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L'esplorazione e lo studio del sistema carsico di Bossea ... - DigiLands

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C.A.I.Comitato ScientificoLigure-Piemontese-ValdostanoStazione Scientifica<strong>di</strong> <strong>Bossea</strong>Club Alpino ItalianoSezione <strong>di</strong> CuneoAMBIENTE CARSICO E UMANOIN VAL CORSAGLIAAtti <strong>del</strong>l'incontro<strong>di</strong> <strong>Bossea</strong>14-15 settembre 1991


RINO BORIO*L'ESPLORAZIONE E LO STUDIODEL SISTEMA CARSICO DI BOSSEAINQUADRAMENTO STORICO<strong>Bossea</strong>, la prima importante grotta turistica attrezzata edaperta in Italia per la visita <strong>del</strong> pubblico, sede oggi come inpassato <strong>di</strong> intense ricerche naturalistiche e scientifiche, ha altresìuna storia <strong>di</strong> grande interesse per quanto attinente la suaesp<strong>lo</strong>razione, iniziata intorno al 1850, protrattasi pur con prolungatiperio<strong>di</strong> <strong>di</strong> stasi fino ai nostri giorni, e tuttora in corso.Dalla sintesi crono<strong>lo</strong>gica <strong>del</strong>le esp<strong>lo</strong>razioni e <strong>del</strong>le ricerchescientifiche effettuate, si può constatare come ambeduesiano progre<strong>di</strong>te fino ad oggi quasi <strong>di</strong> pari passo, registrandoperio<strong>di</strong> pressoché isocroni <strong>di</strong> stasi o d'intenso e produttivo impegno,consentendo in tal modo una maggior completezza <strong>del</strong>processo <strong>di</strong> conoscenza <strong>di</strong> questo importante <strong>sistema</strong> <strong>carsico</strong>.SINTESI CRONOLOGICA1850 c.a18651867-72Prima esp<strong>lo</strong>razione guidata da Domenico Mora <strong>di</strong><strong>Bossea</strong>. Viene raggiunto il lago <strong>di</strong> Ernestina.Spe<strong>di</strong>zione guidata da B. Gastal<strong>di</strong> e dal Prof. A.Bruno <strong>di</strong> Mondovì. Primi scavi paleonto<strong>lo</strong>gici edosservazioni idrogeo<strong>lo</strong>giche nella cavità.Spe<strong>di</strong>zioni paleonto<strong>lo</strong>giche <strong>del</strong> Prof. Don Bruno:rinvenimento <strong>di</strong> numerosi reperti <strong>di</strong> Ursus spelaeus.La cavità acquista grande notorietà negliambienti scientifici ed è oggetto <strong>di</strong> pubblicazioniin cui viene definita come la "caverna ossifera <strong>di</strong><strong>Bossea</strong>".* Via Santa Marta n. 15 - 12045 Fossano (C N)Stazione Scientifica <strong>di</strong> <strong>Bossea</strong>113


Ambiente Carsico e Umano in Val CorsagliaSifone <strong>del</strong> Lago Morto: ultimi preparativi per l'immersione.1873 La grotta è data in concessione alla Società <strong>di</strong> <strong>Bossea</strong>,fondata dal Senatore Garelli <strong>di</strong> MondovÌ, chel'attrezza per la visita turistica.1874 Apertura al pubblico <strong>del</strong>la cavità che rimane perlungo tempo la maggiore grotta turistica italiana.Una spe<strong>di</strong>zione guidata dal Prof. Don Bruno superala cascata <strong>di</strong> Ernestina raggiungendo il Lago<strong>del</strong>le Anitre.114


Ambiente Carsico e Umano in Val Corsaglia1874-190519051925194419481949195419561961196219671968Gestione turistica <strong>del</strong>la cavità che <strong>di</strong>viene ben prestofamosa in Italia ed è meta <strong>di</strong> un gran numero<strong>di</strong> visitatori.Scioglimento <strong>del</strong>la Società <strong>di</strong> <strong>Bossea</strong>. Rapida decadenza<strong>del</strong>la grotta che conserva soltanto un interesseturistico <strong>lo</strong>cale, fino alla 2 a guerramon<strong>di</strong>ale. Registrano un lungo periodo <strong>di</strong> stasi anchel'esp<strong>lo</strong>razione e <strong>lo</strong> <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> <strong>del</strong>la cavità.Spe<strong>di</strong>zione ai rami superiori guidata da P. Rocchietta.Vengono raggiunti i laghi terminali <strong>del</strong> ramoattivo (Laghi Loser e Muratore).Prime ricerche speleobio<strong>lo</strong>giche.La grotta è data in concessione alla SocietàS.LC.A.V. che installa l'impianto elettrico e ripren<strong>del</strong>a va<strong>lo</strong>rizzazione turistica. Due spe<strong>di</strong>zioni ai ramisuperiori sono guidate da G. Loser.Spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> G. Muratore, che esp<strong>lo</strong>ra le gallerie<strong>del</strong>le Meraviglie. Spe<strong>di</strong>zione <strong>del</strong> C.N.R. guidata dalProf. Capel<strong>lo</strong>: vengono scoperte le gallerie <strong>del</strong> Para<strong>di</strong>so,steso il rilievo topo grafico e compiuti stu<strong>di</strong>geo-idro<strong>lo</strong>gici.Spe<strong>di</strong>zione <strong>del</strong> Gruppo Grotte Milano (GGM): esp<strong>lo</strong>razionedei rami attivi presso il sifone a valle.Prima immersione subacquea nel sifone <strong>del</strong> lagoMuratore (GGM).Seconda immersione nel sifone <strong>del</strong> lago Muratore(GSP).Operazione Tempo <strong>del</strong> Gruppo Speleo<strong>lo</strong>gico Piemontese(GSP).Immersioni <strong>del</strong> Gruppo Speleo<strong>lo</strong>gico Alpi Marittime(GSAM) nel lago Morto e nel lago Muratore,guidate da M. Ghibaudo.Attività GSAM: risalita al balconcino Giulietta eRomeo; frequenti immersioni portano ad esp<strong>lo</strong>rareil sifone <strong>del</strong> Lago Muratore fino a -27 m ed a superarequel<strong>lo</strong> <strong>del</strong> Lago Morto, oltre il quale una galleriariconduce al sifone principale.115


Ambiente Carsico e Umano in Val CorsagliaRisalita alle gallerie fossili nel soffitto <strong>del</strong>la Sala Garelli.116


Ambiente Carsico e Umano in Val Corsaglia1969 Attività GSAM: esp<strong>lo</strong>razione subacquea <strong>del</strong> collegamentotra i laghi Morto e Muratore, nonché <strong>di</strong>un nuovo tratto <strong>del</strong> sifone principale ove è raggiuntala profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 35 m. Inizia l'installazione <strong>del</strong>laStazione Scientifica (sezione meteoro<strong>lo</strong>gica ebio<strong>lo</strong>gica), coor<strong>di</strong>nata da G. Peano e M. Ghibaudq.1970-71 Ricerche presso la Stazione Scientifica. Costruzione<strong>di</strong> una zattera in un punto <strong>di</strong> affioramento <strong>del</strong>sifone, come appoggio per le esp<strong>lo</strong>razioni subacquee.1972-73 Stazione Scientifica: inizia l'installazione <strong>del</strong>la sezioneidrogeo<strong>lo</strong>gica coor<strong>di</strong>nata da M. Ghibaudo eG. Peano; costruzione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>ga e col<strong>lo</strong>cazione <strong>del</strong>l'idrometrografo.1970-78 Intensa attività <strong>del</strong>la Stazione Bio<strong>lo</strong>gica, che comportala scoperta <strong>di</strong> alcune specie <strong>di</strong> animali cavernicolinuove per la scienza (A. Morisi, G. Peano).1977 c.a Esp<strong>lo</strong>razione <strong>del</strong> traverso <strong>del</strong>le Meraviglie, nei ramifossili sovrastanti il torrente.1979 Esp<strong>lo</strong>razione <strong>del</strong> ramo <strong>del</strong> Cowboy-ciclista(GSAM). Stu<strong>di</strong>o per la ristrutturazione turistica<strong>del</strong>la grotta ad opera <strong>di</strong> un'apposita commissione.1980 Inizio dei lavori <strong>di</strong> ristrutturaione <strong>del</strong>l'illuminazionenella zona turistica. Inizio dei lavori d'installazione<strong>di</strong> nuove attrezzature e strumentazioninella Sezione Idrogeo<strong>lo</strong>gica <strong>del</strong>la Stazione Scientifica,coor<strong>di</strong>nati da G. Peano e R. Borio.1982 Inizio <strong>del</strong>la ristrutturazione <strong>del</strong> 2° <strong>lo</strong>tto <strong>del</strong>l'impiantoelettrico.1983 Messa a punto <strong>del</strong>le nuove attrezzature <strong>del</strong>la StazioneScientifica. Inizio <strong>del</strong> rilevamento <strong>sistema</strong>ticodei principali parametri chimico-fisici.Esp<strong>lo</strong>razione <strong>di</strong> nuovi ambienti collaterali al Canyon<strong>del</strong> torrente, raggiunti con risalite artificialida R. Borio (GSAM).117


Ambiente Carsico e Umano in Val Corsaglia1986-871987-88198919901991Attività GSAM: redazione <strong>del</strong>la nuova topografiaed esp<strong>lo</strong>razione <strong>di</strong> un nuovo bu<strong>del</strong><strong>lo</strong> (zona inferno).Stazione Scientifica: inizio installazione dei sistemi<strong>di</strong> rilevamento climato<strong>lo</strong>gico, non automatizzati,nella zona inferiore <strong>del</strong>la grotta. Rivisitazionedei rami alti, sopra il Lago Loser nel tratto fra l'imbarcaderoed il Lago <strong>del</strong>la Rinuncia, con il ritrovamento<strong>di</strong> condotte aeree interessanti, consviluppo a semicerchio e ricaduta sul lago (R.Borio - E. Villavecchia).Stazione Scientifica: miglioramento <strong>del</strong>le attrezzaturenella piattaforma principale <strong>del</strong> laboratorio.Esp<strong>lo</strong>razioni: raggiungimento <strong>del</strong>la finestra<strong>del</strong> Para<strong>di</strong>so nel soffitto <strong>del</strong>la Sala <strong>del</strong> Tempio(G.S.A.M.). Esp<strong>lo</strong>razione <strong>di</strong> un nuovo ramo <strong>del</strong>lacavità (denominato in seguito it<strong>di</strong> Babbo Natale")articolato in una galleria <strong>di</strong>scendente <strong>di</strong> c.a 90 m<strong>di</strong> lunghezza e in un camino <strong>di</strong> una trentina <strong>di</strong> metri<strong>di</strong> altezza da cui si raggiunge un altro cunico<strong>lo</strong>presto ostruito dal concrezionamento. Lo sviluppocomplessivo <strong>di</strong> questo settore è <strong>di</strong> c.a. 140 m(G. Dutto - D. Olivero ed altri).Attività <strong>del</strong>la Stazione Scientifica: completamento<strong>del</strong>le installazioni meteoro<strong>lo</strong>giche nella zona inferiore<strong>del</strong>la cavità; installazione <strong>di</strong> nuoviapparecchi nel ramo superiore; col<strong>lo</strong>cazione <strong>di</strong> unabarca sul Lago Loser da utilizzarsi per il rilevamentodati. Scoperta <strong>di</strong> un sifone fossile, dopoun'arrampicata <strong>di</strong> 12 m sul lago, nella zona tra la<strong>di</strong>ga e l'imbarcadero (R. Borio). Il sifone, attualmenteoccluso dalla sabbia, è in attesa <strong>di</strong> essere<strong>di</strong>sostruito.Stazione Scientifica: ristrutturazione e potenziamento<strong>del</strong>le installazioni <strong>di</strong> base nella piattaformaprincipale <strong>del</strong> laboratorio; installazione <strong>di</strong> unastazione <strong>di</strong> campionamento <strong>del</strong>le acque nella zona118


Ambiente Carsico e Umano in Val Corsagliainferiore <strong>del</strong>la grotta; inizio <strong>del</strong>l'installazione <strong>del</strong>laboratorio chimico inferiore. Esp<strong>lo</strong>razioni: risalita<strong>di</strong> due gallerie sul lago, nella zona <strong>del</strong>l'imbarcadero:una presto chiusa da concrezioni; l'altraterminante in due salette comunicanti, molto bellee ricchissime <strong>di</strong> concrezioni (R. Borio). Scoperta<strong>di</strong> un nuovo condotto, dopo una risalita <strong>di</strong> 12m nel primo tratto <strong>del</strong>la galleria <strong>del</strong>le Meraviglie(R. Borio); tale condotto, ostruito da concrezionenella parte alta, ricade nella galleria in prossimità<strong>del</strong> lago Morto.Da un primo sommario esame <strong>di</strong> questa nutrita crono<strong>lo</strong>giarisulta evidente come l'esp<strong>lo</strong>razione e <strong>lo</strong> <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> <strong>del</strong>la Grotta<strong>di</strong> <strong>Bossea</strong> si protraggono ormai da più <strong>di</strong> 140 anni, offrendosempre nuovi motivi d'interesse e <strong>di</strong> fattivo impegno a co<strong>lo</strong>roche vi si de<strong>di</strong>cano, <strong>di</strong> generazione in generazione. Una domandaviene pertanto spontanea: una grotta, quando può <strong>di</strong>rsi completamenteesp<strong>lo</strong>rata e conosciuta?Quando si tratta <strong>di</strong> un grande <strong>sistema</strong> <strong>carsico</strong> come quel<strong>lo</strong><strong>di</strong> <strong>Bossea</strong> si può senz'altro affermare, sulla base <strong>del</strong>le esperienzefin qui realizzate, che la conclusione <strong>del</strong>le esp<strong>lo</strong>razionie <strong>del</strong>le ricerche è ancora <strong>lo</strong>ntana. Questa convinzione, che sorgeanche instintivamente, dopo una prima visita <strong>del</strong>la grotta, dallaconstatazione <strong>del</strong>le molteplici possibilità <strong>di</strong> ulteriori sviluppi<strong>di</strong> questo gran<strong>di</strong>oso <strong>sistema</strong> ipogeo, è ciò che ci spinge oggied ha spinto ieri i precedenti esp<strong>lo</strong>ratori a continuare caparbiamentenella ricerca <strong>di</strong> nuove gallerie e <strong>di</strong> nuovi condotti conarrampicate ed esp<strong>lo</strong>razioni subacquee <strong>di</strong>fficili e spesso rischiose,che hanno portato progressivamente <strong>lo</strong> sviluppo conosciuto<strong>del</strong>la cavità a quasi 3 km.Grande merito va riconosciuto ai primi ep<strong>lo</strong>ratori, unasquadra <strong>di</strong> valligiani, guidata da Domenico Mora, che riuscironoa raggiungere il Lago <strong>di</strong> Ernestina situato alla sommità<strong>del</strong>la parte inferiore <strong>del</strong>la grotta. L'impresa, che tale era a queitempi in rapporto alle attrezzature, alle tecniche <strong>di</strong> risalita e119


Ambiente Carsico e Umano in Val Corsagliaalle conoscenze sull'ambiente sotterraneo <strong>di</strong>sponibili, richieseinnanzitutto un lungo lavoro <strong>di</strong> <strong>di</strong>sostruzione <strong>del</strong> cunico<strong>lo</strong>d'ingresso. Questa galleria, lunga un centinaio <strong>di</strong> metri, erainfatti quasi completamente occlusa dai materiali <strong>di</strong> depositoidrico e <strong>di</strong> frana ivi accumulatisi nei millenni. A ciò dovetteseguire la faticosa e rischiosa risalita degli enormi accumuli<strong>di</strong> clastici che costituiscono il suo<strong>lo</strong> dei giganteschi sa<strong>lo</strong>ni chesi succedono nella zona inferiore <strong>del</strong>la cavità (assai ripida escoscesa), effettuata, fra il fragore <strong>del</strong>le acque, in un ambiente<strong>di</strong> cui non era possibile riconoscere con certezza morfo<strong>lo</strong>giae <strong>di</strong>mensioni per la scarsa potenza dei mezzi d'illuminazione<strong>di</strong>sponibili.Egualmente apprezzabile è stata certamente la spe<strong>di</strong>zioneguidata dal Prof. Don Bruno <strong>di</strong> MondOVÌ, interessantissimapersonalità <strong>di</strong> esp<strong>lo</strong>ratore e <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong>o</strong>so, che nel 1874 riuscÌa risalire la cascata <strong>del</strong> Lago <strong>di</strong> Ernestina, ostaco<strong>lo</strong> fino a quelmomento insuperabile, raggiungendo la parte superiore <strong>del</strong>lagrotta e percorrendola almeno fino al Lago <strong>del</strong>le Anatre.Per comprendere appieno il va<strong>lo</strong>re <strong>di</strong> queste imprese vatenuto conto, in aggiunta alle osservazioni precedenti, che gliesp<strong>lo</strong>ratori operavano al<strong>lo</strong>ra senza la protezione dei caschi, conmezzi d'illuminazione sommari ed ingombranti, con attrezzatureda risalita e in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza <strong>del</strong> tutto inadeguate.Cito, a proposito <strong>del</strong>le prime esp<strong>lo</strong>razioni e <strong>del</strong>le primericerche naturalistiche, alcune righe <strong>di</strong> un opusco<strong>lo</strong> pubblicatonel 1872: "La caverna <strong>di</strong> <strong>Bossea</strong>, come già si è accennato, nonè conosciuta da gran tempo. Essa cominciò ad essere visitataverso il 1850; ma le prime esp<strong>lo</strong>razioni scientifiche datano dal1865, quando vi si recò per la prima volta il prof. C. Bruno,<strong>di</strong>etro invito <strong>di</strong> Domenico Mora, proprietario dei beni attiguialla caverna. Le sue indagini vennero convalidate dal Geo<strong>lo</strong>goB. Gastal<strong>di</strong> e da quell' epoca la caverna alle attrattive <strong>del</strong>la suabellezza, unÌ quella <strong>di</strong> un interesse speciale per <strong>lo</strong> <strong>stu<strong>di</strong>o</strong>so <strong>del</strong>lastoria naturale.Prima <strong>di</strong> quell'epoca poche persone <strong>del</strong> luogo vi si eranointrodotte e pochissime l'avevano percorsa in tutta la sua120


Ambiente Carsico e Umano in Val CorsagliaLa sala dei Cristalli, galleria Fossile <strong>di</strong> collegamento fra il sifone principalee il sifone <strong>del</strong> Lago Morto.lunghezza. Il penetrarvi non era al<strong>lo</strong>ra senza <strong>di</strong>fficoltà per l'asprezzae l'incertezza <strong>del</strong>la via da seguire in quell'antro misterioso,vasto oscuro e fatto anche più pauroso dal fracasso<strong>del</strong> torrente che l'attraversa.121


Ambiente Carsico e Umano in Val CorsagliaL'angustia <strong>del</strong>l'entrata, il quasi imme<strong>di</strong>ato restringersi <strong>del</strong>vestibo<strong>lo</strong> e la necessità <strong>di</strong> strisciare carponi nel lungo trattosovra un piano inclinato umido per l'acqua gocciante dalle pareti,<strong>di</strong>stoglieva i meno audaci dall'impresa per quanto vivasentissero la curiosità <strong>di</strong> penetrare nella grotta.Quel<strong>lo</strong> poi che si avventuravano al mal passo, incontr:avanopiù in dentro, dei punti <strong>di</strong> una traversata <strong>di</strong>fficile e non scevra<strong>di</strong> pericoli, dovendosi afferrare anche con le unghie alleroccie per non precipitare dall'erto e strettissimo sentiero nelfondo <strong>del</strong>la caverna <strong>di</strong> una profon<strong>di</strong>tà smisurata".La descrizione può apparire alquanto me<strong>lo</strong>drammatica,ma io la ritengo sincera e corrispondente alle reali impressioni<strong>del</strong>l'autore. Personalmente visitai <strong>Bossea</strong> per la prima voltaall'inizio degli anni sessanta, raggiungendo il Lago <strong>del</strong>laRinuncia, il Lago Morto e la Risalita <strong>del</strong>la Madonnina. Mi accompagnavauna guida alpina <strong>di</strong> nome Zunino. Questa visita,nonostante la mia precedente pratica alpinistica, fu per meun'esperienza fantastica ed impressionante e so<strong>lo</strong> dopo altraattività speleo<strong>lo</strong>gica e dopo essere ritornato una seconda voltanella grotta riuscii a ri<strong>di</strong>mensionare le <strong>di</strong>fficoltà incontrate.Venendo alle più recenti esp<strong>lo</strong>razioni sono particolarmentemeritevoli <strong>di</strong> menzione le immersioni guidate da Mario Ghibaudonel sifone terminale <strong>di</strong> <strong>Bossea</strong>, negli anni 1967-1971, volteal tentativo <strong>di</strong> scoprire un proseguimento <strong>del</strong>la grotta oltrequesto ostaco<strong>lo</strong> naturale che impe<strong>di</strong>va ormai da quasi 50 anniogni ulteriore progressione. Purtroppo questa attività subacquea,molto impegnativa e perico<strong>lo</strong>sa, pur comportandol'esp<strong>lo</strong>razione <strong>di</strong> un vasto complesso <strong>di</strong> gallerie sommerse, nonconsentiva <strong>di</strong> raggiungere zone aerate collegate con nuovi importantisviluppi <strong>del</strong>la cavità. A tal proposito le ricerche idrogeo<strong>lo</strong>gicherivelavano alcuni anni dopo la probabile presenza<strong>di</strong> una zona sommersa molto estesa, tale da rendere estremamente<strong>di</strong>fficile, se non impossibile, il raggiungimento <strong>di</strong> uneventuale livel<strong>lo</strong> <strong>di</strong> gallerie aerate superiore a quel<strong>lo</strong> <strong>del</strong> sifone.Una possibile esistenza <strong>di</strong> sviluppi aerati <strong>del</strong>la cavità, al<strong>di</strong> sopra o al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> sifone, sembrerebbe tuttavia in<strong>di</strong>cata122


Ambiente Carsico e Umano in Val Corsagliada informazioni derivanti dalle ricerche più recenti (anni1990-1991). Ciò ha stimolato un'intensa ripresa <strong>del</strong>l'esp<strong>lo</strong>razionenei settori più elevati <strong>del</strong>la cavità (alto Canyon <strong>del</strong> Torrentee gallerie fossili superiori), nel tentativo <strong>di</strong> ritrovarequalche antico condotto, non ostruito dal concrezionamento,che permetta il superamento <strong>del</strong>la zona sifonante.Grande interesse ha pure rivestito la recente esp<strong>lo</strong>razionedegli antichi condotti esistenti sopra il soffitto <strong>del</strong>la Sala<strong>del</strong> Tempio, nella parte inferiore <strong>del</strong>la cavità (ramo <strong>di</strong> BabboNatale ed altri), un tempo colleganti la grotta con l'esterno.Tale esp<strong>lo</strong>razione è stata resa possibile dal raggiungimento <strong>del</strong>lacitata Finestra <strong>del</strong> Para<strong>di</strong>so, effettuato risalendo in progressioneartificiale non poco rischiosa una volta <strong>di</strong> roccia pococonsistente e rivestita nell'ultimo tratto da una colata concrezionale,certo non il materiale più adatto per una chiodaturasicura.In sincronia con le esp<strong>lo</strong>razioni è proceduta la va<strong>lo</strong>rizzazionescientifica <strong>del</strong>la grotta. Nel periodo 1980-1991, ha richiestoun gran<strong>di</strong>ssimo impegno, da parte degli operatori <strong>del</strong>laStazione Scientifica, l'installazione dei nuovi laboratori idrogeo<strong>lo</strong>gicinel Canyon <strong>del</strong> torrente e nella parte inferiore <strong>del</strong>lacavità (Sacrestia, Valle <strong>del</strong> Torrente), coor<strong>di</strong>nata da Guido Peano.Ciò ha comportato un enorme lavoro <strong>di</strong> trasporto dei materiali,<strong>di</strong> costruzione <strong>del</strong>le strutture <strong>di</strong> base e d'installazione<strong>del</strong>la strumentazione, consentendo pertanto la realizzazione<strong>di</strong> una struttura sotterranea permanente per ricerche idrogeo<strong>lo</strong>gichee chimico-fisiche nell'ambiente <strong>carsico</strong>, che è attualmentela più completa in Italia.L'attività esp<strong>lo</strong>rativa continua con pieno vigore anche neglianni '90, sempre volta, in particolare, alla ricerca <strong>del</strong> miticoIlpassaggio alto" che permetta il superamento dei sifoni.Si è spronati dalla speranza che una volta o l'altra una nuovagalleria fossile, non ostruita da concrezioni e non costituenteun semplice by pass <strong>del</strong> ramo principale, prosegua nella <strong>di</strong>rezionegiusta.123


Ambiente Carsico e Umano in Val CorsagliaForse un giorno una torcia elettrica puntata casualmenteverso l'alto potrà rivelare un'apertura sconosciuta tale da stimolareil proposito <strong>di</strong> arrampicarsi, chiodo dopo chiodo, perraggiungere una <strong>del</strong>usione o, chissà, <strong>Bossea</strong> 2.124


piantaN45GROTTA DI BOSSEA40RAMO DI BABBO NATALEesp<strong>lo</strong>razione e rilievo: G S.A M30<strong>di</strong>cembre 1 9 8920jiJ j110 20 msezione

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