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Il 1 numero del 2009 - Ordine degli Psicologi

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N. 1 - Luglio <strong>2009</strong><br />

QUADRIMESTRALE - POSTE ITALIANE S.p.A. - SPEDIZIONE IN A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB TS<br />

EDITORIALE DELLA PRESIDENZA<br />

QUALITà DELLA FORMAZIONE,<br />

TIROCINIO E GOVERNO DELL’ACCESSO<br />

ALLA PROFESSIONE<br />

Le linee politico - strategiche di questo consiglio avevano<br />

incluso, tra i vari punti programmatici, anche la messa in atto<br />

di azioni rivolte da un lato al miglioramento <strong>del</strong>la formazione<br />

di base <strong>del</strong>lo psicologo, dall’altro dirette a porre le condizioni<br />

per l’attivazione di una programmazione <strong>degli</strong> accessi ai corsi<br />

di laurea in psicologia che tenga conto, anche alla luce <strong>del</strong><br />

mercato <strong>del</strong> lavoro, <strong>del</strong> reale fabbisogno formativo. Sebbene<br />

il raggiungimento di questo secondo obiettivo implicherebbe<br />

necessariamente l’approvazione di una Legge che introduca il<br />

<strong>numero</strong> programmato a livello nazionale per la psicologia, è<br />

stato comunque possibile a livello regionale fare qualcosa per<br />

raggiungere contestualmente sia l’obiettivo di migliorare gli<br />

standard formativo - professionali che quello di realizzare<br />

azioni rivolte a governare l’accesso alla professione.<br />

Tale obiettivi sono stati perseguiti a livello territoriale anche<br />

attraverso un’adeguata regolamentazione <strong>del</strong> tirocinio<br />

che, nell’ottica di quanto previsto per la “supervised practice”<br />

di Europsy, può portare allo sviluppo di competenze utili per<br />

una professionalità consapevole. L’anno di pratica professionalizzante<br />

svolta sotto la supervisione di uno psicologo esperto<br />

è infatti fondamentale per consolidare l’integrazione <strong>del</strong>le<br />

conoscenze teoriche e di quelle pratiche formando il futuro<br />

professionista alla “independent practice”, ossia a svolgere la<br />

professione in forma autonoma e competente.<br />

La legge (DPR 328/01, art. 6 comma 1) attribuisce una<br />

specifica competenza all’Università e all’<strong>Ordine</strong> regionale in<br />

merito allo stabilire le modalità di espletamento <strong>del</strong> tirocinio<br />

professionale, in accordo con le altre norme vigenti in materia.<br />

Tali modalità devono venir concordate nell’ambito di una<br />

convenzione stipulata tra i due Enti sopraccitati.<br />

è quindi per me un gran piacere annunciarvi che nei mesi<br />

scorsi è terminato nel migliore dei modi il lungo lavoro di revisione<br />

<strong>del</strong> regolamento che disciplina il tirocinio professionale<br />

utile per l’accesso all’esame di Stato per la sezione A e B<br />

<strong>del</strong>l’Albo; tale regolamento ha sostituito quelli precedente-<br />

i n d i c e<br />

EDITORIALE DELLA PRESIDENZA<br />

Qualità <strong>del</strong>la formazione, tirocinio e governo<br />

<strong>del</strong>l’accesso alla professione........................................................................... 1-2<br />

EDITORIALE DELLA REDAZIONE<br />

Gli obiettivi <strong>del</strong> <strong>2009</strong>: integrazione<br />

<strong>del</strong>le informazioni agli iscritti............................................................................ 3<br />

LETTERE E DOCUMENTI DELL’ORDINE<br />

Lettera all’Assessore regionale all’Istruzione<br />

sulla psicologia scolastica.................................................................................... 4<br />

Lettera sulle problematiche connesse<br />

alle graduatorie ambulatoriali....................................................................... 4-5<br />

Lettera al Rettore <strong>del</strong>l’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste<br />

sulla Convenzione Tirocini.................................................................................... 5<br />

Convenzione tra l’<strong>Ordine</strong> e l’Università <strong>degli</strong> Studi<br />

di Trieste sui tirocini per l’esame di stato................................................5-6<br />

Testo <strong>del</strong> regolamento disciplinare............................................................6-13<br />

ATTIVITà DELL’ORDINE<br />

La terza Giornata <strong>del</strong>lo Psicologo.................................................................. 14<br />

<strong>Psicologi</strong>a Scolastica: nuove prospettive per la professione...... 15-16<br />

La Conferenza stampa a Trieste<br />

per il ventennale <strong>del</strong>la Legge 56/89..................................................... 16-17<br />

Annuncio workshop<br />

“Tra medicina e psicologia. I percorsi comuni”.................................... 17<br />

notizie<br />

Posta elettronica Certificata e altri servizi per gli psicologi...... 17-19<br />

<strong>Il</strong> protocollo d’intesa CNOP e Guardia di Finanza................................. 19<br />

Angelo Arcicasa Presidente ENPAP............................................................... 20<br />

Annuncio Convegno Etnopsichiatria............................................................ 20<br />

gruppi e commissioni di lavoro <strong>del</strong>l’ordine<br />

Gruppo di lavoro sulla <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo Sport.................................. 20-21<br />

Gruppo di lavoro sulla <strong>Psicologi</strong>a Scolastica........................................... 21<br />

Gruppo di lavoro sul Terzo Settore......................................................... 21-22<br />

Gruppo di lavoro sull’Anziano................................................................... 22-23<br />

Gruppo di lavoro sulla <strong>Psicologi</strong>a Ospedaliera................................. 23-24<br />

contributi dagli iscritti.............................................................................. 24<br />

Le attività <strong>del</strong>lo psicologo nell’area neuropsicologica............... 25-26<br />

errata corrige...................................................................................................... 26<br />

in ricordo dei colleghi.................................................................................. 26<br />

notizie dalla tesoreria<br />

<strong>Il</strong> Bilancio Consuntivo 2008............................................................................. 27<br />

Nota integrativa e Relazione sulla gestione esercizio 2008....... 28-29<br />

Relazione <strong>del</strong> Revisore Unico al Bilancio 2008...................................... 29<br />

Aggiornamento albo regionale....................................................... 30-31


mente vigenti. <strong>Il</strong> lavoro di revisione dei regolamenti si è svolto<br />

nel corso di una serie di riunioni <strong>del</strong>la commissione mista <strong>Ordine</strong>/Università<br />

che si sono tenute a partire da dicembre 2008.<br />

Le nuove regolamentazioni, <strong>del</strong>iberate dal Consiglio <strong>del</strong>la Facoltà<br />

di <strong>Psicologi</strong>a, dal Senato accademico <strong>del</strong>l’Università di<br />

Trieste, nonché dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, sono diventate operative<br />

dal 15 marzo <strong>2009</strong> e saranno valide sia per i nuovi ordinamenti<br />

universitari attivati a partire da quest’anno accademico<br />

(ex DM 270/04) sia per i vecchi e vecchissimi ordinamenti<br />

(DM 509/99 e previgenti). L’accelerazione nel lavoro di revisione<br />

dei regolamenti contenuti nelle precedenti convenzioni<br />

è avvenuta, in particolare, a partire da un parere emesso il 13<br />

novembre 2008 dal Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione, <strong>del</strong>l’Università e<br />

<strong>del</strong>la Ricerca (MIUR) in cui è stato finalmente chiarito che l’anno<br />

di tirocinio valido per l’accesso all’esame di Stato per la<br />

sezione A deve essere svolto in modo continuativo e ininterrotto.<br />

In tal modo è stato reso inammissibile espletare, per<br />

l’accesso alla sezione A <strong>del</strong>l’albo, uno dei due semestri di tirocinio<br />

previsti per l’ammissione all’esame di Stato prima <strong>del</strong>l’acquisizione<br />

<strong>del</strong>la laurea triennale. Tale orientamento è stato poi<br />

nuovamente confermato dal MIUR in un altro parere emesso<br />

in risposta ad un quesito da me posto al Ministero il 20 ottobre<br />

2008. Per questo motivo il 2 dicembre è stata inviata una lettera<br />

al Rettore <strong>del</strong>l’Università di Trieste (che pubblichiamo in<br />

questo giornale) in cui si chiedeva di adeguare la convenzione<br />

sui tirocini attualmente vigente ai contenuti e alle interpretazioni<br />

<strong>del</strong>le note ministeriali sopra citate. <strong>Il</strong> regolamento ora<br />

predisposto con il lavoro <strong>del</strong>la commissione ha pedissequamente<br />

accolto tale linea interpretativa.<br />

Di seguito vi sintetizzo le fondamentali modifiche apportate<br />

con la nuova convenzione che è stata siglata formalmente<br />

a febbraio e il cui testo viene pubblicato integralmente<br />

nelle pagine seguenti:<br />

a) i semestri di tirocinio (un semestre per i Dottori in Tecniche<br />

psicologiche e due semestri per gli <strong>Psicologi</strong>), dovranno<br />

essere svolti in maniera continuativa ed interrotta;<br />

b) il semestre di tirocinio utile per l’accesso alla sezione B e<br />

l’anno di tirocinio previsto per l’accesso alla sezione A<br />

potranno iniziare esclusivamente dopo il conseguimento<br />

<strong>del</strong> diploma di laurea nel primo caso e di laurea specialistica<br />

o magistrale nel secondo caso (ciò in linea anche con<br />

quanto previsto dalla Certificazione europea in <strong>Psicologi</strong>a<br />

- Europsy);<br />

c) sono stati nettamente differenziati i percorsi di tirocinio<br />

per la Sezione A e per la Sezione B: la logica è che i due<br />

tirocini sviluppano competenze diverse e quindi devono<br />

essere differenziati. Non si potrà quindi più quindi “scontare”<br />

il semestre di tirocinio svolto per l’ammissione<br />

all’esame di Stato per la sezione B dall’annualità di tirocinio<br />

da svolgersi per l’esame di Stato per la sezione A. Si<br />

ritiene che questo disincentiverà fortemente l’effettuazione<br />

<strong>del</strong> tirocinio per l’ammissione alla sezione B <strong>del</strong>l’albo;<br />

d) sono stati resi omogenei i requisiti per il riconoscimento<br />

<strong>del</strong>le sedi idonee a svolgere i tirocini per la sezione A e B<br />

<strong>del</strong>l’Albo nell’ottica <strong>del</strong>l’innalzamento <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> tirocinio<br />

stesso: non è più prevista, quindi, la possibilità di<br />

svolgere il tirocinio in sedi che non abbiano uno psicologo<br />

in qualità di dipendente, di convenzionato o di consulente<br />

esterno. In tutti i casi il supervisore dovrà garantire<br />

la presenza presso la sede di tirocinio per almeno 20 ore<br />

settimanali;<br />

e) è stato introdotto il concetto di valutazione <strong>del</strong> tirocinio: la<br />

valutazione verrà effettuata con dei questionari compilati<br />

sia da parte <strong>del</strong> supervisore, che dovrà valutare l’acquisizione<br />

di alcune abilità da parte <strong>del</strong> tirocinante, sia da<br />

parte <strong>del</strong> tirocinante, che dovrà esprimere giudizi in merito<br />

al livello di gradimento nei confronti <strong>del</strong>le attività svolte<br />

e <strong>del</strong>la supervisione ricevuta;<br />

f) è stato inserito un richiamo esplicito al rispetto <strong>del</strong> Codice<br />

deontologico <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> italiani nella pratica <strong>del</strong> tirocinio.<br />

Tutti gli elementi di novità appena citati si caratterizzano<br />

per il fatto di tendere a migliorare la qualità <strong>del</strong>la formazione<br />

professionale <strong>del</strong>lo psicologo. Ma, cambiamento ancora più<br />

rilevante per il futuro <strong>del</strong>la comunità professionale, con il<br />

nuovo regolamento è stato introdotto un limite massimo tassativo<br />

di 2 tirocinanti per supervisore/semestre esplicitando<br />

che ciò deve avvenire indipendentemente dal <strong>numero</strong> di sedi<br />

in cui il supervisore opera e indipendentemente dalla natura<br />

<strong>del</strong> tirocinio (sezione A e B). Le norme precedenti non vietavano<br />

la prassi di sommare il limite dei 2 tirocinanti per la sezione<br />

A ai 2 tirocinanti per la sezione B, arrivando in questo<br />

modo alla possibile presa in carico di 4 tirocinanti per supervisore/semestre.<br />

In via transitoria con le nuove norme, limitatamente<br />

ai primi due anni di applicazione e solo su documentate<br />

esigenze motivate dalla Facoltà previa approvazione<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, tale limite potrà essere portato a 3. Questa limitazione<br />

si ritiene possa sortire un effetto a livello di pianificazione<br />

<strong>degli</strong> accessi al sistema universitario. Infatti, con tale vincolo<br />

viene introdotto un meccanismo che da un lato tende a<br />

rendere maggiormente efficace la pratica supervisionata riducendo<br />

il rapporto numerico tra supervisore e tirocinante,<br />

dall’altro spingerà l’Università ad una più stringente programmazione<br />

<strong>del</strong>le iscrizioni ai corsi di laurea di area psicologica<br />

per garantire agli studenti un effettivo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio<br />

professionale. Con la nuova regolamentazione, infatti, già<br />

da subito il <strong>numero</strong> dei posti disponibili per i tirocini diminuiranno<br />

<strong>del</strong> 25%, mentre tra 2 anni si ridurranno <strong>del</strong> 50%. Contiamo<br />

in tal modo di raggiungere uno <strong>degli</strong> obiettivi che prioritariamente<br />

avevano caratterizzato il programma di questa<br />

consigliatura, ovverosia proteggere la comunità professionale<br />

dalla pletora psicologica ponendo le basi per un dignitoso<br />

posizionamento lavorativo dei colleghi iscritti. Gli effetti di<br />

tale politica si vedranno tra alcuni anni, ossia quando gli studenti<br />

formatisi all’interno dei nuovi percorsi formativi si accingeranno<br />

ad accedere alla professione sulla base <strong>del</strong>le regolamentazioni<br />

appena approvate. Si tratta sicuramente di un<br />

buon presupposto per il futuro, che siamo riusciti a realizzare<br />

grazie anche alla sensibilità mostrata dall’Ateneo triestino nei<br />

riguardi <strong>del</strong>le problematiche ordinistiche.<br />

Claudio Tonzar<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 2


editoriale <strong>del</strong>la redazione<br />

GLI OBIETTIVI DEL <strong>2009</strong>: INTEGRAZIONE<br />

DELLE INFORMAZIONI AGLI ISCRITTI<br />

Questo è il primo <strong>numero</strong> <strong>del</strong> Giornale <strong>del</strong> <strong>2009</strong>.<br />

Come consuetudine rispettiamo il nostro obbiettivo di<br />

garantire agli iscritti due pubblicazioni all’anno. Ci auguriamo<br />

che questo <strong>numero</strong> possa essere utile a tutti<br />

gli iscritti per conoscere sempre più da vicino le diverse<br />

attività <strong>del</strong> Consiglio regionale. Ricordiamo comunque<br />

agli iscritti di seguire gli aggiornamenti circa gli<br />

eventi, le notizie ed altre informazioni attraverso il sito<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> che, per ovvie ragioni, riporta notizie più<br />

recenti in quanto viene regolarmente aggiornato. Tra<br />

l’altro l’integrazione <strong>del</strong>le modalità informative, il Giornale,<br />

il sito, i Convegni e gli eventi organizzati dall’<strong>Ordine</strong><br />

regionale, era una <strong>del</strong>le direttrici che come Redazione<br />

abbiamo voluto perseguire per consentire agli<br />

iscritti una costante conoscenza sia <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong><br />

Consiglio sia <strong>del</strong>le informazioni utili per l’attività professionale.<br />

Un secondo obiettivo è anche quello di anticipare,<br />

se possibile, la pubblicazione <strong>del</strong> prossimo <strong>numero</strong> <strong>del</strong><br />

Giornale, normalmente in uscita nel periodo natalizio.<br />

Ciò anche in concomitanza <strong>del</strong>l’ormai prossimo rinno-<br />

vo <strong>del</strong>le cariche <strong>del</strong> Consiglio regionale previsto per il<br />

2010.<br />

Anche questo <strong>numero</strong> è ricco di contributi, notizie<br />

ed informazioni. Sempre più <strong>numero</strong>si sono gli articoli<br />

e gli spunti che arrivano in Redazione dagli iscritti e le<br />

informazioni istituzionali che desideriamo pubblicare.<br />

Alle volte il Comitato di Redazione deve anche porsi<br />

<strong>del</strong>le priorità ed eventualmente rimandare ad altri numeri<br />

alcuni contributi. Ce ne scusiamo con gli interessati<br />

ma, nei limiti <strong>del</strong> possibile, garantiamo l’uscita secondo<br />

gli spazi a disposizione. Vi segnaliamo in questo<br />

<strong>numero</strong>, oltre a due importanti Regolamenti, quello sui<br />

Tirocini stipulato con l’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste<br />

e quello interno sui Provvedimenti disciplinari, un contributo<br />

interessante sull’attività <strong>del</strong>lo psicologo nell’area<br />

neuropsicologica ricevuto, e volentieri pubblicato, da<br />

due colleghe impegnate in tale settore.<br />

<strong>Il</strong> Comitato di Redazione<br />

Emanuele Bottoli, Pietro Defend, Luisa Dudine,<br />

Jessica Michelin, Claudio Tonzar<br />

<strong>Il</strong> Consulente di Redazione<br />

Paolo Fusari<br />

Editore<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia<br />

Direttore editoriale<br />

Claudio Tonzar<br />

Direttore responsabile<br />

Roberto Fonda<br />

Comitato di redazione<br />

Emanuele Bottoli, Pietro Defend, Luisa Dudine, Jessica Michelin, Claudio Tonzar<br />

Consulente di redazione<br />

Paolo Fusari<br />

Sede redazione<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia<br />

Piazza Nicolò Tommaseo, 2<br />

34121 TRIESTE<br />

Stampa<br />

Autorizzazione Tribunale di Trieste<br />

n. 1039 <strong>del</strong> 22/12/2001<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 3


LETTERE E DOCUMENTI DELL’ORDINE<br />

Si riporta di seguito la richiesta di collaborazione<br />

inviata all’Assessore regionale all’Istruzione in merito<br />

alle progettualità connesse alla <strong>Psicologi</strong>a scolastica.<br />

Assessore regionale all’istruzione,<br />

formazione e cultura Dott. Roberto Molinaro<br />

Via <strong>del</strong> Lavatoio 1<br />

34100 Trieste<br />

Trieste, 16 marzo <strong>2009</strong><br />

Prot. n.: 09/000191<br />

Con la presente le comunichiamo che nello scorso<br />

mese di novembre si è tenuto, presso l’Università<br />

<strong>degli</strong> Studi di Trieste, il convegno organizzato dallo<br />

scrivente <strong>Ordine</strong> dal titolo “<strong>Psicologi</strong>a scolastica:<br />

nuove prospettive per le istituzioni educative e per la<br />

professione di psicologo”.<br />

La giornata di studio ha inteso presentare lo stato<br />

<strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong>la psicologia scolastica in regione dal<br />

punto di vista scientifico, professionale e legislativo<br />

illustrando gli interventi che lo psicologo mette in<br />

atto nella scuola e identificando alcuni paradigmi che<br />

caratterizzano le buone pratiche in questo specifico<br />

contesto professionale.<br />

<strong>Il</strong> convegno ha attivato un confronto teorico-operativo<br />

tra alcuni esperti accademici <strong>del</strong> campo, gli<br />

psicologi che intervengono nelle scuole di ogni ordine<br />

e grado e gli operatori scolastici (docenti, dirigenti<br />

ed educatori).<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>l’iniziativa sono stati presentati anche<br />

i dati raccolti da una ricerca promossa dal Consiglio<br />

Nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> che ha<br />

coinvolto l’IRRE ed un campione di psicologi <strong>del</strong><br />

Friuli Venezia Giulia.<br />

Visto l’interesse dimostrato dai <strong>numero</strong>si partecipanti<br />

all’iniziativa ed in considerazione dei bisogni<br />

emersi e <strong>del</strong>le progettualità prospettate, ci si rende disponibili<br />

per un auspicato incontro, anche al fine di<br />

offrire una futura collaborazione istituzionale in un’ottica<br />

di sostegno alla realizzazione di un servizio sempre<br />

più orientato al benessere <strong>del</strong>l’utenza e <strong>del</strong>l’organizzazione<br />

scolastica.<br />

Rimanendo in attesa di quanto vorrà cortesemente<br />

comunicarci in merito all’incontro richiesto si porgono<br />

i nostri più cordiali saluti.<br />

<strong>Il</strong> Presidente<br />

Dott. Claudio Tonzar<br />

Si riporta di seguito una inviata a un Comitato Zonale<br />

Specialisti di una ASL in merito all’equipollenza<br />

dei diplomi di specializzazione in psicoterapia pubblici<br />

e privati per le discipline “<strong>Psicologi</strong>a” e3 “Psicoterapia”<br />

<strong>del</strong> SSN.<br />

Alla cortese attenzione<br />

Comitato Zonale Specialisti<br />

c/o Azienda ULSS n. 9<br />

Borgo Cavalli, 42<br />

31100 Treviso<br />

Trieste, 24 marzo <strong>2009</strong><br />

Prot. n.: 09/000204<br />

Oggetto: graduatoria specialistica ambulatoriale per<br />

disciplina “psicologia”.<br />

Con riferimento alla graduatoria in oggetto ed a seguito<br />

di segnalazioni pervenute da parte di alcuni<br />

iscritti a questo <strong>Ordine</strong> si desidera comunicare quanto<br />

segue.<br />

Premesso che:<br />

• codesta ASL ha escluso dalla graduatoria per la disciplina<br />

in oggetto alcuni <strong>Psicologi</strong> non ritenendo<br />

valido il titolo di specializzazione in Psicoterapia ex<br />

artt. 3 e 35 <strong>del</strong>la L. 56/89;<br />

• già la L. 401 <strong>del</strong> 29 dicembre 2000 – Norme sull’organizzazione<br />

e sul personale <strong>del</strong> settore sanitario –<br />

Art. 2 comma 3 testualmente recita: “<strong>Il</strong> titolo di specializzazione<br />

in psicoterapia, riconosciuto, ai sensi<br />

<strong>degli</strong> articoli 3 e 35 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989, n.<br />

56, come equipollente al diploma rilasciato dalle<br />

corrispondenti scuole di specializzazione universitaria,<br />

deve intendersi valido anche ai fini <strong>del</strong>l’inquadramento<br />

nei posti organici di psicologo per la<br />

disciplina di psicologia e di medico o psicologo per<br />

la disciplina di psicoterapia, fermi restando gli altri<br />

requisiti previsti per i due profili professionali”;<br />

• la Legge n. 31 <strong>del</strong> 28 febbraio 2008 “Conversione in<br />

Legge, con modificazioni, <strong>del</strong> Decreto Legge 31 dicembre<br />

2007, n. 248, recante proroga (Gazzetta Ufficiale<br />

n. 51 <strong>del</strong> 29/02/2008) – Art. 24-sexies comma<br />

1 ha confermato tale orientamento specificando che<br />

“I titoli di specializzazione rilasciati ai sensi <strong>del</strong>l’articolo<br />

3 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989, n. 56, e il riconoscimento<br />

di cui al comma 1 <strong>del</strong>l’articolo 35 <strong>del</strong>la<br />

medesima legge, e successive modificazioni, sono<br />

validi quale requisito per l’ammissione ai concorsi<br />

per i posti organici presso il Servizio sanitario na-<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 4


LETTERE E DOCUMENTI DELL’ORDINE<br />

zionale, di cui all’articolo 2, comma 3, <strong>del</strong>la legge<br />

29 dicembre 2000, n. 401, e successive modificazioni,<br />

fermi restando gli altri requisiti previsti”;<br />

• gli altri requisiti previsti, oltre alla specializzazione<br />

nella disciplina oggetto <strong>del</strong> concorso, sono quelli<br />

indicati nel D.P.R. 483/97 e cioè: Laurea in psicologia<br />

ed iscrizione all’albo <strong>degli</strong> psicologi;<br />

• appare evidente che le specializzazioni ex artt. 3 e<br />

35 <strong>del</strong>la L. 56/89 costituiscono titolo valido per l’accesso<br />

ai concorsi per Dirigente Psicologo nel SSN e<br />

alle graduatorie per gli psicologi ambulatoriali, sia<br />

per la disciplina <strong>Psicologi</strong>a che Psicoterapia;<br />

• si chiede pertanto di disporre il riesame <strong>del</strong>le istanze<br />

di partecipazione alla graduatoria in oggetto valutando<br />

opportunamente il possesso <strong>del</strong>le specializzazioni<br />

suddette.<br />

<strong>Il</strong> Presidente<br />

Dott. Claudio Tonzar<br />

Si riporta di seguito la lettera citata nell’Editoriale<br />

<strong>del</strong>la Presidenza e inviata al Magnifico Rettore <strong>del</strong>l’Università<br />

<strong>degli</strong> Studi di Trieste, Prof. Francesco Peroni, in<br />

merito alla Convezione sul tirocinio per l’accesso<br />

all’esame di stato.<br />

Prof. Francesco Peroni<br />

Magnifico Rettore<br />

Università <strong>degli</strong> studi di Trieste<br />

Trieste, 3 dicembre 2008<br />

Prot. n.: 08/001260<br />

Oggetto: Convenzione tra l’Università <strong>degli</strong> Studi di<br />

Trieste e l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia<br />

inerente il Regolamento relativo al tirocinio per l’accesso<br />

all’esame di stato per psicologo ( sezione A).<br />

Vista la nota <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>la<br />

Ricerca n. 4375 dd. 13/11/2008 concernente l’Esame di<br />

Stato di bilitazione all’esercizio <strong>del</strong>la professione di Psicologo<br />

in cui si rammenta che i tirocini per l’accesso<br />

all’esame di stato per psicologo (sezione A <strong>del</strong>l’Albo)<br />

possono essere svolti in tutto o in parte durante il corso<br />

<strong>degli</strong> studi (art. 6, comma1 D.P.R. 328/2001), ma pur<br />

sempre in modo continuativo ed ininterrotto, salvo casi<br />

eccezionali che ne giustificano l’interruzione (es. maternità<br />

o compimento <strong>del</strong> servizio civile).<br />

Ritenuto che la convenzione in oggetto stipulata tra<br />

l’Università <strong>degli</strong> studi di Trieste e lo scrivente <strong>Ordine</strong><br />

risulti in contrasto con tale interpretazione, in particolare<br />

per quanto previsto all’art. 3 c. 3 <strong>del</strong> regolamento<br />

in essa contenuta.<br />

Con la presente lo scrivente <strong>Ordine</strong> chiede che si<br />

proceda alla revisione <strong>del</strong> Regolamento relativo al tirocinio<br />

per l’accesso all’esame di stato per psicologo (sezione<br />

A <strong>del</strong>l’Albo) al fine di adeguarlo ai contenuti <strong>del</strong>la<br />

nota ministeriale più sopra citata.<br />

Rimanendo in attesa di quanto vorrete cortesemente<br />

comunicare si porgono distinti saluti.<br />

<strong>Il</strong> Presidente<br />

Dott. Claudio Tonzar<br />

Si riporta di seguito la nuova Convenzione citata<br />

nell’Editoriale <strong>del</strong>la Presidenza e stipulata con l’Università<br />

<strong>degli</strong> Studi di Trieste sul tirocinio per l’accesso<br />

all’esame di stato per psicologo.<br />

CONVENZIONE PER LA DEFINIZIONE<br />

DEL REGOLAMENTO CHE DISCIPLINA<br />

IL TIROCINIO PER L’ACCESSO<br />

ALL’ESAME DI STATO PER PSICOLOGO<br />

(SEZIONE A DELL’ALBO) E IL TIROCINIO<br />

PER L’ACCESSO ALL’ESAME DI STATO<br />

PER DOTTORE IN TECNICHE<br />

PSICOLOGICHE (SEZIONE B DELL’ALBO)<br />

Tra<br />

l’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste - Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a<br />

(Facoltà), c.f. n° 80013890324, rappresentata dal<br />

Magnifico Rettore prof. Francesco Peroni, nato a Brescia<br />

il 7 aprile 1961, per la sua carica domiciliato in<br />

Trieste, p.le Europa 1<br />

e<br />

l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia<br />

(<strong>Ordine</strong>), rappresentato dal Presidente, dott. Claudio<br />

Tonzar, nato a Monfalcone il 21 marzo 1963, per le sue<br />

funzioni domiciliato presso la sede <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, piazza<br />

Tommaseo 2, Trieste.<br />

Vista la L. 56/1989<br />

Visto il D.M. 239/1992<br />

Visto il D.M. 240/1992<br />

Visto il D.P.R. 328/2001<br />

Vista la L. 170/2003<br />

Vista la nota <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>la<br />

Ricerca n. 4375 dd. 13.11.2008 concernente l’esame di<br />

Stato di abilitazione all’esercizio <strong>del</strong>la professione di<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 5


Psicologo in cui si rammenta che i tirocini per l’accesso<br />

all’esame di Stato per psicologo (sezione A <strong>del</strong>l’Albo)<br />

possono essere svolti in tutto o in parte durante il corso<br />

<strong>degli</strong> studi ma pur sempre in modo continuativo ed<br />

ininterrotto, salvo casi eccezionali.<br />

Ritenuto che la vigente convenzione tra la Facoltà e<br />

l’<strong>Ordine</strong> per i tirocini dei laureati specialisti (sezione A)<br />

debba essere adeguata all’interpretazione contenuta<br />

nella citata nota ministeriale.<br />

Tenuto conto di quanto previsto dalla Certificazione<br />

Europea in <strong>Psicologi</strong>a EuroPsy.<br />

Vista la comunicazione dd 14/1/<strong>2009</strong> <strong>del</strong> Presidente<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, che porterà a ratifica la presente convenzione<br />

nella prossima seduta <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.<br />

Vista la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Consiglio di Facoltà <strong>del</strong> 13 gennaio<br />

<strong>2009</strong>.<br />

Vista la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Senato Accademico <strong>del</strong>l’Università<br />

<strong>degli</strong> Studi di Trieste <strong>del</strong> 20 gennaio <strong>2009</strong>.<br />

Le parti<br />

convengono di adottare il seguente regolamento,<br />

che disciplina il tirocinio per l’accesso all’esame di Stato<br />

per psicologo (sezione A <strong>del</strong>l’Albo) e il tirocinio per<br />

l’accesso all’esame di Stato per dottore in tecniche psicologiche<br />

per i contesti sociali, organizzativi e <strong>del</strong> lavoro<br />

e dottore in tecniche psicologiche per i servizi alla<br />

persona e alla comunità (sezione B <strong>del</strong>l’Albo).<br />

Nella presente convenzione il termine tirocinio identifica<br />

il tirocinio professionale che la normativa vigente<br />

definisce quale requisito di ammissione agli esami di<br />

Stato per le sezioni A e B <strong>del</strong>l’Albo <strong>degli</strong> psicologi (si<br />

vedano in particolare il D.M. 239/1992, il D.M. 240/1992,<br />

il D.P.R. 328/01, artt. 52 e 53, la L. 170/2003, art. 3, comma<br />

1-ter, 1-quater, 1-quinquies). <strong>Il</strong> regolamento non si<br />

applica al tirocinio formativo o di orientamento, detto<br />

anche curriculare, di cui alla L. 196/1997.<br />

<strong>Il</strong> presente regolamento sostituisce, a partire dal 15<br />

marzo <strong>2009</strong>, i regolamenti <strong>del</strong> tirocinio per la sezione A<br />

approvati dal Consiglio di Facoltà il 14 settembre 1999<br />

e dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> il 25 ottobre 2003 (per i laureati<br />

in <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’ordinamento previgente il D.M.<br />

509/1999) e dal Senato Accademico <strong>del</strong>l’Università di<br />

Trieste il 19 ottobre 2004 e dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> il<br />

4 giugno 2004 (per i laureati specialisti in <strong>Psicologi</strong>a ex<br />

D.M. 509/1999), nonché il regolamento <strong>del</strong> tirocinio per<br />

la sezione B approvato dal Consiglio di Facoltà il 21<br />

ottobre 2003 e dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> il 25 ottobre<br />

2003.<br />

REGOLAMENTO<br />

1. TIROCINIO PER LA SEZIONE A<br />

1. Possono essere ammessi al tirocinio annuale per la<br />

sezione A soltanto i dottori magistrali in <strong>Psicologi</strong>a;<br />

cioè i laureati in <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’ordinamento previgente<br />

il D.M. 509/1999, quelli <strong>del</strong>la classe 58/S (ex D.M.<br />

509/1999) e quelli <strong>del</strong>la classe LM-51 (ex D.M.<br />

270/2004).<br />

2. <strong>Il</strong> tirocinio annuale deve essere svolto in modo continuato<br />

e ininterrotto.<br />

3. <strong>Il</strong> tirocinio si articola in due semestri. Ciascun semestre<br />

deve essere svolto presso un’unica sede riconosciuta,<br />

sotto la supervisione di uno psicologo iscritto alla sezione<br />

A <strong>del</strong>l’albo da almeno due anni.<br />

4. <strong>Il</strong> tirocinio deve essere svolto in due aree di attività<br />

differenti. Ciascun semestre deve riguardare gli aspetti<br />

applicativi di una <strong>del</strong>le seguenti aree: psicologia generale,<br />

psicologia clinica, psicologia sociale, psicologia<br />

<strong>del</strong>lo sviluppo.<br />

5. <strong>Il</strong> programma di tirocinio, corrispondente a 1000 ore<br />

complessive di attività supervisionata, deve riferirsi<br />

alle attività oggetto <strong>del</strong>la professione di psicologo, definite<br />

dalla L. 56/1989, dal DPR 328/2001 e dalla L.<br />

170/2003, art. 3, comma 1-quinquies.<br />

2. TIROCINIO PER LA SEZIONE B<br />

1. Possono essere ammessi al tirocinio semestrale per la<br />

sezione B soltanto i laureati in Scienze e tecniche psicologiche<br />

<strong>del</strong>la classe 34 (ex D.M. 509/1999) e <strong>del</strong>la<br />

classe L-24 (ex D.M. 270/2004).<br />

2. <strong>Il</strong> tirocinio ha la durata di sei mesi continuativi e si<br />

svolge presso un’unica sede riconosciuta.<br />

3. <strong>Il</strong> programma di tirocinio, corrispondente a 500 ore<br />

complessive di attività supervisionata, deve riferirsi<br />

alle attività professionali di uno dei due settori in cui<br />

si articola la sezione B <strong>del</strong>l’Albo <strong>degli</strong> psicologi, individuati<br />

dalla L. 170/2003, art. 3, comma 1-quinquies.<br />

3. CARATTERISTICHE GENERALI DEI TIROCINI<br />

1. <strong>Il</strong> carico orario di ciascun semestre di tirocinio viene<br />

quantificato in 500 ore. A tale valore fa riferimento il<br />

programma individuale di tirocinio (art. 4 comma 1<br />

<strong>del</strong> presente regolamento).<br />

2. L’ammissione al tirocinio viene <strong>del</strong>iberata dal Consiglio<br />

di Facoltà, fermo restando che il tirocinio deve<br />

iniziare il 15 marzo o il 15 settembre.<br />

3. A tutela <strong>del</strong> tirocinante, l’impegno settimanale <strong>del</strong> tirocinio<br />

deve essere non inferiore alle 20 ore e non superiore<br />

alle 30, possibilmente articolate in 5 giorni settimanali.<br />

Qualora tale carico non venga rispettato, la<br />

Facoltà e l’<strong>Ordine</strong>, congiuntamente, possono sospendere<br />

o revocare il riconoscimento a sede di tirocinio.<br />

4. <strong>Il</strong> tirocinio non costituisce rapporto di impiego e i tirocinanti<br />

non possono essere in alcun modo utilizzati per<br />

attività che si configurino come sostitutive di personale<br />

(anche temporaneo) o come risorsa aggiuntiva.<br />

5. <strong>Il</strong> tirocinante svolge la propria attività nel rispetto <strong>degli</strong><br />

obiettivi concordati seguendo le indicazioni <strong>del</strong> supervisore,<br />

in coerenza con le disposizioni e i regolamenti<br />

<strong>del</strong>la sede, nel rispetto <strong>del</strong> codice deontologico <strong>degli</strong><br />

psicologi italiani.<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 6


6. Qualora la presenza o le attività <strong>del</strong> tirocinante contrastino<br />

con gli obiettivi <strong>del</strong>la sede, questa può sospendere<br />

o revocare il tirocinio. Del provvedimento viene<br />

data immediata e motivata comunicazione scritta<br />

all’Università.<br />

7. è prevista una valutazione <strong>del</strong>l’attività di tirocinio tramite<br />

questionari che verranno consegnati, unitamente al<br />

libretto individuale, al momento <strong>del</strong>l’accoglimento <strong>del</strong>la<br />

domanda di tirocinio (art. 8, comma 5).<br />

4. PROGRAMMA INDIVIDUALE<br />

1. <strong>Il</strong> candidato sottopone alla Facoltà, entro il termine da<br />

questa stabilito, il programma di tirocinio. <strong>Il</strong> programma,<br />

che specifica la sede, il supervisore e l’oggetto<br />

<strong>del</strong>le attività, va firmato dal richiedente e dal legale<br />

rappresentante <strong>del</strong>la sede di tirocinio (o suo <strong>del</strong>egato).<br />

2. <strong>Il</strong> programma approvato dalla Facoltà viene riportato<br />

nel libretto individuale di tirocinio, su cui il supervisore<br />

dovrà certificare lo svolgimento <strong>del</strong>le attività, per il<br />

<strong>numero</strong> di ore prescritte.<br />

3. <strong>Il</strong> programma di tirocinio può essere svolto nell’ambito<br />

di un progetto di Servizio Civile Nazionale approvato<br />

dal Consiglio di Facoltà. <strong>Il</strong> programma va comunque<br />

presentato, approvato e svolto secondo le<br />

modalità indicate nel presente articolo. Qualora il progetto<br />

di Servizio Civile Nazionale non copra l’intero<br />

periodo di tirocinio la sede ospitante deve garantirne<br />

il completamento.<br />

5. SUPERVISORE<br />

1. Possono svolgere la funzione di supervisore gli iscritti<br />

da almeno due anni alla sezione A <strong>del</strong>l’Albo.<br />

2. Negli enti pubblici e privati la funzione di supervisore<br />

può essere svolta da personale che appartenga al profilo<br />

professionale di psicologo e che sia dipendente o<br />

in rapporto di convenzione per un <strong>numero</strong> di ore settimanali<br />

non inferiore a 20. Nel caso in cui non vi sia<br />

personale dipendente così inquadrato, la funzione di<br />

supervisore può essere svolta da un consulente esterno<br />

solo nel caso in cui tale consulente garantisca un<br />

rapporto stabile e documentabile, possibilmente giornaliero,<br />

con la struttura. Le ore di consulenza non possono<br />

essere inferiori alle 20 ore settimanali.<br />

3. A ciascun supervisore non possono essere assegnati<br />

più di due tirocinanti nello stesso semestre, indipendentemente<br />

dal <strong>numero</strong> di sedi in cui lo stesso supervisore<br />

operi.<br />

6. SEDI<br />

1. Sono sedi di tirocinio: strutture pubbliche e private<br />

non universitarie (Strutture) riconosciuti dall’<strong>Ordine</strong> e<br />

dalla Facoltà; dipartimenti e istituti di discipline psicologiche<br />

di università italiane e straniere riconosciuti<br />

dalla Facoltà.<br />

2. Lo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio presso dipartimenti o istituti<br />

di discipline psicologiche di una università (cfr.<br />

D.M. 239/1992, art. 2) è subordinato all’approvazione<br />

di uno specifico progetto che evidenzi la rilevanza formativa<br />

<strong>del</strong> tirocinio per le attività professionali <strong>del</strong>lo<br />

psicologo (sezione A) o <strong>del</strong> dottore in tecniche psicologiche<br />

(sezione B).<br />

3. Le Strutture che intendono proporsi come sede di tirocinio<br />

devono presentare domanda al Consiglio di Facoltà<br />

e al Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.<br />

4. Una Struttura può essere riconosciuta quale sede di<br />

tirocinio a condizione che in essa operi, in qualità di<br />

dipendente, professionista convenzionato o consulente<br />

esterno, almeno uno psicologo qualificato a svolgere<br />

la funzione di supervisore.<br />

5. Le Strutture in cui sono presenti più supervisori sono<br />

tenute a individuare tra gli stessi un coordinatore <strong>del</strong>le<br />

attività di tirocinio, che favorisca i contatti con la Facoltà.<br />

6. All’estero il tirocinio può essere svolto soltanto presso<br />

strutture universitarie, con la supervisione di un docente<br />

responsabile di un insegnamento di ambito psicologico.<br />

7. DOMANDA DI TIROCINIO<br />

1. Tutte le pratiche amministrative relative al tirocinio<br />

vanno svolte presso la Ripartizione Formazione Post -<br />

Lauream, negli orari di apertura al pubblico.<br />

2. La domanda, in bollo secondo il valore vigente, deve<br />

essere presentata alla Ripartizione Formazione Post -<br />

Lauream nei termini previsti dal bando rettorale utilizzando<br />

l’apposito modulo.<br />

8. VARIAZIONI AL PROGRAMMA E<br />

CONCLUSIONE DEL TIROCINIO<br />

1. L’interruzione <strong>del</strong> tirocinio è consentita solo per i casi di<br />

grave malattia, per maternità e per compimento <strong>del</strong> servizio<br />

civile. In questi casi occorre documentare i motivi<br />

<strong>del</strong>l’interruzione seguendo le modalità definite dalla Ripartizione<br />

Formazione Post - Lauream. In tutti i casi<br />

l’interruzione prevista dalla legge è al massimo di un<br />

anno solare e prevede che il libretto di tirocinio sia reso<br />

alla Ripartizione Formazione Post - Lauream unitamente<br />

ad un certificato attestante la motivazione e ad una richiesta<br />

specifica che indichi i tempi <strong>del</strong>l’interruzione<br />

(date di interruzione e ripresa <strong>del</strong> tirocinio).<br />

2. La sostituzione <strong>del</strong>la sede di tirocinio, su domanda<br />

motivata <strong>del</strong> tirocinante o <strong>del</strong>la sede, è ammessa previa<br />

autorizzazione <strong>del</strong> Preside di Facoltà.<br />

3. La sostituzione <strong>del</strong> supervisore, su domanda motivata<br />

<strong>del</strong> tirocinante o <strong>del</strong> supervisore, è ammessa previa<br />

autorizzazione <strong>del</strong> Preside di Facoltà.<br />

4. Nel caso in cui le 500 ore di tirocinio previste per ciascun<br />

semestre siano state completate in un periodo<br />

superiore ai sei mesi, il tirocinante è tenuto a sottoporre<br />

documentata e motivata istanza di riconoscimento<br />

al Consiglio di Facoltà, che potrà approvare il periodo<br />

di tirocinio, in deroga a quanto previsto nell’art. 1,<br />

comma 3.<br />

5. Concluso il tirocinio, l’interessato dovrà consegnare<br />

alla Ripartizione Formazione Post - Lauream: il libretto<br />

con l’attestazione <strong>del</strong>le presenze/assenze giornaliere<br />

certificate dal supervisore, firmato dal legale rappresentante<br />

<strong>del</strong>la sede, e i questionari di valutazione opportunamente<br />

compilati. La consegna dovrà essere effettuata<br />

entro 30 giorni dalla conclusione <strong>del</strong> tirocinio.<br />

6. L’accertamento <strong>del</strong> regolare completamento <strong>del</strong> periodo<br />

di tirocinio è competenza <strong>del</strong>la Ripartizione Formazione<br />

Post - Lauream.<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 7


9. ASSICURAZIONI<br />

1. <strong>Il</strong> soggetto promotore assicura il tirocinante contro<br />

gli infortuni sul lavoro presso l’INAIL. In caso di infortunio<br />

durante lo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio, il soggetto<br />

ospitante s’impegna a segnalare tempestivamente<br />

l’evento all’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste,<br />

soggetto promotore, e a inviare tempestivamente il<br />

tirocinante infortunato presso una struttura di primo<br />

soccorso. <strong>Il</strong> soggetto promotore, a sua volta, ha l’obbligo<br />

di dare notizia <strong>del</strong>l’avvenuto infortunio all’autorità<br />

locale di sicurezza e all’INAIL, entro i tempi previsti<br />

dalla normativa vigente.<br />

2. L’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste è assicurata, presso<br />

primaria compagnia assicurativa operante nel settore,<br />

per la responsabilità civile che le potesse derivare<br />

anche per il fatto <strong>del</strong>le persone di cui deve rispondere;<br />

è inoltre compresa la responsabilità civile <strong>degli</strong><br />

studenti qualora si rechino, in base ad accordi e/o<br />

convenzioni, presso altri Enti o Aziende per svolgervi<br />

attività istituzionali (comprese: attività di ricerca, periodi<br />

di stage, tirocini formativi e di orientamento,<br />

visite di istruzione, et similia).<br />

10. SICUREZZA<br />

1. I soggetti ospitanti saranno tenuti, ai sensi <strong>del</strong> D. Lvo<br />

626/94, e successive modificazioni ed integrazioni in<br />

tema di sicurezza e salute dei lavoratori, a:<br />

a) formare ed informare i tirocinanti in merito ai<br />

rischi connessi all’attività svolta presso il soggetto<br />

ospitante;<br />

b) attivare la sorveglianza sanitaria ove prevista;<br />

c) fornire i dispositivi di protezione individuale<br />

(D.P.I.) ove previsti.<br />

2. L’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste, soggetto promotore,<br />

provvederà, tramite il medico competente <strong>del</strong>l’Ateneo,<br />

a certificare l’idoneità allo svolgimento <strong>del</strong>le attività<br />

formative qualora richiesto dal soggetto ospitante.<br />

11. IMPEGNI FINANZIARI<br />

1. L’attuazione <strong>del</strong>la presente convenzione non comporta<br />

per le parti alcun onere finanziario, salvo quelli previsti<br />

dall’art. 9 (assicurazioni) e 13 (registrazione).<br />

12. DURATA DELLA CONVENZIONE<br />

1. La presente convenzione ha una durata di un anno<br />

dalla sua ultima sottoscrizione, in caso di firma disgiunta,<br />

e si intende tacitamente rinnovata, salvo disdetta<br />

di una <strong>del</strong>le parti contraenti da inoltrarsi a mezzo<br />

raccomandata A.R. almeno sei mesi prima <strong>del</strong>la<br />

scadenza.<br />

13. REGISTRAZIONE<br />

1. La presente convenzione, redatta in due esemplari di<br />

pari valore, sarà registrata in caso d’uso con spese a<br />

carico <strong>del</strong> richiedente, mentre le spese di bollo sono a<br />

carico <strong>del</strong>le due parti, ognuna per il proprio esemplare.<br />

14. NORMA TRANSITORIA<br />

1. In sede di prima applicazione <strong>del</strong> presente regolamento,<br />

fino al semestre che si concluderà il 14 marzo 2011<br />

– in deroga a quanto previsto dall’art. 5, comma 3<br />

– solo per documentate esigenze motivate prima<br />

<strong>del</strong>l’inizio di ciascun semestre dal Consiglio di Facoltà<br />

e previa approvazione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, a ciascun supervisore,<br />

indipendentemente dal <strong>numero</strong> di sedi in cui lo<br />

stesso operi, possono essere assegnati al massimo tre<br />

tirocinanti.<br />

IL NUOVO REGOLAMENTO DISCIPLINARE<br />

APPROVATO DAL CONSIGLIO<br />

“La deontologia, in fondo, con i suoi strumenti formali,<br />

descrive i corretti (gli obblighi) e gli scorretti (i divieti)<br />

incroci tra funzioni umane e funzioni professionali. …<br />

Da un altro versante, introducendo norme e regole, la deontologia<br />

fa accedere alla codificazione dei contesti e<br />

quindi, in ultima analisi, alla cultura istituzionale, contribuendo<br />

a rendere la professione <strong>del</strong>lo Psicologo una<br />

professione adulta”. (C. Parmentola “<strong>Il</strong> soggetto Psicologo<br />

e l’oggetto <strong>del</strong>la psicologia nel Codice deontologico <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> italiani”, Giuffré, 2000.<br />

Sono passati vent’anni dalla legge 56/89 che ha istituito<br />

l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> italiani: l’evento é stato ricordato<br />

a Roma il 18 febbraio scorso. Era presente come<br />

ospite d’onore il “padre” <strong>del</strong>la legge, il Senatore Ossicini<br />

che, con altri, ha combattuto per oltre vent’anni al fine di<br />

ottenere questo risultato. Nel suo intervento il Senatore tra<br />

l’altro ricordava che i suoi sforzi erano tesi a far si che la<br />

<strong>Psicologi</strong>a, ossia il fare psicologia, diventasse una professione<br />

autonoma, scientifica e riconosciuta. Autonoma sia<br />

dalle discipline umanistiche che da quelle mediche; scientifica,<br />

con un sistema di conoscenze e competenze basato<br />

sulla elaborazione formale dei concetti e <strong>del</strong>le teorie; riconosciuta<br />

e quindi regolamentata, come previsto dall’ordinamento<br />

italiano per le professioni riguardanti i diritti fondamentali<br />

dei cittadini ed in particolare quello <strong>del</strong>la salute.<br />

Per la professione di psicologo ottenere il riconoscimento<br />

dallo Stato significa farsi carico di accreditare e mantenere,<br />

presso la pubblica opinione, un’alta considerazione<br />

<strong>del</strong>la professione stessa e <strong>degli</strong> iscritti all’Albo garantendo<br />

la correttezza <strong>del</strong> loro agire, la loro preparazione e il loro<br />

operare secondo i principi etici su cui si fonda la deontologia<br />

professionale. Interpretare e applicare i principi<br />

<strong>del</strong>l’etica professionale con responsabilità sociale significa<br />

anche esercitare la funzione disciplinare in modo da rendere<br />

effettiva la tutela dei diritti dei cittadini e <strong>del</strong>la collettività,<br />

consapevoli di assolvere in tal modo un dovere primario<br />

nell’interesse generale.<br />

A tale scopo la legge 56/89 all’articolo 12 prevede,<br />

tra molti altri compiti, che il Consiglio regionale “curi<br />

l’osservanza <strong>del</strong>le leggi e <strong>del</strong>le disposizioni concernenti<br />

la professione” e ”adotti i provvedimenti disciplinari previsti<br />

dall’articolo 27”. Come é tipico <strong>degli</strong> stati di diritto,<br />

per sanzionare un comportamento serve un punto di riferimento<br />

(una norma – il Codice deontologico) e <strong>del</strong>le<br />

regole che garantiscano un iter definito (una procedura<br />

- il Regolamento disciplinare), da qualificarsi in termini<br />

di procedimento amministrativo, informato non solo ai<br />

principi costituzionali di imparzialità e buon andamento,<br />

ma anche al canone <strong>del</strong> giusto processo. Questo è quan-<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 8


to avviene quando un cittadino, un collega o il Pubblico<br />

Ministero competente fanno pervenire all’<strong>Ordine</strong> un<br />

esposto su una presunta violazione <strong>del</strong> Codice Deontologico<br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> italiani.<br />

Nella seduta di dicembre scorso il Consiglio regionale<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> ha approvato il nuovo regolamento <strong>del</strong> procedimento<br />

disciplinare. Dopo le prime linee di indirizzo generale<br />

in materia elaborate dal Consiglio nazionale,<br />

nell’agosto 2002 fu approvato dal Consiglio regionale <strong>del</strong><br />

FVG il primo regolamento disciplinare che ha stabilito<br />

<strong>del</strong>le procedure standard per l’esercizio <strong>del</strong>la funzione disciplinare<br />

stessa. A partire dall’istituzione <strong>del</strong> Consiglio<br />

regionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> FVG sono stati aperti ben 30<br />

procedimenti disciplinari; di questi 24 si sono conclusi<br />

con l’archiviazione, quattro con la sanzione <strong>del</strong>l’ ”avvertimento”<br />

e in un caso si é dovuto comminare la sanzione<br />

più grave prevista dalla L. 56/89 e cioé la radiazione. C’é<br />

poi un caso tutt’ora sospeso in attesa di sentenza penale<br />

definitiva. Si ricorda che ogni segnalazione di possibili illeciti<br />

disciplinari é sottoposta ad una valutazione preliminare<br />

da parte <strong>del</strong> Consiglio, sentita la Commissione deontologica.<br />

Qualora non ricorrano i presupposti per<br />

procedere all’archiviazione immediata il Presidente o un<br />

Consigliere <strong>del</strong>egato, coadiuvati dalla Commissione deontologica,<br />

svolgono gli accertamenti necessari per verificare<br />

la ricorrenza dei termini per l’apertura formale <strong>del</strong> procedimento<br />

disciplinare; per esempio può essere sentito<br />

l’iscritto interessato e/o l’autore <strong>del</strong>la segnalazione, o altre<br />

persone informate sui fatti. A conclusione di questa fase,<br />

il Consiglio, decide l’apertura <strong>del</strong> procedimento disciplinare<br />

vero e proprio ovvero di archiviare il caso.<br />

La funzione disciplinare risulta essere particolarmente<br />

<strong>del</strong>icata in quanto si caratterizza come esercizio di poteri<br />

autoritativi che connotano in termini pubblicistici la posizione<br />

<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e perché coinvolge ed è<br />

idonea ad incidere sulle situazioni giuridiche soggettive<br />

<strong>degli</strong> iscritti all’Albo.<br />

L’esperienza acquisita nell’amministrare la funzione disciplinare<br />

aveva motivato da qualche tempo il nostro Consiglio<br />

a riflettere in merito a un eventuale aggiornamento di<br />

alcuni aspetti <strong>del</strong> Regolamento. Contemporaneamente anche<br />

la commissione deontologica <strong>del</strong> CNOP aveva ritenuto<br />

di elaborare un contributo alla stesura per l’aggiornamento<br />

dei regolamenti disciplinari <strong>degli</strong> ordini territoriali. <strong>Il</strong> testo<br />

ora approvato dal nostro Consiglio regionale rappresenta<br />

uno strumento in grado di regolare in termini giuridicamente<br />

corretti ed amministrativamente efficaci l’esercizio<br />

<strong>del</strong>la funzione disciplinare, alla quale la legge 56/89 dedica<br />

gli articoli 26 e 27.<br />

Renzo Mosanghini<br />

REGOLAMENTO DISCIPLINARE<br />

Approvato nella seduta <strong>del</strong> consiglio <strong>del</strong> 18/12/2008<br />

Capo I Disposizioni generali<br />

Art. 1 Principi generali<br />

1. <strong>Il</strong> procedimento disciplinare nei confronti <strong>degli</strong><br />

iscritti nell’albo <strong>degli</strong> psicologi è volto ad accertare<br />

la sussistenza <strong>del</strong>la responsabilità disciplinare <strong>del</strong>l’incolpato<br />

per le azioni od omissioni che integrino violazione<br />

di norme di legge e regolamenti, o violazione<br />

<strong>del</strong> codice deontologico, anche in relazione alla<br />

disciplina sulla pubblicità, o siano, comunque, ritenute<br />

in contrasto con i doveri generali di dignità,<br />

probità e decoro <strong>del</strong>la professione.<br />

2. <strong>Il</strong> procedimento è regolato dagli artt. 12, comma 2,<br />

lett. i), 26 e 27 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989, n. 56 e<br />

dal presente regolamento, adottato anche ai sensi<br />

<strong>degli</strong> artt. 2 e 4, comma 1, <strong>del</strong>la legge 7 agosto 1990,<br />

n. 241.<br />

3. La competenza disciplinare di ciascun <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

psicologi si determina con riguardo allo stato di fatto<br />

esistente al momento <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong> procedimento<br />

disciplinare. Non hanno rilevanza alcuna rispetto ad<br />

essa i successivi mutamenti <strong>del</strong>lo stato medesimo.<br />

4. Per quanto non espressamente previsto dal presente<br />

regolamento, si applicano, in quanto compatibili, le<br />

norme generali sul procedimento amministrativo<br />

contenute nella legge 7 agosto 1990, n. 241, nel rispetto<br />

dei principi costituzionali di imparzialità e<br />

buon andamento <strong>del</strong>l’azione amministrativa e <strong>del</strong><br />

giusto processo.<br />

Art. 2 Responsabilità disciplinare,<br />

prescrizione e comunicazioni<br />

1. La responsabilità disciplinare è accertata ove siano<br />

provate l’inosservanza dei doveri professionali <strong>del</strong>lo<br />

psicologo.<br />

2. La responsabilità sussiste anche se il fatto è stato<br />

commesso per imprudenza, negligenza od imperizia,<br />

o per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini<br />

e discipline.<br />

3. Del profilo soggettivo si deve tenere conto in sede<br />

di irrogazione <strong>del</strong>l’eventuale sanzione, la quale deve<br />

essere, comunque, proporzionata alla gravità dei fatti<br />

contestati e alle conseguenze dannose che siano<br />

derivate o possano derivare dai medesimi.<br />

4. Lo psicologo è sottoposto a procedimento disciplinare<br />

anche per fatti non riguardanti l’attività professionale,<br />

qualora essi si riflettano sulla reputazione<br />

professionale o compromettano l’immagine e la dignità<br />

<strong>del</strong>la categoria.<br />

5. L’illecito disciplinare si prescrive nel termine di cinque<br />

anni dalla commissione <strong>del</strong> fatto. L’inizio <strong>del</strong><br />

procedimento disciplinare, coincidente con la notifica<br />

<strong>del</strong>l’atto recante l’indicazione <strong>degli</strong> addebiti e <strong>del</strong>le<br />

regole di cui si ipotizza la violazione, interrompe<br />

la decorrenza <strong>del</strong> termine prescrizionale. È fatto salvo<br />

quanto previsto dall’art. 10.<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 9


6. Tutte le comunicazioni eseguite nella fase preliminare,<br />

nel corso <strong>del</strong> procedimento e all’esito <strong>del</strong>lo<br />

stesso, sono eseguite mediante notificazione di lettera<br />

raccomandata con ricevuta di ritorno. In caso di<br />

irreperibilità <strong>del</strong> professionista sottoposto a procedimento<br />

disciplinare, le comunicazioni avvengono ai<br />

sensi <strong>del</strong>l’art. 27, comma 4, <strong>del</strong>la legge 18 febbraio<br />

1989, n. 56.<br />

Art. 3 Astensione e ricusazione<br />

1. <strong>Il</strong> componente il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> ha il dovere<br />

di astenersi dal partecipare al procedimento disciplinare,<br />

e può essere ricusato, nei seguenti casi:<br />

a) se ha interesse nella vertenza disciplinare o se è<br />

creditore e/o debitore <strong>del</strong>l’incolpato o dei soggetti<br />

che hanno fatto pervenire la notizia <strong>del</strong> presunto<br />

illecito disciplinare;<br />

b) se è in relazione di coniugio, parentela, ovvero<br />

se è convivente, o collega di studio o di lavoro<br />

<strong>del</strong>l’incolpato o <strong>del</strong>la parte che ha denunciato il<br />

presunto illecito disciplinare;<br />

c) se ha motivi di inimicizia grave o di forte amicizia<br />

con l’incolpato ovvero con la parte che ha<br />

denunciato il presunto illecito disciplinare;<br />

d) se ha deposto nella vertenza come persona informata<br />

dei fatti;<br />

e) se ha dato consigli o manifestato pubblicamente<br />

il suo parere sulle vicende oggetto <strong>del</strong> procedimento;<br />

f) in ogni altro caso in cui sussistano ragioni di<br />

convenienza e di opportunità, adeguatamente<br />

motivate.<br />

2. L’astensione e la ricusazione devono essere proposte<br />

al Consiglio con atto scritto ovvero dichiarate a<br />

verbale nel corso <strong>del</strong>la seduta, con la specificazione<br />

dei motivi e, ove possibile, documentate.<br />

3. L’astensione e la ricusazione sospendono temporaneamente<br />

la seduta. La nuova data <strong>del</strong>la seduta <strong>del</strong><br />

Consiglio è fissata, nel rispetto dei termini e <strong>del</strong>le<br />

procedure previsti dal presente Regolamento, dopo<br />

la decisione <strong>del</strong> Consiglio. La decisione sulla dichiarazione<br />

di astensione o sulla proposta di ricusazione<br />

è adottata dal Consiglio allo stato <strong>degli</strong> atti, senza la<br />

presenza <strong>del</strong> componente che ha chiesto di astenersi<br />

o che è stato ricusato. Qualora il Consiglio ritenga<br />

condivisibile la dichiarazione di astensione o fondata<br />

la richiesta di ricusazione, il componente o i componenti<br />

astenuti o ricusati non partecipano al procedimento,<br />

ma non vengono sostituiti.<br />

4. Se l’astensione o la ricusazione riguarda il Presidente,<br />

questi è sostituito dal Vicepresidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>,<br />

o, in caso di impedimento, dal Consigliere più anziano<br />

per iscrizione all’albo.<br />

Capo II Fase preliminare<br />

Art. 4 Convocazione <strong>del</strong> Consiglio<br />

e poteri <strong>del</strong> Presidente<br />

1. <strong>Il</strong> procedimento disciplinare nei confronti <strong>del</strong>l’iscritto<br />

nell’albo <strong>degli</strong> psicologi è promosso d’ufficio<br />

dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, quando ha notizia di fatti<br />

rilevanti ai sensi <strong>del</strong>l’art. 1, o su richiesta <strong>del</strong><br />

Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica competente per territorio.<br />

2. <strong>Il</strong> Consiglio è convocato dal Presidente, o, in caso<br />

di sua assenza o impedimento, dal Vicepresidente,<br />

ove nominato, o, in caso di impedimento, dal consigliere<br />

anziano per iscrizione. La convocazione <strong>del</strong><br />

Consiglio per il compimento <strong>degli</strong> atti volti a <strong>del</strong>iberare<br />

l’archiviazione immediata o l’apertura <strong>del</strong> procedimento<br />

disciplinare costituisce dovere d’ufficio.<br />

3. <strong>Il</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> assicura il<br />

rispetto dei principi e <strong>del</strong>le regole cui è informato il<br />

procedimento disciplinare. In caso di assenza od<br />

impedimento, le sue funzioni sono esercitate dal<br />

Vicepresidente, o, in caso di impedimento, dal Consigliere<br />

più anziano per iscrizione all’albo.<br />

4. <strong>Il</strong> Presidente dirige il procedimento compiendo tutti<br />

gli atti necessari a dare impulso al procedimento,<br />

tra l’altro, coordinando le sedute, la discussione e le<br />

votazioni.<br />

Art. 5 Archiviazione immediata<br />

1. <strong>Il</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> ha il dovere di prendere in<br />

considerazione le notizie di cui al comma 1 <strong>del</strong>l’art.<br />

4, allorquando provengano da altri iscritti nell’albo,<br />

da soggetti pubblici, da privati, o da fonti anonime<br />

debitamente circostanziate.<br />

2. <strong>Il</strong> Consiglio, su proposta motivata <strong>del</strong> Presidente, o<br />

<strong>del</strong> Vicepresidente da questo <strong>del</strong>egato, sentita la<br />

Commissione deontologica, e fuori <strong>del</strong> caso di richiesta<br />

proveniente dal Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica<br />

competente per territorio, può <strong>del</strong>iberare di non<br />

aprire il procedimento disciplinare, procedendo immediatamente<br />

all’archiviazione, allorquando:<br />

a) i fatti palesemente non sussistano;<br />

b) le notizie pervenute siano manifestamente infondate;<br />

c) i fatti non siano stati commessi da un iscritto<br />

all’<strong>Ordine</strong>.<br />

3. Nel caso di cui alla lett. c <strong>del</strong> comma 2 <strong>del</strong> presente<br />

articolo, ed ove l’incolpato sia uno psicologo iscritto<br />

nell’albo di altro <strong>Ordine</strong>, si procede a trasmettere gli<br />

atti al Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> competente a promuovere<br />

l’azione disciplinare.<br />

4. <strong>Il</strong> provvedimento che dispone l’archiviazione è succintamente<br />

motivato, e viene comunicato con lettera<br />

raccomandata a/r al professionista interessato.<br />

Art. 6 Accertamenti preliminari<br />

1. Qualora non ricorrano i presupposti per procedere<br />

all’archiviazione immediata, il Presidente o, in sua<br />

vece, il Vicepresidente o un Consigliere <strong>del</strong>egato,<br />

coadiuvato dalla Commissione Deontologica, ove<br />

costituita, svolgono un accertamento sommario preordinato<br />

alla verifica preliminare <strong>del</strong>la ricorrenza<br />

dei presupposti per l’apertura formale <strong>del</strong> procedimento<br />

disciplinare, ad esempio: sentendo l’iscritto<br />

interessato, l’autore <strong>del</strong>la segnalazione, altre perso-<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 10


ne informate sui fatti, ovvero, chiedendo informazioni<br />

o acquisendo documentazione.<br />

2. La convocazione per l’audizione, che vale anche ai<br />

sensi e per gli effetti di cui alla legge n. 241 <strong>del</strong><br />

1990, deve essere inviata all’iscritto a mezzo lettera<br />

raccomandata con avviso di ricevimento almeno 20<br />

giorni prima <strong>del</strong>la data prevista per l’audizione stessa,<br />

e deve contenere una sintetica ma circostanziata<br />

indicazione dei fatti oggetto di accertamento ed il<br />

nominativo <strong>del</strong> responsabile <strong>del</strong> procedimento.<br />

3. L’iscritto ha facoltà di avvalersi <strong>del</strong>l’assistenza di un<br />

difensore di fiducia iscritto all’albo <strong>degli</strong> avvocati o<br />

all’albo <strong>degli</strong> psicologi, di non presentarsi all’audizione<br />

e di inviare memorie e documenti. In caso di<br />

mancata presentazione giustificata dall’iscritto, questi<br />

deve essere riconvocato in altra data. In caso di<br />

persistente assenza, il Consiglio può procedere comunque.<br />

4. Delle audizioni e <strong>degli</strong> altri eventuali accertamenti,<br />

è redatto verbale, sottoscritto dal Presidente o, in<br />

sua vece, dal Vice Presidente o dal Consigliere <strong>del</strong>egato,<br />

e dalle persone ascoltate.<br />

5. Terminata la fase <strong>degli</strong> accertamenti preliminari, il<br />

Presidente o, in sua vece, il Vice Presidente o il<br />

Consigliere incaricato, riferisce tempestivamente al<br />

Consiglio i risultati <strong>del</strong>l’accertamento stesso, in apposita<br />

seduta.<br />

6. <strong>Il</strong> provvedimento che dispone l’archiviazione è succintamente<br />

motivato, e viene comunicato con lettera<br />

raccomandata a/r al professionista interessato.<br />

Capo III Apertura<br />

e istruttoria <strong>del</strong><br />

procedimento disciplinare<br />

Art. 7 Apertura e termine<br />

<strong>del</strong> procedimento disciplinare<br />

1. All’esito <strong>degli</strong> accertamenti preliminari, qualora il<br />

Consiglio non decida di archiviare, <strong>del</strong>ibera l’apertura<br />

<strong>del</strong> procedimento disciplinare.<br />

2. La <strong>del</strong>ibera con la quale il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> decide<br />

l’apertura <strong>del</strong> procedimento disciplinare deve<br />

essere motivata e contenere: l’indicazione dei fatti<br />

dei quali si contesta la rilevanza disciplinare e l’indicazione<br />

<strong>del</strong>le norme di legge o <strong>del</strong> codice deontologico<br />

che si ritengano possano essere state violate,<br />

eventualmente, integrando le contestazioni mosse<br />

all’interessato in sede di accertamenti sommari, in<br />

considerazione <strong>del</strong>l’esito <strong>del</strong>l’espletata istruttoria<br />

sommaria; l’indicazione <strong>del</strong>la seduta di trattazione<br />

<strong>del</strong> procedimento; la menzione che l’incolpato ha<br />

facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia<br />

iscritto all’albo <strong>degli</strong> avvocati o all’albo <strong>degli</strong> psicologi<br />

e di presentare memorie e documenti; l’espresso<br />

avvertimento che qualora l’incolpato non si presenti<br />

alla seduta <strong>del</strong> Consiglio, si procederà in sua assenza;<br />

la nomina <strong>del</strong> Consigliere relatore.<br />

3. La <strong>del</strong>ibera deve essere notificata a mezzo raccomandata<br />

con avviso di ricevimento al professionista<br />

incolpato, il quale, nel corso <strong>del</strong> procedimento, può<br />

farsi assistere da un difensore di fiducia iscritto<br />

nell’albo <strong>degli</strong> avvocati o nell’albo <strong>degli</strong> psicologi.<br />

Tra la data di ricezione da parte dei destinatari <strong>del</strong>la<br />

comunicazione di cui al comma precedente e la<br />

data <strong>del</strong>la seduta devono intercorrere 30 giorni.<br />

L’incolpato, o il difensore, hanno facoltà di prendere<br />

visione ed estrarre copia <strong>degli</strong> atti <strong>del</strong> procedimento,<br />

e possono produrre deduzioni scritte, documenti<br />

ed istanze istruttorie, fino a dieci giorni prima<br />

<strong>del</strong>la seduta.<br />

4. <strong>Il</strong> Segretario <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> provvede a<br />

dare avviso <strong>del</strong>la nomina al relatore, qualora esso<br />

non sia presente alla seduta nella quale viene disposto<br />

il conferimento <strong>del</strong>l’incarico. La comunicazione<br />

viene effettuata con i mezzi ordinari.<br />

5. <strong>Il</strong> Segretario <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> provvede a<br />

mettere a disposizione <strong>del</strong> relatore il fascicolo <strong>del</strong><br />

procedimento.<br />

6. Fatte salve le cause di sospensione <strong>del</strong> procedimento<br />

e le interruzioni dei termini, il procedimento disciplinare<br />

deve essere concluso entro il termine di<br />

trentasei mesi dall’apertura.<br />

7. Qualora, per qualunque motivo, in pendenza <strong>del</strong><br />

procedimento muti la composizione <strong>del</strong> Consiglio<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, il procedimento prosegue e sono fatti<br />

salvi tutti gli atti compiuti antecedentemente.<br />

Art. 8 Le sedute e la fase istruttoria<br />

1. Le sedute avanti il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> non sono<br />

pubbliche, non possono essere registrate o audioriprese<br />

se non previa <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e, salvo impedimenti, si tengono presso<br />

la sede <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> medesimo.<br />

2. Nel corso <strong>del</strong>la seduta, il relatore espone oralmente<br />

lo svolgimento dei fatti e l’esito <strong>del</strong>le fasi procedimentali<br />

che hanno preceduto la seduta.<br />

3. <strong>Il</strong> Consiglio procede all’istruttoria, ammettendo i<br />

mezzi di prova, anche a richiesta di parte, ritenuti<br />

rilevanti, e dispone l’acquisizione di tutti gli elementi<br />

di valutazione considerati utili per la decisione,<br />

quali, ad esempio, dichiarazioni, informazioni e<br />

documenti. L’incolpato può produrre memorie e<br />

documenti fino a dieci giorni prima <strong>del</strong>la seduta<br />

fissata, e può farsi assistere da un difensore.<br />

4. Alla convocazione <strong>del</strong>l’incolpato si provvede mediante<br />

comunicazione da eseguire tramite raccomandata<br />

con avviso di ricevimento, con l’indicazione<br />

<strong>del</strong>la data di convocazione, nonché <strong>del</strong>la facoltà<br />

di presentare memorie e documenti. Tra la data di<br />

ricevimento <strong>del</strong>la convocazione e quella fissata per<br />

l’audizione devono intercorrere non meno di 30<br />

giorni liberi. L’incolpato può farsi assistere da un<br />

difensore. Con le stesse modalità di cui al comma<br />

precedente, si può procedere alla convocazione <strong>degli</strong><br />

autori di eventuali esposti o di altre persone informate<br />

dei fatti oggetto <strong>del</strong> procedimento.<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 11


5. Devono essere sentiti il Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica<br />

competente per territorio, ove presente, l’incolpato<br />

e, se <strong>del</strong> caso, colui che ha presentato un<br />

esposto, nonché, eventualmente, le persone informate<br />

dei fatti che si ritiene utile ascoltare. All’esito<br />

di tali adempimenti, l’incolpato che ne faccia richiesta<br />

può formulare osservazioni.<br />

6. Se nel corso <strong>del</strong>la seduta il fatto risulta diverso da<br />

come descritto nell’atto di incolpazione, ovvero<br />

emerge altro illecito disciplinare, il Consiglio modifica<br />

l’accusa e la comunica all’interessato, anche se<br />

assente.<br />

7. Della seduta viene redatto verbale, nel quale occorre<br />

dare atto di tutte le attività svolte.<br />

8. Qualora non sia possibile completare nella stessa<br />

seduta gli adempimenti istruttori previsti, il Consiglio<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> rinvia il procedimento ad altra seduta.<br />

9. I provvedimenti istruttori sono comunicati all’incolpato<br />

assente a mezzo di lettera raccomandata con<br />

avviso di ricevimento.<br />

Art. 9 Verbale<br />

1. <strong>Il</strong> processo verbale <strong>del</strong>la seduta è redatto dal Segretario<br />

sotto la direzione <strong>del</strong> Presidente, ed è sottoscritto<br />

da entrambi.<br />

2. <strong>Il</strong> verbale deve contenere: la data <strong>del</strong>la seduta, con<br />

l’indicazione <strong>del</strong> giorno, mese ed anno; il <strong>numero</strong><br />

ed il nome dei componenti <strong>del</strong> Consiglio presenti,<br />

con l’indicazione <strong>del</strong>le rispettive funzioni; la menzione<br />

<strong>del</strong>la relazione istruttoria; l’indicazione, se<br />

presenti, <strong>del</strong> Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica competente<br />

per territorio, <strong>del</strong>l’incolpato e <strong>del</strong> difensore,<br />

<strong>del</strong>l’esponente e <strong>del</strong>le persone informate dei fatti; le<br />

dichiarazioni rese dai presenti; i provvedimenti adottati<br />

dal Consiglio e le relative votazioni; la sottoscrizione<br />

<strong>del</strong> Presidente e <strong>del</strong> Consigliere Segretario.<br />

Capo IV Sospensione<br />

<strong>del</strong> procedimento rilevanza<br />

<strong>del</strong>la sentenza penale<br />

decisione <strong>del</strong> procedimento<br />

Art. 10 Sospensione <strong>del</strong> procedimento e<br />

rilevanza <strong>del</strong>la sentenza penale<br />

1. <strong>Il</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, una volta aperto il procedimento<br />

disciplinare, in qualsiasi momento, può disporne<br />

la sospensione, in caso di pendenza di procedimento<br />

penale a carico <strong>del</strong> medesimo soggetto<br />

per gli stessi fatti, in attesa <strong>del</strong>l’esito di tale giudizio.<br />

2. La sospensione interrompe il decorso dei termini di<br />

prescrizione <strong>del</strong>l’illecito disciplinare e di durata <strong>del</strong><br />

procedimento, che ricominciano a decorrere dal<br />

giorno <strong>del</strong> passaggio in giudicato <strong>del</strong>la sentenza<br />

che definisce il processo penale.<br />

3. La sentenza penale irrevocabile ha efficacia di giudicato<br />

nel procedimento disciplinare nei casi di cui<br />

all’art. 653, c.p.<br />

4. <strong>Il</strong> procedimento disciplinare è sospeso in caso di<br />

cancellazione dall’albo <strong>del</strong> professionista incolpato.<br />

<strong>Il</strong> professionista cancellato è iscritto in un apposito<br />

registro istituito presso il Consiglio Nazionale, consultabile<br />

da tutti gli Ordini. <strong>Il</strong> procedimento prosegue<br />

in caso di successiva iscrizione <strong>del</strong> medesimo<br />

professionista allo stesso albo o ad altro albo <strong>degli</strong><br />

psicologi, e sono fatti salvi gli atti compiuti prima<br />

<strong>del</strong>la sospensione.<br />

Art. 11 Decisione e pubblicazione<br />

1. Esaurita l’istruttoria e nei casi in cui non sia stato<br />

possibile procedere, in tutto o in parte, all’istruttoria<br />

prevista, il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> si ritira in camera<br />

di consiglio per <strong>del</strong>iberare e, previa discussione, assume<br />

la decisione con votazione segreta.<br />

2. Salvo quanto previsto dall’art. 4, D.P.R. n. 221/2005,<br />

le decisioni vengono prese a maggioranza semplice<br />

dei presenti, con un quorum costitutivo non inferiore<br />

alla metà più uno dei componenti il Consiglio<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>. In caso di parità prevale il giudizio più<br />

favorevole all’incolpato.<br />

3. <strong>Il</strong> Consiglio <strong>del</strong>ibera con decisione motivata redatta<br />

dal Consigliere relatore.<br />

4. La decisione <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> può consistere:<br />

- nell’archiviazione <strong>del</strong> procedimento; - nella<br />

sospensione <strong>del</strong> procedimento, ai sensi e per gli<br />

effetti <strong>del</strong>l’articolo precedente; - nell’irrogazione<br />

<strong>del</strong>la sanzione.<br />

5. Nei casi di particolare complessità, il Consiglio, al<br />

termine <strong>del</strong>la seduta, può riservarsi di emettere la<br />

decisione in una seduta successiva. In tal caso, la<br />

decisione viene redatta dal Consigliere relatore, sottoscritta<br />

ai sensi <strong>del</strong>l’art. 12, pubblicata mediante<br />

deposito nella Segreteria <strong>del</strong> Consiglio entro trenta<br />

giorni, e notificata ai sensi e con le modalità previste,<br />

in via generale, dall’art. 12, comma 2, <strong>del</strong> regolamento.<br />

6. Salvo il caso previsto al comma 5, la decisione viene<br />

pubblicata mediante deposito nella Segreteria<br />

<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, entro il termine di trenta<br />

giorni dalla seduta nel corso <strong>del</strong>la quale è stata assunta.<br />

7. <strong>Il</strong> Segretario provvede ad annotare in calce all’originale<br />

<strong>del</strong>la decisione la data <strong>del</strong> deposito e provvede<br />

a notificarne copia, a mezzo di raccomandata con<br />

avviso di ricevimento, all’interessato ed al Procuratore<br />

<strong>del</strong>la Repubblica competente per territorio entro<br />

i successivi venti giorni e, per conoscenza, in<br />

forma resa anonima, all’Osservatorio permanente<br />

per il Codice Deontologico presso il Consiglio Nazionale.<br />

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Art. 12 Requisiti e notificazione<br />

<strong>del</strong>la decisione<br />

1. La decisione <strong>del</strong> Consiglio deve contenere:<br />

• nome, cognome, luogo e data di nascita <strong>del</strong>l’incolpato;<br />

• esposizione dei fatti;<br />

• svolgimento <strong>del</strong> procedimento;<br />

• motivazione;<br />

• dispositivo recante l’indicazione dei voti favorevoli,<br />

dei voti contrari, <strong>degli</strong> astenuti e <strong>del</strong>le schede bianche;<br />

• la data in cui è pronunciata, con l’indicazione di<br />

giorno, mese e anno;<br />

• la sottoscrizione <strong>del</strong> Presidente e <strong>del</strong> Segretario;<br />

• la data di pubblicazione, con l’indicazione di giorno,<br />

mese e anno;<br />

• l’avviso che avverso la decisione può essere proposta<br />

impugnazione mediante ricorso al Tribunale<br />

competente per territorio, dall’interessato o dal Procuratore<br />

<strong>del</strong>la Repubblica presso il Tribunale stesso,<br />

entro il termine perentorio di trenta giorni dalla notificazione<br />

<strong>del</strong> provvedimento.<br />

2. La decisione è notificata entro 20 giorni dalla pubblicazione,<br />

a mezzo lettera raccomandata con avviso<br />

di ricevimento, all’interessato e al Procuratore<br />

<strong>del</strong>la Repubblica competente per territorio. In caso<br />

di irreperibilità <strong>del</strong> professionista, si provvede mediante<br />

affissione per dieci giorni nella sede <strong>del</strong> Consiglio<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e all’Albo <strong>del</strong> Comune <strong>del</strong>l’ultima<br />

residenza <strong>del</strong>l’interessato.<br />

Art. 13 Sanzioni disciplinari<br />

1. Ai sensi <strong>del</strong>l’art.26 <strong>del</strong>la L.56/89, possono essere irrogate<br />

le seguenti sanzioni disciplinari:<br />

• l’avvertimento, che consiste nella contestazione <strong>del</strong>la<br />

mancanza commessa e nel richiamo <strong>del</strong>l’incolpato<br />

ai suoi doveri;<br />

• la censura, consistente nel biasimo per la mancanza<br />

commessa;<br />

• la sospensione dall’esercizio professionale per un<br />

periodo non superiore ad un anno;<br />

• la radiazione dall’Albo, che può essere pronunciata<br />

quando l’iscritto abbia gravemente compromesso la<br />

propria reputazione e/o la dignità <strong>del</strong>l’intera categoria<br />

professionale, ovvero nel caso di cui all’art. 26,<br />

co.3, L.n. 56/89.<br />

2. In caso di recidiva, soprattutto in ipotesi di illeciti<br />

disciplinari identici, il Consiglio può applicare<br />

all’iscritto una sanzione disciplinare più grave di<br />

quella in precedenza irrogata.<br />

caso, comunicarlo all’interessato mediante raccomandata<br />

a/r.<br />

2. Qualora la decisione sia impugnata, la sua esecutività<br />

è sospesa fino al pronunciamento <strong>del</strong> Giudice.<br />

Art. 15 Pubblicità e archiviazione<br />

<strong>del</strong>le <strong>del</strong>iberazioni<br />

1. I provvedimenti di sospensione e radiazione, dopo<br />

essere divenuti esecutivi, sono annotati sull’albo.<br />

2. <strong>Il</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> può disporre che un estratto<br />

<strong>del</strong>le <strong>del</strong>iberazioni recanti provvedimenti disciplinari<br />

divenute esecutive, siano pubblicate per una volta,<br />

sul Bollettino <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> Regionale o Provinciale.<br />

3. I provvedimenti sanzionatori e l’atto di archiviazione<br />

sono inseriti, in originale, nell’apposito archivio<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>. Copia <strong>del</strong>le <strong>del</strong>iberazioni e di tutti gli<br />

atti ed i documenti ad essa connessi sono inseriti<br />

nel fascicolo personale <strong>del</strong>l’iscritto, detenuto presso<br />

la sede <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.<br />

4. L’accesso a tali atti è consentito nel rispetto <strong>del</strong>la disciplina<br />

contenuta nella legge 7 agosto 1990, n. 241.<br />

Art. 16 Tutela giudiziaria<br />

e provvedimenti conseguenti<br />

1. Ai sensi <strong>del</strong>l’art.26, comma 5, <strong>del</strong>la legge 18 febbraio<br />

1989, n.56, le <strong>del</strong>iberazioni <strong>del</strong> Consiglio possono<br />

essere impugnate, con ricorso al Tribunale competente<br />

per territorio, dall’interessato o dal<br />

Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica presso il Tribunale<br />

stesso.<br />

2. <strong>Il</strong> ricorso deve essere proposto entro il termine perentorio<br />

di trenta giorni dalla notificazione <strong>del</strong> provvedimento.<br />

La proposizione <strong>del</strong>l’azione ha effetto<br />

sospensivo <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong> procedimento disciplinare.<br />

3. In caso di conferma <strong>del</strong> provvedimento disciplinare<br />

da parte <strong>del</strong> Tribunale, l’interessato può ricorrere<br />

alla Corte d’Appello, con l’osservanza <strong>del</strong>le medesime<br />

forme previste per il procedimento davanti al<br />

Tribunale e, infine, alla Corte di Cassazione.<br />

4. In caso di annullamento <strong>del</strong> provvedimento disciplinare<br />

da parte <strong>del</strong> Tribunale, con apposita <strong>del</strong>iberazione<br />

il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> competente, eseguite<br />

le valutazioni <strong>del</strong> caso, decide se limitarsi a prendere<br />

atto <strong>del</strong>la sentenza di annullamento, adottando,<br />

ove necessario, i provvedimenti conseguenti, ovvero<br />

se proporre impugnazione dinanzi alla Corte<br />

d’Appello, con l’osservanza <strong>del</strong>le medesime forme<br />

previste per il procedimento davanti al tribunale.<br />

Art. 14 Esecutività ed efficacia<br />

dei provvedimenti disciplinari<br />

1. I provvedimenti disciplinari possono essere eseguiti<br />

quando sia trascorso il prescritto termine di trenta<br />

giorni per proporre l’impugnazione ai sensi <strong>degli</strong><br />

artt. 17, 18 e 19 <strong>del</strong>la legge n. 56/1989, o quando<br />

l’impugnazione sia respinta. Al fine di rendere efficace<br />

il provvedimento disciplinare occorre, in ogni<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 13


attività <strong>del</strong>l’ordine<br />

LA TERZA GIORNATA DELLO PSICOLOGO<br />

Nel mese di dicembre 2008 si è svolta a Pordenone<br />

la III Giornata <strong>del</strong>lo Psicologo, durante la quale si è tenuta<br />

anche una Tavola rotonda su “Etica, deontologia e<br />

previdenza: nuove finestre sulla professione” con interventi<br />

di colleghi professionisti e consiglieri <strong>del</strong> Consiglio<br />

di Amministrazione e d’indirizzo <strong>del</strong>l’Enpap.<br />

L’evento è proseguito con una relazione sulla certificazione<br />

europea in psicologia (europsy) tenuta dal Presidente<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> dott. Claudio Tonzar. Nell’ambito <strong>del</strong>la<br />

Giornata ha avuto luogo anche la premiazione di due<br />

colleghi particolarmente meritevoli dal punto di vista<br />

professionale e/o scientifico, i dottori Tito Cancian e<br />

Giorgio Tonolo e dei quali si riportano di seguito alcune<br />

note biografiche e alcune foto relative alla giornata.<br />

Dott. Tito Cancian<br />

Laureatosi in economia e commercio presso<br />

l’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste nel 1971, ha ottenuto<br />

successivamente il diploma di Assistente Tecnico<br />

Psicometrista presso l’Università Cattolica di<br />

Milano; nell’anno 1975 ha conseguito il diploma di<br />

Consigliere di Orientamento professionale presso<br />

l’Istituto di Studi Superiori Giuseppe Toniolo, frequentando<br />

poi il corso di perfezionamento in Psicopedagogia<br />

presso l’Università di Torino. Ha frequentato<br />

inoltre il Corso di Formazione in<br />

Psicoterapia Ipnotica <strong>del</strong>la Scuola Italiana di Ipnosi<br />

clinica e sperimentale negli anni 1987/1990. Dal<br />

1975 ha operato presso il Consorzio per l’Assistenza<br />

Medico-Psico-Pedagogica (CAMPP) di Udine. Nella<br />

sua attività professionale di psicologo – psicoterapeuta<br />

si è occupato di sostegno, abilitazione e riabilitazione<br />

di persone diveramente abili e <strong>del</strong>le loro<br />

famiglie. Si è inoltre occupato di problematiche<br />

psicologiche <strong>del</strong>l’età evolutiva. Negli anni<br />

1978/1980 ha fatto parte <strong>del</strong> Gruppo di Ricerca<br />

ORAO condotto dal Professor Scarpellini. Ha inoltre<br />

insegnato Tecniche terapeutiche e riabilitative nel<br />

Corso Biennale di Specializzazione per gli insegnanti<br />

di sostegno.<br />

Ha collaborato attivamente alla rivista <strong>del</strong> CAM-<br />

PP “H Incontri”.<br />

<strong>Il</strong> dott. Giorgio Tonolo durante il suo intervento<br />

Un momento <strong>del</strong>la premiazione <strong>del</strong> dott. Tito Cancian<br />

Dott. Giorgio Tonolo<br />

Laureato in filosofia a Roma presso l’Università<br />

Pontificia Salesiana nel 1965, si diploma in scienze<br />

sociali con specializzazione in <strong>Psicologi</strong>a nel 1967;<br />

nel 1971 consegue il Dottorato di ricerca presso la<br />

stessa Università.<br />

è stato docente di materie psicologiche presso<br />

l’Università Salesiana di Roma e presso l’Istituto<br />

Superiore di Scienze religiose <strong>del</strong>le Venezie (sede<br />

di Udine). Nel corso <strong>del</strong>la sua carriera si è occupato<br />

attivamente di psicologia scolastica e di assistenza<br />

psicopedagogica, sviluppando tali tematiche in diverse<br />

ricerche e volumi che ha pubblicato durante<br />

tutta la sua carriera.<br />

Ha svolto attività di docenza e ha promosso<br />

azioni dirette allo sviluppo <strong>del</strong>le tematiche di suo<br />

interesse presso Enti, Isituzioni scolastiche ed Associazioni.<br />

Ha condotto <strong>numero</strong>si corsi di formazione<br />

in ambito psicologico su argomenti quali<br />

“Elementi di <strong>Psicologi</strong>a e Tecniche <strong>del</strong>la Comunicazione”,<br />

“Training Autogeno”, “Autoformazione intrapsichica<br />

e relazionale”.<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 14


PSICOLOGIA SCOLASTICA: NUOVE<br />

PROSPETTIVE PER LA PROFESSIONE<br />

<strong>Il</strong> convegno regionale di novembre 2008<br />

e gli sviluppi in ambito nazionale<br />

La richiesta d’intervento <strong>del</strong>lo psicologo nella scuola<br />

è varia ed articolata in quanto si caratterizza in azioni<br />

che possono inquadrarsi in ambiti diversi quali ad<br />

esempio l’area <strong>del</strong>la prevenzione <strong>del</strong> disagio, gli aspetti<br />

relativi alla motivazione e all’apprendimento, il versante<br />

<strong>del</strong>la formazione <strong>degli</strong> insegnanti e <strong>del</strong>l’organizzazione<br />

scolastica, le modalità d’approccio nei centri di ascolto<br />

per gli studenti, le problematiche <strong>del</strong>l’integrazione connesse<br />

all’alunno portatore di handicap e via dicendo. Si<br />

tratta di ambiti d’intervento professionale molto ampi,<br />

che impongono allo psicologo una capacità di lettura<br />

dei bisogni e una dote di flessibilità entrambe necessarie<br />

per interagire adeguatamente in un sistema complesso<br />

composto da insegnanti, studenti e famiglie.<br />

Per meglio approfondire questo settore operativo<br />

(per altro storico <strong>del</strong>la nostra professione, basti ricordare<br />

che il vecchio ordinamento <strong>del</strong>la laurea in psicologia<br />

prevedeva l’indirizzo didattico per i laureati orientati ad<br />

operare in ambito scolastico), il Consiglio regionale<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, anche alla luce di una ricerca condotta dal<br />

CNOP sui servizi psicologici richiesti dalle scuole e sulle<br />

attività svolte dai colleghi in questo particolare ambito<br />

d’intervento, ha organizzato a Trieste nella giornata<br />

di sabato 9 novembre 2008 un convegno incentrato sulla<br />

psicologia scolastica.<br />

Nella prima parte <strong>del</strong> convegno il presidente Tonzar<br />

ha relazionato in merito alla situazione <strong>del</strong>la psicologia<br />

scolastica in Europa, comparandola con quella italiana.<br />

A seguito il professor Carlo Trombetta, che ha condotto<br />

la ricerca promossa dal Consiglio nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>,<br />

ha illustrato i risultati di quest’indagine identificando le<br />

caratteristiche <strong>del</strong>la domanda da parte <strong>del</strong>le scuole<br />

(considerando anche le specificità emergenti nelle diverse<br />

regioni) e la percezione dei bisogni operativi<br />

espressi dai colleghi che operano in questo specifico<br />

ambito professionale. È emerso un quadro variegato<br />

che coinvolge gli psicologi su diversi piani operativi e<br />

che richiede allo psicologo una grande flessibilità nella<br />

realizzazione di interventi “diretti” ed “indiretti”, dedicati<br />

cioè agli alunni, alle loro famiglie o agli operatori<br />

scolastici. Se uno <strong>degli</strong> obiettivi prioritari <strong>del</strong> Convegno<br />

consisteva nel tracciare un primo scenario relativamente<br />

agli approcci che lo psicologo mette in atto nella<br />

scuola e identificare i paradigmi che caratterizzano le<br />

buone pratiche <strong>del</strong>lo psicologo scolastico, è possibile<br />

affermare che l’esposizione <strong>del</strong>la ricerca ha colto pienamente<br />

l’obiettivo in questione.<br />

Sempre nella mattinata il prof. Gerbino, Preside <strong>del</strong>la<br />

Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’Università di Trieste, ha illustrato<br />

le caratteristiche <strong>del</strong> percorso formativo universitario<br />

<strong>del</strong>lo psicologo scolastico presentando le<br />

componenti costitutive <strong>del</strong> curriculum accademico attivato<br />

presso l’Ateneo triestino. L’ultimo intervento <strong>del</strong>la<br />

sezione generale è stato tenuto dalla prof.ssa Loredana<br />

Czerwinski Domenis <strong>del</strong>la Facoltà di Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />

<strong>del</strong>l’Università di Trieste, che si è soffermata su<br />

alcuni aspetti caratterizzanti il ruolo <strong>del</strong>lo psicologo<br />

scolastico, come ad esempio le funzioni di facilitatore e<br />

di catalizzatore dei processi all’interno <strong>del</strong> “sistema<br />

scuola”.<br />

Nella seconda parte <strong>del</strong>la giornata di studio si sono<br />

avvicendati diversi colleghi impegnati nei vari campi<br />

costitutivi l’area d’intervento <strong>del</strong>la psicologia scolastica<br />

che hanno portato contributi di varia natura: un excursus<br />

storico <strong>del</strong>le collaborazioni ed azioni svolte dagli<br />

psicologi a partire dalla Legge 517/77 d’integrazione <strong>del</strong><br />

minore diversamente abile nelle scuole di ogni ordine e<br />

grado (dr.ssa Bradaschia), una descrizione di alcune<br />

esperienze significative di lavoro indiretto svolto con gli<br />

insegnanti e le famiglie nell’ottica <strong>del</strong>l’empowerment<br />

(dott.ssa Degano e ins. Romano), un’illustrazione <strong>del</strong>le<br />

caratteristiche d’intervento <strong>del</strong> Servizio regionale di<br />

orientamento che, esperienza direi unica in campo nazionale,<br />

è composto da un team di psicologi che hanno<br />

il compito di indirizzare su percorsi specifici gli allievi<br />

che vogliono intraprendere un proprio iter di formazione<br />

scolastica e professionale (dott.ssa Giannetti). Sono<br />

stati toccate poi le problematiche connesse ai disturbi<br />

specifici d’apprendimento in relazione anche alle recenti<br />

Linee guida emanate sul tema (dott.ssa Lonciari),<br />

e le progettualità connesse all’esperienza dei Centri di<br />

ascolto (dr.ssa Kratter). Particolare interesse ha suscitato<br />

poi l’intervento portato <strong>del</strong>la collega dott.ssa Daniela<br />

Cellie a chiusura <strong>del</strong> convegno. Essendo un dirigente<br />

scolastico ed operando attualmente in ambito formativo<br />

la dott.ssa Cellie ha messo in evidenza con chiarezza il<br />

punto di vista <strong>del</strong>la scuola in riferimento alla figura <strong>del</strong>lo<br />

psicologo, sottolineando l’esigenza sentita dagli operatori<br />

scolastici di collaborare fattivamente e stabilmente<br />

con lo psicologo in relazione ai vari ambiti operativi<br />

precedentemente evidenziati.<br />

Un momento <strong>del</strong> Convegno<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 15


La partecipazione <strong>degli</strong> iscritti all’evento può certamente<br />

essere definita soddisfacente e ciò anche per l’interesse<br />

attivo di alcuni dirigenti scolastici ed insegnanti<br />

presenti al convegno.<br />

Sempre in tema di psicologia scolastica si segnala<br />

ancora l’importante iniziativa promossa dal CNOP a<br />

Roma e tenutasi il 19 febbraio <strong>2009</strong>, dove ha avuto luogo<br />

un incontro conoscitivo ed operativo tra tutti i referenti<br />

per la psicologia scolastica <strong>degli</strong> Ordini regionali.<br />

Si è trattato di una giornata piena di idee e di stimoli<br />

coordinata dal nostro presidente regionale dott. Tonzar<br />

Claudio, referente nazionale per la psicologia scolastica<br />

(oltre che Vicepresidente <strong>del</strong> CNOP), che ha visto tra<br />

l’altro anche la partecipazione <strong>del</strong>lo stesso Presidente<br />

nazionale <strong>del</strong> CNOP, dott. Palma. I referenti <strong>degli</strong> Ordini<br />

regionali hanno così potuto esporre le iniziative pianificate<br />

e realizzate per il sostegno alla professionalità<br />

<strong>del</strong>lo psicologo nella scuola evidenziando la necessità<br />

di costituire un gruppo di lavoro nazionale che permetta<br />

un confronto operativo sistematico ed uno scambio<br />

informativo sulle strategie di sviluppo in questo ambito<br />

professionale. L’obiettivo prioritario perseguito consiste<br />

nella formalizzazione istituzionale di un servizio di psicologia<br />

scolastica, come già avvenuto nella regione<br />

Abruzzo, o nella realizzazione di protocolli d’intesa<br />

specifici tra gli Ordini Regionali e gli Uffici Scolastici<br />

Regionali che pubblicizzino, formalizzino e rendano<br />

congruenti gli interventi che lo psicologo realizza nella<br />

scuola <strong>del</strong>l’autonomia.<br />

Oscar Dionis<br />

LA CONFERENZA STAMPA A TRIESTE<br />

PER IL VENTENNALE DELLA LEGGE<br />

56/89<br />

possiamo citare la psicologia <strong>del</strong>le emergenze, la psicologia<br />

gerontologica, la psicologia ambientale, la psicologia<br />

<strong>del</strong>lo sport, la psicologia economica, la psicologia<br />

<strong>del</strong> turismo, la psicologia <strong>del</strong> web…<br />

Durante la conferenza stampa è stato sottolineato<br />

che, nonostante la domanda di psicologia e di intervento<br />

psicologico sia in crescita, attualmente in Friuli Venezia<br />

Giulia si è raggiunto un rapporto tra psicologi e<br />

popolazione pari al 1,27 per mille abitanti (uno psicologo<br />

ogni circa 800 abitanti), rapporto che rende difficile<br />

il pieno inserimento professionale dei nuovi iscritti. Tra<br />

le diverse progettualità promosse dall’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia e presentate alla stampa<br />

spiccano il protocollo d’intesa stipulato con le Università<br />

e gli Erdisu di Udine e Trieste finalizzato a promuovere<br />

servizi di consulenza psicologica per gli studenti<br />

universitari e la recente proposta di istituire un servizio<br />

di psicologia scolastica per le istituzioni educative <strong>del</strong>la<br />

regione.<br />

Alla conferenza stampa sono intervenuti, oltre al<br />

sottoscritto, anche il Preside <strong>del</strong>la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a,<br />

prof. Walter Gerbino, e il dott. Angelo Arcicasa, in qualità<br />

di Segretario regionale <strong>del</strong>l’Associazione Unitaria<br />

<strong>Psicologi</strong> Italiani e membro <strong>del</strong> Consiglio d’amministrazione<br />

<strong>del</strong>l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza<br />

per gli <strong>Psicologi</strong>. Inoltre era anche presente il dott. Marco<br />

Vascotto, Presidente <strong>del</strong>l’Erdisu di Trieste, attore di<br />

una <strong>del</strong>le progettualità presentate. L’intervento <strong>del</strong> prof.<br />

Gerbino ha riguardato i temi <strong>del</strong>la formazione <strong>del</strong>lo psicologo<br />

in regione ed il ruolo <strong>del</strong>l’Università di Trieste in<br />

tale ambito. In particolare il preside <strong>del</strong>la Facoltà di<br />

<strong>Psicologi</strong>a ha ricordato come, nella nostra regione, anche<br />

per il corso di laurea in psicologia ricorra quest’anno<br />

il ventennale <strong>del</strong>la sua istituzione.<br />

<strong>Il</strong> 3 marzo <strong>2009</strong> a Trieste si è tenuta una conferenza<br />

stampa organizzata dall’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> Friuli<br />

Venezia Giulia in collaborazione con la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a<br />

per celebrare il ventennale <strong>del</strong>la legge d’ordinamento<br />

<strong>del</strong>la professione. Vent’anni di esercizio<br />

professionale <strong>degli</strong> psicologi nella nostra regione hanno<br />

comportato un’esperienza a tutto campo maturata in<br />

diversi settori e ambiti come la psicologia clinica e <strong>del</strong>la<br />

salute, la psicologia <strong>del</strong> lavoro e <strong>del</strong>le organizzazioni, la<br />

psicologia scolastica e educativa.<br />

La psicologia <strong>del</strong> nuovo millennio ha ormai superato<br />

i confini <strong>del</strong>la clinica e dei trattamenti psicoterapeutici<br />

allargando i propri spazi d’intervento. Oggi gli psicologi<br />

si trovano a dover affrontare nuove sfide: stress<br />

in ambito lavorativo, ansia per l’incertezza economica,<br />

bullismo, dipendenze da gioco…<br />

Sono molti i nuovi ambiti d’applicazione <strong>del</strong>la psicologia<br />

ai diversi contesti di vita quotidiana; tra questi<br />

Un momento <strong>del</strong>la Conferenza stampa<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 16


Dal 1989 l’impegno <strong>del</strong>l’Università di Trieste è stato<br />

costante, come testimoniano le <strong>numero</strong>se iniziative<br />

finalizzate alla formazione dei professionisti psicologi<br />

condotte in stretta collaborazione con l’<strong>Ordine</strong> regionale.<br />

Tra queste spiccano l’organizzazione dei tirocini professionali,<br />

la consolidata esperienza come sede d’esame<br />

di Stato, il tempestivo adeguamento alle molte innovazioni<br />

regolamentari che hanno reso più complesso e<br />

diversificato l’iter formativo dei laureati in psicologia<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la riforma <strong>del</strong> 3+2, l’esperienza <strong>del</strong>le<br />

Scuole di specializzazione recentemente adeguate alla<br />

nuova regolamentazione che prevede un percorso quinquennale<br />

successivo alla laurea magistrale. A seguito il<br />

dott. Angelo Arcicasa ha poi toccato alcune problematiche<br />

inerenti gli aspetti previdenziali <strong>del</strong>la professione,<br />

sottolineando anche l’importanza istituzionale <strong>del</strong>l’evento<br />

celebrato. Per la stampa, oltre ai giornalisti <strong>del</strong>la Rai,<br />

sono intervenute le principali testate regionali (<strong>Il</strong> Piccolo,<br />

<strong>Il</strong> Messaggero, il Gazzettino ed il Primorski Dnevnik)<br />

nonché emittenti televisivi e radiofoniche private <strong>del</strong>la<br />

regione (Telefriuli, Triveneta, Telequattro, Canale55, RadioAttività,<br />

RadioFantasy, Radio Nuova Trieste).<br />

L’evento, che è risultato essere un’ottima occasione<br />

per fare il punto su alcuni aspetti <strong>del</strong>la professione e<br />

per divulgare un’immagine sociale adeguata <strong>del</strong>lo psicologo,<br />

ha avuto un buon successo ed un’ampia risonanza<br />

mediatica. Nei giorni successivi al 3 marzo, infatti,<br />

sono usciti diversi articoli di stampa e sono state<br />

diffusi servizi televisivi e radiofonici che hanno illustrato<br />

i temi trattati durante l’incontro.<br />

ANNUNCIO CONVEGNO SU<br />

“TRA MEDICINA E PSICOLOGIA:<br />

DUE DISCIPLINE A CONFRONTO.<br />

I PERCORSI COMUNI”<br />

Claudio Tonzar<br />

L’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia e<br />

l’<strong>Ordine</strong> dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri <strong>del</strong>la provincia<br />

di Trieste (OMCeO) stanno organizzando congiuntamente<br />

un workshop intitolato “Tra medicina e<br />

psicologia: due discipline a confronto. I percorsi comuni”.<br />

L’evento formativo intende realizzare un percorso<br />

di integrazione e confronto tra la professione di medico<br />

e quella di psicologo-psicoterapeuta. Durante il workshop<br />

verranno analizzati i rispettivi codici deontologici<br />

e comparati alcuni aspetti normativi specifici <strong>del</strong>le<br />

due professioni. Inoltre saranno esaminati e discussi 4<br />

casi clinici di interesse comune che prevedono nell’operatività<br />

l’integrazione tra le professionalità <strong>del</strong> medico e<br />

<strong>del</strong>lo psicologo. Nello specifico verranno presi in esame<br />

i seguenti ambiti: infanzia e adolescenza, le dipendenze<br />

in età adulta, i deficit cognitivi e i rapporti con le<br />

famiglie <strong>del</strong>l’anziano, il disagio sociale.<br />

L’evento, in corso di accreditamento ECM, si terrà il<br />

pomeriggio <strong>del</strong> 13 novembre <strong>2009</strong> presso la sala convegni<br />

OMCeO di Trieste sita in piazza Goldoni. Ulteriori<br />

informazioni saranno disponibili a breve sul sito <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>; oppure per informazioni sarà possibile<br />

rivolgersi alla segreteria <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>,<br />

via e-mail o telefonicamente. La partecipazione è<br />

gratuita ma, in considerazione <strong>del</strong>la dimensione pratico-operativa<br />

<strong>del</strong>l’evento, sarà richiesta la prescrizione<br />

in quanto il <strong>numero</strong> di partecipanti previsto è pari a 20<br />

psicologi e 20 medici.<br />

Cosa è la PEC e a cosa serve<br />

L’acronimo PEC identifica un sistema di posta elettronica,<br />

simile alla posta elettronica standard, nel quale al mittente<br />

viene fornita documentazione elettronica, con valenza<br />

legale, attestante l’invio e la consegna di documenti<br />

informatici come stabilito dalla vigente normativa (DPR 11<br />

febbraio 2005 n. 68). La PEC è nata con l’obiettivo di tranotizie<br />

POSTA ELETTRONICA CERtIFICATA<br />

(PEC) E ALTRI SERVIZI<br />

GRATUITI PER GLI PSICOLOGI<br />

Cari colleghi, ho il piacere di comunicarvi che il Consiglio<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia, al<br />

fine di fornire un servizio agli iscritti e di realizzare il dettato<br />

<strong>del</strong>la legge 28 gennaio <strong>2009</strong>, n. 2, ha <strong>del</strong>iberato di<br />

offrire gratuitamente una casella di posta elettronica certificata<br />

(PEC) ad ogni iscritto all’Albo.<br />

L’attivazione <strong>del</strong> servizio comporterà un sicuro risparmio<br />

di denaro e di tempo per tutti i professionisti. L’ iscritto,<br />

infatti, per rivolgersi all’<strong>Ordine</strong> e alle altre pubbliche<br />

amministrazioni potrà utilizzare tale servizio a sostituzione<br />

<strong>del</strong>la posta raccomandata. <strong>Il</strong> professionista, inoltre, potrà<br />

ovviamente utilizzare la casella PEC anche per ricevere e<br />

inviare messaggi ad altre caselle e-mail, PEC o non PEC.<br />

Questo progetto, che impegna risorse economiche e umane<br />

<strong>del</strong> nostro Consiglio, ha visto agire l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

come capofila tra le Pubbliche Amministrazioni in Italia<br />

nell’ottica <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>del</strong>l’informatizzazione <strong>del</strong>la<br />

pubblica amministrazione e <strong>del</strong>l’interazione tra il cittadino<br />

e le istituzioni. Si auspica che il servizio offerto consenta<br />

anche di sviluppare sempre maggiori relazioni all’interno<br />

<strong>del</strong>la comunità professionale.<br />

Perché la PEC<br />

La legge 28 gennaio <strong>2009</strong>, n. 2 all’art. 7 prevede che,<br />

entro il 31 dicembre <strong>2009</strong>, “i professionisti iscritti in albi ed<br />

elenchi con legge <strong>del</strong>lo stato comunichino ai rispettivi ordini<br />

o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata”.<br />

Inoltre l’art.16 comma 7 <strong>del</strong> Decreto Legge 29 novembre<br />

2008, n. 185 impone agli ordini e ai collegi di<br />

pubblicare in un elenco riservato, consultabile in via telematica<br />

esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni, i<br />

dati identificativi <strong>degli</strong> iscritti con il relativo indirizzo di<br />

posta elettronica certificata.<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 17


sferire su digitale il concetto di raccomandata con ricevuta<br />

di ritorno. L’adozione <strong>del</strong> mezzo e-mail garantisce, oltre<br />

alla semplicità d’uso, una velocità di consegna non paragonabile<br />

ai mezzi tradizionali. L’uso di una casella di posta<br />

elettronica certificata consente agli utenti un maggior grado<br />

di certezza, sia riguardo all’invio dei messaggi che<br />

all’effettiva ricezione <strong>degli</strong> stessi, permettendo in alcuni<br />

casi alle comunicazioni via e-mail di sostituire la raccomandata<br />

nel caso di comunicazioni con i possessori di<br />

casella PEC.<br />

Questo è possibile in quanto la posta certificata ha le<br />

seguenti caratteristiche:<br />

a) garantisce che il messaggio proviene da un gestore di<br />

posta certificato e da uno specifico indirizzo e-mail certificato;<br />

b) garantisce che il messaggio non può essere stato alterato<br />

durante la trasmissione;<br />

c) garantisce la privacy totale <strong>del</strong>la comunicazione, avvenendo<br />

lo scambio dati in ambiente sicuro;<br />

d) garantisce al mittente la certezza <strong>del</strong>l’avvenuto recapito<br />

<strong>del</strong>l’e-mail alla casella di posta certificata destinataria,<br />

con la spedizione di una ricevuta di consegna, in modo<br />

analogo alla tradizionale racco mandata A/R, e con lo<br />

stesso valore legale;<br />

e) garantisce il destinatario da eventuali contestazioni in<br />

merito ad eventuali messaggi non ricevuti e dei quali il<br />

mittente sostiene l’avvenuto l’invio;<br />

f) garantisce in modo inequivocabile l’attestazione <strong>del</strong>la<br />

data di consegna e di ricezione <strong>del</strong> messaggio e conserva<br />

la traccia <strong>del</strong>la comunicazione avvenuta fra mittente<br />

e destinatario.<br />

Come funziona la PEC<br />

Affinché abbiano valenza legale i messaggi di posta<br />

certificata devono essere spediti tra 2 caselle, e quindi<br />

domini, certificati. Quando il mittente possessore di una<br />

casella di PEC invia un messaggio ad un altro utente<br />

certificato, il messaggio viene raccolto dal gestore <strong>del</strong><br />

dominio certificato (punto d’accesso) che lo racchiude in<br />

una busta di trasporto e vi applica una firma elettronica<br />

in modo da garantire inalterabilità e provenienza. Successivamente<br />

il messaggio viene indirizzato al gestore di<br />

PEC destinatario che verifica la firma e lo consegna al<br />

destinatario. Una volta consegnato il messaggio, il gestore<br />

PEC destinatario invia una ricevuta di avvenuta consegna<br />

all’utente mittente che può essere quindi certo che il<br />

suo messaggio è giunto a destinazione.<br />

La Posta Certificata sfruttando crittografia e protocolli<br />

di sicurezza riesce a fornire agli utenti un servizio sicuro<br />

che sostituisce integralmente il tradizionale servizio di posta<br />

(elettronica e cartacea), mettendosi inoltre al riparo da<br />

spam, abusi e disguidi.<br />

Come si attiva la casella PEC offerta<br />

gratuitamente dal Consiglio dall’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia?<br />

Dal mese di agosto sarà attivo sul sito <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong><br />

Friuli Venezia Giulia (www.psicologi.fvg.it) uno specifico<br />

link che condurrà all’Area servizi per gli psicologi italiani<br />

(https://areariservata.psy.it) <strong>del</strong> Consiglio nazionale<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.<br />

Per attivare la casella PEC offerta <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia è necessario essere iscritti<br />

all’area riservata <strong>del</strong> sito internet <strong>del</strong> CNOP. Chi fosse già<br />

iscritto potrà iniziare la procedura di attivazione dal punto<br />

4. Per chi non lo fosse la procedura d’attivazione dovrà<br />

iniziare dal punto 1.<br />

Fasi per l’attivazione<br />

<strong>del</strong>la casella PEC personale<br />

1. lo psicologo accede all’Area Riservata <strong>del</strong> sito <strong>del</strong><br />

CNOP (https://areariservata.psy.it);<br />

2. dal menu di sinistra fa click su “Registrazione <strong>Psicologi</strong>”<br />

ed inserisce i dati richiesti (cognome, nome, data di<br />

iscrizione all’<strong>Ordine</strong>, indirizzo di posta elettronica) e<br />

chiede l’iscrizione;<br />

3. lo psicologo riceve una mail per l’avvenuta iscrizione;<br />

conferma l’iscrizione, e riceve subito dopo una mail<br />

contenente la password a lui assegnata (lo username<br />

corrisponderà al proprio indirizzo di posta elettronica);<br />

4. lo psicologo si ricollega all’area riservata, fa il “login”<br />

(al primo “login” l’iscritto dovrà cambiare password)<br />

ed entra nell’Area Riservata;<br />

5. nel menu di sinistra seleziona l’opzione “Posta Elettronica<br />

Certificata”;<br />

6. comparirà un file in formato PDF da scaricare e da<br />

stampare;<br />

7. il PDF conterrà:<br />

a) il logo <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e la scritta “<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>”;<br />

b) le istruzioni per l’utilizzo <strong>del</strong> modulo;<br />

c) la data;<br />

d) i dati <strong>del</strong>l’iscritto;<br />

e) l’indirizzo PEC che gli sarà assegnato;<br />

f) i termini e condizioni di utilizzo <strong>del</strong>la casella<br />

PEC;<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 18


g) il consenso all’utilizzo <strong>del</strong>la PEC da parte <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

per tutti i procedimenti ufficiali <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>;<br />

h) l’assunzione di responsabilità per l’uso <strong>del</strong>la casella<br />

PEC;<br />

i) lo spazio per la data e la firma;<br />

l) il codice per la lettura ottica;<br />

8. lo psicologo scarica e stampa il PDF lo firma, e lo invia<br />

al CNOP;<br />

9. l’invio dovrà essere effettuato tramite posta ordinaria<br />

(l’invio via fax potrebbe creare problemi nella trasmissione/codifica<br />

<strong>del</strong> codice a barre che verrà identificato<br />

tramite scanner);<br />

10. il CNOP riceve gli stampati firmati dagli iscritti;<br />

a) conserva l’immagine <strong>del</strong>lo stampato con la firma<br />

<strong>del</strong>l’iscritto;<br />

b) genera una password temporanea;<br />

c) invia una mail all’iscritto dove gli si comunicano:<br />

indirizzo PEC, password, URL dove collegarsi, istruzioni<br />

varie sulla configurazione <strong>del</strong> suo client di<br />

posta elettronica; al primo login l’iscritto dovrà<br />

cambiare password.<br />

L’indirizzo PEC assegnato sarà <strong>del</strong> tipo nome + cognome<br />

+ codnumericocasuale@psypec.it. La normativa prevede<br />

che solo la pubblica amministrazione abbia la possibilità<br />

di accedere ed utilizzare gli elenchi PEC, mentre i<br />

privati non potranno avere accesso diretto né tantomeno<br />

la possibilità di ricostruire una rubrica a partire solo da<br />

nome e cognome. Tutte le volte successive che l’iscritto,<br />

avendo fatto login nell’Area Riservata, farà click nel menu<br />

di sinistra su “Posta Elettronica Certificata” gli verranno ricomunicate<br />

tutte le informazioni di cui al punto 10.c).<br />

A chi chiedere informazioni in caso di<br />

eventuali difficoltà nella fase di attivazione<br />

<strong>del</strong>la casella PEC?<br />

Per problematiche di questo genere è possibile contattare<br />

l’ufficio <strong>del</strong> Consiglio nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

scrivendo al seguente indirizzo e-mail: info@cnopsicologi.it<br />

.<br />

Caratteristiche tecniche <strong>del</strong>la casella PEC<br />

Dimensione <strong>del</strong>la casella PEC<br />

Dimensione massima messaggi inviabili<br />

(compresi allegati)<br />

Numero massimo destinatari<br />

supportati in un solo invio<br />

Sistema per la rilevazione virus informatici<br />

Sistema per rilevazione spamming<br />

su mail non certificate (la normativa non consente<br />

l’utilizzo di sistema antispamming su messaggi di<br />

posta elettronica certificata<br />

Ricezione mail non PEC (una funzione <strong>del</strong>la casella<br />

consente di impostare la ricezione<br />

dei messaggi non certificati direttamente sulla<br />

propria casella Pec o attivando un forward verso<br />

un’altra casella non certificata<br />

1 GB<br />

50MB<br />

500<br />

si<br />

si<br />

si<br />

Assistenza specialistica telefonica dal lunedì al<br />

venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00<br />

Accesso webmail - Consultazione casella tramite<br />

Browser Internet in lingua italiana<br />

Dichiarazione Certificazione Casella<br />

Anche l’ufficio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia si<br />

doterà di una casella di PEC con l’intento di incrementare<br />

ulteriormente la comunicazione con voi mediante questo<br />

servizio.<br />

Colgo l’occasione, infine, per ricordare che, sempre<br />

all’interno <strong>del</strong>l’Area servizi per gli psicologi italiani attiva<br />

sul sito <strong>del</strong> CNOP (www.psy.it), è possibile consultare<br />

una rassegna stampa quotidiana di interesse per la professione<br />

tratta da 30 importanti testate nazionali e, soprattutto,<br />

è possibile avere accesso alla Banca dati EB-<br />

SCO “Psychology and Behavioral Sciences Collection”<br />

dove sono disponibili più di 550 riviste scientifiche<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la psicologia, <strong>del</strong>la psichiatria e <strong>del</strong>le<br />

scienze comportamentali in full text, consultabili e scaricabili<br />

in modo semplice e completamente gratuito.<br />

Nella speranza che l’attivazione di queste progettualità<br />

possano incrementare l’interazione tra ricerca scientifica e<br />

pratica professionale sviluppando al contempo un rapporto<br />

sempre più sistematico tra l’istituzione ordinistica e<br />

gli iscritti, vi saluto cordialmente e vi auguro buone ferie.<br />

si<br />

si<br />

si<br />

Claudio Tonzar<br />

PROTOCOLLO D’INTESA TRA CONSIGLIO<br />

NAZIONALE ORDINE DEGLI PSICOLOGI<br />

E GUARDIA DI FINANZA<br />

PER L’ASSISTENZA PSICOLOGICA<br />

E PSICOTERAPEUTICA<br />

<strong>Il</strong> 18 maggio <strong>2009</strong> è stato firmato a Roma un Protocollo<br />

d’intesa tra la Guardia di Finanza e il Consiglio nazionale<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> per accrescere la cultura<br />

<strong>del</strong> benessere e la qualità <strong>del</strong>la vita in ambito militare. Agli<br />

appartenenti al Corpo e ai loro familiari viene proposta<br />

un’offerta organica e qualificata di prestazioni psicologiche<br />

e psicoterapeutiche che potranno essere erogate dagli<br />

psicologi e dagli psicologi-psicoterapeuti iscritti alla sezione<br />

A <strong>del</strong>l’Albo che manifesteranno la volontà di aderire al<br />

sopraccitato Protocollo. <strong>Il</strong> testo <strong>del</strong>l’accordo è disponibile<br />

sul sito <strong>del</strong> CNOP all’indirizzo www.psy.it. Per aderire<br />

all’iniziativa basta accedere all’area servizi per gli psicologi<br />

italiani (attivata sullo stesso sito), iscriversi se non lo si<br />

è ancora fatto, scaricare il modulo di adesione ed inviarlo<br />

debitamente firmato al Consiglio nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>. Questo protocollo d’intesa rappresenta<br />

un’ottima opportunità per promuovere la professione di<br />

psicologo nella società civile affinché l’utenza possa fruire<br />

di adeguate prestazioni professionali finalizzate alla promozione<br />

<strong>del</strong> benessere e <strong>del</strong>la salute.<br />

Claudio Tonzar<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 19


ANGELO ARCICASA PRESIDENTE<br />

DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />

DELL’ENPAP<br />

A seguito <strong>del</strong>le elezioni per il rinnovo <strong>del</strong>le cariche<br />

<strong>del</strong>l’Enpap (Consiglio di Amministrazione e Consiglio di<br />

Indirizzo) il nostro collega dott. Angelo Arcicasa, già<br />

membro <strong>del</strong> C.d.A. <strong>del</strong>l’Enpap, è stato nominato Presidente<br />

<strong>del</strong>l’Ente stesso. Al collega, che ha ricevuto ampi consensi<br />

a livello nazionale, vanno le più sentite congratulazioni<br />

per l’importante carica istituzionale. Ancora una<br />

volta, come in precedenti occasioni, gli psicologi <strong>del</strong> Friuli<br />

Venezia Giulia si sono distinti per il raggiungimento di<br />

importanti incarichi nazionali a favore <strong>del</strong>l’intera comunità<br />

<strong>degli</strong> psicologi.<br />

ANNUNCIO CONVEGNO SU<br />

ETNOPsiCHIATRIA E LAVORO<br />

ETNOLOGICO<br />

L’Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 “Isontina”, i Servizi<br />

Sanitari n. 2 “Isontina”, in collaborazione con il Polo goriziano<br />

<strong>del</strong>l’Università <strong>degli</strong> Studi di Trieste, stanno organizzando<br />

un convegno intitolato “Etnopsichiatria e lavoro etnoclinico.<br />

Storie, culture e mediazioni nelle pratiche di cura<br />

e terapeutiche”. L’evento, in corso di accreditamento ECM,<br />

si terrà a Gorizia il 26 e 27 ottobre <strong>2009</strong> presso l’Aula Magna<br />

<strong>del</strong> Polo didattico universitario in via Alviano.<br />

Per ulteriori informazioni scrivere al seguente indirizzo:<br />

etnopsichiatria@ass2.sanita.fvg.it<br />

gruppi e commissioni di lavoro <strong>del</strong>l’ordine<br />

GRUPPO DI LAVORO<br />

SULLA PSICOLOGIA DELLO SPORT<br />

Proposta di costituzione di un Gruppo di lavoro<br />

sulla <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo Sport<br />

e linee operative per l’anno <strong>2009</strong><br />

In Italia - come nella nostra regione - la psicologia<br />

<strong>del</strong>lo sport ha vissuto negli ultimi tempi una importante<br />

fase di sviluppo, trainata dall’andamento in crescita <strong>del</strong>la<br />

domanda di prestazioni a contenuto psicologico sia a livello<br />

agonistico che amatoriale in linea con alcune tendenze<br />

rilevate a livello nazionale, come “l’aumento<br />

<strong>del</strong>l’aspettative di vita, la diffusione di attività sportive non<br />

agonistiche e pratiche fisico-motorie, la continua richiesta<br />

di personale per il supporto tecnico e organizzativo verso<br />

forme di attività a livello di base…” (Monitoraggio CONI,<br />

Roma 2003).<br />

Un dato indicativo a livello locale riguarda il <strong>numero</strong><br />

di impianti sportivi censiti in Friuli Venezia Giulia, che<br />

secondo stime non ancora definitive si aggirerebbe attorno<br />

alle 3000 unità.<br />

A fronte di tali premesse, si rilevano tuttavia in questa<br />

area <strong>degli</strong> importanti margini di sviluppo a livello operativo<br />

e istituzionale, relative in prima istanza all’esigenza di<br />

sottolineare e definire l’ambito di intervento <strong>del</strong>la figura<br />

<strong>del</strong>lo psicologo nei diversi contesti operativi, e ciò nei<br />

confronti <strong>del</strong> soggetto <strong>del</strong>la domanda di psicologia in ambito<br />

sportivo ma anche verso coloro che già operano sul<br />

fronte <strong>del</strong>l’offerta o verso i colleghi che intendono operare<br />

in tale contesto e mirino all’acquisizione <strong>del</strong>le opportune<br />

competenze professionali.<br />

Tale obiettivo non può non basarsi su una opportuna<br />

rilevazione <strong>del</strong>la realtà operativa attuale <strong>del</strong>la psicologia<br />

<strong>del</strong>lo sport in regione, che tenga conto ove possibile di<br />

quella parte <strong>del</strong>la domanda a cui spesso rispondono soggetti<br />

privi <strong>del</strong>le necessarie competenze e requisiti professionali.<br />

In secondo luogo risulta importante far si che lo psicologo<br />

assuma una maggior forza interlocutoria nei contesti<br />

in cui è chiamato ad operare assieme agli altri professionisti<br />

che gravitano attorno all’area <strong>del</strong>lo sport, e in tal<br />

senso si rende necessario mirare ad una maggiore rappresentatività<br />

a livello istituzionale <strong>del</strong>la professione di psicologo.<br />

In linea con tali indicazioni, il gruppo di lavoro sulla<br />

psicologia <strong>del</strong>lo sport si prefigge di definire e di<br />

svolgere alcuni interventi su tre principali direttive: l’acquisizione<br />

di maggior rappresentatività a livello istituzionale<br />

regionale con particolare riferimento alla futura Conferenza<br />

Regionale <strong>del</strong>lo Sport; la rilevazione <strong>del</strong>le<br />

caratteristiche e componenti <strong>del</strong>la offerta di psicologia in<br />

ambito sportivo a livello regionale e <strong>del</strong>la dimensione occupazionale<br />

<strong>degli</strong> psicologi che operano in questo ambito;<br />

la promozione <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong>lo sport attraverso<br />

azioni volte a favorire la conoscenza - da parte sia <strong>degli</strong><br />

operatori di questo contesto sia da parte dei committenti<br />

e destinatari - <strong>degli</strong> ambiti operativi, <strong>degli</strong> strumenti e <strong>del</strong>le<br />

tecniche propri <strong>del</strong>lo psicologo anche in relazione agli<br />

elementi di contiguità rispetto alle altre figure professionali<br />

che operano in ambito sportivo. In funzione di tali<br />

obiettivi il gruppo di lavoro intende proporre ipotesi di<br />

intervento e progettualità specifiche al Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.<br />

Daranno il loro contributo sul piano professionale,<br />

tecnico e operativo, anche per la loro attivazione oltre al<br />

sottoscritto (Referente) e al dott. Stefano Roncali, segretario<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> i seguenti professionisti:<br />

• prof. Tiziano Agostini, Professore ordinario per il<br />

SSD M-PSI/01 <strong>del</strong>la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’Università<br />

<strong>degli</strong> Studi di Trieste e docente <strong>del</strong> corso di<br />

Metodologia <strong>del</strong>la Ricerca <strong>Psicologi</strong>ca applicata allo<br />

Sport <strong>del</strong>la stessa facoltà;<br />

• dott. Giovanni Righi, dottorato di Ricerca conseguito<br />

presso il Dipartimento di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’Università<br />

<strong>degli</strong> Studi di Trieste, è anche membro <strong>del</strong><br />

Comitato Provinciale Fidal di Trieste, incaricato dei<br />

progetti per l’attività giovanile e dei rapporti con le<br />

Istituzioni;<br />

• dott.ssa Marina Gerin Birsa, psicologa, Docente<br />

ad invito di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>la Devianza e dei Comportamenti<br />

a Rischio nello Sport, corso di laurea di<br />

<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’educazione indirizzo sportivo, Universita’<br />

Salesiana di Mestre (VE), collabora con diverse<br />

Società realtà sportive <strong>del</strong> territorio e attraverso<br />

il centro di in ambito formativo;<br />

• dott. Francesco Strano, psicologo psicoterapeuta,<br />

collabora a livello professionale con alcune società<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 20


sportive a livello regionale per attività rivolte ad atleti<br />

e staff tecnico;<br />

• dott.ssa Cristina Lizzi, psicologa, ha partecipato a<br />

diversi corsi e master sulla psicologia <strong>del</strong>lo sport,<br />

collabora con alcune strutture sportive e con alcune<br />

agenzie formative a livello regionale in qualità di<br />

docente di corsi sulla psicologia <strong>del</strong>lo sport;<br />

• dott. David Daris, psicologo psicoterapeuta, atleta<br />

a livello nazionale nel campo <strong>del</strong>l’atletica leggera,<br />

ha seguito una formazione specifica in psicologia<br />

<strong>del</strong>lo sport e ha svolto attività in tale ambito a livello<br />

di ricerca e formazione, collaborando inoltre in<br />

tal senso con alcune realtà <strong>del</strong> mondo sportivo a<br />

livello regionale;<br />

• dott.ssa Anna Nosella, psicologa, vanta una formazione<br />

specifica in psicologia <strong>del</strong>lo sport e opera<br />

a livello libero professionale in tale ambito attraverso<br />

attività rivolta ad allenatori ed atleti in diverse<br />

discipline;<br />

• dott.ssa Alessia Iacuzzi, psicologa psicoterapeuta,<br />

riporta una formazione specifica nell’ambito <strong>del</strong>la<br />

psicologia <strong>del</strong>lo sport e attiva nella progettazione e<br />

gestione di progetti formativi a livello regionale e<br />

consulente nello stesso ambito;<br />

• dott. Giandomenico Bagatin, psicologo, da alcuni<br />

anni consulente a livello di libero professionale<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong>lo sport a livello regionale,<br />

collabora con il Centro Regionale di Medicina<br />

<strong>del</strong>lo Sport; già atleta (Rugby) a livello nazionale.<br />

GRUPPO DI LAVORO<br />

SULLA PSICOLOGIA SCOLASTICA<br />

Emanuele Bottoli<br />

Indirizzi operativi per l’anno <strong>2009</strong><br />

Durante il 2008 l’attività svolta dal gruppo di lavoro<br />

sulla psicologia scolastica è stata caratterizzata dall’approfondimento<br />

<strong>del</strong>le tipologie <strong>degli</strong> interventi psicologici<br />

richiesti e attivati nelle scuole.<br />

In tal senso è stata organizzato il convegno <strong>del</strong>l’8<br />

novembre che ha voluto rappresentare l’occasione per<br />

proporre un bilancio sullo stato <strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong>la psicologia<br />

scolastica sul piano professionale e legislativo attivando<br />

un confronto teorico/operativo tra esperti accademici<br />

<strong>del</strong> campo in questione, gli psicologi che<br />

intervengono nelle scuole di ogni ordine e grado e<br />

negli ambiti dedicati alla formazione/inserimento lavorativo,<br />

gli operatori scolastici (docenti, dirigenti ed<br />

educatori), i responsabili <strong>degli</strong> Enti Locali e tutti coloro<br />

che operano per lo sviluppo <strong>del</strong>la scuola.<br />

Le prossime azioni <strong>del</strong> gruppo di lavoro, anche a<br />

partire dai dati raccolti ed elaborati dalla ricerca promossa<br />

tra il 2006 e il 2007 dall’<strong>Ordine</strong> Nazionale <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> ed illustrata nella giornata congressuale dal<br />

prof. Trombetta, consistono nell’elaborare una linea<br />

operativa tesa a coinvolgere e sensibilizzare gli enti e<br />

le istituzioni preposte (Regione, Ufficio scolastico regionale,<br />

Uffici scolastici provinciali, Amministrazioni<br />

provinciali ecc.) a realizzare, come in altre regioni italiane,<br />

protocolli d’intesa o proposte normative finalizzate<br />

ad attivare, anche in via sperimentale, servizi di<br />

psicologia scolastica anche nella nostra regione.<br />

In considerazione di questo ulteriore indirizzo operativo<br />

emerge la necessità di ampliare il gruppo di lavoro<br />

sulla psicologia scolastica avvalendosi <strong>del</strong>l’esperienza<br />

di professionisti psicologi che operano nella<br />

scuola e ricoprono incarichi dirigenziali all’interno di<br />

questa specifica realtà istituzionale.<br />

Tra i vari colleghi che annoverano oltre un’esperienza<br />

professionale di psicologo, anche quella di operatore<br />

<strong>del</strong>la scuola, la dott.ssa Daniela Cellie presenta<br />

una competenza professionale rispondente agli obiettivi<br />

attuali <strong>del</strong> gruppo <strong>del</strong>la psicologia scolastica: la dott.<br />

ssa Cellie infatti, oltre che psicologa, è dirigente scolastico,<br />

si è occupata di formazione <strong>degli</strong> insegnanti<br />

all’IRRE ed attualmente svolge attività di supervisore<br />

per il Tirocinio presso la Facoltà di Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />

<strong>del</strong>l’Università di Trieste. La dott.ssa Daniela<br />

Cellie, proprio perché esperta dei bisogni e <strong>degli</strong> interventi<br />

psicologici dal punto di vista <strong>del</strong>la scuola entrerà<br />

a far parte <strong>del</strong> gruppo di lavoro per la psicologia scolastica<br />

a partire dal <strong>2009</strong>.<br />

In considerazione di una particolare richiesta di intervento<br />

psicologico da parte <strong>del</strong>la scuola relativamente<br />

al versante organizzativo, esigenza particolarmente<br />

sentita dagli insegnanti e dai dirigenti scolastici, entra a<br />

far parte <strong>del</strong> gruppo di lavoro anche la dott.ssa Anna<br />

Degano, psicologa esperta in questo particolare campo<br />

operativo.<br />

A questo punto, oltre al Presidente Tonzar e ai consiglieri<br />

Bottoli e Dionis, il gruppo per la psicologia scolastica<br />

sarà così composto:<br />

Professoressa Loredana Domenis, dott.ssa M.B. Debeden,<br />

dott.ssa Fabiana Burco, (già membri <strong>del</strong> gruppo<br />

durante l’anno 2008), la dott.ssa Cellie Daniela e la<br />

dott.ssa Anna Degano.<br />

Oscar Dionis<br />

GRUPPO DI LAVORO SULLA PSICOLOGIA<br />

NEL TERZO SETTORE<br />

Indirizzi operativi per l’anno <strong>2009</strong><br />

Nel 2008 il gruppo di lavoro <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> sul “III settore”<br />

ha concluso la realizzazione di uno studio finalizzato<br />

a comprendere e a descrivere i contesti lavorativi<br />

dei laureati in psicologia inseriti nelle organizzazioni<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 21


no-profit. I risultati sono stati presentati ad un convegno<br />

tenutosi il giorno 8 marzo a Trieste e intitolato “Le<br />

competenze psicologiche nel terzo settore: motivazioni,<br />

attività e competenze”. L’indagine, con una attenta<br />

ricognizione <strong>del</strong> terzo settore attivo sul territorio <strong>del</strong><br />

Friuli Venezia Giulia e con una puntuale analisi in ciascuna<br />

realtà individuata, ha rilevato e quantificato la<br />

presenza di laureati in psicologia inseriti (lavorativamente<br />

o in qualità di volontari) in organizzazioni non<br />

profit a prescindere dall’iscrizione all’<strong>Ordine</strong> e dall’inquadramento<br />

professionale. Essi sono risultati essere in<br />

totale più di 500 e, di questi, circa 400 sono iscritti regolarmente<br />

all’<strong>Ordine</strong>.<br />

È emersa, inoltre, una grande varietà di esperienze<br />

lavorative nelle quali lo psicologo è inserito – anche se<br />

non in tutti casi - con un alto grado di soddisfazione<br />

personale; alcuni limiti sicuramente derivano dal mancato<br />

riconoscimento <strong>del</strong> proprio ruolo professionale.<br />

Emerge quindi l’esigenza di individuare alcune<br />

aree di intervento dove l’azione <strong>del</strong>lo psicologo risulta<br />

rilevante per favorire la sua promozione e valorizzazione.<br />

A tal fine diviene inoltre necessario un confronto<br />

costante con gli ordini <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong>le<br />

altre regioni italiane che si occupano anch’essi di psicologia<br />

nel terzo settore. Appare infatti indispensabile<br />

ideare e proporre azioni congiunte tese alla creazione<br />

di un contesto favorevole (anche presso gli enti pubblici<br />

committenti/partner) per lo sviluppo <strong>del</strong>la professionalità<br />

psicologica nel terzo settore intesa quale risorsa<br />

necessaria al miglioramento <strong>del</strong>la qualità dei servizi<br />

offerti.<br />

A partire da queste considerazioni, il gruppo di lavoro<br />

intende, durante l’anno <strong>2009</strong>, raggiungere i seguenti<br />

obiettivi:<br />

1. sviluppare occasioni di confronto con esperti <strong>del</strong><br />

settore no-profit appartenenti ad Ordini di altre regioni<br />

al fine di individuare azioni comuni finalizzate<br />

allo sviluppo <strong>del</strong>la professionalità <strong>del</strong>lo psicologo;<br />

2. individuare nuovi spazi di intervento e opportunità<br />

di sviluppo professionale nel terzo settore; in particolare<br />

si intende determinare le aree specifiche dei<br />

servizi <strong>del</strong> no-profit all’interno <strong>del</strong>le quali l’intervento<br />

psicologico trova la sua maggiore efficacia, al<br />

fine di promuoverlo come azione necessaria alla<br />

crescita <strong>del</strong>la qualità dei servizi;<br />

3. offrire un contributo effettivo allo sviluppo di occasioni<br />

formative coerenti con le competenze psicologiche<br />

messe in campo nel no-profit.<br />

<strong>Il</strong> gruppo di lavoro per la psicologia nel “III settore”<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia nel<br />

<strong>2009</strong> sarà composto da:<br />

Stefano Roncali (Referente)<br />

Veronica Pinatti<br />

Roberto Eletto<br />

Barbara Medeot<br />

Tiziana Paciotta<br />

Fernanda Zanier<br />

Alessia Favretto<br />

Bruno Foti<br />

Silvia Pontin<br />

Stefano Roncali<br />

GRUPPO DI LAVORO SULL’ANZIANO<br />

Lavori in corso per nuove progettualità<br />

<strong>Il</strong> Gruppo di Lavoro sull’anziano nel <strong>2009</strong> ha avuto<br />

poche occasioni di incontrarsi ma a distanza ha lavorato<br />

nella stesura <strong>del</strong>le linee guida e <strong>del</strong>le buone prassi,<br />

ora si stanno raccogliendo i materiali prodotti da tutti i<br />

membri <strong>del</strong> gruppo.<br />

<strong>Il</strong> gruppo intende lavorare su tale documento in<br />

modo da poter proporre un lavoro accessibile agli addetti<br />

ai lavori e soprattutto ai non addetti, un modo<br />

quindi per presentare la professione e le potenzialità,<br />

oltre che la grande plasticità che essa richiede, in particolare<br />

con l’anziano e le istituzioni che li accolgono.<br />

Nello specifico, per il prossimo futuro, il gruppo<br />

intende:<br />

• creare <strong>del</strong>le linee guida che il gruppo preferisce<br />

chiamare Buone prassi, attraverso la stesura di un<br />

documento in cui venga presentata la figura <strong>del</strong>lo<br />

psicologo in tale ambito, nelle sue potenzialità e nel<br />

valore, con l’intento di chiarire non solo il lavoro<br />

<strong>del</strong>lo psicologo ma anche le competenze formative<br />

necessarie.<br />

Gli argomenti da sviluppare, sono i seguenti:<br />

• La valutazione <strong>del</strong>l’anziano: cognitiva e funzionale,<br />

in tale ambito si è pensato utile sottolineare la necessità<br />

di una preparazione all’accoglienza, essa è<br />

fondamentale nella presa in carico <strong>del</strong> malato, <strong>del</strong>la<br />

sua famiglia e nella valutazione.<br />

Gli interventi in cui noi psicologi possiamo essere<br />

presenti sono rivolti a:<br />

• anziano malato (non solo il demente, ma in tutte le<br />

patologie organiche e umorali);<br />

• anziano “sano” (in termini di prevenzione, di gestione<br />

<strong>del</strong> lutto);<br />

• famiglia (in particolarità sulla capacità <strong>del</strong>la stessa<br />

di gestire la crisi);<br />

• organizzazioni (supervisione, formazione e ascolto<br />

operatori).<br />

Inoltre attività importanti in quest’area possono essere:<br />

• l’accoglienza e le dimissioni <strong>del</strong>l’anziano in casa di<br />

riposo;<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 22


• la sensibilizzazione <strong>del</strong>la popolazione;<br />

• la prevenzione nella popolazione.<br />

I componenti <strong>del</strong> gruppo sono professionisti con<br />

esperienza clinica e sul campo, oltre che vantano una<br />

continua preparazione e formazione nell’ambito <strong>del</strong>la<br />

<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’anziano e che affiancano il consigliere<br />

Jessica Michelin, referente <strong>del</strong> gruppo stesso.<br />

Anna Sverzut, psicologa-psicoterapeuta liberoprofessionista,<br />

lavora come consulente per l’Azienda<br />

per Servizi alla Persona “Opera Pia Coianiz” di Tarcento,<br />

per attività di valutazione neuropsicologica e stimolazione<br />

cognitiva di anziani con demenza ospiti di<br />

un nucleo dedicato e per formazione <strong>degli</strong> Operatori;<br />

è inoltre consulente presso la S.C. di Medicina Riabilitativa<br />

<strong>del</strong>l’Azienda Ospedaliero - Universitaria “Ospedali<br />

Riuniti” di Trieste, dove si occupa di interventi<br />

psicologici rivolti a persone affette da patologie neurologiche<br />

di varia eziologia.<br />

Alina Menichelli psicologa libero professionista,<br />

consulente neuropsicologa presso la S.C. di Medicina<br />

Riabilitativa <strong>del</strong>l’Azienda Universitaria-ospedaliera<br />

“Ospedali Riuniti di Trieste” ove si occupa di valutazione<br />

e riabilitazione neuropsicologica di individui<br />

affetti da lesioni cerebrali di varia eziologia (ictus,<br />

trami cranici, tumori cerebrali, ecc.).<br />

Annapaola Prestia, collabora come consulente<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la ricerca sulle malattie dementigene<br />

con il Le.Ni.Tem, Laboratorio di Epidemiologia, Neuroimaging<br />

e Telemedicina <strong>del</strong>l’Ospedale Fatebenefratelli<br />

di Brescia; libero professionista, formatrice ed<br />

esperta di valutazione di deficit cognitivi e di riabilitazione.<br />

De Castro Chiara, collaboratrice presso l’associazione<br />

Kairos Trieste, impegnata in progetti di prevenzione<br />

e di riabilitazione nell’anziano.<br />

Martina Spallino, libero professionista, ha seguito<br />

per l’ Azienda per i Servizi Sanitari N°1 Triestina<br />

progetti di sostegno e di intervento rivolti agli anziani<br />

con patologie dementigene o di altra natura clinica<br />

e alle loro famiglie.<br />

Michela Vazzoler, libero professionista presso una<br />

casa di riposo <strong>del</strong> Veneto, dove segue la valutazione<br />

<strong>del</strong>l’ospite e la formazione <strong>degli</strong> operatori, esperta in<br />

valutazione neuropsicologica, ha collaborato con il<br />

Centro di Valutazione Neuropsicologica a Pordenone.<br />

Patrizia Pecar, libero professionista impegnata<br />

principalmente in attività clinica, di valutazione e di<br />

riabilitazione sull’anziano e la sua famiglia nella provincia<br />

di Trieste.<br />

Jessica Michelin<br />

GRUPPO DI LAVORO<br />

SULLA PSICOLOGIA OSPEDALIERA<br />

Ridefinizione <strong>degli</strong> obiettivi e <strong>del</strong> gruppo di<br />

lavoro sulla psicologia ospedaliera<br />

<strong>Il</strong> gruppo di lavoro sulla psicologia ospedaliera ha<br />

svolto i suoi primi 6 mesi di attività. Durante questo<br />

periodo, presso l’ordine, si sono svolti <strong>degli</strong> incontri a<br />

cadenza mensile, durante i quali sono emersi contenuti<br />

e scambi di conoscenze sulla valutazione <strong>del</strong>le priorità<br />

rispetto alle possibili tipologie d’intervento, sulle<br />

possibili criticità connesse all’operare in ospedale, sugli<br />

elementi che uniscono e su quelli che differenziano<br />

i professionisti che operano in ambito ospedaliero. È<br />

stato inoltre analizzato il lavoro prodotto da altri Ordini,<br />

si è discusso sui comportamenti e gli atteggiamenti<br />

in altri Stati (in particolare negli USA) relativamente alla<br />

refertazione ed ai rapporti con gli altri professionisti, si<br />

sono avviati contatti personali per comprendere temi<br />

importanti quali la “prescrizione su ricetta medica” per<br />

le attività <strong>degli</strong> psicologi, la definizione dei LEA e lo<br />

stato <strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong> processo di accreditamento in FVG<br />

per quanto attiene le strutture ospedaliere e gli standard<br />

che hanno a che fare con gli psicologi. Tutto ciò<br />

sta a dimostrare quanto sia necessario un gruppo di<br />

lavoro sugli specifici temi ospedalieri per favorire lo<br />

sviluppo <strong>del</strong>la categoria professionale, aumentare la<br />

conoscenza <strong>del</strong> nostro operato presso i clienti e le istituzioni<br />

stesse, cercare risposte a domande che riguardano,<br />

a diversi livelli di coinvolgimento, tutti gli psicologi<br />

che operano presso gli ospedali.<br />

Gli obiettivi <strong>del</strong> gruppo inizialmente stabiliti, a fronte<br />

dei molti temi emersi, necessitano quindi di essere<br />

rivisti e sono stati così identificati:<br />

1. conoscenza <strong>del</strong>la reale situazione dei colleghi impegnati<br />

negli ospedali;<br />

2. raccolta di informazioni e segnalazioni di azioni ritenute<br />

importanti, da sottoporre alla Commissione<br />

sanità <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, al fine di pianificare le azioni ritenute<br />

più adeguate.<br />

<strong>Il</strong> primo obiettivo può apparire semplice da raggiungere,<br />

ma in realtà non è così. Infatti, dopo un’elaborazione<br />

<strong>del</strong>la scheda di raccolta dei dati necessari,<br />

la modalità per ottenerne la compilazione da parte <strong>degli</strong><br />

interessati richiede, verosimilmente, un impegno<br />

personale a contattare i colleghi. Infatti, sulla base <strong>del</strong>la<br />

pregressa esperienza sappiamo che agli uffici <strong>del</strong><br />

personale e alle direzioni sanitarie non sempre è chiaro<br />

il <strong>numero</strong> dei professionisti e le aree di attività che<br />

essi svolgono. Un primo passo è quindi quello di riuscire<br />

a rintracciare e contattare tutti i colleghi impegnati<br />

a vario titolo nelle A.O.U., negli ospedali, negli<br />

I.R.C.C.S. e, se vi sono, nelle strutture private accreditate.<br />

Siamo a disposizione anche per chi, a seguito<br />

<strong>del</strong>la lettura di questo articolo, vorrà segnalare via mail<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 23


il suo desiderio di voler partecipare alla rilevazione.<br />

Una volta raccolti, i dati saranno elaborati e verrà stesa<br />

una prima relazione sulla base <strong>del</strong>la quale, considerate<br />

anche le disponibilità dei colleghi e la salienza dei<br />

temi emersi, saranno fissati ulteriori obiettivi per il<br />

gruppo. I dati, infatti, sono necessari per meglio adattare<br />

le linee future d’azione. <strong>Il</strong> tipo di informazioni richieste<br />

riguarda, a titolo di esempio: dove operano i<br />

colleghi (tipologia di ospedali), in quali settori, ecc..<br />

Le colleghe che compongono il nuovo gruppo di lavoro<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> sulla psicologia ospedaliera sono (fino<br />

a nuova determinazione): Daniela Tasinato, Alberta<br />

Lunar<strong>del</strong>li, Milena Pascotto, Clara Travaglini. Per collaborare<br />

alla stesura <strong>del</strong>la relazione ed a eventuali documenti<br />

collegati, oltre che per meglio chiarire gli ambiti<br />

di intervento psicologico in questo ambito, hanno<br />

già dato la disponibilità anche altre colleghe che hanno<br />

partecipato ad alcuni incontri <strong>del</strong> gruppo e che<br />

continuano ad operare segnalando temi d’interesse,<br />

aggiornando su iniziative, criticità e risorse per gli psicologi<br />

che operano in ospedale.<br />

Infatti, il secondo obiettivo <strong>del</strong> gruppo è quello di<br />

sollecitare e collaborare con la commissione sanità<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> per quanto attiene a specifici temi ritenuti<br />

importanti. Fino ad ora sono emerse le seguenti tematiche:<br />

a) protezione dei dati e specificità <strong>degli</strong> stessi rispetto<br />

al resto dei dati sanitari;<br />

b) necessità di “ambienti informatizzati” ad uso <strong>degli</strong><br />

psicologi (cartelle cliniche informatizzate, di cui alcuni<br />

ospedali si sono già dotati in modo autonomo);<br />

c) necessità di sollecitare, negli standard <strong>degli</strong> accreditamenti<br />

<strong>del</strong>le strutture in atto in regione, la presenza<br />

<strong>degli</strong> psicologi;<br />

d) necessità di meglio chiarire le modalità di comunicazione<br />

con gli altri professionisti sanitari soprattutto<br />

nel caso di refertazioni;<br />

e) realizzazione di iniziative mirate alla formazione<br />

<strong>del</strong>lo psicologo che opera in ospedale;<br />

f) sviluppo di rapporti interprofessionali e rispetto<br />

<strong>del</strong>l’autonomia professionale nelle diverse strutture<br />

ove non vi sia un servizio di psicologia;<br />

g) partecipazione alla ridefinizione dei LEA, che riguardano<br />

le prestazioni <strong>degli</strong> psicologi in ospedale.<br />

Quale referente <strong>del</strong> gruppo ringrazio tutte le colleghe<br />

che stanno collaborando assiduamente, quelle che<br />

partecipano con minore frequenza pur dimostrando<br />

ricchezza di contenuti e di analisi, quelle che si sono<br />

dimostrate disponibili ed interessate. Consapevole <strong>degli</strong><br />

impegni e <strong>del</strong>le diverse difficoltà mi auguro che a<br />

questa prima progettualità ne seguano altre sempre più<br />

fattivamente partecipate ed ambiziose. Agli incontri <strong>del</strong><br />

gruppo, stabiliti con cadenza ora bimensile, potranno<br />

partecipare tutti gli iscritti interessati. Rimango a disposizione<br />

dei colleghi per confrontarmi e per discutere<br />

argomenti ritenuti importanti per lo sviluppo <strong>del</strong>la categoria.<br />

Luisa Dudine<br />

contributi dagli iscritti<br />

Riceviamo e pubblichiamo con interesse un contributo<br />

segnalatoci dalle colleghe Giovannini e<br />

Pontin sull’intervento <strong>del</strong>lo psicologo in ambito<br />

neuropsicologico. Prima <strong>del</strong> contributo le colleghe<br />

riportano una breve introduzione al documento<br />

che è stato redatto dalla SPAN (Società<br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> di Area Neuropsicologica).<br />

La rapida crescita <strong>del</strong>la neuropsicologia come disciplina<br />

ha portato con sé la necessità di specificare le<br />

attività professionali <strong>del</strong>lo psicologo che opera nell’area<br />

neuropsicologica e le competenze necessarie per ben<br />

operare in tale ambito d’intervento.<br />

Spesso nella nostra professione ci troviamo di fronte<br />

a sovrapposizioni di ruoli con altre figure professionali<br />

e anche questo ambito non ne è immune. Inoltre,<br />

non essendo legislativamente definiti gli scopi <strong>del</strong>la<br />

neuropsicologia, può succedere che qualcuno metta in<br />

atto interventi improvvisati e poco appropriati.<br />

Questa disciplina richiede, come ciascun altro settore<br />

<strong>del</strong>la psicologia, studio approfondito, un bagaglio di<br />

esperienza lavorativa, un approccio teorico e una metodologia<br />

clinica, che difficilmente possono essere acquisti<br />

attraverso il solo percorso universitario di base.<br />

<strong>Il</strong> documento redatto dalla SPAN (Società <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

di Area Neuropsicologica) si propone proprio di<br />

definire le competenze necessarie per operare in ambito<br />

neuropsicologico. Ci auguriamo che tale documento<br />

possa servire come spunto di riflessione per definire<br />

meglio gli ambiti d’intervento, sia in relazione alle altre<br />

professioni riabilitative, che ai diversi settori di applicazione<br />

<strong>del</strong>la nostra stessa professione.<br />

Lorena Giovannini<br />

Silvia Pontin<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 24


LE ATTIVITà DELLO PSICOLOGO<br />

NELL’ AREA NEUROPSICOLOGICA<br />

Le basi empiriche e concettuali <strong>del</strong>la Neuropsicologia<br />

risalgono alle grandi scoperte neurologiche e neurofisiologiche<br />

negli anni 1860-1900: in Inghilterra (Jackson,<br />

Head , ecc), in Francia (Broca, Pierre Marie,<br />

Dejerine e molti altri), in Germania (Wernichke, Pick,<br />

Lictheim ). Vi fu una perdita di interesse dopo gli anni<br />

’20-’30 e una ripresa in Francia con i lavori di Hécaen,<br />

in Inghilterra grazie a Zangwill e a Critchley, nell’allora<br />

Unione Sovietica con Luria. Negli Stati Uniti il bisogno<br />

di prendersi cura dei feriti di guerra vide nascere il bisogno<br />

di un approccio diagnostico e riabilitativo <strong>del</strong>le<br />

funzioni superiori (Goldstein, Benton, Goodglass). La<br />

ripresa <strong>del</strong>l’interesse culminò nel 1951 in Austria, con<br />

l’organizzazione di un simposio cui parteciparono studiosi<br />

tedeschi, austriaci e inglesi. Tale manifestazione<br />

divenne una tradizione annuale e più tardi prese il<br />

nome di “International Neuropsychology Symposium”.<br />

Nell’editoriale <strong>del</strong> primo <strong>numero</strong> <strong>del</strong>la rivista ‘Neuropsychologia’,<br />

Hécaen scrive che questi incontri hanno<br />

contribuito allo sviluppo dei concetti e al nome<br />

stesso <strong>del</strong>la disciplina. Non risulta che nessuno studioso<br />

italiano partecipò per i primi 10-12 anni a causa<br />

<strong>del</strong>le idee sostenute da Giovanni Gentile e Benedetto<br />

Croce che ritenevano la psicologia una ‘pseudoscienza’<br />

da relegare in posizione ancillare rispetto alla filosofia.<br />

<strong>Il</strong> mondo accademico italiano fu talmente influenzato<br />

da questo punto di vista da impedire per lunghi anni lo<br />

sviluppo <strong>del</strong>la psicologia come disciplina autonoma e<br />

da affidare l’area <strong>del</strong>le funzioni cognitive ai neurologi.<br />

Lo sviluppo <strong>del</strong>la Neuropsicologia italiana è legato<br />

all’attività di Ennio De Renzi che con i suoi allievi negli<br />

anni ’60, diede origine al ‘Milan group’ . Verso la fine<br />

<strong>degli</strong> anni ’70 la Neuropsicologia coinvolse un <strong>numero</strong><br />

sempre più crescente di psicologi fino a diventare negli<br />

anni ’90 un insegnamento fondamentale nelle facoltà<br />

di psicologia.<br />

La Neuropsicologia è una disciplina che ha fornito<br />

un grande contributo applicativo nel settore <strong>del</strong>l’attività<br />

clinica di diagnosi e cura dei processi cognitivi, comportamentali,<br />

affettivi e relazionali: si tratta di attività<br />

integralmente ricomprese nel novero <strong>del</strong>le prestazioni<br />

riservate, in via esclusiva, agli <strong>Psicologi</strong> iscritti all’Albo<br />

dalla L. 56/1989.<br />

L’attività professionale <strong>del</strong>lo psicologo in ambito<br />

neuropicologico è rivolta a tutti i soggetti con lesioni<br />

(ischemia, trauma cranico, anossie cerebrali, tumore<br />

cerebrale, sclerosi multipla, ecc) o deterioramento cerebrale<br />

(Mild Cognitive Impairment, demenze). Trattasi<br />

di pazienti con patologie focali o progressive, funzionali<br />

o strutturali che presentano disturbi in ambito neuropsicologico<br />

che possono riguardare il linguaggio, la<br />

memoria, l’attenzione, le funzioni esecutive, il ragionamento,<br />

le capacità visuo-spaziali, le azioni, la percezione,<br />

le emozioni e il comportamento.<br />

Lo Psicologo che opera nell’area neuropsicologica<br />

pianifica, esegue e valuta gli interventi terapeutici adeguati,<br />

che vanno decisi dopo un’esaustiva valutazione<br />

di tipo neuropsicologico. Si occupa di:<br />

Valutazione<br />

La valutazione neuropsicologica ha come obiettivo<br />

di identificare, descrivere quantificare i deficit cognitivi<br />

e comportamentali acquisiti dopo una lesione o disfunzione<br />

cerebrale.<br />

Lo psicologo che si occupa di neuropsicologia clinica<br />

perciò deve saper raccogliere informazioni sulla<br />

storia clinica neuropsicologica <strong>del</strong> paziente, selezionare<br />

i test e le tecniche di misura adeguate, somministrarli,<br />

interpretarli, fare una diagnosi, pianificare il trattamento,<br />

scrivere la relazione finale e dare la<br />

restituzione.<br />

Inoltre deve:<br />

• contribuire ad una diagnosi differenziale;<br />

• <strong>del</strong>imitare e quantificare le funzioni danneggiate e<br />

preservate, dopo una lesione focale o diffusa <strong>del</strong><br />

sistema nervoso centrale;<br />

• valutare l’efficacia terapeutica a seguito di specifici<br />

interventi chirurgici, farmacologici o psicologici;<br />

• valutare le conseguenze dei deficit cognitivi sulla<br />

vita sociale lavorativa <strong>del</strong> paziente, anche ai fini<br />

<strong>del</strong>l’accertamento medico legale;<br />

• valutare lo stato cognitivo per la formulazione di<br />

strategie riabilitative e di intervento.<br />

Trattamento<br />

Si compone di due parti:<br />

1. la riabilitazione neuropsicologica: serve per ottimizzare<br />

il recupero <strong>del</strong>le abilità cognitive danneggiate<br />

(l’attenzione, il linguaggio, la comunicazione verbale<br />

non verbale, le azioni, la percezione, la memoria,<br />

le capacità visuo-spaziale, il ragionamento, le funzioni<br />

esecutive, le emozioni e il comportamento),<br />

facilitare le strategie che permettono di compensare<br />

i deficit e di migliorare la capacità d’adattamento<br />

<strong>del</strong> paziente. <strong>Il</strong> trattamento si occupa anche dei disturbi<br />

<strong>del</strong> comportamento ed emozionali.<br />

2. la stimolazione neuropsicologica: esercita le abilità<br />

preservate e ha come obiettivo di mantenere l’autonomia<br />

<strong>del</strong> paziente il più a lungo possibile.<br />

Supporto per i pazienti, i familiari<br />

e gli operatori sanitari e sociali<br />

Lo psicologo di area neuropsicologica deve:<br />

• comunicare la diagnosi, la prognosi e l’orientamento<br />

terapeutico;<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 25


• informare gli operatori <strong>del</strong>le équipes riguardo alle<br />

implicazioni dei deficit in ambito neuropsicologico<br />

sulle attività <strong>del</strong>la vita quotidiana;<br />

• supportare i familiari, fornendo un aiuto nel trovare<br />

i percorsi più idonei per gestire le problematiche<br />

che riguardano tutti i componenti <strong>del</strong> nucleo parentale;<br />

• fornire indicazioni per agevolare il reinserimento<br />

socio/scolastico /lavorativo/occupazionale;<br />

• fare educazione sociale rispetto ai disturbi neuropsicologici.<br />

Ricerca in ambito neuropsicologico sia sui soggetti<br />

sani che patologici.<br />

Insegnamento a psicologi e alle altre figure<br />

coinvolte nel processo di cura dei soggetti, <strong>del</strong>la neuropsicologia<br />

e <strong>del</strong>le sue implicazioni nelle attività <strong>del</strong>la<br />

vita quotidiana dei pazienti.<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> di area neuropsicologica, dopo aver<br />

acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori<br />

etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni<br />

nell’ambito valutativo e riabilitativo ed approfondito<br />

lo studio <strong>del</strong>la disciplina e <strong>del</strong>la ricerca specifica,<br />

sono titolari di competenze ragguardevoli in risposta<br />

a problemi drammatici di salute <strong>del</strong>la popolazione in<br />

età pediatrica, adulta e geriatria.<br />

La Valutazione e la Riabilitazione dei disturbi cognitivi<br />

sono da considerarsi prestazioni riservate agli <strong>Psicologi</strong>,<br />

come risulta evidente anche dal D.M. 24.07.2006<br />

di riassetto <strong>del</strong>le scuole di specializzazione di area psicologica<br />

che ha compreso la “Neuropsicologia” solo<br />

ed esclusivamente tra le scuole di specializzazione di<br />

area psicologica. <strong>Il</strong> recente decreto ministeriale dopo<br />

aver precisato, all’art. 2 che le Scuole di specializzazione<br />

di area psicologica afferiscono alle facoltà di psicologia,<br />

ha previsto che le scuole di specializzazione di<br />

area psicologica comprendono, tra l ‘altro, la Neuropsicologia.<br />

Nell’allegato al decreto è specificato che<br />

“Lo specialista in Neuropsicologia deve aver maturato<br />

conoscenze teoriche, scientifiche e professionali<br />

nel campo dei disordini cognitivi ed emotivo-motivazionali<br />

associati a lesioni o disfunzioni <strong>del</strong> sistema nervoso<br />

nelle varie epoche di vita (sviluppo, età adulta ed<br />

anziana), con particolare riguardo alla diagnostica<br />

comportamentale mediante test psicometrici, alla riabilitazione<br />

cognitiva e comportamentale, al monitoraggio<br />

<strong>del</strong>l’evoluzione temporale di tali deficit, e ad aspetti<br />

subspecialistici interdisciplinari quali la psicologia forense..<br />

In particolare, deve disporre di conoscenze ed<br />

esperienze atte a svolgere e coordinare le seguenti attività:<br />

identificare i deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali<br />

determinati da lesioni o disfunzioni cerebrali<br />

(deficit <strong>del</strong> linguaggio, afasia e disordini <strong>del</strong>la lettura e<br />

<strong>del</strong>la scrittura; deficit <strong>del</strong>la percezione visiva e spaziale,<br />

agnosia e negligenza spaziale unilaterale; deficit <strong>del</strong>la<br />

memoria, amnesia; deficit <strong>del</strong>l’attenzione e <strong>del</strong>la programmazione<br />

e realizzazione <strong>del</strong> comportamento motorio<br />

e <strong>del</strong>l’azione complessa), valutare i predetti deficit<br />

mediante test psicometrici, interviste e questionari;<br />

analizzare risultati quantitativi <strong>degli</strong> accertamenti<br />

mediante tecniche statistiche descrittive ed inferenziali<br />

e utilizzando le tecnologie informatiche; organizzare i<br />

programmi di riabilitazione dei deficit cognitivi ed<br />

emotivo-motivazionali e gli interventi atti a favorire il<br />

compenso funzionale, mediante l’utilizzazione <strong>del</strong>le<br />

abilità residue; promuovere, realizzare e valutare gli<br />

interventi psicoterapeutici e di comunità atti a favorire<br />

il recupero <strong>del</strong> benessere psico-sociale.”<br />

errata corrige<br />

Nel <strong>numero</strong> 2 – dicembre 2008 <strong>del</strong> Giornale a pag.<br />

21 la Relazione <strong>del</strong> Revisione unico al Bilancio preventivo<br />

è da intendersi al <strong>2009</strong> anziché al 2008.<br />

Nell’aggiornamento <strong>del</strong>l’Albo regionale psicologi<br />

tutte le date (iscrizione, nascita, specializzazione), per<br />

un problema di conversione tipografica, sono state riportate<br />

per mese/giorno/anno. Rimangono comunque<br />

valide.<br />

in ricordo dei colleghi<br />

<strong>Il</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, appresa la notizia <strong>del</strong>la<br />

scomparsa dei colleghi:<br />

1. Laura Tudor, nata il 16/11/1962<br />

(deceduta il 2/12/2008);<br />

2. Onorio Bolzon, nato il 27/05/1945<br />

(deceduto il 27/01/<strong>2009</strong>);<br />

esprime le più sentite condoglianze alle famiglie.<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 26


notizie dalla tesoreria<br />

BILANCIO CONSUNTIVO 2008 - RENDICONTO FINANZIARIO AL 31.12.2008<br />

EURO<br />

ENTRATE<br />

Contributo annuale iscrizioni 224.960,00<br />

Contributo nuove iscrizioni 7.280,00<br />

Tasse per nuove iscrizioni 2.366,00<br />

Contributo iscrizione anni precedenti<br />

ENTRATE CONTRIBUTIVE 234.606,00<br />

Introiti per diritti di segreteria 406,50<br />

Proventi corsi<br />

ENTRATE FUNZIONI ISTITUZIONALI 406,50<br />

Soppravvenienze attive<br />

Proventi vari<br />

Fondo da Consiglio Nazionale <strong>Ordine</strong><br />

Finanziamenti Legge Regionale 13/2004 3.104,86<br />

PROVENTI DIVERSI 3.104,86<br />

Interessi attivi su conto corrente 385,04<br />

PROVENTI PATRIMONIALI 385,04<br />

Recuperi e rimborsi<br />

ENTRATE PER POSTE CORRETTIVE<br />

TITOLO I - ENTRATE CORRENTI 238,502,40<br />

Alienazione immobili<br />

ALIENAZIONE DI IMMOBILI E DIRITTI REALI<br />

Vendita mobili ed arredi<br />

ALIENAZIONE DI IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE<br />

TITOLO II - ENTRATE IN CONTO CAPITALE<br />

Entrate aventi natura di partite di giro 2.562,97<br />

ENTRATE AVENTI NATURA<br />

DI PARTITE DI GIRO 2.562,97<br />

TITOLO III - PARTITE DI GIRO 2.562,97<br />

TOTALE ENTRATE 241.065,37<br />

EURO<br />

uscite<br />

Contributi a Consiglio Nazionale 25.911,00<br />

Rimb.spese e membri consiglio, medaglie 21.984,69<br />

Spese per rinnovo consiglio<br />

Spese gestione consiglio 1.805,95<br />

Assicurazioni per consiglio 635,95<br />

SPESE PER GLI ORGANI ISTITUZIONALI 50.337,59<br />

Spese oganiz. convegni-corsi-assemblee 9.587,52<br />

Spese partecipazione convegni 133,90<br />

Spese per abbonamenti, libri ecc. 29,00<br />

Consulenze legali 3.855,60<br />

Spese rappresentanza 291,92<br />

Spese tutela e promozione prof. 571,81<br />

SPESE FUNZIONI ISTITUZIONALI 14.469,75<br />

Spese per albo ed elenchi 5.727,90<br />

Spese per bolletino 6.623,30<br />

Spese per attestazioni 717,72<br />

SPESE PUBBLICAZIONI E ATTESTAZIONI 13.068,92<br />

Stipendi lordi 52.585,82<br />

Contribuzioni 18.024,51<br />

Retribuzioni accessorie 12.125,00<br />

Spese per assicurazione infortuni INAIL 298,33<br />

Quota acc.to indennità di fine rapporto 4.227,47<br />

Spese servizi sostitutivi segreteria<br />

Altri costi personale 3.163,60<br />

ONERI PER IL PERSONALE 90.424,73<br />

Canoni di locazione e spese condominiali 13.453,89<br />

utenze energetiche 1.504,95<br />

Pulizia 1.814,64<br />

Manutenzione uffici-attrezzature 2.163,28<br />

Spese telefoniche 10.661,18<br />

Spese postali e valori bollati 2.972,04<br />

Cancelleria e stampati 1.664,75<br />

Spese per assicurazione R.C. 102,01<br />

Consulenze amministrative e tributarie 16.153,65<br />

Spese prest.occasionali e collab.cont.<br />

Spese per consulenze informatiche 420,00<br />

Varie 246,42<br />

SPESE ORDINARIE DI FUNZIONAMENTO 51.156,81<br />

Interessi passivi 248,81<br />

Spese e commissioni finanziarie 838,65<br />

USCITE FINANZIARIE 1.087,46<br />

Fondo spese impreviste ed aggiustamenti<br />

FONDO SPESE IMPREVISTE ED AGGIUSTAMENTI<br />

Sopravvenienze passive<br />

Rimborsi da iscritti<br />

Altri oneri<br />

ONERI DIVERSI<br />

Imposte e tasse 5.873,37<br />

IMPOSTE E TASSE 5.873,37<br />

TITOLO I - USCITE CORRENTI 226.418,63<br />

Acquisto immobili<br />

Uscite per la costruzione in corso<br />

Acquisto immobilizzazioni materiali 2.448,00<br />

ACQUIS.BENI USO DUREVOLE ED OPERE IMMOB. 2.448,00<br />

Acquisto mobili e impianti<br />

Acquisto macchine ufficio<br />

ACQUISIZIONE IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE<br />

TITOLO II- USCITE IN CONTO CAPITALE<br />

2.448,00<br />

Uscite aventi natura di partite di giro 2.955,56<br />

USCITE AVENTI NATURA DI PARTITE DI GIRO 2.955,56<br />

TITOLO III- PARTITE DI GIRO 2.955,56<br />

TOTALE USCITE 231.822,19<br />

AVANZO ESERCIZIO 9.243,18<br />

TOTALE A PAREGGIO 241.065,37<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 27


Nota Integrativa e Relazione<br />

sulla gestione allegata<br />

al rendiconto generale<br />

<strong>del</strong>l’esercizio chiuso il 31/12/ 2008<br />

Premessa <strong>del</strong> Presidente<br />

<strong>Il</strong> presente documento, allegato al rendiconto generale<br />

<strong>del</strong>l’esercizio chiuso il 31/12/2008, viene redatto nel rispetto<br />

<strong>del</strong>le previsioni <strong>del</strong>l’art. 32 <strong>del</strong> regolamento di contabilità approvato<br />

dal Consiglio nel settembre 2005 ed entrato in vigore<br />

dal 1 gennaio 2006. L’esposizione <strong>del</strong>le risultanze finanziarie ed<br />

economiche <strong>del</strong>l’ente viene fatta tenendo in considerazione anche<br />

i programmi e gli obiettivi individuati in occasione <strong>del</strong>l’approvazione<br />

<strong>del</strong> bilancio preventivo per l’esercizio 2008 ed esplicitati<br />

nelle relazione <strong>del</strong> presidente. Si <strong>del</strong>ineano ora alcuni<br />

risultati ottenuti con riferimento agli obiettivi e ai piani di attività<br />

sopraccitati:<br />

• sono state svolte diverse iniziative in campo legale nel settore<br />

<strong>del</strong>la difesa <strong>del</strong>la professione e <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong> titolo,<br />

alcune anche inerenti bandi di concorso e avvisi di selezione<br />

pubblica con interventi presso gli enti;<br />

• sono state implementate azioni dirette al impedire l’esercizio<br />

abusivo <strong>del</strong>la professione anche attraverso controlli e<br />

verifiche sul territorio regionale;<br />

• sono state sviluppate iniziative di promozione nel settore<br />

<strong>del</strong>l’etica e <strong>del</strong>la deontologia professionale ed è stato avviato<br />

un servizio di consulenza agli iscritti sulla corretta formulazione<br />

<strong>del</strong>la pubblicità informativa; inoltre, sono state messe<br />

in atto azioni volte al rispetto <strong>del</strong>le regole deontologiche;<br />

• sono state organizzate iniziative culturali e formative relativamente<br />

ad alcune tematiche emergenti in ambito professionale,<br />

quali la psicologia scolastica, l’utilizzo <strong>del</strong>le banche<br />

dati e <strong>del</strong>le risorse informatiche per lo psicologo, le competenze<br />

psicologiche nel terzo settore;<br />

• è stato attivato un servizio di attestazione dei crediti ECM<br />

per gli psicologi che svolgono l’attività di tutoraggio dei tirocini<br />

presso il SSR;<br />

• è stato predisposto e approvato un regolamento per l’accesso<br />

agli atti amministrativi e un nuovo regolamento sui procedimenti<br />

disciplinari; sono stati espletati gli adempimenti<br />

connessi al D.Lvo. 81/08;<br />

• sono state attivate diverse linee di formazione per il personale<br />

di segreteria e si è proceduto all’adeguamento <strong>del</strong>la<br />

strumentazione <strong>del</strong>l’ufficio;<br />

• sono state approvate alcune proposte di convenzione per la<br />

prestazione di servizi agli iscritti a tariffe agevolate al fine di<br />

dare sostegno all’attività professionale;<br />

• sono stati attivati, in via sperimentale, due punti d’incontro<br />

territoriali per gli iscritti, a Udine e a Pordenone;<br />

• sono stati attivati o confermati diversi gruppi di lavoro tematici<br />

finalizzati a sviluppare proposte in relazione a diversi<br />

ambiti di applicazione professionale <strong>del</strong> sapere psicologico<br />

ed è stata condotta una ricerca sulle motivazioni, le attività<br />

e le competenze psicologiche presenti in Regione all’interno<br />

<strong>del</strong> terzo settore;<br />

• si è provveduto a stampare ed a inviare alle istituzioni la<br />

revisione <strong>del</strong>l’albo professionale;<br />

• sono stati pubblicati due numeri <strong>del</strong> bollettino <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e<br />

inviate agli iscritti alcune Newsletter; inoltre, si è provveduto<br />

ad un ulteriore potenziamento <strong>del</strong> sito internet nella direzione<br />

di una maggior interattività <strong>del</strong>lo stesso;<br />

• sono stati inviati a tutti i nuovi psicologi e psicoterapeuti i<br />

diplomi attestanti il titolo professionale e sono stati organizzati<br />

eventi per accogliere i nuovi iscritti nella comunità<br />

professionale;<br />

• sono state progettate e realizzate iniziative e progettualità<br />

congiunte tra <strong>Ordine</strong> e Università, come il convegno sull’avviamento<br />

<strong>del</strong>la libera professione in ambito psicologico;<br />

sono state stese <strong>del</strong>le linee guida deontologiche per i tirocini<br />

professionali e un vademecum per il tirocinio e l’esame di<br />

Stato; sono state svolte azioni dirette a raccordare l’offerta<br />

formativa universitaria ai bisogni e alle esigenze <strong>del</strong> mercato<br />

<strong>del</strong> lavoro in un’ottica di programmazione <strong>degli</strong> accessi ai<br />

corsi di laurea di area psicologica;<br />

• è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’<strong>Ordine</strong> regionale,<br />

gli Erdisu di Udine e di Trieste e le Università di Udine<br />

e di Trieste finalizzato alla promozione di servizi di consulenza<br />

psicologica per gli studenti universitari;<br />

• attraverso la stesura di vari documenti e la partecipazione a<br />

vari incontri e audizioni sono state sviluppate <strong>del</strong>le significative<br />

relazioni istituzionali con le pubbliche amministrazioni<br />

al fine di direzionare le nuove normative e gli atti di programmazione<br />

nell’interesse <strong>del</strong>la professione;<br />

• è stata avviata l’esperienza relativa alla “Carta dei diritti <strong>del</strong><br />

consumatore/utente <strong>del</strong>le prestazioni psicologiche”;<br />

Relazione <strong>del</strong> tesoriere<br />

sulla gestione 2008<br />

1. Disponibilità liquide al 31/12/2008<br />

Al 31 dicembre 2008 risultavano le seguenti disponibilità:<br />

Cassa interna contanti<br />

Conto corrente banca<br />

Conto corrente Postale<br />

Totale<br />

212,32 e<br />

24.759,78 e<br />

4.902,09 e<br />

29.874,19 e<br />

2. Risultanze finanziarie complessive<br />

e avanzo di gestione<br />

<strong>Il</strong> Rendiconto finanziario <strong>del</strong>le entrate accertate per l’anno<br />

2008 si è attestato a euro 230.502,40, oltre a euro 2.562,97<br />

relative alle partite di giro e euro 8.000 euro di contributi ancora<br />

da riscuotere.<br />

<strong>Il</strong> Rendiconto finanziario <strong>del</strong>le uscite impegnate per l’anno<br />

2008 si è attestato a euro 215.564,16 (comprensivo di 1.848,00<br />

di uscite in conto capitale) oltre a euro 2.804,76 relative alle<br />

partite di giro e euro 12.702,47 euro di uscite ancora da corrispondere..<br />

L’avanzo di amministrazione corrente per l’anno 2008, determinato<br />

dalla differenza tra entrate e uscite effettivamente<br />

sostenute, è stato pari a 14.938,24 euro.<br />

<strong>Il</strong> risultato finale di amministrazione è pari ad euro 26.283,58<br />

euro comprensivo <strong>del</strong>la differenza dei residui attivi e passivi,<br />

<strong>del</strong>le partite di giro e <strong>del</strong> risultato di amministrazione iniziale.<br />

3. Variazioni effettuate<br />

e differenze dal previsionale<br />

<strong>Il</strong> Capitolo Entrate contributive è stato variato di 6.925,63,<br />

in considerazione <strong>del</strong>le aumento dei contributi per le nuove<br />

iscrizioni.<br />

Al 31.12.2008 il capitolo Proventi diversi, ammonta ad euro<br />

3.104,86 euro relativi all’erogazione <strong>del</strong> finanziamento regionale<br />

Legge 13/2004.<br />

<strong>Il</strong> rendiconto finanziario uscite 2008 evidenzia una minore<br />

dinamicità <strong>del</strong>le variazioni rispetto l’anno precedente, nonostante<br />

la maggioranza dei capitoli ha subito variazione<br />

<strong>Il</strong> capitolo inerente le spese per gli organi istituzionali ha<br />

avuto una buona previsione determinando un minimo avanzo<br />

rispetto alla previsione di spesa pari a 215,41 euro.<br />

<strong>Il</strong> capitolo Spese per funzioni istituzionali è stato ha generato<br />

un avanzo pari a 1.908,25 euro imputabili prevalentemente<br />

ad una minore spesa nell’organizzazione dei convegni.<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 28


<strong>Il</strong> capitolo Spese pubblicazioni ed attestazioni ha generato<br />

un avanzo pari a 2.667,08 euro dovuti prevalentemente alla posticipazione<br />

<strong>del</strong>la spesa all’anno <strong>2009</strong>.<br />

<strong>Il</strong> capitolo Oneri <strong>del</strong> personale ha generato un cospicuo<br />

avanzo pari a 11.820,09 euro, dovuto al contenimento <strong>del</strong> costo<br />

<strong>degli</strong> straordinari e da un fattore tecnico imputabile ad una diversa<br />

strategia di pianificazione dei costi <strong>del</strong> personale. Tale<br />

avanzo tecnico verrà riassorbito allo strutturasi <strong>del</strong>la nuova modalità<br />

di panificazione.<br />

È stato variato in aumento il capitolo Spese ordinarie di funzionamento.<br />

<strong>Il</strong> Capitolo Spese ordinarie di funzionamento ha generato un<br />

avanzo pari a 5.455,59 euro, dovuto alle strategie cautelative<br />

che ipotizzano imprevisti e aumenti <strong>del</strong>le utenze che nell’anno<br />

in analisi sono stati inferiori alle stime.<br />

4. Composizione residui attivi e passivi<br />

I residui attivi <strong>del</strong>l’anno 2008 sommati ai residui attivi <strong>del</strong>le<br />

gestioni precedenti ammontano 12.159,00 euro.<br />

I residui passivi <strong>del</strong>l’anno 2008 sommati ai residui passivi<br />

<strong>del</strong>le gestioni precedenti ammontano a 15.749,61 euro.<br />

5. Dati relativi al personale<br />

<strong>Il</strong> 31 dicembre 2008 sono in servizio:<br />

• Antonella Carini livello C2 a 30 ore settimanali fino a settembre<br />

e a tempo pieno dal mese di ottobre.<br />

• Graziella Gaggero livello B3 a tempo pieno.<br />

Riaccertamento dei Residui<br />

Residui attivi<br />

Al 31/12/2008 i residui attivi finali ammontanti a euro 12.159,00<br />

così suddivisi:<br />

Residui attivi iniziali al 01/01/2008<br />

Residui attivi anno 2008<br />

Residui attivi riscossi<br />

Variazione residui attivi<br />

8.335,65 e<br />

8.000,00 e<br />

4.169,60 e<br />

-7,05 e<br />

I residui attivi sono stati variati di -7,05 euro dovute allo storno<br />

<strong>del</strong> capitolo “Rimborsi di somme pagate per conto terzi”.<br />

Residui passivi<br />

Al 31/12/2008 i residui passivi finali ammontanti a euro<br />

15.749,61 così suddivisi:<br />

Residui passivi al 01/01/2008<br />

Residui passivi anno 2008<br />

Residui passivi pagati<br />

Variazioni residui passivi<br />

12.949,54 e<br />

13.453,27 e<br />

10.653,20 e<br />

0 e<br />

Come previsto art 34, comma 5 <strong>del</strong> Regolamento per l’amministrazione<br />

e la contabilità <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> Friuli<br />

Venezia Giulia si specifica che le variazioni dei residui attivi e<br />

passivi verranno <strong>del</strong>iberate nel relativo punto <strong>del</strong>l’ordine <strong>del</strong><br />

giorno <strong>del</strong>la seduta di Consiglio di data 10 aprile <strong>2009</strong>, sentito<br />

l’Organo di revisione.<br />

<strong>Il</strong> Presidente<br />

Claudio Tonzar<br />

<strong>Il</strong> Tesoriere<br />

Ivan Iacob<br />

relazione <strong>del</strong> revisore unico<br />

bilancio al 31 dicembre 2008<br />

Egregi Associati,<br />

il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre<br />

2008, che viene sottoposto alla Vostra approvazione, si<br />

chiude con risultati positivi sia in termini di Cassa che di<br />

Avanzo di Gestione.<br />

In via preliminare, passando al riaccertamento dei residui<br />

attivi e passivi, il disavanzo dei residui pari a € 3.590,61<br />

risulta così composto:<br />

residui<br />

Residui attivi € 12.159,00<br />

di cui pregressi € 4.159,00<br />

Residui passivi € 15.749,61<br />

di cui pregressi € 2.296,34<br />

Disavanzo Residui € 3.590,61<br />

Per quanto riguarda i residui attivi si evidenzia la variazione<br />

<strong>del</strong>l’ammontare di euro 474,00 relativa alla sospensione<br />

di un associato ed al conseguente storno <strong>del</strong><br />

corrispondente residuo attivo.<br />

situazione di cassa<br />

Cassa Contanti € 212,32<br />

Conto Corrente bancario € 24.759,78<br />

Conto Corrente postale € 4.902,09<br />

Totale Avanzo di Cassa € 29.874,19<br />

Mentre il risultato <strong>del</strong>la gestione 2008 si chiude con un<br />

risultato positivo di € 26.283,58 riassunto nella tabella sottostante:<br />

risultato <strong>del</strong>la gestione 2008<br />

Risultato di amministrazione 2007 € 17.047,45<br />

(più) avanzo finanziario di competenza € 9.236,13<br />

Risultato di amministrazione 2008 € 26.283,58<br />

Nell’aspetto finanziario il conto <strong>del</strong> bilancio 2008 si<br />

chiude con un risultato positivo di € 9.243,18 riassunto<br />

nella tabella sottostante:<br />

situazione finanziaria<br />

entrate accertate € 241.065,37<br />

uscite impegnate € 231.822,19<br />

avanzo finanziario<br />

di competenza gestionale<br />

€ + 9.243,18<br />

Tale aspetto è da ritenersi positivo essendo migliorata<br />

la situazione finanziaria.<br />

Tutte le principali voci <strong>del</strong> rendiconto Vi sono state<br />

ampiamente illustrate dal Tesoriere e trovano concorde il<br />

sottoscritto revisore. E ciò in quanto corrispondono alle<br />

risultanze contabili appoggiate dalle pezze giustificative,<br />

controllate, anche a campione, dal revisore stesso nel corso<br />

<strong>del</strong>le periodiche viste effettuate, sempre con l’assistenza e<br />

l’aiuto <strong>del</strong> Tesoriere.<br />

In conclusione Vi invito a dare il Vostro assenso, approvando<br />

il bilancio consuntivo 2008, così come la relazione<br />

<strong>del</strong> Presidente e <strong>del</strong> Tesoriere.<br />

Trieste, 07 aprile <strong>2009</strong><br />

<strong>Il</strong> Revisore unico<br />

dott. Renato Furlani<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 29


aggiornamento albo regionale<br />

NUOVI ISCRITTI SEZ. A - SEZIONE PSICOLOGI DAL 18/12/08 AL 05/06/<strong>2009</strong><br />

N.iscr. Data iscr. Mod.iscr. Cognome Nome Nato a il Residenza CAP Città Prov<br />

1163 12/18/2008 Es. Stato Sandrin Elisa Ambra Palmanova 9/27/1977 Via Gradisca, 18 33050 S.Vito al Torre UD<br />

1164 12/18/2008 Es. Stato Visintin Giada Gorizia 3/16/1982 Via IV Novembre, 10 34078 Sagrado GO<br />

1165 12/18/2008 Es. Stato Tomasetti Alessandra Roma 5/11/1977 Av.Mon Repos, 34 1005 Losanna (Svizzera)<br />

1166 12/18/2008 Es. Stato Codognotto Michela Pordenone 6/21/1975 Via Villanova, 38 33170 Pordenone PN<br />

1167 12/18/2008 Es. Stato Sandrini Alessandra Udine 6/4/1974 Via Vittorio Veneto, 24 33018 Tarvisio UD<br />

1168 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Ralza Valentina Trieste 2/19/1978 Via G. Bruni, 35 34135 Trieste TS<br />

1169 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato D’Alvise Manuela Trieste 10/14/1977 Via Baiamonti, 47/1 34145 Trieste TS<br />

1170 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Paciulli Giulia Gorizia 1/12/1982 Via Comessatti, 11/E 33050 Ruda UD<br />

1171 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Cosulich Anna Trieste 5/6/1977 Via Saluzzo, 41/F 33100 Udine UD<br />

1172 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Terpini Chiara Gorizia 1/4/1976 Via Testi, 5 34124 Trieste TS<br />

1173 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Celona Francesco Trieste 12/18/1970 Via <strong>del</strong> Dittamo, 3 34135 Trieste TS<br />

1174 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Zanello Elisa Monfalcone 12/3/1980 Via <strong>del</strong>la Sorgente, 9 34125 Trieste TS<br />

1175 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Favento Raffaella Trieste 5/5/1981 Via Roncheto, 53/2 34145 Trieste TS<br />

1176 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Bottino Margherita Vimercate 7/7/1975 Via Salita di Gretta, 33 34136 Trieste TS<br />

1177 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Guglielmelli Anna Napoli 3/7/1979 Via Zardini, 1 33052 Cervignano UD<br />

1178 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Del Gaudio Irene Latisana 12/27/1979 Via <strong>del</strong> Zotto, 10/7 33052 Cervignano <strong>del</strong> Friuli UD<br />

1179 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Giurini Antonella Trieste 10/30/1982 Via Roma, 52 34074 Monfalcone GO<br />

1180 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Martini Michela Udine 9/16/1981 Piazzale D’Annunzio, 5 33100 Udine UD<br />

1181 2/13/<strong>2009</strong> Art. 33 Straccamore Luciana Veroli 12/3/1955 Via F. Corridoni, 2 34078 Sagrado UD<br />

1182 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Campo Dall’Orto Manuela Monfalcone 4/4/1982 Via <strong>del</strong> Treno, 31/a 34075 San Canzian d’Isonzo GO<br />

1183 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Vasic Milica Nis (Rep.Serba ) 5/21/1975 c/o Fam. Corrado - Via di Mezzo, 45 33100 Udine UD<br />

1184 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Tach Saveria Pieve di Cadore 10/14/1983 Via Borgata Bach, 283 32047 Sappada BL<br />

1185 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Dovigo Pamela Spilimbergo 2/10/1977 Via Mioni, 58 33092 Fanna PN<br />

1186 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Zanette Silvia Pordenone 3/27/1983 Via F. Severo, 44 34127 Trieste TS<br />

1187 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Barbera Claudia Palermo 1/16/1982 Via Ginnastica, 20 34125 Trieste TS<br />

1188 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Dugaro <strong>Il</strong>aria Pordenone 8/5/1983 Via Maestra, 152 33084 Cordenons PN<br />

1189 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Norcio Alessia Trieste 2/8/1979 Via Tigor, 14 34124 Trieste TS<br />

1190 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Ragagnin Elisabetta Pordenone 11/1/1981 Via Marrone, 16 33170 Pordenone PN<br />

1191 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Zilli Jlenia S.Daniele <strong>del</strong> Friuli 5/30/1976 Via Cà Buttazzoni, 37 33030 San Giacomo di Ragogna UD<br />

1192 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Giaretton Fabiana Trieste 1/2/1982 Piazza Casali, 4 34134 Trieste TS<br />

1193 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Gerini Giovanna Trieste 1/23/1982 Via A. Diaz, 15 34124 Trieste TS<br />

1194 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Coccolo Cristina Trieste 5/20/1969 Via San Marco, 21 34144 Trieste TS<br />

1195 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Persi Rita Monfalcone 1/10/1981 Via <strong>del</strong>le Roche, 44 34077 Ronchi dei Legionari GO<br />

1196 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Bolzon Francesca Palmanova 5/2/1983 Via Udine, 22 33050 Bicinicco UD<br />

1197 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Olivo Cristina Udine 6/12/1982 Via <strong>del</strong>la Stretta, 32 33048 San Giovanni al Natisone UD<br />

1198 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Costantini Roberta Venezia 3/9/1980 Via Cigotti, 3 34137 Trieste TS<br />

1199 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato D’Olif Caterina Venezia 12/6/1978 Via dei Patriarchi , 112 33030 Campoformido UD<br />

1200 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Gregori Giulia Trieste 12/8/1981 Via <strong>del</strong> Biancospino, 28/1 34151 Trieste TS<br />

1201 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Pravisan Caterina Trieste 9/9/1983 Via Rapicio, 3 34126 Trieste TS<br />

1202 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Chiarelli Valentina Trieste 2/4/1982 Via Baiamonti, 3 34145 Trieste TS<br />

1203 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Iannice Cristina Trieste 2/12/1980 Salita di Gretta, 37 34136 Trieste TS<br />

1204 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Zuccolo Cecilia San Daniele <strong>del</strong> Friuli 4/9/1983 Via dei Lecci, 31 33030 Campoformido UD<br />

1205 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Gubertini Alessandra Trieste 12/8/1981 Via dei Cipressi, 3/1 34151 Trieste TS<br />

1206 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Calacione Anna Trieste 12/17/1978 Via dei Berlam,5 34136 Trieste TS<br />

1207 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Biancotto Marina Gorizia 2/21/1980 Via <strong>del</strong>la Fossa Vecchia, 10 33052 Cervignano <strong>del</strong> Friuli UD<br />

1208 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Polla Gaia Trieste 6/27/1981 Via <strong>del</strong>la Cereria, 2 34121 Trieste TS<br />

1209 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Berini Anna Maria Gorizia 12/2/1982 Via <strong>del</strong> Bon, 198 33100 Udine UD<br />

1210 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Padoan Christian Trieste 5/8/1977 Piazza Guerrazzi, 4 34131 Trieste TS<br />

1211 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Giglio Lucia Trieste 7/30/1980 Via Ovidio, 4/7 34134 Trieste TS<br />

1212 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Bisbano Tatiana Trieste 10/1/1981 Via San Spiridione, 10 34121 Trieste TS<br />

1213 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Gotti Pamela Trieste 12/11/1978 Via Nuzio, 11 34143 Trieste TS<br />

1214 2/13/<strong>2009</strong> Es. Stato Ferraro Caterina Piedimonte Matese 11/12/1978 Via Quercelli 81017 Raviscanina CE<br />

1215 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Orsini Michele Trieste 4/20/1970 Via Gambini, 3 34139 Trieste TS<br />

1216 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Cociani Donatella Trieste 6/6/1982 Via Sara Davis, 25 34135 Trieste TS<br />

1217 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Nascimbeni Alessandro Udine 7/26/1962 Via Castellerio, 27 33100 Udine UD<br />

1218 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Bumbalo Cristian Padova 9/14/1982 Via Torrate, 13 33078 San Vito al Tagliamento PN<br />

1219 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato De Luca Gabriella Latina 5/29/1977 Via XXIV Maggio, 70 33033 Codroipo UD<br />

1220 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Francescotto Martina Palmanova 8/28/1979 Via Case Sparse, 3 33050 Terzo d’Aquileia UD<br />

1221 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Di Filippo Simona Udine 6/19/1970 Via Colloredo, 39 33031 Pasian di Prato UD<br />

1222 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Parentini Miriana Trieste 6/25/1979 Via S. Fosca, 30 34151 Trieste TS<br />

1223 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Cicuttin Riccardo Latisana 3/21/1976 Via Trieste, 71 33053 Latisana UD<br />

1224 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Zanin Silvia Udine 1/27/1981 Via Cossio, 38 33030 Talmassons UD<br />

1225 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Piccoli Elena Udine 1/19/1967 Via Puccini, 9/1 33010 Treppo Grande UD<br />

1226 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Giurco Roberta Trieste 4/2/1982 Via D. Rossetti, 72 34141 Trieste TS<br />

1227 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Paoletti Silvia Trieste 11/22/1980 Via Margherita, 21 34126 Trieste TS<br />

1228 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Bonelli Daniele Gorizia 10/22/1977 Piazza Cavour, 7 34170 Gorizia GO<br />

1229 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Facchin Anna Feltre 10/16/1982 Via Aurora, 3/B 32032 Feltre BL<br />

1230 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato De Luca Silvia Maria Latisana 5/22/1982 Via N. Barozzi, 13 33053 Latisana UD<br />

1231 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Maresio Elisabetta Sacile 10/17/1981 Via Kandler, 16 34126 Trieste TS<br />

1232 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Marson Elena Pordenone 9/10/1983 Via San Rocco, 56 33080 San Quirino PN<br />

1233 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Romano Giulia Trieste 12/10/1982 Via <strong>del</strong> Timo, 4 34128 Trieste TS<br />

1234 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Gar<strong>del</strong>in Tiziana Trieste 8/9/1978 Via <strong>del</strong> Castelliere, 83 34149 Trieste TS<br />

1235 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Del Gobbo Manuele Udine 9/24/1980 Via Laipacco, 221 33100 Udine UD<br />

1236 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Miliani Elis Postumia 7/8/1975 Via Belpoggio, 17 34123 Trieste TS<br />

1237 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Di Gennaro Loredana Napoli 9/17/1980 Via Schiaparelli, 24 34143 Trieste TS<br />

1238 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Menosso Luca Udine 7/31/1964 Via C. Ermacora, 30/1 33040 Pradamano UD<br />

1239 4/10/<strong>2009</strong> Es. Stato Rosignolo Giulia Faenza 4/6/1982 Via Emilia, 218 40026 Imola BO<br />

1240 6/5/<strong>2009</strong> Es. Stato Pellegrini Alessio Latisana 7/2/1976 Via Robbiani,11/5 33030 Varmo UD<br />

1241 6/5/<strong>2009</strong> Es. Stato Corti Silvia Gorizia 3/10/1979 Via Gibelli, 18/2 34170 Gorizia GO<br />

1242 6/5/<strong>2009</strong> Es. Stato Garzitto Marco Udine 7/21/1977 Via Nazario Sauro, 3 33100 Udine UD<br />

1243 6/5/<strong>2009</strong> Es. Stato Basiricò Rosanna Erice 7/8/1980 Via P.Amalteo, 57/E 33078 San Vito al Tagliamento PN<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 30


ANNOTAZIONI ESERCIZIO ATTIVITà PSICOTERAPEUTICA DAL 18/12/08 AL 5/06/09<br />

Cognome Nome Data Specializ. Scuola specializzazione Data Annotazione<br />

Accadia Paola 4/1/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 6/5/<strong>2009</strong><br />

Bagatin Giandomenico 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />

Baici Piergiusto 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />

Cargnel Susanna 1/23/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 4/10/<strong>2009</strong><br />

Celea Maria Antonella 1/23/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 4/10/<strong>2009</strong><br />

Chert Tamara 2/5/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 4/10/<strong>2009</strong><br />

Ciccone Laura 3/18/2006 ITFF Istituto di Terapia Familiare 12/18/2008<br />

Cocolo Romina 1/24/<strong>2009</strong> SSPC-IFREP Scuola Superiore in <strong>Psicologi</strong>a Clinica 4/10/<strong>2009</strong><br />

Collari Cristina 1/23/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 2/13/<strong>2009</strong><br />

Coslovich Cristina 4/7/<strong>2009</strong> Gestalt 6/5/<strong>2009</strong><br />

Cossettini Erica 12/13/2008 Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale 2/13/<strong>2009</strong><br />

D’Andrea Jessica 1/24/<strong>2009</strong> IFREP-93 Istituto di formazione e ricerca per educatori e psicoterapeuti 6/5/<strong>2009</strong><br />

De Vecchis Antonella 1/23/<strong>2009</strong> Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>la Famiglia 4/10/<strong>2009</strong><br />

Iacono Marco 12/13/2008 Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale 4/10/<strong>2009</strong><br />

Iozzi Laura 9/28/2008 Istituto Freudiano per la Clinica, la Terapia e la Scienza 12/18/2008<br />

Malacrea Silvia 12/8/2008 Gestalt Firenze 2/13/<strong>2009</strong><br />

Marrone Paola 3/26/<strong>2009</strong> I.T.F.V. Istituto Veneto di Terapia Familiare 4/10/<strong>2009</strong><br />

Menichelli Alina 7/8/2008 Università <strong>degli</strong> Studi 6/5/<strong>2009</strong><br />

Monticolo Sara 10/18/2008 ITC Istituto di Terapia Cognitivo Comportamentale 12/18/2008<br />

Moretti Anna 7/8/2008 Università <strong>degli</strong> Studi 2/13/<strong>2009</strong><br />

Morocutti Paolo 12/22/2008 Gestalt 6/5/<strong>2009</strong><br />

Muzzatti Barbara 12/12/2008 Università <strong>degli</strong> Studi 2/13/<strong>2009</strong><br />

Padoan Stefano 12/18/2008 Studio di Psicodramma 4/10/<strong>2009</strong><br />

Perini Francesca 11/8/2008 Istituto Freudiano per la Clinica, la Terapia e la Scienza 12/18/2008<br />

Piccini Carla 12/22/2008 Gestalt 4/10/<strong>2009</strong><br />

Piscitelli Massimo 12/10/2008 IACP Istituto <strong>del</strong>l’approccio centrato sulla persona 2/13/<strong>2009</strong><br />

Polmonari Francesca 12/20/2008 ICLeS Istituto per la Clinica <strong>del</strong> Legami Sociali 4/10/<strong>2009</strong><br />

Prelli Michela 8/1/2008 I.T.F.V. Istituto Veneto di Terapia Familiare 4/10/<strong>2009</strong><br />

Roman Michela 4/7/<strong>2009</strong> Gestalt 6/5/<strong>2009</strong><br />

Romanò Manola 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />

Rossetti Sara 6/28/2008 ITFF Istituto di Terapia Familiare di Firenze 2/13/<strong>2009</strong><br />

Sabolotto Silvia 12/22/2008 Gestalt 2/13/<strong>2009</strong><br />

Sartori Alessandro 9/27/2008 I.R.E.P.Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica 2/13/<strong>2009</strong><br />

Sbisà Silvia 2/23/<strong>2009</strong> SPC Scuola di Psicoterapia Cognitiva 4/10/<strong>2009</strong><br />

Sgubin Fiorella 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />

Sualdino Debora 3/21/<strong>2009</strong> I.T.C. Scuola di Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale 6/5/<strong>2009</strong><br />

Tardivello Giulia 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />

Terrone Lucrezia 12/22/2008 Gestalt Trieste 2/13/<strong>2009</strong><br />

Vescovi Teresa 12/22/2008 Gestalt 4/10/<strong>2009</strong><br />

Vittone Elena 12/2/2008 Naven 6/5/<strong>2009</strong><br />

Zedde Francesca 2/20/2008 Centro Milanese di Terapia <strong>del</strong>al Famiglia 6/5/<strong>2009</strong><br />

Zoia Stefania 12/14/2005 Università <strong>degli</strong> Studi 6/5/<strong>2009</strong><br />

PSICOLOGI SOSPESI DALL’ESERCIZIO PROFESSIONALE AL 5/06/<strong>2009</strong><br />

N. Iscr. Data iscr. Mod. Iscr. Cognome Nome Nato a il Residenza CAP Città Prov Data Provv. Motivazione<br />

251 10/23/1998 es.stato Aiza Andrea Monfalcone 10/7/1966 Via A. Gramsci, 36 33050 Fiumicello UD 4/11/2008 Sospeso morosità<br />

17/32/I 7/15/1989 art.32 Bassa Maria Teresa Trieste 11/23/1946 Str.per Chiampore, 37 34015 Muggia TS 10/22/2004 Sospeso morosità<br />

81/32/I 7/15/1989 art.32 Debernardi Augusto Cuneo 9/20/1946 Via Commerciale, 26 34134 Trieste TS 5/30/1998 Sospeso morosità<br />

107/32/I 7/15/1989 art.32 Ferrari Carla Udine 9/23/1957 Via Cicogna, 44 33100 Udine UD 6/29/2002 Sospeso morosità<br />

111/32/I 7/15/1989 art.32 Flebus Giovanni Battista Cividale <strong>del</strong> Friuli 1/18/1954 Via S. Vito, 6/1 34124 Trieste TS 10/13/1995 Sospeso morosità<br />

115/32/I 7/15/1989 art.32 Forzi Mario Trieste 6/27/1941 Via Crispi, 9/c 34170 Gorizia GO 8/29/1995 Sospeso morosità<br />

118/32/I 7/15/1989 art.32 Fum Danilo Udine 8/5/1950 Via Pottendorf, 20 34070 San Lorenzo Isontino GO 5/30/1998 Sospeso morosità<br />

171/32/I 7/15/1989 art.32 Marucelli Gabriele Bg. S. Lorenzo 3/9/1945 Via Rupingrande, 173 34016 Monrupino - Ts TS 5/30/1998 Sospeso morosità<br />

15 8/28/1993 es.stato Miccinesi Maria Vittoria Sormano 2/9/1944 Via Alviano, 4 34170 Gorizia GO 10/28/2005 Sospeso morosità<br />

109/33/II 1/26/1993 art.33 Picco Carla Udine 7/11/1957 Via Cavour, 78 33030 Flaibano UD 5/9/2003 Sospeso morosità<br />

111/33/II 1/26/1993 art.33 Pigat Gian Antonio Pasiano di Pordenone 6/14/1940 Via Vallona, 55 33170 Pordenone PN 3/23/2007 Sospeso morosità<br />

126/33/II 1/26/1993 art.33 Romito Patrizia Trieste 8/26/1952 Vicolo Scaglioni, 28/2 34141 Trieste TS 5/9/2003 Sospeso morosità<br />

157/33/II 1/26/1993 art.33 Zorzenon Antonella Gorizia 12/22/1954 Piazza Tommaseo, 25/1 34170 Gorizia GO 6/29/2002 Sospeso morosità<br />

PSICOLOGI CANCELLATI DAL 18/12/08 AL 5/06/09<br />

N. Iscr. Data Iscr. Cognome Nome Data Cancellaz. Motivazione<br />

43/32/I 7/15/1989 Cancian Tito 12/18/2008 richiesta<br />

839 2/3/2006 De Stefano Laura 12/18/2008 richiesta<br />

892 4/1/2006 Querin Francesca 12/18/2008 richiesta<br />

129/33/II 1/26/1993 Sangiorgi Domenica 12/18/2008 richiesta<br />

277/32/I 7/15/1989 Tubaro Gian Paolo 12/18/2008 richiesta<br />

28/32/I 7/15/1989 Bolzon Onorio 2/13/<strong>2009</strong> decesso<br />

24 8/28/1993 Tudor Laura 2/13/<strong>2009</strong> decesso<br />

186/32/I 7/15/1989 Moscato Mirella 4/10/<strong>2009</strong> decesso<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia 31

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