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analisi del rischio di incendi boschivi attraverso mappe di indice di ...

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ANALISI DEL RISCHIO DI INCENDI BOSCHIVI ATTRAVERSO MAPPE DIINDICE DI VEGETAZIONE DA SATELLITE: RISULTATI DELLE PRIMESPERIMENTAZIONE IN SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON IL CORPOFORESTALE.Capece P. 1 , Cavalli G. 1 , Mannu G. 1 , Pinna Nossai R. 1 , Bianco G. 11 Consorzio S.A.R. Sardegna s.r.l. – Viale Porto Torres 119, 07100 Sassari – E mail capece@sar.sardegna.itAbstractIl telerilevamento da satellite permette la visione sinottica <strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong>la vegetazione, con una continuità spaziale etemporale che non è consentita da un’<strong>analisi</strong> a terra <strong>di</strong> tipo puntuale. Dall’elaborazione dei dati <strong>del</strong> ra<strong>di</strong>ometro AVHRR deisatelliti NOAA, si ottiene l'In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Vegetazione NDVI. Su incarico <strong>del</strong> Corpo Forestale e <strong>di</strong> Vigilanza Ambientale <strong>del</strong>laSardegna (CFVA) è stata verificata la sussistenza <strong>di</strong> una relazione fra NDVI e gli incen<strong>di</strong> in Sardegna. A parte il caso <strong>di</strong>incen<strong>di</strong> all’interno <strong>di</strong> aree boschive, i punti <strong>di</strong> innesco sono caratterizzati da una forte presenza <strong>di</strong> necromassa (biomassafotosinteticamente inattiva). La metodologia <strong>di</strong> <strong>analisi</strong> è stata sperimentata su aree test, per le quali è stata <strong>di</strong>mostrata lacorrelazione dei dati <strong>del</strong>l’NDVI con i punti <strong>di</strong> innesco degli incen<strong>di</strong> registrati negli ultimi anni. Ciò ha permesso al SAR <strong>di</strong>fornire al CFVA un bollettino settimanale <strong>di</strong> <strong>analisi</strong> <strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong>la vegetazione: un nuovo strumento <strong>di</strong> supporto decisionale nella fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>spiegamento <strong>di</strong> forze in uso alservizio antincen<strong>di</strong>o.IntroduzioneDall’elaborazione dei dati <strong>del</strong> ra<strong>di</strong>ometro AVHRR deisatelliti NOAA si può ottenere, tra gli altri prodotti,l'In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Vegetazione o NDVI (Normalized DifferenceVegetation Index) che, sfruttando la <strong>di</strong>versa rispostaspettrale <strong>del</strong>la copertura vegetale nelle bande <strong>del</strong> visibile(rosso) e <strong>del</strong>l’infrarosso vicino, rappresenta la stima<strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong>la biomassa fotosinteticamente attiva, il cuisviluppo è strettamente correlato alle variazioni meteorologichestagionali ed in particolare all’andamento <strong>del</strong>leprecipitazioni. Bassi valori <strong>di</strong> NDVI si verificano in areea limitata o assente copertura vegetale, o dove la vegetazioneè senescente o sofferente, e sono rappresentaticonvenzionalmente sulle carte con colori “ari<strong>di</strong>” (ocra,marrone), mentre alti valori <strong>del</strong>l'In<strong>di</strong>ce rispecchiano unasituazione <strong>di</strong> forte attività fotosintetica e quin<strong>di</strong> elevatapresenza <strong>di</strong> biomassa e sono rappresentati con <strong>di</strong>versegradazioni <strong>di</strong> verde.Per mezzo <strong>del</strong>l’<strong>analisi</strong> multitemporale, che consiste nelconfrontare <strong>mappe</strong> <strong>di</strong> NDVI <strong>di</strong> perio<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi all’interno<strong>del</strong>lo stesso anno o <strong>del</strong>lo stesso periodo ma in anni<strong>di</strong>stinti, è stato possibile analizzare l’andamento meteorologicoe le conseguenti variazioni in termini <strong>di</strong> massavegetale che caratterizzano le aree osservate.Lo scopo <strong>di</strong> questo lavoro è stato quello <strong>di</strong> verificare lasussistenza <strong>di</strong> una relazione fra l’andamento <strong>del</strong>l’In<strong>di</strong>ce<strong>di</strong> Vegetazione e l’evoluzione degli incen<strong>di</strong>; ciò haconsentito, durante la stagione antincen<strong>di</strong>o 2004, <strong>di</strong>utilizzare spazialmente e temporalmente questo tipo <strong>di</strong>informazione <strong>di</strong>namica per l’elaborazione <strong>di</strong> un bollettinosettimanale <strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong>la vegetazione e <strong>del</strong>le suevariazioni durante la stagione estiva.Materiali e meto<strong>di</strong>Per la realizzazione <strong>del</strong> presente stu<strong>di</strong>o sono stateutilizzate <strong>analisi</strong> climatologiche e bioclimatologichenonché serie storiche <strong>di</strong> NDVI ottenute da immaginiacquisite dalla stazione ricevente NOAA <strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong>SAR.Dall’<strong>analisi</strong> multitemporale <strong>del</strong>le <strong>mappe</strong> <strong>di</strong> In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>Vegetazione si è evidenziata la capacità <strong>di</strong> questo in<strong>di</strong>cenel classificare il territorio solamente nelle sue componentiprincipali: aree a pascolo, aree forestali, superficiagricole, ciò in quanto nelle aree prevalentementesemprever<strong>di</strong> (boschi) le oscillazioni <strong>del</strong>l’NDVI durantel’anno sono poco significative (in<strong>di</strong>cativamente da 0,5 a0,8), a <strong>di</strong>fferenza <strong>del</strong>le aree a pascolo e seminativi,caratterizzate da una copertura <strong>del</strong> suolo con specieerbacee, per le quali i valori <strong>di</strong> NDVI oscillano generalmentetra 0,1 e 0,6.Un’<strong>analisi</strong> <strong>di</strong>fferenziale <strong>del</strong>l’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Vegetazione(attuata con un algoritmo che effettua la <strong>di</strong>fferenza deivalori pixel per pixel tra due determinate <strong>mappe</strong> NDVImensili), confrontata con la Carta <strong>di</strong> Uso <strong>del</strong> Suolo“Corine Land Cover” <strong>del</strong>la Sardegna, ha mostrato che learee che hanno subito un maggior decremento <strong>di</strong> NDVIsono principalmente quelle ad uso agricolo e pastorale,mentre tale decremento è basso o prossimo a zero in areeprevalentemente boschive. Si è rilevato altresì come ilmaggior numero <strong>di</strong> incen<strong>di</strong> risulti nelle aree in cuil’NDVI raggiunge valori elevati sul finire <strong>del</strong>la stagione<strong>del</strong>le piogge e per le quali si è riscontrato, nel proseguo<strong>del</strong>l’anno, un marcato decremento dei valori <strong>del</strong>l’In<strong>di</strong>ce<strong>di</strong> Vegetazione. Sono state analizzate quattro aree testcon le relative immagini NDVI degli anni 2001/02/03 egli incen<strong>di</strong> occorsi negli stessi anni. Tali aree sono:Mejlogu-Logudoro, Planargia-Monti Ferru, Sarrabus-Gerrei, Sulcis-Iglesiente. In questo lavoro sono statianalizzati solamente i punti <strong>di</strong> innesco d’incen<strong>di</strong>o e laloro <strong>di</strong>slocazione; essi però non danno informazioni sullaquantità <strong>di</strong> suolo bruciato. Per quantificare la gravità e leconseguenze <strong>di</strong> un incen<strong>di</strong>o è quin<strong>di</strong> necessario effettuareuno stu<strong>di</strong>o comparativo, per ogni anno e in ogni area, fragli ettari bruciati e i valori massimi <strong>di</strong> NDVI, strettamentelegati alla quantità <strong>di</strong> vegetazione massima prodotta inuna data area.92


RisultatiI dati elaborati confermano l’in<strong>di</strong>cazione che ad un annocon un maggior rigoglio vegetativo e sviluppo <strong>di</strong>biomassa erbacea possa corrispondere un potenziale<strong>rischio</strong> <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o più elevato, una maggiore propensioneall’innesco e una conseguente maggiore <strong>di</strong>fficoltà acontrollarlo e domarlo da parte <strong>di</strong> chi ne è incaricato,testimoniata dal più elevato numero <strong>di</strong> ettari bruciati.Un’altra in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> particolare interesse è quella chesi è ottenuta prendendo in esame la parte finale <strong>del</strong>lastagione degli incen<strong>di</strong> e mettendola in relazione con lavariazione <strong>del</strong>l’NDVI nello stesso periodo.Si è rilevato, infatti, che quando l’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Vegetazioneha continuato a decrescere oltre l’inizio <strong>del</strong>l’autunno,come accaduto nel 2001, la stagione degli incen<strong>di</strong> si èprotratta fino allo stesso periodo (novembre). Normalmente,invece, accade che gli incen<strong>di</strong> vadano a terminarealla fine <strong>di</strong> agosto, quando l’NDVI inizia ad aumentarecon la comparsa <strong>del</strong>le prime piogge <strong>di</strong> fine estate (fineagosto per il nord Sardegna, settembre per il sud ).ConclusioniLo stu<strong>di</strong>o svolto ha permesso <strong>di</strong> affrontare il problemadegli incen<strong>di</strong> <strong>boschivi</strong> da un punto <strong>di</strong> vista innovativo: iltelerilevamento da satellite permette, infatti, una visionesinottica e <strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong>la vegetazione nei suoli colpitida incen<strong>di</strong>o, con una continuità spaziale e temporale chenon è consentita da un’<strong>analisi</strong> a terra.Si è dunque potuto affrontare l’<strong>analisi</strong> degli incen<strong>di</strong> con ilsupporto <strong>di</strong> uno strumento <strong>di</strong>namico come l’NDVI,complementare alla Land Cover, seppure con i limitievidenziati durante l’<strong>analisi</strong> <strong>del</strong>le aree test.L’andamento degli incen<strong>di</strong> nelle <strong>di</strong>verse aree e nei varianni è risultato correlato all’evoluzione <strong>del</strong>la vegetazionee alle sue <strong>di</strong>namiche. Analizzando gli incen<strong>di</strong> degli ultimianni, si è verificato come la conoscenza <strong>del</strong>l’andamento<strong>del</strong>l’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Vegetazione, elaborato dal S.A.R. nella suaattività operativa, permetta una serie <strong>di</strong> valutazioni sullostato <strong>del</strong>la biomassa presente. Analizzate le aree test, èstato infatti possibile in<strong>di</strong>viduare le zone esposte ad unelevato <strong>rischio</strong> <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o, in termini <strong>di</strong> necromassapresente e potenziale. Inoltre l’eventuale degrado precoce<strong>del</strong>la vegetazione in primavera o un ritardato risveglio<strong>del</strong>l’attività vegetativa in autunno potrebbe dare in<strong>di</strong>cazioniutili sull’inizio anticipato <strong>del</strong>la stagione antincen<strong>di</strong>o,così come su una proroga <strong>del</strong>la stessa sul finire <strong>del</strong>lastagione. L’NDVI può senza dubbio risultare unostrumento utile per la redazione <strong>di</strong> una mappa <strong>del</strong>le aree a<strong>rischio</strong> <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o che tenga conto nel suo sviluppoanche <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong>namici.Questo stu<strong>di</strong>o ha permesso al SAR <strong>di</strong> fornire al CFVA,oltre ai consueti dati meteorologici,un bollettino settimanale<strong>di</strong> <strong>analisi</strong> <strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong>la vegetazione e <strong>del</strong>le suevariazioni durante la campagna antincen<strong>di</strong>o 2004, unnuovo strumento <strong>di</strong> supporto decisionale nella fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>spiegamento<strong>di</strong> forze in uso al servizio antincen<strong>di</strong>o.(Fig.1)Attualmente sono in corso l’<strong>analisi</strong> e la validazione deidati relativi alla stagione incen<strong>di</strong> 2004. I risultati <strong>di</strong>questo stu<strong>di</strong>o consentiranno <strong>di</strong> valutare eventualicorrezioni e integrazioni alla metodologia presentata inquesto lavoro, finalizzata per la messa a punto deibollettini settimanali a supporto <strong>del</strong>la campagna antincen<strong>di</strong>o2005.RingraziamentiIl presente stu<strong>di</strong>o è stato finanziato dal Corpo Forestale e<strong>di</strong> Vigilanza Ambientale <strong>del</strong>la Regione Autonoma <strong>del</strong>laSardegna.BibliografiaCapece P., Delitala A., Cavalli G., Mannu G. et al., “Analisiclimatologica e bioclimatologica <strong>del</strong> 2004 e confronto con leannate precedenti”.Fig.1 – Esempio <strong>di</strong> bollettinoinviato al CFVA.A sinistra è riportatala mappa NDVI relativaalla settimana 1-7 Settembre 2004, adestra la carta <strong>del</strong>levariazioni NDVI rispettoal momento<strong>del</strong> massimo vigorevegetativo, avutosinella settimana fra il12 e il 18 maggio2004. In basso la <strong>di</strong>dascaliaesplicativa.93

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