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interrogazione a risposta scritta - RovigoOggi.it

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CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETONONA LEGISLATURAINTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N.INSEDIAMENTO DI UN CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)IN POLESINEPresentata il 3 agosto 2010 dai consiglieri Azzalin,Premesso che:- la stampa locale e nazionale ha riportato che il ministero dell’Interno starebbevalutando l’insediamento di un Centro di identificazione ed espulsione (Cie) inPolesine e che lo stesso t<strong>it</strong>olare del Viminale, Roberto Maroni, ne avrebbe datocomunicazione al presidente della Regione, Luca Zaia, nella recente vis<strong>it</strong>a aVenezia;- i Cie sono di fatto centri di detenzione per immigrati tanto che, come rileva unrapporto di Medici senza frontiere (Msf), ne ricalcano le strutture con “alte muradi cinta, filo spinato e sbarre di ferro vigilate da agenti armati e, all’interno,blocchi alloggiativi rigidamente isolati dal resto della struttura da inferriate ecancelli serrati”;- le condizioni di vivibil<strong>it</strong>à all’interno di queste strutture sono spessoincompatibili con la dign<strong>it</strong>à personale, principalmente per problemi disovraffollamento e inadeguatezza igienico san<strong>it</strong>aria delle strutture, come rilevatonon solo da Msf, ma pure da Amnesty International che, proprio per questo hamosso contestazioni specifiche all’Italia in termini di rispetto dei dir<strong>it</strong>ti umani;- questa s<strong>it</strong>uazione viene denunciata tanto dalle associazioni quanto dai sindacatidei lavoratori di polizia pen<strong>it</strong>enziaria, costretti a condividere con i detenutiqueste condizioni;- queste strutture rappresentano una vera e propria aberrazione giuridica, e sonoincost<strong>it</strong>uzionali, in quanto recludono, anche fino a diciotto mesi, per unasemplice irregolar<strong>it</strong>à amministrativa, divenuta reato di clandestin<strong>it</strong>à con il“pacchetto sicurezza” del Governo Berlusconi, varato nel 2008;


- è stato lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ad affermare, il 19maggio 2009, nel corso di una conferenza stampa all'Aquila alla presenza delpresidente della Commissione europea José Manuel Barroso, che “è moltomeglio esaminare nei luoghi di partenza se gli immigrati possano avere dir<strong>it</strong>tod’asilo. Altrimenti, non vorrei dirlo, ma questi campi di identificazioneassomigliano molto ai campi di concentramento”;- questi luoghi innescano vere e proprie bombe sociali pronte a esplodere, comedimostrano le recentissime rivolte nei Cie di Milano e Gradisca d’Isonzo condisordini e fughe che hanno creato anche non poche preoccupazioni e disagi tra ic<strong>it</strong>tadini, confermando che queste strutture non sono solo indegne di un paesecivile ma, come i c<strong>it</strong>tadini hanno ben chiaro, non portano alcun beneficio intermini di sicurezza, anzi.- l'area dove si vorrebbe realizzare il centro è l'ex base mil<strong>it</strong>are di Zelo, oltre73mila metri quadri di superficie scoperta e 10mila metri quadri di edifici, inventi srutturem che era stata recentemente inser<strong>it</strong>a nell'elenco dei beni demanial<strong>it</strong>rasferibili, con un valore stimato di 2.813.205 euro,Ciò considerato- è molto grave che, se fosse confermata questa volontà, gli enti locali el’amministrazione provinciale non siano stati informati e che, dunque, ancorauna volta si tenti di dribblare la volontà e il parere dei c<strong>it</strong>tadini dei terr<strong>it</strong>oriinteressati aldilà della sbandierata volontà federalista della Lega Nord, di cuisono esponenti di primo piano sia il ministro Maroni, sia il presidente Zaia, cosìcome il sindaco di Verona Flavio Tosi che ha spinto non poco per non averequesta discussa struttura sul terr<strong>it</strong>orio della provincia scaligera;- è inaccettabile che quando iniziano a circolare voci sul fatto che il Governo o laRegione si ricordino del Polesine, sia quasi sempre per cercare di collocarvidall'alto strutture pericolose come l’ipotetica centrale nucleare o come lediscariche di rifiuti tossico-nocivi, o in assoluto inaccettabili come i Ciei sottoscr<strong>it</strong>ti consiglieri regionali interrogano, dunque, la Giunta per sapere:se sia fondata l’ipotesi di insediare un Cie in Polesine e, in caso affermativo, se intendasostenerla e, nell’eventual<strong>it</strong>à, se non si r<strong>it</strong>enga necessario coinvolgere nella discussionesull'opportun<strong>it</strong>à di un tale centro le comun<strong>it</strong>à locali e le loro rappresentanze ist<strong>it</strong>uzionali.

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