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LEZIONE 9 PALLAVOLO – TECNICHE EVOLUTE ... - life and fitness

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<strong>LEZIONE</strong> 9 <strong>PALLAVOLO</strong> <strong>–</strong> <strong>TECNICHE</strong> <strong>EVOLUTE</strong> <strong>–</strong> IL BAGHER DI DIFESA• Ogni volta che un avversario esegue un attacco di secondo o di terzo tocco, bisogna prepararsi areplicare con un bagher di difesa: è in questo fondamentale che si esaltano le caratteristiche di “sport disituazione” della pallavolo, nel senso che, per difendere al meglio, il giocatore deve adeguare prontamentela propria posizione e impostazione alle caratteristiche che avrà la traiettoria della palla in arrivo.• Le differenze sostanziali rispetto al bagher di ricezione consistono nel fatto che i palloni schiacciatidall’avversario provengono da posizioni vicino a rete, e non dal fondo campo come per la battuta, eviaggiano a velocità nettamente superiori. Di conseguenza, i tempi a disposizione dei difensori per“leggere” l’azione avversaria e spostarsi lungo la traiettoria del tiro sono notevolmente più brevi che infase di ricezione.• È fondamentale quindi che il difensore si trovi con le braccia già posizionate lungo la traiettoria dellapalla, altrimenti ogni tentativo di difesa ad una schiacciata avversaria è destinato a fallire.• Il fondamentale di difesa è collocato in un’azione di pallavolo subito dopo l’attacco avversario, esistequindi un periodo di attesa dinamica che precede l’esecuzione vera e propria del bagher.• È possibile suddividere questa attesa in tre periodi in cui il giocatore in difesa deve occupare diverseposizioni in campo e assumere diversi atteggiamenti del corpo.POSIZIONI DI ATTESAPRIMO PERIODO: è compreso tra l’invio del pallone nella metà campo avversaria e il primo toccodell’azione di gioco dell’avversario.• In questo periodo i difensori si possono trovare in due tipi diversi di situazione a seconda di come è statoinviato il pallone nel campo avversario:<strong>–</strong> Se la propria squadra si trova al servizio, la preoccupazione dei difensori deve essere quella diraggiungere la rispettiva zona di difesa effettu<strong>and</strong>o ivari cambi senza incorrere in fallo di posizione.<strong>–</strong> Se la propria squadra ha concluso un’azione di gioco con un terzo tocco, non vi sono vincoli di fallidi posizione e quindi l’unico problema è quello di raggiungere la zona di difesa partendo da unacopertura d’attacco del compagno di squadra che ha schiacciato.• Per compiere questi spostamenti non sono necessari passi speciali, in quanto il tempo a disposizione èsufficiente per raggiungere comodamente il proprio posto di difesa.SECONDO PERIODO: è il tempo che intercorre tra il primo e il secondo tocco dell’azione di giocoavversario. In questi attimi i difensori devono assumere la posizione definita piazzamento di difesa suattacco di primo tempo o, più semplicemente, piazzamento di primo tempo.• ATTEGGIAMENTO DEL CORPO IN POSIZIONE DI PIAZZAMENTO DI PRIMO TEMPO: l’atteggiamento delcorpo deve consentire di difendere la schiacciata più violenta che l’avversario possa effettuare e quindiseguirà uno schema del seguente tipo:<strong>–</strong> Corpo in posizione bassa.<strong>–</strong> Busto sufficientemente eretto da poter seguire attentamente lo sviluppo dell’attacco avversario.<strong>–</strong> Gambe divaricate sul piano frontale con un’apertura molto accentuata per permettere aldifensore di portare immediatamente le ginocchia al suolo.<strong>–</strong> Braccia davanti al corpo molto ravvicinate tra loro se non già unite in bagher.• L’atteggiamento descritto sopra è essenzialmente statico e viene utilizzato per contrastare attacchi diprimo tempo particolarmente violenti.


• Esiste una scuola orientale che imposta anche la difesa di primo tempo con un pre-balzo di partenza.Tale impostazione prevede un saltello in avanti un attimo prima che lo schiacciatore avversario colpisca lapalla. In tal modo si acquista un atteggiamento del corpo più dinamico in posizione di attesa, il chefavorisce il recupero dei palloni che cadono lontano.• L’adozione di un tipo di difesa piuttosto che l’altro sarà in funzione della qualità degli attacchi di primotempo, secondo la semplice formula:<strong>–</strong> Attacchi di primo tempo potenti = difesa più statica.<strong>–</strong> Attacchi di primo tempo piazzati = difesa più dinamica.TERZO PERIODO: è il tempo che intercorre tra il secondo e terzo tocco dell’azione di gioco dell’avversario.• Se il terzo tocco porta a un attacco di primo tempo, il terzo periodo non è sfruttabile ai fini difensivi e ilpiazzamento di primo tempo deve aver già inizio nel secondo periodo.• Se invece il palleggiatore effettua un’alzata di secondo o terzo tempo, i difensori devono spostarsi per<strong>and</strong>are ad occupare determinate zone di campo dove è percentualmente più probabile che la squadraavversaria indirizzi i propri attacchi.• Tali posizioni possono variare notevolmente a seguito di molti fattori:<strong>–</strong> Sistema di difesa della propria squadra (vedremo nella prossima lezione).<strong>–</strong> Caratteristiche tecnico-tattiche individuali degli attaccanti avversari.<strong>–</strong> Caratteristiche tattiche collettive degli attaccanti avversari.• Partendo da una posizione di primo tempo si possono verificare per il difensore due casi:1. La posizione di primo tempo coincide con quella di secondo o terzo tempo, il difensore non deveeseguire alcun spostamento.2. La posizione di primo tempo non coincide con quella di secondo o terzo tempo, il difensore deveeffettuare uno spostamento a passi speciali.PASSI SPECIALI• In generale gli spostamenti compiuti per passare da una posizione di primo tempo a una di secondo oterzo tempo sono di tre tipi:1. All’indietro. La corsa deve avvenire con il baricentro leggermente spostato in avanti e piuttostobasso per facilitare gli interventi acrobatici al suolo. Si deve arretrare con i piedi leggermente piùdivaricati rispetto a un normale spostamento all’indietro e il busto un poco inclinato in avanti perevitare di sbilanciarsi all’indietro.2. In avanti. Il baricentro si abbassa progressivamente verso il suolo durante la corsa per facilitaregli interventi acrobatici al suolo.3. Lateralmente verso destra o verso sinistra. Si utilizza soprattutto lo spostamento a passoincrociato che, rispetto allo spostamento a passi accostati, ha il vantaggio di coprire più metri aparità di numero di appoggi al suolo. Il movimento deve avvenire nel seguente modo:• Rotazione del piede interno fino a orientarlo nella direzione dello spostamento.• Spostamento del piede interno che si incrocia con l’altro pass<strong>and</strong>ogli davanti.• Distacco del piede esterno dal suolo e appoggio dello stesso il più lontano possibilerispetto alla posizione di partenza. La posizione di arrivo dei piedi corrisponde a quella dipiazzamento di secondo o terzo tempo.• Le spalle devono ruotare il meno possibile, per non perdere di vista la palla.


POSIZIONI DI ATTESA• ATTEGGIAMENTO DEL CORPO IN POSIZIONE DI PIAZZAMENTO DI SECONDO O TERZO TEMPO: mentre lapalla oltrepassa la rete, l’atteggiamento teoricamente corretto da assumere è il seguente:<strong>–</strong> Corpo in posizione bassa (aument<strong>and</strong>o la distanza dal punto di schiacciata avversaria si puògradualmente trasformare la posizione bassa in media, maggiore è la distanza dal punto di attacco,maggiore sarà il tempo a disposizione del difensore per reagire allo stimolo visivo e portarsi incontro allapalla).<strong>–</strong> Busto sufficientemente eretto per poter seguire lo sviluppo dell’attacco avversario.<strong>–</strong> Gambe divaricate sul piano frontale con un’apertura meno accentuata rispetto a quella tenuta percontrastare un primo tempo. In questo modo si facilita lo spostamento per il recupero di palloni lontani.<strong>–</strong> Piedi paralleli (non divergenti).<strong>–</strong> Braccia semiflesse davanti al corpo.• Qui più che nel piazzamento di primo tempo si utilizza la tecnica del pre-balzo, che permette di eseguirespostamenti più lunghi. In questo caso la posizione di attesa deve essere con un piede davanti all’altro(posizione di corsa in avanti) per arrivare solo all’ultimo momento con i piedi divaricati sul piano frontale.DIFESA DA FERMI• L’esecuzione del bagher avviene con lo stesso atteggiamento del corpo assunto durante la fase dipiazzamento (sia di primo, che di secondo o terzo tempo).<strong>–</strong> Corpo in posizione media.<strong>–</strong> Busto leggermente inclinato in avanti.<strong>–</strong> Gambe divaricate sul piano frontale.<strong>–</strong> Braccia unite in bagher davanti al busto con un’angolazione rispetto al suolo che dipende dal tipodi traiettoria della schiacciata avversaria.<strong>–</strong> Le braccia, sempre in funzione della velocità di arrivo della palla, possono accompagnarla verso lanuova traiettoria, oppure rimanere immobili, o ancora ammortizzare la schiacciata avversaria conun movimento in senso opposto.<strong>–</strong> Anche le gambe, subito dopo il contatto della palla con gli avambracci, possono distendersilentamente verso l’alto per accompagnare la traiettoria di rinvio.DIFESA IN COMPRESSIONE SENZA SBILANCIAMENTO• Questo tipo di intervento è caratteristico della difesa su attacchi violenti dell’avversario. Si deve cercaredi stare abbastanza lontani in difesa per riuscire a difendere la maggior parte di palloni davanti allaposizione di piazzamento.• I motivi per la scelta di questo tipo di difesa sono tre:1. Per diminuire il rischio di ricevere eventuali schiacciate sul volto.2. È meno difficile difendere palloni in arrivo davanti al difensore piuttosto che dietro.3. Più si ritarda l’intervento, più il pallone perde velocità.• Per effettuare un’azione di compressione verso il suolo dalla posizione di piazzamento si procede così:<strong>–</strong> Chiusura degli angoli delle articolazione del ginocchio e della caviglia<strong>–</strong> Chiusura dell’angolo dell’articolazione dell’anca, con relativo appiattimento del busto verso ilpavimento<strong>–</strong> Braccia orizzontali e unite in bagher che si avvicinano il più possibile al suolo<strong>–</strong> Il difensore dovrà cercare di colpire la palla invi<strong>and</strong>ola verso l’alto e non direttamente nelcampo avversario.


DIFESA IN COMPRESSIONE E SPINTA• È una forma di difesa per attacchi non particolarmente violenti dell’avversario diretti su zone abbastanzavicine a quelle di piazzamento del difensore.• L’esecuzione richiede due azioni muscolari in rapida successione:<strong>–</strong> Compressione verso il suolo con intervento dei muscoli flessori degli arti inferiori.<strong>–</strong> Sbilanciamento del corpo verso il punto di impatto con la palla.<strong>–</strong> Estensione degli arti inferiori verso il punto di impatto con la palla con intervento dei muscoliestensori degli arti inferiori.• Le varie tecniche che consentono di terminare l’azione di sbilanciamento senza pericoli di traumi fannoparte dell’acrobatica difensiva. Gli interventi acrobatici si possono raggruppare in due gr<strong>and</strong>i categorie:1. I tuffi: che necessitano molta forza nelle braccia per attutire la caduta.2. Le rullate: che necessitano più agilità che forza.• È una delle tecniche difensive dove i giocatori incontrano più difficoltà, in quanto devono difenderepalloni ad alta velocità, indirizzati verso un punto a un metro e mezzo circa di distanza dai piedi, senzapossibilità di muovere alcun passo, per mancanza di tempo.TUFFO CON PARTENZA DA FERMI• Vediamo ora in dettaglio il tuffo, che inizia con l’azione di spinta degli arti inferiori.• Posizione di partenza<strong>–</strong> Gambe piegate e divaricate sul piano frontale con una apertura più larga di quella delle spalle.<strong>–</strong> Avampiedi in appoggio sul pavimento.<strong>–</strong> Angolo al ginocchio molto chiuso.<strong>–</strong> Baricentro molto basso.<strong>–</strong> Braccia tenute davanti al busto molto vicine tra loro, ma non ancora unite in bagher.• A questo punto inizia il tuffo in avanti caratterizzato da:<strong>–</strong> Distensione delle gambe con proiezione del corpo verso il pallone in arrivo.<strong>–</strong> Distensione di un braccio in avanti (o unione delle braccia in bagher) verso la palla.<strong>–</strong> Contemporaneo appoggio dell’altra mano al suolo per ammortizzare la caduta. La mano si deveposizionare lateralmente rispetto al busto, all’altezza del petto.<strong>–</strong> Appoggio al suolo della palma della mano del braccio disteso per arrivare a colpire la palla con ildorso.<strong>–</strong> Conclusione dell’azione con uno scivolamento al suolo della mano del braccio disteso e del busto.RULLATA CON PARTENZA DA FERMI• La posizione di partenza rimane identica a quella descritta per il tuffo. L’esecuzione invece è diversa eprocede in questo modo:<strong>–</strong> Distensione in successione delle gambe e proiezione del corpo verso il punto previsto di impattocon la palla.<strong>–</strong> Le braccia si uniscono in bagher per colpire la palla.<strong>–</strong> Si esegue il colpo in bagher con le braccia che sfiorano il pavimento oppure se la palla è moltolontana si estende un braccio per un colpo ad una sola mano.<strong>–</strong> Il ginocchio della gamba distesa inizia a ruotare verso l’esterno, trascin<strong>and</strong>o in questa sua azionetutto il corpo.<strong>–</strong> Una mano si appoggia al suolo approssimativamente all’altezza delle spalle, mentre l’altra mano siallunga ulteriormente nella direzione del tiro facendo distendere il braccio corrispondente.


<strong>–</strong> Il corpo, in rotazione, si adagia al suolo scivol<strong>and</strong>o inizialmente sulla parte esterna della coscia esul fianco e successivamente sulla schiena, che sopporta invece il maggior peso della caduta.<strong>–</strong> Il modo classico per concludere la rullata è:• Raccogliere le gambe al petto.• Inclinare lateralmente il capo.• Far passare con una capovolta tutto il corpo sopra la spalla più lontana dal pavimento.• Appoggiare un ginocchio al suolo e rialzarsi velocemente.DIFESA CON SPOSTAMENTO E INTERVENTO ACROBATICO• La difesa in tuffo o rullata con passi di spostamento rappresenta una soluzione estrema per recuperarepalloni che cadono lontani dalla posizione di piazzamento. Le modalità di esecuzione prevedono:<strong>–</strong> Partenza a gambe divaricate sul piano frontale, con una gamba più avanti dell’altra.<strong>–</strong> Uno o più passi nella direzione di impatto con la palla.<strong>–</strong> Abbassamento progressivo del baricentro.<strong>–</strong> Sbilanciamento del corpo verso la direzione di impatto con la palla.<strong>–</strong> Distensione della gamba avanzata che si stacca per ultima dal suolo, spingendo con l’avampiede.<strong>–</strong> Tuffo verso il pallone.<strong>–</strong> Atterraggio al suolo o in tuffo scivolato o in rullata.• Le principali differenze che si osservano nell’esecuzione in corsa rispetto a quella da fermi riguardano:<strong>–</strong> Una fase aerea che risulta più accentuata, soprattutto nel tuffo.<strong>–</strong> L’atterraggio che nel tuffo può avvenire con tutte e due le mani che si adagiano al suolo all’altezzadel petto e spingono il corpo in avanti, facendolo scivolare.• Oltre al tuffo esistono anche la rullata laterale in spinta e la rullata laterale in compressione. Si eseguecome la rullata che abbiamo visto, partendo da una rincorsa.DIFESA IN SPINTA IN BAGHER LATERALE• Il bagher laterale con spinta è una tecnica di intervento su palloni che arrivano lateralmente e in altorispetto alla posizione di piazzamento.• L’esecuzione prevede:<strong>–</strong> Distensione delle gambe verso l’alto con relativo innalzamento del baricentro (spesso capita diconcludere la distensione con un piccolo saltello in verticale).<strong>–</strong> Torsione del busto nella direzione di impatto con la palla.<strong>–</strong> Leggero innalzamento della spalla esterna.• Le braccia si vengono così a trovare unite in bagher con il piano di rimbalzo inclinato verso la direzione incui si vuole indirizzare la palla invece che parallelo al pavimento.• È possibile intervenire sia rimanendo con le gambe divaricate sul piano frontale, sia con una gamba piùindietro rispetto all’altra, accompagn<strong>and</strong>o l’azione con una rotazione del bacino verso la parte da cui arrivala palla.• Più la palla viene impattata in alto, più diventa difficile inclinare il piano di rimbalzo degli avambracci pereseguire una respinta tesa verso l’alzatore. È meglio alzare la traiettoria di respinta che forzarel’inclinazione degli avambracci.VERSO IL VOLTO DEL DIFENSORE• Più che di difesa, si dovrebbe parlare di autodifesa, dal momento che lo scopo primario è quello dievitare di ricevere la palla sul volto.


• Partendo dalla posizione di piazzamento, l’esecuzione prevede un passaggio rapido delle braccia da unaposizione semiflessa lungo il corpo a una posizione davanti al volto.• Le mani devono unirsi e gli avambracci essere ravvicinati tra loro, ma non uniti. In questo modo rimanetra gli avambracci uno spiraglio per osservare la palla in arrivo, senza però rischiare di prenderla in faccia.• Se correttamente applicata, questa tecnica consente comunque di difendere anche in sensopropriamente agonistico sulla schiacciata in arrivo e di continuare quindi la propria azione di gioco.DIFESA SU PALLONI INDIRIZZATI SOPRA LA TESTA DEL DIFENSORE• Generalmente i palloni con queste caratteristiche sono conseguenza di attacchi avversari toccati dalmuro della propria squadra, con la palla che si “impenna” al di sopra dei difensori per dirigersi oltre i limitidel campo di gioco.• Vi sono due possibilità di intervento:1. Dalla posizione di piazzamento si cerca di intercettare il tiro distendendo un braccio sopra il capo.La palla in questo caso deve essere colpita con il polso o, meglio, contemporaneamente con lenocche e il polso. Spesso l’intervento avviene in salto.2. Dalla posizione di piazzamento si ruota il bacino e si porta velocemente una gamba indietro. Aquesto punto si completa la rotazione fino a portare tutto il corpo indirizzato verso il punto dicaduta della palla. Si inizia a correre verso il punto di impatto con la palla e ci si lancia concludendol’azione difensiva con un tuffo o una rullata.

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