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Giugno 2009 - parrocchiaditagliuno.it

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REDAZIONE 2<br />

a cura di don Pietro Natali<br />

Tratto da Italia Car<strong>it</strong>as del mese aprile <strong>2009</strong><br />

La lezione di due preti Profeti dei poveri<br />

di Giancarlo Perego<br />

Ricorrono ad aprile e agosto i 50<br />

anni dalla morte di don Primo<br />

Mazzolari e don Luigi Sturzo.<br />

Figlio di contadini settentrionale<br />

l’uno, di nobili del sud l’altro: ma<br />

entrambi ricercatori della giustizia e<br />

della pace, figure cruciali del<br />

Novencento <strong>it</strong>aliano.<br />

Era il 1959: mezzo secolo fa morivano<br />

don Primo Mazzolari (12<br />

aprile) e don Luigi Sturzo (8 agosto).<br />

E’ passato mezzo secolo, ma<br />

il messaggio e la testimonianza di<br />

queste due personal<strong>it</strong>à rimangono<br />

di grande attual<strong>it</strong>à. Due personaggi<br />

"liberi e forti", per usare il<br />

t<strong>it</strong>olo dell'appello che 90 anni fa<br />

lanciava alla sua nasc<strong>it</strong>a il Part<strong>it</strong>o<br />

popolare <strong>it</strong>aliano, "creatura" di<br />

Sturzo. Due personal<strong>it</strong>à profetiche<br />

- una del nord, l'altra del sud - che<br />

hanno segnato profondamente il<br />

Novecento <strong>it</strong>aliano, sul piano<br />

ecclesiale, ma anche pol<strong>it</strong>ico e<br />

sociale. Due uomini che hanno<br />

amato la democrazia, sempre,<br />

prima contro il total<strong>it</strong>arismo e il<br />

fascismo, poi contro il comunismo<br />

statalista e il cap<strong>it</strong>alismo liberista.<br />

Avversari dal fascismo<br />

Don Primo Mazzolari nacque<br />

nel1890 alla periferia di Cremona<br />

da una famiglia di agricoltori.<br />

Ordinato sacerdote nel 1912, nel<br />

1914 trasfer<strong>it</strong>o in Svizzera per<br />

assistere gli emigranti <strong>it</strong>aliani rimpatriati<br />

dalla Germania, nel 1915,<br />

con l'Italia in guerra, fu dapprima<br />

arruolato (i sacerdoti non erano<br />

esonerati dal servizio mil<strong>it</strong>are) poi<br />

fino al 1920 operò come cappellano<br />

mil<strong>it</strong>are, in Francia, sul Piave,<br />

nell' Alta Slesia polacca: un' esperienza<br />

di condivisione e sofferenza<br />

che lo segnerà profondamente. Al<br />

r<strong>it</strong>orno, fu nominato parroco di<br />

Cicognara, dove inizio la sua<br />

opposizione al fascismo. Nel1932<br />

diventò parroco di Bozzolo, da<br />

dove prenderà il via un intenso<br />

percorso pastorale, sociale e letterario.<br />

Durante la seconda guerra<br />

mondiale collaborò alla resistenza<br />

partigiana: arrestato e rilasciato<br />

tre volte, ricercato dalle SS,<br />

entrò in clandestin<strong>it</strong>à. Dopo la<br />

liberazione s'impegno a ev<strong>it</strong>are<br />

vendette e a preparare i giovani a<br />

una nuova stagione democratica.<br />

Nel 1949 fondò il quindicinale<br />

Adesso, di cultura sociale e pol<strong>it</strong>ica,<br />

che gli procurerà ripetuti<br />

richiami dall'autor<strong>it</strong>à ecclesiastica<br />

e sarà chiuso temporaneamente<br />

nel 1951; nello stesso anno convocò<br />

a Modena un memorabile<br />

convegno sulla pace. Nel 1954 il<br />

Sant'Uffizio gli proibì di predicare<br />

fuori dalla sua diocesi e di scrivere<br />

sul settimanale Adesso. Nel1957<br />

l'arcivescovo cardinal Montini lo<br />

inv<strong>it</strong>o a predicare nella "Missione<br />

di Milano" e il 5 febbraio 1959<br />

Giovanni XXIII lo ricevette in<br />

udienza, tre mesi prima della<br />

morte.<br />

Don Luigi Sturzo nacque invece a<br />

Caltagirone (Catania) nel1871 e<br />

fu ordinato sacerdote nel1894.<br />

Studiò a Roma dove, constatando<br />

la grande miseria del popolo, ebbe<br />

- come spiegò più tardi - «la vocazione<br />

di portare Dio nella pol<strong>it</strong>ica»,<br />

attuando i principi della dottrina<br />

sociale della Chiesa. Studioso<br />

di scienze sociali, nei primi due<br />

decenni del secolo (vigente il non<br />

32<br />

Indialogo n. 197

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