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Guida al Borgo Antico - Comune di Savignano sul Panaro

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Piccola guida<strong>al</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Antico</strong>Il <strong>Borgo</strong> <strong>Antico</strong> <strong>di</strong> <strong>Savignano</strong> si presentaoggi, con la struttura e i segni determinati d<strong>al</strong>levicissitu<strong>di</strong>ni storiche, politiche e soci<strong>al</strong>i chesi sono susseguite nel corso del tempo. Riportato<strong>al</strong>l’antica bellezza in seguito ad un intelligenteintervento conservativo eseguitonegli anni 80/90 del secolo scorso, èoggi uno dei borghi più belli e significatividella Provincia <strong>di</strong> Modena edell’intera Regione Emilia-Romagna.“Il castello <strong>di</strong> <strong>Savignano</strong> è nato per esserefortezza, un luogo <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a delleterre in riva <strong>al</strong> <strong>Panaro</strong> e per secoli haassolto t<strong>al</strong>e funzione”. Con queste paroleFranco Mantovi descrive il ruoloe la funzione <strong>di</strong> un castello ripetutamente conteso, nel corso della sua storia, fra Bologna eModena, trovando pace soltanto a partire d<strong>al</strong> 1360 quando <strong>di</strong>venne proprietà degli Estensi.L’impianto urbanistico del <strong>Borgo</strong> me<strong>di</strong>ev<strong>al</strong>e si articola attraverso una e<strong>di</strong>ficazione che,pur non presentando caratteri stilistici <strong>di</strong> particolare pregio, ha un importante v<strong>al</strong>orestorico e tipologico.Piazza Zanantoni, già piazzaGarib<strong>al</strong><strong>di</strong>. La piazza è sud<strong>di</strong>visain due sezioni: la partesuperiore racchiusa da unmuro in sassi e la parte inferioredove fino <strong>al</strong> 1922 vi er<strong>al</strong>a Fossa Castellana.L’oratorio <strong>di</strong> S. Rocco, costruito nel 1631in ringraziamento per lo scampato pericolodella peste dell’anno 1630 <strong>di</strong> manzoniana memoria,è stato ristrutturato negli anni ’70 delsecolo scorso.Via Arsenio Crespellani è la strada <strong>di</strong> accesso<strong>al</strong> Castello con un pavimento in ciottoli <strong>di</strong>fiume che si snoda attraverso il borgo fino <strong>al</strong>laChiesa Parrocchi<strong>al</strong>e.Anticamentela torre <strong>di</strong> accesso<strong>al</strong> <strong>Borgo</strong> eradotata <strong>di</strong> pontelevatoio. Al centrodello stessotorrione vi è unanicchia con una Madonnacon Bambino,opera <strong>di</strong> scuola bolognesedel XVII secolo. Sulla destrasi possono intravederetracce del monumento aicaduti della 1 a guerra mon<strong>di</strong><strong>al</strong>e,opera dello scultoresavignanese Giuseppe Graziosi. Proseguendolungo Via Crespellani, prima del pozzoattribuito <strong>al</strong> pittore Ugo Lucerni, vi è unapiccola rientranza con una abitazione civileun tempo oratorio de<strong>di</strong>cato ai SantiAntonio e Tommaso.Sulla destra si apre Via Paolo P<strong>al</strong>lotti, con case, oggi ristrutturate,molto antiche che insistono <strong>sul</strong>la vecchia cinta muraria <strong>di</strong>fensiva. Ilfabbricato <strong>sul</strong>la sinistra,ricostruito negli anni’80, è denominato “Casa<strong>di</strong> Matilde” in quantouna leggenda mai comprovata vuole che in essa soggiornasses<strong>al</strong>tuariamente la Contessa Matilde <strong>di</strong> Canossa.Il corpo degli e<strong>di</strong>fici termina con la torre detta “Torredel Cappellano”, una delle torri a presi<strong>di</strong>o dell’anticacinta muraria.Proseguendo lungo Via Crespellanici si imbatte in unaimponente struttura e<strong>di</strong>lizia,detta “Casa del Capitano”o “del Vescovo” che presentatracce <strong>di</strong> affreschi fra cuiuno stemma della famigliadei Contrari che ebbero la Signoriadel paese fra il 1400 e la prima metàdel 1500.La Torre del secondo voltone è unacostruzione antichissima come attestanoi ciottoli <strong>di</strong> fiume con cui èstata eretta. Torre <strong>di</strong> acceso <strong>al</strong>la partepiù sicura del Castello aveva anchela funzione <strong>di</strong> torre <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a.La Via Crespellani termina inuno spiazzo-b<strong>al</strong>cone <strong>sul</strong> latodestro del qu<strong>al</strong>e inizia un’ampiasc<strong>al</strong>inata in mattoni costruitanel 1894 <strong>al</strong> posto dellaprecedente, più piccola epoco agibile. Quasi <strong>di</strong> fronte,attraverso due pilastri <strong>di</strong> cancello,si entra in una stradettache va a congiungersi con ViaMandria. Quasi certamentecostituiva l’antico percorsoche girava attorno <strong>al</strong>l’ultimob<strong>al</strong>uardo della Rocca. Di queste fortificazioni restano tracce dellemura esterne, nascoste da una vegetazione, particolarmente ricca.Nel punto più elevato del Castello e probabilmente nel luogo che<strong>di</strong>ede origine <strong>al</strong>l’antica corte, sorge la Chiesa Parrocchi<strong>al</strong>e, de<strong>di</strong>cata a S. Maria Assunta. La Chiesavenne fatta ricostruire negli anni 1746 -1750 <strong>al</strong> posto dell’antica chiesa, <strong>di</strong> cui si ha testimonianzain documenti del 1027 e del 1033. Recentemente è stato eseguito un restauro conservativo degliaffreschi della Chiesa Parrocchi<strong>al</strong>e che l’ha riportata <strong>al</strong>l’antica bellezza. Nei primianni del 1800 il piccolo cimitero che si trovava nell’attu<strong>al</strong>e sagratovenne trasferito nella sede <strong>di</strong> <strong>Borgo</strong> S. Giovannie si iniziarono i lavori <strong>di</strong> costruzionedel nuovo campanile, in sostituzione dellavecchia torre campanaria collocata a sud- estdella chiesa. Il nuovo campanile, terminatonel 1813, fu costruito con il prelievo dei materi<strong>al</strong>idelle vecchie mura e con la sola cuspidein mattoni in cotto. Si possono notare ancoratracce <strong>di</strong> un orologio seicentesco.Caratterizzano il <strong>Borgo</strong> tre opere,ancora ine<strong>di</strong>te, <strong>di</strong> Giuseppe Graziosi:Il Redentore in bronzo <strong>sul</strong>latomba <strong>di</strong> famiglia, il Monumentoai Caduti della prima guerra mon<strong>di</strong><strong>al</strong>eoggi situato nello spazio antistanteil Cimitero e, nella ChiesaParrocchi<strong>al</strong>e, il “Compianto <strong>sul</strong>Cristo morto”. Nella frazione <strong>di</strong>Doccia, nei pressi del Municipiosi possono ammirare due sculturemonument<strong>al</strong>i in marmo, opera delsavignanese Antonio Sgroi, collocatein Piazza F<strong>al</strong>cone e nel parchetto<strong>di</strong> Vi<strong>al</strong>e Gramsci, a testimonianza,in una continuità ide<strong>al</strong>e conGiuseppe Graziosi, dell’importanzache <strong>Savignano</strong> attribuisce <strong>al</strong>l’arteed <strong>al</strong>la cultura.Notizie utiliIl <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Savignano</strong> <strong>sul</strong> <strong>Panaro</strong> ha una superficie <strong>di</strong> 25,45 kmq ed una popolazione<strong>di</strong> circa 9.500 abitanti. Posto fra la collina e la riva destra del fiume <strong>Panaro</strong> confina a nordcon il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> S. Cesario, a est con i Comuni <strong>di</strong> Bazzano, Monteveglio e Castello <strong>di</strong>Serrav<strong>al</strong>le, a sud con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Guiglia e <strong>di</strong> Marano, a ovest con il fiume <strong>Panaro</strong> e<strong>di</strong> comuni <strong>di</strong> Vignola e <strong>di</strong> Spilamberto. Nella frazione <strong>di</strong> Doccia, nei loc<strong>al</strong>i del “CentroCivico” vi sono due Musei de<strong>di</strong>cati <strong>al</strong>la Venere e <strong>al</strong>l’Elefante <strong>di</strong> <strong>Savignano</strong>.Sulle colline che fanno corona <strong>al</strong> paese, in ambienti caratterizzati da una ricca vegetazione,si possono ammirare querce <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni, veri e propri monumenti veget<strong>al</strong>iche testimoniano il patrimonio ambient<strong>al</strong>e <strong>di</strong> un territorio ricco <strong>di</strong> boschi fino ai primianni del 1900. Oggi le macchie boschive sono assai ridotte, ma si conservano ancoraesemplari <strong>di</strong> querce plurisecolari che si possono osservare percorrendo l’itinerario verdedenominato “Via delle querce” a partire d<strong>al</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Antico</strong>.Personaggi illustriArsenio Crespellani (1828 - 1900) patriota, numismatico e archeologo <strong>di</strong> fama nazion<strong>al</strong>e.A lui si devono i maggiori ritrovamenti archeologici del Modenese e del Bolognese.Giuseppe Graziosi (1879 - 1942) pittore e scultore. Le sue opere si possono ammirare innumerose pinacoteche e nelle sculture monument<strong>al</strong>i <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse città it<strong>al</strong>iane e straniere. Lacittà <strong>di</strong> Modena gli ha interamente de<strong>di</strong>cato una gipsoteca. È sepolto nel cimitero comun<strong>al</strong>e<strong>di</strong> <strong>Savignano</strong>.Evaristo Panc<strong>al</strong><strong>di</strong> (1872 - 1950), canonico pioniere riformatore della musica sacra a Modena.Nel 1900 ottiene la carica <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore e maestro <strong>di</strong> Cappella del Duomo <strong>di</strong> Modena.

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