10Tuteladell’ambienteLa distribuzione <strong>dei</strong> prodotti fitosanitari sulle colturecomporta, in ogni caso, una dispersione di sostanze pericolosenell’ambiente circostante, che può causare effettiindesiderati sulla qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo edinterferire sulla vita degli organismi. Per questo motivo,l’utilizzatore deve osservare scrupolosamente quanto indicatoin etichetta e, a seconda delle condizioni operative,adottare tutte le possibili precauzioni in modo da evitarequalsiasi rischio di inquinamento. Tale rischio si può presentarein tutte le fasi di utilizzo <strong>dei</strong> prodotti fitosanitari edin particolare:- durante il trasporto e la conservazione;- quando si prepara la miscela;- nel momento della distribuzione;- quando, terminato l’utilizzo del prodotto, si puliscono leattrezzature utilizzate e si devono smaltire i rifiuti qualicontenitori vuoti, prodotti scaduti ed acque di lavaggiodelle attrezzature, materiale e/o indumenti contaminati.10.1 ariaI prodotti fitosanitari possono essere trasportati dalle correntiaeree a distanze variabili, in funzione del loro statofisico al momento della distribuzione (gas, polveri, vaporie prodotti dispersi in acqua) delle dimensioni delle particelledistribuite, nonché delle condizioni metereologiche.I fumiganti essendo gas tendono più facilmente degli altria disperdersi nell’aria, pertanto il loro uso è indicato negliambienti confinati come serre e tunnel. In caso di interventiall’ aperto, è necessario eseguire, prima della distribuzione,una buona bagnatura e la copertura del terrenocon film plastico idoneo al prodotto utilizzato, seguendoquanto indicato in etichetta.I prodotti, che vengono distribuiti in polvere o con macchinea ultra-basso e basso volume, presentano un alto rischiodi dispersione in quanto si producono microparticellefacilmente trasportabili dall’aria.10.2 suoloNormalmente quando un prodotto fitosanitario giunge acontatto con il suolo subisce un processo di trasformazione.Le molecole <strong>dei</strong> prodotti fitosanitari, infatti, sono trattenutedalle particelle più fini del terreno (argille e sostan-119 <strong>Prodotti</strong> fitosanitari - <strong>Rischi</strong> e <strong>corretto</strong> <strong>impiego</strong>
ze organiche) e vengono degradate dall’azione dell’acqua,del calore, della luce e, principalmente, dall’azione <strong>dei</strong> microrganismipresenti. Il suolo esercita, pertanto, un’azionedi vero e proprio filtro naturale per la salvaguardia delleacque e quindi dell’ambiente.Tuttavia si deve considerare che i tempi di questa degradazionepossono essere più o meno lunghi in funzione dellecaratteristiche del prodotto, di quelle del suolo e del clima.I microrganismi responsabili del processo di biodegradazione,svolgono appieno la loro funzione se sono presentiin quantità sufficiente, se hanno a disposizione gli elementinutritivi a loro necessari, e se si verificano le condizionidi umidità, temperatura, luce e calore favorevoli al lorosviluppo.Quando queste condizioni non si verificano o sono insufficienti,o nel caso di una sostanza attiva difficilmentebiodegradabile, nel suolo si può creare un accumulo disostanze inquinanti che ne riduce la vitalità: sia della microflorache della microfauna (batteri, alghe, funghi, micorrizee protozoi) e della meso e macrofauna cioè piccolimammiferi, lombrichi, insetti, collemboli, acari, nematodied altri ancora.Infine, quando sono eccessivamente mobili, i prodotti fitosanitaripossono, per azione del dilavamento, andare acontaminare le acque di falda ed i corsi d’acqua superficiali.In queste condizioni le piante possono riassorbirli anchein misura elevata e accumularli nelle parti commestibili,rappresentando un pericolo per la catena alimentare.Le buone prassi che devono essere adottate per evitarel’inquinamento del suolo possono essere genericamenteriassunte come segue:- scegliere prodotti fitosanitari provvisti di una buona efficaciache si manifesti nello stretto periodo di temponecessario a combattere il parassita, e, successivamente,presentare una veloce e totale degradazione;- privilegiare gli interventi diserbanti di post-emergenzaa quelli di pre-emergenza. In questo modo è possibilevalutare l’entità e la tipologia dell’infestante da eliminareed inoltre la presenza di vegetazione riduce ilquantitativo di diserbante che si disperde nel suolo;- localizzare gli interventi di pre-emergenza, quando nonè possibile eliminarli completamente, distribuendo ilprodotto solo sulle file seminate. In tal modo si riduce120 <strong>Prodotti</strong> fitosanitari - <strong>Rischi</strong> e <strong>corretto</strong> <strong>impiego</strong>
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