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Daniele-Alborghetti-Decreto-Legge-1-luglio-2013-n-78-Un-primo-piccolo-passo-verso-il-lavoro-come-alternativa-al-carcere

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<strong>Un</strong> <strong>primo</strong> (<strong>piccolo</strong>) <strong>passo</strong> <strong>verso</strong> <strong>il</strong> <strong>lavoro</strong> <strong>come</strong> <strong><strong>al</strong>ternativa</strong> <strong>al</strong> <strong>carcere</strong> 115a prestare assistenza <strong>al</strong>la prole e per i soggetti portatori di gravi patologie(nonché per gli ultra-sessantenni riconosciuti parzi<strong>al</strong>mente inab<strong>il</strong>i) vieneelevato a quattro anni <strong>il</strong> limite di condanna entro <strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e possonoaccedere <strong>al</strong>la detenzione domic<strong>il</strong>iare direttamente d<strong>al</strong>la libertà.Infine, senza entrare nel dettaglio, vengono rimossi <strong>al</strong>cuni limiti <strong>al</strong>laconcessione delle misure <strong>al</strong>ternative sopprimendo:1) <strong>il</strong> divieto di sospensione dell’ordine di esecuzione per i recidivi,introdotto d<strong>al</strong>la legge “ex Cirielli” 251/2005;2) <strong>il</strong> divieto di sospensione dell’ordine di esecuzione in caso dicondanne per <strong>al</strong>cuni reati (furto semplice, <strong>al</strong>cune fattispecie di furtoaggravato e incendio boschivo) e soprattutto per i delitti aggravati ai sensidell’art. 61, <strong>primo</strong> comma , n. 11 bis c.p. (“l’avere <strong>il</strong> colpevole commesso<strong>il</strong> fatto mentre si trovava <strong>il</strong>leg<strong>al</strong>mente sul territorio nazion<strong>al</strong>e”), normaper<strong>al</strong>tro dichiarata <strong>il</strong>legittima d<strong>al</strong>la Corte costituzion<strong>al</strong>e con sentenza 8<strong>luglio</strong> 2010, n. 249.Rimangono invece le preclusioni per i condannati a t<strong>al</strong>une tradizion<strong>al</strong>icategorie di reati di maggior gravità (di cui <strong>al</strong>l’art. 4 bis dell’OrdinamentoPenitenziario) <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i vengono aggiunti <strong>il</strong> reato di m<strong>al</strong>trattamenti infamiglia d<strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e derivi una lesione person<strong>al</strong>e e lo st<strong>al</strong>king, <strong>al</strong>la lucedell’ <strong>al</strong>larme soci<strong>al</strong>e provocato d<strong>al</strong>l’esc<strong>al</strong>ation di t<strong>al</strong>i delitti.Con questo <strong>primo</strong> pacchetto di misure, viene pertanto v<strong>al</strong>orizzato lostrumento delle misure <strong>al</strong>ternative, consentendo ai condannati dirichiederne <strong>il</strong> beneficio direttamente d<strong>al</strong>la libertà, <strong>al</strong> fine di evitare quantopiù possib<strong>il</strong>e l’ingresso in <strong>carcere</strong> di persone non soci<strong>al</strong>mente pericolose,con <strong>il</strong> doppio vantaggio di <strong>al</strong>leggerire gli istituti penitenziari e di evitare,per <strong>il</strong> condannato, gli effetti criminogeni del <strong>carcere</strong>, in linea per<strong>al</strong>tro conquanto già prevedeva la legge 165/1998 (c.d. “Simeone Saraceni”).In questo contesto, l’importanza del <strong>lavoro</strong> - <strong>come</strong> chiave di volta perl’effettivo successo di t<strong>al</strong>i misure - è implicita. Il condannato – chebeneficia della sospensione dell’ordine di carcerazione nelle more delleformulazione della richiesta e della successiva decisione del Tribun<strong>al</strong>e diSorveglianza – avrà infatti tanto maggiori possib<strong>il</strong>ità ottenere la misura<strong><strong>al</strong>ternativa</strong> in quanto dimostri di poter esercitare un’attività lavorativa. E’notorio, infatti, che la giurisprudenza di sorveglianza v<strong>al</strong>uti conparticolare benevolenza, tra i requisiti del richiedente, un’attivitàlavorativa, sia per la concessione della sem<strong>il</strong>ibertà - laddove <strong>il</strong> requisito ènormativamente previsto - ma anche per la concessione dell’affidamentoin prova.@ <strong>2013</strong> ADAPT <strong>Un</strong>iversity Press

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