Prati Stabili della Via Emilia - Unione Terre Verdiane

I PRATI DELLA VIA EMILIA 

Lunedi 11 ottobre 2010 

Ore 10.00 – Centro Soc. La Ghiacciaia 

Fontanellato 

Il recupero e la valorizzazione dei prati stabili irrigui 

Stefano Zanzucchi 

Novembre 2009 

1) Caratteristiche agronomiche (valori e criticità) 

2) Trend evolutivo 

3) Consistenza attuale (primavera 2009) 

4) Prime proposte per il mantenimento e la salvaguardia 

Ottobre 2010 

5) Breve riepilogo del progetto 

6) Proposte di salvaguardia 

I PRATI DELLA VIA EMILIA

Caratteristiche agronomiche 

I prati stabili irrigui rappresentano una forma di agricoltura tradizionale per 

la produzione di foraggio che risulta diffusa nelle zone della pianura 

padana con buona disponibilità idrica per uso irriguo 

La produzione di fieno, i quantitativi variano a seconda dell’andamento 

stagionale e delle cure colturali apportate, attestandosi mediamente nel 70- 

100 q.li ad ettaro ottenibili da 3-4 tagli (maggengo, agostano, terzuolo e 

quartirolo) di cui il primo rappresenta il più abbondante. 


Caratteristiche agronomiche 

I prati stabili, un tempo molto più diffusi rispetto alla situazione attuale, in 

seguito alla modernizzazione del comparto agricolo sono andati incontro ad 

una progressiva sostituzione con i prati avvicendati 

Prati avvicendati: 

- alta produttività 

- consentono di realizzare in breve tempo l’utile dei capitali anticipati, 

- “alta mobilità” miglior adattamento alle condizioni di mercato. 

Prati stabili: 

- produzione costante rispetto ai prati avvicendati (es. erba medica), 

- non richiedono oneri di coltivazione significativi (aratura e semina) 

- si mantengono produttivi per lungo tempo 

- foraggio di ottima qualità (risponde in modo equilibrato alle esigenze del 

bestiame 


Biodiversità 

- Prati stabili n. specie 40 – 60 (cfr rilievo floristico - prati di dentro), 

graminacee, leguminose, composite e ranunculacee 

- Altre foraggere (erba medica, trifoglio, loiessa…) n. specie le 5-10 

unità. 

Prato stabile irriguo 

Prato di erba medica (3 anni) 


Biodiversità 

Tra le piante vascolari rinvenute alcune sono 

importanti dal punto di vista fitogeografico 

in quanto poco comuni nella pianura padana 

(Crepis vesicaria subsp. taraxacifolia, 

Ranunculus velutinus) 

e una specie (Leucojum aestivum subsp. Aestivum) 

è piuttosto rara in pianura padana 

poiché ormai sempre più confinata 

agli sporadici ambienti umidi non alterati dall’uomo 

ed è inclusa nell’elenco di specie protette dalla L.R. n. 2/1977 


Censimento 

L’area di studio (9.200 ha) Comuni di Fontevivo, Fontanellato e Fidenza 

1820 Catasto Ducale 

1828 Carta Topografica dei Ducati di Parma e Piacenza 

1881 Carta Topografica 1° edizione 

1929 Catasto Regno d’Italia 

1935-1937 Carta Topografica aggiornamento 1° edizione 

1956 Nuovo Catasto Terreni 

1954-55 Rilievo aerofotogrammetrico B/N (volo G.A.I.) 

1958-1960 Carta Topografica nuova edizione 

1973-79 Carta Tecnica Regionale 1° edizione 

1985-94 Carta Tecnica Regionale 2° edizione 

1998 Ortoimmagini aeree IT2000 

2002-2004 Ortoimmagini satellitari Quick Bird 2003 

2006 Ortofoto 2006 

2008 Ortofoto AGEA 2008 


Censimento 

Consistenza Prati Stabili all’anno 1881 

Carta geografica militare IGM 

Fidenza 2 ha 

Fontanellato 539 ha 

Fontevivo 

258 ha 


Censimento 


Nuovo Catasto Terreni I°impianto 

Fidenza 8 ha 


Fontevivo 

290 ha 


Censimento 


Censimento aziendale 

Fidenza 0 ha 


Fontevivo 

111 ha 


Trend evolutivo 

Comune 

1820 

1881 

1929 

1950 

1970 

1982 

1990 

2000 

2009 

Fontevivo 

415 

258 

291 

290 

254 

237 

244 

220 

111 

Fontanellato 

900 

539 

704 

628 

604 

494 

483 

459 

333 

TOTALE 

1315 

797 

995 

918 

859 

731 

727 

679 

444 

Trend evolutivo della coltivazione a prato stabile irriguo 

1400 

1200 

Superficie (ha) 

1000 

800 

600 

400 

Fontevivo 

Fontanellato 

TOTALE 

200 

0 

1820 1881 1929 1950 1970 1982 1990 2000 2009 

Anno di riferimento 



DAL 1820-2000 si ha una perdita di prato stabile 

Fontevivo 

Fontannellato 

1 ha/anno 

2.5 ha/anno 

DAL 2000-2009 si ha una perdita di prato stabile 

Fontevivo 12 ha/anno 

Fontannellato 14 ha/anno 



Censimenti generali dell’agricoltura (ISTAT) 

Fidenza 

Fontanellato 

Fontevivo 

Totale 

0 ha 

333 ha 

111 ha 

444 ha 


Proposte per la salvaguardia 

1) Facilitazione nell’accesso alla risorsa irrigua 

2) Indicazioni economiche per l’integrazione del reddito del prato stabile 

3) Proposte di modifica e integrazione al PSR 

4) Proposte di aumento dei quantitativi di azoto spandibili in zona vulnerabile 

5) Inventario regionale dei prati stabili 

6) Proposta di convenzione per la gestione agronomica del campo pozzi di 

Priorato 



1) Facilitazioni nell’accesso alla risorsa irrigua 

Il sistema di irrigazione a servizio dei Prati stabili: 

• Consorzio di Bonifica (Rete San Vitale) 

• Società privata Canale Vecchio Forcello (Torchio di Fontevivo) 

Esigenze di irrigazione: 

• 10.000-12.000 mc/ha/anno variabili in relazione all’andamento 

climatico stagionale 

Spese per l’irrigazione 

• Costi aziendali per l’adacquamento 

• Contributo irriguo di asservimento 




Costo irriguo di asservimento 

• Costo fisso (oneri di gestione e manutenzione della rete irrigua) 

• Costo (variabile in relazione al tipo di coltura) 

Tariffe 2009 

• Costo fisso 14,80 €/biolca 

• Costo variabile 3,92 €/biolca 

• Totale 18.72 €/biolca 

Tariffa 

Costo 

Adacquamento 

Adacquamenti 

Sup a prato 

stabile 

Costo 

complessivo 

Quota fissa 

48,04 €/ha 

5 interventi/anno 

443 ha 

106.408,60 

€/anno 

Quota variabile 

12.71 €/ha 


443 ha 

28.152,65 

€/anno 

Totale 

60,75 €/ha 


443 ha 

134.561,25 

€/anno 




si auspica che il Servizio Agricoltura dell’Amministrazione 

Provinciale, insieme alle associazione professionali, 

faciliti e promuova presso il Consorzio di Bonifica la 

sottoscrizione di un’intesa fra soggetti volta a favorire le 

aziende agricole che conducono terreni a prato stabile, 

riducendo il costo della quota variabile. 



2) Indicazioni economiche per l’integrazione 

del reddito del prato stabile 

L’impresa agricola, seppur con ritmi più lenti rispetto ad altri 

comparti, tende ad adeguare la produzione a seconda delle 

variazioni dei prezzi di mercato. Tali variazioni, che influiscono sui 

tipi di coltivazione, risultano però estremamente attenuate per le 

aziende con indirizzo zootecnico-foraggero, in quanto la necessità 

di disporre di foraggio per l’alimentazione del bestiame da latte 

non consente se non in modo ridotto di effettuare altre 

coltivazioni. 

Per quanto riguarda le aziende con indirizzo zootecnico-foraggero nel 

territorio analizzato, le coltivazioni prevalenti sono quelle di erba 

medica irrigua e in minor misura del prato stabile che risulta in 

costante contrazione per i più alti costi di produzione. 



Sementi 

Noleggi 

Lavoro 

Totale 



COSTO DI PRODUZIONE PER IL PRATO DI ERBA MEDICA IRRIGUO ALL’ETTARO 

DESCRIZIONE 

Fertilizzanti 

Diserbante 

Carburante 

Lubrificanti 

Irrigazione 

Costo annuo 

U.M. 

kg 

q.li 

L 

L 

L 

Ore 

Ore 

€ 

€/ha 

€/ha 

QUANTITÀ 

60 

12 

2,5 

214 

1.1 

2.2 

15.8 

- 

- 

1° ANNO 

IMPORTO 

214,80 

224,40 

41,25 

160,50 

5,14 

98,70 

189,60 

469,68 

1.404,07 

I PRATI DELLA VIA EMILIA 

€ 986,82 

DAL 2°- AL 4° ANNO 

QUANTITÀ 

- 

2.4 

- 

166 

0.8 

0.5 

12.3 

- 

- 

IMPORTO 

- 

44,88 

- 

124,50 

3,98 

27,50 

147,60 

499,28 

847,74




COSTO DI PRODUZIONE PER IL PRATO STABILE 

DESCRIZIONE U.M. 

ANNI SUCCESSIVI 

QUANTITÀ IMPORTO (€) 

Sementi 

kg 

- 

- 

Fertilizzanti 

q 

3.6 

67,32 

Diserbante 

L 

- 

- 

Carburante 

L 

140 

105,00 

Lubrificanti 

L 

0.7 

3,36 

Noleggi 

Ore 

1,7 

147,50 

Lavoro 

Ore 

10.9 

130,80 

Irrigazione 

€ 

- 

768,15 

Totale 

€/ha 

- 

1.222,13 





Produzione Lorda vendibile PLV 

ERBA MEDICA 

PRATO STABILE 

Produzione (t) Prezzo (€) Ricavo (€) Produzione (t) Prezzo (€) 

13,5 95,00 1.282,50 11,5 95,00 

Ricavo (€) 

1.092,50 

Costo (€/ha) 

Calcolo del reddito tra prato stabile e prato di erba medica 

ERBA MEDICA PRATO STABILE DIFFERENZIALE 

€ 986,82 € 1.222,13 

€ 235,31 

PLV (€/ha) 

€ 1.282,50 

€ 1.092,50 

€ 190,00 

Resa economica (€/ha) 

€ 295,68 

- € 129,63 

€ 425,31 

Contributi PSR (€/ha) 

€ 0,00 

€ 240,00 

- 

TOTALE (€/ha) 

€ 295,68 

€ 110,37 

€ 185,31 





nell’ambito del presente progetto si evidenzia la 

necessità di una integrazione del contributo di 

circa 185 – 200 € /ha a favore delle aziende che 

si impegnano a mantenere il prato stabile. 




Misura 214 “Pagamenti agroambientali” 

Azione 7 - Promozione dell’utilizzazione di effluenti zootecnici, in zone 

non vulnerabili e in Comuni a basso carico di azoto 

Azione 8 - Regime sodivo e praticoltura estensiva 

Azione 10 - Ritiro dei seminativi dalla produzione per scopi ambientali 

Nuova azione – Miglioramento dell’efficienza della rete irrigua 




Azione 7 - Promozione dell’utilizzazione di effluenti zootecnici, in zone 

non vulnerabili e in Comuni a basso carico di azoto 

prevede contributi, oltre che per tutelare la risorsa suolo e la qualità 

dell’aria, anche per tutelare la risorsa acqua, diminuendo il rischio di 

contaminazione delle acque superficiali e profonde, proveniente da 

pratiche di spandimento dei liquami zootecnici. Si vuole favorire l’utilizzo 

degli effluenti zootecnici in colture con più elevata efficienza di 

assorbimento dell’azoto. 

Azioni della Misura 214, qualora attuate su prati stabili irrigui, possano 

essere rese cumulabili fra loro. Tale situazione potrebbe rappresentare 

un incentivo al mantenimento del prato stabile per le imprese agricole 





Tutela della risorsa suolo da fenomeni di erosione, di lisciviazione dei 

nitrati, e per la conservazione della fertilità 

B2A 

B2B 

B2C 

B2D 

B2E 

Mantenimento dei prati permanenti e/o pascoli 

Mantenimento di medicai a fine ciclo (a partire dal 

quinto anno dall’impianto) 

Mantenimento di prati polifiti permanenti 

storicamente presenti (esistenti da almeno 30 anni) 

Recupero dei prati di montagna abbandonati 

Mantenimento dei prati già realizzati, mantenuti o 

recuperati attraverso l’Azione 8 della Misura 2.f di cui 

al Regolamento (CE) n. 1257/99 

Conversione dei seminativi in prati 

€/ha 240 

€/ha 240 

€/ha 240 

€/ha 300 

€/ha 240 

€/ha 300 





Si è pertanto dell’avviso che per contrastare la diminuzione dei prati stabili 

irrigui (oltre a facilitare l’accesso all’acqua), debba essere rafforzata l’entità 

dell’aiuto, portando l’attuale premio, da € 240 a € 320, al fine di ridurre il gap 

con le altre colture erbacee competitrici (erba medica). 





L’Azione 10 si pone l’obiettivo sia di “tutelare la risorsa suolo”, attraverso la 

creazione o il ripristino di biotopi a minor impatto in tema di nitrati e difesa 

dell’erosione, sia a “salvaguardare e valorizzare la biodiversità” e a 

“Salvaguardare e valorizzare il paesaggio agrario” attraverso la creazione di 

ambienti naturali volti alla tutela di flora e fauna. 

F1 

F2 

F3 

Creazione di ambienti per la fauna e la flora selvatica 

Creazione di ambienti naturali variamente strutturati con 

funzioni di collegamento paesaggistico ed ecologico 

Creazione di ambienti per la salvaguardia dei sistemi idrologici 





Si propone pertanto che questa particolare coltura foraggera a carattere 

permanente e di grande interesse ambientale possa essere inserita 

all’interno dell’intervento F3 come elemento utile alla salvaguardia della 

risorsa suolo. In particolare si dovrebbe consentire al beneficiario della 

misura (Intervento F3) di poter effettuare la normale pratica agronomica in 

termini di sfalcio del fieno che attualmente è consentita solo tra il 10 agosto 

e il 20 febbraio, e di consentire l’eventuale l’utilizzo di letame secondo 

quanto previsto dalla normativa specifica per le zone di salvaguardia delle 

acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano art 94 del DLgs 

152/2006, 




Nuova azione “Miglioramento dell’efficienza della rete irrigua aziendale” 

Aiuto a favore delle aziende che dispongono di prati stabili con irrigazione a 

scorrimento che vogliono ripristinare l’efficienza della rete di irrigazione 

aziendale. 

Cause deterioramento: 

- ridotte manutenzioni, sempre più onerose; 

- depressioni del piano di scorrimento delle acque negli appezzamenti; 

- impiego dei mezzi meccanici che hanno lesionato i manufatti di derivazione 

- impiego di grandi trattrici che hanno sfondato canalette, adacquatori e 

colatori. 

Si auspica quindi che possa essere istituita all’interno del PSR una nuova 

Azione diretta al ripristino della rete irrigua aziendale. 



4) Proposte di aumento dei quantitativi di azoto 

spandibili in zona vulnerabile 

L’apporto di azoto con fertilizzanti organici, nelle Zone Vulnerabili, non può 

superare i 170 kg/ha/anno (come media aziendale calcolata sull’anno solare). 

Rif normativi: L.R. 4/07, Del C.R 96/2007 e Carta Provinciale degli spandimenti 

Si è dell’avviso che per le tipiche caratteristiche agronomiche e tecnicocolturali 

del parto stabile, che garantiscono una copertura permanente del 

suolo che ha esigenze di apporto d’azoto elevate (Lollium multiform, Poa sp, 

Festuca sp, Bromus sp, Dactylis glomerata, Arrhenatherum elatius), il limite di 

170 Kg/ha/anno di azoto spandibile per le zone vulnerabili rappresenta un 

limite troppo generico. 

Pertanto si propone, nell’ambito del presente progetto, che per gli 

appezzamenti condotti a prato stabile irriguo, possa essere derogato il limite 

di 170 Kg/ha/anno di azoto e portato a 340 Kg N/ha come per le aree non 

vulnerabili 



5) Inventario regionale dei prati stabili 

Nell’ottica di impostare un’azione permanente di studio, conoscenza e 

salvaguardia dei prati stabili irrigui di pianura, anche in riferimento alle 

diverse specie floristiche tutelate a livello comunitario in essi presenti, si 

propone 

l'Amministrazione Regionale, di concerto con gli Enti locali, realizzi 

l'inventario cartografico regionale dei prati stabili irrigui di pianura. 

Successivamente valuti l’opportunità di tutelare tali coltivazioni foraggere 

tradizionali attraverso una normativa specifica, (Regione Friuli Venezia Giulia 

(Legge regionale n. 9 del 29 aprile 2005, “Norme regionali per la tutela dei prati 

stabili naturali”). 



6) Proposta di convenzione per la gestione 

agronomica del campo pozzi di Priorato 

Per quanto riguarda le attività agricole, il principale limite che incide sulle 

aziende locali è dato dal divieto di utilizzo dei fertilizzanti. Tale divieto può 

essere derogato, come previsto dalla normativa vigente, solamente a seguito 

dell’adozione di uno specifico Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA) che 

tenga conto della natura dei suoli, delle colture compatibili, delle tecniche 

agronomiche impiegate e della vulnerabilità delle risorse idriche 

COLTIVAZIONI IN ATTO (12/2009) 

Prato stabile 

Terreni arati 

Erba medica 

Cereali autunno-vernini 

Terreni a riposo (set-aside) 

Totale 

SUPERFICIE 

47.47 ha 

17.73 ha 

16.03 ha 

12.73 ha 

5.08 ha 

99 ha 

PERCENTUALE 

47.9 % 

17.9 % 

16.2 % 

12.8 % 

5.2 % 

100 % 









“Convezione per la gestione agronomica della zona di tutela dei 

pozzi idropotabili di Priorato” tra il Gestore del servizio idrico 

(Emiliambiente Spa) e le Aziende agricole presenti nella ZTA, volta 

a garantire il mantenimento dei prati stabili. 

Tale convenzione dovrebbe prevede l’erogazione di un contributo 

economico, come sostegno al mantenimento del prato stabile e la 

sottoscrizione, da parte delle aziende agricole, di un Piano di 

Utilizzazione Agronomica interaziendale volto a mantenere i prati 

stabili e ad utilizzare solamente fertilizzanti di natura organica 

(letame) 


CONCLUSIONI 

1) I prati stabili devono essere considerati, seppur ridotti ad un 

piccolo tassello dell’agroecosistema regionale, come un grande 

patrimonio ambientale e culturale 

2) l’identità biologica indica un elevato grado di naturalità 

3) la salvaguardia e la tutela deve avvenire attraverso il sostegno 

alle aziende agricole che ne consentono il mantenimento e la 

conservazione. 


CONCLUSIONI 

I costituzione di un Fondo Provinciale Vincolato (FPV), in cui far confluire 

risorse economiche provenienti dalle ”compensazioni ambientali 

preventive (CAP)” a cui dovranno essere soggetti i nuovi progetti di 

infrastrutturazione del territorio.

Prati Stabili della Via Emilia - Unione Terre Verdiane

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