò a <strong>Lugano</strong> la pace e l’ispirazione necessarie <strong>per</strong> riprendere a scrivere e<br />

scoprì la pittura come fonte di calma e serenità. Proprio a Casa Camuzzi, Hesse scrisse alcuni dei suoi<br />

capolavori più famosi come “Siddharta”, “Narciso e Boccadoro” e “Il lupo nella steppa”, compose molte<br />

poesie e dipinse svariati acquarelli. Nel 1931 si spostò con la moglie nella Casa Rossa, dove si dilettò a<br />

coltivare ortaggi e fiori e scrisse “Il gioco delle <strong>per</strong>le di vetro”, che gli valse il Nobel <strong>per</strong> la letteratura nel 1946.<br />

Il suo legame con il Ticino e con i suoi abitanti è evidente nei racconti del grande scrittore e si è rinnovato<br />

il 2 luglio 1997 con l’inaugurazione del museo in suo onore. Luogo di incontri culturali, il museo vanta una<br />

sala cinematografica dove vengono proiettati documentari in italiano, tedesco, inglese e francese, i libri<br />

esposti all’entrata e nel giardino a disposizione di chi voglia leggerli e un <strong>per</strong>corso segnalato “Sulle orme<br />

di Hermann Hesse” che conduce ad alcuni punti della Collina D’Oro particolarmente amati dallo scrittore.<br />

Lungo il tracciato si <strong>per</strong>corre sia la <strong>per</strong>iferia che il nucleo di Montagola, incontrando cammin facendo le<br />

case in cui visse Hesse, <strong>per</strong> poi concludere la passeggiata nel cimitero del paese.<br />

<strong>Lugano</strong>. Una città <strong>per</strong> tutte le stagioni. Una città a misura d’uomo, ricca di eventi culturali, sportivi e<br />

gastronomici che, durante tutto l’anno, fanno divertire, riflettere e imparare grandi e piccini. Le proposte<br />

culturali della città toccano tutte le sfere dell’intrattenimento, offrendo un carnet di eventi molto variegato.<br />

Mercatini, concerti, gastronomia, teatro: ogni mese <strong>Lugano</strong> offre modi sempre nuovi e diversi <strong>per</strong> scoprire e<br />

“vivere” la città. E non solo: tutti gli eventi che hanno luogo sul suolo pubblico di <strong>Lugano</strong> sono assolutamente<br />

gratuiti. Come resistere ad un offerta del genere?<br />

PASQUA IN CITTÀ.<br />

La Pasqua segna l’arrivo della primavera e invoglia tutti quanti a passare le prime giornate di sole all’a<strong>per</strong>to.<br />

Proprio <strong>per</strong> questo motivo “Pasqua in Città” trasforma il centro di <strong>Lugano</strong> in un enorme “palcoscenico”, dove<br />

le piazze principali della città fanno da sfondo a un programma irresistibile che spazia dalla degustazione<br />

di prodotti della tradizione –formaggi, salumi, vini- all’esposizione di oggetti di artigianato in vendita presso<br />

un centinaio di bancarelle in Piazza Riforma, via Nassa, piazza Dante, via Pessina e via Soave. La “tana del<br />

coniglio”, in Piazza della Riforma è dedicata ai più piccoli con truccabimbi, pittura uova, tatuaggi Henné e<br />

ludobus. Diverse animazioni di strada completano il quadro: “Pasqua in Città” è un evento che coinvolge<br />

tutta la famiglia, gli amici buongustai e anche gli amanti dello shopping. www.luganoturismo.ch<br />

LUGANO FESTIVAL E PROGETTO MARTHA ARGERICH.<br />

La musica classica è la grande protagonista del <strong>Lugano</strong> Festival che offre l’occasione di ascoltare artisti<br />

giovani e affermati esibirsi in un prestigioso panorama concertistico. La grande pianista Martha Argerich<br />

mostra ogni anno grande affiatamento e intesa artistica con la città di <strong>Lugano</strong> in generale e con <strong>Lugano</strong><br />

Festival in particolare salendo sul palco insieme a tanti altri ottimi musicisti provenienti dal Ticino e da tutto<br />

il resto mondo. Questa stupenda avventura musicale, iniziata nel 2001, continua anno dopo anno, grazie<br />

anche alla collaborazione dell’Orchestra della Svizzera Italiana e del Coro della RSI ed è uno degli eventi<br />

che più caratterizzano la primavera a <strong>Lugano</strong>. www.luganofestival.ch<br />

CERESIO ESTATE.<br />

Da luglio a settembre, sedici appuntamenti im<strong>per</strong>dibili <strong>per</strong> gli amanti della musica classica: sedici concerti<br />

gratuiti, eseguiti nelle più belle chiese e sale pubbliche della regione, tra affreschi del Seicento e splendidi<br />

scorci del Ceresio. L’offerta musicale è ampia e spazia dalla musica antica a quella contemporanea,<br />

ospitando sia giovani talenti emergenti, sia musicisti affermati. Montagnola, Vico Morcote, Bissone e<br />

Caslano sono solo alcuni dei paesi toccati da questa splendida e raffinata rassegna musicale che fa<br />

scoprire non solo nuovi generi e melodie, ma anche luoghi squisiti affacciati sul lago e sulle montagne.<br />

www.luganoturismo.ch<br />

ESTIVAL JAZZ.<br />

Tutte le estati <strong>Lugano</strong> vede il suo centro trasformarsi nel più prestigioso salotto musicale all’a<strong>per</strong>to<br />

d’Europa. Il festival, grazie al patrocinio di numerosi sostenitori, è sempre gratuito e si sviluppa nel corso<br />

di due weekend, in parte in Piazza della Riforma a <strong>Lugano</strong> e in parte nel Piazzale alla Valle di Mendrisio,<br />

in uno scenario progettato dal famoso architetto ticinese Mario Botta. Sul palco la fanno da protagonisti i<br />

grandi nomi del jazz, ma anche di altri generi musicali: Estival Jazz è un appuntamento da non <strong>per</strong>dere che<br />

avvicina migliaia di appassionati di musica, es<strong>per</strong>ti e semplici curiosi nella scenografica cornice del Lago di<br />

21<br />

<strong>Lugano</strong>. www.estivaljazz.ch


LONGLAKE FESTIVAL.<br />

Nell’estate del 2011 il lungolago di <strong>Lugano</strong> ha fatto da sfondo alla prima edizione di un festival culturale che<br />

ha riscosso un successo clamoroso. Il Longlake Festival, torna quindi con una nuova edizione e oltre 200<br />

eventi che accenderanno i parchi, le piazze e le strade della città tutti i giorni della settimana. Animazioni,<br />

teatro, danza, musica, attività <strong>per</strong> bambini: Longlake Festival propone un ricco e variegato programma<br />

che spazia dalla musica pop al cabaret, dal teatro al cinema. E non solo: il Festival rende omaggio alla<br />

prestazione artistica di strada con quartetti di suonatori folk, spettacoli di marionette, magia e tanto altro.<br />

Sul palco in Piazza Manzoni salgono nomi importanti della musica internazionale, dall’Irish folk all’hip hop<br />

alla pizzica salentina, il tutto assolutamente gratis. Non mancano, ovviamente, gli stand dove comprare<br />

uno snack o una birra alla spina <strong>per</strong> brindare a ritmo di musica sotto le stelle. www.longlake.ch<br />

FESTA NAZIONALE.<br />

1° agosto, festa nazionale svizzera. Durante la giornata sono offerti numerosi spunti di riflessione sul ruolo<br />

della Confederazione elvetica nel corso dei secoli, mentre la serata si conclude con uno spettacolare show<br />

pirotecnico. Da non <strong>per</strong>dere sono le cerimonie commemorative che spaziano dai ricordi storici ai discorsi<br />

rievocativi, compreso il corteo organizzato da tutte le associazioni cittadine e sportive della zona. La serata<br />

finisce in bellezza con una grigliata e dei fuochi d’artificio che, riflessi sulle acque del Ceresio, lasciano<br />

anche gli spettatori più esigenti e “viziati” a bocca a<strong>per</strong>ta.<br />

BLUES TO BOP.<br />

<strong>Lugano</strong>, a fine agosto, si trasforma in un grande teatro open air e offre quaranta ore di concerti gratuiti<br />

su quattro diversi palchi. Piazza della Riforma, Piazza Cioccaro, Piazza Dante e Piazzetta San Rocco<br />

ospiteranno una cinquantina di musicisti <strong>per</strong> un totale di quaranta concerti che, ogni anno, mandano il<br />

pubblico di appassionati di blues in visibilio. Migliaia di <strong>per</strong>sone trovano buona musica da ascoltare e tanto<br />

divertimento in luoghi suggestivi, che variano dall’intimità di Piazzetta San Rocco all’atmosfera delle grandi<br />

occasioni che suggerisce Piazza della Riforma. “Blues to Bop” è una rassegna unica nel suo genere in<br />

Europa e, anno dopo anno, vede crescere l’entusiasmo sia di chi vi partecipa come <strong>per</strong>former, sia chi la<br />

vive come spettatore. Dato il grande successo della manifestazione, “Blues to Bop” si è recentemente<br />

allargata, includendo dei palchi anche a Morcote, Tesserete e Sessa. www.bluestobop.ch<br />

FESTA D’AUTUNNO.<br />

Non lasciate che i primi venti freddi dell’autunno vi mettano tristezza: a <strong>Lugano</strong> c’è di che festeggiare anche<br />

dopo la fine dell’estate. A inizio ottobre la città celebra i sapori e i colori dell’autunno con una festa che dice<br />

arrivederci alla bella stagione e saluta con gioia l’arrivo della stagione della polenta, della selvaggina e della<br />

vendemmia. Al ritmo di musica folcloristica è possibile gustare spezzatino, brasato, risotto, minestrone<br />

e tante altre specialità ticinesi, il tutto annaffiato da del buon merlot locale. (Vedi scheda numero 9<br />

GASTRONOMIA) Non mancano, ovviamente, le bancarelle dove acquistare prodotti gastronomici locali,<br />

ma anche oggetti d’artigianato, regali, intrattenimento <strong>per</strong> famiglie e tanto altro. www.luganoturismo.ch<br />

LUGANO IN SCENA.<br />

Musica, danza, teatro. 10 programmi, 73 proposte, 126 appuntamenti da non <strong>per</strong>dere <strong>per</strong> vivere a fondo la<br />

vivace vita culturale di <strong>Lugano</strong>. A teatro si susseguono ogni anno un misto di “classici” come Shakespeare,<br />

Goldoni e Manzoni e autori di oggi, da Lella Costa a Franca Valeri. Un panorama teatrale, insomma, mirato<br />

a soddisfare tutti, dagli amanti della commedia a quelli che vanno pazzi <strong>per</strong> i musical. Ogni anno c’è<br />

naturalmente spazio anche <strong>per</strong> il teatro comico, si pensi ad Anna Mazzamauro, e alle rappresentazioni in<br />

dialetto, <strong>per</strong> apprezzare le diverse sfaccettature della lingua italiana.<br />

Ma <strong>Lugano</strong>InScena non è solo teatro, è anche musica. Anche il cartellone musicale, come quello teatrale,<br />

è vario e accontenterà anche i più esigenti: pop, rock, musica gitana, jazz, flamenco… ogni anno i concerti<br />

proposti offrono la possibilità sia di ascoltare amati classici della musica internazionale, che esplorare nuovi<br />

generi e canzoni. Chi ha intenzione, durante la stagione, di partecipare a più di sei eventi potrà approfittare<br />

di varie facilitazioni, in modo da potersi gustare al massimo i <strong>per</strong>corsi culturali proposti da <strong>Lugano</strong>. I giovani<br />

fino a 20 anni, avranno prezzi di favore <strong>per</strong> fare in modo che, anche loro, possano vivere la scena teatrale<br />

e musicale della città. www.luganoinscena.ch<br />

NATALE IN PIAZZA.<br />

Ogni anno, quando dicembre si avvicina, <strong>Lugano</strong> si veste di magia e si trasforma in un paradiso invernale<br />

dove l’aria profuma di vin brulé e le bancarelle, <strong>per</strong>fette <strong>per</strong> trovare regali di Natale unici e originali, si<br />

alternano ai numerosi stand che offrono leccornie invernali come bretzel farciti, salsicce alla griglia, polenta,<br />

raclette e tanto altro. Ma non è tutto. Grandi e piccini potranno sfoggiare le loro doti di pattinatori sulla pista<br />

di ghiaccio che tutti gli anni viene montata in Piazza Manzoni, a un passo dal lago.<br />

Da non <strong>per</strong>dere, il primo di dicembre, è l’accensione dell’albero di Natale in Piazza Riforma, coadiuvata<br />

da Babbo Natale in <strong>per</strong>sona, seguita da una merenda a base di cioccolata calda <strong>per</strong> placare la fame e<br />

inaugurare la stagione natalizia. Il mese di dicembre a <strong>Lugano</strong> è animato da una miriade di eventi <strong>per</strong><br />

coinvolgere bambini, giovani ed adulti. Per i più piccoli sono organizzate letture di fiabe e workshop <strong>per</strong><br />

imparare a creare dei regali di Natale con le proprie mani, mentre gli appassionati di jazz potranno soddisfare<br />

la loro sete di musica con Christmas Jazz, dei concerti jazz e gospel gratuiti offerti dai commercianti di Via<br />

Nassa e del centro. Passato il Natale, i festeggiamenti continuano. La tradizione vuole che i luganesi si<br />

trovino in Piazza Riforma la notte di San Silvestro <strong>per</strong> festeggiare il nuovo anno accompagnati dalla musica<br />

dei migliori Dj di Rete Tre e l’immancabile conto alla rovescia <strong>per</strong> brindare a mezzanotte. Il 1° dell’anno<br />

non conviene stare troppo a lungo a poltrire a letto. Alle 10:45, infatti, parte il corteo da Piazza Riforma al<br />

Palazzo dei Congressi, che si conclude con un a<strong>per</strong>itivo offerto dal Sindaco di <strong>Lugano</strong>, a<strong>per</strong>to a tutta la<br />

popolazione. www.nataleinpiazza.ch.<br />

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MONTE BRÉ<br />

LA FUNICOLARE.<br />

In servizio dal 1912, la funicolare del Monte Brè parte da Cassarate e, in un quarto d’ora, porta in vetta, a<br />

933 metri. In cima al monte le possibilità di divertimento sono innumerevoli: l’area è attrezzata <strong>per</strong> cucinare<br />

alla griglia, <strong>per</strong> riposare e rilassarsi all’ombra e, <strong>per</strong> il più sportivi, è il punto di partenza di passeggiate ed<br />

escursioni. La vista è impareggiabile: dal Monte Brè si possono ammirare il Monte Rosa, le alpi bernesi e<br />

quelle vallesane.<br />

IL RISTORANTE.<br />

Chi non avesse voglia di portarsi il pranzo al sacco, può scegliere di mangiare in uno dei due ristoranti in<br />

cima al Monte Brè: l’Osteria Funicolare e il Ristorante Vetta. Da marzo a ottobre l’Osteria offre la possibilità<br />

di acquistare un biglietto combinato “risalita + pranzo” che include nel prezzo la funicolare e il menù del<br />

giorno (bevande escluse) a 33 chf. Grazie all’a<strong>per</strong>tura serale della funicolare, nei mesi estivi, è possibile<br />

cenare in tutto relax in vetta al monte, godendosi una vista unica e indimenticabile.<br />

ARREDO ARTISTICO.<br />

Il paese di Brè ha tenuto immutate le sue caratteristiche di antico villaggio rurale ticinese e può vantare<br />

numerose testimonianze artistiche. Nell’incantevole villaggio, infatti, vissero e lasciarono la loro traccia artisti<br />

come Pasquale Gilardi (1885-1934), Wilhelm Schmid (1892-1971) e Josef Birò (1887-1975). Partendo<br />

dalla piazza davanti alla chiesa si può seguire un vero e proprio <strong>per</strong>corso artistico, assolutamente degno di<br />

nota, mentre il Museo Wilhelm Schmid ospita un’importante collezione di o<strong>per</strong>e dell’unico pittore svizzero<br />

esponente del realismo magico nordico. Gli appassionati di arte, ovviamente, possono anche contare sulla<br />

presenza di grotti e ristoranti con terrazze panoramiche che offrono una vista mozzafiato sul Ceresio e sulle<br />

montagne circostanti.<br />

MOUNTAIN BIKE.<br />

Grazie alla generosa offerta del Touring Club Svizzero sezione Ticino, il Monte Brè vanta una divertente e<br />

pratica attrazione: 30 mountain bike da noleggiare a chi vuole cimentarsi in un giro in bicicletta. Il <strong>per</strong>corso<br />

facile, lungo circa mezz’ora, parte dalla stazione Vetta della funicolare e scende verso il paese di Brè, <strong>per</strong><br />

poi proseguire lungo la strada cantonale verso <strong>Lugano</strong> e arrivare a Suvigliana. Quello medio/difficile, invece,<br />

dopo Brè prosegue lungo una strada ripida e stretta circondata da splendidi boschi di faggio. Raggiunta<br />

l’Alpe Bolla ci si può ristorare in un tipico grotto, <strong>per</strong> poi iniziare la discesa verso Cureggia e Pregassona e,<br />

infine, risalire a Suvigliana (circa tre ore e mezza).<br />

VISITA GUIDATA.<br />

Ogni venerdì pomeriggio da giugno ad ottobre, l’Ente Turistico del Luganese offre la possibilità di partecipare<br />

a un’escursione guidata gratuita che accompagna i visitatori alla sco<strong>per</strong>ta del Monte Brè. Il ritrovo è al<br />

Debarcadero Centrale di <strong>Lugano</strong> da dove parte il battello che porta a Cassarate. Dopo il piacevole viaggio<br />

sulle acque del Ceresio si prosegue in funicolare in vetta al monte <strong>per</strong> ammirare la vista sul lago e sul Monte<br />

Rosa, <strong>per</strong> poi procedere a piedi fino al nucleo di Brè, dove si visitano le vecchie case in pietra e si ammirano<br />

le testimonianze artistiche, il museo Wilhelm Schmid, la chiesa e il cimitero. Si rientra poi da Cassarate,<br />

di nuovo in battello, al Debarcadero Centrale. (Per altre escursioni guidate, vedere la scheda Numero 36<br />

“ESCURSIONI GUIDATE”).<br />

www.montebre.ch.<br />

ESCURSIONI.<br />

Il Monte Brè offre una miriade di possibilità <strong>per</strong> gli amanti delle passeggiate e delle escursioni, da quelle più<br />

facili, adatte a tutta la famiglia, a quelle più impegnative, <strong>per</strong> i più es<strong>per</strong>ti.<br />

Da Brè un sentiero conduce verso Gandria da dove parte il Sentiero dell’Olivo, progettato dall’associazione<br />

“Amici dell’Olivo”, è segnato col colore rosso e porta da Gandria a San Domenico, dove si snoda in<br />

due varianti: la prima porta verso ovest e <strong>per</strong>mette di raggiungere l’ex Municipio di Castagnola salendo<br />

<strong>per</strong> il Viottolo delle Agavi, la seconda, invece, sale nel Parco degli olivi, raggiunge il Sentiero dei fiori e<br />

si ricongiunge poi alla prima variante. Tutta la zona è caratterizzata dai resti di antichi oliveti e 18 tavole<br />

informano i viandanti sulla storia, la botanica e la coltivazione dell’olivo e anche sui suoi prodotti, le olive<br />

e l’olio. Il sentiero, con un dislivello di 85 metri, non richiede grande sforzo fisico e può essere <strong>per</strong>corso in<br />

circa due ore.<br />

Il Sentiero naturalistico e archeologico di Gandria, invece, offre la possibilità di immergersi nella natura e<br />

nella storia della zona. Più lungo e impegnativo del Sentiero dell’Olivo, è lungo 11 chilometri, presenta un<br />

dislivello di circa 500 metri e si può <strong>per</strong>correre in 4 o 5 ore. Lungo il <strong>per</strong>corso si trovano 15 stazioni che<br />

<strong>per</strong>mettono di osservare le caratteristiche ambientali della zona e panorami di estrema bellezza.<br />

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MONTE TAMARO<br />

A due passi dalla città, il Monte Tamaro offre una vasta gamma di divertimenti all’aria a<strong>per</strong>ta <strong>per</strong> sportivi<br />

(e non) di tutte le età. Dalla slittovia ai sentieri <strong>per</strong> mountain bike, dal parco avventura alle passeggiate, il<br />

complesso del Tamaro è il luogo ideale <strong>per</strong> passare una giornata a contatto con la natura.<br />

COME ARRIVARCI.<br />

Situata a soli 15 km da <strong>Lugano</strong>, la cabinovia del Monte Tamaro si può raggiungere in automobile, utilizzando<br />

l’uscita di Rivera della A2 o in treno, scendendo alla stazione di Rivera-Bironico. La telecabina, in funzione<br />

dalle 8:30 alle 16:30, porta comodamente a 1530 m., da dove si può iniziare l’esplorazione del monte.<br />

LA CHIESA DI MARIO BOTTA.<br />

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli, progettata dall’architetto di fama mondiale Mario Botta, è una<br />

meraviglia dell’architettura contemporanea. Costruita fra il 1992 e il 1996, in porfido, è posizionata al<br />

limitare di un pendio e offre, quindi, una straordinaria veduta panormica. L’interno è abbellito dai dipinti di<br />

Enzo Cucchi, rappresentanti ventidue litanie del frate cappuccino Giovanni Pozzi.<br />

MANGIARE UN BOCCONE IN VETTA.<br />

Se tutte queste attività fisiche vi hanno fatto venire un certo languorino, il Ristorante Alpe Foppa con il suo<br />

self service e 400 posti a sedere, è quello che fa <strong>per</strong> voi. Dotato di uno snack bar, una terrazza <strong>per</strong> prendere<br />

il sole con tanto di noleggio sdraio e un parco giochi <strong>per</strong> bambini, è la tappa ideale <strong>per</strong> riprendere fiato tra<br />

un’avventura e l’altra. Il ristorante serve cucina tradizionale ticinese, con proposte che ingolosiranno grandi<br />

e piccini.<br />

SPLASH & SPA TAMARO (a<strong>per</strong>tura 15 giugno 2013)<br />

Splash e Spa Tamaro, la nuova attrazione turistica innovativa ed unica nel suo genere, è il primo acquaparco<br />

con una su<strong>per</strong>ficie di oltre 10’000 m2 dedicati allo svago e benessere, ad offrire divertimenti acquatici, Spa<br />

e trattamenti Wellness all’interno di un’unica struttura.<br />

Famiglie, adulti, giovani e bambini avranno a disposizione una vasta gamma di attrazioni in grado soddisfare<br />

ogni loro più piccolo desiderio.<br />

www.montetamaro.ch<br />

PARCO AVVENTURA.<br />

Un <strong>per</strong>corso acrobatico, sospeso tra splendidi faggi secolari, situato alla stazione intermedia della<br />

telecabina. Il parco è strutturato in 3 <strong>per</strong>corsi di varie difficoltà, <strong>per</strong> far divertire bambini (e adulti) di tutte le<br />

età. Il più facile, accessibile ai bambini dai 4 ai 6 anni è composto da 9 piattaforme, dove i bambini possono<br />

esercitarsi sotto la sorveglianza di un famigliare. Per i ragazzi dai 7 agli 11 anni, c’è il Percorso Verde, dove<br />

i piccoli acrobati possono provare il loro equilibrio sempre sotto l’occhio vigile di un adulto. Il Percorso<br />

Grande, <strong>per</strong> i maggiori di 9 anni, è il posto ideale <strong>per</strong> i provetti Indiana Jones che vogliono mostrare il<br />

loro coraggio destreggiandosi tra un albero e l’altro, camminando su ponti di corda e sfidando le vertigini<br />

(sempre, naturalmente, nella massima sicurezza).<br />

SLITTANDO A MASSIMA VELOCITÀ.<br />

La slittovia del Tamaro, lunga 800 metri e con un dislivello di 80 metri, è un “must” <strong>per</strong> gli amanti della<br />

velocità. Una discesa mozzafiato, che farà divertire grandi e piccini nella favolosa cornice dell’Alpe Foppa.<br />

LA TIROLESE PIÙ LUNGA DELLA SVIZZERA.<br />

Un volo emozionante, lungo oltre 400 metri, assicurati ad un cavo con un’imbragatura e una carrucola…<br />

che altro chiedere? Lanciarsi ad oltre 60 km/h verso valle è un’es<strong>per</strong>ienza che chiunque, dai 9 anni in su,<br />

può provare: basta munirsi di un po’ di coraggio! Ma non c’è da preoccuparsi. All’arrivo è previsto un sicuro<br />

sistema di frenaggio automatico.<br />

UNA BELLA PEDALATA.<br />

Gli appassionati di mountain bike avranno di che gioire al Tamaro. Portatevi dietro la bicicletta e sbizzarritevi<br />

sui due itinerari classici, sulla pista down-hill, che parte dall’alpe Foppa e arriva alla stazione intermedia,<br />

sulla pista freeride dalla fermata intermedia a Rivera o al bike park, dove ci si può destreggiare in salti e<br />

acrobazie di ogni genere (il casco è obbligatorio!)<br />

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MONTE SAN SALVATORE<br />

TUTTI IN FUNICOLARE.<br />

Da marzo a novembre si arriva da Paradiso fino in vetta con una comoda funicolare, che da 282 metri<br />

sul livello del mare porta, in un quarto d’ora, a 883 metri. Inaugurata il 26 marzo 1890, nel 2006 viene<br />

festeggiato il prestigioso traguardo del 16 milionesimo passeggero trasportato in cima al monte. La<br />

funicolare è oggi un punto di riferimento sia <strong>per</strong> chi vuole raggiungere la vetta <strong>per</strong> godersi il panorama, sia<br />

<strong>per</strong> chi vuole avventurarsi sulla via ferrata inaugurata nel 2002, sia <strong>per</strong> gli appassionati di speleologia e,<br />

infine, <strong>per</strong> i buongustai che non <strong>per</strong>deranno l’occasione di assaporare un buon pasto al Ristorante Vetta.<br />

VIA FERRATA.<br />

Non bisogna essere degli es<strong>per</strong>ti di alpinismo <strong>per</strong> potersi arrampicare sulle pareti rocciose del San<br />

Salvatore. Grazie a un sistema di cavi, scale, ancoraggi e chiodi si può scalare il monte in tutta sicurezza,<br />

accompagnati da una guida alpina. La via ferrata, con un dislivello di circa 150 metri, è lunga più di 250<br />

metri, è fisicamente impegnativa, ma <strong>per</strong>corribile da chiunque sia in forma e non soffra di vertigini.<br />

www.montesansalvatore.ch<br />

GASTRONOMIA CON VISTA.<br />

Il Ristorante Vetta, con il suo pratico self-service e la sua terrazza panoramica, è il luogo ideale <strong>per</strong> rilassarsi,<br />

fare quattro chiacchiere e mangiare un boccone nella splendida cornice del Ceresio e delle montagne che<br />

lo circondano. L’atmosfera è rilassata, la cucina, di stampo mediterraneo, è <strong>per</strong>fetta <strong>per</strong> le soleggiate<br />

giornate estive. Il Ristorante Vetta, insomma, è una vera e propria oasi di tranquillità a un passo dalla città.<br />

MUSEO.<br />

Il Museo San Salvatore, a<strong>per</strong>to da mercoledì a domenica, è stato allestito dalla Società Funicolare Monte<br />

San Salvatore. I locali adibiti attualmente all’esposizione, dopo un accurato restauro, sono quelli dell’antico<br />

ospizio utilizzato fin dalla sua erezione alla fine del XVII secolo come ricovero <strong>per</strong> poveri e viandanti in<br />

pellegrinaggio alla chiesa del Salvatore.<br />

Al suo interno si può ammirare una raccolta di preziosi e rari oggetti di arte sacra, ma anche una collezione<br />

di materiale geologico a scopo didattico con rocce, minerali e fossili. C’è inoltre una sala dedicata alle<br />

grotte di cui il Ticino vanta un importante patrimonio naturalistico costituito da oltre 190 caverne. L’ultimo<br />

spazio espositivo è dedicato al significato storico dei temporali e della ricerca sui fulmini. Un fenomeno<br />

universale che da sempre intriga l’uomo <strong>per</strong> i suoi aspetti affascinanti e misteriosi. “Sulle tracce dei fulmini”<br />

è il titolo di questa nuova mostra. Con un titolo di trasporto della funicolare l’entrata al museo è gratuita.<br />

ESCURSIONI.<br />

Il San Salvatore non è soltanto gastronomia e cultura, è anche il posto adatto dove passeggiare e<br />

camminare. Un sentiero parte dietro alla stazione FFS di Paradiso (282 m.s.m) e porta fino a Pazzallo (448<br />

m.s.l.m) attraversando il bosco e in seguito salendo lungo una scalinata che affianca la linea della funicolare<br />

fino alla stazione intermedia. Il <strong>per</strong>corso che prosegue verso la cima del monte (912 m.s.l.m.) si affronta<br />

camminando nella zona boschiva che costeggia il Monte San Salvatore <strong>per</strong> poi sfociare nelle vicinanze del<br />

Museo. I sette punti panoramici sono re<strong>per</strong>ibili tramite i diversi colori che <strong>per</strong>mettono di identificare, con<br />

un linguaggio universale, la loro collocazione paesaggistica. Dalla vetta si può poi scendere a piedi lungo il<br />

sentiero panoramico che porta a Ciona, cammianndo tra le piante e i fiori. Continuando in piano, immersi<br />

nella frescura del bosco si raggiunge Carona e il Parco botanico San Grato, raggiungibile in pochi minuti<br />

a piedi dal centro del paese. Se si desidera proseguire verso Morcote, la passeggiata continua su di un<br />

sentiero ombreggiato e pianeggiante che attraversa il Monte Arbòstora <strong>per</strong> giungere all’Alpe Vicania, da<br />

dove si scende poi lungo una scalinata. Altrimenti, da Carona ci si può incamminare su di un passaggio<br />

sterrato che porta a Melide, dove si può visitare la Swissminiatur. Il rientro a Paradiso è possibile con<br />

l’Autopostale, il battello o il treno.<br />

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MONTE LEMA<br />

Con i suoi 1624 metri, il Monte Lema è la più grandiosa vetta panoramica della Svizzera italiana. Da questa<br />

splendida terrazza naturale si possono ammirare le vallate del Ticino meridionale, il Lago di <strong>Lugano</strong>, le<br />

valli del luinese e il Lago Maggiore. Ma non solo: l’indimenticabile scenario spazia anche sulle alpi dei<br />

Grigioni, del Vallese e, nelle giornate più limpide, sulla pianura Padana fino a Milano. Sul Lema si vive a<br />

stretto contatto con la natura: si possono incontrare mandrie di mucche scozzesi, assaggiare il latte fresco<br />

dell’alpe, attraversare gli ampi pascoli e scoprire i suggestivi villaggi del Malcantone.<br />

LA FUNIVIA.<br />

Da Miglieglia una moderna funivia porta in vetta in soli 10 minuti. A<strong>per</strong>ta da aprile a novembre, la funivia<br />

offre corse più frequenti e un orario prolungato durante i mesi di luglio e agosto.<br />

IL RISTORANTE E L’OSTELLO.<br />

Il rinnovato Ristorante-Ostello Vetta Monte Lema offre un self-service pratico e funzionale <strong>per</strong> gustare piatti<br />

tipici della cucina ticinese sia all’esterno che sulla terrazza panoramica. Per 35 chf è possibile acquistare<br />

un biglietto combinato di risalita in funivia e piatto giorno (bevande escluse). Ogni domenica il ristorante<br />

offre un piatto speciale che varia dal roastbeef al petto d’anatra, dallo stinco di maiale al bollito, <strong>per</strong> 27 chf.<br />

Chi volesse passare la notte in altitudine, l’Ostello ha a disposizione un totale di 55 letti, divisi in camerate,<br />

camere singole, doppie, e triple, con docce e servizi comuni sul piano. La colazione è compresa nel prezzo<br />

del <strong>per</strong>nottamento.<br />

PARAPENDIO.<br />

La vetta del Monte Lema renderà felice chi ama librarsi nell’aria con parapendii e deltaplani, offrendo<br />

un decollo erboso su 360°. Gli atterraggi sono due: i piloti di parapendio meno es<strong>per</strong>ti e i deltisti posso<br />

concludere il loro volo a Sessa; i piloti provetti, invece, possono atterrare a Miglieglia, di fianco alla stazione<br />

di partenza della funivia. Come zona di volo il Lema dà la possibilità di effettuare voli planati, facili crisscross<br />

lungo la cresta che porta al Monte Tamaro, e voli più lunghi, oltre i 200 km, verso la Valtellina e<br />

l’Engadina. Per coloro che non hanno mai volato ma vogliono provarne l’emozione è possibile volare in<br />

tandem con un pilota abilitato.<br />

AEROMODELLISMO.<br />

Il Monte Lema è molto apprezzato dagli appassionati di aeromodellismo grazie all’ottima termica e allo<br />

spazio pianeggiante ed erboso, ideale <strong>per</strong> decollo e atterraggio. La pista si trova a soli dieci minuti dal<br />

ristorante e la termica fa volare con facilità i modellini in tutte le direzioni: nelle giornate di sole gli appassionati<br />

hanno dunque da divertirsi <strong>per</strong> ore e ore.<br />

OSSERVATORIO.<br />

L’osservatorio astronomico dà la possibilità di ammirare e studiare gli astri “da vicino” grazie al suo telescopio<br />

con diametro di 410 mm. Il suo software di gestione consente il puntamento automatico dei corpi celesti<br />

<strong>per</strong> rendere più facile e piacevole l’es<strong>per</strong>ienza.<br />

www.montelema.ch<br />

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PARCHI<br />

PARCO CIANI.<br />

Affacciato sul lago, con i suoi 63’000 metri quadrati di su<strong>per</strong>ficie costituisce il polmone verde della città.<br />

Il Parco Ciani, grazie alla sua invidiabile posizione a due passi dal centro di <strong>Lugano</strong>, è il luogo dove sia i<br />

luganesi che i turisti si rilassano, passeggiando all’ombra degli alberi secolari: i vialetti si snodano tra le<br />

belle aiuole fiorite, abbellite da statue e fontane, e si insinuano tra i curatissimi prati all’inglese. Il Parco è<br />

diviso in due zone. La prima, nei pressi di Villa Ciani, si raggiunge dall’ingresso principale, situato alla fine<br />

del Lungolago. Qui il parco presenta caratteristiche sia del giardino all’italiana che del giardino all’inglese:<br />

le ampie aiuole fiorite si alternano a spiazzi di erba verdissima e ad alberi e arbusti provenienti da tutto<br />

il mondo. La seconda zona va dalla darsena fino al fiume Cassarate e ha un’impronta più “selvaggia” e<br />

decisamente autoctona: si trovano infatti querce, tigli, platani e aceri, tutti tipici dei boschi ticinesi. All’interno<br />

di quest’area boschiva è situata la zona <strong>per</strong> i bambini, ricca di attrezzature di gioco e adatta a tutte le età.<br />

All'interno di Parco Ciani si trovano, inoltre, diversi edifici: la Villa Ciani, sede del Museo Civico di Belle Arti,<br />

il Palazzo dei Congressi, la darsena, il Museo Cantonale di Storia Naturale e la Biblioteca Cantonale.<br />

PARCO SAN GRATO.<br />

Con i suoi 62’000 metri quadrati, il Parco San Grato raccoglie la collezione di azalee, rododendri e conifere<br />

più ampia <strong>per</strong> varietà e <strong>per</strong> quantità dell'intera Regione Insubrica. Adagiato fra il San Salvatore e il Monte<br />

Arbòstora, a circa dieci chilometri da <strong>Lugano</strong>, si estende a 690 m s/m, con un panorama eccezionale sugli<br />

immediati dintorni, sul Ceresio e sulle vette della catena alpina. Visitandolo ci si immerge in un ambiente<br />

dalle caratteristiche naturali e decorative uniche: le grandi macchie di azalee e rododendri sono attraversate<br />

da cinque sentieri tematici: botanico, relax, panoramico, artistico e della fiaba, ognuno dei quali fa scoprire<br />

il Parco sotto diversi aspetti che si rinnovano con i ritmi stagionali. Lo spazio giochi, appena ristrutturato,<br />

è comodamente raggiungibile e situato al centro del parco, tra rare e imponenti conifere offre possibilità di<br />

gioco e di svago a bambini ed adulti. Il Ristorante San Grato, con la terrazza panoramica, è predisposto<br />

<strong>per</strong> soddisfare sia il gitante domenicale, sia il raffinato buongustaio.<br />

Il parco custodisce anche una cappella dedicata a San Grato, il Santo invocato contro il fulmine, la tempesta,<br />

gli animali nocivi <strong>per</strong> le colture e <strong>per</strong> implorare la pioggia durante i <strong>per</strong>iodi di siccità.<br />

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PARCO DEL TASSINO.<br />

In prossimità della Stazione ferroviaria di <strong>Lugano</strong>, questo parco di 21’000 metri quadri è caratterizzato da<br />

ampi viali che si snodano lungo un pendio, fino in cima alla collina, dove si vede svettare la Torre Enderlin,<br />

di colore rosa. Ai piedi della torre si trova un piazzale, da cui si può godere di una vista mozzafiato: si vede<br />

infatti l’intera città, il golfo del Lago di <strong>Lugano</strong>, il monte Brè e la sagoma del monte San Salvatore. Qui<br />

si trovano anche dei tavoli in pietra, <strong>per</strong> potersi riposare all’ombra o <strong>per</strong> godersi un pic-nic. La posizione<br />

molto soleggiata del parco favorisce la crescita di numerose specie di rose a cespuglio, di magnolie ad<br />

alto fusto originarie della Nuova Zelanda, di cornus giapponesi e di rare varietà di glicine cinese blu, rosa<br />

e bianco. I visitatori più giovani possono divertirsi nell’ampio parco giochi o ammirando la colonia di daini<br />

e mufloni che vivono nel parco.<br />

PARCO DEGLI ULIVI.<br />

Questo bel parco naturale terrazzato si trova sulle pendici del Monte Brè e ne occupa circa 20’000 metri<br />

quadrati. I suoi sentieri e le sue ripide scalette si inerpicano attraverso gli ulivi, i cipressi, gli allori e i mirti,<br />

tutte specie tipiche della macchia mediterranea che si sono ben ambientate a <strong>Lugano</strong> grazie al suo clima<br />

mite. Passeggiare lungo il pendio è un vero e proprio piacere: si incontra il vigneto del Comune di <strong>Lugano</strong>,<br />

dove sono state impiantate 2400 gambe d’uva Merlot, e seguendo i sentieri dell’Olivo e quello dei Fiori<br />

si raggiunge Castagnola, da dove si può ammirare lo splendido panorama sul Ceresio e sulle montagne.<br />

I terrazzamenti del parco, esposti in pieno sud e co<strong>per</strong>ti da una rigogliosa vegetazione naturale, sono<br />

particolarmente favorevoli <strong>per</strong> le piante di olivo, <strong>per</strong> i cespugli e le erbe <strong>per</strong>enni che amano le zone secche,<br />

calde e molto soleggiate. Gli alberi e gli arbusti dominanti sono quelli delle regioni mediterranee: alberelli di<br />

olivo, cipressi verdi, allori, melograni, pini marittimi e lauri da fiore. Lo strato erboso, un meraviglioso prato<br />

secco fiorito, è composto da origano, timo, salvia, margherite, garofani, sem<strong>per</strong>vivum, narcisi e tulipani<br />

selvatici che offrono al visitatore uno spettacolo multicolore indimenticabile che si ripete ogni primavera, tra<br />

maggio e giugno. Il Sentiero dell'Olivo si snoda <strong>per</strong> circa 2 km. tra Gandria e Castagnola, attraverso una<br />

zona di rara bellezza naturale dove coesistono oliveti sia antichi che di recente impianto. Lungo il <strong>per</strong>corso<br />

si incontrano 18 tavole didattiche che informano sulla storia e la coltivazione dell'olivo e anche in numerosi<br />

esemplari secolari, come il famoso "Olivo del Carlin", presso il pontile di Gandria, che domina sulle acque<br />

del lago con i suoi 10 metri di altezza e 45 centimetri di diametro del tronco.<br />

PARCO SCHERRER.<br />

Il Parco Scherrer, a Morcote, offre al visitatore l’occasione unica di compiere un emozionante viaggio<br />

nel tempo e nello spazio, dove passato e presente, storia e natura si fondono armoniosamente. Questo<br />

splendido giardino botanico è infatti disseminato di monumenti d’epoche e culture diverse, immersi nel<br />

verde ai piedi del Monte Arbòstora. Dal parco si può ammirare il panorama sul golfo italiano del Ceresio,<br />

sulle colline del Varesotto e la pianura padana. I pendii e terrazzamenti sono rico<strong>per</strong>ti da cipressi, camelie,<br />

canfore, eucalipti, cedri, araucarie, palme e boschetti di bambù, tutte piante esotiche ed orientali che<br />

Scherrer, fondatore del parco, aveva ammirato durante i suoi viaggi di lavoro. Ispirato dai paesaggi e dalle<br />

culture orientali, Scherrer non si limitò a riprodurne l’affascinante vegetazione: riprodusse, anno dopo anno,<br />

diversi templi, in scala ridotta del mondo mediterraneo e di paesi esotici. Il parco comprende due aree, con<br />

due stili predominanti; quello mediterraneo e quello asiatico. Il <strong>per</strong>corso attraversa dapprima i ripiani dei<br />

giardini mediterranei in stile rinascimentale e barocco, ricchi di statue; poi prosegue in boschetti di bambù<br />

nel paesaggio orientale, che sorprende <strong>per</strong> le sue costruzioni siamesi, arabe ed indiane, accompagnate<br />

dalla flora che caratterizza queste regioni. Lungo il <strong>per</strong>corso c’è la possibilità di sedersi all’ombra di <strong>per</strong>gole,<br />

e di godersi splendidi scorci panoramici sul lago. All’uscita del Parco si trova il Grotto del Parco, dove<br />

rifocillarsi dopo la visita al giardino botanico.<br />

PARCO DI VILLA FLORIDA.<br />

Un gioiello di 5’350 metri quadri nel cuore del quartiere di Loreto: attorniato da palazzi, vecchie ville e<br />

alberghi storici, il Parco di Villa Florida è un giardino in stile anni venti, costituito su due livelli separati da<br />

un muro di sostegno in sasso di Caprino. Il parco è stato realizzato nel 1985, unendo due proprietà. Sono<br />

stati mantenuti alcuni elementi originali della Villa Florida come la casa del custode, la scala d'entrata alla<br />

villa, la grotta artificiale in sasso di tufo, il <strong>per</strong>golato sopra l'imponente muro di sostegno e il “Belvedere”<br />

con il “berceau” in ferro battuto avvolto di glicine bianca. La parte nuova del parco è di ispirazione Liberty:<br />

elementi come scale, fontane, muri e ringhiere sono stati restaurati o ricostruiti secondo la forma originale.<br />

Il parco offre un'ampia piazza multifunzionale ed una zona con giochi <strong>per</strong> i bambini, tra i quali si trova anche<br />

una scacchiera gigante. Il terreno si trova in una splendida posizione ed offre al visitatore esemplari arborei<br />

particolarmente curati: siepi di bosso, piante di tasso a forma piramidale, palme, oleandri, glicini e il famoso<br />

albero dei fazzoletti.<br />

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SWISSMINIATUR<br />

PARCO SAN MICHELE.<br />

Con i suoi 12'000 metri quadrati di verde, questo parco è situato sul pendio del Monte Brè e offre la vista<br />

panoramica più affascinante di tutta <strong>Lugano</strong>. Al suo interno sono disposti alcuni elementi architettonici:<br />

la cappella dedicata a San Michele, il rustico e alcune sculture di pietra. Dietro la cappella si estende<br />

la terrazza principale, dalla quale si gode di una vista unica: si possono ammirare la città, il lago con<br />

l'inconfondibile sagoma del monte San Salvatore, il ponte-diga di Melide, Campione e il paesino di Caprino.<br />

San Michele stupisce anche <strong>per</strong> la vegetazione: i suoi sentieri conducono attraverso una tipica vegetazione<br />

meridionale, ricca di glicini, oleandri, querce, olmi, carpini, frassini e allori. Immersi in questo luogo di delizie,<br />

la città sottostante e il suo traffico paiono cosa insignificante a confronto degli orizzonti che lo sguardo può<br />

abbracciare e delle sensazioni che la natura può suscitare.<br />

ESCURSIONE GUIDATA “TRA PARCHI E GIARDINI”.<br />

Un’occasione unica <strong>per</strong> fare un tuffo nel verde, conoscere da vicino le varie specie di fiori e piante indigene<br />

e provenienti da paesi lontani, il tutto senza allontanarsi dalla città. A <strong>Lugano</strong>, complice il clima mite, cresce<br />

una vasta gamma di piante, che siano querce, ulivi o palme: durante il tour si vede questo e tanto altro e si<br />

finisce, in bellezza, al Parco Ciani, il più grande giardino della città. Questo giro gratuito parte ogni martedì<br />

mattina, da aprile ad ottobre. (Per altre escursioni guidate, vedere la scheda Numero 36 “ESCUSIONI<br />

GUIDATE”)<br />

Un viaggio attraverso tutta la Svizzera nel giro di un’ora. Sembra impossibile? Non alla Swissminiatur, il<br />

parco che rappresenta la Confederazione Svizzera in miniatura. il parco si estende su una su<strong>per</strong>ficie di<br />

14’000 metri quadrati. Disseminati <strong>per</strong> il parco si possono ammirare gli oltre 120 modelli in scala 1:25 dei<br />

più famosi edifici e monumenti della Svizzera. E non è tutto: una rete di 3’560 m di ferrovie in miniatura si<br />

snoda attraverso il parco e 18 treni corrono sui binari, attraversano i ponti e si fermano alle stazioni, mentre<br />

i battelli solcano i laghi, le funivie e le funicolari salgono e scendono dalle montagne e le automobiline<br />

corrono sull’autostrada.<br />

Il parco è abbellito da 1’500 piante e più di diecimila fiori di ogni colore, mentre <strong>per</strong> i più piccoli sono a<br />

disposizione altalene, scivoli e giochi di ogni tipo.<br />

Chi volesse mangiare un boccone, ha l’imbarazzo della scelta: il ristorante self-service della Swissminiatur,<br />

infatti, offre cucina locale, ma anche specialità cinesi e indiane, cucinate da cuochi di Hong Kong e<br />

Chandigarh.<br />

Nel corso dell’anno la Swissminiatur organizza svariati eventi speciali, alcuni dei quali serali, come cene a<br />

tema, festeggiamenti <strong>per</strong> le feste della mamma e del papà e corsi di disegno <strong>per</strong> i bambini. Le proposte<br />

sono sempre accattivanti e il divertimento, alla Swissminiatur, è assicurato <strong>per</strong> grandi e piccini.<br />

www.swissminiatur.ch<br />

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ESCURSIONI GUIDATE<br />

L’Ente turistico offre un ventaglio di escursioni guidate <strong>per</strong> tutti quelli che vogliono conoscere meglio la<br />

città e le zone limitrofe. Quasi tutte sono gratuite, <strong>per</strong> partecipare basta annunciarsi a uno degli Info Point<br />

dell’Ente Turistico del Luganese.<br />

LUGANO UNEXPECTED CLASSIC TOUR.<br />

Una passeggiata <strong>per</strong> le vie del centro di <strong>Lugano</strong> <strong>per</strong> scoprire aspetti culturali sia tradizionali che nuovi della<br />

città, facendola vedere con occhi diversi. L’escursione gratuita, della durata di due ore, parte ogni lunedì<br />

alle 10 da aprile a ottobre dall’Ufficio Informazioni <strong>Lugano</strong> <strong>Turismo</strong>-Palazzo Civico e comprende la visita a<br />

monumenti architettonici del passato, costruzioni moderne e l’esplorazione del centro pedonale con le sue<br />

viuzze caratteristiche.<br />

TRA PARCHI E GIARDINI.<br />

Un’occasione unica <strong>per</strong> fare un tuffo nel verde, conoscere da vicino le varie specie di fiori e piante indigene<br />

e provenienti da paesi lontani, il tutto senza allontanarsi dalla città. A <strong>Lugano</strong>, complice il clima mite, cresce<br />

una vasta gamma di piante, che siano querce, ulivi o palme: durante il tour si vede questo e tanto altro e si<br />

finisce, in bellezza, al Parco Ciani, il più grande giardino della città. Questo giro gratuito parte ogni martedì<br />

mattina, da metà aprile a metà ottobre e da metà agosto a fine ottobre.<br />

LUGANO IERI E OGGI.<br />

Un’altra occasione <strong>per</strong> esplorare <strong>Lugano</strong> gratuitamente è partecipare a questo giro a piedi <strong>per</strong> il centro<br />

che offre l’occasione di ammirare palazzi, chiese, statue e piazze che caratterizzano la città. Da maggio<br />

a novembre, ogni giovedì, il tour parte alle 10 e, <strong>per</strong> circa due ore, guida i partecipanti attraverso il centro<br />

storico, soffermandosi negli angoli più suggestivi della città.<br />

MONTE BRÈ.<br />

Ogni venerdì pomeriggio da giugno ad ottobrem, l’Ente Turistico offre la possibilità di partecipare a<br />

un’escursione guidata gratuita che accompagna i visitatori alla sco<strong>per</strong>ta del Monte Brè. Il ritrovo è al<br />

Debarcadero Centrale di <strong>Lugano</strong> da dove parte il battello che porta a Cassarate. Dopo il piacevole viaggio<br />

sulle acque del Ceresio si prosegue in funicolare in vetta al monte <strong>per</strong> ammirare la vista sul lago e sul Monte<br />

Rosa, <strong>per</strong> poi procedere a piedi fino al nucleo di Brè, dove si visitano le vecchie case in pietra e si ammirano<br />

le testimonianze artistiche, il museo Wilhelm Schmid, la chiesa e il cimitero. Si rientra poi da Cassarate,<br />

di nuovo in battello, al Debarcadero Centrale. Per maggiori informazioni sul Monte Brè, vedere la scheda<br />

Numero 24 “MONTE BRÈ”.<br />

EXPERIENCE LUGANO WALKING.<br />

Un’assoluta novità <strong>per</strong> scoprire e conoscere la città mentre si fa esercizio. Da aprile a giugno e <strong>per</strong> il mese<br />

di settembre, questa visita guidata, salutare e dinamica, fa <strong>per</strong>correre a piedi la città e propone piccoli<br />

esercizi in modo da unire il piacere della passeggiata a quello dell’esercizio ginnico. Il giro, assolutamente<br />

gratuito, parte alle 10 ogni sabato e dura circa due ore.<br />

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ESCURSIONI E PASSEGGIATE<br />

<strong>Lugano</strong> si trova al centro di una regione che garantisce una vasta scelta di escursioni in ogni stagione<br />

dell’anno. L’efficiente rete di trasporti formata da treni, bus, battelli, funicolari e funivie offre un comodo<br />

e rapido accesso verso le più suggestive località e <strong>per</strong>mette al turista di scoprire in modo semplice e<br />

divertente la varietà dei paesaggi presenti all’interno di questo territorio. La rete escursionistica, composta<br />

da ben 700 chilometri di sentieri segnalati e mantenuti, offre a tutti gli amanti della natura proposte che<br />

spaziano dalle passeggiate di mezz’ora alle escursioni di più giornate, in modo che ognuno possa trovare<br />

la passeggiata ideale. Ecco alcune delle più amate:<br />

LUGANO TREKKING.<br />

Un’avventura di tre giorni sulle montagne Ticinesi che concede agli appassionati di camminate il tempo<br />

necessario <strong>per</strong> godersi gli splendidi panorami circostanti, la bellezza della regione e la quiete della natura<br />

locale. Il Trekking è una proposta allettante <strong>per</strong> tutti coloro interessati alla flora, alla fauna e alla geologia<br />

del territorio, ma anche a chi, semplicemente, ama immergersi nella natura e camminare. Ognuno dei tre<br />

giorni di marcia è diviso in due tappe: tra la prima e la seconda c’è l’opportunità di rifocillarsi mentre, a fine<br />

giornata, si <strong>per</strong>notta comodamente in una capanna alpina lungo la strada.<br />

Questa es<strong>per</strong>ienza emozionante parte dal paese di Brè e termina a Tesserete nell’antica Pieve della<br />

Capriasca. Il <strong>per</strong>corso, che si snoda su una lunghezza di 44,4 km, con un’altimetria alla portata di tutti,<br />

richiede complessivamente circa 18 ore di cammino. Il punto di partenza e quello di arrivo sono serviti dai<br />

mezzi pubblici di trasporto che collegano con il centro di <strong>Lugano</strong> e la Stazione FFS.<br />

Partendo da Brè si attraversano dei versanti ripidi, co<strong>per</strong>ti da boschi di faggio, prima di raggiungere la vetta<br />

del Monte Boglia, dalla quale si può ammirare un panorama tale da far dimenticare lo sforzo della salita. La<br />

discesa verso Nord segue la cresta e arriva all’Alpe Bolla, situata su un pianoro e prosegue verso i Denti<br />

della Vecchia. Il sentiero passa poi di nuovo attraverso il bosco intricato di pino montano, <strong>per</strong> lasciarlo poco<br />

prima della Capanna Pairolo, dove si può trascorrere la notte.<br />

Il secondo giorno si <strong>per</strong>corre la cresta abbandonando definitivamente il bosco e ci si trova in faccia alle<br />

rocce calcari della cima dell’Oress. Si segue il versante finché, alla Bocchetta di San Bernardo, la ricca flora<br />

dei terreni calcarei lascia il posto a quella meno appariscente dei suoli cristallini. Chi se la sente dall’Alpe<br />

di Pianca Bella può salire alla cima di Fojorina, caratterizzata da rocce calcari affioranti ed ammirare delle<br />

splendide vedute <strong>per</strong> poi avviarsi lungo la ripida discesa che porta alla Bocchetta di San Bernardo. In<br />

passato le vie dei contrabbandieri passavano proprio in queste zone, motivo <strong>per</strong> cui, vicino al Passo<br />

San Lucio sul versante italiano, era stata costruita la caserma della Guardia di finanza ora trasformata in<br />

accogliente rifugio. Comincia quindi la risalita del dorsale che porta al Gazzirola. Dalla cima si gode una<br />

vista panoramica stupenda: il Luganese, il piano di Magadino, il lago Maggiore e lontano, all’orizzonte,<br />

la catena alpina, fatta eccezione <strong>per</strong> il massiccio del Gottardo che è nascosto dalla cima del Camoghè.<br />

Si scende lungo i ripidi pascoli e si raggiunge l’Alpe Pietrarossa, da dove si possono ancora ammirare i<br />

Denti della Vecchia, il Monte Boglia e il Monte Generoso. I versanti spogli del Monte Bar e del Gazzirola<br />

testimoniano tuttora l’eccessivo sfruttamento dei boschi <strong>per</strong>petrato fino alla fine dell’800, quando la richiesta<br />

di legname era intensa <strong>per</strong> produrre il carbone che alimentava le fonderie della Val Colla. Attraverso le zone<br />

di rimboschimento, sulla comoda strada forestale chiusa al traffico, si incontra la Capanna Monte Bar dove<br />

è possibile <strong>per</strong>nottare.<br />

La terza e ultima mattina si sale il crinale che porta alla cima del Monte Bar. La vista spazia sulla Valle<br />

d’Isone, sul lago Maggiore e sul Locarese. Si rimane sulla cresta <strong>per</strong> passare dal Caval Drossa al Motto<br />

della Croce, con un panorama ravvicinato sulla Valle Capriasca. La discesa prosegue fino alla bocchetta<br />

di Gola di Lago, dove si trovano le torbiere d’importanza nazionale, che testimoniano l’antico paesaggio<br />

postglaciale che risale a circa 10’000 anni fa. Lungo il sentiero sono ancora visibili le fortificazioni militari<br />

che risalgono alla prima e alla seconda guerra mondiale ora in disuso. Dall’Alpe Santa Maria si sale verso il<br />

Monte di Bigorio, attraversando caratteristici maggenghi. Dopo il nucleo di Condra ci si dirige al Convento<br />

Santa Maria di Bigorio.<br />

Si scende lungo le cappelle della Via Crucis, si attraversa il paese di Bigorio e <strong>per</strong>correndo l’antica mulattiera<br />

si arriva a Tesserete.<br />

Per chi non se la sentisse di camminare così a lungo, <strong>Lugano</strong> Trekking offre la possibilità di scegliere<br />

<strong>per</strong>corsi alternativi, della durata di uno o due giorni, che raggiungono le località della Val Colla e dell’Alta<br />

Capriasca, situate a circa 1000 metri di altitudine.<br />

DALLA VETTA DEL SAN SALVATORE A MORCOTE.<br />

Dopo aver raggiunto il Monte San Salvatore con la funicolare, con partenza da Paradiso, si può proseguire<br />

a piedi fino alla cima del monte, da dove ammirare un panorama mozzafiato. Ridiscesi in prossimità<br />

del ristorante Vetta si imbocca il sentiero che porta alla frazione di Ciona. Si raggiunge quindi la strada<br />

cantonale e si prosegue lungo una mulattiera che conduce a Carona, bellisimo villaggio che ha dato i natali<br />

a numerosi architetti, stuccatori e maestri scalpellini emigrati nei centri più importanti d’Italia e d’Europa.<br />

Carona ha un nucleo incantevole e pittoresco: si segnala in particolare la chiesa parrocchiale di S. Giorgio,<br />

di origine romanica e costruita nel XVI secolo con un notevole affresco del coro di D. Pezzi sul Giudizio<br />

Universale. Raggiunto il paese, nei pressi del Grotto Pan Perdü si svolta verso destra dove parte la stradina<br />

che porta al Parco botanico San Grato, che con i suoi 62’000 metri quadrati raccoglie la collezione di<br />

azalee, rododendri e conifere più ampia <strong>per</strong> varietà e <strong>per</strong> quantità dell'intera Regione Insubrica. Dal parco<br />

si approfitta pure del panorama eccezionale sugli immediati dintorni e sulle vette della catena alpina. La<br />

passeggiata continua su un largo sentiero ombreggiato e pianeggiante che attraversa il Monte Arbòstora<br />

<strong>per</strong> raggiungere l'Alpe Vicania, da dove si scende verso Morcote incamminandosi prima nel bosco e poi<br />

lungo una scalinata a ridosso del tipico villaggio lacustre. Degni di nota sono pure l’originale Parco Scherrer,<br />

detto il giardino delle meraviglie, che comprende pure una ricca flora subtropicale. Durante il tragitto, lungo<br />

poco più di 9 chilometri, ci sono svariate possibilità di ristoro:sia sul San Salvatore, che a Carona e Ciona,<br />

che infine all’Alpe Vicania e Morcote.<br />

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MOUNTAIN BIKE<br />

SENTIERO DEL CASTAGNO.<br />

Questo sentiero tematico lungo circa 15 chilometri si snoda nell’Alto Malcantone. Oltre a evidenziare le selve,<br />

la coltivazione e l’albero del castagno, il <strong>per</strong>corso presenta otto punti didattici e numerose informazioni sui<br />

processi di lavorazione del legno di castagno e delle castagne. Si parte da Arosio, il villaggio più alto del<br />

Malcantone, situato a 859 metri, da dove si può ammirare un magnifico panorama sulla Valle del Vedeggio,<br />

la Valle Capriasca e la Val Colla, sulla città di <strong>Lugano</strong> e il golfo di Agno. Dal Grotto Sgambada si raggiunge<br />

dapprima la selva castanile di Induno e si prosegue poi verso la chiesa di San Michele di Arosio. In questo<br />

importante punto storico è possibile osservare il tetto in piode e parte dei vecchi serramenti in legno di<br />

castagno. In questo stesso punto si trova la meridiana italica del 1664, sul lato sud-est della chiesa, e la<br />

meridiana cubica del 1984 sul lato sud-ovest. Ben visibile da questo punto è la Selva di Induno, visitata<br />

precedentemente. L'escursione continua in direzione di Mugena e offre sul <strong>per</strong>corso un magnifico ed<br />

eccezionale punto panoramico su tutta la regione dell'Alto Malcantone. Dopo aver ammirato il nucleo<br />

di Mugena, si <strong>per</strong>corre il sentiero verso il "Busgnone", dove nelle vicinanze di una "piscina" naturale si<br />

attraversa il fiume Magliasina. L'itinerario porta lungo magnifici e naturali viali alberati, lungo la valle di<br />

Firinescio e quindi sopra Vezio <strong>per</strong> raggiungere il villaggio di Fescoggia. Da Fescoggia inizia il viaggio di<br />

ritorno scendendo dapprima verso il Caroggio e successivamente salendo verso Mugena e quindi Arosio.<br />

Da Arosio con l'autopostale si ritorna, <strong>per</strong>correndo lo stesso itinerario del mattino, al punto di partenza.<br />

(Per maggiori informazioni sulla regione del Malcantone, vedere la scheda Numero 5 “REGIONE”)<br />

DAL MONTE TAMARO AL MONTE LEMA.<br />

Percorribile nei due sensi, la traversata del Tamaro – Lema è un’escursione che offre la possibilità di<br />

riscoprire le bellezze naturali e paesaggistiche di una delle regioni più verdi e soleggiate del Canton Ticino.<br />

Questa gita, lunga circa 13 chilometri, lascia tutti quelli che la compiono senza fiato, non <strong>per</strong> la sua difficoltà<br />

a livello fisico, ma <strong>per</strong> la sua bellezza, che le ha fatto aggiudicare il titolo di “oscar dell’escursionismo” in<br />

Germania. La camminata, di circa 5 o 6 ore, parte dall’Alpe Foppa, a 1530 metri d’altezza, raggiungibile<br />

con la cabinovia del Tamaro. Prevede poi una salita verso la Capanna in vetta al Monte Tamaro (1961 metri)<br />

dalla quale di costeggiano le creste dei monti Gradiccioli (1936 metri), Magno (1636 metri), Zottone (1567<br />

metri) e Poncione di Breno (1654 metri) fino ad arrivare al Monte Lema (1624 metri). Durante la traversata<br />

il paesaggio e il panorama toglieranno il fiato anche all’escursionista più “viziato”: si possono ammirare in<br />

fatti il lago Maggiore e il Ceresio, le vette delle Alpi dominate dal Monte Rosa e dal Cervino, le Centovalli,<br />

la Valle Maggia, la Val Verzasca, Bellinzona e Locarno. Il biglietto comprende la salita al Tamaro, la discesa<br />

dal Lema e il bus speciale in servizio tra Miglieglia e Rivera. (Per maggiori informazioni sul Monte Tamaro e<br />

il Monte Lema vedere le schede Numero 26 “MONTE TAMARO” e Numero 30 “MONTE LEMA”)<br />

La regione del Luganese offre un'ampia scelta di itinerari ciclabili <strong>per</strong> gli appassionati delle due ruote:<br />

ovunque si trovano <strong>per</strong>corsi segnalati di diverse difficoltà e lunghezza. Gli amanti della mountain bike<br />

scopriranno un paradiso con più di 300 km di <strong>per</strong>corsi, segnalati e mantenuti in uno stupendo paesaggio.<br />

Per gli appassionati del downhill, la zona offre inoltre piste emozionanti e fantastici bike park come quello<br />

del Monte Tamaro, raggiungibili con gli impianti di risalita. Le pianure, le valli e i vigneti faranno invece da<br />

cornice alle passeggiate dei cicloturisti. A un passo da <strong>Lugano</strong> si può <strong>per</strong>correre uno dei single trail più<br />

pittoreschi della zona, quello della Val Colla. La salita di Sonvico fino al passo Bocchetta di San Bernardo<br />

è lunga, ma <strong>per</strong>mette di lasciarsi alle spalle il traffico e la frenesia della città. Dall’alto la vista sul lago e<br />

sulle Alpi è indimenticabile; chi è stanco può decidere di <strong>per</strong>nottare al Rifugio San Lucio. Il trail sopra la Val<br />

Colla si snoda tra verdi pascoli e torrenti spumeggianti: dopo una lunga discesa con molti tratti single trail<br />

si emerge in fine poco prima di <strong>Lugano</strong> in un bosco di castagni, prima del rientro in città.<br />

CROSS COUNTRY.<br />

Integrato in modo complementare alla pista ciclabile dell’Alto Vedeggio nonché a tutta la rete di <strong>per</strong>corsi <strong>per</strong><br />

mountain bike, il circuito del Campionato del mondo di Cross Country del 2003 è lungo circa 5 chilometri<br />

con un dislivello massimo di 70 metri. Tecnicamente impegnativo, è indicato soprattutto <strong>per</strong> sportivi in grado<br />

di effettuare sforzi importanti, ma è anche possibile evitare la tratta più difficoltosa grazie alla creazione di<br />

un passaggio alternativo dedicato agli utenti meno es<strong>per</strong>ti. Il tracciato dei Mondiali di MTB è stato ideato da<br />

Thomas Frischnecht, vincitore della maratona mondiale dello stesso anno, e allestito da Mathias Arpagaus,<br />

con le peculiarità di essere sinuoso, veloce e impegnativo. Il <strong>per</strong>corso è molto interessante dal lato turistico<br />

e si rivela complementare alle offerte della Monte Tamaro (<strong>per</strong> maggiori informazioni, vedere scheda 26<br />

“MONTE TAMARO”).<br />

BIKE PARK.<br />

Un Bike Park <strong>per</strong> gli amanti dell'acrobazia su due ruote. Tra la stazione intermedia della telecabina del Monte<br />

Tamaro e il bosco a nord, si trova una su<strong>per</strong>ficie in cui sono stati inseriti alcuni <strong>per</strong>corsi artificiali dove i ciclisti<br />

possono destreggiarsi nelle più svariate evoluzioni.<br />

Gli elementi sono costruiti <strong>per</strong> diverse difficoltà di <strong>per</strong>corso in cui possono cimentarsi ciclisti con diversi livelli<br />

di preparazione. L'architetto di questo bike park è l'americano e specialista internazionale Ben Walker. Il<br />

Bike Park è composto da 4 drop con altezze da 1 a 4 metri, 10 jump di diverso tipo e grandezza, 3 spine,<br />

1 step-up, 1 vasca a 45, 1 wallride e 1 line con paraboliche e salti. Oltre al Bike Park, sono disponibili <strong>per</strong> gli<br />

appassionati anche due <strong>per</strong>corsi <strong>per</strong> mountain bike. Il <strong>per</strong>corso Downhill parte accanto alla stazione di arrivo<br />

della telecabina all’Alpe Foppa e scende fino alla stazione intermedia: il tracciato, lungo 1’610 metri, presenta<br />

un dislivello di 382 metri. Il <strong>per</strong>corso Freeride, invece, parte dalla stazione intermedia e termina a Rivera.<br />

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Ente Turistico del Luganese<br />

Via Nizzola 2<br />

CH–6900 <strong>Lugano</strong><br />

T +41 (0)58 866 66 00<br />

F +41 (0)58 866 66 09<br />

www.luganoturismo.ch<br />

info@luganoturismo.ch<br />

Uffici Informazioni:<br />

<strong>Lugano</strong> Centro<br />

Palazzo Civico<br />

Riva Albertolli<br />

CH–6901 <strong>Lugano</strong><br />

T +41 (0)58 866 66 00<br />

F +41 (0)58 866 66 09<br />

Morcote<br />

Riva dal Garavell<br />

CH–6922 Morcote<br />

T +41 (0)58 866 49 60<br />

F +41 (0)58 866 49 69<br />

Tesserete<br />

Piazzale Stazione<br />

CH–6950 Tesserete<br />

T +41 (0)58 866 49 50<br />

F +41 (0)58 866 49 59<br />

Caslano<br />

Piazza Lago<br />

CH–6987 Caslano<br />

T +41 (0)91 606 29 86<br />

F +41 (0)91 606 52 00<br />

<strong>Lugano</strong> Comunicazione e Servizi Turistici LCST<br />

<strong>Lugano</strong> Airport - Agno<br />

CH–6982 Agno<br />

T +41 (0)91 605 12 26<br />

F +41 (0)91 605 13 36<br />

www.luganoturismo.ch<br />

info@lcst.ch<br />

A4<br />

LAUSANNE<br />

BASEL<br />

ST. GALLEN<br />

A4<br />

A1<br />

A2<br />

A1 ZUERICH<br />

A13<br />

BERN<br />

LUZERN<br />

A1<br />

A2<br />

CHUR<br />

A13<br />

ST. MORITZ<br />

A2<br />

GENEVA<br />

A1<br />

A9<br />

LUGANO<br />

A9<br />

42<br />

Switzerland.<br />

get natural.<br />

Edizione Ente Turistico del Luganese<br />

43


eventi<br />

tradizioni<br />

Ente Turistico<br />

del Luganese<br />

Riva Albertolli<br />

Palazzo Civico<br />

CH-6900 <strong>Lugano</strong><br />

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F +41 (0)58 866 66 09<br />

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