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Equazioni differenziali a variabili separabili

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<strong>Equazioni</strong> <strong>differenziali</strong> a <strong>variabili</strong><strong>separabili</strong>Si tratta di equazioni del tipou ′ = f(t)g(u), (1)in cui f ∈ C 0 (I) e g ∈ C 0 (J) sono funzioni assegnatesu intervalli reali I e J.Il problema di Cauchy associato è{u ′ = f(t)g(u)u(t 0 ) = u 0 ,(2)con t 0 ∈ I e u 0 ∈ J.1. Per risolvere il problema (2), si segue un procedimentoformale (detto di separazione delle <strong>variabili</strong>)molto utile nelle applicazioni (esso può giustificarsipienamente anche da un punto di vista teorico, manon ce ne occuperemo): ponendo u ′ = dudt , riscriviamo1


l’equazione (1) nella formadudt = f(t)g(u),quindi, dividiamo ambo i membri per g(u) e“moltiplichiamo” ambo i membri per dt, ottenendodug(u)= f(t) dt.Integrando ambo i membri dell’ultima equazione, tenendoconto della condizione iniziale u(t 0 ) = u 0 , siha ∫ u ∫dv tu 0g(v) = f(s)ds. (3)t 01Se G(u) è una primitiva dig(u)(su un intervallo realeJ 0 ⊂ J contenente u 0 ) e F(t) è una primitiva di f(t)(su un intervallo reale I 0 ⊂ I contenente t 0 ), allora larelazione suddetta si riscrive nella formaG(u) − G(u 0 ) = F(t) − F(t 0 ) . (4)Questa relazione definisce, in forma implicita, la soluzioneu = u(t) del problema (2). Se la funzione G2


è invertibile (su J 0 ) allora l’equazione implicita (4) siriscrive in forma esplicita comeu = G −1 (F(t) − F(t 0 ) + G(u 0 )) . (5)2. Il metodo pone qualche difficoltà se g(u 0 ) = 0,perchè la formula (3) prevederebbe in questo caso diintegrare una funzione ( 1g(u)) con un asintoto verticalein u = u 0 ); in tal caso però si vede subito che il problema(2) ammette come soluzione la funzione costanteu(t) = u 0 .2. Se lasciamo u 0 generico in (3) (oppure in (4), (5)),cioè lo poniamo uguale ad una costante arbitraria c, otteniamoal variare di c tutte le soluzioni dell’equazione(1).Esempio 1. Risolviamo il problema di Cauchy{u ′ = e uu(2) = 7 .(6)3


L’equazione differenziale è del tipo (1), con f(t) = 1 eg(u) = e u .Si ha, ponendo u ′ = dudt (e notando che eu ≠ 0, ∀ u)due u = dtda cui ∫ u ∫dv t7 e = v 2Integrando, otteniamo:ds.quindi:[−e−v ] u7 = t − 2,e −u = e −7 + 2 − ted infine, dato che e −u è invertibile,u = − log ( e −7 + 2 − t ) .Esempio 2. Trovare tutte le soluzioni dell’equazionedifferenzialeu ′ = 2t √ 1 − u 2 . (7)4


L’equazione è del tipo (1), con f(t) = 2t e g(u) =√1 − u2 (in questo caso I = R e J = [−1, 1])Risolviamo il problema di Cauchy per l’equazione (7){u ′ = 2t √ 1 − u 2u(0) = c(8)con dato iniziale c ∈ [−1, 1] generico.Poichè g(±1) = 0, per c = −1 oppure c = +1, lasoluzione del problema (8) è data rispettivamente dau(t) = −1 oppure u(t) = 1.Per −1 < c < 1, la funzione g(u) = √ 1 − u 2 simantiene diversa da zero in un intervallo J 0 ⊂ [−1,1]contenente c; perciò la soluzione di (8) si ottiene perseparazione delle <strong>variabili</strong>. Si calcola:du√1 − u2= 2t dt,da cui, integrando,∫ uc∫dv t√ = 2 1 − v250sds;


quindied infinearcsinu − arcsinc = t 2u = sin(t 2 + arcsinc)Riassumendo, le soluzioni dell’equazione (7) sono tuttee sole le funzioniu(t) = 1 , u(t) = −1 ,u(t) = sin(t 2 + arcsinc) = sin(t 2 + d),con c costante arbitraria in (−1, 1) (oppure d =arcsinc costante arbitraria in (−π/2, π/2))6

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