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Orticolturasicuridi esseresicuriCAMPAGNA REGIONALE SULLA SICUREZZAPER UNA MIGLIORE QUALITA’ DEL LAVORO


Orticolturasicuridi esseresicuriCAMPAGNA REGIONALE SULLA SICUREZZAPER UNA MIGLIORE QUALITA’ DEL LAVOROSi ringrazia per lacollaborazione fornita:Aldo CamisassiPaolo CavalloPierluigi CavazzinRenato DelmastroLorenzo ModonuttoGabriele MotturaVittorio NasorriDanilo Rabino


SommarioPag. 2 PremessaPag. 5 La diffusione delle orticolePag. 7 La concimazionePag. 12 Le lavorazioni del terrenoPag. 20 Il diserbo e la sterilizzazione del terrenoPag. 26 Semina e trapiantoPag. 32 Irrigazione e fertirrigazionePag. 34 Trattamenti con presidi sanitariPag. 42 La raccoltaPag. 47 Albero cardanicoPag. 50 Movimentazione manuale dei carichiPag. 52 Dispositivi di protezione individualePag. 55 Il rischio elettricoSimbologiaQuesto simbolo è utilizzato perrimandare alle schede specificheriportate in calceQuesto simbolo è utilizzatoper rimandare alle macchinegià trattateQuesto simbolo è utilizzato perrimandare alle relative operazionicolturaliQuesto simbolo è utilizzatoper indicare i suggerimentiQuesto simbolo è utilizzato per ricordare l’obbligo di leggeresempre il Manuale di Uso e Manutenzione della macchinaprima del suo impiego1


PremessaLe aziende ad indirizzo orticolo costituiscono una realtà del tutto particolareall’interno del mondo agricolo, in quanto l’equilibrio tra l’attività umana e l’ambientenaturale risulta spesso compromesso. Ciò è attribuibile alle seguenti cause:• i diversi cicli colturali si succedono in modo rapido nell’arco dell’anno;• è spesso necessario un maggiore impiego di mezzi tecnici e chimici rispettoalle colture estensive;• le tecniche agricole adottate modificano in maniera radicale il sistema suoloacqua-aria;• esiste una certa tendenza alla specializzazione colturale dettata da esigenzedi mercato;• le specie e le cultivar utilizzate provengono da selezioni genetiche e sonoquindi molto differenti dalle popolazioni originarie, o da altre aree;• la compresenza di allevamenti zootecnici è rarissima.Un altro elemento di massima importanza è rappresentato dalla sproporzionetra la biomassa asportata durante la raccolta e quella che è possibile restituiretramite il reintegro e/o compostaggio dei residui colturali, sempre limitato a causadell’utilizzo commerciale di gran parte della coltura.2


Un razionale programma di gestione agronomica, basato sul massimo rispettodella situazione pedoclimatica e sulle tecniche preventive, si dovrebbe realizzareattraverso un’adeguata rotazione, con specie idonee alla zona in cui si opera;inoltre, rotazioni almeno triennali consentirebbero un efficace contenimento dialcuni patogeni fungini (Sclerotinia, Rhizoctonia, Fusarium spp.) e di batteri. Unacorretta sistemazione agraria può garantire un ottimale sgrondo delle acque eimpedire la formazione di zone in cui il ristagno può creare condizioni favorevoliallo sviluppo di patogeni fungini nel terreno. La pratica del sovescio, attuata infunzione del periodo e del tipo di coltura, può svolgere un’importante azione diequilibrio sia sulla struttura del suolo sia sull’apporto di elementi nutritivi.L’orticoltore deve tenere presente che agisce in un ecosistema preesistente che,anche se più o meno modificato dalla messa a coltura e dall’introduzione dinuovi sistemi strutturali, continua a funzionare secondo lo schema determinatoda tutti gli aspetti pedoclimatici specifici dell’area di coltivazione.Il ciclo di produzione delle piante orticole, sia in pieno campo che sotto serra, inlinea generale, può essere schematizzato nei punti sotto elencati:• concimazione;• lavorazione del terreno;• sterilizzazione e diserbo;• semina e trapianto;• irrigazione e fertirrigazione;• trattamenti con presidi sanitari;• raccolta del prodotto.3


In questo quaderno si prendono in considerazione i principali pericoli connessiallo svolgimento dei lavori inerenti la produzione delle piante ortive per usoalimentare e in parte anche i pericoli relativi a fabbricati o pertinenze dell’aziendaagricola. Non sono presi in esame i rischi “generali” che non siano da riferireall’esclusiva attività considerata.Questo quaderno non ha la pretesa di insegnare agli operatori del settore comeeseguire le varie fasi dell’attività agricola, ma vuole dare indicazioni su una seriedi accorgimenti da adottare per rendere le diverse operazioni più sicure; pertantoper ogni fase precedentemente elencata si individueranno:• operazione da svolgere;• macchina e/o attrezzi utilizzati;• rischi possibili;• procedure ed accorgimenti da adottare per evitare infortuni.4


La diffusione delleorticoleLe coltivazioni orticole in Italia ricoprono una superficie complessiva di circa530.000 ettari, suddivisa in maniera molto eterogenea su circa 40 specie. Adeccezione del pomodoro (123.000 ettari), della patata (80.000 ettari), del carciofo(49.000 ettari), del fagiolo fresco, del cavolfiore, del finocchio, della lattuga e delmelone (22-24.000 ettari ognuna), tutte le altre specie orticole sono coltivateciascuna solo su alcune migliaia di ettari.Nel 2000 le specie orticole sono state coltivate in Italia da oltre 300.000 aziendeattive con una produzione che ha superato i 17,2 milioni di tonnellate di ortaggifreschi e da industria, comprese le patate.ProduzioniSuperficiecoltivata(ettari)Produzioneraccolta(tonnellate)Produzione media(tonnellate/ettaro)Ortaggi inpieno campoOrtaggi inserra480.157 13.860.000 2333.500 1.286.579 38Patate 81.793 2.108.000 26La situazione produttiva in Italia nel 2000 (Fonte: www.regione.emilia-romagna.it)La meccanizzazione in <strong>orticoltura</strong>, in questi ultimi anni, ha assunto un ruolofondamentale in quanto la complessità del settore, caratterizzato da un’elevataintensificazione produttiva in aziende spesso di ridotte dimensioni, ha spinto icostruttori di macchine a soddisfare le specifiche richieste dei produttori, deiconfezionatori e di coloro che immettono il prodotto sul mercato.5


La concimazioneTale pratica comprende i vari interventi diretti ad integrare opportunamente lenaturali dotazioni del terreno per mezzo della somministrazione di fertilizzantiorganici (letame) oppure inorganici o minerali.Concimazione organicaPer la distribuzione del letame all’interno delle serre-tunnel vengono utilizzati carrispandiletame di ridotte dimensioni. La distribuzione di letame, a seconda delleesigenze, viene effettuata ogni uno o due anni. Preferibilmente viene utilizzatoletame maturo, nel quale minore è la presenza di semi di specie infestanti.LETAME-LIQUAMERISCHI1 Contaminazione personalecon microrganismi patogeni2 Contaminazione ambientaleSOLUZIONI1 Vaccinazione antitetanicaobbligatoria (contattare ilmedico per altre eventualivaccinazioni)- Adottare scrupolose misureigieniche personali (utilizzo diidonei indumenti tenuti separatida abiti civili, lavaggi con idoneimezzi detergenti disinfettanti)- Utilizzare dispositividi protezione individualequali guanti, calzature, tute emascherine- Non assumere cibi o bevandedurante le lavorazioni2 Adozione di misure cheriducano la caduta e lapropagazione accidentale deiprodotti- Per l’uso e la distribuzione delliquame rispettare le relativenorme regionaliLetamaia7


SPANDILETAMERISCHI1 Contatto alberocardanico2 Schiacciamento arti superiori3 Trascinamento e lesioni conl’organo spanditore4 Impigliamento arti negliorgani rotanti5 Lancio di materiale6 Ribaltamento durante ilrimessaggio7 Manutenzione e puliziaSOLUZIONI1 Albero cardanico protetto- Non utilizzare capi di vestiarioche possano restare impigliati2 Proteggere i rotori durante iltrasporto con griglie3 Regolazione dei deflettori amacchina ferma e sostituzionedegli stessi quando usurati4 I carter protettivi di catenee ruote dentate non devonoessere rimossi, se non per lamanutenzione5 Mantenere le distanze di<strong>sicurezza</strong>6 Inserire freno o cunei diblocco prima di scollegare lamacchina dalla trattrice7 Operare solo a macchina ferma- Rispettare scrupolosamentele indicazioni riportate nelmanuale d’uso e manutenzione8Carro spandiletameConcimazione mineraleLa concimazione è fondamentale per un buon risultato delle colture. Esistonodue tipi di concimazione: prima della semina (concimazione di fondo) e con lacoltura in atto (concimazione di copertura). È fondamentale identificare il tipo diconcimazione che si intende effettuare per poter trarre la massima efficacia dalleformulazioni dei fertilizzanti.Le caratteristiche fisiche del concime possono far variare, anche notevolmente,oltre alla quantità distribuita, anche l’ampiezza di spandimento; quindi, a secondadei modelli di spandiconcime, devono essere diverse le regolazioni e la taraturain funzione del tipo di concime (granulare, cristallino, polverulento o farinoso).Si ricorda, inoltre, l’importanza di procedere alla concimazione prestando lamassima attenzione alle sovrapposizioni tra i passaggi, onde evitare che vi sianozone non trattate o trattate due volte.


Richiedere informazioni sulle prestazioni degli spandiconcime, in mododa avere precise garanzie sulla distribuzione e indicazioni sul corretto impiego diqueste macchine.Trattamenti con presidi sanitariCONCIMAZIONE MINERALERISCHI1 Ustioni e intossicazioni2 Esposizione ai preparatichimici3 Inquinamento ambientaleSOLUZIONI1 Leggere attentamentele istruzioni riportate sulleconfezioni- Utilizzare mezzi diprotezione individuale (es.guanti, tuta, mascherina), serichiesti dalla pericolosità delprodotto2 Richiedere schede ditossicità3 Non eccedere nelle dosiProdotto granulare9


SPANDICONCIMEPORTATO CENTRIFUGORISCHI1 Contatto alberocardanico2 Contatto con il rimescolatoreall’interno della tramoggia3 Lancio di materiale4 Perdita di stabilità e ribaltamentodurante il rimessaggio5 Manutenzione e puliziaSOLUZIONI1 Albero cardanico protetto- Non utilizzare capi di vestiarioche possano restare impigliati2 Verificare che la tramoggiasia protetta con rete metallicafissa, con maglie di dimensioniadeguate3 Mantenere le distanze di<strong>sicurezza</strong>- Verificare che la parte verso latrattrice sia protetta con cartermetallico, che non deve essererimosso4 Scollegare lo spandiconcimeportato su superfici di lavoro pianeggiantie in zone di lavoro libere5 Operare solo a macchina ferma- Rispettare scrupolosamente leindicazioni riportate nel manualed’uso e manutenzioneCARICO MANUALE DELMATERIALERISCHI1 Movimentazione carichi10Carico del materialeCarico manuale del materialeSpandiconcime portato centrifugo


Carico del materiale con sollevatoreIn caso di carico sospeso e oscillante per portate superiori a 200 Kg è obbligatoriala denuncia all’ISPESL.2 Apertura sacco3 Inalazione polveriSOLUZIONI1 Utilizzare, se possibile, sacchidi peso inferiore a 30 kg- La movimentazione disacchi di peso pari a 30 kg vaeseguita da due o più addetti2 Attenzione all’uso di coltelli:indossare guanti3 Utilizzare mezzi diprotezione individuale(mascherina antipolvere)CARICO DELMATERIALE CONSOLLEVATORERISCHI1 Caduta del carico2 Perdita di stabilità della trattrice3 ManutenzioneSOLUZIONI1 Non sostare sotto il caricosollevato2 Operare con trattrice in piano,non superando la portata ammessa.Dove necessario, installare uncontrappeso seguendo le istruzionifornite dal costruttore3 Eseguirla periodicamentesecondo le indicazionicontenute nel Manuale d’Uso eManutenzione11


TRATTRICERISCHI1 Contatto e impigliamento conla presa di potenza2 Contatto e impigliamentocon il ventilatore e le cinghie ditrasmissione3 Caduta dai mezzi di accesso4 Perdita di stabilità della trattrice5 Ribaltamento6 Impianto idraulico7 Contatto e ustioni con lesuperfici calde8 ElettrocuzioniSOLUZIONI1 Il codolino di trasmissione deveessere ricoperto da uno scudo diprotezione (master shield)- Quando non utilizzata, lapresa di potenza deve esserecoperta con un riparo terminale2 Proteggere con griglie di maglieadeguate per impedire il raggiungimentodegli organi in movimento3 I gradini e le pedane devonoessere dotati di una superficieantisdrucciolevole- Devono essere presenti manigliee/o corrimano, al fine di garantiresempre tre punti di presa4 Evitare di collegare all’attaccodel sollevatore posteriore macchinetroppo pesanti in relazionealla massa della trattrice- Verificare la capacità di sollevamentoe la stabilità della trattricemediante la formula ed12Le lavorazioni delterrenoFra le operazioni necessarie per l’impianto di una nuova coltivazione, l’accuratapreparazione del letto di semina risulta di fondamentale importanza.La maggior parte delle sementi orticole hanno dimensioni ridotte e pertantorichiedono un notevole grado di amminutamento del terreno per garantire,attraverso l’adesione del suolo umido al seme, un’uniforme germinazione dellostesso. D’altro canto, le limitate riserve nutritive presenti nei semi consentono uninterramento di soli 1-2 cm, ottenibile unicamente con un corretto livellamentodella superficie del terreno.Zd0,2 TTisMM s ≤ 0,2 T i + Z (d + i)M ≤ 0,3 Ti = interasse ruote trattriced = distanza dell’asse anterioredalle zavorres = sbalzo dall’asse posterioredella macchina operatriceT = massa della trattrice +operatore (75 kg)Z = massa della zavorraM = massa della macchinaoperatriceLe lavorazioni del terreno contribuiscono a mantenere equilibrato l’agroecosistema,in modo da renderlo il più adatto possibile a ospitare la coltura checosì può accrescersi al meglio. Data l’esigenza di effettuare più cicli colturalidurante l’anno, gli interventi meccanici sono spesso numerosi e, se effettuati inmodo irrazionale, possono diventare causa di destrutturazione del suolo e diimpoverimento del contenuto di sostanza organica.


La lavorazione principale del terreno viene fatta con attrezzature che nonconsentono la costituzione della suola di lavorazione. Si utilizzano fresatricirotative, vangatrici, erpici rotativi, ecc. Tali macchine possono essere accoppiatecon rulli pareggiatori posteriori in grado di comprimere e rendere perfettamentepiano il terreno.Trattrice ribaltataPer l’effettuazione di operazioni colturali nelle quali la trattrice agricola nonpuò operare a causa della limitata superficie (serre, tunnel, vivai), vengonoutilizzate macchine con ridotte dimensioni d’ingombro quali motozappatrici emotocoltivatori. Le prime hanno gli organi lavoratori costituiti da zappette rotative,mentre alle seconde possono venire applicati, tramite la presa di potenza, diversiattrezzi che permettono di compiere svariate operazioni colturali.Nelle colture in pieno campo, prima delle lavorazioni di affinamento del terreno,viene effettuata un’aratura a una profondità compresa tra i 25-35 cm, utilizzandoaratri polivomere.eventualmente applicare allatrattrice zavorre anteriori- Le barre del sollevatoredevono essere dotate di sistemidi bloccaggio laterale perimpedire lo sbilanciamento delcarico causato da movimentiorizzontali delle barre stesse5 Dotare la trattrice di telaioantiribaltamento o cabina o arcodi <strong>sicurezza</strong>, obbligatorio siaper trattrici gommate che pertrattrici cingolate- Utilizzare idonei sistemi di trattenuta(es.: cinture di <strong>sicurezza</strong>)6 In caso di ferimento dafluidi in pressione e/o dicontaminazione su ferite apertecontattare un medico- Verificare lo stato d’usura dei tubi- Nelle zone di lavoro dell’operatore,dotare i tubi idraulici, nonprotetti dalla struttura della macchina,di una guaina antiscoppio- Dotare le prese olio dellatrattrice di un codice diriconoscimento (colori, numeri,ecc.) per evitare il pericolo diinversione delle connessioni7 Proteggere con griglie o retimetalliche le parti della macchinache in fase di lavoro raggiungonotemperature elevate8 La batteria deve essere dotatadi isolatore elettrico almeno sulpolo positivo per evitare pericolidi corto circuito- I cavi e le spine elettrichedevono essere fissati allatrattrice13


Aratro polivomereARATRO POLIVOMERERISCHI1 Urti contro ostacoli fissi2 Contatto con gli organilavoratori3 Accoppiamento alla trattrice4 Stabilità5 RimessaggioSOLUZIONI1 Cautela nelle manovre2 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore della trattrice, inseritoil freno di stazionamento everificato la stabilità- Mantenere le distanze di<strong>sicurezza</strong>3 Utilizzare, se presente, ilsistema di aggancio rapido- Operare con cautela ponendoattenzione a spostamentiimprovvisi- Utilizzare guanti di protezione4 Verificare la stabilitàdella trattrice utilizzando, senecessario, apposite zavorre- Mai far stazionare la trattricecon l’aratro sollevato5 Collocare l’aratro su una basesolida inserendo, se necessario,i piedi stabilizzatori15


MOTOZAPPATRICE eMOTOCOLTIVATORERISCHI1 Caduta dell’operatore perscivolamento2 Contatto con gli organilavoratori3 Contatto con il tubo di scarico4 Manutenzione5 Vibrazioni al conducente6 Ribaltamento-investimentoSOLUZIONI1 Utilizzare la macchina aduna velocità che garantisca lanecessaria <strong>sicurezza</strong> in relazionealla conformazione del terreno eagli spazi di manovra2 Mantenersi a distanzadi <strong>sicurezza</strong> dal fronte diavanzamento della macchina- Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Non manomettere leprotezioni e i dispositivi di<strong>sicurezza</strong> (motor-stop)- Utilizzare calzatureantinfortunistica3 Mantenersi a distanza di<strong>sicurezza</strong>- Non toccarlo quando lamacchina è in funzione4 Eseguirla solo a macchinaspenta, seguendo le indicazionicontenute nel Manuale d’Uso eManutenzione16MotozappatriceMotocoltivatore


Uno degli aspetti fondamentali nella lavorazione del terreno per le coltivazioniorticole da trapianto è rappresentata dalle macchine aiuolatrici-baulatrici. Talimacchine possono essere impiegate sia in serra sia in pieno campo e sonoin grado, in una sola passata, di eseguire contemporaneamente più operazionicolturali. Oltre alla formazione di una o più prode, per permettere la successivairrigazione per scorrimento, le macchine consentono di interrare e stratificarein profondità i residui della coltivazione precedente, di stendere il film plasticopacciamante e di deporre sul terreno i tubi per l’irrigazione a goccia.Aiuolatrice-baulatriceLa presenza di pietre e sassi nei terreni coltivati costituisce spesso un ostacoloall’attività agricola, limitandone in particolare le scelte colturali e la meccanizzazione.Una volta stabilita l’effettiva necessità di un intervento di spietramento, è opportunoprocedere a un stima della quantità, della pezzatura e della natura delle pietrepresenti nel terreno, in modo da individuare il metodo di spietramento migliore epotersi così orientare tra i vari tipi di macchine presenti sul mercato.A seconda del tipo di terreno si possono impiegare macchine interrasassi, che5 Le vibrazioni prodottedal motore e dal sistema ditrasmissione si trasmettono,attraverso l’impugnatura dellestegole, sul sistema manobracciodel conducente:interrompere ad intervalli illavoro6 Attenzione costanteAIUOLATRICI-BAULATRICIRISCHI1 Contatto con l’alberocardanico2 Emissione di polveri3 Contatto con gli organilavoratoriSOLUZIONI1 Albero cardanico protetto,non utilizzare capi di vestiarioche possano restare impigliati2 Utilizzare una trattricedotata di cabina chiusa esistema filtrante sulla ventilazioneo utilizzare dispositivi diprotezione individuale (es. mascherinaantipolvere)3 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore della trattrice, inseritoil freno di stazionamento everificato la stabilità- Verificare la presenza el’integrità delle protezioni17


MACCHINEINTERRASASSIRISCHI1 Contatto con l’alberocardanico2 Emissione di polveri3 Contatto con gli organilavoratoriSOLUZIONI1 Albero cardanico protetto,non utilizzare capi di vestiarioche possano restare impigliati2 Utilizzare una trattricedotata di cabina chiusa esistema filtrante sulla ventilazioneo utilizzare dispositivi diprotezione individuale (es. mascherinaantipolvere)3 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore della trattrice, inseritoil freno di stazionamento everificato la stabilità- Verificare la presenza el’integrità delle protezioniMACCHINESARCHIATRICIRISCHI1 Emissione di polveri2 Contatto con gli organilavoratori18consentono l’interramento dei sassi presenti in superficie ad una profonditàcompresa tra i 10 e i 20 cm, ricoprendoli con uno strato di terra fine. Nelle aziendeorto-floro-vivaistiche tali attrezzature sono particolarmente utilizzate, in quanto leoperazioni colturali successive all’interramento dei sassi si limitano agli strati piùsuperficiali del terreno.Macchina interrasassiAttraverso le operazioni meccaniche è possibile modificare il contenutodi acqua nel terreno, sia nel caso in cui scarseggi sia nel caso in cui si verifichi unristagno. A questo proposito va ricordato che la sarchiatura, rimescolando solo unsottile strato di terreno, ha l’effetto di limitare l’evaporazione dell’acqua in quantointerrompe la capillarità superficiale. Essa, per l’effetto sul contenuto idrico delterreno, diventa una pratica utile nelle colture spesso condotte in asciutta, quali ilpomodoro, il fagiolino, la fava, l’aglio.Inoltre, con la ripuntatura è possibile aumentare la capacità del terreno di trattenerel’acqua piovana evitando, allo stesso tempo, di ricorrere all’aratura profonda chefavorisce, specie se effettuata nei periodi più caldi, un’eccessiva evaporazionedell’acqua contenuta nel suolo.


SOLUZIONI1 Utilizzare una trattricedotata di cabina chiusa e sistemafiltrante sulla ventilazione outilizzare dispositivi di protezioneindividuale (es. mascherinaantipolvere)2 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore della trattrice, inseritoil freno di stazionamento everificato la stabilitàRipuntatoreMacchina sarchiatriceMACCHINERIPUNTATRICIRISCHI1 Emissione polveri2 Urti contro ostacoli fissi3 Accoppiamento alla trattrice4 RimessaggioSOLUZIONI1 Utilizzare una trattricedotata di cabina chiusa e sistemafiltrante sulla ventilazione outilizzare dispositivi di protezioneindividuale (es. mascherinaantipolvere)2 Cautela nelle manovre3 Verificare il funzionamento4 Mai far stazionare la trattricecon la macchina operatricesollevata- Assicurare la macchina su unabase solida19


IRRORATRICE A BARRARISCHI1 Contatto alberocardanico2 Chiusura/apertura barreirroratrici3 Azionamento accidentale deicomandi manuali4 Contaminazioni5 Filtri6 Impianto idraulico7 Regolazione della pressione8 Tubi9 Otturazione ugelli10 Manutenzione11 Perdita di stabilità12 Ribaltamento durante ilrimessaggioSOLUZIONI1 Albero cardanico protetto,non utilizzare capi di vestiarioche possano restare impigliati2 Verificare che non ci sianopersone o animali nelle vicinanze- Rispettare le distanze di<strong>sicurezza</strong>3 Dotare le leve di comando diuna adeguata protezione control’azionamento accidentaledelle leve stesse, prestarecostantemente attenzione4 Il coperchio del serbatoio deveessere solidale alla macchina20Il diserbo e lasterilizzazione del terrenoLe colture orticole sono, in generale, poco competitive nei confronti delle erbeinfestanti per la loro densità d’investimento tendenzialmente bassa e per la lentacrescita iniziale. Inoltre, il ciclo colturale è spesso breve e gli avvicendamenticolturali, in rapida successione, comportano problemi tecnici nell’impiego deglierbicidi, con persistenze troppo prolungate e una scarsa selettività verso lecolture in successione. La commercializzazione di molte colture orticole allostato fresco riduce o esclude l’impiego di parecchi prodotti chimici, soprattutto inpost-emergenza e post-trapianto.Per queste ragioni sarebbe auspicabile che le tradizionali tecniche didiserbo con prodotti chimici fossero integrate con i mezzi di controllo fisici omeccanici. Per utilizzare queste tecniche alternative è determinante conoscerei meccanismi che regolano emergenza e sviluppo delle piante infestanti, alloscopo di ottimizzare le strategie di lotta integrata.Irroratrice a barra


La distribuzione in serra di prodotti disseccanti e/o sterilizzanti avviene,generalmente, utilizzando l’impianto di irrigazione fisso già presente in azienda.Durante il trattamento e per il periodo di persistenza del prodotto, la serra vienemantenuta chiusa e impedito l’accesso.La distribuzione in pieno campo avviene utilizzando barre irroratrici.Il prodotto più utilizzato per la sterilizzazione del terreno è il bromuro di metile.Tale fumigante viene impiegato soprattutto contro la proliferazione dei patogenifungini e contro i nematodi. Data l’elevata tossicità del prodotto, per la distribuzioneci si avvale di ditte specializzate.L’utilizzo del bromuro di metile sarà presto proibito a seguito del protocollo diMontreal ma il suo impiego è ormai da anni sotto accusa, sia per motivi di ordinetossicologico sia per motivi di ordine igienico-sanitario. Da molto tempo la ricercascientifica sta puntando, non senza difficoltà, alla sviluppo di nuovi metodi dilotta, che siano validi dal punto di vista tecnico e rispettosi dell’ambiente e dellasalute degli operatori.Diverse sono le tecniche e le soluzioni che sono state messe a punto e tra questericordiamo: la solarizzazione, il pirodiserbo, l’uso di piante biocide, l’utilizzo dinuove selezioni resistenti ai diversi patogeni, la biofumigazione, la lotta biologica,macchine innovative per la disinfezione/disinfestazione del terreno.La solarizzazione sfrutta l’energia solare mediante la copertura del terreno conun film plastico durante il periodo estivo per innalzare la temperatura del terrenofino a raggiungere soglie termiche letali per molti agenti presenti nel suolo. Lasolarizzazione risulta, inoltre, efficace nel controllo delle erbe infestanti grazieall’azione devitalizzante delle alte temperature nei confronti dei semi.In alcuni casi, è possibile combinare la solarizzazione con l’uso di sostanzechimiche alternative al bromuro di metile, che possono essere distribuite nel terreno- Le guarnizioni devono essereintegre, se necessario sostituirle- La valvola di scarico deveessere azionabile senza toccareil prodotto- Le barre di irrorazione devonotrovarsi ad almeno 1 m al disotto del sedile della trattrice5 Rispettare gli intervalli dipulizia e sostituzione riportati nelManuale d’Uso e Manutenzione6 Non utilizzare i tubi comeappiglio- In caso di ferimento dafluidi in pressione e/o dicontaminazione su ferite aperte,contattare un medico7 Manometro ben visibile dalposto di guida- Presenza della valvoladi massima pressione edell’indicatore di livello8 Verificare l’integrità, senecessario sostituirli9 Valvole e ugelli vanno puliticon mezzi idonei (spilli): non bisognamai soffiare al loro interno10 Eventuali interventi sullamacchina vanno eseguiti soloa trattrice spenta e dopo averscaricato la pressione- Lavaggio della macchina dopoil trattamento11 Utilizzare trattricicorrettamente dimensionate12 Utilizzare adeguati supportiquali piedi di appoggio e cuneidi blocco21


MACCHINE PER LASTERILIZZAZIONE DELTERRENO MEDIANTE VAPORERISCHI1 Urti contro ostacoli fissi2 Accoppiamento alla trattrice3 Contatto con sostanzecorrosive e con superfici calde4 Contatto con gli organilavoratoriSOLUZIONI1 Cautela nelle manovre2 Verificare il funzionamento3 Utilizzare mezzi diprotezione individuale (guanti inneoprene o in lattice naturale)4 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore e inserito il freno distazionamento- Verificare la presenza el’integrità delle protezionie amplificare quindi, gli effetti benefici. Il maggior vantaggio che la combinazionedella solarizzazione con le sostanze alternative al bromuro di metile permettedi raggiungere è legato all’impiego del film plastico di pacciamatura. Tale film,infatti, oltre a garantire il riscaldamento del terreno, permette di ridurre il rilascio inatmosfera delle sostanze fumiganti utilizzate.L’unica vera alternativa all’impiego dei fumiganti e della solarizzazione èrappresentata dall’impiego del vapore. Questa tecnica è stata ben studiata elargamente applicata in passato, ma gli elevati costi di produzione e distribuzionedel vapore, confrontati con quelli della fumigazione con bromuro di metile, nehanno ridotto progressivamente l’uso. Sono oggi disponibili macchine operatricitrainate o semoventi capaci di disinfettare e disinfestare il suolo utilizzandovapore e particolari sostanze, a basso impatto ambientale e compatibili con lecoltivazioni successive, in grado di reagire esotermicamente con il vapore stesso,rilasciando una quantità addizionale di energia termica.La reazione con sviluppo del calore può avere diversi effetti positivi nel rendereefficace la disinfezione del terreno, in quanto consente di raggiungere temperaturepiù elevate rispetto all’impiego del solo vapore, prolungando la durata delriscaldamento, e ha un effetto diretto su parassiti e semi di specie infestanti.22Macchine per la sterilizzazione del terreno


Oltre all’impiego del vapore, altra tecnica diretta contro le infestanti è rappresentatadal pirodiserbo, che sfrutta l’azione del fuoco prodotto da generatori. Tale tecnicasta acquisendo crescenti consensi da parte degli orticoltori, poiché permettela lotta alle infestanti con metodi fisici, particolarmente graditi da coloro cheapplicano la produzione integrata o quella biologica.Macchine per il pirodiserboLa pacciamatura consiste, invece, nel ricoprimento della superficie interessatadalla coltura (di solito con film plastici neri), impedendo il passaggio della luce equindi l’emergenza delle piantine indesiderate.La pacciamatura del terreno è una pratica indispensabile quando in serra sonocoltivate specie da trapianto come pomodori, peperoni, melanzane, meloni,angurie ed insalate. La pacciamatura si esegue per ridurre l’evapotraspirazionedal terreno, con grossi benefici per la coltivazione in quanto impedisce o riduce lacompetizione delle erbe infestanti, e anche per anticipare la produzione. Oltre alfilm plastico possono essere utilizzati film pacciamanti ecologici a base di carta,cellulosa o film biodegradabili, impiegabili anche nelle coltivazioni biologiche.MACCHINE PER ILPIRODISERBORISCHI1 Incendio2 Urti contro ostacoli fissi3 Accoppiamento alla trattrice4 Contatto con superfici calde5 Contatto con gli organilavoratoriSOLUZIONI1 Verificare le valvole di<strong>sicurezza</strong> e l’integrità delletubazioni2 Cautela nelle manovre3 Verificare il funzionamento4 Utilizzare mezzi diprotezione individuale(guanti in neoprene o in latticenaturale)5 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore della trattrice, inseritoil freno di stazionamento everificato la stabilità- Verificare la presenza el’integrità delle protezioni23


La macchina pacciamatrice è ancora più conveniente se può essereabbinata a una macchina trapiantatrice, in modo da effettuare in un’unicasoluzione le due operazioni colturali.Accanto a questi mezzi diretti di contenimento delle infestanti, si ricorre aimezzi agronomici indiretti, con lo scopo di regolare le emergenze delle infestantinei tempi e nelle modalità vantaggiosi per la loro devitalizzazione e per aumentarela competitività della coltura in atto.La scelta della varietà e della specie, l’epoca di semina e la densità delle piantepossono avere una notevole influenza sui rapporti competitivi tra la coltura e leinfestanti associate.Un’adeguata rotazione, l’utilizzo del trapianto (quando praticabile), le concimazionie le irrigazioni localizzate, la tecnica della falsa semina sono tutti mezzi indirettidi controllo delle infestanti che, se effettuati con gli interventi precedentementeesposti in modo tempestivo, complementare e sinergico, possono garantire, neltempo, un efficace contenimento della flora infestante.Saranno quindi le infestanti presenti, le condizioni del terreno e delle colture,le condizioni climatiche, la redditività delle colture, le attrezzature disponibili aconsigliare la scelta migliore e l’opportuna combinazione dei mezzi da impiegare,compreso quello chimico.Colture fuori suoloLa necessità di trovare soluzioni alternative all’impiego del bromuro di metile percontenere i patogeni presenti nel suolo e la garanzia di una maggiore redditivitàe produttività della coltura, grazie alle migliori rese unitarie, hanno spinto moltiorticoltori e floricoltori a intraprendere la strada delle colture senza suolo.24


In Italia, i sistemi con l’impiego di substrati sono nella tonalità a ciclo aperto, inquanto di più facile gestione. In sostanza, ad ogni intervento di irrigazione vienesomministrata alle piante una soluzione di nuova preparazione. Nella maggiorparte dei casi vengono impiegati dosatori proporzionali o pompe dosatrici acontrollo volumetrico.25


SEMINATRICI DIPRECISIONERISCHI1 Contatto con l’alberocardanico2 Emissione polveri3 Contatto con gli organilavoratoriSOLUZIONI1 Albero cardanico protetto,non utilizzare capi di vestiarioche possano restare impigliati2 Utilizzare una trattricedotata di cabina chiusae sistema filtrante sulla ventilazioneo utilizzare dispositivi diprotezione individuale (es. mascherinaantipolvere)3 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Rispettare le distanze di<strong>sicurezza</strong>- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore della trattrice, inseritoil freno di stazionamento everificato la stabilità- Verificare la presenza el’integrità delle protezioniSemina e trapiantoSeminaIn genere, la semina diretta in pieno campo viene effettuata per gli ortaggi arapido accrescimento, per quelli che non sopportano il trapianto e per le speciela cui parte edule è rappresentata dalla radice fittonante (carota, rapa). La semina,oltre che direttamente in pieno campo, può essere effettuata in semenzaio suridotte superfici per far pregermogliare i semi, o in contenitori per la produzionedi piantine destinate al trapianto.Caratteristiche comuni delle macchine seminatrici utilizzate per la semina inpieno campo o sotto serra sono la modularità, la polivalenza e la precisione. Sonomacchine in grado svolgere in una solo passaggio diverse operazioni colturali,quali la prima rullatura, la semina e la seconda rullatura per coprire il seme, inmodo da ridurre notevolmente i tempi di lavorazione. Inoltre, esiste la possibilitàdi adattare le macchine alla semina di precisione (lattuga, radicchio, ravanello,carota, spinacio, valeriana, ecc.) oppure alla semina a fila continua (colture dataglio come insalatina, rucola coltivata, rucola selvatica, ecc.).Oggi la possibilità di avere seminatrici, facilmente adattabili alle diverse esigenze oapplicabili su motocoltivatori per le semine in serra, ha risolto all’orticoltoremolti problemi relativi all’omogeneità di semina e alla profondità del seme, punticritici del sistema.Nel caso in cui si debba seminare su terreni sciolti e sabbiosi, si possonoutilizzare seminatrici equipaggiate con un sistema di avanzamento su rulli perimpedire la creazione del solco lasciato dalle ruote.26


Seminatrice di precisioneMOTOSEMINATRICIRISCHI1 Vibrazioni2 Rumore3 Ustioni, causate dal tubo discarico4 Contatto con gli organilavoratori5 RimessaggioSOLUZIONI1 Utilizzare motocoltivatoridotati di dispositivi antivibrazioni2 Utilizzare dispositivi diprotezione individuale(cuffie antirumore)3 Verificare lo schermo rigido diprotezione4 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Rispettare le distanze di<strong>sicurezza</strong>- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore e verificato la stabilità- Non manomettere leprotezioni e i dispositivi di<strong>sicurezza</strong> (motor-stop)5 Assicurare la macchina suuna base solida verificando lasua stabilitàMotoseminatrice27


MACCHINASTENDISABBIARISCHI1 Contatto con l’alberocardanico2 Emissione di polveri3 Contatto con gli organilavoratoriSOLUZIONI1 Albero cardanico protetto,non utilizzare capi di vestiarioche possano restare impigliati2 Utilizzare una trattricedotata di cabina chiusae sistema filtrante sullaventilazione o utilizzaredispositivi di protezioneindividuale (es. mascherinaantipolvere)3 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore della trattrice, inseritoil freno di stazionamento everificato la stabilità- Verificare la presenza el’integrità delle protezioni28La stesura di pochi millimetri di sabbia sopra il letto di semina è una tecnicaadottata per agevolare la raccolta e la qualità del prodotto (come ad esempio perla valeriana, che esige il taglio a livello del colletto) nel caso si voglia procederealla successiva raccolta meccanica.Macchina stendisabbiaTrapiantoÈ una tecnica in continua evoluzione che in alcune regioni ha fatto registrare uncostante aumento delle superfici trapiantate rispetto a quelle destinate alla seminadiretta. Vengono messe a dimora, secondo una densità colturale predeterminata eregolare, piantine provenienti direttamente dal semenzaio (piantine a radice nuda)oppure allevate in vasetti o in contenitori alveolati (piantine con pane di terra).L’esigenza di ridurre al minimo i costi e i tempi del trapianto ha spinto i costruttoridi macchine a studiare il problema dell’automatizzazione del trapianto. Anchein questo caso, l’avvento di sistemi elettronici capaci di regolare la distanzadi trapianto e ridurre in modo sostanziale le fallanze induce a pensare che in


tempi brevissimi i produttori avranno a disposizione macchine trapiantatriciaffidabili e completamente automatizzate. Molte macchine sono in grado disvolgere, contemporaneamente al trapianto, anche la stesura dell’ala gocciolante,la pacciamatura del terreno per ridurre la presenza di infestanti e una primairrigazione di soccorso.Il trapianto non è certamente un’operazione colturale semplice, poiché le serre,per le loro dimensioni, non agevolano l’impiego di attrezzature meccaniche, chein genere sono di dimensioni rilevanti. In questi ultimi anni sempre di più si tendea costruire macchine che riducono al minimo l’impiego della manodopera.Una semplice classificazione suddivide le trapiantatrici in agevolatrici, meccaniche,semiautomatiche e automatiche. Attualmente la maggioranza delle macchinesono semiautomatiche e in grado di coadiuvare l’operatore nel porre a dimorapiante allevate in alveoli e in cubetti di varie dimensioni a seconda della specie.MACCHINETRAPIANTATRICIRISCHI1 Contatto con gli organilavoratori2 Manutenzione e puliziaSOLUZIONI1 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Rispettare le distanze di<strong>sicurezza</strong>- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore della trattrice, inseritoil freno di stazionamento everificato la stabilità- Verificare la presenza el’integrità delle protezioni- Non utilizzare capi di vestiarioche possano restare impigliati2 Rispettare scrupolosamentele indicazioni riportate nelmanuale d’uso e manutenzioneMacchina trapiantatrice29


LINEE DI SEMINARISCHI1 Contatto con gli organilavoratori2 Manutenzione e pulizia3 ElettrocuzioniSOLUZIONI1 Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Rispettare le distanze di<strong>sicurezza</strong>- Eseguire interventi sullamacchina solo scollegandosidalla corrente elettrica- Verificare la presenza el’integrità delle protezioni- Utilizzare mezzi diprotezione individuale2 Rispettare scrupolosamentele indicazioni riportate nelmanuale d’uso e manutenzione3 Verificare il collegamento aterra e il coordinamento con leprotezioni elettricheLa semina in contenitoriLa produzione delle piantine destinate al trapianto in vasetti o in contenitori è unatecnica che si va sempre più affermando in <strong>orticoltura</strong>.Al momento del trapianto le radici delle piantine sono avvolte dal pane diterra; ciò consente un’esecuzione più facile e veloce (soprattutto se avvienemeccanicamente), evita il fenomeno della crisi di trapianto, riduce i rischi didisseccamento e di lesioni alle radici e inoltre, rispetto alla semina diretta, lepiantine occupano il campo per minor tempo.I principali contenitori impiegati in <strong>orticoltura</strong> per la produzione di piantine daallevare in serra o in vivaio sono: vasetti di carta, dischi, cilindri o vasetti di torba,contenitori alveolati, cubetti di terriccio.30Linea di semina


Le linee di semina permettono di eseguire automaticamente tutte le operazioninecessarie per la semina su contenitori, in modo da provvedere allo sviluppodelle piantine che verranno successivamente messe a dimora con l’ausiliodi macchine trapiantatrici . Le operazioni svolte da questa tipologia dimacchine possono essere così schematizzate:• riempimento e pressatura della torba o del terriccio nei contenitori;• pulizia dei contenitori riempiti ed effettuazione dell’impronta;• semina e ricoprimento con vermiculite (o simili);• bagnatura dei contenitori;• accatastamento dei contenitori.31


Irrigazione efertirrigazioneTra gli impianti di irrigazione sotto serra, i più semplici e più utilizzati sonogeneralmente composti da impianti fissi a barre pensili. L’impianto può funzionaremanualmente oppure in automatico con l’utilizzo di elettrovalvole e centraline dicomando.Impianto di irrigazione fi sso32Il metodo irriguo localizzato “a goccia” è quello che senza dubbio possiede lecaratteristiche più appropriate, in quanto consente una migliore efficienza didistribuzione ed un sostanziale risparmio di acqua. Esso permette l’arrivo diacqua sul terreno attraverso ugelli distributori inseriti in tubazioni, a loro voltasistemate sulla superficie del suolo. Gli ugelli possono essere costituiti dagocciolatori, spruzzatori o da semplici fori sulle manichette. La sistemazione deitubi può avvenire contemporaneamente alla stesura del telo pacciamante e/o


della baulatura del terreno.Il sistema di irrigazione ad alapiovana è un impianto che puòessere utilizzato per le colture dipieno campo e i vivai e consent<strong>eu</strong>n’ottima uniformità di distribuzione.Impianto di irrigazione a gocciaFertirrigazioneIl cuore della serra è la centrale idrica che, oltre a regolare e controllare le quantitàdi acqua irrigua, deve essere in grado di distribuire soluzioni nutritive in qualità equantità controllate ed idonee alle necessità colturali.Il sistema è composto da serbatoi di contenimento delle soluzioni nutritive,impianti di pressurizzazione con contalitri e sistemi di filtraggio continuo. Tutti icomandi, dalla selezione dei serbatoi al controllo della conducibilità e pH, sonoeffettuati mediante computer e sistemi automatizzati.Impianto per fertirrigazione33


Trattamenti conpresidi sanitariClassificazione dei prodotti fitosanitariI prodotti fitosanitari sono stati suddivisi in classi di tossicità in base all’impattoche possono avere nei confronti sia dell’uomo sia dell’ambiente.Sulle etichette dei prodotti in commercio sono riportati il simbolo e l’indicazionedi pericolosità del preparato, le frasi relative ai rischi specifici e l’indicazione deiconsigli di prudenza.34Indicazione di pericoloMolto tossico (T+)ex I classeTossico (T)ex I classeNocivo (Xn)ex II classeIrritante (Xi)ex III o IV classeNon classifi catoex III o IV classeTabella dizioni e simboli classi tossicologicheSimboloManipolarecon prudenzaFrasi indicanti la naturadei rischi specifi ciAltamente tossico perinalazioneAltamente tossico acontatto con la pelleAltamente tossico peringestioneTossico per inalazioneTossico a contatto con lapelleTossico per ingestioneNocivo per inalazioneNocivo a contatto con lapelleNocivo per ingestioneIrritante per gli occhiIrritante per le vierespiratorieIrritante per la pelle


Indicazione di pericoloSimboloFrasi indicanti la naturadei rischi specifi ciMolto corrosivo (C+)Corrosivo (C)Provoca gravi ustioniProvoca ustioniFacilmente infi ammabile(F o F+)Facilmente infi ammabileAltamente infi ammabileGas liquefatto altamenteinfi ammabileA contatto con l’acqualibera gas facilmenteinfi ammabiliEsplosivo (E)Pericolo di esplosionese mescolato consostanze comburentiTabella dizioni e simboli indicanti particolari pericoli ritrovabili in etichettaNorme di acquisto dei prodotti fitosanitari• Utilizzare solo prodotti antiparassitari e diserbanti autorizzati all’impiego eregistrati presso il Ministero della Sanità.• Acquisire il patentino per i prodotti di ex-classe I (presidi sanitari classificati“molto tossici e tossici”) e per quelli di ex-classe II (presidi sanitari classificati“nocivi”), con validità 5 anni.35


• Esaminare preventivamente le schede di <strong>sicurezza</strong> consegnate al momentodell’acquisto.• Tenere aggiornati i registri di carico e scarico rifiuti tossici e nocivi.• Disporre di un locale di deposito isolato e chiuso, dotato di estintore e cassettadel pronto soccorso.• Verificare l’integrità delle confezioni.• Acquistare i prodotti solo da rivenditori autorizzati.• Non abbandonare incustoditi i contenitori.• Nel caso si impieghino sacchetti idrosolubili ricordare di non toccarli mai conguanti/mani bagnate e di introdurre nella botte solo il numero necessario disacchetti chiusi.• L’uso di prodotti in sacchetti idrosolubili limita l’esposizione al rischio chimicodell’operatore.Prodotti idrosolubili - Utilizzo36


Norme per il trasporto e lo stoccaggio dei prodottifitosanitariTrasporto e stoccaggio dei prodotti• Durante il trasporto evitare promiscuità con passeggeri e derrate alimentari.• Non collocare i contenitori in prossimità di oggetti taglienti o acuminati.• Accatastare correttamente i contenitori (in basso i più pesanti o quelli contenentiliquidi), anche al fine di evidenziare subito eventuali perdite.• Non caricare mai le confezioni capovolte.• Nel caso di grave contaminazione ambientale comunicare l’accaduto all’AgenziaRegionale Protezione Ambientale (ARPA) di competenza.• Il locale di deposito non deve avere collegamenti diretti con la fognatura.• Nel caso di impiego di sacchetti idrosolubili, qualora non si utilizzassero tuttirichiudere bene la confezione.Norme per la preparazione delle miscele• Leggere attentamente le istruzioni per l’uso, il dosaggio, il campo di impiego eil numero massimo di trattamenti consentiti.• Prendere atto delle nozioni di uso, prevenzione e pronto soccorso.• Effettuare le miscelazioni in ambiente aperto.• Per la miscelazione utilizzare contenitori dedicati unicamente a tale scopo.• Non preparare le miscele in presenza di vento.• Utilizzare mezzi di protezione individuale adeguati (sono importanti soprattuttoi guanti, dato che il 90% dell’esposizione totale riguarda le mani).37


Leggere le etichette prima di effettuare il trattamento• Ultimata l’operazione di preparazione delle miscele, lavarsi accuratamente conacqua e sapone.• Verificare la scadenza dei filtri delle maschere e, se necessario, sostituirli.• Calcolare correttamente le quantità di prodotto da preparare, per evitare inutilisprechi e contaminazioni ambientali.• Non superare i livelli di riempimento della cisterna per evitare versamentiaccidentali.• Chiudere accuratamente le confezioni prima di riporle.• Lasciare i prodotti nelle loro confezioni originali.• Prima della miscelazione, controllare la compatibilità reciproca dei prodotti.• Non far eseguire la miscelazione (anche come aiutanti) da minori di 16 anni, semaschi, e di 18 se femmine, nonché a gestanti e sino al 7º mese dopo il parto.38Norme per la corretta distribuzione• La distribuzione dei prodotti classificati “Molto tossici, Tossici e Nocivi” deveessere effettuata solo da operatori muniti di patentino.


• Devono essere rispettate le distanze di <strong>sicurezza</strong> (l’irrorazione deve esseresospesa a 10 m dai corsi d’acqua e a 200 m dai pozzi di acqua potabile).È necessario attenersi a quanto disposto dai regolamenti comunali e/oprovinciali.• I trattamenti devono essere effettuati utilizzando trattrici con cabina stagnae aria condizionata i cui filtri siano correttamente verificati; oppure, avendo adisposizione una trattrice non cabinata, occorre indossare tute e cappucciimpermeabili o caschi protettivi.• Deve essere sempre disponibile una tanica di acqua per lavaggi in caso dicontaminazione.• Non irrorare in presenza di vento o in caso di pioggia.• Il personale addetto ai trattamenti fitosanitari deve sottoporsi a visite medicheobbligatorie preventive e periodiche.• Dopo il trattamento, provvedere al lavaggio degli indumenti e dell’operatorecon acqua e sapone.Norme di corretto smaltimento delle confezioni esaurite• I contenitori dei fitofarmaci vuoti, classificati come “rifiuti speciali pericolosi”,non possono essere raccolti dal servizio pubblico, ma devono essere conferitia ditte specializzate perché siano lavorati in impianti adatti al trattamento deirifiuti pericolosi.• Riempire la confezione esaurita con acqua, chiuderla ermeticamente,scuoterla per circa 15 secondi e versare l’acqua di risciacquo nel serbatoiodell’attrezzatura da utilizzare.• Nel caso di impiego di sacchetti idrosolubili, il contenitore non viene mai adiretto contatto con il prodotto e pertanto lo smaltimento della confezionevuota non richiede particolari accorgimenti.39


ATOMIZZATORISPALLEGGIATIRISCHI1 Ergonomia2 Movimentazione carichi3 Combustione: uso zolfo4 Contaminazioni personali:inalazione polveriSOLUZIONI1 Scegliere atomizzatori conspallacci regolabili e schienaleimbottito2 Attenzione: nel sollevamentoappoggiare la macchina ad unpiano rialzato3 Miscelare allo zolfo polveredi calce, in percentuale di circa10%4 Utilizzare mezzi diprotezione individualeLe attrezzature impiegate per la distribuzione dei prodotti chimici possono esseremacchine irroratrici o atomizzatori spalleggiati.Atomizzatore spalleggiato40


Protezione dell’operatoreIl personale addetto ai trattamenti fitosanitari deve sottoporsi a visite medicheobbligatorie preventive e periodiche.Protezione dell’operatoreIn caso di avvelenamento, seguire le indicazioni riportate in etichetta e nelleschede di <strong>sicurezza</strong>, non tentare cure empiriche, ma ricorrere immediatamenteal pronto soccorso o a un medico mostrando l’etichetta del prodotto o la schedadi <strong>sicurezza</strong>.PROTEZIONE OPERATORERISCHI1 Intossicazioni acute, subacutee croniche- Irritazioni oculari, cutanee erespiratorie- Effetti irreversibili sulla salute- Riduzione della fertilità2 Danni al feto e ai bambini inallattamentoSOLUZIONI1 Utilizzare idonee tute duranteil trattamento- Utilizzare idoneidispositivi di protezioneindividuale- In caso di uso di trattriciutilizzare mezzi con cabineprotettive- Durante i trattamenti non bere,non mangiare e non fumare- Interrompere il lavoro, adintervalli regolari, per nonsudare troppo, avere affannoe favorire l’assorbimento disostanze tossiche2 Astensione dalle operazionidi trattamento per le donne ingravidanza e in allattamento finoal 7º mese dopo il parto41


La raccoltaLe specie orticole che si possono raccogliere meccanicamente sono molte eproprio a seconda della coltivazione la meccanizzazione si sta diversificando.Sono disponibili macchine utilizzabili in serra per la raccolta degli ortaggi dafoglia e di valeriana, spinacio, piante aromatiche confezionate anche in mazzo,fagiolini, e macchine per l’ausilio nella raccolta di asparagi e fragole. Le macchineattualmente disponibili sono equipaggiate con sistemi di taglio a sega-nastro, alama o a dischi rotanti.Anche per la raccolta delle insalate o delle indivie in cespo sono possibilisoluzioni in grado di raccogliere contemporaneamente più file con sistema ditaglio rotante e flottante, seguendo perfettamente il livello del terreno. Il prodotto,dopo essere stato tagliato all’altezza prestabilita, viene portato delicatamente,con nastri trasportatori, al piano di cernita, dove gli operatori effettuano la puliziae l’incassettamento.42Raccoglitrice insalata


Raccoglitrice valerianaAlcune specie orticole, invece, non possono essere raccolte meccanicamentepoiché l’operazione deve essere svolta esclusivamente a mano. È il casodella fragola e dell’asparago. Per queste specie possono essere utilizzateconvenientemente macchine agevolatrici, che aiutano l’operatore e rendono illavoro più veloce e meno gravoso, con un risparmio di manodopera che in certicasi può superare il 50-60%. In pratica, è stato agevolato il trasporto dell’operatore,che avanza su un telaio equipaggiato con un motore diesel, o meglio elettrico,più silenzioso e meno inquinante, soprattutto se impiegato all’interno di una serra.È importante ricordare che la serra è un ambiente condizionato, quindi chiuso:pertanto è necessario dare la precedenza a macchine capaci di garantire ilminimo disagio per l’operatore: preferibili sono, quindi, le macchine azionate damotori elettrici.43


Nel caso venga effettuata la raccolta a mano, per ridurre gli sforzi dovuti allacontinua permanenza in una posizione chinata e scomoda, è disponibile undispositivo che permette di lavorare inginocchiati senza fatica e mantenendosempre una posizione ergonomica.Dispositivo per il miglioramento dell’ergonomiaRaccoglitrici del pomodoroIl pomodoro da industria è una di quelle colture che non sarebbero più coltivatese non si fosse risolto il problema della raccolta meccanica. Vengono impiegatesemplici macchine agevolatrici o raccoglitrici meccaniche vere e proprie.Le macchine agevolatrici provvedono al taglio della pianta, mentre il distacco èeffettuato manualmente con scuotimento della pianta. Le raccoglitrici meccanichepossono essere di tipo trainato o semovente. Le prime risultano indubbiamentepiù economiche, più leggere e in linea di massima si possono ritenere convenientisu superfici non superiori a una ventina di ettari, e quindi nelle aziende condotteda piccoli produttori. Le raccoglitrici semoventi si prestano invece meglio persuperfici aziendali maggiori.44


RACCOGLITRICE PERPOMODORIRISCHI1 Contatto con l’alberocardanico2 Emissione di polveri3 Contatto con gli organilavoratoriSOLUZIONI1 Albero cardanico protetto,non utilizzare capi di vestiarioche possano restare impigliatiRaccoglitrice per pomodori trainata2 Utilizzare una trattricedotata di cabina chiusa e sistemafiltrante sulla ventilazione outilizzare dispositivi di protezioneindividuale (es. mascherina antipolvere)3 Non permettere ad altre personedi operare in zona pericolosa- Non eseguire interventi sullamacchina prima di aver spentoil motore della trattrice, inseritoil freno di stazionamento everificato la stabilitàELEVATORE IDRAULICORISCHI1 Impianto idraulico2 Regolazione ed inclinazioneelevatore3 Caduta carichi sospesi4 Comandi5 Cesoiamento e pizzicamento6 Capacità di sollevamento estabilità a riposo45


7 Manutenzione e puliziaSOLUZIONI1 Non utilizzare i tubi comeappiglio- In caso di ferimento dafluidi in pressione e/o dicontaminazione su feriteaperte contattare un medico- Verificare lo stato d’usuradei tubi- Proteggere i tubi conguaine antiscoppio2 Verificare la presenzadella valvola di blocco e/oparacadute sul cilindro di alzata3 Non sostare sotto il caricosollevato- Non permettere ad altrepersone di operare in zonapericolosa- Rispettare le distanze di<strong>sicurezza</strong>4 Le leve devono esserein posizione sicura edergonomicamente comoda edevono essere protette control’azionamento accidentale- Simboli di azionamento chiari5 Verificare l’idoneità el’integrità delle protezioni6 Verificare la stabilità dellatrattrice e della macchinaquando scollegata7 Operare solo a macchinaferma con il motore dellatrattrice spento e il freno distazionamento inserito46Movimentazione cassoni o bancali porta-cassetteElevatore idraulico


Albero cardanicoL’albero cardanico è un organo di trasmissione meccanica, che trasmettepotenza dalla trattrice alla macchina operatrice attraverso un moto rotatorio, convelocità di rotazione solitamente pari a 540, 750 e 1000 giri al minuto. Si tratta diun dispositivo molto pericoloso, causa di numerosi incidenti con infortuni gravi,sovente mortali. Per questo motivo gli alberi cardanici sono dotati di una serie diaccorgimenti per diminuirne la pericolosità.Se l’albero cardanico è stato acquistato nuovo dopo il 1˚ gennaio 1995, deveessere corredato di libretto di uso e manutenzione in italiano, di decalcomanie di<strong>sicurezza</strong> e deve riportare la marcatura CE, che comprova il rispetto delle normevigenti. È importante constatare la presenza delle decalcomanie, comprenderne ilsignificato e adoperarsi affinché esse non vengano danneggiate e/o asportate.ALBERO CARDANICORISCHI1 Prese scanalate2 Nottolini di bloccaggio3 Crociere e giunti omocinetici4 Dispositivo di <strong>sicurezza</strong>contro i sovraccarichi5 Tubi telescopici6 Cuffie di protezione7 Catenelle8 Cuscinetti9 Rotazione e scorrimento10 Supporto per l’alberocardanico a riposoSOLUZIONI1 Devono essere mantenute inbuone condizioni, ben ingrassatee non devono essere usurate(slabbrate e deformate) o arrugginite2 Devono risultare azionabilicon facilità, ben ingrassati- In caso di grippaggio nonsbloccarli impiegando utensiliquali martello o mazzuolo, mautilizzare liquidi sbloccanti3 Devono risultare integri, nonarrugginiti- Sottoporli a costantelubrificazione4 Accertarsi che siafunzionante- Se il dispositivo è un bulloneper rottura a taglio, sostituirlocon ricambi originali e nonmontare assolutamente chiodi,perni o bulloni di resistenzameccanica sconosciuta47


5 Utilizzare tubi di lunghezzacorretta, con sovrapposizioneminima pari a un terzo della lorolunghezza quando l’albero cardanicoè alla massima estensione econ luce libera di almeno 10 cmquando l’albero è nella posizionedi minima estensione- Ingrassarli periodicamente- Verificare che siano esentida ammaccature, deformazionio bave che ne limitino loscorrimento- Non utilizzare i tubi comepunto di appoggio per la salitao la discesa dalla macchina6 Devono essere quelle originariamentepreviste dal costruttore- Verificarne l’integrità- Cambiamenti di colore,comparsa di screpolature,crepe o forature indicano che laprotezione ha perso o ridotto lesue caratteristiche di <strong>sicurezza</strong>ed è necessario sostituirla conaltra originale7 Collegare le catenelle aparti fisse della trattrice o dellamacchina operatrice per evitarela rotazione delle protezioni- Non utilizzarle per scopiimpropri8 Verificare l’integrità- Ingrassarli periodicamente9 Eseguire l’ingrassaggiosecondo quanto indicato nelmanuale di uso e manutenzione10 Appoggiare l’alberosull’apposito supporto previstosulla macchina quando èscollegato dalla trattrice48Albero cardanico


Rischio di impigliamento-avvolgimentoRISCHI PER L’OPERATORERISCHI1 Impiego2 Contatto3 Impigliamento4 ManutenzioneSOLUZIONI1 Prima dell’utilizzo, leggere ilManuale di Uso e Manutenzione2 Spegnere il motore dellatrattrice prima di interveniresulla trasmissione e sullamacchina accoppiata- Non lasciare avvicinareterzi alla macchina durante lalavorazione- Quando non utilizzato, l’alberodi trasmissione della trattricedeve essere sempre coperto daun’apposita protezione3 Indossare abbigliamentoidoneo, che non offra resistenzae non abbia parti che possonorestare impigliate; megliousare abiti aderenti (es. tute dalavoro con protezioni a polsi ecaviglie)- Prestare attenzione anchealla possibilità che si impiglinoi capelli4 Tutte le operazioni vannoeseguite a motore spento edalbero cardanico scollegato49


RISCHI PER L’OPERATORERISCHI1 Perdita dell’equilibrio2 Compressione del discointervertebrale3 SforzoSOLUZIONI1 Divaricare gli arti inferiori perampliare la base di appoggio:va mantenuta una distanza dicirca 50 cm fra i piedi- Piegare gli arti inferiori perabbassare il centro di gravità- Accostare bene il caricoal corpo, portando il peso abraccia tese2 Ridurre il peso entro i limitiprevisti:30 kg per gli uomini25 kg per le donne- Mai curvare in avanti laschiena, ma abbassarsipiegando le gambe. Sollevare ilcarico distendendo le gambe eraddrizzando la schiena- Mantenere il carico il piùvicino possibile al corpo- Evitare le torsioni del tronco3 Per la movimentazione dicarichi pesanti o ingombrantilavorare in coppia e nonsuperare i limiti di pesoconsentito- Sfruttare il peso del corpo perspingere o tirare carichiMovimentazionemanuale dei carichiGli addetti del settore orticolo sono spesso costretti a movimentare manualmentecarichi (casse, cassette, fusti, sacchi, attrezzi pesanti, ecc.) di vario peso,dimensione e ingombro. Il maneggio e la movimentazione di oggetti e di carichipesanti può comportare lesioni e incidenti di varia entità.La parte del corpo più colpita è la schiena: colonna vertebrale e relativi muscoli.Per ridurre il numero di infortuni è importante adottare una postura corretta erispettare semplici norme di <strong>sicurezza</strong> ed ergonomia.Organizzazione del lavoro• Dove possibile, sostituire la movimentazione manuale con l’uso di mezziappropriati (attrezzature meccaniche).• Quando possibile, utilizzare piani di carico per le attrezzature più pesanti.• Evitare di immagazzinare carichi pesanti utilizzando scale portatili.• Prediligere lo spostamento di carichi nella zona compresa tra l’altezza dellespalle e l’altezza delle nocche delle mani (misura presa a braccia distese lungoil corpo).50


- La movimentazione manualenon va eseguita da addettifisicamente non idonei(lavoratori cardiopatici osofferenti di ernia)- È vietata la movimentazioneda parte di gestanti (divietoesteso per 7 mesi dopo ilparto) e di lavoratori portatoridi handicap o dichiarati nonidonei dal medico competente- Qualora l’operazione dimovimentazione dei carichiricada frequentemente e concontinuità nel mansionario di unaddetto, sottoporre quest’ultimoa sorveglianza sanitaria a curadel medico competente- Durante la movimentazioneindossare indumenti e scarpeadeguatiLa movimentazione manuale dei carichi51


Dispositivi diprotezione individualeIn relazione alle mansioni da svolgere in azienda per i rischi residui, occorre utilizzareidonei dispositivi di protezione al fine di evitare incidenti e prevenire malattie.Protezione delle vie respiratorieI dispositivi di protezione contro le sostanze tossiche sono gli apparecchifiltranti, da scegliere in base alle sostanze e alle particelle da filtrare. Tutti gliequipaggiamenti di protezione respiratoria devono essere puliti dopo ogni utilizzosecondo le istruzioni d’uso.Le maschere intere e le semimaschere sono equipaggiate con filtri in grado ditrattenere per azione chimica e/o fisica le sostanze inquinanti presenti nell’ariainspirata, secondo la protezione a cui sono destinati. I filtri sono divisi in quattro tipifondamentali contraddistinti da una lettera (A/B/E/K) e da un colore. In particolare, iltipo “A” (marrone) protegge dagli agenti organici come i derivati del carbonio, il tipo“B” (grigio) da quelli inorganici, il tipo “E” (giallo) protegge dall’anidride solforosa edall’acido cloridrico, il tipo “K” dall’ammoniaca. Accanto a questi tipi di filtri esistonoquelli per proteggere da polveri, fumi e nebbie, identificati dalla lettera “P”.52Protezione degli occhi e del visoGli occhi e la faccia sono considerati le parti del corpo più critiche da proteggere.Qualsiasi oggetto o materiale proiettato da una macchina durante le lavorazioni,che colpisca il viso, può provocare un incidente più o meno grave, da un semplicetaglio, fino alla perdita di un occhio. Inoltre, gli acidi, le sostanze caustiche, ifertilizzanti e i pesticidi, i solventi, i metalli fusi, l’acqua bollente o il vapore sonoconsiderati tutti agenti pericolosi. I dispositivi di protezione degli occhi devonosoddisfare almeno i seguenti criteri:


• ampio angolo di visuale;• resistenza a urti e graffi;• anti-appannamento;• buona protezione laterale;• montatura confortevole e facilmente adattabile;• agevole pulizia.Protezione dell’uditoL’esposizione ripetuta al rumore produce danni irreversibili all’udito, sino allasordità. I mezzi di protezione per l’udito, a seconda del tipo di esposizione, sono:• cabina insonorizzata;• macchinari che, a parità di prestazioni, abbiano una minore emissione sonora;• protezioni individuali, tra cui:– inserti auricolari non modellabili e modellabili (devono essere arrotolati ecompressi prima dell’introduzione nei canali uditivi, dove poi si dilatanoadattandosi). I modelli riutilizzabili devono essere conservati in appositicontenitori);− cuffie di protezione (si indossano e si tolgono rapidamente): hanno unmaggiore grado di protezione e devono aderire bene e non dare fastidio.Protezione delle mani e della pelleIn agricoltura, le parti del corpo più frequentemente interessate da infortuni sonole mani, che subiscono ferite, contusioni, ustioni da contatto con prodotti chimici,punture e abrasioni. Come dispositivo di protezione delle mani si utilizzano i guanti(diversi a seconda del lavoro da svolgere) che devono soddisfare alcuni criteri:• resistenza all’abrasione, al taglio, alla perforazione, al contatto con sostanzetossiche;• libertà di movimento, presa e manipolazione;• buona traspirazione.53


Esistono numerose tipologie di guanti, adatti per ogni tipo di impiego:• in lattice naturale oppure in nitrile, resistenti ai tagli e agli acidi, impermeabili ailiquidi;• in gomma naturale, in cotone rivestito in gomma, in fibre di acciaio, in kevlarper resistere ai tagli;• in tessuto alluminizzato per proteggere dal calore;• isolanti dielettrici per lavorare su bassa tensione.Verificare lo stato d’usura dei guanti ed eventualmente provvedere alla lorosostituzione. Prima di togliersi i guanti è necessario pulirli accuratamente. Perevitare che batteri o muffe si instaurino nella fodera interna, conviene rivoltarli perfarli asciugare rapidamente.54Protezione dei piediDanni ai piedi possono essere provocati dall’uso di macchinari e dalla caduta dimateriali vari. Le calzature per i lavori in <strong>orticoltura</strong> devono avere:• suola antiscivolo con profilo profondo;• tomaia traspirante;• puntale antischiacciamento.Infine, è bene ricordare che l’abbigliamento utilizzato in tutti i lavori del ciclocolturale deve rispondere ai seguenti requisiti:• robustezza;• praticità;• resistenza allo strappo e al contatto con sostanze diverse;• non deve avere estremità che potrebbero impigliarsi in organi in movimento.Gli abiti devono essere:• adatti alla taglia dell’operatore;• puliti, controllati e riposti separati dagli abiti civili.


Il rischio elettricoNella valutazione e analisi dei rischi che possono derivare dagli impianti elettriciinstallati nelle serre, emergono numerosi fattori che contribuiscono a determinarel’entità del rischio quali:• l’estensione degli impianti;• le apparecchiature elettriche installate;• il riscaldamento elettrico;• i dispositivi di irrigazione automatici a goccia o a pioggia, di ferti-irrigazione;• gli impianti di illuminazione;• l’utilizzo di apparecchiature elettriche portatili.Gli impianti elettrici devono essere eseguiti, a seguito delle considerazionisopraesposte, nel rispetto delle norme e delle regole di buona tecnica e di regoladell’arte, in ossequio delle norme generali.Gli impianti elettrici, in funzione della loro complessità, potenza elettrica assorbita,estensione, ecc. possono ricadere nell’ambito di applicazione della legge 46/90.La realizzazione degli impianti elettrici deve essere affidata esclusivamente adinstallatori qualificati e regolarmente iscritti alla camera di commercio (CCIA). Afine lavori, la ditta esecutrice delle opere deve emettere, in conformità alla legge46/90, regolare dichiarazione di conformità, attestante l’esecuzione alla regoladell’arte dell’impianto elettrico e, in allegato, una relazione indicante gli schemi ei materiali utilizzati. L’impianto di messa a terra, posto a protezione dell’impiantoelettrico, deve essere coordinato con i dispositivi automatici di protezione(interruttori differenziali) contro i contatti indiretti.L’installatore rilascia la dichiarazione di conformità; entro trenta giorni dalla messain esercizio dell’impianto la dichiarazione di conformità dovrà essere inviata55


all’ISPESL e all’ASL/ARPA territorialmente competenti o allo Sportello unico per leattività produttive, dove attivo, in conformità al DPR 462/2001.Riguardo agli adempimenti previsti si rinvia a quanto disposto dalle amministrazioniregionali.RaccomandazioniSinteticamente, si riassumono le raccomandazioni e indicazioni tecniche per lacostruzione dell’impianto elettrico e per il suo corretto utilizzo.Per una corretta installazione delle apparecchiature e delle condutture elettriche,bisogna porre attenzione alle caratteristiche tecniche dei materiali impiegati, inparticolare ai relativi gradi di protezione IPXX, cioè la loro attitudine a sopportarele condizioni ambientali di utilizzo (grado di protezione contro il contatto con leparti attive, l’ingresso di corpi estranei solidi e contro la penetrazione di acqua).Visti il contesto e le attività lavorative che si svolgono all’interno di una serra, conutilizzazione di impianti di irrigazione, getti di acqua, presenza di vapore acqueo èindispensabile, per la <strong>sicurezza</strong> degli operatori e per la continuità di esercizio, chel’impianto e le apparecchiature di illuminazione abbiano un grado di protezionealmeno pari ad IP 55.I conduttori installati (cavi), come da norme CEI, devono essere impiegati mediantel’utilizzo dei colori distintivi:• bicolore giallo-verde per i conduttori di terra;• blu per il conduttore di n<strong>eu</strong>tro;• marrone/grigio/nero per il conduttore di fase.In qualunque condizione, la sezione minima dei conduttori non deve essereinferiore a 1,5 mm 2 .La protezione dei circuiti contro il pericolo dei cortocircuiti e dei sovraccarichi deveessere realizzata mediante interruttori automatici magneto-termici, differenziali56


con corrente di intervento non superiore a 500 mA. La protezione dei circuitialimentanti presa a spina va assicurata mediante interruttori differenziali aventicorrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.Particolare attenzione deve essere posta nell’utilizzo di eventuali prolunghe perl’alimentazione di apparecchi elettrici portatili, utensili, pompe, ecc. Oltre adassicurare il corretto percorso della prolunga contro danneggiamenti meccanici,tagli, abrasioni, ecc., occorre controllare attentamente la tipologia di cavo utilizzatonella costruzione di prolunghe. Tale cavo deve essere del tipo “per posa mobile”,in quanto i cavi isolati in PVC, adatti per la posa fissa, non sono idonei per laposa mobile. Il PVC a temperature inferiori a 0 ˚C diventa rigido e, se piegato oraddrizzato, si fessura; inoltre, è bene non permettere il passaggio di mezzi soprai cavi.È consigliabile non utilizzare adattatori su prese a spina, ciabatte, ecc.Nell’eventualità del loro impiego si dovrà prestare attenzione alla conformazione,allo stato di efficienza (continuità del conduttore di protezione) e a non generareassorbimento di corrente superiore a quello nominale della presa. Per ovviarea tale eventualità è consigliabile installare un dispositivo magneto-termico chelimiti, nella presa o gruppo di prese, il carico elettrico nominale consentito.Utilizzare materiale provvisto di marcatura IMQ o CEI, che è posta a garanziadella qualità del materiale acquistato e della sua rispondenza alle norme vigenti.C EIMarcature CEI e IMQ57


Le Asl in Piemonte (Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro)ASL Distretto Indirizzo Pref Tel Fax E-mail1 Torino Via Alassio, 36/E 10126 Torino 011 5663800/20 5663933 spresal@asl1.to.it5 Rivoli Via Balegno, 6 10098 Rivoli 0119551700/775/7789551776 spresal@asl5.piemonte.it5 Orbassano Str. Rivalta,46/50 10043 Orbassano 011 9036480 9036468 spresal.orb@asl5.piemonte.it5 Susa P.zza S. Francesco, 4 10059 Susa 0122 621253 621220 spresal.susa@asl5.piemonte.it6 Venaria Via Zanellato, 25 10078 Venaria 0114991361/45275224991367 venaria.spresal@asl6.piemonte.it6 Ciriè Via Mazzini, 13 10073 Ciriè 011 9217523 9217501 cirie.spresal@asl6.piemonte.it7 Settimo T.se Via Regio Parco, 64 10036 Settimo T.se 011 8212322/24 8212323 spresal@asl7.to.it7 San. Mauro T.se Via Torino, 164 10099 San Mauro T.se 011 82124608 Chieri Via S. Giorgio, 17/B 10023 Chieri 0118Nichelino/Moncalieri94293634/31/7294293675spresal@asl8.piemonte.itspresal.chieri@asl8.piemonte.itVia S. Francesco, 35 10042 Nichelino 011 6806802 6806869 spresal.nichelino@asl8.piemonte.it8 Carmagnola Via Avv. Ferrero, 24 10022 Carmagnola 011 9719487 9719450 spresal.carmagnola@asl8.piemonte.it9 Ivrea Via Aldisio, 2 10015 Ivrea 0125 414722 48118 spresal09@asl.ivrea.to.it10 Pinerolo Via Bignone, 15/A 10064 Pinerolo 0121 235421 235422 spresal@asl10.piemonte.it10 Torre Pellice Via G. Piemontese, 5 10066 Torre Pellice11 Vercelli Via Benadir, 35 13100 Vercelli 0161 593016/26/18 593036 spresal@asl11.piemonte.it11 Gattinara V.le Marconi, 102 13045 Gattinara 0163 822364 82236511 Santhià Via Matteotti, 24 13048 Santhià 0161 92921211 Varallo Sesia V.le C. Battisti, 35 13019 Varallo Sesia 0163 20382412 Cossato Via XXV Aprile, 4 13836 Cossato 015 9899717/8 926030spresal@asl12.piemonte.itspresalasl12biella@yahoo.it12 Biella Via Don Sturzo, 20 13900 Biella 015 3503655/71/93 8495222 dp12biel@biella.alpcom.it13 Galliate Via A. Varzi, 19/2128066 Galliate 0321 805240 805233 spresal.gal@asl13.novara.it13 Novara V.le Roma, 7 28100 Novara 0321 374396 374396 spresal.nov@asl13.novara.it13 Borgomanero V.le Zoppis, 6 28021 Borgomanero 0322 848376 848499 spresal.bor@asl13.novara.it58


ASL Distretto Indirizzo Pref Tel Fax E-mail14 OmegnaVia IV Novembre28887 Crusinallo di Omegna0323 868040/35 868022 spresal@asl14piemonte.it14 Verbania Via S. Anna, 83 28922 Verbania 0323 541467 557347 spresal.verbania@tiscalinet.it14 Domodossola Via Boldrini, 34 28844 Villadossola 0324 547205 547401 spresal.domo@tiscalinet.it15 Cuneo Via Mons. Peano, 16/B 12100 Cuneo 0171 615890/1 615862 spresal@asl15.sanitacn.it16 Mondovì Via Fossano, 4 12084 Mondovì 0174 550801/00 550868 spresal@asl16.sanitacn.it17 Saluzzo Via Del Follone, 4 12037 Saluzzo 0175 215615 215616 spresal.saluzzo@asl17.it17 Savigliano Via Torino, 143 12038 Savigliano 0172 716932 31111 spresal.savigliano@asl17.it17 Fossano Via Lancimano, 9 12045 Fossano 0172 699254 635473 spresal.fossano@asl17.it18 Alba Via Vida, 10 12051 Alba 0173 316604/316623 316480 spresal.alba@asl18.it18 Bra Via Goito, 1 12042 Bra 0172 420410 420433 spresal.bra@asl18.it19 Asti Via Conte Verde, 125 14100 Asti 0141 394961/60/70 394999 spresal@asl19.asti.it19 Nizza Monferrato P.zza Garibaldi, 41 14049 Nizza M.to 0141 782419 78244320 AlessandriaVia S. Caterina da Siena, 3015100 Alessandria0131 306864/6 306866 spresal@asl20.piemonte.it20 Tortona P.zza Leardi, 1 15057 Tortona 0131 865469/306 86546921CasaleMonferratoVia Palestro, 41 15033 Casale M.to 0142 434542/6 55366 spresal@mbox.asl21.piemonte.it21 Valenza Via Veneto, 4 15048 Valenza 0131 922813 922810 spresalval@mbox.asl21.piemonte.it22 Novi LigureVia Papa Giovanni XXIII, 115067 Novi Ligure0143 332425/332646 332636spresal.novi@asl22.itsegre.novi@asl22.it22 Acqui Terme Via Alessandria, 1 15011 Acqui Terme 0144 356131 356382 spresal.acqui@asl22.it22 Ovada Via XXV Aprile, 22 15076 Ovada 0143 80306Le Asl in Piemonte (Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro)59


580001sicuridi esseresicuridal lunedi al venerdidalle ore 10.00 alle 13.00INIZIATIVA DI COMUNICAZIONEISTITUZIONALE IN COLLABORAZIONECON LA DIREZIONE SANITA’ PUBBLICAe-mail: info.sicuri@regione.piemonte.itwww.regione.piemonte.it/sanita/sicuri

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