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LA SUA VITA DAL DIARIO DI PADRE CRISTOFORO BOVE

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<strong>LA</strong> <strong>SUA</strong> <strong>VITA</strong><br />

Padre Cristoforo Bove è morto al Policlinico Gemelli di Roma<br />

alle ore 5.10 di lunedì 4 ottobre 2010, solennità liturgica del<br />

Serafico Padre San Francesco. Aveva 62 anni. Era nato infatti a<br />

Santa Anastasia –Napoli- il 21 luglio 1948 da Francesco e Rosaria<br />

Maione.<br />

Scuole medie a Ravello ( 1960-1961) e a Nocera Inferiore (<br />

1961- 1963), il giovane Gennaro- era questo il nome di battesimofrequentava<br />

i due anni di ginnasio a Portici ( 1963-1965). Dopo<br />

l’anno di noviziato a Montella ( 1965-1966), emetteva la professione<br />

semplice il 4 ottobre 1966. Tre anni di studi liceali a Santa<br />

Anastasia - dal 1966 al 1969- e poi, gli studi di filosofia e di teologia<br />

presso la Pontificia Facoltà Teologica di San Bonaventura-<br />

Seraphicum dal 1969 al 1975. Veniva ordinato sacerdote a Santa<br />

Anastasia nella parrocchia francescana conventuale di<br />

Sant’Antonio il 4 ottobre 1976 dal Vescovo di Nola mons. Guerino<br />

Grimaldi, divenuto poi Arcivescovo di Salerno- Campagna-<br />

Acerno.<br />

Licenzia in Teologia al Seraphicum e laurea in Storia ecclesiastica<br />

medievale alla Pontificia Università Gregoriana, - dal 1976 al<br />

2010- per 34 anni dimorava prima presso il convento della Vigna<br />

alle Terme di Caracolla e poi presso il convento-parrocchia di<br />

Santa Dorotea a Porta Settimiana in Trastevere, come collaboratore<br />

parrocchiale.<br />

Prima Consultore e poi Relatore della Congregazione delle<br />

Cause dei Santi, Padre Bove era ordinario di storia della Chiesa<br />

alla Pontificia Facoltà Teologica di San Bonaventura in Roma.<br />

Insegnava anche all’Università Gregoriana e all’Antonianum.<br />

Membro della Deputazione di Storia Patria in varie regioni, curava,<br />

tra tante altre, le cause di canonizzazione di San Pio da Pietrelcina<br />

e della svedese beata Elisabetta Hesselblad. Scriveva di storia<br />

ecclesiastica e di francescanesimo, ed aveva, al suo attivo, una<br />

ventina di volumi e numerosi interventi di dizionaristica nazionale e<br />

internazionale. Conosceva le lingue antiche della Chiesa – greco,<br />

latino e paleoslavo - e possedeva un buon corredo di quelle<br />

moderne.<br />

Gli stavano particolarmente a cuore le sue ultime pubblicazioni<br />

con le Edizioni San Paolo: Il presepe. Dalla storia un inno alla vita<br />

( Cinisello Balsamo 2007, pag. 70) e Brigida di Svezia. Una donna<br />

sui sentieri dell’Europa. ( Cinisello- Balsamo 2009, pag. 128).<br />

<strong>DAL</strong> <strong><strong>DI</strong>ARIO</strong> <strong>DI</strong> <strong>PADRE</strong> <strong>CRISTOFORO</strong> <strong>BOVE</strong><br />

ANNO 2010: NEL NOME DEL SIGNORE PERCHÉ IL SUO NOME È<br />

SANTO<br />

ANNO 2011: IL SIGNORE È IL MIO PASTORE, NON MANCO <strong>DI</strong> NUL<strong>LA</strong><br />

ANNO DEL<strong>LA</strong> SELVA OSCURA E DEL<strong>LA</strong> VALLE TENEBROSA<br />

(Salmo 23)<br />

16 luglio 2010 venerdì Roma, clinica Pio XI<br />

Madonna del Carmine, festa al pio paese (a Capodivilla)<br />

È cominciata la mia discesa tra le ombre; il mio sentiero mi<br />

porta verso la Madre terra, un giorno le mie ceneri, riposeranno<br />

come frammenti invisibili nel grembo della Terra.<br />

Amo pensare poter riposare nel piccolo cimitero del mio<br />

paese, sorvegliato dai cipressi e dal Vesuvio che sovrasta minaccioso;<br />

ma sono qui i miei antenati, le ceneri dalle quali io stesso fui<br />

generato, è il luogo del mio riposo, altrove mi sentirei in esilio.<br />

È un sentiero che non mi incute paura,anzi spero percorrerlo<br />

con serenità fino alla totale riconciliazione col Signore, con il<br />

mondo e con me stesso.<br />

Sono stato bene su questa Terra, e non mi dispiace continuare<br />

a vivere come cenere. Terra alla terra, ceneri alla ceneri.<br />

Su tutto veglia la luce di Dio.<br />

Sento che cominciano ad interessarmi poche cose, gli orizzonti<br />

si tingono di tranto, il corpo è più quieto in tutto: nel bere, nel<br />

mangiare, nella cura di sé, i rumori si attenuano ed è veramente<br />

bello lasciarsi fasciare da questa freschezza insolita.<br />

Benedetto sia questo dono della mitezza, che mi rende amoroso<br />

custode della Terra.<br />

… Buona notte, Signore


<strong>LA</strong> <strong>SUA</strong> ULTIMA<br />

POESIA<br />

<strong>PADRE</strong> <strong>CRISTOFORO</strong> <strong>BOVE</strong><br />

(21 luglio 1948 - 4 ottobre 2010)<br />

Francescano Conventuale<br />

MAESTRO <strong>DI</strong> <strong>VITA</strong><br />

Vorrei essere sepolto in una stanza povera e disadorna<br />

Poco a poco<br />

sto ammainando<br />

alcune vele<br />

e il furore del vento<br />

si è assopito<br />

antiche passioni si sgonfiano<br />

e la mia barca<br />

si abbandona alle onde<br />

più pacate<br />

di orizzonti nebbiosi<br />

tra il sonno e la veglia<br />

non ascolto più<br />

maliziosi canti di sirene<br />

la mia barca cerca solo<br />

un porticciolo<br />

la Terra!<br />

Vorrei essere sepolto<br />

in una stanza povera e<br />

disadorna<br />

per consumare<br />

nell’aria<br />

la mia vita<br />

e le mie speranze!<br />

Roma, Torrerossa,<br />

6 settembre 2010, lunedì<br />

Convento e parrocchia di Santa Dorotea in Roma<br />

Convento e parrocchia di Sant’Antonio in Sant’Anastasia

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