03_Porta Orientale.pdf - Comune di Milano
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Bascapé 1945, p. 327; Mezzanotte-Bascapé 1948, ed. 1968, 538-539; Negri 1998, pp. 56-57.<br />
112) Palazzo Litta-Mo<strong>di</strong>gnani Cusini<br />
corso Europa 16<br />
Il 22 marzo 1481, Giovanni Litta <strong>di</strong> rientro a <strong>Milano</strong> dalla Spagna acquistò l’utile dominio <strong>di</strong> un<br />
casino e <strong>di</strong> una casa grande contigua in contrada <strong>di</strong> S. M. Passerella. Col tempo, la casa avita<br />
dei Litta ubicata nella parrocchia <strong>di</strong> S. Michele sotto il Duomo, si rivelò per posizione,<br />
<strong>di</strong>mensioni e apparato domestico, sempre meno adatta al ruolo sociale della famiglia.<br />
Conseguentemente, le proprietà della Passarella poste a soli due isolati <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza parvero<br />
offrire maggiore decoro e como<strong>di</strong>tà. Alessandro Litta fu il primo a promuovere l’incremento del<br />
complesso quattrocentesco, a partire dal 1632, data delle sue nozze con Anna Maria, figlia del<br />
senatore Gio Batta Arconati, acquistando altri tre fabbricati, che furono incorporati tuttavia solo<br />
nel secolo successivo, tra il 1727 e il 1732. La facciata del palazzo fu resa uniforme e furono<br />
costruiti una galleria e una cappella per conto <strong>di</strong> un altro Alessandro Litta, vescovo <strong>di</strong><br />
Cremona, il quale <strong>di</strong>ede anche incarico al pittore Giovanni Crivelli (1680/90-1760) <strong>di</strong> decorare i<br />
soffitti dell’appartamento padronale (opera in parte conservata). Alla morte del vescovo, i<br />
lavori furono continuati dal nipote Eugenio che fece e<strong>di</strong>ficare alla fine del XVIII secolo, il<br />
maestoso scalone con stucchi realizzati da Giocondo Albertolli e medaglione sulla volta<br />
raffigurante il Carro del Sole, realizzato da Andrea Appiani. Nel 1875, le proprietà dei Litta<br />
nella ex contrada della Passerella furono vendute all’ing. Enrico Frizioni <strong>di</strong> Bergamo. Dopo le<br />
<strong>di</strong>struzioni belliche il palazzo è stato acquistato e restaurato da un istituto bancario.<br />
Stefanato, Paolo, Palazzo Litta Cusini: ritorno allo splendore, “Dedalo”, A. 7, n. 1, gennaio<br />
1991, p. 30-31; Palazzo Litta Mo<strong>di</strong>gnani in <strong>Milano</strong>, <strong>Milano</strong> 1994.<br />
Mezzanotte-Bascapé 1948, ed. 1968, pp. 2<strong>03</strong>-204; Negri 1998, pp. 195-196; Capello, Gnocchi,<br />
Sovera, 1988-89; Capello 1991.<br />
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