<strong>terapia</strong> <strong>elettroconvulsivante</strong>Le linee guida dell’Emilia-Romagna indicano invece:“Le evidenze attualmente disponibili suggeriscono diutilizzare <strong>la</strong> TEC uni<strong>la</strong>terale a un livello elevato distimolo elettrico. Almeno nel<strong>la</strong> depressione maggiore,è chiaro che l’efficacia del<strong>la</strong> TEC uni<strong>la</strong>terale è dipendentedal dosaggio di corrente elettrica rispetto al<strong>la</strong>soglia convulsiva. A dosaggi che sono, re<strong>la</strong>tivamenteal<strong>la</strong> soglia convulsiva, sufficienti (ossia da 2,5 a 5volte su<strong>per</strong>iori al<strong>la</strong> soglia convulsiva, dato il limite dicarica massima di 1000 mCoul, <strong>la</strong> difficoltà <strong>per</strong>ò stanel effettuare una stimo<strong>la</strong>zione uni<strong>la</strong>terale adeguata),<strong>la</strong> TEC uni<strong>la</strong>terale è efficace quanto <strong>la</strong> TEC bi<strong>la</strong>terale.Indipendentemente dal dosaggio, <strong>la</strong> TEC bi<strong>la</strong>teraleconduce a effetti col<strong>la</strong>terali di tipo cognitivo più gravie <strong>per</strong>sistenti. Pertanto, è raccomandato l’impiegodel<strong>la</strong> TEC uni<strong>la</strong>terale a dosaggi da moderatamente amarcatamente al di sopra del<strong>la</strong> soglia convulsiva. Con<strong>la</strong> TEC bi<strong>la</strong>terale, gli elettrodi possono essere posizionatisu entrambi i <strong>la</strong>ti del<strong>la</strong> testa, con il punto centraledi ogni elettrodo approssimativamente un pollice sopra<strong>la</strong> metà di una linea che va dal trago dell’orecchioall’angolo esterno dell’occhio”.Frequenza di trattamentoIl trattamento viene eseguito di rego<strong>la</strong> 2-3 volte al<strong>la</strong>settimana in giorni non consecutivi 136 , pur essendovicomunque differenze regionali: negli Stati Uniti vieneeseguito di norma 3 volte, in Gran Bretagna, inGermania e sempre di più anche in Austria di solito2 volte <strong>la</strong> settimana. Molti autori preferiscono questoapproccio visto che ottengono lo stesso effetto terapeuticocon un tempo di <strong>la</strong>tenza solo leggermente piùlungo ed evitano importanti effetti col<strong>la</strong>terali cognitivi137 . Da un’ampia ricerca risulta che con il trattamentobisettimanale, rispetto a quello trisettimanale,mantenendo lo stesso risultato clinico, <strong>la</strong> memoriavisiva verrebbe meno compromessa, <strong>la</strong> quantità ditrattamenti necessari calerebbe (6,5 rispetto a 8,9 nel<strong>la</strong>TEC eseguita 3 volte <strong>la</strong> settimana) e <strong>la</strong> carica elettricacomplessiva sarebbe minore 138 . Ciò nonostante siconsiglia di aumentare <strong>la</strong> frequenza del trattamentonel caso di urgente richiesta di miglioramento in pazientigravemente amma<strong>la</strong>ti.Durata del trattamentoLa durata del trattamento dipende dal numero di applicazioniche in genere variano da 6 a 12. Il trattamentoè da concludere quando è stato raggiunto un miglioramentosufficiente e 1-2 applicazioni aggiuntive nonprovocano più nessun ulteriore effetto terapeutico.Nel<strong>la</strong> <strong>terapia</strong> del<strong>la</strong> depressione, l’indicazione va riesaminatase dopo 12 trattamenti (bi<strong>la</strong>terali) non si sonoancora manifestati miglioramenti clinici. L’opinionedi aggiungere diversi trattamenti dopo il raggiungimentodel successo clinico “<strong>per</strong> ragioni di sicurezza”è su<strong>per</strong>ata. Tale continuazione non comporta ulteriorivantaggi se paragonata al<strong>la</strong> conclusione rapida del<strong>la</strong><strong>terapia</strong>. Nel<strong>la</strong> quotidianità clinica, i successi terapeuticievidenti si osservano nel più delle volte dopo ilsesto-ottavo trattamento. Gli stati catatonici hanno<strong>la</strong> tendenza a regredire più velocemente, le manie alcontrario necessitano di un trattamento più lungo. Laschizofrenia refrattaria alle terapie con sintomi positivinecessita del più alto numero di trattamenti 16 17 31 33 78 .TEC continuativa e di mantenimentoSecondo l’American Psychological Association(APA), task force 1990 e 2001, il Royal College(1995), Folkerts (1995), Frey (2001), Andrade & Kurinji(2002) e Willeit (2003), un riemergere precocedi sintomi di ma<strong>la</strong>ttia dopo un ciclo efficace di TEC,ricadute frequenti non control<strong>la</strong>bili nel decorso precedentedel<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia, un’intolleranza o una rispostainsufficiente a terapie di mantenimento farmacologiche8 16 17 19 31 139 140 valgono come indicazioni <strong>per</strong> una<strong>terapia</strong> di mantenimento con <strong>la</strong> TEC.Le schizofrenie devono essere trattate a seconda dellostadio di ma<strong>la</strong>ttia almeno <strong>per</strong> 1-5 anni 141 142 .Durata e frequenza del<strong>la</strong> TEC di mantenimento vannoadattate individualmente. Di solito si inizia con intervallisettimanali e nel caso di successo <strong>per</strong>sistentel’intervallo tra i singoli trattamenti viene di<strong>la</strong>zionato“scorrevolmente” di una settimana 37 . Spesso i pazientivengono trattati, in seguito, una volta al mese <strong>per</strong>mezz’anno 62 . Solo nei pazienti accolti nel programmaTEC <strong>per</strong> schizofrenia resistente al<strong>la</strong> <strong>terapia</strong> gli intervallinon devono su<strong>per</strong>are le tre settimane 141 . Nel<strong>la</strong>TEC di mantenimento di lunga durata l’indicazione variesaminata ogni tre mesi e i rischi e benefici vanno rivalutati.Inoltre viene consigliata una documentazione<strong>per</strong>iodica delle capacità mnesiche.Gli elettrodi possono essere posizionati uni<strong>la</strong>teralmentenel<strong>la</strong> <strong>terapia</strong> di mantenimento <strong>per</strong> <strong>la</strong> minimizzazionedegli effetti col<strong>la</strong>terali cognitivi anche nelcaso in cui il miglioramento clinico è stato raggiuntonel<strong>la</strong> fase acuta solo mediante <strong>la</strong> stimo<strong>la</strong>zione bi<strong>la</strong>terale.Sembra <strong>per</strong>ò, che <strong>la</strong> stimo<strong>la</strong>zione bi<strong>la</strong>terale nel<strong>la</strong>fase di mantenimento sia più efficace nei pazientischizofrenici 141 .Una ricerca retrospettiva dimostra che il 93% deipazienti depressi che si sono sottoposti a una combinazionedi trattamento farmacologico e TE, ha evitatole recidive <strong>per</strong> due anni. In paragone soltanto il 52%dei pazienti sottoposti a terapie di mantenimento farmacologichenon soffriva di recidive. Dopo 5 anni <strong>la</strong>differenza col 73% paragonato al 18% era ancora piùevidente 143 . Nel 2001 Sackeim et al. dimostrarono chetra i pazienti che avevano tratto beneficio dal<strong>la</strong> TEC,l’84% subì una ricaduta entro 24 settimane nel<strong>la</strong> fasedi mantenimento se trattati con p<strong>la</strong>cebo, solo il 60%se trattati con l’antidepressivo triciclico nortriptilina eaddirittura soltanto il 39% con <strong>la</strong> combinazione di nortriptilinae litio 144 . Anche se mancano delle ricercheprospettiche sull’efficacia del<strong>la</strong> TEC di mantenimen-513
A. Conca, R. Pycha, G. Giupponi et al.to, le documentazioni di casi e le ricerche retrospettivesuggeriscono che il 10-15% dei depressi sofferenti diricadute sotto profi<strong>la</strong>ssi farmacologica, possono trarrebeneficio dal<strong>la</strong> TEC di mantenimento 78 .Prevenzione e <strong>terapia</strong> dei disturbi cognitiviLa prevenzione migliore è l’ottimizzazione dei parametridi stimo<strong>la</strong>zione e delle cure farmacologicheconcomitanti.Poche ricerche cliniche hanno esaminato sostanzeche riescono a diminuire i disturbi cognitivi emnesici 145 146 , anche se esistono diverse ipotesi suprocessi protettivi. È noto l’aumento del<strong>la</strong> scarica diglutammato nelle regioni cerebrali mediali e prefrontaliin seguito al<strong>la</strong> TEC e <strong>la</strong> loro re<strong>la</strong>zione alle <strong>per</strong>ditemnesiche 147 . L’uso di un antagonista del<strong>la</strong> N-metil-Daspartato(NMDA), <strong>per</strong> esempio del<strong>la</strong> ketamina qualeanestetico al posto dei soliti barbiturici a emivita breve,potrebbe influire in maniera selettiva e protettivasu questo meccanismo.In Tabel<strong>la</strong> V vengono riportati alcuni suggerimenti<strong>per</strong> ottimizzare <strong>la</strong> <strong>terapia</strong>.Quali farmaci possono essere combinati in modorazionale con <strong>la</strong> TEC?TEC e benzodiazepineLe benzodiazepine aumentano <strong>la</strong> soglia convulsiva epossono rendere le convulsioni inefficaci.La somministrazione di benzodiazepine <strong>la</strong> sera precedenteporta a risultati terapeutici peggiori nel<strong>la</strong> TECTab. V. Ottimizzazione del<strong>la</strong> <strong>terapia</strong>. Treatment optimization.Aumento dell’efficaciaImpulsi ultrabrevi rettango<strong>la</strong>riDosaggio del<strong>la</strong> carica individualizzato (tito<strong>la</strong>zione), aumentodel<strong>la</strong> dosePosizionamento bi<strong>la</strong>terale degli elettrodi3 o più volte <strong>la</strong> settimanaAugmentazione del<strong>la</strong> TEC con antipsicotici, antidepressivi,litio, stabilizzatori dell’umoreCambio del narcoticoRiduzione di effetti col<strong>la</strong>terali cognitiviImpulsi rettango<strong>la</strong>ri, durata < 1 msPosizionamento uni<strong>la</strong>terale degli elettrodi (di rego<strong>la</strong> adestra)Dosaggio di stimo<strong>la</strong>zione individualizzato (tito<strong>la</strong>zione)Frequenza di trattamento 2x <strong>la</strong> settimanaRiduzione o sospensione di litio, benzodiazepine, antipsicotici,antidepressivi, stabilizzatori dell’umoreCambio del narcoticouni<strong>la</strong>terale 148 . Perciò si cerca di sospendere le benzodiazepineprima del<strong>la</strong> TEC, correndo <strong>per</strong>ò il rischiodell’insorgenza di eventuali sintomi di astinenza odi ansie forti. Se indispensabile, è consigliabile ilpassaggio a una benzodiazepina a emivita breve ondeevitare l’accumulo e il conseguente effetto anticonvulsivo78 . Anche l’utilizzo di un’antagonista benzodiazepinicocome il flumazenil durante l’anestesia eimmediatamente prima del trattamento è possibile 149 .TEC e antidepressiviNel<strong>la</strong> pratica <strong>la</strong> TEC e gli antidepressivi (AD) vengonospesso combinati. Questa combinazione è tantopoco sostenibile quanto disapprovabile 150 .In una ricerca, pazienti depressi anziani con <strong>terapia</strong>combinata hanno avuto una probabilità di guarigionepiù alta e hanno avuto bisogno di un minor numero ditrattamenti elettroconvulsivi, con durata complessivadi trattamento più breve, rispetto a gruppi di controllosottoposti al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> TEC 151 . Nonostante ciò, vi è unrischio più alto: vi sono stati due casi di decesso su166 pazienti sotto <strong>terapia</strong> combinata con triciclici (entrambii pazienti erano anziani e subirono un infartomiocardio) 152 . La combinazione di TEC e imipraminaè più efficace di TEC e paroxetina che, invece, secondoalcuni autori, previene meglio dell’imipraminapossibili ricadute 153 . La precedente resistenza agliAD diminuisce <strong>la</strong> probabilità di successo del<strong>la</strong> TECsoprattutto <strong>per</strong> quanto riguarda i triciclici e gli inibitoriirreversibili delle monoamino-ossidasi (IMAO)6. Fluoxetina e paroxetina prolungano <strong>la</strong> durata delleconvulsioni 154 155 . Generalmente risulta da ricerchefarmacologiche che tutti gli AD possiedono proprietàproconvulsive.TEC e antipsicoticiDagli anni 60 è documentato che <strong>la</strong> combinazione diTEC e antipsicotici (AP) nel trattamento del<strong>la</strong> schizofreniaagisce più rapidamente e con una probabilità disuccesso più alta che non le rispettive monoterapie.Childers confrontò le monoterapie TEC, flufenazinae clorpromazina e <strong>la</strong> combinazione di clorpromazinae TEC, e constatò un miglioramento del 45% nei pazienticon AP, un 55% nei casi con TEC, e un 80% neicasi con <strong>la</strong> combinazione 32 . Smith et al. paragonarononel 1967 <strong>la</strong> so<strong>la</strong> somministrazione di clorpromazina e<strong>la</strong> combinazione tra clorpromazina e TEC: <strong>la</strong> combinazioneottenne nel <strong>per</strong>iodo di un anno miglioramentie remissioni più rapide e meno ricoveri ripetuti, macausò, in un <strong>per</strong>iodo variabile tra 3 e 6 settimane,più problemi di memoria e orientamento 30 156 . Sikdarnel 1994 ha dimostrato su 30 pazienti maniacali <strong>la</strong>supremazia del<strong>la</strong> combinazione rispetto al solo uso diclorpromazina in termini di rapido miglioramento 22 .La combinazione di AP e TEC diminuisce il rischiodegli effetti col<strong>la</strong>terali motori acuti degli AP, mentrerispetto alle discinesie tardive esistono risultati con-514