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regione piemonte azienda sanitaria locale to1 torino - ASL TO 1

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REGIONE PIEMONTE<br />

AZIENDA SANITARIA LOCALE <strong>TO</strong>1<br />

<strong>TO</strong>RINO<br />

LAVORI DI ADEGUAMEN<strong>TO</strong> ANTINCENDIO E MESSA A NORMA DI SICUREZZA DEL<br />

POLIAMBULA<strong>TO</strong>RIO DI VIA MONGINEVRO 130, <strong>TO</strong>RINO- PROCEDURA DI<br />

AFFIDAMEN<strong>TO</strong> DEL SERVIZIO DI PROGETTAZIONE PRELIMINARE, DEFINITIVA ED<br />

ESECUTIVA, DELLE FUNZIONI DI COORDINA<strong>TO</strong>RE DELLA SICUREZZA E SALUTE<br />

DURANTE LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELL’INTERVEN<strong>TO</strong>, DELLA<br />

DIREZIONE LAVORI, DELLA MISURAZIONE E CONTABILITA’.<br />

DOCUMEN<strong>TO</strong> PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE<br />

Ing . Maria Teresa Lombardi<br />

www.<strong>regione</strong>.<strong>piemonte</strong>.it/sanita<br />

STRUTTURA COMPLESSA<br />

NUOVI PROGETTTI & RISTRUTTURAZIONI<br />

Via San Secondo n° 29 – 10128 Torino<br />

011.566.2435 / 011.566.2436 – segrprogetti@asl<strong>to1</strong>.it


INDICE<br />

1. PREMESSA<br />

2. STA<strong>TO</strong> DI FAT<strong>TO</strong><br />

2.1 ASPETTI TECNICI E STRUTTURALI<br />

2.2 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI<br />

2.2.1 IMPIANTI TERMICO e di CONDIZIONAMEN<strong>TO</strong><br />

2.2.2 IMPIAN<strong>TO</strong> GAS MEDICALI<br />

2.2.3 IMPIAN<strong>TO</strong> ELETTRICO<br />

3. INDICAZIONI PROGETTUALI<br />

3.1 ASPETTI STRUTTURALI<br />

3.2 INTERVENTI EDILI: INDICAZIONI PROGETTUALI<br />

3.3 ADEGUAMEN<strong>TO</strong> TECNOLOGICO<br />

3.3.1 IMPIANTI: INDICAZIONI PROGETTUALI<br />

3.3.2 IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI<br />

3.3.3 SICUREZZA ANTINCENDIO<br />

3.3.4 CENTRALE TERMICA<br />

4. INDICAZIONI PER LA PROGETTAZIONE<br />

4.1 PROGET<strong>TO</strong> PRELIMINARE – ART. 18 E SEGG. DPR 554/99<br />

4.2 PROGET<strong>TO</strong> DEFINITIVO – ART. 25 E SEGG. DPR 554/99<br />

4.3 PROGET<strong>TO</strong> ESECUTIVO – ART. 35 E SEGG. DPR 554/99<br />

5. COS<strong>TO</strong> DEGLI INTERVENTI<br />

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1. PREMESSA<br />

Il progetto oggetto del presente incarico è volto all’adeguamento a norma di sicurezza del<br />

poliambulatorio di v. Monginevro, secondo quanto è indicato nell’ allegato studio di fattibilità.<br />

2 STA<strong>TO</strong> DI FAT<strong>TO</strong><br />

2.1 ASPETTI TECNICI E STRUTTURALI<br />

Sono quelli indicati nell’ allegato studio di fattibilità.<br />

2.2 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI<br />

2.2.1 IMPIANTI TERMICO e di CONDIZIONAMEN<strong>TO</strong><br />

Attualmente nel presidio è presente una centraie termica:<br />

- la centrale termica principale per la produzione di acqua calda <strong>sanitaria</strong>, e per il sistema<br />

di riscaldamento centralizzato di tutto il poliambulatorio.<br />

-<br />

Per la refrigerazioni sono presenti numerose unità singole a servizio di specifica area.<br />

2.2.2 IMPIAN<strong>TO</strong> GAS MEDICALI<br />

Non è presente una centrale di distribuzione di ossigeno ed aria medicale, nè<br />

la centrale di aspirazione endocavitaria.<br />

2.2.3 IMPIAN<strong>TO</strong> ELETTRICO<br />

L’ alimentazione elettrica del presidio è attraverso una Cabina di B. T situata al piano<br />

seminterrato.<br />

La distribuzione ai quadri di piano avviene attraverso dorsali elettriche d’ alimentazione di non<br />

recente installazione.<br />

Alcune aree sono state oggetto di adeguamento.<br />

3. INDICAZIONI PROGETTUALI<br />

A seguito dell’intervento progettato tutti i requisiti tecnologici, i fattori di sicurezza e prevenzione<br />

infortuni, nonché le dotazioni tecnologiche, dovranno essere assolti e garantiti, così come<br />

previsto dalle vigenti normative.<br />

Occorre considerare il condizionamento tra le opere di progetto ed il permanere in funzione dell’<br />

intera struttura. E’ quindi fondamentale un’accurata programmazione delle tempistiche di<br />

intervento nel suo complesso, garantendo sempre, anche nel corso dei lavori, l’ accesso alla<br />

struttura e al suo utilizzo.<br />

Ad opere terminate la struttura dovrà avere una condizione di totale sicurezza.<br />

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3.1 ASPETTI STRUTTURALI<br />

Tenuto conto che la realizzazione dell’intervento comporta la necessità di una analisi dello stato<br />

di fatto, è importante in fase progettuale la verifica strutturale degli elementi portanti, ovvero la<br />

valutazione della loro sicurezza, anche in funzione di eventuali sopravvenute normative.<br />

Tale valutazione dovrà essere supportata dalla conoscenza dell’attuale stato di conservazione e<br />

di resistenza degli elementi portanti attraverso l’esecuzione di opportune indagini, la cui<br />

tipologia dovrà essere scelta dal progettista, al fine di verificare l’idoneità statica degli elementi<br />

strutturali in funzione delle modifiche distributive finalizzate alla nuova destinazione d’uso<br />

dell’area oggetto di intervento.<br />

Qualora dai risultati delle indagini emergano carenze strutturali, si dovranno prevedere adeguati<br />

interventi di rinforzo.<br />

3.2 INTERVENTI EDILI: INDICAZIONI PROGETTUALI<br />

Gli interventi oggetto di progettazione sono quelli indicati nello studio di fattibilità allegato.<br />

Inoltre è necessario quanto segue:<br />

- predisposizione generale dell’ area di cantiere con delimitazione e compartimentazione<br />

a prova di polveri dell’ area oggetto di intervento. A tal fine si rimanda al documento<br />

“LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE E DISPERSIONE DI<br />

POLVERI DURANTE L’ ESECUZIONE DI ATTIVITA’ EDILI NELLE S.S. DELL’<br />

<strong>ASL</strong><strong>TO</strong>1”<br />

In tale fase dovranno essere progettati percorsi differenziati per l’ accesso al cantiere rispetto ai<br />

percorsi sanitari.<br />

3.3 ADEGUAMEN<strong>TO</strong> TECNOLOGICO<br />

3.3.1 IMPIANTI: INDICAZIONI PROGETTUALI<br />

Dall’analisi dello stato attuale, attraverso un puntuale rilievo, emerge la necessità di realizzare<br />

un adeguamento della rete impiantistica funzionale, prevedendo la modifica e adeguamento<br />

degli impianti esistenti:<br />

- Impianti elettrici e speciali ( Cabina di B. T situata al piano seminterrato e dorsali<br />

elettriche d’ alimentazione di non recente installazione);<br />

- Impianto sicurezza antincendio.<br />

Anche in questo caso riveste particolare importanza la verifica delle caratteristiche degli impianti<br />

esistenti.<br />

Il progettista verificherà la necessità di eventuali implementazioni degli impianti a seguito della<br />

realizzazione degli interventi oggetto dell’ incarico.<br />

Gli obiettivi da perseguire sono quelli di:<br />

- garantire il rispetto delle norme di sicurezza;<br />

- predisporre un progetto che consenta una durata funzionale elevata.<br />

Per la progettazione degli impianti, valutate le esigenze dell’Ente, sarà necessario:<br />

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- definire l’interfaccia con le altre parti già realizzate, con le quali ci dovrà essere perfetta<br />

integrazione;<br />

3.3.2 IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI<br />

Gli impianti saranno eseguiti con il più rigoroso rispetto delle prescrizioni e norme più<br />

aggiornate in materia.<br />

Gli impianti elettrici e speciali sono fondamentalmente:<br />

- impianto di forza motrice (alimentazione delle prese e di tutti gli utilizzatori che saranno previsti<br />

nella progettazione dell’ area), ordinaria e privilegiata;<br />

- impianto di terra;<br />

- impianto di illuminazione ordinaria;<br />

- impianto di illuminazione notturna/di sicurezza;<br />

- impianti citofonico e videocitofonico;<br />

- impianto di rilevazione fumi ed allarme incendio;<br />

- impianto telefonico<br />

- impianto trasmissione dati e/o di cablaggio strutturato<br />

- impianto tv<br />

- impianto di chiamata infermiere<br />

- impianto di videosorveglianza;<br />

- impianto di diffusione sonora.<br />

Nella progettazione per gli impianti elettrici si dovrà tenere in considerazione che:<br />

1. gli impianti elettrici devono essere progettati al fine di assicurare (Norma CEI 64-8, art. 32) la<br />

protezione delle persone e dei beni ed il corretto funzionamento dell’impianto<br />

per l’uso previsto;<br />

2. il progetto deve essere sviluppato in accordo con le prescrizioni della legge 46/90 e del<br />

relativo Regolamento di attuazione, DPR 447/91 e s.m.i., seguendo le indicazioni della<br />

Guida CEI 0-2;<br />

3. particolare attenzione deve essere posta per ottenere la più razionale integrazione degli<br />

Impianti elettrici e speciali con le altre opere ed impianti sia esistenti che oggetto di<br />

progettazione;<br />

4. agli impianti elettrici e speciali devono essere assegnati spazi adeguati e compatibili con<br />

quelli previsti per gli altri impianti tecnici, onde evitare interferenze dannose ai fini<br />

dell’installazione e dell’esercizio;<br />

5. occorre comunque tenere in conto della presenza di apparecchiature<br />

elettroniche/informatiche/<br />

telematiche;<br />

6. deve essere prevista l’alimentazione privilegiata non interrompibile ove necessario;<br />

7. deve essere prevista l’alimentazione di tutti gli apparati della rete telematica (fonìa/dati);<br />

8. deve essere posta la massima attenzione nello studio dei tracciati e della tipologia delle<br />

canalizzazioni e/o tubazioni, al fine di ridurre al minimo gli interventi invasivi, di demolizione,<br />

e di limitare al minimo l’impatto visivo degli impianti;<br />

9. si deve procedere ad attenta valutazione per stabilire l’ eventuale necessità di un gruppo di<br />

generazione autonomo (gruppo elettrogeno) e/o di gruppi soccorritori o gruppi di continuità<br />

(UPS), rispetto agli interventi oggetto di progettazione;<br />

A) Forza motrice<br />

L’ impianto di Fm/Prese a servizio della zona oggetto di progettazione dovrà prevedere un<br />

numero di prese di tipologia adeguata alle diverse destinazioni d’ uso dei locali.<br />

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I punti presa dovranno essere alimentati dalle dorsali in partenza dai quadri di zona esistenti da<br />

adeguare, secondo le nuove esigenze derivanti dalle modifiche apportate.<br />

B) Illuminazione<br />

L’impianto di illuminazione ordinaria nei vari ambienti dovrà essere progettato per garantire<br />

un livello ottimale di luce alle varie tipologie di attività previste, ottenuto con criteri di risparmio<br />

energetico.<br />

La posizione ed il numero degli apparecchi di illuminazione dovrà garantire il rispetto dei<br />

parametri imposti dalla normativa per quanto riguarda i livelli di illuminamento minimo e<br />

massimo, l’uniformità di illuminamento, la tonalità di colore, la resa cromatica, la limitazione<br />

dell’abbagliamento, l’efficienza luminosa ecc..<br />

3.3.3 SICUREZZA ANTINCENDIO<br />

In sede progettuale occorrerà procedere a verificare la compartimentazione delle aree nel<br />

contesto dell’ intero edificio ed effettuare una protezione attiva e passiva, in funzione<br />

dell’affollamento e del rischio specifico connesso alle attività ed ai materiali presenti o<br />

potenzialmente depositati ed alla presenza di persone con possibili difficoltà motorie.<br />

La valutazione dei rischi di incendio dovrà essere finalizzata a:<br />

- ridurre la probabilità di insorgenza di un incendio;<br />

- realizzare le vie e le uscite di emergenza per garantire l'esodo delle persone in sicurezza in<br />

caso<br />

di incendio;<br />

- realizzare le misure per una rapida segnalazione dell'incendio, al fine di garantire l'attivazione<br />

dei<br />

sistemi di allarme e delle procedure di intervento;<br />

- assicurare l'estinzione di un incendio nel più breve tempo possibile;<br />

- garantire l'efficienza dei sistemi di protezione antincendio.<br />

Per ridurre la probabilità di insorgenza degli incendio occorrerà prevedere:<br />

- misure di tipo tecnico, tramite la realizzazione di impianti a regola d’arte;<br />

- misure di tipo organizzativo-gestionale, in particolare volte ai controlli sulle misure di<br />

sicurezza.<br />

Misure relative alle vie di uscita in caso di incendio<br />

In caso di incendio, l’esigenza principale dovrà essere quella della salvaguardia delle persone e<br />

delle cose.<br />

Tenendo conto della probabile insorgenza di un incendio, il sistema di vie di uscita dovrà<br />

garantire che le persone possano, senza assistenza esterna, utilizzare in sicurezza un percorso<br />

senza ostacoli e chiaramente riconoscibile fino ad un luogo sicuro.<br />

A tal fine, occorrerà tenere presente:<br />

- il numero di persone presenti nelle condizioni più sfavorevoli, la loro conoscenza del luogo, la<br />

loro<br />

capacità di muoversi senza assistenza;<br />

- il luogo occupato dalle persone all’insorgere dell’incendio;<br />

- i pericoli di incendio presenti;<br />

- il numero delle vie di uscita alternative disponibili.<br />

Dovrà essere prevista adeguata segnaletica conforme alla vigente normativa per le vie di uscita<br />

e le uscite di piano che dovranno essere chiaramente indicate.<br />

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Per tutte le vie di uscita, inclusi anche i percorsi esterni, dovrà essere progettato un adeguato<br />

sistema di illuminazione per consentire la loro percorribilità in sicurezza fino all'uscita su luogo<br />

sicuro.<br />

Misure per la rivelazione e l'allarme in caso di incendio<br />

L'obiettivo delle misure per la rivelazione degli incendi e l'allarme dovrà essere quello di<br />

assicurare che le persone presenti siano avvisate di un principio di incendio prima che lo stesso<br />

minacci la loro incolumità.<br />

L'allarme darà avvio alla procedura per l'evacuazione nonché all'attivazione delle procedure<br />

d'intervento.<br />

Il sistema di allarme dovrà essere compatibile con quelli già esistenti, sia locali che<br />

centralizzato. La centrale di controllo e segnalazione dovrà essere in grado di gestire le<br />

segnalazioni provenienti sia dai rivelatori automatici sia dai punti manuali. Dovrà inoltre essere<br />

in grado di gestire delle attuazioni come l’attivazione di sirene e pannelli ottico-acustici, comandi<br />

di trasmissione di allarme a distanza, controllo chiusura porte tagliafuoco, disattivazione di<br />

ventilazione dell’impianto di condizionamento, chiusura serrande tagliafuoco, ecc.<br />

La scelta del tipo di rivelatore dovrà essere fatta tenendo presenti le caratteristiche<br />

dell’ambiente da sorvegliare e delle sostanze e materiali ivi contenuti.<br />

La determinazione del numero di rivelatori necessari e delle loro posizioni deve essere<br />

effettuata in funzione del tipo di rivelatore, della superficie ed altezza del <strong>locale</strong>, della forma del<br />

soffitto e della condizione di aerazione.<br />

Attrezzature ed impianti di estinzione degli incendi<br />

Dovranno essere previsti impianti di estinzione in funzione del tipo di incendio che si può<br />

sviluppare all’interno dei locali.<br />

In aggiunta agli estintori occorrerà prevedere impianti di spegnimento fissi, manuali od<br />

automatici laddove ritenuti necessari integrati, anche in questo caso con gli impianti esistenti.<br />

3.3.4 CENTRALE TERMICA<br />

Dovrà essere redatta la pratica per rilascio del CPI della Centrale Termica.<br />

4. INDICAZIONI PER LA PROGETTAZIONE<br />

La fase progettuale deve prevedere un iniziale puntuale rilievo dello stato di fatto sia<br />

strutturale che impiantistico finalizzato sia a definire correttamente gli aspetti progettuali sia a<br />

definire compiutamente le opere di intercettazione degli impianti esistenti necessari a rendere le<br />

aree oggetto di intervento “isolate” dal contesto dell’ intero edificio per tutta la durata dei lavori<br />

di adeguamento, a partire dalla consegna dei lavori alla Ditta aggiudicataria dell’ appalto delle<br />

opere.<br />

La realizzazione dell’ intervento oggetto di questa progettazione dovrà infatti essere effettuato<br />

garantendo la piena funzionalità della struttura <strong>sanitaria</strong> in ogni sua parte per tutta la durata dei<br />

lavori oggetto di successivo appalto.<br />

In base alle disposizioni riportate all’art. 93 del D.Lgs. n. 163/2006 ed al CAPO II del Titolo III<br />

del DPR 21 dicembre 1999 n. 554, la progettazione si articolerà su tre livelli:<br />

- Progetto Preliminare;<br />

- Progetto Definitivo;<br />

- Progetto Esecutivo.<br />

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Per l’art. 93 del D.Lgs. n. 163/2006, la progettazione dovrà assicurare, nel rispetto dei vincoli<br />

esistenti, preventivamente accertati, e dei limiti di spesa prestabiliti:<br />

a) la qualità dell'opera e la rispondenza alle finalità;<br />

b) la conformità alle norme ambientali e urbanistiche;<br />

c) il soddisfacimento dei requisiti essenziali, definiti dal quadro normativo nazionale e<br />

comunitario.<br />

Conformemente a quanto riportato all’art. 15 del DPR n. 554/99, la progettazione dovrà avere<br />

come fine fondamentale la realizzazione di un intervento di qualità e tecnicamente valido, nel<br />

rispetto del miglior rapporto fra i benefici e i costi globali di costruzione, manutenzione e<br />

gestione.<br />

I disegni as built del fabbricato saranno messi a disposizione in sede di aggiudicazione del<br />

servizio, e dovranno essere integrati, se necessario, delle informazioni mancanti, con onere a<br />

carico dei progettisti.<br />

Tutti gli elaborati di progetto dovranno essere sottoscritti dal progettista o dai progettisti<br />

responsabili, nonché dal progettista responsabile dell’integrazione fra le varie prestazioni<br />

specialistiche.<br />

In base all’art. 93 del D.Lgs. n. 163/2006, i progetti dovranno essere predisposti in conformità<br />

alle regole e norme tecniche stabilite dalle disposizioni vigenti in materia al momento della loro<br />

redazione.<br />

I materiali e i prodotti di cui si prevede l’utilizzo, dovranno essere conformi alle regole tecniche<br />

previste dalle vigenti disposizioni di legge.<br />

Le scelte progettuali dovranno essere adeguatamente motivate.<br />

Infine, si evidenza che per la stima dei costi si dovrà utilizzare il prezziario in corso della<br />

Regione Piemonte; per i prezzi non desunti dal prezziario regionale si dovrà effettuare l’analisi<br />

dettagliata utilizzando, quali voci elementari, i prezzi desunti dal prezziario medesimo, ovvero<br />

ricavati da indagini di mercato richiedendo almeno tre preventivi dettagliati.<br />

4.1 PROGET<strong>TO</strong> PRELIMINARE – ART. 18 E SEGG. DPR 554/99<br />

Il progetto preliminare dovrà essere redatto in 30 giorni e, come prescritto dall’art. 18 e segg.<br />

del D.P.R. n. 554/1999, contenere di massima i documenti sotto elencati:<br />

1. relazione illustrativa<br />

2. relazione tecnica<br />

3. planimetria generale e schemi grafici<br />

4. prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza<br />

5. calcolo sommario della spesa<br />

La relazione tecnica dovrà contenere i risultati delle indagini eseguite sulle strutture e sugli<br />

impianti esistenti e definire gli interventi necessari per rispondere alle esigenze progettuali.<br />

Dovranno essere indicati le eventuali necessità di integrazioni/ampliamenti.<br />

4.2 PROGET<strong>TO</strong> DEFINITIVO – ART. 25 E SEGG. DPR 554/99<br />

Il progetto definitivo dovrà essere redatto in 60 giorni e, come prescritto dall’art. 25 e segg. Del<br />

D.P.R. n. 554/1999, contenere di massima i documenti sotto elencati:<br />

1. relazione descrittiva<br />

2. relazioni tecniche specialistiche<br />

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3. elaborati grafici<br />

4. calcoli preliminari delle strutture e degli impianti<br />

5. disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici<br />

6. computo metrico estimativo<br />

7. quadro economico<br />

Gli elaborati grafici planimetrici dovranno anche contenere indicazioni sul possibile lay-out<br />

distributivo interno, con le relative dotazioni di arredi.<br />

4.3 PROGET<strong>TO</strong> ESECUTIVO – ART. 35 E SEGG. DPR 554/99<br />

Il progetto esecutivo dovrà essere redatto in 60 giorni e, come prescritto dall’art. 35 e segg.<br />

del D.P.R. n. 554/1999, contenere di massima i documenti sotto elencati:<br />

1. relazione generale<br />

2. relazioni specialistiche<br />

3. elaborati grafici comprensivi anche di quelli delle strutture, degli impianti e di ripristino<br />

e miglioramento ambientale<br />

4. calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti<br />

5. piani di manutenzione dell’opera e delle sue parti<br />

6. piani di sicurezza e di coordinamento<br />

7. computo metrico estimativo definitivo e quadro economico<br />

8. cronoprogramma<br />

9. elenco dei prezzi unitari ed eventuale analisi prezzi<br />

10. quadro dell’incidenza percentuale della quantità di manodopera per le diverse categorie<br />

di cui si compone l’opera o il lavoro<br />

11. schema di contratto<br />

12. capitolato speciale di appalto<br />

Si sottolinea che gli elaborati dovranno essere debitamente esaustivi.<br />

Sono a carico del professionista gli oneri per la predisposizione e l’ ottenimento delle pratiche<br />

autorizzative ( parere <strong>ASL</strong>, Comune, VVFF, Soprintendenza per i Beni Architettonici e<br />

Paesaggistici….)<br />

La Stazione Appaltante verificherà la rispondenza degli elaborati progettuali e la loro conformità<br />

alla normativa vigente, ai sensi dell’art. 112 del D lgs 163/06.<br />

5. COS<strong>TO</strong> DEGLI INTERVENTI<br />

Il costo presunto degli interventi da attuare per la realizzazione dell’opera è riportato nel quadro<br />

economico di massima di seguito riportato:<br />

LAVORI DI ADEGUAMEN<strong>TO</strong> ANTINCENDIO E MESSA A NORMA DI SICUREZZA DEL<br />

POLIAMBULA<strong>TO</strong>RIO DI VIA MONGINEVRO 130, <strong>TO</strong>RINO<br />

QUADRO ECONOMICO<br />

Opere Edili €. 350.000,00<br />

Impianti elettrici €.300.000,00<br />

Impianti meccanici €. 64.265,71<br />

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IMPOR<strong>TO</strong> <strong>TO</strong>TALE LAVORI € 714.285,71<br />

SOMME a DISPOSIZIONE € 285.714,29<br />

<strong>TO</strong>TALE FINANZIAMEN<strong>TO</strong> € 1.000.000,00<br />

Il finanziamento della spesa pari ad €. 1.000.000,00 è così articoalto ::<br />

- per €. 500.000,00, dallo stanziamento assegnato per l’anno 2008 con D.G.R. n° 49-<br />

8994 del 16 giugno 2008, al progetto di adeguamento del sistema antincendio delle<br />

sedi territoriali, come previsto dal P.A.I. <strong>azienda</strong>le, progetto n° 82/09;<br />

- per €. 500.000,00 dall’ulteriore finanziamento assegnato con D.G.R. 40-11758 del<br />

13 luglio 2009 per l’adeguamento alle norme di sicurezza del Poliambulatorio<br />

medesimo, come previsto dal P.A.I. <strong>azienda</strong>le, progetto n° 90/4.<br />

E’ possibile disporre della seguente documentazione:<br />

CD con planimetrie dell’ edificio<br />

Copia valutazione del Rischio Incendio<br />

Copia studio di fattibilità<br />

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