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LESIONI DEI MENISCHI - Prof. Giuseppe Florio

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www.formamentisrc.itRECONDITIONING CENTER<strong>LESIONI</strong> <strong>DEI</strong> <strong>MENISCHI</strong><strong>Prof</strong>. <strong>Giuseppe</strong> <strong>Florio</strong>MenischiI menischi sono formazioni accessorie dellearticolazioni che servono solamente a guidarne ilmovimento. Molte articolazioni hanno necessità di uncompletamento anatomico non osseo, ma resistente epoco vulnerabile. Sono resistenti perché sono costituitida tessuto compatto fibrocartilagineo e sono a sezionetriangolare interposti tra i condili femorali e i piattitibiali. La loro funzione principale è quella di renderepiù congruenti tra loro i capi articolari durante ilmovimento di flesso-estensione del ginocchio. Ilmenisco interno ha una forma semilunare aperta,mentre quello esterno presenta una forma di C chiusa.L’importanza dei menischi per il mantenimentodell’integrità e della funzione del ginocchio è stata bendocumentata. La maggior parte delle funzionicompiute dai menischi riguarda la protezione dellacartilagine articolare sottostante• Aumentando la superficie di contatto fra il femore ela tibia, i menischi riducono la pressione per unità disuperficie che si crea a livello delle facce articolari.Una meniscectomia totale determina una riduzionedel 50% della superficie di contatto.• I menischi trasmettono i carichi di compressionedalcentro verso la periferia, riducendo ulteriormentela pressione di contatto sulla cartilagine articolare.• La metà dei carichi di compressione del ginocchiopassa attraverso i menischi con il ginocchio incompleta estensione e l’85% del carico passaattraverso il ginocchio con il ginocchio flesso a 90°.È stato dimostrato che la meniscectomia riduce del20% la capacità di assorbimento degli urti delginocchio.Movimenti dei menischiSi è visto che il menisco laterale è più mobile rispettoal menisco mediale. In ciascun menisco, il cornoanteriore ha una mobilità maggiore di quella del cornoposteriore. La ridotta mobilità del menisco medialeposteriore può provocare un grande stress in questazona, rendendola più vulnerabile.Ciò potrebbe spiegare la maggiore frequenza dellelesioni meniscali che interessano il corno posterioredel menisco mediale.È stato dimostrato che il carico provoca pochemodificazioni nel movimento dei menischi, sebbenesia stato suggerito che il carico sui menischi potrebbedeterminare una distrazione delle lacerazioni radiali.La mobilità passiva del ginocchio, in particolare larotazione e la flessione del ginocchio oltre i 60°,provoca significativi cambiamenti nella posizioneantero-posteriore dei menischi.Clinicamente,un’artroscopia di controllo hadimostrato che l’estensione del ginocchio tiene inposizione ridotta una lacerazione del cornoposteriore del menisco, mentre la flessionedetermina uno spostamento della lacerazione.


www.formamentisrc.itRECONDITIONING CENTER<strong>LESIONI</strong> <strong>DEI</strong> <strong>MENISCHI</strong><strong>Prof</strong>. <strong>Giuseppe</strong> <strong>Florio</strong>Riabilitazione dopo una meniscectomiaNon essendoci una struttura anatomica da proteggeredurante la fase di guarigione, la riabilitazione puòessere aggressiva. Gli obiettivi sono un precocecontrollo del dolore e della tumefazione, un caricoimmediato, l’acquisizione e il mantenimento di unacompleta articolarità e il ripristino della forza delquadricipite.Riabilitazione dopo riparazione del meniscoGli studi recenti sostengono l’uso dei protocolliriabilitativi accelerati che si utilizzano per il LCA dopouna riparazione del menisco associata allaricostruzione del LCA.Nelle lacerazioni con ridotto potenziale di guarigione(come nelle rotture white-white, radiali e complesse),sembra che il modo migliore per proteggere la suturae aumentare il potenziale di guarigione sia lalimitazione del carico e della flessione fino a 60° perle prime 4 settimane.Tuttavia, non sono a conoscenza di studi chesostengano queste indicazioni.La riabilitazione dopo una riparazione isolata delmenisco rimane controversa. L’ambiente èchiaramente peggiore rispetto a quello di unaricostruzione del LCA, ma si sono ottenuti buonirisultati con i protocolli di riabilitazione accelerata.Protocollo riabilitativo di WilkDopo artroscopia e meniscectomiaFase 1: fase acutaObiettivi• Ridurre l’infiammazione e la tumefazione.• Ripristinare l’articolarità.• Ripristinare l’attività muscolare del quadricipite.Giorni 1-3• Crioterapia.• Elettrostimolazione del quadricipite compex.• Rinforzo del quadricipite.• SLR.• Abduzioni e adduzioni dell’anca.• Estensione del ginocchio.• Minisquat• Stretching attivo assistito per l’articolarità, allaricerca diun’estensione completa del ginocchio (flessionesecondotolleranza).• Carico secondo tolleranza (con due stampelle).• Leggero bendaggio di compressione.Giorni 4-7• Crioterapia.• Elettrostimolazione del quadricipite compex.• Rinforzo del quadricipite.• Estensioni del ginocchio da 90° a 40°.• SLR.• Abduzioni e adduzioni dell’anca.• Minisquat.• Esercizi di equilibrio e propriocezione.• Esercizi per il ROM attivi assistiti e passivi.• ROM di 0-115° (minimo).• Stretching (ischiocrurali, tricipite della sura,quadricipite).


www.formamentisrc.itRECONDITIONING CENTER<strong>LESIONI</strong> <strong>DEI</strong> <strong>MENISCHI</strong><strong>Prof</strong>. <strong>Giuseppe</strong> <strong>Florio</strong>• Carico secondo tolleranza (con una stampella).• Continuare con il leggero bendaggio dicompressione.• Stimolazioni compex/crioterapia.Giorni 7-10• Continuare con tutti gli esercizi.• Leg press (bassi carichi).• Calf.• Flessioni del ginocchio contro resistenza manuale• Cyclette (quando il ROM è di 0-120° senzatumefazione.Fase 2: fase intermediaObiettivi• Ripristinare e migliorare la forza muscolare e laresistenza.• Riacquistare un ROM completo e non doloroso.• Ritorno graduale ad attività funzionali.Giorni 10-17• Cyclette per il movimento e la resistenza.• Affondi laterali.• Affondi frontali.• Minisquat.• Leg press.• Step-up laterali.• Estensioni del ginocchio da 90° a 40°.• Flessioni del ginocchio contro resistenza.• Abduzioni e adduzioni dell’anca.• Flessioni ed estensioni dell’anca.• Calf.• Allenamento all’equilibrio e allenamentopropriocettivo.• Esercizi di stretching.• Esercizi per il ROM del ginocchio attivi assistiti epassivi(se necessario).Giorno 17-settimana 4• Continuare con tutti gli esercizi.• Programma in piscina (corsa in piscina profonda edesercizi per gli arti inferiori).• Potrebbe essere utile un tutore di compressionedurante lo svolgimento degli esercizi.Fase 3:Il programma analitico lo potete richiedere a:formamentis.rc@virgilio.it<strong>Prof</strong>. <strong>Giuseppe</strong> <strong>Florio</strong>

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