Alla Dott. Angelo BELFIORE Direttore in missione Istituto ... - Sappe

Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria
Segreteria Regionale per la Sicilia -
e-mail sappe.bonsignore@alice.it
Prot. n. 103/2008
San Cataldo lì, 26 settembre 2008
Alla Dott. Angelo BELFIORE
Direttore in missione
Istituto Penitenziario
SAN CATALDO
E, p.c.:
Al Dott. Donato CAPECE
Segretario Generale S.A.P.Pe.
ROMA
Al Sig. Calogero NAVARRA
Segreterio Regionale S.A.P.Pe.
AGRIGENTO
Al Sig. Vincenzo MATTINA
Delegato Nazionale S.A.P.Pe.
SAN CATALDO
Oggetto: Programmazione mensile del servizio del personale di Pol.Penitenziaria
Cambio dei turni di servizio – Obbligo di informare il dipendente.
Pervengono lamentele, da parte del personale del Corpo di Polizia
Penitenziaria in servizio presso il Penitenziario da Lei diretto, correlate alla
circostanza consistente nell’omessa informazione al personale interessato della
variazione dei turni di servizio, rispetto a quelli programmati, per sopraggiunte, si
presume, indifferibili esigenze di servizio operate antecedentemente o
successivamente alla prima esposizione dei fogli di cui all’art. 30 del D.P.R.15
febbraio 1999, n. 82 (mod.14/A) , il tutto in palese violazione del 3° comma del citato
art. 30, D.P.R. 82/99 “Regolamento di servizio del Corpo di Polizia Penitenziaria” e
dell’art. 8, comma10, dell’Accordo Nazionale Quadro del 24 marzo 2004, il quale
recita: “I turni programmati non possono essere soggetti a variazione fatta eccezione

per effettive e motivate esigenze di servizio e per documentate necessità di carattere
personale o familiare del dipendente. Nel primo caso il Comandante di Reparto
informa tempestivamente, dando conferma per iscritto, il dipendente della variazione
del turno e delle ragioni…….”
Tuttavia, viste anche le continue e numerose modifiche al servizio
programmato che è nei fatti divenuto una sorta di servizio virtuale per nulla
attendibile, lo stesso ha anche causato la redazione di rapporti disciplinari nei
confronti del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che, attenendosi alla
programmazione mensile, non si presenta in servizio nel turno risultante dalle
successive e non comunicate variazioni.
Quanto sopra, pur auspicando ed immaginando che i rapporti disciplinari non
avranno alcun seguito qualora la S.V. accerterà la rispondenza a realtà di quanto
sopra descritto, ingenera comunque forte preoccupazione, malumore e persino
tensione fra il personale di Polizia Penitenziaria che si sentono oltre che lesi dalla
variazione del servizio programmato e dalla mancata tempestiva informazione, anche
beffati dal rapporto disciplinare.
Appare utile inoltre evidenziare come questa Organizzazione Sindacale trovi
assolutamente sbagliata e probabilmente illegittima l’immediata elevazione da
parte del Comandante di Reparto, di rapporti disciplinari al presentarsi delle
problematiche accennate, prima ancora di esperire qualsiasi approfondimento in
ordine alle reali responsabilità dei singoli, ciò perché dalle lagnanze assunte la
medesima pare abbia riferito, a coloro i quali siano andati incontro a quanto sopra
esposto, ad attenersi esclusivamente al Mod.14 ledendo di fatto un diritto assoluto.
Per quando sopra, nel chiedere alla S.V. di voler adottare opportuni
provvedimenti volti a garantire al personale di Polizia Penitenziaria in servizio
presso codesto Penitenziario il diritto di cui al comma 10, art. 8, dell’A.N.Q., si
richiede altresì di voler cortesemente sensibilizzare i dipendenti solitamente preposti
al Coordinamento della Sorveglianza Generale affinché, qualora si dovessero ancora
verificare episodi di natura analoga a quelli di cui trattasi, approfondiscano
compiutamente gli eventi prima di attribuire le responsabilità dell’accaduto a
coloro che invece ne risultano spesso e per molti versi le vittime.
Restando in attesa di cortese, urgentissimo riscontro scritto, si rinnovano
cordiali saluti.