il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.itA tutti i buoni Italiani di Piemonte, Liguria, Toscana e Romagna,apparso il 14 febbraio, il Buffa vedeva nella rivoluzione di Sicilial'inizio del progresso costituzionale d'Italia, e dissipava i timori diuna possibile separazione delle Due Sicilie, indicando in Ruggero Settimonon soltanto il moderatore della rivoluzione siciliana, ma ancheuna professione d'italianità, e quindi una volontà antiseparatista. Prospettavala necessità di inviare, dalle maggiori città degli stati dellalega, dei rappresentanti a Palermo in veste di intermediari tra le DueSicilie, per il bene d'Italia. Interessante è la recensione dell'opera diGiovanni Siotto-Pintor, Della autorità viceregia in Sardegna, contenutanel numero del 15 febbraio, nella quale si indicano i temi-chiave dellapubblicazione: il rapporto tra autorità viceregia e gesuitismo; gli interessidi tale autorità opposti a quelli dell'unità italiana. Il 16 febbraio,nell'articolo La costituente napolitana, il Mamiani loda nel complessola nuova carta costituzionale di Ferdinando II, dichiarandola, per certiaspetti, più avanzata rispetto a quella francese. Rileva nelle disposizionigenerali l'importanza dell'articolo 9, relativo alle elezioni municipali,e di quella dell'articolo 29, in ordine al segreto epistolare. Sicompiace del capitolo III, riguardante la camera dei deputati, nel qualesi rileva che «nel Regno il solo censo non darà titolo di elettore nédi eleggibile, ma eziandio i pregi dell'intelletto », Tra le riserve, espressesu qualche articolo, il Mamiani puntualizza quanto riguarda la religione:«Possibile - egli precisa - che nel paese ove più volte ilpopolo insorse per non aver sul collo il funesto e miserando giogodella Inquisizione si voglia ora decretare la intolleranza compiuta inversodi tutti i culti? Speriamo che il tempo farà sentire al Monarca piissimo,nessuna cosa discordar tanto dallo spirito del Vangelo, quanto la intolleranza,vesta ella qualunque colore, armisi di qualunque ragione ».Nello stesso numero il filosofo articolava nuovamente il problema diuna lega politica difensiva e sollecitava l'immediata convocazione diuna Dieta italiana. Il Buffa, il 17 febbraio, accentuava la necessità diuna costituzione nello stato pontificio per l'equilibrio del progressopolitico italiano. La costituzione toscana offriva al Mamiani motivi diconsiderazione e di comparazione. Il 13 febbraio, egli rilevava che lanuova carta toscana superava quella napoletana, per quanto riguardala concezione liberale della società: libertà del commercio e dell'industria,più estesa qualificazione dell'elettore in ordine al commercioe all'industria, tolleranza religiosa conformemente alle leggi. Lodaval'affidamento che il patto costituzionale faceva della guardia civica ela illuminata opera riformatrice in Toscana, dall'abolizione del crimen-38