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LE INIZIATIVE DI ACCOGLIENZA IN CITTÀBENTORNATI ALPINI DEL 7ºAlpini tra musica e immaginiA DESTRA:La bandiera di guerra entranel municipio di <strong>Belluno</strong>salutata militarmente dalsindaco Ermano De Col edai consiglieri GiovanniFontana e Celeste Balcon(foto Zanfron).IN BASSO:Il sigillo di S. Martino,simbolo della città di<strong>Belluno</strong>, consegnato al 7°Alpini (foto Zanfron).accoglienza di <strong>Belluno</strong> al 7° ReggimentoL’ alpini è iniziata con un concerto al teatroComunale, protagonisti la banda della Brigatad’artiglieria controaerei di Padova e il coro“Monti del Sole” di Mas di Sedico, presentatida Dino Bridda e Michela Da Canal e con gliinterventi di saluto del col. Edoardo Maggiane del sindaco della città Ermano De Col.Il complesso strumentale, diretto dal maresciallocapo Ermanno Pantini, già a capo dellafanfara della Brigata “Cadore”, è stato costituitonel 1970 ed ha avuto sede a Rimini sinoal 1992 quando venne trasferito a Padova. Sicompone di circa 30 elementi, selezionati trai militari volontari di truppa con precedenties<strong>per</strong>ienze in campo musicale.È STATO CONSEGNATO A PALAZZO ROSSOIl sigillo di S. Martino <strong>per</strong> rinsaldareun vincolo quasi centenarioIl primo atto ufficiale di avvenuto ritorno del7° Reggimento Alpini a <strong>Belluno</strong> si è avuto nellagiornata di venerdì 25 novembre quandola bandiera di guerra ha fatto il suo ingressonella sede municipale ove è stata custodita<strong>per</strong> una notte nell’ufficio del sindaco.Particolarmente suggestiva e carica di significatoè stata la cerimonia in sala consiliareove erano presenti, oltre al sindaco ErmanoDe Col, il vice sindaco Marco Perale, la presidentedel Consiglio comunale Maria CristinaZoleo, vari consiglieri comunali, il presidentedella Provincia Sergio Reolon, i presidenti dellesezioni Ana di <strong>Belluno</strong>, Arrigo Cadore, e delCadore, Antonio Cason.La presidente Zoleo, dopo aver ricordatoche le cerimonie <strong>per</strong> il 7° si svolgevano nel <strong>per</strong>iodo delle festività <strong>per</strong> S.Martino, che sono particolarmente care ai bellunesi, ha voluto esprimere isentimenti di affetto della popolazione <strong>per</strong> gli alpini che si sempre distinti <strong>per</strong>generosità e spirito di solidarietà, come fu in occasione del disastro del Vajontdel 1963, dell’alluvione del 1966 e del terremoto in Friuli nel 1976.Medesimi sentimenti sono stati poi espressi dal sindaco De Col il quale,dopo aver rammentato che il monumento del “vecio” e del “bocia” allacaserma “Salsa” è ancor oggi un monito valido <strong>per</strong> tutte le generazioni,ha fatto accenno alla bandiera di guerra del 7°: “È la più decorata ditutti i reggimenti alpini e questa notte sarà a fianco del gonfalone della cittàdecorato di medaglia d’oro al valor militare: entrambi oggi rappresentanouna testimonianza del sacrificio di molti e debbono essere visti comesimboli di pace <strong>per</strong> un futuro di pace”.Emozionato il col. Edoardo Maggian al momento della consegna delsigillo della città: “È la terza volta (1910, 1953, 2005) che il nostro reggimentotorna a <strong>Belluno</strong> e s<strong>per</strong>iamo che sia <strong>per</strong> sempre. Da parte nostra assicuroche noi saremo sempre disponibili se ci sarà bisogno della nostra o<strong>per</strong>a”.Era visibilmente commosso anche il presidente della sezione Ana di <strong>Belluno</strong>.Per Arrigo Cadore il momento era l’aprirsi di una nuova e proficua stagione<strong>per</strong> il rapporto tra gli alpini e la città: “Mi auguro che <strong>Belluno</strong> possaaccogliere con amicizia e simpatia le penne nere e le possa far sentire davveroa casa loro”.La Banda ha partecipato a numerose manifestazioninazionali e all’estero, fra le quali,di recente, il 39° Festival internazionale di Monse l’International Art Festival presso il ComandoNato in Belgio, i Giochi mondiali militaridi Zagabria, l’8° Festival Internazionale dibande militari a Vienna. Nel novembre 2003si è esibita in concerto nella nuova Ambasciatad’Italia a Berlino. Il complesso collabora conil Conservatorio “Pollini” di Padova nell’ambitodel corso di direzione di banda.Il coro “Monti del Sole”, da oltre trent’annialla ribalta della coralità bellunese, fu diretto<strong>per</strong> lungo tempo dal suo fondatore GianniD’Incà, poi dal cappellano militare don SandroCapraro e da Paolo Bittante. Da qualche annoil complesso è diretto da Luca Lotto, nel corsodella sua storia vanta due incisioni discografiche,centinaia di concerti in Italia e all’estero.Nel corso della serata al Comunale i duecomplessi hanno eseguito parecchi brani di originemilitare e alpina, non disdegnando qualcheapprezzata digressione nel patrimonio internazionaledella musica e del canto popolarie d’autore. A conclusione il col. Maggian hadonato ai protagonisti del concerto il nuovo“crest” del 7° Alpini.Le iniziative di accoglienza al 7° sono poicontinuate, in altra serata, con un incontro alCentro “Giovanni XXIII”, organizzata dallasezione Ana di <strong>Belluno</strong> e dallo stesso Reggimento,come spiegato in a<strong>per</strong>tura dal presidente ArrigoCadore e dal col. Maggian. La serata aveva<strong>per</strong> obiettivo di far conoscere ai cittadini bellunesiquali sono i compiti svolti dallo storicoreparto alpino nel recente passato. Gran partedella serata è stata così dedicata all’interventodi <strong>per</strong>sonale del 7° nel contingente italianoche ha o<strong>per</strong>ato in missione di pace in Bosniaa cavallo tra il 2004 ed il 2005.Per illustrare il lavoro svolto l’ufficiale addettoall’informazione, capitano Luigi Usai, siè avvalso di vari filmati ed altro materiale audiovisivo,in gran parte inedito, attraverso i qualiegli ha documentato l’o<strong>per</strong>a dei nostri alpininei difficili momenti della ricostruzione materialee morale di una terra dilaniata dalla guerra.Si è partiti proprio da reali scene belliche,girate a Sarajevo ai tempi della guerra degli inizidegli anni ‘90, <strong>per</strong> poi passare a docu-IN MARCIAn. 4 - Dicembre 20057

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