2007 - 04 - Ex Allievi di Padre Arturo D'Onofrio
2007 - 04 - Ex Allievi di Padre Arturo D'Onofrio
2007 - 04 - Ex Allievi di Padre Arturo D'Onofrio
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PICCOLA OPERA DELLA REDENZIONE - VILLAGGIO DEL FANCIULLO - VISCIANO (NA)<br />
MENSILE MARIANO DEL SANTUARIO BASILICA MARIA SS. CONSOLATRICE DEL CARPINELLO<br />
TARIFFA ASSOCIAZIONE SENZA FINI DI LUCRO. “POSTE ITALIANE S.P.A.- Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/20<strong>04</strong> n° 46) art. 1 comma 2 DBC” - Napoli<br />
ANNO 57° N° 3 - Maggio <strong>2007</strong>
Perio<strong>di</strong>co della Piccola Opera della Redenzione<br />
Aut. Trib. Napoli n. 3757 del 27/5/1988 - Direzione, Redazione e Distribuzione: Visciano (NA), Tel 0818299205<br />
Direttore e<strong>di</strong>toriale: <strong>Padre</strong> Vito Terrin - Direttore responsabile: Mario Fabbrocini<br />
Stampa: Tipo-litografia “E<strong>di</strong>zioni Anselmi s.r.l.” Marigliano (NA) Tel. 081 841 1176<br />
Vi invitiamo a inviarci in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong><br />
persone interessate a ricevere la<br />
nostra rivista “Redenzione”<br />
ed aiutare i bambini poveri<br />
<strong>di</strong> tutto il mondo.<br />
ABBIAMO<br />
BISOGNO<br />
DI<br />
GIOVANI<br />
CORAGGIOSI!!!<br />
Disposti a donare<br />
la propria vita<br />
per i più bisognosi<br />
come missionari<br />
e missionarie !!!<br />
PER INFORMAZIONI:<br />
P. Giorgio, Tel 06 93548006<br />
Sr. Concetta, Tel 081 8299731<br />
www.c-mdr.org<br />
redenzione@c-mdr.org<br />
sommario<br />
La ______________________________________<br />
Parola del <strong>Padre</strong> 4<br />
Una boccata d’entusiasmo<br />
Scoprendo ______________________________________<br />
<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>... 6<br />
La mia testimonianza...<br />
L’Angolo ______________________________________<br />
della Famiglia 8<br />
Mamma e papà il mio cuore batte forte<br />
Quo ______________________________________<br />
Va<strong>di</strong>s? 10<br />
L’amore non è un’arte, è un dono<br />
Appunti ______________________________________<br />
<strong>di</strong> Teologia 12<br />
Alla riscoperta del Paraclito<br />
La ______________________________________<br />
pagina degli <strong>Ex</strong>-<strong>Allievi</strong> 14<br />
Il Convegno degli <strong>Ex</strong>-<strong>Allievi</strong><br />
Esperienze ______________________________________<br />
<strong>di</strong> Volontariato 16<br />
Associazione culturale “Aurelio Saragnese”<br />
In ______________________________________<br />
Breve... 18<br />
“Sacramentum Caritatis” - La sintesi<br />
In ______________________________________<br />
Breve... 22<br />
La Visita Pastorale a Visciano<br />
Una ragazza del<br />
Guatemala aiuta<br />
le suore ad acu<strong>di</strong>re<br />
amorevolmente<br />
un piccolo ospite<br />
Maggio<br />
<strong>2007</strong><br />
Vita ______________________________________<br />
del Santuario 23<br />
Pellegrini ______________________________________<br />
a Maria 24<br />
Pagine ______________________________________<br />
<strong>di</strong> Bontà 25<br />
Menico ______________________________________ 30
Pensieri <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />
Gesù Luce della nostra anima<br />
Riflessioni:<br />
"Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a men<strong>di</strong>care<br />
lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò<br />
cosa accadesse. Gli risposero: Passa Gesù il Nazareno! Allora<br />
incominciò a gridare: Gesù, Figlio <strong>di</strong> Davide, abbi<br />
pietà <strong>di</strong> me! Quelli che camminavano avanti lo sgridavano<br />
perché tacesse, ma egli continuava ancora più forte: Figlio<br />
<strong>di</strong> Davide, abbi pietà <strong>di</strong> me!<br />
Gesù allora si fermò e or<strong>di</strong>nò che glielo conducessero.<br />
Quando gli fu vicino, gli domandò: Che cosa vuoi che io<br />
faccia per te? Egli rispose: Signore, che io riabbia la vista!<br />
E Gesù gli <strong>di</strong>sse: Abbi <strong>di</strong> nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato. Subito ci vide<br />
<strong>di</strong> nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio".<br />
(Dal Vangelo secondo Luca 18,35-43)<br />
Quel cieco prima aveva domandato pietà. Poi domanda la luce. La sua<br />
fede è tanto grande che Gesù non fa come in casi analoghi: non lo tocca,<br />
non fa nessun gesto.<br />
Pronuncia solo una parola onnipotente:<br />
Abbi <strong>di</strong> nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato.<br />
La fede è la nostra luce. Chi è senza fede è un povero cieco, molto più<br />
infelice del cieco <strong>di</strong> Gerico. Quanti poveri ciechi, oggi nel mondo.<br />
Non vedono e non vogliono vedere. Non c'è cecità maggiore <strong>di</strong> chi<br />
chiude gli occhi <strong>di</strong>nanzi alla luce della fede.<br />
Che cosa, noi credenti, facciamo per costoro?: Il Concilio Vaticano II<br />
ha richiamato il laicato al dovere dell'apostolato. Ciascuno <strong>di</strong> noi deve<br />
rendere testimonianza a Cristo nel proprio ambiente, nella propria professione.<br />
Come credenti avvertiamo l'esigenza <strong>di</strong> essere testimoni <strong>di</strong> Cristo,<br />
luce del mondo, con l'esempio della propria vita?<br />
Dal Libro <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> “Brevi riflessioni sul Sacro Cuore <strong>di</strong> Gesù”<br />
redenzione - 3
La Parola del <strong>Padre</strong><br />
Una boccata<br />
d’entusiasmo...<br />
Il fermento delle opere in<br />
terra <strong>di</strong> missione stimola, e<br />
dà la forza per non arrenderci<br />
<strong>di</strong> fronte a <strong>di</strong>fficoltà e problemi<br />
vari; vale la pena contemplare<br />
il bene che si fa per<br />
sentirci stimolati come in una<br />
“Grande Gara <strong>di</strong> Bontà”, così<br />
la chiamerebbe <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>.<br />
Sono tornato da pochi giorni dalla<br />
consueta visita ai nostri missionari e<br />
missionarie in America Latina e francamente<br />
il fermento e l’entusiasmo<br />
sperimentato mi hanno rimandato a casa<br />
ricaricato. Per la verità la visita alle<br />
missioni faceva lo stesso effetto anche<br />
al nostro carissimo <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>.<br />
Faccio un piccolo elenco:<br />
Abbiamo aperto quattro nuove case:<br />
due noi missionari e due le nostre<br />
“consorelle”, due in Perù, una in Costarica<br />
e una nel San Salvador.<br />
In Bogotà, nel “Centro San Felipe<br />
Neri”, abbiamo inaugurato un nuovo<br />
centro specializzato <strong>di</strong> informatica per<br />
non vedenti con stampante “Braille” e<br />
lettori acustici.<br />
In Neiva le nostre suore hanno i-<br />
naugurato l’asilo per bambini poveri e<br />
già <strong>Padre</strong> Ramòn nostro confratello,<br />
sta celebrando l’Eucaristia in un salone<br />
grande, nella casa delle nostre suo-<br />
redenzione - 4
<strong>Padre</strong> Vito Terrin, MDR<br />
re, a un centinaio <strong>di</strong> persone, lì a<br />
fianco, dove vivono i nostri missionari.<br />
Un domani dovrà sorgere<br />
un nuovo santuario alla Vergine<br />
Consolatrice del Carpinello.<br />
In Guatemala a Sumpango,<br />
si respira aria <strong>di</strong> carità attorno a<br />
quel gruppo <strong>di</strong> bambini malati <strong>di</strong><br />
AIDS. Le nostre sorelle si pro<strong>di</strong>gano<br />
senza risparmiarsi per aiutarli in tutto, come vere mamme senza frontiere.<br />
In Costarica ho trovato <strong>Padre</strong> Giuseppe Conte con <strong>Padre</strong> Reynaldo intenti nella<br />
nuova missione, che Mons Vittorino Girar<strong>di</strong>, Vescovo <strong>di</strong> Tilaràn, ci ha affidato in “La<br />
Cruz”; si tratta <strong>di</strong> un paese al confine con il Nicaragua, dove oltre al centro urbano si<br />
deve assistere spiritualmente una trentina <strong>di</strong> frazioni, molte delle quali a ore <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza<br />
dal centro.<br />
In Perù sono arrivati padre Rosario e padre<br />
Anibal. Anche lì si tratta <strong>di</strong> una parrocchia<br />
molto povera. Pensate che c’è un solo telefono<br />
nel centro urbano, nella <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Chulukanas.<br />
Anche a loro tocca visitare moltissime frazioni<br />
sparse per la montagna.<br />
A tutto ciò va aggiunto il comune camminare<br />
<strong>di</strong> ogni casa nei vari paesi e nazioni dove<br />
ci troviamo.<br />
Dappertutto bambini e bambine con occhi<br />
interrogativi e voglia <strong>di</strong> pane e affetto, tante<br />
case dove si possono contare a migliaia coloro<br />
che vengono assistiti, educati ma soprattutto a-<br />
mati dai nostri confratelli e dalle nostre suore.<br />
Molti Vescovi ci chiedono aiuto, infatti è<br />
palese la problematica dovuta allo scarso numero <strong>di</strong> sacerdoti e suore per attendere a<br />
tanti assetati e affamati, e non solo <strong>di</strong> pane.<br />
Come vorremmo <strong>di</strong>r<br />
sempre <strong>di</strong> sì!! Ma le vocazioni<br />
sono poche, come<br />
già ci <strong>di</strong>ceva Gesù nel<br />
Vangelo: “la messe è molta<br />
ma gli operai pochi.”<br />
Preghiamo,<br />
preghiamo e ancora<br />
preghiamo, perché il<br />
Padrone della messe<br />
man<strong>di</strong> operai alla sua<br />
messe, perché trovi<br />
<strong>di</strong>sponibilità<br />
e generosità<br />
nei giovani <strong>di</strong> oggi.<br />
redenzione - 5
Scoprendo <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>....<br />
La mia<br />
testimonianza...<br />
Ho conosciuto <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> <strong>D'Onofrio</strong><br />
Domenica 27 Ottobre 1985.<br />
Me lo presentò Nicola Santorelli,<br />
<strong>di</strong> "Ra<strong>di</strong>o Carpine", a Visciano, dove mi e-<br />
ro recato per una manifestazione contro<br />
la "violenza negli sta<strong>di</strong>" organizzata dall'inter<br />
Club "Afìcionados Nerazzurri".<br />
Il Consiglio Direttivo del club organizzatore,<br />
con in testa l'allora Presidente<br />
Addeo Amorino, mi aveva contattato (come<br />
esponente dell'Inter Club Napoli "Dal<br />
Vesuvio con Amore" e come Animatore<br />
Salesiano) per le due fasi della Manifestazione:<br />
quella prettamente "spirituale"<br />
(in ricordo <strong>di</strong> tutti gli Sportivi scomparsi)<br />
e quella più specificamente sociopoliticoculturale<br />
sull'argomento "violenza negli<br />
sta<strong>di</strong>".<br />
Prima della celebrazione della Santa<br />
Messa, che veniva trasmessa anche via<br />
etere!<br />
Per correttezza, Nicola mi presentò<br />
<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> con cui avrei dovuto concordare<br />
il mio intervento dopo la lettura<br />
del Vangelo. <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> mi salutò come<br />
se mi conoscesse da sempre; con pochissime<br />
parole ci mettemmo subito d'accordo!<br />
Poi, Egli incominciò a rispondere<br />
alle domande rivoltegli dagli Amici Sportivi<br />
presenti nel Santuario <strong>di</strong> Visciano (ed<br />
erano veramente molti!), intrattenendo i<br />
visitatori, <strong>di</strong>stribuendo l'immagine <strong>di</strong> Maria<br />
Santissima Consolatrice del Carpinello,<br />
facendo (anche) da "Cicerone".<br />
Il tutto con un entusiasmo e una vitalità<br />
a <strong>di</strong>r poco per un Uomo <strong>di</strong> (allora) 71<br />
redenzione - 6
anni! Volevo conoscerLo meglio! Ma<br />
come avrei potuto fare? L'amabile<br />
"chiacchierata" con <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> mi a-<br />
veva reso piuttosto... curioso: volevo<br />
conoscerLo meglio questo "benedetto"<br />
prete, tanto amato dai vali<strong>di</strong> Animatori<br />
<strong>di</strong> "Ra<strong>di</strong>o Carpine" e dell'Inter<br />
Club Visciano.<br />
...E L'ho conosciuto poi, tanto è vero<br />
che non trovo parole adeguate per<br />
esprimere la mia stima incon<strong>di</strong>zionata<br />
nei suoi confronti. L'ho conosciuto<br />
perché, per vari anni, ho collaborato<br />
con l'emittente ra<strong>di</strong>ofonica viscianese<br />
e con il sodalizio nerazzurro locale...<br />
Senza essere retorico lo paragono a<br />
San Giovanni Bosco, il "prete rosso",<br />
un altro prete con l'unica passione <strong>di</strong><br />
aiutare giovani orfani o abbandonati<br />
(con l'unica <strong>di</strong>fferenza che Don Bosco<br />
è sempre stato ostacolato dai cosiddetti<br />
"benpensanti" della sua epoca,<br />
mentre <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> è sempre stato<br />
circondato da noti o anonimi benefattori<br />
fedeli a Maria Santissima Consolatrice<br />
del Carpinello...).<br />
Don Bosco, quin<strong>di</strong>, come <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>,<br />
anzi <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> come Don Bosco!<br />
Per entrambi, infatti, amare è<br />
donare, altrimenti non è donare.<br />
E' assurdo pensare ad un amore<br />
che non si dona, che non si sacrifica,<br />
che non soffre.<br />
Amare significa piangere con chi<br />
piange, gioire con chi gioisce. L'amore<br />
non è finzione, speculazione, sotterfugi.<br />
E' lealtà, <strong>di</strong>sinteresse, gratitu<strong>di</strong>ne.<br />
L'amore è tutto e fuori dell'amore è<br />
nulla! Se ha ragione Giacomo Leopar<strong>di</strong><br />
affermando che "l'amore è la vita e<br />
il principio vivificante della natura, come<br />
l'o<strong>di</strong>o è il principio <strong>di</strong>struttore e<br />
mortale”. Ugualmente è assai valida<br />
l'affermazione <strong>di</strong> Cicerone "Nulla è <strong>di</strong>fficile<br />
a chi ama".<br />
Probabilmente, anzi sicuramente, il<br />
carissimo <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> si è sempre<br />
collegato a queste due affermazioni<br />
tanto importanti, tanto attuali. Certamente<br />
avrà un posto nel cuore della<br />
moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> giovani e ragazzi a cui<br />
ha dato un<br />
pezzo <strong>di</strong> pane,<br />
un letto, un<br />
futuro!<br />
Un posto<br />
nel mio cuore<br />
certamente<br />
l'avrà sempre...<br />
che "ricordo"<br />
con<br />
sincero affetto<br />
e profonda<br />
stima Sacerdoti<br />
assieme a<br />
Don Diana,<br />
<strong>Padre</strong> Puglisi,<br />
Monsignor<br />
Romero, i vari<br />
"Missionari"<br />
sparsi nel<br />
mondo.<br />
Un posto nel mio album fotografico<br />
ce l'ha già: siamo ritratti,<br />
io e Lui, in Piazza San Pietro a Roma,<br />
con la Basilica alle nostre<br />
spalle. Il "vecchio" <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> è<br />
sotto il mio braccio sinistro, sereno,<br />
sorridente al "clic" della macchina<br />
fotografica <strong>di</strong> mia Moglie<br />
Giovanna.<br />
Emilio Vittozzi<br />
Emilio<br />
Vittozzi<br />
insieme a<br />
<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />
in Piazza<br />
San Pietro<br />
Tutti voi che avete conosciuto il nosro fondatore<br />
siete invitati ad inviare le vostre testimonianze,<br />
esperienze ed impressioni su <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />
Missionari della Divina Redenzione<br />
Piazza del Santuario, 22 80030 Visciano (NA)<br />
Tel: 081 829 9205 - Fax: 081 511 4125 - redenzione@c-mdr.org<br />
redenzione - 7
L’Angolo della Famiglia<br />
Mamma<br />
e papà<br />
il mio<br />
cuore<br />
batte forte<br />
Ho già argomentato nel precedente<br />
numero sulla sessualità come è<br />
sentita oggi e vissuta dagli adolescenti.<br />
Ho già anticipato che i figli hanno<br />
<strong>di</strong>fficoltà a parlarne con i loro genitori. In<br />
questo articolo ci vogliamo aiutare ad approfon<strong>di</strong>re<br />
il tema dell'affettività. Mi avvalgo<br />
del contributo della professoressa<br />
Raffaela Iafrate, in riferimento all'intervento<br />
molto interessante che ha fatto al convegno<br />
ecclesiale a Verona il 17 ottobre 2006.<br />
Lei insegna all'Università Cattolica del Sacro<br />
Cuore Psicologia dei gruppi e delle comunità.<br />
Ha dato un titolo al suo intervento:<br />
“passa dal cuore il futuro dell'uomo realizzato”.<br />
Il cristiano, è stato sottolineato nei primi<br />
interventi del convegno, in quanto testimone,<br />
è colui che vive come pellegrino e<br />
straniero in questo mondo. Affronta il viaggio<br />
della vita consapevole delle <strong>di</strong>fficoltà e<br />
dei rischi che incontrerà sul suo cammino,<br />
ma fiducioso e determinato a raggiungere<br />
la meta. L'educatore, i genitori che accompagnano<br />
i propri figli nella maturazione affettiva,<br />
devono in questo percorso tenere<br />
presente queste parole chiave:<br />
- Libertà dai con<strong>di</strong>zionamenti del mondo.<br />
- Coraggio <strong>di</strong> scommettere sul futuro.<br />
- Fiducia in una presenza che accompagna<br />
e sostiene, anche nella prova che i<br />
nostri ragazzi incontrano.<br />
È la speranza cristiana da inserire in o-<br />
gni ambito della vita. Oggi, si sa, si è perso<br />
un pò l'orizzonte escatologico. Il tramontare<br />
dell'idea che la vita abbia una <strong>di</strong>rezione,<br />
un senso, si esprime in un generalizzato<br />
appiattimento sul - qui e ora - la vita<br />
affettiva stessa risente <strong>di</strong> questa logica. I<br />
primi a farne le spese sono gli adolescenti,<br />
la cui affettività esplode in questa età. La<br />
libertà, il coraggio, la fiducia e la speranza<br />
del testimone sono così messe a dura prova<br />
anche e soprattutto nelle esperienze af-<br />
redenzione - 8
fettive.<br />
Queste oggi sono vissute come realtà<br />
dell'io in<strong>di</strong>viduale, pieno <strong>di</strong> se stesso e delle<br />
sue emozioni e quin<strong>di</strong> senza spazio per<br />
l'incontro con l'altro, che <strong>di</strong>viene così qualcosa<br />
<strong>di</strong> minaccioso da cui <strong>di</strong>fendersi o del<br />
quale appropriarsi, si svilisce in questo<br />
modo la proprietà caratterizzante, la sessualità<br />
come veicolo dell'affettività che è<br />
quella che ti porta ad andare verso l’altro.<br />
Assistiamo oggi ad una tendenza a contrapporre<br />
Affetto-norma, passione-ragione<br />
e a ridurre a pura emotività l'esperienza affettiva,<br />
concepita come tutta interna al soggetto.<br />
Autogenerantesi, passiva e ingovernabile<br />
dalla volontà e dalla ragione. Perde<br />
ogni riferimento etico.<br />
In evidenza c'è una concezione <strong>di</strong> uomo<br />
che nel campo affettivo tende sempre<br />
più a <strong>di</strong>ventare "ciò che si sente" frutto <strong>di</strong><br />
una separazione tra corpo e mente. Viene a<br />
mancare l'idea stessa <strong>di</strong> persona come essere<br />
umano con i suoi attributi <strong>di</strong> <strong>di</strong>gnità e<br />
vera libertà, in cui fisicità e spiritualità, natura<br />
e cultura sono ricondotti ad unità secondo<br />
una prospettiva che supera e trascende<br />
ogni deriva spiritualistica e materialistica,<br />
ma anche in<strong>di</strong>vidualistica e collettivistica.<br />
Nella persona, coscienza, affetti e re-<br />
<strong>Padre</strong> Lino Sibillin, MDR<br />
sponsabilità sociale infatti non si contrad<strong>di</strong>cono,<br />
ma sono <strong>di</strong>mensioni in<strong>di</strong>spensabili<br />
per la piena realizzazione dell'uomo che<br />
proprio in quanto persona è fondamentalmente<br />
"relazione" con l'altro.<br />
Occorre quin<strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re con forza (come<br />
il magistero ecclesiale non si stanca <strong>di</strong><br />
fare) che veramente degno dell'uomo è<br />
un amore che non si riduce alla <strong>di</strong>mensione<br />
istintiva e sessuale, ma al tempo<br />
stesso non la rinnega a favore <strong>di</strong> un a-<br />
stratto spiritualismo. È un amore che supera<br />
il determinismo dell'or<strong>di</strong>ne biologico<br />
per approdare ad un orizzonte <strong>di</strong> libertà.<br />
È un amore che è espressione della<br />
persona nella sua interezza, ossia dell'essere<br />
umano come essere in<strong>di</strong>viduale e sociale.<br />
Dotato <strong>di</strong> istinto e <strong>di</strong> ragione, <strong>di</strong> passione<br />
e <strong>di</strong> responsabilità.<br />
Un’autentica vita affettiva, come esperienza<br />
profondamente rispettosa dell'umano<br />
non può che essere un'esperienza <strong>di</strong> relazione,<br />
congiunta ad una <strong>di</strong>mensione etica.<br />
Nel prossimo articolo puntualizzerò<br />
ancora <strong>di</strong> più quali sono le peculiarità della<br />
vita affettiva della persona per non ingannare<br />
i nostri ragazzi in<strong>di</strong>rizzandoli verso<br />
un tipo <strong>di</strong> affettività che <strong>di</strong>a loro delle<br />
false attese e illusioni che si tramutano poi<br />
Per portare avanti tutte le nostre opere<br />
nel mondo, abbiamo bisogno <strong>di</strong> voi...<br />
Ecco alcune iniziative:<br />
Il cristiano in<br />
quanto<br />
testimone, è<br />
colui che vive<br />
come<br />
pellegrino e<br />
straniero in<br />
questo mondo.<br />
Affronta il<br />
viaggio della<br />
vita<br />
consapevole<br />
delle <strong>di</strong>fficoltà<br />
e dei rischi<br />
che incontrerà<br />
sul suo<br />
cammino, ma<br />
fiducioso e<br />
determinato a<br />
raggiungere<br />
la meta.<br />
La tua preghiera: Prega per i Sacerdoti e le Suore <strong>di</strong> P. <strong>Arturo</strong> che lavorano in Italia e nel Terzo Mondo per la salvezza<br />
dei fanciulli e giovani bisognosi, e per ottenere sante e numerose vocazioni sacerdotali e religiose.<br />
Fa’ conoscere: <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> e la sua Piccola Opera ai tuoi amici, e invitali a inviarci i propri in<strong>di</strong>rizzi per ricevere la<br />
nostra rivista “REDENZIONE”.<br />
Una Giornata <strong>di</strong> Pane: Con l’offerta <strong>di</strong> euro 25,00 procurerai il necessario per una giornata in uno dei nostri istituti<br />
nel mondo.<br />
Sostegno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sabile: Nei paesi del Terzo Mondo essere <strong>di</strong>sabili spesso comporta la totale emarginazione della società.<br />
Con la tua offerta <strong>di</strong> euro 50,00 assicurerai l'assistenza per un mese a uno dei <strong>di</strong>sabili assistiti nelle missioni.<br />
Con le vostre intenzioni <strong>di</strong> SS. Messe: I sacerdoti che svolgono l’apostolato nel mondo, celebrano ogni giorno la Santa<br />
Messa. Puoi inviarci le tue intenzioni che verrano applicate nelle Eucaristie celebrate dai nostri missionari.<br />
C.C.P. 455808 intestato a: Piccola Opera della Redenzione.<br />
redenzione - 9
Quo va<strong>di</strong>s?<br />
L’Amore<br />
non è un’arte<br />
è un dono<br />
IN DIALOGO<br />
In occasione della scorsa Giornata della Gioventù il papa Benedetto XVI<br />
ha richiamato con forza ai giovani l'attenzione sull'amore facendo una<br />
domanda iniziale E' possibile amare? A questo riguardo il Papa scriveva:<br />
"ogni persona avverte il desiderio <strong>di</strong> amare e <strong>di</strong> essere amata. Eppure<br />
quant'è <strong>di</strong>fficile amare, quanti errori e fallimenti devono registrarsi nell'amore!<br />
C'è persino chi giunge a dubitare che l'amore sia possibile.<br />
Ma se carenze affettive o delusioni sentimentali possono far pensare che<br />
amare sia un'utopia, un sogno irraggiungibile, bisogna forse rassegnarsi?<br />
No! L'amore è possibile e lo scopo <strong>di</strong> questo mio messaggio è <strong>di</strong> contribuire<br />
a ravvivare in ciascuno <strong>di</strong> voi, che siete il futuro e la speranza dell'umanità,<br />
la fiducia nell'amore vero, fedele, forte; un amore che genera<br />
pace e gioia; un amore che lega le persone, facendole sentire libere nel reciproco<br />
rispetto".
<strong>Padre</strong> Giorgio Arias, MDR<br />
Possiamo <strong>di</strong>re che l'amore vero è un<br />
dono, è un sentimento, ma anche molto<br />
<strong>di</strong> più: è una forza universale. Si trova<br />
nel profondo, non è nulla <strong>di</strong> personale,<br />
ma qualcosa che esiste al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> noi<br />
stessi. Erich Fromm <strong>di</strong>ceva che l'amore<br />
è un arte. Per <strong>di</strong>ventare maestri nell'arte<br />
<strong>di</strong> amare, bisogna procedere come se si<br />
stesse imparando qualsiasi altra arte, ma<br />
penso che questo non sia possibile; sarebbe<br />
impensabile imparare a modellare<br />
l'altro, come a <strong>di</strong>re che sarebbe solo appannaggio<br />
<strong>di</strong> pochi esperti.<br />
A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quanto sosteneva<br />
Fromm noi non possiamo dunque <strong>di</strong>ventare<br />
maestri dell'amore, ma esserne servitori.<br />
Ed essere servitori dell'amore non<br />
è altra cosa che darle il suo significato<br />
vero e ampio partendo dalla sorgente<br />
dell'amore vero, che è unica: è Dio. Lo<br />
pone bene in evidenza san Giovanni affermando<br />
che Dio è amore (lGv 4,8) "ora<br />
egli non vuol <strong>di</strong>re solo che Dio ci a-<br />
ma, ma che l'essere stesso <strong>di</strong> Dio è amore,<br />
siamo qui <strong>di</strong>nanzi alla rivelazione più<br />
luminosa della fonte dell'amore che è il<br />
Mistero Trinitario: in Dio Uno Trino, vi<br />
è un eterno scambio d'amore tra le persone<br />
del <strong>Padre</strong> del Figlio, e questo amore<br />
non è un'energia o un sentimento, ma<br />
una persona, è lo Spirito Santo". Se l'amore<br />
nelle sue variate forme non ha<br />
questa fonte tende a inari<strong>di</strong>rsi.<br />
Cari Giovani, abbiate il coraggio <strong>di</strong><br />
fermarvi per rivedere un po' la vostra<br />
forma d'amore oggi, forse vi renderete<br />
conto che la strada intrapresa non è<br />
quella giusta. "Impegnarsi ad amarsi come<br />
coppia è un cammino meraviglioso,<br />
che tuttavia richiede un tirocinio impegnativo.<br />
Il periodo del fidanzamento,<br />
fondamentale per costruire la coppia, è<br />
un tempo <strong>di</strong> attesa e <strong>di</strong> preparazione, che<br />
va vissuto nella castità dei gesti e delle<br />
parole. Ciò permette <strong>di</strong> maturare nell'amore,<br />
nella premura e nell'attenzione<br />
verso l'altro; aiuta ad esercitare il dominio<br />
<strong>di</strong> sé, a sviluppare il rispetto dell'altro,<br />
caratteristiche tutte del vero amore<br />
che non ricerca in primo luogo il proprio<br />
sod<strong>di</strong>sfacimento, né il proprio benessere".<br />
Per concludere riporto un pensiero<br />
dello psicologo Wilfried Nelles che mi<br />
sembra possa essere utile in questo cammino<br />
dell'amore <strong>di</strong> coppia: "Aver fede<br />
nell'amore non significa solo fidarsi del<br />
partner. Nella relazione è importante soprattutto<br />
essere fedeli al proprio amore<br />
verso l'altro, in<strong>di</strong>pendentemente da come<br />
si comporta. Senza <strong>di</strong>menticarsi che<br />
così come arriva, l'amore può anche andarsene.<br />
Non possiamo produrlo, ma<br />
neanche tenerlo imbrigliato... l'amore<br />
non finisce quando termina l'innamoramento.<br />
All'inizio <strong>di</strong> una relazione noi a-<br />
miamo principalmente le nostre azioni.<br />
In seguito ci confrontiamo sempre più<br />
con la realtà: quella dell'altro e del nostro<br />
comportamento nella relazione. E' a<br />
questa realtà che bisogna attenersi, che<br />
dobbiamo accogliere per crescere. E si<br />
cresce solo quando si accetta l'altro così<br />
com'è e lo si ama per quello che è veramente.<br />
Nello stesso tempo, però dobbiamo<br />
accettarci così come siamo ed essere <strong>di</strong>sponibili<br />
a donare il nostro amore, altrimenti<br />
continueremo ad amare solo l'immagine<br />
che ci siamo costruiti l'uno dell'altro.<br />
Bisogna dunque essere <strong>di</strong>sponibili<br />
a guardare sempre la relazione in<br />
modo nuovo e a saper affrontare il dolore<br />
delle nuove scoperte che l'amore poril<br />
significato<br />
vero<br />
e ampio<br />
dell'amore<br />
è unico:<br />
è Dio.<br />
redenzione - 11
Appunti <strong>di</strong> Teologia<br />
ALLA RISCOPERTA<br />
DEL PARACLITO<br />
redenzione - 12<br />
Per tanti secoli, lo Spirito Santo,<br />
la terza persona della Santissima<br />
Trinità, è stato ignorato, è<br />
rimasto sconosciuto, è stato subor<strong>di</strong>nato<br />
a Cristo e al <strong>Padre</strong>. Questo è stato<br />
causato in gran parte dallo sviluppo<br />
teologico, soprattutto quello occidentale,<br />
che ha concentrato tutta la<br />
sua riflessione teologica e pastorale<br />
su Cristo, non dando la giusta importanza<br />
alla persona dello Spirito, emarginandola<br />
o quasi ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong>menticandola.<br />
Lo Spirito Santo, però, negli ultimi decenni<br />
e soprattutto a partire dal Concilio<br />
Vaticano II, ha voluto riven<strong>di</strong>care<br />
la sua posizione ricordandoci e confermandoci<br />
che c’è, anzi che c’è sempre<br />
stato.<br />
Questo tempo, che ci prepara alla<br />
Pentecoste, è un momento favorevole<br />
per riscoprire l’azione dello Spirito<br />
Santo nella vita della Chiesa e nella<br />
vita <strong>di</strong> ogni singolo credente.<br />
Se facciamo alcuni passi in<strong>di</strong>etro ve<strong>di</strong>amo<br />
come la prima Pentecoste fu la<br />
manifestazione visibile dello Spirito<br />
che trasformò gli apostoli da pavi<strong>di</strong> in<br />
coraggiosi e inaugurò il tempo della
<strong>Padre</strong> Elio Londoño, MDR<br />
Chiesa come tempo dello Spirito. La<br />
sua potenza, però, non si esaurì lì,<br />
quello fu solo l’inizio <strong>di</strong> tutte le successive<br />
pentecosti della Chiesa. Se<br />
leggiamo il libro degli Atti degli Apostoli,<br />
lo Spirito Santo viene presentato<br />
come il protagonista della vita della<br />
Chiesa e delle comunità. Lo Spirito<br />
sostiene, conforta, sorregge e guida i<br />
credenti nella sua testimonianza <strong>di</strong><br />
fede e <strong>di</strong> amore.<br />
Ma anche il terzo vangelo ce lo presenta<br />
come il protagonista della vita<br />
<strong>di</strong> Gesù: si pensi alla sua concezione<br />
verginale, al suo battesimo, alla sua<br />
vita pubblica che si svolge tutta sotto<br />
il segno dello Spirito.<br />
Anche il nostro tempo è allora il tempo<br />
dello Spirito. Possiamo <strong>di</strong>re senza<br />
paura <strong>di</strong> sbagliare che non sono né il<br />
Papa, né i Vescovi, né i sacerdoti a<br />
portare avanti la Chiesa, ma è lo Spirito<br />
che l’ha guidata, l’ha illuminata,<br />
l’ha <strong>di</strong>fesa contro tutti quelli che volevano<br />
<strong>di</strong>struggerla. Quin<strong>di</strong> ancora oggi<br />
è lo Spirito il protagonista principale.<br />
Lo stesso Gesù risorto e glorioso<br />
che siede alla destra del <strong>Padre</strong> è voluto<br />
rimanere con noi, sacramentalmente,<br />
per la potenza dello Spirito<br />
Santo, nell’Eucaristia con il suo Corpo<br />
e il suo Sangue e anche spiritualmente<br />
nella nostra vita attraverso il medesimo<br />
Spirito che ci è stato donato.<br />
I nuovi movimenti ecclesiali che sono<br />
nati negli ultimi decenni, frutti dell’azione<br />
dello Spirito, sono un segno<br />
che richiama tutta la Chiesa e ogni<br />
credente a riscoprire la sua azione e<br />
a ricordarci che non c’è autentica vita<br />
cristiana se non sotto l’azione dello<br />
Spirito.<br />
Questo Santo Spirito che è lo Spirito<br />
<strong>di</strong> Cristo e anche lo Spirito del <strong>Padre</strong><br />
è il principio della nostra ra<strong>di</strong>cale trasformazione.<br />
E’ Colui che ci conduce<br />
per mano dal regno delle tenebre e<br />
dal territorio minato del male al Regno<br />
della luce.<br />
Lo Spirito può e vuole cambiare<br />
la nostra vita, dobbiamo però essere<br />
docili alla sua azione. La nostra<br />
esistenza è come una barca in<br />
mezzo al mare. Il vento-soffio dello<br />
Spirito c’è, spinge, ci vuole far navigare.<br />
Sta a noi sciogliere le vele perché<br />
possiamo a vele gonfie attraversare<br />
il mare e arrivare al porto tanto<br />
desiderato.<br />
Vieni, Spirito Santo,<br />
e irrompi come un vento impetuoso nelle nostre comunità,<br />
vieni a sconvolgere le nostre liturgie troppo rigide, i nostri consigli parrocchiali, pastorali,<br />
troppo convenzionali, le nostre catechesi troppo dotte,<br />
vieni a portare vita in queste nostre comunità troppo polverose, ammuffite, troppo or<strong>di</strong>nate.<br />
Vieni Spirito Santo come un fuoco ardente,<br />
brucia tutto ciò che ci impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> seguire il Vangelo <strong>di</strong> Gesù,<br />
brucia ogni nostro atteggiamento meschino, brucia ogni carico inutile,<br />
brucia ogni paura e ogni gelosia.<br />
Infiamma il nostro cuore, <strong>di</strong> un coraggio a tutta prova,<br />
<strong>di</strong> una generosità senza limiti, <strong>di</strong> una misericor<strong>di</strong>a inesauribile.<br />
Vieni, Spirito Santo, e insegnaci a parlare l'unico linguaggio<br />
che tutti possono comprendere:<br />
il linguaggio dell'amore, della salvezza, del perdono.<br />
Liberaci da tutto ciò che complica, indebolisce e annienta le nostre parole.<br />
Donaci <strong>di</strong> portare a tutti il lieto annuncio con parole cariche <strong>di</strong> bontà e rispetto.<br />
redenzione - 13
La Pagina degli “<strong>Ex</strong>-allievi”<br />
Convegno degli <strong>Ex</strong>-<strong>Allievi</strong><br />
della Piccola Opera<br />
della Redenzione<br />
Ogni qual volta vado da <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> mi capita<br />
un fatto strano: giunto ai pie<strong>di</strong> del monte<br />
una frenesia mi pervade tutto e mi mette<br />
in agitazione, quella strada in salita con i suoi tornanti<br />
mi appare interminabile, provo dentro un forte<br />
desiderio <strong>di</strong> arrivare presto per rivedere il <strong>Padre</strong>. Mi<br />
capitava ieri, mi capita anche oggi con la stessa intensità.<br />
E’ ancora presto perché la consapevolezza della<br />
Sua scomparsa mi riorienti e mi renda capace <strong>di</strong> percorrere<br />
da solo gli impervi sentieri della vita. Prima,<br />
pur con lunghe assenze, sapevo che Lui c’era, che mi<br />
aveva con sé, che mi seguiva con la sua preghiera. Avvertivo<br />
la Sua presenza e andavo tranquillamente a-<br />
vanti.<br />
E’ questo lo stato d’animo che mi ha accompagnato<br />
martedì primo maggio <strong>2007</strong> nel percorso da casa<br />
a Visciano e durante i lavori dell’Assemblea degli<br />
ex allievi <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>.<br />
La giornata ha avuto inizio nell’au<strong>di</strong>torium del<br />
Santuario della Vergine Consolatrice del Carpinello<br />
alle ore 9,30. La proiezione <strong>di</strong> un filmato riassuntivo<br />
delle attività svolte dalla Piccola Opera della Redenzione<br />
dalla fondazione ai giorni nostri, ha aperto la seduta.<br />
Prudenziano Ariosto, su invito del Presidente<br />
don Mario Fabbrocini, (dovrei <strong>di</strong>re Monsignore, ma<br />
non lo faccio, mi piace usare il don per non tagliare<br />
quel filo che ci lega lungo sessant’anni e più) procede<br />
a fare l’appello come recita la norma in questi casi.<br />
Al termine il Presidente <strong>di</strong>chiara aperti i lavori.<br />
Ci sono molti “ex” presenti, anche Di Pippo Mario,<br />
che, unitamente ad altri mancava da Visciano da<br />
molti anni. Prende la parola don Mario e, sempre<br />
commosso quando parla del <strong>Padre</strong>, sottolinea che è la<br />
prima assemblea della nostra Associazione senza <strong>Padre</strong><br />
<strong>Arturo</strong>, anzi, precisa, <strong>di</strong> Santo <strong>Arturo</strong>. Vedete, <strong>di</strong>ce<br />
con gioia profonda che traspare da tutto il volto, io<br />
sono convinto che si tratta <strong>di</strong> un santo, ho avuto modo<br />
<strong>di</strong> seguire <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>, <strong>di</strong> sperimentare il suo<br />
grande amore per Gesù e la Madonna attraverso l’amore<br />
grande che aveva per tutti, soprattutto per i bambini,<br />
gli adolescenti, per i quali “ha camminato il<br />
mondo” per accoglierli nelle sue tante case e per<br />
provvedere ai loro bisogni.<br />
Sappiamo, ha aggiunto, che Egli è con noi spiritualmente,<br />
ma anche fisicamente me<strong>di</strong>ante la presenza<br />
del suo successore <strong>Padre</strong> Vito Terrin, che è qui con<br />
noi dando continuità forte al rapporto della Piccola O-<br />
pera con la nostra associazione. Lo ringrazio per la<br />
sua presenza e chiedo a nome dell’associazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care<br />
un missionario della Congregazione nostro assistente<br />
spirituale.<br />
Occorre, ha proseguito, procedere alla conferma<br />
e/o alla elezione del comitato <strong>di</strong>rettivo, del Presidente,<br />
Vice Presidente, segretario del Presidente, segretario<br />
amministrativo, tesoriere e del collegio dei Sindaci<br />
e fare altri adempimenti normativi per dare completezza<br />
e funzionalità alla nostra associazione.<br />
redenzione - 14
La Pagina degli “<strong>Ex</strong>-allievi”<br />
Darò la parola a Giovanni Manzo, Vice Presidente,<br />
per il completamento <strong>di</strong> quanto richiesto dalla<br />
normativa per l’iscrizione all’albo regionale delle associazioni<br />
ONLUS e dell’apertura <strong>di</strong> un conto corrente<br />
presso le Poste italiane.<br />
Continua con<strong>di</strong>videndo con i presenti pensieri e<br />
sensazioni, nostalgie ed emozioni creando un’osmosi<br />
tra passato e presente che risveglia ricor<strong>di</strong> pregnanti<br />
capaci <strong>di</strong> calare su tutti un’atmosfera <strong>di</strong> grande<br />
fraternità.<br />
Don Vito Terrin prende la parola per confermare<br />
la continuità del rapporto, così come <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> faceva<br />
e che a breve in<strong>di</strong>cherà l’assistente spirituale<br />
dell’associazione.<br />
Dice, tra l’altro, che ha vissuto 42 anni con <strong>Padre</strong><br />
<strong>Arturo</strong> nella Piccola Opera della Redenzione, 20 dei<br />
quali trascorsi in terra <strong>di</strong> missione seguendo l’invito<br />
del <strong>Padre</strong> e che il Suo insegnamento orienta la sua vita<br />
<strong>di</strong> missionario e <strong>di</strong> Superiore della Congregazione<br />
dei Missionari della Divina Redenzione. Gli preme,<br />
afferma con forza, comunicare a tutti quanti hanno<br />
posto la domanda: cosa sarà della Piccola Opera dopo<br />
<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>? che tutti, sacerdoti e laici operanti<br />
nella Piccola Opera, hanno deciso <strong>di</strong> continuare nel<br />
solco tracciato da <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>.<br />
Infatti, nei primi mesi <strong>di</strong> quest’anno sono state a-<br />
perte nuove case in terra <strong>di</strong> missione da parte dei missionari<br />
e delle suore, ritenendo <strong>di</strong> dover corrispondere<br />
al desiderio <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>.<br />
Il sottoscritto prende la parola per comunicare ai<br />
presenti che finalmente si sta dando veste giuri<strong>di</strong>ca<br />
all’Associazione “ex allievi <strong>di</strong> <strong>Padre</strong>”, e che a breve<br />
potranno essere intraprese le iniziative necessarie per<br />
realizzare alcune delle attività previste dallo statuto.<br />
Vi sono stati alcuni interventi da parte <strong>di</strong> ex allievi<br />
presenti, tra i quali quello <strong>di</strong> Pasqualino Cutolo,<br />
chiamato in causa dal sottoscritto per la sua <strong>di</strong>sponibilità<br />
a curare la stampa del libro “PADRE ARTURO<br />
D’ONOFRIO, apostolo della gioventù”, scritto da<br />
don Mario Fabbrocini e dal prof. Meo Fioravante, e-<br />
<strong>di</strong>to dalla nostra associazione.<br />
Il suo intervento è stata particolarmente professionale<br />
e molto utile a rendere la veste tipografica significativamente<br />
avvincente.<br />
Ha ricordato, come solo lui sa fare, ex allievi ed<br />
episo<strong>di</strong> che sottolineano il grande amore suo e <strong>di</strong> tutti<br />
gli ex allievi per l’in<strong>di</strong>menticabile <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>.<br />
Al termine dei lavori è stato <strong>di</strong>stribuito ai presenti<br />
il libro su <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> perché tutti <strong>di</strong>ventino<br />
<strong>di</strong>ffusori dell’ opera del <strong>Padre</strong> e facciano nascere tanti<br />
benefattori desiderosi <strong>di</strong> sostenere i missionari e le<br />
missionarie della Divina Redenzione nel loro impegno<br />
<strong>di</strong> solidarietà verso i più deboli.<br />
La Santa Messa, celebrata nella cripta ove si trova<br />
<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>, è stata l’occasione per riconciliarsi<br />
con Dio e per ritrovare il rapporto con il <strong>Padre</strong> che ci<br />
assiste dall’alto. La commozione è stata intensa e generale.<br />
Le suore, come sempre, sono state squisitamente<br />
ospitali; hanno offerto il pranzo agli ex allievi presenti<br />
con le loro<br />
famiglie con la<br />
naturale e abituale<br />
cortesia e cura.<br />
La Madre Generale,<br />
suor Rosa,<br />
ha salutato i convenuti<br />
scusandosi<br />
se non è stata presente<br />
ai lavori e a<br />
tavola come sempre<br />
aveva fatto.<br />
L’assenza del <strong>Padre</strong><br />
ha reso impossibile<br />
la sua partecipazione<br />
proprio<br />
per la grande<br />
commozione che ancora provoca la sua <strong>di</strong>partita.<br />
Ha confermato la <strong>di</strong>sponibilità ad essere sempre<br />
pronta ad accogliere gli ex allievi e ha terminato augurando<br />
a tutti serenità e gioia, quella gioia che <strong>Padre</strong><br />
<strong>Arturo</strong> ha saputo <strong>di</strong>ffondere intorno a sé.<br />
Vogliamo riba<strong>di</strong>re a nome <strong>di</strong> tutti gli ex allievi il<br />
profondo affetto che ci lega alle Suore <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />
per tutto quanto hanno fatto e continuano a fare per<br />
i più svantaggiati.<br />
E’ stato con noi anche il dott. Pellegrino Gambardella,<br />
ex allievo e me<strong>di</strong>co personale <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>,<br />
il quale si è scusato per non aver partecipato ai<br />
lavori dell’assemblea fin dal mattino per impegni politico/amministrativi<br />
connessi alla sua Carica <strong>di</strong> Sindaco<br />
<strong>di</strong> Visciano. Noi lo scusiamo, si fa per <strong>di</strong>re, e gli<br />
vogliamo <strong>di</strong>re grazie per l’impegno messo in atto per<br />
reperire finanziamenti per la stampa del libro su <strong>Padre</strong><br />
<strong>Arturo</strong>.<br />
Al termine del pranzo, alcuni sono andati via, altri<br />
hanno scelto <strong>di</strong> visitare l’eremo dei Camaldoli.<br />
Giovanni Manzo<br />
redenzione - 15
Esperienze <strong>di</strong> Volontariato<br />
“Associazione Culturale<br />
Aurelio Saragnese”<br />
Una Associazione che opera in Torremaggiore<br />
in provincia <strong>di</strong> Foggia nata<br />
per la <strong>di</strong>ffusione della cultura nel proprio<br />
territorio, da qualche tempo ha abbracciato<br />
una nobilissima causa: Aiutare, con varie<br />
manifestazioni e attività, le Opere <strong>di</strong> <strong>Padre</strong><br />
<strong>Arturo</strong> e in particolare la “Casa della<br />
Provvidenza” che, guidata dalle nostre suore,<br />
accoglie e assiste un bel gruppo <strong>di</strong> anziane<br />
signore.<br />
L’associazione non si è risparmiata nel mettere<br />
in opera varie iniziative rivolte a raccogliere<br />
fon<strong>di</strong> per questa “Casa della Provvidenza”, ancora in ristrutturazione: a<br />
Giugno 2005 la manifestazione “Io si beneficenza”, nel <strong>di</strong>cembre 2006 “Galà<br />
<strong>di</strong> Beneficenza”, e prossimamente, più precisamente il 10 giugno c.a. organizza<br />
una maratona “Correndo Correndo per Torremaggiore”. Ma oltre ai vari<br />
contributi economici non ha nemmeno risparmiato tempo ed energie per<br />
aiutare nel volontariato le suore che operano in questa Casa.<br />
“Associazione Culturale Aurelio Saragnese”<br />
Il gruppo <strong>di</strong> religiose che operano in questa casa insieme a Madre Rosa<br />
Alcune delle nostre ospiti celebrano la festa <strong>di</strong> compleanno<br />
redenzione - 16<br />
Non possiamo che ringraziare questa associazione<br />
a nome <strong>di</strong> tutta la Piccola Opera della Redenzione,<br />
mentre assicuriamo le nostre preghiere<br />
perché la Vergine Consolatrice vi accompagni sempre.<br />
Suor Gladys Giraldo
Un viaggio alla scoperta<br />
delle missioni <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />
Ho sempre creduto che "essere cristiani" significasse "essere uomini" e non ho mai immaginato queste<br />
due realtà gran<strong>di</strong> e tremanti verità separate l'una dall'altra. Altresì, credo che il Sangue e l'Acqua scaturiti<br />
dal "costato <strong>di</strong>vino" <strong>di</strong> Gesù rappresentino il meraviglioso dono della Redenzione <strong>di</strong> Cristo per la<br />
nostra salvezza. L'uomo, offrendosi al mondo e al prossimo, con<strong>di</strong>vide e pratica l'amore <strong>di</strong> Cristo per gli uomini.<br />
Amare il prossimo è farsi carico delle altrui esigenze, <strong>di</strong>alogare con l'altro per capirlo, confrontarsi con l'opinione<br />
altrui; queste sono le basi vere <strong>di</strong> ciò che dovrebbe delineare il volontariato. Tutti i volontari sono operai appartenenti<br />
alla vigna del Signore, appartenenti allo stesso ovile, allo stesso pastore.<br />
In questa linea ho modellato la mia esperienza nelle zone metropolitane del <strong>di</strong>sagio dell'America Latina,<br />
dove la Chiesa opera in mille <strong>di</strong>fficoltà per la <strong>di</strong>ffusione del Vangelo. Le <strong>di</strong>fficoltà sono legate ai problemi della miseria<br />
e del degrado dell'uomo, al degrado politico, al degrado dello sviluppo. I centri <strong>di</strong> accoglienza e <strong>di</strong> formazione<br />
dei missionari della Divina Redenzione che sorgono in queste nazioni aiutano molto i giovani a non smarrirsi,<br />
costruendo il loro futuro come operai specializzati, artigiani, elettricisti, insegnanti. In tale <strong>di</strong>mensione umana<br />
viene inserita anche la formazione cristiana, affinché siano nella società strumenti <strong>di</strong> giustizia, <strong>di</strong> pace, <strong>di</strong> solidarietà<br />
e <strong>di</strong> progresso. Inoltre, ho visitato<br />
le case <strong>di</strong> formazione dei religiosi,<br />
che intendono consacrare la<br />
loro vita a Cristo, stando con Lui, annunciando<br />
il Vangelo a chi non lo<br />
conosce ancora, soprattutto dando<br />
la vita a servizio dei poveri. In questa<br />
visita nei centri <strong>di</strong> formazione<br />
dei religiosi ho pregato molto perché<br />
il Signore renda questa famiglia<br />
religiosa sempre feconda <strong>di</strong> nuovi figli,<br />
raggiunga l'ideale della perfetta<br />
carità, e collabori generosamente<br />
alla salvezza dei fratelli; ma soprattutto<br />
i suoi religiosi sappiano servire<br />
i fratelli e non a farsi servire, siano<br />
instancabili nel dono <strong>di</strong> sé, vigilanti<br />
nella preghiera, liberi ed accoglienti<br />
nel servizio della comunità. In queste<br />
zone, i missionari <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />
sono dei "fiori all'occhiello" per<br />
l'educazione della gioventù.<br />
Queste opere concrete sono state volute e iniziate da <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> <strong>D'Onofrio</strong> in tempi ancora <strong>di</strong>ffìcili per<br />
la sua gran<strong>di</strong>osa fede in Gesù e in Maria. Se potessi definire questi luoghi dove operano i Missionari della Divina<br />
Redenzione , potrei usare questa terminologia: tanti fari nel buio della notte, che aiutano i naviganti a non smarrire<br />
la loro rotta.<br />
Tale impegno a sostegno della gioventù richiede sia da parte dei missionari che dei volontari della Congregazione<br />
una vita spesa al servizio della comunità umana, per portare nelle realtà terrestri l'autentico spirito <strong>di</strong><br />
Cristo, per l'e<strong>di</strong>ficazione del suo regno. Inoltre, occorre molto denaro per continuare queste opere e centri <strong>di</strong> formazione<br />
per i giovani che cercano un loro futuro come operai professionali e specializzati.<br />
Penso che i sacrifici fatti per le missioni siano utili e necessari per essere <strong>di</strong> sostegno agli altri; ma credo ancora<br />
<strong>di</strong> più utile e fondamentale organizzarsi nel compiere esperienze missionarie in tali terre <strong>di</strong> missione nell'imparare<br />
sia a dare che nel ricevere. Serviamoci dello spirito <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> che ci <strong>di</strong>a questa zelo missionario<br />
per le anime bisognose.<br />
Mario Mottola<br />
redenzione - 17
Eucaristia,<br />
Mistero da credere<br />
Pubblichiamo la sintesi della prima parte dell’Esortazione Apostolica<br />
''Sacramentum Caritatis'' <strong>di</strong> Benedetto XVI<br />
<strong>di</strong> Daniele Lorenzi - Sara Bauducco<br />
«Questa è<br />
l'opera <strong>di</strong> Dio:<br />
credere in<br />
colui che Egli<br />
ha mandato»<br />
(Gv 6,29)<br />
Parte Prima – L’Eucaristia, mistero da credere<br />
Nella prima parte della sua esortazione, il Papa affronta<br />
il tema dell’Eucaristia come “mistero da credere”: lo<br />
stupore <strong>di</strong> fronte alla conversione sostanziale del pane e<br />
del vino nel corpo e sangue del Signore, la fede della<br />
Chiesa che si nutre e si realizza nei sacramenti. Ecco<br />
dunque da un lato la sottolineatura <strong>di</strong> un dono gratuito<br />
che la Chiesa può accogliere, celebrare e adorare “in fedele<br />
obbe<strong>di</strong>enza”, e dall’altro il ricordo del ruolo esercitato<br />
dallo Spirito Santo nello sviluppo delle varie forme<br />
liturgiche attuate nel tempo dalla Chiesa: due sottolineature<br />
volte a ricordare l’impossibilità <strong>di</strong> mutare aspetti sostanziali<br />
della dottrina della Chiesa riguardo a questo sacramento.<br />
Dopo aver ricordato l’importanza dell’Eucaristia per il<br />
<strong>di</strong>alogo ecumenico, in modo particolare con le chiese ortodosse<br />
che hanno conservato integralmente il rilievo ad<br />
essa dato, il Papa affronta il tema del rapporto fra l’Eucaristia<br />
e tutti gli altri sacramenti. Ed è qui che si fanno<br />
strada considerazioni pratiche sulla vita concreta dei fedeli<br />
in rapporto alle <strong>di</strong>verse scelte ed esperienze <strong>di</strong> vita.<br />
Così, dopo essersi chiesto se sia sufficientemente percepito<br />
il legame stretto che lega i tre sacramenti dell’iniziazione<br />
cristiana, il Papa ricorda che a tal riguardo le<br />
<strong>di</strong>fferenze fra la prassi occidentale e orientale riguardo<br />
all’or<strong>di</strong>ne temporale con cui sono amministrati tali sacramenti<br />
sono <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne strettamente pastorale e non<br />
dogmatico: tocca dunque alle singole conferenze episcopali<br />
nazionali verificare che il cammino venga compiuto<br />
in modo efficace. Importanza anche sul sacramento<br />
della riconciliazione, ancor più importante in un tempo<br />
in cui “i fedeli si trovano immersi in una cultura che tende<br />
a cancellare il senso del peccato”. L’invito ai vescovi<br />
è a promuovere una confessione frequente, con l’accortezza<br />
<strong>di</strong> limitare la prassi dell’assoluzione generale solo<br />
ai casi eccezionali previsti, essendo quella personale la<br />
forma or<strong>di</strong>naria della celebrazione del sacramento. Ai<br />
sacerdoti – coloro che hanno ricevuto il sacramento dell’or<strong>di</strong>ne<br />
- il Papa consiglia <strong>di</strong> non mettere mai “ in primo<br />
piano se stessi o le loro opinioni, ma Gesù Cristo:<br />
contrad<strong>di</strong>ce infatti l'identità sacerdotale ogni tentativo <strong>di</strong><br />
porre se stessi come protagonisti dell'azione liturgica”.<br />
Umiltà dunque, innanzitutto. E’ qui che viene affrontato<br />
il nodo del celibato sacerdotale, che il Papa ricorda essere<br />
“una ricchezza inestimabile”: “In unità con la tra<strong>di</strong>zione<br />
ecclesiale riba<strong>di</strong>sco la bellezza e l’importanza <strong>di</strong><br />
una vita sacerdotale vissuta nel celibato come segno e-<br />
spressivo della de<strong>di</strong>zione totale ed esclusiva a Cristo, alla<br />
Chiesa e al Regno <strong>di</strong> Dio, e ne confermo quin<strong>di</strong> l'obbligatorietà<br />
per la tra<strong>di</strong>zione latina”, scrive Benedetto<br />
XVI. E anche per ciò che concerne il problema della<br />
scarsità <strong>di</strong> sacerdoti il Papa riba<strong>di</strong>sce le tra<strong>di</strong>zionali risposte<br />
della Chiesa: una più equa <strong>di</strong>stribuzione del clero<br />
e un’attività pastorale volta a favorire le nuove vocazioni<br />
sacerdotali, pur con l’accortezza <strong>di</strong> mantenere saldo il<br />
doveroso <strong>di</strong>scernimento necessario per la formazione<br />
del clero. E poi, un atto <strong>di</strong> affidamento alla provvidenza<br />
<strong>di</strong>vina.<br />
Altrettanto cruciali le questioni riguardo al sacramento<br />
del matrimonio, che per il Papa ha una <strong>di</strong>mensione eucaristica<br />
nel reciproco consenso che marito e moglie si<br />
scambiano: matrimonio e famiglia - scrive Benedetto<br />
XVI - sono “istituzioni che devono essere promosse e<br />
<strong>di</strong>fese da ogni possibile equivoco sulla loro verità, perché<br />
ogni danno arrecato ad esse è <strong>di</strong> fatto una ferita che<br />
si arreca alla convivenza umana come tale”. Riba<strong>di</strong>ta<br />
l’unicità del matrimonio fra un uomo e una donna, il Papa<br />
ricorda la caratteristica dell’in<strong>di</strong>ssolubilità, <strong>di</strong>mensione<br />
alla quale “ogni vero amore non può che anelare”. Di<br />
“problema pastorale spinoso e complesso”, e anzi <strong>di</strong> una<br />
“vera piaga dell’o<strong>di</strong>erno contesto sociale”, parla il Papa<br />
riguardo al <strong>di</strong>vorzio e ai “fedeli che hanno contratto nuove<br />
nozze”. “Il Sinodo dei vescovi” -scrive Benedetto<br />
XVI- “ha confermato la prassi della Chiesa, fondata sul-
la Sacra Scrittura (cfr Mc 10,2-12), <strong>di</strong> non ammettere ai<br />
Sacramenti i <strong>di</strong>vorziati risposati, perché il loro stato e la<br />
loro con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> vita oggettivamente contrad<strong>di</strong>cono<br />
quell'unione <strong>di</strong> amore tra Cristo e la Chiesa che è significata<br />
ed attuata nell'Eucaristia”. I <strong>di</strong>vorziati comunque<br />
“continuano ad appartenere alla Chiesa che li segue con<br />
speciale attenzione, nel desiderio che coltivino, per quanto<br />
possibile, uno stile cristiano attraverso la partecipazione<br />
alla santa Messa, pur senza ricevere la Comunione,<br />
l'ascolto della Parola <strong>di</strong> Dio, l'Adorazione eucaristica, la<br />
preghiera, la partecipazione alla vita comunitaria, il <strong>di</strong>alogo<br />
confidente con un sacerdote o un maestro <strong>di</strong> vita<br />
spirituale, la de<strong>di</strong>zione alla carità vissuta, le opere <strong>di</strong> penitenza,<br />
l'impegno educativo verso i figli”. Riguardo al<br />
tema dell’annullamento del vincolo matrimoniale, il Papa<br />
ricorda la necessità che i tribunali ecclesiastici operino<br />
“sempre più vicino ai fedeli”, ma ricorda che “l’amore<br />
per la verità” deve essere ricercato e che laddove non<br />
venga riconosciuta la nullità del vincolo la Chiesa incoraggia<br />
i fedeli “a impegnarsi a vivere la loro relazione secondo<br />
le esigenze della legge <strong>di</strong> Dio, come amici, come<br />
fratello e sorella; così potranno riaccostarsi alla mensa<br />
eucaristica, con le attenzioni previste dalla provata prassi<br />
ecclesiale”. Un cammino che deve essere “sostenuto”<br />
dalla Chiesa evitando però <strong>di</strong> “bene<strong>di</strong>re queste relazioni”,<br />
cosicché “non sorgano confusioni circa il valore del<br />
Matrimonio”.<br />
Parte Seconda – L’Eucaristia, mistero da celebrare<br />
Nella seconda parte dell’esortazione apostolica il Papa<br />
affronta l’Eucaristia come “mistero da celebrare” e si<br />
concentra dunque sulla liturgia, ad iniziare dalla sua<br />
“bellezza”. “Poiché la liturgia eucaristica è essenzialmente<br />
actio Dei che ci coinvolge in Gesù per mezzo dello<br />
Spirito, il suo fondamento non è a <strong>di</strong>sposizione del nostro<br />
arbitrio e non può subire il ricatto delle mode del<br />
momento”: dunque, ricorda il Papa, non esiste separazione<br />
fra il modo retto e adeguato <strong>di</strong> celebrare la liturgia e<br />
la necessità <strong>di</strong> favorire la partecipazione dei fedeli: dunque,<br />
nessuna stravaganza liturgica ma “obbe<strong>di</strong>enza fedele<br />
alle norme liturgiche nella loro completezza”. E anzitutto<br />
al vescovo il compito <strong>di</strong> garantire che tutto ciò avvenga.<br />
Il Papa raccomanda dunque il rispetto dei libri liturgici,<br />
dei segni e dei gesti, della parola e del canto, dei<br />
colori e del movimento del corpo: la ricchezza della liturgia<br />
sta anche nella “varietà <strong>di</strong> registri” che vi si trovano.<br />
E a proposito del canto, il Papa conferma i suoi noti<br />
pensieri: “Nella sua bimillenaria storia la Chiesa ha creato,<br />
e continua a creare, musica e canti che costituiscono<br />
un patrimonio <strong>di</strong> fede e <strong>di</strong> amore che non deve andare<br />
perduto. Davvero, in liturgia non possiamo <strong>di</strong>re che un<br />
canto vale l'altro”. Dunque, “occorre evitare la generica<br />
improvvisazione o l'introduzione <strong>di</strong> generi musicali non<br />
rispettosi del senso della liturgia” perché “tutto, nel testo,<br />
nella melo<strong>di</strong>a e nell'esecuzione deve corrispondere al<br />
senso del mistero celebrato, alle parti del rito e ai tempi<br />
liturgici”. E inevitabile qui, per un noto amante del canto<br />
gregoriano come lui, la richiesta “che venga adeguatamente<br />
valorizzato il canto gregoriano in quanto canto<br />
proprio della liturgia romana”.<br />
Benedetto XVI passa poi in rassegna la struttura della celebrazione<br />
eucaristica, ad iniziare dall’unità del rito della<br />
Messa. Riguardo alla lettura della Bibbia, il Papa chiede<br />
che la liturgia della Parola “sia sempre debitamente<br />
preparata e vissuta”, ad iniziare dalla lettura dei testi, da<br />
affidare a “lettori ben preparati” e “se le circostanze lo<br />
rendono opportuno” da anticipare con “poche parole <strong>di</strong><br />
introduzione che aiutino i fedeli” nella comprensione del<br />
testo.<br />
E’ da migliorare la qualità delle omelie e soprattutto vanno<br />
evitate “quelle generiche o astratte”. Enfasi sull’offertorio<br />
(non un semplice “intervallo” fra la liturgia della<br />
parola e quella eucaristica) e sulla preghiera eucaristica,<br />
“momento centrale e culminante dell'intera celebrazione”.<br />
Il gesto <strong>di</strong> pace acquista un particolare rilievo “nel<br />
nostro tempo così spaventosamente carico <strong>di</strong> conflitti”:<br />
eppure, ricorda il Papa, il Sinodo ha rilevato “l’opportunità<br />
<strong>di</strong> moderare questo gesto, che può assumere espressioni<br />
eccessive, suscitando qualche confusione nell'assemblea<br />
proprio prima della Comunione”; il consiglio è<br />
quello <strong>di</strong> “limitare lo scambio della pace a chi sta più vicino”.<br />
Particolarmente delicato il tema della <strong>di</strong>stribuzione<br />
e ricezione dell'Eucaristia: il Papa rimanda ai recenti<br />
documenti emanati dalla Congregazione del culto <strong>di</strong>vino<br />
e della <strong>di</strong>sciplina dei sacramenti (e all’istruzione Redemptionis<br />
Sacramentum) per le prescrizioni della corretta<br />
prassi da seguire, e chiede che “tutte le comunità si<br />
attengano fedelmente alle norme vigenti, vedendo in esse<br />
l'espressione della fede e dell'amore che tutti dobbiamo<br />
avere nei confronti <strong>di</strong> questo sublime Sacramento”.<br />
Particolare attenzione è poi chiesta in quelle circostanze<br />
in cui sono presenti in chiesa persone non praticanti (ad<br />
esempio in occasione <strong>di</strong> funerali o matrimoni) o fedeli <strong>di</strong><br />
altre confessioni (la regola resta la non ammissione alla<br />
mensa eucaristica). In merito all’esortazione conciliare<br />
sulla partecipazione attiva dei fedeli ci sono state “incomprensioni”,<br />
<strong>di</strong>ce il Papa: l’interpretazione corretta è<br />
quella <strong>di</strong> fare in modo che non si assista “alla liturgia come<br />
estranei o spettatori muti”. Dal Papa in<strong>di</strong>cazioni anche<br />
in merito alla necessaria “chiarezza sui compiti specifici<br />
spettanti al sacerdote”, sull’attenzione ai <strong>di</strong>fferenti<br />
contesti culturali (inculturazione) e anche sulla partecipazione<br />
alla messa trasmessa attraverso ra<strong>di</strong>o e tv: “E’<br />
assai lodevole che anziani e malati partecipino alla santa<br />
Messa festiva attraverso le trasmissioni ra<strong>di</strong>otelevisive”<br />
ma non altrettanto può <strong>di</strong>rsi <strong>di</strong> chi così facendo “volesse<br />
<strong>di</strong>spensarsi dall'andare in chiesa per partecipare alla Celebrazione<br />
eucaristica nell'assemblea della Chiesa viva”:<br />
in questo caso non si adempie al precetto festivo.<br />
Il Papa pone l’accento sulla doverosa attenzione che la<br />
comunità cristiana deve prestare nei confronti dei malati,<br />
dei <strong>di</strong>sabili, dei carcerati, dei migranti. Spazio poi a gran<strong>di</strong><br />
e ristrette celebrazioni. Se le prime vanno limitate a situazioni<br />
straor<strong>di</strong>narie (fermo restando l’importanza degli<br />
incontri internazionali, per i quali il Papa consiglia l’uso<br />
della lingua latina, con l’eccezione delle letture, dell’omelia<br />
e della preghiera dei fedeli), per i piccoli gruppi<br />
Benedetto XVI ricorda che la scelta formativa che vi è<br />
sottesa deve essere armonizzata con l’insieme della proredenzione<br />
- 19
posta pastorale della <strong>di</strong>ocesi. Infatti “tali esperienze perderebbero<br />
il loro carattere pedagogico, se fossero sentite<br />
in antagonismo o in parallelo rispetto alla vita della<br />
Chiesa particolare: a tale proposito, il Sinodo ha evidenziato<br />
che i piccoli gruppi devono servire a unificare<br />
la comunità, non a frammentarla; che ciò deve trovare<br />
convalida nella prassi concreta e infine che questi gruppi<br />
devono favorire la partecipazione fruttuosa dell'intera<br />
assemblea e preservare, per quanto possibile, l'unità della<br />
vita liturgica delle singole famiglie”. Il Papa ricorda<br />
anche la necessità <strong>di</strong> avere formatori preparati nelle comunità<br />
ecclesiali, con un “maggiore coinvolgimento<br />
delle Comunità <strong>di</strong> vita consacrata, dei movimenti e delle<br />
aggregazioni che, in forza dei loro propri carismi,<br />
possono arrecare nuovo slancio alla formazione cristiana”.<br />
Benedetto XVI segnala inoltre il legame fra celebrazione<br />
e adorazione (l’Eucaristia è data per essere a-<br />
dorata e per essere mangiata) e raccomanda la pratica<br />
dell’adorazione, anche perpetua: momenti che devono<br />
essere promossi sempre più anche dalle parrocchie e dai<br />
gruppi ecclesiali. E attenzione va posta al luogo in cui<br />
collocare all’interno della chiesa il tabernacolo.<br />
Parte Terza – L’Eucaristia, mistero da vivere<br />
Il sapore dell’Eucaristia deve spandersi in ogni attimo<br />
della quoti<strong>di</strong>anità umana perché il cristiano possa veramente<br />
essere Figlio <strong>di</strong> Dio e ripagare il sacrificio che per<br />
lui è stato fatto in nome dell’Amore. E’ questa la chiave<br />
<strong>di</strong> lettura – tutta spirituale - che primeggia nella terza<br />
parte dell’esortazione, de<strong>di</strong>cata all’Eucaristia come “mistero<br />
da vivere”. Il sacrificio (etimologicamente, “fare<br />
sacro”) che si ripete sull’altare si riempie <strong>di</strong> significato<br />
pensando all’Eucaristia come culmine della vita comunitaria<br />
e simbolo del sacrificio <strong>di</strong> Cristo: il Dio Fatto<br />
Uomo, <strong>di</strong>ce il Papa, invita gli uomini a vivere secondo<br />
l’insegnamento del Vangelo.<br />
Benedetto XVI pone l’accento sull’importanza del santificare<br />
la domenica (e cita Sant’Ignazio <strong>di</strong> Antiochia,<br />
per il quale i cristiani sono coloro che vivono “secondo<br />
la domenica”). Quin<strong>di</strong>, non l’ultimo giorno della settimana<br />
per “staccare dal lavoro”, ma il primo per celebrare<br />
la risurrezione <strong>di</strong> Cristo partecipando alla liturgia eucaristica<br />
con la propria comunità. Un giorno che dona<br />
nuova linfa per testimoniare il messaggio <strong>di</strong> Cristo. E’<br />
per questo che dal pontefice arriva l’invito ad organizzare<br />
eventi collaterali alle messe, come feste per bambini,<br />
giovani e adulti, pellegrinaggi ed opere <strong>di</strong> carità. Il riposo<br />
domenicale deve aiutare a riconquistare la giusta<br />
proporzione delle cose: il lavoro non deve cioè essere<br />
considerato unico scopo della vita; anzi, è proprio vivendo<br />
la domenica che l’uomo trova il senso della propria<br />
vita e dello stesso lavoro che compie.<br />
L’attenzione del Papa continua sul giorno della domenica:<br />
Benedetto XVI ricorda che Messa e assemblea domenicale<br />
sono due realtà ben <strong>di</strong>fferenti (la prima è curata<br />
da un sacerdote, la seconda ne è priva e necessita per<br />
questo <strong>di</strong> una particolare cura nella preparazione della<br />
Liturgia della Parola), e in<strong>di</strong>spensabile. La domenica,<br />
chiamata anche Dies Ecclesiae, è il giorno della comunità<br />
in cui ogni cristiano si sente parte dello stesso Corpo:<br />
così la Chiesa si respira e si vive in ambito <strong>di</strong>ocesano<br />
e parrocchiale. Benedetto XVI invita ad abbandonare<br />
caratteri in<strong>di</strong>vidualistici e ad abbracciare invece un<br />
sano senso <strong>di</strong> appartenenza alla propria realtà territoriale,<br />
come membra della Chiesa. Credere in Cristo va ben<br />
oltre insomma l’avere una convinzione privata: il richiamo<br />
è quello a trasformare l’Eucaristia in spiritualità<br />
e questa in vita per valorizzare l’altro che si incontra<br />
sulla propria strada ogni giorno.<br />
C’è un appello alle famiglie (ambiente privilegiato per<br />
l’educazione dei figli, perché l’amore tra uomo e donna<br />
sia vissuto “in santità”), e parallelamente la raccomandazione<br />
ai sacerdoti della “celebrazione quoti<strong>di</strong>ana della<br />
santa Messa, anche quando non ci fosse partecipazione<br />
<strong>di</strong> fedeli”. Ricordando poi i consacrati, Benedetto X-<br />
VI parla <strong>di</strong> “verginità consacrata” riconducendo la forza<br />
della testimonianza al mistero dell’Eucaristia e al rapporto<br />
con lo Sposo. Ma è una “regola d’oro” che il Papa<br />
ricorda in modo particolare: quella <strong>di</strong> scoprire la purezza<br />
e l’immensità dell’Amore <strong>di</strong> Cristo nella propria<br />
vocazione. Una testimonianza che il Papa ricorda in modo<br />
particolare ai legislatori, perché <strong>di</strong>fendano la “vita u-<br />
mana, dal concepimento fino alla morte naturale, la famiglia<br />
fondata sul matrimonio tra uomo e donna, la libertà<br />
<strong>di</strong> educazione dei figli e la promozione del bene<br />
comune in tutte le sue forme” (par. 83). Comunicare<br />
Cristo deve essere l’obiettivo della Chiesa e <strong>di</strong> ogni fedele,<br />
senza se e senza ma, fino al martirio se necessario.<br />
In questo <strong>di</strong>segno si spiega il “lavoro missionario” per<br />
annunciare Cristo e il suo messaggio <strong>di</strong> salvezza cui fa<br />
riferimento il Papa ringraziando quei sacerdoti e vescovi,<br />
consacrati e laici che compiono la missione in luoghi<br />
privi <strong>di</strong> libertà religiosa.<br />
Negli ultimi paragrafi, poi, Benedetto XVI esplicita l’aspetto<br />
sociale del messaggio evangelico che passa attraverso<br />
il mistero dell’Eucaristia: riconciliarsi e creare occasioni<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo volte alla pace e a restituire <strong>di</strong>gnità ad<br />
ogni uomo sono le parole chiave per combattere la <strong>di</strong>sparità<br />
tra ricchi e poveri e mettere a tacere le armi. E<br />
punta il <strong>di</strong>to (n° 80) su chi sfrutta le risorse per accrescere<br />
gli armamenti: decisi richiami all’attualità che non<br />
devono restare inascoltati e che, infine, si incrociano<br />
con la dottrina sociale della Chiesa. Così, dopo un ultimo<br />
appello a comportarsi responsabilmente per la salvaguar<strong>di</strong>a<br />
del creato quale dono <strong>di</strong> Dio, Benedetto XVI<br />
accoglie la proposta del Sinodo per la promozione della<br />
dottrina tra i fedeli attraverso la <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> un<br />
Compen<strong>di</strong>o che aiuti a comprendere la celebrazione dell’Eucaristia<br />
e l’adorazione del Santissimo Sacramento.<br />
In questo lungo percorso sull’Eucaristia, metafora - e allo<br />
stesso tempo - significato pieno della vita, la grande<br />
e rassicurante consapevolezza che sostiene il cristiano è<br />
quella che Benedetto XVI segnala nella preghiera <strong>di</strong><br />
conclusione: “La vera gioia è riconoscere che il Signore<br />
rimane tra noi, compagno fedele del nostro cammino”.<br />
sintesi <strong>di</strong> Daniele Lorenzi - Sara Bauducco<br />
Fonte: www.Korazym.org<br />
redenzione - 20
Via Crucis Vivente<br />
È tempo che qualcosa cambi! Se davvero arrivasse qualcuno, capace <strong>di</strong> rimettere tutto <strong>di</strong> nuovo a posto,<br />
e rendere tutto <strong>di</strong> nuovo sano, che tutto avesse nelle mani, persino il potere <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care il bene e il male!<br />
Non hanno detto questo i profeti? Un Sovrano più saggio, un leader, meglio ancora un guaritore.<br />
Ai suoi pie<strong>di</strong> io stenderei persino i miei vestiti, un tappeto rosso, perché non inciampi.<br />
In due delle nostre parrocchie, il Venerdì Santo, si è svolta la rappressentazione della Passione <strong>di</strong> nostro<br />
Signore Gesu Cristo, ve<strong>di</strong>amo brevemente come sono andate le due manifestazioni:<br />
Visciano: Parrocchia S. Maria Assunta in Cielo<br />
Si è svolta, all’ombra del Campanile, il Venerdì Santo, la rappresentazione della<br />
Passione e morte <strong>di</strong> Gesù. La messa in scena delle ultime ore della vita terrena <strong>di</strong><br />
Cristo ha visto la partecipazione <strong>di</strong> un vero “fiume umano”, come non si vedeva<br />
da anni. La presenza <strong>di</strong> tanta gente dà un’idea del bisogno<br />
<strong>di</strong> vivere la fede. La manifestazione che è iniziata<br />
alle 20.30 si è protratta fino alle 23. L’ora troppo<br />
tarda non ha però scoraggiato la gente che ha seguito<br />
le varie scene, soprattutto la Via Crucis resa ancora<br />
più suggestiva dal buio, fino alla crocifisione <strong>di</strong> Gesù e<br />
dei ladroni dove si è raggiunto il pathos maggiore.<br />
Maria La Manna<br />
Torre Annunziata: Parrocchia S. Michele Arcangelo a Cattori<br />
La Via Crucis vivente, che ha visto la partecipazione <strong>di</strong> un centinaio <strong>di</strong> personaggi<br />
tra ragazzi, giovani e adulti, ha voluto dare un messaggio <strong>di</strong> speranza a quanti<br />
nella vita sono alla ricerca <strong>di</strong> un senso, <strong>di</strong> quanti non riconoscono in Gesù la Vita<br />
vera, <strong>di</strong> quanti vivono <strong>di</strong>sperati nell'ora della prova. Sicuramente nel cuore <strong>di</strong><br />
tanti che hanno partecipato con fede "qualcosa è cambiato": le lacrime che scendevano<br />
sul volto della gente nel vedere Gesù morire<br />
tra le onde del mare che sono state l'espressione<br />
concreta <strong>di</strong> un animo fortemente toccato dall'amore<br />
<strong>di</strong> Dio. Colgo l'occasione <strong>di</strong> ringraziare a nome<br />
della Comunità Parrocchiale S. Michele Arcangelo,<br />
tutti coloro che hanno partecipato e si sono pro<strong>di</strong>gati<br />
per la realizzazione <strong>di</strong> tale evento religioso. Grazie <strong>di</strong> cuore!<br />
P. Domenico La Manna<br />
Visciano-NA 10 Aprile <strong>2007</strong>: “Festa degli Anziani”<br />
Allegria e tanta voglia <strong>di</strong> stare assieme nella festa degli anziani, tenutasi martedì<br />
10 aprile a Visciano. Un appuntamento solitamente invernale, e per la prima volta<br />
ora anche primaverile, che si ripete ininterrottamente ormai da <strong>di</strong>versi anni.<br />
Nei locali dell’Oasi <strong>di</strong> Maria, con l'organizzazione della parrocchia e dell’Oratorio<br />
San Luigi, si sono ritrovati ben 142 nonni, i quali hanno partecipato gioiosamente<br />
all'incontro conviviale. E' stato un giorno <strong>di</strong> festa per tutta la comunità. Nella<br />
Chiesa parrocchiale gremita per la celebrazione eucaristica, ebbe inizio una giornata<br />
intensa per la spiritualità e i momenti conviviali. <strong>Padre</strong> Mario ha coinvolto<br />
l'assemblea impartendo I'unzione degli infermi. Con uno spirito rinnovato<br />
i presenti, dopo la S. Messa, sono stati accolti<br />
nell’Oasi <strong>di</strong> Maria per il pranzo. Le scenette e le<br />
canzoni preparate dagli animatori hanno accompagnato<br />
un pomeriggio <strong>di</strong> festa ricco <strong>di</strong> allegria,<br />
con la partecipazione <strong>di</strong> alcuni anziani nei canti<br />
e nei balli. A conclusione della giornata è stato<br />
rinnovato l'appuntamento per il prossimo anno.<br />
Felice D’Onofrio<br />
redenzione - 21
La Visita Pastorale<br />
<strong>di</strong> S.E. Mons. Beniamino Depalma<br />
Arcivescovo-Vescovo <strong>di</strong> Nola<br />
nella Parrocchia <strong>di</strong><br />
Santa Maria Assunta in Cielo<br />
Visciano 15 - 22 Aprile <strong>2007</strong><br />
redenzione - 22<br />
Domenica 12 aprile <strong>2007</strong> si è conclusa nel Santuario<br />
Basilica Maria S.S. Consolatrice del<br />
Carpinello <strong>di</strong> Visciano la visita pastorale <strong>di</strong><br />
Sua Ecc. Mons. Beniamino Depalma nella comunità<br />
parrocchiale <strong>di</strong> Visciano. Una settimana densa d'incontri<br />
durante i quali il Vescovo ha cercato <strong>di</strong> farsi un'idea<br />
della realtà sociale e religiosa <strong>di</strong> Visciano. Ha voluto indagare<br />
e scoprire la qualità della fede degli abitanti del<br />
piccolo centro. Il Vescovo ha affidato ai singoli gruppi<br />
e all'intera comunità dei punti car<strong>di</strong>ne sui quali far ruotare<br />
e sviluppare la vita sociale del paese; Parole come<br />
missione, incontro, sinergia con i padri Missionari della<br />
Divina Redenzione, accoglienza e attenzione ai bisogni<br />
dei vari gruppi sociali presenti nella comunità (famiglie,<br />
bambini, anziani, giovani).<br />
Dopo l'ascolto e la conoscenza dei singoli gruppi, associazioni<br />
e movimenti parrocchiali, è giunta la proposta<br />
dell'apertura <strong>di</strong> una Sala della comunità, uno spazio,<br />
ha sottolineato Mons. Depalma, per favorire l'aggregazione<br />
e il <strong>di</strong>alogo dell'intera comunità e la riapertura<br />
della "CARITAS". L'incontro con i componenti del<br />
Consiglio Comunale <strong>di</strong> Visciano è stato particolarmente<br />
importante è stata messa in evidenza la preoccupazione<br />
per l'emergenza ambientale, altro problema per il<br />
quale il Vescovo ha sollecitato il Consiglio Pastorale<br />
Parrocchiale ad agire <strong>di</strong>rettamente contro gli abusi sul<br />
nostro territorio. Quest'organo, infatti, come afferma<br />
Mons. Depalma, ha un ruolo attivo nella parrocchia che<br />
non deve essere <strong>di</strong> sola programmazione e ratifica delle<br />
cose da fare ma deve <strong>di</strong>ventare luogo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione sulle<br />
problematiche della comunità e soprattutto luogo della<br />
risoluzione <strong>di</strong> tali problemi. Naturalmente con l'aiuto<br />
<strong>di</strong> figure competenti. Sua Eccellenza il Vescovo ha fatto<br />
in modo che al Consiglio Pastorale ci fossero Don Pino<br />
De Stefano, Don Aniello Tortora e Don Alfonso Pisciotta.<br />
responsabili dell'ufficio Comunicazioni, dell'Ufficio<br />
Pastorale Sociale e della Pastorale Familiare<br />
della Diocesi, per in<strong>di</strong>care ai presenti le possibilità <strong>di</strong><br />
scambio e <strong>di</strong> cooperazione tra Diocesi e Parrocchie.<br />
La settimana de<strong>di</strong>cata alla visita pastorale ha avuto<br />
alcuni momenti <strong>di</strong> forte spiritualità e catechesi in cui il<br />
Vescovo ha svolto il suo ruolo <strong>di</strong> Pastore attento; tra<br />
questi l'incontro de<strong>di</strong>cato alla "lectio <strong>di</strong>vina" in cui è<br />
stata messa in luce la bellezza racchiusa nella Parola <strong>di</strong><br />
Dio letta in maniera semplice ed efficace. La lettera <strong>di</strong><br />
Pietro, questo il brano scelto da Mons. Depalma, è stata<br />
la lettura <strong>di</strong> ogni cattolico che sceglie <strong>di</strong> impegnarsi<br />
nella vita comunitaria, in quella familiare e in quella i-<br />
stituzionale. Un altro momento vivo è stato l'incontro<br />
con i giovani nel quale il Vescovo ha voluto comunicare<br />
l'importanza <strong>di</strong> dare senso alla vita scegliendo Gesù<br />
come guida.<br />
La visita Pastorale ha lasciato negli abitanti <strong>di</strong> Visciano<br />
tante tracce su cui lavorare e delle responsabilità<br />
che i laici della comunità parrocchiale si sono assunte<br />
per cercare <strong>di</strong> migliorare e <strong>di</strong> affrontare in maniera concreta<br />
i problemi della comunità. Di sicuro Sua Eccellenza<br />
Mons. Beniamino Depalma ha lasciato parole e<br />
semi <strong>di</strong> speranza e <strong>di</strong> incoraggiamento ed ha portato con<br />
sé l'immagine <strong>di</strong> una comunità che ha tanta voglia <strong>di</strong><br />
crescere nella fede e nell'unità.<br />
Joletta Manganiello
“Le Stelle<br />
<strong>di</strong> Maria”<br />
Vita del Santuario<br />
Maria accende le stelle della<br />
comunità <strong>di</strong> Sasso <strong>di</strong> Roccarainola<br />
Con grande gioia, affetto ed entusiasmo, il prof. Mons. Mario<br />
Fabbrocini, il 20 gennaio u.s. ha accolto insieme alla sua comunità<br />
<strong>di</strong> Sasso il nostro gruppo <strong>di</strong> preghiera. Don Mario è<br />
stato uno dei primi orfanelli accolti da P. <strong>Arturo</strong> nella sua Opera, è stato<br />
il suo fedele segretario, lo ha seguito silenziosamente e amorevolmente<br />
nelle sue avventure <strong>di</strong>ventando il cronista del giornalino Redenzione,<br />
ed è il primo sacerdote la cui vocazione è stata concepita<br />
nella realtà della Piccola Opera della Redenzione. Dopo la morte <strong>di</strong> P.<br />
<strong>Arturo</strong>, avendo vissuto una giornata mariana insieme al nostro gruppo<br />
"le Stelle <strong>di</strong> Maria" a Visciano, Don Mario ha desiderato ardentemente<br />
che questa preghiera si svolgesse anche nella sua comunità, incoraggiandoci<br />
a continuare con il nostro apostolato e la nostra testimonianza,<br />
la più santa delle ispirazioni avute da padre <strong>Arturo</strong> quella<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgare la devozione per Maria con l'imitazione delle sue virtù.<br />
Processione con le rose all’inizio dell’Eucaristia<br />
P. Egi<strong>di</strong>o e Mons. Fabbrocini impongono l’olio benedetto<br />
Durante la sua omelia P. Egi<strong>di</strong>o, guida spirituale del gruppo, ha<br />
sottolineato come ognuno <strong>di</strong> noi abbia un cammino <strong>di</strong> santità dà<br />
percorrere; bisogna scoprire qual è e metterlo in pratica con<br />
gioia e con amore. Proprio come ha fatto P.<strong>Arturo</strong> che si è messo<br />
sui passi <strong>di</strong> Dio, al servizio dei poveri, degli orfani, degli ultimi,<br />
dei sofferenti<br />
e riconoscendo<br />
la sua<br />
fragilità si è affidato<br />
a Maria, si è<br />
totalmente abbandonato<br />
alla<br />
Mamma celeste,<br />
facendosi guidare da Lei che è la nostra stella madre. Attraverso la<br />
preghiera ed in particolare la preghiera del santo Rosario, la forza <strong>di</strong><br />
Dio entra nei nostri cuori dandoci l'energia, la perseveranza nel cammino<br />
verso la santità che possiamo raggiungere imitando le virtù della<br />
Madre <strong>di</strong> Gesù. Questo primo incontro si è concluso con un momento<br />
<strong>di</strong> gioiosa fraternità durante il quale i fedeli ci hanno offerto<br />
dolci e prelibatezze preparate da loro.<br />
Con il nostro gruppo siamo ritornati dagli amici e fratelli spirituali <strong>di</strong><br />
Sasso il 17 marzo e con loro abbiamo pregato per il nostro caro Don<br />
Mario che per motivi <strong>di</strong> salute ha dovuto lasciare la sua parrocchia<br />
ma con il quale continua questa affettuosa relazione spirituale. Affi<strong>di</strong>amo<br />
a Maria con le nostre preghiere i fratelli <strong>di</strong> questa comunità<br />
perché il Signore doni loro presto un nuovo pastore, una nuova e saggia<br />
guida. Pace e Gioia!<br />
I Servitori <strong>di</strong> Maria.<br />
Incontri <strong>di</strong> preghiera:<br />
* L'ultimo sabato <strong>di</strong> ogni mese presso il<br />
Santuario della “Madonna Consolatrice<br />
del Carpinello” in Visciano,<br />
* Il primo sabato <strong>di</strong> ogni mese presso<br />
il Santuario <strong>di</strong> “Sant'Agnello Abate”<br />
in Gargani <strong>di</strong> Roccarainola (NA)<br />
* Il secondo sabato presso la parrocchia<br />
“S. Bartolomeo Apostolo” in Tufino (NA).<br />
ORARIO DEGLI INCONTRI<br />
ore 16,00 Accoglienza e confessioni<br />
ore 17,00 Rosario Me<strong>di</strong>tato<br />
ore 18,00 “Processione della Rosa”<br />
S. Messa (Omelia sulle virtù <strong>di</strong> Maria)<br />
Unzione con l’olio benedetto<br />
Chi desiderasse (parrocchie, gruppi, singoli<br />
e famiglie) ulteriori informazioni sul gruppo e<br />
relativo apostolato, o semplicemente per contatti:<br />
"Le Stelle <strong>di</strong> Maria"<br />
Santuario Maria Consolatrice del Carpinello<br />
80030 Visciano (NA) Tel. 081/8299205<br />
E-mail: redenzione@c-mdr.com
Pellegrini a Maria<br />
APRILE - MAGGIO <strong>2007</strong><br />
Dalla Parrocchia <strong>di</strong> San Silvestro I, Papa, <strong>di</strong> Sasso <strong>di</strong> Roccarainola-NA,<br />
un gruppo <strong>di</strong> pellegrini guidati dal parroco<br />
Mons. Mario Fabbrocini, hanno partecipato alla<br />
Santa Messa delle Stelle <strong>di</strong> Maria.<br />
Dalla Parrocchia <strong>di</strong> San Mauro Abate <strong>di</strong> Casoria un<br />
gruppo <strong>di</strong> pellegrini guidati da Agostino Esposito, per<br />
un incontro <strong>di</strong> formazione e visita al Santuario.<br />
Dalla Parrocchia San Felice (collegio) <strong>di</strong> Nola, un gruppo<br />
<strong>di</strong> pellegrini guidati da don Alfredo Scibelli.<br />
Dalla Parrocchia <strong>di</strong> S. Benedetto Abate <strong>di</strong> Casoria-NA,<br />
un gruppo <strong>di</strong> pellegrini guidati da Mauro Piscopo per<br />
visitare il Santuario e pregare sulla tomba <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>.<br />
Pellegrinaggio <strong>di</strong> Sant’Angelo in provincia <strong>di</strong> Avellino<br />
guidati dalla Sig.ra Filomena Montagna, per il precetto<br />
pasquale.<br />
Dalla Parrocchia <strong>di</strong> San Giovanni Battista <strong>di</strong> Brusciano-<br />
NA un gruppo <strong>di</strong> pellegrini guidati da D. Baldamora<br />
per la Giornata della Carità.<br />
Dalla parrocchia <strong>di</strong> Somma Vesuviana guidati da D. Salvatore,<br />
un gruppo <strong>di</strong> bambini per la preparazione alla<br />
prima comunione.<br />
Dalle parrocchie <strong>di</strong> Caprioli, Pisciotta e Salento (SA), un<br />
gruppo <strong>di</strong> pellegrini guidati da Don Angelo Falcione in<br />
preparazione alla Pasqua.<br />
Dalla Parrocchia <strong>di</strong> San Simeone <strong>di</strong> Marcianise-CE, un<br />
gruppo <strong>di</strong> bambini con i genitori in preparazione alla<br />
prima comunione, guidati da Don Gaetano Iaderosa.
Perpetuo<br />
Suffragio<br />
Affidando ai nostri Sacerdoti la preghiera<br />
per i tuoi cari defunti nella celebrazione<br />
eucaristica quoti<strong>di</strong>ana, attraverso l’iscrizione<br />
al Perpetuo Suffragio, collabori alla<br />
realizzazione e al sostentamento<br />
delle nostre opere missionarie nel mondo.<br />
Per l’iscrizione or<strong>di</strong>naria: offerta libera<br />
Per l’iscrizione, con il nome sulla lapide: offerta minima euro 450,00<br />
Nuovi iscritti alla pia unione del Perpetuo Suffragio:<br />
Reggio Emilia: Varchetta Francesco ha iscritto al Perpetuo Suffragio il papà Varchetta Orlando Antonio.<br />
Torre del Greco-NA: La Sig.ra Donatella Di Napoli ha iscritto al Perpetuo Suffragio i suoi genitori: Dott. Di Napoli<br />
Francesco e Bianco Vittoria ed il fratello: Dott. Di Napoli Eduardo.<br />
Armento-PZ: Angerosa Maria ha iscritto al Perpetuo Suffragio Mons. Angerosa don Domenico.<br />
Avella-AV: D'Avanzo Maria ha iscritto al Perpetuo Suffragio Luciano Pasquale.<br />
Marostica-VI: Bertacco Sandra ha iscritto al Perpetuo Suffragio il suo caro congiunto: Peretto Paolo.<br />
Scisciano-NA: Angelina Seppe iscrive al Perpetuo Suffragio suo marito Luigi Nappi +16.08.06<br />
S. Vitaliano-NA: La Sig. Menna Maria ha iscritto al Perpetuo Suffragio il marito Battaglia Luigi.<br />
Crosara <strong>di</strong> Marostica-VI: Bonato Laura ha iscritto al Perpetuo Suffragio se stessa: Bonato Laura (vivente).<br />
Pomigliano d’Arco-NA: Il Sig. Caccia Antonio ha iscritto se stesso e la defunta moglie, Mela Carmela.<br />
Cicciano-NA: I nipoti Jesu Franco, Anna e Teresa hanno iscritto al Perpetuo Suffragio Jesu Giuseppe.<br />
Bassano del Grappa-VI: De Gregorio Giovanni ha iscritto tutti i defunti della famiglia De Gregorio<br />
Offerte per le Missioni:<br />
SANT'ANDREA DI CAMPODARSEGO-PD: Per il Centro Vocazionale S. Josè <strong>di</strong> Guatemala City (500,00 per le nostre o-<br />
pere), TERZIGNO-NA: Zirpoli Filomena (100,00), CERCOLA-NA: Riccar<strong>di</strong> Luigi (100,00), PESCARA: Mircoli Maria Giuseppina<br />
per le missioni bisognose (70,00), PORTICI-NA: Presutto Antonio (50,00), BATTIPAGLIA-NA: Fasano Angela per<br />
le missioni dell'America Latina (50,00), CONVERSANO-BA: Fantasia Giovanni (50,00), NAPOLI: Aurigemma Stefano per<br />
i missionari (50,00), TORRE ANNUNZIATA-NA: Prof. Monsurrò Alfonso (50,00), GIUGLIANO-NA: Grasso Luisa in Pedata<br />
(50,00), CASALNUOVO-NA: Pauciullo Luigi (30,00), PALINURO-SA: Ammaturo Vittoria (30,00), BUONVICINO-CS:<br />
Casella Domenico (25,00), AFRAGOLA-NA: Salzano Marco per i poveri (25,00), ARCO FELICE-NA: Grillo Giuseppina<br />
per i bambini dell'Africa (25,00), S. GIUSEPPE VES.NO-NA: Carbone Brigida (25,00), VISCIANO: Padano Italia (euro<br />
25,00), CERCOLA: Riccar<strong>di</strong> Luigi (euro 25,00)<br />
Per grazia ricevuta: RAVANUSA-AG: Sillitti Maria Luisa (50,00),<br />
Per Lettini: SPERONE: Esposito Gennaro (euro 260,00 due lettini)
Offerta minima 25,00 euro<br />
ACERRA-NA: De Crescenzo Salvatore ed Anna, AFRAGOLA-NA: D'Aniello Carmela per i bambini poveri (2 gdp.), A-<br />
MOROSI-BN: Maturi Carolina, AVELLA-AV: Sorice Pietro (4 gdp.), BARI: Santoro Serafino Vitantonio in suffragio <strong>di</strong> padre<br />
Domenico Santoro, CADONEGHE-PD: Bassan Francesco, CARAVITA-NA: Castiello Gennaro (4 gdp.), CASA-<br />
MARCIANO-NA: Graziano Filomena in suffragio <strong>di</strong> Antonio, Teresa e Sirio (2 gdp.), CASTELFORTE-LT: Di Viccaro Antonietta<br />
per gli orfanelli (6 gdp.), CERCOLA-NA: Dona<strong>di</strong>o Felicia, CESA-CE: Marino Fabio, CHIUSANO S. DOMENICO-<br />
AV: Nazzaro Lucia ved. Ghidelli, FONDI-LT: Parisella Maria Civita per i bambini delle missioni, FORIO D'ISCHIA-NA:<br />
Patalano Andrea (4 gdp.), MACERATA: Micozzi Anna Maria (2 gdp.), Riggio Giuliana per gli orfanelli (2 gdp.), MARI-<br />
GLIANO-NA: Amoretti Maria Stella, MARZANO DI NOLA-AV: Ariano Stella, MINERVINO MURGE-BA: Tricarico Luigi<br />
per gli orfanelli (2 gdp.), Violace Anna, MODENA: Meo Raffaele, MONTEFORTE IRPINO-AV: Sica Luigi, MOSCHIANO-<br />
AV: Siniscalchi Agnese per gli orfanelli, NAPOLI: Candela Ambrosanio Anna in memoria dei suoi defunti, Dozin Gabriella,<br />
Fiore Marcella per gli orfanelli (4 gdp.), Giffoni Francesco (4 gdp.), Iannelli Arienzo Adriana (2 gdp.), Miele Felice<br />
(4 gdp.), Minichini Maria (2 gdp.), Russo Angela ved. Sciarrillo (2 gdp.), Sorvillo Giovanni (2 gdp.), NOLA-NA: Minichini<br />
Giuseppina, OTTAVIANO-NA: Annunziata Capasso Elvira (2 gdp.), PIOMBINO-LI: Buonomo Avella Vera per gli orfani,<br />
POMIGLIANO D'ARCO-NA: Manna Maria per i piccoli (2 gdp.), PONTELANDOLFO-BN: Colesanti Nicola (2 gdp.),<br />
PRAIA A MARE-CS: Pataro Antonio, PRAIANO-SA: Merolla Teresa, REGGIO CALABRIA: Cuppari Lina Caterina per i<br />
nostri ragazzi, ROCCARAINOLA-NA: Autariello Vincenza (2 gdp.), Miele Nicola per gli orfanelli, ROMA: Montella Camilla<br />
e Serafino (2 gdp.), S. GENNARO VES.NO-NA: Auricchio Lucia, Biancola Michela per i bambini poveri, SALER-<br />
NO: Cecora Elisa (2 gdp.), SAVIANO-NA: Napolitano Carmela in suffragio <strong>di</strong> Scala Benedetto, SCAFATI-SA: De Paola<br />
Elvira (200,00 euro - 8 gdp.), SCISCIANO-NA: Rea Fortuna, SIRACUSA: Chisari Nassi Lucia, SOMMA VESUVIANA-<br />
NA: Mocerino Carolina, SPERONE-AV: I Fratelli Esposito in suffragio <strong>di</strong> Esposito Carlo (2 gdp.), TELESE TERME-BN:<br />
Guadagni Angelina ved. Musco per gli orfanelli, TERZIGNO-NA: Parisi Pasquale, TRECASE-NA: Romano Raffaele,<br />
VARCATURO-NA: Famiglia Spagnuolo per i poveri,TORRE DEL GRECO: Di Martino Stefania, TUFINO: Rev.do Parroco,<br />
NOLA: Sig. Narni in suffr. del Generale De Sena<br />
BENEVENTO: La Famiglia: Ercolino Salvatore e Pierina<br />
hanno offerto la preghiera della Madonna Consolatrice<br />
del Carpinello in prexigas posta nel Tempietto del nostro<br />
Santuario (500 euro),<br />
AVELLINO: Il personale della Ragioneria <strong>di</strong> Stato ha offerto<br />
euro 124,00 per preghiere in suffragio <strong>di</strong> Adriana De<br />
Novellis deceduta il 11.10.2006 a beneficio delle nostre o-<br />
pere.<br />
BOSCOREALE-NA: Gli impiegati dell'Ufficio Postale<br />
hanno offerto euro 70,00 in suffragio del collega Vitiello<br />
Bruno deceduto il 20.03.<strong>2007</strong>.<br />
ROCCARAINOLA-NA: Il Circolo Culturale “Duns Scoto”<br />
in occasione del precetto pasquale, ha offerto per le o-<br />
pere <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> 157,00 euro.<br />
VISCIANO-NA: L’Associazione Culturale “Spazio ‘A Livella”,<br />
consegna a <strong>Padre</strong> Vito il ricavato della Rassegna Teatrale<br />
per le case <strong>di</strong> formazione dei Missionari in Colombia.<br />
(euro 1.763,52).<br />
FRATTOCCHIE-RM: I coniugi Franco Marcaurelio e Angela<br />
nel loro 25° <strong>di</strong> matrimonio hanno voluto offrire un’offerta<br />
per le nostre missioni. Preghiamo perché il Signore<br />
li mantenga uniti nel loro amore.<br />
Esempi da imitare<br />
POMIGLIANO D'ARCO-NA: Scuola Fr.lli Ban<strong>di</strong>era - Gara<br />
<strong>di</strong> Bontà - (22,50).<br />
CASAMARCIANO-NA: Classi V°A e V°B dell'Istituto<br />
Comprensivo - Gara <strong>di</strong> Bontà - (25,00).<br />
ERCOLANO-NA: Alunni della Scuola "Bambi" - Gara <strong>di</strong><br />
Bontà (24,00).<br />
SEGNI-RM: Era un normalissimo giorno come tutti gli altri,<br />
quando entra la nostra insegnante <strong>di</strong> geografia Letizia<br />
de Petris che raccontandoci delle missioni <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />
ha proposto <strong>di</strong> fare una gara <strong>di</strong> Bontà che consiste nel<br />
comprare un biglietto... ...Così senza esitare abbiamo cercato<br />
<strong>di</strong> comprare il prima possibile i biglietti e non abbiamo<br />
pensato tanto a quello che si vinceva ma piuttosto all’idea<br />
<strong>di</strong> aiutare i bambini in <strong>di</strong>fficoltà anche se con un piccolo<br />
contributo.<br />
Grazie ai ragazzi della Scuola Leonardo Da Vinci e grazie<br />
all’insegnate che ha voluto sensibilizzarli in questa iniziativa<br />
<strong>di</strong> beneficenza.
GRAZIE PER LE VOSTRE<br />
GENEROSE OFFERTE<br />
MILANO: D'Elia Felice (1.000,00), LUNI MARE-SP: Ing. Evangelista Francesco (200,00), MARINA DI BELVE-<br />
DERE M.MO-CS: Capano Angelo (euro 160,00), CASALNUOVO-NA: Sac. Pirozzi Vincenzo per le nostre opere<br />
(euro 150,00), MADDALONI-CE: <strong>Padre</strong> Ciccone Antonio (150,00), S. MARCO IN LAMIS-FG: Ced<strong>di</strong>a Antonio in<br />
suffragio <strong>di</strong> Nardella Leonarda (euro 120,00),<br />
HANNO OFFERTO 100,00 EURO: CASAL DI PRINCIPE-CE: Di Bona Maria, CERCOLA-NA: Velotto Francesco, I-<br />
SCHIA PORTO-NA: Scotti Felicita, MELFI-PZ: Brienza Edvige, NAPOLI: Buccheri Anna Maria, Dona<strong>di</strong>o Francesco,<br />
Vitale Maria Rosaria, Dott. Maddaloni Domenico, Fusco Rosa, PADOVA: Valvassori Camillo, PATERNO'- CT: Mazzamuto<br />
Antonietta per il sostegno ad un <strong>di</strong>sabile, PONTELANDOLFO-BN: Colesanti Catalina, ROMA: Rossi Rag.<br />
Arnaldo, Pastori Ottavio, S. GIORGIO A CREMANO-NA: Gal<strong>di</strong> Francesco, S. PAOLO BELSITO-NA: Vecchione don<br />
Vincenzo, VERONA-VR: Dindo Adalgisa, Altri: Cavallaro Vito e Filomena, Milan Luigi ed Anna, Milone Egi<strong>di</strong>o, NO-<br />
LA: De Sena Giuseppe, NAPOLI: Maglio Alessio, ENNA: Spina Francesca.<br />
Antonio ed Amici (118,00), Maisano Gerardo (80,00), Mons. Felice Esposito Corcione (72,00), Annunziata Vincenzo<br />
(60,00), Picconi Clau<strong>di</strong>o (52,00), Maisto Dott. Francesco (52,00),<br />
HANNO OFFERTO 50,00 EURO: Amatruda Rosa, Ambrosetti Roberta, Amendola Giuseppa, Amodeo Silvio, Antignani<br />
Franca e Rosa, Arciconfraternita S. Maria degli Angeli <strong>di</strong> Cimitile, Auriemma Maria dell'Arco, Avv. Minucci,<br />
Bassi Mons. Angelo, Belli Pia, Borrelli Capezza Francesco, Carbone Rita, Cataldo Domenico in suffragio dei suoi<br />
defunti, Catanzaro Magavero Maria, Cerrito prof. Marcella, Ciavolino Francesco (famiglia), Conte Adelaide, Cozzi<br />
don Pino, Cricri' Eugenio, Cuomo Maria, D'Alessio Teresa Rosa, D'Amore Maria Laura per i bambini, De Filippis Irma,<br />
De Stefano Sabato (famiglia), Dericoloso Annarita, Di Monda don Raffaele, Giar<strong>di</strong>ello Olga, Gramegna Avv.<br />
Raffaele, Guerrini Pietro, Incarbone Maria, Io<strong>di</strong>ce don Salvatore, Istituto Canossiane <strong>di</strong> Roma, Lanzuolo Maria,<br />
Lombar<strong>di</strong> Antonio, Macolino Giovanni, Miranda Dionigi, Monastero <strong>di</strong> S. Rita da Cascia, Moraca Angela, Murolo Erminia,<br />
Napolitano Giuseppe e Raffaela, Napolitano padre Michele, Nappi dott. Giuseppe, Panico don Felice, Pedalino<br />
Leonarda Maria, Pedron Livio, Peluso Roberto, PP. Camilliani, Puggioni Teresa, Raimondo Filomena, Riccio<br />
Renata, Rocereto Mons. Giuseppe, Romano Luigi e Maria, Ronconi Adriano e Massimo, Rossi Felice ed Anna (adozione<br />
seminarista colombiano), Rossi rag. Arnaldo, Sadutto Stefano, Scognamiglio Luisa e Francesca, Scotto Di<br />
Vetta Angela, Sica Sabatino, Sor<strong>di</strong>llo Sac. Michele, Spampanato Alfonso, Spinelli Fortunata, Terracciano Lucia, Tomassi<br />
Sechi Saveria per i più bisognosi in memoria <strong>di</strong> Livio, Vincenzi don Sergio, Zanna Concetta in suffragio dei<br />
suoi defunti, Pistone Stefano, Castaldo Stefano, Rescigno Antonio, Furino Clau<strong>di</strong>o da Cimitile, Maraniello Giuseppe,<br />
Vitello Rachele da Roma, Maresca Maria da Latina.<br />
Nuovi Genitori a Distanza:<br />
Sig. D'Alessandro Consiglia da Somma Vesuviana, Sig. Fabbozzi Carmela da Garbagnate, Sig. Granato Luisa da<br />
Somma Vesuviana, Sig. Guadagni da Pomigliano D'Arco, Sig. Herrero Martires da Calatayud- Spagna, Sig. Maccaro<br />
Salvatore da Vomero Napoli, Sig. Russo Giuseppina da Villaliterno, Sig. Volpicelli Franca da Nola, Sig. De Falco<br />
Raffaella da Somma Vesuviana. Sig. Tracciano Annalisa, Sig. Oliva Totti Anna, Sig. Sente Marroli - Sig. Castellucci<br />
Maria Luisa, Sig. Vuolo Costanzo - Sig. Pecoraro Conversano Carmela, Sig. Cassese Antonietta, Sig. Carmine<br />
Del Vecchio, Sig. Giulia Nicolina Martino, Sig. Antonucci Giovani, Sig. Vito Lombar<strong>di</strong>, Sig. Caldarelli Erca.
Risorgeranno<br />
“Io sono<br />
la risurrezione<br />
e la vita”<br />
Emilio Sena.<br />
Amico e collaboratore <strong>di</strong> P. <strong>Arturo</strong><br />
Tra i primi Direttori dei <strong>di</strong>versi Istituti della Piccola Opera è stato l'unico<br />
"laico" che ha <strong>di</strong>retto l'importante Centro <strong>di</strong> formazione professionale per i<br />
ragazzi orfani e bisognosi della città <strong>di</strong> Napoli. Già impegnato come presidente<br />
<strong>di</strong>ocesano dell'Azione Cattolica <strong>di</strong> Nola e poi <strong>di</strong>rigente della nascente<br />
Democrazia Cristiana <strong>di</strong> Marigliano, volle collaborare anche con <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />
agli inizi della sua Opera a favore della gioventù povera ed emarginata<br />
nell'imme<strong>di</strong>ato dopoguerra.<br />
Un industriale napoletano dal cuore grande, Stefano Falco, aveva fatto costruire<br />
un E<strong>di</strong>ficio a Via Gianturco alla periferia<br />
<strong>di</strong> Napoli, corredandolo <strong>di</strong> macchinari occorrenti per l'insegnamento<br />
<strong>di</strong> vari mestieri e l'aveva offerto a P. <strong>Arturo</strong>, che dopo aver accolto<br />
centinaia <strong>di</strong> ragazzi orfani ed abbandonati per dare loro un tetto ed un<br />
cibo si poneva il problema <strong>di</strong> avviarli ed un’arte o mestiere per il loro avvenire.<br />
<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> che era anche assistente <strong>di</strong>ocesano dell'Azione Cattolica nolana<br />
il cui presidente era Emilio Sena, pensò <strong>di</strong> affidare allo stesso la <strong>di</strong>rezione<br />
<strong>di</strong> questo nuovo Istituto.<br />
Il Dott. Sena e l’onorevole Mazza alla premiazione<br />
degli allievi del Centro “Stefano Falco”<br />
La generosa <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> Sena non venne mai meno e per circa 40 anni<br />
egli ha collaborato con <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>, <strong>di</strong>rigendo il Centro <strong>di</strong> formazione professionale "Stefano Falco" <strong>di</strong><br />
Napoli, pro<strong>di</strong>gandosi con intelligenza e capacità non comuni all'educazione e formazione dei giovani napoletani<br />
accolti dallo stesso P. <strong>Arturo</strong> nei suoi Istituti.<br />
Insieme all'in<strong>di</strong>menticabile avv. Francesco de Vita, Emilio ha pubblicato una serie <strong>di</strong> articoli sulla Rivista<br />
dell'Opera "REDENZIONE", illustrando i momenti più significativi dell'Opera stessa dai suoi inizi.<br />
In un articolo in memoria <strong>di</strong> Maria Delle Grazie Palla<strong>di</strong>no una cristiana<br />
esemplare che fu in Marigliano punto <strong>di</strong> riferimento per i suoi concitta<strong>di</strong>ni,<br />
Emilio aveva scritto: "Maria ha varcato la soglia del tempo<br />
ed ha iniziato il suo giorno senza tramonto. La fede che professiamo ci<br />
comunica questa certezza!".<br />
Il Dott. Sena con la “presidentessa” donna<br />
Carla Gronchi che porta la befana ai marinaretti<br />
<strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>.<br />
Queste sue espressioni le vogliamo rivolgere oggi ad Emilio che ha<br />
raggiunto nella Patria celeste P. <strong>Arturo</strong> ricevendo il premio dei giusti.<br />
Noi insieme a tutti gli ex alunni lo ricorderemo e gli chiederemo che<br />
continui a volerci bene ed a intercedere presso Dio perché non faccia<br />
mai mancare alla sua famiglia, ai suoi ex alunni ed a quanti lo hanno<br />
conosciuto, stimato ed amato ogni bene<strong>di</strong>zione e protezione.<br />
Mario Fabbrocini
<strong>Padre</strong> Toppi, Arcivescovo Prelato <strong>di</strong> Pompei.<br />
Ho conosciuto <strong>Padre</strong> Toppi negli anni '50 a Roma nella Pontifìcia Università<br />
Gregoriana: frequentava il corso <strong>di</strong> storia ecclesiastica ed io quello <strong>di</strong> filosofia<br />
e poi <strong>di</strong> teologia. Ci incontravamo spesso negli intervalli delle lezioni e questo<br />
legame amicale si rafforzò con la scoperta <strong>di</strong> avere in comune l'affetto per <strong>Padre</strong><br />
<strong>Arturo</strong> <strong>D'Onofrio</strong>.<br />
Dopo che <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> aveva fondato le due congregazioni (femminile e maschile<br />
(oggi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pontifìcio), spesso invitava P. Toppi per ritiri e incontri<br />
spirituali alle sue suore, ai suoi missionari ed ai fedeli in occasione <strong>di</strong> novenari<br />
e festività in onore della Vergine Consolatrice del Carpinello. Quando <strong>Padre</strong> Toppi fu eletto Prelato <strong>di</strong><br />
Pompei più volte da solo o con <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> andavamo a visitarlo.<br />
L'ultima volta che ci siamo visti è stato a Visciano,nel Santuario Basilica della Vergine Consolatrice del<br />
Carpinello, accanto al feretro <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> il 4 novembre 2006, nel giorno della concelebrazione funebre:<br />
due sacerdoti santi che ora sono nell'abbraccio <strong>di</strong> Dio e che noi ricor<strong>di</strong>amo con immutato affetto<br />
ed invochiamo come nostri intercessori presso il <strong>Padre</strong> celeste, nell'attesa <strong>di</strong> incontrarli un giorno,<br />
<strong>Padre</strong> Toppi e <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> nella vita e tema.<br />
Mario Fabbrocini<br />
Bolino Mena<br />
n. a Scafati il 11/02/1937 m. il 21/12/2006<br />
Cara Mena. Hai de<strong>di</strong>cato la tua vita agli altri, in famiglia, nel lavoro, ai bambini meno<br />
fortunati ospiti del compianto <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>. A volte inventavi lotterie <strong>di</strong> beneficenza per<br />
donare il ricavato a chi ne aveva bisogno, ma soprattutto hai de<strong>di</strong>cato la tua vita alla tua<br />
Comunità Parrocchiale.<br />
In mille occasioni e in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> hai mostrato il tuo immenso amore per il Signore e<br />
la Sua Chiesa, rimanendogli sempre fedele. Quando militavi nell'Azione Cattolica, sei stata sempre impegnata<br />
e <strong>di</strong>sponibile e ti sei resa sempre utile con il tuo prezioso servizio <strong>di</strong> cura dei paramenti sacri.<br />
Hai messo sempre tanta passione nelle cose, anche se semplici, che facevi. Il tuo simpatico borbottare<br />
ne era la prova evidente. Ora che hai terminato il tuo cammino terreno e sei alla presenza del Signore,<br />
riposa in pace e continua a pregare per tutti quelli che ti hanno voluto bene.<br />
Ciao in<strong>di</strong>menticabile Mena.<br />
(Catalano Pres. dell'Azione Cattolica <strong>di</strong> Scafati)<br />
Napolitano Violante<br />
n. 30-03-36 m. 22-03-2006<br />
La nostra cara amica benefattrice,<br />
sig.ra Violante, ha raggiunto<br />
la Casa del <strong>Padre</strong>. Riconoscenti<br />
per tutte le buone opere che ha<br />
fatto nella sua vita, noi della<br />
Piccola Opera della Redenzione, eleviamo al<br />
<strong>Padre</strong> Celeste preghiere <strong>di</strong> intercessione per lei<br />
e per tutta la sua famiglia.<br />
Adolfo Volpe<br />
n. 24-01-15 m. 24-03-<strong>2007</strong><br />
Noi della Piccola Opera della<br />
Redenzione eleviamo una preghiera<br />
al Signore per il nostro a-<br />
mico e benefattore, il sig. A-<br />
dolfo Volpe, e nel mentre riconoscenti<br />
ringraziamo per tutte le buone opere<br />
che ha compiuto in questa vita, ci sentiamo uniti<br />
nella preghiera a tutti i suoi parenti e amici.
LA VITA<br />
COME SACRIFICIO<br />
Una delle paure più gran<strong>di</strong> nell'uomo è quella <strong>di</strong> soffrire. Spesso, davanti<br />
alla domanda: "Perché proprio a me?", il primo ad essere interpellato è<br />
proprio Dio. Magari ti <strong>di</strong>mentichi spesso <strong>di</strong> lui, ma basta un insuccesso, u-<br />
na delusione, una prova, un dolore... e subito la colpa è sua. La sofferenza<br />
resta un mistero: la fede dà però la forza per combattere la sofferenza,<br />
e la pace interiore per viverci dentro in modo da superarla. Grazie ad<br />
una grande fede, c'è chi è persino "beato nel pianto"!<br />
Un giorno mentre Gesù stava sulla barca con i suoi <strong>di</strong>scepoli (Cfr Mc 4, 35-41) si sollevò una grande tempesta <strong>di</strong><br />
vento e gettava le onde nella barca. I <strong>di</strong>scepoli per la paura <strong>di</strong> affondare, svegliarono Gesù che dormiva a poppa e<br />
gli <strong>di</strong>ssero: "Maestro non ti importa che moriamo?". E Gesù subito fece calmare le acque rimproverando poi i<br />
<strong>di</strong>scepoli per mancanza <strong>di</strong> fede. Così siamo anche noi, che "sgri<strong>di</strong>amo Dio" quando la nostra vita sta per "affondare"<br />
e sembra che Lui stia dormendo!<br />
La sofferenza fa parte della vita, dobbiamo imparare a rafforzarci sempre <strong>di</strong> più interiormente per essere pronti a<br />
fronteggiare le avversità tragiche della vita. Dio con la sua sofferenza non ha eliminato il dolore, ma ha dato un<br />
senso alla sofferenza umana. Dio ci ha insegnato che il dolore, la morte non sono l'ultima parola. L'ultima parola è<br />
la Vita. Spesso noi cristiani scambiamo Dio per un' "aspirina" celeste che deve intervenire o-<br />
gni qualvolta ci troviamo nel dolore. Indubbiamente Dio non è sordo alle nostre sofferenze,<br />
ma Lui sa quando e come intervenire sempre pronto a <strong>di</strong>re al male: "Taci, calmati!". Perfino<br />
sulla croce, Gesù, accanto ai due miseri ladroni, ci <strong>di</strong>ce che il Dio dei cristiani è una Persona<br />
che sta dalla parte dell'uomo; ci insegna che anche il più derelitto, il più <strong>di</strong>sgraziato degli<br />
uomini trova in Lui uno che gli sta vicino. Perciò non dobbiamo avere paura <strong>di</strong> niente e<br />
<strong>di</strong> nessuno, perché Gesù Risorto continua ogni giorno a remare con noi nel mare della Vita.<br />
LE DIFFERENZE<br />
Le due immagini si <strong>di</strong>fferiscono tra<br />
loro per 6 particolari.<br />
Sapresti trovarli?<br />
RISOLVI IL<br />
MESSAGGIO<br />
IN CODICE<br />
E SCOPRIRAI<br />
UNA MASSIMA<br />
CINESE.<br />
A NUMERO<br />
UGUALE<br />
CORRISONDE<br />
LETTERA<br />
UGUALE.<br />
14 1 8 9 10 11 4 9 3 13<br />
A<br />
1 5 6 13 7 7 13 14 5 10<br />
3 4 13 7 1 6 11 10 14 4<br />
2 10 6 5 2 9 3 14 13 6<br />
6 2 14 13 5 9 11 10 14 4<br />
2 10 12 11 2 2 11 5 9 13<br />
I<br />
E<br />
L<br />
S<br />
T<br />
U<br />
O
a cura <strong>di</strong> P. Domenico La Manna, MDR<br />
Continua la “vita a fumetti” <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> <strong>di</strong> Beniamino Avino...<br />
Continua nel prossimo numero
La Santa Messa al Santuario<br />
GIORNI FESTIVI:<br />
Mattina: 8,30-10-11-12<br />
Pomeriggio: invernale: 17-18-19<br />
estivo: 18-19-20<br />
GIORNI PREFESTIVI:<br />
invernale: 10-17-18 estivo: 10-18-19<br />
GIORNI FERIALI:<br />
invernale: 10-17 estivo: 10-18-19<br />
ORA DI ADORAZIONE:<br />
ore 16 (invernale) ore 17 (estivo)<br />
www.c-mdr.org<br />
il sito dei Missionari<br />
NUMERI UTILI:<br />
Missionari Redenzione: Tel. 081.829.92.07<br />
P. Vito: Tel. 081.511.41.60<br />
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Villaggio del Fanciullo: Tel. 081.829.94.65<br />
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E-mail: redenzione@c-mdr.org<br />
Ascolta la nostra “Ra<strong>di</strong>o Carpine” in onda<br />
dal Santuario <strong>di</strong> Maria SS. Consolatrice del Carpinello<br />
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PICCOLA OPERA DELLA REDENZIONE - 80030 VISCIANO - C.C.P. 455808<br />
redenzione - ottobre 2005<br />
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