Consulta il fascicolo in formato PDF - Bollettino di Numismatica on line

Roma, Museo Nazionale RomanoBdN onl<strong>in</strong>e, Materiali 2 (2013)Collezione <strong>di</strong> Vittorio Emanuele IIIAndrea PucciNom<strong>in</strong>ale Titolo Peso UfficialeValutaLire Sol<strong>di</strong> DenariRuspone (o tre ruspi o trezecch<strong>in</strong>i) oro K 24 g 10,461 40 - -Zecch<strong>in</strong>o (o ruspo) oro K 24 g 3,485 13 6 8Paoli <strong>di</strong>eci (o francescone) argento 916 m<strong>il</strong>l. g 27,500 6 13 4Paoli c<strong>in</strong>que (o francesch<strong>in</strong>o) argento 916 m<strong>il</strong>l. g 13,750 3 6 8Paoli due (o doppio giulio) argento 916 m<strong>il</strong>l. g 5,500 1 6 8Paolo (o giulio) argento 916 m<strong>il</strong>l. g 2,750 - 13 4Paolo mezzo (o grosso) argento 916 m<strong>il</strong>l. g. 1,375 - 6 8Quattr<strong>in</strong>i <strong>di</strong>eci (o 2 crazie) mistura 312 m<strong>il</strong>l. ag. g 1,960 - 3 4Soldo (o tre quattr<strong>in</strong>i) mistura 0,555 m<strong>il</strong>l. ag. g 1,963 - 1 -Duetto (o due quattr<strong>in</strong>i) mistura 0,555 m<strong>il</strong>l. ag. g 1,309 - - 8Quattr<strong>in</strong>o (o 4 denari) mistura 0,555 m<strong>il</strong>l. ag. g 0,653 - - 4Tallero per <strong>il</strong> Levante argento 833 m<strong>il</strong>l. g 28,295 6 6 -Le monete <strong>di</strong> Pietro Leopoldo <strong>di</strong> Lorena nella Collezione RealeLe monete <strong>di</strong> Pietro Leopoldo conservate nella Collezione Reale ammontano a 285 pezzi, <strong>di</strong>cui 17 prove <strong>di</strong> zecca, 2 medaglie e 1 falso d’epoca; pertanto <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> pezzi <strong>di</strong> circolazioneammonta a 265 monete.Dopo <strong>il</strong> 1930, a seguito della pubblicazione del volume XII del Corpus, la Collezione Realevenne arricchita con nuove acquisizioni 13 che andarono ad aggiungersi alla raccolta, ma non furonosufficienti a colmare tutte le lacune esistenti.Negli anni imme<strong>di</strong>atamente precedenti alla pubblicazione del Corpus, importanti collezioni <strong>di</strong>monete fiorent<strong>in</strong>e furono vendute all’asta: la più importante fu la ven<strong>di</strong>ta della collezione Ruchatrealizzata dalla casa d’aste “P. & P. Santamaria” <strong>di</strong> Roma nel 1921. A questa ven<strong>di</strong>ta, che annoveròpezzi <strong>di</strong> assoluto valore e rarità, partecipò <strong>di</strong>rettamente o <strong>in</strong><strong>di</strong>rettamente anche <strong>il</strong> sovrano, <strong>il</strong> quale s<strong>il</strong>asciò “soffiare” molti pezzi importanti, che tra l’altro non riuscirà <strong>in</strong> seguito a ritrovare sul mercato 14 ;non sappiamo se la scelta <strong>di</strong> non acquistare determ<strong>in</strong>ate monete fosse dettata da un budget limitato,che <strong>il</strong> re si era prefissato, o se <strong>in</strong>vece lo stesso avesse avuto la conv<strong>in</strong>zione <strong>di</strong> poter, più o menocomodamente, ritrovare le monete che gli erano sfuggite <strong>in</strong> un secondo tempo. D’altra parte l’ancorgiovane età del regnante, la sua grande passione e, non ultimo, <strong>il</strong> denaro a sua <strong>di</strong>sposizione, eranofattori che giocavano a suo favore; sta <strong>di</strong> fatto però che non riuscì più a possedere molte delle raremonete che tralasciò <strong>in</strong> quella ven<strong>di</strong>ta. A parziale <strong>di</strong>scolpa del re per aver commesso tale “errore”,bisogna tener presente che <strong>in</strong> quel tempo non esisteva un testo tale da poter <strong>in</strong> qualche modoaiutare <strong>il</strong> collezionista a determ<strong>in</strong>are quali fossero le monete realmente rare e quali le più comuni.Infatti, a quel tempo, <strong>il</strong> testo dell’Ors<strong>in</strong>i 15 era l’unico punto <strong>di</strong> riferimento per le monete fiorent<strong>in</strong>e,sebbene si fermasse a Francesco Stefano mentre, nel frattempo, <strong>il</strong> Galeotti stava ancora elaborando<strong>il</strong> suo volume 16 .Un notevole numero <strong>di</strong> monete <strong>di</strong> Pietro Leopoldo (75 esemplari) erano <strong>in</strong>vece entrate afar parte della Collezione Reale nel 1900, tramite l’acquisto, da parte <strong>di</strong> Vittorio Emanuele dellaraccolta Marignoli 17 . Questo importante nucleo <strong>di</strong> monete conteneva pezzi <strong>di</strong> <strong>in</strong>dubbia rarità econservazione, così come pezzi comuni e <strong>di</strong> scarsa qualità, come è del resto normale aspettarsi dauna così ampia raccolta.Come detto, negli anni seguenti la pubblicazione del volume XII del Corpus, la raccolta venneampliata con nuove immissioni, tra cui figura un nucleo <strong>di</strong> esemplari identificati dal re come falsi,8