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indicazioni generali per un capitolato che preveda l ... - Biologico

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Esempio di ripartizione del p<strong>un</strong>teggio qualità :ParametroQualità del servizio Aspetti organizzativi e gestionali (modalità produttive,logistica, legame di trasporto (fresco-caldo, refrigerato …) in relazione alladistanza dal centro cottura, qualità del piano di autocontrollo, formazione, ecc)p<strong>un</strong>teggio25Qualità dell’approvvigionamento Prodotti biologici (DOC, IGP) offertirispetto a quanto richiesto da <strong>capitolato</strong>in più35Prezzo 40Per garantire la migliore efficienza qualitativa delle risorse impiegate è assolutamente indispensabilefavorire gare con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa (ad esempio, attribuire <strong>un</strong>massimo di 40 p<strong>un</strong>ti al prezzo e 60 alla qualità), in cui <strong>per</strong>ò i p<strong>un</strong>ti attribuiti alla qualità abbiano <strong>un</strong>aricaduta significativa sulla reale qualità del servizio (vedi tabella sopra riportata).Nella definizione degli aspetti qualitativi da premiare sarà necessario <strong>che</strong> le aziende di ristorazionepartecipanti alla gara, al fine di ottenere <strong>un</strong> p<strong>un</strong>teggio premiante, stimolino la competizione fra leaziende delle forniture biologi<strong>che</strong> ad elevato valore aggi<strong>un</strong>to (carni, formaggi stagionati), <strong>per</strong>ottenere migliori condizioni di fornitura.Per le altre referenze utilizzate nella maggior parte delle preparazioni, quali pasta, riso, conserve,olio, legumi, ortofrutta, saranno previste come biologi<strong>che</strong> nella parte cogente del <strong>capitolato</strong>.Per il pane bio occorre stimolare la creazione di filiere locali. In relazione a ciò, <strong>per</strong> la valutazionedegli aspetti qualitativi si potrebbe pensare (ma occorre fare <strong>un</strong>a riflessione approfondita) diintrodurre alc<strong>un</strong>i parametri utili ad apprezzare processi virtuosi <strong>per</strong> la strutturazione di filiere localibiologi<strong>che</strong>. In altri termini, si potrebbero attribuire dei p<strong>un</strong>ti in più a chi dichiara di o<strong>per</strong>are attraversol’organizzazione di <strong>un</strong>a o più filiere, documentando contratti con aziende produttrici, caseifici, macelli,ecc.).L’origine dei prodotti deve essere specificata: prodotto italiano, prodotto in area CE , mondo (senzaspecificare l’origine). Tale definizione non connota la qualità merceologica del prodotto, ma può dare<strong>indicazioni</strong> importanti a favore del mercato nazionale o com<strong>un</strong>itario, in cui vengono rispettatimaggiormente gli standard qualitativi, il controllo di filiera e l’affidabilità in generale. Assieme a tali<strong>indicazioni</strong> potranno comparire an<strong>che</strong> i prodotti fair trade.L’indicazione in <strong>capitolato</strong> del tipo “<strong>un</strong>a volta al mese”, ovvero “<strong>un</strong> pasto alla settimana” sonoassolutamente inutili e creano confusione . Se di <strong>un</strong>a derrata si vuole indicare <strong>un</strong>a frequenzadeterminata, quale <strong>un</strong>a volta alla settimana o <strong>un</strong>a volta al mese, si dovrebbe indicare in quali giornied esattamene quali referenze biologi<strong>che</strong> verranno utilizzate, in modo da consentire in caso dicontrolli di capire se il <strong>capitolato</strong> è stato rispettato.

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