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direzione didattica verbania iii circolo - Terzo Circolo Didattico ...

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<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-20122. IDENTITA' DEL CIRCOLOALUNNISCUOLA DELL'INFANZIAALUNNISCUOLA PRIMARIADOCENTISCUOLA DELL‟INFANZIA+n.1 ins.Religionen.1,5 íns. SostegnoDOCENTISCUOLA PRIMARIA+ n.2 ins. Religionen. 14 ins. Sostegnon. 2 ins. Lingua StranieraPERSONALENON DOCENTE (A.T.A.)n. 222 di cuin. 556 di cuin. 18 in servizio in n. 3 scuolen. 57 in servizio in n. 4 scuolen. 5amministrativin. 101: Sc.Inf. “DELLA ROSSA” PALLANZAn. 73: Sc.Inf. “GABARDI” S. ANNAn. 43: Sc.Inf. “A.ROSSI” SUNAn. 136: Sc.Pr. “GUGLIELMAZZI” PALLANZAn. 191: Sc.Pr. “M.PERON” S. ANNAn. 184: Sc.Pr. “M.TOZZI”di SUNAn. 45 Sc.Pr. di BIENOn. 13per servizi vari presso le scuoleRISORSE STRUTTURALI E STRUMENTALIRISORSE FINANZIARIERISORSE RELAZIONALIPARTNERSRETI- Mense e aule speciali- Biblioteca generale- N.3 laboratori informatici- Palestre, cortili, giardino- Stato- Enti locali- Contributi genitori- Enti locali, Comunità Montane, Ente Parchi- Biblioteca Comunale, Museo del Paesaggio-Ludoteca , Casa del Lago-Parrocchie- A.S.L. 14, ConSerVCO, C.F.P. – C.T.R.- C.N.R. - Istituto Italiano di Idrobiologia- Legambiente, W.W.F., A.R.P.A. C.S.I.- Scuole di Musica Societa‟ sportive CONI- Altre scuole del territorio- Associazioni di volontariato e solidarietà3. ORGANIGRAMMA E FUNZIONIORGANIGRAMMA INTERNOCOLLABORATORI D.SCOORDINATORI DI PLESSOPLESSOPLESSOEZIONECOORDINATORIDI PLESSOCONSIGLIODI CIRCOLOREFERENTI DI PLESSODIRIGENTESCOLASTICOREFERENTI ALLASICUREZZAE FIGURE SENSIBILIRESPONSABILIDI PROGETTOOPERATORITECNOLOGICIDOCENTI CONFUNZIONI OBIETTIVOINCARICHIATADIRETTORE SERVIZIGENERALIED AMMINISTRATIVICOLLEGIODOCENTI2


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-2012L' organigramma viene poi ridefinito dal Dirigente Scolastico in termini di funzionigrammacon l'attribuzione di incarichi s pecif ici.Nell‟ambito dell‟organizzazione del <strong>Circolo</strong> vengono definite le seguenti figure professionali:A) COLLABORATORI Dirigente Scolastico1)Collaboratore vicario :-sostituzione del D.S. in caso di assenza o impedimento-coordinamento rapporti e progetti sul territorioB) INSEGNANTI CON FUNZIONI STRUMENTALI PER LAREALIZZAZIONE DEL POFLa complessità degli interventi- educativi e didattici (progetti di <strong>Circolo</strong> e progetti in rete per la gestione delle diversità edell'handicap, per l‟ed. alla salute e per l‟integrazione degli alunni stranieri ).- formativi (aggiornamento e ricerca)- di relazione (rapporti con interlocutori esterni, altre scuole, famiglie)esige l'attivazione di FUNZIONI, finalizzate al coordinamento delle attività previste in questoP.O.F. e qui raggruppate nelle seguenti aree:AREA 1 :COORDINAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA-Coordinamento organizzativo e educativo/ didattico attività scuola dell‟infanzia .AREA 2: SPERIMENTAZIONE DEI NUOVI CURRICOLI-Coordinamento delle attività di sperimentazione e di formazione relative alle strategiedidattiche finalizzate alla sperimentazione dei curricoli in applicazione delle Indicazioninazionali -Referente INVALSIAREA 3:SICUREZZA-Svolgimento dei compiti dl Responsabile del servizio di protezione e prevenzioneAREA 4: SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI-Progettazione, coordinamento e monitoraggio interventi per migliorare lo “star bene ascuola”degli attori del progetto educativo nella scuola primaria.-Coordinamento gruppo di lavoro per la prevenzione del disagio scuola primaria .AREA 5 :CONTINUITA’-ACCOGLIENZA:Supporto, coordinamento e monitoraggio progetti di continuità educativa e disciplinare peranni ponte scuola dell‟infanzia-scuola primaria-scuola secondaria di 1° grado e progettoaccoglienza.AREA 6: INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI E SOSTEGNO FASCE DEBOLI- Supporto, coordinamento e monitoraggio progetti sul territorio con Istituzioni scolasticheEnti, Associazioni per l‟integrazione degli alunni stranieri e per l‟educazione alla saluteC) INSEGNANTI CON FUNZIONI INTERMEDIE- Collaboratori di plesso: n.1 per plesso-Preposti ai Servizi di Protezione e Prevenzione: n.1 per plesso (vedi gruppolavoro Sicurezza)- Operatori tecnologici: n. 2unità di personale docente costituenti anche laredazione del sito web del <strong>Circolo</strong> www.terzo<strong>circolo</strong>.comune.<strong>verbania</strong>.it- Coordinatori di Progetto (vedi schede di progetto).4. DOCUMENTAZIONE ORGANIZZATIVA E DI RIFERIMENTO3


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-2012I documenti organizzativi e di riferimento del <strong>Circolo</strong> sono:- REGOLAMENTO - PROCEDURE- CARTA DEI SERVIZIDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI- PIANO D‟EMERGENZA PIANO DI EVACUAZIONEPROCEDURE DI PRONTO SOCCORSO- MANUALE DELLA SICUREZZA- POLICY TIC –DOCUMENTO PROGRAMMATICOSICUREZZA (PRIVACY)5. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVOII <strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III, considerando l'intervento educativo e didattico unprocesso mai definito in termini I di possibilità, di esperienza e di crescita pone qualebase educativa del servizio da offrire alla propria utenza :- coerenti situazioni di esperienza, relazione, confronto, elaborazione del pensiero,azione,esplorazione e ricerca- organizzazione di un ambiente di apprendimento che favorisca lo “star bene ascuola”- perseguimento delle finalità formative e conseguenti strategie così articolate :COMPETENZEIDENTITA' ED operare scelteAUTONOMIApersonali assumersiresponsabilità stare bene con gli altri riconoscere la propriacorpo-reità comevaloreORIENTAMENTO gestire il proprioprogetto di vitaCONVIVENZACIVILEPADRONANZA DISTRUMENTICULTURALIcoesisterecondividereessere corresponsabilipossedere conoscenzee abilità per leggere egovernare l'esperienzaDESCRITTORIsi pone problemiesprime giudizi personaliipotizza e attua percorsi risolutiviprende coscienza delle propriepotenzialità motorie, emotive, relazionaliopera scelte e prende decisioniprende iniziativeeffettua previsioniriconosce le proprie potenzialitàè consapevole della differenza esistentetra risultati sperati e risultati ottenuticomprende e rispetta il punto di vistadegli altriaccetta compiti di ruolosvolge compiti di ruoloriconosce e rispetta il valore delle regolerispetta il bene comuneè consapevole delle conoscenzeacquisiteè consapevole delle abilità raggiunteutilizza conoscenze e abilità per risolverei problemi6. SCELTE METODOLOGICHE E ORGANIZZATIVE DI PROGETTA-4


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-2012ZIONE PER “INSEGNARE AD APPRENDERE E DIVENIRECOMPETENTI”6.1. GENERALITA’II processo di realizzazione dell' intervento formativo si fonda, in tutte le scuole del <strong>Circolo</strong>,sulle indicazioni per il curricoloA) COMPETENZE TRASVERSALI (abilità concettuali, logiche, operative, comunicativecomuni ad ogni campo di apprendimento)B) TRAGUARDI previsti al termine della scuola dell‟infanzia e della scuola primariaC) CRITERI finalizzati al raggiungimento delle FINALITA‟;valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunniattuare interventi adeguati nei riguardi delle diversitàfavorire l‟esplorazione e la ricercaincoraggiare l‟apprendimento cooperativopromuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendererealizzare percorsi in forma di laboratorio6.2. PIANIFICAZIONELa pianificazione della vita scolastica prevede:- formazione delle sezioni e delle classi e attuazione del Progetto Accoglienza “PrimiGiorni”, con scaglioni di inserimento per la Scuola dell'Infanzia e con turni di orario ridottoper la Scuola Primaria.- comunicazione alle famiglie relativamente al curricolo definito nell‟istituzione scolasticaper classi parallele- prima riflessione sulle scelte educativo-didattiche in base al numero degli alunni e ai datidi verifica del P.O.F. dell'anno precedente- formazione delle classi 1 e della Scuola Primaria nel mese di settembre, dopo le prime duesettimane di lezione.Su queste basi ogni team docente, anche attraverso un'attenta fase di coordinazione congli altri team della propria scuola, procede, nel primo mese di lezione, alla progettazionedelle unità di apprendimento.6.3. Organizzazione del curricoloIl curricolo relativo alla scuola dell‟infanzia ed alla scuola primaria viene elaborato attraverso: procedura di programmazione attraverso le unità di apprendimento verifica e valutazione del percorso scolastico dell‟alunno monte ore settimanale indicativo per le attività disciplinariDISCIPLINE classe 1 a classi 2 a -3 a classi 4 a -5 aRELIGIONE 2 2 2LINGUA INGLESE 1 2 (3 nella cl. 3 a ) 3LINGUA ITALIANA 7 6.30 6MATEMATICA 7 6.30 6SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALE E2 2 2TECNOLOGIASTORIA 2 2 2GEOGRAFIA 2 2 2CORPO MOVIMENTO E SPORT 2 2 2MUSICA 1 1 1ARTE E IMMAGINE 1 1 1LABORATORI 4.15 4.15 4.15TOTALE 31.15 31.15 31.156.4. PROGETTAZIONE ANNUALE SCUOLA DELL’INFANZIA5


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-2012UNITA' DI APPRENDIMENTO (UU.AA.)ITER PROCEDURALEFASE PROGETTUALE- RILEVARE I BISOGNI FORMATIVI GENERALI(GRUPPO SEZIONE, GRUPPO DI ALUNNI)- MATURAZIONE DELL'IDENTITA'- CONQUISTA DELL'AUTONOMIA- SVILUPPO DELLA COMPETENZA-EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA- RECEPIRE I BISOGNI ESPRESSIDAGLI ALUNNI- DECLINARE E CONDIVIDERE CONLE FAMIGLIE I BISOGNI INDIVIDUATI-INDIVIDUARE E SCEGLIERE UN ITER DI APPRENDIMENTO ARMONICOE ARTICOLATO, IN LINEA CON LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI,RISPONDENTE AI BISOGNI FORMATIVIDALL'OBIETTIVO FORMATIVO … ALTEMA E CONTENUTO DELL'UNITA' DIAPPRENDIMENTOINDIVIDUARE LECOMPETENZE FINALI DIAPPRENDIMENTOSTESURA DEL PIANO PROGETTUALE (UU.AA.) DEFINENDO: obiettivi formativi generali obiettivi di apprendimento attività specifiche metodi, strumenti, organizzazione eventuali piani personalizzati (rivolti ad alunni portatori di handicap o in situazione disvantaggio).ITER PROCEDURALEFASE ATTUATIVAOSSERVAZIONEE VERIFICAPERIODICAALUNNI:CONTROLLO DI:PROCESSICOMPETENZEABILITA'IMPIANTO (UU.AA.):CALIBRATURA TEMPIORGANICITA'ARTICOLAZIONEASPETTI ORGANIZZATIVIOSSERVAZIONEE VALUTAZIONEIN INGRESSO- INITINERE-FINALE- FINALEVALUTAZIONE SCUOLA INFANZIA: osservazione sistematica aggiustamento in itinere delle proposte educativo-didattiche bilanci finali per la verifica del percorso effettuato dall‟alunnoSi assume la valutazione come strumento di conoscenza ,di regolazione dell‟interventoeducativo –didattico e di certificazione dei risultati operata dai docenti sia a livelloindividuale che collegiale e con modalità collegate al tipo di attività posta in essere.6.5. PROGETTAZIONE ANNUALE SCUOLA PRIMARIA6


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-2012UNITA' DI APPRENDIMENTO (UU.AA.)ITER PROCEDURALEFASE PROGETTUALERILEVARE:- I BISOGNI FORMATIVI PRIORITARIDEL GRUPPO DI RIFERIMENTO (CLASSE,SINGOLI, GRUPPI DI LAVORO- OBIETTIVI FORMATIVI GENERALIOBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO- POSSIBILE ASSUNZIONE DI PROGETTI ESTERNIPERTINENTI AI BISOGNI INDIVIDUATI- QUADRO ORARIO MINIMO DELLE DISCIPLINE ERELATIVA QUOTA DI FLESSIBILITA'- RECEPIRE I BISOGNI ESPRESSIDAGLI ALUNNI- DECLINARE E CONDIVIDERE CONLE FAMIGLIE I BISOGNI INDIVIDUATIINDIVIDUARE E SCEGLIERE UN ITER DI APPRENDIMENTOSIGNIFICATICO, ORGANICO, ARTICOLATO E IN LINEA CON LE NUOVEINDICAZIONI NAZIONALI, RISPONDENTE AI BISOGNI FORMATIVICONDIVISIDALL'OBIETTIVO FORMATIVO … ALTEMA E CONTENUTO DELL'UNITA' DIAPPRENDIMENTOINDIVIDUARE LECOMPETENZE FINALI DIAPPRENDIMENTOSTESURA DEL PIANO PROGETTUALE (UU.AA.) DEFINENDO: obiettivi formativi generali obiettivi di apprendimento attività specifiche eventuali piani personalizzati (rivolti ad alunni portatori di handicap o in situazione disvantaggio).ITER PROCEDURALEOSSERVAZIONEE VERIFICAPERIODICAFASE ATTUATIVAALUNNI:CONTROLLO DI:PROCESSIINTERIORIZZAZIONE OBIETTIVI FORMATIVICOMPETENZE DISCIPLINARI RAGGIUNTEIMPIANTO (UU.AA.):CALIBRATURA TEMPIORGANICITA'ARTICOLAZIONEASPETTI ORGANIZZATIVIOSSERVAZIONEE VALUTAZIONEin ingresso -initinere-finale7. VALUTAZIONEsi individuano 3 concetti fondamentali alla base della valutazione:1)osservazione 2) aggiustamento in itinere di proposte educative e di percorsi diapprendimento 3)bilanci finali per la verifica degli esiti formativi,della qualità dell‟attivitàeducativo/<strong>didattica</strong> e del significato globale dell‟esperienza scolastica.Le docenti del <strong>circolo</strong> si attivano per orientare il curricolo verso una valutazione dellecompetenze : verranno elaborate collegialmente rubriche valutative da sperimentareattraverso un compito autentico nelle varie classi.7


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-2012La valutazione viene quindi intesa come momento formativo fondamentale dell‟itinerariopedagogico/didattico nel quale gli obiettivi cognitivi ed operativi concorrono alraggiungimento dei traguardi formativi.Alle insegnanti compete la scelta effettuata collegialmente dei criteri fondamentalidocimologici e la cura della documentazione <strong>didattica</strong>.La valutazione sulla scheda non è solo la media matematica dei voti delle verifiche ma èla sintesi di molti fattori che vengono di seguito ricordati :punto di partenza dell‟alunno-motivazione-impegno-partecipazione-interesseatteggiamentonei confronti della materia-processi di apprendimento-risultati proveoggettive -capacità di trasferire in altri contesti le competenze acquisite.Nelle esercitazioni la valutazione sarà espressa con un giudizio analitico che rendal‟alunno consapevole del suo percorso di apprendimento ponendosi come incentivopositivo.Nelle verifiche e sulla scheda di valutazione ivoti saranno espressi in decimi con unascala da 5 a 10 per gli alunni delle classi 1^,2^.3^ e da 4 a 10 per gli alunni delle classi4^ e 5^ con la sufficienza a partire dal 6.Le prove di verifica bimestrali saranno valutate con i seguenti livelli:Voto in decimiLivelli di riferimento4 Mancato raggiungimento degli obiettivi;indica una notevole distanzadall‟obiettivo considerato nei suoi aspetti essenziali5 Mancato raggiungimento degli obiettivi ,;indica una distanzadall‟obiettivo considerato nei suoi aspetti essenziali6 Raggiungimento parziale degli obiettivi ;abilità parzialmente acquisita7 Raggiungimento degli obiettivi ;abilità acquisita,ma non stabile8 Complessivo raggiungimento degli obiettivi,abilità stabili9 Pieno raggiungimento degli obiettivi secondo la quasi totalità degliindicatori;abilità stabile,corretta e autonoma10 Pieno raggiungimento degli obiettivi secondo la totalità degliindicatori;abilità stabile,corretta e autonoma8. LA PROGETTAZIONELa PROGETTAZIONE rappresenta un elemento importante di questo <strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> e siconcretizza anche in attività di RICERCA-AZIONE, intesa come operazione di costruzione diconoscenze e competenze raggiunte sul campo per trovare le risposte ai problemi darisolvere. La compresenza dei docenti consente attività mirate e individualizzate nonché lapartecipazione ad iniziative del territorio e alle visite guidate rispondenti a qualificati obiettivipedagogico didattici. La particolare situazione caratterizzata da ristrettezze finanziarie rendecomunque indispensabile in caso di assenza del personale l‟utilizzo delle ore dicontemporaneità per la sostituzione fino a 5gg. secondo il quadro definito a livello di plesso esecondo la contrattazione integrativa d‟istituto.I progetti formativi sono destinati sia agli ALUNNI che agli INSEGNANTI.Le FINALITA’ alle quali i progetti destinati agli alunni devono rispondere sono:a) coordinazione trasversale dei saperib) realizzazione della continuità verticalec) partecipazione alla vita e alle iniziative dell‟ambiente di appartenenza8


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-2012d) integrazione culturalee) diversificazione degli iter formativif) supporto a particolari esigenze di alunni in situazione di disagiog) risposta ad esigenze di specifiche fasce di età e di pari opportunità fra i sessiLe FINALITA’ alle quali i progetti destinati ai docenti devono rispondere sono:a) potenziamento delle competenze professionali come facilitatori di processib) arricchimento di competenze psicopedagogiche che favoriscano l‟ascolto e il dialogoc) realizzazione del nesso teoria-prassi attraverso la ricerca-azione e il lavoro sul campod) miglioramento della <strong>didattica</strong> attraverso un percorso formativo in continuitàe) trasformazione e qualificazione del gruppo in una comunità di ricerca in un clima dicollaborazione e corresponsabilità.9. LA QUALITA’L'istituzione scolastica eroga un servizio delicato e fondamentale per la società eper i diretti interessati: le “parti interessate” sono sia esterne che interne, vale adire gli alunni, le famiglie, gli enti istituzionali ed economici, sociali e culturali cheoperano sul territorio (“clienti esterni”) e il personale del <strong>Circolo</strong>, variamenteinterrelati tra loro.La scuola si dota di una strategia per il collegamento periodico e secondo necessità con tuttele parti interessate operanti nel proprio bacino di utenza. Naturalmente nella sua azione lascuola si avvale di tutte le prerogative e competenze che l'ordinamento consente, inparticolare quelle definite nel D.P.R. n.275/99 in merito all'autonomia organizzativa e<strong>didattica</strong>.II presente Piano dell'Offerta Formativa conferma e rafforza il proprio significato inpresenza di un'attenta analisi di valutazione di:- efficienza ed efficacia dei processi realizzati nella scuola per raggiungere le finalitàassunte e dichiarate- prodotti ottenuti in termini di qualità della formazioneI dati raccolti avranno lo scopo di orientare le risorse umane operanti verso livelli diqualità sempre più alti.In questo senso l'operazione valutativa ha il compito di:- coinvolgere il maggior numero di operatori scolastici- coinvolgere il maggior numero di utenti- comprendere il maggior numero di variabili organizzative- comprendere il maggior numero di variabili di processoper produrre sviluppo, cioè cambiamento, in <strong>direzione</strong> della qualità.PROGETTO SPECIFICOPER IL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO progetto n.1Responsabile o referente: Dirigente scolastico e staff di <strong>circolo</strong>Obiettivimigliorare continuamente tutte le attivitàassicurare la qualità attraverso la costante sensibilízzazione delpersonaleprestare la massima attenzione a tutti i processi che coinvolgonol'utenza fare prevenzione in ogni settoreutilizzare la metodologia PDCA (plan-do-check-act)assicurare la formazione continua del personaleDestinatariUTENZA INTERNA ED ESTERNAMetodologieriunioni di staff, monitoraggio, documentazione “buone pratiche”DurataPluriennaleOperatoriFunzioni strumentali, coordinatori di plesso, collaboratori D.S., espertiBeni e serviziRisorse finanziarie Fondo di Istituto9


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-201210. ACCOGLIENZA E CONTINUITA’ DIDATTICAI processi di accoglienza e continuità <strong>didattica</strong> nelle scuole del <strong>Circolo</strong> sono previsti secondole seguenti procedure operative.10.1. ACCOGLIENZAINDIRIZZOMETODOLOGICOMIRATO A FAVORIRE:- L'INSERIMENTO DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLADELL'INFANZIA- IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELL'INFANZIA ALLASCUOLA PRIMARIA- L'INGRESSO DELLA FAMIGLIA NELLA CONDIVISIONE DISISTEMI EDUCATIVI ED ORGANIZZATIVISCOPO PRINCIPALEFINALITA'PROMUOVERE UN CLIMA RELAZIONALE ED EMOTIVORISPONDENTE AI BISOGNI DEL BAMBINOLA COMMISSIONE CONTINUITA' -IL COLLEGIO DEI DOCENTI IL CONSIGLIO DI CIRCOLODELINEANO MODALITA'OPERATIVE E LINEE METODOLOGICHE NEI PROGETTI“PRIMI GIORNI”PER LA SCUOLA DELL'INFANZIA“COSTRUENDO LA RELAZIONE...”PER LA SCUOLA PRIMARIAREALIZZAREE L‟ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI E DELLE FAMIGLIEALUNNIFAMIGLIE- CREARE CONDIZIONI RELAZIONALI FAVO-REVOLI ALLA RECIPROCA CONOSCENZA- ORGANIZZARE E CALIBRARE TEMPI E RI-SORSE IN FUNZIONE DEI BISOGNI DELBAMBINO- PENSARE ED ALLESTIRE AMBIENTI ACCO-GLIENTI E FUNZIONALI- PRESENTARE IL PROGETTO ACCOGLIENZANELLE LINEE METODOLOGICHE ED ORGANIZZA-TIVE (ASSEMBLEA INIZIO ANNO SCOLASTICO)- INIZIARE CON LA FAMIGLIA IL PERCORSO DICONDIVISIONE EDUCATIVA E DIDATTICA ATTRA-VERSO UN PRIMO SCAMBIO DI OSSERVAZIONISUGLI ESITI DELL'ESPERIENZAL'ACCOGLIENZA PREVEDE:- NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA ORARIO ANTIMERIDIANO PER TUTTI GLI ALUNNI NELCORSO DELLA PRIMA SETTIMANA, INSERIMENTO GRADUALE E SCAGLIONI DI INGRESSO- NELLA SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE CONGIUNTA DEL TEAM DOCENTI COIN-VOLTO PER ALMENO 3 SETTIMANE E CON SUPERVISIONE DELLA PSICOPEDAGOGISTA- FORMULAZIONE DI OSSERVAZIONI MIRATE CHE CONSENTANO UNA PIU‟ EQUILIBRATAFORMAZIONE DELLE CLASSI ED UNA PROGETTAZIONE PIU‟ ADERENTE AI BISOGNI- IL NUCLEO CENTRALE DELLA PROPOSTA OPERATIVA E' COSTITUITO DALLA FIABA CHEMIRA AD UN APPROCCIO RASSICURANTE ALLA NUOVA ESPERIENZA SCOLASTICA10


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-201210.2. CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICAIL COLLEGIO DOCENTIIL CONSIGLIO DI CIRCOLOLA COMMISSIONE CONTINUITA‟PIANIFICANO E COORDINANO LE ATTIVITA' FINALIZZATE:- AD OTTIMIZZARE QUASI “FISIOLOGICAMENTE” LA COLLABORAZIONE SCUOLA FAMIGLIA- A FAVORIRE I PERCORSI DI PASSAGGIO TRA DIVERSI ORDINI DI SCUOLA:- A COORDINARE INFORMAZIONI E CALENDARIZZARE INCONTRI- AD ELABORARE E PRODURRE DOCUMENTAZIONE PER MONITORARE ATTIVITA' ED ESPERIENZEPROGETTANDOINIZIATIVE DI INCONTRO CON LE FAMIGLIE, ASSEMBLEE DI CLASSE, INTERSEZIONI,INCONTRI INDIVIDUALI, GRUPPI DI LAVOROVOLTI A FAVORIRE E MIGLIORARE LA CONDIVISIONE EDUCATIVA E DIDATTICALA FAMIGLIA E LA SCUOLA REALIZZANO INSIEME UN PERCORSO DI DOCUMENTAZIONE (DIVALUTAZIONE ED ORIENTAMENTO) UTILE STRUMENTO FINALIZZATO A COGLIERE INSIEME IPROCESSI DI SVILUPPO DEL BAMBINO, CALIBRANDO OPPORTUNI INTERVENTI COORDINATILA COMMISSIONE CONTINUITA'- RECEPISCE I DOCUMENTI ELABORATI DALLE COMMISSIONI DI LAVORO- MONITORA LE OPERAZIONI DI COMPILAZIONE AL FINE DI PROMUOVERE LA CONOSCENZADEL BAMBINO E LA CONDIVISIONE EDUCATIVA- L'ACCOGLIENZA E IL PASSAGGIOPROGETTO SPECIFICOCONTINUITA’ - ACCOGLIENZA progetto n.2Responsabile o referente: FUNZIONE STRUMENTALE POFObiettivi Accoglienza: progettare, monitorare, documentare l‟inserimento degli alunni nella Scuola dell'Infanzia il passaggio dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Primaria l'ingresso della famiglia nella condivisione di sistemi educativi edorganizzativi Continuità: ottimizzare la collaborazione scuola famiglia favorire i percorsi di passaggio tra diversi ordini di Scuola (nidod‟infanzia -sc. dell'Infanzia – Primaria, Primaria - Secondaria diprimo grado) coordinare informazioni e calendarizzare incontri elaborare e produrre documentazione al fine di monitorare attivitàed esperienzeDestinatariAlunni e famiglieMetodologiericerca-azioneDurata Accoglienza:primo periodo dell'anno scolastico (settembre-ottobre)monitoraggio: novembre - aprile Continuità:secondo quadrimestre per classi/sezioni in uscitaattività di collegamento iniziale nell'Accoglienza classi primeOperatoricontatto e collaborazione con le Scuole Secondarie di 1° grado delterritorio e con il nido comunaleBeni e serviziAcquisto materiale di consumo e bibliografico11


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-2012Le iniziative nell‟ambito dei processi di continuità ed accoglienza sono temporalmenteschematizzabili nel seguente “Calendario della continuità”.10.3CALENDARIO DELLA CONTINUITA’SETTEMBRECONTINUITA’ ORIZZONTALE CONTINUITA’ VERTICALE PROGETTI SPECIALIProgetto AccoglienzaScuola Infanzia:frequenza graduale su 2settimane dei bambini di 3 anni einserimento scaglionato in 2gruppi per sezioneScuola Primaria:per bambini classi 1 e nella primasettimana frequenza ridotta (solomattina) senza pranzoOTTOBRENOVEMBREDICEMBREAssemblee di continuitàeducativa Scuole Infanzia ePrimaria con genitori (elezionirappresentanti)Interplesso(Scuola Infanzia e Primaria)Interclasse – Intersezione conrappresentanti dei genitoriIncontri individuali con i genitoriPresentazione delle scuole aigenitori dei futuri allieviGruppo HInserimento bambini portatori dihandicapIncontri Scuola Primaria –Scuola secondaria 1° grado perscambio informazioniInvito per nuovi iscritti ScuolaPrimaria e Scuola dell‟InfanziaGENNAIOFEBBRAIOMARZOAssemblee di continuitàeducativa Scuole Infanzia ePrimaria con genitoriPresentazione schede e/ocolloqui individuali per genitoriScuola Infanzia e PrimariaInterplesso(Scuola Infanzia e Primaria)Interclasse – Intersezione conrappresentanti dei genitoriEsperienze anni ponte ScuolaPrimaria - Scuola Secondaria 1°gradoIncontro Gruppo HEsperienze anni ponte ScuolaInfanzia – Scuola PrimariaProgetto anni ponte ScuolaPrimaria – Scuola Secondaria 1°gradoGiornata della scuola apertaAPRILEProgetto anni ponte ScuolaInfanzia – Scuola PrimariaMAGGIOInterclasse – Intersezione conrappresentanti dei genitoriIncontri di continuità tra classi 5 eScuola Primaria e ScuolaSecondaria 1° grado per nuoviiscrittiIncontro Gruppo HAssemblea genitori nuovi iscrittiScuola. Dell‟Infanzia e classe 1°Scuola PrimariaGIUGNOInterplesso(Scuola Infanzia e Primaria)Presentazione schede e/ocolloqui individuali per genitoriScuola Infanzia e PrimariaIncontri di continuità tra ScuolaInfanzia e Scuola Primaria pernuovi iscritti e per formazioneclassi/sezioniVisita alle sc. dell‟infanzia sez.anni 5 da parte dei docenti sc.primaria12


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-201211. INTEGRAZIONEL'individualizzazione degli interventi educativo-didattici è richiesta dalle diversità e dalledisuguaglianze degli alunni e ha lo scopo di garantire a tutti opportunità diverse edifferenziate per giungere al riconoscimento del sé e all'armonizzazione delle diversità, inmodo che ciascuna sia valorizzata e messa a frutto per tutto quello che può dare al singolo ealla comunità.INDICAZIONI DI PERCORSOII GRUPPO H e la Psicopedagogista, insieme agli insegnanti di classe, concordano lineeprogrammatiche di intervento per la <strong>didattica</strong> e per l‟organizzazione che tengano conto di:- gradualità concordata con gli esercenti la patria potestà dell‟inserimento in relazione aibisogni dell'alunno (tempi e spazi);- attenzione all'aspetto affettivo relazionale come condizione per un inserimento costruttivo;- verifica approfondita delle potenzialità psico-fisiche;- utilizzo intensivo delle compresenze destinato alla gestione della fase iniziale diosservazione;- osservazione sistematica e documentata.II percorso dell'integrazione sarà programmato condotto e verificato in collaborazione con gliEnti esterni alla scuola secondo il dettato delle vigenti disposizioni legislative:Per tali scopi è istituito, con personale del <strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong>, il cosiddetto “Gruppo H”, cosìcomposto:a)n. 1 sezione scuolaInfanziab) classi 1-2- 3-4-5 scuolaprimariaPsicopedagogistan. 1 docente per sezione/classe con presenza di alunniportatori di handicapPROGETTO SPECIFICOINTEGRAZIONE progetto n.3Responsabile o referente:ObiettiviDestinatariPSICOPEDAGOGISTA- favorire l'integrazione nel gruppo classe- migliorare l'apprendimento- aumentare l'autonomia personale e organizzativa- promuovere un'azione coordinata tra gli Enti che intervengono nelprocesso di integrazioneAlunni e docenti interessatiMetodologieincontri di inizio quadrimestre e di fine anno tra docenti, specialisti efamiglie per progettazione comune e verifica finalerapporti informali nel corso dell'annoprevisti incontri progettuali con servizi attivi nel territorio e conesercenti la patria potestàDurataPluriennaleOperatori Gruppo H:Gruppo sperimentale per la prevenzione dei disturbi del linguaggio<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania IServizio di Neuropsichiatria Infantile e altri servizi operanti sulterritorio (Istituto Sacra Famiglia – Intra, Centro A.I.A.S. Gravellona)Beni e serviziRiviste specializzate-sussidi specifici -materiale di documentazione13


12. LA SICUREZZA<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-2012La sicurezza rappresenta uno degli elementi più importanti per assicurare alla scuola unregolare e sereno svolgimento dell'attività educativa e <strong>didattica</strong>, garantendo da una partel'incolumità delle persone e dall'altra l'assenza di pericoli nei luoghi frequentati.II concetto di sicurezza è stato poi sviluppato con l'istituzione di determinate funzioni e con losvolgimento di particolari compiti, tra i quali un'importanza peculiare riveste la progettazioneeducativa di attività su! tema.È stato istituito il SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE, presieduto dal DirigenteScolastico e composto dal responsabile del servizio di protezione e prevenzione, dai prepostialla sicurezza e dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.II Servizio di Protezione e Prevenzione ha adottato misure idonee, a livello gestionale edorganizzativo, al fine di affrontare adeguatamente eventi accidentali e pericolosi:- Documento di valutazione dei rischi- Piano di evacuazione- Procedure di pronto soccorsoTutti i documenti elaborati vanno a costituire il PIANO DI EMERGENZA il cui scopo è dareinformazioni sulle azioni che devono essere messe in atto dal personale allo scopo di:- salvaguardare e tutelare l'incolumità delle persone- assistere le persone coinvolte nell'emergenza- proteggere i beni e tutelare l'ambienteII lavoro del Servizio di Protezione e Prevenzione comporta anche l'organizzazione di corsi diformazione, di autoformazione e di vero e proprio addestramento (addetti antincendio) e ilcoinvolgimento degli alunni nelle varie attività relative al tema “Sicurezza”, nonché ilmonitoraggio continuo e attento della situazione sicurezza degli edifici scolastici e dellecondizioni di lavoro del personale e degli utenti, al fine di segnalare all'Ente localecompetente (proprietario degli edifici) tutti gli interventi necessari a garantire condizioni disicurezza.PROGETTO SPECIFICOSICUREZZA NELLA SCUOLA progett o n.4Responsabile o referente: Dirigente Scolastico e RSPPObiettivifavorire lo sviluppo della cultura della sicurezzaintegrare le diverse aree e funzioni dell‟organizzazioneistituire procedure adeguate per affrontare l‟emergenzamonitorare periodicamente tutto il “sistema sicurezza”programmare l‟informazione e la formazioneDestinatariTutta la comunità scolasticaMetodologieriunioni periodiche Servizio Protezione Prevenzionemonitoraggiodocumentazione e diffusione “buone pratiche”richiesta interventi Ente localecoinvolgimento di tutto il personale e degli alunni ( policy sicurezza)DuratapluriennaleOperatorin.8 docenti preposti al Servizio di Protezione e Prevenzione + figuresensibiliRAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA-RESPONSABILE DEL S.P.P.supporti di consulenza: A.S.L. 14 – VV.F. – A.R.P.A.-SPRESALsupporti per la manutenzione degli edifici: ente locale proprietarioBeni e serviziRete di scuole per la sicurezza-convenzioni-14


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-201213. DIDATTICA LABORATORIALE E DISCIPLINAREII problema di controllare, conoscere, rinforzare, sviluppare, utilizzare la motivazione èun'importante esigenza che la scuola attuale si trova ad affrontare, perché senzacoinvolgimento diretto nel processo di apprendimento non è possibile realizzareapprendimento.Pare importante, come scuola, creare condizioni per ottenere la partecipazione attiva delbambino, perché se l'allievo non è presente e interessato, quindi motivato, non esistestrategia <strong>didattica</strong> che funzioni.Il LABORATORIO rappresenta un ambiente che da sostegno all'apprendimento e che creanel bambino la motivazione ad intraprendere le attività.Nel P.O.F. vengono inseriti numerosi laboratori, organizzati per gruppi, classi, plessi ed altroperché si ritiene importante che i bambini sperimentino differenti attività di laboratorio.Infatti il clima che vi si respira è qualcosa di diverso da quello dell'aula:- è pratico nel senso che si fa con le mani, e per i bambini la maggior parte degliapprendimenti passa attraverso la manipolazione;- è stimolante perché ci si trova di fronte a situazioni-problema motivanti, che inducono laricerca individuale e/o di gruppo.Per l'insegnante è importante essere consapevole del ruolo di guida, che offre sostegno manon soluzioni. All'interno delle attività laboratoriali anche i bambini che non trovano spazi direalizzazione soddisfacente in altri contesti scolastici possono ottenere successi condivisi e,in questo modo, migliorare la propria autostima e il proprio “star bene a scuola”.PROGETTO SPECIFICOPER VIVERE LA CULTURA progetto n.5Responsabile o referente: ogni scuola esprime propri responsabili, con compiti di coordinazione edocumentazione, in collaborazione con tutti i docenti attivi nel progettoElencazione progetti: comprende i singoli progetti che ogni scuola organizza e gestisce al suointerno, interpretando i bisogni specifici e valorizzando le competenzepresenti nelle proprie realtà Scuola Primaria “M.Peron” Sant‟Anna: Scuola Primaria “Guglielmazzi” Pallanza Scuola Primaria “M.Tozzi” Suna Scuola Primaria Bieno Scuola Infanzia “Gabardi” Sant‟Anna Scuola Infanzia “Della Rossa” Pallanza Scuola Infanzia “A,Rossi” SunaObiettivi verticalizzazione delle esperienze operative (ampliamento dellasocializzazione)obiettivi generali del processo formativo:convivenza civile: coesistere – condividere - essere corresponsabiliDestinatariAlunni del <strong>circolo</strong>MetodologielaboratoriDuratapluriennaleOperatoridocenti delle classi, esperti esterniBeni e serviziMateriale di consumo vario15


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-201214. SCUOLA E TERRITORIOConsapevole che l'apprendimento è un fenomeno pluridimensionale, al quale partecipanonumerosi soggetti, la scuola non può prescindere dal creare continui collegamenti con lealtre agenzie educative che, oltre alla famiglia, partecipano all'educazione dei bambini.La scelta del <strong>Circolo</strong> di intraprendere numerosi progetti di lavoro con il territorio ha questamotivazione e si pone come priorità quella di stabilire un rapporto di sinergia edintegrazione con esso nelle sue più diverse manifestazioni, dall'ambiente alla storia focale,dallo sport alla musica, dagli enti locali alle associazioni culturali. Alcuni di questi sonoprogetti di rete, nei quali si mettono in atto strategie di <strong>didattica</strong> cooperativa e di peereducation,già ampiamente sperimentate con successo negli anni passati. Altri progetti siavvalgono delle specifiche competenze di educatori di enti territoriali, che apporterannonuovi stimoli alla proposta educativa del <strong>Circolo</strong>.Se si ritiene che la conoscenza nasca dalla realtà che ci circonda, dal nostro ambiente, dalnostro territorio, e si presenti in maniera olistica, la scelta educativa del nostro Istituto diampliare gradualmente il ventaglio delle proposte da inserire nel P.O.F. annuale mira allaformazione globale, totale dell'alunno con il contributo di tutti. La scuola si assume quindi ilruolo di vagliare e coordinare le varie proposte per determinare un loro profilo coerente.PROGETTO SPECIFICOPROPOSTE CULTURALI DEL TERRITORIO progetto n.6Responsabile o referente: FUNZIONE STRUMENTALE POFElencazione progetti: Amico sport, Scuola e sport, Musica a scuola, Arte a scuola,Visiteguidate d'istruzione, Educazione stradale, C.C.R, Insieme sidanza,progetti CSI e variObiettiviarricchire l'offerta formativa curricolare offrendo agli alunni un'ampiagamma di proposte motorie, musicali e culturali fra quelle ritenute piùadatte alle diverse età dei bambini di Scuola dell'Infanzia e Primaria ed inlinea con i percorsi educativi e didattici che il <strong>Circolo</strong> sta seguendoDestinatariALUNNI DEL CIRCOLOMetodologieDidattica laboratorialeDuratapluriennaleOperatoriinsegnanti delle classi interessateCONI e società sportive del territorio .esperti esterni per Amico Sport (Istruttori ISEF), cooperative variePolizia Municipale ed educatori C.C.R. del Comune di Verbania,educatori AGESCI, Provincia V.C.O.; ArciNova-La casa dellago,Acquamondo-Piscina Comunale-LudotecaBeni e serviziII Comune di Verbania finanzia i progetti "Amico Sport" e C.C.R.I costi dei corsi di musica / danze popolari,nuoto e delle visite guidatesono a carico dei genitori Finanziamento regionale per incentivare lapratica motoria e sportiva nelle scuole16


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-201215. PER ESSERE CITTADINI DEL MONDOIl costante perseguimento di un miglioramento delle competenze educative e didattiche deidocenti attraverso il metodo della ricerca-azione e la <strong>didattica</strong> per progetti è di introduzioneun po' più recente, ma ormai ugualmente radicato nella prassi del <strong>Circolo</strong> e presuppostonecessario ed indispensabile per l‟educazione di bambini con radici culturali diverseLa scuola si fa carico, inoltre, di educare al confronto interculturale che significa innanzituttofar crescere la capacità di de-centrarsi dal proprio punto di vista, imparando a considerare ilproprio modo di pensare non l‟unico possibile o legittimo ma uno fra molti.Il valore antropologico del decentramento sta tutto nel cammino di uscita dall‟egocentrismo edall‟etnocentrismo…il decentramento contiene in sé un antidoto necessario all‟intolleranzaed al razzismo. E‟ un tirocinio democratico, un allenamento per imparare ad accettare laparzialità della propria verità.PROGETTI SPECIFICIPER ESSERE CITTADINI DEL MONDO progetto n.7Responsabile o referente: FUNZIONE STRUMENTALE POFObiettivi- creare di un “clima” scolastico che supporti e valorizzi la diversità, latolleranza e il rispetto per gli altri attraverso una gestione della classe, edell'intera scuola, che promuova il pieno inserimento di tutti i bambini ,inparticolare degli alunni stranieri e di quelli appartenenti alle fasce deboli- aumentare l'interesse degli alunni per le lingue straniere e in particolareper lo studio dell'inglese- saper gestire con una buona autonomia i mezzi di comunicazionetradizionali e multimediali- per gli insegnanti arricchire le proprie competenze educative,metodologiche e didattiche attraverso la conoscenza di differenti sistemieducativi e la condivisione delle “buone pratiche”Destinatarialunni e docenti delle classi aderenti al progettoMetodologie -Accordi di rete con D.D. Verbania 1° e D.D. Omegna 1-Utilizzo di mediatori linguistico-culturali-biblioteca interculturale con materiali specifici e testi in lingua contraduzione a fronte-laboratori linguistici per l‟apprendimento dell‟italiano come secondalingua-gruppo di studio e ricerca per approfondire la metodologiad‟insegnamento e per la documentazione-corsi di formazione per docentiDurataOperatoriBeni e servizipluriennaleInsegnanti delle classi interessate-mediatori culturali- cooperativaCaleidoscopioFinanziamenti diversi -risorse interne16.STAR BENE A SCUOLASempre più la scuola ricopre un ruolo centrale nella giornata degli alunni e anche degliinsegnanti per questo motivo è fondamentale che si creino le condizioni migliori per ilraggiungimento dell‟obiettivo principale del nostro <strong>Circolo</strong> che è “lo star bene a scuola” . Sel‟ambiente scuola è vissuto con serenità ed entusiasmo si potranno ottenere risultati migliorisia sul piano prettamente scolastico che su quello relazionale-affettivo.E‟ necessario,quindi, che la scuola metta in atto iniziative che favoriscano l‟autodecisione ela responsabilità personale dei bambini e che puntino a “spezzare” i ritmi scolastici17


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-2012intercalando alle tradizionali “lezioni” attività ludiche, creative e cooperative: è infatti risaputoche la crescita personale passa anche attraverso la crescita del gruppo.STAR BENE A SCUOLA progetto n. 8Responsabile o referente: FUNZIONE STRUMENTALE POF + RESPONSABILE DIPROGETTOObiettivi- Introduzione di iniziative che aiutino lo star bene a scuola- Diffusione tra gli insegnanti delle “buone pratiche” più adeguate alraggiungimento dello star bene a scuola- Attività di Prevenzione ad atteggiamenti di bullismo ed intolleranza-Corsi di educazione relazionale-emotiva-sessualeDestinatariMetodologieDurataOperatoriBeni e serviziAlunni ed insegnanti delle Scuole Primarie e dell‟infanzia del <strong>Circolo</strong>Interventi centro d‟ascolto provinciale (progetto sostegno fascedeboli)-Intervento psicologa per corso di ed. sessualecooperative learning, ricerca azione, peer education-pluriennaleDocenti delle classi ,possibili collaboratori esterniRisorse finanziarie autonomia17. SCUOLA ED ENTE LOCALEI profondi cambiamenti in atto nella scuola italiana determinati da un quadro legislativo -normativo in continua evoluzione e le difficoltà che si riscontrano nel rispondere in modoefficace ed efficiente alle molteplici esigenze del servizio impongono come necessariaccordi e convenzioni per evitare rischi di possibili sovrapposizioni,disfunzioni ointerventi contraddittori.La convenzione Ente locale-Scuola si inserisce in questo processo proprio al fine disuperare la frammentazione e la precarietà della fornitura alla scuola di servizinormativamente in capo al Comune.Anche la collaborazione sul piano dei servizi strumentali apre nuovi e più significativispazi di partecipazione responsabile sul territorio nella <strong>direzione</strong> di un solidale “ pattoeducativo “ affinché attraverso un‟azione intelligente e attenta le due istituzioni siano ingrado di promuovere un sistema formativo qualificatoPROGETTO SPECIFICOSCUOLA ED ENTE LOCALE progetto n.9Responsabile o referente: Direttore dei servizi generali e amministrativiObiettivi- Aumentare l‟efficacia e l‟efficienza dei vari processi dicompetenza dell‟Ente locale attraverso la delega della loro gestioneall‟istituzione scolastica:arredi,materiale pulizia,materiale perufficio,piccola manutenzione attrezzature ecc.DestinatariLe scuole del <strong>circolo</strong> con esclusione della scuola di BienoMetodologieGestione delle varie procedure di accertamento del fabbisogno e diapprovvigionamento da parte del D.S.G.A.DuratapluriennaleOperatoriBeni e serviziPersonale di segreteria€ 8.779,76 per gli oneri delegati - 516,45 per sostegno attività18


<strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III – Piano dell‟Offerta Formativa – Anno Scolastico 2011-201218. FORMAZIONE PROGETTO GENERALE N.10Nell‟ambito della formazione professionale continua dei docenti sono previsti i seguentiprogetti specifici.PROGETTI SPECIFICILa sicurezza a scuolareferenteobiettiviDestinatarimetodologiaDuratadocenteBeni e serviziDirigente scolasticoInformazione normativa sicurezza-informazione specifica rischi sulposto di lavoro(stress lavoro correlato)Tutto il personale del CIRCOLOLezioni ed esercitazioni4 oreEsperto incaricatoFinanziamento L.440/9719. ITER DI APPROVAZIONEIl presente Piano dell‟Offerta Formativa del <strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> Verbania III è stato approvatoed adottato con i seguenti atti:- DELIBERA DI APPROVAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI IN SEDUTAPLENARIA:seduta del 20-10-2011 DELIBERA DI ADOZIONE DEL CONSIGLIO DICIRCOLO seduta del 05-12-201119

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