NORMA CEI 0-16 E PRODUTTORI IN MT (Parte 2) - Sunsim.it
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www.bibllodlgttal.èÙnomatkE<br />
f Normativa !l<br />
Norma <strong>CEI</strong> 0-<strong>16</strong> e<br />
produttori in <strong>MT</strong><br />
Francesco Groppi<br />
S6conda parte (1)<br />
Nuove disposizioni introdotte dalla terza edizione della norma <strong>CEI</strong> 0-<strong>16</strong> per<br />
i produttori di energia elettrica in media tensione<br />
FIGUBA 8: curva caratleristica standard coso = f(0 e varianti defln<strong>it</strong>o su tre punti<br />
cosq<br />
0,9 (0,950) --l curva caratteristica standad, tipo a)<br />
i variante della curva caratteristica,<br />
! tipo a)<br />
SERVIZI Dl RETE: PARTECIPAZIONE AL sione nel ounto dl connessione oltre i valori<br />
CONTROLLO DELLA TENSIONE<br />
consent<strong>it</strong>i dalla norma <strong>CEI</strong> EN 50<strong>16</strong>0. Essa<br />
La presenza dei generatori lungo le linee <strong>MT</strong> prescrive che la media del valore efficace della<br />
è potenzialmente in grado di innalzare la ten- tensione calcolata su 10 min non possa supe-<br />
t-'-<br />
i<br />
0,s (0,950D<br />
\c<br />
0 cosqmax dipende dalla pótenza complessiva installala (0,95 fino a 6 kW, 0,90 oltre<br />
6kw<br />
(1) La prima parte del prssent€ adcolo è stata pubblicata sul fascicob n. 697 Magglo 2013<br />
34 | Elettrifcazione 6,? 2013 n. 698
FIGURA 9: curva caratt€fstica O È fM<br />
purohé eompalibilé con la Burva di eqÈeblllt!,<br />
del genèràtor€, viéne riirhìbsta dal dleltihùìo.<br />
re pér oonsehtire ia regolazione della tpnBlone<br />
seoondg lè ésigerize dl èdarcizlo dalle mîÉ<br />
V2.=1,1Vn<br />
V*<br />
Vi"-1,Q8% stessa. La fornltura dl potohaa r€attlvà {pipgai<br />
talassofblta) da parté degli utgnti attivl dbtq<br />
awenire seconde le logiche di conirollo locgla<br />
cohtenute nÉll'AllFgatb I della horma,<br />
La figura 8 mostra le curv6 car4tt€rlstioho<br />
stàndard pèr la potènee rèdttiùq èrdgltg i'l îun.<br />
zlone dèlld potènzar espressd pomH bttore Cl<br />
potenza cosq = f(P).<br />
ln flgura 0 è lportata la eurva i4atfw sliF<br />
V1FQ,9?Vr<br />
scambio dl patenza reatiiva in tunzione dslld<br />
%r=0'9Vn<br />
tensionè di rute Q = (14, vàtida Éèr i s6li Íjpnératori<br />
etatibl 6d soiict (Fult Qónverter a FFlQl,<br />
rare il 110% di Un. Al momènto, hoh sonb dqii<br />
lim<strong>it</strong>i su Intérvalli tèmporali più ristréUi. Par igeneratori rotanti sincroni 6 a6lncroni la<br />
Al fine di rispè<strong>it</strong>afé i limlti sueqposti è necèssario<br />
che:<br />
Inoltre, i gruppi possono anche ess€rg a68ep<br />
relative pÈsoriilaÈi sqna ariuqrq attd studiÈ<br />
I pe1 vafori di tensiÒnè superiorl al 12!yo di lJr vlti a una regplaziqno berrtraliuaala E qu<strong>it</strong>'ìÈi<br />
per più di 0,2 s, le un<strong>it</strong>à di GD siano distaccatédevoho<br />
opèrdrF B9óond6 le lagichFi 6Ésplfioslp<br />
dalla rete (comp<strong>it</strong>o aBsolio dalla Íegolazidné nel|Ailelaro I dÈltà rtofia ed i ggorial! esieÉ.<br />
59.52 del SPI);<br />
ni di règqlr?iono e cdntiollo rémófa, erqgai à<br />
I quando il valore medio deila tenslone misurato<br />
su una finestra temporale di 10 min in mo-<br />
nell'Allegato T dèlla norma. Ouasto pre8cf<strong>it</strong>io-<br />
cura del dlstributore sècondo qijantd Etabilno<br />
dal<strong>it</strong>à q media mobile supera il 110 % di Un, le ni risultano essere di immediat appiicarione<br />
un<strong>it</strong>à di GD slanb dislaccatè dalla ret6 ent€ 3 per gli utehli attlvi cén beÉsióne totaie dBi|a.<br />
s (complto assolto dalla regalàzionè 59,S1 dei nergia e con un unico genpratoro, In tel oq6o, ll<br />
SP|).<br />
rispettg dèi vineoll blròs f6 ogndiÉlohi di!èratlvp<br />
Indipend€ntemehte dall6 funzioni di distaoco di scambio della poienza réattlva è garantlt9<br />
dal norinale. fqdridnàiîénlo del gpndtatofi<br />
assolte dal SPl, il distributorè corlcordà oon<br />
gli utenti attivi connessi alle reti <strong>MT</strong> i modi per nell'ambiló delld ctJrvq di capanil<strong>it</strong>y piecéiiild,<br />
contribuire alla limltazione dèlla tehsionè tra. Nel oaso di ulentl attivì cqn oessione toiqlo<br />
m<strong>it</strong>e assorbiment o erogazione di poten4a dell'enelgia corhpÉndanli più di !h genéfdio,<br />
reattiva. Quindi, la cohdlzione basè dl funzionamento<br />
dèlle macchlné prevèdè I'erogazldnerativé di sóadìbia dellq iroieriza reattiva è Éiq.<br />
re, il rispetta dei viÈcdll cirpa lb condlÍiQni sFé'<br />
di potenza attiva a cose + 1, msntte il funzionamento<br />
ad uh fattore di poten4a divetso da 1 , del genèratori néll'anlb<strong>it</strong>o della rÉlativa<br />
rant<strong>it</strong>o dal normale fuhzionaniente di bl4bprjnc<br />
ctjrve,<br />
FIGURA l0: regolazioné della poterl.za ativa imfn*qa in rete in cqndizibni<br />
Eovra ftèqusnia<br />
1?OYs<br />
lOOo/o<br />
':a<br />
uÈ<br />
9*<br />
ltqlis re ii i,{ 9é<br />
sd,e sd,b od,z<br />
ftEq!éh4a (H2)<br />
40,3 40,5 40,9 6d,0<br />
getÌrlficazione 617 ÉOl3 n, 698 136
Per i rimanenti casi (utenti attivi con presenza<br />
di carichi, al netto di eventuali servizi au-<br />
le tipologie di generatori.<br />
co degli stessi, sia minore di +20 mHz per tutte<br />
siliari),<br />
rispetto dei vincoli circa le condizioni<br />
operative di scambio della potenza reattiva è Generatori sincroni e asincroni<br />
garant<strong>it</strong>o dal normale funzionamento dei generatori<br />
nell'ambìto delle proprie curve di caperiore<br />
a 1 MW, la riduzione della potenza im-<br />
P€r i generatori sincroni di taglia uguale o supabil<strong>it</strong>y<br />
e dal funzionamento dei carichi rifasati mèssa in rete deve awenire sulla base di uno<br />
per rispettare i termini contrattuali riportati nel statismo del 4-5oó, comunque correlato alle<br />
Regolamento di Esercizio. Lo scambio di potènza<br />
reattiva deve essere realizzato a livello mo e del sistema di regolazione. La ríduzione<br />
caratteristiche della macchina, del motore pri-<br />
di singolo generatore oppure tram<strong>it</strong>e un opportuno<br />
régolatore centralizzato di impianto. lineare per superamenlo di una banda morta<br />
della potenza generata deve awenire in modo<br />
Eventuali verifiche circa il rispetto dèi rèquis<strong>it</strong>i regolabile costru<strong>it</strong>a intorno alla frequenza nominale<br />
(intervallo di regolazione della banda<br />
devono essere effettuate su base ouartoraria<br />
(o al massim oraria), come da Allegato N della morta: 0 + 600 mHz) in un tempo non superiore<br />
norma.<br />
a 10 s. ll valore di default della frequenza in cui<br />
ha inizio la diminuzione della potenza è pari a<br />
SERVIZI DI RETE:<br />
50,3 Hz. Tale funzione deve essere escludibile,<br />
REGOLAZIONE DELLA POTENZ ATTIVA<br />
La norma prevede diverse azio-<br />
Generatori statici<br />
ni che possono essere intra-<br />
Per i generatori statici la diminuprese<br />
al fine di regolare la po-<br />
zione di potenza attiva generala<br />
tenza attiva da parte dell'un<strong>it</strong>a<br />
deve awenire per superamento<br />
di produzione. La lim<strong>it</strong>azione<br />
del valore di ffequenza regolabidella<br />
potenza attiva per valori di<br />
le tra 50 e 52 Hz (di default pari<br />
tensione prossimi al 110 o/o di Diverse sono le azioni a 50,3 Hz) con uno statismo re-<br />
Un si effettua al fine di ev<strong>it</strong>are da inlerpretare per golabile compreso tra il 2 ed il<br />
il distacco del generatore daF regolare la potenza attiva syo e con un valore di default<br />
la rete e pertanto deve sssere<br />
pari al 2,4o/o (corrispondenpossibile<br />
prevedere la lim<strong>it</strong>a-<br />
te ad un gradienle di potenza<br />
zione automalica della potenza<br />
pari all'83,3% P"/Hz dove P. è<br />
attiva immessa in funzionè della<br />
la potenza erogata al momento<br />
tensione, secondo la logica e le<br />
del superamènto della frequenmodal<strong>it</strong>à<br />
di attivazione conte-<br />
za di 50,3 Hz). In considerazionule<br />
nell'Allegato J della norma.<br />
ne delle caratteristiche tecniche<br />
La lim<strong>it</strong>azìone della potenza attiva per trans<strong>it</strong>ori<br />
di sovrafrequenza originatisi sulla rete richieza<br />
immèssa in rete al variare in aumento dèlla<br />
dei generatori statici, la riduzionè della potende<br />
che i gruppi di generazione attuino una opportuna<br />
regolazione locale in diminuzione della tempi di risposta inferiori a 2 s. Tale funzione<br />
frequenza deve awenire in modo lineare e con<br />
potenza attiva. cosi da contribuire al ristabilimento<br />
della frequenza nominale (regolazioneL'impianto<br />
di produzione non deve aumentare<br />
deve essere escludibile.<br />
primaria in sovrafrequenza). Tale regolazione il livello minimo di potenza raggiunto in fase di<br />
risponde ad un'esigenza di salvaguardia del ascesa della frequenza fino a quando la frequenza<br />
stessa non torni ad essere compresa<br />
sistema elettÍico èd è resa obbligatoria per tutte<br />
le generazioni statiche ed eoliche connesse in un intervallo regolabile intorno alla frequenza<br />
alla rete <strong>MT</strong> mentre ai generatori convenzionalinominale<br />
(valore di default 50 * 0,1 Hz) per un<br />
sincroni ed asincroni si applica con le lim<strong>it</strong>azioni<br />
sDecificate oiù oltre.<br />
L'aumento della produzione, compatibilmente<br />
temoo di 300 s.<br />
La legge di variazione della potenza prodotta è con la disponibil<strong>it</strong>à della fonte primaria, deve<br />
illustrata nel grafico in figura 10 (non applicabile<br />
ai generatori rotanti) e dettagliato nell'Allegatenza<br />
erogata dal livello minimo Pn'ìin, raggiunto<br />
awenire in maniera graduale riportando la poto<br />
J della norma. E richiesto che l'insensibil<strong>it</strong>àdurante<br />
il lrans<strong>it</strong>orio di sovÍa-frequenza, al livello<br />
della potenza consent<strong>it</strong>o dalla fonte massima dei règolatori, cioè il lim<strong>it</strong>e tecnologì-<br />
pri-<br />
36 | Elettrificaz ione 6/7 2013 n. 698
maria, con un gradiente pos<strong>it</strong>ivo massimo pari SERVIZI Dl RETE: SOSTEGNO ALLA<br />
al maggiore ta 2lo/o x [Pe-m6m - Pmin] ,/ min e TENSIONE DURANTE UN CORTOCIRCUITO<br />
5o/o x Pn / min, dove Pe-mem è il valore di potenza<br />
attiva erogata prima del trans<strong>it</strong>orlo, metocircu<strong>it</strong>o<br />
in rete, alle un<strong>it</strong>à di produzione po-<br />
Al fine di sostenere la tensione durante un Òormorizzato<br />
al superamento dei 50,3 Hz e Pn è la trebbe essere richiesto di immèttere corrénte<br />
potenza nominale dell'inverter (vedi Allegato J reattiva induttiva durante il buco di tensione<br />
della norma).<br />
provocato da un cortocircu<strong>it</strong>o con le modal<strong>it</strong>a<br />
illustrate nell'Allegato L della norma (proscrizione<br />
allo studio).<br />
Generatori eolici Full Converter e DFIG<br />
Per la diminuzione della potenza attiva in condizione<br />
di sovrafrequenza vale quanto previsto di supporto dinamico alla rete, implioa che gli<br />
Questa funzione, facente parte delle tecniche<br />
per i generatori statici, con la differenza che impianti di generazione non solo dovranno rimanere<br />
connessi alla rele in caso di cortocir-<br />
per questo tipo di generatori sono richiesti<br />
tempi di risposta tali da consentire una riduzione<br />
dell'intera potenza nominale entro 10 s I sostenere la tensione erogando corrente recuilo<br />
ma dovranno anche:<br />
dal manifestarsi della variazione di freouenza. attiva induftiva;<br />
Al rientro da una s<strong>it</strong>uaz ione trans<strong>it</strong>oria di sovrafrequenza<br />
i generatori eolici devono aumentare potenza reattiva superiore a quella prelevata<br />
I a guasto rimosso, non assorbire dalla rete<br />
la produzione in maniera graduale, compatibilmente<br />
con la disponibil<strong>it</strong>à della fonte primaria, ll ssrvizio è richiesto in relazione a tutti i guasti<br />
prima del guasto.<br />
percorrendo in senso opposto la caratteristica<br />
P=f(l) segu<strong>it</strong>a nella fase di aumento della provocare un abbassamento della tensione di<br />
che, per posizione o per tipo, siano in grado di<br />
frequenza e rispettando un gradiente pos<strong>it</strong>ivo sequenza diretta sulla rete <strong>MT</strong> owero:<br />
massimo pari a ZOVo x PnTr;n, dove Pn è la potenza<br />
nominale dell'aerogeneratore. Tale funse,<br />
bifase netto, bifase con terra e monofase;<br />
I cortocircuili sulla reti AAT ed AT di tiDÒ trifazione<br />
deve essere escludibile.<br />
I cortocircu<strong>it</strong>i sulla rete <strong>MT</strong> di tipo trifase, bifase<br />
netto e bifase con terra.<br />
E' attualmente allo studio I'aumento della potenza<br />
attiva per trans<strong>it</strong>ori di sottofrequenza originatisi<br />
sulla rete, al fine di contribuire al rislale<br />
reattiva in caso di guasto monofase a tefia<br />
Non è invece richiesta l'erogazione di correnbilimento<br />
della frequenza nominale. sulla rete <strong>MT</strong>.<br />
Pertanto, ai gruppi di generazione potrebbe<br />
essere richiesta una regolazione locale in aumento<br />
della potenza attiva secondo le modali-<br />
PARTECIPAZIONE AI PIANI DI DIFESA<br />
SERVIZI DI RETE:<br />
ià illustrate nell'Allegato K della norma. La prescrizione si applica ai generatori eolici e<br />
E' inoltre prevista la lim<strong>it</strong>azione della potenza statici di potenza maggiore o uguale a 100 kW.<br />
atiiva su comando esterno proveniente dal Tali generatori, su richiesta del distributore, devono<br />
consentire il supporto del servizio di te-<br />
distributore nella prospetiiva di un possibile<br />
sviluppo dellè smart grid sulle rèti di distribuzione<br />
<strong>MT</strong>. In presenza di un opportuno siste-<br />
produzione per mezzo di telesegnali inviati da<br />
ledistacco con riduzione parziale o totale della<br />
ma di comunicazione "always on", le un<strong>it</strong>à di un centro remoto.<br />
GD di potenza nominale installata superiore a Nella prospettiva delle smart grid, le modal<strong>it</strong>à<br />
100 kW potranno essere asserv<strong>it</strong>e a una logica di invio del segnale saranno effottuate tram<strong>it</strong>e<br />
un sistema di comunicazione "always on".<br />
centralizzata di riduzione della potenza attiva e<br />
dovrann operare secondo i segnali specificati Nel fratlempo, la partecipazioné ai piani di dF<br />
nell'Allegato T della norma.<br />
fesa awiene secondo le modal<strong>it</strong>à specificate<br />
In assenza dì tali segnali, riduzioni o distacchi nell'Allegato M della norma. ll sorvizio mira a<br />
dì potenza potranno essère richiesti agli utenti<br />
attivi dal distributore tram<strong>it</strong>e una ooDortuna lo di tensione <strong>MT</strong>, individuate governate dal<br />
risolvere sia le cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à di rete insorte nel liveF<br />
procedura che sarà inser<strong>it</strong>a nel Regolamentodistributore,<br />
sia le cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à riferibili alle reti di li.<br />
di Esercizio. Pertanto, in presenza di una regolazione<br />
centralizzata, sarà inviato un opportu-<br />
della rète di Trasmissione il quale si awarrà,<br />
vello superiore (,{f ed AAT) gest<strong>it</strong>e dal Gestorè<br />
no segnale di livello di potenza atiìva da lim<strong>it</strong>are<br />
da Darte dell'un<strong>it</strong>à GD.<br />
Gestori delle reti <strong>MT</strong>. In assenza di<br />
per questo scopo, di disposizioni impart<strong>it</strong>e ai<br />
teleseona-<br />
Eletlrificazione 6/72013 n, 698 | 37
li attivi, la richiesta di riduzione o di annullamento<br />
della potenza prodotta potrà awenire in so, I'utente sostenga il guasto;<br />
I in caso di guasto sulla linea <strong>MT</strong> cui è connes-<br />
modi diversi defin<strong>it</strong>i dal distributore e comunicati<br />
all'utente.<br />
interruttori della rete di distribuzione, i genera-<br />
I in caso di richiusure automatiche o manuali di<br />
Le modal<strong>it</strong>à di teledistacco possono essere tori rotanti possano trovarsin condizion<strong>it</strong>ali da<br />
di tipo pianificato (modal<strong>it</strong>à lenta) o con intervento<br />
immediato (modal<strong>it</strong>à rapida). La prima caniche.<br />
provocare il danneggiamento delle parti mec-<br />
modal<strong>it</strong>à è essenzialmenie prevista per gestire In Darticolari s<strong>it</strong>uazioni di carico della rete di<br />
s<strong>it</strong>uazioni di sovratensione, insufficiente capac<strong>it</strong>à<br />
regolante del Servizio Elettrico Nazionale guentè apertura del DDI potrebbero non av-<br />
distribuzione, l'intervento del SPI e la conse-<br />
o congestioni sulla rete primaria altrimenti non venire in caso di mancanza dell'alimentazione<br />
risolvibili.<br />
o di guasti sulla rete. Pertanto I'utente attivo<br />
La seconda per risolvere eventi di rete a dinamica<br />
rapida (controllo della frequenza ed cessari alla salvaguardia dei propri impianti<br />
deve mettere in atto tutti gli accorgimenti ne-<br />
azioni preventive per ev<strong>it</strong>are rischi di instabil<strong>it</strong>à che devono resistere alle sollec<strong>it</strong>azioni meccaniche<br />
causate dalle coppie elettrodinamiche<br />
della rete). La prima modal<strong>it</strong>à può essere attuata<br />
con procedur automatica o manuale, la conseguenti alle richiusur automatica rapida<br />
seconda potrà essere solo automatica. degli interru<strong>it</strong>ori di linea in CP o lungo linea.<br />
Le prescrizioni circa la regolazione della protezione<br />
di interfaccia (Pl) sono da applicare<br />
SEPARAZIONE DELUIMPIANTO<br />
DI PRODUZIONE DALLA RETE<br />
indistintamente a tutti i generaiori, ma per i generatori<br />
sincroni e asincroni è lasciata la possi-<br />
ll funzionamento di un impianto di produzione<br />
in parallelo alla rete di distribuzione è subordinato<br />
a precise condizioni tra le quali in par-<br />
rispetto alle regolazioni della Pl.<br />
bil<strong>it</strong>à alla protezione di generatore di interferire,<br />
ticolare:<br />
E richiesto che gli impianti di produzione siano<br />
I il regime di parallelo non deve causare perturbazioni<br />
al servizio sulla rete di distribuzione, dífferenziati in ragione di due diversi obiettivi:<br />
in grado di operare in intervalli di frequenza<br />
al fine di preservare il livello di qual<strong>it</strong>à del servizio<br />
per gli altri utenti connessi;<br />
occorrenza di guasti sulla rete a cui sono con-<br />
I garantire il distacco rapido degli impiantin<br />
I il regime di parallelo deve interrompersi immediatamente<br />
automaticamente in assenza chiusure automatiche tripolari presenti nelle<br />
nessi, al fine di consentire il successo dellè ri-<br />
di alimentazione della rete di distribuzione o reti <strong>MT</strong> ed a beneficio della qual<strong>it</strong>à del servizio;<br />
qualora i valori di tensione e frequenza dèlla quèsto risultato è conseguibile con il ricorso a<br />
rete stessa non siano comoresi entro i valori soglie restr<strong>it</strong>tive di frequenza;<br />
comunicati dal distributore;<br />
I garantire il sostegno delle generazioni alla<br />
I in caso di mancanza tensione o di valori di rete (mantenimento della connessione) in caso<br />
tensione e frequenza sulla rete di distribuzione di variazione relativamente lenta del parametro<br />
non compresi entro i valori stabil<strong>it</strong>i dal distributore,<br />
il dispos<strong>it</strong>ivo<br />
parallelo dell'impianto di il ricorso a soglie permissive di frequenza.<br />
frequenza; quèsto risultato è conseguibile con<br />
produzione non deve consentire il parallelo La discriminazione tra questi due comportamenti<br />
è affidata al sistema di protezione di in-<br />
con la rete stessa.<br />
Allo scopo di garantire, in caso di perd<strong>it</strong>a di terfaccia.<br />
rete, la separazione dell'impianto di produzione<br />
dalla rete di distribuzione, negli impianti di re o dei generatori deve essere regolato, salvo<br />
ll sistema di protezione proprio del generato-<br />
produzione deve essere installato un dispos<strong>it</strong>ivo<br />
di interfaccia (DDl). ll sistema di protezio-<br />
norma, in modo da soddisfare il secondo re-<br />
casi particolari espressamente previsti dalla<br />
ne di interfaccia (SPl), agendo sul DDl, separa quisiîo e quindi dovrà funzionare sempre sulla<br />
I'impianto di produzione dalla rete di distribuzione<br />
ev<strong>it</strong>ando che:<br />
Per garantire stabil<strong>it</strong>à alla rete e condizioni or-<br />
base delle soglie larghe di frequenza.<br />
I in caso di mancanza della tensione di rete, dinate di ripresa del servizio successivamente<br />
l'utente possa alimentare la rete stessa creando<br />
s<strong>it</strong>uazioni di esercizio in isola non intenzionessione<br />
a segu<strong>it</strong>o di distacco dovuto all'in-<br />
ad un disturbo di retè, I'awiamento, la riconnatetervento<br />
della orotezione di interfaccia ed il ri-<br />
38 | Elettrifcazione 6/7 2013 n. 698
torno dei generatori al funzionamento normale rèstr<strong>it</strong>tive 81>.S1 e 81
ll SPI deve èssere realizzato secondo le modal<strong>it</strong>à<br />
previste nell'Allegato E della norma. alla linea al verificarsi di determinatè condizioni<br />
tenna, tale da fare aprire I'interruttore<br />
tesla<br />
L'intervento di tutti i relè deve determinare l'apertura<br />
del disposìtivo di inlerfaccia. Tenendo rè AT/<strong>MT</strong> ecc.), anche in assenza di intervento<br />
(ad es. mancanza rete Af, scatto trasformato-<br />
conto dei valori di regolazione dei tempi di delle protezioni del distributore che agiscono<br />
intervento normalmente indicati, per tutti i tipi sull'intenuttore di linea.<br />
di guasto sulla rete del distributore si ha generalmente<br />
l'intervento del relè di frequenza, lizzata e mantenuta in esèrcizio dal distributo-<br />
La logica di Cabina Primaria deve essere rea-<br />
menlre i relè di tensione assolvono una funzìone<br />
prevalentemenle di rincalzo.<br />
vigenti disposizionì dell'AEEG.<br />
re, mentre gli oneri sono da ripadire secondo le<br />
Le regolazioni delle protezioni awiene sotto la Anche in tale caso, non è necessaria I'installazione<br />
della eventuale protezione contro Ia per-<br />
responsabil<strong>it</strong>à dell'utento sulla base del piano<br />
di regolazione predisposto dal distributore e d<strong>it</strong>a di rete.<br />
comunicato in fase di connèssione. ljutente può, comunque, per proprie esigenze,<br />
Qualora, I'utente sia connesso a una linea <strong>MT</strong> richiedere la realizzazione del telescatto anche<br />
in antenna (potenze complessive di generazione<br />
superiorindicativamente a 3 MW, in alter-<br />
E' possibile che Pl e PG siano un unico ap-<br />
in queste s<strong>it</strong>uazioni.<br />
nativa al telescatto può essere realizzala una parecchio e/o, se distinte, che utilizzino dei TV<br />
logica nella CP da cui parte la linea <strong>MT</strong> in an- in comune. Le prove cui sottoporre I'apparec-<br />
TABELLA 2: regolazioni del SPI<br />
protezione<br />
soglia di tempo di interventotempo di apertura DDI<br />
intervento (tolleranza ù3%) (tolleranza +3olo)<br />
massima tensione (59.51) basata<br />
sul calcolo del valore etfi-<br />
E,3.2 dell'allegato E valori inizial e finale di<br />
1,10 U" secondo il paragrafovariabile in funzione dei<br />
cace (Alleoato S)<br />
tensione. 603 s massimi<br />
massima tensione f59,S2) 1,20U" 0.60 s (6) O.27 s<br />
minima tensione 127.S1) (4 0,85 U 1,5 s 1,57 s<br />
minima tensione (27.52) (1) 0,4 / 0,3 u 0,20 s O,27 s<br />
massima frequenza (E l >.S'l) {3)<br />
(soglia restr<strong>it</strong>tiva)<br />
50,2 Hz 0,15 s o,22 s<br />
massima frequenza (81>.S1) (3)<br />
(soqlia restr<strong>it</strong>tiva)<br />
49,8 Hz 0,15 s<br />
0,22 s<br />
massima frequenza (8î >.S2) (soqlia permissiva)<br />
51,5 Hz 1,0s 1,07 s<br />
minima frequenza (81>.S2) F)<br />
lsoolia oermissiva)<br />
47 ,5 Hz 4,0 s 4,07 s<br />
massima frequenza (59 Vo) 5o/o Un$) 25s 25,07 s<br />
massima tensione seouenza<br />
inversa (59 V)<br />
minìma tensionè seouenza<br />
diretta (27 VJ<br />
15%@llolE.<br />
7o%\lllE"<br />
(1) Nd caso di goneratori rotanti convèrslonali, ilvalore può osserc innalzato a O 7 Un con t = 0.150 s.<br />
(4 Soglia obbligatoria pe. i solì gensrato statio.<br />
P) Per valod d<strong>it</strong>€nsion€ aldisotio di 0.2 Un,la prot€zlone di massima/mlnima fr€quenza si deve inibire (non d€v€ 6motl6re alcun<br />
(4) Fegolazione espressa in % della tensione nominale concatenata Un se la misura è €ftettuata in base ai rnstodi(c) e (d), o della<br />
tensione nominale difase En s€ la mìsura è effettuala in base ai motodi (4 6 (b) oppure (a') e (b'). Si veda li paragrafo 8.8.8.8.1 della<br />
norma,<br />
(5)Rogolazione espressa In % d6llat6nsione rosidúa nominale ym misura{a ai capi d6l triangolo aperlo o calcolato all'interno dslrelò<br />
(yrn=SEn=J3Un).<br />
(6) Da un confronto tra iltempo di intèrvento e jl tempo dì aperlura DDI appate evÌden<strong>16</strong> chè non vi è concordanza lra i due valorì, La<br />
correzon€ sara oggetto di revislone nella prcssima varlant€.<br />
40 1 Elettrificaz ione 6/7 2013 n. 698
FIGUFA 1f: schoma logico-funzionale del SPI<br />
T.,"*.t<br />
I -T- rensione I<br />
I<br />
rEs6l tims setling I = delallt<br />
icft NoTA success va)<br />
27,52<br />
0,05Un+1Un<br />
0,05 + 0,4 tlm<br />
0,05 +050<br />
SPI<br />
disoqu€nza nvèFa 27 v<br />
chiatura, in questo caso, devono essere relative,<br />
sia alle funzioni di PG, che di Pl. DG e fase di connessione a valle dell'accètlazione<br />
differenti, tali nuovi valori saranno specificati in<br />
DDI possono essere coincidenti e/o distinti, del prèventivo.<br />
indifferentemente ed a scella del Costruttore/ La funzione di massima tensione 59.51 deve<br />
Progettista.<br />
essere realizzata come Brotezione basata sul<br />
Per le funzioni di Pl lo scatto deve avvenire valore efficace di 10 minuti calcolato secondo<br />
obbligatoriamente tram<strong>it</strong>e bobina a mancanza quanto previsto dalla Norma EN 61000-4-30.<br />
di tensione o con apèrtura automatica in mancanza<br />
di tensione. La tensione ausiliaria imoiedenti,<br />
deve essere ricalcolato con un intervallo<br />
Tale valore medio, relativo ai '10 minuti precegata<br />
per alimentazione di Pl e PG, dei circu<strong>it</strong>i di massimo di 3 s, per poi essere confrontato coì<br />
apertura (a lancio di corrente e/o a mancanza valore di impostazione per la protezione 59.S1<br />
di tensione) e dell'eventuale data logger non di cui alla tabella 2 (si veda I'Allegato S della<br />
integrato nella PG deve essere la mèdesima. norma).<br />
Nel caso in cui PG e Pl coincidano, la durata Lo schema logico del funzionamento del SPI è<br />
dell'alimentazione ausiliaria deve essere quella illustrato nella figura 11. Nello schema è contenuta<br />
anche l'indicazione dei segnali di tele-<br />
attualmente indicata nella norma e, nel caso la<br />
Pl sia una protezione a se stante. I'alimentazio-distaccone<br />
ausiliaria deve consentire il funzionamento Per i generatori tradizionali, le eventuali prote-<br />
della Pl per un tempo opportuno.<br />
zioni del generatore, le cui regolazioni intederiscono<br />
con quelle della protezione di interfaccia,<br />
risulteranno dal Regolamento di Esercizio.<br />
Le eventuali protezìonì del generatore statico<br />
devono essere coordinate con le protezioni di<br />
Fegolazioni del sistema<br />
di protezione di interfaccia<br />
Le regolazioni della Pl sono riportate in tabella<br />
2. Tali regolazioni sono da intenderè come<br />
valori di default. Qualora il distributore, per<br />
esigenze particolari di esercizio, richieda valori<br />
interfaccia e quindi devono consentire il funzionamento<br />
del generatore nei campi di tensione<br />
e frequenza impostati nella protezione di<br />
Elettri'icazione 6/72013 n. 698 | 41
interfaccia, come specificati nel RegolamentoI fattore di tensione 1,9 per 30 s per TV fasetena.<br />
di Esercizio.<br />
Lo stato logico del "comando locale" di inclusione<br />
delle soglie 81>.S1 ed 81
liberi da tensione.<br />
Ueventuale orotezione del secondario dei TV-l<br />
I generatori sincroni devono effettuare il paraF stella-triangolo aperto per la misura della tensione<br />
residua (MCB- Miniature Circu<strong>it</strong>-Brea-<br />
lelo tram<strong>it</strong>e DDI o altro interruttore. ouindi necess<strong>it</strong>ano<br />
di TV oosizionati necessariamente a kers, fusibili, ecc.) deve determinare I'apertura<br />
monte del DDI stesso.<br />
del DDl.<br />
I W-Nl per la misura della tension e frequenza ll collegamento tra la Pl e i TV-|, installati sul<br />
possono essere installaii fase/terra è non necess<strong>it</strong>ano<br />
della resistenzantiferrorisonanza. Vo, deve essere realizzato con le seguenti mo-<br />
lato <strong>MT</strong> per la misura della tensione residua<br />
ln caso di SPI operante su grandezze rilevate dal<strong>it</strong>à:<br />
in BT (frequenza e tensione) e distanze elevate<br />
(oltre 300 m) dei trasformatori/trasduttori stesso locale/cabina, per la connéssione tra i<br />
I se la Pl e i TV-l risiedono all'interno dello<br />
per la misura della tensione residua dal SPl, due ouadri. è sutficiente utilizzare un cavo bipolare<br />
twistato e schermato di sezione ade-<br />
è ammesso scoroorare la funzione di 59 Vo<br />
ed installarla<br />
orossim<strong>it</strong>à di tali trasformatori/ guata >1,5 mm2. Se la Pl e i TV-l non risiedono<br />
trasduttori. Tale protezione invierà alla Pl sia lo nello stesso locale/cabina, quindi con un percorso<br />
esterno ai locali, è necessario che il cavo<br />
scatto che il consenso oer lo sblocco voltmetrico.<br />
bipolare sia, oltre che twistato e schermato,<br />
Con tale soluzione deve esserè orevisto un anche armato, sempre di sezione adeguata<br />
opportuno mon<strong>it</strong>oraggio della continu<strong>it</strong>à della (>1,5 mmr);<br />
connessionè con la Pl, preve-<br />
I nel caso si intenda proteggere<br />
dendo lo scatto d€lla Pl qualora<br />
il cavo di collegamento tra W-l<br />
la connessione risulti assente.<br />
e Pl da eventuali guasti (cortoln<br />
tal caso le prove devono es-<br />
circuiio) attraverso un apparècsere<br />
fatte sul complesso delle<br />
chio di protèzione (interruttorè<br />
due protezioni e del canale di<br />
automatico dotato di contatti<br />
comunicazione.<br />
La Tabella 2 presenta ausiliari), I'intervento l'apertu-<br />
Nel caso si utilizzino TV-NI a le oossibili reqolazioni ra intenzionale dello slèsso<br />
monte del DG, glistessi non ne- del sistemadi órotezione deve provocare, tram<strong>it</strong>e un<br />
cess<strong>it</strong>ano di dispos<strong>it</strong>ivi di prote- interfaccia contatto normalmente aperto,<br />
zione a monte.<br />
lo scatto diretto del DDI (agen-<br />
Nel caso si utilizzino TVI a<br />
do sulla bobina a mancanza di<br />
monte del DG (o dei TA di fase)<br />
tensione o su un ingresso digiessi<br />
dovranno essere protetti,<br />
tale della Pl);<br />
lato <strong>MT</strong>, con un IMS combinato<br />
I come ulteriore possibil<strong>it</strong>à, tale<br />
con fusibili (ln < 6,3 A) a prote-<br />
contatto può agire direttamente<br />
zione del primario dei W. Se posizionati a valle sul Disoos<strong>it</strong>ivo Generale o indirettamente sullo<br />
di DG e TA di fase, non vi sono vincoli circa la stèsso attraverso la PG.<br />
protezione primaria dei TV<br />
medesimi. Inoltre, a prescindere dalla posizione<br />
della terna di TV:<br />
E DELLA FREQUENZA<br />
MISURA DELLE TENSIONI<br />
I I'inlervento di eventuali fusibili primari a protezione<br />
dei TV-l per la misura della tensione essere etfeltuata mediante una delle modal<strong>it</strong>à<br />
La misura dell6 tensioni e della frequenza può<br />
concatenata determina lo scatto del SPI per riportate nel segu<strong>it</strong>o.<br />
intervento della protezione di minima tensione<br />
(27ìt<br />
Caso A: 2 W-l fase-fase in <strong>MT</strong> o BT e 3 W-l a<br />
I I'intervento di eventuali fusibili primari a protezione<br />
dei TV oer la misura della tensione re-<br />
La frequenza (funzionè 81) deve essere neces-<br />
triangolo apefto in <strong>MT</strong><br />
sidua deve determinare l'apertura del DDI; l'eventuale<br />
protezione del secondario dei concatenate. in auanto non è ammesso misusariamente<br />
misurala a oartire dalle tensioni<br />
trasduttori di tensione per la misura delle tensioni<br />
di fase e/o concalenate {MCB, fusibili, terra sulla rete <strong>MT</strong>.<br />
rare la frequonza impiegando W-l inser<strong>it</strong>i fase-<br />
ecc.) determina lo scatto del SPI per intervento Qualora si utilizzino più misure, lo scatto deve<br />
della protezione di minima tensione (27). essere orevisto:<br />
Elett'ificazione 6/72013 n. 698 | 43
I in caso di minima frequenza considerando il rettamente dai trasduttori voltmetrici, oppure<br />
valore minore di frequenza misurato; a partire dalle tensioni concatenate calcolate<br />
I in caso di massima freouenza considerando internamente al relè. Qualora si utilizzino oiir<br />
il valore maggiore di frequenza misurato. grandezze di misura (almeno una concatenata),<br />
lo scatto devè essere previsto:<br />
La soluzione per la misura della frequenza è a<br />
scelta del costruttore.<br />
I in caso di minima frequenza considerando il<br />
La tensione (funzione 27.51, 27.52, 59.S1, valore minore di frequenza misurato;<br />
59.52) deve essere misurata a partire dalle 3 I in caso di massima frequenza considerando il<br />
tensioni concatenate. Non è ammesso misurare<br />
la tensione impiegando TV-l inser<strong>it</strong>i fase-<br />
La soluzione per la misura della frequenza è a<br />
valore maggiore di frequenza misurato,<br />
terra sulla rete <strong>MT</strong> e lo scatto deve essere orevisto:<br />
La misura delle tensioni per le funzioni 27.51,<br />
scelta del costruttore.<br />
I in caso di minima tensione considerando il 27.S2, 59.S1 e 59.52 deve awenire utilizzando<br />
valore minore di tensione misurato; le tensioni concatenate lo scatto deve essere<br />
I in caso di massima tensione considerando il orevisto:<br />
valore maggiore di tensione misurato. I in caso di minima tensione considerando il<br />
La misura delle tensioni al fine di ricavare le valore minore di tensione misurato;<br />
tensioni di sequenza diretta (27 Vd) ed inversa I in caso di massima tensione considerando il<br />
(59 Vi) può awènire, alternativamente, secondo<br />
uno dei metodi riportati nèl segu<strong>it</strong>o. Le tensioni di sequenza dretta Q7 Vd) ed in-<br />
valore maggiore di tensione misurato.<br />
A partire della terna di tensioni di fase, espressa<br />
in funzione di due tensioni concatenate mi-<br />
dalle tensioni di fase prelevate direttamente dai<br />
versa (59 Vi) possono essere calcolate a partire<br />
suratè direttamente:<br />
trasduttori voltmetrici, oppure a partire dalle<br />
tensioni concatenate calcolate internamente al<br />
,, U 12' a2 Ua<br />
no=_--_-3-<br />
relè secondo uno dei metodi riDortati nel segu<strong>it</strong>o.<br />
(a') tensione di sequenza diretta;<br />
A partire della terna di tensioni di fase, espressa<br />
in funzione di tre tensioni di fase mìsurate<br />
Vi+ a2 V2+ aVs<br />
direttamente:<br />
(b') tensione di sequenza inversa<br />
A partire dalla terna di tensioni concatenate<br />
misurate direttamente:<br />
Up+aU7+a.2U31<br />
(c) tensione di sequenza diretta<br />
Up + a2 U2s + ul)s1<br />
V1 + aV2+ a2V3<br />
(a) tensione di sequenza diretta;<br />
V1 + a2V2+aV3<br />
(b) tensione di sequenza inversa<br />
A partire dalla terna di tensioni concatenate<br />
calcolate:<br />
,t.-<br />
Up+aU4+a2Us1<br />
(d) tensione di sequenza inversa<br />
La mìsura della tensione residua (funzione 59<br />
Vo, utilizzata sia per lo scatto, con r<strong>it</strong>ardo intenzionale,<br />
che come avviamento, per la fun-<br />
Up + a2 U21 + aUsl<br />
(c) tensione di sequènza dirètta<br />
zione 81 V), deve awenire tram<strong>it</strong>e 3 TVI stella-triangolo<br />
aperto ed opportuna resistenza<br />
antiferrorisonanza.<br />
(d) tensione di sequenza inversa<br />
La misura della tensione residua (funzione 59<br />
Caso B: 3 W-Nl fase-terra in <strong>MT</strong> (divisori capac<strong>it</strong>ivi<br />
o resistivi puri, trasduttori di campo elettenzionale,<br />
che come awiamento, per la fun-<br />
Vo, utilizzata sia per lo scatto, con r<strong>it</strong>ardo intrico,<br />
etc.)<br />
zione 81 V). deve awenire ricostruendo la stessa<br />
all'interno della Pl a partire dalle 3 tensioni<br />
La frequenza (funzioni 81) può esser€ misurata<br />
a paÉire dalle tensioni di fase prelevate di-<br />
di fase.<br />
44 | Elettrificazione 6/72013 n.098
Caso C: misura diretta delle tensioni concatenate<br />
in BT e 3 W-Nl fase-terra o 3 W4 stellam<strong>it</strong>e<br />
3 TV induttivi stellalriangolo aperto ed<br />
zione 81 V), deve awenire dirètlamente tratriangolo<br />
apefto in <strong>MT</strong> per misura di tensione opportuna resistenza antiferrorisonanza, oppure<br />
ricostruendo la stessa all'interno della Pl<br />
residua<br />
La frequenza (funzioni 81) deve essere misurata<br />
a partire dalle tensioni BT concatenate. fase-terra.<br />
nel caso si faccia uso di trasduttori voltmetrici<br />
Qualora si utilizzino più grandezze di misura La tensione residua dève essere derivata sulla<br />
(almeno una concatenata), lo scatto deve essere<br />
previsto:<br />
tensione residua <strong>MT</strong> ricavata da una terna di<br />
media tensione; essa deve avere in ingresso la<br />
I in caso di minima frequenza considerando il TV collegati tra le fasi <strong>MT</strong> e la terra con un secondario<br />
dedicato allo scopo, oppure facendo<br />
valore minore di frequenza misurato;<br />
I in caso di massima frequenza considerando uso di TV-NI (con ricostruzione delle tensione<br />
il valore maggiore di frequenza misurato. residua all'interno del relè) posli a monte del<br />
La soluzione per la misura della frequenza è a DDI sulla rete <strong>MT</strong>.<br />
scelta del costruttore.<br />
In relazione allè caratteristiche della protezione<br />
La misura delle tensioni per le funzioni 27.51, si può ricorrere ad una delle seguenti alternative:<br />
27.S2, 59.S1 e 59.52 deve aweniÍe utilizzando<br />
le tensioni concatenate lo scalto deve essere I tensione ai capi dei secondari dei TV collegati<br />
a triangolo aperto;<br />
previsto:<br />
I in caso di minima tensione considerando il I tre tensioni secondarie (nél caso in cui la protezione<br />
ricavi la tensione residua dalle tre ten-<br />
valore minore di tensione misurato;<br />
I in caso di massima lensione considerando il sioni di fase).<br />
valore maggiore di tensione misurato. | ry devono avere rtrpporto di trasformazione<br />
La misura delle tensioni al fine di ricavare le tale da fornire, in caso di guasto franco monofase<br />
a terra, al massimo la tensione nominale<br />
tensioni di sequenza diretta (27 Vd) ed inversa<br />
(59 Vi) può awenire secondo uno dei metodi all'ingresso delle rispettive protezioni.<br />
riportati nel segu<strong>it</strong>o.<br />
A partire della terna di tensioni di fase, espressa<br />
in funzione di due tensioni concatenate mi-<br />
La stesura della terza edizione della norma <strong>CEI</strong><br />
CONSIDERAZIONI F<strong>IN</strong>ALI<br />
surate direttamente:<br />
0-<strong>16</strong> è awenuta in tempi rapidi in quanto occorreva<br />
un documento<br />
Up - d2 U2s<br />
che fornisse il necessario<br />
inquadramento normativo principalmente a<br />
quanto contenuto nell'Allegato 4.70 del Codice<br />
di Rete di Terna.<br />
(a') tensione di sequenza diretta;<br />
Up' a U23<br />
Questa attiv<strong>it</strong>à ha comportato un notevole<br />
sforzo da oarte del <strong>CEI</strong> che. se da un lato ha<br />
permesso di raggiungere I'obiettivo di disporre<br />
(b') tensione di sequenza inversa<br />
della norma nei tempi richiesti, dall'altro non<br />
I A partire dalla terna di tensioni concaTenateha permesso forse di verificare sufficienlemente<br />
tale documenlo, il quale contiene ancora un<br />
misurate di rettamente:<br />
certo numero di imprecisioni e punti di non facile<br />
inierpretaz ione.<br />
up +aU1+u2Us1<br />
ud<br />
La norma è quindi attualmente in fase di revi-<br />
(c) tensione di sequenza diretta<br />
U1<br />
p+a2U4+o,U31<br />
(O tensione di sequenza inversa<br />
La misura della tensione residua (funzione 59<br />
Vo, utilizzata sia per lo scatto, con r<strong>it</strong>ardo inlènzionale,<br />
che come avviamento, per la fun-<br />
sione, soprattutto per quanto riguarda gli allegati<br />
che maggiormente fanno riferimento agli<br />
aspetti applicativi.<br />
E' quindi auspicabile che il contributo congiunto<br />
dei vari attori coinvolti all'interno del<br />
Com<strong>it</strong>ato Tecnico di riferimento (produttori,<br />
distributori, laboratori, ecc.) possa portare entro<br />
tempi accettabili all'emissione di un nuovo<br />
testo emendato da errori e frutto del contributo<br />
congiunto di tute le parti.<br />
Elettrificazione 6/Z 2013 n. 698 | 45