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Lavinia Borromeo Elkann si racconta a T. M. - Torino Magazine

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<strong>Lavinia</strong> <strong>Borromeo</strong> <strong>Elkann</strong> sul patinoire del Palavela,sede delle gare dei Mondiali del 2010cover story torino magazine scopre, più diventa parte della persona. La primaimmagine che ne avevo, oltre dieci anni fa, era di un luogoaustero, elegante ma un po’ chiuso. Poi, subito primae dopo le Olimpiadi, c’è stata una grande trasformazionee oggi trovo <strong>Torino</strong> più dinamica, con una grandevoglia di far<strong>si</strong> conoscere e di far<strong>si</strong> apprezzare. Il meritodi questo risultato va alle molte iniziative ben fatte incampo culturale, artistico, sportivo, gastronomico».Lei appartiene ad una famiglia importante e nota,questo è un limite nel vivere liberamente la città?«Assolutamente no, perché <strong>Torino</strong> permette di esserevissuta in piena serenità. Le persone sono discrete ecordiali, così mi sono sempre mossa con grande tran-«Penso che <strong>Torino</strong> <strong>si</strong>auna città magica: più la<strong>si</strong> conosce, più la<strong>si</strong> scopre, più diventaparte della persona»A <strong>si</strong>nistra: il Pre<strong>si</strong>dente del Comitatoorganizzatore davanti al logodei Mondiali, la Mole Antonelliana‘disegnata’ dai pattini sul ghiaccioDavanti alla Mole, che ospitòla festa di nozze con John <strong>Elkann</strong>nel settembre 2004La <strong>Torino</strong>di <strong>Lavinia</strong>, quandola Mole entra nel destinodi GUIDO BAROSIOfoto LAPRESSEe DANIELE VENTURELLI/TORINO OLYMPIC PARKSarà la principessa del ghiaccio 2010, nella sua vestedi Pre<strong>si</strong>dente del comitato organizzatore dei CampionatiMondiali di Pattinaggio di Figura. Abbiamo incontrato <strong>Lavinia</strong><strong>Borromeo</strong> <strong>Elkann</strong> al Museo Nazionale del Cinemain un’intervista esclu<strong>si</strong>va dove ci ha <strong>racconta</strong>to la sua <strong>Torino</strong>,il proprio entu<strong>si</strong>asmo di mamma per i piccoli Leonee Oceano, le recenti attività con BLav nella moda per bimbie, soprattutto, i pros<strong>si</strong>mi impegni in quella grande sfidache la vedrà ambasciatrice della nostra città<strong>Lavinia</strong> <strong>Borromeo</strong> <strong>Elkann</strong> nel luogo<strong>si</strong>mbolo della città aveva festeggiatoil proprio matrimonio e alla Moleè voluta tornare per la nostra intervista:«È lo spazio di <strong>Torino</strong> che amodi più. Ci sono legata per ragioniaffettive, ma ospita anche un museosplendido, vivo e stimolante…». Peròl’edificio dell’Antonelli, in una curiosacoincidenza del destino, se loritrova anche stilizzato nel logo dei pros<strong>si</strong>mi mondiali dipattinaggio, dove sarà Pre<strong>si</strong>dente del Comitato Organizzatore.Una grande sfida – sportiva, mediatica e organizzativa– che la porterà a rappresentare (lei, milanesedi nascita e torinese d’adozione dal settembre2004, quando sposò John <strong>Elkann</strong>, pre<strong>si</strong>dente Exor) lasua nuova città nell’evento che promette di riaccenderecon vigore le pas<strong>si</strong>oni suscitate dalle Olimpiadi invernali.Riservata ma disponibile in una corte<strong>si</strong>a che nonè mai di maniera, <strong>Lavinia</strong> è misurata nei toni e nelleespres<strong>si</strong>oni, per poi diventare espan<strong>si</strong>va ed entu<strong>si</strong>astaquando <strong>si</strong> toccano i temi che le stanno maggiormentea cuore: la famiglia («I figli mi hanno trasformato lavita in tutti i suoi aspetti, nessuno escluso…»), il lavoronella moda con la sua BLav, le attività legate ‘CrescereIn<strong>si</strong>eme al Sant’Anna Onlus’ e, ovviamente, lanomina che la porterà a guidare i World Figure SkatingChampionships. Ma nel nostro incontro – che ha avutocome scenario gli avveniristici spazi della caffetteriadel Museo Nazionale del Cinema – emerge anche la figuradinamica e curiosa di una giovane donna (32 anni)che può già vantare un curriculum ricco di esperienze;dove lo stile, la moda e la bellezza hanno sempre rivestitoun ruolo di primaria importanza. Ruolo che oggideve contender<strong>si</strong> gli spazi di <strong>Lavinia</strong> con la cura dei figliLeone e Oceano (rispettivamente 3 e 2 anni): bambinitorine<strong>si</strong> che stanno crescendo in una città che la mammaha iniziato ad amare con spontaneo entu<strong>si</strong>asmo.«Ormai mi sento assolutamente torinese, anche se provosempre un grandis<strong>si</strong>mo affetto per Milano. Penso che<strong>Torino</strong> <strong>si</strong>a una città magica: più la <strong>si</strong> conosce, più la <strong>si</strong>16 17


cover story torino magazineL’IMPEGNO PERLA FONDAZIONECRESCEREINSIEME ALSANT’ANNA-ONLUSLa Fondazione Sant'Anna nasce a <strong>Torino</strong> nel2003 al fine di ampliare, ristrutturare erendere ancora più avanzatotecnologicamente il reparto di TerapiaInten<strong>si</strong>va Neonatologica dell'ospedaleomonimo. In media tre bambini su diecivengono alla luce prima del tempo, alcunidei quali con un peso alla nascita inferiore alchilogrammo, o affetti da gravi patologie.Questi bambini rischiano conseguenzedebilitanti di lunga durata e, a volte, per<strong>si</strong>no lavita. Neces<strong>si</strong>tano dunque di cure medicheappropriate e costanti, di un repartoin grado di garantire la migliore degenzapos<strong>si</strong>bile. Questo prevede l'acquisto diadeguate attrezzature, come specialiincubatrici e respiratori all'avanguardia.All'aspetto clinico <strong>si</strong> associa quello umano:ogni bambino ha bisogno della presenzacostante dei genitori che, a loro volta,devono avere la pos<strong>si</strong>bilità di affrontarequesti difficili momenti stando accanto aipropri figli durante il ricovero.Duplice, allora, l'obiettivo della Fondazione:aumentare i posti letto disponibili per ipiccoli pazienti e garantire gli spazi adeguatiaffinché i genitori possano restare con loro.La nuova struttura sarà non solo efficiente,ma accogliente e amica per i bambinie le loro famiglie. Per questo scopo,la Fondazione <strong>si</strong> dedica alla raccolta fondiattraverso una serie di iniziative, al cuisuccesso hanno contribuito i giocatoridella Juventus, Guido Gobino, LucianaLittizzetto, Alena Seredova e molti altri.Quest'anno, in occa<strong>si</strong>one delle festivitànatalizie, la Fondazione, in<strong>si</strong>eme aCrai e con il sostegno di Juventus FootballClub, organizza una vendita di panettonie pandori Maina, il cui ricavato andràinteramente a contribuire ai lavoriper il nuovo reparto di Neonatologia.L’iniziativa 'Due volte buoni' <strong>si</strong> terrà nei puntivendita Crai il 5 e l’8 dicembre, mentre il 12e il 13 dicembre l'evento <strong>si</strong> sposterànelle principali piazze di <strong>Torino</strong> e provincia,coinvolgendo più di duecentovolontari.Info: www.fondazionesantanna.itwww.fondazionesantanna.itPer contribuire al progetto di ampliamentoe ristrutturazione delReparto di Neonatologia <strong>si</strong> può fareun versamento sul conto corrente:Banca Sella Ag. B1 di <strong>Torino</strong>c/c 052866947170ABI 03268 CAB 01010IBAN IT84E032680101005286694717020© archivio privato<strong>Lavinia</strong> e John <strong>Elkann</strong> all’uscita della cappella dell'Isola Madresul Lago Maggiore il giorno del matrimonio,il 4 settembre 2004«Mi piace creare capi per tutte le occa<strong>si</strong>oni,prestando molta attenzionealla qualità dei materiali.La collezione BLav è per un bambino cheha voglia di giocare e anche di sporcar<strong>si</strong>»<strong>Lavinia</strong> e una collaboratrice al lavoro per la nuova collezione di BLavQuando il lavoro e la famiglia glielo permettonocome passa il tempo libero <strong>Lavinia</strong> <strong>Borromeo</strong>?«Cerco di praticare qualche attività sportiva, essenzialmentelo sci in inverno ed il nuoto in estate. Mi piace molto l’arte.Se ci sono mostre, curiose e stimolanti, ci vado volentierie a <strong>Torino</strong> non manca mai occa<strong>si</strong>one. Recentementene ho anche vista una splendida a Roma, era dedicataal rapporto artistico tra Caravaggio e Bacon. Si trattadi due artisti apparentemente imparagonabili, grandi rappresentantidi epoche completamente diverse. Invece ilpercorso dell’espo<strong>si</strong>zione ha permesso al vi<strong>si</strong>tatore di scoprireassonanze inattese, davvero sorprendenti».Le piace viaggiare?«Tantis<strong>si</strong>mo, ma adesso occorre aspettare che i bimbicrescano e poi gli impegni sono troppi per affrontare iviaggi coi tempi che sarebbero necessari. Se ti muovisolo una settimana non basta: appena conosci l’ambiente,la località e la sua gente, è già ora di tornare... Invecericordo con particolare emozione un viaggio in orientefatto subito dopo la laurea. Avevamo tre settimanee vi<strong>si</strong>tammo una bella porzione di A<strong>si</strong>a: Cambogia, Birmania,Laos e Thailandia. Fu davvero una grande esperienza:l’immer<strong>si</strong>one completa, e pienamente libera, inuna realtà di cultura e umanità straordinarie».E se oggi avesse tre settimane libere? Doveandrebbe con i figli e suo marito?<strong>Lavinia</strong> ride divertita e commenta senza illu<strong>si</strong>oni: «Oggiè proprio impos<strong>si</strong>bile, meglio non pensarci. Al mas<strong>si</strong>mopos<strong>si</strong>amo muoverci per due o tre giorni, qualcosain più nelle vacanze. Per realizzare quel sogno ci saràtempo più avanti»I© Daniele Venturelli/<strong>Torino</strong> Olympic Park

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