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sostegno a distanza - Solidaria

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6SOSTEGNO A DISTANZASPECIALE SOSTEGNO A DISTANZAPerché aiutarechi è moltolontano da noiNon possiamo far finta di niente se, in un’altra parte delmondo, succede qualche disastro o se una popolazionesta vivendo in povertà: siamo tutti coinvolti in quelloche accade sul pianeta. Occorre lavorare nella stessa direzionese vogliamo salvaguardarci da catastrofi ecologiche o cambiareil destino di chi vive peggio di noi. Se il nord del mondo viveagiatamente consumando i 2/3 del petrolio estratto sul globo,è anche grazie alle popolazioni del sud che vivono con menodi un dollaro al giorno.Il <strong>sostegno</strong> a <strong>distanza</strong> apre la strada ad una maggiore consapevolezzae invita a rivedere tante nostre piccole scelte checontribuiscono ad acquisire una mentalità contraria agli sprechi:una pizza in meno, un caffè in meno… sono tanti gliesempi di gesti non eclatanti ma che lasciano il segno in noi ein chi aiutiamo.Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che il bambino sostenutoa <strong>distanza</strong> non è un privilegiato da ricoprire con attenzionio regali speciali. È il “rappresentante” della sua comunitàe il bene fatto a lui si riversa sull’intera collettività in cui viveo addirittura sul suo Paese. Nel nostro gesto deve esservi la dimensionedel dono e della condivisione.In questo modo il <strong>sostegno</strong> a <strong>distanza</strong> è un efficace aiuto perchi vive nel Terzo Mondo ma, nello stesso tempo, è un innovativopercorso di educazione per il Primo Mondo: solo cosìsi può aprire il futuro alle prospettive di cambiamento e contribuirea diminuire il divario tra Sud e Nord.Qualcuno potrà obiettare che la <strong>distanza</strong> è troppo estesa peressere colmata, ma questo significa escludere che lo sforzo delsingolo rappresenti una preziosa risorsa per far cambiare lecose.L’adozione a <strong>distanza</strong> agisce secondo una logica contraria ai“grandi sistemi” e considera di primaria importanza anche ilpiccolo gesto di <strong>sostegno</strong> dato ad un’unica persona. L’obiettivoche ci si pone è: Agire nel piccolo per vedere grandi risultati.Un legame di solidarietàMa cosa distingue il <strong>sostegno</strong> a <strong>distanza</strong> dai tantiaiuti della cooperazione internazionale o dei fondistanziati dagli organismi di volontariato?Quello che rende speciale questa forma di <strong>sostegno</strong> èil fatto che gli aiuti vengono dati senza che il beneficiariosi allontani dal proprio contesto sociale e culturale.Un aiuto ben diverso dall’adozione vera e propriao dall’adozione internazionale.Ma il <strong>sostegno</strong> a <strong>distanza</strong> si distingue anche perchénon fa del bambino beneficiario il solo protagonista:il sostenitore è stimolato a coltivare un rapporto individualenonostante le distanze.Grazie al <strong>sostegno</strong> a <strong>distanza</strong> si entra infatti in contattocon la realtà di un mondo lontano non solo peri chilometri che ci separano da chi stiamo sostenendo,ma anche per la diversità della cultura del suomondo rispetto al nostro.Con lo scambio di corrispondenza ci rendiamo contodi situazioni che non avremmo mai potuto conoscereattraverso i normali canali di informazione. Il <strong>sostegno</strong>a <strong>distanza</strong> ci permette quindi di scoprire unmondo differente e di incamminarci sulla strada deldialogo interculturale e dell’amicizia tra i popoli.Questa forma di solidarietà ha la capacità di cambiarci,permettendo di eliminare pregiudizi sbagliatie conoscenze approssimative.Siamo sollecitati ad aprirsi all’accoglienza dell’altro ealla valorizzazione della sua diversità. L’arrivo di bambinistranieri nelle nostre scuole o la presenza di lavoratoriextracomunitari ci pone ogni giorno di frontea situazioni di reciproco confronto: il <strong>sostegno</strong> a <strong>distanza</strong>contribuisce a farci intraprendere percorsi d’integrazionecon persone straniere che possono renderepiù semplici le basi di un dialogo.

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