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Tre nuove sezioni alla parte 7 della Norma CEI¢¡ £ ¤ ¥ ¦ § ¨ © ¥ ¥ ¡ ¤ ¤ ¨ © 64-8,03,$17,,1$0%,(17,('$33/,&$=,21,3$57,&2/$5,La variante 2 della Norma CEI 64-8, pubblicata lo scorso febbraio ed entrata in vigore a giugno, ha aggiuntotre nuove sezioni alla parte 7 della Norma, dedicata ad ambienti e ad applicazioni particolari. Tra queste,particolarmente interessanti sono la sezioni 711, riguardanti gli impianti elettrici temporanei di fiere, mostree stand, e la sezione 714, relativa agli impianti di illuminazione situati all’esterno. La sezione 753, intitolata:“Sistemi di riscaldamento per pavimento e soffitto”, è invece di minor interesse, per la limitata diffusione diquesto tipo di impianto nel nostro Paese (1) . Tutte le sezioni costituiscono il recepimento di documenti diarmonizzazione CENELEC.E’ importante sottolineare che tutte le prescrizioni di queste sezioni, come d’altronde tutte quelle contenutenelle sezioni in cui è suddivisa la parte 7, sono prescrizioni particolari che integrano, modificano osostituiscono prescrizioni generali contenute nelle altre 6 parti della Norma CEI 64-8. in altri termini, a tuttigli impianti trattati nella parte 7 si applicano tutte le prescrizioni della Norma CEI 64-8, più quelle contenutenella sezione relativa.6(=,21(,03,$17,(/(775,&,',),(5(02675((67$1'Il primo snodo normativo è quello del campo di applicazione. Le prescrizioni della sezione 711 si applicano,infatti, esclusivamente agli impianti elettrici temporanei di fiere, mostre e stand.Cosa si deve intendere con i termini mostra, fiera e stand? La Norma chiarisce il significato di questi terminidandone le seguenti definizioni:fiera: evento inteso ad esporre e/o vendere prodotti che possano essere posti in ogni luogoidoneo, sia esso un locale, edificio o struttura temporaneamostra: esposizione o prestazione in ogni luogo idoneo, sia esso un locale, edificio o strutturatemporaneastand: area o struttura temporanea utilizzata per esposizione, commercializzazione, vendita odivertimento.In sostanza, quindi, le prescrizioni di questa sezione si applicano a tutti gli impianti elettrici che vengonoallestiti specificatamente in occasione di questo tipo di eventi (fiere e mostre appunto) per alimentare tutte leutenze degli stand, espositori e oggetti simili, siano essi mobili oppure trasportabili. Sono esplicitamenteesclusi dal campo di applicazione gli impianti elettrici fissi dell’edificio, se questo esiste, in cui le fiere e lemostre si svolgono. Non bisogna dimenticare che, nel caso in cui i luoghi nei quali si svolge la fiera (o lamostra) sono classificati come luoghi a maggior rischio d’incendio, si devono applicare anche le prescrizionidella sezione 751. Oltre alla definizione di fiera, mostra e stand, la Norma precisa cosa si deve intendere conl’aggettivo temporaneo e soprattutto qual è l’origine di un impianto temporaneo.Ai fini della sezione 711, un impianto elettrico è temporaneo quando può essere installato e smontatoinsieme con lo stand od espositore con cui è associato. La sua origine sarà il punto dell’impianto elettricofisso, o altra sorgente, da cui viene prelevata l’energia elettrica. L’origine di un impianto elettricotemporaneo di uno stand potrà, quindi, essere una presa spina dell’impianto dell’edificio all’interno del qualesi svolge l’evento, oppure, ad esempio, i morsetti di un gruppo elettrogeno portatile.&DUDWWHULVWLFKHJHQHUDOLPer quanto riguarda le caratteristiche generali, la sezione 711 fissa la tensione nominale massima dialimentazione di questo tipo di impianti e richiama l’attenzione sulle condizioni di installazione.L’articolo 711.313 limita, infatti, la tensione nominale di alimentazione degli impianti elettrici temporanei difiere, mostre e stand a 230 V se alternata oppure 500 V se continua.


sulle apparecchiature di comando e di protezionesulle caratteristiche delle condutturesulla connessione e sugli apparecchi di illuminazione.La sezione711 rimanda, poi, ad altre norme per quanto riguarda le caratteristiche di componenti particolari,quali sistemi di illuminazione con lampade ad incandescenza a bassissima tensione, insegne luminose econvertitori elettronici a bassissima tensione (2) .La prima prescrizione riguarda le apparecchiature di comando e protezione che devono essere posteall’ interno di quadri chiusi, dove per chiusi si deve intendere apribili solo mediante l’ uso di una chiave o diun attrezzo, oppure, in alternativa, in locali chiusi. In sostanza, si prende un criterio comune a tutti qui luoghiin cui è prevista la presenza di pubblico (ad esempio, ,locali di pubblico spettacolo). Fanno eccezione leapparecchiature di comando progettate e destinate ad essere azionate da persone comuni.La parte più consistente riguarda, e non a caso, le condutture; sono, infatti, loro ad essere maggiormentesollecitate in questo tipo di impianti e sono questi componenti ad avere il maggior impatto relativamente alpericolo di incendio.In generale, la sezione 711 prescrive che i cavi siano adeguatamente protetti contro le sollecitazionimeccaniche, in particolare quando c’ è presenza di pubblico. La protezione meccanica può essere anchecostituita dall’ armatura del cavo. I cavi che possono essere impiegati in quanto tipo di impianti devonoessere conformi alla serie di Norme CEI 20-20, CEI 20-19 e CEI 20-13.La condutture devono essere realizzate in modo tale da ridurre al minimo la probabilità d’ innesco e dipropagazione dell’ incendio e limitarne i danni conseguenti. Per questo motivo, la condutture degli impiantielettrici temporanei di fiere, mostre e stand devono impiegare:cavi non propaganti la fiamma (in accordo CEI EN 50265 – CEI 20-34), se in posa singolanon propaganti l’ incendio (CEI EN 50266 – CEI 20-22), se posati in fascioa bassa emissione di fumi e gas tossici e corrosivi (CEI EN 50267 e CEI EN 50268 – CEI 20-37/3);,se posati in ambienti interni a maggior rischio in caso si incendio per l’ elevata intensità diaffollamento o l’ elevato tempo si sfollamento in caso d’ incendio, senza un sistema di rivelazioneincendi.In alternativa, le condutture devono essere realizzate impiegando cavi unipolari o multipolari chiusi in tubiprotettivi o canali metallici e non metallici aventi caratteristiche di protezione contro l’ incendio in accordocon le Norme della serie CEI EN 50086 e CEI EN 50085 ed aventi un grado di protezione non inferiore a IP4X.Tutte le connessione elettriche devono presentare un grado di protezione almeno IP 4X o IP XXD e, quandopossono essere trasmesse delle torsioni ai terminali, la connessione deve incorporare dei pressatavi.Per quanto riguarda gli apparecchi di illuminazione, la Norma prescrive che gli apparecchi a portata di mano(installati al di sotto di 2,5 m dal piano di movimento) e comunque tutti quelli in qualche modo accessibiliper contatto accidentale, devono essere posizionati, fissati, e protetti così da prevenire i seguenti rischi:ferimento delle persone o accensione di materiale combustibile. Un altro componente dell’ impianto elettricodeve essere installato fuori dalla portata di mano del pubblico è il trasformatore a bassissima tensione.Qualora nell’ impianto siano utilizzarti trasformatori oppure convertitori elettronici a bassissima tensione,questi devono essere protetti sul secondario per mezzo di un dispositivo che deve essere a ripristino manuale.9HULILFKHPer quanto attiene le verifiche, la sezione 711 dispone che gli impianti elettrici temporanei di fiere, mostre estand siano verificati dopo ciascuna installazione in loco. Il motivo è evidente ed è quello di controllare ilmantenimento di tutte le caratteristiche funzionali e di sicurezza dei componenti e quello di accertare lacorretta esecuzione dell’ impianto.Quali verifiche è necessario condurre? Il linea di principio, quelle previste dal capitolo 61 della Norma CEI64-8, ovvero un esame a vista dei componenti dell’ impianto al fine di accertare che siano conformi alleprescrizioni di sicurezza, che siano stati scelti correttamente e, soprattutto, che siano stati messi in operacorrettamente, e tutte le prove strumentali necessarie per assicurare la protezione contro i contatti indiretti(prova della continuità dei conduttori di protezione, verifica della funzionalità del dispositivo di protezione emisura della resistenza dell’ impianto di terra o dell’ impedenza dell’ anello di guasto). Si consiglia, inoltre, dieseguire una misura della resistenza di isolamento dell’ impianto, oltre ad una prova di funzionalità.


6(=,21(,03,$17,',,//80,1$0(1726,78$7,$//(67(512LA SEZIONE 714 DELLA VARIANTE 2 DELLA Norma CEI 64-8 sostituisce la Norma CEI 64-7 (3) perquanto concerne gli impianti di tipo parallelo, recependo il documento di armonizzazione CENELEC HD384.7.714 S1. la Norma CEI 64-7 rimane, quindi, in vigore solo per gli impianti di illuminazione serie e pereventuali impianti di illuminazione in parallelo a tensione nominale superiore a 1 kV. E’ importante che laNorma CEI 64-8, in linea con quanto già faceva la Norma CEI 64-7, non stabilisce alcun requisitoprestazionale in termini illuminotecnica (livelli di uniformità di illuminamento, interdistanza tra i sostegni,eventuale distanza dalla carreggiata, ecc..), rimandando per alcuni di questi aspetti a Norme specifiche (4) .Una delle novità più importanti introdotte dalla sezione 714 è che non solo sostituisce la Norma CEI 64-7,ma ne amplia il campo d’ applicazione. L’ ultima edizione della Norma CEI 64-7 si applicava, infatti, ai soliimpianti di illuminazione pubblica, che, secondo la definizione della stessa Norma, erano quelli gestitidirettamente da un distributore pubblico, da altre autorità pubbliche o da soggetti che operano per conto diesse (5) . Le prescrizioni della sezione 714 si applicano, invece, a tutti gli impianti di illuminazione fissi, situatiin area esterna (6) , indipendentemente da che li possiede o li gestisce.Ovviamente, per definire in modo più preciso il campo di applicazione, è necessario chiarire che cosa si deveintendere per impianto di illuminazione e per area esterna. Innanzi tutto, la Norma considera come originedell’ impianto di illuminazione il punto di conseguenza del distributore oppure l’ origine del circuito da cuil’ impianto di illuminazione è alimentato (7) . Dopo di che precisa che per impianto elettrico di illuminazione sideve intendere il complesso costituito dagli apparecchi di illuminazione, dai sostegni, dalle condutture edalle apparecchiature di manovra, sezionamento, interruzione e protezione ed eventuali accessori, destinato arealizzare l’ illuminazione di aree esterne (8) . Infine, un’ area deve essere considerata esterna, ai fini dellaNorma, quando è posta all’ aperto o comunque esposta agli agenti atmosferici; la sezione 714 considera legallerie stradali, le gallerie pedonali, i portici ed i sottopassi come aree esterne (9) .Esempi specifici di impianti ai quali la nuova Norma si applica sono i seguenti:impianti di illuminazione di parchi, giardini o aree sportiveimpianti di illuminazione di monumenti e similariimpianti di illuminazione di pensiline per la fermata di mezzi di trasporto, come autobus e tramimpianti di illuminazione di insegne pubblicitarie e segnaletica stradaleimpianti di illuminazione di cabine telefoniche, o espositori di mappe di città o altre informazionituristiche.Come in ogni Norma, esistono le eccezioni. La nuova sezione della Norma CEI 64-8 esclude esplicitamentedal proprio campo di applicazione nell’ ordine:le catene luminose temporanee, più comunemente dette luminariei sistemi di segnalazione del traffico stradale quali, ad esempio, gli impianti semaforici oppure ipannelli a messaggio variabile, per i quali esistono Norme specifiche (CEI 241-9 e CEI 214-2rispettivamente)il caso di apparecchi di illuminazione installati all’ esterno di un edificio, ma alimentati direttamenteda condutture interne all’ edificio (10) .Un’ altra eccezione riguarda gli impianti di illuminazione di piscine e fontane, per i quali si devono applicarele prescrizioni della Sezione 702 della Norma CEI 64-8, in considerazione dei rischi specifici che taliimpianti comportano per la presenza di acqua (11) .&DUDWWHULVWLFKHJHQHUDOLLe prime prescrizioni della norma riguardano le caratteristiche generali che questo tipo di impianti devepossedere, con riferimento al valore di resistenza di isolamento verso terra ed alla ripartizione dei carichimonofase.La Norma richiese che la resistenza di isolamento verso terra dell’ impianto, misurata con gli apparecchi diilluminazinew disinseriti, non sia inferiore a quanto prescritto dalla regola generale della CEI 64-8, Tabella61A, ossia:0,25M Ω per impianti di gruppo 0 (bassissima tensione)0,50M Ω per gli impianti di gruppo 1 (bassa tensione).Se la misura viene effettuata, invece che con gli apparecchi di illuminazione disinseriti, come sarebbeprescritto dalla regola generale, con gli apparecchi di illuminazione paria 0,25M Ω per gli impianti di gruppo0, mentre per gli impianti di gruppo 1 diventa:


R ≤ 2/(L + N)dove:L è la lunghezza della linea in chilometri, con un minimo di 1 km;N è il numero di apparecchi di illuminazione.Questo vuol dire che, ad esempio, la resistenza di isolamento verso terra di un impianto costituito da unalinea lunga 23 km e da 40 apparecchi deve essere superiore a 47,6 k Ω .Per quanto riguarda i circuiti di alimentazione trifase, la sezione 714 ribadisce con un concetto di validità piùgenerale, quello cioè dell’ equilibratura dei carichi monofase.&ODVVLILFD]LRQHGHOOHLQIOXHQ]HHVWHUQHPer quanto riguarda le influenze esterne, la Norma si limita a rimandare alla parte generale (capitolo 512.2),precisando in una nota che, date le condizioni ambientali tipiche alle quali questo tipo di impianti è soggetto,può essere opportuno considerare, nella scelta delle caratteristiche dei componenti, influenze esterne qualipresenza si sostanze corrosive, sollecitazioni meccaniche, irraggiamento solare, normalmente trascurabili.La nuova Norma precisa, inoltre, che, in generale, la protezione dei sostegni contro i fulmini non ènecessaria, anche se, subito dopo, afferma che in casi particolari, come ad esempio le torri faro, sianecessario far riferimento alle Norme CEI 81-1 ed 81-4 per la valutazione del rischio e per l’ adozione dieventuali misure di protezione.3UHVFUL]LRQLGLVLFXUH]]DPer quanto concerne gli aspetti relativi alla sicurezza, la nuova Norma integra le prescrizioni generali dellaNorma CEI 64-8 con alcune prescrizioni particolari relative:alla protezione contro i contatti direttialla protezione contro i contatti indirettialla protezione contro le sovracorrenti.3URWH]LRQHFRQWURLFRQWDWWLGLUHWWLPer quanto riguarda la protezione contro i contatti diretti, le misure di protezione ammesse per questo tipo diimpianti sono quelle per isolamento delle parti attive oppure mediante involucri e barriere; la protezionecontro i contatti diretti ottenuta mediante ostacoli e mediante distanziamento sono vietate.Tuttavia, per quanto riguarda la protezione mediante involucri o barriere, la sezione 714 introduce duedisposizioni più restrittive rispetto alla regola generale. La prima prescrive che se uno sportello posto amenodi 2,5 m dal suolo, anche se apribile con una chiave o attrezzo, dà accesso a parti attive, queste devono essereinaccessibili al dito di prova (IP XXB), oppure devono essere protette da un ulteriore schermo con ugualegrado di protezione. Questa prescrizione non si applica se lo sportello si trova in un ambiente accessibile soloa persone autorizzate.La seconda stabilisce che le lampade di un apparecchio di illuminazione installato ad un’ altezza inferiore ouguale a 2,8 m dal suolo, non devono diventare un involucro o un barriera per mezzo di un attrezzo.3URWH]LRQHFRQWURLFRQWDWWLLQGLUHWWLPer quanto riguarda la protezione contro i contatti indiretti , la nuova Norma vieta la protezione medianteluoghi non conduttori e mediante collegamento equipotenziale locale non collegato a terra. Tute le altremodalità di protezione sono, ovviamente, consentite.Per il resto, la Norma ribadisce che:non è necessario effettuare il collegamento equipotenziale tra le masse dell’ impianto diilluminazione (ad esempio, i sostegni) e le strutture metalliche (quali recinzioni, ringhiere, ecc..)poste in prossimità dell’ impianto stesso, ma non facenti parte di essonon è necessario il collegamento a terra delle parti conduttrici di componenti elettrici di classe II(isolamento doppio o rinforzato, per costruzione oppure per installazione).Sempre con riferimento ai componenti di classe II, la Norma introduce, per questo tipo di impianti, uncriterio più restrittivo rispetto alla Norma generale per quanto riguarda i cavi: sono, infatti, considerati cavidi classe II solo quelli che hanno tensioni di isolamento peri ad almeno 0,6/1 kV.La novità più importante introdotta dalla nuova Norma in relazione alla protezione contro i contatti indiretti,consiste nel fatto che non è più ammesso collegare i sostegni protetti da uno stesso interruttore differenzialead impianti di terra separati. In realtà, questo divieto non compare nella nuova Norma, ma questa possibilità


era ammessa dalla Norma CEI 64-7. l’ assenza di riferimenti in proposito della nuova Norma elimina, quindi,la possibilità di eccezione offerta dalla Norma CEI 64-7 a quanto prescritto dalla regola generale dellaNorma CEI 64-8 (art. 413.1.4.1).In due note all’ art. 714.413.1. infine, la nuova Norma fornisce due raccomandazioni (non obblighi). La primariguarda la realizzazione di un’ adeguata selettività orizzontale (si veda anche più avanti) rispetto ai guastiverso terra; la Norma evidenzia, infatti, coma, data la funzione che questo tipo d’ impianti assolve(illuminazione), l’ impiego di un unico interruttore differenziale per tutto l’ impianto ponga problemi siafunzionali, sia di sicurezza. E’ sufficiente, infatti, un guasto su un singolo apparecchio oppure l’ interventointempestivo dell’ interruttore per mettere al buoi tutta la zona servita, con i rischi conseguenti (si pensi, adesempio, alla sicurezza del traffico). La seconda raccomandazione riguarda, invece, una categoria specificad’ impianti, ossia gli impianti di illuminazione di:pensiline per la fermata di mezzi di trasportoinsegne pubblicitarie e segnaletica stradale alla portata di manocabine telefonicheespositori di mappa di città o altre informazioni turistiche alla potata di mano,per le quali la nuova Norma consiglia di proteggere i relativi circuiti con interruttori differenziali concorrente nominale non superiore a 30 mA, in modo da offrire una protezione addizionale contro i contattidiretti.3URWH]LRQHFRQWUROHVRYUDFRUUHQWLAnche in questo caso, la Norma fa riferimento alla regola generale, senza aggiungere alcuna prescrizioneparticolare. Tuttavia, in una nota ribadisce l’ importanza della selettività orizzontale, anche relativamente aquesto tipo di evento; conseguentemente, si può dire che la sezione 714 raccomanda la suddivisione deicircuiti di alimentazione degli apparecchi di illuminazione, in modo tale da ridurre il disservizio e limitare irischi per la sicurezza degli utenti in caso di guasto.6FHOWDSHUODPHVVDLQRSHUDGHOOHDSSDUHFFKLDWXUHLa prescrizione più importante della nuova Norma, relativamente ai criteri di scelta delle apparecchiaturedegli impianti di illuminazione situati all’ esterno, consiste nell’ indicazione del grado di protezione minimoche ciascun componente deve avere contro l’ ingresso di liquidi.Per tutti i componenti dell’ impianto è richiesto un grado di protezione minimo almeno IP 33.Possono fare eccezione gli apparecchi di illuminazione installati a più di 2,5 m di altezza, per i quali laNorma ammette un grado di protezione minimo pari a IP 23, a condizione che l’ inquinamento ambientale siatrascurabile.Gradi di protezione più severi sono richiesti nei seguenti casi:IP X8 per i componenti interrati o installati in pozzetti senza drenaggioIP X7 per i componenti installati nei pozzetti con drenaggioIP X5 per gli apparecchi d’ illuminazione in galleria.Ovviamente, questi devono essere considerati gradi di protezione minimi, definiti a priori e comunque soloriferiti all’ ingresso di liquidi; in generale, il grado di protezione dovrà essere scelto in base alle effettivecondizioni ambientali d’ installazione di ciascun componente (12) .L’ ultima prescrizione della sezione 714 è in realtà una deroga all’ art. 525 della Norma CEI 64-8, secondo ilquale la caduta di tensione non deve superare il 4% della tensione nominale, salvo più precise indicazioni daparte del committente o di più severe limitazioni in relazione al tipo di lampade. Secondo la nuova Norma, illimite del 4% può essere aumentato fino al 5%.127(1) E’ importante sottolineare che la Norma tratta gli impianti di riscaldamento a parete o a soffittoelettrici e non quelli, più diffusi, a pannelli radianti.2) Secondo la sezione 711, i sistemi di illuminazione con lampade a incandescenza a bassissimatensione devono essere conformi alla Norma CEI EN 60598-2-23 (CEI 34-77), le insegne luminosealla Norma CEI EN 50107-1 (CEI 34-86) ed i convertitori elettronici alle Norme CE EN 61347-1(CEI 34-90) e CEI EN 61347-2.3) Norma CEI 64-7: “Impianti elettrici di illuminazione pubblica”. III Edizione


4) L’ Allegato informativo A della sezione 714 rimanda, infatti, alla Norma UNI EN 40, per lecaratteristiche meccaniche dei sostegni; ai DM 3/6/98, DM 18/2/92, DM 21/06/04 e alla Norma UNIEN 1317, per quanto riguarda le barriere di sicurezza e la distanza dalla sede stradale; alla NormaCEI 11-4, per quanto concerne la distanza dei sostegni e degli apparecchi di illuminazione daeventuali linee elettriche aeree esterne; al DM 14/6/89 n. 236, con riferimento all’ abbattimento dellebarriere architettoniche.5) Art. 1.1.1, Norma CEI 64-7, III Edizione.,6) Art. 714.1, Norma CEI 64-8V2, sezione 714.7) Art. 714.13.1, Norma CEI 64-8V2, sezione 714.8) Art. 714.13.2, e nota all’ art. 714.1, Norma CEI 64-8/V2, sezione 714.9) Art. 714.13.3, e nota all’ art. 714.1, Norma CEI 64-8/V2, sezione 714.10) Ovviamente, l’ apparecchio di illuminazione deve essere comunque idoneo all’ ambiented’ installazione, secondo la regola generale della Norma CEI 64-8-11) Chiaramente questo obbligo deriva semplicemente dal fatto che, questo tipo di impianti, lecondizioni tipiche sono appunto più critiche dal punto di vista della sicurezza rispetto non lo sianoper altri tipi di impianti di illuminazione esterna. Prevalgono, quindi, i vincoli più restrittivi.12) Questo concetto generale è ribadito dalla nota all’ art. 714.5, che precisa appunto che possono essererichiesti gradi di protezione più elevati in relazione alle condizioni dei installazione.

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