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LO SPORT NELL'ANTICA ROMA LA FINE DELLA ... - life and fitness

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2 LEZIONE – <strong>LO</strong> <strong>SPORT</strong> NELL’ANTICA <strong>ROMA</strong><strong>LA</strong> <strong>FINE</strong> DEL<strong>LA</strong> GINNASTICA ANTICA 322 A.C.- La ginnastica militare inizia a soccombere- Lo sport efebico viene trascuratoGli antichi romani si oppongono all'importazione dei costumi ellenici cominciata dal III sec a.C.La ginnastica medica e l'atletismo professionale permangono e diventano le due forme professionaliincontrate a Roma.I BAGNI <strong>ROMA</strong>NIA Roma i bagni iniziarono ad acquistare una gr<strong>and</strong>e importanza. Il gusto per i bagni per Romani noncorrispondeva solamente ad un gusto individualistico per il benessere ma anche ad un miglioramentodell'immagine personale. Nel corso del tempo la planimetria e le dimensioni degli stabilimenti termaliromani subirono profondi cambiamenti, ma sempre mantennero alcuni ambienti essenziali:uno spogliatoio (apodyterium);una sala per il bagno caldo (calidarium)una sala per il bagno freddo (frigidarium),una stanza per il bagno tiepido (tepidarium),un locale per il bagno d'aria calda (laconicum);una piscina (natatio)una palestraGli ambienti venivano riscaldati con aria calda fatta circolare entro cavità sotto i pavimenti e nelle pareti.I LUDI <strong>ROMA</strong>NILo sport presso gli antichi Romani era considerato in modo molto differente rispetto alla civiltà ellenica,pur attribuendole uguale importanza. I Romani non tolleravano la nudità degli atleti greci e ritenevano leloro esibizioni prive di finalità pratiche, come l'addestramento militare. Inoltre lo sport presso i Romaniveniva interpretato in forma cruenta e spettacolare; questo si evince con la famosa espressione "panem etcircenses": il pane e gli spettacoli erano gli elementi che tenevano quieta la "folla" dell’età romana.I MUNERAGli spettacoli con i gladiatori prendevano il nome di Munera gladiatoria. Col tempo, gli spettacoliaumentarono in quantità e splendore: lo stesso Cesare offrì un munus con più di trecento coppie digladiatori. Anche il gusto degli spettacoli mutò: il popolo voleva essere stupito, e così si utilizzaronoarmature d'argento, animali esotici, coreografie, musiche ed "effetti speciali". Durante i giochi si offrivanodoni agli spettatori. Si poteva vincere cibo, uno schiavo, o persino una casa o una nave.I G<strong>LA</strong>DIATORIA seconda della categoria i gladiatori erano specializzati in vari tipi di gare. I gladiatori combattevano traloro e contro animali feroci, fatti giungere dall’Africa a questo scopo, finché uno degli avversari cadeva aterra senza forze. A quel punto erano gli spettatori che decidevano se farlo vivere o morire.GLI ALTRI LUDI- Ludi circenses- Ludi scaenici


- Ludi naumachie (battaglie navali)- Ludi venationesDurante la processione che precedeva una manifestazione ludica, entrava in vigore la licentia, ovvero unasorta di impunità temporanea che autorizzava il popolo romano a deridere i personaggi pubblici e politici,anche se sul palcoscenico, tuttavia, come prescritto dalle Leggi delle XII tavole, era proibito offendere eprendere in giro una personalità pubblica ancora in vita.- Ludi Romani o Magni- Ludi Plebei- Ludi Cerealis- Ludi Apollinares- Ludi Megalenses- Ludi FloralesNell’antica Roma le caratteristiche più proprie dello sport le troviamo nel pugilato e nei vari tipi di corse,ma mai vi fu una cultura agonistica pura come in Grecia. I giochi organizzati erano occasionali. L’unicamanifestazione pubblica di questo tipo fu l’agone Capitolino, voluto da Domiziano verso la fine del I sec.D.C. L'Imperatore si rifece, nella pianificazione di tale manifestazione, ai giochi sacri di Olimpia, oltre cheper la loro programmazione ma per la stessa sacralità, infatti la premiazione era una corona di querciaconferita al vincitore dal sovrano in persona; inoltre veniva conferito l'eiselasis cioè il privilegio di entrarenella propria città di origine su un carro trionfante.ALTRE NOTIZIEIl tentativo di introdurre la cultura agonistico-sportiva greca nella mentalità romana fu vano.L’Imperatore Augusto diede impulso all’addestramento militare e all’educazione dei giovani nei collegia eludi juvenum. Cercò di introdurre delle gare simili agli agones greci senza esito positivo.Nerone istituì invece dei giochi simili alle Olimpiadi che venivano celebrati ogni quattro anni, che nonebbero però alcun successo.L’èlite dell’Urbe si dedicò all’allenamento personale e alla cura del corpo nelle palestre e nelle terme. Tra igiochi praticati vi erano:L’harpastumIl ludere datatimIl ludere expulsimIl trigonDAI G<strong>LA</strong>DIATORI AL FEUDALESIMOI combattimenti tra gladiatori vennero aboliti nel V secolo d.C. sotto Onorio mentre le venationes nel VIsecolo d.C . Con Giustiniano, nell’Europa orientale permangono invece a lungo le gare sportive, soprattuttole corse con le bighe. Nell’Europa occidentale fa la sua prima apparizione il sistema feudale.I LUOGHI DEL<strong>LO</strong> <strong>SPORT</strong>Anfiteatri, Circhi, Specchi d'acqua, fiumi, laghi bacini appositamente progettati.Palestre (terme).Luoghi appositi per i giochi con la palla.


STOICISMO E GINNASTICAAncora una volta la ginnastica incontrò l’ostilità dello stoicismo. Secondo Seneca bisognava seguire lanatura, e per natura il corpo era subordinato all’anima. Perciò era per l’anima che gli uomini dovevanovivere. Seneca dava una preferenza agli esercizi moderati che procurassero al corpo e all’anima unrilassamento benefico.L’AVVENTO DEL CRISTIANESIMOSecondo la dottrina cristiana i giochi sviavano l’uomo dall’essenziale (ovvero dalla ricerca della salvezza).Tuttavia per quanto riguarda la ginnastica medica, ne fu sempre affermato il carattere salutare e in uncerto senso il suo significato non venne mai attaccato, nonostante venne poco praticata per mancanza distrutture e tempo libero.CRISTIANESIMO ED ESERCIZI FISICICon il Cristianesimo apparve l’incompatibilità tra una religione che, come appunto quella cristiana,assegnava al corpo una posizione inferiore, lo disprezzava e lo trascurava, e l’attenzione accordata al corpoda chi praticasse un qualsiasi genere di esercizio fisico.GINNASTICA E SCUO<strong>LA</strong>Il Medioevo non conobbe una vera e propria ginnastica educativa. La scuola cristiana assunse un caratterenuovo: non era più il luogo dove il ragazzo <strong>and</strong>ava a istruirsi in una determinata disciplina, nellagrammatica e nella retorica.CORPO E ANIMASi compie un grave errore afferm<strong>and</strong>o che il Cristianesimo in generale disprezzava il corpo. Infatti allaconcezione negativa del corpo di San Bernardo, Tertulliano e Pascal si contrapponeva la concezionepositiva del corpo di Sant’Agostino che ne esaltava la sua bontà. Sant’Agostino criticava fortemente chiaffermava che l’anima per essere felice doveva fuggire dal corpo.CONCLUSIONILa visione più diffusa sembrerebbe essere la seguente: il corpo non ha lo stesso valore dell’anima, ma le ènecessario.I GIOCHI DEL MEDIOEVOCome già avvenne nel tardo paganesimo, gli spettacoli atletici e la ginnastica educativa, quasiscomparvero, e l’atletismo professionale si era talmente degradato che - agli occhi di chi non sapevadistinguere - gli esercizi fisici nel complesso venivano screditati. Il Medioevo riprese il retaggio galenico,tuttavia la ginnastica medica non conobbe molto impulso e diffusione.<strong>LO</strong> <strong>SPORT</strong> MEDIEVALEUn certo numero di giochi e sport era riservato alla nobiltà, per cui lo sport medievale, presentò uncarattere aristocratico. Venivano praticati, già al tempo dei galli, i cosiddetti tornei primitivi che erano unaspecie di battaglie campali senza nessun odio dall’una e dall’altra parte. Inizialmente il torneo medievale sidiffuse in Francia, ed era rude, in quanto si trattava di una vera e propria battaglia. Solo nel XIII secolo itornei si trasformarono in giochi raffinati, brutali ma codificati.


GIOSTRA E PAS D’ARMEGrazie al suo carattere meno brutale, la giostra sopravvisse al torneo. Il pas d'arme invece occupava unposto intermedio tra i due. Tali giochi erano propri della nobiltà, tuttavia ne esistevano degli altri menodiffusi ma praticati dal popolo.I GIOCHI DEL POPO<strong>LO</strong>Tra i giochi praticati dal popolo vi era la quintana. Nella Francia medievale Pallacorda, Soule, Il maglio,Biliardo.I GIOCHI E L’EDUCAZIONE FISICAI giochi precedentemente descritti interessarono l'educazione fisica sotto vari aspetti. Ciò dimostra che ifrancesi nel Medioevo erano dediti ai giochi e che essi non dimostravano, nei confronti delle “distrazioni”concernenti il corpo, quel disprezzo che si era soliti attribuire loro.ALTRI PAESIOltre alla Francia, gli esercizi fisici si svilupparono anche altri paesi. In Germania molti poeti /autorisottolinearono e a volte esasperarono l'esistenza di tali attività fisiche nel loro paese. In Inghilterra conEnrico II (1154-1187), i londinesi praticavano il salto, la lotta, il lancio delle pietre pesanti, il gioco dellapalla e molti altri sport che si svolgevano nei dintorni della città.MEDIOEVO: ETA’ DI MEZZOSi assiste alla rinascita dello spirito sportivo. Attraverso le invasioni barbariche di Goti, Longobardi eFranchi nel V secolo d.C. - in Italia si diffuse il duello utilizzato per derimere questioni e contese. Presto ilduello assunse il significato simbolico di espressione del coraggio e del potere e poteva essere manifestonelle competizioni quali tornei e giostre organizzate da ricchi feudatari.CONSIDERAZIONIDurante tutto il Medioevo l'educazione fisica e sportiva, per quanto riguarda la nobiltà ma anche lanascente borghesia o i ceti ancora più bassi, ebbe un carattere privatistico e una dimensione locale. Allalocalizzazione geografica si aggiungeva l'esclusività sociale.

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