Il 1 numero del 2009 - Ordine degli Psicologi
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N. 1 - Luglio <strong>2009</strong><br />
QUADRIMESTRALE - POSTE ITALIANE S.p.A. - SPEDIZIONE IN A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB TS<br />
EDITORIALE DELLA PRESIDENZA<br />
QUALITà DELLA FORMAZIONE,<br />
TIROCINIO E GOVERNO DELL’ACCESSO<br />
ALLA PROFESSIONE<br />
Le linee politico - strategiche di questo consiglio avevano<br />
incluso, tra i vari punti programmatici, anche la messa in atto<br />
di azioni rivolte da un lato al miglioramento <strong>del</strong>la formazione<br />
di base <strong>del</strong>lo psicologo, dall’altro dirette a porre le condizioni<br />
per l’attivazione di una programmazione <strong>degli</strong> accessi ai corsi<br />
di laurea in psicologia che tenga conto, anche alla luce <strong>del</strong><br />
mercato <strong>del</strong> lavoro, <strong>del</strong> reale fabbisogno formativo. Sebbene<br />
il raggiungimento di questo secondo obiettivo implicherebbe<br />
necessariamente l’approvazione di una Legge che introduca il<br />
<strong>numero</strong> programmato a livello nazionale per la psicologia, è<br />
stato comunque possibile a livello regionale fare qualcosa per<br />
raggiungere contestualmente sia l’obiettivo di migliorare gli<br />
standard formativo - professionali che quello di realizzare<br />
azioni rivolte a governare l’accesso alla professione.<br />
Tale obiettivi sono stati perseguiti a livello territoriale anche<br />
attraverso un’adeguata regolamentazione <strong>del</strong> tirocinio<br />
che, nell’ottica di quanto previsto per la “supervised practice”<br />
di Europsy, può portare allo sviluppo di competenze utili per<br />
una professionalità consapevole. L’anno di pratica professionalizzante<br />
svolta sotto la supervisione di uno psicologo esperto<br />
è infatti fondamentale per consolidare l’integrazione <strong>del</strong>le<br />
conoscenze teoriche e di quelle pratiche formando il futuro<br />
professionista alla “independent practice”, ossia a svolgere la<br />
professione in forma autonoma e competente.<br />
La legge (DPR 328/01, art. 6 comma 1) attribuisce una<br />
specifica competenza all’Università e all’<strong>Ordine</strong> regionale in<br />
merito allo stabilire le modalità di espletamento <strong>del</strong> tirocinio<br />
professionale, in accordo con le altre norme vigenti in materia.<br />
Tali modalità devono venir concordate nell’ambito di una<br />
convenzione stipulata tra i due Enti sopraccitati.<br />
è quindi per me un gran piacere annunciarvi che nei mesi<br />
scorsi è terminato nel migliore dei modi il lungo lavoro di revisione<br />
<strong>del</strong> regolamento che disciplina il tirocinio professionale<br />
utile per l’accesso all’esame di Stato per la sezione A e B<br />
<strong>del</strong>l’Albo; tale regolamento ha sostituito quelli precedente-<br />
i n d i c e<br />
EDITORIALE DELLA PRESIDENZA<br />
Qualità <strong>del</strong>la formazione, tirocinio e governo<br />
<strong>del</strong>l’accesso alla professione........................................................................... 1-2<br />
EDITORIALE DELLA REDAZIONE<br />
Gli obiettivi <strong>del</strong> <strong>2009</strong>: integrazione<br />
<strong>del</strong>le informazioni agli iscritti............................................................................ 3<br />
LETTERE E DOCUMENTI DELL’ORDINE<br />
Lettera all’Assessore regionale all’Istruzione<br />
sulla psicologia scolastica.................................................................................... 4<br />
Lettera sulle problematiche connesse<br />
alle graduatorie ambulatoriali....................................................................... 4-5<br />
Lettera al Rettore <strong>del</strong>l’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste<br />
sulla Convenzione Tirocini.................................................................................... 5<br />
Convenzione tra l’<strong>Ordine</strong> e l’Università <strong>degli</strong> Studi<br />
di Trieste sui tirocini per l’esame di stato................................................5-6<br />
Testo <strong>del</strong> regolamento disciplinare............................................................6-13<br />
ATTIVITà DELL’ORDINE<br />
La terza Giornata <strong>del</strong>lo Psicologo.................................................................. 14<br />
<strong>Psicologi</strong>a Scolastica: nuove prospettive per la professione...... 15-16<br />
La Conferenza stampa a Trieste<br />
per il ventennale <strong>del</strong>la Legge 56/89..................................................... 16-17<br />
Annuncio workshop<br />
“Tra medicina e psicologia. I percorsi comuni”.................................... 17<br />
notizie<br />
Posta elettronica Certificata e altri servizi per gli psicologi...... 17-19<br />
<strong>Il</strong> protocollo d’intesa CNOP e Guardia di Finanza................................. 19<br />
Angelo Arcicasa Presidente ENPAP............................................................... 20<br />
Annuncio Convegno Etnopsichiatria............................................................ 20<br />
gruppi e commissioni di lavoro <strong>del</strong>l’ordine<br />
Gruppo di lavoro sulla <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo Sport.................................. 20-21<br />
Gruppo di lavoro sulla <strong>Psicologi</strong>a Scolastica........................................... 21<br />
Gruppo di lavoro sul Terzo Settore......................................................... 21-22<br />
Gruppo di lavoro sull’Anziano................................................................... 22-23<br />
Gruppo di lavoro sulla <strong>Psicologi</strong>a Ospedaliera................................. 23-24<br />
contributi dagli iscritti.............................................................................. 24<br />
Le attività <strong>del</strong>lo psicologo nell’area neuropsicologica............... 25-26<br />
errata corrige...................................................................................................... 26<br />
in ricordo dei colleghi.................................................................................. 26<br />
notizie dalla tesoreria<br />
<strong>Il</strong> Bilancio Consuntivo 2008............................................................................. 27<br />
Nota integrativa e Relazione sulla gestione esercizio 2008....... 28-29<br />
Relazione <strong>del</strong> Revisore Unico al Bilancio 2008...................................... 29<br />
Aggiornamento albo regionale....................................................... 30-31
mente vigenti. <strong>Il</strong> lavoro di revisione dei regolamenti si è svolto<br />
nel corso di una serie di riunioni <strong>del</strong>la commissione mista <strong>Ordine</strong>/Università<br />
che si sono tenute a partire da dicembre 2008.<br />
Le nuove regolamentazioni, <strong>del</strong>iberate dal Consiglio <strong>del</strong>la Facoltà<br />
di <strong>Psicologi</strong>a, dal Senato accademico <strong>del</strong>l’Università di<br />
Trieste, nonché dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, sono diventate operative<br />
dal 15 marzo <strong>2009</strong> e saranno valide sia per i nuovi ordinamenti<br />
universitari attivati a partire da quest’anno accademico<br />
(ex DM 270/04) sia per i vecchi e vecchissimi ordinamenti<br />
(DM 509/99 e previgenti). L’accelerazione nel lavoro di revisione<br />
dei regolamenti contenuti nelle precedenti convenzioni<br />
è avvenuta, in particolare, a partire da un parere emesso il 13<br />
novembre 2008 dal Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione, <strong>del</strong>l’Università e<br />
<strong>del</strong>la Ricerca (MIUR) in cui è stato finalmente chiarito che l’anno<br />
di tirocinio valido per l’accesso all’esame di Stato per la<br />
sezione A deve essere svolto in modo continuativo e ininterrotto.<br />
In tal modo è stato reso inammissibile espletare, per<br />
l’accesso alla sezione A <strong>del</strong>l’albo, uno dei due semestri di tirocinio<br />
previsti per l’ammissione all’esame di Stato prima <strong>del</strong>l’acquisizione<br />
<strong>del</strong>la laurea triennale. Tale orientamento è stato poi<br />
nuovamente confermato dal MIUR in un altro parere emesso<br />
in risposta ad un quesito da me posto al Ministero il 20 ottobre<br />
2008. Per questo motivo il 2 dicembre è stata inviata una lettera<br />
al Rettore <strong>del</strong>l’Università di Trieste (che pubblichiamo in<br />
questo giornale) in cui si chiedeva di adeguare la convenzione<br />
sui tirocini attualmente vigente ai contenuti e alle interpretazioni<br />
<strong>del</strong>le note ministeriali sopra citate. <strong>Il</strong> regolamento ora<br />
predisposto con il lavoro <strong>del</strong>la commissione ha pedissequamente<br />
accolto tale linea interpretativa.<br />
Di seguito vi sintetizzo le fondamentali modifiche apportate<br />
con la nuova convenzione che è stata siglata formalmente<br />
a febbraio e il cui testo viene pubblicato integralmente<br />
nelle pagine seguenti:<br />
a) i semestri di tirocinio (un semestre per i Dottori in Tecniche<br />
psicologiche e due semestri per gli <strong>Psicologi</strong>), dovranno<br />
essere svolti in maniera continuativa ed interrotta;<br />
b) il semestre di tirocinio utile per l’accesso alla sezione B e<br />
l’anno di tirocinio previsto per l’accesso alla sezione A<br />
potranno iniziare esclusivamente dopo il conseguimento<br />
<strong>del</strong> diploma di laurea nel primo caso e di laurea specialistica<br />
o magistrale nel secondo caso (ciò in linea anche con<br />
quanto previsto dalla Certificazione europea in <strong>Psicologi</strong>a<br />
- Europsy);<br />
c) sono stati nettamente differenziati i percorsi di tirocinio<br />
per la Sezione A e per la Sezione B: la logica è che i due<br />
tirocini sviluppano competenze diverse e quindi devono<br />
essere differenziati. Non si potrà quindi più quindi “scontare”<br />
il semestre di tirocinio svolto per l’ammissione<br />
all’esame di Stato per la sezione B dall’annualità di tirocinio<br />
da svolgersi per l’esame di Stato per la sezione A. Si<br />
ritiene che questo disincentiverà fortemente l’effettuazione<br />
<strong>del</strong> tirocinio per l’ammissione alla sezione B <strong>del</strong>l’albo;<br />
d) sono stati resi omogenei i requisiti per il riconoscimento<br />
<strong>del</strong>le sedi idonee a svolgere i tirocini per la sezione A e B<br />
<strong>del</strong>l’Albo nell’ottica <strong>del</strong>l’innalzamento <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> tirocinio<br />
stesso: non è più prevista, quindi, la possibilità di<br />
svolgere il tirocinio in sedi che non abbiano uno psicologo<br />
in qualità di dipendente, di convenzionato o di consulente<br />
esterno. In tutti i casi il supervisore dovrà garantire<br />
la presenza presso la sede di tirocinio per almeno 20 ore<br />
settimanali;<br />
e) è stato introdotto il concetto di valutazione <strong>del</strong> tirocinio: la<br />
valutazione verrà effettuata con dei questionari compilati<br />
sia da parte <strong>del</strong> supervisore, che dovrà valutare l’acquisizione<br />
di alcune abilità da parte <strong>del</strong> tirocinante, sia da<br />
parte <strong>del</strong> tirocinante, che dovrà esprimere giudizi in merito<br />
al livello di gradimento nei confronti <strong>del</strong>le attività svolte<br />
e <strong>del</strong>la supervisione ricevuta;<br />
f) è stato inserito un richiamo esplicito al rispetto <strong>del</strong> Codice<br />
deontologico <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> italiani nella pratica <strong>del</strong> tirocinio.<br />
Tutti gli elementi di novità appena citati si caratterizzano<br />
per il fatto di tendere a migliorare la qualità <strong>del</strong>la formazione<br />
professionale <strong>del</strong>lo psicologo. Ma, cambiamento ancora più<br />
rilevante per il futuro <strong>del</strong>la comunità professionale, con il<br />
nuovo regolamento è stato introdotto un limite massimo tassativo<br />
di 2 tirocinanti per supervisore/semestre esplicitando<br />
che ciò deve avvenire indipendentemente dal <strong>numero</strong> di sedi<br />
in cui il supervisore opera e indipendentemente dalla natura<br />
<strong>del</strong> tirocinio (sezione A e B). Le norme precedenti non vietavano<br />
la prassi di sommare il limite dei 2 tirocinanti per la sezione<br />
A ai 2 tirocinanti per la sezione B, arrivando in questo<br />
modo alla possibile presa in carico di 4 tirocinanti per supervisore/semestre.<br />
In via transitoria con le nuove norme, limitatamente<br />
ai primi due anni di applicazione e solo su documentate<br />
esigenze motivate dalla Facoltà previa approvazione<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, tale limite potrà essere portato a 3. Questa limitazione<br />
si ritiene possa sortire un effetto a livello di pianificazione<br />
<strong>degli</strong> accessi al sistema universitario. Infatti, con tale vincolo<br />
viene introdotto un meccanismo che da un lato tende a<br />
rendere maggiormente efficace la pratica supervisionata riducendo<br />
il rapporto numerico tra supervisore e tirocinante,<br />
dall’altro spingerà l’Università ad una più stringente programmazione<br />
<strong>del</strong>le iscrizioni ai corsi di laurea di area psicologica<br />
per garantire agli studenti un effettivo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio<br />
professionale. Con la nuova regolamentazione, infatti, già<br />
da subito il <strong>numero</strong> dei posti disponibili per i tirocini diminuiranno<br />
<strong>del</strong> 25%, mentre tra 2 anni si ridurranno <strong>del</strong> 50%. Contiamo<br />
in tal modo di raggiungere uno <strong>degli</strong> obiettivi che prioritariamente<br />
avevano caratterizzato il programma di questa<br />
consigliatura, ovverosia proteggere la comunità professionale<br />
dalla pletora psicologica ponendo le basi per un dignitoso<br />
posizionamento lavorativo dei colleghi iscritti. Gli effetti di<br />
tale politica si vedranno tra alcuni anni, ossia quando gli studenti<br />
formatisi all’interno dei nuovi percorsi formativi si accingeranno<br />
ad accedere alla professione sulla base <strong>del</strong>le regolamentazioni<br />
appena approvate. Si tratta sicuramente di un<br />
buon presupposto per il futuro, che siamo riusciti a realizzare<br />
grazie anche alla sensibilità mostrata dall’Ateneo triestino nei<br />
riguardi <strong>del</strong>le problematiche ordinistiche.<br />
Claudio Tonzar<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 2
editoriale <strong>del</strong>la redazione<br />
GLI OBIETTIVI DEL <strong>2009</strong>: INTEGRAZIONE<br />
DELLE INFORMAZIONI AGLI ISCRITTI<br />
Questo è il primo <strong>numero</strong> <strong>del</strong> Giornale <strong>del</strong> <strong>2009</strong>.<br />
Come consuetudine rispettiamo il nostro obbiettivo di<br />
garantire agli iscritti due pubblicazioni all’anno. Ci auguriamo<br />
che questo <strong>numero</strong> possa essere utile a tutti<br />
gli iscritti per conoscere sempre più da vicino le diverse<br />
attività <strong>del</strong> Consiglio regionale. Ricordiamo comunque<br />
agli iscritti di seguire gli aggiornamenti circa gli<br />
eventi, le notizie ed altre informazioni attraverso il sito<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> che, per ovvie ragioni, riporta notizie più<br />
recenti in quanto viene regolarmente aggiornato. Tra<br />
l’altro l’integrazione <strong>del</strong>le modalità informative, il Giornale,<br />
il sito, i Convegni e gli eventi organizzati dall’<strong>Ordine</strong><br />
regionale, era una <strong>del</strong>le direttrici che come Redazione<br />
abbiamo voluto perseguire per consentire agli<br />
iscritti una costante conoscenza sia <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong><br />
Consiglio sia <strong>del</strong>le informazioni utili per l’attività professionale.<br />
Un secondo obiettivo è anche quello di anticipare,<br />
se possibile, la pubblicazione <strong>del</strong> prossimo <strong>numero</strong> <strong>del</strong><br />
Giornale, normalmente in uscita nel periodo natalizio.<br />
Ciò anche in concomitanza <strong>del</strong>l’ormai prossimo rinno-<br />
vo <strong>del</strong>le cariche <strong>del</strong> Consiglio regionale previsto per il<br />
2010.<br />
Anche questo <strong>numero</strong> è ricco di contributi, notizie<br />
ed informazioni. Sempre più <strong>numero</strong>si sono gli articoli<br />
e gli spunti che arrivano in Redazione dagli iscritti e le<br />
informazioni istituzionali che desideriamo pubblicare.<br />
Alle volte il Comitato di Redazione deve anche porsi<br />
<strong>del</strong>le priorità ed eventualmente rimandare ad altri numeri<br />
alcuni contributi. Ce ne scusiamo con gli interessati<br />
ma, nei limiti <strong>del</strong> possibile, garantiamo l’uscita secondo<br />
gli spazi a disposizione. Vi segnaliamo in questo<br />
<strong>numero</strong>, oltre a due importanti Regolamenti, quello sui<br />
Tirocini stipulato con l’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste<br />
e quello interno sui Provvedimenti disciplinari, un contributo<br />
interessante sull’attività <strong>del</strong>lo psicologo nell’area<br />
neuropsicologica ricevuto, e volentieri pubblicato, da<br />
due colleghe impegnate in tale settore.<br />
<strong>Il</strong> Comitato di Redazione<br />
Emanuele Bottoli, Pietro Defend, Luisa Dudine,<br />
Jessica Michelin, Claudio Tonzar<br />
<strong>Il</strong> Consulente di Redazione<br />
Paolo Fusari<br />
Editore<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia<br />
Direttore editoriale<br />
Claudio Tonzar<br />
Direttore responsabile<br />
Roberto Fonda<br />
Comitato di redazione<br />
Emanuele Bottoli, Pietro Defend, Luisa Dudine, Jessica Michelin, Claudio Tonzar<br />
Consulente di redazione<br />
Paolo Fusari<br />
Sede redazione<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia<br />
Piazza Nicolò Tommaseo, 2<br />
34121 TRIESTE<br />
Stampa<br />
Autorizzazione Tribunale di Trieste<br />
n. 1039 <strong>del</strong> 22/12/2001<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 3
LETTERE E DOCUMENTI DELL’ORDINE<br />
Si riporta di seguito la richiesta di collaborazione<br />
inviata all’Assessore regionale all’Istruzione in merito<br />
alle progettualità connesse alla <strong>Psicologi</strong>a scolastica.<br />
Assessore regionale all’istruzione,<br />
formazione e cultura Dott. Roberto Molinaro<br />
Via <strong>del</strong> Lavatoio 1<br />
34100 Trieste<br />
Trieste, 16 marzo <strong>2009</strong><br />
Prot. n.: 09/000191<br />
Con la presente le comunichiamo che nello scorso<br />
mese di novembre si è tenuto, presso l’Università<br />
<strong>degli</strong> Studi di Trieste, il convegno organizzato dallo<br />
scrivente <strong>Ordine</strong> dal titolo “<strong>Psicologi</strong>a scolastica:<br />
nuove prospettive per le istituzioni educative e per la<br />
professione di psicologo”.<br />
La giornata di studio ha inteso presentare lo stato<br />
<strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong>la psicologia scolastica in regione dal<br />
punto di vista scientifico, professionale e legislativo<br />
illustrando gli interventi che lo psicologo mette in<br />
atto nella scuola e identificando alcuni paradigmi che<br />
caratterizzano le buone pratiche in questo specifico<br />
contesto professionale.<br />
<strong>Il</strong> convegno ha attivato un confronto teorico-operativo<br />
tra alcuni esperti accademici <strong>del</strong> campo, gli<br />
psicologi che intervengono nelle scuole di ogni ordine<br />
e grado e gli operatori scolastici (docenti, dirigenti<br />
ed educatori).<br />
Nell’ambito <strong>del</strong>l’iniziativa sono stati presentati anche<br />
i dati raccolti da una ricerca promossa dal Consiglio<br />
Nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> che ha<br />
coinvolto l’IRRE ed un campione di psicologi <strong>del</strong><br />
Friuli Venezia Giulia.<br />
Visto l’interesse dimostrato dai <strong>numero</strong>si partecipanti<br />
all’iniziativa ed in considerazione dei bisogni<br />
emersi e <strong>del</strong>le progettualità prospettate, ci si rende disponibili<br />
per un auspicato incontro, anche al fine di<br />
offrire una futura collaborazione istituzionale in un’ottica<br />
di sostegno alla realizzazione di un servizio sempre<br />
più orientato al benessere <strong>del</strong>l’utenza e <strong>del</strong>l’organizzazione<br />
scolastica.<br />
Rimanendo in attesa di quanto vorrà cortesemente<br />
comunicarci in merito all’incontro richiesto si porgono<br />
i nostri più cordiali saluti.<br />
<strong>Il</strong> Presidente<br />
Dott. Claudio Tonzar<br />
Si riporta di seguito una inviata a un Comitato Zonale<br />
Specialisti di una ASL in merito all’equipollenza<br />
dei diplomi di specializzazione in psicoterapia pubblici<br />
e privati per le discipline “<strong>Psicologi</strong>a” e3 “Psicoterapia”<br />
<strong>del</strong> SSN.<br />
Alla cortese attenzione<br />
Comitato Zonale Specialisti<br />
c/o Azienda ULSS n. 9<br />
Borgo Cavalli, 42<br />
31100 Treviso<br />
Trieste, 24 marzo <strong>2009</strong><br />
Prot. n.: 09/000204<br />
Oggetto: graduatoria specialistica ambulatoriale per<br />
disciplina “psicologia”.<br />
Con riferimento alla graduatoria in oggetto ed a seguito<br />
di segnalazioni pervenute da parte di alcuni<br />
iscritti a questo <strong>Ordine</strong> si desidera comunicare quanto<br />
segue.<br />
Premesso che:<br />
• codesta ASL ha escluso dalla graduatoria per la disciplina<br />
in oggetto alcuni <strong>Psicologi</strong> non ritenendo<br />
valido il titolo di specializzazione in Psicoterapia ex<br />
artt. 3 e 35 <strong>del</strong>la L. 56/89;<br />
• già la L. 401 <strong>del</strong> 29 dicembre 2000 – Norme sull’organizzazione<br />
e sul personale <strong>del</strong> settore sanitario –<br />
Art. 2 comma 3 testualmente recita: “<strong>Il</strong> titolo di specializzazione<br />
in psicoterapia, riconosciuto, ai sensi<br />
<strong>degli</strong> articoli 3 e 35 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989, n.<br />
56, come equipollente al diploma rilasciato dalle<br />
corrispondenti scuole di specializzazione universitaria,<br />
deve intendersi valido anche ai fini <strong>del</strong>l’inquadramento<br />
nei posti organici di psicologo per la<br />
disciplina di psicologia e di medico o psicologo per<br />
la disciplina di psicoterapia, fermi restando gli altri<br />
requisiti previsti per i due profili professionali”;<br />
• la Legge n. 31 <strong>del</strong> 28 febbraio 2008 “Conversione in<br />
Legge, con modificazioni, <strong>del</strong> Decreto Legge 31 dicembre<br />
2007, n. 248, recante proroga (Gazzetta Ufficiale<br />
n. 51 <strong>del</strong> 29/02/2008) – Art. 24-sexies comma<br />
1 ha confermato tale orientamento specificando che<br />
“I titoli di specializzazione rilasciati ai sensi <strong>del</strong>l’articolo<br />
3 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989, n. 56, e il riconoscimento<br />
di cui al comma 1 <strong>del</strong>l’articolo 35 <strong>del</strong>la<br />
medesima legge, e successive modificazioni, sono<br />
validi quale requisito per l’ammissione ai concorsi<br />
per i posti organici presso il Servizio sanitario na-<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 4
LETTERE E DOCUMENTI DELL’ORDINE<br />
zionale, di cui all’articolo 2, comma 3, <strong>del</strong>la legge<br />
29 dicembre 2000, n. 401, e successive modificazioni,<br />
fermi restando gli altri requisiti previsti”;<br />
• gli altri requisiti previsti, oltre alla specializzazione<br />
nella disciplina oggetto <strong>del</strong> concorso, sono quelli<br />
indicati nel D.P.R. 483/97 e cioè: Laurea in psicologia<br />
ed iscrizione all’albo <strong>degli</strong> psicologi;<br />
• appare evidente che le specializzazioni ex artt. 3 e<br />
35 <strong>del</strong>la L. 56/89 costituiscono titolo valido per l’accesso<br />
ai concorsi per Dirigente Psicologo nel SSN e<br />
alle graduatorie per gli psicologi ambulatoriali, sia<br />
per la disciplina <strong>Psicologi</strong>a che Psicoterapia;<br />
• si chiede pertanto di disporre il riesame <strong>del</strong>le istanze<br />
di partecipazione alla graduatoria in oggetto valutando<br />
opportunamente il possesso <strong>del</strong>le specializzazioni<br />
suddette.<br />
<strong>Il</strong> Presidente<br />
Dott. Claudio Tonzar<br />
Si riporta di seguito la lettera citata nell’Editoriale<br />
<strong>del</strong>la Presidenza e inviata al Magnifico Rettore <strong>del</strong>l’Università<br />
<strong>degli</strong> Studi di Trieste, Prof. Francesco Peroni, in<br />
merito alla Convezione sul tirocinio per l’accesso<br />
all’esame di stato.<br />
Prof. Francesco Peroni<br />
Magnifico Rettore<br />
Università <strong>degli</strong> studi di Trieste<br />
Trieste, 3 dicembre 2008<br />
Prot. n.: 08/001260<br />
Oggetto: Convenzione tra l’Università <strong>degli</strong> Studi di<br />
Trieste e l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia<br />
inerente il Regolamento relativo al tirocinio per l’accesso<br />
all’esame di stato per psicologo ( sezione A).<br />
Vista la nota <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>la<br />
Ricerca n. 4375 dd. 13/11/2008 concernente l’Esame di<br />
Stato di bilitazione all’esercizio <strong>del</strong>la professione di Psicologo<br />
in cui si rammenta che i tirocini per l’accesso<br />
all’esame di stato per psicologo (sezione A <strong>del</strong>l’Albo)<br />
possono essere svolti in tutto o in parte durante il corso<br />
<strong>degli</strong> studi (art. 6, comma1 D.P.R. 328/2001), ma pur<br />
sempre in modo continuativo ed ininterrotto, salvo casi<br />
eccezionali che ne giustificano l’interruzione (es. maternità<br />
o compimento <strong>del</strong> servizio civile).<br />
Ritenuto che la convenzione in oggetto stipulata tra<br />
l’Università <strong>degli</strong> studi di Trieste e lo scrivente <strong>Ordine</strong><br />
risulti in contrasto con tale interpretazione, in particolare<br />
per quanto previsto all’art. 3 c. 3 <strong>del</strong> regolamento<br />
in essa contenuta.<br />
Con la presente lo scrivente <strong>Ordine</strong> chiede che si<br />
proceda alla revisione <strong>del</strong> Regolamento relativo al tirocinio<br />
per l’accesso all’esame di stato per psicologo (sezione<br />
A <strong>del</strong>l’Albo) al fine di adeguarlo ai contenuti <strong>del</strong>la<br />
nota ministeriale più sopra citata.<br />
Rimanendo in attesa di quanto vorrete cortesemente<br />
comunicare si porgono distinti saluti.<br />
<strong>Il</strong> Presidente<br />
Dott. Claudio Tonzar<br />
Si riporta di seguito la nuova Convenzione citata<br />
nell’Editoriale <strong>del</strong>la Presidenza e stipulata con l’Università<br />
<strong>degli</strong> Studi di Trieste sul tirocinio per l’accesso<br />
all’esame di stato per psicologo.<br />
CONVENZIONE PER LA DEFINIZIONE<br />
DEL REGOLAMENTO CHE DISCIPLINA<br />
IL TIROCINIO PER L’ACCESSO<br />
ALL’ESAME DI STATO PER PSICOLOGO<br />
(SEZIONE A DELL’ALBO) E IL TIROCINIO<br />
PER L’ACCESSO ALL’ESAME DI STATO<br />
PER DOTTORE IN TECNICHE<br />
PSICOLOGICHE (SEZIONE B DELL’ALBO)<br />
Tra<br />
l’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste - Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a<br />
(Facoltà), c.f. n° 80013890324, rappresentata dal<br />
Magnifico Rettore prof. Francesco Peroni, nato a Brescia<br />
il 7 aprile 1961, per la sua carica domiciliato in<br />
Trieste, p.le Europa 1<br />
e<br />
l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia<br />
(<strong>Ordine</strong>), rappresentato dal Presidente, dott. Claudio<br />
Tonzar, nato a Monfalcone il 21 marzo 1963, per le sue<br />
funzioni domiciliato presso la sede <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, piazza<br />
Tommaseo 2, Trieste.<br />
Vista la L. 56/1989<br />
Visto il D.M. 239/1992<br />
Visto il D.M. 240/1992<br />
Visto il D.P.R. 328/2001<br />
Vista la L. 170/2003<br />
Vista la nota <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>la<br />
Ricerca n. 4375 dd. 13.11.2008 concernente l’esame di<br />
Stato di abilitazione all’esercizio <strong>del</strong>la professione di<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 5
Psicologo in cui si rammenta che i tirocini per l’accesso<br />
all’esame di Stato per psicologo (sezione A <strong>del</strong>l’Albo)<br />
possono essere svolti in tutto o in parte durante il corso<br />
<strong>degli</strong> studi ma pur sempre in modo continuativo ed<br />
ininterrotto, salvo casi eccezionali.<br />
Ritenuto che la vigente convenzione tra la Facoltà e<br />
l’<strong>Ordine</strong> per i tirocini dei laureati specialisti (sezione A)<br />
debba essere adeguata all’interpretazione contenuta<br />
nella citata nota ministeriale.<br />
Tenuto conto di quanto previsto dalla Certificazione<br />
Europea in <strong>Psicologi</strong>a EuroPsy.<br />
Vista la comunicazione dd 14/1/<strong>2009</strong> <strong>del</strong> Presidente<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, che porterà a ratifica la presente convenzione<br />
nella prossima seduta <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.<br />
Vista la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Consiglio di Facoltà <strong>del</strong> 13 gennaio<br />
<strong>2009</strong>.<br />
Vista la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Senato Accademico <strong>del</strong>l’Università<br />
<strong>degli</strong> Studi di Trieste <strong>del</strong> 20 gennaio <strong>2009</strong>.<br />
Le parti<br />
convengono di adottare il seguente regolamento,<br />
che disciplina il tirocinio per l’accesso all’esame di Stato<br />
per psicologo (sezione A <strong>del</strong>l’Albo) e il tirocinio per<br />
l’accesso all’esame di Stato per dottore in tecniche psicologiche<br />
per i contesti sociali, organizzativi e <strong>del</strong> lavoro<br />
e dottore in tecniche psicologiche per i servizi alla<br />
persona e alla comunità (sezione B <strong>del</strong>l’Albo).<br />
Nella presente convenzione il termine tirocinio identifica<br />
il tirocinio professionale che la normativa vigente<br />
definisce quale requisito di ammissione agli esami di<br />
Stato per le sezioni A e B <strong>del</strong>l’Albo <strong>degli</strong> psicologi (si<br />
vedano in particolare il D.M. 239/1992, il D.M. 240/1992,<br />
il D.P.R. 328/01, artt. 52 e 53, la L. 170/2003, art. 3, comma<br />
1-ter, 1-quater, 1-quinquies). <strong>Il</strong> regolamento non si<br />
applica al tirocinio formativo o di orientamento, detto<br />
anche curriculare, di cui alla L. 196/1997.<br />
<strong>Il</strong> presente regolamento sostituisce, a partire dal 15<br />
marzo <strong>2009</strong>, i regolamenti <strong>del</strong> tirocinio per la sezione A<br />
approvati dal Consiglio di Facoltà il 14 settembre 1999<br />
e dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> il 25 ottobre 2003 (per i laureati<br />
in <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’ordinamento previgente il D.M.<br />
509/1999) e dal Senato Accademico <strong>del</strong>l’Università di<br />
Trieste il 19 ottobre 2004 e dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> il<br />
4 giugno 2004 (per i laureati specialisti in <strong>Psicologi</strong>a ex<br />
D.M. 509/1999), nonché il regolamento <strong>del</strong> tirocinio per<br />
la sezione B approvato dal Consiglio di Facoltà il 21<br />
ottobre 2003 e dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> il 25 ottobre<br />
2003.<br />
REGOLAMENTO<br />
1. TIROCINIO PER LA SEZIONE A<br />
1. Possono essere ammessi al tirocinio annuale per la<br />
sezione A soltanto i dottori magistrali in <strong>Psicologi</strong>a;<br />
cioè i laureati in <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’ordinamento previgente<br />
il D.M. 509/1999, quelli <strong>del</strong>la classe 58/S (ex D.M.<br />
509/1999) e quelli <strong>del</strong>la classe LM-51 (ex D.M.<br />
270/2004).<br />
2. <strong>Il</strong> tirocinio annuale deve essere svolto in modo continuato<br />
e ininterrotto.<br />
3. <strong>Il</strong> tirocinio si articola in due semestri. Ciascun semestre<br />
deve essere svolto presso un’unica sede riconosciuta,<br />
sotto la supervisione di uno psicologo iscritto alla sezione<br />
A <strong>del</strong>l’albo da almeno due anni.<br />
4. <strong>Il</strong> tirocinio deve essere svolto in due aree di attività<br />
differenti. Ciascun semestre deve riguardare gli aspetti<br />
applicativi di una <strong>del</strong>le seguenti aree: psicologia generale,<br />
psicologia clinica, psicologia sociale, psicologia<br />
<strong>del</strong>lo sviluppo.<br />
5. <strong>Il</strong> programma di tirocinio, corrispondente a 1000 ore<br />
complessive di attività supervisionata, deve riferirsi<br />
alle attività oggetto <strong>del</strong>la professione di psicologo, definite<br />
dalla L. 56/1989, dal DPR 328/2001 e dalla L.<br />
170/2003, art. 3, comma 1-quinquies.<br />
2. TIROCINIO PER LA SEZIONE B<br />
1. Possono essere ammessi al tirocinio semestrale per la<br />
sezione B soltanto i laureati in Scienze e tecniche psicologiche<br />
<strong>del</strong>la classe 34 (ex D.M. 509/1999) e <strong>del</strong>la<br />
classe L-24 (ex D.M. 270/2004).<br />
2. <strong>Il</strong> tirocinio ha la durata di sei mesi continuativi e si<br />
svolge presso un’unica sede riconosciuta.<br />
3. <strong>Il</strong> programma di tirocinio, corrispondente a 500 ore<br />
complessive di attività supervisionata, deve riferirsi<br />
alle attività professionali di uno dei due settori in cui<br />
si articola la sezione B <strong>del</strong>l’Albo <strong>degli</strong> psicologi, individuati<br />
dalla L. 170/2003, art. 3, comma 1-quinquies.<br />
3. CARATTERISTICHE GENERALI DEI TIROCINI<br />
1. <strong>Il</strong> carico orario di ciascun semestre di tirocinio viene<br />
quantificato in 500 ore. A tale valore fa riferimento il<br />
programma individuale di tirocinio (art. 4 comma 1<br />
<strong>del</strong> presente regolamento).<br />
2. L’ammissione al tirocinio viene <strong>del</strong>iberata dal Consiglio<br />
di Facoltà, fermo restando che il tirocinio deve<br />
iniziare il 15 marzo o il 15 settembre.<br />
3. A tutela <strong>del</strong> tirocinante, l’impegno settimanale <strong>del</strong> tirocinio<br />
deve essere non inferiore alle 20 ore e non superiore<br />
alle 30, possibilmente articolate in 5 giorni settimanali.<br />
Qualora tale carico non venga rispettato, la<br />
Facoltà e l’<strong>Ordine</strong>, congiuntamente, possono sospendere<br />
o revocare il riconoscimento a sede di tirocinio.<br />
4. <strong>Il</strong> tirocinio non costituisce rapporto di impiego e i tirocinanti<br />
non possono essere in alcun modo utilizzati per<br />
attività che si configurino come sostitutive di personale<br />
(anche temporaneo) o come risorsa aggiuntiva.<br />
5. <strong>Il</strong> tirocinante svolge la propria attività nel rispetto <strong>degli</strong><br />
obiettivi concordati seguendo le indicazioni <strong>del</strong> supervisore,<br />
in coerenza con le disposizioni e i regolamenti<br />
<strong>del</strong>la sede, nel rispetto <strong>del</strong> codice deontologico <strong>degli</strong><br />
psicologi italiani.<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 6
6. Qualora la presenza o le attività <strong>del</strong> tirocinante contrastino<br />
con gli obiettivi <strong>del</strong>la sede, questa può sospendere<br />
o revocare il tirocinio. Del provvedimento viene<br />
data immediata e motivata comunicazione scritta<br />
all’Università.<br />
7. è prevista una valutazione <strong>del</strong>l’attività di tirocinio tramite<br />
questionari che verranno consegnati, unitamente al<br />
libretto individuale, al momento <strong>del</strong>l’accoglimento <strong>del</strong>la<br />
domanda di tirocinio (art. 8, comma 5).<br />
4. PROGRAMMA INDIVIDUALE<br />
1. <strong>Il</strong> candidato sottopone alla Facoltà, entro il termine da<br />
questa stabilito, il programma di tirocinio. <strong>Il</strong> programma,<br />
che specifica la sede, il supervisore e l’oggetto<br />
<strong>del</strong>le attività, va firmato dal richiedente e dal legale<br />
rappresentante <strong>del</strong>la sede di tirocinio (o suo <strong>del</strong>egato).<br />
2. <strong>Il</strong> programma approvato dalla Facoltà viene riportato<br />
nel libretto individuale di tirocinio, su cui il supervisore<br />
dovrà certificare lo svolgimento <strong>del</strong>le attività, per il<br />
<strong>numero</strong> di ore prescritte.<br />
3. <strong>Il</strong> programma di tirocinio può essere svolto nell’ambito<br />
di un progetto di Servizio Civile Nazionale approvato<br />
dal Consiglio di Facoltà. <strong>Il</strong> programma va comunque<br />
presentato, approvato e svolto secondo le<br />
modalità indicate nel presente articolo. Qualora il progetto<br />
di Servizio Civile Nazionale non copra l’intero<br />
periodo di tirocinio la sede ospitante deve garantirne<br />
il completamento.<br />
5. SUPERVISORE<br />
1. Possono svolgere la funzione di supervisore gli iscritti<br />
da almeno due anni alla sezione A <strong>del</strong>l’Albo.<br />
2. Negli enti pubblici e privati la funzione di supervisore<br />
può essere svolta da personale che appartenga al profilo<br />
professionale di psicologo e che sia dipendente o<br />
in rapporto di convenzione per un <strong>numero</strong> di ore settimanali<br />
non inferiore a 20. Nel caso in cui non vi sia<br />
personale dipendente così inquadrato, la funzione di<br />
supervisore può essere svolta da un consulente esterno<br />
solo nel caso in cui tale consulente garantisca un<br />
rapporto stabile e documentabile, possibilmente giornaliero,<br />
con la struttura. Le ore di consulenza non possono<br />
essere inferiori alle 20 ore settimanali.<br />
3. A ciascun supervisore non possono essere assegnati<br />
più di due tirocinanti nello stesso semestre, indipendentemente<br />
dal <strong>numero</strong> di sedi in cui lo stesso supervisore<br />
operi.<br />
6. SEDI<br />
1. Sono sedi di tirocinio: strutture pubbliche e private<br />
non universitarie (Strutture) riconosciuti dall’<strong>Ordine</strong> e<br />
dalla Facoltà; dipartimenti e istituti di discipline psicologiche<br />
di università italiane e straniere riconosciuti<br />
dalla Facoltà.<br />
2. Lo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio presso dipartimenti o istituti<br />
di discipline psicologiche di una università (cfr.<br />
D.M. 239/1992, art. 2) è subordinato all’approvazione<br />
di uno specifico progetto che evidenzi la rilevanza formativa<br />
<strong>del</strong> tirocinio per le attività professionali <strong>del</strong>lo<br />
psicologo (sezione A) o <strong>del</strong> dottore in tecniche psicologiche<br />
(sezione B).<br />
3. Le Strutture che intendono proporsi come sede di tirocinio<br />
devono presentare domanda al Consiglio di Facoltà<br />
e al Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.<br />
4. Una Struttura può essere riconosciuta quale sede di<br />
tirocinio a condizione che in essa operi, in qualità di<br />
dipendente, professionista convenzionato o consulente<br />
esterno, almeno uno psicologo qualificato a svolgere<br />
la funzione di supervisore.<br />
5. Le Strutture in cui sono presenti più supervisori sono<br />
tenute a individuare tra gli stessi un coordinatore <strong>del</strong>le<br />
attività di tirocinio, che favorisca i contatti con la Facoltà.<br />
6. All’estero il tirocinio può essere svolto soltanto presso<br />
strutture universitarie, con la supervisione di un docente<br />
responsabile di un insegnamento di ambito psicologico.<br />
7. DOMANDA DI TIROCINIO<br />
1. Tutte le pratiche amministrative relative al tirocinio<br />
vanno svolte presso la Ripartizione Formazione Post -<br />
Lauream, negli orari di apertura al pubblico.<br />
2. La domanda, in bollo secondo il valore vigente, deve<br />
essere presentata alla Ripartizione Formazione Post -<br />
Lauream nei termini previsti dal bando rettorale utilizzando<br />
l’apposito modulo.<br />
8. VARIAZIONI AL PROGRAMMA E<br />
CONCLUSIONE DEL TIROCINIO<br />
1. L’interruzione <strong>del</strong> tirocinio è consentita solo per i casi di<br />
grave malattia, per maternità e per compimento <strong>del</strong> servizio<br />
civile. In questi casi occorre documentare i motivi<br />
<strong>del</strong>l’interruzione seguendo le modalità definite dalla Ripartizione<br />
Formazione Post - Lauream. In tutti i casi<br />
l’interruzione prevista dalla legge è al massimo di un<br />
anno solare e prevede che il libretto di tirocinio sia reso<br />
alla Ripartizione Formazione Post - Lauream unitamente<br />
ad un certificato attestante la motivazione e ad una richiesta<br />
specifica che indichi i tempi <strong>del</strong>l’interruzione<br />
(date di interruzione e ripresa <strong>del</strong> tirocinio).<br />
2. La sostituzione <strong>del</strong>la sede di tirocinio, su domanda<br />
motivata <strong>del</strong> tirocinante o <strong>del</strong>la sede, è ammessa previa<br />
autorizzazione <strong>del</strong> Preside di Facoltà.<br />
3. La sostituzione <strong>del</strong> supervisore, su domanda motivata<br />
<strong>del</strong> tirocinante o <strong>del</strong> supervisore, è ammessa previa<br />
autorizzazione <strong>del</strong> Preside di Facoltà.<br />
4. Nel caso in cui le 500 ore di tirocinio previste per ciascun<br />
semestre siano state completate in un periodo<br />
superiore ai sei mesi, il tirocinante è tenuto a sottoporre<br />
documentata e motivata istanza di riconoscimento<br />
al Consiglio di Facoltà, che potrà approvare il periodo<br />
di tirocinio, in deroga a quanto previsto nell’art. 1,<br />
comma 3.<br />
5. Concluso il tirocinio, l’interessato dovrà consegnare<br />
alla Ripartizione Formazione Post - Lauream: il libretto<br />
con l’attestazione <strong>del</strong>le presenze/assenze giornaliere<br />
certificate dal supervisore, firmato dal legale rappresentante<br />
<strong>del</strong>la sede, e i questionari di valutazione opportunamente<br />
compilati. La consegna dovrà essere effettuata<br />
entro 30 giorni dalla conclusione <strong>del</strong> tirocinio.<br />
6. L’accertamento <strong>del</strong> regolare completamento <strong>del</strong> periodo<br />
di tirocinio è competenza <strong>del</strong>la Ripartizione Formazione<br />
Post - Lauream.<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 7
9. ASSICURAZIONI<br />
1. <strong>Il</strong> soggetto promotore assicura il tirocinante contro<br />
gli infortuni sul lavoro presso l’INAIL. In caso di infortunio<br />
durante lo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio, il soggetto<br />
ospitante s’impegna a segnalare tempestivamente<br />
l’evento all’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste,<br />
soggetto promotore, e a inviare tempestivamente il<br />
tirocinante infortunato presso una struttura di primo<br />
soccorso. <strong>Il</strong> soggetto promotore, a sua volta, ha l’obbligo<br />
di dare notizia <strong>del</strong>l’avvenuto infortunio all’autorità<br />
locale di sicurezza e all’INAIL, entro i tempi previsti<br />
dalla normativa vigente.<br />
2. L’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste è assicurata, presso<br />
primaria compagnia assicurativa operante nel settore,<br />
per la responsabilità civile che le potesse derivare<br />
anche per il fatto <strong>del</strong>le persone di cui deve rispondere;<br />
è inoltre compresa la responsabilità civile <strong>degli</strong><br />
studenti qualora si rechino, in base ad accordi e/o<br />
convenzioni, presso altri Enti o Aziende per svolgervi<br />
attività istituzionali (comprese: attività di ricerca, periodi<br />
di stage, tirocini formativi e di orientamento,<br />
visite di istruzione, et similia).<br />
10. SICUREZZA<br />
1. I soggetti ospitanti saranno tenuti, ai sensi <strong>del</strong> D. Lvo<br />
626/94, e successive modificazioni ed integrazioni in<br />
tema di sicurezza e salute dei lavoratori, a:<br />
a) formare ed informare i tirocinanti in merito ai<br />
rischi connessi all’attività svolta presso il soggetto<br />
ospitante;<br />
b) attivare la sorveglianza sanitaria ove prevista;<br />
c) fornire i dispositivi di protezione individuale<br />
(D.P.I.) ove previsti.<br />
2. L’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste, soggetto promotore,<br />
provvederà, tramite il medico competente <strong>del</strong>l’Ateneo,<br />
a certificare l’idoneità allo svolgimento <strong>del</strong>le attività<br />
formative qualora richiesto dal soggetto ospitante.<br />
11. IMPEGNI FINANZIARI<br />
1. L’attuazione <strong>del</strong>la presente convenzione non comporta<br />
per le parti alcun onere finanziario, salvo quelli previsti<br />
dall’art. 9 (assicurazioni) e 13 (registrazione).<br />
12. DURATA DELLA CONVENZIONE<br />
1. La presente convenzione ha una durata di un anno<br />
dalla sua ultima sottoscrizione, in caso di firma disgiunta,<br />
e si intende tacitamente rinnovata, salvo disdetta<br />
di una <strong>del</strong>le parti contraenti da inoltrarsi a mezzo<br />
raccomandata A.R. almeno sei mesi prima <strong>del</strong>la<br />
scadenza.<br />
13. REGISTRAZIONE<br />
1. La presente convenzione, redatta in due esemplari di<br />
pari valore, sarà registrata in caso d’uso con spese a<br />
carico <strong>del</strong> richiedente, mentre le spese di bollo sono a<br />
carico <strong>del</strong>le due parti, ognuna per il proprio esemplare.<br />
14. NORMA TRANSITORIA<br />
1. In sede di prima applicazione <strong>del</strong> presente regolamento,<br />
fino al semestre che si concluderà il 14 marzo 2011<br />
– in deroga a quanto previsto dall’art. 5, comma 3<br />
– solo per documentate esigenze motivate prima<br />
<strong>del</strong>l’inizio di ciascun semestre dal Consiglio di Facoltà<br />
e previa approvazione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, a ciascun supervisore,<br />
indipendentemente dal <strong>numero</strong> di sedi in cui lo<br />
stesso operi, possono essere assegnati al massimo tre<br />
tirocinanti.<br />
IL NUOVO REGOLAMENTO DISCIPLINARE<br />
APPROVATO DAL CONSIGLIO<br />
“La deontologia, in fondo, con i suoi strumenti formali,<br />
descrive i corretti (gli obblighi) e gli scorretti (i divieti)<br />
incroci tra funzioni umane e funzioni professionali. …<br />
Da un altro versante, introducendo norme e regole, la deontologia<br />
fa accedere alla codificazione dei contesti e<br />
quindi, in ultima analisi, alla cultura istituzionale, contribuendo<br />
a rendere la professione <strong>del</strong>lo Psicologo una<br />
professione adulta”. (C. Parmentola “<strong>Il</strong> soggetto Psicologo<br />
e l’oggetto <strong>del</strong>la psicologia nel Codice deontologico <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> italiani”, Giuffré, 2000.<br />
Sono passati vent’anni dalla legge 56/89 che ha istituito<br />
l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> italiani: l’evento é stato ricordato<br />
a Roma il 18 febbraio scorso. Era presente come<br />
ospite d’onore il “padre” <strong>del</strong>la legge, il Senatore Ossicini<br />
che, con altri, ha combattuto per oltre vent’anni al fine di<br />
ottenere questo risultato. Nel suo intervento il Senatore tra<br />
l’altro ricordava che i suoi sforzi erano tesi a far si che la<br />
<strong>Psicologi</strong>a, ossia il fare psicologia, diventasse una professione<br />
autonoma, scientifica e riconosciuta. Autonoma sia<br />
dalle discipline umanistiche che da quelle mediche; scientifica,<br />
con un sistema di conoscenze e competenze basato<br />
sulla elaborazione formale dei concetti e <strong>del</strong>le teorie; riconosciuta<br />
e quindi regolamentata, come previsto dall’ordinamento<br />
italiano per le professioni riguardanti i diritti fondamentali<br />
dei cittadini ed in particolare quello <strong>del</strong>la salute.<br />
Per la professione di psicologo ottenere il riconoscimento<br />
dallo Stato significa farsi carico di accreditare e mantenere,<br />
presso la pubblica opinione, un’alta considerazione<br />
<strong>del</strong>la professione stessa e <strong>degli</strong> iscritti all’Albo garantendo<br />
la correttezza <strong>del</strong> loro agire, la loro preparazione e il loro<br />
operare secondo i principi etici su cui si fonda la deontologia<br />
professionale. Interpretare e applicare i principi<br />
<strong>del</strong>l’etica professionale con responsabilità sociale significa<br />
anche esercitare la funzione disciplinare in modo da rendere<br />
effettiva la tutela dei diritti dei cittadini e <strong>del</strong>la collettività,<br />
consapevoli di assolvere in tal modo un dovere primario<br />
nell’interesse generale.<br />
A tale scopo la legge 56/89 all’articolo 12 prevede,<br />
tra molti altri compiti, che il Consiglio regionale “curi<br />
l’osservanza <strong>del</strong>le leggi e <strong>del</strong>le disposizioni concernenti<br />
la professione” e ”adotti i provvedimenti disciplinari previsti<br />
dall’articolo 27”. Come é tipico <strong>degli</strong> stati di diritto,<br />
per sanzionare un comportamento serve un punto di riferimento<br />
(una norma – il Codice deontologico) e <strong>del</strong>le<br />
regole che garantiscano un iter definito (una procedura<br />
- il Regolamento disciplinare), da qualificarsi in termini<br />
di procedimento amministrativo, informato non solo ai<br />
principi costituzionali di imparzialità e buon andamento,<br />
ma anche al canone <strong>del</strong> giusto processo. Questo è quan-<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 8
to avviene quando un cittadino, un collega o il Pubblico<br />
Ministero competente fanno pervenire all’<strong>Ordine</strong> un<br />
esposto su una presunta violazione <strong>del</strong> Codice Deontologico<br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> italiani.<br />
Nella seduta di dicembre scorso il Consiglio regionale<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> ha approvato il nuovo regolamento <strong>del</strong> procedimento<br />
disciplinare. Dopo le prime linee di indirizzo generale<br />
in materia elaborate dal Consiglio nazionale,<br />
nell’agosto 2002 fu approvato dal Consiglio regionale <strong>del</strong><br />
FVG il primo regolamento disciplinare che ha stabilito<br />
<strong>del</strong>le procedure standard per l’esercizio <strong>del</strong>la funzione disciplinare<br />
stessa. A partire dall’istituzione <strong>del</strong> Consiglio<br />
regionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> FVG sono stati aperti ben 30<br />
procedimenti disciplinari; di questi 24 si sono conclusi<br />
con l’archiviazione, quattro con la sanzione <strong>del</strong>l’ ”avvertimento”<br />
e in un caso si é dovuto comminare la sanzione<br />
più grave prevista dalla L. 56/89 e cioé la radiazione. C’é<br />
poi un caso tutt’ora sospeso in attesa di sentenza penale<br />
definitiva. Si ricorda che ogni segnalazione di possibili illeciti<br />
disciplinari é sottoposta ad una valutazione preliminare<br />
da parte <strong>del</strong> Consiglio, sentita la Commissione deontologica.<br />
Qualora non ricorrano i presupposti per<br />
procedere all’archiviazione immediata il Presidente o un<br />
Consigliere <strong>del</strong>egato, coadiuvati dalla Commissione deontologica,<br />
svolgono gli accertamenti necessari per verificare<br />
la ricorrenza dei termini per l’apertura formale <strong>del</strong> procedimento<br />
disciplinare; per esempio può essere sentito<br />
l’iscritto interessato e/o l’autore <strong>del</strong>la segnalazione, o altre<br />
persone informate sui fatti. A conclusione di questa fase,<br />
il Consiglio, decide l’apertura <strong>del</strong> procedimento disciplinare<br />
vero e proprio ovvero di archiviare il caso.<br />
La funzione disciplinare risulta essere particolarmente<br />
<strong>del</strong>icata in quanto si caratterizza come esercizio di poteri<br />
autoritativi che connotano in termini pubblicistici la posizione<br />
<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e perché coinvolge ed è<br />
idonea ad incidere sulle situazioni giuridiche soggettive<br />
<strong>degli</strong> iscritti all’Albo.<br />
L’esperienza acquisita nell’amministrare la funzione disciplinare<br />
aveva motivato da qualche tempo il nostro Consiglio<br />
a riflettere in merito a un eventuale aggiornamento di<br />
alcuni aspetti <strong>del</strong> Regolamento. Contemporaneamente anche<br />
la commissione deontologica <strong>del</strong> CNOP aveva ritenuto<br />
di elaborare un contributo alla stesura per l’aggiornamento<br />
dei regolamenti disciplinari <strong>degli</strong> ordini territoriali. <strong>Il</strong> testo<br />
ora approvato dal nostro Consiglio regionale rappresenta<br />
uno strumento in grado di regolare in termini giuridicamente<br />
corretti ed amministrativamente efficaci l’esercizio<br />
<strong>del</strong>la funzione disciplinare, alla quale la legge 56/89 dedica<br />
gli articoli 26 e 27.<br />
Renzo Mosanghini<br />
REGOLAMENTO DISCIPLINARE<br />
Approvato nella seduta <strong>del</strong> consiglio <strong>del</strong> 18/12/2008<br />
Capo I Disposizioni generali<br />
Art. 1 Principi generali<br />
1. <strong>Il</strong> procedimento disciplinare nei confronti <strong>degli</strong><br />
iscritti nell’albo <strong>degli</strong> psicologi è volto ad accertare<br />
la sussistenza <strong>del</strong>la responsabilità disciplinare <strong>del</strong>l’incolpato<br />
per le azioni od omissioni che integrino violazione<br />
di norme di legge e regolamenti, o violazione<br />
<strong>del</strong> codice deontologico, anche in relazione alla<br />
disciplina sulla pubblicità, o siano, comunque, ritenute<br />
in contrasto con i doveri generali di dignità,<br />
probità e decoro <strong>del</strong>la professione.<br />
2. <strong>Il</strong> procedimento è regolato dagli artt. 12, comma 2,<br />
lett. i), 26 e 27 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989, n. 56 e<br />
dal presente regolamento, adottato anche ai sensi<br />
<strong>degli</strong> artt. 2 e 4, comma 1, <strong>del</strong>la legge 7 agosto 1990,<br />
n. 241.<br />
3. La competenza disciplinare di ciascun <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
psicologi si determina con riguardo allo stato di fatto<br />
esistente al momento <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong> procedimento<br />
disciplinare. Non hanno rilevanza alcuna rispetto ad<br />
essa i successivi mutamenti <strong>del</strong>lo stato medesimo.<br />
4. Per quanto non espressamente previsto dal presente<br />
regolamento, si applicano, in quanto compatibili, le<br />
norme generali sul procedimento amministrativo<br />
contenute nella legge 7 agosto 1990, n. 241, nel rispetto<br />
dei principi costituzionali di imparzialità e<br />
buon andamento <strong>del</strong>l’azione amministrativa e <strong>del</strong><br />
giusto processo.<br />
Art. 2 Responsabilità disciplinare,<br />
prescrizione e comunicazioni<br />
1. La responsabilità disciplinare è accertata ove siano<br />
provate l’inosservanza dei doveri professionali <strong>del</strong>lo<br />
psicologo.<br />
2. La responsabilità sussiste anche se il fatto è stato<br />
commesso per imprudenza, negligenza od imperizia,<br />
o per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini<br />
e discipline.<br />
3. Del profilo soggettivo si deve tenere conto in sede<br />
di irrogazione <strong>del</strong>l’eventuale sanzione, la quale deve<br />
essere, comunque, proporzionata alla gravità dei fatti<br />
contestati e alle conseguenze dannose che siano<br />
derivate o possano derivare dai medesimi.<br />
4. Lo psicologo è sottoposto a procedimento disciplinare<br />
anche per fatti non riguardanti l’attività professionale,<br />
qualora essi si riflettano sulla reputazione<br />
professionale o compromettano l’immagine e la dignità<br />
<strong>del</strong>la categoria.<br />
5. L’illecito disciplinare si prescrive nel termine di cinque<br />
anni dalla commissione <strong>del</strong> fatto. L’inizio <strong>del</strong><br />
procedimento disciplinare, coincidente con la notifica<br />
<strong>del</strong>l’atto recante l’indicazione <strong>degli</strong> addebiti e <strong>del</strong>le<br />
regole di cui si ipotizza la violazione, interrompe<br />
la decorrenza <strong>del</strong> termine prescrizionale. È fatto salvo<br />
quanto previsto dall’art. 10.<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 9
6. Tutte le comunicazioni eseguite nella fase preliminare,<br />
nel corso <strong>del</strong> procedimento e all’esito <strong>del</strong>lo<br />
stesso, sono eseguite mediante notificazione di lettera<br />
raccomandata con ricevuta di ritorno. In caso di<br />
irreperibilità <strong>del</strong> professionista sottoposto a procedimento<br />
disciplinare, le comunicazioni avvengono ai<br />
sensi <strong>del</strong>l’art. 27, comma 4, <strong>del</strong>la legge 18 febbraio<br />
1989, n. 56.<br />
Art. 3 Astensione e ricusazione<br />
1. <strong>Il</strong> componente il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> ha il dovere<br />
di astenersi dal partecipare al procedimento disciplinare,<br />
e può essere ricusato, nei seguenti casi:<br />
a) se ha interesse nella vertenza disciplinare o se è<br />
creditore e/o debitore <strong>del</strong>l’incolpato o dei soggetti<br />
che hanno fatto pervenire la notizia <strong>del</strong> presunto<br />
illecito disciplinare;<br />
b) se è in relazione di coniugio, parentela, ovvero<br />
se è convivente, o collega di studio o di lavoro<br />
<strong>del</strong>l’incolpato o <strong>del</strong>la parte che ha denunciato il<br />
presunto illecito disciplinare;<br />
c) se ha motivi di inimicizia grave o di forte amicizia<br />
con l’incolpato ovvero con la parte che ha<br />
denunciato il presunto illecito disciplinare;<br />
d) se ha deposto nella vertenza come persona informata<br />
dei fatti;<br />
e) se ha dato consigli o manifestato pubblicamente<br />
il suo parere sulle vicende oggetto <strong>del</strong> procedimento;<br />
f) in ogni altro caso in cui sussistano ragioni di<br />
convenienza e di opportunità, adeguatamente<br />
motivate.<br />
2. L’astensione e la ricusazione devono essere proposte<br />
al Consiglio con atto scritto ovvero dichiarate a<br />
verbale nel corso <strong>del</strong>la seduta, con la specificazione<br />
dei motivi e, ove possibile, documentate.<br />
3. L’astensione e la ricusazione sospendono temporaneamente<br />
la seduta. La nuova data <strong>del</strong>la seduta <strong>del</strong><br />
Consiglio è fissata, nel rispetto dei termini e <strong>del</strong>le<br />
procedure previsti dal presente Regolamento, dopo<br />
la decisione <strong>del</strong> Consiglio. La decisione sulla dichiarazione<br />
di astensione o sulla proposta di ricusazione<br />
è adottata dal Consiglio allo stato <strong>degli</strong> atti, senza la<br />
presenza <strong>del</strong> componente che ha chiesto di astenersi<br />
o che è stato ricusato. Qualora il Consiglio ritenga<br />
condivisibile la dichiarazione di astensione o fondata<br />
la richiesta di ricusazione, il componente o i componenti<br />
astenuti o ricusati non partecipano al procedimento,<br />
ma non vengono sostituiti.<br />
4. Se l’astensione o la ricusazione riguarda il Presidente,<br />
questi è sostituito dal Vicepresidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>,<br />
o, in caso di impedimento, dal Consigliere più anziano<br />
per iscrizione all’albo.<br />
Capo II Fase preliminare<br />
Art. 4 Convocazione <strong>del</strong> Consiglio<br />
e poteri <strong>del</strong> Presidente<br />
1. <strong>Il</strong> procedimento disciplinare nei confronti <strong>del</strong>l’iscritto<br />
nell’albo <strong>degli</strong> psicologi è promosso d’ufficio<br />
dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, quando ha notizia di fatti<br />
rilevanti ai sensi <strong>del</strong>l’art. 1, o su richiesta <strong>del</strong><br />
Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica competente per territorio.<br />
2. <strong>Il</strong> Consiglio è convocato dal Presidente, o, in caso<br />
di sua assenza o impedimento, dal Vicepresidente,<br />
ove nominato, o, in caso di impedimento, dal consigliere<br />
anziano per iscrizione. La convocazione <strong>del</strong><br />
Consiglio per il compimento <strong>degli</strong> atti volti a <strong>del</strong>iberare<br />
l’archiviazione immediata o l’apertura <strong>del</strong> procedimento<br />
disciplinare costituisce dovere d’ufficio.<br />
3. <strong>Il</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> assicura il<br />
rispetto dei principi e <strong>del</strong>le regole cui è informato il<br />
procedimento disciplinare. In caso di assenza od<br />
impedimento, le sue funzioni sono esercitate dal<br />
Vicepresidente, o, in caso di impedimento, dal Consigliere<br />
più anziano per iscrizione all’albo.<br />
4. <strong>Il</strong> Presidente dirige il procedimento compiendo tutti<br />
gli atti necessari a dare impulso al procedimento,<br />
tra l’altro, coordinando le sedute, la discussione e le<br />
votazioni.<br />
Art. 5 Archiviazione immediata<br />
1. <strong>Il</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> ha il dovere di prendere in<br />
considerazione le notizie di cui al comma 1 <strong>del</strong>l’art.<br />
4, allorquando provengano da altri iscritti nell’albo,<br />
da soggetti pubblici, da privati, o da fonti anonime<br />
debitamente circostanziate.<br />
2. <strong>Il</strong> Consiglio, su proposta motivata <strong>del</strong> Presidente, o<br />
<strong>del</strong> Vicepresidente da questo <strong>del</strong>egato, sentita la<br />
Commissione deontologica, e fuori <strong>del</strong> caso di richiesta<br />
proveniente dal Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica<br />
competente per territorio, può <strong>del</strong>iberare di non<br />
aprire il procedimento disciplinare, procedendo immediatamente<br />
all’archiviazione, allorquando:<br />
a) i fatti palesemente non sussistano;<br />
b) le notizie pervenute siano manifestamente infondate;<br />
c) i fatti non siano stati commessi da un iscritto<br />
all’<strong>Ordine</strong>.<br />
3. Nel caso di cui alla lett. c <strong>del</strong> comma 2 <strong>del</strong> presente<br />
articolo, ed ove l’incolpato sia uno psicologo iscritto<br />
nell’albo di altro <strong>Ordine</strong>, si procede a trasmettere gli<br />
atti al Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> competente a promuovere<br />
l’azione disciplinare.<br />
4. <strong>Il</strong> provvedimento che dispone l’archiviazione è succintamente<br />
motivato, e viene comunicato con lettera<br />
raccomandata a/r al professionista interessato.<br />
Art. 6 Accertamenti preliminari<br />
1. Qualora non ricorrano i presupposti per procedere<br />
all’archiviazione immediata, il Presidente o, in sua<br />
vece, il Vicepresidente o un Consigliere <strong>del</strong>egato,<br />
coadiuvato dalla Commissione Deontologica, ove<br />
costituita, svolgono un accertamento sommario preordinato<br />
alla verifica preliminare <strong>del</strong>la ricorrenza<br />
dei presupposti per l’apertura formale <strong>del</strong> procedimento<br />
disciplinare, ad esempio: sentendo l’iscritto<br />
interessato, l’autore <strong>del</strong>la segnalazione, altre perso-<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 10
ne informate sui fatti, ovvero, chiedendo informazioni<br />
o acquisendo documentazione.<br />
2. La convocazione per l’audizione, che vale anche ai<br />
sensi e per gli effetti di cui alla legge n. 241 <strong>del</strong><br />
1990, deve essere inviata all’iscritto a mezzo lettera<br />
raccomandata con avviso di ricevimento almeno 20<br />
giorni prima <strong>del</strong>la data prevista per l’audizione stessa,<br />
e deve contenere una sintetica ma circostanziata<br />
indicazione dei fatti oggetto di accertamento ed il<br />
nominativo <strong>del</strong> responsabile <strong>del</strong> procedimento.<br />
3. L’iscritto ha facoltà di avvalersi <strong>del</strong>l’assistenza di un<br />
difensore di fiducia iscritto all’albo <strong>degli</strong> avvocati o<br />
all’albo <strong>degli</strong> psicologi, di non presentarsi all’audizione<br />
e di inviare memorie e documenti. In caso di<br />
mancata presentazione giustificata dall’iscritto, questi<br />
deve essere riconvocato in altra data. In caso di<br />
persistente assenza, il Consiglio può procedere comunque.<br />
4. Delle audizioni e <strong>degli</strong> altri eventuali accertamenti,<br />
è redatto verbale, sottoscritto dal Presidente o, in<br />
sua vece, dal Vice Presidente o dal Consigliere <strong>del</strong>egato,<br />
e dalle persone ascoltate.<br />
5. Terminata la fase <strong>degli</strong> accertamenti preliminari, il<br />
Presidente o, in sua vece, il Vice Presidente o il<br />
Consigliere incaricato, riferisce tempestivamente al<br />
Consiglio i risultati <strong>del</strong>l’accertamento stesso, in apposita<br />
seduta.<br />
6. <strong>Il</strong> provvedimento che dispone l’archiviazione è succintamente<br />
motivato, e viene comunicato con lettera<br />
raccomandata a/r al professionista interessato.<br />
Capo III Apertura<br />
e istruttoria <strong>del</strong><br />
procedimento disciplinare<br />
Art. 7 Apertura e termine<br />
<strong>del</strong> procedimento disciplinare<br />
1. All’esito <strong>degli</strong> accertamenti preliminari, qualora il<br />
Consiglio non decida di archiviare, <strong>del</strong>ibera l’apertura<br />
<strong>del</strong> procedimento disciplinare.<br />
2. La <strong>del</strong>ibera con la quale il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> decide<br />
l’apertura <strong>del</strong> procedimento disciplinare deve<br />
essere motivata e contenere: l’indicazione dei fatti<br />
dei quali si contesta la rilevanza disciplinare e l’indicazione<br />
<strong>del</strong>le norme di legge o <strong>del</strong> codice deontologico<br />
che si ritengano possano essere state violate,<br />
eventualmente, integrando le contestazioni mosse<br />
all’interessato in sede di accertamenti sommari, in<br />
considerazione <strong>del</strong>l’esito <strong>del</strong>l’espletata istruttoria<br />
sommaria; l’indicazione <strong>del</strong>la seduta di trattazione<br />
<strong>del</strong> procedimento; la menzione che l’incolpato ha<br />
facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia<br />
iscritto all’albo <strong>degli</strong> avvocati o all’albo <strong>degli</strong> psicologi<br />
e di presentare memorie e documenti; l’espresso<br />
avvertimento che qualora l’incolpato non si presenti<br />
alla seduta <strong>del</strong> Consiglio, si procederà in sua assenza;<br />
la nomina <strong>del</strong> Consigliere relatore.<br />
3. La <strong>del</strong>ibera deve essere notificata a mezzo raccomandata<br />
con avviso di ricevimento al professionista<br />
incolpato, il quale, nel corso <strong>del</strong> procedimento, può<br />
farsi assistere da un difensore di fiducia iscritto<br />
nell’albo <strong>degli</strong> avvocati o nell’albo <strong>degli</strong> psicologi.<br />
Tra la data di ricezione da parte dei destinatari <strong>del</strong>la<br />
comunicazione di cui al comma precedente e la<br />
data <strong>del</strong>la seduta devono intercorrere 30 giorni.<br />
L’incolpato, o il difensore, hanno facoltà di prendere<br />
visione ed estrarre copia <strong>degli</strong> atti <strong>del</strong> procedimento,<br />
e possono produrre deduzioni scritte, documenti<br />
ed istanze istruttorie, fino a dieci giorni prima<br />
<strong>del</strong>la seduta.<br />
4. <strong>Il</strong> Segretario <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> provvede a<br />
dare avviso <strong>del</strong>la nomina al relatore, qualora esso<br />
non sia presente alla seduta nella quale viene disposto<br />
il conferimento <strong>del</strong>l’incarico. La comunicazione<br />
viene effettuata con i mezzi ordinari.<br />
5. <strong>Il</strong> Segretario <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> provvede a<br />
mettere a disposizione <strong>del</strong> relatore il fascicolo <strong>del</strong><br />
procedimento.<br />
6. Fatte salve le cause di sospensione <strong>del</strong> procedimento<br />
e le interruzioni dei termini, il procedimento disciplinare<br />
deve essere concluso entro il termine di<br />
trentasei mesi dall’apertura.<br />
7. Qualora, per qualunque motivo, in pendenza <strong>del</strong><br />
procedimento muti la composizione <strong>del</strong> Consiglio<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, il procedimento prosegue e sono fatti<br />
salvi tutti gli atti compiuti antecedentemente.<br />
Art. 8 Le sedute e la fase istruttoria<br />
1. Le sedute avanti il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> non sono<br />
pubbliche, non possono essere registrate o audioriprese<br />
se non previa <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e, salvo impedimenti, si tengono presso<br />
la sede <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> medesimo.<br />
2. Nel corso <strong>del</strong>la seduta, il relatore espone oralmente<br />
lo svolgimento dei fatti e l’esito <strong>del</strong>le fasi procedimentali<br />
che hanno preceduto la seduta.<br />
3. <strong>Il</strong> Consiglio procede all’istruttoria, ammettendo i<br />
mezzi di prova, anche a richiesta di parte, ritenuti<br />
rilevanti, e dispone l’acquisizione di tutti gli elementi<br />
di valutazione considerati utili per la decisione,<br />
quali, ad esempio, dichiarazioni, informazioni e<br />
documenti. L’incolpato può produrre memorie e<br />
documenti fino a dieci giorni prima <strong>del</strong>la seduta<br />
fissata, e può farsi assistere da un difensore.<br />
4. Alla convocazione <strong>del</strong>l’incolpato si provvede mediante<br />
comunicazione da eseguire tramite raccomandata<br />
con avviso di ricevimento, con l’indicazione<br />
<strong>del</strong>la data di convocazione, nonché <strong>del</strong>la facoltà<br />
di presentare memorie e documenti. Tra la data di<br />
ricevimento <strong>del</strong>la convocazione e quella fissata per<br />
l’audizione devono intercorrere non meno di 30<br />
giorni liberi. L’incolpato può farsi assistere da un<br />
difensore. Con le stesse modalità di cui al comma<br />
precedente, si può procedere alla convocazione <strong>degli</strong><br />
autori di eventuali esposti o di altre persone informate<br />
dei fatti oggetto <strong>del</strong> procedimento.<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 11
5. Devono essere sentiti il Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica<br />
competente per territorio, ove presente, l’incolpato<br />
e, se <strong>del</strong> caso, colui che ha presentato un<br />
esposto, nonché, eventualmente, le persone informate<br />
dei fatti che si ritiene utile ascoltare. All’esito<br />
di tali adempimenti, l’incolpato che ne faccia richiesta<br />
può formulare osservazioni.<br />
6. Se nel corso <strong>del</strong>la seduta il fatto risulta diverso da<br />
come descritto nell’atto di incolpazione, ovvero<br />
emerge altro illecito disciplinare, il Consiglio modifica<br />
l’accusa e la comunica all’interessato, anche se<br />
assente.<br />
7. Della seduta viene redatto verbale, nel quale occorre<br />
dare atto di tutte le attività svolte.<br />
8. Qualora non sia possibile completare nella stessa<br />
seduta gli adempimenti istruttori previsti, il Consiglio<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> rinvia il procedimento ad altra seduta.<br />
9. I provvedimenti istruttori sono comunicati all’incolpato<br />
assente a mezzo di lettera raccomandata con<br />
avviso di ricevimento.<br />
Art. 9 Verbale<br />
1. <strong>Il</strong> processo verbale <strong>del</strong>la seduta è redatto dal Segretario<br />
sotto la direzione <strong>del</strong> Presidente, ed è sottoscritto<br />
da entrambi.<br />
2. <strong>Il</strong> verbale deve contenere: la data <strong>del</strong>la seduta, con<br />
l’indicazione <strong>del</strong> giorno, mese ed anno; il <strong>numero</strong><br />
ed il nome dei componenti <strong>del</strong> Consiglio presenti,<br />
con l’indicazione <strong>del</strong>le rispettive funzioni; la menzione<br />
<strong>del</strong>la relazione istruttoria; l’indicazione, se<br />
presenti, <strong>del</strong> Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica competente<br />
per territorio, <strong>del</strong>l’incolpato e <strong>del</strong> difensore,<br />
<strong>del</strong>l’esponente e <strong>del</strong>le persone informate dei fatti; le<br />
dichiarazioni rese dai presenti; i provvedimenti adottati<br />
dal Consiglio e le relative votazioni; la sottoscrizione<br />
<strong>del</strong> Presidente e <strong>del</strong> Consigliere Segretario.<br />
Capo IV Sospensione<br />
<strong>del</strong> procedimento rilevanza<br />
<strong>del</strong>la sentenza penale<br />
decisione <strong>del</strong> procedimento<br />
Art. 10 Sospensione <strong>del</strong> procedimento e<br />
rilevanza <strong>del</strong>la sentenza penale<br />
1. <strong>Il</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, una volta aperto il procedimento<br />
disciplinare, in qualsiasi momento, può disporne<br />
la sospensione, in caso di pendenza di procedimento<br />
penale a carico <strong>del</strong> medesimo soggetto<br />
per gli stessi fatti, in attesa <strong>del</strong>l’esito di tale giudizio.<br />
2. La sospensione interrompe il decorso dei termini di<br />
prescrizione <strong>del</strong>l’illecito disciplinare e di durata <strong>del</strong><br />
procedimento, che ricominciano a decorrere dal<br />
giorno <strong>del</strong> passaggio in giudicato <strong>del</strong>la sentenza<br />
che definisce il processo penale.<br />
3. La sentenza penale irrevocabile ha efficacia di giudicato<br />
nel procedimento disciplinare nei casi di cui<br />
all’art. 653, c.p.<br />
4. <strong>Il</strong> procedimento disciplinare è sospeso in caso di<br />
cancellazione dall’albo <strong>del</strong> professionista incolpato.<br />
<strong>Il</strong> professionista cancellato è iscritto in un apposito<br />
registro istituito presso il Consiglio Nazionale, consultabile<br />
da tutti gli Ordini. <strong>Il</strong> procedimento prosegue<br />
in caso di successiva iscrizione <strong>del</strong> medesimo<br />
professionista allo stesso albo o ad altro albo <strong>degli</strong><br />
psicologi, e sono fatti salvi gli atti compiuti prima<br />
<strong>del</strong>la sospensione.<br />
Art. 11 Decisione e pubblicazione<br />
1. Esaurita l’istruttoria e nei casi in cui non sia stato<br />
possibile procedere, in tutto o in parte, all’istruttoria<br />
prevista, il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> si ritira in camera<br />
di consiglio per <strong>del</strong>iberare e, previa discussione, assume<br />
la decisione con votazione segreta.<br />
2. Salvo quanto previsto dall’art. 4, D.P.R. n. 221/2005,<br />
le decisioni vengono prese a maggioranza semplice<br />
dei presenti, con un quorum costitutivo non inferiore<br />
alla metà più uno dei componenti il Consiglio<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>. In caso di parità prevale il giudizio più<br />
favorevole all’incolpato.<br />
3. <strong>Il</strong> Consiglio <strong>del</strong>ibera con decisione motivata redatta<br />
dal Consigliere relatore.<br />
4. La decisione <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> può consistere:<br />
- nell’archiviazione <strong>del</strong> procedimento; - nella<br />
sospensione <strong>del</strong> procedimento, ai sensi e per gli<br />
effetti <strong>del</strong>l’articolo precedente; - nell’irrogazione<br />
<strong>del</strong>la sanzione.<br />
5. Nei casi di particolare complessità, il Consiglio, al<br />
termine <strong>del</strong>la seduta, può riservarsi di emettere la<br />
decisione in una seduta successiva. In tal caso, la<br />
decisione viene redatta dal Consigliere relatore, sottoscritta<br />
ai sensi <strong>del</strong>l’art. 12, pubblicata mediante<br />
deposito nella Segreteria <strong>del</strong> Consiglio entro trenta<br />
giorni, e notificata ai sensi e con le modalità previste,<br />
in via generale, dall’art. 12, comma 2, <strong>del</strong> regolamento.<br />
6. Salvo il caso previsto al comma 5, la decisione viene<br />
pubblicata mediante deposito nella Segreteria<br />
<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, entro il termine di trenta<br />
giorni dalla seduta nel corso <strong>del</strong>la quale è stata assunta.<br />
7. <strong>Il</strong> Segretario provvede ad annotare in calce all’originale<br />
<strong>del</strong>la decisione la data <strong>del</strong> deposito e provvede<br />
a notificarne copia, a mezzo di raccomandata con<br />
avviso di ricevimento, all’interessato ed al Procuratore<br />
<strong>del</strong>la Repubblica competente per territorio entro<br />
i successivi venti giorni e, per conoscenza, in<br />
forma resa anonima, all’Osservatorio permanente<br />
per il Codice Deontologico presso il Consiglio Nazionale.<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 12
Art. 12 Requisiti e notificazione<br />
<strong>del</strong>la decisione<br />
1. La decisione <strong>del</strong> Consiglio deve contenere:<br />
• nome, cognome, luogo e data di nascita <strong>del</strong>l’incolpato;<br />
• esposizione dei fatti;<br />
• svolgimento <strong>del</strong> procedimento;<br />
• motivazione;<br />
• dispositivo recante l’indicazione dei voti favorevoli,<br />
dei voti contrari, <strong>degli</strong> astenuti e <strong>del</strong>le schede bianche;<br />
• la data in cui è pronunciata, con l’indicazione di<br />
giorno, mese e anno;<br />
• la sottoscrizione <strong>del</strong> Presidente e <strong>del</strong> Segretario;<br />
• la data di pubblicazione, con l’indicazione di giorno,<br />
mese e anno;<br />
• l’avviso che avverso la decisione può essere proposta<br />
impugnazione mediante ricorso al Tribunale<br />
competente per territorio, dall’interessato o dal Procuratore<br />
<strong>del</strong>la Repubblica presso il Tribunale stesso,<br />
entro il termine perentorio di trenta giorni dalla notificazione<br />
<strong>del</strong> provvedimento.<br />
2. La decisione è notificata entro 20 giorni dalla pubblicazione,<br />
a mezzo lettera raccomandata con avviso<br />
di ricevimento, all’interessato e al Procuratore<br />
<strong>del</strong>la Repubblica competente per territorio. In caso<br />
di irreperibilità <strong>del</strong> professionista, si provvede mediante<br />
affissione per dieci giorni nella sede <strong>del</strong> Consiglio<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e all’Albo <strong>del</strong> Comune <strong>del</strong>l’ultima<br />
residenza <strong>del</strong>l’interessato.<br />
Art. 13 Sanzioni disciplinari<br />
1. Ai sensi <strong>del</strong>l’art.26 <strong>del</strong>la L.56/89, possono essere irrogate<br />
le seguenti sanzioni disciplinari:<br />
• l’avvertimento, che consiste nella contestazione <strong>del</strong>la<br />
mancanza commessa e nel richiamo <strong>del</strong>l’incolpato<br />
ai suoi doveri;<br />
• la censura, consistente nel biasimo per la mancanza<br />
commessa;<br />
• la sospensione dall’esercizio professionale per un<br />
periodo non superiore ad un anno;<br />
• la radiazione dall’Albo, che può essere pronunciata<br />
quando l’iscritto abbia gravemente compromesso la<br />
propria reputazione e/o la dignità <strong>del</strong>l’intera categoria<br />
professionale, ovvero nel caso di cui all’art. 26,<br />
co.3, L.n. 56/89.<br />
2. In caso di recidiva, soprattutto in ipotesi di illeciti<br />
disciplinari identici, il Consiglio può applicare<br />
all’iscritto una sanzione disciplinare più grave di<br />
quella in precedenza irrogata.<br />
caso, comunicarlo all’interessato mediante raccomandata<br />
a/r.<br />
2. Qualora la decisione sia impugnata, la sua esecutività<br />
è sospesa fino al pronunciamento <strong>del</strong> Giudice.<br />
Art. 15 Pubblicità e archiviazione<br />
<strong>del</strong>le <strong>del</strong>iberazioni<br />
1. I provvedimenti di sospensione e radiazione, dopo<br />
essere divenuti esecutivi, sono annotati sull’albo.<br />
2. <strong>Il</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> può disporre che un estratto<br />
<strong>del</strong>le <strong>del</strong>iberazioni recanti provvedimenti disciplinari<br />
divenute esecutive, siano pubblicate per una volta,<br />
sul Bollettino <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> Regionale o Provinciale.<br />
3. I provvedimenti sanzionatori e l’atto di archiviazione<br />
sono inseriti, in originale, nell’apposito archivio<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>. Copia <strong>del</strong>le <strong>del</strong>iberazioni e di tutti gli<br />
atti ed i documenti ad essa connessi sono inseriti<br />
nel fascicolo personale <strong>del</strong>l’iscritto, detenuto presso<br />
la sede <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.<br />
4. L’accesso a tali atti è consentito nel rispetto <strong>del</strong>la disciplina<br />
contenuta nella legge 7 agosto 1990, n. 241.<br />
Art. 16 Tutela giudiziaria<br />
e provvedimenti conseguenti<br />
1. Ai sensi <strong>del</strong>l’art.26, comma 5, <strong>del</strong>la legge 18 febbraio<br />
1989, n.56, le <strong>del</strong>iberazioni <strong>del</strong> Consiglio possono<br />
essere impugnate, con ricorso al Tribunale competente<br />
per territorio, dall’interessato o dal<br />
Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica presso il Tribunale<br />
stesso.<br />
2. <strong>Il</strong> ricorso deve essere proposto entro il termine perentorio<br />
di trenta giorni dalla notificazione <strong>del</strong> provvedimento.<br />
La proposizione <strong>del</strong>l’azione ha effetto<br />
sospensivo <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong> procedimento disciplinare.<br />
3. In caso di conferma <strong>del</strong> provvedimento disciplinare<br />
da parte <strong>del</strong> Tribunale, l’interessato può ricorrere<br />
alla Corte d’Appello, con l’osservanza <strong>del</strong>le medesime<br />
forme previste per il procedimento davanti al<br />
Tribunale e, infine, alla Corte di Cassazione.<br />
4. In caso di annullamento <strong>del</strong> provvedimento disciplinare<br />
da parte <strong>del</strong> Tribunale, con apposita <strong>del</strong>iberazione<br />
il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> competente, eseguite<br />
le valutazioni <strong>del</strong> caso, decide se limitarsi a prendere<br />
atto <strong>del</strong>la sentenza di annullamento, adottando,<br />
ove necessario, i provvedimenti conseguenti, ovvero<br />
se proporre impugnazione dinanzi alla Corte<br />
d’Appello, con l’osservanza <strong>del</strong>le medesime forme<br />
previste per il procedimento davanti al tribunale.<br />
Art. 14 Esecutività ed efficacia<br />
dei provvedimenti disciplinari<br />
1. I provvedimenti disciplinari possono essere eseguiti<br />
quando sia trascorso il prescritto termine di trenta<br />
giorni per proporre l’impugnazione ai sensi <strong>degli</strong><br />
artt. 17, 18 e 19 <strong>del</strong>la legge n. 56/1989, o quando<br />
l’impugnazione sia respinta. Al fine di rendere efficace<br />
il provvedimento disciplinare occorre, in ogni<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 13
attività <strong>del</strong>l’ordine<br />
LA TERZA GIORNATA DELLO PSICOLOGO<br />
Nel mese di dicembre 2008 si è svolta a Pordenone<br />
la III Giornata <strong>del</strong>lo Psicologo, durante la quale si è tenuta<br />
anche una Tavola rotonda su “Etica, deontologia e<br />
previdenza: nuove finestre sulla professione” con interventi<br />
di colleghi professionisti e consiglieri <strong>del</strong> Consiglio<br />
di Amministrazione e d’indirizzo <strong>del</strong>l’Enpap.<br />
L’evento è proseguito con una relazione sulla certificazione<br />
europea in psicologia (europsy) tenuta dal Presidente<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> dott. Claudio Tonzar. Nell’ambito <strong>del</strong>la<br />
Giornata ha avuto luogo anche la premiazione di due<br />
colleghi particolarmente meritevoli dal punto di vista<br />
professionale e/o scientifico, i dottori Tito Cancian e<br />
Giorgio Tonolo e dei quali si riportano di seguito alcune<br />
note biografiche e alcune foto relative alla giornata.<br />
Dott. Tito Cancian<br />
Laureatosi in economia e commercio presso<br />
l’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste nel 1971, ha ottenuto<br />
successivamente il diploma di Assistente Tecnico<br />
Psicometrista presso l’Università Cattolica di<br />
Milano; nell’anno 1975 ha conseguito il diploma di<br />
Consigliere di Orientamento professionale presso<br />
l’Istituto di Studi Superiori Giuseppe Toniolo, frequentando<br />
poi il corso di perfezionamento in Psicopedagogia<br />
presso l’Università di Torino. Ha frequentato<br />
inoltre il Corso di Formazione in<br />
Psicoterapia Ipnotica <strong>del</strong>la Scuola Italiana di Ipnosi<br />
clinica e sperimentale negli anni 1987/1990. Dal<br />
1975 ha operato presso il Consorzio per l’Assistenza<br />
Medico-Psico-Pedagogica (CAMPP) di Udine. Nella<br />
sua attività professionale di psicologo – psicoterapeuta<br />
si è occupato di sostegno, abilitazione e riabilitazione<br />
di persone diveramente abili e <strong>del</strong>le loro<br />
famiglie. Si è inoltre occupato di problematiche<br />
psicologiche <strong>del</strong>l’età evolutiva. Negli anni<br />
1978/1980 ha fatto parte <strong>del</strong> Gruppo di Ricerca<br />
ORAO condotto dal Professor Scarpellini. Ha inoltre<br />
insegnato Tecniche terapeutiche e riabilitative nel<br />
Corso Biennale di Specializzazione per gli insegnanti<br />
di sostegno.<br />
Ha collaborato attivamente alla rivista <strong>del</strong> CAM-<br />
PP “H Incontri”.<br />
<strong>Il</strong> dott. Giorgio Tonolo durante il suo intervento<br />
Un momento <strong>del</strong>la premiazione <strong>del</strong> dott. Tito Cancian<br />
Dott. Giorgio Tonolo<br />
Laureato in filosofia a Roma presso l’Università<br />
Pontificia Salesiana nel 1965, si diploma in scienze<br />
sociali con specializzazione in <strong>Psicologi</strong>a nel 1967;<br />
nel 1971 consegue il Dottorato di ricerca presso la<br />
stessa Università.<br />
è stato docente di materie psicologiche presso<br />
l’Università Salesiana di Roma e presso l’Istituto<br />
Superiore di Scienze religiose <strong>del</strong>le Venezie (sede<br />
di Udine). Nel corso <strong>del</strong>la sua carriera si è occupato<br />
attivamente di psicologia scolastica e di assistenza<br />
psicopedagogica, sviluppando tali tematiche in diverse<br />
ricerche e volumi che ha pubblicato durante<br />
tutta la sua carriera.<br />
Ha svolto attività di docenza e ha promosso<br />
azioni dirette allo sviluppo <strong>del</strong>le tematiche di suo<br />
interesse presso Enti, Isituzioni scolastiche ed Associazioni.<br />
Ha condotto <strong>numero</strong>si corsi di formazione<br />
in ambito psicologico su argomenti quali<br />
“Elementi di <strong>Psicologi</strong>a e Tecniche <strong>del</strong>la Comunicazione”,<br />
“Training Autogeno”, “Autoformazione intrapsichica<br />
e relazionale”.<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 14
PSICOLOGIA SCOLASTICA: NUOVE<br />
PROSPETTIVE PER LA PROFESSIONE<br />
<strong>Il</strong> convegno regionale di novembre 2008<br />
e gli sviluppi in ambito nazionale<br />
La richiesta d’intervento <strong>del</strong>lo psicologo nella scuola<br />
è varia ed articolata in quanto si caratterizza in azioni<br />
che possono inquadrarsi in ambiti diversi quali ad<br />
esempio l’area <strong>del</strong>la prevenzione <strong>del</strong> disagio, gli aspetti<br />
relativi alla motivazione e all’apprendimento, il versante<br />
<strong>del</strong>la formazione <strong>degli</strong> insegnanti e <strong>del</strong>l’organizzazione<br />
scolastica, le modalità d’approccio nei centri di ascolto<br />
per gli studenti, le problematiche <strong>del</strong>l’integrazione connesse<br />
all’alunno portatore di handicap e via dicendo. Si<br />
tratta di ambiti d’intervento professionale molto ampi,<br />
che impongono allo psicologo una capacità di lettura<br />
dei bisogni e una dote di flessibilità entrambe necessarie<br />
per interagire adeguatamente in un sistema complesso<br />
composto da insegnanti, studenti e famiglie.<br />
Per meglio approfondire questo settore operativo<br />
(per altro storico <strong>del</strong>la nostra professione, basti ricordare<br />
che il vecchio ordinamento <strong>del</strong>la laurea in psicologia<br />
prevedeva l’indirizzo didattico per i laureati orientati ad<br />
operare in ambito scolastico), il Consiglio regionale<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, anche alla luce di una ricerca condotta dal<br />
CNOP sui servizi psicologici richiesti dalle scuole e sulle<br />
attività svolte dai colleghi in questo particolare ambito<br />
d’intervento, ha organizzato a Trieste nella giornata<br />
di sabato 9 novembre 2008 un convegno incentrato sulla<br />
psicologia scolastica.<br />
Nella prima parte <strong>del</strong> convegno il presidente Tonzar<br />
ha relazionato in merito alla situazione <strong>del</strong>la psicologia<br />
scolastica in Europa, comparandola con quella italiana.<br />
A seguito il professor Carlo Trombetta, che ha condotto<br />
la ricerca promossa dal Consiglio nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>,<br />
ha illustrato i risultati di quest’indagine identificando le<br />
caratteristiche <strong>del</strong>la domanda da parte <strong>del</strong>le scuole<br />
(considerando anche le specificità emergenti nelle diverse<br />
regioni) e la percezione dei bisogni operativi<br />
espressi dai colleghi che operano in questo specifico<br />
ambito professionale. È emerso un quadro variegato<br />
che coinvolge gli psicologi su diversi piani operativi e<br />
che richiede allo psicologo una grande flessibilità nella<br />
realizzazione di interventi “diretti” ed “indiretti”, dedicati<br />
cioè agli alunni, alle loro famiglie o agli operatori<br />
scolastici. Se uno <strong>degli</strong> obiettivi prioritari <strong>del</strong> Convegno<br />
consisteva nel tracciare un primo scenario relativamente<br />
agli approcci che lo psicologo mette in atto nella<br />
scuola e identificare i paradigmi che caratterizzano le<br />
buone pratiche <strong>del</strong>lo psicologo scolastico, è possibile<br />
affermare che l’esposizione <strong>del</strong>la ricerca ha colto pienamente<br />
l’obiettivo in questione.<br />
Sempre nella mattinata il prof. Gerbino, Preside <strong>del</strong>la<br />
Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’Università di Trieste, ha illustrato<br />
le caratteristiche <strong>del</strong> percorso formativo universitario<br />
<strong>del</strong>lo psicologo scolastico presentando le<br />
componenti costitutive <strong>del</strong> curriculum accademico attivato<br />
presso l’Ateneo triestino. L’ultimo intervento <strong>del</strong>la<br />
sezione generale è stato tenuto dalla prof.ssa Loredana<br />
Czerwinski Domenis <strong>del</strong>la Facoltà di Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />
<strong>del</strong>l’Università di Trieste, che si è soffermata su<br />
alcuni aspetti caratterizzanti il ruolo <strong>del</strong>lo psicologo<br />
scolastico, come ad esempio le funzioni di facilitatore e<br />
di catalizzatore dei processi all’interno <strong>del</strong> “sistema<br />
scuola”.<br />
Nella seconda parte <strong>del</strong>la giornata di studio si sono<br />
avvicendati diversi colleghi impegnati nei vari campi<br />
costitutivi l’area d’intervento <strong>del</strong>la psicologia scolastica<br />
che hanno portato contributi di varia natura: un excursus<br />
storico <strong>del</strong>le collaborazioni ed azioni svolte dagli<br />
psicologi a partire dalla Legge 517/77 d’integrazione <strong>del</strong><br />
minore diversamente abile nelle scuole di ogni ordine e<br />
grado (dr.ssa Bradaschia), una descrizione di alcune<br />
esperienze significative di lavoro indiretto svolto con gli<br />
insegnanti e le famiglie nell’ottica <strong>del</strong>l’empowerment<br />
(dott.ssa Degano e ins. Romano), un’illustrazione <strong>del</strong>le<br />
caratteristiche d’intervento <strong>del</strong> Servizio regionale di<br />
orientamento che, esperienza direi unica in campo nazionale,<br />
è composto da un team di psicologi che hanno<br />
il compito di indirizzare su percorsi specifici gli allievi<br />
che vogliono intraprendere un proprio iter di formazione<br />
scolastica e professionale (dott.ssa Giannetti). Sono<br />
stati toccate poi le problematiche connesse ai disturbi<br />
specifici d’apprendimento in relazione anche alle recenti<br />
Linee guida emanate sul tema (dott.ssa Lonciari),<br />
e le progettualità connesse all’esperienza dei Centri di<br />
ascolto (dr.ssa Kratter). Particolare interesse ha suscitato<br />
poi l’intervento portato <strong>del</strong>la collega dott.ssa Daniela<br />
Cellie a chiusura <strong>del</strong> convegno. Essendo un dirigente<br />
scolastico ed operando attualmente in ambito formativo<br />
la dott.ssa Cellie ha messo in evidenza con chiarezza il<br />
punto di vista <strong>del</strong>la scuola in riferimento alla figura <strong>del</strong>lo<br />
psicologo, sottolineando l’esigenza sentita dagli operatori<br />
scolastici di collaborare fattivamente e stabilmente<br />
con lo psicologo in relazione ai vari ambiti operativi<br />
precedentemente evidenziati.<br />
Un momento <strong>del</strong> Convegno<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 15
La partecipazione <strong>degli</strong> iscritti all’evento può certamente<br />
essere definita soddisfacente e ciò anche per l’interesse<br />
attivo di alcuni dirigenti scolastici ed insegnanti<br />
presenti al convegno.<br />
Sempre in tema di psicologia scolastica si segnala<br />
ancora l’importante iniziativa promossa dal CNOP a<br />
Roma e tenutasi il 19 febbraio <strong>2009</strong>, dove ha avuto luogo<br />
un incontro conoscitivo ed operativo tra tutti i referenti<br />
per la psicologia scolastica <strong>degli</strong> Ordini regionali.<br />
Si è trattato di una giornata piena di idee e di stimoli<br />
coordinata dal nostro presidente regionale dott. Tonzar<br />
Claudio, referente nazionale per la psicologia scolastica<br />
(oltre che Vicepresidente <strong>del</strong> CNOP), che ha visto tra<br />
l’altro anche la partecipazione <strong>del</strong>lo stesso Presidente<br />
nazionale <strong>del</strong> CNOP, dott. Palma. I referenti <strong>degli</strong> Ordini<br />
regionali hanno così potuto esporre le iniziative pianificate<br />
e realizzate per il sostegno alla professionalità<br />
<strong>del</strong>lo psicologo nella scuola evidenziando la necessità<br />
di costituire un gruppo di lavoro nazionale che permetta<br />
un confronto operativo sistematico ed uno scambio<br />
informativo sulle strategie di sviluppo in questo ambito<br />
professionale. L’obiettivo prioritario perseguito consiste<br />
nella formalizzazione istituzionale di un servizio di psicologia<br />
scolastica, come già avvenuto nella regione<br />
Abruzzo, o nella realizzazione di protocolli d’intesa<br />
specifici tra gli Ordini Regionali e gli Uffici Scolastici<br />
Regionali che pubblicizzino, formalizzino e rendano<br />
congruenti gli interventi che lo psicologo realizza nella<br />
scuola <strong>del</strong>l’autonomia.<br />
Oscar Dionis<br />
LA CONFERENZA STAMPA A TRIESTE<br />
PER IL VENTENNALE DELLA LEGGE<br />
56/89<br />
possiamo citare la psicologia <strong>del</strong>le emergenze, la psicologia<br />
gerontologica, la psicologia ambientale, la psicologia<br />
<strong>del</strong>lo sport, la psicologia economica, la psicologia<br />
<strong>del</strong> turismo, la psicologia <strong>del</strong> web…<br />
Durante la conferenza stampa è stato sottolineato<br />
che, nonostante la domanda di psicologia e di intervento<br />
psicologico sia in crescita, attualmente in Friuli Venezia<br />
Giulia si è raggiunto un rapporto tra psicologi e<br />
popolazione pari al 1,27 per mille abitanti (uno psicologo<br />
ogni circa 800 abitanti), rapporto che rende difficile<br />
il pieno inserimento professionale dei nuovi iscritti. Tra<br />
le diverse progettualità promosse dall’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia e presentate alla stampa<br />
spiccano il protocollo d’intesa stipulato con le Università<br />
e gli Erdisu di Udine e Trieste finalizzato a promuovere<br />
servizi di consulenza psicologica per gli studenti<br />
universitari e la recente proposta di istituire un servizio<br />
di psicologia scolastica per le istituzioni educative <strong>del</strong>la<br />
regione.<br />
Alla conferenza stampa sono intervenuti, oltre al<br />
sottoscritto, anche il Preside <strong>del</strong>la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a,<br />
prof. Walter Gerbino, e il dott. Angelo Arcicasa, in qualità<br />
di Segretario regionale <strong>del</strong>l’Associazione Unitaria<br />
<strong>Psicologi</strong> Italiani e membro <strong>del</strong> Consiglio d’amministrazione<br />
<strong>del</strong>l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza<br />
per gli <strong>Psicologi</strong>. Inoltre era anche presente il dott. Marco<br />
Vascotto, Presidente <strong>del</strong>l’Erdisu di Trieste, attore di<br />
una <strong>del</strong>le progettualità presentate. L’intervento <strong>del</strong> prof.<br />
Gerbino ha riguardato i temi <strong>del</strong>la formazione <strong>del</strong>lo psicologo<br />
in regione ed il ruolo <strong>del</strong>l’Università di Trieste in<br />
tale ambito. In particolare il preside <strong>del</strong>la Facoltà di<br />
<strong>Psicologi</strong>a ha ricordato come, nella nostra regione, anche<br />
per il corso di laurea in psicologia ricorra quest’anno<br />
il ventennale <strong>del</strong>la sua istituzione.<br />
<strong>Il</strong> 3 marzo <strong>2009</strong> a Trieste si è tenuta una conferenza<br />
stampa organizzata dall’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> Friuli<br />
Venezia Giulia in collaborazione con la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a<br />
per celebrare il ventennale <strong>del</strong>la legge d’ordinamento<br />
<strong>del</strong>la professione. Vent’anni di esercizio<br />
professionale <strong>degli</strong> psicologi nella nostra regione hanno<br />
comportato un’esperienza a tutto campo maturata in<br />
diversi settori e ambiti come la psicologia clinica e <strong>del</strong>la<br />
salute, la psicologia <strong>del</strong> lavoro e <strong>del</strong>le organizzazioni, la<br />
psicologia scolastica e educativa.<br />
La psicologia <strong>del</strong> nuovo millennio ha ormai superato<br />
i confini <strong>del</strong>la clinica e dei trattamenti psicoterapeutici<br />
allargando i propri spazi d’intervento. Oggi gli psicologi<br />
si trovano a dover affrontare nuove sfide: stress<br />
in ambito lavorativo, ansia per l’incertezza economica,<br />
bullismo, dipendenze da gioco…<br />
Sono molti i nuovi ambiti d’applicazione <strong>del</strong>la psicologia<br />
ai diversi contesti di vita quotidiana; tra questi<br />
Un momento <strong>del</strong>la Conferenza stampa<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 16
Dal 1989 l’impegno <strong>del</strong>l’Università di Trieste è stato<br />
costante, come testimoniano le <strong>numero</strong>se iniziative<br />
finalizzate alla formazione dei professionisti psicologi<br />
condotte in stretta collaborazione con l’<strong>Ordine</strong> regionale.<br />
Tra queste spiccano l’organizzazione dei tirocini professionali,<br />
la consolidata esperienza come sede d’esame<br />
di Stato, il tempestivo adeguamento alle molte innovazioni<br />
regolamentari che hanno reso più complesso e<br />
diversificato l’iter formativo dei laureati in psicologia<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la riforma <strong>del</strong> 3+2, l’esperienza <strong>del</strong>le<br />
Scuole di specializzazione recentemente adeguate alla<br />
nuova regolamentazione che prevede un percorso quinquennale<br />
successivo alla laurea magistrale. A seguito il<br />
dott. Angelo Arcicasa ha poi toccato alcune problematiche<br />
inerenti gli aspetti previdenziali <strong>del</strong>la professione,<br />
sottolineando anche l’importanza istituzionale <strong>del</strong>l’evento<br />
celebrato. Per la stampa, oltre ai giornalisti <strong>del</strong>la Rai,<br />
sono intervenute le principali testate regionali (<strong>Il</strong> Piccolo,<br />
<strong>Il</strong> Messaggero, il Gazzettino ed il Primorski Dnevnik)<br />
nonché emittenti televisivi e radiofoniche private <strong>del</strong>la<br />
regione (Telefriuli, Triveneta, Telequattro, Canale55, RadioAttività,<br />
RadioFantasy, Radio Nuova Trieste).<br />
L’evento, che è risultato essere un’ottima occasione<br />
per fare il punto su alcuni aspetti <strong>del</strong>la professione e<br />
per divulgare un’immagine sociale adeguata <strong>del</strong>lo psicologo,<br />
ha avuto un buon successo ed un’ampia risonanza<br />
mediatica. Nei giorni successivi al 3 marzo, infatti,<br />
sono usciti diversi articoli di stampa e sono state<br />
diffusi servizi televisivi e radiofonici che hanno illustrato<br />
i temi trattati durante l’incontro.<br />
ANNUNCIO CONVEGNO SU<br />
“TRA MEDICINA E PSICOLOGIA:<br />
DUE DISCIPLINE A CONFRONTO.<br />
I PERCORSI COMUNI”<br />
Claudio Tonzar<br />
L’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia e<br />
l’<strong>Ordine</strong> dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri <strong>del</strong>la provincia<br />
di Trieste (OMCeO) stanno organizzando congiuntamente<br />
un workshop intitolato “Tra medicina e<br />
psicologia: due discipline a confronto. I percorsi comuni”.<br />
L’evento formativo intende realizzare un percorso<br />
di integrazione e confronto tra la professione di medico<br />
e quella di psicologo-psicoterapeuta. Durante il workshop<br />
verranno analizzati i rispettivi codici deontologici<br />
e comparati alcuni aspetti normativi specifici <strong>del</strong>le<br />
due professioni. Inoltre saranno esaminati e discussi 4<br />
casi clinici di interesse comune che prevedono nell’operatività<br />
l’integrazione tra le professionalità <strong>del</strong> medico e<br />
<strong>del</strong>lo psicologo. Nello specifico verranno presi in esame<br />
i seguenti ambiti: infanzia e adolescenza, le dipendenze<br />
in età adulta, i deficit cognitivi e i rapporti con le<br />
famiglie <strong>del</strong>l’anziano, il disagio sociale.<br />
L’evento, in corso di accreditamento ECM, si terrà il<br />
pomeriggio <strong>del</strong> 13 novembre <strong>2009</strong> presso la sala convegni<br />
OMCeO di Trieste sita in piazza Goldoni. Ulteriori<br />
informazioni saranno disponibili a breve sul sito <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>; oppure per informazioni sarà possibile<br />
rivolgersi alla segreteria <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>,<br />
via e-mail o telefonicamente. La partecipazione è<br />
gratuita ma, in considerazione <strong>del</strong>la dimensione pratico-operativa<br />
<strong>del</strong>l’evento, sarà richiesta la prescrizione<br />
in quanto il <strong>numero</strong> di partecipanti previsto è pari a 20<br />
psicologi e 20 medici.<br />
Cosa è la PEC e a cosa serve<br />
L’acronimo PEC identifica un sistema di posta elettronica,<br />
simile alla posta elettronica standard, nel quale al mittente<br />
viene fornita documentazione elettronica, con valenza<br />
legale, attestante l’invio e la consegna di documenti<br />
informatici come stabilito dalla vigente normativa (DPR 11<br />
febbraio 2005 n. 68). La PEC è nata con l’obiettivo di tranotizie<br />
POSTA ELETTRONICA CERtIFICATA<br />
(PEC) E ALTRI SERVIZI<br />
GRATUITI PER GLI PSICOLOGI<br />
Cari colleghi, ho il piacere di comunicarvi che il Consiglio<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia, al<br />
fine di fornire un servizio agli iscritti e di realizzare il dettato<br />
<strong>del</strong>la legge 28 gennaio <strong>2009</strong>, n. 2, ha <strong>del</strong>iberato di<br />
offrire gratuitamente una casella di posta elettronica certificata<br />
(PEC) ad ogni iscritto all’Albo.<br />
L’attivazione <strong>del</strong> servizio comporterà un sicuro risparmio<br />
di denaro e di tempo per tutti i professionisti. L’ iscritto,<br />
infatti, per rivolgersi all’<strong>Ordine</strong> e alle altre pubbliche<br />
amministrazioni potrà utilizzare tale servizio a sostituzione<br />
<strong>del</strong>la posta raccomandata. <strong>Il</strong> professionista, inoltre, potrà<br />
ovviamente utilizzare la casella PEC anche per ricevere e<br />
inviare messaggi ad altre caselle e-mail, PEC o non PEC.<br />
Questo progetto, che impegna risorse economiche e umane<br />
<strong>del</strong> nostro Consiglio, ha visto agire l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
come capofila tra le Pubbliche Amministrazioni in Italia<br />
nell’ottica <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>del</strong>l’informatizzazione <strong>del</strong>la<br />
pubblica amministrazione e <strong>del</strong>l’interazione tra il cittadino<br />
e le istituzioni. Si auspica che il servizio offerto consenta<br />
anche di sviluppare sempre maggiori relazioni all’interno<br />
<strong>del</strong>la comunità professionale.<br />
Perché la PEC<br />
La legge 28 gennaio <strong>2009</strong>, n. 2 all’art. 7 prevede che,<br />
entro il 31 dicembre <strong>2009</strong>, “i professionisti iscritti in albi ed<br />
elenchi con legge <strong>del</strong>lo stato comunichino ai rispettivi ordini<br />
o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata”.<br />
Inoltre l’art.16 comma 7 <strong>del</strong> Decreto Legge 29 novembre<br />
2008, n. 185 impone agli ordini e ai collegi di<br />
pubblicare in un elenco riservato, consultabile in via telematica<br />
esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni, i<br />
dati identificativi <strong>degli</strong> iscritti con il relativo indirizzo di<br />
posta elettronica certificata.<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 17
sferire su digitale il concetto di raccomandata con ricevuta<br />
di ritorno. L’adozione <strong>del</strong> mezzo e-mail garantisce, oltre<br />
alla semplicità d’uso, una velocità di consegna non paragonabile<br />
ai mezzi tradizionali. L’uso di una casella di posta<br />
elettronica certificata consente agli utenti un maggior grado<br />
di certezza, sia riguardo all’invio dei messaggi che<br />
all’effettiva ricezione <strong>degli</strong> stessi, permettendo in alcuni<br />
casi alle comunicazioni via e-mail di sostituire la raccomandata<br />
nel caso di comunicazioni con i possessori di<br />
casella PEC.<br />
Questo è possibile in quanto la posta certificata ha le<br />
seguenti caratteristiche:<br />
a) garantisce che il messaggio proviene da un gestore di<br />
posta certificato e da uno specifico indirizzo e-mail certificato;<br />
b) garantisce che il messaggio non può essere stato alterato<br />
durante la trasmissione;<br />
c) garantisce la privacy totale <strong>del</strong>la comunicazione, avvenendo<br />
lo scambio dati in ambiente sicuro;<br />
d) garantisce al mittente la certezza <strong>del</strong>l’avvenuto recapito<br />
<strong>del</strong>l’e-mail alla casella di posta certificata destinataria,<br />
con la spedizione di una ricevuta di consegna, in modo<br />
analogo alla tradizionale racco mandata A/R, e con lo<br />
stesso valore legale;<br />
e) garantisce il destinatario da eventuali contestazioni in<br />
merito ad eventuali messaggi non ricevuti e dei quali il<br />
mittente sostiene l’avvenuto l’invio;<br />
f) garantisce in modo inequivocabile l’attestazione <strong>del</strong>la<br />
data di consegna e di ricezione <strong>del</strong> messaggio e conserva<br />
la traccia <strong>del</strong>la comunicazione avvenuta fra mittente<br />
e destinatario.<br />
Come funziona la PEC<br />
Affinché abbiano valenza legale i messaggi di posta<br />
certificata devono essere spediti tra 2 caselle, e quindi<br />
domini, certificati. Quando il mittente possessore di una<br />
casella di PEC invia un messaggio ad un altro utente<br />
certificato, il messaggio viene raccolto dal gestore <strong>del</strong><br />
dominio certificato (punto d’accesso) che lo racchiude in<br />
una busta di trasporto e vi applica una firma elettronica<br />
in modo da garantire inalterabilità e provenienza. Successivamente<br />
il messaggio viene indirizzato al gestore di<br />
PEC destinatario che verifica la firma e lo consegna al<br />
destinatario. Una volta consegnato il messaggio, il gestore<br />
PEC destinatario invia una ricevuta di avvenuta consegna<br />
all’utente mittente che può essere quindi certo che il<br />
suo messaggio è giunto a destinazione.<br />
La Posta Certificata sfruttando crittografia e protocolli<br />
di sicurezza riesce a fornire agli utenti un servizio sicuro<br />
che sostituisce integralmente il tradizionale servizio di posta<br />
(elettronica e cartacea), mettendosi inoltre al riparo da<br />
spam, abusi e disguidi.<br />
Come si attiva la casella PEC offerta<br />
gratuitamente dal Consiglio dall’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia?<br />
Dal mese di agosto sarà attivo sul sito <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong><br />
Friuli Venezia Giulia (www.psicologi.fvg.it) uno specifico<br />
link che condurrà all’Area servizi per gli psicologi italiani<br />
(https://areariservata.psy.it) <strong>del</strong> Consiglio nazionale<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.<br />
Per attivare la casella PEC offerta <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia è necessario essere iscritti<br />
all’area riservata <strong>del</strong> sito internet <strong>del</strong> CNOP. Chi fosse già<br />
iscritto potrà iniziare la procedura di attivazione dal punto<br />
4. Per chi non lo fosse la procedura d’attivazione dovrà<br />
iniziare dal punto 1.<br />
Fasi per l’attivazione<br />
<strong>del</strong>la casella PEC personale<br />
1. lo psicologo accede all’Area Riservata <strong>del</strong> sito <strong>del</strong><br />
CNOP (https://areariservata.psy.it);<br />
2. dal menu di sinistra fa click su “Registrazione <strong>Psicologi</strong>”<br />
ed inserisce i dati richiesti (cognome, nome, data di<br />
iscrizione all’<strong>Ordine</strong>, indirizzo di posta elettronica) e<br />
chiede l’iscrizione;<br />
3. lo psicologo riceve una mail per l’avvenuta iscrizione;<br />
conferma l’iscrizione, e riceve subito dopo una mail<br />
contenente la password a lui assegnata (lo username<br />
corrisponderà al proprio indirizzo di posta elettronica);<br />
4. lo psicologo si ricollega all’area riservata, fa il “login”<br />
(al primo “login” l’iscritto dovrà cambiare password)<br />
ed entra nell’Area Riservata;<br />
5. nel menu di sinistra seleziona l’opzione “Posta Elettronica<br />
Certificata”;<br />
6. comparirà un file in formato PDF da scaricare e da<br />
stampare;<br />
7. il PDF conterrà:<br />
a) il logo <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e la scritta “<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>”;<br />
b) le istruzioni per l’utilizzo <strong>del</strong> modulo;<br />
c) la data;<br />
d) i dati <strong>del</strong>l’iscritto;<br />
e) l’indirizzo PEC che gli sarà assegnato;<br />
f) i termini e condizioni di utilizzo <strong>del</strong>la casella<br />
PEC;<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 18
g) il consenso all’utilizzo <strong>del</strong>la PEC da parte <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
per tutti i procedimenti ufficiali <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>;<br />
h) l’assunzione di responsabilità per l’uso <strong>del</strong>la casella<br />
PEC;<br />
i) lo spazio per la data e la firma;<br />
l) il codice per la lettura ottica;<br />
8. lo psicologo scarica e stampa il PDF lo firma, e lo invia<br />
al CNOP;<br />
9. l’invio dovrà essere effettuato tramite posta ordinaria<br />
(l’invio via fax potrebbe creare problemi nella trasmissione/codifica<br />
<strong>del</strong> codice a barre che verrà identificato<br />
tramite scanner);<br />
10. il CNOP riceve gli stampati firmati dagli iscritti;<br />
a) conserva l’immagine <strong>del</strong>lo stampato con la firma<br />
<strong>del</strong>l’iscritto;<br />
b) genera una password temporanea;<br />
c) invia una mail all’iscritto dove gli si comunicano:<br />
indirizzo PEC, password, URL dove collegarsi, istruzioni<br />
varie sulla configurazione <strong>del</strong> suo client di<br />
posta elettronica; al primo login l’iscritto dovrà<br />
cambiare password.<br />
L’indirizzo PEC assegnato sarà <strong>del</strong> tipo nome + cognome<br />
+ codnumericocasuale@psypec.it. La normativa prevede<br />
che solo la pubblica amministrazione abbia la possibilità<br />
di accedere ed utilizzare gli elenchi PEC, mentre i<br />
privati non potranno avere accesso diretto né tantomeno<br />
la possibilità di ricostruire una rubrica a partire solo da<br />
nome e cognome. Tutte le volte successive che l’iscritto,<br />
avendo fatto login nell’Area Riservata, farà click nel menu<br />
di sinistra su “Posta Elettronica Certificata” gli verranno ricomunicate<br />
tutte le informazioni di cui al punto 10.c).<br />
A chi chiedere informazioni in caso di<br />
eventuali difficoltà nella fase di attivazione<br />
<strong>del</strong>la casella PEC?<br />
Per problematiche di questo genere è possibile contattare<br />
l’ufficio <strong>del</strong> Consiglio nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
scrivendo al seguente indirizzo e-mail: info@cnopsicologi.it<br />
.<br />
Caratteristiche tecniche <strong>del</strong>la casella PEC<br />
Dimensione <strong>del</strong>la casella PEC<br />
Dimensione massima messaggi inviabili<br />
(compresi allegati)<br />
Numero massimo destinatari<br />
supportati in un solo invio<br />
Sistema per la rilevazione virus informatici<br />
Sistema per rilevazione spamming<br />
su mail non certificate (la normativa non consente<br />
l’utilizzo di sistema antispamming su messaggi di<br />
posta elettronica certificata<br />
Ricezione mail non PEC (una funzione <strong>del</strong>la casella<br />
consente di impostare la ricezione<br />
dei messaggi non certificati direttamente sulla<br />
propria casella Pec o attivando un forward verso<br />
un’altra casella non certificata<br />
1 GB<br />
50MB<br />
500<br />
si<br />
si<br />
si<br />
Assistenza specialistica telefonica dal lunedì al<br />
venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00<br />
Accesso webmail - Consultazione casella tramite<br />
Browser Internet in lingua italiana<br />
Dichiarazione Certificazione Casella<br />
Anche l’ufficio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia si<br />
doterà di una casella di PEC con l’intento di incrementare<br />
ulteriormente la comunicazione con voi mediante questo<br />
servizio.<br />
Colgo l’occasione, infine, per ricordare che, sempre<br />
all’interno <strong>del</strong>l’Area servizi per gli psicologi italiani attiva<br />
sul sito <strong>del</strong> CNOP (www.psy.it), è possibile consultare<br />
una rassegna stampa quotidiana di interesse per la professione<br />
tratta da 30 importanti testate nazionali e, soprattutto,<br />
è possibile avere accesso alla Banca dati EB-<br />
SCO “Psychology and Behavioral Sciences Collection”<br />
dove sono disponibili più di 550 riviste scientifiche<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la psicologia, <strong>del</strong>la psichiatria e <strong>del</strong>le<br />
scienze comportamentali in full text, consultabili e scaricabili<br />
in modo semplice e completamente gratuito.<br />
Nella speranza che l’attivazione di queste progettualità<br />
possano incrementare l’interazione tra ricerca scientifica e<br />
pratica professionale sviluppando al contempo un rapporto<br />
sempre più sistematico tra l’istituzione ordinistica e<br />
gli iscritti, vi saluto cordialmente e vi auguro buone ferie.<br />
si<br />
si<br />
si<br />
Claudio Tonzar<br />
PROTOCOLLO D’INTESA TRA CONSIGLIO<br />
NAZIONALE ORDINE DEGLI PSICOLOGI<br />
E GUARDIA DI FINANZA<br />
PER L’ASSISTENZA PSICOLOGICA<br />
E PSICOTERAPEUTICA<br />
<strong>Il</strong> 18 maggio <strong>2009</strong> è stato firmato a Roma un Protocollo<br />
d’intesa tra la Guardia di Finanza e il Consiglio nazionale<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> per accrescere la cultura<br />
<strong>del</strong> benessere e la qualità <strong>del</strong>la vita in ambito militare. Agli<br />
appartenenti al Corpo e ai loro familiari viene proposta<br />
un’offerta organica e qualificata di prestazioni psicologiche<br />
e psicoterapeutiche che potranno essere erogate dagli<br />
psicologi e dagli psicologi-psicoterapeuti iscritti alla sezione<br />
A <strong>del</strong>l’Albo che manifesteranno la volontà di aderire al<br />
sopraccitato Protocollo. <strong>Il</strong> testo <strong>del</strong>l’accordo è disponibile<br />
sul sito <strong>del</strong> CNOP all’indirizzo www.psy.it. Per aderire<br />
all’iniziativa basta accedere all’area servizi per gli psicologi<br />
italiani (attivata sullo stesso sito), iscriversi se non lo si<br />
è ancora fatto, scaricare il modulo di adesione ed inviarlo<br />
debitamente firmato al Consiglio nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>. Questo protocollo d’intesa rappresenta<br />
un’ottima opportunità per promuovere la professione di<br />
psicologo nella società civile affinché l’utenza possa fruire<br />
di adeguate prestazioni professionali finalizzate alla promozione<br />
<strong>del</strong> benessere e <strong>del</strong>la salute.<br />
Claudio Tonzar<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 19
ANGELO ARCICASA PRESIDENTE<br />
DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />
DELL’ENPAP<br />
A seguito <strong>del</strong>le elezioni per il rinnovo <strong>del</strong>le cariche<br />
<strong>del</strong>l’Enpap (Consiglio di Amministrazione e Consiglio di<br />
Indirizzo) il nostro collega dott. Angelo Arcicasa, già<br />
membro <strong>del</strong> C.d.A. <strong>del</strong>l’Enpap, è stato nominato Presidente<br />
<strong>del</strong>l’Ente stesso. Al collega, che ha ricevuto ampi consensi<br />
a livello nazionale, vanno le più sentite congratulazioni<br />
per l’importante carica istituzionale. Ancora una<br />
volta, come in precedenti occasioni, gli psicologi <strong>del</strong> Friuli<br />
Venezia Giulia si sono distinti per il raggiungimento di<br />
importanti incarichi nazionali a favore <strong>del</strong>l’intera comunità<br />
<strong>degli</strong> psicologi.<br />
ANNUNCIO CONVEGNO SU<br />
ETNOPsiCHIATRIA E LAVORO<br />
ETNOLOGICO<br />
L’Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 “Isontina”, i Servizi<br />
Sanitari n. 2 “Isontina”, in collaborazione con il Polo goriziano<br />
<strong>del</strong>l’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste, stanno organizzando<br />
un convegno intitolato “Etnopsichiatria e lavoro etnoclinico.<br />
Storie, culture e mediazioni nelle pratiche di cura<br />
e terapeutiche”. L’evento, in corso di accreditamento ECM,<br />
si terrà a Gorizia il 26 e 27 ottobre <strong>2009</strong> presso l’Aula Magna<br />
<strong>del</strong> Polo didattico universitario in via Alviano.<br />
Per ulteriori informazioni scrivere al seguente indirizzo:<br />
etnopsichiatria@ass2.sanita.fvg.it<br />
gruppi e commissioni di lavoro <strong>del</strong>l’ordine<br />
GRUPPO DI LAVORO<br />
SULLA PSICOLOGIA DELLO SPORT<br />
Proposta di costituzione di un Gruppo di lavoro<br />
sulla <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo Sport<br />
e linee operative per l’anno <strong>2009</strong><br />
In Italia - come nella nostra regione - la psicologia<br />
<strong>del</strong>lo sport ha vissuto negli ultimi tempi una importante<br />
fase di sviluppo, trainata dall’andamento in crescita <strong>del</strong>la<br />
domanda di prestazioni a contenuto psicologico sia a livello<br />
agonistico che amatoriale in linea con alcune tendenze<br />
rilevate a livello nazionale, come “l’aumento<br />
<strong>del</strong>l’aspettative di vita, la diffusione di attività sportive non<br />
agonistiche e pratiche fisico-motorie, la continua richiesta<br />
di personale per il supporto tecnico e organizzativo verso<br />
forme di attività a livello di base…” (Monitoraggio CONI,<br />
Roma 2003).<br />
Un dato indicativo a livello locale riguarda il <strong>numero</strong><br />
di impianti sportivi censiti in Friuli Venezia Giulia, che<br />
secondo stime non ancora definitive si aggirerebbe attorno<br />
alle 3000 unità.<br />
A fronte di tali premesse, si rilevano tuttavia in questa<br />
area <strong>degli</strong> importanti margini di sviluppo a livello operativo<br />
e istituzionale, relative in prima istanza all’esigenza di<br />
sottolineare e definire l’ambito di intervento <strong>del</strong>la figura<br />
<strong>del</strong>lo psicologo nei diversi contesti operativi, e ciò nei<br />
confronti <strong>del</strong> soggetto <strong>del</strong>la domanda di psicologia in ambito<br />
sportivo ma anche verso coloro che già operano sul<br />
fronte <strong>del</strong>l’offerta o verso i colleghi che intendono operare<br />
in tale contesto e mirino all’acquisizione <strong>del</strong>le opportune<br />
competenze professionali.<br />
Tale obiettivo non può non basarsi su una opportuna<br />
rilevazione <strong>del</strong>la realtà operativa attuale <strong>del</strong>la psicologia<br />
<strong>del</strong>lo sport in regione, che tenga conto ove possibile di<br />
quella parte <strong>del</strong>la domanda a cui spesso rispondono soggetti<br />
privi <strong>del</strong>le necessarie competenze e requisiti professionali.<br />
In secondo luogo risulta importante far si che lo psicologo<br />
assuma una maggior forza interlocutoria nei contesti<br />
in cui è chiamato ad operare assieme agli altri professionisti<br />
che gravitano attorno all’area <strong>del</strong>lo sport, e in tal<br />
senso si rende necessario mirare ad una maggiore rappresentatività<br />
a livello istituzionale <strong>del</strong>la professione di psicologo.<br />
In linea con tali indicazioni, il gruppo di lavoro sulla<br />
psicologia <strong>del</strong>lo sport si prefigge di definire e di<br />
svolgere alcuni interventi su tre principali direttive: l’acquisizione<br />
di maggior rappresentatività a livello istituzionale<br />
regionale con particolare riferimento alla futura Conferenza<br />
Regionale <strong>del</strong>lo Sport; la rilevazione <strong>del</strong>le<br />
caratteristiche e componenti <strong>del</strong>la offerta di psicologia in<br />
ambito sportivo a livello regionale e <strong>del</strong>la dimensione occupazionale<br />
<strong>degli</strong> psicologi che operano in questo ambito;<br />
la promozione <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong>lo sport attraverso<br />
azioni volte a favorire la conoscenza - da parte sia <strong>degli</strong><br />
operatori di questo contesto sia da parte dei committenti<br />
e destinatari - <strong>degli</strong> ambiti operativi, <strong>degli</strong> strumenti e <strong>del</strong>le<br />
tecniche propri <strong>del</strong>lo psicologo anche in relazione agli<br />
elementi di contiguità rispetto alle altre figure professionali<br />
che operano in ambito sportivo. In funzione di tali<br />
obiettivi il gruppo di lavoro intende proporre ipotesi di<br />
intervento e progettualità specifiche al Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.<br />
Daranno il loro contributo sul piano professionale,<br />
tecnico e operativo, anche per la loro attivazione oltre al<br />
sottoscritto (Referente) e al dott. Stefano Roncali, segretario<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> i seguenti professionisti:<br />
• prof. Tiziano Agostini, Professore ordinario per il<br />
SSD M-PSI/01 <strong>del</strong>la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’Università<br />
<strong>degli</strong> Studi di Trieste e docente <strong>del</strong> corso di<br />
Metodologia <strong>del</strong>la Ricerca <strong>Psicologi</strong>ca applicata allo<br />
Sport <strong>del</strong>la stessa facoltà;<br />
• dott. Giovanni Righi, dottorato di Ricerca conseguito<br />
presso il Dipartimento di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’Università<br />
<strong>degli</strong> Studi di Trieste, è anche membro <strong>del</strong><br />
Comitato Provinciale Fidal di Trieste, incaricato dei<br />
progetti per l’attività giovanile e dei rapporti con le<br />
Istituzioni;<br />
• dott.ssa Marina Gerin Birsa, psicologa, Docente<br />
ad invito di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>la Devianza e dei Comportamenti<br />
a Rischio nello Sport, corso di laurea di<br />
<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’educazione indirizzo sportivo, Universita’<br />
Salesiana di Mestre (VE), collabora con diverse<br />
Società realtà sportive <strong>del</strong> territorio e attraverso<br />
il centro di in ambito formativo;<br />
• dott. Francesco Strano, psicologo psicoterapeuta,<br />
collabora a livello professionale con alcune società<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 20
sportive a livello regionale per attività rivolte ad atleti<br />
e staff tecnico;<br />
• dott.ssa Cristina Lizzi, psicologa, ha partecipato a<br />
diversi corsi e master sulla psicologia <strong>del</strong>lo sport,<br />
collabora con alcune strutture sportive e con alcune<br />
agenzie formative a livello regionale in qualità di<br />
docente di corsi sulla psicologia <strong>del</strong>lo sport;<br />
• dott. David Daris, psicologo psicoterapeuta, atleta<br />
a livello nazionale nel campo <strong>del</strong>l’atletica leggera,<br />
ha seguito una formazione specifica in psicologia<br />
<strong>del</strong>lo sport e ha svolto attività in tale ambito a livello<br />
di ricerca e formazione, collaborando inoltre in<br />
tal senso con alcune realtà <strong>del</strong> mondo sportivo a<br />
livello regionale;<br />
• dott.ssa Anna Nosella, psicologa, vanta una formazione<br />
specifica in psicologia <strong>del</strong>lo sport e opera<br />
a livello libero professionale in tale ambito attraverso<br />
attività rivolta ad allenatori ed atleti in diverse<br />
discipline;<br />
• dott.ssa Alessia Iacuzzi, psicologa psicoterapeuta,<br />
riporta una formazione specifica nell’ambito <strong>del</strong>la<br />
psicologia <strong>del</strong>lo sport e attiva nella progettazione e<br />
gestione di progetti formativi a livello regionale e<br />
consulente nello stesso ambito;<br />
• dott. Giandomenico Bagatin, psicologo, da alcuni<br />
anni consulente a livello di libero professionale<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong>lo sport a livello regionale,<br />
collabora con il Centro Regionale di Medicina<br />
<strong>del</strong>lo Sport; già atleta (Rugby) a livello nazionale.<br />
GRUPPO DI LAVORO<br />
SULLA PSICOLOGIA SCOLASTICA<br />
Emanuele Bottoli<br />
Indirizzi operativi per l’anno <strong>2009</strong><br />
Durante il 2008 l’attività svolta dal gruppo di lavoro<br />
sulla psicologia scolastica è stata caratterizzata dall’approfondimento<br />
<strong>del</strong>le tipologie <strong>degli</strong> interventi psicologici<br />
richiesti e attivati nelle scuole.<br />
In tal senso è stata organizzato il convegno <strong>del</strong>l’8<br />
novembre che ha voluto rappresentare l’occasione per<br />
proporre un bilancio sullo stato <strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong>la psicologia<br />
scolastica sul piano professionale e legislativo attivando<br />
un confronto teorico/operativo tra esperti accademici<br />
<strong>del</strong> campo in questione, gli psicologi che<br />
intervengono nelle scuole di ogni ordine e grado e<br />
negli ambiti dedicati alla formazione/inserimento lavorativo,<br />
gli operatori scolastici (docenti, dirigenti ed<br />
educatori), i responsabili <strong>degli</strong> Enti Locali e tutti coloro<br />
che operano per lo sviluppo <strong>del</strong>la scuola.<br />
Le prossime azioni <strong>del</strong> gruppo di lavoro, anche a<br />
partire dai dati raccolti ed elaborati dalla ricerca promossa<br />
tra il 2006 e il 2007 dall’<strong>Ordine</strong> Nazionale <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> ed illustrata nella giornata congressuale dal<br />
prof. Trombetta, consistono nell’elaborare una linea<br />
operativa tesa a coinvolgere e sensibilizzare gli enti e<br />
le istituzioni preposte (Regione, Ufficio scolastico regionale,<br />
Uffici scolastici provinciali, Amministrazioni<br />
provinciali ecc.) a realizzare, come in altre regioni italiane,<br />
protocolli d’intesa o proposte normative finalizzate<br />
ad attivare, anche in via sperimentale, servizi di<br />
psicologia scolastica anche nella nostra regione.<br />
In considerazione di questo ulteriore indirizzo operativo<br />
emerge la necessità di ampliare il gruppo di lavoro<br />
sulla psicologia scolastica avvalendosi <strong>del</strong>l’esperienza<br />
di professionisti psicologi che operano nella<br />
scuola e ricoprono incarichi dirigenziali all’interno di<br />
questa specifica realtà istituzionale.<br />
Tra i vari colleghi che annoverano oltre un’esperienza<br />
professionale di psicologo, anche quella di operatore<br />
<strong>del</strong>la scuola, la dott.ssa Daniela Cellie presenta<br />
una competenza professionale rispondente agli obiettivi<br />
attuali <strong>del</strong> gruppo <strong>del</strong>la psicologia scolastica: la dott.<br />
ssa Cellie infatti, oltre che psicologa, è dirigente scolastico,<br />
si è occupata di formazione <strong>degli</strong> insegnanti<br />
all’IRRE ed attualmente svolge attività di supervisore<br />
per il Tirocinio presso la Facoltà di Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />
<strong>del</strong>l’Università di Trieste. La dott.ssa Daniela<br />
Cellie, proprio perché esperta dei bisogni e <strong>degli</strong> interventi<br />
psicologici dal punto di vista <strong>del</strong>la scuola entrerà<br />
a far parte <strong>del</strong> gruppo di lavoro per la psicologia scolastica<br />
a partire dal <strong>2009</strong>.<br />
In considerazione di una particolare richiesta di intervento<br />
psicologico da parte <strong>del</strong>la scuola relativamente<br />
al versante organizzativo, esigenza particolarmente<br />
sentita dagli insegnanti e dai dirigenti scolastici, entra a<br />
far parte <strong>del</strong> gruppo di lavoro anche la dott.ssa Anna<br />
Degano, psicologa esperta in questo particolare campo<br />
operativo.<br />
A questo punto, oltre al Presidente Tonzar e ai consiglieri<br />
Bottoli e Dionis, il gruppo per la psicologia scolastica<br />
sarà così composto:<br />
Professoressa Loredana Domenis, dott.ssa M.B. Debeden,<br />
dott.ssa Fabiana Burco, (già membri <strong>del</strong> gruppo<br />
durante l’anno 2008), la dott.ssa Cellie Daniela e la<br />
dott.ssa Anna Degano.<br />
Oscar Dionis<br />
GRUPPO DI LAVORO SULLA PSICOLOGIA<br />
NEL TERZO SETTORE<br />
Indirizzi operativi per l’anno <strong>2009</strong><br />
Nel 2008 il gruppo di lavoro <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> sul “III settore”<br />
ha concluso la realizzazione di uno studio finalizzato<br />
a comprendere e a descrivere i contesti lavorativi<br />
dei laureati in psicologia inseriti nelle organizzazioni<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 21
no-profit. I risultati sono stati presentati ad un convegno<br />
tenutosi il giorno 8 marzo a Trieste e intitolato “Le<br />
competenze psicologiche nel terzo settore: motivazioni,<br />
attività e competenze”. L’indagine, con una attenta<br />
ricognizione <strong>del</strong> terzo settore attivo sul territorio <strong>del</strong><br />
Friuli Venezia Giulia e con una puntuale analisi in ciascuna<br />
realtà individuata, ha rilevato e quantificato la<br />
presenza di laureati in psicologia inseriti (lavorativamente<br />
o in qualità di volontari) in organizzazioni non<br />
profit a prescindere dall’iscrizione all’<strong>Ordine</strong> e dall’inquadramento<br />
professionale. Essi sono risultati essere in<br />
totale più di 500 e, di questi, circa 400 sono iscritti regolarmente<br />
all’<strong>Ordine</strong>.<br />
È emersa, inoltre, una grande varietà di esperienze<br />
lavorative nelle quali lo psicologo è inserito – anche se<br />
non in tutti casi - con un alto grado di soddisfazione<br />
personale; alcuni limiti sicuramente derivano dal mancato<br />
riconoscimento <strong>del</strong> proprio ruolo professionale.<br />
Emerge quindi l’esigenza di individuare alcune<br />
aree di intervento dove l’azione <strong>del</strong>lo psicologo risulta<br />
rilevante per favorire la sua promozione e valorizzazione.<br />
A tal fine diviene inoltre necessario un confronto<br />
costante con gli ordini <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong>le<br />
altre regioni italiane che si occupano anch’essi di psicologia<br />
nel terzo settore. Appare infatti indispensabile<br />
ideare e proporre azioni congiunte tese alla creazione<br />
di un contesto favorevole (anche presso gli enti pubblici<br />
committenti/partner) per lo sviluppo <strong>del</strong>la professionalità<br />
psicologica nel terzo settore intesa quale risorsa<br />
necessaria al miglioramento <strong>del</strong>la qualità dei servizi<br />
offerti.<br />
A partire da queste considerazioni, il gruppo di lavoro<br />
intende, durante l’anno <strong>2009</strong>, raggiungere i seguenti<br />
obiettivi:<br />
1. sviluppare occasioni di confronto con esperti <strong>del</strong><br />
settore no-profit appartenenti ad Ordini di altre regioni<br />
al fine di individuare azioni comuni finalizzate<br />
allo sviluppo <strong>del</strong>la professionalità <strong>del</strong>lo psicologo;<br />
2. individuare nuovi spazi di intervento e opportunità<br />
di sviluppo professionale nel terzo settore; in particolare<br />
si intende determinare le aree specifiche dei<br />
servizi <strong>del</strong> no-profit all’interno <strong>del</strong>le quali l’intervento<br />
psicologico trova la sua maggiore efficacia, al<br />
fine di promuoverlo come azione necessaria alla<br />
crescita <strong>del</strong>la qualità dei servizi;<br />
3. offrire un contributo effettivo allo sviluppo di occasioni<br />
formative coerenti con le competenze psicologiche<br />
messe in campo nel no-profit.<br />
<strong>Il</strong> gruppo di lavoro per la psicologia nel “III settore”<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia nel<br />
<strong>2009</strong> sarà composto da:<br />
Stefano Roncali (Referente)<br />
Veronica Pinatti<br />
Roberto Eletto<br />
Barbara Medeot<br />
Tiziana Paciotta<br />
Fernanda Zanier<br />
Alessia Favretto<br />
Bruno Foti<br />
Silvia Pontin<br />
Stefano Roncali<br />
GRUPPO DI LAVORO SULL’ANZIANO<br />
Lavori in corso per nuove progettualità<br />
<strong>Il</strong> Gruppo di Lavoro sull’anziano nel <strong>2009</strong> ha avuto<br />
poche occasioni di incontrarsi ma a distanza ha lavorato<br />
nella stesura <strong>del</strong>le linee guida e <strong>del</strong>le buone prassi,<br />
ora si stanno raccogliendo i materiali prodotti da tutti i<br />
membri <strong>del</strong> gruppo.<br />
<strong>Il</strong> gruppo intende lavorare su tale documento in<br />
modo da poter proporre un lavoro accessibile agli addetti<br />
ai lavori e soprattutto ai non addetti, un modo<br />
quindi per presentare la professione e le potenzialità,<br />
oltre che la grande plasticità che essa richiede, in particolare<br />
con l’anziano e le istituzioni che li accolgono.<br />
Nello specifico, per il prossimo futuro, il gruppo<br />
intende:<br />
• creare <strong>del</strong>le linee guida che il gruppo preferisce<br />
chiamare Buone prassi, attraverso la stesura di un<br />
documento in cui venga presentata la figura <strong>del</strong>lo<br />
psicologo in tale ambito, nelle sue potenzialità e nel<br />
valore, con l’intento di chiarire non solo il lavoro<br />
<strong>del</strong>lo psicologo ma anche le competenze formative<br />
necessarie.<br />
Gli argomenti da sviluppare, sono i seguenti:<br />
• La valutazione <strong>del</strong>l’anziano: cognitiva e funzionale,<br />
in tale ambito si è pensato utile sottolineare la necessità<br />
di una preparazione all’accoglienza, essa è<br />
fondamentale nella presa in carico <strong>del</strong> malato, <strong>del</strong>la<br />
sua famiglia e nella valutazione.<br />
Gli interventi in cui noi psicologi possiamo essere<br />
presenti sono rivolti a:<br />
• anziano malato (non solo il demente, ma in tutte le<br />
patologie organiche e umorali);<br />
• anziano “sano” (in termini di prevenzione, di gestione<br />
<strong>del</strong> lutto);<br />
• famiglia (in particolarità sulla capacità <strong>del</strong>la stessa<br />
di gestire la crisi);<br />
• organizzazioni (supervisione, formazione e ascolto<br />
operatori).<br />
Inoltre attività importanti in quest’area possono essere:<br />
• l’accoglienza e le dimissioni <strong>del</strong>l’anziano in casa di<br />
riposo;<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 22
• la sensibilizzazione <strong>del</strong>la popolazione;<br />
• la prevenzione nella popolazione.<br />
I componenti <strong>del</strong> gruppo sono professionisti con<br />
esperienza clinica e sul campo, oltre che vantano una<br />
continua preparazione e formazione nell’ambito <strong>del</strong>la<br />
<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’anziano e che affiancano il consigliere<br />
Jessica Michelin, referente <strong>del</strong> gruppo stesso.<br />
Anna Sverzut, psicologa-psicoterapeuta liberoprofessionista,<br />
lavora come consulente per l’Azienda<br />
per Servizi alla Persona “Opera Pia Coianiz” di Tarcento,<br />
per attività di valutazione neuropsicologica e stimolazione<br />
cognitiva di anziani con demenza ospiti di<br />
un nucleo dedicato e per formazione <strong>degli</strong> Operatori;<br />
è inoltre consulente presso la S.C. di Medicina Riabilitativa<br />
<strong>del</strong>l’Azienda Ospedaliero - Universitaria “Ospedali<br />
Riuniti” di Trieste, dove si occupa di interventi<br />
psicologici rivolti a persone affette da patologie neurologiche<br />
di varia eziologia.<br />
Alina Menichelli psicologa libero professionista,<br />
consulente neuropsicologa presso la S.C. di Medicina<br />
Riabilitativa <strong>del</strong>l’Azienda Universitaria-ospedaliera<br />
“Ospedali Riuniti di Trieste” ove si occupa di valutazione<br />
e riabilitazione neuropsicologica di individui<br />
affetti da lesioni cerebrali di varia eziologia (ictus,<br />
trami cranici, tumori cerebrali, ecc.).<br />
Annapaola Prestia, collabora come consulente<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la ricerca sulle malattie dementigene<br />
con il Le.Ni.Tem, Laboratorio di Epidemiologia, Neuroimaging<br />
e Telemedicina <strong>del</strong>l’Ospedale Fatebenefratelli<br />
di Brescia; libero professionista, formatrice ed<br />
esperta di valutazione di deficit cognitivi e di riabilitazione.<br />
De Castro Chiara, collaboratrice presso l’associazione<br />
Kairos Trieste, impegnata in progetti di prevenzione<br />
e di riabilitazione nell’anziano.<br />
Martina Spallino, libero professionista, ha seguito<br />
per l’ Azienda per i Servizi Sanitari N°1 Triestina<br />
progetti di sostegno e di intervento rivolti agli anziani<br />
con patologie dementigene o di altra natura clinica<br />
e alle loro famiglie.<br />
Michela Vazzoler, libero professionista presso una<br />
casa di riposo <strong>del</strong> Veneto, dove segue la valutazione<br />
<strong>del</strong>l’ospite e la formazione <strong>degli</strong> operatori, esperta in<br />
valutazione neuropsicologica, ha collaborato con il<br />
Centro di Valutazione Neuropsicologica a Pordenone.<br />
Patrizia Pecar, libero professionista impegnata<br />
principalmente in attività clinica, di valutazione e di<br />
riabilitazione sull’anziano e la sua famiglia nella provincia<br />
di Trieste.<br />
Jessica Michelin<br />
GRUPPO DI LAVORO<br />
SULLA PSICOLOGIA OSPEDALIERA<br />
Ridefinizione <strong>degli</strong> obiettivi e <strong>del</strong> gruppo di<br />
lavoro sulla psicologia ospedaliera<br />
<strong>Il</strong> gruppo di lavoro sulla psicologia ospedaliera ha<br />
svolto i suoi primi 6 mesi di attività. Durante questo<br />
periodo, presso l’ordine, si sono svolti <strong>degli</strong> incontri a<br />
cadenza mensile, durante i quali sono emersi contenuti<br />
e scambi di conoscenze sulla valutazione <strong>del</strong>le priorità<br />
rispetto alle possibili tipologie d’intervento, sulle<br />
possibili criticità connesse all’operare in ospedale, sugli<br />
elementi che uniscono e su quelli che differenziano<br />
i professionisti che operano in ambito ospedaliero. È<br />
stato inoltre analizzato il lavoro prodotto da altri Ordini,<br />
si è discusso sui comportamenti e gli atteggiamenti<br />
in altri Stati (in particolare negli USA) relativamente alla<br />
refertazione ed ai rapporti con gli altri professionisti, si<br />
sono avviati contatti personali per comprendere temi<br />
importanti quali la “prescrizione su ricetta medica” per<br />
le attività <strong>degli</strong> psicologi, la definizione dei LEA e lo<br />
stato <strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong> processo di accreditamento in FVG<br />
per quanto attiene le strutture ospedaliere e gli standard<br />
che hanno a che fare con gli psicologi. Tutto ciò<br />
sta a dimostrare quanto sia necessario un gruppo di<br />
lavoro sugli specifici temi ospedalieri per favorire lo<br />
sviluppo <strong>del</strong>la categoria professionale, aumentare la<br />
conoscenza <strong>del</strong> nostro operato presso i clienti e le istituzioni<br />
stesse, cercare risposte a domande che riguardano,<br />
a diversi livelli di coinvolgimento, tutti gli psicologi<br />
che operano presso gli ospedali.<br />
Gli obiettivi <strong>del</strong> gruppo inizialmente stabiliti, a fronte<br />
dei molti temi emersi, necessitano quindi di essere<br />
rivisti e sono stati così identificati:<br />
1. conoscenza <strong>del</strong>la reale situazione dei colleghi impegnati<br />
negli ospedali;<br />
2. raccolta di informazioni e segnalazioni di azioni ritenute<br />
importanti, da sottoporre alla Commissione<br />
sanità <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, al fine di pianificare le azioni ritenute<br />
più adeguate.<br />
<strong>Il</strong> primo obiettivo può apparire semplice da raggiungere,<br />
ma in realtà non è così. Infatti, dopo un’elaborazione<br />
<strong>del</strong>la scheda di raccolta dei dati necessari,<br />
la modalità per ottenerne la compilazione da parte <strong>degli</strong><br />
interessati richiede, verosimilmente, un impegno<br />
personale a contattare i colleghi. Infatti, sulla base <strong>del</strong>la<br />
pregressa esperienza sappiamo che agli uffici <strong>del</strong><br />
personale e alle direzioni sanitarie non sempre è chiaro<br />
il <strong>numero</strong> dei professionisti e le aree di attività che<br />
essi svolgono. Un primo passo è quindi quello di riuscire<br />
a rintracciare e contattare tutti i colleghi impegnati<br />
a vario titolo nelle A.O.U., negli ospedali, negli<br />
I.R.C.C.S. e, se vi sono, nelle strutture private accreditate.<br />
Siamo a disposizione anche per chi, a seguito<br />
<strong>del</strong>la lettura di questo articolo, vorrà segnalare via mail<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 23
il suo desiderio di voler partecipare alla rilevazione.<br />
Una volta raccolti, i dati saranno elaborati e verrà stesa<br />
una prima relazione sulla base <strong>del</strong>la quale, considerate<br />
anche le disponibilità dei colleghi e la salienza dei<br />
temi emersi, saranno fissati ulteriori obiettivi per il<br />
gruppo. I dati, infatti, sono necessari per meglio adattare<br />
le linee future d’azione. <strong>Il</strong> tipo di informazioni richieste<br />
riguarda, a titolo di esempio: dove operano i<br />
colleghi (tipologia di ospedali), in quali settori, ecc..<br />
Le colleghe che compongono il nuovo gruppo di lavoro<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> sulla psicologia ospedaliera sono (fino<br />
a nuova determinazione): Daniela Tasinato, Alberta<br />
Lunar<strong>del</strong>li, Milena Pascotto, Clara Travaglini. Per collaborare<br />
alla stesura <strong>del</strong>la relazione ed a eventuali documenti<br />
collegati, oltre che per meglio chiarire gli ambiti<br />
di intervento psicologico in questo ambito, hanno<br />
già dato la disponibilità anche altre colleghe che hanno<br />
partecipato ad alcuni incontri <strong>del</strong> gruppo e che<br />
continuano ad operare segnalando temi d’interesse,<br />
aggiornando su iniziative, criticità e risorse per gli psicologi<br />
che operano in ospedale.<br />
Infatti, il secondo obiettivo <strong>del</strong> gruppo è quello di<br />
sollecitare e collaborare con la commissione sanità<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> per quanto attiene a specifici temi ritenuti<br />
importanti. Fino ad ora sono emerse le seguenti tematiche:<br />
a) protezione dei dati e specificità <strong>degli</strong> stessi rispetto<br />
al resto dei dati sanitari;<br />
b) necessità di “ambienti informatizzati” ad uso <strong>degli</strong><br />
psicologi (cartelle cliniche informatizzate, di cui alcuni<br />
ospedali si sono già dotati in modo autonomo);<br />
c) necessità di sollecitare, negli standard <strong>degli</strong> accreditamenti<br />
<strong>del</strong>le strutture in atto in regione, la presenza<br />
<strong>degli</strong> psicologi;<br />
d) necessità di meglio chiarire le modalità di comunicazione<br />
con gli altri professionisti sanitari soprattutto<br />
nel caso di refertazioni;<br />
e) realizzazione di iniziative mirate alla formazione<br />
<strong>del</strong>lo psicologo che opera in ospedale;<br />
f) sviluppo di rapporti interprofessionali e rispetto<br />
<strong>del</strong>l’autonomia professionale nelle diverse strutture<br />
ove non vi sia un servizio di psicologia;<br />
g) partecipazione alla ridefinizione dei LEA, che riguardano<br />
le prestazioni <strong>degli</strong> psicologi in ospedale.<br />
Quale referente <strong>del</strong> gruppo ringrazio tutte le colleghe<br />
che stanno collaborando assiduamente, quelle che<br />
partecipano con minore frequenza pur dimostrando<br />
ricchezza di contenuti e di analisi, quelle che si sono<br />
dimostrate disponibili ed interessate. Consapevole <strong>degli</strong><br />
impegni e <strong>del</strong>le diverse difficoltà mi auguro che a<br />
questa prima progettualità ne seguano altre sempre più<br />
fattivamente partecipate ed ambiziose. Agli incontri <strong>del</strong><br />
gruppo, stabiliti con cadenza ora bimensile, potranno<br />
partecipare tutti gli iscritti interessati. Rimango a disposizione<br />
dei colleghi per confrontarmi e per discutere<br />
argomenti ritenuti importanti per lo sviluppo <strong>del</strong>la categoria.<br />
Luisa Dudine<br />
contributi dagli iscritti<br />
Riceviamo e pubblichiamo con interesse un contributo<br />
segnalatoci dalle colleghe Giovannini e<br />
Pontin sull’intervento <strong>del</strong>lo psicologo in ambito<br />
neuropsicologico. Prima <strong>del</strong> contributo le colleghe<br />
riportano una breve introduzione al documento<br />
che è stato redatto dalla SPAN (Società<br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> di Area Neuropsicologica).<br />
La rapida crescita <strong>del</strong>la neuropsicologia come disciplina<br />
ha portato con sé la necessità di specificare le<br />
attività professionali <strong>del</strong>lo psicologo che opera nell’area<br />
neuropsicologica e le competenze necessarie per ben<br />
operare in tale ambito d’intervento.<br />
Spesso nella nostra professione ci troviamo di fronte<br />
a sovrapposizioni di ruoli con altre figure professionali<br />
e anche questo ambito non ne è immune. Inoltre,<br />
non essendo legislativamente definiti gli scopi <strong>del</strong>la<br />
neuropsicologia, può succedere che qualcuno metta in<br />
atto interventi improvvisati e poco appropriati.<br />
Questa disciplina richiede, come ciascun altro settore<br />
<strong>del</strong>la psicologia, studio approfondito, un bagaglio di<br />
esperienza lavorativa, un approccio teorico e una metodologia<br />
clinica, che difficilmente possono essere acquisti<br />
attraverso il solo percorso universitario di base.<br />
<strong>Il</strong> documento redatto dalla SPAN (Società <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
di Area Neuropsicologica) si propone proprio di<br />
definire le competenze necessarie per operare in ambito<br />
neuropsicologico. Ci auguriamo che tale documento<br />
possa servire come spunto di riflessione per definire<br />
meglio gli ambiti d’intervento, sia in relazione alle altre<br />
professioni riabilitative, che ai diversi settori di applicazione<br />
<strong>del</strong>la nostra stessa professione.<br />
Lorena Giovannini<br />
Silvia Pontin<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 24
LE ATTIVITà DELLO PSICOLOGO<br />
NELL’ AREA NEUROPSICOLOGICA<br />
Le basi empiriche e concettuali <strong>del</strong>la Neuropsicologia<br />
risalgono alle grandi scoperte neurologiche e neurofisiologiche<br />
negli anni 1860-1900: in Inghilterra (Jackson,<br />
Head , ecc), in Francia (Broca, Pierre Marie,<br />
Dejerine e molti altri), in Germania (Wernichke, Pick,<br />
Lictheim ). Vi fu una perdita di interesse dopo gli anni<br />
’20-’30 e una ripresa in Francia con i lavori di Hécaen,<br />
in Inghilterra grazie a Zangwill e a Critchley, nell’allora<br />
Unione Sovietica con Luria. Negli Stati Uniti il bisogno<br />
di prendersi cura dei feriti di guerra vide nascere il bisogno<br />
di un approccio diagnostico e riabilitativo <strong>del</strong>le<br />
funzioni superiori (Goldstein, Benton, Goodglass). La<br />
ripresa <strong>del</strong>l’interesse culminò nel 1951 in Austria, con<br />
l’organizzazione di un simposio cui parteciparono studiosi<br />
tedeschi, austriaci e inglesi. Tale manifestazione<br />
divenne una tradizione annuale e più tardi prese il<br />
nome di “International Neuropsychology Symposium”.<br />
Nell’editoriale <strong>del</strong> primo <strong>numero</strong> <strong>del</strong>la rivista ‘Neuropsychologia’,<br />
Hécaen scrive che questi incontri hanno<br />
contribuito allo sviluppo dei concetti e al nome<br />
stesso <strong>del</strong>la disciplina. Non risulta che nessuno studioso<br />
italiano partecipò per i primi 10-12 anni a causa<br />
<strong>del</strong>le idee sostenute da Giovanni Gentile e Benedetto<br />
Croce che ritenevano la psicologia una ‘pseudoscienza’<br />
da relegare in posizione ancillare rispetto alla filosofia.<br />
<strong>Il</strong> mondo accademico italiano fu talmente influenzato<br />
da questo punto di vista da impedire per lunghi anni lo<br />
sviluppo <strong>del</strong>la psicologia come disciplina autonoma e<br />
da affidare l’area <strong>del</strong>le funzioni cognitive ai neurologi.<br />
Lo sviluppo <strong>del</strong>la Neuropsicologia italiana è legato<br />
all’attività di Ennio De Renzi che con i suoi allievi negli<br />
anni ’60, diede origine al ‘Milan group’ . Verso la fine<br />
<strong>degli</strong> anni ’70 la Neuropsicologia coinvolse un <strong>numero</strong><br />
sempre più crescente di psicologi fino a diventare negli<br />
anni ’90 un insegnamento fondamentale nelle facoltà<br />
di psicologia.<br />
La Neuropsicologia è una disciplina che ha fornito<br />
un grande contributo applicativo nel settore <strong>del</strong>l’attività<br />
clinica di diagnosi e cura dei processi cognitivi, comportamentali,<br />
affettivi e relazionali: si tratta di attività<br />
integralmente ricomprese nel novero <strong>del</strong>le prestazioni<br />
riservate, in via esclusiva, agli <strong>Psicologi</strong> iscritti all’Albo<br />
dalla L. 56/1989.<br />
L’attività professionale <strong>del</strong>lo psicologo in ambito<br />
neuropicologico è rivolta a tutti i soggetti con lesioni<br />
(ischemia, trauma cranico, anossie cerebrali, tumore<br />
cerebrale, sclerosi multipla, ecc) o deterioramento cerebrale<br />
(Mild Cognitive Impairment, demenze). Trattasi<br />
di pazienti con patologie focali o progressive, funzionali<br />
o strutturali che presentano disturbi in ambito neuropsicologico<br />
che possono riguardare il linguaggio, la<br />
memoria, l’attenzione, le funzioni esecutive, il ragionamento,<br />
le capacità visuo-spaziali, le azioni, la percezione,<br />
le emozioni e il comportamento.<br />
Lo Psicologo che opera nell’area neuropsicologica<br />
pianifica, esegue e valuta gli interventi terapeutici adeguati,<br />
che vanno decisi dopo un’esaustiva valutazione<br />
di tipo neuropsicologico. Si occupa di:<br />
Valutazione<br />
La valutazione neuropsicologica ha come obiettivo<br />
di identificare, descrivere quantificare i deficit cognitivi<br />
e comportamentali acquisiti dopo una lesione o disfunzione<br />
cerebrale.<br />
Lo psicologo che si occupa di neuropsicologia clinica<br />
perciò deve saper raccogliere informazioni sulla<br />
storia clinica neuropsicologica <strong>del</strong> paziente, selezionare<br />
i test e le tecniche di misura adeguate, somministrarli,<br />
interpretarli, fare una diagnosi, pianificare il trattamento,<br />
scrivere la relazione finale e dare la<br />
restituzione.<br />
Inoltre deve:<br />
• contribuire ad una diagnosi differenziale;<br />
• <strong>del</strong>imitare e quantificare le funzioni danneggiate e<br />
preservate, dopo una lesione focale o diffusa <strong>del</strong><br />
sistema nervoso centrale;<br />
• valutare l’efficacia terapeutica a seguito di specifici<br />
interventi chirurgici, farmacologici o psicologici;<br />
• valutare le conseguenze dei deficit cognitivi sulla<br />
vita sociale lavorativa <strong>del</strong> paziente, anche ai fini<br />
<strong>del</strong>l’accertamento medico legale;<br />
• valutare lo stato cognitivo per la formulazione di<br />
strategie riabilitative e di intervento.<br />
Trattamento<br />
Si compone di due parti:<br />
1. la riabilitazione neuropsicologica: serve per ottimizzare<br />
il recupero <strong>del</strong>le abilità cognitive danneggiate<br />
(l’attenzione, il linguaggio, la comunicazione verbale<br />
non verbale, le azioni, la percezione, la memoria,<br />
le capacità visuo-spaziale, il ragionamento, le funzioni<br />
esecutive, le emozioni e il comportamento),<br />
facilitare le strategie che permettono di compensare<br />
i deficit e di migliorare la capacità d’adattamento<br />
<strong>del</strong> paziente. <strong>Il</strong> trattamento si occupa anche dei disturbi<br />
<strong>del</strong> comportamento ed emozionali.<br />
2. la stimolazione neuropsicologica: esercita le abilità<br />
preservate e ha come obiettivo di mantenere l’autonomia<br />
<strong>del</strong> paziente il più a lungo possibile.<br />
Supporto per i pazienti, i familiari<br />
e gli operatori sanitari e sociali<br />
Lo psicologo di area neuropsicologica deve:<br />
• comunicare la diagnosi, la prognosi e l’orientamento<br />
terapeutico;<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 25
• informare gli operatori <strong>del</strong>le équipes riguardo alle<br />
implicazioni dei deficit in ambito neuropsicologico<br />
sulle attività <strong>del</strong>la vita quotidiana;<br />
• supportare i familiari, fornendo un aiuto nel trovare<br />
i percorsi più idonei per gestire le problematiche<br />
che riguardano tutti i componenti <strong>del</strong> nucleo parentale;<br />
• fornire indicazioni per agevolare il reinserimento<br />
socio/scolastico /lavorativo/occupazionale;<br />
• fare educazione sociale rispetto ai disturbi neuropsicologici.<br />
Ricerca in ambito neuropsicologico sia sui soggetti<br />
sani che patologici.<br />
Insegnamento a psicologi e alle altre figure<br />
coinvolte nel processo di cura dei soggetti, <strong>del</strong>la neuropsicologia<br />
e <strong>del</strong>le sue implicazioni nelle attività <strong>del</strong>la<br />
vita quotidiana dei pazienti.<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> di area neuropsicologica, dopo aver<br />
acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori<br />
etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni<br />
nell’ambito valutativo e riabilitativo ed approfondito<br />
lo studio <strong>del</strong>la disciplina e <strong>del</strong>la ricerca specifica,<br />
sono titolari di competenze ragguardevoli in risposta<br />
a problemi drammatici di salute <strong>del</strong>la popolazione in<br />
età pediatrica, adulta e geriatria.<br />
La Valutazione e la Riabilitazione dei disturbi cognitivi<br />
sono da considerarsi prestazioni riservate agli <strong>Psicologi</strong>,<br />
come risulta evidente anche dal D.M. 24.07.2006<br />
di riassetto <strong>del</strong>le scuole di specializzazione di area psicologica<br />
che ha compreso la “Neuropsicologia” solo<br />
ed esclusivamente tra le scuole di specializzazione di<br />
area psicologica. <strong>Il</strong> recente decreto ministeriale dopo<br />
aver precisato, all’art. 2 che le Scuole di specializzazione<br />
di area psicologica afferiscono alle facoltà di psicologia,<br />
ha previsto che le scuole di specializzazione di<br />
area psicologica comprendono, tra l ‘altro, la Neuropsicologia.<br />
Nell’allegato al decreto è specificato che<br />
“Lo specialista in Neuropsicologia deve aver maturato<br />
conoscenze teoriche, scientifiche e professionali<br />
nel campo dei disordini cognitivi ed emotivo-motivazionali<br />
associati a lesioni o disfunzioni <strong>del</strong> sistema nervoso<br />
nelle varie epoche di vita (sviluppo, età adulta ed<br />
anziana), con particolare riguardo alla diagnostica<br />
comportamentale mediante test psicometrici, alla riabilitazione<br />
cognitiva e comportamentale, al monitoraggio<br />
<strong>del</strong>l’evoluzione temporale di tali deficit, e ad aspetti<br />
subspecialistici interdisciplinari quali la psicologia forense..<br />
In particolare, deve disporre di conoscenze ed<br />
esperienze atte a svolgere e coordinare le seguenti attività:<br />
identificare i deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali<br />
determinati da lesioni o disfunzioni cerebrali<br />
(deficit <strong>del</strong> linguaggio, afasia e disordini <strong>del</strong>la lettura e<br />
<strong>del</strong>la scrittura; deficit <strong>del</strong>la percezione visiva e spaziale,<br />
agnosia e negligenza spaziale unilaterale; deficit <strong>del</strong>la<br />
memoria, amnesia; deficit <strong>del</strong>l’attenzione e <strong>del</strong>la programmazione<br />
e realizzazione <strong>del</strong> comportamento motorio<br />
e <strong>del</strong>l’azione complessa), valutare i predetti deficit<br />
mediante test psicometrici, interviste e questionari;<br />
analizzare risultati quantitativi <strong>degli</strong> accertamenti<br />
mediante tecniche statistiche descrittive ed inferenziali<br />
e utilizzando le tecnologie informatiche; organizzare i<br />
programmi di riabilitazione dei deficit cognitivi ed<br />
emotivo-motivazionali e gli interventi atti a favorire il<br />
compenso funzionale, mediante l’utilizzazione <strong>del</strong>le<br />
abilità residue; promuovere, realizzare e valutare gli<br />
interventi psicoterapeutici e di comunità atti a favorire<br />
il recupero <strong>del</strong> benessere psico-sociale.”<br />
errata corrige<br />
Nel <strong>numero</strong> 2 – dicembre 2008 <strong>del</strong> Giornale a pag.<br />
21 la Relazione <strong>del</strong> Revisione unico al Bilancio preventivo<br />
è da intendersi al <strong>2009</strong> anziché al 2008.<br />
Nell’aggiornamento <strong>del</strong>l’Albo regionale psicologi<br />
tutte le date (iscrizione, nascita, specializzazione), per<br />
un problema di conversione tipografica, sono state riportate<br />
per mese/giorno/anno. Rimangono comunque<br />
valide.<br />
in ricordo dei colleghi<br />
<strong>Il</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, appresa la notizia <strong>del</strong>la<br />
scomparsa dei colleghi:<br />
1. Laura Tudor, nata il 16/11/1962<br />
(deceduta il 2/12/2008);<br />
2. Onorio Bolzon, nato il 27/05/1945<br />
(deceduto il 27/01/<strong>2009</strong>);<br />
esprime le più sentite condoglianze alle famiglie.<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 26
notizie dalla tesoreria<br />
BILANCIO CONSUNTIVO 2008 - RENDICONTO FINANZIARIO AL 31.12.2008<br />
EURO<br />
ENTRATE<br />
Contributo annuale iscrizioni 224.960,00<br />
Contributo nuove iscrizioni 7.280,00<br />
Tasse per nuove iscrizioni 2.366,00<br />
Contributo iscrizione anni precedenti<br />
ENTRATE CONTRIBUTIVE 234.606,00<br />
Introiti per diritti di segreteria 406,50<br />
Proventi corsi<br />
ENTRATE FUNZIONI ISTITUZIONALI 406,50<br />
Soppravvenienze attive<br />
Proventi vari<br />
Fondo da Consiglio Nazionale <strong>Ordine</strong><br />
Finanziamenti Legge Regionale 13/2004 3.104,86<br />
PROVENTI DIVERSI 3.104,86<br />
Interessi attivi su conto corrente 385,04<br />
PROVENTI PATRIMONIALI 385,04<br />
Recuperi e rimborsi<br />
ENTRATE PER POSTE CORRETTIVE<br />
TITOLO I - ENTRATE CORRENTI 238,502,40<br />
Alienazione immobili<br />
ALIENAZIONE DI IMMOBILI E DIRITTI REALI<br />
Vendita mobili ed arredi<br />
ALIENAZIONE DI IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE<br />
TITOLO II - ENTRATE IN CONTO CAPITALE<br />
Entrate aventi natura di partite di giro 2.562,97<br />
ENTRATE AVENTI NATURA<br />
DI PARTITE DI GIRO 2.562,97<br />
TITOLO III - PARTITE DI GIRO 2.562,97<br />
TOTALE ENTRATE 241.065,37<br />
EURO<br />
uscite<br />
Contributi a Consiglio Nazionale 25.911,00<br />
Rimb.spese e membri consiglio, medaglie 21.984,69<br />
Spese per rinnovo consiglio<br />
Spese gestione consiglio 1.805,95<br />
Assicurazioni per consiglio 635,95<br />
SPESE PER GLI ORGANI ISTITUZIONALI 50.337,59<br />
Spese oganiz. convegni-corsi-assemblee 9.587,52<br />
Spese partecipazione convegni 133,90<br />
Spese per abbonamenti, libri ecc. 29,00<br />
Consulenze legali 3.855,60<br />
Spese rappresentanza 291,92<br />
Spese tutela e promozione prof. 571,81<br />
SPESE FUNZIONI ISTITUZIONALI 14.469,75<br />
Spese per albo ed elenchi 5.727,90<br />
Spese per bolletino 6.623,30<br />
Spese per attestazioni 717,72<br />
SPESE PUBBLICAZIONI E ATTESTAZIONI 13.068,92<br />
Stipendi lordi 52.585,82<br />
Contribuzioni 18.024,51<br />
Retribuzioni accessorie 12.125,00<br />
Spese per assicurazione infortuni INAIL 298,33<br />
Quota acc.to indennità di fine rapporto 4.227,47<br />
Spese servizi sostitutivi segreteria<br />
Altri costi personale 3.163,60<br />
ONERI PER IL PERSONALE 90.424,73<br />
Canoni di locazione e spese condominiali 13.453,89<br />
utenze energetiche 1.504,95<br />
Pulizia 1.814,64<br />
Manutenzione uffici-attrezzature 2.163,28<br />
Spese telefoniche 10.661,18<br />
Spese postali e valori bollati 2.972,04<br />
Cancelleria e stampati 1.664,75<br />
Spese per assicurazione R.C. 102,01<br />
Consulenze amministrative e tributarie 16.153,65<br />
Spese prest.occasionali e collab.cont.<br />
Spese per consulenze informatiche 420,00<br />
Varie 246,42<br />
SPESE ORDINARIE DI FUNZIONAMENTO 51.156,81<br />
Interessi passivi 248,81<br />
Spese e commissioni finanziarie 838,65<br />
USCITE FINANZIARIE 1.087,46<br />
Fondo spese impreviste ed aggiustamenti<br />
FONDO SPESE IMPREVISTE ED AGGIUSTAMENTI<br />
Sopravvenienze passive<br />
Rimborsi da iscritti<br />
Altri oneri<br />
ONERI DIVERSI<br />
Imposte e tasse 5.873,37<br />
IMPOSTE E TASSE 5.873,37<br />
TITOLO I - USCITE CORRENTI 226.418,63<br />
Acquisto immobili<br />
Uscite per la costruzione in corso<br />
Acquisto immobilizzazioni materiali 2.448,00<br />
ACQUIS.BENI USO DUREVOLE ED OPERE IMMOB. 2.448,00<br />
Acquisto mobili e impianti<br />
Acquisto macchine ufficio<br />
ACQUISIZIONE IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE<br />
TITOLO II- USCITE IN CONTO CAPITALE<br />
2.448,00<br />
Uscite aventi natura di partite di giro 2.955,56<br />
USCITE AVENTI NATURA DI PARTITE DI GIRO 2.955,56<br />
TITOLO III- PARTITE DI GIRO 2.955,56<br />
TOTALE USCITE 231.822,19<br />
AVANZO ESERCIZIO 9.243,18<br />
TOTALE A PAREGGIO 241.065,37<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 27
Nota Integrativa e Relazione<br />
sulla gestione allegata<br />
al rendiconto generale<br />
<strong>del</strong>l’esercizio chiuso il 31/12/ 2008<br />
Premessa <strong>del</strong> Presidente<br />
<strong>Il</strong> presente documento, allegato al rendiconto generale<br />
<strong>del</strong>l’esercizio chiuso il 31/12/2008, viene redatto nel rispetto<br />
<strong>del</strong>le previsioni <strong>del</strong>l’art. 32 <strong>del</strong> regolamento di contabilità approvato<br />
dal Consiglio nel settembre 2005 ed entrato in vigore<br />
dal 1 gennaio 2006. L’esposizione <strong>del</strong>le risultanze finanziarie ed<br />
economiche <strong>del</strong>l’ente viene fatta tenendo in considerazione anche<br />
i programmi e gli obiettivi individuati in occasione <strong>del</strong>l’approvazione<br />
<strong>del</strong> bilancio preventivo per l’esercizio 2008 ed esplicitati<br />
nelle relazione <strong>del</strong> presidente. Si <strong>del</strong>ineano ora alcuni<br />
risultati ottenuti con riferimento agli obiettivi e ai piani di attività<br />
sopraccitati:<br />
• sono state svolte diverse iniziative in campo legale nel settore<br />
<strong>del</strong>la difesa <strong>del</strong>la professione e <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong> titolo,<br />
alcune anche inerenti bandi di concorso e avvisi di selezione<br />
pubblica con interventi presso gli enti;<br />
• sono state implementate azioni dirette al impedire l’esercizio<br />
abusivo <strong>del</strong>la professione anche attraverso controlli e<br />
verifiche sul territorio regionale;<br />
• sono state sviluppate iniziative di promozione nel settore<br />
<strong>del</strong>l’etica e <strong>del</strong>la deontologia professionale ed è stato avviato<br />
un servizio di consulenza agli iscritti sulla corretta formulazione<br />
<strong>del</strong>la pubblicità informativa; inoltre, sono state messe<br />
in atto azioni volte al rispetto <strong>del</strong>le regole deontologiche;<br />
• sono state organizzate iniziative culturali e formative relativamente<br />
ad alcune tematiche emergenti in ambito professionale,<br />
quali la psicologia scolastica, l’utilizzo <strong>del</strong>le banche<br />
dati e <strong>del</strong>le risorse informatiche per lo psicologo, le competenze<br />
psicologiche nel terzo settore;<br />
• è stato attivato un servizio di attestazione dei crediti ECM<br />
per gli psicologi che svolgono l’attività di tutoraggio dei tirocini<br />
presso il SSR;<br />
• è stato predisposto e approvato un regolamento per l’accesso<br />
agli atti amministrativi e un nuovo regolamento sui procedimenti<br />
disciplinari; sono stati espletati gli adempimenti<br />
connessi al D.Lvo. 81/08;<br />
• sono state attivate diverse linee di formazione per il personale<br />
di segreteria e si è proceduto all’adeguamento <strong>del</strong>la<br />
strumentazione <strong>del</strong>l’ufficio;<br />
• sono state approvate alcune proposte di convenzione per la<br />
prestazione di servizi agli iscritti a tariffe agevolate al fine di<br />
dare sostegno all’attività professionale;<br />
• sono stati attivati, in via sperimentale, due punti d’incontro<br />
territoriali per gli iscritti, a Udine e a Pordenone;<br />
• sono stati attivati o confermati diversi gruppi di lavoro tematici<br />
finalizzati a sviluppare proposte in relazione a diversi<br />
ambiti di applicazione professionale <strong>del</strong> sapere psicologico<br />
ed è stata condotta una ricerca sulle motivazioni, le attività<br />
e le competenze psicologiche presenti in Regione all’interno<br />
<strong>del</strong> terzo settore;<br />
• si è provveduto a stampare ed a inviare alle istituzioni la<br />
revisione <strong>del</strong>l’albo professionale;<br />
• sono stati pubblicati due numeri <strong>del</strong> bollettino <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e<br />
inviate agli iscritti alcune Newsletter; inoltre, si è provveduto<br />
ad un ulteriore potenziamento <strong>del</strong> sito internet nella direzione<br />
di una maggior interattività <strong>del</strong>lo stesso;<br />
• sono stati inviati a tutti i nuovi psicologi e psicoterapeuti i<br />
diplomi attestanti il titolo professionale e sono stati organizzati<br />
eventi per accogliere i nuovi iscritti nella comunità<br />
professionale;<br />
• sono state progettate e realizzate iniziative e progettualità<br />
congiunte tra <strong>Ordine</strong> e Università, come il convegno sull’avviamento<br />
<strong>del</strong>la libera professione in ambito psicologico;<br />
sono state stese <strong>del</strong>le linee guida deontologiche per i tirocini<br />
professionali e un vademecum per il tirocinio e l’esame di<br />
Stato; sono state svolte azioni dirette a raccordare l’offerta<br />
formativa universitaria ai bisogni e alle esigenze <strong>del</strong> mercato<br />
<strong>del</strong> lavoro in un’ottica di programmazione <strong>degli</strong> accessi ai<br />
corsi di laurea di area psicologica;<br />
• è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’<strong>Ordine</strong> regionale,<br />
gli Erdisu di Udine e di Trieste e le Università di Udine<br />
e di Trieste finalizzato alla promozione di servizi di consulenza<br />
psicologica per gli studenti universitari;<br />
• attraverso la stesura di vari documenti e la partecipazione a<br />
vari incontri e audizioni sono state sviluppate <strong>del</strong>le significative<br />
relazioni istituzionali con le pubbliche amministrazioni<br />
al fine di direzionare le nuove normative e gli atti di programmazione<br />
nell’interesse <strong>del</strong>la professione;<br />
• è stata avviata l’esperienza relativa alla “Carta dei diritti <strong>del</strong><br />
consumatore/utente <strong>del</strong>le prestazioni psicologiche”;<br />
Relazione <strong>del</strong> tesoriere<br />
sulla gestione 2008<br />
1. Disponibilità liquide al 31/12/2008<br />
Al 31 dicembre 2008 risultavano le seguenti disponibilità:<br />
Cassa interna contanti<br />
Conto corrente banca<br />
Conto corrente Postale<br />
Totale<br />
212,32 e<br />
24.759,78 e<br />
4.902,09 e<br />
29.874,19 e<br />
2. Risultanze finanziarie complessive<br />
e avanzo di gestione<br />
<strong>Il</strong> Rendiconto finanziario <strong>del</strong>le entrate accertate per l’anno<br />
2008 si è attestato a euro 230.502,40, oltre a euro 2.562,97<br />
relative alle partite di giro e euro 8.000 euro di contributi ancora<br />
da riscuotere.<br />
<strong>Il</strong> Rendiconto finanziario <strong>del</strong>le uscite impegnate per l’anno<br />
2008 si è attestato a euro 215.564,16 (comprensivo di 1.848,00<br />
di uscite in conto capitale) oltre a euro 2.804,76 relative alle<br />
partite di giro e euro 12.702,47 euro di uscite ancora da corrispondere..<br />
L’avanzo di amministrazione corrente per l’anno 2008, determinato<br />
dalla differenza tra entrate e uscite effettivamente<br />
sostenute, è stato pari a 14.938,24 euro.<br />
<strong>Il</strong> risultato finale di amministrazione è pari ad euro 26.283,58<br />
euro comprensivo <strong>del</strong>la differenza dei residui attivi e passivi,<br />
<strong>del</strong>le partite di giro e <strong>del</strong> risultato di amministrazione iniziale.<br />
3. Variazioni effettuate<br />
e differenze dal previsionale<br />
<strong>Il</strong> Capitolo Entrate contributive è stato variato di 6.925,63,<br />
in considerazione <strong>del</strong>le aumento dei contributi per le nuove<br />
iscrizioni.<br />
Al 31.12.2008 il capitolo Proventi diversi, ammonta ad euro<br />
3.104,86 euro relativi all’erogazione <strong>del</strong> finanziamento regionale<br />
Legge 13/2004.<br />
<strong>Il</strong> rendiconto finanziario uscite 2008 evidenzia una minore<br />
dinamicità <strong>del</strong>le variazioni rispetto l’anno precedente, nonostante<br />
la maggioranza dei capitoli ha subito variazione<br />
<strong>Il</strong> capitolo inerente le spese per gli organi istituzionali ha<br />
avuto una buona previsione determinando un minimo avanzo<br />
rispetto alla previsione di spesa pari a 215,41 euro.<br />
<strong>Il</strong> capitolo Spese per funzioni istituzionali è stato ha generato<br />
un avanzo pari a 1.908,25 euro imputabili prevalentemente<br />
ad una minore spesa nell’organizzazione dei convegni.<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 28
<strong>Il</strong> capitolo Spese pubblicazioni ed attestazioni ha generato<br />
un avanzo pari a 2.667,08 euro dovuti prevalentemente alla posticipazione<br />
<strong>del</strong>la spesa all’anno <strong>2009</strong>.<br />
<strong>Il</strong> capitolo Oneri <strong>del</strong> personale ha generato un cospicuo<br />
avanzo pari a 11.820,09 euro, dovuto al contenimento <strong>del</strong> costo<br />
<strong>degli</strong> straordinari e da un fattore tecnico imputabile ad una diversa<br />
strategia di pianificazione dei costi <strong>del</strong> personale. Tale<br />
avanzo tecnico verrà riassorbito allo strutturasi <strong>del</strong>la nuova modalità<br />
di panificazione.<br />
È stato variato in aumento il capitolo Spese ordinarie di funzionamento.<br />
<strong>Il</strong> Capitolo Spese ordinarie di funzionamento ha generato un<br />
avanzo pari a 5.455,59 euro, dovuto alle strategie cautelative<br />
che ipotizzano imprevisti e aumenti <strong>del</strong>le utenze che nell’anno<br />
in analisi sono stati inferiori alle stime.<br />
4. Composizione residui attivi e passivi<br />
I residui attivi <strong>del</strong>l’anno 2008 sommati ai residui attivi <strong>del</strong>le<br />
gestioni precedenti ammontano 12.159,00 euro.<br />
I residui passivi <strong>del</strong>l’anno 2008 sommati ai residui passivi<br />
<strong>del</strong>le gestioni precedenti ammontano a 15.749,61 euro.<br />
5. Dati relativi al personale<br />
<strong>Il</strong> 31 dicembre 2008 sono in servizio:<br />
• Antonella Carini livello C2 a 30 ore settimanali fino a settembre<br />
e a tempo pieno dal mese di ottobre.<br />
• Graziella Gaggero livello B3 a tempo pieno.<br />
Riaccertamento dei Residui<br />
Residui attivi<br />
Al 31/12/2008 i residui attivi finali ammontanti a euro 12.159,00<br />
così suddivisi:<br />
Residui attivi iniziali al 01/01/2008<br />
Residui attivi anno 2008<br />
Residui attivi riscossi<br />
Variazione residui attivi<br />
8.335,65 e<br />
8.000,00 e<br />
4.169,60 e<br />
-7,05 e<br />
I residui attivi sono stati variati di -7,05 euro dovute allo storno<br />
<strong>del</strong> capitolo “Rimborsi di somme pagate per conto terzi”.<br />
Residui passivi<br />
Al 31/12/2008 i residui passivi finali ammontanti a euro<br />
15.749,61 così suddivisi:<br />
Residui passivi al 01/01/2008<br />
Residui passivi anno 2008<br />
Residui passivi pagati<br />
Variazioni residui passivi<br />
12.949,54 e<br />
13.453,27 e<br />
10.653,20 e<br />
0 e<br />
Come previsto art 34, comma 5 <strong>del</strong> Regolamento per l’amministrazione<br />
e la contabilità <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> Friuli<br />
Venezia Giulia si specifica che le variazioni dei residui attivi e<br />
passivi verranno <strong>del</strong>iberate nel relativo punto <strong>del</strong>l’ordine <strong>del</strong><br />
giorno <strong>del</strong>la seduta di Consiglio di data 10 aprile <strong>2009</strong>, sentito<br />
l’Organo di revisione.<br />
<strong>Il</strong> Presidente<br />
Claudio Tonzar<br />
<strong>Il</strong> Tesoriere<br />
Ivan Iacob<br />
relazione <strong>del</strong> revisore unico<br />
bilancio al 31 dicembre 2008<br />
Egregi Associati,<br />
il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre<br />
2008, che viene sottoposto alla Vostra approvazione, si<br />
chiude con risultati positivi sia in termini di Cassa che di<br />
Avanzo di Gestione.<br />
In via preliminare, passando al riaccertamento dei residui<br />
attivi e passivi, il disavanzo dei residui pari a € 3.590,61<br />
risulta così composto:<br />
residui<br />
Residui attivi € 12.159,00<br />
di cui pregressi € 4.159,00<br />
Residui passivi € 15.749,61<br />
di cui pregressi € 2.296,34<br />
Disavanzo Residui € 3.590,61<br />
Per quanto riguarda i residui attivi si evidenzia la variazione<br />
<strong>del</strong>l’ammontare di euro 474,00 relativa alla sospensione<br />
di un associato ed al conseguente storno <strong>del</strong><br />
corrispondente residuo attivo.<br />
situazione di cassa<br />
Cassa Contanti € 212,32<br />
Conto Corrente bancario € 24.759,78<br />
Conto Corrente postale € 4.902,09<br />
Totale Avanzo di Cassa € 29.874,19<br />
Mentre il risultato <strong>del</strong>la gestione 2008 si chiude con un<br />
risultato positivo di € 26.283,58 riassunto nella tabella sottostante:<br />
risultato <strong>del</strong>la gestione 2008<br />
Risultato di amministrazione 2007 € 17.047,45<br />
(più) avanzo finanziario di competenza € 9.236,13<br />
Risultato di amministrazione 2008 € 26.283,58<br />
Nell’aspetto finanziario il conto <strong>del</strong> bilancio 2008 si<br />
chiude con un risultato positivo di € 9.243,18 riassunto<br />
nella tabella sottostante:<br />
situazione finanziaria<br />
entrate accertate € 241.065,37<br />
uscite impegnate € 231.822,19<br />
avanzo finanziario<br />
di competenza gestionale<br />
€ + 9.243,18<br />
Tale aspetto è da ritenersi positivo essendo migliorata<br />
la situazione finanziaria.<br />
Tutte le principali voci <strong>del</strong> rendiconto Vi sono state<br />
ampiamente illustrate dal Tesoriere e trovano concorde il<br />
sottoscritto revisore. E ciò in quanto corrispondono alle<br />
risultanze contabili appoggiate dalle pezze giustificative,<br />
controllate, anche a campione, dal revisore stesso nel corso<br />
<strong>del</strong>le periodiche viste effettuate, sempre con l’assistenza e<br />
l’aiuto <strong>del</strong> Tesoriere.<br />
In conclusione Vi invito a dare il Vostro assenso, approvando<br />
il bilancio consuntivo 2008, così come la relazione<br />
<strong>del</strong> Presidente e <strong>del</strong> Tesoriere.<br />
Trieste, 07 aprile <strong>2009</strong><br />
<strong>Il</strong> Revisore unico<br />
dott. Renato Furlani<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 29
aggiornamento albo regionale<br />
NUOVI ISCRITTI SEZ. A - SEZIONE PSICOLOGI DAL 18/12/08 AL 05/06/<strong>2009</strong><br />
N.iscr. Data iscr. Mod.iscr. Cognome Nome Nato a il Residenza CAP Città Prov<br />
1163 12/18/2008 Es. Stato Sandrin Elisa Ambra Palmanova 9/27/1977 Via Gradisca, 18 33050 S.Vito al Torre UD<br />
1164 12/18/2008 Es. Stato Visintin Giada Gorizia 3/16/1982 Via IV Novembre, 10 34078 Sagrado GO<br />
1165 12/18/2008 Es. Stato Tomasetti Alessandra Roma 5/11/1977 Av.Mon Repos, 34 1005 Losanna (Svizzera)<br />
1166 12/18/2008 Es. Stato Codognotto Michela Pordenone 6/21/1975 Via Villanova, 38 33170 Pordenone PN<br />
1167 12/18/2008 Es. Stato Sandrini Alessandra Udine 6/4/1974 Via Vittorio Veneto, 24 33018 Tarvisio UD<br />
1168 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Ralza Valentina Trieste 2/19/1978 Via G. Bruni, 35 34135 Trieste TS<br />
1169 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato D’Alvise Manuela Trieste 10/14/1977 Via Baiamonti, 47/1 34145 Trieste TS<br />
1170 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Paciulli Giulia Gorizia 1/12/1982 Via Comessatti, 11/E 33050 Ruda UD<br />
1171 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Cosulich Anna Trieste 5/6/1977 Via Saluzzo, 41/F 33100 Udine UD<br />
1172 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Terpini Chiara Gorizia 1/4/1976 Via Testi, 5 34124 Trieste TS<br />
1173 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Celona Francesco Trieste 12/18/1970 Via <strong>del</strong> Dittamo, 3 34135 Trieste TS<br />
1174 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Zanello Elisa Monfalcone 12/3/1980 Via <strong>del</strong>la Sorgente, 9 34125 Trieste TS<br />
1175 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Favento Raffaella Trieste 5/5/1981 Via Roncheto, 53/2 34145 Trieste TS<br />
1176 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Bottino Margherita Vimercate 7/7/1975 Via Salita di Gretta, 33 34136 Trieste TS<br />
1177 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Guglielmelli Anna Napoli 3/7/1979 Via Zardini, 1 33052 Cervignano UD<br />
1178 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Del Gaudio Irene Latisana 12/27/1979 Via <strong>del</strong> Zotto, 10/7 33052 Cervignano <strong>del</strong> Friuli UD<br />
1179 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Giurini Antonella Trieste 10/30/1982 Via Roma, 52 34074 Monfalcone GO<br />
1180 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Martini Michela Udine 9/16/1981 Piazzale D’Annunzio, 5 33100 Udine UD<br />
1181 2/13/<strong>2009</strong> Art. 33 Straccamore Luciana Veroli 12/3/1955 Via F. Corridoni, 2 34078 Sagrado UD<br />
1182 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Campo Dall’Orto Manuela Monfalcone 4/4/1982 Via <strong>del</strong> Treno, 31/a 34075 San Canzian d’Isonzo GO<br />
1183 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Vasic Milica Nis (Rep.Serba ) 5/21/1975 c/o Fam. Corrado - Via di Mezzo, 45 33100 Udine UD<br />
1184 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Tach Saveria Pieve di Cadore 10/14/1983 Via Borgata Bach, 283 32047 Sappada BL<br />
1185 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Dovigo Pamela Spilimbergo 2/10/1977 Via Mioni, 58 33092 Fanna PN<br />
1186 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Zanette Silvia Pordenone 3/27/1983 Via F. Severo, 44 34127 Trieste TS<br />
1187 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Barbera Claudia Palermo 1/16/1982 Via Ginnastica, 20 34125 Trieste TS<br />
1188 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Dugaro <strong>Il</strong>aria Pordenone 8/5/1983 Via Maestra, 152 33084 Cordenons PN<br />
1189 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Norcio Alessia Trieste 2/8/1979 Via Tigor, 14 34124 Trieste TS<br />
1190 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Ragagnin Elisabetta Pordenone 11/1/1981 Via Marrone, 16 33170 Pordenone PN<br />
1191 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Zilli Jlenia S.Daniele <strong>del</strong> Friuli 5/30/1976 Via Cà Buttazzoni, 37 33030 San Giacomo di Ragogna UD<br />
1192 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Giaretton Fabiana Trieste 1/2/1982 Piazza Casali, 4 34134 Trieste TS<br />
1193 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Gerini Giovanna Trieste 1/23/1982 Via A. Diaz, 15 34124 Trieste TS<br />
1194 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Coccolo Cristina Trieste 5/20/1969 Via San Marco, 21 34144 Trieste TS<br />
1195 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Persi Rita Monfalcone 1/10/1981 Via <strong>del</strong>le Roche, 44 34077 Ronchi dei Legionari GO<br />
1196 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Bolzon Francesca Palmanova 5/2/1983 Via Udine, 22 33050 Bicinicco UD<br />
1197 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Olivo Cristina Udine 6/12/1982 Via <strong>del</strong>la Stretta, 32 33048 San Giovanni al Natisone UD<br />
1198 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Costantini Roberta Venezia 3/9/1980 Via Cigotti, 3 34137 Trieste TS<br />
1199 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato D’Olif Caterina Venezia 12/6/1978 Via dei Patriarchi , 112 33030 Campoformido UD<br />
1200 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Gregori Giulia Trieste 12/8/1981 Via <strong>del</strong> Biancospino, 28/1 34151 Trieste TS<br />
1201 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Pravisan Caterina Trieste 9/9/1983 Via Rapicio, 3 34126 Trieste TS<br />
1202 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Chiarelli Valentina Trieste 2/4/1982 Via Baiamonti, 3 34145 Trieste TS<br />
1203 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Iannice Cristina Trieste 2/12/1980 Salita di Gretta, 37 34136 Trieste TS<br />
1204 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Zuccolo Cecilia San Daniele <strong>del</strong> Friuli 4/9/1983 Via dei Lecci, 31 33030 Campoformido UD<br />
1205 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Gubertini Alessandra Trieste 12/8/1981 Via dei Cipressi, 3/1 34151 Trieste TS<br />
1206 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Calacione Anna Trieste 12/17/1978 Via dei Berlam,5 34136 Trieste TS<br />
1207 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Biancotto Marina Gorizia 2/21/1980 Via <strong>del</strong>la Fossa Vecchia, 10 33052 Cervignano <strong>del</strong> Friuli UD<br />
1208 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Polla Gaia Trieste 6/27/1981 Via <strong>del</strong>la Cereria, 2 34121 Trieste TS<br />
1209 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Berini Anna Maria Gorizia 12/2/1982 Via <strong>del</strong> Bon, 198 33100 Udine UD<br />
1210 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Padoan Christian Trieste 5/8/1977 Piazza Guerrazzi, 4 34131 Trieste TS<br />
1211 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Giglio Lucia Trieste 7/30/1980 Via Ovidio, 4/7 34134 Trieste TS<br />
1212 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Bisbano Tatiana Trieste 10/1/1981 Via San Spiridione, 10 34121 Trieste TS<br />
1213 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Gotti Pamela Trieste 12/11/1978 Via Nuzio, 11 34143 Trieste TS<br />
1214 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Ferraro Caterina Piedimonte Matese 11/12/1978 Via Quercelli 81017 Raviscanina CE<br />
1215 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Orsini Michele Trieste 4/20/1970 Via Gambini, 3 34139 Trieste TS<br />
1216 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Cociani Donatella Trieste 6/6/1982 Via Sara Davis, 25 34135 Trieste TS<br />
1217 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Nascimbeni Alessandro Udine 7/26/1962 Via Castellerio, 27 33100 Udine UD<br />
1218 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Bumbalo Cristian Padova 9/14/1982 Via Torrate, 13 33078 San Vito al Tagliamento PN<br />
1219 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato De Luca Gabriella Latina 5/29/1977 Via XXIV Maggio, 70 33033 Codroipo UD<br />
1220 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Francescotto Martina Palmanova 8/28/1979 Via Case Sparse, 3 33050 Terzo d’Aquileia UD<br />
1221 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Di Filippo Simona Udine 6/19/1970 Via Colloredo, 39 33031 Pasian di Prato UD<br />
1222 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Parentini Miriana Trieste 6/25/1979 Via S. Fosca, 30 34151 Trieste TS<br />
1223 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Cicuttin Riccardo Latisana 3/21/1976 Via Trieste, 71 33053 Latisana UD<br />
1224 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Zanin Silvia Udine 1/27/1981 Via Cossio, 38 33030 Talmassons UD<br />
1225 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Piccoli Elena Udine 1/19/1967 Via Puccini, 9/1 33010 Treppo Grande UD<br />
1226 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Giurco Roberta Trieste 4/2/1982 Via D. Rossetti, 72 34141 Trieste TS<br />
1227 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Paoletti Silvia Trieste 11/22/1980 Via Margherita, 21 34126 Trieste TS<br />
1228 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Bonelli Daniele Gorizia 10/22/1977 Piazza Cavour, 7 34170 Gorizia GO<br />
1229 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Facchin Anna Feltre 10/16/1982 Via Aurora, 3/B 32032 Feltre BL<br />
1230 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato De Luca Silvia Maria Latisana 5/22/1982 Via N. Barozzi, 13 33053 Latisana UD<br />
1231 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Maresio Elisabetta Sacile 10/17/1981 Via Kandler, 16 34126 Trieste TS<br />
1232 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Marson Elena Pordenone 9/10/1983 Via San Rocco, 56 33080 San Quirino PN<br />
1233 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Romano Giulia Trieste 12/10/1982 Via <strong>del</strong> Timo, 4 34128 Trieste TS<br />
1234 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Gar<strong>del</strong>in Tiziana Trieste 8/9/1978 Via <strong>del</strong> Castelliere, 83 34149 Trieste TS<br />
1235 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Del Gobbo Manuele Udine 9/24/1980 Via Laipacco, 221 33100 Udine UD<br />
1236 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Miliani Elis Postumia 7/8/1975 Via Belpoggio, 17 34123 Trieste TS<br />
1237 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Di Gennaro Loredana Napoli 9/17/1980 Via Schiaparelli, 24 34143 Trieste TS<br />
1238 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Menosso Luca Udine 7/31/1964 Via C. Ermacora, 30/1 33040 Pradamano UD<br />
1239 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Rosignolo Giulia Faenza 4/6/1982 Via Emilia, 218 40026 Imola BO<br />
1240 6/5/<strong>2009</strong> Es. Stato Pellegrini Alessio Latisana 7/2/1976 Via Robbiani,11/5 33030 Varmo UD<br />
1241 6/5/<strong>2009</strong> Es. Stato Corti Silvia Gorizia 3/10/1979 Via Gibelli, 18/2 34170 Gorizia GO<br />
1242 6/5/<strong>2009</strong> Es. Stato Garzitto Marco Udine 7/21/1977 Via Nazario Sauro, 3 33100 Udine UD<br />
1243 6/5/<strong>2009</strong> Es. Stato Basiricò Rosanna Erice 7/8/1980 Via P.Amalteo, 57/E 33078 San Vito al Tagliamento PN<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 30
ANNOTAZIONI ESERCIZIO ATTIVITà PSICOTERAPEUTICA DAL 18/12/08 AL 5/06/09<br />
Cognome Nome Data Specializ. Scuola specializzazione Data Annotazione<br />
Accadia Paola 4/1/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 6/5/<strong>2009</strong><br />
Bagatin Giandomenico 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />
Baici Piergiusto 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />
Cargnel Susanna 1/23/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 4/10/<strong>2009</strong><br />
Celea Maria Antonella 1/23/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 4/10/<strong>2009</strong><br />
Chert Tamara 2/5/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 4/10/<strong>2009</strong><br />
Ciccone Laura 3/18/2006 ITFF Istituto di Terapia Familiare 12/18/2008<br />
Cocolo Romina 1/24/<strong>2009</strong> SSPC-IFREP Scuola Superiore in <strong>Psicologi</strong>a Clinica 4/10/<strong>2009</strong><br />
Collari Cristina 1/23/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 2/13/<strong>2009</strong><br />
Coslovich Cristina 4/7/<strong>2009</strong> Gestalt 6/5/<strong>2009</strong><br />
Cossettini Erica 12/13/2008 Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale 2/13/<strong>2009</strong><br />
D’Andrea Jessica 1/24/<strong>2009</strong> IFREP-93 Istituto di formazione e ricerca per educatori e psicoterapeuti 6/5/<strong>2009</strong><br />
De Vecchis Antonella 1/23/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 4/10/<strong>2009</strong><br />
Iacono Marco 12/13/2008 Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale 4/10/<strong>2009</strong><br />
Iozzi Laura 9/28/2008 Istituto Freudiano per la Clinica, la Terapia e la Scienza 12/18/2008<br />
Malacrea Silvia 12/8/2008 Gestalt Firenze 2/13/<strong>2009</strong><br />
Marrone Paola 3/26/<strong>2009</strong> I.T.F.V. Istituto Veneto di Terapia Familiare 4/10/<strong>2009</strong><br />
Menichelli Alina 7/8/2008 Università <strong>degli</strong> Studi 6/5/<strong>2009</strong><br />
Monticolo Sara 10/18/2008 ITC Istituto di Terapia Cognitivo Comportamentale 12/18/2008<br />
Moretti Anna 7/8/2008 Università <strong>degli</strong> Studi 2/13/<strong>2009</strong><br />
Morocutti Paolo 12/22/2008 Gestalt 6/5/<strong>2009</strong><br />
Muzzatti Barbara 12/12/2008 Università <strong>degli</strong> Studi 2/13/<strong>2009</strong><br />
Padoan Stefano 12/18/2008 Studio di Psicodramma 4/10/<strong>2009</strong><br />
Perini Francesca 11/8/2008 Istituto Freudiano per la Clinica, la Terapia e la Scienza 12/18/2008<br />
Piccini Carla 12/22/2008 Gestalt 4/10/<strong>2009</strong><br />
Piscitelli Massimo 12/10/2008 IACP Istituto <strong>del</strong>l’approccio centrato sulla persona 2/13/<strong>2009</strong><br />
Polmonari Francesca 12/20/2008 ICLeS Istituto per la Clinica <strong>del</strong> Legami Sociali 4/10/<strong>2009</strong><br />
Prelli Michela 8/1/2008 I.T.F.V. Istituto Veneto di Terapia Familiare 4/10/<strong>2009</strong><br />
Roman Michela 4/7/<strong>2009</strong> Gestalt 6/5/<strong>2009</strong><br />
Romanò Manola 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />
Rossetti Sara 6/28/2008 ITFF Istituto di Terapia Familiare di Firenze 2/13/<strong>2009</strong><br />
Sabolotto Silvia 12/22/2008 Gestalt 2/13/<strong>2009</strong><br />
Sartori Alessandro 9/27/2008 I.R.E.P.Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica 2/13/<strong>2009</strong><br />
Sbisà Silvia 2/23/<strong>2009</strong> SPC Scuola di Psicoterapia Cognitiva 4/10/<strong>2009</strong><br />
Sgubin Fiorella 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />
Sualdino Debora 3/21/<strong>2009</strong> I.T.C. Scuola di Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale 6/5/<strong>2009</strong><br />
Tardivello Giulia 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />
Terrone Lucrezia 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />
Vescovi Teresa 12/22/2008 Gestalt 4/10/<strong>2009</strong><br />
Vittone Elena 12/2/2008 Naven 6/5/<strong>2009</strong><br />
Zedde Francesca 2/20/2008 Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>al Famiglia 6/5/<strong>2009</strong><br />
Zoia Stefania 12/14/2005 Università <strong>degli</strong> Studi 6/5/<strong>2009</strong><br />
PSICOLOGI SOSPESI DALL’ESERCIZIO PROFESSIONALE AL 5/06/<strong>2009</strong><br />
N. Iscr. Data iscr. Mod. Iscr. Cognome Nome Nato a il Residenza CAP Città Prov Data Provv. Motivazione<br />
251 10/23/1998 es.stato Aiza Andrea Monfalcone 10/7/1966 Via A. Gramsci, 36 33050 Fiumicello UD 4/11/2008 Sospeso morosità<br />
17/32/I 7/15/1989 art.32 Bassa Maria Teresa Trieste 11/23/1946 Str.per Chiampore, 37 34015 Muggia TS 10/22/2004 Sospeso morosità<br />
81/32/I 7/15/1989 art.32 Debernardi Augusto Cuneo 9/20/1946 Via Commerciale, 26 34134 Trieste TS 5/30/1998 Sospeso morosità<br />
107/32/I 7/15/1989 art.32 Ferrari Carla Udine 9/23/1957 Via Cicogna, 44 33100 Udine UD 6/29/2002 Sospeso morosità<br />
111/32/I 7/15/1989 art.32 Flebus Giovanni Battista Cividale <strong>del</strong> Friuli 1/18/1954 Via S. Vito, 6/1 34124 Trieste TS 10/13/1995 Sospeso morosità<br />
115/32/I 7/15/1989 art.32 Forzi Mario Trieste 6/27/1941 Via Crispi, 9/c 34170 Gorizia GO 8/29/1995 Sospeso morosità<br />
118/32/I 7/15/1989 art.32 Fum Danilo Udine 8/5/1950 Via Pottendorf, 20 34070 San Lorenzo Isontino GO 5/30/1998 Sospeso morosità<br />
171/32/I 7/15/1989 art.32 Marucelli Gabriele Bg. S. Lorenzo 3/9/1945 Via Rupingrande, 173 34016 Monrupino - Ts TS 5/30/1998 Sospeso morosità<br />
15 8/28/1993 es.stato Miccinesi Maria Vittoria Sormano 2/9/1944 Via Alviano, 4 34170 Gorizia GO 10/28/2005 Sospeso morosità<br />
109/33/II 1/26/1993 art.33 Picco Carla Udine 7/11/1957 Via Cavour, 78 33030 Flaibano UD 5/9/2003 Sospeso morosità<br />
111/33/II 1/26/1993 art.33 Pigat Gian Antonio Pasiano di Pordenone 6/14/1940 Via Vallona, 55 33170 Pordenone PN 3/23/2007 Sospeso morosità<br />
126/33/II 1/26/1993 art.33 Romito Patrizia Trieste 8/26/1952 Vicolo Scaglioni, 28/2 34141 Trieste TS 5/9/2003 Sospeso morosità<br />
157/33/II 1/26/1993 art.33 Zorzenon Antonella Gorizia 12/22/1954 Piazza Tommaseo, 25/1 34170 Gorizia GO 6/29/2002 Sospeso morosità<br />
PSICOLOGI CANCELLATI DAL 18/12/08 AL 5/06/09<br />
N. Iscr. Data Iscr. Cognome Nome Data Cancellaz. Motivazione<br />
43/32/I 7/15/1989 Cancian Tito 12/18/2008 richiesta<br />
839 2/3/2006 De Stefano Laura 12/18/2008 richiesta<br />
892 4/1/2006 Querin Francesca 12/18/2008 richiesta<br />
129/33/II 1/26/1993 Sangiorgi Domenica 12/18/2008 richiesta<br />
277/32/I 7/15/1989 Tubaro Gian Paolo 12/18/2008 richiesta<br />
28/32/I 7/15/1989 Bolzon Onorio 2/13/<strong>2009</strong> decesso<br />
24 8/28/1993 Tudor Laura 2/13/<strong>2009</strong> decesso<br />
186/32/I 7/15/1989 Moscato Mirella 4/10/<strong>2009</strong> decesso<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 31