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disciplinare tecnico opere elettriche - Azienda USL 3 Pistoia

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• luci notturne;<br />

• illuminazione di sale per chirurgia, anestesia, rianimazione, cura intensiva, trattamenti terapeutici,<br />

fisiopatologici e radiologici, sale parto e patologia neonatale;<br />

• laboratori per analisi urgenti;<br />

• almeno un circuito luce esterna e un elevatore;<br />

• condizionamento delle sale chirurgiche e terapia intensiva;<br />

• centrale idrica;<br />

• centri di calcolo;<br />

• impianti telefonico, intercomunicanti, segnalazione, antincendio, videocitofonico.<br />

La sorgente di alimentazione di riserva, per esempio un gruppo elettrogeno oppure un gruppo di continuità, deve entrare<br />

in funzione entro 15 s dall'istante di interruzione della rete.<br />

L'alimentazione di riserva deve avere tensione e frequenza uguali a quelle di alimentazione dell'impianto.<br />

La sorgente dell'alimentazione di riserva deve essere situata in luogo ventilato accessibile solo a persone addestrate.<br />

Qualora si utilizzino più sorgenti e alcune di queste non fossero previste per funzionare in parallelo devono essere presi<br />

provvedimenti per impedire che ciò avvenga.<br />

La protezione contro le sovracorrenti e contro i contatti diretti e indiretti deve essere idonea nei confronti sia<br />

dell'alimentazione ordinaria sia dell'alimentazione di riserva, o, se previsto, di entrambe in parallelo.<br />

Impianto di illuminazione di sicurezza fissa<br />

Devono essere previsti apparecchi di illuminazione fissi secondo le norme CEI 34-22 e CEI EN 60598-2, in: scale (*),<br />

cabine di ascensori (*), passaggi (*), scuole (*), alberghi (*), ospedali(*), locali a uso medico (*), case di riposo, e<br />

comunque dove la sicurezza lo richieda.<br />

(*) E’ raccomandabile l’adozione di un dispositivo che consenta di controllare l’efficienza della sorgente di energia per<br />

l’alimentazione di sicurezza prima dell’accensione della lampada chirurgica, l’andata fuori uso di un elemento illuminante della<br />

lampada chirurgica non deve compromettere la prosecuzione del lavoro<br />

L’impianto di illuminazione di sicurezza deve assicurare, quando cessa l’alimentazione principale di rete, almeno<br />

l’illuminamento minimo in modo da mettere in evidenza le uscite ed il percorso per raggiungerle. L’impianto dovrà<br />

essere in grado di garantire una autonomia di 2 ora con un illuminamento medio di 5 lux a seguito di una condizione di<br />

ricarica massima di 12 ore. Sarà costituito da apparecchi illuminanti autonomi dotati di singola sorgente di<br />

alimentazione ricaricabile.<br />

L'entrata in funzione dell'impianto di sicurezza, al mancare dell'alimentazione principale, avverrà entro 0,5 sec e dovrà<br />

fornire in maniera rapida, sicura ed automatica un livello di illuminamento nei locali sufficiente a rendere agevole<br />

l’individuazione delle vie di esodo al fine di prevenire fenomeni di panico e consentire la eventuale evacuazione degli<br />

ambienti in modo ordinato e sicuro.<br />

L’individuazione delle vie di esodo, elemento essenziale per la sicurezza delle persone in caso di evacuazione dei locali,<br />

dovrà essere possibile in qualunque condizione, pertanto le segnalazioni con simbologia normalizzata saranno<br />

supportate da corpi illuminanti autonomi destinati esclusivamente alla loro distinzione.<br />

I corpi illuminanti e per le indicazioni delle vie di esodo dovranno essere installati ad una altezza maggiore di 2,5 m dal<br />

piano di calpestio ed ad una distanza minima di 0,5 m dal soffitto.<br />

Eseguiranno autonomamente i test funzionali e di autonomia con periodicità fissata dall’apparecchio o dall’utente e una<br />

segnalazione luminosa indicherà lo stato di corretto funzionamento o lo stato di guasto dell’apparecchio stesso. Sarà<br />

inoltre possibile eseguire test funzionali e verifiche periodiche ai sensi della norma EN 50172 mediante sistema<br />

centralizzato.<br />

Luce di emergenza supplementare<br />

Al fine di garantire una illuminazione di emergenza in caso di black-out o in caso di intervento dei dispositivi di<br />

protezione, deve essere installata una luce di emergenza mobile in un locale posto preferibilmente in posizione centrale,<br />

diverso da quelli in cui è prevista l'illuminazione di emergenza di legge.<br />

Tale luce deve avere una segnalazione luminosa per la segnalazione di “pronto all'emergenza”.<br />

In particolare nelle scuole e negli alberghi, case di riposo ecc. deve essere installata una luce di emergenza in ogni aula<br />

e in ogni camera in aggiunta all'impianto di emergenza principale e in tutte le cabine degli ascensori.<br />

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