Allegato pdf - La Voce del Popolo
Allegato pdf - La Voce del Popolo
Allegato pdf - La Voce del Popolo
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong><br />
<strong>del</strong>la Valtrompia<br />
n.9<br />
WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO II - SETTEMBRE 2010<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS<br />
Trofeo Aido. Domenica 26 settembre la 13ª edizione <strong>del</strong>la gara di regolarità<br />
Via alla sfida <strong>del</strong>le auto<br />
storiche per solidarietà<br />
<br />
Il percorso toccherà Gardone, Polaveno, Lumezzane e Sarezzo ma<br />
attraverserà anche la Franciacorta, per arrivare in Valsabbia e sul<br />
Garda. Vuole sviluppare la sensibilità alla donazione degli organi<br />
Inchiesta: edificazioni selvagge<br />
Il servizio<br />
a pag. 26<br />
Case come funghi<br />
Anche in Valle tanti edifici vengono costruiti e poi non venduti.<br />
È quasi impossibile conoscerne il numero. Molte le cause<br />
<strong>del</strong> fenomeno: in gioco ci sono interessi privati e dei comuni<br />
Gardone<br />
Controlli e dialisi in Valle:<br />
donazioni e progetti<br />
ingrandiscono l’offerta<br />
pag. 32<br />
Storie<br />
In ricordo di Vitto Piotti,<br />
l’aquila ferita all’ala<br />
e la scultura <strong>del</strong> ferro<br />
pag. 11<br />
Il servizio<br />
a pag. 2<br />
Editoriale<br />
Città vuote<br />
di Adriano Bianchi<br />
Chiedersi quante case vuote, sfitte<br />
o in vendita ci sono in Valtrompia<br />
o in provincia di Brescia in tempo di<br />
crisi economica potrebbe sembrare<br />
retorico e sortire una risposta scontata.<br />
Se non ci sono soldi le gente non<br />
compra, le banche non fanno mutui<br />
perchè non ci sono garanzie, soprattutto<br />
a chiederli sono i giovani che<br />
sono spesso con un lavoro ancora<br />
precario. Liquidare, quindi, con la crisi<br />
un mercato immobilliare che pare<br />
fermo per le difficoltà economiche<br />
<strong>del</strong>le famiglie potrebbe essere insufficiente.<br />
<strong>La</strong> nostra piccola inchiesta<br />
cerca di fare anzitutto una stima numerica:<br />
quante case vuote ci sono?<br />
<strong>La</strong> risposta è perlomeno imprecisa<br />
perchè i dati risultano contrastanti,<br />
negati, vecchi e comunque approssimativi.<br />
Nessuno vuole dire che nei<br />
nostri paesi le case ci sono, ma non<br />
sono abitate. Interessi? Anche questi,<br />
tanti. Quelli dei costrutturi che vogliono<br />
continuare a costruire, quelli dei<br />
comuni che con le tasse di urbanizzazione<br />
fanno un po’ di cassa, quello<br />
<strong>del</strong>le agenzie immobiliari che tendono<br />
a non svalutare il mercato per poter<br />
tenere i prezzi a un certo livello. Il<br />
dato ossevabile da tutti è quello empirico:<br />
provate a contare i cartelli con<br />
scritte “vendesi” e “affittasi” in Valle<br />
e vi renderete conto. Suonano come<br />
un appello quasi disperato. In attesa<br />
di tempi migliori le famiglie che possono<br />
investono i risparmi nel mattone.<br />
I titoli di Stato, infatti, non danno<br />
grandi interessi e gli investimenti finanziari<br />
sono rischiosi. Nessuno, poi,<br />
è disponibile ad abbassare i prezzi e<br />
le case costano sempre troppo. Di<br />
mezzo ci va pure l’ambiente con una<br />
cementificazione selvaggia. In questo<br />
si giocano le responsabilità degli amministratori<br />
locali soprattutto quando<br />
mettono mano ai piani di governo <strong>del</strong><br />
territorio (Pgt). C’è da sperare che abbiano<br />
a cuore il nostro vero bene.
2<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
Primo piano<br />
<strong>La</strong> saturazione <strong>del</strong> mercato<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Anche in Vatrompia, come nell’intera provincia bresciana, ci sono appartamenti<br />
e costruzioni edili ancora vuote, invendute, che la storia <strong>del</strong>l’edilizia recente<br />
(vedi l’articolo qui sotto) ha condizionato con un’edificazione selvaggia<br />
e quasi senza controllo. <strong>La</strong> situazione attuale fotografata a Brescia da Massimo<br />
Ziletti, direttore di Probrixia, l’azienda speciale <strong>del</strong>la Camera di commercio<br />
per il mercato immobiliare e, nelle pagine a fianco, l’intervista a Mauro<br />
Rizzinelli, imprenditore edile, e i risultati in numeri riguardo alle case in vendita<br />
in Valle, secondo le telefonate alle agenzie immobiliari sul territorio. Ne<br />
sono escluse tutte quelle comunali e private.<br />
Fenomeni. <strong>La</strong> storia <strong>del</strong> mercato edile, <strong>del</strong>la costruzione selvaggia e gli immobili invenduti nella Provincia<br />
Vendesi casa disperatamente.<br />
Ma non è la trasmissione Sky!<br />
Secondo un calcolo<br />
approssimativo<br />
per difetto<br />
sarebbero 5000<br />
le abitazioni vuote<br />
e migliaia di metri<br />
quadri sul territorio<br />
provinciale<br />
a cura di Massimo Venturelli<br />
Secondo un calcolo approsimativo<br />
(l’approssimazione è per difetto) sarebbero<br />
circa 5.000 le abitazioni vuote<br />
sul territorio provinciale. Quello <strong>del</strong>le<br />
case vuote è solo una parte di un più<br />
ampio processo di edificazione selvaggia<br />
che si è sviluppato nel corso <strong>del</strong>l’ultimo<br />
decennio. Alle abitazioni devono<br />
essere sommati le centinaia di migliaia<br />
(probabilmente milioni) di metri quadrati<br />
di spazi produttivi e commerciali<br />
inutilizzati distributi dall’Alta Valle Camonica<br />
alle più profonde propaggini<br />
<strong>del</strong>la Bassa. Quello <strong>del</strong>l’edificazione<br />
oltre ogni richiesta è un fenomeno che<br />
risale alle metà degli anni Novanta <strong>del</strong><br />
secolo scorso. All’epoca fu la legge<br />
Tremonti (consentiva la detassazione<br />
degli utili reinvestiti) a scatenare<br />
la corsa al capannone. Venne poi la<br />
stagione <strong>del</strong> “mattone bene rifugio”,<br />
<strong>del</strong>la casa come investimento impermeabile<br />
a qualsiasi svalutazione. Una<br />
stagione che vide la proliferazione di<br />
imprese edili attratte dal miraggio di<br />
guadagni abbastanza facili. Ma venne<br />
anche la stagione dei primi tagli dei<br />
trasferimenti statali agli enti locali con<br />
comuni grandi e piccoli costretti a inventarsi<br />
nuovi modi per far quadrare<br />
i propri bilanci. Più di un sindaco si<br />
rese conto che quello degli oneri di<br />
urbanizzazione (una tassa a carico di<br />
chi realizzava nuove costruzioni) era<br />
un metodo facile e redditizio per far<br />
quadrare i conti comunali. Non ci fu<br />
comune che non si dotò di uno strumento<br />
di programmazione urbanistica<br />
segnato da una copiosa previsione<br />
di espansione edilizia. Si tratta di una<br />
partita ancora aperta, una sfida che<br />
molte amministrazioni locali giocano<br />
anche oggi. Qualcosa, però, nel meccanismo<br />
si è inceppato se è vero che<br />
tantissime amministrazioni locali hanno<br />
dovuto fare i conti con consuntivi<br />
che negli ultimi anni hanno registrato<br />
introiti da oneri più bassi di quelli previsti.<br />
Perché il mercato degli immobili<br />
a un certo punto si è fermato e chi doveva<br />
costruire ci ha pensato due volte<br />
prima di aprire cantieri per realizzare<br />
abitazioni e strutture destinate a rimanere<br />
invendute. C’è stata la crisi certo,<br />
ma c’è stato anche un mercato che ha<br />
raggiunto livelli di saturazione, perché<br />
se alta è la propensione alla casa di<br />
proprietà dei bresciani è anche vero<br />
che sono poche le famiglie che possono<br />
permettersi la seconda e la terza<br />
casa. E così sempre più numerosi i<br />
cartelli “vendesi” sono apparsi anche<br />
su complessi residenziali per restarvi<br />
mesi e mesi. Tante <strong>del</strong>le imprese nate<br />
sul miraggio di facili guadagni hanno<br />
dovuto chiudere. C’è un programma in<br />
onda su Sky in cui possessori di immobili<br />
chiedono aiuto a due esperti per<br />
vendere la loro casa. Nel Bresciano<br />
avrebbero di che lavorare!<br />
Borsa immobiliare. Parla Massimo Ziletti, direttore di Probrixia, azienda speciale <strong>del</strong>la Camera di commercio<br />
Lievi miglioramenti in un paziente che è comunque critico<br />
<strong>La</strong> Borsa Immobiliare di Brescia<br />
è un servizio organizzato e promosso<br />
da Probrixia, l’azienda speciale <strong>del</strong>la<br />
Camera di commercio di Brescia, con<br />
l’obiettivo di offrire consulenze professionali<br />
nel campo <strong>del</strong>l’intermediazione<br />
immobiliare a beneficio di cittadini,<br />
enti pubblici e soggetti privati. Interfacciandosi<br />
con i diversi attori <strong>del</strong>la<br />
filiera immobiliare locale (costruttori,<br />
agenzie immobiliari) rappresenta un<br />
osservatorio privilegiato per leggere<br />
la crisi che ha colpito il settore e come<br />
l’eccesso di offerta immobiliare (civile,<br />
commerciale o produttiva) possa<br />
incidere sulla stagione di difficoltà.<br />
Massimo Ziletti<br />
A illustrare la situazione è Massimo<br />
Ziletti, direttore di Probrixia. I dati in<br />
possesso <strong>del</strong>l’azienda speciale (che si<br />
riferiscono al 2009) indicano che lo<br />
scorso anno la crisi ha conosciuto un<br />
rallentamento <strong>del</strong> suo andamento negativo.<br />
Pur soffrendo, il settore immobiliare<br />
bresciano non ha patito le pene<br />
conosciute nel 2008. “Non si può certo<br />
parlare di inversione di tendenza o di<br />
uscita dalla crisi – ha affermato il direttore<br />
di Probrixia –. Al massimo si può<br />
parlare di un leggero miglioramento<br />
in un quadro che è complessivamente<br />
ancora grave”. Logico che su tale<br />
situazione incida in modo considerevole<br />
anche il gran numero di immobili<br />
invenduti in tutta la provincia. Una<br />
considerevole quantità di invenduto<br />
incide anche sul prezzo degli immobili<br />
anche se “nominalmente – sono ancora<br />
considerazioni di Ziletti – dal 2008 i<br />
prezzi sono calati non più <strong>del</strong> 6%”. C’è<br />
per il direttore di Probrixia una quota<br />
di invenduto che rischia di restare tale<br />
per un lungo periodo, a meno di non<br />
essere venduto a prezzi bassi. Si tratta<br />
di quelle abitazioni costruite solo pochi<br />
anni fa ma senza l’utilizzo di tecnologie<br />
adeguate in tema di risparmio<br />
energetico che sono rese “obsolete “<br />
da altre più recenti.
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
I numeri <strong>del</strong> comune di Marcheno<br />
Le amministrazioni tacciono o quando rispondono dicono di non avere i dati<br />
per conoscere quante siano le case o le strutture produttive inutilizzate. Eppure<br />
anche un osservatore distratto potrebbe tranquillamente ipotizzare che si tratti<br />
di numeri alti, impressionanti. Tutti questi aspetti hanno portato, almeno sino a<br />
quattro anni fa, a una stagione di edificazione selvaggia caratterizzata non solo<br />
dallo straordinario numero di edifici realizzati, poco funzionali alla vita dei suoi<br />
abitanti. Solo il comune di Marcheno ha risposto con una ricerca datata 2001.<br />
Questi i numeri: edifici non utilizzati 75 (su 1003); abitazioni non occupate da<br />
persone residenti 225 (su 1753).<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
3<br />
Intervista. Parla Mauro Rizzinelli, imprenditore valtrumplino, da 25 anni nel settore edile e immobiliare<br />
Serve responsabilità e rispetto<br />
di Mauro Toninelli<br />
Ci sono molte case costruite ma<br />
non ancora vendute; qual è la percezione<br />
di un costruttore e venditore<br />
in questo momento?<br />
Tutta questa offerta c’è perché si è<br />
sbagliato qualcosa. Il costruttore, il<br />
venditore, o comunque chi propone<br />
questo prodotto non ha tenuto conto<br />
<strong>del</strong>le vere esigenze <strong>del</strong>la gente, <strong>del</strong><br />
cliente. Non è facile tener conto <strong>del</strong>le<br />
esigenze <strong>del</strong> cliente ma è doveroso e<br />
assolutamente necessario. Si deve fare<br />
quello che fanno in altri settori industriali,<br />
cioè partire con ricerche di<br />
mercato, fare <strong>del</strong>le anilisi per individuare<br />
i veri bisogni. Nel nostro settore<br />
questo lo fanno in pochi. In passato<br />
non si è mai fatto perché si è sempre<br />
costruito e venduto senza bisogno di<br />
pensare al cliente. Il costruttore e il<br />
venditore non hanno tenuto conto di<br />
questo quindi oggi ho un bene che non<br />
è vendibile, nonostante le richieste,<br />
che ci sono ancora.<br />
Come si muove un’azienda come la<br />
sua in questo periodo di crisi?<br />
Si muove con attenzione e con prudenza<br />
visto il mercato in generale, ma con<br />
idee chiare per quanto riguarda il nostro<br />
settore. Nonostante tutto, oggi ci<br />
sono ancora richieste; sembra un paradosso<br />
ma tutti i giorni c’è gente che<br />
Mauro Rizzinelli<br />
chiede casa. Procediamo con attenzione,<br />
cercando di sviluppare bene le<br />
operazioni che abbiamo e cercando di<br />
evitare gli errori che in passano sono<br />
stati commessi da qualcuno. Non da<br />
sottovalutare analisi e considerazioni<br />
che aiutano a fare in modo che l’operazione<br />
immobiliare non abbia invenduto<br />
o ne abbia il meno possibile.<br />
Costruzione selvaggia: quanto viene<br />
tenuto in considerazione il bi-<br />
sogno <strong>del</strong>l’ambiente in tutto ciò?<br />
Sicuramente molto poco, questa è<br />
un’altra motivazione sul perché non si<br />
vende. <strong>La</strong> persona è sensibile a queste<br />
cose. In passato se ne è tenuto conto<br />
poco. Anche qui sbisogna tenere sempre<br />
più conto di due ragioni: il rispetto<br />
<strong>del</strong>l’ambiente e la salute di tutti e per<br />
una questione commerciale; se non si<br />
rispetta un ambiente, la gente lo capisce<br />
e tu non vendi.<br />
Si abbassano i prezzi risparmiando<br />
sui materiali di costruzione?<br />
Premetto che per me la crisi non c’è.<br />
Siamo in una situazione di grande<br />
cambiamento e profonda trasformazione,<br />
diciamo ancora più particolare<br />
e profonda di quello che la persona in<br />
genere può percepire. Il rischio ci può<br />
essere per chi non fa bene questo lavoro.<br />
Ci sono molti improvvisati: dove<br />
questa manca, sicuramente c’è questo<br />
problema, soprattutto quando uno si<br />
basa solo e quasi totalmente sul discorso<br />
finanziario. Un conto sono gli<br />
edifici immobli esistenti, quindi uno<br />
per far cassa fa un certo ragionamento;<br />
un conto sono gli edifici nuovi, può<br />
essere un rischio che si risolve cercando<br />
di capire da chi stai comprando.<br />
Ci sono molti operatori che sono<br />
nel mercato immobiliare per ragioni<br />
diverse dal voler soddisfare i bisogni<br />
<strong>del</strong>la gente, per dare una casa. C’è un<br />
ruolo sociale di chi costruisce.<br />
Quanta passione c’è?<br />
Il 99,9%, non il 100 perchè non puoi farlo<br />
solo per passione. Tu sai che puoi<br />
condizionare la vita <strong>del</strong>la persone negli<br />
anni a venire, i rapporti futuri che<br />
crei... é una grande responsabilità.<br />
Di chi sono le responsabilità <strong>del</strong>la<br />
situazione?<br />
Equamente distribuite tra tutti gli addetti<br />
ai lavori. Dobbiamo costruire per<br />
dare risposta ai clienti, rispettando<br />
bisogni, esigenze, ambiente e aspetti<br />
fondamentali.<br />
Agenzie immobiliari. Secondo una stima, difettosa, per le poche risposte, le case invendute sono circa 300<br />
“Vendesi” per le strade <strong>del</strong>la Valle: il numero è un mistero<br />
Vista la difficile ricerca e gli<br />
scarsi risultati ottenuti interrogando<br />
gli uffici comunali preposti, come<br />
quelli di urbanistica e dei lavori<br />
pubblici (vedi box in alto, ndr.)<br />
su quanti edifici e abitazioni vuote<br />
e invendute ci fossero sul proprio<br />
territorio, si è provato ad avere una<br />
minima idea <strong>del</strong>la quantità, interrogando<br />
le agenzie immobiliari che in<br />
Valtrompia hanno sede.<br />
Questo, è ovvio, non consegna un<br />
dato definitivo e sicuro, ma una indicazione<br />
di massima che esclude<br />
sicuramente tutti i venditori che lavorano<br />
in Valle ma non vi risiedono,<br />
tutti gli edifici di appartenenza<br />
comunale e di privati.<br />
Un dato dunque non esaustivo, se si<br />
considera inoltre il fatto che anche<br />
le agenzie, quanto i comuni, sono<br />
restie a comunicare il numero di<br />
case in vendita.<br />
Come per le amministrazioni comunali,<br />
che forse possono avere l’alibi<br />
<strong>del</strong> non avere a disposizione questo<br />
calcolo, anche le agenzie non hanno<br />
piacere a comunicarlo, per motivi<br />
probabilmente sia commerciali<br />
che di immagine rispetto al compratore<br />
e alla concorrenza.<br />
Unico alibi per i venditori è che la<br />
richiesta sia stata fatta con una telefonata,<br />
dichiarando l’intenzione<br />
<strong>del</strong>la ricerca e il nome <strong>del</strong>la testata;<br />
procedura e modalità identiche<br />
alle richieste fatte agli uffici comunali.<br />
Qualcuno potrebbe non aver<br />
creduto a questa richiesta.<br />
Un numero basso e allo stesso tempo<br />
comunque importante: sono circa<br />
300 le case in vendita in Valle,<br />
numero che si basa sulla risposta<br />
di solo quattro agenzie.<br />
Case invendute: la percezione ce<br />
la si può fare solo attraversando la<br />
Valle alla ricerca dei molti “Vendesi”<br />
appesi qua e là. Molti.
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
5<br />
<strong>La</strong> parola<br />
ai lettori<br />
Rotte letterarie<br />
Sopra le profondità d’un Mediterraneo che fu teatro <strong>del</strong>l’antica vita si schiudono<br />
le vicende di un punico di Cartagine transitato per l’Iberia alla conquista di<br />
un'Italia che seppe amare, come emerge dai taccuini di Paolo Rumiz e <strong>del</strong> suo<br />
“Annibale. Un viaggio”. Andar per paesi conosciuti e vicini oppure inoltrarsi in<br />
terre lontane e smisurate come l’Australia col beffardo sorriso che Bill Bryson<br />
imprime “In un paese bruciato dal sole”. Un rollare vicino e lontano sul ponte<br />
di una goletta d’inchiostro, tornando nel vecchio continente per scoprire sulle<br />
tracce di “Pane nostro” quelle briciole che uniscono Oriente ed Occidente come<br />
ha saputo ricordare la penna di Predrag Matvejevic.<br />
L<br />
LETTERE<br />
Il saluto a don Pietro<br />
Prendiamo l’occasione per scrivere un<br />
saluto al nostro parroco, don Pietro<br />
Minelli, che ha concluso il ministero<br />
nella nostra parrocchia per andare come<br />
Fidei Donum in Mozambico. Caro<br />
don Pietro, sono passati solo quattro<br />
anni da quando sei arrivato e, con un<br />
po’ di emozione, ti sei presentato alla<br />
comunità di Sant’Andrea di Concesio,<br />
rispondendo alla chiamata <strong>del</strong> vescovo<br />
Giulio che ti destinava in mezzo<br />
a noi come nuovo parroco. Ti sei subito<br />
fatto conoscere con l’umiltà e la<br />
chiarezza che ti contraddistinguono<br />
citando “Non porto né oro né argento”<br />
ma come Pietro vi dico: “Vengo<br />
per portare Cristo” per condividere<br />
con voi una tappa <strong>del</strong> nostro cammino<br />
terreno. In un altro tratto <strong>del</strong> tuo<br />
saluto di presentazione dicevi “al centro<br />
di tutto il nostro agire mettiamo<br />
l’eucaristia”, e crediamo che questa<br />
sia stata la tua stella cometa che ha<br />
guidato e accompagnato ogni scelta e<br />
decisione. Ti abbiamo visto vicino agli<br />
anziani e agli ammalati e ci hai sempre<br />
esortato a porre attenzione agli<br />
altri, soprattutto ai più deboli e a chi<br />
stava vivendo un momento di difficoltà.<br />
Sei sempre stato presente in mezzo<br />
a noi durante le feste in oratorio,<br />
le gite parrocchiali, le feste <strong>del</strong>le Acli,<br />
le famose gite dei papà, che sono stati<br />
momenti di conoscenza e di crescita<br />
per tutti noi, occasioni per sperimentare<br />
cosa significhi camminare insieme<br />
in gioiosa armonia. <strong>La</strong> schiera di<br />
chierichetti che sempre ti circonda, gli<br />
adolescenti e i giovani hanno imparato<br />
a conoscerti e ad apprezzarti; ti<br />
hanno sentito vicino anche per l’impegno<br />
profuso nel progetto di ristrutturazione<br />
<strong>del</strong>l’oratorio di cui il primo<br />
lotto degli spogliatoi appena realizzato<br />
è la prova più visibile. Insieme la<br />
comunità ha potuto vivere momenti<br />
di preghiera e di forte spiritualità; rimangono<br />
nel cuore e nella mente di<br />
tutti noi la Settimana mariana, con la<br />
presenza <strong>del</strong>la madonnina pellegrina<br />
di Fatima presso la nostra parrocchia,<br />
e la visita <strong>del</strong> Santo Padre Benedetto<br />
XVI sul fonte battesimale <strong>del</strong> nostro<br />
concittadino Paolo VI in una piovosa<br />
domenica <strong>del</strong>lo scorso novembre. In<br />
IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA<br />
A Ponte Zanano una<br />
felice area ecologica<br />
Sul confine tra la frazione saretina di<br />
Ponte Zanano e il comune di Gardone<br />
Val Trompia spunta questa ordinata<br />
isola ecologica, dove i cassonetti<br />
stanno disposti entro mura in legno<br />
che ne definiscono bene la posizione e<br />
permettono di dare un decoro al luogo.<br />
Certo, l’armonia ambientale di cassonetti<br />
a scomparsa e strutture lignee che è<br />
possibile trovare in Trentino è un passo<br />
più avanti, ma l’intenzione di rendere<br />
gradevole la zona è da ammirare.<br />
Bollettini parrocchiali<br />
Questa è la copertina di “Crescere insieme”,<br />
l’ultimo numero <strong>del</strong> giornale<br />
<strong>del</strong>la comunità di Lumezzane Fontana.<br />
Si apre con l’editoriale di don Italo<br />
Lombardi che fa una riflessione sul significato<br />
<strong>del</strong>la comunità alla luce <strong>del</strong>la<br />
Lettera pastorale “Tutti siano una cosa<br />
sola” <strong>del</strong> vescovo Luciano Monari.<br />
Radio <strong>Voce</strong><br />
Con l’inizio <strong>del</strong>la nuova stagione sportiva<br />
torna il contenitore <strong>del</strong>la domenica<br />
“Diretta Sport” a partire dalle 14.35. Oltre<br />
al Brescia Calcio, segui l’intero campionato<br />
<strong>del</strong> Lumezzane (Lega Pro) con<br />
collegamenti dal Comunale e in trasferta.<br />
A fine gara le interviste e i commenti<br />
dagli spogliatoi anche di Rodengo Saiano,<br />
Montichiari e Feralpi Salò.<br />
fm 88.3 88.5<br />
Brescia e Provincia<br />
IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA<br />
I nuovi siti web che<br />
nascono già vecchi<br />
Ciò che è nuovo non significa per forza<br />
sia buono, come stanno a dimostrare<br />
molti dei siti web di enti locali <strong>del</strong>la<br />
Valle. Quasi tutti i comuni sono ora online,<br />
ma quella che si professa essere la<br />
vetrina per una comunicazione dinamica,<br />
efficace e diretta tra amministratori e<br />
cittadini, spesso diventa un finestrino<br />
appannato oltre il quale si fatica a<br />
scorgere qualcosa. Lustrare le home<br />
page non basta se molti i link rimangono<br />
inattivi o i dati vengono male, poco o per<br />
nulla aggiornati.<br />
questo anno, che è anche l’Anno sacerdotale,<br />
hai voluto cogliere il vero<br />
senso <strong>del</strong>l’essere sacerdote e hai risposto<br />
con obbedienza e carità al richiamo<br />
<strong>del</strong>la missione. Hai pronunciato<br />
il tuo “Eccomi” e ti sei messo nuovamente<br />
in gioco accettando questa<br />
nuova chiamata nella diocesi di Pemba<br />
in Mozambico. Ti aspetta una terra<br />
lontana e dove certamente le difficoltà<br />
non mancheranno, ma siamo certi<br />
che l’agire verso gli altri sempre nel<br />
nome di Dio non può che darti la speranza,<br />
la forza e la capacità di affrontare<br />
ogni situazione. Ora, è con senso<br />
di affettuosa amicizia che la comunità<br />
tutta ti vuole esprimere sincera gratitudine<br />
e ti augura ogni bene con le<br />
parole di mons. Tonino Bello “Cosa<br />
vuole da te il Signore? Egli vuole che<br />
dovunque tu vada, ovunque tu esprima<br />
fatica, ovunque metta in atto la<br />
tua esistenza, possa sentirsi il profumo<br />
di Cristo”. Continueremo a esserti<br />
vicino nella preghiera e nelle opere, ci<br />
stringiamo a te in un profondo e commosso<br />
abbraccio.<br />
<strong>La</strong> comunità di S. Andrea<br />
di Concesio<br />
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari <strong>del</strong>le lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome,<br />
indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. <strong>La</strong> redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo<br />
lunghi (massimo 1500 battute). <strong>La</strong> pubblicazione di una lettera non implica la condivisione <strong>del</strong> suo contenuto da parte <strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong> giornale. Non saranno pubblicate lettere già<br />
apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.
6<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Lumezzane<br />
Il progetto Cartabimbo<br />
Il progetto Cartabebè avviato dall’amministrazione comunale lo scorso novembre<br />
per favorire l’acquisto di prodotti destinati ai bambini fino a un anno si trasforma<br />
e diventa Cartabimbo. In pratica, viene esteso lo sconto (variabile tra<br />
10% e 15%) per i genitori che hanno figli fino a 6 anni, includendo i bambini nati<br />
dal 2004 (6° compleanno entro il 31 dicembre 2009) sino all’1 novembre 2009.<br />
Aderiscono all’iniziativa tre farmacie, alcuni negozi e due ambulanti <strong>del</strong> mercato.<br />
Per avere la Cartabimbo i genitori devono presentarsi all’Ufficio relazioni col<br />
pubblico al piano terra <strong>del</strong> municipio, dalle ore 9 alle 13, dal lunedì al venerdì<br />
(tel. 030.8929268).<br />
Personaggio. Maestro di musica alla “Schola Cantorum” saretina, da anni all’organo come fece il padre Luigi<br />
L’abile organista Angelo Ghidini<br />
Un lumezzanese che ha condotto una vita nel segno <strong>del</strong>la musica e ha scoperto una musica nel segno <strong>del</strong>la vita<br />
di Angelo Seneci<br />
Angelo Ghidini “<strong>La</strong> Rossa”, lumezzanese<br />
doc, organista e da anni<br />
maestro <strong>del</strong>la “Schola Cantorum”<br />
di Sarezzo è un personaggio che ha<br />
lasciato e continua a lasciare un segno<br />
nel mondo <strong>del</strong>la musica anche<br />
lumezzanese. Lumezzane e la musica,<br />
un binomio che ha prodotto un<br />
personaggio come Giacinto Pran<strong>del</strong>li,<br />
scomparso qualche mese fa. A lui<br />
e a un altro, meno conosciuto, bravo<br />
cantante classico, Almiro Sala, il<br />
nostro personaggio ha voluto fare un<br />
tributo, abbellendo le due funzioni<br />
funebri in un duo con Alfiero Ghidini,<br />
tenore valgobbino e membro <strong>del</strong><br />
circolo lirico bresciano. Un momento<br />
che ha visto la grande soddisfazione<br />
dei presenti, alcuni dei quali increduli<br />
<strong>del</strong>la bravura dei due.<br />
“<strong>La</strong> passione per la musica – dice<br />
Angelo, figlio di Luigi “<strong>La</strong> Rossa”,<br />
Angelo Ghidini all'organo<br />
organista a Sant’Apollonio negli<br />
anni Cinquanta – l’ho cresciuta in<br />
famiglia. Fin dall’età di 14 anni ho<br />
studiato pianoforte dagli organisti<br />
parrocchiali bresciani per quattro<br />
anni, sotto la guida <strong>del</strong> maestro Giulio<br />
Tonelli. Sono stato organista nella<br />
frazione lumezzanese di Valle per un<br />
anno e mezzo, chiamato dall’allora<br />
parroco Don Roberto Guenzati e dal<br />
1972 al 1974 sono stato organista a<br />
San Sebastiano con l’indimenticato<br />
Don Silvio Perini. Nel 1982, visto il<br />
rifacimento <strong>del</strong>l’organo a Sant’Apol-<br />
lonio, sono stato nominato organista<br />
titolare e l’anno successivo ho fatto<br />
rinascere la corale S. Cecilia. Dal<br />
1996 sono organista titolare a Sarezzo<br />
e maestro <strong>del</strong>la scuola di canto”.<br />
Angelo Ghidini, si dimentica di dirci<br />
che è anche compositore e autore di<br />
arrangiamenti. “<strong>La</strong> comunità lumezzanese<br />
– ha scritto l’assessore alla<br />
Cultura Lucio Facchinetti – sente la<br />
musica come espressione sociale,<br />
prima ancora che artistica. Lumezzane<br />
si può fregiare di un riconoscimento<br />
positivo (ma riduttivo) quando<br />
se ne ricorda l’operosità imprenditoriale.<br />
Quest’immagine è certo la<br />
più conosciuta ma non la sola. Potremmo<br />
pensarla come la faccia di<br />
un prisma <strong>del</strong> quale musica e canto<br />
sono altre componenti”.<br />
Ghidini è stato protagonista quasi<br />
dieci anni fa <strong>del</strong>la direzione di un<br />
grande concerto al teatro Odeon,<br />
che riscosse grande successo. Sarebbe<br />
possibile ripensare a un evento di<br />
quel genere oggi?<br />
SAREZZO SHOPPING
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
7<br />
Lumezzane. In ottobre una settimana di iniziative per ospiti, operatori e amici<br />
Le Rondini preparano<br />
la festa per la comunità<br />
Dal 16 al 22 <strong>del</strong> mese<br />
prossimo seminari,<br />
incontri e manifestazioni;<br />
non mancheranno<br />
la pesca e la mostra<br />
dei manufatti<br />
fatti in casa<br />
di Angelo Compagnoni<br />
Avrà luogo in ottobre, esattamente<br />
dal 16 al 22, l’iniziativa “Le Rondini in<br />
festa”, settimana di incontri, seminari<br />
e manifestazioni per tutti coloro che, a<br />
vario titolo, sono coinvolti, più o meno<br />
direttamente, nella vita <strong>del</strong>la residenza<br />
per anziani di Lumezzane.<br />
Una serie di iniziative destinate agli<br />
ospiti, anche a parenti, operatori, volontari<br />
e all’intera comunità valgobbina:<br />
lo scopo è quello di avvicinarsi<br />
sempre più al mondo degli anziani e<br />
<strong>del</strong>le loro famiglie, offrendo spunti e<br />
riflessioni, momenti di confronto e di<br />
verifica. A tal proposito, il programma<br />
si aprirà sabato 16 ottobre alle 9 con<br />
un seminario dal titolo “Il corpo familiare<br />
– la famiglia coinvolta nella Residenza<br />
Sanitaria Assistenziale”, tenuto<br />
dal dott. Silvano Corli. Nel pomeriggio<br />
Un momento di animazione<br />
la S. Messa e l’intervento <strong>del</strong>le autorità<br />
locali. Martedì 19 ottobre, dalle 14, il<br />
dott. Pietro Vigorelli, medico e psicoterapeuta,<br />
sarà relatore <strong>del</strong>l’incontro<br />
dal titolo “È possibile comunicare con<br />
il malato di Alzheimer?”, dove verranno<br />
proposte tecniche specifiche, terapie<br />
e modalità per interagire e per<br />
una migliore comunicazione con chi è<br />
colpito da tale malattia. “Le Rondini in<br />
festa” significa voglia di stare insieme,<br />
serate danzanti, veri e propri spettacoli<br />
che vedranno protagonisti gli ospiti<br />
stessi <strong>del</strong>la residenza: nello specifico,<br />
ricordiamo lo spettacolo “Il profumo<br />
dei sensi”, che si terrà lunedì 18 ottobre<br />
dalle ore 15. Non mancheranno la<br />
pesca, la mostra dei manufatti realizzati<br />
in casa e tanto altro. Una settimana,<br />
dunque, carica di significati per la<br />
Fondazione “Le Rondini”, patrimonio<br />
<strong>del</strong>la laboriosa Lumezzane.<br />
Una nuova nomina<br />
per la caccia<br />
<strong>La</strong> nuova stagione venatoria, per<br />
quanto riguarda l’amministrazione<br />
valgobbina, ha un nuovo responsabile,<br />
nominato dal sindaco Silverio Vivenzi<br />
nella persona di Gianbattista<br />
Gnali. Geometra, residente a Lumezzane<br />
Fontana, consigliere comunale<br />
al terzo mandato, prima per Forza Italia<br />
e ora per il Pdl. L’amministrazione,<br />
che non ha più l’assessorato alla Caccia,<br />
istituisce parallelamente una figura<br />
equiparata. “<strong>La</strong> sera stessa <strong>del</strong>la<br />
nomina – dice Gianbattista Gnali –<br />
ho richiesto alla giunta una <strong>del</strong>ibera a<br />
sostegno <strong>del</strong>l’approvazione <strong>del</strong>la legge<br />
sulla caccia in deroga e sull’apertura<br />
dei centri di cattura dei richiami vivi.<br />
Cosa che è stata fatta. Nel mese di<br />
agosto ho incontrato i presidenti <strong>del</strong>le<br />
associazioni venatorie presenti sul<br />
territorio di Lumezzane per cercare di<br />
farmi un’idea <strong>del</strong>le esigenze e di ciò<br />
che s’aspettano dal Comune. Mi ha<br />
fatto piacere aver ricevuto da tutti i<br />
presidenti la disponibilità a una collaborazione<br />
costruttiva. Le cose da fare<br />
sono molte e spero di avere sia il tempo<br />
sia le risorse finanziarie adeguate<br />
per poterle fare”. L’incarico in materia<br />
venatoria è stato <strong>del</strong>egato a Gnali<br />
in forza <strong>del</strong>l’esperienza in campo amministrativo<br />
e venatorio. Il neo incaricato<br />
dovrà approfondire e seguire per<br />
conto <strong>del</strong> primo cittadino le tematiche<br />
connesse alla valorizzazione e manutenzione<br />
dei sentieri e <strong>del</strong>le pozze di<br />
montagna, oltre che <strong>del</strong>le problematiche<br />
relative al ripopolamento <strong>del</strong>la<br />
selvaggina sul territorio. “Mi attendo<br />
– sottolinea il sindaco – che mi riferisca<br />
su possibili iniziative da intraprendere<br />
e sono certo che non <strong>del</strong>uderà la<br />
mia fiducia”. <strong>La</strong> realtà venatoria valgobbina<br />
è formata da circa 1200 doppiette,<br />
che fino alla precedente amministrazione<br />
facevano riferimento a un<br />
assessore specifico (Alvise Zobbio prima<br />
e Carlo Seneci poi). Non potendo<br />
nominare un nuovo assessore, dal momento<br />
che in giunta sono già sette, il<br />
primo cittadino ha quindi deciso di affidare<br />
un incarico specifico. (a.s.)
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
9<br />
Sport. Il progetto tra Valtrompia e Valsabbia nelle parole di Claudio Zanchigiani<br />
Con il rugby le scuole<br />
educano allo sport<br />
Quattromila<br />
gli studenti <strong>del</strong>le scuole<br />
che saranno coinvolti<br />
nel progetto<br />
dal titolo:”Educazione<br />
allo sport, al benessere,<br />
alla salute<br />
e alla legalità”<br />
di Angelo Seneci<br />
Il nome è ambizioso: “Educazione<br />
allo sport, al benessere, alla salute e<br />
alla legalità”. Si rivolge ai ragazzi in<br />
età scolare di Valtrompia e Valsabbia.<br />
A lanciarlo, ormai otto anni fa, è<br />
stata l’associazione Rugby Lumezzane,<br />
mentre ora è affidato allo Junior<br />
Rugby Lumezzane. Da quest’anno anche<br />
l’appoggio <strong>del</strong> Ministero di Istruzione,<br />
università e ricerca e lo scorso<br />
maggio è stato firmato un protocollo<br />
d’intesa con l’ufficio scolastico provinciale.<br />
L’obiettivo principale è far<br />
conoscere il rugby ai giovani, ma nel<br />
tempo il progetto si è andato trasformando,<br />
connotandosi sotto l’aspetto<br />
sociale. “Il solo aspetto sportivo – ricorda<br />
Claudio Zanchigiani, presidente<br />
<strong>del</strong>lo Junior Rugby Lumezzane – non è<br />
e non era più sufficiente per costruire<br />
e alimentare una società sportiva che<br />
fosse in grado di formare e mantenere<br />
I ragazzi <strong>del</strong>lo Junior Rugby Lumezzane in ritiro ad agosto<br />
sul territorio la continuità negli anni a<br />
venire. Abbiamo ampliato il territorio<br />
su cui lavorare, poi abbiamo preparato<br />
il nostro personale a lavorare con<br />
i giovani di diverse età; infine, attraverso<br />
le strutture presenti sul territorio,<br />
abbiamo avviato un percorso di<br />
formazione anche per i nostri formatori”.<br />
Il progetto interessa il periodo<br />
2010-2013 e si rivolge a 32 istituti scolastici.<br />
Istituto capofila è il lumezzanese<br />
“Vittorio Bachelet” di Sant’Apollonio.<br />
Il costo stimato è di 70mila euro<br />
annui. Nell’anno scolastico 2010/2011<br />
sarà attuato nei tre istituti comprensivi<br />
di Lumezzane. In tutto saranno 4000<br />
i giovani studenti coinvolti. Diversi i<br />
moduli studiati, in base all’età degli<br />
alunni. Il primo approccio al progetto<br />
è già iniziato a fine agosto con un ritiro<br />
di sette giorni per i giovani atleti <strong>del</strong>lo<br />
Junior Rugby, che hanno trascorso<br />
una settimana in una struttura messa<br />
a disposizione gratuitamente dal comune<br />
di Gardone Val Trompia e dalla<br />
cooperativa “Il Graffio”. Con loro anche<br />
quattro ragazzi napoletani, inviati<br />
dal Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione: Ciro,<br />
Giosuè, Carmine e Giuseppe, accompagnati<br />
dalla professoressa Rosanna<br />
e dalla collaboratrice scolastica Tommasina.<br />
“Il prossimo anno – conclude<br />
Zanchigiani – toccherà ad altri giovani,<br />
provenienti dal depresso quartiere<br />
Scampia”. Anche questo rappresenta<br />
la Lumezzane di oggi.<br />
Il 30 settembre<br />
"Armonie e sapori"<br />
Spesso è dalla condivisione che può<br />
nascere qualcosa di solido, com’è stato<br />
nell’intento <strong>del</strong> Comitato <strong>del</strong> commercio<br />
formalmente costituito a Lumezzane<br />
lo scorso luglio. “Con questo<br />
comitato – dice Rosanna Saleri, assessore<br />
alle Attività produttive e pari<br />
opportunità in Comune – vogliamo<br />
riunire i commercianti <strong>del</strong> nostro paese,<br />
creando una rete che permetta<br />
a ciascuno di scambiare informazioni<br />
con gli altri e interloquire con l’amministrazione<br />
comunale”. Il comitato<br />
intende rivalutare il commercio di<br />
Lumezzane e per farlo ha organizzato<br />
per giovedì 30 settembre l’evento<br />
“Armonie e sapori” al quale saranno<br />
presenti 64 dei 400 esercenti valgobbini.<br />
L'iniziativa ha ricevuto il patrocinio<br />
di Provincia di Brescia e Comunità<br />
montana di Valle Trompia. “Durante<br />
quella serata – spiega Claudio Cola,<br />
presidente <strong>del</strong> Comitato commercianti<br />
– avremo pasticceri, ristoratori, alimentaristi<br />
ma anche parrucchieri ed<br />
estetiste. <strong>La</strong> manifestazione è un modo<br />
per farci conoscere a tutta la comunità<br />
e dare un segnale anche a chi per<br />
il momento ha deciso di non aderire<br />
al comitato, anche se negli ultimi giorni,<br />
già un’altra ventina di negozianti si<br />
è interessata alla cosa, manifestando<br />
l’intenzione di entrare a farne parte”.<br />
Giovedì 30 settembre dalle ore 19 alle<br />
24 la strada che da via Matteotti passa<br />
per via Garibaldi, piazza Diaz e giunge<br />
sino alla Torre Avogadro sarà chiusa<br />
al traffico. “Un serpentone pedonale<br />
– prosegue Claudio Cola – lungo<br />
un percorso arricchito dalla presenza<br />
di associazioni sportive, musicali, culturali<br />
di Lumezzane e un itinerario gastronomico<br />
di cui godere acquistando<br />
a 15 euro il coupon <strong>del</strong>la manifestazione<br />
presso gli esercenti che aderiscono<br />
oppure la serata stessa, anche<br />
se 600 dei 1.500 previsti sono già stati<br />
venduti”. Per informazioni www.<br />
comune.lumezzane.bs.it e cliccare su<br />
“Calendario eventi”.<br />
Ambiente. In fase di risoluzione l’assestamento <strong>del</strong> movimento franoso che da diversi anni grava sulla frazione<br />
Il punto sulla frana in Valle<br />
I lavori per arrivare alla soluzione<br />
<strong>del</strong>la frana di Via Brescia in Valle sono<br />
continuati in agosto e le previsioni<br />
fanno pensare che entro fine settembre<br />
potrebbero essere finiti. Il condizionale<br />
è d’obbligo quando si deve intervenire<br />
per risolvere i problemi posti<br />
dalla natura, in particolare quelli<br />
di Valle, relativi all’annosa questione<br />
<strong>del</strong>la nota frana, spesso oggetto di polemica<br />
in consiglio comunale. I lavori,<br />
cominciati a inizio agosto, dovevano<br />
concludersi lo stesso mese, ma le giornate<br />
di pioggia l’hanno impedito. Il periodo<br />
scelto è stato peraltro corretto,<br />
visto che il flusso <strong>del</strong> traffico veicolare<br />
è ridotto per la chiusura feriale <strong>del</strong>le<br />
attività lavorative. Allo stato attuale<br />
sono stati posizionati i micropali ed è<br />
stata realizzata la soletta di cemento<br />
armato di ancoraggio poggiata proprio<br />
su di essi. In settimana verrà posizionata<br />
la trave dove, entro quindici<br />
giorni, verranno posti i tiranti verso<br />
nord. Tutto questo dovrebbe portare<br />
a impedire futuri cedimenti su tutto il<br />
fronte franoso precedente che li aveva<br />
causati. Il costo complessivo <strong>del</strong>l’intervento<br />
è di 180mila euro. In parallelo<br />
sono proseguiti i lavori di drenaggio<br />
e perforazione, con la posa in opera<br />
dei tubi drenanti l’acqua presente nel<br />
sottosuolo. Tutta l’operazione interessa<br />
la parte nord <strong>del</strong>la collina, mentre la<br />
parte sottostante continuerà ad essere<br />
trattata con tecniche di ingegneria naturalistica<br />
descritte dal progetto risalente<br />
al biennio 2004-2005. (a.s.)<br />
<strong>La</strong> collina interessata dalla frana
Facciamo case vere.<br />
Perché la tua Vita diventi una Favola.<br />
Residenza Buon Consiglio _ Gardone Val Trompia (BS)<br />
<br />
<br />
<br />
Tipologia: <br />
Unità abitative: <br />
Plus: <br />
<br />
<br />
<strong>La</strong> Nuova Corte _ Gardone Val Trompia (BS)<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Tipologia: <br />
Unità abitative: <br />
Plus: <br />
<br />
<br />
Residenza Al Bersai _ Gardone Val Trompia (BS)<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Tipologia: <br />
Unità abitative: <br />
Plus: <br />
<br />
<br />
L’hai sempre desiderata così: calda d’inverno e fresca d’estate, silenziosa e confortevole sempre;<br />
progettata e costruita su misura per le tue passioni, le tue emozioni, i tuoi affetti.<br />
Protettiva e intelligente, previdente e parsimoniosa, fatta di materiali di primissima qualità,<br />
eco-sostenibile e piena di energia. Un concentrato di tecnologia, stile, precisione, affidabilità.<br />
Un organismo vivo, che respira e cresce con te e con i tuoi cari, per accompagnarti nel futuro.<br />
<strong>La</strong> casa dei tuoi sogni. Casa tua. Adesso c’è.<br />
TEL +39 030 8911830 INFO@BAGLIONICOSTRUZIONI.IT WWW.BAGLIONICOSTRUZIONI.IT<br />
Facciamo case vere non luoghi comuni
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
11<br />
Alta Valle<br />
Marcheno e i pannelli solari<br />
Anche a Marcheno il fotovoltaico entra nei piani di adeguamento di alcuni<br />
edifici pubblici, che entro la fine <strong>del</strong>l’anno saranno attivati. Gli immobili interessati:<br />
municipio, elementari “Tito Speri” e medie “Francesco Bertussi”,<br />
scuola <strong>del</strong>l’infanzia “Padre Luigi Fausti” e palestra di Brozzo. Con una spesa<br />
totale di circa 160mila euro e mutuo ventennale, gli interventi avverranno<br />
simultaneamente. Sull’edificio comunale 104 pannelli, mentre 22 i moduli<br />
previsti per le scuole, 14 per la materna e 42 alla palestra di Brozzo. Un progetto<br />
che renderà sotto l’aspetto ambientale ed economico: tra incentivi,<br />
contributo <strong>del</strong> gestore e ricavi per l’energia ceduta la spesa avrà costo zero.<br />
Storie. Ricordare a dieci anni dalla sua scomparsa l’alpino, scultore e poeta <strong>del</strong> ferro che amava <strong>La</strong>vone<br />
Vitto Piotti, l’aquila ferita all’ala<br />
dopo una discesa in parapendio<br />
L‘amore per l’Alta<br />
Valle l’ha sempre<br />
accompagnato<br />
condizionandone<br />
le scelte, come l’amore<br />
per la montagna,<br />
il volo e la scultura<br />
poetica <strong>del</strong> ferro<br />
di Edmondo Bertussi<br />
Era una sera grigia e triste quel fine<br />
settembre 2000 a <strong>La</strong>vone, piena di<br />
alpini coi loro gagliardetti venuti per<br />
l’ultimo alzabandiera al loro consigliere<br />
provinciale Vitto Piotti, scultore<br />
<strong>del</strong> ferro. L’ aquila trafitta in volo che<br />
precipita con l’ala spezzata <strong>del</strong> suo<br />
monumento ai caduti è lì, vicina alla<br />
chiesa: lui, caduto e ferito a fine agosto<br />
all’arrivo di una dolce discesa dalla<br />
Maddalena coll’amato parapendio,<br />
era nella bara coperta dal tricolore e<br />
sopra il suo cappello con la penna e il<br />
fregio dorato di maggiore. Dopo dieci<br />
anni guardi le sue opere e cresce la<br />
malinconia.<br />
A <strong>La</strong>vone era nato nel ’35 figlio di Mario,<br />
bancario a Brescia e Mercedes<br />
Smalis, austriaca di Bressanone, secondogenito<br />
e con tre sorelle, Cecilia,<br />
Vitto Piotti col suo paracadute<br />
Maria e Pucci. A <strong>La</strong>vone si è sempre<br />
sentito a casa: vi tornava sempre dopo<br />
essere stato in giro per il mondo. Lì<br />
si sentiva immerso nei secoli <strong>del</strong>la sua<br />
gente, riannusava nell’aria l’odore <strong>del</strong><br />
ferro <strong>del</strong>le miniere fuso a Rebecco nel<br />
forno <strong>del</strong> 1600. Diplomato ragioniere,<br />
dopo naia e accademia con gli alpini<br />
il corso a Pisa di paracadutismo e il<br />
brevetto civile di pilota si era impiegato<br />
in una ditta di Brescia. Resiste due<br />
anni: gli mancano i boschi, gli spazi<br />
<strong>del</strong>le vette. Si rifugia a <strong>La</strong>vone, dove<br />
la sorella Cecilia era sposa: di là dal<br />
fiume fa il contadino, alleva animali,<br />
scappa sulla Corna Blacca per giorni<br />
intieri a sentire il canto dei galli, a scrivere<br />
poesie… Un amico fabbro gli fa<br />
conoscere la lavorazione <strong>del</strong> ferro: è<br />
una folgorazione.<br />
Nella casa paterna allestisce il suo primo<br />
laboratorio, a piano terra. I ragazzi<br />
dopo la scuola vanno a spiare meravigliati<br />
Vitto che racchiude spazio a memoria,<br />
in forma chiara nella sua mente,<br />
saldando chiodo su chiodo, guardando<br />
fiamma ossidrica e ferro nella<br />
stretta fessura <strong>del</strong>la maschera, come<br />
un guerriero con la celata abbassata:<br />
bisonti, alpini, fiori. <strong>La</strong> ricca borghesia<br />
lo scopre. Espone in gallerie famose<br />
in Italia e all’estero. Fa grandi monumenti<br />
a Lumezzane come a Ausburg.<br />
Diventa pure Accademico <strong>del</strong> Gruppo<br />
Italiano Scrittori.<br />
Spirito inquieto allarga gli orizzonti,<br />
conosce l’associazione Mato Grosso,<br />
vola sulle crode andine coi condor, va<br />
in Perù a insegnare la sua arte ai ragazzi<br />
di una missione... Ma se chiedevi<br />
uno sconto scopriva i denti in sorriso<br />
da scoiattolo di montagna allargando<br />
gli occhi come quelli <strong>del</strong> gufo, civetta o<br />
barbagianni, attirati dai lumi incrociati<br />
di due pile nell’oscurità <strong>del</strong> bosco, che<br />
faceva osservare, come nelle fiabe, ai<br />
suoi bambini Paola e Andrea. Poi “per<br />
la bella mamma dai lunghi capelli neri…”<br />
regalava un ferrigno fiore di croco.<br />
A <strong>La</strong>vone, in fregio alla provinciale,<br />
poco davanti alla chiesa, veglia nella<br />
sera una sua maternità, puledrina e cavalla.<br />
L’ombra <strong>del</strong> tramonto fa severo<br />
e inquieto lo sguardo abbassato verso<br />
la piccola che solleva in alto la testa,<br />
quasi una preghiera. Vi cogli il tremore<br />
di tutte le madri <strong>del</strong>la terra: pura arte e<br />
poesia, un concetto universale fermato<br />
nell’attimo di un gesto.<br />
Collio e Bovegno: la Val Grigna al centro di un progetto di rivalutazione e "sotto i riflettori"<br />
Anche i comuni di Collio e Bovegno continuano<br />
a collaborare al Progetto di valorizzazione<br />
<strong>del</strong>la vasta area <strong>del</strong>la Val<br />
Grigna (compresa appunto nei territori<br />
dei suddetti comuni <strong>del</strong>la Valtrompia e<br />
in quelli di Artogne, Gianico, Esine, Berzo<br />
Inferiore, Bienno e Prestine in Val Camonica)<br />
predisposto dall’Ersaf (Ente Regionale<br />
per i Servizi all’Agricoltura e alle<br />
Foreste) a partire dal 17 settembre 2007,<br />
data in cui si è raggiunto un Accordo di<br />
Programma per la realizzazione <strong>del</strong> progetto<br />
in argomento, che coinvolge la Regione<br />
Lombardia, la Provincia di Brescia,<br />
le Comunità montane di Valle Trompia e<br />
Valle Camonica e i comuni interessati. <strong>La</strong><br />
nascita di questo consorzio si pone come<br />
scopo di promuovere e valorizzare a<br />
più livelli il territorio <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> torrente<br />
Grigna, sia dal punto di vista materiale<br />
che immateriale, favorendo e tutelando<br />
lo sviluppo <strong>del</strong> settore agricolo<br />
e forestale <strong>del</strong> territorio in questione. È<br />
in questo contesto che nel mese di settembre<br />
si è lavorato presso il comune di<br />
Collio alla realizzazione di un documentario<br />
riguardante la vita e il lavoro <strong>del</strong><br />
più tenace alpeggiatore, il signor Paolo<br />
Zanardini, alla malga Croce. Il reportage<br />
sarà presentato al pubblico tra circa due<br />
mesi (ed è stato realizzato da Andrea Richini<br />
e Biagio Piccardi <strong>del</strong>l’Ersaf di Breno,<br />
dalla studentessa universitaria Alessandra<br />
Bonomini, che ha scattato le foto, e<br />
da Alessandro Romele e <strong>La</strong>ra Angoli, che<br />
hanno girato le immagini) ed è finalizzano<br />
alla promozione nonché all’esaltazione<br />
e al riconoscimento di coloro che, pur<br />
consapevoli <strong>del</strong>le innumerevoli difficoltà<br />
<strong>del</strong>la vita in montagna, continuano a credere<br />
nella loro attività. Ma i comuni di<br />
Collio e Bovegno saranno presenti anche<br />
nella "Leggenda di San Glisente", primo<br />
libro <strong>del</strong>la collana "I Quaderni <strong>del</strong>la Val<br />
Grigna", che si prepone di divulgare quel<br />
che è il patrimonio territoriale <strong>del</strong>la Val<br />
Grigna, sia quello turistico e produttivo,<br />
sia quello artistico e religioso. (a.m.)<br />
<strong>La</strong> troupe con Paolo e Rita Zanardini<br />
alla malga Croce
CONCESSIONARIA JAGUAR<br />
CONCESSIONARIA JAGUAR BRESCIA s.r.l.<br />
Via xxxxxxxxxxxxxxx,<br />
Tel. xxxxxxxxx, Fax xxxxxxxxx<br />
S.S. Padana Superiore, 34 - Castegnato (BS) - Tel. 030.3229881<br />
www.jaguarbrescia.it E-mail: jaguarbrescia@jaguarbrescia.it
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
13<br />
A Marcheno un corso di Storia<br />
Il Dipartimento di studio <strong>del</strong> Territorio <strong>del</strong>la Valle Trompia in collaborazione<br />
con Comunità montana, Provincia di Brescia, Comune di Marcheno e Sibca<br />
promuove un percorso di Storia in cinque incontri gratuiti, con relatori Lionello<br />
Anelli, Massimo Galeri e Carlo Rizzini. Gli incontri si terranno alle 20.30<br />
nella Sala consiliare <strong>del</strong> Comune di Marcheno da venerdì 1 ottobre (introduzione<br />
alla storia, sua percezione e costruzione); l'8 lezione sulle fonti fotografiche,<br />
il 15 focus sulle fonti archivistiche e il 22 su quelle diaristiche. Chiusura<br />
il 29 ottobre con una panoramica sugli strumenti <strong>del</strong>la ricerca. Info alla<br />
biblioteca di Marcheno (030.8960174, biblioteca@comune.marcheno.bs.it).<br />
Sagra <strong>del</strong>la polenta<br />
Domenica 17 ottobre in piazza S. Barbara<br />
a San Colombano si terrà la “1ª<br />
Sagra <strong>del</strong>la Polenta” col patrocinio di<br />
Regione Lombardia, Pro Loco Collio,<br />
Provincia di Brescia, Comunità motana<br />
e Comune di Collio. Dalle 10 l’antico<br />
piatto <strong>del</strong>l’Alta Valle cucinato dai<br />
ristoratori locali in vari modi: taragna,<br />
cusa, rustìda, fritta, polenta e làt.<br />
Collio. <strong>La</strong> vetta tra Valtrompia e Valsabbia ha ritrovato il suo splendore e sancito il gemellaggio col Cai Vestone<br />
Il ritorno ad antico splendore<br />
<strong>del</strong>la Croce sulla Corna Blacca<br />
di Edmondo Bertussi<br />
Anche la malconcia croce sulla cima<br />
<strong>del</strong>la Corna Blacca (mt. 2005) è ora<br />
restaurata e ritta sulla vetta che domina<br />
Valtrompia e Valsabbia, come era<br />
nel 1964 quando vi fu collocata. L’aveva<br />
realizzata il Gruppo Escursionisti<br />
Valsabbino, dedicandola al cappellano<br />
alpino mons. Giuseppe Bonomini,<br />
scomparso l’anno prima, il 28 luglio<br />
1963, mentre era in “servizio”: stava salendo<br />
in una bella mattina con un chierichetto<br />
da Pinzolo alla chiesetta alpina<br />
<strong>del</strong> Rifugio XII Apostoli nel Gruppo<br />
<strong>del</strong> Brenta per celebrarvi una messa di<br />
suffragio ai caduti <strong>del</strong>la montagna. Era<br />
di Collio, cofondatore nel 1960 <strong>del</strong>la<br />
locale sottosezione <strong>del</strong> Cai. Questa,<br />
nel 50° anniversario, emblematicamente<br />
lascia tra i “segni” duraturi nel<br />
tempo <strong>del</strong>la “memoria” storica e alpinistica<br />
<strong>del</strong>l’Alta Valle anche questo<br />
restauro, aggiungendolo alla ristampa<br />
anastatica <strong>del</strong> volumetto “Pregare è<br />
salire” di mons. Giuseppe Bonomini, al<br />
recupero <strong>del</strong> “Sentiero dei Minatori”,<br />
allo splendido volume (oltre 400 pagine<br />
con più di 500 fotografie) di Fabio<br />
<strong>La</strong> croce <strong>del</strong>la Corna Blacca (mt. 2005) prima e dopo il restauro<br />
<strong>La</strong>zzari e Loris Zanirato “Quassù le nuvole<br />
sono come pensieri che volano”<br />
in vendita nelle cartolibrerie di Collio<br />
e San Colombano. Si ritrovarono sulla<br />
cima allora le “colonne” salite da Forno<br />
d’Ono, Bagolino, Anfo, Baremone,<br />
Pezzeda, Maniva. In vetta il parroco di<br />
Vestone don Angelo Pozzi celebrò la<br />
Messa e benedisse la croce cha ha ai<br />
suoi piedi una apposita custodia metallica,<br />
custodia da sempre <strong>del</strong> libretto<br />
<strong>del</strong>le firme. Era malconcia e piegata,<br />
con la base semicrollata. Emblematicamente<br />
col restauro, il Cai Collio ha<br />
ricambiato il gesto dei valsabbini di<br />
allora in onore di mons. Bonomini: le<br />
due <strong>del</strong>egazioni <strong>del</strong> Cai Collio e Vestone<br />
(erede <strong>del</strong> vecchio Gruppo Escursionisti)<br />
guidate dai reggenti Oreste<br />
Mozzoni ed Edoardo Zanolini, in collegamento<br />
radio con la parrocchiale<br />
di Collio hanno seguito la S. Messa,<br />
ricevuto la benedizione di don Fabrizio<br />
Bregoli e sancito il gemellaggio a<br />
rinsaldare antichi rapporti di amicizia.<br />
Subito hanno messo in campo un impegno<br />
comune: il recupero <strong>del</strong> Sentiero<br />
dei Minatori nel tratto valsabbino<br />
sul quale, partiti dalla S. Aloisio di<br />
Collio e scavallato il passo sotto l’Ario,<br />
muli e minatori portavano il minerale<br />
al Forno d’Ono.<br />
<strong>La</strong>vone. Intervento di adeguamento per la scuola che serve i comuni di Irma, Marmentino, Pezzaze e Tavernole<br />
Progetto di controllo completo alla scuola media consortile<br />
Ha preso il via un’opera di adeguamento<br />
completo alle normative <strong>del</strong>la<br />
scuola media consortile di <strong>La</strong>vone.<br />
Sorse per iniziativa <strong>del</strong>la Comunità<br />
montana e comuni di Irma, Marmentino,<br />
Pezzaze e Tavernole negli anni<br />
Novanta. Lo spopolamento aveva reso<br />
ingestibili in Alta Valle tanti edifici<br />
scolastici: si scelse l’area in <strong>La</strong>vone,<br />
baricentrica al bacino d’utenza. Da allora<br />
oltre 100 studenti la frequentano<br />
e i comuni contribuiscono al funzionamento.<br />
Dopo l’edificio scolastico,<br />
in due lotti (2003 e 2007), è stata realizzata<br />
la palestra: 800 mq al coperto,<br />
impianto sportivo da 1,5 milioni a servizio<br />
di tutta la zona. <strong>La</strong> scuola dopo<br />
vent’anni aveva bisogno di una “revisione<br />
generale”. Il progetto, redatto<br />
dall'ufficio tecnico <strong>del</strong>la Comunità coordinato<br />
dall’arch. Fabrizio Veronesi, è<br />
finanziato interamente da un contributo<br />
Inail di 251mila euro ottenuto dalla<br />
Comunità montana, proprietaria: per<br />
apposita convenzione alla fine avrà in<br />
carico la manutenzione straordinaria,<br />
i comuni pro quota quella ordinaria.<br />
Ha vinto l’appalto la ditta Cargnoni<br />
Impianti srl di Marcheno. Asvt curerà<br />
la razionalizzazione <strong>del</strong>la centrale<br />
di riscaldamento. In particolare, i lavori<br />
interessano le facciate (ripristi-<br />
<strong>La</strong> media consortile di <strong>La</strong>vone<br />
no e protezione mattoncini a vista),<br />
pluviali, danni di infiltrazioni. Saranno<br />
completati i corrimano sulle scale,<br />
cambiati porte e infissi interni e le<br />
vetrate con quelle antisfondamento,<br />
revisionati gli impianti antincendio.<br />
Verrà sostituita tutta la linea generale<br />
degli impianti elettrici, integrata la rete<br />
di terra e protezione contro i fulmini<br />
esistente, riqualificato tutto l’esterno.<br />
Inoltre, si aggiunge un servizio igienico<br />
a norma per disabili.<br />
Si prevede la fine dei lavori entro il 30<br />
novembre: sono state adottate le misure<br />
necessarie per l’attività scolastica<br />
in piena sicurezza. (e.bert.)
VILLE SINGOLE E<br />
BIFAMIGLIARI<br />
Concesio<br />
Prenota da noi la tua casa a Concesio<br />
bilo - trilo - quadrilocali di varie<br />
metrature da personalizzare<br />
Sarezzo/Gardone V.T.<br />
Ottimo investimento bilocali<br />
con garage in pronta consegna<br />
Prezzi interessanti<br />
Ampi negozi<br />
Capannoni artigianali<br />
<strong>La</strong> casa con lo spazio verde di vostra esclusiva proprietà nel complesso residenziale<br />
costruita su misura per voi nei comuni di:<br />
-CONCESIO<br />
-SAREZZO<br />
-ZANANO<br />
-PONTE ZANANO<br />
-GARDONE V.T.<br />
-MARCHENO<br />
-TAVERNOLE S/M<br />
-COLLIO V.T.<br />
-MANIVA<br />
BRESCIA<br />
-MONTIRONE<br />
-BORGOSATOLLO<br />
-CASTENEDOLO<br />
-REZZATO<br />
DIRETTAMENTE DAL COSTRUTTORE ESENTE DA MEDIAZIONE<br />
Gruppo Lucchini Costruzioni s.r.l.<br />
Tel. 030.8900177 - info@lucchinicostruzioni.it<br />
www.lucchinicostruzioni.it
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
15<br />
Marmentino. In Alta Valle recuperate e risistemate tornano a vivere in una nuova concezione di benessere<br />
Oltre 208 mila euro per fare<br />
risplendere malghe e alpeggi<br />
<strong>La</strong> sistemazione<br />
e il recupero<br />
nell’ambito<br />
<strong>del</strong>lo Sviluppo<br />
Rurale e Regionale<br />
è patrocinata<br />
dalla Regione<br />
Lombardia<br />
e dalla Comunità<br />
montana <strong>del</strong>la Valle<br />
di Alberto Maffina<br />
Nell’ambito <strong>del</strong>lo Sviluppo Rurale<br />
e Regionale <strong>del</strong> 2007-2010, patrocinato<br />
dalla Regione Lombardia e dalla Comunità<br />
montana di Valle Trompia, si<br />
pongono i finanziamenti richiesti e solo<br />
in parte ottenuti dal Comune di Marmentino<br />
per il recupero e la rivalutazione<br />
di alcuni fabbricati rurali presenti<br />
sul territorio. Grazie a un contributo<br />
totale di 208.500 euro di cui 164.304<br />
provenienti dalla Regione, è ormai in<br />
fase avanzata la realizzazione di nuovi<br />
locali per la lavorazione, la conservazione<br />
e la vendita di prodotti caseari in<br />
località Croce che risulta anche essere<br />
il toponimo <strong>del</strong>la malga in questione<br />
ai piedi <strong>del</strong> monte Ario. <strong>La</strong> malga<br />
è oggetto di recupero perché ritenuta<br />
sostanzialmente poco funzionale, e<br />
inoltre i locali esistenti di lavorazione<br />
e conservazione dei prodotti caseari<br />
risultano da tempo oggetto di prescrizioni<br />
da parte <strong>del</strong> locale servizio veterinario<br />
<strong>del</strong>l’Asl, in particolare per il<br />
locale di lavorazione che presenta un<br />
annoso problema in ordine al focolare<br />
di cottura unitamente alla promiscuità<br />
con i locali abitativi <strong>del</strong> mandriano e la<br />
stalla. Il progetto intende prevedere la<br />
soluzione di tali problemi, intendendo<br />
realizzare un nuovo corpo di fabbrica,<br />
situato in adiacenza al porticato,<br />
nel quale saranno inseriti tutti i locali<br />
e i servizi idonei a una corretta lavorazione<br />
casearia, al fine di permettere<br />
una giusta gestione <strong>del</strong>l’intero ciclo di<br />
produzione casearia: dalla mungitura,<br />
conservazione (stagionatura e pulizia)<br />
e anche alla vendita diretta dei prodotti<br />
ai viandanti e ai frequentatori <strong>del</strong>la<br />
suddetta zona montana. Questa nuova<br />
struttura sarà sul lato nord-est <strong>del</strong><br />
porticato al fine di una adeguata esposizione,<br />
che garantisca il minor riscaldamento<br />
e quindi il mantenimento di<br />
condizioni di temperature idonee alla<br />
conservazione dei prodotti. Il tutto in<br />
conformità con le nuove leggi igienicosanitarie.<br />
Per di più il nuovo edificio<br />
sarà dotato di un impianto elettrico e<br />
di forza motrice prodotto da pannelli<br />
fotovoltaici e di un impianto di smaltimento<br />
acque bianche e nere, con<br />
fossa chiarificatrice e successivo pozzo<br />
assorbente. Un ottimo progetto al<br />
passo con i tempi, nel pieno rispetto<br />
<strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong>la natura che trasuda<br />
di correttezza gestionale e mostra<br />
un entusiastico interesse per attività<br />
millenarie che vengono salvate<br />
dall’estinzione e riproposte come valide<br />
e sfruttabili anche per il futuro, per<br />
il benessere e la valorizzazione di aree<br />
rurali e montuose che sembravano destinate<br />
a essere dimenticate. Il progettista,<br />
il geometra Romeo Sosta, afferma<br />
di sentirsi fautore di questo tentativo<br />
di rivalutazione e promozione di<br />
nuove realtà agricole che possono incrementare<br />
l’economia <strong>del</strong> territorio e<br />
che cercano di inserire i comuni <strong>del</strong>la<br />
Valtrompia in un circuito produttivoturistico<br />
dal quale era esclusa. Molti<br />
altri sono gli interventi che il comune<br />
di Marmentino ha in programma,<br />
in conformità alla frase che sta scritta<br />
all’interno <strong>del</strong>l’edificio comunale:<br />
‘concordia res parvae crescunt’. Tentando<br />
appunto di ottenere questo spirito<br />
di armonia, non solo tra i concittadini<br />
ma anche tra uomini territorio<br />
e natura, si richiedono ulteriori finanziamenti<br />
per il recupero <strong>del</strong>la malga<br />
Pian <strong>del</strong> Bene, <strong>del</strong> complesso rurale in<br />
località Molino (dove si auspicano una<br />
restaurazione dei locali esistenti e la<br />
creazione di un agriturismo efficiente<br />
e aggiornato alle vigenti normative) e<br />
la sistemazione <strong>del</strong>la malga Barettino,<br />
proprietà <strong>del</strong> Comune, situata in prossimità<br />
con la località Vaghezza quasi<br />
al confine con Pertica Alta.
16<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Media Valle<br />
Sarezzo, la cronoscoalata a Sant'Emiliano<br />
Domenica 17 ottobre ci sarà la 19ª edizione <strong>del</strong>la cronoscalata (5,8 chilometri)<br />
dai 250 metri di Sarezzo ai 1.102 <strong>del</strong> santuario di Sant’Emiliano.<br />
Patrocinata dal Comune di Sarezzo e organizzata da Unione Atletica Valtrompia<br />
e Gam (Gruppo autonomo montano), che gestisce santuario e annesso<br />
punto di ristoro, la gara prevede due percorsi: per i ragazzi fino a<br />
14 anni partenza di massa dalla chiesetta in Valle di Sarezzo; per tutti gli<br />
altri ogni 30 secondi dalla piazza Cesare Battisti. Iscrizioni entro il 14 ottobre<br />
presso Domenico Quaresmini (tel. 030.801398, cell. 338.3889487) o<br />
mandando un’e-mail a gam.santemiliano@gmail.com.<br />
Impresa. Nelle parole <strong>del</strong>l’imprenditore saretino la storia di una curiosa e vincente idea avuta nel gennaio 2010<br />
Massimo Cinelli e l’avventura<br />
<strong>del</strong>le cerniere pari a gioielli<br />
L’idea <strong>del</strong> quarantenne<br />
di Sarezzo è aver creato<br />
un nuovo marchio:<br />
“Secret Jewels”<br />
con cui trasforma<br />
in collane e braccialetti<br />
le “zip”; costi dai 25<br />
ai 70 euro<br />
di Andrea Alesci<br />
Spesso dal disordine e dall’intuizione<br />
possono nascere curiose idee<br />
che si trasformano imprevedibilmente<br />
in qualcosa di concreto e collaudato.<br />
È il caso di Massimo Cinelli, giovane<br />
imprenditore 40enne che, nell’ufficio<br />
all’interno <strong>del</strong>la piccola azienda di famiglia<br />
avviata nel 1968 dal padre Franco,<br />
ha creato un nuovo marchio (Secret<br />
Jewels), trasformando semplici<br />
cerniere in braccialetti e collane.<br />
Nata come produttrice di stampi per<br />
casalinghi, la Cinelli Franco & C. snc,<br />
a partire dal 1993 ha aggiunto alla sua<br />
attività il lavoro di incisione su armi e<br />
dal 2008 la nuova esperienza nel campo<br />
<strong>del</strong>le cerniere. “Con le lavorazioni<br />
su fucili e pistole – dice Massimo Cinelli<br />
– abbiamo iniziato un’importante<br />
attività di decorazione e siamo ormai<br />
Massimo Cinelli e una <strong>del</strong>le cerniere-braccialetto<br />
in contatto con tutti gli armieri <strong>del</strong>la<br />
Valle; due anni fa l’idea <strong>del</strong>le cerniere<br />
di concerto con la <strong>La</strong>nfranchi di Palazzolo,<br />
inserendo pietre preziose nelle<br />
zip da fornire a importanti griffe di<br />
moda. Poi, a gennaio di quest’anno,<br />
mentre me ne stavo nel piccolo caos<br />
<strong>del</strong> mio ufficio l’idea: trasformare le<br />
cerniere in un oggetto di gioielleria a<br />
sé stante. Tutte le cerniere vengono<br />
solitamente prodotte già con l’inserto<br />
di stoffa incorporato, la novità è consistita<br />
nel levarlo e lavorare sull’abbellimento<br />
<strong>del</strong>l’oggetto”.<br />
L’impegno è cominciato a farsi gravoso<br />
e nella piccola officina di via Galilei<br />
adesso gli addetti sono 12 (otto<br />
alle macchine e quattro per il lavoro<br />
gestionale). “Ora siamo a pieno regime<br />
– prosegue Cinelli – e abbiamo già<br />
prodotto tre linee differenti visibili<br />
sul sito web www.secrejewels.it: la<br />
‘Rainbow’ che è più colorata e cerca<br />
di intercettare i gusti dei più giovani;<br />
‘Prestige’ e ‘7 vizi capitali’ che puntano<br />
al mercato di media-alta gioielleria,<br />
con prezzi che vanno dai 25 euro<br />
sino a un massimo di 70 euro per<br />
i prodotti più raffinati. Devo dire che<br />
siamo molto soddisfatti di come sta<br />
andando il nuovo ramo <strong>del</strong>la nostra<br />
attività e anche al recente salone <strong>del</strong><br />
Macef di Milano abbiamo riscontrato<br />
un successo incredibile. Nei prossimi<br />
mesi – continua l’imprenditore saretino<br />
– saremo letteralmente in giro<br />
per il mondo, avendo già chiuso contratti<br />
con clienti in Francia, Spagna,<br />
Svezia e Stati Uniti d’America, dove<br />
voleremo giusto alla fine <strong>del</strong> mese di<br />
settembre per una fiera a New York City.<br />
Pensiamo all’estero ma già in Italia<br />
possiamo contare su circa duecento<br />
clienti, dai negozi fashion alle gioiellerie,<br />
con due rivenditori in provincia<br />
di Brescia, ossia Granati (in città) e<br />
Tranquilli (a Salò). Speriamo di riuscire<br />
a rispettare i piani finanziari che<br />
abbiamo predisposto, con una previsione<br />
di fatturato 2011 nell’ordine <strong>del</strong><br />
milione di euro”.<br />
Pensa in grande Massimo Cinelli e<br />
sinora la formula vincente di Secret<br />
Jewels sembra dargli ragione, anche<br />
puntando sulla giocosa confezione dei<br />
prodotti, <strong>del</strong> tutto simile a una provetta<br />
ospedaliera. Una realtà che nel difficile<br />
momento economico è riuscita a<br />
ritagliarsi uno spazio tutto nuovo con<br />
la forza <strong>del</strong>l’intuizione.<br />
Sarezzo: a ottobre l’inaugurazione di una nuova parte <strong>del</strong>la Rsa<br />
<strong>La</strong> lunghezza media <strong>del</strong>la vita si allunga,<br />
i ritmi cambiano e le cure che bisogna<br />
prestare a chi invecchia si fanno più intense.<br />
Così, in tutta la Valle, aumentano<br />
le richieste per ospitare gli anziani in<br />
strutture come le Rsa, che sappiano accoglierli<br />
e trattarli. “<strong>La</strong> nostra realtà – dice<br />
il sindaco Massimo Ottelli – è una <strong>del</strong>le<br />
più consolidate nel tempo e da oggi può<br />
disporre a tutti gli effetti di una nuova<br />
ala, che inaugureremo ufficialmente<br />
all’inizio <strong>del</strong> mese di ottobre”.<br />
Una nuova ala entro la quale sono stati<br />
ricavati una sala da pranzo, un bagno<br />
assistito, servizi per il personale, cucinetta,<br />
bagno per gli ospiti, un soggiorno e<br />
cinque nuove camere con due letti ciascuna,<br />
portando il numero totale degli<br />
ospiti a 75, di cui 48 accreditati (graduatoria<br />
Asl), 10 al centro diurno e 17 di sollievo<br />
(soggiorno temporaneo). “L’ultima<br />
grande ristrutturazione <strong>del</strong>la Rsa “Madre<br />
Teresa di Calcutta” – prosegue Ottelli<br />
– avvenne tra il 1993 e il 1995 e l’intervento<br />
attuale ha concluso in modo definitivo<br />
il prospetto sud <strong>del</strong>la struttura.<br />
L’ampliamento è servito a creare nuovi<br />
posti di sollievo che sopperissero alla significativa<br />
richiesta <strong>del</strong> territorio e costituisce<br />
il primo passo di un ragionamento<br />
più ampio che andrà fatto sulla Rsa, con<br />
l’intenzione di usufruire <strong>del</strong> terreno che<br />
arriva sino alla vicina Villa Usignolo”. Un<br />
intervento che ha comportato per l’amministrazione<br />
una spesa di circa 250mila<br />
euro, ma con il ribasso (32%) avuto dalla<br />
ditta appaltatrice, di poco inferiore ai<br />
200mila euro, contando che degli arredi<br />
si è fatta carico la Timken di Villa Carcina<br />
(multinazionale impegnata nelle attività<br />
di rilevanza sociale) con un finanziamento<br />
di 53mila euro. “Una volontà di<br />
migliorare costantemente la casa di riposo<br />
– chiude il primo cittadino di Sarezzo<br />
– che è sempre stata espressione dal<br />
vicesindaco Giuseppe Paonessa, il quale<br />
da più di vent’anni se ne occupa, portandola<br />
a livelli qualitativi importanti”.<br />
<strong>La</strong> Rsa “Madre Teresa di Calcutta”
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
17<br />
Inzino. Nel 50° <strong>del</strong>l’Associazione Madonna <strong>del</strong> Castello eventi sino a dicembre<br />
Il Settembre Inzinese<br />
lungo un anno intero<br />
Le origini risalgono<br />
al curato don Nicola<br />
Bragadina e ora gode<br />
<strong>del</strong> patrocinio<br />
di Provincia,<br />
Comunità Montana e<br />
Comune di Gardone<br />
di Lia Micale<br />
Il santuario <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Castello a Inzino<br />
Mezzo secolo è trascorso da quando<br />
il curato don Nicola Bragadina diede<br />
slancio alla frazione di Inzino, fondando<br />
con intraprendenza e tenacia<br />
tutta valtrumplina la “Associazione<br />
Madonna <strong>del</strong> Castello”. Era il 1960 e<br />
nello statuto stavano scritte come allora<br />
la finalità: “Obiettivo <strong>del</strong>l’associazione<br />
è sempre stato di condecorare<br />
con manifestazioni esterne (culturali,<br />
folcloristiche, ricreative, sportive)<br />
le tradizionali festività <strong>del</strong>la Madonna<br />
<strong>del</strong> Castello <strong>del</strong>la Valle di Inzino,<br />
a completamento e in armonia con le<br />
iniziative di carattere spirituale promosse<br />
dall’autorità religiosa”.<br />
Così, è arrivato anche quest’anno l’appuntamento<br />
con il “Settembre Inzinese”,<br />
patrocinato da Provincia di Brescia,<br />
Comunità montana di Valle Trompia<br />
e Comune di Gardone. Consueto<br />
ma speciale e parte di un percorso di<br />
eventi promossi sin dalla primavera<br />
e che proseguirà sino a fine 2010.<br />
“Nell’anno <strong>del</strong> 50° – spiega il presidente<br />
<strong>del</strong>l’Associazione <strong>La</strong>dislao Mattiuzzo<br />
–, oltre a condecorare la lunga festa<br />
<strong>del</strong> ‘Settembre inzinese’ (quest’anno<br />
dal 4 settembre al 9 ottobre), abbiamo<br />
voluto che ogni mese tutti potessero<br />
ricordare l’importante cammino<br />
compiuto sin qui, con l’ultimo evento<br />
previsto a dicembre e dedicato alla<br />
mostra personale <strong>del</strong> pittore Massimo<br />
Zuppelli”. Un Settembre Inzinese animato<br />
dal volontariato puro, che ogni<br />
anno cerca di rendere più ricca la festa<br />
dedicata alla Vergine Maria e, col piccolo<br />
surplus economico, intende raccogliere<br />
somme per la manutenzione<br />
<strong>del</strong> santuario. Info programma www.<br />
comune.gardonevaltrompia.bs.it.<br />
Gardone punta<br />
sul fotovoltaico<br />
Anche Gardone Val Trompia punta<br />
sull’energia <strong>del</strong> sole, avviando un piano<br />
di finanziamento di 275mila euro<br />
per la posa di pannelli fotovoltaici: interessati<br />
dall’iniziativa l’immobile che<br />
fa da caserma dei Carabinieri (previa<br />
rimozione <strong>del</strong>la copertura in amianto),<br />
le scuole di Magno e quelle di Inzino<br />
(via Monte Guglielmo), con un risparmio<br />
sui costi energetici per l’amministrazione<br />
di circa 23mila euro.<br />
“L’incentivo derivante dalla gestione<br />
degli impianti fotovoltaici – dice il sindaco<br />
Michele Gussago – coprirà l’investimento<br />
iniziale privato. L’amministrazione<br />
comunale interverrà con<br />
5mila euro per dieci anni, il restante<br />
sarà a carico <strong>del</strong>l’azienda privata vincitrice<br />
<strong>del</strong> bando, che così beneficerà<br />
<strong>del</strong>l’energia prodotta. Un intervento<br />
con il quale intendiamo impegnarci<br />
per migliorare la qualità ambientale<br />
e che va a sommarsi all’adesione ratificata<br />
quest’estate al Patto dei sindaci<br />
per andare oltre gli impegni fissati<br />
dalla Comunità Europea per il 2020 di<br />
riduzione <strong>del</strong>le emissioni di CO2 attraverso<br />
l’attuazione di un Piano di Azione<br />
per l’Energia Sostenibile”. Da anni<br />
uno degli obiettivi <strong>del</strong> Comune di Gardone<br />
è la caserma di via Bellini, costituita<br />
da tre corpi realizzati in tempi diversi<br />
(anni Sessanta, Ottanta e Novanta).<br />
“Una volta sostituita la copertura<br />
in eternit con materiale isolante <strong>del</strong> tipo<br />
a sandwich – prosegue il primo cittadino<br />
–, verificheremo le condizioni<br />
<strong>del</strong>la struttura portante; poi, realizzeremo<br />
le canalizzazioni di distribuzione<br />
degli impianti esistenti, una copertura<br />
con adeguata impermeabilizzazione<br />
e barriera a vapore, quindi poseremo<br />
lungo i 680 metri quadrati di tetto il<br />
campo fotovoltaico, andando infine a<br />
sostituire la lattoneria, raccordando i<br />
pluviali nuovi e realizzando una linea<br />
vita per l’accesso alle antenne utilizzate<br />
dal Comando dei Carabinieri”. Un<br />
intervento da tempo nell’agenda degli<br />
amministratori gardonesi. L’inizio<br />
dei lavori all’approssimarsi <strong>del</strong> 2011.
18<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Bassa Valle<br />
Il 45° <strong>del</strong> discorso di Paolo VI all'Onu<br />
Nel corso <strong>del</strong>la XI Settimana montiniana, martedì 28 settembre al teatro parrocchiale<br />
di S. Vigilio si terrà una tavola rotonda curata dalle Acli bresciane dal titolo<br />
“Il magistero sociale di Paolo VI: l’uomo, i diritti, il lavoro, l’economia”, con<br />
Roberto Rossini a moderare le relazioni di Anna Chiara Valle (direttrice <strong>del</strong>la rivista<br />
Madre) e <strong>La</strong>ura Valgiovio (segretaria provinciale Fim-Cisl). Un percorso di<br />
riflessione che verrà completato con la serata di venerdì 1 ottobre in biblioteca:<br />
“Storie di diritti umani negati: il genocidio armeno”, con l’intervento <strong>del</strong> professor<br />
Baykar Sivazliyan, docente <strong>del</strong>l’Università di Milano e presidente <strong>del</strong>l’Unione<br />
armeni d’Italia.<br />
Concesio. Al via la XI Settimana Montiniana con la mostra “Oltre l’attesa” e il 45° <strong>del</strong> discorso all’Onu<br />
Ricordare le profezie di Paolo VI<br />
di Andrea Alesci<br />
Era il 4 ottobre 1965 quando Paolo<br />
VI pronunciava il suo discorso nel<br />
palazzo di vetro <strong>del</strong>l’Onu a New York.<br />
E la XI Settimana montiniana, proprio<br />
nel 45° anniversario di quell’evento, intende<br />
ricordarne la viva presenza e le<br />
intense parole in alcuni appuntamenti<br />
(vedi box sopra) all’interno <strong>del</strong> suo ricco<br />
programma. “Ricordare le profezie<br />
di quel Giovanni Battista Montini che<br />
fu papa Paolo VI – dice il presidente<br />
<strong>del</strong>la Settimana montiniana, Claudio<br />
Fiorini – è la missione che Comune e<br />
parrocchie di Concesio portano avanti<br />
da undici anni, quest’anno nello spazio<br />
di cinque settimane fino a domenica 17<br />
ottobre”. Una Settimana montiniana<br />
che si è aperta l’11 settembre con una<br />
mostra d’arte promossa dall’associazione<br />
per l’arte “Le Stelle”: visitabile<br />
sino al 3 ottobre (ore 16/19, escluso il<br />
lunedì) e allestita nella chiesa di S. Andrea<br />
a Concesio e nella galleria Ucai in<br />
vicolo S. Zenone a Brescia, la mostra<br />
“Oltre l’attesa” è stata realizzata dallo<br />
scultore altoatesino Hermann Josef<br />
Runggaldier, capace di levigare nelle<br />
sue opere in legno, bronzo, terracotta<br />
e vetroresina corpi di donne e uomini<br />
bloccati nell’istante <strong>del</strong> pensiero, in<br />
Un’immagine di Paolo VI all’Onu nell'ottobre <strong>del</strong> 1965<br />
XI Colloquio Internazionale di Studi<br />
Si svolgerà a Concesio nel nuovo Centro<br />
studi <strong>del</strong>l’Istituto Paolo VI con la partecipazione<br />
di studiosi provenienti da tutto<br />
il mondo, l’XI Colloquio internazionale<br />
di Studio <strong>del</strong>l’Istituto Paolo VI, dedicato<br />
a un tema di grande attualità: “Verso<br />
la civiltà <strong>del</strong>l’amore. Paolo VI e la costruzione<br />
<strong>del</strong>la comunità umana”. È la prima<br />
volta che i lavori di un Colloquio si<br />
svolgono nella moderna cornice <strong>del</strong>le<br />
strutture erette accanto alla Casa natale<br />
di papa Montini, dove storia e memoria<br />
si incontrano. Storici, teologi e filosofi,<br />
sotto la direzione dI S. E.za il Card.<br />
Paul Poupard, affronteranno questo affascinante<br />
problema nel colloquio di<br />
Concesio dal 24 al 26 settembre, cercando<br />
di mostrare come la societas christiana<br />
medievale si sia andata articolando e<br />
poi sviluppando nella “civiltà cristiana”<br />
<strong>del</strong> Novecento. Il significato <strong>del</strong> concetto<br />
di “civiltà <strong>del</strong>l’amore” nel pensiero di<br />
Montini verrà indagato in tutte le sue<br />
implicazioni sociali, civili e religiose, fino<br />
al suo recepimento nella società. In un<br />
contesto sempre più globalizzato come<br />
quello attuale, per riprendere un concetto<br />
<strong>del</strong>la Caritas in veritate.<br />
una ricerca sull’uomo che fa tornare<br />
alla mente le parole di papa Paolo VI,<br />
quando si riferiva all’opera d’arte come<br />
“potenziale veicolo di un messaggio<br />
religioso, [che quando si fa] cristiano<br />
parla di un Dio che si è incarnato<br />
prendendo forma umana e vivendo e<br />
morendo da uomo”.<br />
Sabato 25 settembre il “Premio <strong>del</strong>la<br />
Bontà Paolo VI”, quest’anno assegnato<br />
a mons. Giancarlo Maria Bragantini,<br />
già vescovo di Locri e ora arcivescovo<br />
di Campobasso-Boiano per la sua<br />
lotta contro la malavita organizzata;<br />
mentre domenica 26 sarà una giornata<br />
particolare: alle 9 presso la chiesa<br />
<strong>del</strong>la Pieve S. Messa presieduta dal<br />
cardinale Paul Poupard, alle 16 pellegrinaggio<br />
al santuario <strong>del</strong>la Madonna<br />
<strong>del</strong>le Grazie a Brescia con la celebrazione<br />
<strong>del</strong> vescovo Luciano Monari e<br />
chiusura alle 21 col concerto in onore<br />
di Giuditta Alghisi (madre di Paolo VI)<br />
nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo a<br />
Verolaveccchia. “Crediamo in Paolo<br />
VI – riferisce don Dino Osio, parroco<br />
<strong>del</strong>la Pieve –, crediamo nel suo magistero,<br />
nella sua santità e vogliamo<br />
renderne viva l’esemplarità, specie<br />
nel saper cogliere il valore rivelatore<br />
<strong>del</strong>l’arte, che celebreremo il 17 ottobre<br />
nella giornata di chiusura con le visite<br />
guidate alla Collezione Paolo VI e alla<br />
casa natale <strong>del</strong> Papa”.<br />
Bovezzo. Il Comune investe un milione di euro per porre pannelli solari a scuole, Centro diurno e bocciodromo<br />
Nuove energie rinnovabili<br />
con le celle fotovoltaiche<br />
Il paese alle porte <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
si prepara a trasformare alcune superfici<br />
dei suoi edifici pubblici in tavole<br />
dove accogliere i raggi <strong>del</strong> sole e trasformarli<br />
in energia rinnovabile. Un<br />
progetto di grossa portata che impegnerà<br />
l’amministrazione con un investimento<br />
di poco superiore al milione<br />
di euro e i cui lavori sono già stati appaltati<br />
alla ditta bresciana Energeco,<br />
vincitrice <strong>del</strong> bando che prevedeva il<br />
vincolo di collegarsi al Gestore servizi<br />
elettrici entro il 15 dicembre.<br />
“Il progetto – spiegano l’assessore ai<br />
<strong>La</strong>vori pubblici Mario Folli e il tecnico<br />
comunale Maurizio Ventura – è stato<br />
fatto dall’ingegnere Giovanni Palmisano<br />
e riguarda il bocciodromo al ‘Parco<br />
2 Aprile’, il Centro diurno per anziani<br />
(via Paolo VI), la scuola media e la<br />
palestra (via Canossi) ed elementari,<br />
materne e nido (via Veneto). Una superficie<br />
totale di circa 3.000 metri quadrati<br />
grazie alla quale saremo in grado<br />
di produrre una potenza massima di<br />
283 kW, sufficiente a garantire l’autonomia<br />
energetica degli edifici”.<br />
<strong>La</strong> spesa per la realizzazione degli impianti<br />
sarà interamente sostenuta dalla<br />
società “Patrimonio Bovezzo Srl”,<br />
Elaborazione grafica degli impianti fotovoltaici<br />
sul bocciodromo<br />
società partecipata al 100% dal Comune<br />
di Bovezzo e guidata dall’amministratore<br />
<strong>del</strong>egato Paolo Di Pasqua.<br />
Un intervento che verrà realizzato in<br />
tempi abbastanza brevi e che abbraccia<br />
gli edifici scolastici nell’ottica di un<br />
educazione al risparmio energetico a<br />
partire dai più giovani. “L’investimento<br />
fatto è oneroso – dice il sindaco Antonio<br />
Bazzani –, ma abbiamo intrapreso<br />
volentieri questa sfida, perché la tecnologia<br />
<strong>del</strong> fotovoltaico ci permette di<br />
utilizzare energia rinnovabile nel tempo<br />
abbattendo contemporaneamente i<br />
costi di gestione (un risparmio nell’ordine<br />
dei 150mila euro annui). I pannelli<br />
sono già arrivati dalla Germania, nel<br />
corso di questo mese verranno posizionati<br />
e per la fine <strong>del</strong>l’anno 2010 contiamo<br />
di attivare la connessione”.
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
19<br />
Nave, il concorso letterario "Parlano i sensi"<br />
L'Assessorato alla Cultura <strong>del</strong> Comune di Nave tramite la Biblioteca comunale<br />
propone la 4ª edizione <strong>del</strong> concorso letterario “Parlano i sensi”, diviso in<br />
due sezioni: la prima riservata ai racconti e intitolata “Il gusto dei sapori - Il<br />
gusto <strong>del</strong>la vita” prevede la categoria giovani (medie e superiori) e adulti;<br />
la seconda, invece, è dedicata a tutti coloro che abbiano compiuti i 18 anni<br />
d’età e vogliano cimentarsi nella poesia in dialetto bresciano. Termine ultimo<br />
per l’invio <strong>del</strong> materiale sabato 16 ottobre 2010. Info presso la biblioteca<br />
di Nave (e-mail biblionave@comune.nave.bs.it, tel. 030.2537486) o consultare<br />
il regolamento sul sito web www.comune.nave.bs.it.<br />
Un bando per il bar<br />
C’è tempo fino al 30 settembre per<br />
depositare in Comune la domanda<br />
di partecipazione che consente di<br />
gestire dal’1 gennaio 2010 il nuovo<br />
bar e piccolo ristorante <strong>del</strong> parco<br />
“2 Aprile”. Info all’Ufficio segreteria<br />
(030.2111.215/236) dal lunedì al<br />
venerdì ore 9.00/12.30 oppure sito<br />
web www.comune.bovezzo.bs.it.<br />
Concesio Sant’Andrea. Il nuovo parroco arriva il 3 ottobre nella comunità; lascia Muscoline e Castrezzone<br />
Don Antonio Franceschini:<br />
si parte dal contatto umano<br />
di Luciano Zanardini<br />
<strong>La</strong> Parrocchiale di Concesio Sant’Andrea e don Antonio Franceschini<br />
Don Antonio Franceschini è il nuovo<br />
parroco di Concesio Sant’Andrea.<br />
Succede a don Piero Minelli, che ha<br />
fatto ritorno in Mozambico. Don Antonio<br />
lascia alle spalle una bella esperienza<br />
vissuta a Muscoline (nove anni)<br />
e Castrezzone (cinque anni). Un<br />
servizio ai “confini” <strong>del</strong>la diocesi: non<br />
bisogna dimenticare che le parrocchie<br />
limitrofe appartengono alla diocesi<br />
di Verona. Immersi nel paesaggio<br />
<strong>del</strong>le colline moreniche, siamo in una<br />
realtà semituristica, che ha sofferto e<br />
soffre un po’ un complesso di inferiorità,<br />
ma – come sottolinea il parroco<br />
– piangersi addosso è più facile che<br />
lavorare”. In presenza di un campanilismo<br />
marcato, don Franceschini<br />
ha cercato di unire due realtà divise:<br />
“Nell’ottica <strong>del</strong>le unità pastorali, tutto<br />
può sembrare così scontato, ma non<br />
è così: serve pazienza e tempo per<br />
raggiungere gli obiettivi prefissati”.<br />
Ha ereditato un lungo parrocchiato:<br />
il suo primo obiettivo, quindi, è stato<br />
quello di superare una fase tradizionalista.<br />
“Abbiamo cercato – spiega<br />
don Antonio – di coinvolgere sempre<br />
di più le famiglie” grazie anche<br />
all’ausilio dei centri di ascolto e <strong>del</strong><br />
percorso di catechesi. <strong>La</strong> mission pastorale<br />
è proprio quella di aiutare la<br />
comunità a essere matura e autonoma<br />
e non incentrata necessariamente<br />
sulla figura <strong>del</strong> presbitero.<br />
Don Franceschini, forte <strong>del</strong>la sua<br />
esperienza, farà il suo ingresso nella<br />
comunità valtrumplina domenica<br />
3 ottobre alle 15.30. <strong>La</strong> parrocchia di<br />
Sant’Andrea Apostolo venne istituita<br />
nel 1961 e ufficialmente riconosciuta<br />
con apposito decreto nel 1962. Il<br />
distaccarsi <strong>del</strong>la rettoria di Sant’Andrea<br />
dalla parrocchia <strong>del</strong>la Pieve si<br />
rese necessario in conseguenza <strong>del</strong>lo<br />
sviluppo edilizio degli anni <strong>del</strong> dopoguerra<br />
e <strong>del</strong>l’espandersi <strong>del</strong>la popolazione.<br />
Nel 1988 si iniziava così la<br />
costruzione <strong>del</strong>la nuova chiesa che<br />
veniva consacrata nel 1990 da mons.<br />
Bruno Foresti, vescovo di Brescia. Il<br />
lavoro sulle unità pastorali portato<br />
avanti a Muscoline e Castrezzone sarà<br />
un buon biglietto da visita per incentivare<br />
la collaborazione <strong>del</strong>le parrocchie<br />
<strong>del</strong> Comune di Concesio.<br />
Valle <strong>del</strong> Garza. Dal 30 settembre al 4 ottobre iniziative per festeggiare la ricorrenza <strong>del</strong> patrono<br />
A Muratello di Nave l’oratorio è dedicato a San Francesco<br />
Il 4 ottobre viene celebrata la<br />
memoria liturgica di colui che fu<br />
proclamato nel 1939 patrono principale<br />
d’Italia da Papa Pio XII: San<br />
Francesco d’Assisi. Anche l’oratorio<br />
di Muratello non perde occasione<br />
per festeggiare la ricorrenza e<br />
organizza così una festa patronale.<br />
Ricordiamo infatti che l’edificio è<br />
intitolato al santo, per celebrarne<br />
la memoria.<br />
Il 30 settembre alle 20 aprirà così le<br />
danze uno spettacolo allestito dai<br />
ragazzi <strong>del</strong> Cag (Centro di aggregazione<br />
giovanile), seguito alle 21<br />
da momenti di esibizione musicale<br />
offerti dalla rinomata scuola di<br />
ballo Spazio Danza. Venerdì 1 ottobre,<br />
a partire dalle 21 avrà luogo<br />
una serata animata da Paolo Facci,<br />
che farà ballare i presenti sulle note<br />
<strong>del</strong>la scatenata musica anni Sessanta,<br />
Settanta e Ottanta.<br />
Il giorno seguente sarà la volta <strong>del</strong><br />
pescarese Alex Morselli, che farà<br />
danzare gli appassionati <strong>del</strong> ballo<br />
liscio a partire dalle 21.<br />
Per i più golosi immancabile l’appuntamento,<br />
domenica 3 ottobre<br />
alle 12, con lo spiedo d’asporto, seguito<br />
alle 17 dalla corsa <strong>del</strong>le botti.<br />
Per chiudere in bellezza la serata,<br />
ancora canti e balli con il liscio di<br />
Emanuela e Bicchio, sempre alle<br />
L’affresco dedicato a San Francesco<br />
21. <strong>La</strong> serata di chiusura inizierà<br />
alle 20.30 sulle note <strong>del</strong> ballo liscio<br />
di Gino de Gonzales, proseguirà sino<br />
alle 22.30 con l’estrazione <strong>del</strong>la<br />
lotteria e culminerà alle 23 con<br />
uno spettacolare lancio <strong>del</strong>le lanterne<br />
volanti.<br />
Per tutta la durata <strong>del</strong>la festa sarà<br />
presente in loco uno stand gastronomico<br />
pronto a sfornare trippa,<br />
stinco arrosto, polenta taragna, pizzoccheri<br />
e tanto altro, nonché, per<br />
i più piccini, uno scivolo gonfiabile<br />
e bouldering. E ancora, per il divertimento<br />
di tutti, sarà presente uno<br />
spazio per la pesca, per il superbingo<br />
e uno stand dei fiori. (b.f.)
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
21<br />
Economia<br />
Iniziative<br />
I giovani di AIB<br />
Spettacoli per celebrare il cinquantennale di fondazione<br />
<strong>La</strong> cultura <strong>del</strong> lavoro<br />
va in scena in fabbrica<br />
Coinvolte Aso Forge, Greiner, Medtronic e Space Work<br />
Francesco Uberto, presidente <strong>del</strong> Gruppo Giovani Imprenditori di AIB<br />
<strong>La</strong> cultura <strong>del</strong> lavoro va in scena<br />
in “Fabbrica – Il cantiere <strong>del</strong>le Arti”.<br />
Si chiama così l’originale progetto<br />
voluto dal Gruppo Giovani<br />
Imprenditori <strong>del</strong>l’Associazione Industriale<br />
Bresciana, per celebrare<br />
il cinquantennale di fondazione.<br />
Tra il 18 settembre e il 4 ottobre,<br />
quattro aziende bresciane - Aso<br />
Forge, Greiner, Medtronic Invatec<br />
CardioVascular, Space Work - diventeranno<br />
lo straordinario palcoscenico<br />
per performance artistiche<br />
di vario genere, tutte però<br />
legate da un unico filo conduttore,<br />
la cultura <strong>del</strong> lavoro, tratto caratteristico<br />
<strong>del</strong> territorio bresciano.<br />
“Una cultura <strong>del</strong> lavoro – commenta<br />
il presidente <strong>del</strong> Gruppo Giovani<br />
di Aib Francesco Uberto – che<br />
a Brescia ha generato ricchezza,<br />
benessere e posti di lavoro e che<br />
continuerà a farlo. Congiuntamente<br />
con il Consiglio direttivo <strong>del</strong><br />
Gruppo Giovani, abbiamo prima<br />
immaginato, e quindi lavorato con<br />
passione e intensità, alla preparazione<br />
di questa serie di appuntamenti<br />
in cui proporremo un’innovativa<br />
rassegna di arti performative<br />
che verrà ospitata appunto nei<br />
luoghi deputati alla produzione.<br />
Pensiamo che questo sia un evento<br />
di comunicazione d’impresa che a<br />
Brescia non è mai stato proposto.<br />
L’idea – auspica Uberto – è che<br />
questa edizione possa essere un<br />
numero “zero” di una lunga serie,<br />
se, come crediamo, l’apprezzamento<br />
<strong>del</strong> pubblico sarà elevato. L’impegno<br />
è stato ciclopico, e siamo<br />
soddisfatti <strong>del</strong> risultato unico che<br />
abbiamo realizzato con il Festival,<br />
che verrà completato, lunedì 4 ottobre,<br />
da un convegno in AIB dal<br />
titolo “Fabbrica. Passaporto per<br />
il <strong>La</strong>voro”.<br />
Una proposta, quella degli imprenditori<br />
under 40, accolta con “vivo<br />
interesse” da AIB, come conferma<br />
<strong>La</strong> storia e la realtà di AIB<br />
<strong>La</strong> sede di Aib<br />
il direttore Piero Costa: “Anche in<br />
un periodo di crisi e di difficoltà<br />
come quello che stiamo vivendo,<br />
il territorio bresciano resta un testimone<br />
importantissimo di cultura<br />
<strong>del</strong> lavoro. Questa iniziativa,<br />
L'Associazione Industriale Bresciana,<br />
nata il 14 aprile 1897, con il suo secolo<br />
di storia, è la più antica associazione<br />
industriale d’Italia.<br />
Era il 20 novembre 1892 quando fu<br />
presentata la prima proposta di uno<br />
Statuto per la costituzione di un Circolo<br />
Commerciale che si facesse “interprete<br />
dei vitali interessi <strong>del</strong> commercio<br />
e <strong>del</strong>l’industria bresciani”. Il<br />
29 gennaio <strong>del</strong> 1893 fu poi approvato<br />
il primo Statuto sociale e nel 1897 fu<br />
modificato per ribadire l’impegno <strong>del</strong><br />
Circolo a favorire “l'incremento e la<br />
tutela <strong>del</strong> commercio e <strong>del</strong>l'industria<br />
bresciana”. I soci, protagonisti <strong>del</strong> decollo<br />
industriale <strong>del</strong>la provincia, sono<br />
distinti in effettivi (293), aggregati e<br />
viaggiatori (111) e frequentatori (15)<br />
per un totale di 419. Nel 1907 cambia<br />
ragione sociale e diventa Associazione<br />
Commerciale Industriale Bresciana<br />
e dopo aver affrontato il periodo fascista<br />
e la seconda guerra mondiale,<br />
si impegna con coraggio a guidare la<br />
difficile riconversione industriale <strong>del</strong><br />
dopoguerra. Nel 1978 l’AIB lascia la<br />
vecchia sede di via <strong>del</strong>la Posta per trasferirsi<br />
nella nuova area direzionale<br />
di Brescia Due. Nei primi anni Novanta<br />
emergono temi nuovi, come quello<br />
<strong>del</strong>la sicurezza ambientale, al quale<br />
l’AIB risponde creando Eco 90. Sono<br />
anche gli anni <strong>del</strong>la riorganizzazione<br />
interna <strong>del</strong>l’Associazione per adeguare<br />
la struttura alla nuova domanda di<br />
servizi <strong>del</strong>le imprese.<br />
Oggi AIB associa circa 1300 imprese<br />
con circa 70mila dipendenti e, accanto<br />
ai compiti di rappresentanza nei confronti<br />
<strong>del</strong>le parti politiche e sociali,<br />
l’Aib svolge funzioni di assistenza alle<br />
imprese attraverso una vasta gamma<br />
di servizi mirati a rendere agevole la<br />
gestione e a costruire una vera e propria<br />
cultura imprenditoriale.<br />
attraverso il linguaggio <strong>del</strong>l’arte,<br />
mira a far comprendere ciò che il<br />
mondo produttivo rappresenta per<br />
questo territorio”.<br />
Carla Bino, ideatrice <strong>del</strong>l’iniziativa<br />
insieme con Piergiorgio Vittorini,<br />
spiega: “Il festival, per la prima<br />
volta, cerca di coniugare la produzione<br />
economica con la produzione<br />
artistica. L’idea alla base <strong>del</strong><br />
progetto è quella di far diventare<br />
la fabbrica un luogo drammaturgico,<br />
parte integrante e attiva <strong>del</strong>la<br />
performance”.<br />
Il ciclo di spettacoli si aprirà il<br />
18 settembre (replica il 19) negli<br />
stabilimenti di Aso Forge a Castegnato<br />
con il concerto “Canto<br />
<strong>del</strong> Fuoco”. Protagonisti Michel<br />
Moglia con il suo organo di fuoco<br />
(uno spettacolare strumento<br />
suonato col fuoco), il sassofonista<br />
Javier Girotto e il videomaker<br />
Enrico Ranzanici. Il 22 e il 23 settembre<br />
nella sede di Space Work a<br />
Brescia andrà in scena “L’uomo al<br />
centro” di Gabriele Picco, con Enrico<br />
Ranzanici, Alessandro Mor e<br />
Carlo Dall’Asta. Il 25 e 26 settembre<br />
alla Greiner di Villa Carcina,<br />
sarà la volta di “Ergon – Opera<br />
sintetica per suono, luce, umanità”<br />
ideato da Stefano Mazzanti ed<br />
“Equilibri Avanzati”, mentre il 26,<br />
27 e 28 settembre nello stabilimento<br />
di Medtronic Invatec CardioVascular<br />
a Ronca<strong>del</strong>le andrà in scena<br />
C.U.O.R.E. <strong>del</strong>la compagnia teatrale<br />
“I Sacchi di Sabbia”. I biglietti<br />
(interi: 20 euro, ridotti per under<br />
25 e over 65: 15 euro) sono in vendita<br />
nelle singole aziende. Il ricavato<br />
sarà devoluto in beneficenza.<br />
Infofestival: 030.3759792.
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
23<br />
Speciale caccia. Le riflessioni d el presidente <strong>del</strong>l’Associazione cacciatori lombardi Eugenio Casella<br />
Regione Lombardia: no deroga<br />
Sconcerto, <strong>del</strong>usione e rabbia<br />
ma soprattutto determinazione nel<br />
trovare al più presto una soluzione<br />
condivisa sulle cacce in deroga.<br />
Questi sono gli intendimenti emersi<br />
dalla base dei cacciatori <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Cacciatori Lombardi, che<br />
si sono riuniti in assemblea straordinaria,<br />
a seguito <strong>del</strong>la mancata<br />
approvazione in regione <strong>del</strong>la legge<br />
sul prelievo in deroga.<br />
<strong>La</strong> caccia alle specie in deroga è<br />
per la nostra provincia come il Palio<br />
per la città di Siena”, dichiara il<br />
presidente Eugenio Casella. “Senza<br />
alcun dubbio un tipo di caccia molto<br />
sentito, non solo da chi pratica<br />
la caccia da appostamento, ma anche<br />
da chi pratica la forma di caccia<br />
vagante.<br />
Una vera e propria passione, esercitata<br />
da persone perbene, in gran<br />
parte operai, agricoltori e pensionati,<br />
che rinunciano a tante cose<br />
comprese le vacanze estive, che<br />
non chiedono mai nulla se non di<br />
poter cacciare alcune specie di<br />
selvaggina migratoria minuta, per<br />
altro tutte specie dichiaratamente<br />
in aumento, quindi senza nessun<br />
pericolo neanche remoto di estinzione”.<br />
Una doccia gelata quindi<br />
quella che ha colpito i cacciatori<br />
martedì 14 settembre”. Acl non accetta<br />
di subire passivamente quanto<br />
è accaduto in regione e non può<br />
accettare scusanti quali sentenze o<br />
richiami <strong>del</strong>la comunità europea, o<br />
multe a seguito di infrazioni. Non<br />
ci spieghiamo perché la regione<br />
Lombardia si preoccupi solo <strong>del</strong>le<br />
infrazioni che riguardano la caccia<br />
(per altro non ancora acclarate),<br />
mentre faccia passare in secondo<br />
piano infrazioni vere riguardanti la<br />
sanità i trasporti o i problemi che<br />
riguardano le cave o i rifiuti, con il<br />
silenzio imbarazzante <strong>del</strong> mondo<br />
animal-ambientalista.<br />
Eugenio Casella<br />
Una decisione, quella <strong>del</strong> consiglio<br />
regionale, che qualora non venisse<br />
rivista in tempi brevissimi, segnerà<br />
un’inevitabile rottura da parte <strong>del</strong>la<br />
maggioranza con l’intero mondo<br />
venatorio, visto che molti consiglieri<br />
regionali hanno chiesto e<br />
ottenuto consensi elettorali solo<br />
pochi mesi fa.<br />
Acl non promuove richieste improponibili,<br />
chiede solo scelte di<br />
buonsenso e supportate da dati<br />
scientifici reali e non artefatti per<br />
commuovere l’opinione pubblica.<br />
Il prelievo di pochissimi esemplari<br />
di avifauna, oltre a non comportare<br />
nessun danno ambientale darebbe<br />
la possibilità a tanta brava<br />
gente di poter esercitare la propria<br />
passione in maniera, quantomeno<br />
accettabile nel rispetto <strong>del</strong>le tradizioni<br />
radicate nel nostro territorio;<br />
purtroppo in Italia la brava gente<br />
e il buonsenso non hanno nessun<br />
diritto. Ho assistito alla discussione<br />
in aula <strong>del</strong>la legge sulle specie<br />
in deroga, e quando il consigliere<br />
<strong>del</strong>l’Italia dei Valori relazionava la<br />
malaugurata pregiudiziale, ha più<br />
volte dichiarato che non si possono<br />
ignorare le regole, e ad esempio<br />
dichiarava testualmente: “se in autostrada<br />
esiste un limite di 130 Kmh<br />
non si può viaggiare a 180” e su<br />
questo posso concordare, perché<br />
il limite imposto può essere ragionevole.<br />
Ma vorrei chiedere all’illuminato<br />
consigliere, cosa ne penserebbe<br />
se il limite di un’autostrada<br />
a quattro corsie e poco trafficata<br />
senza nessun motivo supportato<br />
scientificamente fosse di 30 Km/h?<br />
Accetterebbe lo stesso questo limite?<br />
Dopo aver subito svariati controlli<br />
e magari qualche procedimento<br />
penale, cosa farebbe? Andrebbe<br />
a piedi o lotterebbe per cambiare<br />
il limite? Di una cosa sono sicuro,<br />
i cacciatori di Acl non andrebbero<br />
mai a piedi.<br />
Infatti anche quest’anno saremo<br />
supercontrollati, oltre alle guardie<br />
provinciali ai forestali locali,<br />
alle guardie volontarie alle guardie<br />
ecologiche alle guardie zoofile alle<br />
guardie <strong>del</strong>le associazioni venatorie,<br />
alle guardie <strong>del</strong>le associazioni<br />
ambientaliste, arriveranno come<br />
sempre, nonostante la crisi e le<br />
promesse, i noti corpi speciali da<br />
Roma, e tutti insieme con la scusa<br />
di combattere il bracconaggio non<br />
faranno altro che da deterrente<br />
all’attività venatoria.<br />
Tutto questo per poi dichiarare sui<br />
siti di appartenenza che i bresciani<br />
sono dei barbari e vanno a caccia<br />
senza nessun tipo di controllo.<br />
Dove sono i politici che dovrebbero<br />
difendere le nostre tradizioni e<br />
la nostre identità? Non serve fare<br />
grandi convegni per capire il motivo<br />
<strong>del</strong>la disaffezione che i cittadini<br />
normali hanno verso la politica, basta<br />
aprire gli occhi e voler vedere,<br />
non governare con i sondaggi e non<br />
essere succubi dei pregiudizi.<br />
Oltre a fare gli auguri a tutti i cacciatori<br />
per l’apertura di domenica,<br />
uniche note positive in questo frangente<br />
sono l’impegno preso in commissione<br />
per alcune modifiche alla<br />
Legge regionale 26, quali la “questione<br />
<strong>del</strong>la permanenza associativa<br />
agli ambiti”, i due giorni integrativi<br />
per la caccia alla migratoria<br />
nei mesi di ottobre e novembre e<br />
qualche chiarimento per la caccia<br />
con terreno coperto.
24<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Cultura<br />
Comunità Montana,"Fai il pieno di cultura"<br />
In coincidenza <strong>del</strong>le Giornate europee <strong>del</strong> patrimonio istituite nel 1988, la<br />
Comunità montana e Sibca (Sistema dei beni culturali e ambientali) aderiscono<br />
all’iniziativa messa in opera il 24, 25 e 26 settembre dalla Regione<br />
Lombardia in tutte le sue province. Si tratta di “Fai il pieno di cultura”,<br />
giunta alla 3ª edizione e ricca di iniziative in tutte le biblioteche <strong>del</strong>la Valle:<br />
la pièce teatrale “Annabela Wharton” al teatro di Lumezzane, l’attività<br />
“I tesori sotto i piedi” a Pezzaze e Bovegno, la conferenza sullo scultore<br />
Aligi Sassu al Maglio di Ome, la presentazione <strong>del</strong>l’Archivio Bevilacqua a<br />
Villa Glisenti e tanto altro. Info su http://cultura.valletrompia.it. .<br />
Lettura. Il progetto “InBiblioteca” cerca di portare i libri a chi è svantaggiato fisicamente e linguisticamente<br />
<strong>La</strong> riscoperta <strong>del</strong>la biblioteca<br />
come tesoro di storie narrate<br />
“Il fulcro <strong>del</strong>l’iniziativa<br />
– dice Mila Pagani,<br />
responsabile<br />
<strong>del</strong> Sistema bibliotecario<br />
di Valtrompia –<br />
è il prestito a domicilio<br />
di libri, audiolibri<br />
e anche dvd”<br />
di Rosa Casari<br />
Sugli scaffali <strong>del</strong>le biblioteche valtrumpline<br />
i libri riposano in attesa di<br />
chi dia loro vita nella penombra di<br />
un angolo, di chi li prenda a prestito<br />
per leggerli prima di coricarsi, di chi<br />
li ascolti nel cammino <strong>del</strong>le parole<br />
dette ad alta voce. Questi i propositi<br />
<strong>del</strong> progetto “In-biblioteca” che, partito<br />
la scorsa primavera per concludersi<br />
nel maggio 2011 è stato realizzato<br />
da Sibca (Sistema dei beni culturali<br />
e ambientali) e Comunità montana<br />
di Valle Trompia grazie a un bando<br />
congiunto di Fondazione Cariplo e<br />
L'esterno <strong>del</strong>la biblioteca di Gardone Val Trompia<br />
Fondazione Vodafone Italia (finanziamento<br />
di 80mila euro su un totale<br />
di 142mila).<br />
“<strong>La</strong> biblioteca fuori di sé” è il titolo<br />
<strong>del</strong>l’iniziativa portata avanti da Concesio,<br />
Marcheno, Sarezzo e Villa Carcina<br />
per rendere fruibile la biblioteca<br />
e i suoi servizi anche a quelle persone<br />
che sono impossibilitate ad accedervi,<br />
come anziani, invalidi, donne<br />
in gravidanza, malati, bambini in età<br />
prescolare. “Il fulcro <strong>del</strong>l’iniziativa –<br />
spiega Mila Pagani, responsabile <strong>del</strong><br />
Sistema bibliotecario di Valle Trompia<br />
– è il prestito a domicilio di libri,<br />
audiolibri e dvd realizzato da alcuni<br />
volontari. Nelle quattro biblioteche<br />
abbiamo realizzato letture teatralizzate<br />
e sono tutt’ora in corso o in fase di<br />
avvio dei laboratori di lettura espressiva<br />
curati dall’associazione culturale<br />
Treatro, oltre ad alcuni incontri intergenerazionali<br />
volti al recupero <strong>del</strong>la<br />
memoria storica, il cui lavoro verrà<br />
esposto nelle aperture straordinarie<br />
future. L’attività di prestito a domicilio<br />
vera e propria comincerà, invece,<br />
con il mese di ottobre”.<br />
<strong>La</strong> seconda iniziativa “Un ponte di libri”<br />
coinvolge le biblioteche di Gardone<br />
e Lumezzane e la cooperativa Il<br />
Mosaico ed è in fase di conclusione.<br />
“Nei laboratori interculturali rivolti ai<br />
giovani – continua Mila Pagani – sono<br />
state realizzate interviste a migranti<br />
italiani e stranieri, raccolte e scambiate<br />
testimonianze e a ottobre i ragazzi<br />
che hanno partecipato ai laboratori e<br />
le donne che hanno svolto i corsi di<br />
alfabetizzazione o quelle interessate a<br />
collaborare con la biblioteca, potranno<br />
fare un breve corso di formazione<br />
sulla biblioteca mentre da novembre<br />
le biblioteche coinvolte con la collaborazione<br />
<strong>del</strong>le persone che avranno<br />
frequentato il corso attiveranno un<br />
servizio di ‘mediazione alla biblioteca’<br />
con allestimenti dedicati (scaffali,<br />
bibliografie, spazi,realizzazione di<br />
una guida multilingue)”.<br />
Dunque, due <strong>del</strong>le tre iniziative di<br />
“InBiblioteca” (la terza, “Piccola<br />
grande biblioteca” riguarda eventi e<br />
aperture straordinarie di biblioteche<br />
nei paesi montani) sono ormai a pieno<br />
regime.<br />
Concesio. Il servizio realizzato in collaborazione con i Centri anziani entrerà in funzione a partire da ottobre<br />
Il prestito si fa a domicilio con “<strong>La</strong> biblioteca fuori di sé”<br />
Se i lettori non vanno alla biblioteca<br />
sarà la biblioteca ad andare dai lettori.<br />
Questo il senso <strong>del</strong> prestito a domicilio<br />
che nel solco de “<strong>La</strong> biblioteca<br />
fuori di sé” cominceranno a mettere in<br />
atto a ottobre le biblioteche di Marcheno,<br />
Sarezzo, Villa Carcina e Concesio<br />
per chi fatica a raggiungere gli spazi bibliotecari.<br />
Proprio la realtà concesiana<br />
è riuscita a coinvolgere attivamente i<br />
tre Centri anziani presenti sul territorio<br />
che fanno riferimento al Comune<br />
(Costorio, Campagnola, S. Vigilio) più<br />
il Centro Caritas affiliato alla parrocchia<br />
<strong>del</strong>la Pieve. “Un giorno alla settimana<br />
– illustra l’assessore alla Cultura<br />
<strong>La</strong> biblioteca comunale di Concesio<br />
Enrica Rizzini – una decina di volontari<br />
dei tre centri e due giovani universitarie<br />
si incaricheranno di fare il giro<br />
presso gli anziani, cercando di avvicinarli<br />
al mondo <strong>del</strong>la biblioteca”.<br />
Le persone svantaggiate fisicamente<br />
e la popolazione anziana sopra i settant’anni<br />
hanno bisogno di proposte<br />
arricchenti, e i Centri anziani con il<br />
presidente Angelo Contessi hanno recepito<br />
con grande entusiasmo l’iniziativa.<br />
“I tre centri – sottolinea l’assessore<br />
ai Servizi Sociali Domenica Troncatti<br />
– hanno accettato di buon grado<br />
questo esperimento e, oltre al servizio<br />
a domicilio, la biblioteca ha predisposto<br />
anche un percorso cinematografico<br />
pensato per gli anziani: un film al<br />
mese sino a gennaio 2011, preceduto<br />
da un’introduzione <strong>del</strong>l’assessore alla<br />
Cultura Enrica Rizzini e di don Dino<br />
Osio, esperto di cinematografia”.<br />
Iniziative collaterali al prestito a domicilio,<br />
ma sempre rientranti in quell’avvicinamento<br />
<strong>del</strong>la biblioteca ai cittadini.<br />
“Con il prestito a domicilio – dice il<br />
bibliotecario Marco Ardesi – ci muoviamo<br />
su coordinamento dei Centri anziani,<br />
su richieste personali o con un<br />
ventaglio di proposte da parte. L’iniziativa<br />
è un volano per risvegliare e rendere<br />
saldo l’aspetto <strong>del</strong>la socialità”.
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
25<br />
Sarezzo. Dal 16 al 31 ottobre la rassegna di pittori e scultori “Omaggio al poeta <strong>del</strong>la brescianità”<br />
Canossi e le forme <strong>del</strong> dialetto<br />
Sesto appuntamento<br />
di una rassegna<br />
che è stata inaugurata<br />
l’aprile scorso a Bovegno.<br />
Apertura nel segno<br />
<strong>del</strong> teatro con una lettura<br />
teatrale <strong>del</strong>l’associazione<br />
“Sare Arte”<br />
di Andrea Alesci<br />
Mentre l’Unità d’Italia andava compiendosi,<br />
in Valtrompia nasceva Angelo<br />
Maria Canossi, poeta che nella corrusca<br />
lingua dialettale incise i tratti<br />
<strong>del</strong>la gente bresciana, le storie di chi<br />
se ne andava lontano, i luoghi di chi<br />
rimaneva, le leggende di una volta e<br />
quelle commedie quotidiane che rivivono<br />
per sempre nella sua “Melodia”.<br />
Tante poesie che prenderanno corpo<br />
in forma di dipinti e sculture nella mostra<br />
itinerante “Omaggio al poeta <strong>del</strong>la<br />
brescianità” dal 16 al 31 ottobre a Sarezzo.<br />
“Siamo molto contenti di poter<br />
ospitare questa mostra dedicata allo<br />
scrittore triumplino – dice l’assessore<br />
alla Cultura <strong>del</strong> comune saretino, Valentina<br />
Pedrali –, che con le sue parole<br />
è riuscito a dare dignità letteraria al<br />
criptico dialetto bresciano, portando<br />
spesso sul palco tutta la durezza di una<br />
vita bresciana quasi dimenticata”. Sa-<br />
“Èl presepio dè Giacumì” di Tiziana Cherubini e “Èl grisantemo” di Pieraldo Tellaroli<br />
Una rassegna itinerante<br />
<strong>La</strong> mostra “Omaggio al poeta <strong>del</strong>la brescianità”<br />
patrocinata da Provincia di Brescia,<br />
Comunità montana di Valle Trompia,<br />
Comuni di Bovegno, Gardone, Verolavecchia<br />
e “Fondazione Angelo Canossi<br />
- Centro culturale professor Aldo Cibaldi”<br />
di Bovegno, è promossa e coordinata da<br />
Anna Bietti e Maurizio Rottini <strong>del</strong>l’associazione<br />
culturale “Accademia <strong>del</strong> Gàmber”<br />
di Gambara. Una mostra itinerante<br />
che fa il giro di diversi comuni bresciani:<br />
dopo Bovegno, Verolavecchia e Gardone<br />
Val Trompia, Leno, Gambara, toccherà ai<br />
territori di Ghedi (25 settembre - 3 ottobre),<br />
Sarezzo (16-31 ottobre) e Manerbio<br />
(4-18 dicembre) fare da cornice all'evento.<br />
“L’idea – illustra Anna Bietti – è nata<br />
l’anno scorso a Gambara durante la festa<br />
d’agosto dedicata alla Madonna <strong>del</strong>la<br />
Neve, per la quale ormai da tre anni organizziamo<br />
come associazione culturale<br />
una mostra nel parco <strong>del</strong> castello. Di qui<br />
lo spunto per un’esibizione che girasse la<br />
provincia, facendo perno sul comune senso<br />
di appartenenza a una terra trasmesso<br />
dalla forza viva di quel dialetto con cui<br />
il Canossi dava voce alla brescianità”. Un<br />
‘esibizione lunga otto mesi in ricordo di<br />
un poeta che nel 1867 nacque nel piccolo<br />
paese di Bovegno, morendovi ottantuno<br />
anni più tardi fra i ciclamini di quella Cà<br />
de le bàchere dove “gh’è l’aria dè montagna<br />
/ e i fiu e j-usilì, / e ‘l cör quand chè ‘l<br />
scaragna / èl vé sö ché a guarì”.<br />
bato 16 ottobre alle 18 presso la rinnovata<br />
sede di Palazzo Avogadro (Piazza<br />
Caduti a Zanano) l’inaugurazione ufficiale<br />
sarà aperta da una lettura teatrale<br />
a cura <strong>del</strong>l’associazione “SareArte”,<br />
prima di poter ammirare le trenta<br />
opere realizzate da altrettanti artisti<br />
bresciani (pittori e scultori) e pronte<br />
a rendere omaggio al poeta <strong>del</strong>la brescianità<br />
Angelo Maria Canossi.<br />
Sesto appuntamento di una rassegna<br />
che è stata inaugurata l’aprile scorso<br />
a Bovegno, nel paese natale <strong>del</strong> poeta,<br />
l’esibizione annovera anche quattro<br />
pittori triumplini: i gardonesi William<br />
Fantini (<strong>La</strong> gloria) e Tiziano Calcari<br />
(<strong>La</strong> pöa) e i saretini William G. Vezzoli<br />
(Turna al tò paesèl) e Luana Resinelli<br />
(Esperienza e speranza). “Scopo<br />
<strong>del</strong>l’iniziativa – dice Anna Bietti, presidente<br />
<strong>del</strong>l’Accademia <strong>del</strong> Gàmber e<br />
organizzatrice <strong>del</strong>l’evento – è rendere<br />
omaggio all’opera di Canossi e al contempo<br />
dare risalto al dialetto bresciano,<br />
lingua troppo spesso considerata<br />
‘minore’ quando invece può essere<br />
una preziosa risorsa per travasare<br />
la memoria <strong>del</strong> passato alle giovani<br />
generazioni. Angelo Maria Canossi –<br />
continua Anna Bietti – è l’esponente<br />
più illustre nel campo <strong>del</strong>la poesia<br />
bresciana dialettale, i suoi scritti sono<br />
rimasti come mo<strong>del</strong>li per le regole di<br />
scrittura e la rassegna è un’occasione<br />
unica per approfondire la conoscenza<br />
<strong>del</strong> dialetto, come materia e sostrato di<br />
un vissuto storico”. Per informazioni<br />
sulla mostra visitare il sito web www.<br />
comune.sarezzo.brescia.it.<br />
TM<br />
Cosa ti manca per sentirti al sicuro?<br />
SISTEMI ANTIFURTO<br />
TELECAMERE A CIRCUITO CHIUSO<br />
AMPLIFICATORI GSM<br />
IMPIANTI RILEVAZIONE FUMI E GAS<br />
CONTROLLO ACCESSI WIRELESS<br />
SISTEMI DI TUTELA<br />
INTEGRATI E COMPLESSI<br />
ASSISTENZA 24 ORE SU 24<br />
7 GIORNI SU 7<br />
Preventivo gratuito chiamando:<br />
030/2774981 - info@allarmihoro.com<br />
www.allarmihoro.com<br />
<strong>La</strong> nostra esperienza nelle tue mani
26<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Trofeo Aido. Domenica 26 settembre la 13ª edizione <strong>del</strong>la gara di regolarità lunga 190 chilometri<br />
<strong>La</strong> sfida <strong>del</strong>le vetture storiche<br />
tra Valtrompia, pianura e lago<br />
<strong>La</strong> gara <strong>del</strong>le auto<br />
toccherà Gardone,<br />
Polaveno, Lumezzane<br />
e Sarezzo<br />
ma attraverserà<br />
anche la Franciacorta,<br />
per arrivare<br />
sul Garda e Valsabbia<br />
di Lia Micale<br />
Sfileranno gli industriosi centri<br />
triumplini di Gardone, Polaveno,<br />
Lumezzane e Sarezzo le vetture<br />
che il prossimo 26 settembre gareggeranno<br />
nella 13ª edizione <strong>del</strong><br />
“Trofeo Aido”. Una disfida di regolarità<br />
lungo 190 chilometri di asfalto,<br />
attraversando nella mattinata di<br />
domenica le ubertose colline che<br />
cingono la Franciacorta, correndo<br />
nella pianura sino all’altezza di Palazzolo<br />
e poi risalendo verso Monticelli<br />
Brusati. Un momento di gara<br />
al quale farà seguito la seconda<br />
manche pomeridiana: dal paesaggio<br />
fatto di verdi vitigni agli argini <strong>del</strong><br />
Mella attraverso Castelmella, Azzano,<br />
Urago, poi il passaggio nella<br />
cittadina di Montichiari, la risalita<br />
a fianco <strong>del</strong> Benaco con Soiano e<br />
Roè Volciano fin verso la Valsabbia<br />
e l’arrivo nella piazza Cesare Battisti<br />
di Sarezzo.<br />
Inserito nel programma <strong>del</strong> “Settembre<br />
inzinese”, il trofeo è una<br />
gara di regolarità per auto storiche<br />
costruite fino al 1961, pronte a sfidarsi<br />
in 25 prove cronometrate, con<br />
Un’immagine <strong>del</strong>l'edizione 2009<br />
Orari ed eventi<br />
Sabato 25 settembre dalle ore 15 alle<br />
ore 18 si terranno le verifiche tecniche<br />
e sportive presso l’oratorio S. Giovanni<br />
Bosco di Gardone Val Trompia<br />
(solo su prenotazione e solo per equipaggi<br />
con licenza Csai, Commissione<br />
sportiva automobilistica italiana). Domenica<br />
26 settembre verifiche sportive<br />
e tecniche sempre all’oratorio gardonese<br />
e alle 10.15 la partenza <strong>del</strong>la<br />
prima vettura. Alle 12.30 sosta pranzo<br />
presso il ristorante “Lo sparviere”<br />
ospiti <strong>del</strong>la famiglia Gussalli Beretta<br />
a Monticelli Brusati, sede d’arrivo <strong>del</strong><br />
primo settore. Alle ore 14 partenza<br />
prima vettura per il percorso pomeridiano<br />
e alle ore 18 l’arrivo previsto<br />
a Sarezzo. Alle ore 19.15 pranzo con<br />
spiedo presso il Teatro tenda allestito<br />
nel campo <strong>del</strong>l’oratorio di Inzino e a<br />
seguire classifiche e premiazioni per<br />
gli equipaggi più meritevoli.<br />
tre controlli orari e quattro controlli<br />
timbro. “Da quest’anno – dice il presidente<br />
Aido Luigi Bernar<strong>del</strong>li – il<br />
Comitato organizzatore ha deciso di<br />
proporre ogni volta un ‘tema competitivo’<br />
diverso per la gara: la corrente<br />
edizione è stata riservata alle<br />
vetture ‘Tipo Sport’. Una gara che<br />
reca nel nome (‘Trofeo Aido Monica<br />
Giovanelli e Gran Premio Annalisa<br />
Gnutti’) il ricordo di due giovani<br />
vite e con l’Aido si fa carico di salvarne<br />
altre, radicando nella gente<br />
la cultura <strong>del</strong>la solidarietà legata<br />
alla donazione di organi a scopo di<br />
trapianto terapeutico”.<br />
Aperte per tutta l’estate, le iscrizioni<br />
si sono chiuse venerdì 17 settembre<br />
senza comportare alcun costo<br />
per gli equipaggi. Comunque, date<br />
le finalità benefiche <strong>del</strong>la manifestazione,<br />
è data facoltà agli equipaggi,<br />
al momento <strong>del</strong>le verifiche, di elargire<br />
una somma a discrezione per<br />
le iniziative <strong>del</strong> Trofeo Aido.<br />
Realizzata con il patrocinio di Regione<br />
Lombardia, Provincia di<br />
Brescia,Comunità montana di Valle<br />
Trompia, Comuni di Gardone Val<br />
Trompia, Sarezzo, Palazzolo, Lumezzane<br />
e Rotary Club Valtrompia,<br />
la gara ha effettuato anche quest’anno<br />
una sorta di gemellaggio con il<br />
“Gran Premio Nuvolari” disputato<br />
dal 17 al 19 settembre scorso a<br />
Mantova. Dunque, gli equipaggi che<br />
prenderanno parte a entrambe le<br />
manifestazioni concorreranno per<br />
la classifica finale <strong>del</strong> “Gran Premio<br />
Annalisa Gnutti”, grazie alla somma<br />
dei punteggi assegnati ai primi dieci<br />
di ciascuna gara (rispettivamente<br />
25, 20, 15, 12, 10, 6, 4, 3, 2, 1).<br />
Informazioni sui siti web www.trofeoaido.org<br />
e www.gpnuvolari.it.<br />
Trofeo Aido. Un evento e due iniziative di solidarietà con gli Ospedali di Brescia e Gardone Val Trompia<br />
Una corsa tra passione sportiva e ideali <strong>del</strong>l’altruismo<br />
<strong>La</strong> competizione agonistica nasce<br />
nel 1997 da un’idea <strong>del</strong> Gruppo<br />
Aido di Gardone Val Trompia e intitolato<br />
a “Monica Giovanelli”, morta<br />
in un incidente nel gennaio <strong>del</strong> 1995<br />
e poi donatrice di organi. Cresciuta<br />
per promuovere e diffondere gli ideali<br />
<strong>del</strong>la donazione degli organi, grazie<br />
al prezioso contributo <strong>del</strong>la Scuderia<br />
Brescia Corse, la gara è diventata<br />
una manifestazione che diverte<br />
i partecipanti e stupisce coloro che<br />
hanno avuto la fortuna di assistervi.<br />
<strong>La</strong> corsa è diventata sempre più ricca,<br />
lunga e impegnativa e gli sponsor sempre<br />
più interessati a essere presenti in<br />
una manifestazione che consente di<br />
realizzare progetti di carattere sociale.<br />
“Grazie al Trofeo Aido e alla generosità<br />
<strong>del</strong>la gente – dice Cesare Giovanelli, vice<br />
presidente <strong>del</strong>l’Associazione Solidarietà<br />
Sport Cultura ‘Monica Giovanelli’<br />
– abbiamo potuto avviare due iniziative<br />
oltremodo importanti: ossia una<br />
borsa di studio di 10mila euro che permetta<br />
a un medico di essere presente<br />
tutta la settimana presso il reparto di<br />
Emodialisi diretto dal prof. Cancarini<br />
all’ospedale di Gardone Val Trompia;<br />
in secondo luogo, in collaborazione<br />
<strong>La</strong> partenza 2009 a Bovegno<br />
con gli Spedali Civili di Brescia, finanziamo<br />
iniziative che favoriscano la<br />
donazione <strong>del</strong> cordone ombelicale da<br />
parte <strong>del</strong>le puerpere all’atto <strong>del</strong> parto,<br />
al fine di ottenere, dal sangue cordonale<br />
estratto, il materiale contenente cellule<br />
staminali emopoietiche”. Un trofeo<br />
che rappresenta una <strong>del</strong>le iniziative<br />
più lodevoli <strong>del</strong>la sezione Aido di<br />
Gardone Val Trompia per raccogliere<br />
fondi e sensibilizzare la gente, unendo<br />
la passione sportiva per auto storiche<br />
agli ideali <strong>del</strong>l’altruismo e alla possibilità<br />
offerta dalla donazione degli organi:<br />
far rinascere una vita.
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
27<br />
Sale <strong>del</strong>la Comunità. Ultimo capitolo per la saga targata Dremworks, per la regia di Mike Mitchell<br />
VOCESAS<br />
Le fatiche <strong>del</strong>l’orco Shrek<br />
contro il perfido Tremotino<br />
Nove anni,<br />
un Oscar<br />
e 3 milioni di dollari<br />
sono solo alcuni<br />
dei numeri <strong>del</strong> successo<br />
<strong>del</strong>le storie ambientate<br />
nel paese di Molto,<br />
molto lontano<br />
di Mauro Toninelli<br />
È difficile credere che le vicende<br />
di un branco di personaggi disegnati<br />
al computer, che portano al<br />
cinema frotte di bambini e ragazzi,<br />
possano svelare la grandezza <strong>del</strong>la<br />
propria vita, soprattutto di coppia,<br />
senza rimpiangere il proprio passato,<br />
fatto di libertà e di non responsabilità.<br />
Eppure è così.<br />
Con tutta la verve, recuperata rispetto<br />
al precedente capitolo, e la<br />
rivisitazione dei personaggi classici<br />
<strong>del</strong>le fiabe che ha contraddistinto<br />
questa “saga”. Torna al cinema<br />
Shrek con il quarto capitolo <strong>del</strong>la<br />
sua storia targata Dreamworks e<br />
con la regia di Mike Mitchell.<br />
Nel mezzo di una crisi dovuta alla<br />
sua vita di padre e marito, tra pappe<br />
e pannolini, Shrek incontra il<br />
malefico Tremotino che gli offre la<br />
possibilità di rivivere per un giorno<br />
la vita da orco che ora si trova<br />
a rimpiangere.<br />
Contratto magico che cela un inganno.<br />
Shrek si ritrova in una realtà<br />
parallela in cui Tremotino (in<br />
originale Rumpelstiltskin, così si<br />
Fiona in versione guerriera<br />
spiega la R <strong>del</strong>le sue insegne) è il<br />
re <strong>del</strong> regno di Molto Molto Lontano,<br />
lui non esiste, i suoi amici non<br />
lo conoscono; Ciuchino lavora per<br />
le streghe, il Gatto (doppiato anche<br />
nella versione italiana da Antonio<br />
Banderas) non indossa più gli stivali<br />
ed è vistosamente sovrappeso;<br />
Fiona aspetta ancora il vero amore,<br />
non nella torre, ma alla testa<br />
<strong>del</strong> movimento rivoluzionario orchesco.<br />
Tutto ciò che aveva è andato<br />
perduto.<br />
“Shrek e vissero felici e contenti”<br />
è la degna conclusione di un percorso<br />
che in nove anni ha saputo<br />
vincere un Oscar, guadagnare 3 mi-<br />
Programmazione<br />
Su queste pagine le programmazione<br />
<strong>del</strong>le Sale <strong>del</strong>la Comunità <strong>del</strong>la<br />
Valtrompia. <strong>La</strong> programmazione<br />
potrebbe subire talvolta <strong>del</strong>le variazioni.<br />
Informazioni aggiornate e notizie<br />
sul sito www.lavoce<strong>del</strong>popolo.<br />
it oppure www.vocesas.it. Poco alla<br />
volta tutte riapriranno i battenti.<br />
NAVE - SAN COSTANZO:<br />
The Blind Side: giovedì 7 ottobre<br />
ore 20.30; Shrek e vissero felici e<br />
contenti: domenica 10 ottobre ore<br />
14.30, 17.00, 20.30.<br />
liardi di dollari e mutare completamente<br />
il modo di guardare alle favole<br />
classiche.<br />
Fuochi d’artificio per quest’ultimo<br />
capitolo che riprende tutte le caratteristiche<br />
<strong>del</strong> primo, rigiocando ulteriormente<br />
anche con personaggi<br />
ormai assodati nel corso degli anni,<br />
come succede per la stessa Fiona,<br />
che in “Shrek e vissero felici e contenti”<br />
nei panni di una guerriera risulta<br />
essere convincente, credibile<br />
e affascinante (per quanto un orco<br />
femmina possa esserlo) tanto quanto<br />
lo era nei capitoli precedenti. Eccezionale,<br />
come sempre, il Gatto<br />
anche in questa versione large.<br />
Festival <strong>del</strong> cinema di Venezia. <strong>La</strong> giuria guidata da Tarantino premia con il Leone d’oro il film “Somewhere”<br />
<strong>La</strong> vita inceppata: padre e figlia nel film di Sofia Coppola<br />
I primi quattro minuti <strong>del</strong> film di<br />
Sofia Coppola “Somewhere”, Leone<br />
d’oro a Venezia, riprendono, con la camera<br />
fissa e i soli rumori d’ambiente,<br />
una Ferrari che gira in tondo su una<br />
strada sterrata sperduta chissà dove.<br />
L’ultima immagine, invece, di quest’interessante<br />
pellicola, che ricalca il bellissimo<br />
“Lost in Translation”, vede la<br />
stessa Ferrari fermarsi e il guidatore,<br />
il protagonista <strong>del</strong> film, scendere e<br />
proseguire a piedi il suo tragitto con<br />
il sorriso sulle labbra. Ecco, l’inizio e<br />
la fine di “Somewhere” racchiudono<br />
perfettamente tutto il senso <strong>del</strong>l’opera<br />
di questa giovane figlia d’arte, ormai<br />
completamente matura nella sua poetica<br />
cinematografica. E il senso <strong>del</strong><br />
film è quello di raccontare la storia di<br />
un loop esistenziale, un girare su se<br />
stesso <strong>del</strong> protagonista, un giovane<br />
attore hollywoodiano che vive in hotel,<br />
tra feste e divertimenti, completamente<br />
spaesato, fino al momento in<br />
cui qualcosa interrompe questa spirale<br />
autodistruttiva. Più che qualcosa, qualcuno,<br />
cioè Cleo, la figlia dodicenne. Sofia<br />
Coppola è la regista che meglio ha<br />
saputo raccontare, negli ultimi anni,<br />
il disagio <strong>del</strong>le giovani generazioni, il<br />
Sofia Coppola sul set di “Somewhere”<br />
sentirsi completamente fuori posto, fino<br />
ad ora soprattutto di giovani donne<br />
(Scarlett Johansson di “Lost in Translation”,<br />
Maria Antonietta <strong>del</strong>l’omonimo<br />
film, le giovani sorelle de “Il giardino<br />
<strong>del</strong>le vergini suicide”), in un mondo<br />
troppo desocializzato e dominato da<br />
false comunicazioni, la solitudine di<br />
persone che non si conoscono e non si<br />
riconoscono nei mo<strong>del</strong>li imposti dalla<br />
società esterna. <strong>La</strong> regista ha uno stile<br />
inconfondibile che si basa sul silenzio,<br />
il non detto, il creare atmosfere visive<br />
e sonore dominate dalla lentezza e dal<br />
realismo. (p.d.t.)
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
29<br />
L'offerta <strong>del</strong>le scuole superiori in Valle<br />
Per i ragazzi che decidono di proseguire gli studi superiori in Valtrompia esistono<br />
varie realtà. A Lumezzane l’Istituto “F. Moretti” (rbs.provincia.brescia.<br />
it/iismoretti/) con liceo scientifico, istituto tecnico (economico e tecnologico),<br />
istituto professionale. A Gardone c’è l’Istituto “C. Beretta” (www.iiscberetta.<br />
it) con Liceo (scientifico, linguistico, tecnologico, scienze umane), Itis (meccanica,<br />
elettronica, informatica, chimica e biotecnologie) e Ipsia (meccanica,<br />
manutenzione e assistenza tecnica). Infine, l’Istituto “Primo Levi” di Sarezzo<br />
(www.primolevi-bs.it), che offre corsi di geometri, ragioneria, periti aziendali,<br />
professionale commerciale e sociale, liceo artistico.<br />
Servizio civile<br />
Sono diverse le opportunità per chi<br />
volesse svolgere un anno di servizio<br />
civile volontario presso qualche ente<br />
locale: comuni di Sarezzo, Villa Carcina,<br />
Bovezzo, Lumezzane, Gardone<br />
Val Trompia, Lodrino e il settore cultura<br />
<strong>del</strong>la Comunità montana di Valle<br />
Trompia. Scadenza dei bandi il 4 ottobre.<br />
Info sui rispettivi siti web.<br />
Provincia. Presente e futuro <strong>del</strong>la scuola bresciana; parla l’Assessore alla pubblica istruzione Aristide Peli<br />
Grande attesa per l’anno zero<br />
<strong>del</strong>le superiori con la riforma<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
Alle attese di studenti, insegnanti e<br />
famiglie si aggingono quest’anno anche<br />
quelle <strong>del</strong>la Provincia.<br />
“Quello che si è aperto il 13 settembre<br />
– afferma Aristide Peli, assessore<br />
provinciale all’Istruzione – è anche per<br />
noi un anno zero perché si vede l’avvio<br />
<strong>del</strong>la riforma <strong>del</strong>la scuola secondaria<br />
voluta dal ministro Gelmini”. <strong>La</strong> Provincia,<br />
infatti, ha avuto una parte attiva<br />
nella riorganizzazione sostanziale e<br />
formale <strong>del</strong>le superiori ridisegnate dal<br />
Ministro bresciano. Legittimo, quindi,<br />
che il titolare <strong>del</strong>le <strong>del</strong>eghe in materia<br />
di istruzione di Palazzo Broletto guardi<br />
con un minimo di apprensione a questo<br />
nuovo “start up”. Gran parte degli<br />
sforzi <strong>del</strong>l’amministrazione provinciale<br />
sono stati assorbiti dagli interventi<br />
di manutenzione e di messa a norma<br />
degli edifici scolastici. <strong>La</strong> Provincia è<br />
infatti proprietaria <strong>del</strong>le strutture che<br />
ospitano gli istituti superiori. Dalla<br />
Valle Camonica alla Bassa e da est a<br />
ovest, passando ovviamente per la città,<br />
sono qualcosa come cinquanta gli<br />
edifici di cui Palazzo Broletto, tramite<br />
L'assessore all'Istruzione Aristide Peli<br />
l’assessorato affidato all’assessorato<br />
di Aristide Peli, deve prendersi cura.<br />
“In tema di offerta formativa – afferma<br />
Peli – di concerto con la Regione abbiamo<br />
deciso di mantenere tutti gli indirizzi<br />
stabiliti lo scorso mese di marzo,<br />
anche se più di uno non ha riscontrato<br />
particolare gradimento presso<br />
gli studenti. L’anno scolastico servirà<br />
anche per far conoscere l’offerta formativa<br />
superiore soprattutto in campo<br />
tecnico”. Per l’assessore Peli Brescia,<br />
realtà a forte vocazione produttiva, deve<br />
riscoprire la formazione tecnica. Si<br />
tratta di una preoccupazione che nel<br />
Bresciano avvertono da più parti. Da<br />
anni le realtà imprenditoriali chiedono<br />
un maggior raccordo con il mondo<br />
<strong>del</strong>la scuola che, a sua volta, va invocando<br />
la possibilità di far compiere ai<br />
propri studenti esperienze formative<br />
in azienda. Nelle intenzioni <strong>del</strong>l’assessore<br />
Peli c’è il desiderio di giungere a<br />
una sintesi <strong>del</strong>le richieste: “<strong>La</strong> scuola<br />
moderna deve formare i suoi studenti<br />
all’elasticità, deve fornire loro, oltre<br />
alle conoscenze, anche la capacità di<br />
misurarsi con un mondo <strong>del</strong> lavoro<br />
che da anni non è più caratterizzato<br />
dal posto fisso per tutta la vita”. Anche<br />
su questo fronte la Provincia sta<br />
lavorando alacremente.<br />
Scuola. I nuovi percorsi di studio attivati all’Istituto “Carlo Beretta” nelle parole <strong>del</strong> preside Luciano Tonidan<strong>del</strong><br />
<strong>La</strong> riforma scolastica e i nuovi corsi degli istituti gardonesi<br />
<strong>La</strong> riforma scolastica muove<br />
nell’ottica <strong>del</strong>le semplificazione degli<br />
indirizzi e di un più saldo rapporto col<br />
mondo <strong>del</strong> lavoro. In Valtrompia l’Istituto<br />
d’istruzione superiore “Carlo Beretta”<br />
fa da paradigma ai cambiamenti<br />
applicati, contando su liceo, istituto<br />
tecnico e istituto professionale.<br />
“Nel nostro istituto – dice il preside<br />
Luciano Tonidan<strong>del</strong> – seguiamo il metodo<br />
galileiano: sperimentare ed elaborare.<br />
<strong>La</strong> riforma punta all’uso degli<br />
strumenti e noi abbiamo la responsabilità<br />
nel fornire ai ragazzi più competenze<br />
che mirino all’applicazione <strong>del</strong><br />
sapere. Il docente deve mettere ordine<br />
nelle conoscenze, creare dei collegamenti,<br />
far scoprire ai ragazzi quali sono<br />
le proposte di applicazione di queste<br />
conoscenze, sviluppando i diversi talenti<br />
e schiudendo loro un nuovo panorama”.<br />
Un adeguamento <strong>del</strong> modo<br />
di insegnare che si adatta anche alla<br />
modifica degli indirizzi di studio. “Al<br />
liceo scientifico “F. Moretti” – prosegue<br />
Tonidan<strong>del</strong> – abbiamo deciso di<br />
inserire il liceo linguistico, che partirà<br />
con l’insegnamento di spagnolo, inglese<br />
e tedesco; il tradizionale avrà più<br />
ore di matematica e fisica e ci sarà il<br />
corso di Scienze applicate, l’alter ego<br />
<strong>del</strong> vecchio liceo tecnologico che c’era<br />
Il liceo “F. Moretti” di Gardone<br />
all’Itis. Per quanto riguarda il liceo di<br />
scienze umane abbiamo aumentato il<br />
numero di materie a carattere economico.<br />
Per l’Itis confermiamo i corsi di<br />
meccanica, elettronica e informatica,<br />
ma la grossa novità è rappresentata<br />
dalle biotecnologie a indirizzo sanitario<br />
per dare competenze che consentano<br />
di affrontare corsi universitari di<br />
farmacia, chimica e tecnico di laboratorio.<br />
L’Ipsia verrà gestita dalla Regione<br />
come tutti gli istituti professionali:<br />
gli studi saranno di cinque anni, però,<br />
abbiamo introdotto anche l’operatore<br />
meccanico triennale; continua con<br />
successo il corso Tima per armaioli”.
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
31<br />
Salute. Nella ricostruzione mammaria la scelta è fra chirurgia conservativa o intervento di mastectomia<br />
Curare il cancro alla mammella<br />
di Claudio Codignola<br />
Specialista in chirurgia<br />
Il cancro <strong>del</strong>la mammella può essere<br />
trattato con tecniche chirurgiche:<br />
chirurgia conservativa (2/3 dei<br />
casi) e mastectomia (1/3). <strong>La</strong> scelta<br />
<strong>del</strong>l’intervento più demolitivo (mastectomia)<br />
deriva dalla paura <strong>del</strong>la<br />
recidiva, mentre chi opta per la chirurgia<br />
conservativa pensa all’aspetto<br />
cosmetico finale. Attualmente, però,<br />
anche per le pazienti sottoposte a<br />
intervento di mastectomia esistono<br />
opzioni di ricostruzione mammaria<br />
che garantiscono un risultato estetico<br />
valido.<br />
Scopo <strong>del</strong>la ricostruzione è ristabilire<br />
un adeguato volume mammario e<br />
mantenere una buona qualità di vita,<br />
senza alterare la prognosi o la possibilità<br />
di diagnosticare recidive in sede<br />
di ricostruzione; infatti, la maggiore<br />
conseguenza <strong>del</strong>la mastectomia è<br />
l’effetto psicosociale <strong>del</strong>la menomazione<br />
fisica ed estetica, che può comportare<br />
ansietà, depressione, effetti<br />
negativi sull’immagine corporea e<br />
nella vita sessuale <strong>del</strong>la paziente. <strong>La</strong><br />
ricostruzione <strong>del</strong>la mammella ristabilisce<br />
l’immagine corporea, migliora<br />
la vitalità, la femminilità, la sessualità<br />
<strong>del</strong>le pazienti, concorrendo<br />
a migliorare il senso di benessere e<br />
la qualità di vita.<br />
<strong>La</strong> decisione di scegliere o rifiutare<br />
la ricostruzione mammaria va dalla<br />
paziente dopo aver valutato e considerato<br />
le possibili opzioni. È stato<br />
dimostrato che la soddisfazione <strong>del</strong>la<br />
paziente per la decisione presa è più<br />
elevata quando è stata adeguatamente<br />
informata e quando il suo livello di<br />
coinvolgimento nella scelta è in linea<br />
con aspettative e desideri.<br />
<strong>La</strong> ricostruzione mammaria consiste<br />
di due fasi: ristabilimento <strong>del</strong> volume<br />
mammario e ricostruzione <strong>del</strong><br />
complesso areola-capezzolo. <strong>La</strong> ricostruzione<br />
<strong>del</strong> volume mammario<br />
avviene mediante l’uso di impianti,<br />
cioè tessuto <strong>del</strong>la paziente. <strong>La</strong> scelta<br />
<strong>del</strong>la tecnica è dettata da numerosi<br />
fattori: la forma e la grandezza <strong>del</strong>la<br />
mammella nativa, la localizzazione<br />
e il tipo di cancro, la disponibilità di<br />
tessuti intorno alla mammella e in altre<br />
sedi l’età <strong>del</strong>la paziente, i fattori<br />
di rischio medici <strong>del</strong>la paziente e il<br />
tipo di terapia cui la paziente dovrà<br />
essere sottoposta dopo l’intervento.<br />
<strong>La</strong> ricostruzione <strong>del</strong> complesso areola-capezzolo<br />
è solitamente realizzata<br />
una volta completate sia la ricostruzione<br />
<strong>del</strong> volume mammario sia la<br />
terapia adiuvante. Nelle pazienti sottoposte<br />
a ricostruzione monolaterale<br />
è possibile, in questa fase, intervenire<br />
chirurgicamente sulla mammella<br />
controlaterale per migliorare la simmetria<br />
<strong>del</strong>le mammelle (riduzione,<br />
aumento o lifting mammario). <strong>La</strong><br />
ricostruzione <strong>del</strong>la mammella può<br />
essere fatta in concomitanza con<br />
l’intervento di mastectomia, oppure<br />
in due tempi. <strong>La</strong> ricostruzione immediata<br />
con impianto è appropriata<br />
per quelle rare pazienti che hanno<br />
un seno piccolo, non ptosico e una<br />
porzione adeguata di cute e muscolo<br />
in buono stato, in modo da permettere<br />
il posizionamento <strong>del</strong>l’impianto.<br />
Lo svantaggio maggiore è che il<br />
risultato cosmetico solitamente non<br />
è mai buono come quello nelle ricostruzioni<br />
in due tempi e in molti casi<br />
si rende necessaria l’esecuzione di<br />
una procedura chirurgica di revisione<br />
a distanza. Per le ricostruzioni in<br />
due tempi si posiziona un espansore<br />
tissutale in posizione sottomuscolare<br />
(solitamente sotto il muscolo grande<br />
pettorale) al termine <strong>del</strong>la mastectomia.<br />
Nel successivo periodo postoperatorio<br />
si procede a una serie di<br />
riempimenti sino al completamento<br />
<strong>del</strong>l’espansione (di solito dopo 6-<br />
8 settimane); in tal modo si ottiene<br />
un rilassamento e un mo<strong>del</strong>lamento<br />
<strong>del</strong>la porzione muscolare <strong>del</strong> torace,<br />
pronto per l’inserimento <strong>del</strong>l’impian-<br />
to definitivo mediante successivo intervento<br />
chirurgico. Il volume mammario<br />
può essere ripristinato anche<br />
con i tessuti <strong>del</strong>la paziente (addome,<br />
dorso, gluteo, anche). In tutti i casi, si<br />
traspone un lembo di tessuto al torace<br />
per ricostruire volumetricamente<br />
la mammella.<br />
In seguito al grande interesse destato<br />
dalle ricerche sulle cellule staminali<br />
si è reso disponibile un ulteriore<br />
metodo ricostruttivo che utilizza tessuto<br />
autogeno. In particolare, sono<br />
state scoperte cellule staminali <strong>del</strong><br />
tessuto adiposo, nelle zone corporee<br />
dove questo è più presente. Queste<br />
cellule sarebbero in grado, una volta<br />
“trasposte” in altre parti <strong>del</strong> corpo,<br />
di generare tessuto adiposo, che<br />
nel caso <strong>del</strong>la mammella permette<br />
di raggiungere un volume mammario<br />
adeguato.
32<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Gardone. Parla il professor Cancarini, direttore <strong>del</strong>l’Unità operativa di nefrologia <strong>del</strong> presidio di Brescia<br />
Controlli e dialisi anche in Valle<br />
Grazie a una donazione<br />
<strong>del</strong>l’Aido <strong>del</strong>la cittadina<br />
valtrumplina da ottobre<br />
sarà disponibile<br />
un medico tutti i giorni;<br />
questo si aggiunge<br />
all’ingrandimento<br />
<strong>del</strong> centro dialisi<br />
finanziato dalla Regione<br />
che porterà la capienza<br />
a 64 pazienti<br />
di Mauro Toninelli<br />
Anche a Brescia e in Valtrompia ci<br />
sono malati che necessitano di dialisi<br />
e cure specifiche di nefrologia. Una<br />
storia che parte da lontano.<br />
Nel 1970 il professor Maiorca da Parma<br />
è arrivato a Brescia e ha fondato al<br />
Civile la divisione di nefrologia e dialisi.<br />
Nonostante la presenza in città la<br />
richiesta era molta e in crescita e in più<br />
“c’era anche la necessità di dare una<br />
risposta territoriale ai pazienti” dice il<br />
professor Giovanni Cancarini, direttore<br />
<strong>del</strong>l’Unità operativa di nefrologia<br />
degli Spedali Civili di Brescia.<br />
È così che nascono spontaneamete<br />
Darfo e Esine o sotto lo stimolo <strong>del</strong><br />
professor Maiorca i centri di Desenzano<br />
(da qui è nato anche Gavardo),<br />
Il Centro di assistenza <strong>del</strong>l'Ospedale di Gardone<br />
Leno (poi Leno-Manerbio) e Chiari;<br />
a Brescia nasce il Ronchettino per i<br />
bambini, poi trasferito, e ora è la nefrologia<br />
<strong>del</strong> presidio di Montichiari.<br />
“Ognuno dei reparti ha poi aperto <strong>del</strong>le<br />
succursali – dice il direttore – chiamati<br />
Centri assistenza limitata; c’è<br />
l’infermiera e non è necessaria la presenza<br />
<strong>del</strong> medico il quale però va regolarmente<br />
a visitare i pazienti. Noi abbiamo<br />
aperto Gardone per rispondere<br />
all’esigenza dei malati <strong>del</strong>la Valle”.<br />
I pazienti dializzati sono circa 900 per<br />
ogni milione di abitanti “A Brescia c’è<br />
un ingresso annuale di circa 150 pazienti<br />
nuovi. Il lavoro che dobbiamo<br />
fare – sottolinea ancora il professor<br />
Cancarini – è aiutare chi ha bisogno<br />
ma, soprattutto, lavorare sulla prevenzione.<br />
Un anno fa è partito un progetto<br />
promosso dalla Regione che si chiama<br />
‘Rete nefrologica lombarda’, che mi<br />
hanno incaricato di dirigere. Facciamo<br />
incontri per condividere risultati<br />
con i medici di medicina generale per<br />
scoprire il più precocemente possibile<br />
i sintomi, trattarli e evitare la dialisi.<br />
Questa terapia garantisce una soppravvivenza<br />
lunga ma con una qualità<br />
di vita non brillantissima.”. Comprensibile<br />
la sottolineatura <strong>del</strong> medico se<br />
si pensa che la dialisi va fatta tre volte<br />
alla settimana. Per pazienti anziani la<br />
dialisi è l’unica soluzione, invece per i<br />
giovani esiste la possibilità di trapianti<br />
che “facciamo a Brescia dal 1979 e<br />
fino ad ora più di 1.300 con ottimi risultati.<br />
<strong>La</strong> parte chirurgica è stata eseguita<br />
prima dall’equipe <strong>del</strong> professor<br />
Lo Iacono e poi negli ultimi vent’anni<br />
dall’equipe <strong>del</strong> professor Stefano Maria<br />
Giulini. I trapianti necessitano di<br />
un ottimo lavoro da parte nostra e anche<br />
di altri laboratori, microbiologia,<br />
radiologia, anatomia patologica: è un<br />
lavoro di equipe ospedaliera e non di<br />
un solo reparto”, chiosa Cancarini. A<br />
Gardone esiste un centro nato, all’inizio,<br />
grazie alla donazione di macchinari<br />
da parte <strong>del</strong> Lions Valtrompia. Input<br />
che ha permesso la realizzazione di un<br />
centro che raccoglie 40 pazienti “ma è<br />
saturo – dice il dottor Cancarini –. <strong>La</strong><br />
Regione Lombardia ha stanziato soldi<br />
per potenziare l’ospedale di Gardone,<br />
tra cui un progetto per aumentare la<br />
capienza a 16 posti letto”. Ogni letto<br />
tratta 4 pazienti nelle ore <strong>del</strong>la giornata,<br />
arrivando così a una disponibilità di<br />
64 pazienti trattabili. “Appena arrivano<br />
i soldi, si parte attivando anche un<br />
ambulatorio di nefrologia. Ora il medico<br />
va a Gardone ma non tutti i giorni.<br />
Noi facciamo almeno un controllo<br />
settimanale a paziente. Il centro dialisi<br />
è senza medico, in teoria, ma facciamo<br />
in modo che ci sia 6 mezze giornate”.<br />
Efficienza e passione per rispondere<br />
ai bisogni di un territorio. A questo<br />
progetto approvato dalla Regione si<br />
affianca la donazione <strong>del</strong>l’Aido di Gardone<br />
Valtrompia che ha chiesto di potenziare<br />
l’assistenza. “Da metà ottobre<br />
un pomeriggio alla settimana ci sarà<br />
un medico a fare visite nefrologiche<br />
per i pazienti valtrumplini. I medici<br />
che salgono a Gardone sono gli stessi<br />
di Brescia, che arrivano al presidio<br />
valtrumplino fuori dal loro orario lavorativo.<br />
Se la cosa funzionasse dovrebbe<br />
essere formalizzata. Tutto questo in<br />
attesa che venga allargato il centro. In<br />
quel caso il medico sarà sempre lì” dice<br />
il professor Cancarini. Unione tra<br />
istituzione ospedaliera, volontà e generosità<br />
<strong>del</strong>la gente valtrumplina.<br />
CENTRALINO 03089331<br />
Via Giovanni, XXIII Gardone Val Trompia (BS)<br />
ORARIO VISITA PARENTI<br />
nei giorni feriali ore 13.00 - 14.00 e 18.45 - 20.00<br />
nei giorni festivi ore 10.00 - 11.00, 14.30 - 16.00 e 18.45 - 20.00<br />
ORARI VISITA PARENTI NEI REPARTI DI OSTETRICIA<br />
nei giorni feriali ore 13.15 - 14.15 e 19.00 - 20.00<br />
nei giorni festivi ore 10.00 - 11.00, 14.30 - 15.30 e 19.00 - 20.00<br />
PRENOTAZIONI ATTIVITA’ AMBULATORIALE<br />
- telefoniche 0308933500 da lunedi a venerdi ore 8,30 – 12,30 e 13,00 - 15,00<br />
- allo sportello da lunedi a giovedi ore 7,30 – 17,00 e venerdi ore 7,30 – 16,00<br />
- numero verde regionale 800.638.638 dalle 8 alle 20 dal lunedì al sabato<br />
Per disdire numero verde 800.620.760 (24 ore su 24)<br />
SERVIZIO PRELIEVI<br />
I prelievi ematici vengono effettuati senza prenotazione dal Lunedì al Sabato dalle ore 7.00 alle ore 10.00 (escluso i festivi)<br />
RICHIESTA CARTELLE CLINICHE<br />
Ufficio Accettazione – 2° piano – ingresso Ospedale<br />
dal lunedì al venerdi dalle ore 7,30 alle ore 16,00 tel. 030.8933.344
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
33<br />
Salute. Le badanti, le infermiere e le baby sitter sono <strong>del</strong>le figure professionali sempre più preziose<br />
Personale diplomato e qualificato<br />
per la cura di malati e di anziani<br />
L’associazione Mano nella<br />
Mano si occupa anche<br />
<strong>del</strong>l’assistenza legale,<br />
contatta le famiglie e<br />
stipula i contratti. Fra le<br />
novità, il Pronto Soccorso<br />
per servizi piccoli ma utili<br />
di Maria Teresa Marchioni<br />
Una badante al lavoro<br />
Un impegno a 360°<br />
Il fenomeno <strong>del</strong>le badanti è molto<br />
diffuso. <strong>La</strong> famiglia tipo che richiede<br />
questo servizio di assistenza lo fa per<br />
la persona anziana o anche per la persona<br />
invalida. <strong>La</strong> badante lavora tutti i<br />
giorni <strong>del</strong>la settimana, e, a volte, anche<br />
di notte. Difficilmente le donne italiane<br />
facevano questo tipo di scelta. Oggi<br />
il fenomeno <strong>del</strong>la badante sta interessando<br />
anche molte donne italiane.<br />
L’assicura la fondatrice <strong>del</strong>l’associazione<br />
Mano nella Mano, Elena Toma, originaria<br />
<strong>del</strong>la Romania. “Questa associazione<br />
– riferisce la signora Toma – è<br />
stata creata appositamente per accompagnare<br />
il cammino <strong>del</strong>le persone che<br />
cercano lavoro e <strong>del</strong>le famiglie che hanno<br />
dei bisogni. Noi assistiamo gli uni e<br />
gli altri offrendo servizio di assistenza.<br />
Persone, italiane o straniere, senza alcuna<br />
differenza”. Elena Toma si occupa<br />
anche <strong>del</strong>l’assistenza legale, contatta le<br />
famiglie e stipula i contratti. Mano nella<br />
Mano si trova a Ghedi in via Garibaldi<br />
18, telefono 339.-7138683. Informazioni<br />
anche a tomatranslation@alice.it.<br />
Elena Toma è nata in Romania.<br />
Arriva a Ghedi una decina di anni fa,<br />
in visita ai genitori, che per motivi di<br />
lavoro si erano trasferiti in Italia e<br />
decide di fermarsi qua. In Romania<br />
Elena frequentava l’università di Bucarest<br />
per diventare giornalista. “Qui<br />
mi sono iscritta all’Università cattolica<br />
– racconta – al corso di Scienze<br />
linguistiche per la comunicazione e<br />
l’impresa. Nel 2007 mi sono laureata.<br />
Conosco quattro lingue: romeno,<br />
inglese, spagnolo e italiano. Attualmente<br />
lavoro al tribunale di Brescia<br />
come traduttrice. Di solito vengo<br />
chiamata quando ci sono imputati<br />
stranieri o interrogatori che devono<br />
essere sostenuti in lingua straniera”.<br />
Elena, però, fa <strong>del</strong>l’altro: a Ghedi, infatti,<br />
ha creato la fondazione di Mano<br />
nella Mano, che si occupa di reclutare<br />
badanti, infermiere, collaboratrici<br />
domestiche e baby sitter. Il tutto in<br />
piena regola. Se straniere, infatti, le<br />
aspiranti lavoratrici devono avere le<br />
carte a posto, a cominciare dal permesso<br />
di soggiorno. Chi le assume,<br />
infatti, lo deve fare seguendo tutte le<br />
regole: assicurare, versare contributi<br />
e previdenza. “Queste sono le condizioni<br />
di chi vuole rivolgersi a noi – garantisce<br />
Elena Toma –. Noi facciamo<br />
i colloqui per verificare se le persone<br />
hanno le competenze, poi seguiamo<br />
la parte burocratica, facciamo le buste<br />
paga e via dicendo. Offriamo un<br />
servizio completo”. “Ho deciso di fondare<br />
questa associazione – continua<br />
Elena Toma – perché conosco bene<br />
la realtà <strong>del</strong>le donne che cercano un<br />
impiego come badanti. È un settore<br />
<strong>del</strong> quale le nostre agenzie <strong>del</strong> lavoro<br />
non si occupano. Conoscendo sia le<br />
lingue straniere che la realtà, mi sono<br />
attivata per fondare questo sodalizio,<br />
che non ha scopo di lucro e persegue<br />
la finalità di promozione sociale”. Attualmente<br />
l’associazione ha cinque<br />
soci e ha all’attivo circa 200 contatti:<br />
200 figure professionali pronte ad<br />
essere inserite nel mondo <strong>del</strong> lavoro.<br />
“Mi occupo personalmente di selezionare<br />
le persone – precisa la signora<br />
Toma –. Chi è interessato a un lavoro<br />
sostiene un colloquio; alla fine <strong>del</strong>la<br />
chiacchierata decido se è idoneo al<br />
tipo di lavoro”.<br />
associazione<br />
L’associazione<br />
Mano nella Mano<br />
offre un serio e professionale<br />
servizio di assistenza<br />
BADANTI<br />
INFERMIERE<br />
COLLABORATRICI<br />
DOMESTICHE<br />
BABY SITTER<br />
con qualifiche infermieristiche<br />
ManoNellaMano<br />
Via Garibaldi, 18 - 25016<br />
Ghedi BS - Cell. 3397138683<br />
e-mail: tomatraslation@alice.it
Nuova Great Wall Hover 5<br />
Consumi ciclo combinato: ( l / 100 km) bz 10.3; Gpl 13.8 – Emissioni CO 2<br />
(g/ km): bz 242; Gpl 222 – Promozione lancio scade il 31/12/2010. Offerta valida per le concessionarie che aderiscono all’operazione.<br />
Viaggiate in business class a prezzi low-cost.<br />
HOVER 5 2WD<br />
A19.900 €<br />
HOVER 5 4WD<br />
A22.900 €<br />
PALAZZOLO<br />
via Bormico<br />
Fraz. San Pancrazio<br />
(presso Eurasia)<br />
Grazie agli ecoincentivi Great Wall, la Nuova Hover 5 può essere vostra a 19.900 euro* chiavi in mano, con impianto GPL già montato<br />
dalla casa, esclusa IPT. Il motore 2,4 litri con doppia alimentazione Ecodual, rispettosa <strong>del</strong>l’ambiente, insieme alla linea contemporanea<br />
e al design ergonomico degli interni, rispettosi di pilota e passeggeri, fanno <strong>del</strong>la Hover 5 un crossover unico. Le dotazioni di serie<br />
comprendono: climatizzatore, cerchi in lega 17”, lettore CD a sei slot, porta USB e lettore MP3 e, nella versione 4WD, interni in pelle,<br />
sedili anteriori riscaldabili, retrocamera, sensori posteriori, DVD e Bluetooth. Se siete sensibili al fascino <strong>del</strong> bello accessibile, scegliete<br />
Hover 5, scegliete di viaggiare senza rinunce. I concessionari Great Wall vi aspettano per una prova.<br />
www.greatwall.it<br />
*19.900 euro, Hover 5 2WD con Ecoincentivi Great Wall fino a 2.500 euro. 22.900 euro, Hover 5 4WD con Ecoincentivi Great Wall fino a 3.200 euro.<br />
Un’auto che vale.<br />
ISOCAR BRESCIA via Valcamonica, 14 Tel: 030 314526 Fax: 030 314564<br />
ISOCAR LONATO via Folzone, 1 Tel: 030 9919035 Fax: 030 9919042<br />
ISOCAR SAN ZENO via Armando Diaz, 4 Tel: 030 2106908 Fax: 030 2106908
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
35<br />
Sport<br />
Per il Lume 3 punti di penalità<br />
Dopo un inizio di campionato scoppiettante in Lega Pro, il giudice sportivo ha<br />
deciso, in seguito al ricorso fatto dall’Alessandria, di non omologare il risultato<br />
<strong>del</strong>la sfida <strong>del</strong> 5 settembre vinta dai valgobbini per 1-0 contro i grigi piemontesi.<br />
L’Alessandria ha quindi ottenuto la vittoria a tavolino per 0-3 a causa di un errore<br />
<strong>del</strong>la dirigenza rossoblù: nonostante l’attaccante lumezzanese Ferrari avesse<br />
avvisato la propria dirigenza di dover scontare un turno di squalifica, dovuto a<br />
un’ammonizione ricevuta con la maglia <strong>del</strong> Montichiari nell’ultima finale scudetto<br />
di Serie D, la società ha deciso di farlo scendere in campo. Il caso non è ancora<br />
chiuso; la Procura Federale ha aperto un’ inchiesta che potrebbe portare altri<br />
due punti di penalizzazione e una squalifica per il bomber Ferrari<br />
Lumezzane. L’intervista al ventunenne esterno destro <strong>del</strong>la squadra valgobbina e di origini lumezzanesi<br />
Andrea Lo Iacono: quando nelle<br />
vene scorre il sangue rossoblù<br />
Da piccolo il pallone<br />
era il suo migliore amico<br />
e ora è il suo strumento<br />
di lavoro. Dopo un anno<br />
di esperienza a Melfi<br />
è tornato a giocare<br />
nella squadra di casa<br />
e <strong>del</strong> cuore<br />
di Alessio Andreoli<br />
Da piccolo il pallone era il suo migliore<br />
amico, ora è diventato il suo attrezzo<br />
da lavoro. Con i piedi fa magie<br />
e a soli 21 anni fa infiammare i tifosi<br />
<strong>del</strong> Lumezzane con le sue cavalcate<br />
sulla fascia destra. Stiamo parlando<br />
di Andrea Lo Iacono, l’unico lumezzanese<br />
che veste la maglia rossoblù.<br />
Nonostante la giovane età Lo Iacono<br />
è un giocatore d’esperienza con grandi<br />
aspettative, come ha potuto dimostrare<br />
sul campo nella scorsa stagione,<br />
disputata in Seconda Divisione con la<br />
casacca <strong>del</strong> Melfi.<br />
Nato e cresciuto a Lumezzane sei<br />
il simbolo di questa squadra. È una<br />
dura responsabilità rappresentare<br />
Andrea Lo Iacono mentre sfoglia “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia”<br />
i colori <strong>del</strong>la tua città?<br />
Da lumezzanese sono veramente orgoglioso<br />
di vestire la maglia rossoblù.<br />
Il fatto di giocare nella squadra<br />
<strong>del</strong>la mia città è per me una grande<br />
responsabilità che mi dona forza e stimoli<br />
per continuare a crescere e dare<br />
il meglio di me.<br />
Ogni volta che entri in campo i tifosi<br />
ti osannano.<br />
Sono molto felice e li ringrazio <strong>del</strong>l’appoggio<br />
che mi danno. Li conosco da<br />
molto tempo e posso dire che sono<br />
tutti dei bravi ragazzi! Con loro ho un<br />
ottimo rapporto!<br />
<strong>La</strong> scorsa stagione l’hai trascorsa<br />
giocando nel Melfi a più di 800<br />
chilometri da Lumezzane. È stato<br />
difficile partire?<br />
Andare a Melfi è stata una scelta di<br />
vita che mi ha ripagato sia sul piano<br />
<strong>del</strong>l’esperienza come uomo sia sul<br />
campo. <strong>La</strong>sciare Lumezzane è stata<br />
una decisione veramente ardua, che<br />
ho dovuto prendere in soli due giorni.<br />
Inizialmente ho parlato con i miei<br />
genitori che, smaltito lo stupore e la<br />
sorpresa per la proposta, mi hanno<br />
sempre sostenuto.<br />
A Melfi hai disputato una grande<br />
stagione: 34 presenze e 5 gol.<br />
È stata una bellissima annata. Ringrazio<br />
il mister che mi ha dato tanta fiducia<br />
e sono stato contento di ripagarlo<br />
sul campo.<br />
Adesso sei di nuovo a casa<br />
Lumezzane è la mia casa e sono contentissimo<br />
di essere qua con la mia<br />
famiglia e di giocare in una grande<br />
società. Il rientro in squadra è stato<br />
molto gradevole, grazie al fatto che il<br />
mister, Davide Nicola, è stato un mio<br />
ex compagno di squadra e questo mi<br />
ha aiutato molto.<br />
Il Lumezzane riparte dopo una<br />
grandissima stagione: il trionfo<br />
nella Coppa Italia di categoria e<br />
un ottimo piazzamento in campionato.<br />
Hai qualche proposito<br />
per i tifosi?<br />
Noi partiamo con l’obiettivo di raggiungere<br />
una salvezza tranquilla. Siamo<br />
un gruppo giovane con molta voglia<br />
di fare e il clima che respiro nello<br />
spogliatoio mi dà la consapevolezza<br />
che il bellissimo gruppo che abbiamo<br />
creato ci potrà portare grandi soddisfazioni.<br />
A Concesio campionesse di palladolcevolo<br />
Sono in pochi ad essere al corrente che<br />
in Valtrompia ci sono le campionesse<br />
mondiali di Palladolcevolo. Sono un<br />
gruppo di signore, quasi tutte nonne<br />
e in età da pensione, che da parecchi<br />
anni si dilettano a Palladolcevolo. Giocano<br />
con una palla leggera anche per<br />
salvaguardare dita, occhiali e dentiere;<br />
la rete è più bassa; si può lasciar fare<br />
un rimbalzo; non c’è panchina ma tutte<br />
giocano, facendo i turni; non c’è un<br />
arbitro e in casi dubbi si rigioca il punto;<br />
sono rarissimi gli infortuni. Il gioco<br />
è così amichevole che al termine non<br />
ci si ricorda neppure chi ha vinto. E<br />
anche se un po’ stanche, dopo un’ora<br />
e mezza di palestra, appena giunte a<br />
casa cercano di celare la fugace forma<br />
cucinando. L’attività, oltre che piacevole,<br />
ritempra anche il corpo e lo spirito.<br />
In questi anni il livello <strong>del</strong> loro gioco<br />
è cresciuto tanto che le campionesse<br />
olimpiche <strong>del</strong>la Nico (Nazionale italiana<br />
calciatori olimpici) hanno espresso il<br />
desiderio di incontrarle. Per ora la cosa<br />
non si è ancora concretizzata. E per dimostrare<br />
che il loro è uno “Sport con<br />
tutti i crismi” l’istruttore ha organizzato<br />
un incontro con gli alunni <strong>del</strong>la<br />
scuola media comunale. Per dimostrare<br />
che chiunque può giocare a questa<br />
pallavolo addolcita si è lanciata la sfida<br />
sia alla giunta comunale di Concesio<br />
che di Villa Carcina. (g.b.)<br />
<strong>La</strong> squadra di palladolcevolo
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
37<br />
Climbing. Cinque i siti in Valtrompia dove salire in sicurezza sulle pareti di falesia<br />
Arrampicata su roccia<br />
per esplorare se stessi<br />
<strong>La</strong> falesia per l'arrampicata in Val d'Inzino<br />
di Andrea Alesci<br />
Mentre la stagione <strong>del</strong> caldo scivola<br />
verso il pendio <strong>del</strong>l’autunno, gli<br />
arrampicatori salgono ancora le pareti<br />
di roccia che, nell’ombra o riscaldate<br />
dal sole, rimangono discoste nei<br />
luoghi silenti dei nostri paesi. “In Valtrompia<br />
– dice Claudio Nassini, istruttore,<br />
guida alpina e responsabile <strong>del</strong>la<br />
palestra di Inzino – esistono molte<br />
vie per chi vuole avvicinarsi a questa<br />
pratica sportiva. A cominciare proprio<br />
da Gardone, risalendo la val d’Inzino,<br />
dove troviamo un’ampia falesia con<br />
oltre cinquanta itinerari e, pur non<br />
prendendo sole il mattino, è ricca di<br />
diedri, placche, fessure e qualche corto<br />
strapiombo. E sempre nel comune<br />
di Gardone, andando verso i piani di<br />
Caregno s’incontra nel tranquillo paesaggio<br />
alpestre una serie di placche,<br />
raggiungibili calandosi dalle soste attrezzate<br />
in cima alla parete; oppure in<br />
cima alla Valtrompia, sulla Cima Caldoline,<br />
proprio a fianco <strong>del</strong>la Capanna<br />
Tita Secchi, ecco presentarsi una<br />
splendida falesia in quota, suddivisa<br />
in quattro settori e con una roccia a<br />
tratti dolomitica”.<br />
Vie che stanno in un vero e proprio<br />
ambiente montano o appena fuori i<br />
centri abitati, così come capita per<br />
altri due luoghi prediletti dagli arrampicatori.<br />
“Anche a Lumezzane – spiega<br />
Roberto Parolari, guida alpina e<br />
istruttore alla palestra Vertical One di<br />
Cogozzo – sul limitare tra Valtrompia e<br />
Valsabbia si può abbandonare la strada<br />
e salire lungo una strada cementata<br />
per circa un chilometro sino a un cancello<br />
verde che chiude la strada: qui,<br />
sulla parete <strong>del</strong> Monte <strong>La</strong>dino esposta<br />
a sud-ovest, il Cai di Villa Carcina ha<br />
attrezzato una piccola e piacevole falesia<br />
con calcare a tacche e buchi quasi<br />
sempre di ottima qualità. Inoltre – continua<br />
Roberto Parolari – anche nella<br />
valle <strong>del</strong> Garza, appena fuori dall’abitato<br />
di Nave c’è una bella falesia, fiancheggiata<br />
da un ruscello e circondata<br />
da molta vegetazione. Chiodata negli<br />
anni Novanta e risistemata interamente<br />
nel 2005, è a un quarto d’ora di cammino<br />
dalla strada statale 237 <strong>del</strong> Caffaro<br />
in direzione Idro, sul sentiero 436<br />
che va verso il monte Conche”.<br />
Rocce che ci preesistono e sulle quali<br />
poter intraprendere (insieme a un<br />
istruttore) l’arrampicata o anche soltanto<br />
luoghi dove osservare le salite<br />
dei climber esperti nella tranquillità<br />
<strong>del</strong>l’ambiente montano. Per informazioni<br />
su corsi indoor ci sono le palestre<br />
di Inzino (Claudio Nassini, cell.<br />
328.2619886) e Cogozzo (Sandro Lombardi,<br />
cell. 339.8191172).<br />
Rugby Lumezzane:<br />
si riparte dalla B<br />
È sul territorio da 46 anni: era il 1964<br />
quando il Rugby Lumezzane ha preso<br />
vita e da allora ad oggi la politica è<br />
rimasta sempre la stessa. Quella di lavorare<br />
prevalentemente con i giovani<br />
promuovendo la disciplina <strong>del</strong> “terzo<br />
tempo” nelle scuole <strong>del</strong>la zona. Questo<br />
il biglietto da visita <strong>del</strong> club, la cui<br />
prima squadra ripartirà dalla serie B il<br />
3 ottobre al Rossaghe contro l’Asd Milano.<br />
Inseriti nel girone 1, i valtrumplini<br />
hanno cambiato coach: è Daniele<br />
De Martis coadiuvato da Ivan Zanchigiani.<br />
Ma non è l’unica novità rispetto<br />
alla passata stagione. <strong>La</strong> squadra è<br />
stata rifondata a causa di partenze e<br />
atleti a fine carriera. “Abbiamo cambiato<br />
dieci giocatori – spiega il direttore<br />
sportivo Marco Ghidini – cinque dei<br />
quali provenienti dal settore giovanile<br />
e ne andiamo orgogliosi. È un gruppo<br />
prevalentemente classe ’85-’90 e siamo<br />
andati a pescare nel bacino <strong>del</strong>la<br />
Valtrompia”. Oltre alla prima squadra<br />
che affronterà per l’ottava stagione la<br />
serie B, ne è stata costituita una di C<br />
al campo Redaelli di Gardone. “È una<br />
sorta di Under21 – aggiunge Ghidini –<br />
con giocatori tornati dai vari prestiti in<br />
società bresciane e qualche elemento<br />
d’esperienza”. Ma il fiore all’occhiello<br />
<strong>del</strong> Rugby Lumezzane rimane la promozione<br />
sul territorio. “Stiamo lavorando<br />
con le scuole di Valtrompia, Valsabbia<br />
e Valgobbia – conclude Marco<br />
Ghidini – in più abbiamo una società<br />
dedicata al settore giovanile. Si chiama<br />
Rugby Junior e racchiude bambini<br />
dal settore Propaganda all’Under18”.<br />
In bocca al lupo, dunque, al Lumezzane<br />
che dà appuntamento a tifosi e appassionati<br />
per la presentazione ufficiale<br />
sabato 25 presso il Centro Commerciale<br />
Arcadia. (ma.ric.)<br />
esclusiva<br />
100 %<br />
BRESCIA<br />
a cura di Mario Ricci<br />
A PARTIRE DAL 23 AGOSTO<br />
radiovoce.it<br />
Tutti i giorni,<br />
dal lunedì al venerdì<br />
dalle 14 alle 15
38<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
SERVIZI e NUMERI UTILI<br />
EDICOLE Ritira qui la tua copia gratuita<br />
BOVEZZO: Edicola di Bussacchini Paola, via Sabbioncelli – Bovezzo - Edicola n° 115 di Rossi, via Donizetti<br />
– Bovezzo - Edicola di Cancarini Tiziano, via Le Brede 18 – Bovezzo<br />
COLLIO: Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Colombano - L’Erbavoglio<br />
di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio<br />
BOVEGNO: Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno<br />
LODRINO: Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodrino<br />
MARCHENO: Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria<br />
Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanar<strong>del</strong>li 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini<br />
di Gerardini, via Zanar<strong>del</strong>li 203, Marcheno<br />
GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola<br />
“Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardone Val Trompia - Cartoleria Camplani di<br />
Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia<br />
POLAVENO: “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri<br />
Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio<br />
SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano - Edicola di Consoli Michela,<br />
via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo<br />
- Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanar<strong>del</strong>li 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella,<br />
piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine<br />
LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle -<br />
Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastiano - Edicola Cartoleria di Facchini Sara,<br />
via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi<br />
NAVE: Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nember Savino, via Brescia<br />
12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave<br />
VILLA CARCINA: Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo,<br />
via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno<br />
- Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bettinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto,<br />
Cailina<br />
CONCESIO: Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio<br />
- Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di <strong>La</strong>na Patrizia, via<br />
Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Pasotti Luciano, via Rizzardi 12, San Vigilio<br />
L'Erbavoglio di <strong>La</strong>na Patrizia in via Roncaglie a Concesio<br />
COMUNI<br />
BOVEGNO Piazza Zanar<strong>del</strong>li, 1 - 25061 Bovegno -<br />
Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it<br />
BOVEZZO<br />
Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030<br />
2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it<br />
BRIONE<br />
Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013<br />
CAINO<br />
Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016<br />
- Sito: www.comune.caino.bs.it<br />
COLLIO Piazza Zanar<strong>del</strong>li, 24 – 25060 Collio - Tel.<br />
030 927213 - Sito: www.valletrompia.it<br />
COMUNITA’ MONTANA<br />
Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia -<br />
Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it<br />
CONCESIO<br />
P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000<br />
- Sito: www.comune.concesio.brescia.it<br />
GARDONE VAL TROMPIA<br />
Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel.<br />
030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it<br />
IRMA<br />
Via Casa <strong>del</strong>l’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157<br />
– 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it<br />
LODRINO<br />
Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito:<br />
www.valletrompia.it<br />
LUMEZZANE<br />
Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano<br />
- Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it<br />
MARCHENO<br />
Via Zanar<strong>del</strong>li, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030<br />
8966018 - Sito: www.valletrompia.it<br />
MARMENTINO<br />
Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030<br />
9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it<br />
NAVE<br />
Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito:<br />
www.comune.nave.bs.it<br />
PEZZAZE<br />
Via Caduti Del <strong>La</strong>voro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030<br />
9220100 - Sito: www.valletrompia.it<br />
POLAVENO<br />
Piazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030<br />
8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it<br />
SAREZZO<br />
Piazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211<br />
- Sito: www.comune.sarezzo.bs.it<br />
TAVERNOLE SUL MELLA<br />
Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel.<br />
030 920108 - Sito: www.valletrompia.it<br />
VILLA CARCINA<br />
Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030<br />
8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it<br />
INFORMAGIOVANI<br />
EMERGENZA<br />
ANNO II<br />
NUMERO 9 - Settembre 2010<br />
Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales<br />
Registrazione <strong>del</strong> Tribunale n. 22/2009 <strong>del</strong> 21 marzo 2009<br />
Direttore responsabile: Adriano Bianchi<br />
Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia<br />
tel.: 03044250 - fax: 0303757897<br />
e-mail: valtrompiavocemedia.it<br />
Pubblicità: <strong>Voce</strong> Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia<br />
Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it<br />
Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via <strong>del</strong>l'Industria, 52<br />
25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566<br />
Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti<br />
CONCESIO<br />
Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141<br />
LUMEZZANE<br />
Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519<br />
NAVE<br />
Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753<br />
SAREZZO<br />
Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539<br />
VILLA CARCINA<br />
Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224<br />
118 (Emergenza sanitaria)<br />
112 (Carabinieri)<br />
113 (Polizia)<br />
115 (Vigili <strong>del</strong> Fuoco)<br />
117 (Guardia di Finanza)<br />
1515 (Corpo Forestale)<br />
SOCCORSO ALPINO<br />
Bovegno: Tel. 030 926775
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Valtrompia<br />
settembre 2010<br />
39<br />
ORARI <strong>del</strong>le SANTE MESSE (Prefestive e Festive)<br />
BOVEGNO<br />
S. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 - 16.00<br />
(Graticelle) - 18.30<br />
BOVEZZO<br />
S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) –<br />
18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00<br />
– 18.30<br />
BRIONE<br />
S. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 –<br />
17.00<br />
CAINO<br />
S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00<br />
– 18.00<br />
COLLIO<br />
Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo:<br />
9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00<br />
S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo:<br />
17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo:<br />
15.30 (giugno/settembre)<br />
CONCESIO<br />
S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo:<br />
18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 13.00<br />
Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo:<br />
8.00 – 10.30 – 18.30<br />
Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo:<br />
8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00<br />
S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno:<br />
Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00<br />
Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo:<br />
18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30<br />
GARDONE VAL TROMPIA<br />
S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30<br />
– 18.30<br />
Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario<br />
Madonna <strong>del</strong> Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30<br />
– 19.00<br />
Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo:<br />
10.00 – 11.15 – 18.30<br />
IRMA<br />
SS. Trinità: Festivo: 8.30<br />
LODRINO<br />
S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo:<br />
8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00<br />
LUMEZZANE<br />
S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastia-<br />
no: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00<br />
– 19.00<br />
Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo:<br />
8.00 – 10.30<br />
Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00<br />
(Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00<br />
Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo:<br />
18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00<br />
Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo:<br />
8.00 – 10.30 – 19.00<br />
Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 -<br />
Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30<br />
S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 -<br />
Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00<br />
MARCHENO<br />
Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario<br />
<strong>del</strong>la Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30<br />
Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo:<br />
18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30<br />
Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30<br />
MARMENTINO<br />
Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Festivo:<br />
11.15<br />
Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita:<br />
Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00<br />
NAVE<br />
S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo:<br />
7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00<br />
Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo:<br />
8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30<br />
Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo:<br />
8.00 – 10.30<br />
PEZZAZE<br />
S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) –<br />
18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00<br />
<strong>La</strong>vone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00<br />
- Festivo: 18.00<br />
POLAVENO<br />
S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00<br />
– 11.00<br />
Gombio - S. Maria <strong>del</strong>la Neve: Prefestivo: 18.00<br />
- Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria <strong>del</strong> Giogo: Festivo:<br />
16.00 (maggio/settembre)<br />
S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista:<br />
Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30<br />
<strong>La</strong> parrocchiale di Marcheno<br />
SAREZZO<br />
Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo:<br />
7.30 – 10.00 – 18.30<br />
Zanano - Regina <strong>del</strong>la Pace: Prefestivo: 18.00<br />
- Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 –<br />
18.30<br />
Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Festivo:<br />
8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 –<br />
18.30<br />
TAVERNOLE SUL MELLA<br />
Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo:<br />
Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00<br />
Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo:<br />
10.30 – 20.00<br />
Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo:<br />
17.00 - Festivo: 9.30<br />
VILLA CARCINA<br />
Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di<br />
Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00<br />
Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00<br />
- Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00<br />
Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) -<br />
18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00<br />
Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo:<br />
8.00 – 10.30 – 18.00<br />
progettiamo da sempre<br />
LUMEZZANE - VILLA SINGOLA<br />
Casa a risparmio energetico<br />
In costruzione con: Soggiorno, cucina<br />
abitabile, quattro camere con travi a<br />
vista, tre bagni, porticati, pergolati, taverna,<br />
lastrico a solarium, ampio box<br />
triplo. Giardino sui quattro lati con<br />
possibilitò di piscina.<br />
<strong>La</strong> casa è anche divisibile in due<br />
appartamenti autonomi<br />
SALÒ - VILLA SINGOLA<br />
Villa singola di mq 300, giardino mq<br />
1.000 fronte lago (m. 50).<br />
LUMEZZANE<br />
APPARTAM. TRE LOCALI<br />
più servizi piano attico con<br />
riscaldamento a pavimento,<br />
ampia terrazza ad uso<br />
solarium-relax con pergolato<br />
in legno a partire da solo €<br />
78.000<br />
LAGO DI GARDA<br />
Tel 030 8970493<br />
Via Matteotti, 71 Lumezzane (Bs)<br />
Visite senza impegno, Possibili permute con Vs. immobile o agevolazioni al pagamento
Rimadesio<br />
TUMIDEISPA<br />
MAGIS<br />
ALIPRANDIARREDI<br />
BRESCIA<br />
via Vittorio Emanuele II 2<br />
telefono 030 44 425<br />
fax 030 37 71 203<br />
www.aliprandiarredi.it