( 1 ) Effetti termoelettrici - Dipartimento di Fisica
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Pompa <strong>di</strong> calore a celle <strong>di</strong> Peltier( 1 ) <strong>Effetti</strong> <strong>termoelettrici</strong>Scuola estiva <strong>di</strong> Genova2 – 6 settembre 2008Ci sono 5 effetti <strong>termoelettrici</strong>, che si verificano tutticontemporanemamente su una termocoppia :1) effetto Joule ;2) effetto Fourier ;3) effetto Seebeck ;4) effetto Peltier ;5) effetto Thomson.1
( 2 ) Effetto FourierE’ causato dal trasporto <strong>di</strong> energia cinetica degli elettroni <strong>di</strong>conduzione attraverso un cristallo dall’estremità calda ( C ) aquella fredda ( F ).Equazione macroscopica :Q / Δt = k ( T C –T F ) A / d• Q = calore ( energia ) che passa dall’estremità calda a quellafredda ;• k = coefficiente <strong>di</strong> conducibilità termica ( caratteristico delmateriale ) ;• A = sezione trasversale del campione <strong>di</strong> materiale ;• d = <strong>di</strong>stanza fra le due estremità ;•T C,F = temperatura dell’estremità Calda o Fredda ;• Δt = intervallo <strong>di</strong> tempo.Raffreddamento per effetto <strong>di</strong> FourierSe trascuriamo i fattori geometrici, possiamo semplificarel’equazione così : Q / Δt = K ( T C –T F )Dalla definizione <strong>di</strong> capacità termica C :Q = – C ΔT CQuin<strong>di</strong> : ΔT C / Δt= –K / C ( T C –T F )Soluzione :T C ( t ) = ( T C0 –T F ) exp ( – K / C t ) + T F3
( 3 ) Effetto SeebeckL’energia cinetica con cui gli elettroni escono dagli urticontro le vibrazioni reticolari <strong>di</strong>pende dal valore locale dellatemperatura : dove la temperatura è più alta gli elettroni sonopiù veloci.Perciò, se vi è un gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> temperatura, esso provoca unapiccola corrente elettrica che si arresta ( a circuito aperto )quando fra le estremità del conduttore si stabilisce una<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale che la equilibra.Equazione macroscopica : V = ε ( T C –T F )( 4 ) Effetto PeltierGli elettroni <strong>di</strong> conduzione <strong>di</strong> un metallo trasportano sia la correnteelettrica che quella termica.Ma il coefficiente <strong>di</strong> proporzionalità fra le due correnti èleggermente <strong>di</strong>verso a seconda del materiale.Perciò se imponiamo il passaggio <strong>di</strong> una corrente elettrica iattraverso un conduttore bimetallico, ci saranno due <strong>di</strong>versecorrenti termiche nei due materiali e perciò un trasporto netto <strong>di</strong>calore Q da una giunzione all’altra.Equazione macroscopica :Q / Δt= ε i T( ε è lo stesso coefficiente <strong>di</strong> Seebeck visto prima ! )4
( 5 ) Effetto Thomson( William Thomson è Lord Kelvin ).Si manifesta in un conduttore ( anche uno solo ! ) percorso dacorrente, che non si trovi a temperatura uniforme.L’energia che un elettrone perde fra un urto con le vibrazioni delreticolo cristallino e il successivo <strong>di</strong>pende :• da quanta energia ha acquistato sotto la spinta del campoelettrico ( effetto Joule ) ;ma, se c’è un gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> temperatura, anche• da quanto in basso l’elettrone è sceso lungo tale gra<strong>di</strong>ente,poiché l’energia con cui esso esce da un urto <strong>di</strong>pende dal valorelocale della temperatura.Effetto ThomsonEquazione macroscopica :q = ρ j 2 – σ j ΔT / Δx• q = calore per unità <strong>di</strong> volume ;• j = densità <strong>di</strong> corrente ;• ΔT / Δx = gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> temperatura ;• σ = coefficiente <strong>di</strong> Thomson ( è legato alla derivata rispettoalla temperatura del coefficiente <strong>di</strong> Seebeck ε ).5