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Quando la tradizione incontra l'innovazione - Camera di Commercio ...

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Rivista<strong>la</strong>Anno 101 - n. 7/8 - Luglio/Agosto 2010La nuova Giulietta<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>tra<strong>di</strong>zione</strong><strong>incontra</strong> l’innovazione


E<strong>di</strong>torialeE<strong>di</strong> Giangi CrettiScaramantici come solo i popoli del Sud possono (devono? va da sé: loro malgrado) esserlo, oggi, potremmo<strong>di</strong>re che l’acronimo porta fortuna. A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) come F.I.A.T (FabbricaItaliana Automobili Torino).Un marchio che si è fatto icona. Con una storia che, in queste settimane, <strong>di</strong>venta seco<strong>la</strong>re.L’Alfa vede <strong>la</strong> luce nel<strong>la</strong> periferia mi<strong>la</strong>nese il 24 giugno 1910. A completare il marchio, così come oggi loconosciamo, il cognome <strong>di</strong> Nico<strong>la</strong> Romeo, verrà aggiunto 5 anni dopo, quando l’ingegnere napoletano ne assumerà<strong>la</strong> proprietà. Per pochi anni. Superata <strong>la</strong> prima guerra mon<strong>di</strong>ale - durante <strong>la</strong> quale l’azienda si era convertita,giocoforza, alle produzioni belliche - negli Anni 20 l’ingegner Romeo esce dal<strong>la</strong> società, che, dopo varie vicissitu<strong>di</strong>ni,nel ‘33 <strong>di</strong>venterà statale con il passaggio all’Iri.Archiviato anche il secondo confl itto mon<strong>di</strong>ale, con l’azienda che ancora una volta riconverte <strong>la</strong> propria attività a fi nibellici, <strong>la</strong> produzione viene <strong>di</strong>rottata su cucine elettriche, mobili metallici, infi ssi e saracinesche: oggetti che servonoa un Paese in ricostruzione.<strong>Quando</strong>, verso l fi ne degli anni ’40, ritorna al settore automobilistico, <strong>la</strong> Casa mi<strong>la</strong>nese mette sul mercato alcunevetture, che sono rimaste pezzi <strong>di</strong> storia e riescono ancora ad affascinare il pubblico. Si pensi, al<strong>la</strong> Giulietta, <strong>di</strong> certo<strong>la</strong> più desiderata dagli italiani, al<strong>la</strong> Spider o al<strong>la</strong> Giulia, auto assurte a simboli <strong>di</strong> un’intera epoca.La tecnologia e le competizioni hanno contribuito a consolidarne il mito: i boli<strong>di</strong> Alfa Romeo hanno vissuto momentiesaltanti sulle piste <strong>di</strong> tutto il mondo, cogliendo trionfi in<strong>di</strong>menticabili, fra l’ammirazione e l’invi<strong>di</strong>a internazionali.Come quando Henry Ford, al passaggio dell’Alfa Romeo 8c a Monza nel 1933, esc<strong>la</strong>mò: “Signori giù il cappello”.O come quando, nel Gran Premio <strong>di</strong> Germania del 1935, Tazio Nuvo<strong>la</strong>ri con <strong>la</strong> P3 vinse, dopo una furibonda rimonta,a <strong>di</strong>spetto dello squadrone tedesco formato da Mercedes e Auto Union orgoglio dei massimi gerarchi nazisti.Gli anni Settanta, con l’inaugurazione dello stabilimento <strong>di</strong> Pomigliano d’Arco – oggi al centro <strong>di</strong> importanti trattative– sono segnati dallo sviluppo del motore “boxer” montato sull’Alfasud. Agli inizi degli anni Ottanta, <strong>la</strong> joint venturecon Nissan, cui si deve l’Arna, segna l’inizio <strong>di</strong> una parabo<strong>la</strong> <strong>di</strong>scendente.Il 1986 è l’anno del<strong>la</strong> svolta decisiva: il Gruppo Fiat acquista il marchio da Iri-Finmeccanica e lo ri<strong>la</strong>ncia, grazie al<strong>la</strong>164 griffata Pininfarina. L’Alfa Romeo <strong>di</strong>venta così il marchio sportivo del Gruppo e, in sequenza, vengono prodotte:156, 166, 147, 159. Il resto è storia recente: con il coupé Brera, <strong>la</strong> nuova Spider e <strong>la</strong> Mito.Il debutto del<strong>la</strong> nuova Giulietta permette <strong>di</strong> spegnere senza nostalgia e con <strong>la</strong> fi ducia aperta sul futuro, centocandeline <strong>di</strong> storia, cultura e costume italiano.Cento anni, complessi, in cui l’Alfa Romeo, è passata attraverso due guerre, ha conosciuto <strong>la</strong> gestione stataleed è <strong>di</strong>ventata parte del nostro patrimonio nazionale grazie alle vittorie <strong>di</strong> Tazio Nuvo<strong>la</strong>ri e ad auto eccellenti,caratterizzate da un originale mix <strong>di</strong> competitività in pista e <strong>di</strong> velocità e piacevolezza <strong>di</strong> guida su strada.Che si ripongono ancora oggi come simbolo <strong>di</strong> esclusiva sportività e <strong>di</strong> eccellenza tecnologica italiana.Cento anni <strong>di</strong> storia e un futuro, che l’acquisizione <strong>di</strong> Chrysler da parte del gruppo Fiat apre su nuovi, entusiasmantiscenari. Anche per l’Alfa Romeo. Marchio glorioso del made in Italy, che, malgrado <strong>la</strong> crisi, conserva intatto il fascinoe il prestigio assicurati da un passato <strong>di</strong> successo, in cui <strong>la</strong> sportività ha sempre avuto un ruolo preminente, attornoal<strong>la</strong> quale si è formata una categoria <strong>di</strong> appassionati, gli alfi sti.L’ingegner Orazio Satta Puliga, capo del<strong>la</strong> progettazione, defi nì così le sue automobili nel 1974: “L’Alfa Romeonon è una semplice fabbrica <strong>di</strong> automobili: le sue auto sono qualcosa <strong>di</strong> più che automobili costruite in manieraconvenzionale. Ci sono molte marche <strong>di</strong> automobili, e tra esse l’Alfa occupa un posto a parte. È una specie <strong>di</strong>ma<strong>la</strong>ttia, l’entusiasmo per un mezzo <strong>di</strong> trasporto. È un modo <strong>di</strong> vivere, un modo tutto partico<strong>la</strong>re <strong>di</strong> concepire unveicolo a motore”. Parole che non hanno età. Che forse bene si abbinerebbero anche <strong>la</strong> Ferrari. Con una <strong>di</strong>fferenzasostanziale: l’Alfa non è un prodotto <strong>di</strong> nicchia e per stare sul mercato ha bisogno <strong>di</strong> altri numeri.* * *Al momento <strong>di</strong> andare in stampa ci è giunta <strong>la</strong> triste notizia del<strong>la</strong> scomparsa del nostro col<strong>la</strong>boratore Luigi Cortese.Persona squisita e riservata, al contempo pieno <strong>di</strong> stimoli. Con lui per<strong>di</strong>amo una risorsa preziosa sul<strong>la</strong> quale abbiamopotuto fare affi damento per numerosi anni.Ai suoi famigliari le nostre più vive condoglianze.Quel<strong>la</strong> che appare in questa e<strong>di</strong>zione del<strong>la</strong> Rivista è l’ultima rubrica <strong>di</strong> “burocratiche” che porterà <strong>la</strong> sua fi rma.gcretti@ccis.ch<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 20101


SSommarioE<strong>di</strong>toriale 1PRIMOPIANOStraniero il 21,6% del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione 15Confederazione elvetica17Turismo del pieno 17Il 10% del<strong>la</strong> benzina venduta in Svizzera è acquistatada automobilisti provenienti dall’esteroSimbolo <strong>di</strong> esclusiva sportività e <strong>di</strong> eccellenza tecnica 21L’Alfa Romeo compie cent’anni<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>tra<strong>di</strong>zione</strong> <strong>incontra</strong> l’innovazione 23La nuova Alfa GiuliettaIl <strong>di</strong>fficile ‘ritorno alle origini’ del<strong>la</strong> Turchia cristiana 27Armonizzazione con le norme europee 33Sicurezza dei prodotti21INCONTRI La rue en rose 45Donne in carriera: Na<strong>di</strong>a NozzoliCULTURA Le corrispondenze 51I Padri Fondatori in mostra al Senato 52Unità d’ItaliaDal pensiero debole alle forti nostalgie 54Gianni Vattimo al Volkshaus <strong>di</strong> ZurigoLocarno torna capitale mon<strong>di</strong>ale del cinema d’autore 56Dal 4 al 14 agostoMusica ad alta quota 60Il pianista jazz Nico<strong>la</strong> Sergio <strong>la</strong>ncia un nuovo <strong>di</strong>sco5665BSI Enga<strong>di</strong>n Festival 2010 62Compie 70 anniDOLCE VITA Tutto merito del<strong>la</strong> nonna 65Carlo Bernasconi: giornalista e ristoratoreRUBRICHEIn breve 4Italiche 7Europee 9Internazionali 11Oltrefrontiera 13Benchmark 31Burocratiche 36Angolo Fiscale 38Angolo legale 41Convenzioni Internazionali 42L’elefante invisibile 47Scaffale 49Sequenze 59Diapason 63Convivio 73Motori 77Starbene 80In copertina: Nell’anno del centenario, Alfa Romeo <strong>la</strong>ncia <strong>la</strong> nuova Giulietta, <strong>di</strong>sponibile da subito anche sul mercato svizzero.2<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


IL MONDOIN FIE RAIL MONDOIN CAMERAPasteggiare (o semplicemente sorseggiare)sopra Vil<strong>la</strong> Borghese 67Inaugurata <strong>la</strong> nuova terrazza dell’Hotel Victoria RomaLa Lombar<strong>di</strong>a è vicina 69Incontro a Zurigo con gli operatori turistici e i giornalistiI vini <strong>di</strong> Torrevento 70Presentati a ZurigoIl Roero ospite a Berna 72Festa delle RepubblicaBottarga: uova <strong>di</strong> pesce con intenso profumo <strong>di</strong> mare 73Maserati a Pitti Immagine Uomo 78Harley-Davidson: European H.O.G. Rallyper <strong>la</strong> prima volta in Svizzera 79Salone Internazionale del Florovivaismo e giar<strong>di</strong>naggio 84Flormart: Padova, 9 - 11 settembreAppuntamento con gli operatori del turismo en plein air 85Salone del Camper: Parma Fiere, 11 - 19 settembre25 anni d’arredamento e design <strong>di</strong> qualità 86Abitare il Tempo: Verona, 16 - 20 settembreLa bellezza a 360° 87InterCHARM: Fierami<strong>la</strong>nocity, 18 al 20 settembreSalone internazionale del<strong>la</strong> pelletteria 88Mipel: Fierami<strong>la</strong>no, 19 - 22 settembreIncontro B2B a Verona 9023 e 24 settembre 2010A Roma l’XI Meeting dei Segretari Generali delle CCIE 91Dal 3 al 6 luglioNuovo appuntamento: 25 luglio 2010Ducati DayVini <strong>di</strong>versi… l’Italia in comune 92In Vino … ItaliaRafforzati i punti d’appoggio nei Paesi <strong>di</strong> lingua tedescaSottoscritto un accordo fra EOS e CCISTerre e sapori <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>aContatti commercial 94Servizi camerali 9667728492E<strong>di</strong>tore: <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> SvizzeraDirettore - Giangi CRETTIComitato <strong>di</strong> RedazioneL. ATTANASIO, G.M. BONADA, A.G. LOTTI,C. NICOLETTI, S. SGUAITAMATTICol<strong>la</strong>boratoriPh. BERNASCONI, C. BIANCHI PORRO, M. CALDERAN,G. CANTONI, M. CARACCIOLO DI BRIENZA, V. CESARI LUSSO,P. COMUZZI, L. CORTESE, D. COSENTINO, A. CROSTI,L. D’ALESSANDRO, M. DIORIO, T. GATANI, G. GUERRA, F. Macrì,G. MERZ, A. ORSI, G. SORGE, N. TANZI, I. WEDELLa RivistaSeestrasse 123 - Cas. post. 1836 - 8027 ZurigoTel. ++41(0)44 2892328 - Fax ++41(0)44 2015357rivista@ccis.ch, www.ccis.chPubblicità<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> SvizzeraSeestrasse 123 - Casel<strong>la</strong> postale - 8027 ZurigoTel. ++41(0)44 2892323 - Fax ++41(0)44 2015357e-mail: info@ccis.chAbbonamento annuoFr. 60.- Estero: 50 euro - Gratuito per i soci CCISLe opinioni espresse negli articoli non impegnano <strong>la</strong> CCIS.La riproduzione degli articoli è consentita con <strong>la</strong> citazionedel<strong>la</strong> fonte. Perio<strong>di</strong>co iscritto all’USPI (UnioneStampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana). Aderente al<strong>la</strong> FUSIE (FederazioneUnitaria Stampa Italiana all’Estero)Appare 11 volte l’anno.Progetto grafico, stampa e confezioneNastro & Nastro srl21010 Germignaga (Va) - ItalyTel. +39 0332 531463 - Fax +39 0332 510715www.nastroenastro.it<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 20103


In breveFormu<strong>la</strong> 1:Pirelli nuovo fornitore dal 2011Un freno ai matrimoni illegaliin SvizzeraA partire dal 2011, gli pneumatici del<strong>la</strong> Formu<strong>la</strong> 1 porterannoil marchio Pirelli.Infatti, <strong>la</strong> casa italiana ha colto al volo l’opportunità <strong>di</strong>essere il fornitore unico e <strong>di</strong> continuare ad esserlo per itre anni successivi all’entrata in vigore dell’accordo.L’uffi cializzazione che toccherà al gruppo italiano subentrareal<strong>la</strong> Bridgestone, è stata <strong>di</strong>ramata da un comunicatodel<strong>la</strong> Fia, <strong>di</strong>ffuso a Londra.La Pirelli ha battuto <strong>la</strong> concorrenza del<strong>la</strong> Michelin e ritornacosì in Formu<strong>la</strong> 1 dopo 20 anni.Infatti, se l’azienda italiana era presente in Formu<strong>la</strong> 1 giàa partire dagli anni Cinquanta, l’ultima apparizione in grigliaè però datata 1991.In questo periodo,le vetture che montavano gli pneumaticidel<strong>la</strong> nota casa italiana hanno annoverato vittorie in44 Gran Premi.In futuro i fi danzati stranieri dovranno provare <strong>la</strong> legalitàdel loro soggiorno in occasione del<strong>la</strong> procedura preparatoriaal matrimonio. Il Consiglio federale ha infatti postoin vigore al 1° gennaio 2011 le basi legali necessarie aimpe<strong>di</strong>re <strong>la</strong> celebrazione del matrimonio in caso <strong>di</strong> soggiornoillegale in Svizzera.Le nuove <strong>di</strong>sposizioni prevedono altresì un accesso piùesteso da parte delle autorità dello stato civile al SIMIC, ilsistema d’informazione centrale sul<strong>la</strong> migrazione. Le autoritàdello stato civile sono inoltre tenute a segna<strong>la</strong>re alleautorità migratorie competenti l’identità dei fi danzati chenon forniscono <strong>la</strong> prova del loro soggiorno legale. Le novitànormative si applicano anche a coloro che intendonocontrarre un’unione domestica registrata. Queste misurepermettono <strong>di</strong> uniformare le prassi <strong>di</strong>vergenti dei Cantonie <strong>di</strong> armonizzare meglio <strong>la</strong> cooperazione tra gli uffi ci dellostato civile e le autorità migratorie.Nel 2009 cresce il numero dei «paperoni»Il clima congiunturale sfavorevole su sca<strong>la</strong> mon<strong>di</strong>ale non impatta sul numero dei «paperoni»(in gergo Hnwi,cioè High Net Worth In<strong>di</strong>viduals) che ha ripreso a salire, tornandonel 2009 globalmente a quota 10 milioni (+17,1% sul 2008), mentre <strong>la</strong> lororicchezza raggiunge complessivamente quota 39.000 miliar<strong>di</strong> (+18,9% e +21,5% isuper ricchi).In Svizzera il numero dei ricchi (patrimonio pari o superiore al milione <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>ri, primacasa, beni <strong>di</strong> lusso e generi <strong>di</strong> consumo esclusi) nel 2009 era <strong>di</strong> 221.700, con unaumento del 19,7% rispetto al 2008.I dati mon<strong>di</strong>ali evidenziano quin<strong>di</strong> che <strong>la</strong> ripresa del 2009 ha permesso <strong>di</strong> recuperarequasi interamente le per<strong>di</strong>te subite nel 2008, riconquistando livelli che non si vedevanodal 2007. Nel complesso sebbene <strong>la</strong> crescita degli in<strong>di</strong>vidui con patrimonio pari osuperiore al milione <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>ri sia stata più marcata nei Paesi in via <strong>di</strong> sviluppo, <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zionemon<strong>di</strong>ale degli Hnwi e <strong>la</strong> ricchezza complessiva rimangono principalmenteconcentrati negli USA, in Giappone e in Germania.4<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Sede conso<strong>la</strong>riNuovo orario a Zurigo e chiusura <strong>di</strong> CoiraIl Conso<strong>la</strong>to Generale <strong>di</strong> Zurigo, da lunedì 5 luglio 2010, ha un nuovo orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:mercoledì, venerdì, sabato: 9:00 – 13:00martedì e giovedì: 15:00 - 17:30I connazionali sono invitati a consultare il sito del Conso<strong>la</strong>to Generale www.conszurigo.esteri.it che è aggiornato rego<strong>la</strong>rmentecon tutte le novità. Il sito permette <strong>di</strong> scaricare i moduli necessari per richiedere per posta alcuni servizi conso<strong>la</strong>ri(cambio <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, iscrizione AIRE, trascrizione atti <strong>di</strong> nascita e <strong>di</strong> matrimonio, ecc.) e fornisce le informazionisui documenti da presentare per richiedere il passaporto e <strong>la</strong> carta d’identità, per ottenere <strong>la</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> rimpatrio,far trascrivere in Italia il <strong>di</strong>vorzio, ecc..Inoltre, sul sito si trovano gli in<strong>di</strong>rizzi e-mail ed i numeri <strong>di</strong> telefono dei vari Uffi ci, nonché <strong>la</strong> lista completa dei Corrispondenticonso<strong>la</strong>ri che col<strong>la</strong>borano con il Conso<strong>la</strong>to Generale. Dal 1° luglio l’Agenzia Conso<strong>la</strong>re <strong>di</strong> Coira ha cessatol’attività. Da quel<strong>la</strong> data, infatti, l’agenzia è "soppressa" - così recita il comunicato uffi ciale. Le competenze del<strong>la</strong> stessasono trasferite al Conso<strong>la</strong>to <strong>di</strong> San Gallo.Déjeuner d’affaires italo-suisseOspite d’onoreLuigi PedrazziniSi svolgerà il prossimo 8 luglio 2010, alle ore 12:00, il prossimoDéjeuner Italo-Svizzero organizzato dal<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong>Italiana per <strong>la</strong> Svizzera (CCIS) presso <strong>la</strong> «Zunfthaus zurMeisen», Münsterhof 20, a Zurigo.Ospite d'onore: l’Avv. Luigi PedrazziniPresidente del Consiglio <strong>di</strong> Stato del Canton Ticinoche terrà un intervento intito<strong>la</strong>to:«Ticino, un ponte fra due nazioni»L'aperitivo sarà gentilmente offerto da Helvetic Airways AGLuigi PedrazziniTicinese, <strong>di</strong> Locarno. Coniugato, è padre <strong>di</strong> quattro fi gli. Dopo<strong>la</strong> maturità federale, conseguita nel 1972 presso il CollegioPapio <strong>di</strong> Ascona, frequenta gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto all’Università <strong>di</strong>Zurigo, con licenza nel 1977, prima <strong>di</strong> ottenere il brevetto <strong>di</strong>avvocato. Inizia <strong>la</strong> sua carriera professionale come <strong>di</strong>rettore,fi no al 1983, <strong>di</strong> Popolo & Libertà Direttore (1977-1983).Passa poi al<strong>la</strong> Società Elettrica Sopracenerina, <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>venta<strong>di</strong>rettore nel 1986 e Presidente <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione dal 1991 all’aprile1999, mese in cui viene eletto Consigliere <strong>di</strong> Stato nellefi le del Partito popo<strong>la</strong>re democratico (Ppd), <strong>di</strong> cui è statopresidente cantonale dal 1987 al 1991 e dal 1996 al 2000.Direttore del Dipartimento delle istituzioni (polizia, giustizia,interni, militare e protezione civile), è l’attuale Presidente delGoverno ticinese, carica che ha già rivestito nel 2001 e nel2006. Già deputato in Gran Consiglio dal 1979 al 1995,e consigliere comunale <strong>di</strong> Locarno (dal 1980 al 1984e dal 1992 fi no all’aprile 1999), è stato Presidente del<strong>la</strong>Conferenza dei Governi cantonali (KdK) dal 2001 al2005 compreso. È stato membro del Consiglio del<strong>la</strong>Banca Nazionale (1999-2004), fa parte del Comitatodel<strong>la</strong> Conferenza dei Direttori <strong>di</strong> Giustizia e Polizia(KKJPD) ed è Vicepresidente del Comitato Esecutivo delFestival del Film <strong>di</strong> Locarno.Il Victoria Albergo Romano <strong>di</strong> primissima c<strong>la</strong>sse •costruito nel 1899 • Ristrutturato rispettandostile e opere d’arte • Situazione calma nel centrostorico, <strong>di</strong> fronte al Parco <strong>di</strong> Vil<strong>la</strong> Borghese adue passi dalle vie più famose per lo «shopping» •Rinomato per il suo ristorante italiano c<strong>la</strong>ssico,il BELISARIO • Il VIC’S-BAR come punto d’incontro• Roof-garden romantico per cocktails e ceneestive • Sale conferenze funzionali • Garage 24ore • Servizio tempestivo, cortese e multilingue •R.H. Wirth - H. HunoldAmministratori delegatiVia Campania 41 | oo187 RomaTel. oo39 o6 42 37 o1Fax oo39 o6 48 71 89oE-mail: info@hotelvictoriaroma.comInternet: www.hotelvictoriaroma.com<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 20105


EUROPEE<strong>di</strong> Philippe BernasconiVisioni contrastantiPrima <strong>la</strong> Grecia, poi l’Ungheria e adesso il Belgio. Perl’Europa non c’è davvero pace. Ma che c’entra il Belgiocon le crisi da default <strong>di</strong> Atene e Budapest? C’entra,eccome. Perché oltre ad essere <strong>la</strong> capitale dell’Unioneeuropea, Bruxelles è anche il simbolo <strong>di</strong> unità federalisticadel Vecchio continente. E se anche lo Stato <strong>di</strong>cui <strong>la</strong> capitale europea è capoluogo si sfalda, allorapossono essere guai seri.Le urne lo hanno inconfutabilmente confermato. IlBelgio è un Paese spaccato in due. Da una parte iricchi fi amminghi, sempre più determinati nel chiederemaggiore autonomia, o forse ad<strong>di</strong>rittura l’in<strong>di</strong>pendenza.Dall’altra i meno benestanti valloni che, secondo iconcitta<strong>di</strong>ni del Nord, da sempre approfi ttano del<strong>la</strong> ricchezzafi amminga senza dare nul<strong>la</strong> in cambio. In mezzo<strong>la</strong> “cosmopolita” Bruxelles, capitale non solo belgama anche europea, che ora rischia <strong>di</strong> sfaldarsi sottogli occhi increduli <strong>di</strong> chi ad un’unione <strong>di</strong> popoli e cultureda sempre crede e per questa causa <strong>la</strong>vora. Unacrisi, quel<strong>la</strong> belga, che si inserisce nel bel mezzo delmarasma monetario e fi nanziario che da alcuni mesista sollevando non pochi dubbi sul<strong>la</strong> reale soli<strong>di</strong>tà esostenibilità dell’idea stessa <strong>di</strong> Europa unita. E, se ciònon bastasse, ironia del<strong>la</strong> sorte, il Belgio si apprestaad assumere <strong>la</strong> guida dell’Unione europea nei prossimisei mesi. Con quale governo e con quale spirito nazionalenon è dato sapere. Ma questa è un’altra storia.Resta il fatto che il perdurare del<strong>la</strong> crisi da debitoeccessivo, con un al<strong>la</strong>rgamento ai Paesi dell’Europadell’Est, Ungheria in primis, non ha fatto altro che alimentare<strong>la</strong> specu<strong>la</strong>zione, indebolire ulteriormente l’euroe far precipitare il clima <strong>di</strong> fi ducia attorno al<strong>la</strong> monetaunica ai minimi <strong>di</strong> sempre. La situazione ungherese,del resto, assomiglia molto a quel<strong>la</strong> ellenica. Il fatto <strong>di</strong>aver voluto, a tutti i costi e in tempi brevissimi, entrarea far parte del club europeo (adottando l’euro o nonadottandolo, fa lo stesso) ha messo sotto pressionedelle economie fragili e impreparate a uno sforzo <strong>di</strong>immani <strong>di</strong>mensioni come quello a cui si stavano sottoponendo.Si sono insomma volute bruciare le tappe. E questoè il risultato. Se poi a tutto ciò si aggiunge una crisieconomico-fi nanziaria che l’Europa, pur non provocando<strong>la</strong>,ha subito pesantemente, ecco che <strong>la</strong> frittata èfatta. Che fare allora per salvare il salvabile? Beh, ragionandocon logica bisognerebbe proseguire senzaripensamenti con le riforme abbozzate, con l’obiettivo<strong>di</strong> creare a me<strong>di</strong>o termine un vero mercato unico europeoe fare dell’Europa non solo un’Unione monetaria,ma anche una vera Unione politica. Sull’esempio<strong>di</strong> quello che sono <strong>di</strong>ventati gli Stati Uniti d’America.Ed è questa <strong>la</strong> via al<strong>la</strong> quale tendono molto autorevolipadri nobili del progetto europeo, come ad esempiol’ex commissario europeo Mario Monti. Ma per portareavanti questo <strong>di</strong>segno ci vorrebbero rigore e intransigenzanel<strong>la</strong> gestione delle fi nanze pubbliche. L’unicomodo per rendere l’Unione monetaria, e in futuro quel<strong>la</strong>politica, sostenibile sul me<strong>di</strong>o e lungo termine. Diquesto, ne è consapevole soprattutto <strong>la</strong> Germania <strong>di</strong>Ange<strong>la</strong> Merkel che punta, non senza sollevare critichee dubbi, a un ripensamento del Patto <strong>di</strong> stabilità e aun inasprimento delle regole che lo sostengono. Maciò signifi cherebbe che alcuni Paesi ed alcune economienon riuscirebbero a tenere il passo dei più virtuosie, automaticamente, verrebbero escluse, perlomenotemporaneamente, dal club che conta. Ed è probabilmentequesto il nodo principale che i 27 dovrannosciogliere. Prima che sia troppo tar<strong>di</strong>.Il futuro dell’Europa, e paralle<strong>la</strong>mente dell’Unione europea,deve essere quello <strong>di</strong> una confederazione <strong>di</strong> Statiil più possibile al<strong>la</strong>rgata, dove ognuno fa essenzialmentei propri interessi, dove le politiche in comune si limitanoall’essenziale e dove le crisi da default potrebberoripetersi rego<strong>la</strong>rmente? Oppure il futuro dell’Unioneeuropea deve essere quello <strong>di</strong> una federazione <strong>di</strong> Statiin evoluzione, con un nocciolo duro <strong>di</strong> Paesi per così<strong>di</strong>re “ricchi” che hanno già molti compiti e competenzein comune (dal<strong>la</strong> questione monetaria a quel<strong>la</strong> fi scalefi no al<strong>la</strong> politica estera) e che fanno da traino agli altri?Questo il <strong>di</strong>lemma. A cui si aggiunge un ulteriore fattopreoccupante. Il rigore <strong>di</strong> bi<strong>la</strong>ncio, in<strong>di</strong>spensabile persuperare <strong>la</strong> crisi da sovra indebitamento, rischia <strong>di</strong> frenare<strong>la</strong> già timida ripresa economica in atto. E senzacrescita si farebbero ancora più ardui i <strong>di</strong>scorsi velleitarie idealistici <strong>di</strong> cui sopra. Di fronte alle <strong>di</strong>ffi coltà siprivilegerebbero le soluzioni <strong>di</strong> corto termine. E alloraad<strong>di</strong>o (o nel<strong>la</strong> migliore ipotesi arrivederci) alle visioni <strong>di</strong>lungo periodo.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 20109


INTERNAZIONALI<strong>di</strong> MicheleCaracciolo <strong>di</strong> BrienzaStati e multinazionali:un confronto tra graduatorieOgni anno le prime cento multinazionali al mondoproducono un quinto <strong>di</strong> tutta <strong>la</strong> ricchezza globale. Secondol’ultima graduatoria sti<strong>la</strong>ta dal<strong>la</strong> rivista Fortunenel 2009, si tratta <strong>di</strong> un fatturato complessivo <strong>di</strong> oltredo<strong>di</strong>cimi<strong>la</strong> miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>ri. Se sovrapponiamo <strong>la</strong>graduatoria degli Stati secondo il PIL realizzata dal<strong>la</strong>Banca Mon<strong>di</strong>ale e quel<strong>la</strong> delle prime cento multinazionaliper fatturato, si scopre che tra le prime centoeconomie mon<strong>di</strong>ali ben quarantasette sono aziende.Ci si accorge inoltre che soltanto ventiquattro Stati sucentonovanta producono ogni anno più ricchezza del<strong>la</strong>compagnia petrolifera Royal Dutch Shell, in assoluto <strong>la</strong>multinazionale più grande. Al secondo posto c’è ExxonMobil, un’altra compagnia petrolifera, e al terzo WallMart, colosso statunitense del<strong>la</strong> grande <strong>di</strong>stribuzione.Ma è davvero sensato paragonare le pere alle mele?Tanto per cominciare alcune brevi defi nizioni: il prodottointerno lordo (PIL) è il valore dei beni e servizi fi naliche un’economia nazionale produce in un anno mentreil fatturato consolidato <strong>di</strong> una multinazionale è <strong>la</strong> sommadei fatturati <strong>di</strong> tutte le fi liali locali. I fatturati dellemultinazionali rientrano quin<strong>di</strong> nel calcolo del PIL <strong>di</strong> unpaese per <strong>la</strong> loro quota parte.In realtà, il confronto tra fatturato e PIL serve per capirel’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza e le sperequazioni nel<strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzionedel<strong>la</strong> ricchezza che esistono tra gli stessi Stati.Per scegliere un esempio a caso, British Petroleum haavuto un fatturato nel 2009 <strong>di</strong> circa 360 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>riequivalente a circa tre volte <strong>la</strong> ricchezza prodotta inun anno in tutto il Perù. BP è al quarto posto nel<strong>la</strong> graduatoriadelle prime cento multinazionali del pianeta.La prima in graduatoria, è <strong>la</strong> citata Royal Dutch Shellcon oltre 460 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>ri <strong>di</strong> fatturato nel 2009.Soltanto due aziende italiane sono tra le prime centomultinazionali: ENI al <strong>di</strong>ciassettesimo posto ed ENEL alsessantaduesimo con un fatturato rispettivamente <strong>di</strong>160 e 90 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>ri.Le famose sette sorelle non esistono più, ma è un fattoche le prime sette aziende del pianeta siano dellecompagnie petrolifere. Oltre a quelle già citate, possiamotrovare anche Chevron e Total. È <strong>di</strong>ffi cile dunquepensare ad una riduzione consistente dell’uso del petrolioquale fonte <strong>di</strong> energia. La sua estrazione e <strong>la</strong> sua<strong>la</strong>vorazione continuerà ad essere un affare red<strong>di</strong>tizioancora per lungo tempo, nonostante i danni concretiper l’ambiente e per <strong>la</strong> salute. Sarà poi davvero cosìred<strong>di</strong>tizio quando si cominceranno a conteggiare i costiambientali nel<strong>la</strong> bolletta?Un dato interessante riguarda il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendentidelle multinazionali. Wal Mart è <strong>di</strong> gran lunga <strong>la</strong> primamultinazionale per numero <strong>di</strong> <strong>la</strong>voratori attestandosi acirca due milioni, mentre <strong>la</strong> China National Petroleum,sebbene sia al tre<strong>di</strong>cesimo posto per fatturato, occupaquasi un milione e centomi<strong>la</strong> addetti. Com’è possibileche Royal Dutch Shell, pur operando nello stesso settore,abbia un fatturato tre volte superiore al<strong>la</strong> ChinaNational Petroleum ma un decimo dei <strong>la</strong>voratori? Arcanidell’economia cinese.La prima azienda automobilistica è <strong>la</strong> giapponese Toyotacon oltre trecentomi<strong>la</strong> <strong>di</strong>pendenti e un fatturato <strong>di</strong>circa 200 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>ri. Si consideri che gli StatiUniti, prima economia al mondo, hanno un PIL <strong>di</strong> circa14’000 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>ri all’anno e il Giappone al secondoposto arriva a quasi 5’000 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> USD, seguitopoco dopo dal<strong>la</strong> Cina. L’Italia è tra quei ventiquattroStati che sono più ricchi <strong>di</strong> Royal Dutch Shell. Infatti, ilnostro paese si è collocato al settimo posto con un PIL<strong>di</strong> 2’300 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>ri preceduto dal<strong>la</strong> Gran Bretagnae seguito dal<strong>la</strong> Russia. Ora, sarebbe interessantevedere una cartina del pianeta in cui <strong>la</strong> superfi cie <strong>di</strong>ogni Stato sia proporzionale al<strong>la</strong> ricchezza prodotta esi vedrebbero delle sperequazioni spaventose.Dei 60’000 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>ri del prodotto lordo mon<strong>di</strong>ale,ben 40’000 provengono dai paesi industrializzatie soltanto 5’000 miliar<strong>di</strong> dai paesi in via <strong>di</strong> sviluppo,anche se questi ultimi rappresentando circa l’80% del<strong>la</strong>popo<strong>la</strong>zione mon<strong>di</strong>ale. Le gran<strong>di</strong> multinazionali cheproducono buona parte del<strong>la</strong> ricchezza mon<strong>di</strong>ale sonovinco<strong>la</strong>te dalle norme internazionali? Sì, e in ambiti chesi stanno al<strong>la</strong>rgando sempre <strong>di</strong> più. Andrew C<strong>la</strong>pham,Professore <strong>di</strong> Diritto Internazionale presso l’Institut deHautes Etudes Internationales <strong>di</strong> Ginevra, ha evidenziatonel suo libro dal titolo: “Human Rights Obligationsof Non-State Actors” (Oxford University Press, 2007),che c’è una tendenza giurisprudenziale in corso, specialmentein Gran Bretagna, che pone in evidenza <strong>la</strong>responsabilità delle multinazionali nel rispetto dei <strong>di</strong>rittiumani durante l’esercizio delle loro attività nei vari paesi.Si tratta <strong>di</strong> un settore in <strong>di</strong>venire, ma che permette<strong>di</strong> capire <strong>la</strong> rilevanza <strong>di</strong> certe questioni quali il <strong>di</strong>vieto atrattamenti <strong>di</strong>sumani e degradanti e il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> torturada parti <strong>di</strong> entità non statali.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201011


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OLTREFRONTIERA<strong>di</strong> Fabrizio MacrìUna luce in fondo al tunnelIn questa fase <strong>di</strong> buio per <strong>la</strong> congiuntura economicaitaliana in un Paese appesantito dalle debolezzestrutturali che si porta ormai <strong>di</strong>etro da 30 anni, unaluce in fondo al tunnel potrebbe venire proprio dal<strong>la</strong>Svizzera.In un momento <strong>di</strong> pessimismo <strong>di</strong>ffuso, in una nazionein cui 1/3 dei giovani è senza <strong>la</strong>voro ed in cui l’economiaè ancora alle prese con gli effetti del<strong>la</strong> recentecrisi internazionale, per <strong>di</strong> più minacciata da attacchispecu<strong>la</strong>tive simili a quelli che hanno messo in ginocchio<strong>la</strong> Grecia, forse una goccia <strong>di</strong> positività potràvenire da una partico<strong>la</strong>re attenzione allo sviluppo deirapporti con le economie più solide e competitive almondo, tra le quali <strong>la</strong> Svizzera.Una parte del<strong>la</strong> nostra economia è rappresentatadalle me<strong>di</strong>e imprese che esportano ed investono suimercati esteri, che frequentano fi ere internazionalie leggono il Financial Times o l’Economist oltre al<strong>la</strong>Repubblica ed al Corriere, che seguono i trend deimercati internazionali e che, insieme all’indotto daloro creato, potranno forse tornare a crescere. Se, infatti,da loro partico<strong>la</strong>re attenzione verrà de<strong>di</strong>cata al<strong>la</strong>congiuntura svizzera si accorgeranno che, nonostantel’inevitabile frenata al<strong>la</strong> crescita subita nel 2009 aseguito del<strong>la</strong> profonda recessione che ci ha investitodal<strong>la</strong> fi ne del 2008, il fortino elvetico tiene.Elementi <strong>di</strong> soli<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> questo mercato europeo, chepuò costituire un’importante opportunità per le nostreimprese proprio alle porte dell’Italia, sono, nonsoltanto lo stabile sistema bancario che rappresentacirca il 13% del PIL elvetico, ma anche <strong>la</strong> forte competitivitàdel sistema produttivo svizzero, <strong>la</strong> stabilitàpolitica e sociale, un effi ciente sistema <strong>di</strong> trasporti edun effi ciente apparato burocratico amministrativo chesi accompagna ad una bassa tassazione sull’impresae sul <strong>la</strong>voro.I dati del<strong>la</strong> congiuntura svizzera nel primo quadrimestre2010 del resto par<strong>la</strong>no chiaro e colpiscono peril loro contrasto con <strong>la</strong> deprimente catena <strong>di</strong> segnimeno che ha caratterizzato l’economia italiana negliultimi anni, al <strong>di</strong> fuori forse del nostro debito pubblico,sempre inesorabilmente in <strong>di</strong>namica crescita.In Svizzera il PIL reale nel primo trimestre 2010 ècresciuto del 2,2% rispetto allo stesso periodo del2009, trainato dall’export e dai consumi privati che,sommati, hanno compensato invece <strong>la</strong> frenata degliinvestimenti nell’e<strong>di</strong>lizia e nell’Information Technology.La forza <strong>la</strong>voro è aumentata dello 0,3% così comei sa<strong>la</strong>ri e le remunerazioni da <strong>la</strong>voro in crescita del2,6% nel contesto <strong>di</strong> una <strong>di</strong>namica dei prezzi moltomoderata: il tasso <strong>di</strong> infl azione registrato nel mese <strong>di</strong>maggio a fronte del maggio 2010 è stato dell’1,1%.Sorprendono anche i dati sul<strong>la</strong> spesa pubblica chenormalmente in una fase recessiva denotano una crescitadovuta ad un naturale maggiore interventismodel Governo: il surplus <strong>di</strong> bi<strong>la</strong>ncio è quasi raddoppiatodall’1 al 2% tra il 2009 ed il 2010 ed il debito pubblicosi è attestato poco al <strong>di</strong> sopra del 40% del ProdottoInterno Lordo.Infi ne, incoraggianti i dati sul fronte degli scambi conl’estero che hanno visto un forte incremento delle importazioni<strong>di</strong> merci (+ 5,9%) nell’aprile 2010 rispettoallo stesso periodo del 2009 e delle esportazioni (+1,6%).I dati mensili sfornati da Istat per il marzo 2010 confermano<strong>la</strong> Svizzera quale sesto mercato <strong>di</strong> sbocco almondo per le esportazioni italiane: gli elvetici hannoimportato, infatti, merci Made in Italy per un valore <strong>di</strong>1,4 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> Euro nel marzo 2010 con una crescitadell’8,5% sullo stesso mese del 2009.I dati trimestrali invece denotano una crescita complessivadelle esportazioni italiane del 3% rispetto alprimo trimestre 2009: le voci più importanti dell’exportitaliano in Svizzera nel primo trimestre 2010,sempre secondo i dati Istat, sono stati i prodotti delcomparto tessile ed abbigliamento, i metalli ed i prodottida essi derivati, le macchine gli apparecchi industrialie i prodotti alimentari.Il mondo insomma non è solo “BRIC”, sig<strong>la</strong> con <strong>la</strong> qualesi in<strong>di</strong>cano i mercati <strong>di</strong> Brasile, Russia, In<strong>di</strong>a e Cina,<strong>di</strong>ventata ormai <strong>la</strong> busso<strong>la</strong> delle strategie <strong>di</strong> internazionalizzazionedel Sistema Italia; <strong>la</strong> picco<strong>la</strong> Svizzera,ridente paese alpino ai confi ne con <strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a econ una popo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> 7,5 milioni <strong>di</strong> abitanti, ha importatoinfatti nel mese <strong>di</strong> Marzo merci dal Bel Paeseper un valore <strong>di</strong> 1.326 Milioni <strong>di</strong> Euro, somma chequasi eguaglia il totale delle esportazioni italiane inCina e Russia (1.374 Milioni <strong>di</strong> Euro), rispettivamentedecimo e do<strong>di</strong>cesimo partner commerciale dell’Italia,giganti demografi ci con una popo<strong>la</strong>zione totale <strong>di</strong> 1,5miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> persone.Basti pensare che ogni svizzero consuma mensilmenteca. 180 euro <strong>di</strong> merci italiane a fronte dei 64 euro<strong>di</strong> ogni francese, dei 48 <strong>di</strong> ogni Tedesco, dei 34 <strong>di</strong>ogni britannico e dei 6 <strong>di</strong> ogni americano.Per alcune imprese, insomma, il primo passo fuoridal<strong>la</strong> crisi potrebbe essere mosso in <strong>di</strong>rezione delGottardo.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201013


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Confederazione elveticaStraniero il 21,6%del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zioneIl 60% proviene dall’Unione europea o dai Paesi dell’Associazione europea <strong>di</strong> libero scambio- La comunità più numerosa è quel<strong>la</strong> italiana, seguita da quel<strong>la</strong> tedesca e portogheseIl 21,6% del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione stabilmente residentein Svizzera, pari a 1,68 milioni <strong>di</strong> abitanti,è straniera. Di questi un milione, ossia oltre il60%, proviene da un Paese membro dell’Unioneeuropea o dell’Associazione europea <strong>di</strong> liberoscambio (AELS). Il 25% delle persone professionalmenteattive nel<strong>la</strong> Confederazione non ha unpassaporto con <strong>la</strong> croce bianca su sfondo rosso.Questi i dati salienti del Rapporto sul<strong>la</strong> migrazione2009, pubblicato dall’Ufficio federale del<strong>la</strong> migrazione.La cifra <strong>di</strong> 1.680.197 citta<strong>di</strong>ni esteri residentinon comprende né i circa 27.000 funzionari stranieri,né i 48.000 beneficiari <strong>di</strong> un permesso <strong>di</strong> soggiornoinferiore ai do<strong>di</strong>ci mesi e neppure le circa 40.000persone in procedura d’asilo. Esclusi dal computoanche gli oltre 200mi<strong>la</strong> connazionali che oltre aquel<strong>la</strong> italiana hanno anche <strong>la</strong> citta<strong>di</strong>nanza svizzera.Lo scorso anno dai Paesi dell’UE e dell’AELS sonoimmigrate 90.215 persone, erano 113.135 nel2008. Circa il 63% degli immigrati è giunto in Svizzeraper esercitarvi un’attività lucrativa, nel 76% deicasi nel settore terziario e nel 22,2% nell’industria.La comunità straniera più numerosa è quel<strong>la</strong> italiana,con 298.111 persone (17,7%) ma, come detto,da questa cifra sono esclusi gli oltre 200mi<strong>la</strong>doppi citta<strong>di</strong>ni, i quali, se per le statistiche del<strong>la</strong>Peniso<strong>la</strong> sono italiani, il che fa salire <strong>la</strong> loro presenzanel<strong>la</strong> Confederazione ad oltre 500mi<strong>la</strong> unità,per le statistiche elvetiche sono ovviamentesvizzeri. Seguono i tedeschi (250.471, 14,4%) e iportoghese (205.255, 12,2%). Rispetto all’annoprecedente, il maggiore aumento numerico riguardai citta<strong>di</strong>ni del Kossovo (+27.181), del<strong>la</strong> Germania(+17.119), del Portogallo (+9.087), del<strong>la</strong>Francia (+4.955) e del<strong>la</strong> Gran Bretagna (+2.222).L’aumento dei citta<strong>di</strong>ni kosovari è da ricondursi in primoluogo al fatto che con l’in<strong>di</strong>pendenza del<strong>la</strong> provinciaserba molti kosovari residenti in Svizzera hannoassunto <strong>la</strong> citta<strong>di</strong>nanza del loro Paese; <strong>di</strong> conseguenzaè <strong>di</strong>minuito anche il numero <strong>di</strong> serbi (-31.093).Nel 2009 sono stati naturalizzati 44.948 stranieri, unnumero costante negli ultimi anni. Si tratta soprattutto<strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Kosovo, Italia, Germania e Turchia.Con una percentuale <strong>di</strong> oltre il 21%, <strong>la</strong> Svizzeraha una proporzione <strong>di</strong> stranieri tra lepiù alte d’Europa. La migrazione contribuisceal<strong>la</strong> crescita del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione svizzera più<strong>di</strong> quanto non faccia nei Paesi d’immigrazionec<strong>la</strong>ssici come Stati Uniti, Canada e Australia.L’anno scorso hanno inoltrato una richiesta d’asilo16.005 persone, il 3,6% in meno rispetto al 2008.I principali Paesi <strong>di</strong> provenienza sono stati Nigeria,Eritrea, Sri Lanka, Iraq, Somalia, Afghanistan, Kosovo,Georgia, Serbia e Turchia. Delle 17.326 domanded’asilo trattate in prima istanza nel 2009 ne sonostate accettate 2.622, (16,3%).NATURALIZZAZIONI: SVIZZERAAI VERTICI NELLA CLASSIFICA EUROPEAIn termini generali, in Svizzera <strong>la</strong> percentuale <strong>di</strong> naturalizzazionirispetto al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione è fra le più alte d’Europa. Seperò si tien conto del<strong>la</strong> percentuale <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni stranieri, ildato elvetico è nel<strong>la</strong> me<strong>di</strong>a. È quanto emerge da uno stu<strong>di</strong>odell’Ufficio federale <strong>di</strong> statistica (UST) pubblicato nell’ultimonumero <strong>di</strong> demos. Nel 2008 in Svizzera sono state naturalizzate44’000 persone: 0,6 nuovi svizzeri ogni cento abitanti.Nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica, che prende in considerazione do<strong>di</strong>ci Paesidell’Europa occidentale, seguono poi il Belgio e <strong>la</strong> Sveziacon una percentuale <strong>di</strong> 0,3 naturalizzazioni ogni 100 abitanti.La Norvegia, <strong>la</strong> Gran Bretagna, <strong>la</strong> Francia, <strong>la</strong> Spagna el’O<strong>la</strong>nda hanno un tasso dello 0,2 e l’Austria, <strong>la</strong> Germania,<strong>la</strong> Danimarca e l’Italia dello 0,1. In generale, il tasso <strong>di</strong> naturalizzazioniè più alto nei Paesi con un’elevata proporzione<strong>di</strong> stranieri. La Svizzera ha una percentuale <strong>di</strong> stranieri<strong>di</strong> circa il 21%, nei Paesi limitrofi oscil<strong>la</strong> invece fra il 6 e il10%. Valutando le naturalizzazioni in base al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zionestraniera residente il quadro cambia. In Svizzera nel 2008 <strong>la</strong>percentuale <strong>di</strong> stranieri residenti che è stata naturalizzata èdel 2,8%. La c<strong>la</strong>ssifica in questo caso è guidata dal<strong>la</strong> Sveziacon il 5,8% <strong>di</strong> stranieri naturalizzati. In Gran Bretagna, Francia,Belgio, Norvegia e O<strong>la</strong>nda <strong>la</strong> proporzione si situa fra il3 e il 4%. Anche se si paragona <strong>la</strong> situazione su un <strong>la</strong>sso <strong>di</strong>tempo più lungo, fra il 2001 e il 2008, <strong>la</strong> Svezia è in testa. LaSvizzera si trova sempre nel mezzo del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica, anche senegli ultimi 20 anni <strong>la</strong> percentuale <strong>di</strong> stranieri che ha ottenutoil passaporto rossocrociato è salita dall’uno a quasi il trepercento. Le ragioni, secondo gli autori dello stu<strong>di</strong>o, sono ilperiodo <strong>di</strong> tempo re<strong>la</strong>tivamente lungo che bisogna aver trascorsoin Svizzera prima <strong>di</strong> richiedere <strong>la</strong> citta<strong>di</strong>nanza e <strong>la</strong>complessità del<strong>la</strong> procedura che implica tre sta<strong>di</strong>: Comune,Cantone e Confederazione. In nessun altro Paese europeo ilComune ha un’influenza sulle naturalizzazioni.Un’altra ragione è il fatto che i due terzi degli stranieri residentiin Svizzera proviene dai Paesi dell’Unione europeao dell’Associazione europea <strong>di</strong> libero scambio. Grazie agliaccor<strong>di</strong> bi<strong>la</strong>terali queste persone hanno meno necessità <strong>di</strong> ottenere<strong>la</strong> citta<strong>di</strong>nanza rispetto a chi proviene da Paesi terzi.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201015


Il 10% del<strong>la</strong> benzina venduta in Svizzera è acquistatada automobilisti provenienti all’esteroTurismo del pienoNel 2008, in Svizzera, circa 390 milioni <strong>di</strong> litri <strong>di</strong> benzina, ovvero il 10% del volumedelle ven<strong>di</strong>te a livello nazionale, e 70 milioni <strong>di</strong> litri <strong>di</strong> <strong>di</strong>esel sono stati acquistati da “turistidel pieno” provenienti dai Paesi limitrofi; in tre quarti dei casi il rifornimento è stato effettuatoa una <strong>di</strong>stanza inferiore a 10 km dal confine. La Confederazione approfitta così <strong>di</strong>maggiori entrate per oltre 340 milioni <strong>di</strong> franchi. Un incremento del prezzo del<strong>la</strong> benzina<strong>di</strong> circa 20 centesimi, ottenuto per esempio aumentando l’imposta sugli oli minerali, ridurrebbequesto fenomeno <strong>di</strong> quasi <strong>la</strong> metà. È quanto emerge da uno stu<strong>di</strong>o dell’Ufficiofederale dell’energia e dell’Unione Petrolifera pubblicato lo scorso mese <strong>di</strong> giugnoSebbene il fenomeno del turismo del pienosia da tempo noto, mancavano finoradati completi al riguardo. A questa <strong>la</strong>cunasopperisce lo stu<strong>di</strong>o Tanktourismus pubblicatodall’Ufficio federale dell’energia (UFE) edell’Unione Petrolifera (UP). Gli autori sono l’ufficioINFRAS <strong>di</strong> Berna e il CEPE (Centre für EnergyPolicies and Economics) del Politecnico federale<strong>di</strong> Zurigo.Partico<strong>la</strong>rmente interessanti sono gli effetti degliaumenti o delle riduzioni del prezzo sul<strong>la</strong> ven<strong>di</strong>ta<strong>di</strong> carburanti e, <strong>di</strong> conseguenza, sulle entratefiscali <strong>di</strong> uno Stato. Il turismo del pieno ha inoltreconseguenze sugli inventari nazionali dei gas serra,che si basano sui dati <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta nazionali deivettori energetici. Il turismo del pieno comporta,per <strong>la</strong> Svizzera maggiori entrate fiscali (impostasugli oli minerali e IVA), ma contemporaneamenteanche maggiori emissioni <strong>di</strong> CO2, perché le vengonomesse in conto le emissioni <strong>di</strong> CO2 derivantidai carburanti acquistati dai turisti del pieno. Nel2008, nell’ambito <strong>di</strong> questo fenomeno, sono stativenduti 386 milioni <strong>di</strong> litri <strong>di</strong> benzina (2,33 kgCO2/l) e circa 70 milioni <strong>di</strong> litri <strong>di</strong> <strong>di</strong>esel (2,66kg CO2/l). Ciò corrisponde a una quantità <strong>di</strong> CO2pari a oltre un milione <strong>di</strong> tonnel<strong>la</strong>te.Generalmente, i turisti del pieno si riforniscono inoccasione <strong>di</strong> viaggi effettuati per altri scopi, peresempio mentre si recano al <strong>la</strong>voro (frontalieri), invacanza o a fare acquisti oltre frontiera. È meno frequenteil caso in cui si attraversa il confine esclusivamenteper riempire il serbatoio. Il fenomeno delturismo del pieno si registra praticamente solo finoa una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 30 km dal confine; tre quarti <strong>di</strong>esso si svolge ad<strong>di</strong>rittura in una fascia <strong>di</strong> soli 10km dal<strong>la</strong> frontiera. Nei <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> carburantesituati nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze del confine <strong>la</strong>quota <strong>di</strong> clienti esteri arriva fino al 90%. In quelliTanktourismus, rapporto finale del 6 maggio 2010, MarioKeller, Philipp Wüthrich (INFRAS), Massimo Filippini, SilviaBanfi, Fabian Heimsch (Center for Energy Policies and EconomicsCEPE) su mandato dell’Ufficio federale dell’energiaUFE e dell’Unione Petrolifera Svizzera.situati a una <strong>di</strong>stanza leggermente superiore (5-7km) tale quota è pari circa al 60%. Gli elementideterminanti che influenzano questo fenomenosono le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> prezzo fra <strong>la</strong> Svizzera e i Paesilimitrofi e <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza dal confine.La benzina costa finoa 50 centesimi meno che all’esteroPur non essendo <strong>la</strong> Svizzera un Paese in cui ilprezzo dei carburanti è partico<strong>la</strong>rmente basso,come è invece il caso, per esempio, del Lussen-<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201017


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Il turismo del pienoha raggiunto un’entità non trascurabilePoiché molti tedeschi fanno il pieno all’estero, <strong>la</strong>Germania “perde” il 5-8% delle ven<strong>di</strong>te nazionali<strong>di</strong> carburanti e, <strong>di</strong> conseguenza, circa 2,4 miliar<strong>di</strong><strong>di</strong> Euro (incl. le imposte sul fatturato) <strong>di</strong> entratefiscali. In Austria accade il contrario: il turismo delpieno rappresenta circa il 23% delle ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong>benzina e il 32% <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> <strong>di</strong>esel, e porta introitiragguardevoli alle casse statali austriache.In Svizzera, il turismo del pieno ha subito un forteincremento negli ultimi anni.Per <strong>la</strong> benzina si è passati dai 260 milioni <strong>di</strong> litridel 2001 ai 386 milioni <strong>di</strong> litri del 2008, corrispondentia circa il 10% del<strong>la</strong> quantità vendutacomplessivamente nel nostro Paese.Le maggiori entrate fiscali per <strong>la</strong> Svizzera sono statepari a 286 milioni <strong>di</strong> franchi per l’imposta suglioli minerali e a 52 milioni <strong>di</strong> franchi per l’IVA. Nellostesso periodo, il turismo del pieno per il <strong>di</strong>eselè passato da -70 milioni <strong>di</strong> litri a circa +70 milioni<strong>di</strong> litri, corrispondenti al 4,2% del<strong>la</strong> quantità vendutacomplessivamente in Svizzera nel 2008.burgo, del<strong>la</strong> Polonia o del<strong>la</strong> Repubblica Ceca,negli ultimi anni, nel<strong>la</strong> Confederazione il prezzodel<strong>la</strong> benzina è stato sempre inferiore a quellodei Paesi limitrofi. Per <strong>la</strong> benzina, il <strong>di</strong>fferenziale<strong>di</strong> prezzo fra <strong>la</strong> Svizzera e l’estero è passato dai15-20 centesimi al litro (ct./l) nel 2001 ai circa45-50 ct./l nel 2008. Per il <strong>di</strong>esel è <strong>di</strong>verso: primadel 2003 il <strong>di</strong>esel, in Svizzera, era più caroche all’estero (e gli Svizzeri andavano a fare ilpieno oltre confine). A partire dal 2003, ha cominciatoad essere leggermente più conveniente,a seconda del Paese <strong>di</strong> riferimento. La causa delcrescente <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> prezzo per <strong>la</strong> benzinae dell’inversione <strong>di</strong> tendenza per il <strong>di</strong>esel è statasoprattutto l’andamento del cambio fra il Francosvizzero e l’Euro: se il cambio fosse rimasto costante,il <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> prezzo non avrebbe praticamentesubito variazioni dal 2003 ad oggi.Nell’aprile 2009, quando sono stati rilevati i datiper lo stu<strong>di</strong>o ora presentato, il livello dei prezzidel<strong>la</strong> benzina e del <strong>di</strong>esel, in Svizzera, si situavain una fascia centrale rispetto ai Paesi europei.Il prezzo del<strong>la</strong> benzina, in Austria, era analogoa quello svizzero, mentre in Germania, inFrancia e in Italia era <strong>di</strong> 40-45 ct./l superiore.Nello stesso periodo, il <strong>di</strong>esel era sensibilmentepiù conveniente in Austria che in Svizzera e, inSvizzera, decisamente meno caro che in Italia eleggermente più conveniente che in Francia e inGermania.Effetti significativi <strong>di</strong> un aumento dei prezziLo stu<strong>di</strong>o mostra che un aumento del prezzo del<strong>la</strong>benzina, in Svizzera, <strong>di</strong> circa 20 ct./l, determinatoper esempio da un aumento dell’imposta sugli oliminerali, porterebbe a una riduzione del turismodel pieno del 45% (corrispondente a 174 milioni<strong>di</strong> litri benzina o a 400’000 tonnel<strong>la</strong>te <strong>di</strong> CO2).Rispetto al<strong>la</strong> quantità complessiva <strong>di</strong> benzina vendutain Svizzera, <strong>la</strong> quota attribuibile al turismodel pieno passerebbe così dal 10% al 5,5%.Un aumento <strong>di</strong> 5 ct./l del prezzo del <strong>di</strong>esel porterebbe,per questo tipo <strong>di</strong> carburante, a unariduzione del turismo del pieno del 62% (corrispondentea 43 milioni <strong>di</strong> litri <strong>di</strong> <strong>di</strong>esel, ovvero a115‘000 tonnel<strong>la</strong>te <strong>di</strong> CO2) e rispetto al<strong>la</strong> quantitàcomplessiva <strong>di</strong> <strong>di</strong>esel venduta in Svizzera, <strong>la</strong> quotaattribuibile al turismo del pieno scenderebbedall’attuale 4,2% all’1,6%.Combattere gli effetti negatividel turismo del pienoMisure per combattere gli effetti negativi del turismodel pieno vengono <strong>di</strong>scusse o introdotte soprattuttonei Paesi in cui i prezzi dei carburantisono più elevati, come <strong>la</strong> Germania, l’Italia o <strong>la</strong>Francia.In Italia, per esempio, gli abitanti dei Comuni del<strong>la</strong>fascia <strong>di</strong> confine possono acquistare benzinaa prezzo ridotto nei <strong>di</strong>stributori italiani. Secondol’or<strong>di</strong>nanza sull’imposizione degli oli minerali, gliautotrasportatori svizzeri, al loro rientro sul territoriosvizzero, possono avere nei loro serbatoi almassimo 400 litri <strong>di</strong> carburante.A livello <strong>di</strong> UE vi è l’intenzione <strong>di</strong> armonizzarefra gli Stati membri i tassi <strong>di</strong> imposizione fiscalesui carburanti e <strong>di</strong> aumentare gradualmente i tassiminimi.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201019


L’alfa romeo compie cent’anniSimbolo <strong>di</strong> esclusiva sportivitàe <strong>di</strong> eccellenza tecnicaSono comunque un traguardo degno <strong>di</strong> nota.Quest’anno l’Alfa Romeo compie cent’anni.Sul suo certificato <strong>di</strong> nascita si legge che <strong>la</strong>storica Casa automobilistica ha visto <strong>la</strong> luce aMi<strong>la</strong>no il 24 giugno 1910.È inrfatti proprio un secolo fa che un gruppo <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>torie uomini d’affari decide <strong>di</strong> rilevare l’attività del<strong>la</strong>Società italiana automobili Darracq, filiale del<strong>la</strong> Casafrancese con officine al Portello, che aveva <strong>la</strong> propriasede in quel<strong>la</strong> che all’epoca era <strong>la</strong> periferia citta<strong>di</strong>na,per fondare l’Anonima lombarda fabbrica automobili.A conferma che l’acronimo (vale infatti anche per<strong>la</strong> Fiat: Fabbrica italiana automobili Torino) ha fattoscuo<strong>la</strong> nel mondo delle quattroruote targate Italia.Sfogliando <strong>la</strong> storia, appren<strong>di</strong>amo che <strong>la</strong> nuovaazienda entrò sul mercato con <strong>la</strong> 24 Hp, capace <strong>di</strong>farsi apprezzare per quelle caratteristiche che <strong>di</strong>venterannoil Dna del marchio: prestazioni e il piacere<strong>di</strong> guida. Costava:12mi<strong>la</strong> lire. Due anni dopo toccòal<strong>la</strong> 15-20 Hp seguita nel 1913 dal<strong>la</strong> 40-60 Hp: conmotore sei litri in grado <strong>di</strong> erogare 70 Cv <strong>di</strong> potenza.Lo scoppio del<strong>la</strong> prima guerra e risorse finanziariesempre più critiche minarono <strong>la</strong> sopravvivenzadell’azienda. Infatti, il 2 <strong>di</strong>cembre 1915, fu rilevatadall’ingegnere napoletano Nico<strong>la</strong> Romeo. Lo stabilimentodel Portello, dove erano impiegate 2.500 persone,fu ampliato per adeguarsi alle commesse militari.Archiviato il conflitto, l’impianto fu riconvertito e nel1920 debuttò <strong>la</strong> Torpedo 20-30 Hp. Era <strong>la</strong> prima automobileche portava il nome Alfa Romeo.Fin da quegli anni, è fuori <strong>di</strong> dubbio che i modelli piùriusciti del’Alfa sono stati da sempre i modelli coupé.Vetture apprezzate per le linee <strong>di</strong>segnate dai gran<strong>di</strong> carrozzieri.Esempi da sogno sono certamente <strong>la</strong> 6C 2500SS Touring del 1929 e <strong>la</strong> 6C 2300 Pescara del 1934.Consegnato tristemente al<strong>la</strong> storia anche il secondoconflitto mon<strong>di</strong>ale, nel 1951 arrivò <strong>la</strong> 1900 Sprint,carrozzata Touring e il termine Sprint, da allora inpoi, caratterizzerà i modelli più sportivi. Nel 1954,l’Alfa <strong>la</strong>ncia <strong>la</strong> Giulietta Sprint che precede <strong>di</strong> unanno esatto l’uscita del<strong>la</strong> versione Berlina. In seguito,giungeranno sul mercato <strong>la</strong> Sprint Veloce e <strong>la</strong> SuperSprint. Con i Coupé 2000 e 2600 l’Alfa Romeoritorna nel segmento alto del granturismo, dando unimpulso importante allo stile degli anni Sessanta.Con <strong>la</strong> Giulia 1600 Sprint Gt prima (1963) e con lenumerose varianti realizzate poi (Gta), l’Alfa si garantisceuna lunga egemonia nel segmento dei coupé <strong>di</strong>La Giulietta sprint del1954: <strong>la</strong> ‘nonna’ del<strong>la</strong>nuova versione presentatain questi giornianche sul mercatosvizzero.A sinistra: il 2 <strong>di</strong>cembre1915, l’Alfa vienerilevata dall’ingegnerenapoletano Nico<strong>la</strong>Romeo.fascia me<strong>di</strong>a. Forse fra tutti gli altri modelli, è proprio<strong>la</strong> Giulia Gt a <strong>di</strong>ventare l’emblema dell’essere alfista,che in questi anni significava essere al<strong>la</strong> moda (trendy,con <strong>di</strong>scutibile vezzo anglofilo, si <strong>di</strong>rebbe oggi).Nel 1967, con un passo verso l’alto del<strong>la</strong> gamma, è <strong>la</strong>volta del<strong>la</strong> 1750 Gt Veloce, che si richiama al<strong>la</strong> vocazionesportiva delle 6C 1750 degli anni ‘30. Nel 1971,esce <strong>la</strong> 2000 Gt Veloce, versione con motore 2 litri,con <strong>di</strong>fferenze minime a livello <strong>di</strong> design. Agli inizidegli anni ‘70, con l’Alfetta Gt l’Alfa Romeo ripete ilsuccesso del<strong>la</strong> Sprint Gt. Il nuovo coupé abbandonale linee morbide degli anni Sessanta e si presenta conuna linea a cuneo molto sportiva. Nel 1995, poi, con<strong>la</strong> Gtv l’Alfa torna nel mercato dei coupé.Cento anni dopo, Alfa Romeo è ancora oggi un simbolo<strong>di</strong> esclusiva sportività e <strong>di</strong> eccellenza tecnica. l’intriganteMiTo <strong>di</strong>mostra che <strong>la</strong> creatività del marchio èviva: <strong>la</strong> nuova Giulietta ne è l’erede.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201021


La nuova Alfa Giulietta<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>tra<strong>di</strong>zione</strong><strong>incontra</strong> l’innovazioneL’Alfa Giulietta è ora <strong>di</strong>sponibile pressoi concessionari Alfa Romeo svizzeri a partireda 28’900 CHF. Con cinque stelle Euro NCAP,è <strong>la</strong> vettura compatta più sicura in assoluto.Sono già 400 i clienti che hanno scelto questavettura compatta sportiva ed elegante.L’hanno vista al Salone dell’auto <strong>di</strong> Ginevra <strong>di</strong>quest’anno, senza aver<strong>la</strong> mai guidataAlfa Giulietta assicura performance e tecnologiaai massimi livelli in termini <strong>di</strong>tecnica, prestazioni e rispetto dell’ambiente.Al <strong>la</strong>ncio sono <strong>di</strong>sponibili 4 motori,tutti omologati Euro5 e dotati <strong>di</strong> serie del sistemaStart&Stop (eccezione 1750 TBi) per <strong>la</strong> riduzionedei consumi e delle emissioni: due benzina(1.4TB da 120 CV a partire da 28'900 chf e 1.4TBMultiAir da 170 CV a partire da 33'200 chf) e un<strong>di</strong>esel (2.0 JTDM da 170 CV, MultiJet <strong>di</strong> secondagenerazione, a partire da 36'200 chf). Infine, al<strong>la</strong>gamma si aggiunge il bril<strong>la</strong>nte 1750 TBi da 235CV (a partire da 39'900 chf) con iniezione <strong>di</strong>rettae scavenging abbinato all’esclusivo allestimentoQuadrifoglio Verde.Una nuova architetturaLa “Giulietta” porta al debutto un’architetturacompletamente nuova, denominata “Compact”,che è stata progettata per sod<strong>di</strong>sfare le aspettativedei clienti più esigenti in termini <strong>di</strong> tenuta <strong>di</strong>strada, agilità e sicurezza. Garantisce infatti sia eccezionaliperformance <strong>di</strong>namiche sia un elevatocomfort.Questa nuova architettura permetterà al<strong>la</strong> Giulietta<strong>di</strong> coniugare il comfort a bordo, <strong>la</strong> fruibilità degliinterni e del bagagliaio con le doti <strong>di</strong>namicheproprie <strong>di</strong> ogni Alfa Romeo.Inoltre, il piacere <strong>di</strong> guida e il comfort possonoessere adattati alle esigenze <strong>di</strong> ogni cliente grazieal selettore Alfa DNA, il <strong>di</strong>spositivo che personalizzail comportamento del<strong>la</strong> vettura in baseai <strong>di</strong>fferenti stili <strong>di</strong> guida o alle <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zionistradali. La nuova architettura dell’Alfa Giulietta èinfatti progettata per integrare ed esaltare al massimoi <strong>di</strong>versi sistemi del veicolo enfatizzando cosìle tre funzioni <strong>di</strong> set-up (Dynamic, Normal e AllWeather) rese <strong>di</strong>sponibili dal selettore Alfa DNA.Questo <strong>di</strong>spositivo, <strong>di</strong> serie sull’intera gamma delnuovo modello, permette <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare i parametri<strong>di</strong> funzionamento <strong>di</strong> motore, cambio, sistemasterzante, <strong>di</strong>fferenziale elettronico Q2, oltre alle<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201023


logiche <strong>di</strong> comportamento del sistema <strong>di</strong> controllodel<strong>la</strong> stabilità (VDC).Sicurezza ai vertici del segmentoL’Alfa Romeo Giulietta si aggiu<strong>di</strong>ca le prestigiosecinque stelle Euro NCAP con un punteggio globale<strong>di</strong> 87/100: un risultato straor<strong>di</strong>nario che le consente<strong>di</strong> essere <strong>la</strong> compatta più sicura <strong>di</strong> sempre.Il giu<strong>di</strong>zio è ancora più importante se si considerache dal 2009 Euro NCAP pubblica un nuovo ratingche valuta contemporaneamente <strong>la</strong> protezione degliadulti, quel<strong>la</strong> dei bambini, quel<strong>la</strong> dei pedoni e<strong>la</strong> nuova area <strong>di</strong> prevenzione incidenti e riduzionedelle lesioni attraverso <strong>la</strong> valutazione <strong>di</strong> seat beltreminder, ESP e limitatore <strong>di</strong> velocità.Inoltre, l’accesso alle 5 stelle è <strong>di</strong> severità crescentea secondo dell’anno in cui verranno pubblicatii risultati (2009, 2010-2011, 2012). In questo scenarioil risultato conseguito dall’Alfa Romeo Giulietta(97% adulti, 85% bambini, 63% pedone e86% sicurezza attiva) le permette <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>carsile 5 stelle anche nel 2012 quando il sistema <strong>di</strong> valutazioneavrà raggiunto il massimo del<strong>la</strong> severità.Si tratta dunque <strong>di</strong> un riconoscimento importanteche ancora una volta conferma <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re attenzione<strong>di</strong> Alfa Romeo per gli aspetti legati al<strong>la</strong>protezione <strong>di</strong> tutti gli utenti del<strong>la</strong> strada.Del resto, l’Alfa Romeo Giulietta è un’auto progettatae costruita per ottenere <strong>la</strong> massima prestazionenel<strong>la</strong> sicurezza passiva ed attiva.Come <strong>di</strong>mostra, per esempio, l’adozione dei piùavanzati <strong>di</strong>spositivi elettronici per il controllo delcomportamento <strong>di</strong>namico (dal<strong>la</strong> frenata al<strong>la</strong> trazione):il Vehicle Dynamic Control che gestisceimportanti funzioni quali l’Hill Holder, il controllo<strong>di</strong> trazione, il panic braking assistito, l’MSRper <strong>la</strong> prevenzione del blocco ruote in ri<strong>la</strong>scio, lo“sterzo elettronico attivo” DST (Dynamic SteeringTorque), l’Electronic Q2 che “simu<strong>la</strong>” elettronicamente<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> un <strong>di</strong>fferenziale autobloccanteed il nuovissimo sistema PREFILL che, al ri<strong>la</strong>sciodell’acceleratore, mette in allerta il sistemafrenante <strong>di</strong>minuendo il tempo <strong>di</strong> intervento e lospazio <strong>di</strong> frenata.Simu<strong>la</strong>zioni virtualiMigliaia <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> simu<strong>la</strong>zioni virtuali hanno permesso<strong>di</strong> sviluppare <strong>la</strong> nuova architettura “Compact”– che Giulietta per prima porta al debutto– e il veicolo con l’ausilio <strong>di</strong> soli 4 prototipi.Successivamente, <strong>la</strong> bontà del<strong>la</strong> progettazionevirtuale è stata verificata fisicamente sulle vettureprodotte nello stabilimento <strong>di</strong> Cassino con duecentoprove su componenti e sottosistemi, più <strong>di</strong>cento simu<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong> impatto sul<strong>la</strong> slitta Hyge eoltre ottanta crash test (urti frontali, <strong>la</strong>terali, ribaltamentoe tamponamento, tenendo conto delle <strong>di</strong>versevelocità alle quali possono avvenire gli urti,i <strong>di</strong>fferenti tipi <strong>di</strong> ostacolo e <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> <strong>di</strong> occupanticon caratteristiche fisiche anche molto <strong>di</strong>versi traloro). Questi i numeri che testimoniano l’impegnoprofuso dall’Azienda per fare <strong>di</strong> Alfa Romeo Giuliettauna delle vetture più sicure dell’intero panoramaautomobilistico europeo, dal momentoche il modello rappresenta il più avanzato statodell’arte nel campo dei sistemi <strong>di</strong> sicurezza.Protezione totaleUna protezione totale, insomma, come <strong>di</strong>mostrano6 airbag <strong>di</strong> serie (due dei quali Multistage);24<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


cinture a tre punti con doppi pretensionatori e limitatori<strong>di</strong> carico; sistema S.A.H.R. (Self AligningHead Restraint), un nuovo <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> secondagenerazione ed integrato nello schienale dei se<strong>di</strong>lianteriori che, in caso <strong>di</strong> urto, avvicina gli appoggiatestaal<strong>la</strong> nuca degli occupanti attenuandocosì il “colpo <strong>di</strong> frusta”.Senza contare il contributo al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> degli occupantie dei pedoni dato dal<strong>la</strong> carrozzeria, dalcofano, dalle porte e dal<strong>la</strong> traversa del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>ncia,oltre che ai se<strong>di</strong>li e al piantone dello sterzo.L’efficacia <strong>di</strong> tutti questi <strong>di</strong>spositivi è massimizzatada una struttura frontale a tre linee <strong>di</strong> caricoche garantisce una struttura frontale omogenea equin<strong>di</strong> in grado <strong>di</strong> uniformare <strong>la</strong> risposta del veicoloin caso <strong>di</strong> urto frontale in<strong>di</strong>pendentementedal tipo <strong>di</strong> ostacolo/veicolo impattato.Ciò permette un breakthrough sia per <strong>la</strong> “partnerprotection” (in quanto <strong>la</strong> vettura è meno aggressivain urti contro il frontale o <strong>la</strong> fiancata <strong>la</strong>terale<strong>di</strong> un altro veicolo) sia per <strong>la</strong> “self protection”in quanto l’omogeneizzazione del<strong>la</strong> modalità <strong>di</strong>deformazione rende più efficace <strong>la</strong> protezionedel sistema <strong>di</strong> ritenuta in<strong>di</strong>pendentemente daltipo <strong>di</strong> urto.Infine, nel campo del<strong>la</strong> sicurezza preventiva, AlfaRomeo Giulietta adotta i proiettori anteriori con <strong>la</strong>funzione “luce <strong>di</strong>urna” (Daytime Running Light)che, al<strong>la</strong> messa in moto del<strong>la</strong> vettura, automaticamenteaccende le luci <strong>di</strong> posizione - rispondead una precisa normativa europea che entreràin vigore nel 2012 – e i proiettori posteriori conLED che, rispetto alle <strong>la</strong>mpade tra<strong>di</strong>zionali, offronouna maggiore intensità luminosa per unamaggiore sicurezza.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201025


SSSSSSssst!Il riposo fa bene al sapore.Stagionato da 9 a 15 mesiLa sua pasta già granulosa ha un gustodelicato: ecco il Grana Padano D.O.P.più giovane, il formaggio da pasto pereccellenza.Stagionato oltre 16 mesiFormaggio da grattugia o da tavo<strong>la</strong>? Il GranaPadano D.O.P. oltre 16 mesi risolve ogni dubbio,con il suo gusto pieno, pronunciato ma maipiccante.Stagionato oltre 20 mesiGrana Padano RISERVA: <strong>la</strong> stagionaturaprolungata lo rende <strong>di</strong> assoluta eccellenza.Perfettamente idoneo tanto al consumo dapasto che da grattugia, è una scelta da veriinten<strong>di</strong>tori.Grana Padano, tre stagionature, tre sapori.


Il <strong>di</strong>fficile ‘ritorno alle origini’del<strong>la</strong> Turchia cristiana<strong>di</strong> Giovanni SorgeIl recente assassinio <strong>di</strong> mons. Luigi Padovese,vicario apostolico dell’Anatolia e presidentedel<strong>la</strong> Conferenza episcopale <strong>di</strong> Turchia,riporta in auge <strong>la</strong> vexata quaestio del<strong>la</strong>libertà dei siro-ortodossi o assiro-aramaicinell’unico paese is<strong>la</strong>mico ‘<strong>la</strong>icizzato’ATur Ab<strong>di</strong>n, alias ‘Montagna dei Servi <strong>di</strong>Dio’, un altopiano sito fra il Tigri e i confinicon <strong>la</strong> Siria, che sin dal IV secolo videun’eccezionale fioritura monastica, sonorimasti oggi 3000 aramei dei circa 130.000 presentinegli anni Sessanta: dopo gli ecci<strong>di</strong> durante<strong>la</strong> prima guerra mon<strong>di</strong>ale, <strong>la</strong> costituzione dellostato turco sancita nel 1923 col trattato <strong>di</strong> Losanna,non riconoscendo loro lo status <strong>di</strong> minoranza(<strong>di</strong>versamente da greci e cur<strong>di</strong>), finì <strong>di</strong> spogliaredei propri <strong>di</strong>ritti l’antichissima comunità cristiana,da allora <strong>di</strong>sgregata tra Turchia, Siria, Iran e Irak.Negli anni Settanta-Ottanta <strong>la</strong> guerra civile tra <strong>la</strong>Turchia e i rivoluzionari cur<strong>di</strong> del PKK costrinsemolti aramei a emigrare: un vero e proprio esodoverso l’Europa ove oggi sono in 250.000 a par<strong>la</strong>rel’aramaico o moderne versioni dell’i<strong>di</strong>oma, che altempo <strong>di</strong> Gesù era, per così <strong>di</strong>re, l’inglese del Me<strong>di</strong>oOriente.Da alcuni anni, per <strong>la</strong> prima volta nel<strong>la</strong> travagliatastoria degli aramei, l’emigrazione ha invertito ilsuo corso: grazie ai risparmi accumu<strong>la</strong>ti e al fervidodesiderio <strong>di</strong> un ritorno nel<strong>la</strong> terra degli avi,molte famiglie dell’Europa centrale e occidentalestanno dando seguito all’invito ufficiale rivolto nel2001 dall’allora primo ministro Bülent Ecevit aicristiani turchi in esilio <strong>di</strong> ritornare a Tur Ab<strong>di</strong>n.La comunità aramaica svizzera, che conta circamilleduecento nuclei familiari, partecipa a questa‘<strong>di</strong>aspora al contrario’, come <strong>la</strong> ha definita nel2000 il perio<strong>di</strong>co Voice of Tur Ab<strong>di</strong>n, e contribuiscefinanziariamente al restauro e al risanamentodelle antiche vestigia. Gioca a favore <strong>la</strong> tendenzadel governo <strong>di</strong> Ankara improntata a un maggiorerispetto per le minoranze (<strong>la</strong> riforma del governo<strong>di</strong> Erdogan consente ad esempio l’insegnamentoUna veduta del monastero <strong>di</strong> Deir Az-Zafaran. (foto: Christoph Koch)sco<strong>la</strong>stico in lingua neoaramaica) nell’auspicataprospettiva <strong>di</strong> un ingresso nell’EU. Prospettiva,questa, che è risuonata come un refrain nel corso<strong>di</strong> un viaggio organizzato lo scorso maggio dal<strong>la</strong>Toros Reisen <strong>di</strong> Zug per una delegazione <strong>di</strong> storici,teologi e giornalisti in luoghi <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario interessefino a poco fa spesso interdetti agli stranieri.Un monastero incantevoleUno dei monasteri più incantevoli è quello <strong>di</strong> DeirAz-Zafaran, risalente al VI secolo e sede del patriarcatoSiro-Ortodosso d’Antiochia dal 1034 al 1924,fino al trasferimento obbligato in Siria. Costruitosulle rovine un antico tempio pagano, è circondatoda un immenso anfiteatro roccioso naturale incui ancora si intravedono le grotte degli eremiti. Alsuo interno si percepisce una quiete d’altri tempi.La frugalità propria del<strong>la</strong> vita monastica si coniugaamabilmente al<strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zionale ospitalità (il complesso<strong>di</strong>spone peraltro <strong>di</strong> 70 stanze per gli ospiti)e il vescovo Samuel Saliba Özmen, dopo un pranzoa base <strong>di</strong> penne al pomodoro accompagnatedal caratteristico yogurt offertoci dai novizi, ci riceveper un’u<strong>di</strong>enza in stile tutto me<strong>di</strong>o-orientale,durante <strong>la</strong> quale tiene a sottolineare l’importanza<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201027


I campanili del monastero <strong>di</strong> Mor Gabriel. (foto: Christoph Koch)Il Metropolita Timotheos Samuel Aktas.<strong>di</strong> progetti culturali <strong>di</strong> respiro internazionale atti avalorizzare <strong>la</strong> <strong>tra<strong>di</strong>zione</strong> culturale e liturgica chemantiene in questo avamposto cristiano. Traspareuna fiducia nelle potenzialità del <strong>di</strong>alogo conl’Europa.Di altro tenore è l’incontro con il metropolita <strong>di</strong>Tur Ab<strong>di</strong>n, Timotheos Samuel Aktas che ha luogonel monastero <strong>di</strong> Mor Gabriel, il centro spiritualedei cristiani siro-ortodossi. Per raggiungerlo bisognasuperare un posto <strong>di</strong> blocco, dove le foto nonsono gra<strong>di</strong>te e s’intravedono <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> ampliamento.Samuel Aktas ispira un senso <strong>di</strong> autorevolezzae vigore, e appare visibilmente contrariato. Mentreci viene servito il çay, il tipico thé turco, spiegain aramaico ad alcuni presenti i motivi dellesue apprensioni. Di recente è stato in Germania,dove si è visto respingere alcune richieste, e rilevaingerenze del governo a svantaggio del<strong>la</strong> vita nelmonastero, che ospita oltre a tre monaci e quattor<strong>di</strong>cisuore una trentina <strong>di</strong> giovani studenti. Il metropolita,che nel 1991 non esitò a dare ospitalitàa centinaia <strong>di</strong> famiglie curde e musulmane in fugadall’Irak, ben conosce le complicazioni create nel<strong>la</strong>regione dalle frange estremiste. Dopo l’appello<strong>di</strong> Ecevit si adoperò per favorire, fra le comunitàdegli esuli aramei, quanti fossero intenzionati atornare a Tur Ab<strong>di</strong>n. Eppure le <strong>di</strong>fficoltà sembranonon avere tregua: nel 2008 tre vil<strong>la</strong>ggi cur<strong>di</strong> limitrofihanno accusato i monaci <strong>di</strong> possedere ‘troppoterreno’; ne è seguito un crescendo <strong>di</strong> preteseche andava dall’abbattimento del muro <strong>di</strong> cintacostruito durante il conflitto turco-curdo all’espropriazione,in quanto il monastero sorgerebbe alposto <strong>di</strong> una moschea (benché <strong>la</strong> fondazione <strong>di</strong>Mor Gabriel risalente al 397 preceda <strong>di</strong> quasi duesecoli <strong>la</strong> nascita <strong>di</strong> Maometto). Un’ondata <strong>di</strong> protestesi è sollevata in tutta Europa, ma a tutt’oggi i<strong>di</strong>ritti degli aramei, secondo il patriarca, continuanoad essere calpestati e l’area in cui è ubicato ilmonastero è stato posta sotto ‘protezione’ statale,con tutte le restrizioni che ciò comporta.Progetto pilota del<strong>la</strong> ‘<strong>di</strong>aspora al contrario’All’u<strong>di</strong>enza è presente Aziz Demir, il sindaco <strong>di</strong>Kafro, un paese nei pressi del monastero che fungeda ‘esperimento’ pilota del<strong>la</strong> ‘<strong>di</strong>aspora al contrario’sopramenzionata. Nel 1994 i suoi genitorifurono gli ultimi a <strong>la</strong>sciare Kafro, che al pari <strong>di</strong>altri vil<strong>la</strong>ggi si era progressivamente spopo<strong>la</strong>to acausa dalle vessazioni <strong>di</strong> milizie curde e turche.Stabilitosi in Svizzera con <strong>la</strong> famiglia, Aziz nonha abbandonato l’idea <strong>di</strong> tornarvi e nel 2000 hacompiuto un sopralluogo con un gruppo esuli <strong>di</strong>Germania e Svizzera. Ne è sorto un comitato cheha pre<strong>di</strong>sposto un piano <strong>di</strong> ricostruzione, in baseal convincimento che “se nessuno torna, quantovenne costruito dai progenitori andrà completamenteperduto”.Nel 2006, dopo tre anni <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori, una quin<strong>di</strong>cina<strong>di</strong> famiglie provenienti da Germania, Svizzerae Svezia ha preso nuovamente possesso <strong>di</strong> Kafro,con <strong>la</strong> bene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Samuel Aktas e <strong>la</strong> volontà<strong>di</strong> costruire un futuro nel<strong>la</strong> terra degli avi. Un manipolo<strong>di</strong> 37 persone, quasi <strong>la</strong> metà delle quali hameno <strong>di</strong> vent’anni: i giovani frequentano <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>a Sivrice, un paese <strong>di</strong>stante otto chilometri, gliadulti sono impegnati in varie attività, chi <strong>la</strong>vora <strong>la</strong>terra, chi fa il tassista, chi vi ritorna per le vacanze;28<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Le case <strong>di</strong> Kafro. (foto: Christoph Koch)è in progetto <strong>la</strong> costruzione <strong>di</strong> un hotel. Il gestoredel piccolo (e per il momento unico) ristorante incui ceniamo, al centro del paese, vi si è stabilitocon moglie e figli dopo trent’anni a Göttingen.Dal 2007 esiste un al<strong>la</strong>cciamento telefonico, e loscorso anno è stato inaugurato il primo centro internetgestito da Ishok Demir, il figlio ventenne <strong>di</strong>Aziz, che ha deciso <strong>di</strong> seguire i genitori in questo‘ritorno alle origini’. “Negli anni Ottanta-Novantaun viaggio a Midyat era impossibile per via delloHezbol<strong>la</strong>h e degli estremisti. Ora le cose sonocambiate” afferma Aziz Demir, ma per realizzarequello che sembra essere il sogno <strong>di</strong> tanta partedegli esuli aramei sparsi nel mondo (“in Germaniasono in 10.000 a voler tornare a Tur Ab<strong>di</strong>n”) è necessario,aggiunge, il sostegno dei cristiani europeicome pure del mondo <strong>di</strong>plomatico.In altri vil<strong>la</strong>ggi (Sare, Sederi, Harabemishka, Ba<strong>di</strong>be,Arbo, Ehwo), sono iniziati <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> risanamentoe ristrutturazione, da quando, tra il 2003 e il2004, sono stati liberati dai militari turchi. Questoritorno a Tur Ab<strong>di</strong>n non è privo <strong>di</strong> connotazioni religiosee trova sostegno da comunità sia cattolichesia evangeliche.Ad esempio, <strong>la</strong> chiesa riformata <strong>di</strong> Uitlikon promuovedal 2008 un progetto per <strong>la</strong> formazioneprofessionale dei giovani in modo da favorirnel’integrazione nel<strong>la</strong> nuova patria. Sempre nel2008, dal Baden-Württenberg sono arrivate a Kafrodo<strong>di</strong>ci persone per aiutare al<strong>la</strong> ricostruzione,quasi ex novo, del<strong>la</strong> chiesa. Ma “<strong>la</strong> prima costruzione<strong>di</strong> una chiesa a Tur Ab<strong>di</strong>n dopo 400 anni”non è stata ancora ufficialmente riconosciuta dalleautorità turche.Gesù in un’immagine conservata nel monastero <strong>di</strong> Deir Az-Zafaran. (foto: Giovanni Sorge)San Giorgio che uccide il drago in un’immagine conservatanel monastero <strong>di</strong> Deir Az-Zafaran. (foto: Giovanni Sorge)<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201029


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BENCHMARK<strong>di</strong> Nico TanziNel<strong>la</strong> guerra dell’e-bookfra Apple e Amazonspunta <strong>la</strong> minaccia GoogleRaccontavamo, nell’ultimo numero, dei sudori fred<strong>di</strong> dellibraio <strong>di</strong>etro l’angolo confrontato al<strong>la</strong> sempre più vicinaresa dei conti con l’e-book. Il libro elettronico, dopo anni<strong>di</strong> tentativi a vuoto, ha fatto centro. Chi ha visitato nelmaggio scorso il salone del libro <strong>di</strong> Torino ne avrà senz’altropercepito <strong>la</strong> presenza, incombente come una minacciaproveniente da un nemico <strong>di</strong> cui ancora non si riescea valutare a pieno il volume <strong>di</strong> fuoco. Ma anche senzaessere stati a Torino, il ritmo serrato con cui da mesiquoti<strong>di</strong>ani e notiziari propongono notizie sull’argomento èsegnale <strong>di</strong>ffi cilmente equivocabile.Qualcosa sta per succedere, insomma. O meglio: qualcosasta già succedendo. Ma le tendenze, e soprattuttoquale scenario avremo davanti dopo <strong>la</strong> battaglia, non èancora del tutto chiaro. Se è ormai certo che una battagliaci sarà – forse una guerra all’ultimo sangue – non siconoscono fi no in fondo le posizioni dei contendenti.Negli Stati Uniti (e dunque sul mercato globale <strong>di</strong> linguainglese, quello in cui si decidono le sorti del resto dell’impero),Amazon si è imposta non solo con il suo Kindle, atutt’oggi il più venduto dei lettori <strong>di</strong> e-book, ma anche conun modello <strong>di</strong> business tritatutto: prezzi bassi a costo <strong>di</strong>perderci, ma con l’obiettivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare leader <strong>incontra</strong>statosul mercato.Attenzione, quello del prezzo è un punto fondamentalein questa intricata questione. Per imporre <strong>la</strong> sua politica,Amazon ha tentato <strong>di</strong> imporre agli e<strong>di</strong>tori un prezzo <strong>di</strong> riferimento<strong>di</strong> 9.99 dol<strong>la</strong>ri per e-book. Un’operazione che haalle spalle un precedente illuminante: iTunes. Il supermercatovirtuale <strong>di</strong> Apple, <strong>di</strong>ventando in pochi anni il principalepunto ven<strong>di</strong>ta online <strong>di</strong> musica, ha acquisito un potereche non è solo fi nanziario. Per i consumatori <strong>di</strong> rock, pop,dance, rap e così via – o almeno per quelli che <strong>la</strong> musicanon se <strong>la</strong> scaricano gratis – il valore commerciale <strong>di</strong> unacanzone è quello fi ssato da iTunes: un dol<strong>la</strong>ro e mezzo.Nessuno oggi si sognerebbe <strong>di</strong> mettere in <strong>di</strong>scussionequel<strong>la</strong> cifra. Ecco: se Amazon <strong>di</strong>ventasse l’iTunes del mercatoe<strong>di</strong>toriale, e per i lettori il prezzo <strong>di</strong> riferimento perle novità <strong>di</strong> Stephen King o <strong>di</strong> Ken Follett o <strong>di</strong> Dan Brownfosse 9 dol<strong>la</strong>ri e 99 centesimi, per gli e<strong>di</strong>tori si materializzerebbeun incubo: perderebbero in partenza una quotaimportante <strong>di</strong> entrate, e dovrebbero completamente reinventareil loro ruolo e <strong>la</strong> loro funzione.Se non che, i piani <strong>di</strong> Amazon sono stati scompigliatidall’arrivo sul mercato <strong>di</strong> un nuovo attore. Guarda caso,<strong>la</strong> stessa Apple, che proprio quest’anno ha <strong>la</strong>nciato ingrande stile <strong>la</strong> sua nuova tavoletta multifunzione, l’iPad,utilizzabile anche come lettore <strong>di</strong> e-books (e fantasticaper consultare i giornali: non a caso Corriere del<strong>la</strong> Sera eRepubblica sono stati velocissimi a proporre il giornale informato scaricabile su iPad). Steve Jobs, patron e profeta<strong>di</strong> Apple, non ne vuol sapere del tetto <strong>di</strong> 9.99 dol<strong>la</strong>ri alprezzo dei libri elettronici. E si è mosso (con successo,pare) per schiodare gli e<strong>di</strong>tori dal <strong>di</strong>ktat <strong>di</strong> Amazon.Ma non solo. In una dettagliata ricostruzione intito<strong>la</strong>ta“Publish or perish” (pubblica o muori), uscita a fi rma <strong>di</strong>Ken Auletta su uno degli ultimi numeri del settimanaleNew Yorker, David Rosenthal del<strong>la</strong> Simon & Schuster sostieneche l’iPad ha aperto <strong>la</strong> strada a una rivoluzione chepotrebbe portare presto i lettori ad avere a che fare nonpiù con semplici versioni virtuali dei libri “statici” (quellicon cui siamo cresciuti, insomma), ma con prodotti multime<strong>di</strong>aliarricchiti da contenuti au<strong>di</strong>o e video: “potrebbeessere un’intervista all’autore sul suo libro, o un estrattoda un fi lm che tratta lo stesso argomento”, e così via.Accadrebbe insomma con gli e-book ciò che accade giàadesso con i dvd, che offrono “contenuti speciali” in abbinamentoal fi lm. I 5-7 milioni <strong>di</strong> iPad che (si stima) sarannovenduti solo in questo primo anno potrebbero accelerareenormemente questo processo.Fra Amazon e Apple però c’è un terzo incomodo chepotrebbe scompaginare ulteriormente le carte: Google.Dall’alto del<strong>la</strong> sua in<strong>di</strong>scussa supremazia nel web, il gigante<strong>di</strong> Mountain View sta per <strong>la</strong>nciare una sua libreriaonline, Google e<strong>di</strong>tions. Una piattaforma che parte convantaggi competitivi enormi: non solo va ad affi ancare unservizio già esistente, Google Books, ricco <strong>di</strong> una libreria<strong>di</strong>gitale <strong>di</strong> oltre do<strong>di</strong>ci milioni <strong>di</strong> volumi (liberi da <strong>di</strong>ritti);ma sarà utilizzabile con qualsiasi <strong>di</strong>spositivo: smartphone,iPad, Kindle, lettori <strong>di</strong> eBook <strong>di</strong> ogni genere.Sapremo fra qualche anno chi <strong>la</strong> spunterà. Forse al<strong>la</strong> fi nesul mercato ci sarà posto per tutti, come qualcuno si azzardaa prevedere. E chissà, magari ci sarà posto ancheper il nostro libraio <strong>di</strong>etro l’angolo, custode e sacerdote<strong>di</strong> quel “piacere del libro” che ogni frequentatore <strong>di</strong>librerie conosce bene ed ama appassionatamente. E cuinon rinuncerebbe per niente al mondo: tantomeno per unqualsiasi ebook.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201031


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Sicurezza dei prodottiArmonizzazionecon le norme europee<strong>di</strong> Barbara Klett*La nuova Legge federale sul<strong>la</strong> sicurezzadei prodotti (LSPro) mira all’armonizzazionedelle norme re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> sicurezza deiprodotti al consumo tra il mercato svizzeroe quello europeo e si allinea al<strong>la</strong> <strong>di</strong>rettivadell’UE sul<strong>la</strong> sicurezza dei prodotti in generale(<strong>di</strong>rettiva 2001/95/CEE)La Legge sul<strong>la</strong> sicurezza dei prodotti (LSPro)- entrata in vigore il 1° luglio 2010 - sostituisce<strong>la</strong> Legge federale sul<strong>la</strong> sicurezza delleinstal<strong>la</strong>zioni e degli apparecchi tecnici del19 marzo 1976 (LSIT) e riprende sostanzialmentea livello contenutistico le norme del<strong>la</strong> <strong>di</strong>rettiva europeare<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> sicurezza generale dei prodottiemanata nel 2001. Il suo scopo è quello <strong>di</strong> uniformaregli standard <strong>di</strong> sicurezza richiesti a produttorie importatori in Svizzera e in Europa.Armonizzazioni delle norme <strong>di</strong> sicurezzaIn considerazione del<strong>la</strong> sempre crescente tecnologizzazionee dei sempre maggiori legami internazionaliall’interno del<strong>la</strong> società aumenta il bisogno<strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> standard unitari. Sotto l’aspettodel<strong>la</strong> garanzia del<strong>la</strong> sicurezza dei prodotti e del<strong>la</strong>libera circo<strong>la</strong>zione delle merci, l’adattamento al<strong>la</strong><strong>di</strong>rettiva dell’UE del 2001 sul<strong>la</strong> sicurezza dei prodottiin generale e alle esigenze tecniche <strong>di</strong> sicurezzadel<strong>la</strong> Legge federale sul<strong>la</strong> responsabilità perdanno da prodotti del 18 giugno 1993 (LRDP) èda considerarsi un’evoluzione positiva. Con l’entratain vigore del<strong>la</strong> nuova legge sul<strong>la</strong> sicurezzadei prodotti si dovrebbe raggiungere in Svizzerauno standard <strong>di</strong> sicurezza compatibile con <strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zioneeuropea in materia. Un tale adattamentodelle normative svizzere sul<strong>la</strong> sicurezza dei prodottiè pure con<strong>di</strong>zione per <strong>la</strong> partecipazione del<strong>la</strong>Svizzera al sistema d’avvertimento rapido RAPEX.L’operatore in territorio svizzero si vede ora confrontatocon <strong>di</strong>verse novità. La nuova normativaestende, infatti, l’ambito <strong>di</strong> applicazione del<strong>la</strong>legge a tutti i prodotti, e non so<strong>la</strong>mente alle instal<strong>la</strong>zionitecniche e agli apparecchi. Non soloil produttore, ma anche l’importatore e il <strong>di</strong>stributoredovranno garantire <strong>la</strong> sicurezza dei prodottiSotto l’aspetto del<strong>la</strong> garanzia del<strong>la</strong> sicurezza dei prodotti edel<strong>la</strong> libera circo<strong>la</strong>zione delle merci, l’adattamento al<strong>la</strong> <strong>di</strong>rettivadell’UE del 2001 sul<strong>la</strong> sicurezza dei prodotti in generalee alle esigenze tecniche <strong>di</strong> sicurezza del<strong>la</strong> Legge federale sul<strong>la</strong>responsabilità per danno da prodotti del 18 giugno 1993(LRDP) è da considerarsi un’evoluzione positiva.anche dopo l’immissione sul mercato, attuandoprovve<strong>di</strong>menti al fine <strong>di</strong> riconoscere i pericoli einformando tempestivamente le autorità competentiin materia. La nuova legge attribuisce inoltrealle autorità <strong>di</strong> controllo competenze maggiori perattuare i provve<strong>di</strong>menti necessari a garantire <strong>la</strong> sicurezzae a preservare <strong>la</strong> salute.Con<strong>di</strong>zioni per l’immissione in commercioIn base al<strong>la</strong> legge, i prodotti possono essere immessiin commercio se il loro impiego normaleo ragionevolmente preve<strong>di</strong>bile non espone a pericolo<strong>la</strong> sicurezza e <strong>la</strong> salute dei loro utenti e <strong>di</strong>terzi. La sicurezza <strong>di</strong> un prodotto è determinata siada fattori interni, vale a <strong>di</strong>re intrinseci al prodotto(concezione, costruzione, fabbricazione), sia dafattori esterni che costituiscono <strong>la</strong> presentazione:l’imbal<strong>la</strong>ggio, <strong>la</strong> colorazione (per esempio <strong>di</strong> partiimportanti per <strong>la</strong> sicurezza), le etichette e altreinformazioni, l’impostazione grafica, le istruzioniper il montaggio e per l’uso, le in<strong>di</strong>cazioni re<strong>la</strong>tiveallo smaltimento, le avvertenze, ecc. Anche ilmodo in cui un prodotto è presentato al pubblico<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201033


tramite i me<strong>di</strong>a, oppure con azioni pubblicitarie,è costitutivo del<strong>la</strong> sua sicurezza. La promozione<strong>di</strong> un prodotto può permettere <strong>di</strong> evitare pericoli,ma può anche generarli. Tutti questi elementi sonoconsiderati dal<strong>la</strong> nuova normativa sul<strong>la</strong> sicurezzadei prodotti.Chi immette in commercio un prodotto è libero<strong>di</strong> scegliere come <strong>di</strong>mostrarne <strong>la</strong> conformità coni requisiti essenziali <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong>salute, salvo nei casi in cui una prescrizionesvizzera o una <strong>di</strong>rettiva specifica del<strong>la</strong> CE recepitadal<strong>la</strong> Svizzera preveda determinati documentio una procedura partico<strong>la</strong>re. Per <strong>la</strong> prova del<strong>la</strong>conformità <strong>la</strong> legge sul<strong>la</strong> sicurezza dei prodottirinvia al<strong>la</strong> Legge federale sugli ostacoli tecnici alcommercio del 6 ottobre 1995 (LOTC; Cassis deDijon). Le rispettive or<strong>di</strong>nanze definiscono le normetecniche per quanto possibile armonizzate sulpiano internazionale, in partico<strong>la</strong>re con il ComitéEuropéen de Normalisation (CEN), il Comité Européende Normalisation Electrotechnique (CENE-LEC) e l’European Telecommunications StandardsInstitute (ETSI), e riconosciute dal<strong>la</strong> CE per <strong>la</strong> concretizzazionedelle <strong>di</strong>rettive interessate.Ambito d’applicazioneL’ambito d’applicazione del<strong>la</strong> nuova normativa èpiù esteso <strong>di</strong> quanto si possa ritenere dopo unasommaria lettura del testo legis<strong>la</strong>tivo. La leggesul<strong>la</strong> sicurezza dei prodotti non copre unicamentel’operazione <strong>di</strong> produzione, bensì anche quel<strong>la</strong>d’immissione sul mercato in senso esteso. Lenorme <strong>di</strong> sicurezza sono da applicarsi all’immissionesul mercato <strong>di</strong> prodotti a fini commercialio professionali da parte <strong>di</strong> produttori, importatori,<strong>di</strong>stributori o prestatori <strong>di</strong> servizi. La legge equiparainoltre all’immissione in commercio l’uso <strong>di</strong>un prodotto a scopo commerciale o professionaleall’interno <strong>di</strong> un’azienda. Il criterio <strong>di</strong> sicurezzadei prodotti è dunque pure valido nel rapporto tradatore <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro e col<strong>la</strong>boratori per tutti i prodottia <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> questi ultimi per le incombenzesul <strong>la</strong>voro. Inoltre, il legis<strong>la</strong>tore ha ritenuto opportunoequiparare l’impiego o l’applicazione <strong>di</strong> unprodotto nell’ambito <strong>di</strong> una prestazione <strong>di</strong> servizioall’immissione in commercio. La messa a <strong>di</strong>sposizione<strong>di</strong> un apparecchio <strong>la</strong>ser o <strong>di</strong> attrezzatureper l’allenamento e lo sport deve offrire <strong>la</strong> stessasicurezza come in caso <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tali prodottiin un negozio. In altre parole, tutti gli operatorinell’ambito del<strong>la</strong> commercializzazione <strong>di</strong> prodottisono tenuti a garantire <strong>la</strong> sicurezza dell’utente edel consumatore.La sicurezza <strong>di</strong> un prodotto è determinata sia da fattori interni,vale a <strong>di</strong>re intrinseci al prodotto (concezione, costruzione,fabbricazione), sia da fattori esterni che costituiscono <strong>la</strong> presentazione:l’imbal<strong>la</strong>ggio, <strong>la</strong> colorazione (per esempio <strong>di</strong> partiimportanti per <strong>la</strong> sicurezza), le etichette e altre informazioni,l’impostazione grafica, le istruzioni per il montaggio e per l’uso,le in<strong>di</strong>cazioni re<strong>la</strong>tive allo smaltimento, le avvertenze, ecc.Co<strong>di</strong>ficazione degli “obblighi consecutiviall’immissione in commercio”Sino ad oggi <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza dei prodotti dopo l’immissionein commercio era unicamente contenutain maniera implicita nel presupposto che ogniprodotto immesso sul mercato deve essere sicuro.La nuova legge sul<strong>la</strong> sicurezza dei prodotti rego<strong>la</strong>invece esplicitamente gli “obblighi consecutiviall’immissione in commercio”. Tali obblighi riguardano<strong>la</strong> fase posteriore al<strong>la</strong> messa sul mercato <strong>di</strong>un determinato prodotto. Il produttore e l’importatore,ma anche il <strong>di</strong>stributore, sono tenuti ad adottaremisure idonee a in<strong>di</strong>viduare i pericoli che potrebberoderivare da un prodotto anche dopo l’immissionein commercio e intraprendere quantonecessario per ovviarvi. Tra questi provve<strong>di</strong>mentisi citi l’obbligo <strong>di</strong> informare gli organi d’esecuzionese il produttore o un altro responsabile dell’immissionein commercio constata che un prodottopregiu<strong>di</strong>ca <strong>la</strong> sicurezza o <strong>la</strong> salute delle persone,ma anche il ritiro dei prodotti dal mercato e il richiamodei prodotti.Termine <strong>di</strong> trasposizioneAlle imprese che immettono prodotti sul mercatoviene concesso un termine transitorio <strong>di</strong> due anniper adattarsi alle nuove norme sul<strong>la</strong> sicurezza. Secondoil progetto <strong>di</strong> legge passato in par<strong>la</strong>mento,entro il 31 <strong>di</strong>cembre 2011 ogni produttore, importatoreo <strong>di</strong>stributore deve creare i presupposti perattuare le misure previste dal<strong>la</strong> legge. I prodottiche sod<strong>di</strong>sfano i requisiti del <strong>di</strong>ritto anteriore, manon le esigenze del nuovo <strong>di</strong>ritto, possono essereimmessi in commercio fino al 31 <strong>di</strong>cembre 2011.Questo termine dovrebbe essere sufficiente per effettuarele mo<strong>di</strong>fiche necessarie nel<strong>la</strong> produzionee per l’eventuale riduzione delle scorte <strong>di</strong> prodottisecondo il <strong>di</strong>ritto ancora vigente.Conseguenze per produttori e importatoriLa legge sul<strong>la</strong> sicurezza dei prodotti unifica e co<strong>di</strong>ficalo standard che dovrebbe già valere sul<strong>la</strong>base <strong>di</strong> una produzione consapevole dei rischi eattenta al<strong>la</strong> sicurezza. Poiché già oggi <strong>la</strong> messa sulmercato <strong>di</strong> prodotti necessita <strong>di</strong> un sistema cheassicuri <strong>la</strong> qualità comprendente una procedura<strong>di</strong> “guida <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong>fettosi” e un managementdei rec<strong>la</strong>mi, i produttori e le persone incaricate <strong>di</strong>immettere un prodotto sul mercato possono appoggiarsia strutture già esistenti e, se del caso,completarle. Lo scopo del<strong>la</strong> legge sul<strong>la</strong> sicurezza34 <strong>la</strong> Rivista34n. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Anche il modo in cui un prodotto è presentato al pubblicotramite i me<strong>di</strong>a, oppure con azioni pubblicitarie, è costitutivodel<strong>la</strong> sua sicurezza. La promozione <strong>di</strong> un prodotto può permettere<strong>di</strong> evitare pericoli, ma può anche generarli.dei prodotti è evitare i danni <strong>di</strong>retti scaturenti daprodotti <strong>di</strong>fettosi e i danni in<strong>di</strong>retti a essi legati. Lalegge sul<strong>la</strong> sicurezza dei prodotti ha perciò scopopreventivo. Nel caso in cui un danno sia già avvenuto,un’eventuale responsabilità del produttore èda valutare secondo <strong>la</strong> Legge sul<strong>la</strong> responsabilitàper danno da prodotti (LRDP).Altri attori?La legge non conferisce oneri unicamente al produttoree all’importatore. Anche il <strong>di</strong>stributore èchiamato a contribuire al rispetto dei requisiti <strong>di</strong>sicurezza e a col<strong>la</strong>borare al<strong>la</strong> sorveglianza sul<strong>la</strong>sicurezza dei prodotti immessi in commercio. Lalegge gli attribuisce esplicitamente il compito <strong>di</strong>adottare misure che rendano possibili un’efficacecol<strong>la</strong>borazione con il produttore o l’importatore econ gli organi <strong>di</strong> esecuzione competenti. Inoltre<strong>la</strong> nuova normativa assegna a colui che “ricon<strong>di</strong>zionail prodotto o esercita un’attività che influenzain altro modo le caratteristiche <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong>un prodotto” obblighi atti a garantire <strong>la</strong> sicurezzaal prestatore <strong>di</strong> servizi. Sono dunque chiamati incausa, ad esempio, le officine <strong>di</strong> riparazione, leimprese <strong>di</strong> logistica e tutti coloro che e<strong>la</strong>borano oadattano un prodotto.Sanzioni penaliLa legge sul<strong>la</strong> sicurezza dei prodotti, oltre a determinaregli obblighi e dunque – in senso negativo– definire l’illiceità <strong>di</strong> eventuali inadempienze,prevede sanzioni per coloro che immettono sulmercato un prodotto che non sod<strong>di</strong>sfa i requisitidel<strong>la</strong> legge o vio<strong>la</strong> l’obbligo <strong>di</strong> col<strong>la</strong>borazione einformazione. La multa ammonta ad un importosino a CHF 40'000.-- in caso <strong>di</strong> intenzionalità esino a CHF 20'000.-- in caso <strong>di</strong> negligenza.Le insicurezze nell’ambito dell’applicazionedelle norme <strong>di</strong> sicurezza del mercatoLa nuova legge è poco sistematica e contiene <strong>di</strong>verseformu<strong>la</strong>zioni ambigue o poco trasparenti, <strong>la</strong>sciandoaperti spazi <strong>di</strong> interpretazione che necessitanochiarimenti nel<strong>la</strong> sua fase <strong>di</strong> applicazione.In partico<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> cerchia degli attori ai quali <strong>la</strong> normativaassegna oneri non è definita con <strong>la</strong> dovutachiarezza e richiede una verifica accurata da parte<strong>di</strong> ogni operatore, onde identificare gli obblighilegati alle attività commerciali proposte. A titolopreventivo, tutti coloro che operano nel<strong>la</strong> catenadel<strong>la</strong> commercializzazione <strong>di</strong> prodotti sono tenutidunque a caute<strong>la</strong>rsi. Sarà compito delle autoritàesecutive e dei tribunali “picchettare” il terreno edefinirne concretamente i contorni.ConclusioneLa co<strong>di</strong>ficazione degli obblighi legati all’immissionesul mercato <strong>di</strong> soli prodotti sicuri e il dovere<strong>di</strong> intraprendere misure preventive atte al riconoscimento<strong>di</strong> pericoli estende le incombenze deglioperatori. Una gestione dei rischi sistematica edefficiente persegue lo scopo <strong>di</strong> limitare i rischidel<strong>la</strong> responsabilità <strong>di</strong> chi immette i prodotti sulmercato. Dato che in partico<strong>la</strong>re gli obblighi consecutiviall’immissione in commercio non rappresentanouna novità per le aziende che esportanonell’UE, molti operatori possono rifarsi a strutturegià esistenti e, se necessario, completarle con unosforzo limitato. Malgrado tutti i provve<strong>di</strong>menti rimanesempre un certo rischio, il quale può essereparzialmente o completamente contenuto attraverso<strong>la</strong> stipu<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> una polizza assicurativaadatta al<strong>la</strong> situazione specifica.Nell’ambito del<strong>la</strong> stipu<strong>la</strong>zione o dell’adattamentodell’assicurazione è essenziale control<strong>la</strong>re<strong>la</strong> corrispondenza tra i rischi specifici e <strong>la</strong> sommaassicurativa, <strong>la</strong> vali<strong>di</strong>tà territoriale così comel’estensione del<strong>la</strong> copertura dei costi in caso <strong>di</strong>richiamo <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong>fettosi. Determinante è comunquel’identificazione dei rischi e dunque degliobblighi che <strong>la</strong> legge attribuisce ai responsabilidei <strong>di</strong>versi anelli del<strong>la</strong> catena <strong>di</strong> produzione e <strong>di</strong>immissione in commercio <strong>di</strong> prodotti. Essenzialeè dunque l’istituzione <strong>di</strong> un processo aziendale<strong>di</strong> misurazione e gestione dei rischi, ivi compresodel rischio giuri<strong>di</strong>co. Ciò avviene me<strong>di</strong>ante rego<strong>la</strong>mentazionee coor<strong>di</strong>nazione contrattuale deglioneri e delle priorità del<strong>la</strong> catena <strong>di</strong> commercializzazione,a partire dal<strong>la</strong> produzione sino al<strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzionedel prodotto. Con una coor<strong>di</strong>nazionee rego<strong>la</strong>mentazione tra i <strong>di</strong>versi attori (produttore,importatore, <strong>di</strong>stributore, imprese logistiche, rappresentantiecc.) è possibile evitare <strong>la</strong>cune – maanche doppioni – nel sistema <strong>di</strong> riconoscimentodei rischi e nel<strong>la</strong> definizione delle misure da prendere.Una gestione dei rischi globale rende inoltreattuabile un <strong>di</strong>spositivo efficace e coor<strong>di</strong>nato – inosservanza dei requisiti previsti dal<strong>la</strong> legge ma anchea tute<strong>la</strong> dell’immagine dell’impresa – nel casoin cui ci sia necessità d’intervento.*LL.M AvvocatoAvvocato specialista FSA responsabilità civile e <strong>di</strong>ritto assicurativobarbara.klett@kr<strong>la</strong>w.ch - www.kr<strong>la</strong>w.ch<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201035


BUROCRATICHE<strong>di</strong> Luigi CorteseMandato d’arresto europeoSanatoria per badanti e colfCortesi per obbligo <strong>di</strong> leggeI propri citta<strong>di</strong>ni più tute<strong>la</strong>ti dal mandato d’arresto europeo.È valida una legge nazionale che ne vieta <strong>la</strong> consegnaa un altro Stato (per l’arresto, appunto); e che,contemporaneamente, invece, non vieta <strong>la</strong> consegna<strong>di</strong> un citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> altro Stato europeo, ma soggiornantenello Stato destinatario del<strong>la</strong> richiesta <strong>di</strong> consegna dameno <strong>di</strong> cinque anni. La sentenza del<strong>la</strong> Corte <strong>di</strong> Giustiziadel Lussemburgo, resa nel<strong>la</strong> causa C-123/08,afferma che in questo caso non c’è <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> trattamentoe che <strong>la</strong> <strong>di</strong>fferenza è giustifi cata. Nel casospecifi co un citta<strong>di</strong>no tedesco è stato condannato inGermania, ha <strong>la</strong>sciato il suo paese e si è stabilito inO<strong>la</strong>nda. L’autorità giu<strong>di</strong>ziaria tedesca ha emesso unmandato <strong>di</strong> arresto europeo nei suoi confronti e hachiesto all’autorità giu<strong>di</strong>ziaria o<strong>la</strong>ndese <strong>la</strong> consegna delcondannato per sottoporlo a esecuzione del<strong>la</strong> pena. InItalia <strong>la</strong> decisione quadro è stata recepita con <strong>la</strong> legge69 del 22 aprile 2005, il cui articolo 18 elenca i casi incui <strong>la</strong> consegna deve essere rifi utata. Si tratta <strong>di</strong> casiche riguardano aspetti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto sostanziale (per esempio<strong>la</strong> sussistenza <strong>di</strong> una scriminante, come l’esercizio<strong>di</strong> un <strong>di</strong>ritto), <strong>la</strong> minore età o altro stato del<strong>la</strong> persona(donna incinta, madre con prole o persone che godono<strong>di</strong> una immunità) o situazioni incompatibili con legaranzie del<strong>la</strong> persona (pena già eseguita, reato prescritto,provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>scriminatoria, reatipolitici) o per ragioni <strong>di</strong> garanzia processuale (condannaa seguito <strong>di</strong> ingiusto processo).Sanatoria anche per <strong>la</strong> badante espulsa per motivi <strong>di</strong>versida or<strong>di</strong>ne pubblico e terrorismo. Può aderire al<strong>la</strong>«sanatoria per badanti e colf», prevista dall’articolo1-ter del<strong>la</strong> legge n. 102/2009, <strong>la</strong> persona extracomunitariaespulsa per motivi <strong>di</strong>versi da quelli previsti alcomma 13 del<strong>la</strong> medesima legge. Questo il principioformu<strong>la</strong>to dal Tar Campania, sede <strong>di</strong> Napoli, sezione VI,nel<strong>la</strong> sentenza n. 4976. Nel caso specifi co una donnaextracomunitaria è entrata in Italia con visto turistico;successivamente, una volta scaduto il visto, <strong>la</strong> signoranon ha richiesto il titolo <strong>di</strong> soggiorno nei termini prescrittidal<strong>la</strong> legge. La signora è stata, quin<strong>di</strong>, espulsanel 2000. Il decreto <strong>di</strong> espulsione impe<strong>di</strong>sce il rientroin Italia «prima che siano decorsi cinque anni» dal<strong>la</strong>data dell’effettivo allontanamento del<strong>la</strong> ricorrente. L’effettivoallontanamento si è verifi cato solo nel 2007 e<strong>di</strong> conseguenza nel 2009 le è stato negato il permesso<strong>di</strong> soggiorno per <strong>la</strong>voro subor<strong>di</strong>nato. Contro questo<strong>di</strong>niego l’interessata ha presentato ricorso al Tar, cheha confermato il <strong>di</strong>niego. Il Tribunale amministrativonel motivare <strong>la</strong> sentenza ha ricordato al<strong>la</strong> signora cheha ancora una chance e cioè <strong>la</strong> sanatoria per colf ebadanti. Per accedere al<strong>la</strong> sanatoria occorre possederei requisiti, tra i quali non essere stati espulsi perdeterminati motivi. Si è posto, quin<strong>di</strong>, il problema sel’espulsione subita dal<strong>la</strong> signora in questione sia causaostativa al<strong>la</strong> sanatoria. Il Tribunale amministrativo harisposto <strong>di</strong> No. Nel<strong>la</strong> sentenza, infatti, si legge che nonrisulta impe<strong>di</strong>ta <strong>la</strong> possibilità da parte del<strong>la</strong> ricorrente<strong>di</strong> aderire al<strong>la</strong> «sanatoria per badanti e colf» previstadall’articolo 1-ter del<strong>la</strong> legge 102/2009. L’espulsionesubita dal<strong>la</strong> donna non rientra tra quelle previste alcomma 13 del citato articolo 1-teer. La legge escludedal<strong>la</strong> «sanatoria» solo gli stranieri espulsi, per motivi<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico o, per fi nalità <strong>di</strong> prevenzione del terrorismo.All’inesistenza del<strong>la</strong> causa ostativa ha fattoseguito <strong>la</strong> verifi ca del<strong>la</strong> sussistenza degli altri requisiti.A tale proposito è emerso che <strong>la</strong> signora, al<strong>la</strong> datadel 30 giugno 2009, termine previsto dal citato articolo1-ter citato, risultava essere presente in Italia eimpiegata, per fi nalità <strong>di</strong> col<strong>la</strong>borazione domestica eassistenza.Carta dei doveri delle amministrazionipubblicheLa cortesia degli statali, spesso una chimera perchiunque abbia messo piede in un uffi cio del<strong>la</strong> pubblicaamministrazione, <strong>di</strong>venterà presto un obbligo <strong>di</strong> legge.Così come <strong>la</strong> tempestività nel rispondere alle istanzedei citta<strong>di</strong>ni e l’uso <strong>di</strong> un linguaggio semplice e chiaro36<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


nei documenti e nelle informazioni fornite. Tutto questotroverà spazio nel<strong>la</strong> Carta dei doveri delle amministrazionipubbliche, un corpus normativo composto da unoo più decreti legis<strong>la</strong>tivi, per il quale il governo ha chiesto<strong>la</strong> delega con un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge <strong>di</strong>scusso dal Consigliodei Ministri. I tempi che pa<strong>la</strong>zzo Chigi si pone sonostretti: sei mesi (dall’entrata in vigore del ddl) per i primidecreti e ulteriori do<strong>di</strong>ci mesi per eventuali <strong>di</strong>sposizioniintegrative e correttive.Sarà, manco a <strong>di</strong>rlo, il Ministero del<strong>la</strong> Funzione Pubblicaa dettare le linee guida per i co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> comportamentoa cui tutte le pubbliche amministrazioni dovrannoadeguarsi. Gli uffi ci pubblici dovranno rendere effettivol’utilizzo <strong>di</strong> internet e delle nuove tecnologie nelle comunicazionicon gli utenti e assicurare che venga rispettatoil principio, sancito dal<strong>la</strong> legge 241/90, ma moltospesso <strong>di</strong>satteso, che impe<strong>di</strong>sce alle amministrazioni <strong>di</strong>richiedere a citta<strong>di</strong>ni e imprese dati già in possesso del<strong>la</strong>pubblica amministrazione. E ancora, dovrà essere facilitatol’accesso ai documenti amministrativi tramite glistrumenti informatici e garantito un indennizzo in caso<strong>di</strong> ritardo tutte le volte in cui il fi sco (amministrazionipubbliche e concessionari del<strong>la</strong> riscossione) chieda <strong>di</strong>pagare tasse, tariffe e imposte già pagate.Ma a cosa andrà incontro chi snobberà il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> condotta?«Il mancato adempimento degli obblighi», si leggenel<strong>la</strong> bozza <strong>di</strong> ddl delega, «costituirà elemento rilevanteai fi ni del<strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong> performance organizzativadell’amministrazione e del<strong>la</strong> performance in<strong>di</strong>viduale deipubblici <strong>di</strong>pendenti responsabili».I <strong>di</strong>rigenti andranno incontro a responsabilità <strong>di</strong>sciplinaree l’inadempimento dovrà essere comunicato al<strong>la</strong>Corte dei Conti.I concessionari <strong>di</strong> servizi pubblici locali rischieranno <strong>la</strong>revoca del<strong>la</strong> concessione. E si dovrà anche potenziarel’esercizio <strong>di</strong> poteri sostituitivi in caso <strong>di</strong> omissionie ritar<strong>di</strong>, fi no ad arrivare a un restyling del<strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplinadel commissario ad acta. Sull’attuazione del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>condotta e sul<strong>la</strong> valutazione delle performance vigilerà<strong>la</strong> Funzione Pubblica che istituirà anche un premio per<strong>la</strong> pubblica amministrazione virtuosa. Lo schema <strong>di</strong> ddlcontiene poi un’altra delega che il governo avrà due anni<strong>di</strong> tempo per attuare.Si tratta del<strong>la</strong> semplifi cazione e riassetto delle normegenerali sui proce<strong>di</strong>menti amministrativi che porterannoal restyling del<strong>la</strong> legge 241, ma non solo. L’operazione<strong>di</strong> svecchiamento normativo riguarderà anche i Testi Unicisul<strong>la</strong> documentazione amministrativa (dr 445/2000)e sul pubblico impiego (dlgs 165/01) e il co<strong>di</strong>ce dell’amministrazione<strong>di</strong>gitale (dlgs 82/05).<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201037


ANGOLO FISCALE<strong>di</strong> Tiziana MarencoFinanziamenti infragruppoAgevo<strong>la</strong>zioni a partire dal 1° agosto 2010Nuove <strong>di</strong>sposizioni sull’impostapreventiva e le tasse <strong>di</strong> bolloIn data 18 giugno 2010 il Consiglio federaleha varato due emendamenti dell’Or<strong>di</strong>nanzasull’imposta preventiva (OIPrev) e <strong>di</strong> quel<strong>la</strong>concernente le tasse <strong>di</strong> bollo (OTB) volti adalleviare gli oneri fi scali in costel<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong>fi nanziamenti infragruppo e quin<strong>di</strong> anche afavorire l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> queste funzioni inSvizzeraEsempio pratico: Cash PoolTra<strong>di</strong>zionalmente gruppi industriali e fi nanziari concentranole funzioni <strong>di</strong> tesoreria o Cash Pool in unasocietà del gruppo (Pool Leader o Pool Master), solitamentecontrol<strong>la</strong>ta dal<strong>la</strong> Hol<strong>di</strong>ng, <strong>la</strong> quale concludecon un istituto bancario un contratto globale <strong>di</strong> prestitie fi nanziamenti a favore <strong>di</strong> tutte le società delgruppo. A questo scopo gli eccedenti <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà dellesingole società vengono trasferiti giornalmente o settimanalmentesu un conto intestato al Pool Leadero Pool Master presso <strong>la</strong> banca. Attraverso l’amministrazionecentralizzata degli eccedenti <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tàle società sono in grado <strong>di</strong> benefi ciare <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionipiù vantaggiose ed inoltre evitare interessi passivi làdove un cre<strong>di</strong>to viene in<strong>di</strong>rettamente coperto daglieccedenti <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> altre società del gruppo. I rapportitra le società del gruppo sono rego<strong>la</strong>ti in forma<strong>di</strong> conto corrente o <strong>di</strong> contratti <strong>di</strong> prestito.Vecchio e nuovo <strong>di</strong>rittoSecondo il <strong>di</strong>ritto svizzero e <strong>la</strong> prassi sinora applicatadall’AFC, i fi nanziamenti infragruppo possono ricaderesotto il concetto <strong>di</strong> obbligazioni, averi <strong>di</strong> clienti etitoli del mercato monetario ai sensi del<strong>la</strong> Legge federalesull’imposta preventiva e <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> sulle tasse <strong>di</strong>bollo, così come precisato nei promemoria dell’AFC,e quin<strong>di</strong> essere soggetti da una parte alle tasse <strong>di</strong>bollo in re<strong>la</strong>zione al capitale e d’altra parte, riguardoagli interessi pagati da un Pool Leader svizzero allesocietà del gruppo, all’imposta preventiva. Secondol’attuale legis<strong>la</strong>zione sono infatti assimi<strong>la</strong>ti alle c<strong>la</strong>ssicheobbligazioni i prestiti concessi da una societàcon sede in Svizzera, o nel caso dell’imposta preventivaanche quelle gestite <strong>di</strong> fatto dal<strong>la</strong> Svizzera,se <strong>la</strong> somma totale del debito supera <strong>la</strong> somma <strong>di</strong>CHF 500’000 e <strong>la</strong> società conta più <strong>di</strong> venti cre<strong>di</strong>tori(banche escluse). Qualora le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> prestitosiano identiche per tutti i cre<strong>di</strong>tori e vengano emessiriconoscimenti <strong>di</strong> debito, è suffi ciente che i cre<strong>di</strong>torisiano più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci (banche escluse). Ritornando quin<strong>di</strong>all’esempio del Cash Pool, sarà suffi ciente per unPool Leader svizzero essere al<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> più <strong>di</strong><strong>di</strong>eci rispettivamente venti società <strong>di</strong> gruppo per ricaderepotenzialmente sotto le <strong>di</strong>sposizioni concernentile obbligazioni in senso <strong>la</strong>to.Secondo una prassi più volte confermata dall’AFC,anche emissioni <strong>di</strong> società estere possono ricaderesotto il concetto <strong>di</strong> obbligazione svizzera qualora ilprestito venga garantito da una società svizzera e ilfi nanziamento venga utilizzato in Svizzera.Le conseguenze fi scali dell’applicazione del<strong>la</strong> normativaSvizzera possono essere riassunte come segue:– imposta preventiva del 35% sugli interessi pagatidal Pool Leader svizzero alle società <strong>di</strong> gruppoche hanno versato eccedenti <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà nel Pool ehanno quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto, non fosse altro che sul<strong>la</strong> basedelle regole generale sul transfer pricing, ad interessicre<strong>di</strong>tori. L’imposta preventiva può essere restituitaa cre<strong>di</strong>tori domiciliati all’estero solo sul<strong>la</strong> base <strong>di</strong>una Convenzione sul<strong>la</strong> doppia imposizione. Qualorail cre<strong>di</strong>tore sia domiciliato in un paese UE, sul<strong>la</strong> basedell’accordo sul<strong>la</strong> fi scalità del risparmio sarà eventualmentepossibile ottenere l’esenzione dall’impostapreventiva su previa autorizzazione. Se l’imposta èdovuta ma non è prelevata al momento del pagamentodegli interessi e non è quin<strong>di</strong> ricaricata sul membrodel Pool estero, l’AFC rec<strong>la</strong>ma l’imposta sull’ammontarebrutto per netto del pagamento (cioè <strong>di</strong> fatto il53.8% invece del 35%);38<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


– tasse <strong>di</strong> bollo: obbligazioni <strong>di</strong> prestito sono soggettea imposta dell’1,2 per mille, quelle <strong>di</strong> cassa adun’imposta dello 0,6 per mille per ogni anno (passatoo in corso) <strong>di</strong> durata del prestito; altri titoli del mercatomonetario sono soggetti ad imposta dello 0,6 per milleall’anno rispettivamente <strong>di</strong> 1/360° al giorno.I nuovi articoli 16a OTB e 14a OIPrev statuiscono esplicitamenteche averi infragruppo non costituiscono néobbligazioni né titoli del mercato monetario ai sensidel<strong>la</strong> normativa sull’imposta preventiva e delle tasse <strong>di</strong>bollo e sono quin<strong>di</strong> esenti da tali imposte.Secondo l’alinea 2 delle <strong>di</strong>sposizioni sopra citate, lesocietà infragruppo che possono benefi ciare del<strong>la</strong>nuova rego<strong>la</strong> sono quelle integralmente consolidatenei conti del gruppo conformemente a norme contabiliriconosciute. Per le stesse si intende partecipazioni <strong>di</strong>almeno il 50% o dominate per voci <strong>di</strong> voto. La nuovaeccezione non è tuttavia applicabile, giusta esplicitoriferimento all’alinea 3, nel caso in cui una società <strong>di</strong> ungruppo svizzero abbia garantito un’obbligazione <strong>di</strong> unasocietà straniera appartenente allo stesso gruppo.Mentre l’introduzione delle agevo<strong>la</strong>zioni per fi nanziamentiinfragruppo costituisce un notevole miglioramentodelle con<strong>di</strong>zioni quadro fi scali, <strong>la</strong> limitazionedell’esenzione a gruppi che non hanno sinora emessoobbligazioni all’estero garantite da una società svizzeraesclude <strong>di</strong> fatto numerosi gruppi svizzeri dai benefici delle nuove regole. Questa limitazione è stataveemente criticata in sede <strong>di</strong> procedura <strong>di</strong> consultazione,dove era stato proposto tra l’altro <strong>di</strong> limitare <strong>la</strong>c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> <strong>di</strong> esclusione a casi <strong>di</strong> abuso, cioè quelli in cuil’emissione era stata fatta all’estero allo scopo <strong>di</strong> evitareconseguenze fi scali in Svizzera. Il Consiglio federaleha tuttavia deciso <strong>di</strong> decretare l’entrata in vigore dellenuove <strong>di</strong>sposizioni il 1° agosto prossimo senza mo<strong>di</strong>ficarne il tenore e rinviare eventuali <strong>di</strong>scussioni al<strong>la</strong>prossima riforma del <strong>di</strong>ritto del<strong>la</strong> fi scalità delle imprese(III). Spetterà dunque al par<strong>la</strong>mento ri<strong>di</strong>scutere l’alinea3 delle due nuove norme per trovare un compromessopiù equilibrato e soprattutto rispettoso del principio <strong>di</strong>uguaglianza <strong>di</strong> trattamento.marenco@marenco-<strong>la</strong>w.comLo Sprachenzentrum organizza un corso intensivo sull’italiano commerciale. Questo corso si rivolge a tutte lepersone che in poco tempo vogliono ottenere il massimo ren<strong>di</strong>mento nello stu<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> lingua italiana.I contenuti del corso potranno essere adeguati alle esigenze dei partecipanti.<strong>Quando</strong> Venerdì (13.30-16.45): 5, 12, 19 novembre 2010Sabato (8.45-12.00): 6, 13, 20 novembre 2010DoveContenutiSprachenzentrum dell’Università <strong>di</strong> San Gallo, Gatterstrasse 3, 9010 San GalloCorso multime<strong>di</strong>ale per rispolverare, ampliare ed aggiornare le conoscenze del<strong>la</strong> linguaitaliana. Simu<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> situazioni reali. Verranno esercitate sia le competenze orali(telefonate, contrattazioni, presentazioni) sia quelle scritte attraverso l’appren<strong>di</strong>mentodel<strong>la</strong> terminologia giuri<strong>di</strong>ca e commerciale ed esercizi <strong>di</strong> grammatica. Il numero deipartecipanti è limitato a 12 corsisti.Certificati finali Attestato <strong>di</strong> frequenza dell’Università <strong>di</strong> San Gallo.Preparazione all’esame PLIDA COMMERCIALE (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri).Il certifi cato e<strong>la</strong>borato dal<strong>la</strong> Società Dante Alighieri è riconosciuto dal Ministero degli Esteri Italiano ed è ri<strong>la</strong>sciatoin col<strong>la</strong>borazione con l’Università La Sapienza <strong>di</strong> Roma e <strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> Svizzera.DocentiCostiDr. phil. I Tania Giu<strong>di</strong>cetti Loval<strong>di</strong>Dr. iur. Rita Del<strong>la</strong>chà-HilbersCHF 456.- (esclusi i materiali <strong>di</strong>dattici)Materiali <strong>di</strong>dattici ca. CHF 50.-Termine <strong>di</strong> iscrizione 22 ottobre 2010Iscrizionewww.sprachenzentrum.unisg.ch<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201039


ANGOLO LEGALE<strong>di</strong> Massimo CalderanIl contratto <strong>di</strong> garanziain Svizzera (2 a parte)Nell’ultimo numero del<strong>la</strong> Rivista abbiamo trattato il temadei contratti <strong>di</strong> garanzia in Svizzera, dando conto del<strong>la</strong>loro enorme importanza e <strong>di</strong>ffusione nei rapporti economici.Al fi ne <strong>di</strong> comprenderne <strong>la</strong> portata abbiamo sostanzialmentespiegato che il legame che unisce il contrattoprincipale e <strong>la</strong> prestazione <strong>di</strong> garanzia nel<strong>la</strong> fi deiussionenon è riscontrabile nel Garantievertrag, nel contratto <strong>di</strong>garanzia, comportando ciò delle conseguenze rilevantidal punto <strong>di</strong> vista non solo del<strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina ma anche deglistrumenti <strong>di</strong> tute<strong>la</strong> <strong>di</strong> cui il garante <strong>di</strong>spone. In sostanzaè <strong>di</strong>versa <strong>la</strong> <strong>di</strong>namica nel suo insieme ed è più forte l’interessepersonale (o economico) che il garante ha nelfornire tale garanzia.Come detto nel<strong>la</strong> prima parte i contratti <strong>di</strong> garanzia sonomolto <strong>di</strong>ffusi nell’ambito del commercio internazionale,ed anche in Svizzera, sotto forma <strong>di</strong> garanzie prestateme<strong>di</strong>ante le banche. In Svizzera si par<strong>la</strong> da un <strong>la</strong>to <strong>di</strong> Bankgarantiee dall’altro <strong>di</strong> Letter of Cre<strong>di</strong>t.Qual è concretamente il contenuto <strong>di</strong> tali forme <strong>di</strong> interventobancario? Un esempio tipico è dato dal<strong>la</strong> bancache garantisce <strong>di</strong> pagare una somma x ad una <strong>di</strong>tta beneficiaria del<strong>la</strong> garanzia a seguito dell’inadempimento <strong>di</strong>una <strong>di</strong>tta terza (cliente del<strong>la</strong> banca), in riferimento ad uncontratto <strong>di</strong> fornitura. In altri casi <strong>la</strong> banca garantisce chepresterà <strong>la</strong> somma x quale restituzione <strong>di</strong> un acconto incaso <strong>di</strong> inadempimento del cliente del<strong>la</strong> banca. Si tratta <strong>di</strong>un servizio che ovviamente ha un costo, spesso elevato.Tenendo presente che non è richiesta alcuna formalitàper il contratto <strong>di</strong> garanzia, contratti <strong>di</strong> questo tipo sononormalmente redatti per iscritto, viene tipicamente in<strong>di</strong>catoil contratto cui <strong>la</strong> garanzia si riferisce, viene in<strong>di</strong>cata<strong>la</strong> durata e ci si impegna in modo irrevocabile a pagare,subito, a prima richiesta, in<strong>di</strong>pendentemente dal<strong>la</strong> vali<strong>di</strong>tàe dagli effetti giuri<strong>di</strong>ci del contratto <strong>di</strong> riferimento, rinunciandoa far valere ogni eccezione e obiezione risultantedal contratto medesimo. Spesso viene tuttavia inseritauna c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> che richiede <strong>la</strong> presentazione <strong>di</strong> una precisadocumentazione al fi ne <strong>di</strong> escutere il pagamento del<strong>la</strong>somma garantita, soprattutto qualora sia coinvolta unabanca, tale c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> può evidentemente svolgere un ruolo<strong>di</strong> grande rilievo. Questo è <strong>la</strong> cosiddetta Bankgarantie.Esistono <strong>di</strong>verse tipologie, che vengono poi model<strong>la</strong>te inriferimento al contratto richiamato.Nonostante quanto appena detto, ciò non signifi ca chenon esista una via per sottrarsi all’obbligo <strong>di</strong> pagarequanto escusso a “prima richiesta” e senza obiezioni, soprattuttonel caso in cui ciò sia palesemente ingiusto. In<strong>di</strong>versi casi i giu<strong>di</strong>ci hanno riconosciuto che l’escussioneera fraudolenta e contro buona fede, ricorrendo un’ipotesiin tal caso <strong>di</strong> responsabilità per condotta contro buonafede. In un altro caso il contratto era stato consideratonullo in quanto mirava ad assicurare un risultato contrarioalle norme <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico e al buon costume, talegrave invali<strong>di</strong>tà del contratto faceva sì che non si potessepretendere l’escussione del<strong>la</strong> garanzia. In altri casi si èregistrata <strong>la</strong> tendenza a far rientrare, con interpretazionitalora forzate, i casi nell’ipotesi <strong>di</strong> fi deiussione e non <strong>di</strong>garanzia, al fi ne <strong>di</strong> ottenere un maggior livello <strong>di</strong> tute<strong>la</strong>.La Letter of Cre<strong>di</strong>t con<strong>di</strong>vide con <strong>la</strong> Bankgarantie alcunecaratteristiche essenziali come il rilievo sul piano commerciale,l’astrattezza e l’in<strong>di</strong>pendenza dal contratto chesta al<strong>la</strong> base dello scambio commerciale. Svolge <strong>la</strong> suafunzione principale nei rapporti <strong>di</strong> import-export e rientranel<strong>la</strong> categoria giuri<strong>di</strong>ca del mandato. La banca agisceper conto del cliente ed é incaricata <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione<strong>di</strong> un terzo una somma determinata. Il terzo o <strong>la</strong>banca incaricata può accedere a questa somma <strong>di</strong>etropresentazione del<strong>la</strong> documentazione <strong>di</strong> trasporto dellemerci, comprovante l’avvenuta consegna. All’atto del<strong>la</strong>presentazione del<strong>la</strong> documentazione richiesta <strong>la</strong> bancadeve liberare <strong>la</strong> somma posta a cre<strong>di</strong>to in favore del terzo.In tal modo una parte ha <strong>la</strong> sicurezza che il pagamentoavverrà solo <strong>di</strong>etro presentazione dei documenti stabiliti,l’altra parte avrà <strong>la</strong> certezza <strong>di</strong> ottenere rapidamente ilpagamento che le è dovuto. Tale meccanismo agevo<strong>la</strong> <strong>di</strong>molto lo scambio negli affari garantendo rapi<strong>di</strong>tà e sicurezzaallo stesso tempo.Una nota partico<strong>la</strong>re va data al<strong>la</strong> Standby Letter of Cre<strong>di</strong>tche si presenta nel<strong>la</strong> forma del<strong>la</strong> Letter of Cre<strong>di</strong>t, ma ha<strong>la</strong> natura <strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> garanzia prestato dal<strong>la</strong> banca,nell’ambito <strong>di</strong> un rapporto <strong>di</strong> import-export. Sul<strong>la</strong> base delcontratto, verrà pagata, <strong>di</strong>etro presentazione <strong>di</strong> precisadocumentazione, una somma a titolo <strong>di</strong> indennizzo incaso <strong>di</strong> mancata esecuzione del<strong>la</strong> consegna del<strong>la</strong> merceo <strong>di</strong> esecuzione dei servizi. Tale forma è nata negli USA,dove un tempo <strong>la</strong> normativa vietava alle banche statunitensi<strong>di</strong> assumere garanzia <strong>di</strong>rettamente nei confronti <strong>di</strong>un terzo.calderan@altenburger.ch<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201041


CONVENZIONIINTERNAZIONALI<strong>di</strong> Paolo ComuzziL’OCSE stu<strong>di</strong>a mo<strong>di</strong>fi cheal commentario con riferimentoall’articolo 15 del Modello <strong>di</strong> convenzioneÈ in fase <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o presso <strong>la</strong> organizzazione OCSE unostu<strong>di</strong>o per <strong>la</strong> revisione del modello <strong>di</strong> convenzione conriferimento all’articolo 15 del modello stesso ed in partico<strong>la</strong>reviene integrato il commentario che è quello strumentoche consente <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire ad una interpretazione,<strong>di</strong>ciamo così, con<strong>di</strong>visa del<strong>la</strong> convenzione stessa.La organizzazione OCSE ammette che: “ … Paragraph 1[dell’articolo 15 citato] establishes the general rule as tothe taxation of income from employment (other than pensions),namely, that such income is taxable in the Statewhere the employment is actually exercised. The issue ofwhether or not services are provided in the exercise ofan employment may sometimes give rise to <strong>di</strong>ffi cultieswhich are <strong>di</strong>scussed in paragraphs 8.1 ff. Employment isexercised in the p<strong>la</strong>ce where the employee is physicallypresent when performing the activities for which the employmentincome is paid. One consequence of this wouldbe that a resident of a contracting State who derived remuneration,in respect of an employment, from sourcesin the other State could not be taxed in that other State inrespect of that remuneration merely because the resultsof this work were exploited in that other State …”.Di fatto si afferma che l’attività <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro viene svolta nelluogo in cui fi sicamente <strong>la</strong> stessa viene prestata ma intaluni casi può essere complesso determinare proprioquesto luogo.In aggiunta non possiamo ignorare che “ …It may be <strong>di</strong>fficult, in certain cases, to determine whether the servicesrendered in a State by an in<strong>di</strong>vidual resident of anotherState, and provided to an enterprise of the fi rst State(or that has a permanent establishment in that State),constitute employment services, to which Article 15 applies,or services rendered by a separate enterprise, towhich Article 7 applies or, more generally, whether theexception applies. While the Commentary previously dealtwith cases where arrangements were structured for themain purpose of obtaining the benefi ts of the exceptionof paragraph 2 of Article 15, it was found that simi<strong>la</strong>rissues could arise in many other cases that <strong>di</strong>d not involvetax-motivated transactions and the Commentary wasamended to provide a more comprehensive <strong>di</strong>scussionof these questions. In some States, a formal contractualre<strong>la</strong>tionship would not be questioned for tax purposes unlessthere were some evidence of manipu<strong>la</strong>tion and theseStates, as a matter of domestic <strong>la</strong>w, would consider thatemployment services are only rendered where there is aformal employment re<strong>la</strong>tionship …”In alcuni casi è complesso determinare se ci troviamo <strong>di</strong>fronte ad una situazione per cui abbiamo un impiego e /o abbiamo servizi resi da un’impresa estera con <strong>la</strong> conseguenzache nessuna tassazione sarebbe da applicare inassenza <strong>di</strong> una stabile organizzazione.CommentiLa normativa Italiana in materia <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro <strong>di</strong>pendente (normativainterna) è chiara nell’affermare che si consideranoprodotti in Italia i red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro <strong>di</strong>pendente nascenti da<strong>la</strong>voro “… prestato nel territorio dello Stato …”.A questo punto il meccanismo è chiaro che:• Il soggetto residente paga su questo red<strong>di</strong>to in quantoresidente (principio <strong>di</strong> tassazione sul red<strong>di</strong>to globale)e usa del cre<strong>di</strong>to per imposte assolte all’estero se haassolto imposte;• Il soggetto non residente paga imposte su questo red<strong>di</strong>toquando presta <strong>la</strong> sua opera nel territorio dello Stato(cosa questa che <strong>la</strong>scia intendere un concetto fi sico<strong>di</strong> prestazione ovvero che <strong>la</strong>scia intendere che <strong>la</strong> suaattività deve svolgersi sotto <strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> un impren<strong>di</strong>toreitaliano ma questa interpretazione non è univoca inquanto <strong>la</strong> dottrina par<strong>la</strong> anche <strong>di</strong> “localizzazione in Italiadel<strong>la</strong> attività svolta”).Su questo elemento (localizzazione in Italia del<strong>la</strong> attivitàsvolta) si concentra appunto <strong>la</strong> mo<strong>di</strong>fi ca del commentarioOCSE che prende in considerazione proprio questa problematica.Il commentario sembra volere legare <strong>la</strong> norma <strong>di</strong> cui all’articolo15 con quel<strong>la</strong> prevista nell’articolo 7 (tassazionedelle imprese) e quin<strong>di</strong> sembra voler <strong>di</strong>re che in assenza<strong>di</strong> una stabile organizzazione del<strong>la</strong> impresa anche i <strong>di</strong>pendenti,seppur inviati in Italia, non dovrebbero scontareimposta.Questo sembra potersi intendere quando lo stesso affermache “ …Article 7 is based on the principle that anenterprise of a Contracting State should not be subjected42<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


to tax in the other State unless its business presence inthat other State has reached a level suffi cient to constitutea permanent establishment. The exception of paragraph 2of Article 15 extends that principle to the taxation of theemployees of such an enterprise where the activities ofthese employees are carried on in the other State for are<strong>la</strong>tively short period …”.A questo punto il meccanismo previsto dal<strong>la</strong> normativeinterna Italiana e che deve essere letto comunque inconnubio con <strong>la</strong> eventuale convenzione contro le doppieimposizioni che risulti applicabile potrebbe anche essereinterpretato legandosi nel<strong>la</strong> sua affermazione a quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong>tassazione in tema <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> impresa e secondo cui nessunatassazione si applica quando non esiste una stabileorganizzazione.La presenza dello straniero per un tempo limitato non sarebbein alcun modo soggetta a imposizione anche quandoegli presta un <strong>la</strong>voro <strong>di</strong>pendente. Diciamo comunque che<strong>di</strong>venta rilevante fare una <strong>di</strong>stinzione tra un contratto <strong>di</strong> servizie quello che invece è un rapporto <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro <strong>di</strong>pendentee quin<strong>di</strong> possiamo guardare almeno ai seguenti elementi(previsti in modo specifi co nel commentario):• who has the authority to instruct the in<strong>di</strong>vidual regar<strong>di</strong>ngthe manner in which the work has to be performed;• who controls and has responsibility for the p<strong>la</strong>ce at whichthe work is performed;• the remuneration of the in<strong>di</strong>vidual is <strong>di</strong>rectly charged bythe formal employer to the enterprise to which the servicesare provided (see paragraph 8.15 below);• who puts the tools and materials necessary for the workat the in<strong>di</strong>vidual’s <strong>di</strong>sposal;• who determines the number and qualifi cations of the in<strong>di</strong>vidualsperforming the work.Non possiamo poi certamente ignorare gli accor<strong>di</strong> formaliposti in essere e questo perchè (come in<strong>di</strong>ca sempre ilcommentario) dobbiamo considerare che “ …the fi nancia<strong>la</strong>rrangements made between the two enterprises will clearlybe relevant, although not necessarily conclusive, forthe purposes of determining whether the remuneration ofthe in<strong>di</strong>vidual is <strong>di</strong>rectly charged by the formal employerto the enterprise to which the services are provided. Forinstance, if the fees charged by the enterprise that formallyemploys the in<strong>di</strong>vidual represent the remuneration,employment benefi ts and other employment costs of thatin<strong>di</strong>vidual for the services that he provided to the otherenterprise, with no profi t element or with a profi t elementthat is computed as a percentage of that remuneration, benefits and other employment costs, this would be in<strong>di</strong>cativethat the remuneration of the in<strong>di</strong>vidual is <strong>di</strong>rectly chargedby the formal employer to the enterprise to which the servicesare provided. That should not be considered to be thecase, however, if the fee charged for the services bearsno re<strong>la</strong>tionship to the remuneration of the in<strong>di</strong>vidual or ifthat remuneration is only one of many factors taken intoaccount in the fee charged for what is really a contract forservices …”.Le situazioni sono certamente molto ampie e prima <strong>di</strong> sostenereche un soggetto non residente viene a percepireuna remunerazione per red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro <strong>di</strong>pendente da tassarein Italia “… in virtù del<strong>la</strong> localizzazione in Italia del<strong>la</strong>attività svolta …” (come in<strong>di</strong>ca <strong>la</strong> dottrina) si deve fare unesame molto ampio ed oggettivo delle determinanti contrattualiin essere e su questi elementi proprio il commentarioha cura <strong>di</strong> dare precise in<strong>di</strong>cazioni con alcuni esempi.Si pensi al<strong>la</strong> situazione <strong>di</strong> una impresa estera che svolgeservizi <strong>di</strong> “training” riferiti al<strong>la</strong> implementazione <strong>di</strong> un software:in questa situazione pensare che i <strong>di</strong>pendenti del<strong>la</strong>stessa inviati in Italia presso il cliente siano da considerarecome <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> questa società (i cui <strong>di</strong>pendenti benefi -ciano del training) appare del tutto incongruo e certamentenon si possono chiedere alle persone (estero residenti) leimposte italiane per il red<strong>di</strong>to che il datore <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro esteroabbia loro erogato per il periodo in cui sono rimaste inItalia.Diverso il caso nel quale si ha che “…it is clear that thework performed by the engineer on the construction sitein State J is performed on behalf of Jco rather than Ico.The <strong>di</strong>rect supervision and control exercised by Jco overthe work of the engineer, the fact that Jco takes over theresponsibility for that work and that it bears the cost of theremuneration of the engineer for the relevant period arefactors that could support the conclusion that the engineeris in an employment re<strong>la</strong>tionship with Jco …”.In questa situazione è evidente che il soggetto estero vieneinviato a <strong>la</strong>vorare alle <strong>di</strong>pendenze del<strong>la</strong> società residentenell’altro Stato e quin<strong>di</strong> (ove tale stato fosse l’Italia) potrebbeapplicarsi <strong>la</strong> norma in tema <strong>di</strong> tassazione dei red<strong>di</strong>ti deinon residenti.È ovvio che <strong>la</strong> incertezza genera anche un importante problematica<strong>di</strong> carattere partico e che si riassume nel <strong>di</strong>reche “ …Where, in accordance with the above principlesand examples, a State properly considers that the servicesrendered on its territory by an in<strong>di</strong>vidual have been rendere<strong>di</strong>n an employment re<strong>la</strong>tionship rather than under acontract for services concluded between two enterprises,there will be a risk that the enterprises would be requiredto withhold tax at source in two juris<strong>di</strong>ctions on theremuneration of that in<strong>di</strong>vidual even though double taxationshould ultimately be avoided (see paragraph 8.10 above).This compliance <strong>di</strong>ffi culty may be partly reduced by taxadministrations making sure that their domestic rules andpractices applicable to employment are clear and well understoodby employers and are easily accessible. Also, theproblem can bealleviated if the State of residence allows enterprises toquickly adjust the amount of tax to be withheld to take accountof any relief for double taxation that will likely beavai<strong>la</strong>ble to the employee …”ConclusioneÈ banale <strong>di</strong>re che non sempre è agevole concludere se <strong>la</strong>fattispecie in esame è quel<strong>la</strong> del <strong>la</strong>voro <strong>di</strong>pendente e / oquel<strong>la</strong> <strong>di</strong> un servizio reso da una impresa estera ad unaimpresa residente.Nel primo caso abbiamo un problema <strong>di</strong> tassazione del<strong>la</strong>voratore straniero (anche se questo <strong>la</strong>vorasse per ungiorno solo) e nel secondo il problema non esiste.Diciamo che possono esserci in<strong>di</strong>ci importanti per operareuna <strong>di</strong>stinzione tra le due casistiche ma certamente sussisteuno spazio <strong>di</strong> <strong>di</strong>screzione che porta a <strong>di</strong>re che un chiarimentoin sede OCSE assume <strong>la</strong> sua importanza (sempreche gli Stati si rimettano al commentario nel<strong>la</strong> interpretazionedel<strong>la</strong> convenzione che sia eventualmente in essere eanche nel<strong>la</strong> interpretazione del<strong>la</strong> pura norma quando unaconvenzione non dovesse sussistere).In questo senso anche un chiarimento <strong>di</strong> legge interna (forseanche necessario per portare in Italia persone) potrebbeessere interessante.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201043


Cio’ che pratichiamo dal 1958ha oggi un nome:Fair-Re<strong>la</strong>tionship-Banking.Tutte le pubblicazioni bancarie affermano che il cliente è il «centrodell’attenzione»: cosa signica concretamente questa frase?E come fare per non perdere <strong>di</strong> vista questo «centro dell’attenzione»,fra i tantissimi impegni <strong>di</strong> un’azienda moderna?Da più <strong>di</strong> 50 anni Finter Bank Zurich, banca svizzera <strong>di</strong> qualità,percorre <strong>la</strong> propria strada in autonomia: <strong>la</strong> nostra presenza sulmercato è sempre stata molto riservata, ma chi ha voluto conoscercimeglio ha presto scoperto che da noi il concetto <strong>di</strong> «valori» assumeun’importanza molto rilevante.Fair-Re<strong>la</strong>tionship-Banking è ciò che i clienti possono chiederci eche noi dobbiamo dare loro: per tutti i clienti che non si accontentano<strong>di</strong> promesse, ma che desiderano provare davvero quanto possa essere<strong>di</strong>verso il Private Banking.Per ulteriori informazioni > www.finter.chFair-Re<strong>la</strong>tionship-BankingSede centrale: Finter Bank Zürich S.A. C<strong>la</strong>ridenstrasse 35 CH-8002 ZurigoSe<strong>di</strong> e Affiliata: Lugano, Chiasso, Nassau BahamasAssicurazione vita: FinterLife Vaduz Liechtenstein


<strong>di</strong> Ingeborg WedelDonne in carriera: Na<strong>di</strong>a NozzoliLa rue en roseL’attività al<strong>la</strong> quale si de<strong>di</strong>ca <strong>la</strong> nostra donna in carrieraè certamente singo<strong>la</strong>re: probabilmente è <strong>la</strong> prima inItalia, anche se – da come <strong>la</strong> vedo io – non resterà alungo l’unica!L’intraprendente protagonista dell’intervista è nata a Firenzel’1.10.1971; è felicemente sposata con Stefanoe non ha fi gli.Na<strong>di</strong>a si è <strong>la</strong>ureata in Economia e <strong>Commercio</strong> all’Universitàdel capoluogo toscano e avrebbe certamentepotuto scegliere una carriera <strong>di</strong>versa, forse più prestigiosa,ma dopo aver provato e riprovato con <strong>di</strong>verse alternative,ha preferito con<strong>di</strong>videre il <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> suo padretaxista, socio <strong>di</strong> una delle due cooperative esistenti aFirenze. In questo modo ha potuto conoscere <strong>la</strong> vita chesi svolge sulle strade ed è maturata l’idea <strong>di</strong> partecipareal concorso per ottenere <strong>la</strong> licenza per una propria cooperativa<strong>di</strong> taxi, tutta al femminile.Vinto il concorso – da donna so<strong>la</strong>re e ottimista – al<strong>la</strong>quale piace il contatto con <strong>la</strong> gente ed avere una certalibertà <strong>di</strong> movimento, ha creato INTAXI ROSA, coinvolgendo8 donne taxiste, <strong>di</strong> cui è <strong>di</strong>ventata presidente:ovviamente taxista anche lei!Questo accadeva nel 2007 e – da allora – i “taxi rosa”vengono scelti in prevalenza da donne, bambini ed anziani,che vengono accolti con un servizio eccellente,tanta cortesia dalle 9 donne autiste, sulle strade <strong>di</strong> Firenzedalle ore 5 alle ore 23.Possono accorrere se chiamate il nr. 055.2001326 eaccettano prenotazioni anche online:www.intaxifi renze.it.Tutte le taxiste par<strong>la</strong>no fl uidamente l’inglese; alcune ancheil francese. Sono quin<strong>di</strong> pronte a <strong>di</strong>alogare con lestraniere che – per turismo – visitano Firenze. In questomodo, le clienti si sentono subito a loro agio, riuscendoad apprezzare maggiormente le bellezze del<strong>la</strong> città, famosain tutto il mondo, “raccontate” nel<strong>la</strong> loro lingua.Abbiamo potuto intervistare Na<strong>di</strong>a, curiosi delle suerisposte, che si sono rive<strong>la</strong>te interessanti, anche senzaeccessi sia in positivo che in negativo, per quantoriguarda <strong>la</strong> posizione del<strong>la</strong> donna in carriera rispettoall’uomo.Al<strong>la</strong> nostra domanda <strong>di</strong> rito - “quanto tempo serve perfarsi apprezzare come manager in un mondo <strong>di</strong> uomini”- Na<strong>di</strong>a ci ha precisato che, nel contesto in cui lei e lealtre socie operano, non è stato ancora accettato il fattoche tutta l’organizzazione venga seguita e applicatada sole donne!Inoltre – fa rilevare Na<strong>di</strong>a – il servizio offerto da questacooperativa tutta rosa è certamente speciale ed è statoinvece molto apprezzato a livello generale da coloroche hanno fruito dei taxi guidati da sole donne!Le <strong>di</strong>ffi coltà da affrontare, da un punto <strong>di</strong> vista burocratico,sono praticamente irrilevanti: comunque, <strong>la</strong> cooperativarosa viene spesso presa “sottogamba” e contemp<strong>la</strong>tacon un sorriso ironico, quasi <strong>di</strong> compatimento.La <strong>di</strong>ffi denza cessa quando <strong>la</strong> gente vede “oltre” l’aspettofemminile dell’impresa ed apprezza le idee innovativeed il successo delle loro realizzazioni.Gli ostacoli non mancano <strong>di</strong> certo e questi vengono affrontaticon pazienza, costanza e determinazione.Per superare gli svantaggi secondo Na<strong>di</strong>a è necessarioimpegnarsi al massimo, trascurando, al momento, altriobbiettivi, mentre i vantaggi sono chiaramente <strong>la</strong> sod<strong>di</strong>sfazione<strong>di</strong> ottenere risultati apprezzabili.In linea <strong>di</strong> massima, per <strong>la</strong> nostra donna in carriera nonesistono partico<strong>la</strong>ri privilegi, se non quello che, <strong>di</strong> frontead una donna, l’uomo – ancora oggi – si porge conmaggiore gentilezza e cavalleria.Per quanto concerne le intuizioni femminili, ritenute superioria quelle maschili, Na<strong>di</strong>a afferma che per lei, piùche altro, si tratta <strong>di</strong> una maggiore sensibilità.“La sod<strong>di</strong>sfazione più grande” precisa Na<strong>di</strong>a “è rilevareche <strong>la</strong> cliente<strong>la</strong> dei taxi rosa, crede nei nostri progetti,ci sceglie una prima volta, poi ci richiama. Il “passaparo<strong>la</strong>”,poi, ci ha permesso <strong>di</strong> ampliare sempre <strong>di</strong> più ilnumero dei passeggeri.”Inoltre, è <strong>di</strong> massima importanza instaurare e manteneretra le socie un gruppo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro attento al<strong>la</strong> sensibilità<strong>di</strong> ciascuna, una complicità e <strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> fare sempremeglio nell’interesse <strong>di</strong> tutte. Le nostre taxiste sono instrada per 8-10 ore al giorno, ma non per questo rinuncianoal<strong>la</strong> cura del<strong>la</strong> loro famiglia, ai loro svaghi. Infatti,Na<strong>di</strong>a ci precisa che d’inverno va rego<strong>la</strong>rmente in palestra,mentre nel<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> stagione corre. Nei momenti <strong>di</strong>re<strong>la</strong>x le piace leggere: specialmente i gialli.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201045


Sceglietechi sa scegliere.Direzione Generale e Agenzia <strong>di</strong> CittàVia Giacomo Luvini 2a, CH–6900 LuganoTel. +41 58 855 32 00Sede PrincipaleVia Maggio 1, CH–6900 LuganoTel. +41 58 855 31 00Succursali ed AgenzieChiasso, Mendrisio, Lugano-Cassarate, Para<strong>di</strong>so,Bellinzona, Biasca, Locarno, San Gallo, Basilea, Berna,Zurigo, St. Moritz, Celerina, Poschiavo, Castasegna,Pontresina, Coira, Davos, MC-MonacoAbbiamo scelto <strong>la</strong> trasparenza,<strong>la</strong> prudenza, <strong>la</strong> qualità del servizio.Fate anche voi <strong>la</strong> scelta giusta:scegliete BPS(SUISSE).Anche in tempi <strong>di</strong>fficili.Call Center 00800 800 767 76www.bps-suisse.chBanca Popo<strong>la</strong>re <strong>di</strong> Sondrio (SUISSE)La Banca che par<strong>la</strong> con te.


LL’ Elefante invisibile 1<strong>di</strong> Vittoria Cesari LussoCosa ce<strong>la</strong>no gli oroscopi?Mi colpisce il numero <strong>di</strong> giornali e riviste che de<strong>di</strong>canouna rubrica agli oroscopi!E non si tratta solo <strong>di</strong> stampa frivo<strong>la</strong> che si nutre <strong>di</strong> pettegolezzi(o meglio gossip, come è <strong>di</strong> moda <strong>di</strong>re oggi. Macambia qualcosa nel<strong>la</strong> sostanza se si cambia il termine?).Il fenomeno riguarda anche parecchie pubblicazioni considerateaustere. Del resto mi stupisce altresì che gli autori<strong>di</strong> articoli concernenti personaggi del<strong>la</strong> politica, dell’economia,del<strong>la</strong> cultura citino spesso il segno zo<strong>di</strong>acale dellepersonalità in questione. Come se fosse un dato pertinenteper dedurre informazioni sulle capacità e qualità politiche,scientifi che, culturali dei vip in questione.Come mai tanto spazio all’argomento? Evidentementepoiché si pensa che i lettori amino tale tipo <strong>di</strong> notizia, anchese non lo <strong>di</strong>chiarano espressamente. È probabile, infatti,che i lettori che sbirciano l’oracolo astrale siano molti<strong>di</strong> più rispetto a quelli che ammettono <strong>di</strong> interessarsi al<strong>la</strong>materia.Un po’ come succede per i voti a certi partiti. A parolesembra che siano in pochi a far loro cre<strong>di</strong>to e a votarli, mapoi nei fatti vincono magari le elezioni.Da dove nasce il bisogno <strong>di</strong> far cre<strong>di</strong>to agli oroscopi? Qualeelefante invisibile ce<strong>la</strong> tale fenomeno?Ci sono ovviamente <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> fare cre<strong>di</strong>to. Si va dal<strong>la</strong>fede assoluta al<strong>la</strong> lettura rituale, ma alquanto <strong>di</strong>staccata,fi no all’uso <strong>di</strong>vertito delle sole profezie che fanno comodo.Comunque sia, è p<strong>la</strong>usibile che il bisogno <strong>di</strong> prestarefede agli oroscopi tragga origine dal<strong>la</strong> vulnerabilità del<strong>la</strong>con<strong>di</strong>zione umana. In altri termini, vivere comporta fare iconti con sentimenti <strong>di</strong> fragilità, paura, incertezza. E ciòvale per tutti: bambini e adulti, uomini e donne, padroni eservitori. Le profezie rappresentano uno dei mezzi a cui gliesseri umani fanno appello per calmare le proprie ansie,tentare <strong>di</strong> rendere più control<strong>la</strong>bile e preve<strong>di</strong>bile il prossimo,il proprio destino e per alimentare le proprie speranze.A questo livello si può <strong>di</strong>re che gli oroscopi servonoa quattro scopi principali. In primo luogo forniscono spiegazionisemplici al<strong>la</strong> portata <strong>di</strong> tutti sui comportamenti delnostro prossimo. Una delle principali preoccupazioni umaneè poter rispondere a domande quali: chi sono i nostriinterlocutori? Cosa ci riservano? Come funzioneranno lenostre re<strong>la</strong>zioni? Gli oroscopi ci forniscono <strong>la</strong> benefi ca illusione<strong>di</strong> avere a portata <strong>di</strong> mano delle risposte: Tizio si ècomportato così poiché è uno scorpione; Con Caio bisognaandare cauti poiché è un Ariete; con Sempronio tuttofunziona poiché è una Vergine; ecc. ecc…Secondariamente, gli oroscopi alimentano <strong>la</strong> nostra immaginedel futuro. In che modo? In effetti, non tutto ciò cheleggiamo viene memorizzato. La nostra mente <strong>di</strong> solito fi l-tra e trattiene ciò che più corrisponde alle nostre speranzee a ciò che abbiamo bisogno <strong>di</strong> credere. È come se cercassimocostantemente delle conferme. Tra l’altro, un ottimistaselezionerà soltanto ciò che alimenta le sue speranze.In caso <strong>di</strong> previsioni negative si limiterà a esc<strong>la</strong>mare ”Tuttebaggianate!”. Al contrario, invece, si comporterà qualcunoche ha tendenza a vedere tutto a tinte fosche.Da questo punto <strong>di</strong> vista gli oroscopi possono servire percercare <strong>di</strong> conoscere meglio anche sé stessi. Come? Osservandoappunto l’uso che facciamo delle previsioni. Cosapren<strong>di</strong>amo per buono e cosa scartiamo? Quali rispostesperiamo <strong>di</strong> trovare? Un modo insomma per capire cosaci sta preoccupando in partico<strong>la</strong>re, cosa ci piacerebbe chesuccedesse, cosa vorremmo evitare, ecc.Terzo punto, gli oroscopi sono un mezzo egregio per nutrire<strong>la</strong> comunicazione tra le persone. Nel<strong>la</strong> vita sociale,con <strong>la</strong> scusa dell’oroscopo tutti fi niscono per raccontare <strong>di</strong>più su sé stessi. Per non par<strong>la</strong>re poi se agli incontri è presentequalche improvvisato chiromante, che, oltre a commentareil vostro segno zo<strong>di</strong>acale, offre pure un servizio<strong>di</strong> lettura del<strong>la</strong> mano. Tutti si precipitano “Adesso tocca ame…tocca me…”. Tutti cominciano a par<strong>la</strong>re <strong>di</strong>sentimenti, <strong>di</strong> amori felici o infelici, <strong>di</strong> delusioni e <strong>di</strong> speranze.Insomma, <strong>la</strong> comunicazione <strong>di</strong>venta meno inibita, piùcalda e aperta.Infine, gli oroscopi servono ad alimentare l’industria deglioroscopi, appunto! Fanno vendere più copie ai giornali,danno <strong>la</strong>voro al<strong>la</strong> categoria dei veggenti, contribuisconoal<strong>la</strong> produzione e al<strong>la</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> amuleti e portafortuna. Ungiro <strong>di</strong> affari non in<strong>di</strong>fferente, anche se è poco probabileche i professionisti del settore paghino tutte le tasse.Personalmente quando qualcuno mi chiede <strong>di</strong> che segnosono, mi piace rispondere dell’aqui<strong>la</strong>! Al che <strong>la</strong> persona mirisponde “Ma non esiste!!”. Ciò mi dà <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> replicare“Già perché gli altri esistono?!”È un po’ altezzoso e saccente, lo ammetto. Ma poi per farmiperdonare magari aggiungo “Dai, <strong>di</strong>amo una sbirciatinaagli oroscopi del<strong>la</strong> settimana!Questo contributo stimo<strong>la</strong> <strong>la</strong> vostra voglia <strong>di</strong> reagire? Alloranon esitate a con<strong>di</strong>videre i vostri commenti con l’autrice: vce-sari@worldcom.ch1Una vecchia leggenda in<strong>di</strong>ana narra <strong>di</strong> un elefante che pur muovendositra le folle con <strong>la</strong> sua imponente mole passava comunqueinosservato. Come se fosse invisibile…<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201047


Scaffale<strong>di</strong> LiberLorettaNapoleoniPino AprileEugenio ScalfariMaonomicsRizzolipp.308€ 19,50TerroniPiemmepp. 308€ 17,50Per l’altomare apertoEinau<strong>di</strong>pp.290€ 19,50La coppia democrazia-capitalismo è incrisi, vittima <strong>di</strong> una depressione che nonè solo fi nanziaria. Trionfa invece il capicomunismovisto che mentre <strong>la</strong> nostraeconomia va in pezzi, <strong>la</strong> Cina cresce aritmi vertiginosi. Più 9% del Pil nel 2009e un piano <strong>di</strong> investimenti gran<strong>di</strong>oso:strade, scuole, ospedali, ferrovie, colossaliimpianti per <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> energierinnovabili. Si può ancora <strong>di</strong>re che il comunismoè stato sconfi tto dal<strong>la</strong> storia?O è tempo <strong>di</strong> cominciare a guardare al<strong>la</strong>società con occhi un po’ più a mandor<strong>la</strong>?Per esempio, le misure anticrisi attuatedai nostri governi sono servite ad arricchiregli stessi specu<strong>la</strong>tori responsabilidel col<strong>la</strong>sso, mentre l’intervento statalecinese ha permesso <strong>di</strong> limitare i danni ericominciare a crescere. La nostra vitapolitica è scossa da continui scandali evio<strong>la</strong>zioni del <strong>di</strong>ritto, mentre in Cina stannonascendo nuove forme <strong>di</strong> partecipazione,pur all’interno del partito unico. Etra i grattacieli <strong>di</strong> Shanghai e Pechino siavverte uno s<strong>la</strong>ncio verso <strong>la</strong> modernitàche il vecchio Occidente non riesce piùnemmeno a immaginare. Da MargaretThatcher a Berlusconi, da Wall Street alCile <strong>di</strong> Pinochet, passando sempre perPechino, questo libro racconta una derivache abbagliandoci con <strong>la</strong> promessadel benessere ci sta privando del<strong>la</strong> libertà.E grazie a esempi e testimonianze <strong>di</strong>impren<strong>di</strong>tori, stu<strong>di</strong>osi, giornalisti, attivistidei <strong>di</strong>ritti umani spiega invece come<strong>la</strong> Cina sta <strong>la</strong>vorando per migliorarsi. Unmodello da imitare? Almeno una lezioneda apprendere: il nostro capitalismo sisalverà solo se sapremo cambiare ra<strong>di</strong>calmentei capitalisti.Loretta Napoleoni, economista, scrittrice,consulente <strong>di</strong> governi e <strong>di</strong> organizzazioniinternazionali, col<strong>la</strong>bora con <strong>la</strong>CNN, El País, Internazionale, L’Espresso,Il Venerdì <strong>di</strong> Repubblica. I suoi ultimilibri pubblicati in Italia sono Economiacanaglia (Il Saggiatore 2008) e La morsa(Chiarelettere 2009).Fratelli d’Italia... ma sarà poi vero?Perché, nel momento in cui ci si preparaa festeggiare i centocinquant’annidall’Unità d’Italia, il confl itto tra Nord eSud, fomentato da forze politiche chelo utilizzano spesso come una leva percatturare voti, pare aver superato il livello<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a. Pino Aprile, pugliesedoc, interviene con grande verve polemicain un <strong>di</strong>battito dai toni sempre piùaccesi, per fare il punto su una situazioneche si trascina da anni, ma che<strong>di</strong> recente sembra essersi ra<strong>di</strong>cata inuno scontro <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffi cile composizione.Percorrendo <strong>la</strong> storia <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> che peralcuni è conquista, per altri liberazione,l’autore porta al<strong>la</strong> luce una serie <strong>di</strong> fattiche, nel<strong>la</strong> retorica dell’unifi cazione,sono stati volutamente rimossi e cheaprono una nuova, interessante, a voltesconvolgente fi nestra sul<strong>la</strong> facciatadel trionfalismo nazionalistico.Terroni è un libro sul Sud e per il Sud,<strong>la</strong> cui conclusione è che, se centocinquant’anninon sono stati suffi cienti arisolvere il problema, vuol <strong>di</strong>re che nonsi è voluto risolverlo. Come <strong>di</strong>ce l’autore,le due Germanie, pur <strong>di</strong>vise da una<strong>di</strong>versa visione del futuro, dal<strong>la</strong> GuerraFredda e da un muro, in vent’anni sonotornate una. Perché da noi non è successo?Giornalista e scrittore, pugliese, residenteai Castelli Romani, anni <strong>di</strong><strong>la</strong>voro a Mi<strong>la</strong>no. Pino Aprile è statovice<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Oggi e <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Gente;per <strong>la</strong> Tv ha <strong>la</strong>vorato con SergioZavoli all’inchiesta a puntate “Viaggionel Sud” e al settimanale <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mentodel Tg1, Tv7. Per Piemmeha scritto Il trionfo dell’Apparenza, suldeludente esor<strong>di</strong>o del terzo millennio,Elogio dell’imbecille, Elogio dell’errore.Ha una “ma<strong>la</strong>ttia”: <strong>la</strong> ve<strong>la</strong> (ha anche <strong>di</strong>rettoil mensile Fare Ve<strong>la</strong> e scritto libri<strong>di</strong> mare e ve<strong>la</strong> per Magenes, Il mareminore, A mari estremi, e per Electa-Mondadori, Mare, uomini, passioni).E non intende smettere...«Io so perché ho deciso <strong>di</strong> scriverequesto libro. Pensavo <strong>di</strong> aver chiusocon le pagine bianche da riempire contremo<strong>la</strong>nte scrittura che non par<strong>la</strong> <strong>di</strong>fatti ma <strong>di</strong> pensieri. Invece ho dovuto.Questo libro non è una libera scelta, mauna necessità. Ho sentito d’esser chiamatoa testimoniare una nascita, unviaggio, un declino. E poi un fi nale, ungran fi nale». Quattro secoli <strong>di</strong> modernità,nel racconto appassionato <strong>di</strong> un lettoreinstancabile, con i pie<strong>di</strong> ben sal<strong>di</strong>sul<strong>la</strong> terra e gli occhi rivolti al mondofuori del<strong>la</strong> scrittura. Il breviario civile,metafi sico e morale <strong>di</strong> uno dei gran<strong>di</strong>protagonisti del tempo in cui viviamo.«Questo libro è <strong>la</strong> rivisitazione del<strong>la</strong> modernità,da Montaigne e Cervantes fi noa Leopar<strong>di</strong> e a Nietzsche, Descartes,Kant e Hegel, e ancora Tolstoj, Proust,Kafka e Joyce. Un’epoca durata quattrosecoli, mai simile a se stessa, semprein cerca <strong>di</strong> sperimentare il nuovo,<strong>di</strong> al<strong>la</strong>rgare il respiro delle generazioni,<strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fi care l’identità senza smarrire<strong>la</strong> memoria». Cosí Eugenio Scalfaririassume il suo viaggio attraverso <strong>la</strong>modernità, che tocca le varie fasi deitempi moderni, dall’Illuminismo al Romanticismo,dalle avanguar<strong>di</strong>e al nichilismo,dal<strong>la</strong> razionalità allo scatenarsidelle emozioni e degli istinti. «La modernità- scrive Scalfari - è stata sconfi t-ta da una sorta <strong>di</strong> invasione barbarica,ma <strong>la</strong> storia non fi nisce, un’altra epocanascerà come è sempre avvenuto fi n-ché l’Homo sapiens riuscirà a guardareil cielo stel<strong>la</strong>to e a cercare dentro <strong>di</strong> sé<strong>la</strong> legge morale. A me questo viaggiodentro l’epoca è sembrato un sabba,non <strong>di</strong> <strong>di</strong>avoli e <strong>di</strong> streghe, ma <strong>di</strong> animee <strong>di</strong> stelle danzanti».Eugenio Scalfari (1924), dopo avercol<strong>la</strong>borato al Mondo <strong>di</strong> Pannunzio,è stato, nel 1955, tra i fondatoridell’Espresso che ha <strong>di</strong>retto dal 1963al 1968. Nel 1976 ha fondato il quoti<strong>di</strong>ano<strong>la</strong> Repubblica, che ha <strong>di</strong>retto fi noal 1996 e <strong>di</strong> cui oggi è e<strong>di</strong>torialista.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201049


“Ogni attività <strong>di</strong> Private Bankingrichiede un elevato livello <strong>di</strong>confidenzialità e fiducia. Cre<strong>di</strong>amofermamente nelle potenzialità delsistema <strong>di</strong> gestione bancario AmbitApsys <strong>di</strong> SunGard per assicuralocon <strong>la</strong> massima efficienza. “Christine Ehrat, lic.oec.publ.Membro del<strong>la</strong> <strong>di</strong>rezioneMe<strong>di</strong>Bank AG ZugAMBIT APSYSAmbit Apsys –per banche con più<strong>di</strong> 500 utentiThe Well Managed BankHelping Banks better manage their customersSunGard ha progettato il sistema Ambit Private banking facendo leva sui suoi principali punti <strong>di</strong>forza: compliance ed efficienza. Inoltre, il sistema Ambit è stato integrato con funzionalità CRMche facilitano una più efficace interazione tra consulenti e clienti. Ad oggi, più <strong>di</strong> 70 banche privateutilizzano questo software, che si è rive<strong>la</strong>to essere molto flessibile ed affidabile, riuscendo asod<strong>di</strong>sfare un sempre crescente numero e una complessità <strong>di</strong> richieste da parte dei loro clienti.Migrate su Ambit Apsys entro pochi mesi.Parliamone insieme. Telefono 022 929 83 00.www.sungard.com/apsys© 2010 SunGardTrademark information: SunGard, the SunGard logo, and Ambit Apsys are trademarks or registered trademarks of SunGard Data Systems Inc. or itssubsi<strong>di</strong>aries in the U.S. and other countries. All other trade names are trademarks or registered trademarks of their respective holders.


Le corrispondenze<strong>di</strong> Paolo GirDal balcone del mio soggiorno vedo nelgiar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> una casa vicina, un prugnogiapponese in piena fioritura. E c'è ilvento. Al suo impeto piu' o meno spavaldoi rami dell'albero si incurvano, si alzano,si piegano gravi sotto il sole, si contorcono e siimpennano come tante braccia in un'aria <strong>di</strong> spasimoe <strong>di</strong> convulsione. È un alternarsi chiaro <strong>di</strong>rosa pallido, <strong>di</strong> bianco appena venato <strong>di</strong> rosso e<strong>di</strong> un vaniglia tenue. Fa pensare, tra l'altro, a unafantastica altalena pressoché irreale.Sto dei momenti a contemp<strong>la</strong>re quel gioco e cerco<strong>di</strong> allinearlo su qualche altro piano o su qualchealtro oggetto sepolto nel fondo del<strong>la</strong> mente.Emerge allora, a poco a poco e simile a un incantoquasi <strong>di</strong>menticato, una poesia <strong>di</strong> Charles Baude<strong>la</strong>irechiamata Corrispondenze. Già, mi <strong>di</strong>co,nel<strong>la</strong> natura tutto corrisponde; i gesti del prugnofiorito corrispondono al sollevarsi dei cavalloni sulmare, all'ondeggiare <strong>di</strong> una <strong>di</strong>stesa <strong>di</strong> grano maturoallo scirocco, al balzo del<strong>la</strong> pioggia sul granitoe all'uragano sul<strong>la</strong> sabbia arsa dal sole. Dice il poetafrancese:"La natura è un tempio dove incerte parolemormorano pi<strong>la</strong>stri che sono vivi,una foresta <strong>di</strong> simboli che l'uomoattraversa nel raggio dei loro sguar<strong>di</strong> familiaricome echi che a lungo e da tempo lontanotendono a un'unità profonda e buiagrande come le tenebre e <strong>la</strong> lucei suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.Profumi freschi come <strong>la</strong> pelle <strong>di</strong> un bambino,vellutati come l'oboe e ver<strong>di</strong> come i prati,altri d'una corrotta, trionfante ricchezzache tende a propagarsi senza fine cosìl'ambra e il muschio, l'incenso e il benzoinoa commentare le dolcezze estreme dello spirito edei sensi."(Si veda Per conoscere Baude<strong>la</strong>ire, a cura <strong>di</strong> GiovanniRoboni, Mondadori 1977).Non mi pare ora fuori posto vedere corrispondenzetra il gestico<strong>la</strong>re e il tremare dei rami e dellefronde del prugno giapponese a me <strong>di</strong> fronte e losbi<strong>la</strong>nciarsi del<strong>la</strong> nostra mente al sibilo dell'angoscia,del<strong>la</strong> deso<strong>la</strong>zione e del<strong>la</strong> solitu<strong>di</strong>ne. Al<strong>la</strong>voce del poeta ogni cosa si sposta dal proprio angoloe dal<strong>la</strong> sua posizione per unirsi a una formapiu' ampia che <strong>la</strong> accoglie e che dà <strong>la</strong> misuradell'universo.E non si <strong>di</strong>mentichi che su un ramo o su una chiomadel nostro tronco svento<strong>la</strong>, spesse volte, unaprimaverile e invisibile ghir<strong>la</strong>nda <strong>di</strong> fiori.Ma c'è <strong>di</strong> più: <strong>la</strong> corrispondenza nostra, quel<strong>la</strong> delnostro io, con i fenomeni dell'universo ci fa certi<strong>di</strong> essere accolti e custo<strong>di</strong>ti (nonostante tutto) daun ambiente o concavo o incavo, il quale ci portae ci guida.E ancora: le scosse del<strong>la</strong> natura, per gravi che siano,ci incitano e ci invitano ad orientarci, a rifletteree a sentire; a essere scolpiti dagli elementi edal caso.Nel<strong>la</strong> foto:“Dal balcone del mio soggiorno vedo nel giar<strong>di</strong>no<strong>di</strong> una casa vicina, un prugno giapponese in piena fioritura”.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201051


Unità d’ItaliaI Padri Fondatori in mostra al Senato“I Padri Fondatori”: al Senato ha aperto i battentiuna grande mostra che vuole ripercorrere <strong>la</strong> costruzionedello stato unitario attraverso i suoi protagonisti,uomini che cercarono <strong>di</strong> realizzare i loroconvincimenti ideali.La mostra rientra nel ciclo delle manifestazioniper i 150 anni dell’Unità d’Italia. Vuole celebrarei “Gran<strong>di</strong> Italiani” - Cattaneo, Gioberti, Mazzini,d’Azeglio, Manin, Tommaseo, Spaventa, Garibal<strong>di</strong>,Pisacane, Cavour - che hanno contribuito inmisura determinante a realizzare una importantepagina del<strong>la</strong> storia patria.L’attività dei “Padri Fondatori” si esplicò in varimo<strong>di</strong>: attraverso le azioni - partecipando a tentativiinsurrezionali, combattendo durante le guerrad’in<strong>di</strong>pendenza o all’interno dell’impegno politico- o me<strong>di</strong>ante <strong>la</strong> scrittura e <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione degli ideali<strong>di</strong> patriottismo e <strong>di</strong> libertà. Ecco dunque in mostraun centinaio <strong>di</strong> opere tra documenti, libri, lettere,manoscritti, cimeli, fotografie, <strong>di</strong>pinti a olio,che documentano i ritratti <strong>di</strong> questi protagonistimettendo in luce anche altre figure che si mosseroall’interno <strong>di</strong> idealità comuni pur mostrandosingole fisionomie: da Cesare Beccaria a Ugo Foscoloe Alessandro Manzoni; da Carlo Cattaneo a,tra gli altri, Vincenzo Gioberti, Giuseppe Mazzini,Massimo D’Azeglio, Giuseppe Garibal<strong>di</strong>, fino adarrivare a Camillo Cavour.Promossa dal Senato e dall’Istituto per <strong>la</strong> Storia delRisorgimento Italiano, <strong>la</strong> mostra è a cura del prof.Giuseppe Ta<strong>la</strong>mo, presidente dell’Istituto, che èscomparso il 25 maggio scorso.La mostra si artico<strong>la</strong> in varie sezioni: Storie d’Italia;Verso <strong>la</strong> Costituzione; I Precursori; I Padri fondatori;Il Pantheon Ideale.Ogni singo<strong>la</strong> sezione del<strong>la</strong> mostra è illustrata daun ritratto del protagonista, da una selezione <strong>di</strong>citazioni e da una serie <strong>di</strong> cimeli originali qualimanoscritti e documenti volti ad illustrare <strong>la</strong> vitadel<strong>la</strong> figura.La presenza <strong>di</strong> piante e mappe originali dell’Italiatra XVIII e XIX secolo consente <strong>di</strong> contestualizzare<strong>la</strong> vita <strong>di</strong> questi singoli protagonisti.I preziosi materiali esposti provengono prevalentementedal<strong>la</strong> Biblioteca del Senato e dal MuseoGiordana e Salussolia (litografia): I propugnatori dell’UnioneItaliana (1860 ca): Cavour, Fanti, Garibal<strong>di</strong>, Cial<strong>di</strong>ni, VittorioEmanuele II, Farini, il principe <strong>di</strong> Carignano, Ricasoli.Centrale del Risorgimento e cercano <strong>di</strong> far affiorarelo stretto legame che si venne a creare, durantel’Ottocento, tra l’attività teorica e <strong>la</strong> prassi politica.La generazione risorgimentale utilizzò infatti<strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione del<strong>la</strong> stampa, e in modo partico<strong>la</strong>re,<strong>la</strong> stampa perio<strong>di</strong>ca, per far circo<strong>la</strong>re i nuovi ideali<strong>di</strong> libertà e <strong>di</strong> nazione.Dal<strong>la</strong> metà del secolo XVIII, l’impetuosa spinta delpensiero illuminista produsse un forte movimentoriformatore anche da parte dei governi monarchiciassolutisti del tempo. L’attività riformatrice in Italia,dunque, si configurò come parte del più generalemoto <strong>di</strong> rinnovamento politico, giuri<strong>di</strong>co,amministrativo e culturale <strong>di</strong> cui l’”assolutismo illuminato”si fece promotore in Europa. In partico<strong>la</strong>re,nel<strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a austriaca, l’attività riformatriceviene proposta da Maria Teresa e Giuseppe II,con il concorso <strong>di</strong> intellettuali progressisti come ilconte Pietro Verri e il marchese Cesare Beccaria,incarnando una saldatura tra politica dei sovranie iniziative <strong>di</strong> rinnovamento culturale. Tra I Precursori:Cesare Beccaria, Pietro e Alessandro Verri;52<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Ugo Foscolo; Alessandro Manzoni.A partire dal 1860 iniziarono a circo<strong>la</strong>re una serie<strong>di</strong> immagini legate agli avvenimenti contemporanei.Dal<strong>la</strong> raffigurazione delle battaglie del 1859ai fatti occorsi durante <strong>la</strong> spe<strong>di</strong>zione dei Mille;dalle mappe con le annotazioni dei luoghi degliavvenimenti bellici alle fotografie con i ritratti deisingoli protagonisti. Ma allo stesso tempo preseroa circo<strong>la</strong>re delle tavole litografate con ritratti <strong>di</strong>“gruppo”. Attraverso le moderne tecniche <strong>di</strong> riproduzionemeccanica si riusciva infatti a realizzarequello che con <strong>la</strong> pittura e con <strong>la</strong> fotografia nonsi riusciva a creare: una sorta <strong>di</strong> ritratto collettivodei “protagonisti” delle vicende risorgimentali.In questo modo, sulle tavole litografate, potevanotrovar posto Garibal<strong>di</strong> e Ricasoli accanto a Cavoure Napoleone III o Vittorio Emanuele II, cercando<strong>di</strong> produrre opere che, me<strong>di</strong>ante l’inclusione ol’esclusione <strong>di</strong> questo o <strong>di</strong> quel personaggio potesseroavere <strong>la</strong> più ampia con<strong>di</strong>visione e <strong>di</strong>ffusione.Ogni ritratto <strong>di</strong> gruppo rispondeva perciò ad unaesigenza politica e culturale, spesso legata ancheal<strong>la</strong> committenza. Si creava così un Pantheon Ideale,in cui le figure dei Padri del<strong>la</strong> Patria, si mostravanoai patrioti risorgimentali. Ma allo stessotempo questa necessità <strong>di</strong> trovare dei Padri Fondatori,consentiva <strong>di</strong> recuperare suggestioni culturalimolto più lontane.Ecco quin<strong>di</strong> I Padri Fondatori: un “Pantheon” ideale:Carlo Cattaneo; Vincenzo Gioberti; GiuseppeMazzini; Massimo d’Azeglio; Daniele Manin; NicolòTommaseo; Silvio Spaventa; Giuseppe Garibal<strong>di</strong>;Carlo Pisacane; Camillo Cavour.La mostra, inaugurata dal presidente del SenatoRenato Schifani, rimarrà aperta fino al 1° agosto.(http://www.senato.it/documenti/repository/notizie/2010/brochure%20Padri%20Fondatori.pdf)INFORMAZIONIPa<strong>la</strong>zzo MadamaPiazza Madama, 2 - RomaOrario <strong>di</strong> aperturaVenerdì 15.00 - 20.00Sabato 10.00 - 13.00 • 15.00 - 20.00Domenica 10.00 - 13.00 • 14.00 - 18.00Lunedì 10.00 - 13.00Tali orari potranno subire eventuali mo<strong>di</strong>fichein re<strong>la</strong>zione a esigenze legate all’attività par<strong>la</strong>mentareIngresso gratuitoBasileaZurigoRiminiOlbiaNapoliBariPalermoLameziaTermeCataniaCH_274_CHLR_210x145_0103.indd 110.02.2010 10:41:05 Uhr<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201053


Gianni Vattimo al Volkshaus <strong>di</strong> ZurigoDal pensiero debolealle forti nostalgie<strong>di</strong> Mattia LentoGiovedì 3 giugno a Zurigo spazio al <strong>di</strong>battitofilosofico. Il locale Istituto Italiano <strong>di</strong>Cultura e <strong>la</strong> Buchhandlung im Volkshaushanno organizzato un incontro in presenzadell’illustre filosofo Gianni Vattimo. L’occasioneè stata propiziata dal<strong>la</strong> traduzione inlingua tedesca <strong>di</strong> uno degli ultimi libri delpensatore italiano: Ecce comu. Come si ri<strong>di</strong>ventaciò che si era (Fazi, 2007). L’opera,che nel<strong>la</strong> versione tradotta s’intito<strong>la</strong> piùeloquentemente Wie werde ich Kommunist(Rotbuch, 2008), non ha mancato <strong>di</strong> suscitareinteresse e polemiche nel nostro paesee ha segnato l’inizio <strong>di</strong> una nuova fasedel pensiero politico e filosofico dell’intellettualetorineseVattimo, allievo <strong>di</strong> Luigi Pareyson all’Università<strong>di</strong> Torino, dopo <strong>la</strong> <strong>la</strong>urea conseguitanel 1959 nel capoluogo piemonteseprosegue gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> filosofia aHeidelberg, dove <strong>incontra</strong> due figure fondamentaliper <strong>la</strong> sua formazione: Karl Löwith e, soprattutto,Hans Georg Gadamer, <strong>di</strong> cui in seguito introdurràil pensiero nel contesto accademico italiano.Tornato all’Università <strong>di</strong> Torino, è promosso nel1969 Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Estetica e, soltantopochi anni dopo, <strong>di</strong> Teoretica. In breve tempo <strong>di</strong>vieneuna delle voci più influenti nel panoramafilosofico contemporaneo e contribuisce a riattualizzaree riportare in auge il sistema filosofico <strong>di</strong>Nietzsche e quello <strong>di</strong> Heidegger. I suoi interessisono molteplici e travalicano <strong>la</strong> so<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensioneaccademica; il filosofo si è sempre interessato <strong>di</strong>politica e si è <strong>di</strong>mostrato assai sensibile ai temireligiosi. Inoltre, cosa non da poco in un contestocome quello italiano, Vattimo non ha mai fattomistero del<strong>la</strong> propria omosessualità, attirandosile simpatie dei movimenti queer del nostro paese.È certamente una figura poliedrica, restia alconfinamento nel<strong>la</strong> torre d’avorio accademica:filosofo-politico, agitatore culturale, movimentistae <strong>di</strong>vulgatore. Tuttavia, è proprio all’università cheegli e<strong>la</strong>bora, insieme a Pier Aldo Rovatti, un tipo <strong>di</strong>pensiero, definito “debole”, che tuttora alimenta il<strong>di</strong>battito filosofico.Siamo nel 1983 e Feltrinelli pubblica una curate<strong>la</strong>dei due accademici, con una serie <strong>di</strong> saggi <strong>di</strong> <strong>di</strong>versistu<strong>di</strong>osi che, con meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, si prefiggonoil duplice scopo <strong>di</strong> decostruire i capisal<strong>di</strong> dellemetafisiche cosiddette “forti” e, nel contempo, <strong>di</strong>non abbandonarsi a tentazioni irrazionalistiche:comincia così <strong>la</strong> Storia ufficiale del pensiero debole.Vattimo e Rovatti partono proprio dalle riflessioni<strong>di</strong> Nietzsche e <strong>di</strong> Heidegger e le attualizzanoper giungere a una critica <strong>di</strong> tutti i sistemi dell’etàmoderna che da Cartesio in poi hanno forgiatol’ontologia occidentale. In altre parole, a partireda un nichilismo filosofico scevro da connotazioninegative, pessimistiche o, peggio, catastrofiste,il pensiero debole si configura come capace <strong>di</strong>costruire una Metafisica flessibile e non dogmatica,un Essere non più stabile ma fluido, capace <strong>di</strong>aderire alle mutazioni del <strong>di</strong>venire storico e al<strong>la</strong>molteplicità <strong>di</strong> senso del Reale.In un solo colpo decadono o si svalutano interecolonne del nostro filosofare: il kantismo, l’idealismo,il positivismo, lo storicismo, il pragmatismo,<strong>la</strong> filosofia analitica, lo strutturalismo e, non ultimo,il marxismo. Proprio quest’ultima corrente,tanto importante per comprendere il Novecento,veniva considerata dai “debolisti” come una <strong>di</strong>quelle meritevoli <strong>di</strong> aver decostruito “il vecchio”ma, altresì, colpevole <strong>di</strong> aver restaurato nuoveforme <strong>di</strong> pensiero forte, nuove sovrastrutture incapaci<strong>di</strong> quel<strong>la</strong> flessibilità che il nuovo corso siproponeva <strong>di</strong> promuovere.Nel momento in cui il pensiero debole sembraottenere sempre più <strong>la</strong>rghi consensi (contrastato,però, dal nuovo fermento conservatore del<strong>la</strong>Chiesa Cattolica che sotto il papato <strong>di</strong> Ratzinger sipropone <strong>di</strong> restaurare categorie quali l’Assoluto),Vattimo rivede le proprie posizioni e, pur non rinnegandole,decide <strong>di</strong> conciliarle con quel marxismoche aveva contribuito a superare. Come tuttociò sia potuto accedere egli lo ha raccontato davantiai giornalisti e al pubblico <strong>di</strong> Zurigo, nonchénel libro oggetto del<strong>la</strong> conferenza.Secondo il filosofo, <strong>la</strong> svolta è il risultato <strong>di</strong> un vis-54<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


PER CONOSCERE IL PENSIERO DI VATTIMOPer comprendere più a fondo il pensiero <strong>di</strong> Vattimoconsigliamo <strong>di</strong> leggere alcune delle sue operefondamentali. L’interpretazione del pensiero <strong>di</strong>Heidegger è contenuta in Essere, storia, linguaggioin Heidegger, mentre quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Nietzsche nel fondamentaleIl soggetto e <strong>la</strong> maschera e in Ipotesi suNietzsche. Il suo contributo all’estetica lo ha dato inpartico<strong>la</strong>re in Poesia e Ontologia. Per comprendere<strong>la</strong> proposta religiosa <strong>di</strong> Vattimo consigliamo invece<strong>di</strong> leggere Dopo <strong>la</strong> cristianità. Per un cristianesimonon religioso.suto politico che lo ha condotto a riconsiderare alcuneidee: l’esperienza da par<strong>la</strong>mentare nelle filedei Democratici <strong>di</strong> Sinistra. Un’avventura, quel<strong>la</strong>politico-istituzionale, che ha fatto scricchio<strong>la</strong>re alcunecertezze del filosofo. Inizialmente, nei confrontidel<strong>la</strong> Sinistra <strong>di</strong> governo italiana, secondoVattimo incapace d’imprimere un nuovo corsorealmente alternativo alle politiche delle destre, e,in seguito, anche rispetto all’Europa e al suo assettopolitico, che, invece <strong>di</strong> costituirsi come “terzavia”, si è sempre <strong>di</strong> più allineato all’occidentalismoe ai dogmi statunitensi.L’avventura con i Democratici <strong>di</strong> Sinistra è durataper queste ragioni soltanto cinque anni, periodo incui Vattimo è stato par<strong>la</strong>mentare europeo a Strasburgo.A fine legis<strong>la</strong>tura, il filosofo esce dal maggiorpartito <strong>di</strong> sinistra del paese e compie <strong>la</strong> svoltamarxista, che prende il via ufficialmente durante uncongresso del Partito dei Comunisti Italiani a Rimini,nei primi mesi del 2004. Questa svolta politica,appunto, <strong>la</strong> trasferirà anche nel suo sistema filosofico,che lui ha definito proprio come “marxismoindebolito”. Una versione personale dell’idealecomunista, in parte ancorata alle tra<strong>di</strong>zioni anarchiche,libertarie e antitotalitarie, allineata allenuove istanze dell’ecologismo e, soprattutto, intrisa<strong>di</strong> fede cristiano-evangelica. Un comunismoche non dovrebbe aderire a nessun modello fortee precostituito ma che, al contrario, si costituiscaa partire dal<strong>la</strong> sperimentazione e dal<strong>la</strong> ricerca. Èproprio su questo punto, cha a parer nostro appareil più fragile, ci sentiamo <strong>di</strong> rivolgere delle critichea Vattimo; ci chie<strong>di</strong>amo, infatti, perché rispolverareuna categoria come quello <strong>di</strong> comunismo, chestoricamente si è troppo spesso costituita comemodello sociale rigido. Le intenzioni <strong>di</strong> Vattimosono certamente positive, non lo mettiamo in dubbio,ma ci chie<strong>di</strong>amo anche perché egli non abbiaconsiderato, nonostante l’esperienza europea, <strong>la</strong>poca spen<strong>di</strong>bilità del termine al fine <strong>di</strong> costruireun progetto politico alternativo che coinvolga formazioniprovenienti da molti dei Paesi del VecchioContinente. Insomma, c’è forse dell’ingenuità nelcredere che nel mondo globalizzato si possa imbastireun progetto politico veramente alternativorimanendo confinati nel solo territorio nazionale.Con una categoria come quel<strong>la</strong> comunista non sidà certo l’avvio a un nuovo corso del<strong>la</strong> politicaeuropea, ma si rischia <strong>di</strong> allontanare ulteriormenteforze progressiste provenienti, ad esempio, daipaesi dell’Est, che non hanno certo un rapportoi<strong>di</strong>lliaco con l’epoca precedente al 1989.Resta intatta comunque l’ammirazione nei confronti<strong>di</strong> un pensatore che a settantaquattro anni,non pago dei gran<strong>di</strong> onori ricevuti in passato, hadeciso ancora una volta <strong>di</strong> mettersi in gioco e <strong>di</strong>andare controcorrente rispetto al vuoto <strong>di</strong> pensieroche a volte sembra circondarci e affliggerci.La proposta <strong>di</strong> Vattimo è ra<strong>di</strong>cale, provocatoria, atratti <strong>di</strong>scutibile, ma <strong>di</strong> certo è sintomo <strong>di</strong> un intellettoancora vivo e <strong>di</strong> una passione, quel<strong>la</strong> politica,ancora forte.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201055


Dal 4 al 14 agostoLocarno torna capitale mon<strong>di</strong>aledel cinema d’autoreIn attesa che a metà luglio venga sve<strong>la</strong>to il cartellone definitivo del Concorsointernazionale e si conosca l’impalcatura del programma <strong>di</strong> Piazza Grande, passiamo inrapida rassegna quelle che allo stato attuale sono gli appuntamenti già confermati del<strong>la</strong>63° e<strong>di</strong>zione del Festival Internazionale del Film <strong>di</strong> LocarnoRetrospettiva Ernst LubitschLa 63a e<strong>di</strong>zione del Festival internazionale del film<strong>di</strong> Locarno, in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Cinémathèquefrançaise, de<strong>di</strong>cherà una retrospettiva integraleall’opera del regista americano <strong>di</strong> origine tedescaErnst Lubitsch. Nato a Berlino nel 1892 ed emigratonegli Stati Uniti nel 1922, Lubitsch ha realizzato oltre70 film, <strong>di</strong> cui una ventina sono oggi consideratiirreperibili.Fra i titoli più celebri, Trouble in Para<strong>di</strong>se (Manciacompetente, 1932), Ninotchka (1939) e To Be orNot to Be (Vogliamo vivere!, 1942).Attore e poi sceneggiatore, Lubitsch sale al<strong>la</strong> ribaltadel grande schermo grazie a una serie <strong>di</strong> comme<strong>di</strong>emolto popo<strong>la</strong>ri in Germania. Come regista, realizzail suo primo film <strong>di</strong> successo nel 1918, Die Augender Mumie Ma (Gli occhi del<strong>la</strong> mummia), undramma con i due gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>vi del cinema tedescodell’epoca, Po<strong>la</strong> Negri ed Emil Jannings. Tuttavia,sono i film in costume e le comme<strong>di</strong>e a decretarneil trionfo cinematografico sul<strong>la</strong> scena internazionale.Viene invitato a Hollywood dove perfezional’arte del<strong>la</strong> comme<strong>di</strong>a sofisticata. Passa con estrema<strong>di</strong>sinvoltura dal muto al sonoro e firma un capo<strong>la</strong>vorodopo l’altro. Negli anni Trenta e Quaranta,<strong>la</strong>vora con le più gran<strong>di</strong> star <strong>di</strong> Hollywood, fra cuiMaurice Chevalier, Gary Cooper, Marlene Dietrich,James Stewart e Greta Garbo. Nel 1947, Lubitschriceve l’Oscar al<strong>la</strong> carriera e poco dopo muore <strong>di</strong>infarto durante le riprese del suo ultimo film, ThatLady in Ermine (La signora in ermellino), che saràterminato da Otto Preminger.Il manifesto del<strong>la</strong> 63 a e<strong>di</strong>zione è ideato dall’agenzia JannuzziSmith <strong>di</strong> Londra, <strong>di</strong>retta dal grigionese Michele Jannuzzi e dalbritannico Richard Smith.Open Doors 2010: Asia centraleLa sezione Open Doors, organizzata grazie al patrociniodel<strong>la</strong> Direzione dello sviluppo e del<strong>la</strong> cooperazione(DSC) del Dipartimento federale degliaffari esteri, mira ad aiutare i registi e i produttoridei progetti selezionati a trovare partner <strong>di</strong> coproduzione,in partico<strong>la</strong>re europei, e a realizzare il lorofilm. L’e<strong>di</strong>zione 2010 <strong>di</strong> Open Doors è riservate aipaesi dell’Asia centrale fornirà <strong>la</strong> possibilità ancheal pubblico del Festival <strong>di</strong> conoscere <strong>la</strong> cinematografiacentroasiatica mostrando le opere già realizzatedagli autori invitati al workshop e una rassegna<strong>di</strong> film rappresentativi del<strong>la</strong> produzione recente <strong>di</strong>questa area geografica. Una tavo<strong>la</strong> rotonda riuniràinoltre per l’occasione cineasti e produttori provenientidall’Asia centrale.Pardo d’onore Swisscom ad A<strong>la</strong>in Tannere al cinese JIA Zhang-keDopo Jean-Luc Godard (1995) e Daniel Schmid(1999), A<strong>la</strong>in Tanner è il terzo regista svizzero a56<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Ad A<strong>la</strong>in Tanner verrà attribuito uno dei due par<strong>di</strong> d’onore.La retrospettiva del Festival è de<strong>di</strong>cata al regista americano <strong>di</strong>origine tedesca Ernst Lubitsch.ricevere questo premio. Nato a Ginevra nel 1929,A<strong>la</strong>in Tanner realizza il suo primo lungometraggioper il cinema nel 1969, Charles mort ou vif, premiatocon il Pardo d’oro al Festival <strong>di</strong> Locarno.Due anni dopo, La sa<strong>la</strong>mandra (1971) è visto nel<strong>la</strong>so<strong>la</strong> Parigi da 200mi<strong>la</strong> spettatori. A<strong>la</strong>in Tanner emergecome uno dei principali esponenti del «nuovocinema svizzero» portando una ventata <strong>di</strong> giovinezzae <strong>di</strong> libertà ben oltre le frontiere nazionali.Oltre a numerosi documentari per <strong>la</strong> televisionee per il cinema, A<strong>la</strong>in Tanner ha firmato 19 lungometraggi<strong>di</strong> finzione, selezionati dai più importantifestival internazionali, tra cui Jonas che avràvent'anni nel 2000 (1976), Dans <strong>la</strong> ville b<strong>la</strong>nche(1983), Gli anni luce (1981, Grand Prix speciale del<strong>la</strong>Giuria a Cannes), Une f<strong>la</strong>mme dans mon cœur(1987), Fourbi (1996), e infine Paul s’en va (2004),film che segna il suo ad<strong>di</strong>o al mondo del cinema.Oltre ad A<strong>la</strong>in Tanner, quest’anno il pardo d’onoreverrà attributo ad una figura <strong>di</strong> spicco del<strong>la</strong> «sestagenerazione» <strong>di</strong> cineasti cinesi, JIA Zhang-ke (natonel 1970) <strong>di</strong> cui il Festival proietterà uno dei suoicapo<strong>la</strong>vori, P<strong>la</strong>tform (2000), e il suo ultimo documentarioI Wish I Knew (2010), presentato nel<strong>la</strong>sezione “Un certain regard” all’ultimo Festival <strong>di</strong>Cannes. Venerdì 6 agosto è inoltre prevista al Forumuna masterc<strong>la</strong>ss con il regista aperta al pubblico.Anticipazioni sul cartellone <strong>di</strong> Piazza GrandeSabato 7 agosto <strong>la</strong> Piazza Grande <strong>di</strong> Locarno accoglierà<strong>la</strong> prima europea <strong>di</strong> Cyrus <strong>di</strong> Jay e MarkDup<strong>la</strong>ss (The Puffy Chair, Baghead), comme<strong>di</strong>aromantica americana ambientata a Los Angeles. Ilfilm, interpretato da John C. Reilly, Jonah Hill, MarisaTomei e Catherine Keener, è prodotto da MichaelCostigan e vede Tony e Ridley Scott in veste<strong>di</strong> produttori esecutivi. Al<strong>la</strong> proiezione saranno presentiil protagonista del film, John C. Reilly, e i duecineasti. La 63 esima e<strong>di</strong>zione del Festival de<strong>di</strong>cheràun omaggio all’attore americano John C. Reilly cheha dato prova del suo talento nei film <strong>di</strong> Paul ThomasAnderson (Boogie Nights – L’altra Hollywood,Magnolia), Martin Scorsese (The Aviator, Gangs ofNew York), e nelle produzioni <strong>di</strong> Judd Apatow (WalkHard: La storia <strong>di</strong> Dewey Cox, Fratel<strong>la</strong>stri a 40 anni).Il programma del<strong>la</strong> Piazza Grande prevede inoltrein anteprima mon<strong>di</strong>ale <strong>la</strong> presentazione delle primeimmagini <strong>di</strong> The Invisible Boy, un progetto <strong>di</strong> lungometraggiodell’artista francese Philippe Parreno.Per l’occasione il Festival proporrà una selezione <strong>di</strong>cortometraggi del cineasta e <strong>la</strong> proiezione <strong>di</strong> Zidane,un portrait du 21 ème siècle, lungometraggio realizzatocon Doug<strong>la</strong>s Gordon (2006).Daniele Gaglianone nel Concorso internazionaleIl regista italiano Daniele Gaglianone (I nostri anni,Nemmeno il destino) presenterà in prima mon<strong>di</strong>aleil suo terzo lungometraggio <strong>di</strong> finzione dal titolo Pietro.Nel 2008, Gaglianone aveva già partecipato alFestival con <strong>la</strong> proiezione fuori concorso del documentarioRata Nece Biti (Non ci sarà <strong>la</strong> guerra), vincitorenel 2009 del David <strong>di</strong> Donatello come Miglioredocumentario italiano. Il Concorso internazionaleaccoglierà inoltre per <strong>la</strong> prima volta a Locarno ilregista canadese Bruce LaBruce (Hustler White, TheRaspberry Reich) che presenterà <strong>la</strong> prima internazionale<strong>di</strong> L.A. Zombie (Germania/Stati Uniti/Francia).Saranno una ventina i film in lizza per il prestigiosoPardo d’oro da 90mi<strong>la</strong> franchi svizzeri. Lagiuria del Concorso internazionale, presiedutadal regista Eric Khoo (Singapore), sarà compostadall’attrice Golshifteh Farahani (Iran), dall’attoreMelvil Poupaud (Francia) e dai registi LionelBaier (Svizzera) e Joshua Saf<strong>di</strong>e (Stati Uniti).È stata inoltre resa nota <strong>la</strong> partecipazione dell’attriceitaliana Anita Caprioli (Non pensarci, GoodMorning, Aman) nel<strong>la</strong> giuria del Concorso Cineastidel presente.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201057


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Sequenze <strong>di</strong> Jean de <strong>la</strong> MulièreJAFFA<strong>di</strong> Karen YedayaWOMEN WITHOUT MEN<strong>di</strong> Shirin NeshatA Jaffa, non lontano da Tel Aviv, il padre <strong>di</strong> Mali, una giovaneebrea, è proprietario <strong>di</strong> un garage in cui <strong>la</strong>vorano Hassane suo fi glio Toufi k appartenenti ad una famiglia araba. Irapporti sono amichevoli solo in apparenza. Da alcuni anniMali e Toufi k vivono un’appassionata storia d’amore <strong>di</strong> nascostodalle loro famiglie. Ma quando Mali rimane incinta,i due giovani progettano <strong>di</strong> fuggire insieme. Jaffa e’ uno <strong>di</strong>quei piccoli fi lm che costituiscono <strong>la</strong> prova che non sononecessari budget sovra<strong>di</strong>mensionati o molteplici revisioni <strong>di</strong>sceneggiatura per fare del buon cinema. La vicenda del microcosmofamiliare che conduce <strong>la</strong> propria vita quotidana inuna città lontana dagli epicentri del<strong>la</strong> violenza del terrorismoo del<strong>la</strong> repressione è un pretesto per una lettura situazioneisraelo|palestinese. Le ferite sono e restano aperte, e le giovanigenerazioni che tentano <strong>di</strong> sottrarsi al dolore che esseprovocano sono destinate a pagare un prezzo decisamentealto. L’amore può ancora nascere, nonostante tutto. Forsepuò ad<strong>di</strong>rittura illudersi <strong>di</strong> poter trovare <strong>la</strong> strada <strong>di</strong> una liberascelta. Ma basta poco innalzare barriere che si pensavanoparzialmente abbassate.Tehran, 1953. Durante il confl itto per emancipare <strong>la</strong> Persiadalle potenze europee e ottenere <strong>la</strong> nazionalizzazione del<strong>la</strong>Anglo-Iranian Oil Company, quattro donne <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa estrazionesociale cercano <strong>di</strong> sopravvivere ai loro destini tragici e determinati(da padri e fratelli). Munis possiede un’appassionatacoscienza politica che resiste all’iso<strong>la</strong>mento impostole dalfratello, Faezeh sogna <strong>di</strong> sposare l’uomo che ama, Fakhiri,sposata senza amore, <strong>la</strong>scia il marito e riaccende <strong>la</strong> fi amma <strong>di</strong>un sentimento trascorso, Zarin è una prostituta abusata dagliuomini <strong>di</strong> cui non <strong>di</strong>stingue più i volti. A un passo dal<strong>la</strong> democrazia,sfumata con un golpe militare organizzato dal<strong>la</strong> CIA,Munis, Faezeh, Fakhiri e Zarin <strong>la</strong>sceranno <strong>la</strong> città per <strong>la</strong> terra,uno spazio pro<strong>di</strong>gioso e bucolico dove <strong>di</strong>menticare i soprusi,<strong>la</strong> sopraffazione, <strong>la</strong> violenza, il suici<strong>di</strong>o, lo stupro. Ma fuori dallemura <strong>la</strong> Storia avanza, asse<strong>di</strong>andone le vite e le speranze.L’opera prima <strong>di</strong> Shirin Neshat, senza dubbio originale e affascinante,apre e chiude lo sguardo su un mondo cristallizzatodove l’uomo occupa fi sicamente e politicamente ognispazio e dove le donne hanno solo gli sguar<strong>di</strong> per narrarele loro (non) vite.CELDA 211 <strong>di</strong> Juan MonzonJuan deve incominciare a <strong>la</strong>vorare in un carcere comesecon<strong>di</strong>no. Per tale ragione, un giorno prima <strong>di</strong> iniziareil servizio effettivo, si reca sul luogo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro per potertastare l’ambiente. A causa <strong>di</strong> alcuni calcinacci che cadonodal soffi tto malconcio, si procura una ferita al<strong>la</strong> testa;gli altri secon<strong>di</strong>ni pensano <strong>di</strong> <strong>la</strong>sciarlo momentaneamentein una cel<strong>la</strong> vuota in quanto il recluso che <strong>la</strong> occupava siera suicidato, ma proprio in quel momento nel carcerescoppia <strong>la</strong> rivolta e Juan rimane iso<strong>la</strong>to in mezzo agli altridetenuti. Per salvarsi <strong>la</strong> vita dovrà fi ngere <strong>di</strong> essere ilprigioniero del<strong>la</strong> cel<strong>la</strong> 211. Quarto fi lm del regista DanielMonzón, Ced<strong>la</strong> 211 è un ‘prison-movie’ spagnolo che hatrionfato in patria, portando a casa ben 8 premi Goya,tra cui quello per il miglior fi lm. La pellico<strong>la</strong> è una lungae tragica o<strong>di</strong>ssea <strong>di</strong>etro le sbarre che ha il solo <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong>non <strong>di</strong>re nul<strong>la</strong> <strong>di</strong> nuovo. Il solo elemento innovativo è legatoal<strong>la</strong> politica e, in partico<strong>la</strong>re, al<strong>la</strong> <strong>di</strong>ffi cile convivenzatra le istituzioni spagnole e l’organizzazione terroristicadell’Eta. Nonostante non brilli per originalità, non ha momentimorti ed è onesto e go<strong>di</strong>bile.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201059


© 2009 Challenge Records InternationalPhoto by: Marcel van den BroekIl pianista jazz Nico<strong>la</strong> Sergio <strong>la</strong>ncia un nuovo <strong>di</strong>scoMusica ad alta quotaIntervista: Luca D’Alessandro«Symbols», questo il titolo dell’ultimo album <strong>di</strong> Nico<strong>la</strong> Sergio. Il compositore e pianistajazz <strong>di</strong> origine ca<strong>la</strong>brese oggi vive a Parigi, dove <strong>la</strong> sua carriera è realmente decol<strong>la</strong>ta.Certamente non solo per il fatto che il brano «Il <strong>la</strong>birinto delle fate» ha veramente spiccatoil volo: infatti, Air France ha acquistato i <strong>di</strong>ritti del pezzo per proporlo in esclusiva comemusica <strong>di</strong> sottofondo durante i voli transat<strong>la</strong>nticiNico<strong>la</strong> Sergio, che impressione le fa, sapere che ilprimo brano del suo CD viene ascoltato a <strong>di</strong>ecimi<strong>la</strong>metri <strong>di</strong> altezza?Mi fa sentire libero, come se fossi io stesso a vo<strong>la</strong>re.Sul<strong>la</strong> stampa specialistica lei viene definito unmusicista d'avanguar<strong>di</strong>a. Si serve <strong>di</strong> generi e stili<strong>di</strong>versi, mesco<strong>la</strong>ndoli con interpretazioni <strong>di</strong>acroniche.In «Violino Gitano», ad esempio, si ha l'impressione<strong>di</strong> essere <strong>di</strong> passaggio in un paese orientale,ma con un salto a ritroso nel me<strong>di</strong>oevo.Diciamo che l'intero <strong>di</strong>sco è un progetto in cui iljazz viene sfruttato per far sì che musiche <strong>di</strong> origini<strong>di</strong>verse possano avere una linfa vitale nuova. Ilmio obiettivo era quello <strong>di</strong> trasformare in una visionepersonale le influenze musicali che ho percorsodurante i miei 15 anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> a Perugia.Può spiegare queste influenze?A Perugia ho stu<strong>di</strong>ato musica c<strong>la</strong>ssica. A <strong>di</strong>ciassetteanni poi ho cominciato a suonare nei gruppipop e rock. Nel contempo mi sono interessato alle60<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


percussioni e al<strong>la</strong> musica etnica dell'Est Europae al<strong>la</strong> musica dei tamburi africani. Ho avuto unretroterra abbastanza ricco, perché mi sono de<strong>di</strong>catoanche al teatro, dove ho potuto raccoglieredelle esperienze nell'animazione.Tutto quello che ho assorbito in quegli anni, oggiviene fuori in modo naturale. <strong>Quando</strong> scrivo nonmi pongo dei limiti: faccio uscire da me tutto ciòche mi viene spontaneamente.Quello che poi m'interessa è cercare e trovaredei nessi in comune tra i vari pezzi all'interno <strong>di</strong>un'ottica progettuale.È questo il metodo utilizzato per l'arrangiamento<strong>di</strong> «Symbols»?Si. Il mio interesse per «Symbols» era quello cheogni pezzo fosse legato all'altro, in maniera chetutto il <strong>di</strong>sco raccontasse una storia – anche se ipezzi si <strong>di</strong>stinguono l'uno con l'altro. Ascoltandoil <strong>di</strong>sco si percorrono <strong>di</strong>verse atmosfere e caratteristiche.Ogni pezzo è scritto da me. Si sente <strong>la</strong>penna dal<strong>la</strong> quale deriva.Anche ritmicamente ci sono <strong>di</strong>verse variazioni.«Violino Gitano», per riprendere l'esempio <strong>di</strong>prima, ha un ritmo che ad un primo ascolto nonè decifrabile.È un pezzo che a livello del ritmo fa più sensazione,perché è esattamente un tempo <strong>di</strong>spari, unquin<strong>di</strong>ci ottavi.© 2009 Challenge Records InternationalPhoto by: Marcel van den BroekA proposito <strong>di</strong> trasformazione.Sono previsti altri <strong>di</strong>schi?C'è stata un'intesa con <strong>la</strong> casa <strong>di</strong>scografica o<strong>la</strong>ndese,Challenge Records, per <strong>la</strong> pubblicazione <strong>di</strong>tre <strong>di</strong>schi; e «Symbols» è il primo dei tre.È orgoglioso <strong>di</strong> questo?Ma certo. Sapere che posso pubblicare altri <strong>di</strong>schimi fa stare tranquillo.Info: www.challenge.nlUn ritmo complicatissimo.Sì, ma è venuto spontaneo. Mettendo su carta ilbrano non ho nemmeno notato l'aspetto del tempo.Me ne sono accorto dopo (ride).Durante <strong>la</strong> composizione quin<strong>di</strong> gli aspetti tecnicisono secondari?Per me sì. Prima vengono <strong>la</strong> spontaneità e il <strong>di</strong>scorsomusicale, poi gli elementi tecnico-formali.«Violino Gitano» ha una prevalenza tecnico-ritmica,mentre nel «<strong>la</strong>birinto delle fate» prevale l’aspettoarmonico, «Scil<strong>la</strong>» e «Beatrice» invece sono caratterizzatida un'impronta melo<strong>di</strong>ca tipicamenteitaliana. Sono dei brani cal<strong>di</strong> e so<strong>la</strong>ri tipici del<strong>la</strong>scrittura italiana. Si sa che noi italiani, rispetto adaltre culture musicali, siamo molto più melo<strong>di</strong>ci,perché siamo vicini al mondo dell'opera.Accanto ai brani melo<strong>di</strong>ci ci sono anche dei pezzipiù cupi sul <strong>di</strong>sco.Sì, «Un Quadro» e «Mr Hyde» sono dei brani unpo' dark – se mi permette <strong>di</strong> utilizzare il termineinglese.A proposito <strong>di</strong> «Mr Hyde»: pare che Lei si sia ispiratoai film polizieschi degli anni Settanta.Esatto. Ho scritto questo pezzo ispirandomi al romanzoDr Jekyll and Mr Hyde. Leggendo il libroho proprio sentito i brivi<strong>di</strong>. E ho deciso <strong>di</strong> trasformarequesti brivi<strong>di</strong> in musica.È IL MARCHIO CHE DISTINGUELA MIGLIORE OSPITALITÀ ITALIANA.CERCATELO E TROVERETEACCOGLIENZA DI QUALITÀ.Lo espongono alberghi, ristoranti, agriturismo, campinge stabilimenti balneari che hanno ottenuto <strong>la</strong> certificazioneri<strong>la</strong>sciata dalle Camere <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> d’Italia.Per saperne <strong>di</strong> più cliccate su www.10q.it<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201061


Compie 70 anniBSI Enga<strong>di</strong>n Festival 2010Il BSI Enga<strong>di</strong>n Festival, <strong>di</strong> cui quest’annoricorre il 70° anniversario, si svolge dal9 luglio al 15 agosto 2010. Il Direttore artisticoJan Schultsz ha allestito il programmadel<strong>la</strong> 70 esima e<strong>di</strong>zione nel segno delle specificitàdell’Alta Enga<strong>di</strong>na, con esecuzioni <strong>di</strong>stribuitetra luoghi noti e meno noti, estendendoil mix <strong>di</strong> musica c<strong>la</strong>ssica tra<strong>di</strong>zionalee folk moderno alle sonorità dei fiati e dellebrass band. Per il 2° anno consecutivo BSIè il principale sponsor del festival a cui dàil nome. Per <strong>la</strong> prima volta parteciperannoanche due borsisti BSI, Laura Zarina (violino)e Denis Kozhukin (pianoforte)Settant’anni dopo il Festival torna con un concerto in Val <strong>di</strong>Fex, che ha tenuto a battesimo <strong>la</strong> prima e<strong>di</strong>zione nel 1941.Il BSI Enga<strong>di</strong>n Festival, tra le rassegne musicalipiù longeve del<strong>la</strong> Svizzera, festeggia <strong>la</strong> ricorrenzadel suo 70 esimo anniversario con <strong>di</strong>versiimportanti eventi, tra cui il concerto nel<strong>la</strong>chiesetta in Val <strong>di</strong> Fex, che ha tenuto a battesimo<strong>la</strong> prima e<strong>di</strong>zione nel 1941. In questa cornice unica,il liutista Hopkinson Smith eseguirà brani scrittida Johann Sebastian Bach e dai contemporaneidel grande compositore, gettando un ponte dagliesor<strong>di</strong> del<strong>la</strong> rassegna fino al presente.PartnerCome nel<strong>la</strong> precedente e<strong>di</strong>zione, BSI si riconfermalo sponsor principale del<strong>la</strong> rassegna anchenel 2010. Con questa sponsorizzazione l’Istituto<strong>di</strong>mostra il proprio impegno verso <strong>la</strong> musica ed ilproprio legame con un territorio che <strong>la</strong> vede presenteda 27 anni con <strong>la</strong> propria succursale <strong>di</strong> St.Moritz. BSI è da sempre fortemente legata al mondodel<strong>la</strong> musica c<strong>la</strong>ssica sia sostenendo <strong>la</strong> formazionee lo sviluppo artistico <strong>di</strong> giovani musicisti,sia quale partner <strong>di</strong> numerose manifestazioni <strong>di</strong>rilievo internazionale. Per <strong>la</strong> prima volta partecipanoanche i galleristi Gian Enzo Sperone (Sent/New York) e Marco Voena (Mi<strong>la</strong>no/Londra) in veste<strong>di</strong> sponsor privati.Nuove se<strong>di</strong> dei concertiOtto nuove se<strong>di</strong> dei concerti, dall’hangar dell’Enga<strong>di</strong>nAirport al<strong>la</strong> Marienkapelle Regina Pacis <strong>di</strong>St. Moritz fino al<strong>la</strong> chiesetta in Val <strong>di</strong> Fex, testimoniano<strong>la</strong> varietà <strong>di</strong> chiese, sale e palcoscenici presentinell’Alta Enga<strong>di</strong>na, le cui specificità vengonomesse in risalto dai programmi musicali concepitia loro misura.Appuntamentida non perdereI momenti clou dell’e<strong>di</strong>zione2010 del Festivalincludono i concertidel<strong>la</strong> soprano NoëmiNadelmann e <strong>di</strong> Jor<strong>di</strong>Saval, sensazionalegambista del repertoriobarocco, che si esibirannonel<strong>la</strong> chiesa SanAndrea a La Punt, ilconcerto del<strong>la</strong> cultbandaustriaca MNOZIL,che si terrà nell’hangardell’Enga<strong>di</strong>n Airport aLa regina del c<strong>la</strong>rinettoSabine Meyer si esibirànel<strong>la</strong> Chiesa San Gian.Samedan, e l’esibizione del<strong>la</strong> regina del c<strong>la</strong>rinettoSabine Meyer nel<strong>la</strong> Chiesa San Gian.Eppur si muove…“Eppur si muove…”, questa <strong>la</strong> celebre frase <strong>di</strong> GalileoGalilei scelta per suggel<strong>la</strong>re <strong>la</strong> 70 esima e<strong>di</strong>zionedel BSI Enga<strong>di</strong>n Festival e che incarna perfettamentelo spirito unico del<strong>la</strong> rassegna.Musiche note suonate in luoghi meno noti, sonoritàinsolite in scenari convenzionali sono il mix checontrad<strong>di</strong>stingue i concerti e che attira conoscitoried estimatori allo stesso modo in cui si rivolge aituristi e ai valligiani amanti del<strong>la</strong> musica.www.enga<strong>di</strong>nfestival.ch - www.bsibank.com62<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Diapason<strong>di</strong> Luca D’AlessandroArtisti vari: Motown Around The World (Motown Records)Sì, <strong>la</strong> presente è una compi<strong>la</strong>tion internazionale: vi fi gurano i Supremes,Edwin Starr, Stevie Wonder e i Temptations, ovvero i c<strong>la</strong>ssici del soul americano.Però: non molte persone sanno che questi artisti nei loro anni <strong>di</strong>gloria scavalcarono rego<strong>la</strong>rmente i propri confi ni per frugare nel patrimonioartistico dei paesi europei. Il risultato: un repertorio <strong>di</strong> canzoni interpretatein lingua tedesca, spagno<strong>la</strong>, francese e italiana. Stevie Wonder, ad esempio,nel 1968 pubblicò una versione italofona del<strong>la</strong> hit «Travelin’ man», chein italiano <strong>di</strong>ventò: «Dove vai?» I Supremes mo<strong>di</strong>fi carono il loro brano «Youcan’t hurry love» in «L’amore verrà».Questi e tanti altri brani in versione «non anglofona» sono raccolti su questodoppio cd – un <strong>di</strong>sco affascinante che incuriosisce e fa <strong>di</strong>vertire, soprattuttoper il forte accento inglese che rende incomprensibile oltre <strong>la</strong> metàdelle canzoni.Vasco Rossi: London Instant Live (EMI)La maggior parte dei lettori ricorderà il concerto <strong>di</strong> Vasco Rossi dell’8 maggioscorso all’Hallensta<strong>di</strong>on <strong>di</strong> Zurigo. Un momento in<strong>di</strong>menticabile, propostoda un artista che ha coniato <strong>la</strong> musica rock italiana. E Vasco continuaa coniar<strong>la</strong>: prima <strong>di</strong> giungere a Zurigo, Vasco ha inciso il suo repertorioacustico il 4 maggio scorso nel tempio del rock, all’Hammersmith Apollo<strong>di</strong> Londra davanti a ottomi<strong>la</strong> fan – in veste <strong>di</strong> cantante rimasto giovane,semplice, con scarpe da ginnastica e berretto. London Instant Live è, comesuggerisce il titolo, un’e<strong>di</strong>zione registrata spontaneamente, senza l’impegno<strong>di</strong> un’infrastruttura astronomica. I fi schi e le ur<strong>la</strong> del<strong>la</strong> gente, le irrego<strong>la</strong>ritàdel concerto e i <strong>di</strong>sagi tecnici sono elementi che assieme al<strong>la</strong> sua vocee al<strong>la</strong> sua band rendono autentico l’album, che secondo i promotori sarà<strong>di</strong>sponibile limitatamente. Per il mercato svizzero sono previste soltanto5000 copie.Marco Carta: Il Cuore Muove (Warner)Ecco un altro rappresentante del talent show «Amici» condotto da Maria DeFilippi: Marco Carta.Il giovane cantante sardo ha raggiunto <strong>la</strong> vetta del<strong>la</strong> sua carriera nel 2009aggiu<strong>di</strong>candosi il primo posto al 59° Festival <strong>di</strong> Sanremo nel<strong>la</strong> categoria«Artisti» con il brano La forza mia, scritto e arrangiato da lui stesso.Carta continua a servirsi del<strong>la</strong> sua penna, proponendo adesso un interoalbum con 11 tracce ine<strong>di</strong>te. Non è un album duro, come magari potrebbesuggerire <strong>la</strong> copertina.È invece un album molto sentimentale, con testi che toccano il cuore. Propriocome lo si può aspettare da un cantautore autentico che sta per <strong>la</strong>nciareun tour estivo.«Il Cuore Muove» lo ritroveremo sicuramente tra i primi posti nelle c<strong>la</strong>ssifi -che ra<strong>di</strong>ofoniche.Sound Advice: The Round About (Scherma Rearward)Genuino nel<strong>la</strong> sua forma, reale nell’espressione, armonioso e non eccessivamentesperimentale. Il jazz degli Sound Advice, un quintetto schieratointorno al pianista Luca Mannutza e il trombettista Andy Gravish, è adattoper tutti coloro che seguono ed amano <strong>la</strong> musica jazz nel<strong>la</strong> sua formaoriginale.The Round About, quin<strong>di</strong>, non è un album de<strong>di</strong>cato unicamente agli esperti.Luca Mannutza rende visibile ogni singolo tratto <strong>di</strong> quest’o<strong>di</strong>ssea acustica,un viaggio che in un certo modo gira intorno a dei temi fi ssi e ben evidenti.Il quintetto accelera e riduce i passi come una giostra che sta per avviarsiper seguire un tragitto circo<strong>la</strong>re, intorno ad un punto <strong>di</strong> riferimento fi sso,per poi spegnersi dopo una decina <strong>di</strong> giri. Inutile spendere altre parole: unalbum da ascoltare per capire meglio.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201063


Carlo Bernasconi: giornalista e ristoratoreTutto merito del<strong>la</strong> nonnaHa una formazione come traduttore. Ègiornalista (<strong>di</strong>rige lo Schweizer Buchhandel,organo ufficiale del<strong>la</strong> Societàsvizzera degli e<strong>di</strong>tori), è (stato) criticogastronomico: <strong>di</strong> lui si ricordano, tra l’altro, le guideai ristoranti <strong>di</strong> Zurigo. È cuoco e ristoratore: dacinque anni gestisce a Zurigo il suo Cucina e libri.Ha un cognome che suona italofono. Gli svizzeri<strong>di</strong>rebbero senza esitazioni: è ticinese. “Le mie ra<strong>di</strong>cisono al 100% italiane: in parte lombarde, quelledel nonno, e in parte, quelle per le quali batte il miocuore, venete. Trevigiane, quelle del<strong>la</strong> nonna”.Nato a Zurigo, cinquantotto anni fa, è una terzagenerazione. Deve al<strong>la</strong> sua formazione <strong>di</strong> traduttore(“e al cuore che, nonostante tutto, batte perl’Italia”) l’aver mantenuto, fatto questo tutt’altroche scontato, un’ottima conoscenza dell’italiano.Anche due, dei suoi quattro figli (uno non ha ancora2 anni e quin<strong>di</strong> da questo punto <strong>di</strong> vista nonconta) lo par<strong>la</strong>no.Portano <strong>la</strong> sua firma numerosi i volumi de<strong>di</strong>catial<strong>la</strong> cucina rigorosamente italiana, pubblicati intedesco (“non mi pare ci sia interesse nel mondodell’e<strong>di</strong>toria in lingua italiana per questo genere <strong>di</strong>pubblicazione, anche perché il mercato è saturo”)nel corso degli anni. Sono il frutto <strong>di</strong> un’esigenzainteriore: “era scritto nei miei genomi che avrei dovutooccuparmi <strong>di</strong> cucina”. Una passione ere<strong>di</strong>tatadal<strong>la</strong> nonna, “che è <strong>la</strong> più grande cuoca che ioabbia conosciuto”, affinata nel corso degli anni:prima come osservatore e narratore, poi, dal 2005,come <strong>di</strong>retto protagonista. È, infatti, al<strong>la</strong> soglia dei53 anni che Carlo Bernasconi, ritiene <strong>di</strong> essere ingrado <strong>di</strong> sperimentare <strong>di</strong>rettamente <strong>la</strong> sua grandepassione. Ritira un vecchio locale nel quartiere<strong>di</strong> Seefeld e lo chiama Cucina e Libri (www.cucinalibri.ch)e lo trasforma in quello che oggi è unpiccolo tempio, al massimo 25 posti, dove si celebrail rito del<strong>la</strong> buona cucina, va da sé declinataall’Italiana.Carlo Bernasconi ne è convito: <strong>la</strong> cucina italianaè <strong>la</strong> migliore al mondo. “Perché è semplice, conpochi prodotti <strong>di</strong> base, che si trovano in tutto ilmondo, si ottengono dei risultati straor<strong>di</strong>nari. Determinanti,però, <strong>la</strong> passione e l’abilità necessarie atrasformare questi prodotti in piatti gustosi”.La sua pubblicazione più recente (febbraio 2010)si chiama La Cucina Verde (188 pagine, con le illustrazioni<strong>di</strong> Larissa Bertonasco, e<strong>di</strong>to da Jacoby& Stuart) rende omaggio al<strong>la</strong> nonna, al<strong>la</strong> semplicitàdel<strong>la</strong> cucina italiana e adotta una chiara scelta<strong>di</strong> campo: esclude <strong>la</strong> carne. Non è una sceltaideologica. Piuttosto un omaggio a<strong>la</strong> <strong>tra<strong>di</strong>zione</strong> <strong>di</strong>una cucina quoti<strong>di</strong>ana, nel<strong>la</strong> quale <strong>la</strong> carne facevacapolino nelle feste comandate. Qualche decinad’anni fa era l’orto a dettare <strong>la</strong> lista del<strong>la</strong> spesa.Oggi, superata <strong>la</strong> fase in cui riappropriarsi del <strong>di</strong>ritto<strong>di</strong> mangiare <strong>la</strong> carne coincideva con una sorta <strong>di</strong>affrancamento sociale, si sta tornando, per scelta enon più per necessità, al<strong>la</strong> cucina del<strong>la</strong> <strong>tra<strong>di</strong>zione</strong>:“senza per questo essere tra<strong>di</strong>zionalisti”.Il libro non nasce con l’intento <strong>di</strong> reinventare <strong>la</strong>cucina vegetariana (“mi manca <strong>la</strong> necessaria esperienzae anche <strong>la</strong> capacità”), semplicemente vuoleriportare <strong>la</strong> verdura, gli ortaggi, le loro splen<strong>di</strong>depotenzialità al centro del pasto.Un desiderio che realizza quoti<strong>di</strong>anamente (4 sereal<strong>la</strong> settimana in realtà: “perché un <strong>la</strong>voro ce l’hogià”) nel suo ristorante, che è <strong>di</strong>ventato un luogo<strong>di</strong> riscoperta <strong>di</strong> una cucina italiana, che per troppianni, complice il turismo <strong>di</strong> massa sul<strong>la</strong> rivieraromagno<strong>la</strong>, è stata associata pressoché esclusivamenteal<strong>la</strong> quel<strong>la</strong> emiliana. “Sorprendere i mieiclienti, mostrando quanto sia ricca, varia e leggera<strong>la</strong> cucina del<strong>la</strong> <strong>tra<strong>di</strong>zione</strong> italiana è quasi un compitoeducativo che vale <strong>la</strong> pena <strong>di</strong> portare avanti”.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201065


Inaugurata <strong>la</strong> nuova terrazza dell’Hotel Victoria RomaPasteggiare(o semplicemente sorseggiare)sopra Vil<strong>la</strong> BorgheseDal<strong>la</strong> splen<strong>di</strong>da terrazza, oltre le Mura Aureliane, il magnificocolpo d’occhio si allunga ben oltre i pini marittimi <strong>di</strong> Vil<strong>la</strong>Borghese.Fra le numerose personalità intervenute, professionisti <strong>di</strong>chiara fama e amici <strong>di</strong> nobile lignaggio, anche l’Ambasciatoresvizzero a Roma Bernar<strong>di</strong>no Regazzoni, che s’intrattienecon un Rolf H. Wirth, visibilmente sod<strong>di</strong>sfatto.Èstato un investimento. Con le complicazionitecnico burocratiche, che, va da sé, perquanto (im)previste, si preferirebbero evitare.Ma, visto il risultato (che davvero sivede), si può <strong>di</strong>re che ne valeva <strong>la</strong> pena.I lettori più attenti e dotati <strong>di</strong> buona memoria forsericordano che, nel settembre 2008, raccontandoun nostro precedente incontro con Rolf H. Wirth,svizzero ormai, sempre più, albergatore a Roma,concludevamo scrivendo che (dopo quelli derivatida una curata ristrutturazione dell’hotel) altri motivi<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione gli avrebbe riservato il futuro,“se, con alcuni azzeccati ritocchi, l’albergo riusciràa definire una sua netta personalità e se riuscirà adaprire anche un’altra parte del<strong>la</strong> terrazza, creandogli spazi per un giar<strong>di</strong>no pensile, dove, il corpo verràindotto a ritrovare l’armonia dello spirito”.A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un paio d’anni, quello che all’epocaera evocato come un progetto, accarezzato conluccicante desiderio, è ora realtà. Infatti, compliceuna splen<strong>di</strong>da serata <strong>di</strong> fine maggio, fra l’ammirazionee <strong>la</strong> sod<strong>di</strong>sfazione espressi spontaneamenteda coloro che hanno goduto del privilegio <strong>di</strong> uninvito, <strong>la</strong> nuova terrazza sui tetti dell’Hotel Victoriaè stata felicemente inaugurata.Ovviamente le tappe <strong>di</strong> avvicinamento sono statecomplesse e talvolta <strong>la</strong> voglia <strong>di</strong> mol<strong>la</strong>re tutto hafatto capolino. “Abbiamo dovuto superare non poche<strong>di</strong>fficoltà e affrontare <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> consolidamentoche all’inizio non avevamo considerato”, confidaRolf H. Wirth.In ogni caso, ciò che più conta, è che quello chefino allo scorso anno era pur sempre un apprezzatoangolo <strong>di</strong> refrigerio (“qui talvolta si sente ancorasoffiare il ponentino” ricorda con un pizzico <strong>di</strong>nostalgia), oggi sostanzialmente raddoppia: sul<strong>la</strong>rinnovata terrazza (“oltre all’ascensore, abbiamoriaperto anche <strong>la</strong> rampa <strong>di</strong> scale” precisa il sod<strong>di</strong>sfattoproprietario) il ristorante e il bar, naturalmentecomplementari, si <strong>di</strong>stinguono, offrendodue zone <strong>di</strong>fferenziate, go<strong>di</strong>bili e assolutamentecompatibili.Luoghi del ristoro: per il corpo e <strong>di</strong> conseguenzaper lo spirito.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201067


Incontro a Zurigo con gli operatori turistici e i giornalistiLa Lombar<strong>di</strong>a è vicinaNelle sale dell’Hotel Mariott, nei pressi del<strong>la</strong> Stazione Centrale <strong>di</strong> Zurigo, 46 esponentia vario titolo del settore turistico lombardo hanno <strong>incontra</strong>to i loro omologhi attivi sulterritorio elvetico, illustrando le opportunità che offre, quel<strong>la</strong> che oltre ad essere <strong>la</strong> più riccaè anche una delle regioni italiane <strong>di</strong> confine con <strong>la</strong> Confederazione. Sotto <strong>la</strong> regia del<strong>di</strong>rettore Enit <strong>di</strong> Zurigo, Chiara Cigolini, e del suo col<strong>la</strong>boratore Vito D’Elia, coor<strong>di</strong>nata conl’Unioncamere Lombar<strong>di</strong>a, <strong>la</strong> manifestazione si è conclusa con una cena a base <strong>di</strong> piattilombar<strong>di</strong>, preparata dallo chef Enrico Bartolini. Preceduta da una conferenza stampaal<strong>la</strong> quale è intervenuta una delegazione composta da Enzo Galbiati, in rappresentanzadell’Assessorato al Turismo del<strong>la</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a, Renata Crotti, Assessore al turismodel<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> Pavia e da Mauro D’Errico del<strong>la</strong> CCIAA <strong>di</strong> VareseÈ<strong>la</strong> regione più ricca, più sviluppata, piùpopolosa d’Italia. Forse, complice magari<strong>la</strong> crisi, che impone <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionareprogetti <strong>di</strong> espansione commercialesu mercati lontani, sta maturando una nuovaconsapevolezza e rivedendo <strong>la</strong> propria strategiapromozionale: in fin dei conti <strong>la</strong> Svizzera èvicina, ricca e culturalmente affine.I dati forniti dal <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Enit Zurigo, ChiaraCigolini, conferma che oggi per i turistisvizzeri <strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a rappresenta <strong>la</strong> terza destinazione(dopo Veneto e Trentino-Altoa<strong>di</strong>ge)per numero <strong>di</strong> arrivi (204’888) e <strong>la</strong> quinta(dopo Veneto e Trentino-Altoa<strong>di</strong>ge, Toscanaed Emilia-Romagna) per numero <strong>di</strong> pernottamenti(503’183). E queste cifre, è lecito pensare,non comprendono il turismo pendo<strong>la</strong>re.Con <strong>la</strong> sua varietà <strong>di</strong> paesaggi: dal<strong>la</strong> pianuraPadana alle Alpi, sulle quali svetta, con i suoi4050 metri, il Bernina, transitando per le Prealpipercorse da valli verdeggianti. Con le testimonianze<strong>di</strong> un passato preistorico (le pitture rupestridel<strong>la</strong> Val Camonica) e del<strong>la</strong> floridezza signorilerinascimentale e barocca, che fanno dacontraltare ai segni tangibili del<strong>la</strong> propulsioneche alimenta le sue città: se<strong>di</strong> <strong>di</strong> industrie e <strong>di</strong>commerci, <strong>di</strong>sseminate attorno al capoluogo,ancora oggi centro <strong>di</strong> tutto quanto che “fa tendenza”,dal<strong>la</strong> moda all’innovazione tecnologica,dal<strong>la</strong> pubblicità al design, ai modelli <strong>di</strong> vita.Con i suoi parchi naturali e i suoi <strong>la</strong>ghi maggiori(Garda, Como, Maggiore, Iseo) e minori (Varese,d’Idro ed altre decine fra naturali ed artificiali).Con l’iso<strong>la</strong> <strong>la</strong>custre più grande d’Europa:Monte Iso<strong>la</strong>. Con i suoi fiumi, le sue colline, leChiara Cigolini, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Enit Zurigo, Maria C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>a Marinidel Conso<strong>la</strong>to Generale d’Italia in Zurigo, Enzo Galbiati,in rappresentanza dell’Assessorato al Turismo del<strong>la</strong> RegioneLombar<strong>di</strong>a, Renata Crotti, Assessore al turismo del<strong>la</strong> provincia<strong>di</strong> Pavia e Mauro D’Errico del<strong>la</strong> CCIAA <strong>di</strong> Varese, durante<strong>la</strong> conferenza stampa zurighesesue terme, le sue piste cic<strong>la</strong>bili (2000 km segna<strong>la</strong>ti).Con <strong>la</strong> sua proposta culturale, i suoi museie i centri storici (Bergamo alta, qui citata a mo’d’esempio). Con i siti consacrati patrimoniodell’Unesco. Con i suoi vini (dall’Oltrepo paveseal<strong>la</strong> Valtellina, con tappa obbligatoria in Franciacorta).Con <strong>la</strong> sua cucina che, per quanto raffinataed elegante, non smette (et pour cause)le sua impronta ruralconta<strong>di</strong>na.È vero, qualcosa manca: il mare. Ma anche cosìnon è azzardato supporre che ci si possa accontentare.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201069


Presentati a ZurigoI vini <strong>di</strong> TorreventoL’8 giugno scorso, presso il ristoranteCucina e libri «Heimelig» da Bernasconi,Francesco Liantonio, proprietario dell’aziendavitivinico<strong>la</strong> Torrevento, ha presentatoal<strong>la</strong> stampa svizzera i suoi viniLa degustazione è stata aperta dal MaremossoPuglia IGT Bianco 2009 vino frizzantedell’ultima linea nata in casa Torreventopresentata all’ultimo Vinitaly. Dal coloregiallo paglierino con lievi riflessi verdolini è compostoda Bombino bianco in purezza. Da notare <strong>la</strong>partico<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> bottiglia bordolese inconsuetaper un vino vivace.Con l’antipasto sono stati serviti due vini: il PezzapianaCastel del Monte DOC Bianco 2009 Bombinobianco (70%), Pampanuto (30%) dal coloregiallo paglierino scarico, leggeri riflessi verdognoli,bouquet fine, con sentori <strong>di</strong> fiori <strong>di</strong> campo e ilPrimaronda Castel del Monte DOC Rosato 2009Bombino nero (80%), Montepulciano (20%) dalcolore rosa con riflessi vio<strong>la</strong>cei appena accennati,bouquet fruttato e gusto pieno con sentore <strong>di</strong> fruttaesotica. Con il primo piatto è stato servito il Torredel Falco Murgia IGT Nero <strong>di</strong> Troia Rosso 2007 unNero <strong>di</strong> Troia in purezza dal colore rosso rubinointenso e bouquet erbaceo con sentori <strong>di</strong> <strong>la</strong>mponee mirtillo.Altri due vini sono stati serviti con il secondo piatto:il Vigna Pedale Castel del Monte DOC RossoRiserva 2006 e il Ghenos Primitivo <strong>di</strong> ManduriaDOC 2007. Il primo, Uva <strong>di</strong> Troia in purezza, dalcolore rosso rubino intenso con riflessi granati,bouquet intenso ed elegante, <strong>di</strong> grande corpo, fragrante,con sentori <strong>di</strong> <strong>la</strong>mpone, mora e mirtillo. Ilsecondo, composto da uve Primitivo al 100% è unvino dal colore rosso rubino intenso che si arricchisce<strong>di</strong> riflessi arancio con l’invecchiamento.In chiusura, è stata <strong>la</strong> volta del Dulcis In FundoMoscato <strong>di</strong> Trani DOC 2007, vino passito ottenutoda uve Moscato Reale Bianco che si presenta <strong>di</strong>colore giallo paglierino con riflessi dorati che siaccentuano anch’essi con l'invecchiamento.I vini <strong>di</strong> Torrevente degustati a Zurigo.(foto: Ro<strong>la</strong>nd P. Poschung)L’aziendaIl territorio collinare, che ospita i 400 ettari <strong>di</strong> vigneti,200 <strong>di</strong> proprietà e altrettanti in gestione, ècaratterizzato da un terreno prevalentemente rocciosodove i vitigni Bombino (nero e bianco), uva<strong>di</strong> Troia e Pampanuto hanno trovato l'habitat idealeper <strong>la</strong> loro coltivazione, ed un microclima checonsente loro <strong>di</strong> conservare tutti i delicati componentidelle uve, quelli che poi si riscontrano nelle2.500.000 bottiglie annuali firmate Torrevento.Era il 1920 quando, a Palo del Colle, <strong>la</strong> FamigliaLiantonio muove i primi passi nel mondo del vino,anzi, a <strong>di</strong>re il vero, nel mondo del vino e dell’olio.Gli albori <strong>di</strong> una passione, quel<strong>la</strong> per il vino, chenel 1948 portò i F.lli Liantonio a fare il grandepasso: al centro del<strong>la</strong> Murgia barese, nel<strong>la</strong> zonacontrassegnata dal maestoso maniero federiciano<strong>di</strong> Castel del Monte e precisamente in una allorasconosciuta Contrada, “Torre del vento”, decisero<strong>di</strong> acquistare una splen<strong>di</strong>da struttura masseriziainteramente in pietra, un ex-monastero del Seicento<strong>di</strong> cui conservava intatte <strong>la</strong> vecchia cantina,le stalle e le gran<strong>di</strong> mura, ma, soprattutto, i 57ettari <strong>di</strong> vigneto collocati intorno al<strong>la</strong> Tenuta. Fucon Gaetano Liantonio che, all’inizio degli anni’50, ebbe inizio l’attività <strong>di</strong> trasformazione delle70<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Sopra: Imponenti mura <strong>di</strong> pietra <strong>la</strong>vorata a secco, dello spessore<strong>di</strong> mt. 1,50, cingono <strong>la</strong> grande e moderna cantina; gli antichisotterranei a 8 mt. <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, costituiscono i perfettilocali per <strong>la</strong> conservazione dei vini ottenuti da pregiati vitigniautoctoni tipici del territorio e per l’affinamento in legno.A Sinistra: Francesco Liantonio nell’antica stal<strong>la</strong> completamenteristrutturata che è <strong>di</strong>venuta una splen<strong>di</strong>da sa<strong>la</strong> interamentein pietra, dove gli appassionati possono degustare iprodotti dell’azienda.uve e nel contempo le prime opere <strong>di</strong> ristrutturazionedel<strong>la</strong> struttura già esistente. Così, in quel<strong>la</strong>contrada, a Torre del Vento nasceva una Vinico<strong>la</strong>a carattere rurale in cui le uve raccolte venivano<strong>la</strong>vorate, trasformate e da dove prendevano stradaper terre lontane.Nuova generazioneLa svolta: accanto al padre, il giovane Francesco,fra stu<strong>di</strong> universitari e vendemmie, ben presto fecesua quel<strong>la</strong> stessa grande passione per il vino, ma,prima ancora, passione per quel<strong>la</strong> terra, <strong>la</strong> Murgia,troppo spesso considerata arida e improduttivae che invece ai suoi occhi apparve feconda<strong>di</strong> pregiati frutti, ricca <strong>di</strong> uve con una identità benprecisa e che potevano permettere a quello stessoterritorio <strong>di</strong> essere rivalutato e apprezzato ovunque.È con tale obiettivo e sul<strong>la</strong> scia <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> passioneche, abbandonata l’idea <strong>di</strong> una carriera universitariaa <strong>di</strong>re il vero già ben avviata, FrancescoLiantonio nel 1989 fonda, dal nome del<strong>la</strong> stessacontrada, Torrevento S.R.L.Da quel<strong>la</strong> data in poi, anni <strong>di</strong> investimenti perl’impianto produttivo, ristrutturazioni strutturali,ampliamento delle superfici vitate <strong>di</strong> proprietàhanno portato a ciò che oggi Torrevento racchiude:non è solo un’azienda vitivinico<strong>la</strong>, con i suoivini una finestra sul mondo <strong>di</strong> profumi, colori esapori <strong>di</strong> quel lembo <strong>di</strong> Puglia.Oggi imponenti mura <strong>di</strong> pietra <strong>la</strong>vorata a secco,dello spessore <strong>di</strong> mt. 1,50, cingono <strong>la</strong> grande emoderna cantina; gli antichi sotterranei a 8 mt.<strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, costituiscono i perfetti locali per <strong>la</strong>conservazione dei vini ottenuti da pregiati vitigniautoctoni tipici del territorio e per l’affinamento inlegno del Vigna Pedale e del Kebir. L’antica stal<strong>la</strong>,completamente ristrutturata, è <strong>di</strong>venuta una splen<strong>di</strong>dasa<strong>la</strong> interamente in pietra, a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong>clienti, turisti o semplici appassionati del mondodel vino che, percorrendo <strong>la</strong> Strada dei Vini DOCCastel del Monte, volessero fermarsi a sorseggiareun buon vino.In poche battute così si riassume <strong>la</strong> filosofia el’azione <strong>di</strong> Torrevento: antichi vitigni e valorizzazione<strong>di</strong> quelli autoctoni quali: nero <strong>di</strong> troia, bombinobianco, pampanuto, bombino nero; modernetecnologie; manualità e impren<strong>di</strong>torialità; sintesiperfetta <strong>di</strong> <strong>tra<strong>di</strong>zione</strong> e innovazione.I vini <strong>di</strong> Torrevento sono <strong>di</strong>stribuiti in Svizzera daArchetti Vini d’Italia - Bassersdorf(www.archetti.ch)PASTA PER SOLI CUOCHILa pasta Altigrani nasce per sod<strong>di</strong>sfare le più importanti esigenza dei cuochi professionisti del<strong>la</strong> ristorazioneitaliana: cotture brevi ed uniformi, assenza <strong>di</strong> collosità grazie all’elevata qualità del glutine, buona tenutadopo <strong>la</strong> cottura, consistenza e buona e<strong>la</strong>sticità al<strong>la</strong> masticazione, elevate rese secca/cotta ed elevata capacità<strong>di</strong> ritenzione dei con<strong>di</strong>menti in superfici giustamente ruvide. La selezione “scientifica” delle migliori varietà <strong>di</strong>grano duro pugliesi ed estere ad elevato tenore proteico, <strong>la</strong> loro corretta molitura ed una esperienza centenarianel<strong>la</strong> pastificazione con impasto ed essiccazione lenti ed a basse temperature e trafi<strong>la</strong>tura con l’impiego <strong>di</strong>tecniche miste al bronzo o al teflon, conferiscono al prodotto una inimitabile qualità superiore.Altigrani: un marchio <strong>di</strong> proprietà e <strong>di</strong>stribuito da Torrevento.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201071


Festa delle RepubblicaIl Roero ospite a BernaL’Enoteca regionale del Roero e <strong>la</strong> CantinaBel Colle <strong>di</strong> Verduno, ospiti, con i lorovini, dell’Ambasciata d’Italia in Berna, in occasionedel<strong>la</strong> festa del<strong>la</strong> Repubblica. Un’opportunità- coor<strong>di</strong>nata in col<strong>la</strong>borazionecon <strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong>Svizzera - prima per una selezionata schiera<strong>di</strong> operatori, e poi, per i numerosi intervenuti,fra i quali esponenti delle istituzioni elvetichee del corpo <strong>di</strong>plomatico, <strong>di</strong> gustarei prodotti <strong>di</strong> una delle zone che tra<strong>di</strong>zionalmenteoffre vini che contribuiscono al prestigiodel panorama enologico italianoIl Roero è un territorio che negli ultimi anni harafforzato <strong>la</strong> sua immagine puntando su un rapportosinergico tra <strong>la</strong> bellezza del paesaggio e<strong>la</strong> bontà dei suoi prodotti, tra questi ovviamentei vini.Con sede a Canale, nell’ex Asilo Infantile ReginaMargherita, complesso e<strong>di</strong>lizio dello scorso secoloaccuratamente restaurato, l’Enoteca Regionale rappresental’intera produzione dei vini del Roero e<strong>di</strong>n essa sono presenti le aziende che hanno titolo adeffettuare le operazioni <strong>di</strong> vinificazione, produzionee imbottigliamento dei vini D.O.C. e D.O.C.G.del<strong>la</strong> zona medesima ed anche i vini <strong>di</strong>versi daiprecedenti purché derivanti da uve prodotte nel territoriodel Roero.La vite e il vino, sulle colline del Roero, sonocultura, passione ed orgoglio conta<strong>di</strong>ni. Da sempre.Come <strong>di</strong>mostrano gli archivi, l’arte, il paesaggio,l’architettura delle case conta<strong>di</strong>ne, <strong>la</strong> culturamateriale e <strong>la</strong> quoti<strong>di</strong>anità <strong>di</strong> queste colline.Al 1303 risalgono le più antiche citazioni <strong>di</strong> nebbiolie <strong>di</strong> moscatelli. L’arneis forma toponimo giànel ‘400 e <strong>la</strong> favorita compare con segna<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong>vinificazione in purezza nel 1676. Ma <strong>la</strong> civiltà delvino del Roero annovera anche pregiate produzioni<strong>di</strong> barbera, <strong>di</strong> bonarda, <strong>di</strong> croatina e <strong>di</strong> brachetto(del<strong>la</strong> varietà locale definita “dal grappolo lungo”e commercializzata come Birbèt). Non manca unapicco<strong>la</strong> ”iso<strong>la</strong>” <strong>di</strong> moscato (nel territorio <strong>di</strong> SantaVittoria d’Alba). Partico<strong>la</strong>rmente suggestivo risultail paesaggio viticolo: tanti piccoli vigneti, rigorosamente<strong>di</strong> collina, come tessere <strong>di</strong> un mosaico <strong>di</strong>segnano<strong>di</strong> rego<strong>la</strong>ri geometrie i versanti collinarerivolti al sole. Umilissimi ciabòt, interessanti esempi<strong>di</strong> architettura spontanea conta<strong>di</strong>na, donano alpaesaggio viticolo un alone fiabesco. Sui bricchi,superbi castelli e svettanti torri raccontano <strong>di</strong> unme<strong>di</strong>oevo vivace.L’Ambasciatore d’Italia in Berna, Giuseppe Deodato, il Segretariogenerale del<strong>la</strong> CCIS, Andrea G. Lotti, il dr Luca Attanasioresponsabile del’Ufficio Commerciale dell’Ambasciatae il Signor Franco Bertone dell’Enoteca regionale del Roero,introducono <strong>la</strong> degustazione destinata agli operatori.Come il Barolo e il Barbaresco, il vino Roero è figliodel nebbiolo e porta il nome del<strong>la</strong> terra d’elezione.Un vino, dunque, nobilissimo: nel lignaggio e nelnome. La d.o.c. “Roero” è del 1985. La vendemmia2005 è stata <strong>la</strong> prima a fregiarsi del<strong>la</strong> DOCG..Sul fronte dei bianchi l’Arneis viene identificato conle colline del Roero, in virtù <strong>di</strong> attestazioni toponomasticheche risalgono al ‘400 nelle forme “renexij”e “ornesio”. La cultura popo<strong>la</strong>re, attraverso varipassaggi linguistici, ha affermato il musicale nomeArneis, termine con cui si in<strong>di</strong>ca anche un in<strong>di</strong>viduoestroverso e un po’ ribelle, originale e simpatico.Carattere che si riconosce nel vino. La d.o.c.“Roero Arneis” è del 1989. La vendemmia 2005è stata <strong>la</strong> prima a fregiarsi del<strong>la</strong> DOCG. Il RoeroArneis è vino aristocratico e con una complessità<strong>di</strong> sentori tale da giustificare l’antica definizione <strong>di</strong>“nebbiolo bianco”.Entrambi ben si posano con <strong>la</strong> cultura del<strong>la</strong> tavo<strong>la</strong>del Roero si colloca nel solco del<strong>la</strong> più tipica cucinaalbese. Una cucina che sa <strong>di</strong> vino e che frequentafi<strong>la</strong>ri e cantine.72<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


CConvivio<strong>di</strong> Domenico ConsentinoBottarga: uova <strong>di</strong> pescecon l’intenso profumo <strong>di</strong> mareDal 10 al 23 maggio scorso, <strong>la</strong> città <strong>di</strong> Parma haospitato <strong>la</strong> 15esima e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Cibus, salone internazionaledell’alimentazione che quest’annopiù che mai ha guardato con interesse ai mercatiesteri presenti in fi era con delegazioni provenienti daoltre cento paesi. Tra le novità <strong>di</strong> quest’anno, esposizionie degustazioni dei prodotti tipici Dop e Igp, convegni me<strong>di</strong>coscientifi ci sul<strong>la</strong> sana nutrizione, incontri e seminariche hanno toccato tematiche d’attualità: dal mondo delfuori casa al<strong>la</strong> sicurezza e sostenibilità nel<strong>la</strong> fi liera agroalimentare.Quattro giorni <strong>di</strong> festa in città, tra arte, spettacolie cibo che hanno riempito strade, vie e piazze, dovea far<strong>la</strong> da padrone, <strong>la</strong> più visitata è stata certamente <strong>la</strong>“La Piazza dei prodotti Dop e Igp”: una novità <strong>di</strong> Cibus.Per <strong>la</strong> prima volta, infatti, sono stati esposti i principaliprodotti Dop e Igp italiani insieme ai Dop europei.E se è vero che il paniere dei prodotti Dop Igp e Stg riconosciutie certifi cati dall’Unione Europea ( tutti presentia Parma) sono 921, bisogna aggiungere che ben 205sono italiani. Tutti <strong>di</strong> Alta qualità e dal sapore garantito,ai quali va riconosciuta <strong>la</strong> forza evocativa del made inItaly del<strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> su tutti i mercati del mondo.La Top 15 <strong>di</strong> questi, che possono essere considerati deiveri ed propri portaban<strong>di</strong>era dei prodotti agroalimentartiitaliani, a Cibus era guidata dall’olio extravergine d’oliva,seguito dallo Speck dell’Alto A<strong>di</strong>ge, dal Parmigianoreggiano e dal Prosciutto <strong>di</strong> Parma, dal Grana padano,dal<strong>la</strong> Mortadel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Bologna, dal<strong>la</strong> Me<strong>la</strong> Alto A<strong>di</strong>ge, dalleBresao<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Valtellina, dal Pecorino sardo, dal<strong>la</strong> Fontinae tanti altri. Accanto a questi, gli ultimi <strong>di</strong>eci nuoviregistrati da gennaio ad oggi.Anche questi, prodotti preziosi ed eccellenti, spesso <strong>di</strong>nicchia, ma non solo: il Prosciutto <strong>di</strong> Sauris, il provolone<strong>di</strong> monaco, il pistacchio verde <strong>di</strong> Bronte e soprattutto <strong>la</strong>pizza napoletana.Per <strong>la</strong> quale il riconoscimento, sancito il 2 febbraio2010, del<strong>la</strong> tanto ambita qualifi ca <strong>di</strong> STG, Specialità Tra<strong>di</strong>zionaleGarantita, può rappresentare una svolta epocale,a con<strong>di</strong>zione che ci si attenga scrupolosamenteal <strong>di</strong>sciplinare che fi ssa tutto il processo <strong>di</strong> <strong>la</strong>vorazione:dalle materie prime impiegate al prodotto fi nito.Le Specialità garantite sono ottenute secondo un metodo<strong>di</strong> produzione tipico <strong>di</strong> una partico<strong>la</strong>re zona geografi -ca, con specialità proprie che si vogliono tute<strong>la</strong>re. Qualiesempio, a Cibus, oltre al<strong>la</strong> mozzarel<strong>la</strong>, erano presenti,provenienti dal<strong>la</strong> Sardegna, dal<strong>la</strong> Sicilia, dal<strong>la</strong> Toscanae dal<strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria, quelle uova <strong>di</strong> pesce che profumano <strong>di</strong>mare conosciute con il nome <strong>di</strong> Bottarga.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201073


Bottarga <strong>di</strong> tonno grattugiata o da affettare.Impareggiabile il profumo <strong>di</strong> mare degli spaghetti al<strong>la</strong> bottarga.Uova <strong>di</strong> Mare <strong>di</strong> Muggine…I miei ricor<strong>di</strong> con “Le uova del mare, risalgono a quando,ancora ragazzo, andavo a pesca <strong>di</strong> cefali (Muggine) conmio padre. E a quando, tra l’estate e l’autunno (è questoil periodo del<strong>la</strong> stagione degli amori) si ripeteva il ritolento, lungo, sapiente del<strong>la</strong> raccolta e dell’essiccazionedelle sacche ovariche delle <strong>di</strong>verse specie <strong>di</strong> pesci pescati.(Tonni, Muggine, Spigo<strong>la</strong>, Molva ma anche PesceSpada). Con grande professionalità, facendo molta attenzionea non romper<strong>la</strong>, mio padre estraeva <strong>la</strong> saccaovarica del pesce femmina e <strong>la</strong> consegnava a mia nonnache, con altrettanta cura <strong>la</strong> <strong>la</strong>vorava imme<strong>di</strong>atamente,seguendo meto<strong>di</strong> e tempi che variavano da specie aspecie. La bottarga <strong>di</strong> muggine, ad esempio, dal colorearanciato e dall’odore marino, che mia nonna preferiva,piazzandole in testa al<strong>la</strong> sua personale hit parade, per ilsuo gusto morbido e soave, <strong>la</strong> <strong>la</strong>vava solo con acqua <strong>di</strong>mare per eliminare le impurità e <strong>la</strong> sottoponeva a sa<strong>la</strong>tura(ricopriva con sale marino, avendo cura <strong>di</strong> rivoltarequoti<strong>di</strong>anamente le sacche e <strong>di</strong> sostituire perio<strong>di</strong>camenteil sale) solo per pochissimo tempo e fatte essiccareper una decina <strong>di</strong> giorni: senza pressare, semplicementele compattava prima confezionar<strong>la</strong> e metter<strong>la</strong> via, qualeprovvista, per l’inverno.…ma anche <strong>di</strong> Tonno e non solo.Di tutta un‘altra forza <strong>la</strong> ricetta del<strong>la</strong> bottarga <strong>di</strong> tonno, che<strong>di</strong> solito mia nonna da so<strong>la</strong> non riusciva a preparare, perchénasce da sacche gran<strong>di</strong> fi no a sei chili. Quin<strong>di</strong> era miopadre che,una volta estratte e <strong>la</strong>vate per bene, metteva leuova <strong>di</strong> tonno prima in sa<strong>la</strong>moia e poi le “seppelliva” sotto“mazzere”, enormi pietre pesanti che si procurava lungo<strong>la</strong> spiaggia. E ancora, giorno per giorno, mattina e sera,per un paio <strong>di</strong> settimane, facendosi aiutare da altri pescatorigran<strong>di</strong> e forti come lui, trasportavano e sezionavanocon abilità simili a chirurghi tonni anche <strong>di</strong> due, trecentochili (magnifi ci animali dai trenta ai sessant’anni <strong>di</strong> etàoggi del tutto scomparsi!), trasformandosi anche in abilie docili massaggiatori. Toccava a loro, infatti, liberare lebottarghe dai fi eri, dai cumuli <strong>di</strong> pietre e reimprigionarledopo averle manipo<strong>la</strong>te delicatamente con il sale, per liberarledai liqui<strong>di</strong> <strong>di</strong> pressatura. La maturazione duravadai due ai tre mesi, a seconda delle <strong>di</strong>mensioni. Picco<strong>la</strong>o grande che fosse, il colore del<strong>la</strong> bottarga del tonno eraintenso, originale, caratteristico, proprio come il profumoe il sapore del mare. E quando arrivava il tempo del<strong>la</strong>passata del Manzo del mare, (Il tonno al<strong>la</strong> fi ne <strong>di</strong> ottobre<strong>la</strong>scia il Me<strong>di</strong>terraneo), in casa <strong>di</strong> mio padre, si preparavanobottarghe con uova <strong>di</strong> spigo<strong>la</strong>, <strong>di</strong> pesce spada o<strong>di</strong> molva. Quest’ultimo, è un pesce <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà(anche 300 metri) che veniva pescato nello Jonio e dallesue sacche ovariche, che <strong>di</strong> solito pesavano anche unchilo, si otteneva una bottarga dal sapore delicatissimo,che, oggi, è <strong>di</strong>ffi cilissimo trovare.Buttarikh (“uova <strong>di</strong> pesce sa<strong>la</strong>te”)Da sempre presente lungo le coste del Me<strong>di</strong>terraneo, atrasformare per primi le sacche ovariche dei pesci inprelibatezza gastronomica furono i fenici, gli egizi (nellepirami<strong>di</strong> sono state trovate delle bottarghe esternamenteancora integre conservate nel<strong>la</strong> paraffi na naturale )e gli arabi che <strong>la</strong> battezzarono, in seguito, “buttarikh”,ovvero uova <strong>di</strong> pesce sa<strong>la</strong>te. Conosciuta, dunque, fi ndall’antichità anche come pasto dei semplici pescatoricostretti a trascorrere lunghe giornate in alto mare, lebottarghe, col tempo, non solo sono state apprezzateda cuochi importanti come Bartolomeo Scappi, che leproponeva persino al Papa Pio V, ma sono <strong>di</strong>ventate lemigliori amiche <strong>di</strong> molti buongustai che le ritengono, atorto o a ragione, insieme ai cento altri frutti <strong>di</strong> mare,afro<strong>di</strong>siache. Da allora ad oggi, nul<strong>la</strong> è cambiato nel<strong>la</strong>preparazione, almeno per quanto riguarda l’artigianato<strong>di</strong> qualità, e <strong>la</strong> bottarga, <strong>la</strong> più pregiata, viene preparata<strong>di</strong> Muggine o <strong>di</strong> Tonno e offerta agli appassionati, almenoin quattro regioni italiane che l’ hanno resa famosa:Sardegna, Ca<strong>la</strong>bria, Sicilia e Toscana.Innamorata degli Spaghetti,ma buona anche con il baccalàTagliata a fettine sottilissime, grattugiata, polverizzata,emulsionata, marinata o solo tritata. Su crostini <strong>di</strong> pane,grattugiata o a <strong>la</strong>melle, con olio extravergine e polpafresca <strong>di</strong> pomodoro privata dei semi; con pomodori emozzarel<strong>la</strong>, tagliata a fette e sovrapposta ad un pesto <strong>di</strong>basilico; sulle uova, si realizza facendo colorare il burrofi no a che schiuma. Rassodato il bianco, si appoggia ilrosso senza farlo cuocere e lo si copre <strong>di</strong> <strong>la</strong>melle <strong>di</strong> bottarga,che sostituisce il sale o sul fi letto <strong>di</strong> manzo: sopra<strong>la</strong> carne cotta al<strong>la</strong> griglia si appoggia una farcia <strong>di</strong> burroe bottarga, ottenuta <strong>la</strong>vorando il burro ammorbi<strong>di</strong>to conbottarga grattugiata. Sono queste alcune delle leccorniea base <strong>di</strong> bottarga che il viaggiatore goloso, girando perposti <strong>di</strong> mare italiani: Cabras, Orbetello, Favignana, Carlofortee Pizzo Ca<strong>la</strong>bro, ha mangiato <strong>di</strong> gusto. Ma degliSpaghetti al<strong>la</strong> bottarga, non ci sono parole per descrivereil profumo <strong>di</strong> mare <strong>di</strong> questo piatto! La ricetta più facile e74<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


più appetitosa che al viaggiatore goloso potessero servire.Secondo lo chef del “Caminetto” <strong>di</strong> Cabras, che è <strong>la</strong> patriadel<strong>la</strong> bottarga <strong>di</strong> muggine pescato nel grande stagno <strong>di</strong> Cabras,nel golfo <strong>di</strong> Oristano, <strong>la</strong> ricetta può essere realizzata inbianco o con salsa <strong>di</strong> pomodoro. Tra le varianti, l’aglio scaldatonell’extravergine per aromatizzarlo e un pizzico <strong>di</strong> peperoncino.Ma ottima anche <strong>la</strong> bottarga grattugiata sul “Cappuccino<strong>di</strong> Baccalà” che Luigi Bigio, persona simpaticissima,“rais” e responsabile del<strong>la</strong> tonnara e <strong>di</strong> una picco<strong>la</strong> trattoria<strong>di</strong> Carloforte, ha preparato per il viaggiatore goloso, l’estatescorsa, in occasione del<strong>la</strong> “Bottarga Festival”, che si tienetutti gli anni, nell’ultimo weekend <strong>di</strong> fi ne agosto.LA RICETTACAPPUCCINO DI BACCALÀCON BOTTARGA DI TONNOIngre<strong>di</strong>enti per quattro persone150 g <strong>di</strong> baccalà (spugnato), 150 g <strong>di</strong> patate, 50 g <strong>di</strong><strong>la</strong>tte, 150 g olio extravergine d’oliva, un cucchiaino <strong>di</strong>bottarga <strong>di</strong> tonno.Come lo preparoLavo bene le patate e le metto a lessare con <strong>la</strong> bucciain un litro <strong>di</strong> acqua sa<strong>la</strong>ta. Quin<strong>di</strong> le scolo, le pelo e lemetto in una casseruo<strong>la</strong>, al fuoco, e vi aggiungo il <strong>la</strong>tte.Porto il tutto a ebollizione e quin<strong>di</strong> frullo amalgamandocon il mixer a immersione fi no ad ottenere una crema<strong>di</strong> patate.Spino e spello accuratamente il baccalà. Lo peso e loimmergo in una casseruo<strong>la</strong> contenente una quantità <strong>di</strong>acqua pari al suo peso. Porto a ebollizione e <strong>la</strong>sciocuocere 5 minuti circa. Scolo il baccalà e lo colloco inun contenitore, aggiungo una quantità <strong>di</strong> olio extravergine<strong>di</strong> oliva pari al peso del baccalà e, sempre con ilfrul<strong>la</strong>tore a immersione, manteco bene il tutto.In un bicchiere trasparente adagio sul fondo un primostrato <strong>di</strong> baccalà mantecato, quin<strong>di</strong> creo uno strato interme<strong>di</strong>o<strong>di</strong> olio extravergine e uno strato fi nale <strong>di</strong> crema<strong>di</strong> patate.Termino <strong>la</strong> preparazione grattugiando <strong>la</strong> bottarga <strong>di</strong>tonno sul<strong>la</strong> superfi cie del “cappuccino”.Il Vino: Un Sauvignon friu<strong>la</strong>noLA GASTRONOMIA ITALIANA IN SVIZZERADa noi apprezzerete <strong>la</strong> vera italianità con le nostrespecialità tipiche, che normalmente solo in Italia potete apprezzare.Lasciatevi incantare dal nostro ambiente me<strong>di</strong>terraneo e da unservizio impeccabile, dalle nostre eccellenti pizze, preparatesecondo le ricette originali del campione del mondo <strong>di</strong> pizzaioli econ il marchio «Vera Pizza napoletana DOC», dalle tipiche pietanzea base <strong>di</strong> carne o <strong>di</strong> pesce, nonché dal<strong>la</strong> nostra prelibata pastafresca e dai succulenti dolci. E se amate le tra<strong>di</strong>zioni culinariedel bel Paese, da noi troverete consiglio sui migliori, eccellenti viniselezionati da tutte le regioni italiane.«Buon appetito!»Il team Molino si fara piacere <strong>di</strong> accoglier<strong>la</strong> al<strong>la</strong>sua prossima visita con un cor<strong>di</strong>ale «benvenuto»!Nei 17 Ristoranti MOLINO in Svizzera,Lei è un ospite sempre gra<strong>di</strong>to durante tuttii 365 giorni dell’anno:MOLINO BernaWaisenhausp<strong>la</strong>tz 133011 BernaTelefono 031/ 311 21 71MOLINO DietikonBadenerstrasse 218953 DietikonTelefono 044 / 740 14 18MOLINO Friborgo93, rue de Lausanne1700 FriborgoTelefono 026 / 322 30 65MOLINO GinevraP<strong>la</strong>ce du Mo<strong>la</strong>rd 71204 GinevraTelefono 022 / 307 99 88MOLINO GinevraCentre La Praille1227 CarougeTelefono 022 / 307 84 44LE LACUSTRE GinevraQuai Général-Guisan 51204 GinevraTelefono 022 / 317 40 00MOLINO MontreuxP<strong>la</strong>ce du Marché 61820 MontreuxTelefono 021/ 965 13 34MOLINO S. GalloBohl 19000 S. GalloTelefono 071/ 223 45 03MOLINO Thônex106, Rue de Genève1226 ThônexTelefono 022 / 860 88 88MOLINO UsterPoststrasse 208610 UsterTelefono 044 / 940 18 48www.molino.chViva ItaliaCucina tra<strong>di</strong>zionale!MOLINO VeveyRue du Simplon 451800 VeveyTelefono 021/ 925 95 45MOLINO WallisellenG<strong>la</strong>ttzentrum8304 WallisellenTelefono 044 / 830 65 36MOLINO WinterthurMarktgasse 458400 WinterthurTelefono 052 / 213 02 27MOLINO ZurigoLimmatquai 168001 ZurigoTelefono 044 / 261 01 17MOLINO ZurigoStauffacherstrasse 318004 ZurigoTelefono 044 / 240 20 40FRASCATI ZurigoBellerivestrasse 28008 ZurigoTelefono 043 / 443 06 06SEILERHAUSMOLINO ZermattBahnhofstrasse 523920 ZermattTelefono 027/ 966 81 81<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201075


MMotori<strong>di</strong> Graziano GuerraAprilia Mana GT 850 ABSLa Gran Turismo automaticaEclettica, innovativa e confortevole. Con una guidaunica grazie al cambio sportgear. È facile innamorarsi<strong>di</strong> questa moto. Lo conferma il fatto che dopoqualche chilometro in città non hai più voglia <strong>di</strong> staccartene.Il concetto rive<strong>la</strong> coraggio e intelligenza. Tutto questosi scopre, superando un certo scetticismo iniziale, dopoche <strong>la</strong> GT 850cc avrà sve<strong>la</strong>to <strong>la</strong> sua grinta e al contempol’estrema facilità <strong>di</strong> guida, nello stop and go, in ripresa suicurvoni <strong>di</strong> montagna e ai semafori.Propensione al<strong>la</strong> modernitàIl cambio sequenziale/automatico Sportgear è a gestioneelettronica con due tipologie <strong>di</strong> cambiata: meccanica a settemarce o autodrive con tre <strong>di</strong>fferenti mappature Sport/Touring/Rain. Sport, per ottenere le massime prestazionie uno scatto bruciante; Touring, per chi cerca un motoremorbido nell’erogazione e consumi contenuti; Rain, conasfalto bagnato o fon<strong>di</strong> scivolosi, per <strong>la</strong> massima sicurezza.La modalità Semi-Autodrive consente solo <strong>di</strong> sca<strong>la</strong>re marcia.Utile per effettuare un sorpasso ad un regime <strong>di</strong> coppiaottimale o per <strong>la</strong> guida in <strong>di</strong>scesa, quando è necessario ilricorso al freno motore. Il passaggio fra le due modalità,Autodrive e Sequenziale, può avvenire in qualsiasi momentoe con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> marcia. Il cambio a manubrio è <strong>di</strong>sattivabiledal cruscotto. Mana porta in dote (<strong>di</strong> serie) anche un nuovoimpianto ABS a due canali <strong>di</strong> ultima generazione, pinze frenora<strong>di</strong>ali, e forcel<strong>la</strong> a steli rovesciati, ammortizzatore <strong>la</strong>terale,facilmente rego<strong>la</strong>bile in precarico ed estensione, tramiteuna manopo<strong>la</strong> esterna dal<strong>la</strong> presa buona.Vocazione turisticaLa versione GT MY 2010 si <strong>di</strong>stingue per l’elegante semicarenatura,che protegge pilota e passeggero nei lunghitrasferimenti. Il parabrezza rego<strong>la</strong>bile (Peccato non sia acomando elettrico) permette <strong>di</strong> adattare <strong>la</strong> protezione allevarie corporature. Altre funzionalità aumentano <strong>la</strong> fl essibilità<strong>di</strong> utilizzo: Il vano porta casco - dove solitamente le motogrosse hanno il serbatoio - con tappetino antigraffi o, un ripostiglioporta cellu<strong>la</strong>re, vano attrezzi/documenti e presa 12V;con apertura a comando elettrico assistita da un ammortizzatoreidropneumatico che evita aperture accidentali in corsa(Se manca <strong>la</strong> corrente si può aprire meccanicamente).Il motore bicilindrico è un 4 valvole per cilindro omologatoEuro 3, in grado <strong>di</strong> erogare 76 CV. Grazie al<strong>la</strong> curva <strong>di</strong> coppialineare e rego<strong>la</strong>re, ha prestazioni eccellenti già ai bassiregimi e asseconda sia l’indole turistica, sia esigenze sportive.Inconfon<strong>di</strong>bile design italiano, ma anche funzionalità, peresempio l’originale cupolino con parabrezza rego<strong>la</strong>bile cheracchiude il caratteristico fanale tondo. Il serbatoio da 16litri è sotto <strong>la</strong> sel<strong>la</strong>, per il rifornimento bisogna scendere, ma<strong>la</strong> posizione più bassa va a vantaggio del<strong>la</strong> centralizzazionedelle masse e all’abbassamento del baricentro, che si traducein una sensazione <strong>di</strong> guida leggera e maneggevole.SCHEDA TECNICAMotore: Aprilia, bicilindrico a V longitu<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> 90°, 4 tempi,raffreddamento a liquido, <strong>di</strong>stribuzione monoalbero intesta comandato da catena, Euro 3Cilindrata: 839,3 cc.Alimentazione: Sistema integrato <strong>di</strong> gestione elettronicadel motore. Iniezione elettronica Weber Marelli con un corpofarfal<strong>la</strong>to da 38 mmAvviamento: ElettricoScarico: 2 in 1 <strong>di</strong> acciaio inox, con catalizzatore a tre viee sonda <strong>la</strong>mbdaCambio: Sequenziale; 7 rapporti in modalità manuale; 3mappature, possibilità <strong>di</strong> cambiata con comando a pedaleo al manubrioFrizione: AutomaticaTrasmissione primaria/secondaria: cinghia/catenaTe<strong>la</strong>io: A traliccio <strong>di</strong> acciaio ad alta resistenzaSospensioni (Ant. /Post.): Forcel<strong>la</strong> upside-down/Forcellonein lega <strong>di</strong> alluminio. Ammortizzatore idraulico rego<strong>la</strong>bilenel precarico mol<strong>la</strong>. Escursione 125 mm.Freni: Ant. a doppio <strong>di</strong>sco fl ottante, acciaio inox, 320 mm.Pinze ra<strong>di</strong>ali a 4 pistoncini. Post.: <strong>di</strong>sco acciaio inox, 260mm. Pinza a singolo pistoncino. Sistema ABS a 2 canali.Cerchi: Lega alluminio, ant.: 3,50 X 17», post.: 6,00 X 17»Pneumatici: Ra<strong>di</strong>ali tubeless; ant.: 120/70 ZR 17 - post.:180/55 ZR 17Dimensioni (mm - max): Lung. 2080, <strong>la</strong>rg. 800(al manubrio), h 1130, h sel<strong>la</strong> 800, interasse 1463.Serbatoio: 16 litri, benzina senza piomboPrezzo: CHF 16‘410<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201077


Maserati a Pitti Immagine UomoOspite d’eccezione a Pitti Immagine Uomo 2010è stata <strong>la</strong> Maserati GranCabrio, <strong>la</strong> prima scopertaa quattro posti nel<strong>la</strong> storia del Tridente.Elegante, con le sue linee senza tempo <strong>di</strong>segnateda Pininfarina, è un’automobile da godere all’ariaaperta, in grado <strong>di</strong> evocare <strong>la</strong> joie de vivre e i profumidel<strong>la</strong> primavera e dell’estate, che hanno caratterizzatole collezioni per <strong>la</strong> stagione Spring-Summer 2011.Apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo per il suostile elegante e raffi nato, <strong>la</strong> Casa del Tridente ha ancheesposto una selezione delle sue creazioni realizzatecon Vuarnet, Suprem e Pellemoda, nel campo dell’abbigliamentoda yacht e golf, delle calzature sportive,delle borse e degli accessori <strong>di</strong> pelle. Quest’anno PittiUomo è stata de<strong>di</strong>cata al Design Watching, tra spiritoartigianale e contemporaneità, all’insegna dell’identitàe dell’innovazione per le gran<strong>di</strong> fi rme del<strong>la</strong> moda maschile.Ra<strong>di</strong>ci storiche e modernità, italianità e spiritointernazionale, tutti valori perfettamente rappresentatida Maserati e che ora si possono anche indossare, oltreche guidare.Nuovo Doblò 1.4 T-jet Natural PowerÈ<strong>la</strong> nuova versione a minimo impatto ambientale,adotta un 1.4 16v T-jet da 120 CV Euro 5,progettato e realizzato da Fiat Powertrain Tecnologiesper <strong>la</strong> massima integrazione dei dueimpianti, uno a benzina e l’altro a metano (gas naturaleCNG), in<strong>di</strong>pendenti fra loro. Le dotazioni del<strong>la</strong> versioneNatural Power restano invariate ad eccezione <strong>di</strong> alcunicontenuti che non possono essere richiesti per motivitecnici: tetto alto, 7 posti, confi gurazione Family, sistemaStart&Stop e ruota <strong>di</strong> scorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni normali.Doblò Natural Power offre un ottimo compromesso traprestazioni e consumi. Senza contare che <strong>la</strong> nuova vetturaa minimo impatto ambientale consente al cliente <strong>di</strong>circo<strong>la</strong>re in tutte le aree urbane soggette a blocchi o alimitazioni del traffi co. È <strong>la</strong> risposta ideale per un impiegomisto e conferma l’in<strong>di</strong>scussa leadership mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong>Fiat nel campo delle vetture <strong>di</strong> primo impianto a doppiaalimentazione benzina/metano (OEM). La motorizzazione1.4 16v T-Jet è più potente del 1.6 16v benzina cheequipaggiava il precedente Doblò.MV Agusta “Cool Brand 2010”Il Marchio è stato proc<strong>la</strong>mato “Cool Brand 2010”nell’ambito del programma ideato dal gruppo ingleseSuperbrands. L’obiettivo? In<strong>di</strong>viduare i marchi <strong>di</strong> tendenza,secondo <strong>la</strong> percezione <strong>di</strong> consumatori e opinionleader. Nel concorso, giunto al<strong>la</strong> quarta e<strong>di</strong>zione,MV Agusta è stata giu<strong>di</strong>cata come il marchio più trendydel mercato delle 2 ruote.Firma esclusiva per eccellenza, consacrata dai più ambitiriconoscimenti e dal<strong>la</strong> conquista <strong>di</strong> 75 titoli iridati,non rappresenta solo una grande azienda, ma un mitoche viaggia su due ruote, in <strong>di</strong>rezione del futuro, dandovita ai sogni dei centauri più esigenti con motociclettedalle prestazioni straor<strong>di</strong>narie, vere e proprie opered’arte del design e del<strong>la</strong> tecnologia.Partendo da una lista iniziale <strong>di</strong> 1.000 marchi, i brandpiù “cool” sono sottoposti al voto popo<strong>la</strong>re attraversoil sito web e vari circuiti me<strong>di</strong>a. I più riconosciuti sonoselezionati dall’autorevole Cool Brands Council, <strong>la</strong> commissionecomposta da personaggi <strong>di</strong> spicco del marketing,del<strong>la</strong> comunicazione, dei me<strong>di</strong>a e dell’arte. MVAgusta vuol <strong>di</strong>re desiderio, esclusività, innovazione, tecnicae tendenza.78<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Harley-DavidsonEuropean H.O.G. Rallyper <strong>la</strong> prima volta in SvizzeraSi svolgeranno a Lugano e a Campione d’Italia, dal16 al 18 luglio prossimo, gli Swiss Harley Days2010, in concomitanza con l'European H.O.G.(Harley Owner’s Group) Rally, che è giunto al<strong>la</strong> sua19ma e<strong>di</strong>zione e che arriva per <strong>la</strong> prima volta in Svizzera.Un evento che attirerà decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> visitatori e appassionatidel Marchio da tutta Europa. A Campione d’Italiasi svolgerà l’esclusivo Welcome Party, giovedì 15 luglio dalle17.00, presso il casinò <strong>di</strong> Campione, mentre piazza MaestriCampionesi ospiterà l’AMD Custom Bike Show, <strong>di</strong>versiBiker Games ed un Poker Run. Sempre a Campione d’Italiasarà allestito il campeggio uffi ciale. A Lugano sono previsticoncerti in piazza del<strong>la</strong> Riforma, un Harley-Davidson Vil<strong>la</strong>gein piazza Manzoni e stand <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi espositori da tutta Europasul lungo<strong>la</strong>go. L’ingresso agli eventi è gratuito. Un centinaio<strong>di</strong> espositori, provenienti da tutta Europa porterannoun tocco <strong>di</strong> internazionalità in Ticino e nell’enc<strong>la</strong>ve italiana.Tutti i 18 Chapter H.O.G. del<strong>la</strong> Svizzera si sono già registratie non mancheranno i 20 riven<strong>di</strong>tori uffi ciali svizzeri, conle ultime novità Harley Davidson e Buell.I momenti clouLa sfi <strong>la</strong>ta, con <strong>di</strong>verse migliaia<strong>di</strong> motociclette, inizieràalle 17:00 <strong>di</strong> sabato 17luglio mentre e alle 22:45circa, il cielo sopra il Lago<strong>di</strong> Lugano sarà illuminatodai colori <strong>di</strong> uno spettacolopirotecnico. Seguito dalconcerto dei “Gotthard”.Durante l’intero weekend, ivisitatori potranno rivolgersia degli Info Point degli SwissHarley Days, dove troverannoinformazioni dettagliateAnche il famoso gruppo deiGotthard ha un debole per l’Harley.sugli orari delle corse dei bus navetta e dei collegamentivia <strong>la</strong>go tra Campione d’Italia e Lugano, gli orari <strong>di</strong> aperturadegli stand gastronomici e <strong>la</strong> mappa dell’evento.La manifestazione si chiuderà domenica 16 luglio 2010alle ore 17:00. <strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201079


StarbeneCome far fronte all’improvvisaondata <strong>di</strong> caloreAnche se ormai accadeda alcuni anni a questaparte non ci siamo ancoraabituati, quantomeno, anche se ne nonabbiamo piena consapevolezzanon abituatoè il nostro corpo: perse le tracce del<strong>la</strong> primavera, sipassa <strong>di</strong>rettamente dall’inverno all’estate.Il giorno prima c’erano 11 gra<strong>di</strong>, il giorno dopo 30 o piùe il corpo non è preparato. Ci si sente abbattuti, stanchi,più stressati e si tende a rime<strong>di</strong>are magari bevendobevande zuccherate, gassate.Niente <strong>di</strong> più sbagliato, sostengono gli esperti.Meglio <strong>la</strong> normale acqua, non fredda. Disseta e non aumentalo stress organico in un corpo già messo duramentea prova dall’improvviso cambio <strong>di</strong> temperatura.Bere quin<strong>di</strong> acqua, liscia, è il modo migliore per combattereil caldo ed evitare una pericolosa situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sidratazione.Se poi accompagniamo il tutto magari conun buon frutto, il gioco è fatto: ci assicuriamo ancheun’integrazione dei Sali minerali eventualmente persicon <strong>la</strong> sudorazione. Dai colpi <strong>di</strong> calore devono <strong>di</strong>fendersiin partico<strong>la</strong>re le persone più a rischio come i bambini,gli anziani e gli infermi. Mangiare leggero, bere moltoe assumere cibi vegetali. Allo stesso modo pre<strong>di</strong>ligereabiti ampi e in fi bra naturale in modo da permettere al<strong>la</strong>pelle <strong>di</strong> respirare. Evitare le bevande zuccherate e gassateche aumentano <strong>la</strong> sete e infl iggono colpi letali ai livelli<strong>di</strong> glicemia nel sangue causando un senso maggiore<strong>di</strong> debolezza dopo poco tempo dal<strong>la</strong> loro assunzione.Insomma, e il sospetto era nell’aria da tempo, l’acqua,<strong>la</strong> semplice normale acqua rimane il rime<strong>di</strong>o tuttofare incaso <strong>di</strong> emergenza caldo.Il peperoncino bruciai grassi e dà energiaAncora conferme sul<strong>la</strong>capsaicina, <strong>la</strong> sostanzacontenuta in peperoni epeperoncini che aiuta abruciare i grassi e favorisce<strong>la</strong> produzione <strong>di</strong>energia.Il nuovo stu<strong>di</strong>o, pubblicato sul Journal of Proteome Research,è stato eseguito su modello animale da un team <strong>di</strong>ricercatori del<strong>la</strong> Daegu University in Corea.Gli scienziati hanno sottoposto un gruppo <strong>di</strong> topi a una<strong>di</strong>eta ricca <strong>di</strong> grassi per favorire l’obesità. Metà <strong>di</strong> questi,per 5 settimane, hanno ricevuto insieme al cibo una dose<strong>di</strong> capsaicina pari a 10 mg per chilo <strong>di</strong> peso corporeo.Gli altri topi hanno ricevuto per 9 settimane un’integrazioneal<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta con del<strong>la</strong> so<strong>la</strong> soluzione salina (p<strong>la</strong>cebo).Al termine del test, le analisi hanno permesso <strong>di</strong> scoprireche i topi a cui era stata data <strong>la</strong> capsaicina avevanoperso circa l’8% del peso corporeo rispetto ai topi delgruppo <strong>di</strong> controllo a cui era stata data <strong>la</strong> soluzione salina.In più, i topi che avevano ricevuto <strong>la</strong> capsaicina mostravanopositivi cambiamenti a livello proteinico.Nel<strong>la</strong> fattispecie, l’espressione delle proteine nel tessutoa<strong>di</strong>poso in<strong>di</strong>cava un incremento nel<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> 10proteine chiave e, allo stesso tempo, un decrementonel<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> altre 10. Tutto questo si traduce inun migliore funzionamento e rego<strong>la</strong>zione del metabolismolipi<strong>di</strong>co (ossia, dei grassi) e una riduzione dell’ossidazione.Le proteine identifi cate qui sono coinvolte in funzioni cellu<strong>la</strong>riche includono il metabolismo lipi<strong>di</strong>co, i processi <strong>di</strong> ossidoriduzionee <strong>la</strong> trasduzione <strong>di</strong> segnali ed energia. Alcune<strong>di</strong> queste sono già state collegate all’obesità umana, e <strong>la</strong>loro funzione merita <strong>di</strong> essere ulteriormente approfon<strong>di</strong>te.Nel<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> stagione esposti al sole una ventina <strong>di</strong> minuti al giornoNon tutto il sole è dademonizzare.Anzi quin<strong>di</strong>ci, venti minuti<strong>di</strong> esposizione alsole ogni giorno sonocruciali per assicurarci<strong>la</strong> giusta dose <strong>di</strong> vitaminaD, sono un antidepressivo naturale - e già questo è unbel risultato e riducono il rischio e <strong>la</strong> mortalità per me<strong>la</strong>nomadel 16%, che invece cresce del 70% se ci si esponein maniera occasionale e senza precauzioni.A ricordarlo sono stati gli esperti del Congresso Nazionaledel<strong>la</strong> Società Italiana <strong>di</strong> Dermatologia me<strong>di</strong>ca, chirurgica,estetica e delle Ma<strong>la</strong>ttie Sessualmente Trasmesse(SIDeMaST). Il sole senza eccessi, inoltre, ha una <strong>di</strong>mostrataazione anticancro anche sui tumori viscerali piùfrequenti, come quello del colon-retto o il cancro al<strong>la</strong> prostata,grazie proprio all’azione <strong>di</strong> sintesi del<strong>la</strong> vitamina D.Aumentando quin<strong>di</strong> <strong>la</strong> sintesi <strong>di</strong> vitamina D fi no a 40 microgrammi,prendendo il sole per 20 minuti al giorno, si riduconodel 17% l’incidenza e del 19% <strong>la</strong> mortalità dei tumoricutanei. «Ciò sembra accadere anche nel caso del me<strong>la</strong>noma- afferma Torello Lotti, presidente del<strong>la</strong> Sidemast -.Sono ben noti a tutti i danni cutanei acuti e cronici dell’esposizioneal sole. Si <strong>di</strong>mentica però sempre più spessoquali siano i benefi ci <strong>di</strong> una corretta esposizione so<strong>la</strong>re».Ben il 90% <strong>di</strong> del<strong>la</strong> vitamina D - <strong>la</strong> cui funzione è essenzialeper garantire ossa forti e sane - è sintetizzata proprioesponendosi al<strong>la</strong> luce so<strong>la</strong>re, mentre il restante 10 percento viene introdotta attraverso gli alimenti. Tra questi ilpiù ricco è l’olio <strong>di</strong> fegato <strong>di</strong> merluzzo; ci sono poi i pesci,specialmente quelli grassi come salmone e aringa; trale carni solo il fegato ne contiene un po’. Idem per uova,<strong>la</strong>tte e suoi derivati.80<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Il tè riduce il rischio<strong>di</strong> cancro alle ovaieQualche tazza <strong>di</strong> tè algiorno riduce signifi -cativamente il rischio<strong>di</strong> contrarre un cancroalle ovaie. Lo <strong>di</strong>mostrauno stu<strong>di</strong>o dell’Istituto <strong>di</strong>ricerca me<strong>di</strong>ca del Queens<strong>la</strong>nd,in Australia, che ha esaminato l’alimentazione ele abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> circa 2700 donne, metà delle qualiavevano precedenti <strong>di</strong> cancro alle ovaie. Nello stu<strong>di</strong>o,pubblicato dal<strong>la</strong> rivista Cancer Causes Control, <strong>la</strong> quantitàtotale <strong>di</strong> tè bevuto è emersa come <strong>la</strong> <strong>di</strong>fferenza chiavefra i due gruppi. “La principale conclusione dello stu<strong>di</strong>o èche il rischio <strong>di</strong> cancro alle ovaie è ridotto del 30% nelledonne che bevono quattro o cinque tazze <strong>di</strong> tè al giorno,<strong>di</strong> qualsiasi tipo: nero, verde o <strong>di</strong> erbe”, si legge nellostu<strong>di</strong>o. E non emergono benefi ci aggiuntivi dal tè verde,nonostante sia promosso come il migliore per <strong>la</strong> salute.Non è tuttavia ancora chiaro in che maniera il tè operinel ridurre il rischio <strong>di</strong> cancro, e sono in corso <strong>di</strong>versesperimentazioni cliniche negli Usa per accertarlo. È comunquenoto che ogni tipo <strong>di</strong> tè è ricco <strong>di</strong> antiossidanti,che offrono protezione dai tumori.Falso Viagra nocivovenduto onlineCialis, Viagra e Levitra«taroccati», prodotti incantine dell’est Europae dell’In<strong>di</strong>a e comunquein <strong>la</strong>boratori c<strong>la</strong>ndestini,acquistati attraverso «farmacieonline» ma pericolosiper <strong>la</strong> salute. È quanto è emerso dall’inchiesta condottadal Pm <strong>di</strong> Catania Angelo Busacca e dal reparto analisidel comando tute<strong>la</strong> salute dei Carabinieri, con l’ausilio <strong>di</strong>vari Nas sul territorio.Sottoposti ad analisi scientifi che i prodotti sequestrati hannomostrato pericolosità per chi li assume. In partico<strong>la</strong>reper quanto riguarda sostanze spacciate come il Cialis,Viagra e Levitra, è stata accertata nelle pseudo composizionichimiche <strong>la</strong> presenza anche <strong>di</strong> Solfato <strong>di</strong> calcio, cioègesso. Dall’inchiesta è emerso che anche attraverso lecosiddette amicizie dei social network, si riescono a camuffarecessioni <strong>di</strong> prodotti illeciti. In molti casi gli acquirentierano giovani e anche adolescenti, una fascia d’etàche non giustifi ca l’uso <strong>di</strong> certi prodotti, nonché donne.Le Regioni in cui sono risultati - dall’indagine - i maggioriacquisti online sono l’Emilia-Romagna e <strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201081


Dall’apprezzatissimo furgone Daily al peso massimo Stralis: Grazie agli innumerevolimodelli <strong>di</strong>sponibili, <strong>la</strong> nuovissima gamma <strong>di</strong> mezzi Iveco offre soluzioni specifiche,dal<strong>la</strong> convenienza ideale, per ogni incarico <strong>di</strong> trasporto.www.iveco.chIVECO (Svizzera) SA, Oberfeldstrasse 16, 8302 Kloten, tel. 044 804 73 73Il programma completo <strong>di</strong> Iveco:conveniente su tutta <strong>la</strong> linea.


Il Mondo in fi eraFlormart: Padova, 9 - 11 settembreSalone Internazionaledel Florovivaismo e giar<strong>di</strong>naggioSalone del Camper:Parma Fiere, 11 - 19 settembreAppuntamento con gli operatoridel turismo en plein airAbitare il Tempo:Verona, 16 - 20 settembre25 anni d’arredamentoe design <strong>di</strong> qualitàInterCHARM:Fierami<strong>la</strong>nocity, 18 al 20 settembreLa bellezza a 360°Mipel: Fierami<strong>la</strong>no, 19 - 22 settembreSalone internazionaledel<strong>la</strong> pelletteria


FIEREFlormart: Padova, 9 - 11 settembreSalone Internazionale del Florovivaismoe giar<strong>di</strong>naggioIn Italia il fl orovivaismo, che con il 23% del<strong>la</strong> produzioneeuropea rappresenta una delle espressioni più qualifi catedell’agricoltura italiana, trova <strong>la</strong> sua identità commercialenel Flormart, il Salone Internazionale del Florovivaismoe giar<strong>di</strong>naggio, rassegna <strong>di</strong> riferimento dell’EuropaMe<strong>di</strong>terranea.Dal 9 all’11 settembre 2010, in Fiera a Padova, nel cuoredel Nord Est, che nel settore fl orovivaistico contacirca 1.800 aziende attive e rimane l’area <strong>di</strong> riferimentodel consumo, Flormart è lo strumento <strong>di</strong> mercato checoniuga le esigenze commerciali degli espositori con leproposte <strong>di</strong> innovazione attese dal mercato: nel<strong>la</strong> stessasede, per tre giorni, espositori italiani ed esteri eoperatori provenienti da tutta Europa sviluppano ed incrementanoil loro business attraverso l’incontro <strong>di</strong> unavasta offerta <strong>di</strong> prodotti e le richieste e le aspettative <strong>di</strong>novità e tendenza.Salone del verde tecnologicoOggi, Architettura sostenibile e Green economy concepisconoi centri urbani nel rispetto dei valori del<strong>la</strong>qualità del<strong>la</strong> vita e dell’ambiente, dell’eco-sostenibilità edell’eco-compatibilità: <strong>la</strong> risposta <strong>di</strong> Flormart è T-Verde,il Salone del Verde Tecnologico, che riunisce i <strong>di</strong>versi“percorsi” del<strong>la</strong> fi liera <strong>di</strong> qualità, volta a supportare, intermini <strong>di</strong> competenze e <strong>di</strong> soluzioni tecniche, progettisti,paesaggisti, responsabili del verde urbano e utilizzatoriprofessionali.T-Verde permette <strong>di</strong> conoscere da vicino tutte le fasi<strong>di</strong> produzione dei sistemi proposti: dal<strong>la</strong> progettazioneall’implementazione del progetto, dall’integrazione dellecomponenti tecnologiche e fl orovivaistiche, al<strong>la</strong> rappresentazioneesecutiva.Il Salone, che nel<strong>la</strong> scorsa e<strong>di</strong>zione si è sviluppato su15.000 metri quadri, oltre a concrete, effi caci ed evolutesoluzioni <strong>di</strong> verde tecnologico e urbano, organizzaconvegni, workshop, visite guidate e presentazione <strong>di</strong>case history, permettendo così a tutti i visitatori <strong>di</strong> confrontarsisulle migliori e più innovative risposte del verdetecnologico.Tra le iniziative col<strong>la</strong>terali grande successo ha riscossoil convegno, organizzato in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> rivistaPaysage, che ha visto <strong>la</strong> partecipazione <strong>di</strong> 31 re<strong>la</strong>tori,358 soggetti che, tra Architetti, Paesaggisti, Stu<strong>di</strong> Internazionali.Il tema del convegno per l’e<strong>di</strong>zione 2010 <strong>di</strong> T-Verde, sempre in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> rivista Paysage,sarà “Tecnologie Ver<strong>di</strong> per <strong>la</strong> mitigazione ambientale delpaesaggio antropizzato”.Flormart: lo strumento <strong>di</strong> promozione del tuo businesse dei tuoi prodotti.La piattaforma on-line <strong>di</strong> Flormart inaugura quest’anno<strong>la</strong> sezione Novità. Tutti gli espositori avranno a <strong>di</strong>sposizioneuna pagina web per promuovere i prodotti novitàche verranno presentati in fi era: <strong>la</strong> vetrina <strong>di</strong> Flormartverrà anticipata da una vera e propria vetrina multime<strong>di</strong>ale,uno strumento <strong>di</strong> programmazione del<strong>la</strong> visita infi era per gli operatori, un ulteriore strumento <strong>di</strong> visibilitàper le aziende espositrici.PER INFORMAZIONI<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> SvizzeraSeestrasse 123 - 8027 ZurigoTel. 0041 44 289 23 23 - Fax 0041 44 201 53 57e-mail: fi ere@ccis.ch - www.ccis.ch84<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Salone del Camper: Parma Fiere, 11 - 19 settembreAppuntamento con gli operatoridel turismo en plein airI principali operatori del settore, attraverso le associazioni<strong>di</strong> categoria APC– Associazione Produttori Caravane Camper, Promocamp, Assocamp e ConfederazioneItaliana Campeggiatori, hanno deciso <strong>di</strong> mettere a<strong>di</strong>sposizione del nuovo Salone le loro competenze e <strong>di</strong>fare networking con tutti gli attori del sistema.Grazie al<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> istituzioni nazionali e locali eall’inserimento del Salone come unica manifestazioneitaliana riconosciuta nel calendario uffi ciale dell’ECF,l’European Caravan Federation, <strong>la</strong> manifestazione de<strong>di</strong>cataai camperisti e agli appassionati del turismo itinerantesarà in continuità con le tra<strong>di</strong>zionali kermesseinternazionali del turismo all’aria aperta, come il “CaravanSalon” <strong>di</strong> Dusseldorf e “Le Salon des Vehicules deLoisirs” <strong>di</strong> Parigi.Il Salone del Camper 2010 si propone come uno spettaco<strong>la</strong>recontenitore <strong>di</strong> prodotti, idee e suggestioni <strong>di</strong>un mondo in continua evoluzione. Nei 40.000 mq chesaranno allestiti all’interno dell’ampio quartiere fi eristicoparmigiano si presenteranno al pubblico costruttori, concessionari,produttori <strong>di</strong> accessori, strutture turistiche.L’impegno promozionale delle associazioni del settore,<strong>la</strong> varietà <strong>di</strong> contenuti e <strong>la</strong> novità delle proposte fanno<strong>di</strong> questo evento un’occasione irrinunciabile sia per gliaddetti ai <strong>la</strong>vori che per gli appassionati e i semplicicuriosi del camper style. Sarà una fi nestra aperta doveconfrontarsi e <strong>di</strong>alogare sul plein air <strong>di</strong> qualità, con unacapacità <strong>di</strong> accoglienza e proposte <strong>di</strong> attività col<strong>la</strong>teralisenza uguali nel settore.Elemento <strong>di</strong>stintivo del<strong>la</strong> nuova manifestazione sarà<strong>la</strong> capacità <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare in primo luogo l’appassionatoche vuole vedere, provare e magari acquistare l’ultimomodello <strong>di</strong> camper o caravan, al<strong>la</strong> ricerca <strong>di</strong> unmezzo che esprima il meglio del Made in Italy e del<strong>la</strong>produzione europea. Punto <strong>di</strong> forza del Salone saràanche l’Osservatorio permanente sul turismo en pleinair, che sarà istituito presso il Centro Internazionale <strong>di</strong>Stu<strong>di</strong> sull’Economia Turistica (CISET) dell’Università Ca’Foscari <strong>di</strong> Venezia e sarà fi nanziato da Fiere <strong>di</strong> Parma,APC e Promocamp. Gli analisti metteranno sotto <strong>la</strong> lorolente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento un settore i cui numeri danno unimportante contributo all’economia turistica e industrialedel Paese: quasi un milione <strong>di</strong> italiani scelgono infattiil camper o <strong>la</strong> caravan per il proprio tempo libero e il settoreha un fatturato complessivo <strong>di</strong> 700 milioni <strong>di</strong> euroe oltre 5.000 addetti, sod<strong>di</strong>sfacendo così il 70% del<strong>la</strong>domanda nazionale <strong>di</strong> autocaravan e circa un quarto <strong>di</strong>quel<strong>la</strong> europea.PER INFORMAZIONI<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> SvizzeraSeestrasse 123 - 8027 ZurigoTel. 0041 44 289 23 23 - Fax 0041 44 201 53 57e-mail: fi ere@ccis.ch - www.ccis.ch<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201085


Abitare il Tempo: Verona, 16 - 20 settembre25 anni d’arredamento e design <strong>di</strong> qualitàAbitare il Tempo compie venticinque anni. Un traguardoimportante, se pensiamo ai mutamenti avvenuti in questacruciale fase storica: <strong>la</strong> globalizzazione, l’avvento <strong>di</strong> internete delle tecnologie <strong>di</strong>gitali, l’emergenza eco-ambientale,<strong>la</strong> recente crisi economica i cui effetti si fanno ancorasentire. Viviamo in un’era <strong>di</strong> profon<strong>di</strong> cambiamenti che sirifl ettono nel<strong>la</strong> vita <strong>di</strong> tutti i giorni e in ogni attività umana.Anche nel<strong>la</strong> sfera dell’abitare, ambito nel quale l’Italiasvolge tuttora un ruolo guida e in cui <strong>la</strong> manifestazioneveronese ha saputo conquistarsi una posizione <strong>di</strong> primopiano nel panorama internazionale.Un intreccio virtuosoTutto ha avuto inizio nel maggio del 1986, quando Veronafiere e Carlo Amadori, ideatore del progetto <strong>di</strong> Abitareil Tempo, ha dato il via, a Verona, al<strong>la</strong> prima e<strong>di</strong>zionedelle ‘Giornate internazionali dell’arredo’, inaugurando unaformu<strong>la</strong> del tutto ine<strong>di</strong>ta, basata sul ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> grande<strong>tra<strong>di</strong>zione</strong> dell’artigianato c<strong>la</strong>ssico italiano sapientementemessa a confronto con <strong>la</strong> ricerca e <strong>la</strong> sperimentazionesvolta da autorevoli esponenti del mondo dell’architetturae del design. Un intreccio carico <strong>di</strong> implicazioni per il futuroche ha aperto <strong>la</strong> strada al<strong>la</strong> rivalutazione dell’ornamentoe del<strong>la</strong> decorazione nel contesto <strong>di</strong> un più ampio rinnovamentostilistico dell’arredamento ‘made in Italy’, nel segno<strong>di</strong> una ricchezza tecnica e creativa capace <strong>di</strong> testimoniareil “tentativo <strong>di</strong> costruire un linguaggio plurale”, come sottolineaval’architetto Paolo Portoghesi nel convegno ‘Virtuosidecori’, svoltosi durante <strong>la</strong> seconda e<strong>di</strong>zione.Maestri <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> domaniDal 2002 viene istituito il Premio Abitare il Tempo, assegnatoogni anno ad un importante esponente del mondodel design. Nel<strong>la</strong> prima e<strong>di</strong>zione, il prescelto è EttoreSottsass, seguiranno poi Maddalena De Padova, PierluigiCerri, Vico Magistretti e Michele De Lucchi, Ingo Maurer,Alessandro Men<strong>di</strong>ni, Rolf Felhbaum e Gillo Dorfl es.Sempre nel 2002 nasce Abitare il XXI secolo, un’indaginesul<strong>la</strong> trasformazione degli spazi dell’abitazione contemporanea:si amplia così <strong>di</strong> fatto il raggio <strong>di</strong> azione dauna selezione <strong>di</strong> mobili <strong>di</strong> eccellenza al<strong>la</strong> questione piùcomplessa delle architetture d’interni segnando una verae propria svolta epocale nel mondo dell’arredo e del<strong>la</strong> suacomunicazione. L’iniziativa si è protratta fi no al 2004 eha visto <strong>la</strong> partecipazione <strong>di</strong> moltissimi architetti e realtà.Nel 2005 si celebrano i vent’anni del<strong>la</strong> manifestazione,che nel frattempo ha raggiunto <strong>la</strong> ragguardevole quota <strong>di</strong>600 espositori, accuratamente selezionati e raggruppatiin 7 pa<strong>di</strong>glioni commerciali (de<strong>di</strong>cati a c<strong>la</strong>ssico e contemporaneo,mobili e imbottiti, illuminazione, tessile, cucina,bagno, arte del<strong>la</strong> tavo<strong>la</strong>, complementi d’arredo).Nuovi percorsi, nuovi traguar<strong>di</strong>Lo scorso anno, l’allestimento dei pa<strong>di</strong>glioni commercialisi presenta rinnovato, nel segno <strong>di</strong> una sobrietà e <strong>di</strong> unafunzionalità miranti a valorizzare ulteriormente l’offerta degliespositori e ad agevo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> visita degli operatori. WilliamSawaya e Paolo Moroni festeggiano 25 anni <strong>di</strong> attivitàin una grande e suggestiva mostra antologica, ospitatanel pa<strong>di</strong>glione 9, e viene avviato, dopo 11 anni, un nuovopercorso <strong>di</strong> ricerca e sperimentazione de<strong>di</strong>cato all’evoluzionedei negozi d’arredamento e del<strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione.Abitare il Tempo, anche con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione dell’ADI (Associazioneper il Disegno Industriale) propone 4 concept:“arredamento – arte – design”, “showroom tecnologicovirtuale”,“negozio futuro” e “Shopping Lab”, esclusivo edavveniristico concept <strong>di</strong> spazio ven<strong>di</strong>ta progettato dallostu<strong>di</strong>o Bestetti Associati.Il vincitore del Premio Abitare il Tempo 2009 è un criticod’arte e design che tutto il mondo ci invi<strong>di</strong>a, il centenarioGillo Dorfl es. Durante <strong>la</strong> cerimonia <strong>di</strong> consegna, egli spendeparole d’elogio per <strong>la</strong> manifestazione, sottolineandone<strong>la</strong> capacità <strong>di</strong> evolvere negli anni senza smarrire <strong>la</strong> propriaidentità d’origine.Un punto <strong>di</strong> vista autorevole che costituisce il miglior preamboloper avvicinarsi all’ambito traguardo del quarto <strong>di</strong>secolo: 25 anni de<strong>di</strong>cati a promuovere <strong>la</strong> creatività e <strong>la</strong>qualità del made in Italy nel<strong>la</strong> sfera dell’arredamento, fracultura, arte, design e decorazione.PER INFORMAZIONI<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> SvizzeraSeestrasse 123 - 8027 ZurigoTel. 0041 44 289 23 23 - Fax 0041 44 201 53 57e-mail: fi ere@ccis.ch - www.ccis.ch86<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


InterCHARM: Fierami<strong>la</strong>nocity, 18 al 20 settembreLa bellezza a 360°Lavori in corso per InterCHARM Mi<strong>la</strong>no, <strong>la</strong> nuovissimafi era de<strong>di</strong>cata al<strong>la</strong> bellezza a 360° che, sta catalizzandol’attenzione dell’intera Beauty Industry.La prima e<strong>di</strong>zione, in programma dal 18 al 20 settembre2010 in Fierami<strong>la</strong>nocity, proporrà un evento B2B,stu<strong>di</strong>ato per rispondere alle esigenze delle aziende delsettore e per far <strong>incontra</strong>re, in un contesto altamentequalifi cato, <strong>la</strong> domanda e l’offerta internazionale nelcampo del<strong>la</strong> bellezza.InterCHARM Mi<strong>la</strong>no, in virtù dell’accordo raggiunto traGruppo Reed Exhibitions e Fiera Mi<strong>la</strong>no, raccoglie il testimone<strong>di</strong> Wellness Spa&Beauty Exhibition per organizzarea Mi<strong>la</strong>no un evento focalizzato sul<strong>la</strong> bellezza a tuttotondo. A partire da quest’anno, infatti, le due anime del<strong>la</strong>manifestazione Wellness si ricontestualizzeranno inrealtà ancora più ricche e complete: da un <strong>la</strong>to il settoreSpa sarà accolto all’interno del<strong>la</strong> biennale Hotel Emotion,dall’altro l’ere<strong>di</strong>tà del<strong>la</strong> parte estetica e nail verràaccolta e ottimizzata in InterCHARM Mi<strong>la</strong>no, che arricchiràl’offerta con i settori hair, perfumery&cosmeticse packaging.Nel centro <strong>di</strong> Mi<strong>la</strong>noTrendsetter italiana del<strong>la</strong> moda e del design, oltre chevibrante meta turistica conosciuta a livello mon<strong>di</strong>ale perlo shopping e <strong>la</strong> cultura, Mi<strong>la</strong>no è <strong>la</strong> città ideale per accogliereun nuovo evento dal respiro internazionale.Proprio nel cuore del<strong>la</strong> città si svolgerà InterCHARMMi<strong>la</strong>no, nel<strong>la</strong> centralissima Fierami<strong>la</strong>nocity, che ospitaanche le sfi <strong>la</strong>te <strong>di</strong> Mi<strong>la</strong>no Moda Donna e Mi Mi<strong>la</strong>no prêtà-porter.I pa<strong>di</strong>glioni 1, 2 e 4 accoglieranno profumi,cosmetici, creme, prodotti professionali, apparecchiature,arre<strong>di</strong> e accessori per un salone incentrato sul<strong>la</strong>bellezza in tutte le sue forme.Durante l’intenso periodo del prêt-à-porter, con un calendariofi eristico altrettanto denso <strong>di</strong> appuntamenti“fashion”, i talenti si ritrovano in città per presentare leloro creazioni e le ultime tendenze del mercato. L’intuizione<strong>di</strong> InterCHARM MILANO è nel volersi porre comelink tra bellezza e moda ed esplorare le sinergie tra questidue concetti, per permettere ai visitatori <strong>di</strong> avere unavisione al<strong>la</strong>rgata dei futuri trend.InterCHARM MILANO Beauty CongressDue interi giorni <strong>di</strong> conferenze in chiave moderna che offrirannoai partecipanti l’opportunità <strong>di</strong> <strong>incontra</strong>re i maggioriesperti nel settore dell’estetica e del<strong>la</strong> cosmetica,<strong>di</strong> trovare spunti per rinnovare il loro centro e <strong>di</strong>versifi -care <strong>la</strong> loro attività. Le sessioni proporranno un insieme<strong>di</strong> soluzioni concrete per i professionisti del benessere edel<strong>la</strong> bellezza senza tra<strong>la</strong>sciare le <strong>di</strong>mostrazioni tecnicopratichee le ultime novità. Grande attenzione ai professionisti<strong>di</strong> domani e alle scuole che si occupano del<strong>la</strong>loro formazione.Con Campus il focus si sposta sugli istituti <strong>di</strong> formazioneestetica e sull’aggiornamento professionale. Glistudenti avranno l’opportunità <strong>di</strong> partecipare a momentiad hoc per imparare, specializzarsi e anche per affrontaretemi <strong>di</strong> grande attualità legati al futuro del<strong>la</strong> fi guradell’estetista.InterCHARM MILANO ospiterà il 4° Campionato ItalianoNail Design e 2° Italian NailArt Trophy, in col<strong>la</strong>borazionecon <strong>la</strong> rivista Nailpro, e<strong>di</strong>ta in Italia da ZeroVenti instretta cooperazione con <strong>la</strong> tedesca Health and BeautyHol<strong>di</strong>ng.HairPer rispondere alle richieste del settore in modo mirato,all’interno <strong>di</strong> InterCHARM MILANO, un grande palco inuna struttura attrezzata ospiterà gli show delle maggioriaziende <strong>di</strong> acconciatura che, con i propri hair stylist,creeranno presentazioni ad effetto per mostrare le tendenzedel<strong>la</strong> nuova stagione al proprio pubblico. Accantoagli show, i workshop tematici per offrire approfon<strong>di</strong>mentie favorire l’interazione e lo scambio <strong>di</strong> informazionitra i professionisti del settore.Per <strong>la</strong> Profumeria e il Packaging sono allo stu<strong>di</strong>o seminari,workshop, eventi e iniziative specifi checon partnere associazioni <strong>di</strong> primaria importanza.PER INFORMAZIONI<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> SvizzeraSeestrasse 123 - 8027 ZurigoTel. 0041 44 289 23 23 - Fax 0041 44 201 53 57e-mail: fi ere@ccis.ch - www.ccis.ch<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201087


Mipel: Fierami<strong>la</strong>no, 19 - 22 settembreSalone internazionale del<strong>la</strong> pelletteriaLa mostra, che prenderà il via per <strong>la</strong> prima volta <strong>di</strong> domenica,presenterà le nuove collezioni e le tendenzeche caratterizzeranno borse, cinture, valigie, portafoglie accessori del<strong>la</strong> primavera/estate 2011. È una precisascelta strategica <strong>la</strong> posticipazione dell’apertura: Mipel,sensibile ad assecondare le esigenze <strong>di</strong> buyers edespositori per favorire un più profi cuo posizionamentodel<strong>la</strong> fi era, ha ritenuto opportuno andare loro incontroattraverso l’apertura domenicale. Per gli operatori, speciequelli del BelPaese, poter visitare <strong>la</strong> rassegna approfittando del<strong>la</strong> chiusura dei punti ven<strong>di</strong>ta rappresenta unaapprezzata como<strong>di</strong>tà. I buyers esteri potranno inoltrebenefi ciare del<strong>la</strong> vicinanza delle date dei saloni fi eristicicon quelli delle sfi <strong>la</strong>te <strong>di</strong> Mi<strong>la</strong>no Moda Donna, in programmaproprio dal 22 settembre.Più buyers in fi era, quin<strong>di</strong>, ma anche maggior coinvolgimentodel<strong>la</strong> capitale del<strong>la</strong> moda durante i giorni <strong>di</strong> manifestazione.Mipel scenderà infatti tra le strade del<strong>la</strong>metropoli, in una decina tra i locali più esclusivi, moltiplicandoi momenti piacevoli già sperimentati dai mi<strong>la</strong>nesinel<strong>la</strong> scorsa e<strong>di</strong>zione. Verranno organizzati deglihappy-hour e parte del ricavato andrà devoluto a Care &Share Onlus nata a Venezia – <strong>di</strong> cui è testimonial AlvieroMartini - e che opera in In<strong>di</strong>a, nello stato poverissimodell’Andhra Pradesh. Il “Fuori Salone Mipel” confermaquin<strong>di</strong> <strong>la</strong> sua originaria vocazione: rendere fruibile a tutti<strong>la</strong> fi era, <strong>di</strong>vulgare correttamente i valori peculiari delleproduzioni Made in Italy, sostenere gli artigiani e leaziende alle prese con <strong>la</strong> concorrenza sleale dei falsari,promuovere serate dove <strong>la</strong> spensieratezza si sposa con<strong>la</strong> solidarietà.Un messaggio chiaro e forte fatto <strong>di</strong> mondanità, impegnosociale e responsabilità civile, le stesse anime chesi trovano in tutti i prodotti del<strong>la</strong> pelletteria prodotta nelnostro Paese, e che Aimpes (Associazione PellettieriItaliani) <strong>di</strong>fende.Il 98esimo Mipel si svolgerà, come <strong>di</strong> consueto nei pa<strong>di</strong>glioni8, 12 e 16: in vetrina il meglio delle produzioni <strong>di</strong>borse, valigie e borse da viaggio, ombrelli, accessori earticoli in pelle come portafogli, agende e picco<strong>la</strong> pelletteria,presentati, nell’ultima e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> marzo, da oltre420 espositori ed apprezzati da oltre 16.000 buyers (il50% proveniente dall’estero). Nelle stesse date <strong>di</strong> Mipelfi erami<strong>la</strong>no sarà palcoscenico anche per Micam, il concomitantesalone del<strong>la</strong> calzaturaPER INFORMAZIONI<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> SvizzeraSeestrasse 123 - 8027 ZurigoTel. 0041 44 289 23 23 - Fax 0041 44 201 53 57e-mail: fi ere@ccis.ch - www.ccis.ch


Il Mondo in <strong>Camera</strong>23 e 24 settembre 2010Incontro B2B a VeronaDal 3 al 6 luglioA Roma l’XI Meetingdei Segretari Generali delle CCIEDucati DayNuovo appuntamento:25 luglio 2010In Vino … ItaliaVini <strong>di</strong>versi… l’Italia in comuneSottoscritto un accordofra EOS e CCISRafforzati i punti d’appoggionei Paesi <strong>di</strong> lingua tedescaTerre e sapori <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a


Il mondo in cameraIncontro B2B a Verona23 e 24 settembre 2010Chambrede CommerceSuisseen Italie<strong>Camera</strong><strong>di</strong> <strong>Commercio</strong>SwissSvizzeraChamberof Commercein Italiain ItalySchweizenscheHandelskammerin ItalienIl 24, 25 e 26 settembre 2010 avrà luogo a Verona <strong>la</strong> 8° e<strong>di</strong>zionedel «Festival internazionale dei Giochi <strong>di</strong> Strada Tocatì» (www.tocati.it), dove <strong>la</strong> Svizzera sarà presente in qualità <strong>di</strong> ospited’onore. Un’occasione interessante che consente <strong>di</strong> approfi ttaredel<strong>la</strong> partecipazione del<strong>la</strong> Svizzera a questa manifestazioneper approfon<strong>di</strong>re le re<strong>la</strong>zioni fra La confederazione e l’Italia, cherappresenta il secondo partner commerciale dopo <strong>la</strong> Germania.In quest’ottica, e in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong><strong>di</strong> Verona, l’Ambasciata svizzera in Roma intende organizzareun incontro B2B che avrà luogo giovedì 23 settembre 2010 edeventualmente anche venerdì 24. Lo scopo <strong>di</strong> questa iniziativa è<strong>di</strong> trovare nuove fonti <strong>di</strong> approvvigionamento, nonché verifi care <strong>la</strong>possibilità <strong>di</strong> stabilire per le aziende elvetiche nuovi partenariaticon le imprese italiane. Immorta<strong>la</strong>ta dal tragico destino <strong>di</strong> Romeoe Giulietta nel dramma <strong>di</strong> Shakespeare, Verona, oltre ad essereluogo <strong>di</strong> attrazione turistica, è <strong>la</strong> capitale <strong>di</strong> una regione del NordItalia estremamente <strong>di</strong>namica e con una fi tta rete <strong>di</strong> piccole eme<strong>di</strong>e imprese specializzate in vari settori industriali e dell’artigianato.A livello manifatturiero, <strong>la</strong> regione si è sviluppata nel settoredel marmo, del mobile e del<strong>la</strong> moda (soprattutto calzature).In questa regione anche il settore dell’industria dei macchinari ènotevolmente sviluppato, non solo in riferimento ai prodotti sopracitati, ma anche macchinari per utensili, strumenti <strong>di</strong> precisione,macchinari per <strong>la</strong> grafi ca e per <strong>la</strong> termomeccanica. Terra <strong>di</strong><strong>tra<strong>di</strong>zione</strong> agrico<strong>la</strong>, patria <strong>di</strong> importanti vigneti italiani e prodottiagroalimentari, come <strong>la</strong> pasta, prodotti <strong>la</strong>ttieri, olio d’oliva, senza<strong>di</strong>menticare, <strong>la</strong> pasticceria ed il famosissimo «pandoro».Consultando il sito del<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> <strong>di</strong> Verona(http://www.vr.camcom.it/page. jsp?id_menu=4365&show=view&tipo_content=GENERICO&<strong>la</strong>bel_content=Verona+Promo+Clip), si possono trovare delle in<strong>di</strong>cazioniriguardo ai <strong>di</strong>versi settori <strong>di</strong> attività presenti nel<strong>la</strong> regione.Questa manifestazione, oltre ad essere sostenuta dall’Ambasciata<strong>di</strong> Roma e dal Conso<strong>la</strong>to Generale svizzero <strong>di</strong> Mi<strong>la</strong>no, èpure appoggiata dal<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Svizzera in Italia,dal<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> italiana per <strong>la</strong> Svizzera e dall’OSEC,nel quadro del programma <strong>di</strong> stabilizzazione del<strong>la</strong> Confederazionevolto ad assicurare un sostegno rapido ed effi cace all’economiasvizzera d’esportazione. Il programma <strong>di</strong> massima è cosìartico<strong>la</strong>to:Giovedì 23 settembre 2010Mattino 11h00 – 12h30Tavo<strong>la</strong> rotonda «Svizzera – Italia : Doing business together».Interverranno: rappresentanti <strong>di</strong> autorità locali e svizzere, del<strong>la</strong><strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> per <strong>la</strong> Svizzera in Italia, <strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong><strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> Svizzera e <strong>la</strong> CCIAA <strong>di</strong> Verona.13h00 – 14h30 Buffet (offerto dagli organizzatori).14h30 – 18h30 Incontri B2BSera Cena/ buffet (da defi nire)Venerdì 24 settembre 2010Mattino Proseguimento incontri B2B o visite alle imprese15h00 Inizio delle attività del Festival «Tocatì»18h00 Cerimonia d’apertura del Festival «Tocatì» seguitada un buffet offerto da Svizzera TurismoFacoltativoSabato e domenica 25, 26.09.2010 - Proseguimento del programma«Tocatì»L’iscrizione a questo incontro è gratuita, mentre, i costi <strong>di</strong> viaggio e <strong>di</strong>pernottamento saranno a carico dei singoli partecipanti, il cui numero èlimitato. Per i dettagli e ulteriori informazioni, tutti gli interessati possonorivolgersi a: <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> Svizzera - Tel. 044 28923 23; info@ccis.chTOCATÌ, FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIOCHI IN STRADAottava E<strong>di</strong>zione – 24, 25, 26 settembre 2010 - Verona, Centro StoricoTocatì è un evento unico per le sue caratteristiche in Italia e in Europa. Il Festival è il frutto dell’attività che l’Associazione GiochiAntichi (AGA), svolge dal 2002 battendosi per <strong>la</strong> salvaguar<strong>di</strong>a e <strong>la</strong> valorizzazione del gioco tra<strong>di</strong>zionale. L’evento si svolge da seianni a Verona al<strong>la</strong> fi ne <strong>di</strong> Settembre in col<strong>la</strong>borazione con l’Assessorato al<strong>la</strong> Cultura del Comune <strong>di</strong> Verona, e quest’anno si terrà il24, 25, 26 Settembre. Nello storico scenario del centro scaligero, in un’area <strong>di</strong> 200.000 metri quadrati, vie e piazze tornano adessere luoghi <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> festa. Per tre giorni le comunità lu<strong>di</strong>che tra<strong>di</strong>zionali propongono oltre 50 giochi, tra quelli italiani equelli <strong>di</strong> un paese ospite, che quest’anno sarà <strong>la</strong> Svizzera. Nell’ambito del<strong>la</strong> rifl essione sul valore culturale del gioco e del recuperodel territorio, il Festival promuove esposizioni, istal<strong>la</strong>zioni urbane e d’arte, incontri e convegni, <strong>la</strong>boratori <strong>di</strong>dattici, concerti <strong>di</strong>musica tra<strong>di</strong>zionale e degustazioni <strong>di</strong> prodotti tipici. La manifestazione gode del patrocinio del Par<strong>la</strong>mento Europeo, del Ministerodei Beni e delle Attività Culturali e del<strong>la</strong> Regione Veneto.90<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


A Roma l’XI Meetingdei Segretari Generali delle CCIEIn programma dal 3 al 6 luglio il tra<strong>di</strong>zionaleappuntamento che vede riunita <strong>la</strong> <strong>di</strong>rigenzadelle 75 Camere <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italianeall’Estero presenti in 49 PaesiDal 3 al 6 luglio, si terrà a Roma l’XI e<strong>di</strong>zione del Meeting dei SegretariGenerali delle Camere <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiane all’Estero.L’iniziativa, organizzata da Assocamerestero e Unioncamerein col<strong>la</strong>borazione con Simest, rappresenta un appuntamentotra<strong>di</strong>zionale che vede riunita <strong>la</strong> <strong>di</strong>rigenza delle 75Camere <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiane all’Estero presenti in 49Paesi del mondo. I <strong>la</strong>vori si apriranno al pubblico nel<strong>la</strong> mattinata<strong>di</strong> lunedì 5 luglio con il Seminario “Ve(n)dere oltre <strong>la</strong>crisi: nuove leve per <strong>la</strong> crescita del Made in Italy sui mercatiesteri”, che si terrà presso <strong>la</strong> sede <strong>di</strong> Unioncamere (piazzaSallustio, 21). L’incontro vuole rappresentare un momento<strong>di</strong> rifl essione sui cambiamenti nuovi modelli <strong>di</strong> consumoche <strong>la</strong> crisi ha fatto emergere e sulle opportunità che questicambiamenti possono aprire ai prodotti italiani. La crisiinternazionale ha fatto emergere nuovi modelli <strong>di</strong> consumo,caratterizzati da una maggiore attenzione per le produzionia basso impatto ambientale, per un consumo responsabile,attento al<strong>la</strong> salute e ad un design human friendly. Comesi colloca il Made in Italy in questo mutato scenario? Qualisono le modalità <strong>di</strong> promozione più appropriate per aiutarele imprese ad intercettare questa nuova domanda? Qualeruolo possono giocare soggetti privati a vocazione istituzionalequali le CCIE? Questi i principali punti <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mentoe <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito che si svilupperanno.I <strong>la</strong>vori del 5 luglio proseguiranno, nel pomeriggio, pressol’Hotel NH Vil<strong>la</strong> Carpegna con <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> incontrione-to-one tra i delegati delle CCIE e i rappresentanti delleistituzioni, del sistema camerale italiano, degli enti e delleassociazioni impegnati nelle attività <strong>di</strong> promozione delMade in Italy all’estero. Scopo degli incontri è favorire losviluppo <strong>di</strong> future col<strong>la</strong>borazioni e l’avvio <strong>di</strong> iniziative progettualicomuni attraverso <strong>la</strong> con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> idee, esperienzee best practice. Le restanti giornate del Meetingsaranno de<strong>di</strong>cate allo svolgimento <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori interni rivoltial<strong>la</strong> <strong>di</strong>scussione dell’attività progettuale 2010 e all’attivitàformativa del<strong>la</strong> <strong>di</strong>rigenza delle CCIE.DUCATI DAYNUVO APPUNTAMENTO: 25 LUGLIO 2010Anche quest’anno <strong>la</strong> Mohag-Gruppe e <strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> Svizzera (CCIS) ripetono l’avventura insel<strong>la</strong> alle nuove Ducati, però quest’anno SI VA IN MONTAGNA!Percorso abbastanza impegnativo, in ogni caso senza gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffi coltà:Da Zurigo ci sposteremo velocemente sull’autostrada per uscire dall’agglomerato zurighese, quin<strong>di</strong> saliremo lungostrade cantonali e secondarie verso il passo del Ricken, da lì scenderemo nel Toggenburg, visita breve a un sito,forse due, interessante e quin<strong>di</strong> ripartenza. Destinazione Hemberg dove Angelo al Ristorante Krone ci aspetteràper un pranzetto all’italiana (CHF 50.- circa). Poi viaggeremo nel Cantone Appenzello in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Schwägalp (seci sarà il tempo, chi vorrà potrà salire in teleferica sul<strong>la</strong> cima del Säntis). Ripartenza verso Zurigo con una tappainterme<strong>di</strong>a, “da qualche parte”, per un caffè o un ge<strong>la</strong>to.Roadbook approssimativo:09.15 Partenza da Zurigo – Mohag-Gruppe, Bernerstrasse Nord 202, 8048 Zürich10.30 Arrivo nel Toggenburg12.00 Ristorante Krone da Angelo Arconzo e consorte14.30 Arrivo a Schwägalp15.30 Partenza per il ritorno da Schwägalp(Decideremo sul posto <strong>la</strong> via del rientro con le varianti “veloce” o “turistica”)17.00 / 18.00 Arrivo a Zurigo – Mohag-GruppePer informazioni:<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> Svizzera - Lara Francesca Cucinotta - Tel. 044 289 23 23 - Mail lcucinotta@ccis.ch<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201091


In Vino … ItaliaProvince <strong>di</strong>verseVini <strong>di</strong>versi…l’Italia in comune29 settembre – 02 ottobre 2010 – Potenza20 – 23 novembre 2010 – Faenza – “Fiera Enologica”Nell’autunno del 2010, <strong>la</strong> CCIS organizzerà in col<strong>la</strong>borazionecon il sistema camerale italiano, una promozione a tuttocampo dei vini <strong>di</strong> due aree d’Italia ancora poco valorizzatema legate da una comune storia romana e me<strong>di</strong>terraneae ricche <strong>di</strong> eccellenze vitivinicole ed alimentari. I costi <strong>di</strong>viaggio e pernottamento sono interamente a carico dell’organizzazioneProgramma Potenza:29 settembre 2010: partenza per Potenza30 settembre: degustazioni e incontri01 ottobre: incontri e/o visite aziendali02 ottobre 2010: ritorno in SvizzeraProgramma Faenza:20 novembre 2010: partenza per Faenza21 novembre: degustazione guidatae visita <strong>di</strong> Enologica22 novembre: incontri b2b con le aziende romagnole23 novembre: visite aziendali24 novembre 2010: ritorno in SvizzeraInfo: Fabrizio MacrìTel. +41 44 289 23 23 - Fax: 044 201 53 57E-Mail: fmacri@ccis.chSottoscritto un accordo fra EOS e CCISRafforzati i punti d’appoggio nei paesi<strong>di</strong> lingua tedescaMartedì, 25 maggio 2010 l’EOS – Organizzazione exportAlto A<strong>di</strong>ge del<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> commercio <strong>di</strong> Bolzano ha fi rmatopresso l’Hotel Laurin il contratto <strong>di</strong> cooperazione con <strong>la</strong><strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> Svizzera. Lo scopodel<strong>la</strong> cooperazione è sostenere le imprese altoatesine inquesto importante mercato fornendo informazioni, consulenzae contatti. “L’Alto A<strong>di</strong>ge ha esportato nel 2009 beniper un valore complessivo <strong>di</strong> 2,8 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, <strong>di</strong> cuiparte del<strong>la</strong> metà erano destinati al mercato Svizzero”, sottolineacosì l’importanza del mercato per le esportazionialtoatesine il Direttore dell’EOS Hansjörg Prast.Il contratto <strong>di</strong> cooperazione è stato sottoscritto dal SegretarioGenerale del<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> commercio italiana per <strong>la</strong>Svizzera <strong>di</strong> Zurigo Andrea G. Lotti e dal Direttore dell’EOSHansjörg Prast. L’accordo <strong>di</strong> cooperazione è il presuppostoper garantire agli esportatori altoatesini già attivi all’esteroun ulteriore supporto tramite informazioni e reti <strong>di</strong> contattoe per facilitare alle nuove imprese l’accesso sul mercatooffrendo loro il sostegno necessario.“Le aziende altoatesine potranno ora rivolgersi al ‘puntod’appoggio dell’EOS’ a Zurigo, informa Prast.In occasione del<strong>la</strong> fi rma del contratto, l’EOS ha organizzatoanche una giornata <strong>di</strong> consulenza presso <strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong><strong>Commercio</strong>, de<strong>di</strong>cata al mercato in Svizzera. Le impresealtoatesine hanno potuto svolgere così colloqui in<strong>di</strong>vidualicon gli esperti del<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiane <strong>di</strong> Zurigoe raccogliere informazioni <strong>di</strong> prima mano.Lo stesso contratto <strong>di</strong> cooperazione è stato stipu<strong>la</strong>to anchecon altre due Camere <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiane all’Estero:La <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> <strong>di</strong> Vienna (Austria) e Monaco <strong>di</strong>Baviera (Germania).Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’EOS – Organizzazioneexport Alto A<strong>di</strong>ge del<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> commercio, persona<strong>di</strong> riferimento Christian Schweigkofl er, tel. 0471 945 765,e-mail: schweigkofl er@eos.camcom.bz.it.101 a assemblea generale del<strong>la</strong> <strong>Camera</strong><strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> SvizzeraSi svolgerà il prossimo 8 luglio a Zurigo, nei saloni del<strong>la</strong>“Zunfthaus zur Meisen” (Münsterhof, 20), <strong>la</strong> 101. assembleagenerale del<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong>Svizzera (Ccis).L’incontro, con inizio fi ssato per le ore 10.30, è riservatoa tutti i soci del<strong>la</strong> CCIS e sarà seguito, alle ore 12, daun déjeuner italo - svizzero al quale è stato invitato LuigiPedrazzini, presidente del Consiglio <strong>di</strong> Stato del CantonTicino, che farà un intervento intito<strong>la</strong>to “Ticino, un pontefra due nazioni”.92<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Bip Forum a CernobbioImprese ed atenei verso nuove sinergieLa <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> Svizzera fi gura frai patrocinatori del<strong>la</strong> quarta e<strong>di</strong>zione del BIP Forum in programmadal 23 al 24 settembre a Cernobbio (CO) garantendoformule <strong>di</strong> adesione scontata per le sue aziende associate.Il BIP Forum è l’unico evento al mondo che favoriscel’incontro tra responsabili degli uffi ci p<strong>la</strong>cement degli ateneiitaliani ed esteri ed HR managers aziendali attraverso l’organizzazione<strong>di</strong> incontri one-to-one in cui imprese ed ateneipossono confrontarsi ed in<strong>di</strong>viduare sinergie da svilupparedurante l’anno successivo. Il network <strong>di</strong> realtà che partecipanoal Forum è <strong>di</strong> oltre 100 gran<strong>di</strong> aziende ed altrettanteuniversità italiane ed estere. Il successo che sta riscuotendol’iniziativa, ormai giunta al<strong>la</strong> sua quarta e<strong>di</strong>zione, derivadal fatto che non esistono altre occasioni così favorevoli <strong>di</strong>incontro e BIP si delinea sempre <strong>di</strong> più come appuntamentoannuale in cui i <strong>di</strong>versi “mon<strong>di</strong>” coinvolti possono confrontarsisu modalità concrete <strong>di</strong> col<strong>la</strong>borazione.È ormai fondamentale creare un momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo trail sistema degli Enti Locali, le Università e le Aziende inpartico<strong>la</strong>re partendo da un approccio non so<strong>la</strong>mente istituzionalee programmatico ma anche <strong>di</strong> carattere pratico eoperativo. La Segreteria Organizzativa riconosce a tutti gliassociati al<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> Svizzerauno sconto del 20% sul<strong>la</strong> quota <strong>di</strong> partecipazione al BIPForum (www.biponline.it )Per informazioni e adesionicontattare <strong>la</strong> segreteria organizzativaEmblema srlRita Costatel. +39 051 27 12 00 - r.costa@emblemaweb.itoppure <strong>la</strong><strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> Svizzera:Lara Francesca CucinottaTel. 044 289 23 23 - lcucinotta@ccis.chTERRE E SAPORI DI LOMBARDIALa Regione Lombar<strong>di</strong>a, Unioncamere Lombar<strong>di</strong>a in col<strong>la</strong>borazionecon l’ENIT <strong>di</strong> Zurigo e <strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italianaper <strong>la</strong> Svizzera ha organizzato lo scorso 21 giugno pressoil Marriott Hotel un workshop per un gruppo selezionato <strong>di</strong>importatori svizzeri. Presenti con i loro prodotti le seguentiaziendeCONSORZIO TUTTITALIAFOODwww.tuttitaliafood.it:ANTAARESProduzione <strong>di</strong> specialità tipiche del<strong>la</strong> cucina regionale italianae del mondo, tra cui risotti, paste asciutte, zuppe, minestree creme pronti da cuocere con ingre<strong>di</strong>enti <strong>di</strong>sidratati, confezionatiin busta. Risotti e zuppe pronti, cottura nel microonde,confezionati in vaschette monoporzione. I prodotti sono tuttisenza glutammato monoso<strong>di</strong>co.www.antaares.itAZIENDA AGRICOLA LA GALLINELLAProduzione <strong>di</strong> riso <strong>di</strong> tutte le qualità sia proveniente da agricolturaconvenzionale che da agricoltura biologica. Riso, risotti,gallette e mini gallette, merende e snack, farina <strong>di</strong> mais, olio<strong>di</strong> riso.www.<strong>la</strong>gallinel<strong>la</strong>.euBROCCHETTAProduzione <strong>di</strong> ravioli, gnocchi e tortellini, insa<strong>la</strong>ta russa, merluzzofritto e altre specialità gastronomiche.www.brocchetta.comCANTINA SOCIALE LA VERSAVini spumanti a fermentazione naturale prodotti in Metodo c<strong>la</strong>ssicoe Metodo Martinotti; vini c<strong>la</strong>ssici D.O.C. Oltrepò Pavese,bianchi e rossi; vini frizzanti naturali rossi, rosati e bianchi del<strong>la</strong>Valle Versa; “Le Cresule” grappe <strong>di</strong> monovitigno ottenute dal<strong>la</strong><strong>di</strong>stil<strong>la</strong>zione a vapore esclusivamente dalle proprie vinacce.www.<strong>la</strong>versa.itCOLLIVASONEBiscotti tipici artigianali;Offelle (dolci al burro);dolce Lesa; biscotto integralezucchero <strong>di</strong> canna;linea naturale integralesenza zuccheri. Biscottial ciocco<strong>la</strong>to, biscotti alriso, mais, kamut, limone,farro, Baci <strong>di</strong> Dama, prodottida forno in genere.www.collivasone.itOFFICINA AGRICOLAConserve <strong>di</strong> frutta biologiche, mostarde bio, passate esughi bio.www.offi cina-agrico<strong>la</strong>.comPANIFICIO MATTEOSettore panifi cazione e pasticceria.Produzione <strong>di</strong> prodotti da forno semi<strong>la</strong>vorati surge<strong>la</strong>ti, cru<strong>di</strong>,cotti, parzialmente cotti. I prodotti <strong>di</strong> punta sono: panecrudo, pani speciali farciti parzialmente cotti, focacceria,basi per pizza, torte sa<strong>la</strong>te, sa<strong>la</strong>tini, torte dolci, biscotteria,monoporzioni ecc.www.panifi ciomatteo.comVECCHIO VARZIProduzione <strong>di</strong> Sa<strong>la</strong>me <strong>di</strong> Varzi D.O.P e altre specialità peralta gastronomia.www.vecchiovarzi.itCONSORZIO DI TUTELA DEL SALAME DI VARZITute<strong>la</strong> e valorizzazione del Sa<strong>la</strong>me <strong>di</strong> Varzi DOP.www.consorzio<strong>di</strong>tute<strong>la</strong>delsa<strong>la</strong>me<strong>di</strong>varzi.it<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201093


Contatti CommercialiDAL MERCATO ITALIANOOfferte <strong>di</strong> merci e serviziSistemi per termoidraulicaHold Pipe srlVia Torricelli 28 Z. I.I – 33080 Porcia PNTel. 0039/0434 593935Fax 0039/0434 593930E-mail: info@holdpipe.netwww.holdpipe.netAcqua mineraleMonteforte srlVia Lazzari,110I - 41050 Montese (MO)Tel. 0039 059-980056Fax 0039 059-980057E-mail: info@monteforte.itwww.monteforte.itPiante e vivaiVivai Masetti SabinoVia Bassa del<strong>la</strong> Vergine, 214/CI - 51100 PistoiaTel: 0039/0573/380404Fax 0039/0573/985028E-mail: info@vivaimasettisabino.itwww.vivaimasettisabino.itLavorazione legnoZanuso Legno S.r.l.Via Nobel 18I - 20035 Lissone (MI)Tel: +39 039 482151Fax: +39 039 483468E-mail: info@zanusolegno.comwww.zanusolegno.comPastaPasta Rossini srlVia Via Modena, 340I - 34034 Cassana FETel. 0039/0532824477Fax 0039/0532824476E-mail: export@pastarossini.itwww.pastarossini.itVinoCosta OlmoVia S. Michele 18, VinchioI – 14100 AstiTel. +39 0141 950423Fax +39 0141 950423E-mail: info@costaolmo.comwww.costaolmo.comProdotti da fornoORO.PANC/da San Giuliano-zona P.I.P.I - 85050 Brienza PZTel. 0039/3297113688Fax: 0039/0975381158E-mail:fragranze lucane@gmail.comDetergentiAEB SpaVia V. Arici 104 - S.PoloI - 25134 BRESCIATel. +39.030.23071Fax. +39.030.2307281E-mail: info@aeb-group.comwww.aeb-group.comDispositiviper Me<strong>di</strong>cina EsteticaImpulse TechnologyVia dei Lamponi 8/DI – 40137 BolognaTel: +39.051.6238596E-mail: info@impulsetechnology.itwww. Impulsetechnology.itComponentisticaper mobili e cucineBertoni f.lli sncVia Tagliamento 8I - 37051 Bovolone VRTel. 0039/0457100539Fax 0039/0456908231E-mail: ibertonifratelli@alice.itStampi per materie p<strong>la</strong>sticheGiasini Spavia Bergamo 19I – 24050 GrassobbioTel. 0039/035 525066Fax 0039/035 526764E-mail: giasini@giasini.itwww.giasini.itPastaPasta Julia SpaVia Piemonte sncloc. S. Lucio<strong>la</strong>I - 06038 Spello PGTel. 0039/0742301761Fax 0039/0742304301info@pastajulia.it - www.pastajulia.itProduzionee trasformazione carrubaIlcar SrlPiazza del<strong>la</strong> Repubblica, 31I – 95131 CataniaTel. 0039/0931 858388ilcarsrl@virgilio.itwww.ilcarsrl.itProfumi ed essenzeHerbsar<strong>di</strong>nia srlVia Lungo Saline 27/AI – 09126 CagliariTel. 0039/070383070Fax 0039/01782225689info@herbsar<strong>di</strong>nia.comwww.herbsar<strong>di</strong>nia.comRichieste <strong>di</strong> ricercaagenti-rappresentanti• La <strong>di</strong>tta ArtigianPiada <strong>di</strong> Rimini èuna affermata realtà attiva nel settoredel<strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> pia<strong>di</strong>ne,prodotto tipico romagnolo. Grazieal<strong>la</strong> sua profonda esperienza econoscenza nel<strong>la</strong> produzione artigianaledel<strong>la</strong> pia<strong>di</strong>na romagno<strong>la</strong>,l’azienda ha assunto una posizione<strong>di</strong> leadership nel mercato italianoe fornitore <strong>di</strong> punta del<strong>la</strong> GDO inItalia. ArtigianPiada è al<strong>la</strong> ricerca inSvizzera <strong>di</strong> aziende interessate al<strong>la</strong><strong>di</strong>stribuzione dei propri prodotti siaall’ingrosso che al dettaglio.• La <strong>di</strong>tta Togni <strong>di</strong> Ancona è unaaffermata realtà attiva da oltre 50anni nel settore del<strong>la</strong> produzione<strong>di</strong> vini e spumanti. Grazie al<strong>la</strong> suaprofonda esperienza e conoscenzanel<strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione delle uve,l’azienda ha assunto una posizione<strong>di</strong> leadership nel mercato italianoe soprattutto per ciò che riguardalo spumante è fornitore <strong>di</strong> puntadel<strong>la</strong> GDO in Italia. La <strong>di</strong>tta Togni èal<strong>la</strong> ricerca in Svizzera <strong>di</strong> aziendeinteressate al<strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione deipropri prodotti all’ingrosso con cuiavviare una col<strong>la</strong>borazione <strong>di</strong> lungotermine.• Società Chimica offre gestione inun proprio capannone 400 - 700 m 2deposito solo per merci europee ViaCasilina San Cesareo Roma prezzolegato a volume e movimenti.Per ulteriori informazioni è possibilecontattare <strong>di</strong>rettamente:94<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010


Ing. Corrado CarboniVia A.Gallonio 18I - 00161 RomaTel. +39 0644232172Fax +39 0644290941E-mail: <strong>di</strong>ca.sas@virgilio.it.• Società leader da oltre 30 anninel<strong>la</strong> produzione e commercializzazione<strong>di</strong> apparecchi elettroniciche rispettano totalmentel’igiene e consentono un risparmio<strong>di</strong> acqua fi no all’80%. Il GruppoDMP Electronics desidera oggiarricchire il suo staff commercialeper affrontare nuove sfi de. Uomoo donna che abbia un’esperienzacommerciale <strong>di</strong> minimo 3 anni, età25/40 anni, che sappia comunicarein tedesco, francese e italiano,persona <strong>di</strong>namica, autonoma eperseverante, <strong>di</strong>sponibile a spostamentiin tutto il territorio svizzero.• Ing. Luca Pa<strong>la</strong>, inventore e ricercatorein possesso <strong>di</strong> proprietà industrialee <strong>di</strong> brevetto internazionale“Impianto <strong>di</strong> sfruttamento contemporaneo<strong>di</strong> energia eolica e so<strong>la</strong>recon produzione <strong>di</strong> energia elettricain proprio ricerca soci col<strong>la</strong>boratorie fi nanziatori per acquisto esfruttamento del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> prioritàdel brevetto succitato.Per le richieste <strong>di</strong> cui sopra rivolgersia: <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong>Italiana per <strong>la</strong> Svizzera,Seestr. 123, casel<strong>la</strong> postale,8027 Zurigo,Tel. 044/289 23 23,Fax 044/201 53 57,info@ccis.ch, www.ccis.chDAL MERCATO SVIZZERORicerca <strong>di</strong> merci e serviziFi<strong>la</strong>ti e prodotti tessiliper <strong>la</strong> casaSchlossberg Textil AGTösstalstrasse 15CH – 8488 TurbenthalTel. 0041 52 396 23 37Fax 0041 52 396 22 02info@schlossberg.chwww.schlossberg.chVini dal FranciacortaSociete cooperative d’agricultureRue de <strong>la</strong> Gare 81CH – 1744 ChenensTel. 0041 26 477 90 00Fax 0041 26 477 90 09CravatteGastroModePF 424 – Ottenbergstrasse 35CH – 8049 ZürichTel: +41 44 850 25 87Fax +41 44 850 25 87gastromode@gastromode.chwww.gastromode.chPer ulteriori info rivolgersi al<strong>la</strong>:<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italianaper <strong>la</strong> Svizzera, Seestr. 123,casel<strong>la</strong> postale, 8027 Zurigo,Tel. 044/289 23 23,Fax 044/201 53 57,info@ccis.ch, www.ccis.chOfferte <strong>di</strong> merci e serviziDesign aziendaleKIRCHER DESIGNCORPORATE DESIGN AND MOREHagenholzstrasse 70CH - 8050 ZürichTel.: ++41 432680053Fax: ++41 432680052ck@kircherdesign.comwww.kircherdesign.comTrasporti internazionaliP<strong>la</strong>nzer Transport AGLerzenstrasse 14CH - 8953 DietikonTel: +41 447446222E-mail: bviviani@p<strong>la</strong>nzer.chwww.p<strong>la</strong>nzer.chMateriali e<strong>di</strong>liPA. MA IMPORT – EXPORT GmbHOlsbergerstrasse 6CH - 4310 RheinfeldenTel: +41 61 831 44 59Fax +41 61 831 02 82E-mail: pa.ma@hotmail.comPer ulteriori info rivolgersi al<strong>la</strong>:<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italianaper <strong>la</strong> Svizzera, Seestr. 123,casel<strong>la</strong> postale, 8027 Zurigo,Tel. 044/289 23 23,Fax 044/201 53 57,info@ccis.ch, www.ccis.chTagliando d’abbonamentoNome ............................................................................................Cognome .......................................................................................In<strong>di</strong>rizzo ........................................................................................Tel. .................................... e-mail .............................................Intendo sottoscrivere un abbonamento annuo(11 copie) a La Rivista al costo <strong>di</strong> 60CHF (estero: 50 euro)Data e firma ..................................................................................<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201095


ATTIVITÀ E SERVIZICon i suoi circa 800 Soci <strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per<strong>la</strong> Svizzera, fondata nel 1909, è un‘associazione in<strong>di</strong>pendenteai sensi del Co<strong>di</strong>ce Civile Svizzero. Il suo compito precipuoconsiste nel<strong>la</strong> assistenza alle imprese de<strong>di</strong>te all‘interscambiotra Italia, Svizzera ed il Principato del Liechtenstein. La gammadei suoi servizi, certifi cati ISO 9001, è molto variegata e comprendetra l‘altro:- Ricerche su banche dati <strong>di</strong> produttori, importatori, grossisti,commercianti, agenti/rappresentanti dei seguenti Paesi: Italiae Svizzera- Informazioni riservate su aziende italiane: visure, bi<strong>la</strong>nci, assettisocietari, protesti, bi<strong>la</strong>nci, rapporti commerciali, ecc.(<strong>di</strong>sponibili on-line in giornata)- Segna<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong> potenziali fornitori ed acquirenti- Ricerca e me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> partners commerciali italiani e svizzeri- Organizzazione <strong>di</strong> incontri e workshop tra operatori, conl‘ausilio <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> interpretariato e segretariato- Recupero <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti commerciali, con partico<strong>la</strong>re riguardo al<strong>la</strong>ricerca <strong>di</strong> soluzioni amichevoli e extragiu<strong>di</strong>ziali---------------Recupero dell‘IVA svizzera in favore <strong>di</strong> operatori italiani, nonchédell‘IVA italiana per imprese elveticheConsulenza ed assistenza legale in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto commerciale,societario e fi scaleAssistenza e consulenza in materia doganaleInformazioni statistiche ed import/esportInformazioni fi nanziarie e riservate sul<strong>la</strong> solvibilità <strong>di</strong> impreseitaliane e svizzereRicerca <strong>di</strong> prodotti, marchi <strong>di</strong> fabbricazione e reperimento<strong>di</strong> brevettiAzioni promozionali e <strong>di</strong> <strong>di</strong>rect marketingArbitrato internazionaleInformazioni re<strong>la</strong>tive all‘interscambio, normative riguardantigli inse<strong>di</strong>amenti in Svizzera ed in ItaliaSeminari e manifestazioni su temi specifi ci <strong>di</strong> attualitàTraduzioniViaggi <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>oCertifi cato <strong>di</strong> Italiano Commerciale ri<strong>la</strong>sciato in col<strong>la</strong>borazionecon <strong>la</strong> Società Dante Alighieri <strong>di</strong> RomaSwiss Desk Porti italianiLa CCIS fornisce informazioni su Fiere e Mostre italiane. Rappresentanzauffi ciale <strong>di</strong> Fiera Mi<strong>la</strong>no e <strong>di</strong> VeronaFierePUBBLICAZIONI- La Rivista perio<strong>di</strong>co uffi ciale mensile (11 e<strong>di</strong>zioni all‘anno)- Calendario delle Fiere italiane- Annuario Soci- In<strong>di</strong>catori utili Italia-Svizzera- Agevo<strong>la</strong>zioni speciali per i Soci- Recupero cre<strong>di</strong>ti in Svizzera- Rego<strong>la</strong>mento <strong>di</strong> Arbitrato e <strong>di</strong> Conciliazionedel<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> Arbitrale del<strong>la</strong> CCIS- Compra-ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> beni immobili in Italia- Costituzione <strong>di</strong> società affi liate <strong>di</strong> imprese estere in Italia- Il nuovo <strong>di</strong>ritto societario italiano- Servizi cameraliSeestrasse 123, Casel<strong>la</strong> postale, 8027 ZurigoTel. ++41 44 289 23 23, Fax ++41 44 201 53 57http://www.ccis.ch, e-mail: info@ccis.chIVA-Nr. 326 773Rue du Cendrier 12-14, Casel<strong>la</strong> postale, 1211 Ginevra 1Tel. ++41 22 906 85 95, Fax ++41 22 906 85 99e-mail: infogva@ccis.chIVA-Nr. 326 773RECUPERO IVA ITALIANAIl servizio, offerto a con<strong>di</strong>zionimolto vantaggiose, è rivolto siaalle imprese svizzere che recuperanol’IVA pagata in Italia chealle imprese italiane che recuperanol’IVA pagata in Svizzera.Grazie agli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> reciprocità tra l’Italia e <strong>la</strong> Svizzera, <strong>la</strong>legis<strong>la</strong>zione italiana consente agli impren<strong>di</strong>tori svizzeri <strong>di</strong> ottenereil rimborso dell’IVA italiana. La CCIS:•ä fornisce <strong>la</strong> necessaria documentazione;• äesamina <strong>la</strong> documentazione compi<strong>la</strong>ta;ä recapita l’istanza <strong>di</strong> rimborso in Italia all’Autorità fi scalecompetente;• avvia e control<strong>la</strong> l’iter del<strong>la</strong> Vostra pratica tramite il suouffi cio <strong>di</strong> Pescara;• fornisce assistenza legaleRECUPERO IVA SVIZZERAGrazie agli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> reciprocità tra Italia e Svizzera<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione svizzera consente agli impren<strong>di</strong>tori italianiil rimborso dell’IVA svizzera.La CCIS:• fornisce un servizio <strong>di</strong> informazione e prima consulenza;• <strong>di</strong>venta il Vostro rappresentate fi scale;• esamina <strong>la</strong> completezza del<strong>la</strong> Vostra documentazione;• invia <strong>la</strong> documentazione alle autorità svizzere e segue l’iterdel<strong>la</strong> vostra pratica.Informazioni più dettagliate contattare<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per <strong>la</strong> Svizzera+41 (0)44 289 23 23RICERCA DI PARTNER COMMERCIALI96<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 2010Grazie al<strong>la</strong> propria rete <strong>di</strong> contatti e al<strong>la</strong> conoscenza delle esigenze e dei bisogni del mercatoelvetico e <strong>di</strong> quello italiano, <strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> offre ad imprese sia svizzereche italiane intenzionate ad esportare i propri servizi e prodotti all’estero un’accurataricerca <strong>di</strong> controparti commerciali. Attraverso un’analisi sistematica del mercato obiettivoed identifi cati i partner commerciali ritenuti più idonei per le imprese a <strong>di</strong>ventare affi dabiliinterlocutori nel settore <strong>di</strong> riferimento, viene organizzato un incontro presso le aziendetarget così selezionate permettendo alle imprese italiane o svizzere un rapido ed effi caceingresso sui rispettivi mercati <strong>di</strong> riferimento.Per ulteriori informazioni ed un preventivo sul servizio, potete contattarci al seguente in<strong>di</strong>rizzo mail info@ccis.ch

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