11.07.2015 Views

Associazione italiana per la terapia elettroconvulsivante

Associazione italiana per la terapia elettroconvulsivante

Associazione italiana per la terapia elettroconvulsivante

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>terapia</strong> <strong>elettroconvulsivante</strong>control<strong>la</strong>te. Secondo Sackeim l’attacco si espandenel<strong>la</strong> stimo<strong>la</strong>zione bi<strong>la</strong>terale dalle regioni prefrontali,mentre <strong>la</strong> zona d’origine nel<strong>la</strong> stimo<strong>la</strong>zione uni<strong>la</strong>teralesarebbe <strong>la</strong> regione del<strong>la</strong> fessura ro<strong>la</strong>ndica dotatadel<strong>la</strong> soglia convulsiva più bassa. In ambito clinico <strong>la</strong>crisi si manifesta in primo luogo tonica (eccitazione)<strong>per</strong> poi passare a un processo tonico-clonico, La faseclonica (inibizione) conclude l’attacco. Il ri<strong>la</strong>ssamentomusco<strong>la</strong>re durante <strong>la</strong> TEC impedisce le scarichemusco<strong>la</strong>ri tipiche e fase dipendente. Quest’alternarsitra eccitazione e inibizione è anche visibile nell’EEG.Nel<strong>la</strong> fase di eccitazione si aprono i canali nei dendritiapicali. Il forte afflusso di Na+ e Ca++ corrispondenell’EEG agli spikes negativi. Nel<strong>la</strong> fase di inibizioneinvece il neurone viene i<strong>per</strong>po<strong>la</strong>rizzato tramite <strong>la</strong>forte <strong>per</strong>meazione dei ioni K+ e Cl- nel soma. Questoprocesso genera gli slow waves nell’EEG. Dalpunto di vista del<strong>la</strong> durata, <strong>la</strong> convulsione indotta èsostanzialmente autolimitata. La durata dell’attacco,l’attività degli spikes e degli slow waves, <strong>la</strong> loro sincronizzazione,<strong>la</strong> loro espansione e <strong>la</strong> loro ampiezzafanno comprendere se l’intensità di stimo<strong>la</strong>zione haoltrepassato <strong>la</strong> soglia convulsiva e se può avere uneffetto terapeutico 66 121 .Quali aspetti legali sono da considerare?La TEC, come ogni trattamento, viene eseguita inpazienti capaci di acconsentire, e solo dopo <strong>la</strong> loro accuratainformazione su indicazioni, rischi e benefici,procedimenti clinici e con il loro consenso documentato.La raccomandazione e l’attuazione del<strong>la</strong> TECnon creano problemi legali quando un paziente capacedi acconsentire approva il trattamento. La capacità diacconsentire è data quando l’interessato, nonostante ilsuo disturbo psichiatrico, possiede o conserva <strong>la</strong> consapevolezzadel senso e delle conseguenze del trattamentoe del<strong>la</strong> sua situazione patologica, e quando hauna riconosciuta capacità di decisione intelligibile,aderente al<strong>la</strong> realtà, ragionevole e adeguata 177 . LaTEC in Italia è considerata un trattamento curativo.Nel caso di pazienti incapaci di acconsentire è soggettaad autorizzazione del tribunale di sorveglianza.Fa eccezione l’indicazione vitale del<strong>la</strong> TEC, ad esempionel caso di catatonia <strong>per</strong>niciosa <strong>la</strong> quale vienerego<strong>la</strong>ta dall’articolo 54 del codice penale, stato dinecessità (in caso di rischio di morte o danni gravi <strong>per</strong>interessati o terzi ogni specialista è tenuto ad attuaretutte le misure a disposizione sua <strong>per</strong> salvare le vite oevitare i danni).Nel<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>re ministeriale del 14 febbraio 1999emanata dall’allora ministro del<strong>la</strong> Sanità Rosi Bindisi legge: “Rispetto all’epoca in cui fu inventata eproposta <strong>la</strong> TEC (1938), oggi tutta <strong>la</strong> letteratura chene propone l’utilizzazione è concorde nel ritenereche si debba praticare in situazioni cliniche ben circoscrittee secondo protocolli specifici, mirati al<strong>la</strong>massima tute<strong>la</strong> del paziente, con anestesia generalee miori<strong>la</strong>ssamento, <strong>per</strong> evitare complicanze di ordinemuscolo-scheletriche” 178 . La stessa circo<strong>la</strong>re riportale forti evidenze s<strong>per</strong>imentali control<strong>la</strong>te che fannodel<strong>la</strong> TEC un’opzione terapeutica <strong>per</strong> pazienti affettida episodio depressivo grave con sintomi psicotici erallentamento psicomotorio nel caso di intolleranza oresistenza alle cure farmacologiche o nei casi in cuil’uso degli psicofarmaci è controindicato. La circo<strong>la</strong>recita altre 3 indicazioni di evidenza scientifica più limitataquali l’episodio maniacale resistente al<strong>la</strong> <strong>terapia</strong>farmacologia, <strong>la</strong> sindrome maligna da neurolettici e <strong>la</strong>catatonia maligna, e sconsiglia l’uso del<strong>la</strong> TEC al difuori di tali indicazioni. Inoltre descrive dei procedimentie degli standard <strong>per</strong> l’applicazione che fungonoda fondamenta <strong>per</strong> queste linee guida.Osservazioni riassuntiveLa TEC è una <strong>terapia</strong> scientificamente e clinicamenteben accertata <strong>per</strong> episodi depressivi gravi ed è, secondoi dati attuali, di centrale importanza nel trattamentodelle depressioni resistenti alle terapie. L’efficaciadel<strong>la</strong> TEC nel<strong>la</strong> schizofrenia resistente alle terapie, neidisturbi schizoaffettivi e maniacali è ben documentata.Nonostante ciò, <strong>la</strong> TEC gioca un ruolo tendenzialmentesubordinato nei trattamenti di queste patologie anchea causa del<strong>la</strong> più bassa frequenza di resistenza alleterapie farmacologiche e viene quindi attuata quasiesclusivamente come potenziamento del trattamento.Nel<strong>la</strong> catatonia <strong>per</strong>niciosa invece, <strong>la</strong> TEC può essereconsiderata vitale. Nel considerare l’indicazione, vannovalutate, oltre all’acuzie e al<strong>la</strong> gravità del disturbo,anche il desiderio del paziente di sottoporsi al<strong>la</strong> TECe le es<strong>per</strong>ienze precedenti rispetto al decorso morboso,al<strong>la</strong> risposta terapeutica e al<strong>la</strong> TEC stessa.La TEC ha effetti col<strong>la</strong>terali reversibili. I disturbimnesici non sono rari e possono <strong>per</strong>durare temporaneamenteanche dopo <strong>la</strong> fine del trattamento. La tecnicadi stimo<strong>la</strong>zione, <strong>la</strong> sua continua ottimizzazionedurante un ciclo di TEC e <strong>la</strong> sospensione di farmaciche possono influire sul<strong>la</strong> capacità di memoria sfavorevolmente,riducono l’incidenza e l’entità dei disturbimnesici comunque sempre reversibili. Proprioin questo contesto è da menzionare l’alto profilo disicurezza del<strong>la</strong> TEC. Secondo le conoscenze attuali, <strong>la</strong>TEC non provoca nessun danno alle strutture cerebrali.Anche ricerche funzionali non sono indicative <strong>per</strong>disturbi duraturi. Vengono calco<strong>la</strong>te e attuate caricheelettriche che non danneggiano il cervello.Considerato che <strong>la</strong> TEC oggi avviene con l’assistenzadi un anestesista e con il monitoraggio delle funzionivitali, non esistono controindicazioni assolute <strong>per</strong>questa <strong>terapia</strong>. Età infantile o molto avanzata, cardiostimo<strong>la</strong>tori,gravidanza, osteoporosi o g<strong>la</strong>ucoma nonconsistono delle controindicazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> TEC.Sono da considerare comunque controindicazionire<strong>la</strong>tive le patologie cardiovasco<strong>la</strong>ri e respiratoriee danni cerebrali precedenti che vanno sottoposte a517

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!