FAI in formato pdf di - Banca Carige
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Il <strong>FAI</strong> - Fondo per l’Ambiente Italiano -<br />
è una realtà sempre più nota ed apprezzata <strong>in</strong> Italia.<br />
La Fondazione non profit si occupa<br />
con impegno e costanza f<strong>in</strong> dal momento<br />
della sua costituzione, il 28<br />
aprile 1975 1 , della tutela e della conservazione<br />
<strong>di</strong> beni mobili ed immobili<br />
presenti sul territorio nazionale,<br />
acquisiti tramite donazioni e lasciti<br />
da parte dei suoi molti aderenti ed<br />
estimatori.<br />
Il <strong>FAI</strong>, <strong>in</strong>fatti, traendo ispirazione<br />
dalla più antica Fondazione <strong>in</strong>glese,<br />
il National Trust – che dal 1895 si occupa<br />
del patrimonio d’arte e paesaggio<br />
del Regno Unito – lavora da più<br />
<strong>di</strong> trent’anni <strong>in</strong> Italia per salvare <strong>di</strong>more<br />
storiche, parchi secolari ed aree<br />
naturali, per <strong>di</strong>fendere e restaurare<br />
opere <strong>di</strong> rara bellezza, aprire al pubblico<br />
i propri Beni e consentire a tutti<br />
<strong>di</strong> goderne.<br />
Come si apprende dallo Statuto <strong>di</strong><br />
fondazione, l’Ente ha come scopo<br />
esclusivo l’educazione e l’istruzione<br />
della collettività alla <strong>di</strong>fesa dell’ambiente<br />
e del patrimonio artistico e<br />
monumentale. Tale scopo viene perseguito<br />
attraverso la conservazione <strong>di</strong><br />
ambienti e <strong>di</strong> beni mobili e immobili<br />
<strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse storico, artistico, archeologico,<br />
paesistico, ecologico, e<br />
promuovendo l’attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong><br />
ricerca scientifica e <strong>di</strong> documentazione<br />
dei beni stessi. La Fondazione<br />
non ha scopo <strong>di</strong> lucro” 2 .<br />
Grazie ai suoi 70.000 aderenti che, a <strong>di</strong>versi<br />
livelli, lo sostengono e la fitta rete<br />
<strong>di</strong> Delegazioni attive sul territorio<br />
nazionale, che ne organizzano le manifestazioni<br />
culturali e raccolgono i<br />
contributi necessari, oggi la Fondazione<br />
possiede trentasei Beni, <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>-<br />
Attualità<br />
ciotto regolarmente aperti al pubblico.<br />
Le proprietà che il <strong>FAI</strong> gestisce ed<br />
apre al pubblico sono notoriamente<br />
conosciute e molto frequentate, anche<br />
grazie alle molte attività culturali<br />
e ricreative che vi vengono organizzate:<br />
mostre, <strong>in</strong>contri, attività <strong>di</strong>dattiche<br />
rivolte anche alle scolaresche ed<br />
ai più piccoli, oltre, naturalmente, ai<br />
concerti che animano, ad esempio, il<br />
chiostro della splen<strong>di</strong>da Abbazia <strong>di</strong><br />
San Fruttuoso nelle serate estive. Pur<br />
menzionando soltanto alcuni luoghi<br />
esemplificativi, è impossibile non<br />
evocare la bellezza o l’<strong>in</strong>teresse storico<br />
<strong>di</strong> complessi architettonici ormai<br />
considerati “acquisizioni storiche”<br />
quali il Monastero <strong>di</strong> Torba, presso<br />
Gornate Olona, Varese, donato nel<br />
1977 dalla Presidente della Fondazione<br />
Giulia Maria Mozzoni Crespi,<br />
immerso nei boschi, ai pie<strong>di</strong> del Par-<br />
co archeologico <strong>di</strong> Castelseprio. Il<br />
complesso, <strong>in</strong>izialmente avamposto<br />
militare dell’antico Impero romano ed<br />
<strong>in</strong> seguito <strong>di</strong> Goti e Longobar<strong>di</strong>, è <strong>di</strong>venuto<br />
poi sede delle monache benedett<strong>in</strong>e,<br />
alla cui gestione si devono la<br />
costruzione della chiesa (IX-XIII secolo)<br />
e del monastero affrescato (IX-<br />
X secolo). Il Castello della Manta (acquisizione<br />
del 1984) sulle coll<strong>in</strong>e della<br />
Prov<strong>in</strong>cia <strong>di</strong> Cuneo, è un luogo misterioso<br />
e affasc<strong>in</strong>ante con le sue mura,<br />
il parco, il bosco e, all’<strong>in</strong>terno, i saloni<br />
c<strong>in</strong>quecenteschi e gli affreschi della<br />
sala baronale, gioiello tardo-gotico<br />
Castello della Manta, Cuneo.<br />
Particolare dell’affresco tardo gotico<br />
della Sala Baronale (Foto Scala, Firenze).<br />
A fronte:<br />
Casa Carbone a Lavagna, Genova<br />
(Foto Luig<strong>in</strong>o Visconti, Genova).<br />
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