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disciplinare tecnico opere elettriche - Azienda USL 3 Pistoia

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Criteri generali per la progettazione e la realizzazione<br />

dell'impianto di protezione base<br />

Il progettista dovrà prevedere le idonee misure di protezione in base al rischio dovuto dalle fulminazioni dove la<br />

valutazione del danno dovrà tener presente del:<br />

• tipo di costruzione;<br />

• destinazione d'uso;<br />

• servizi entranti nella struttura;<br />

• misure per limitare i danni.<br />

• La valutazione del danno dovrà analizzare e tener presente delle tipologie che seguono:<br />

• perdite di vite umane;<br />

• perdita inaccettabile di servizi pubblici essenziali;<br />

• perdita di un patrimonio culturale insostituibile;<br />

• perdite che non coinvolgono vite umane o valori sociali.<br />

Per i primi tre tipi di danno la tipologia progettuale dovrà tener presente il confronto del rischio dovuto "R" con il<br />

rischio massimo "Ra" tollerabile (norma CEI 81-1 appendice F e CEI 81-10).<br />

La valutazione del rischio comporta l'analisi dei parametri che concorrono alla determinazione delle cause, delle<br />

probabilità di verificarsi e dell'ammontare del danno.<br />

La protezione contro i fulmini dovrà avere come obbiettivo quello di ridurre il rischio "R" al di sotto di un livello<br />

massimo tollerabili "Ra"<br />

R ≤ Ra<br />

Se nella struttura possono verificarsi più tipi di danno, la condizione R ≤ Ra va soddisfatta per ogni tipo di danno.<br />

I valori tipici di Ra, nel caso in cui il fulmine causi danni che coinvolgono perdite di vite umane o di valori culturali e<br />

sociali, sono riportati in tabella F.1. I valori di Ra possono essere fissati dal proprietario della struttura o dal progettista<br />

del sistema di protezione quando il danno dovuto al fulmine coinvolge unicamente valori privati.<br />

Tab 3. Tabella F.1 - Valori tipici del rischio tollerabile (Ra) per i diversi tipi di danno<br />

Tipo di danno<br />

Rischio tollerabile (Ra)<br />

Perdita di vite umane (1) 10 -5<br />

Perdita inaccettabile di servizi pubblici essenziale (2) 10 -3<br />

Perdita di patrimonio culturale insostituibile (3) 10 -3<br />

(1) Danno inteso come numero di morti all'anno, riferito al numero totale di persone esposte al rischio<br />

(2) Danno inteso come prodotto del numero di utenti non serviti per la durata del disservizio, riferito al numero totale degli utenti serviti all'anno.<br />

(3) Danno inteso come valore annuo dei beni perduti, riferito al valore totale dei beni esposti al rischio.<br />

Posizionamento e dimensioni dei captatori<br />

Il captatore può essere composto da qualsiasi combinazione dei seguenti elementi:<br />

• aste<br />

• funi<br />

• maglia<br />

In genere la posizione dei captatori deve essere individuata applicando il metodo dell'angolo di protezione o il metodo<br />

della sfera rotolante: il primo è adatto per strutture di forma regolare, il secondo è da preferire per strutture di forma<br />

complessa.<br />

Per la protezione di superfici piane è applicabile anche il metodo della maglia.<br />

Tutti i metodi per il posizionamento degli organi di captazione sono descritti dalle norme CEI 81-10.<br />

I valori massimi dell'angolo di protezione, del raggio della sfera rotolante e del lato di magliatura corrispondenti al<br />

livello di protezione scelto, sono riportati in tabella seguente e nelle norme CEI 81-10.<br />

Tab 4. Valori massimi di , del raggio della sfera rotolante e delle dimensioni della maglia in funzione<br />

del livello di protezione<br />

LIVELLI DI PROTEZIONE<br />

METODI DI PROTEZIONE<br />

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