Tevezciprovaco2LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 17 SETTEMBRE 2013CHAMPIONS GRUPPO BConteinDanimarca«QuilamiaJuvehagiàpenato...»«InChampionsLeaguesiamodeglioutsiderSenonfacessidelturnover,sareiunpazzo»DAL NOSTRO INVIATOMIRKO GRAZIANOCOPENAGHEN (Danimarca)IDANESIMossatatticaJorgensenpresseràPirloCOPENAGHENGuardando laclassifica del campionatodanese, il Copenaghen nonsembra irresistibile: decimoposto (su 12 squadre), unavittoria, quattro pareggi, tresconfitte. Però il tecnicoSolbakken cerca ditrasmettere fiducia:«Sappiamo di avere moltiproblemi, soprattutto in difesa.Ma speriamo di fare una buonafigura e sorprendere la Juve».Solbakken dovrebbe mettereJorgensen (ex compagno diVidal al Bayer Leverkusen)sulle tracce di Pirlo. Uno deileader è Olof Mellberg, allaJuventus nel 2008 09:«Adesso il gruppo è piùgiovane, ci sono un altromodulo e un’altra mentalità.Tevez l’ho affrontato in PremierLeague tanti anni fa, è moltoforte e difficile da controllare».gb.o.«Sabato è iniziato un ciclodi sette gare in 22 giorni,sarei un pazzo a non programmareuna turnazione».Antonio Conte cambierà almenodue giocatori rispettoall’undici di San Siro. Esconodalla panchina Ogbonna eQuagliarella, riposo per Barzaglie Vucinic. Un altro piccolodubbio riguarda la fasciadestra, con il ballottaggio LichtsteinerIsla:favorito losvizzero, ma a livello di energiequi cambierebbe davveropoco, visto che i due a Milanohanno giocato un tempo a testa.L’ingresso in formazionedi Ogbonna comporta unapiccola modifica a livello didisposizione: Bonucci traslocainfatti sul centrodestra,con l’ex granata in mezzo eChiellini sempre padrone dellazona mancina. «Ora miaspetto le giuste risposte dall’interarosa continua Conte, ma non ho dubbi: sarannotutte positive. Ci sono giocatoriun po’ stanchi e altri chehanno bisogno di allenarsibene almeno per una settimanadi fila. Pirlo? No, lui gioca».«Realisti, ma pericolosi» Legrandi corazzate europeehanno speso l’impossibile, comesempre. La Juve, sul mercato,si è difesa con intelligenza.Armi impari in ogni modo,ma Conte non tira indietro lagamba: «Affrontiamo questacompetizione da outsider pericolosa».Petto in fuori, «perchél’ultima Champions ci haconsegnato in dote il rispettointernazionale. Detto questo,dobbiamo sempre restare coipiedi ben piantati per terra. Ilnostro percorso in Europanon è per nulla completato, civuole realismo nel fare i pronostici.Insomma, non ci poniamolimiti, ma allo stessotempo non perdiamo mai divista chi siamo oggi».Parole da leader Accanto aConte c’è Buffon: «Dopo due«VincerelaChampionsLeagueè qualcosadi anormaleGIGI BUFFONPORTIERE DELLA JUVENTUSCOSÌINCAMPOALLE20.4521WILANDanni così importanti e unmercato oculato e intelligenteda parte della società dice ilcapitano bianconero , dovremmosicuramente esseremigliori. Ma le conferme le dàsolo il campo. È lì che si dimostraogni cosa. Sarà decisivala nostra voglia di continuarea stupire, e l’entusiasmo mostratofinora non dovrà calaredi un millimetro».Partenza sprint Serve unapartenza sprint, tre punti oggi,altrettanti fra due settimanecon il Galatasaray, perchél’obiettivo è quello di metterefuori gioco i turchi prima dellatrasferta di Istanbul. «Saràun girone bello e affascinante spiega Conte . Il Real Madridè strafavorito, insegue ildecimo trionfo nel massimotorneo europeo e anche questaestate ha investito tantissimo.Noi ci giocheremo il secondoposto con il Galatasaray.Però, occhio al Copenaghen,ci deve servire diesperienza l’11 dell’annoscorso qui, contro il Nordsjaelland,un risultato che ci stavacostando la qualificazioneagli ottavi. Antenne dritte,nella fase a gironi ci sono solo3BENGTSSON5MELLBERG17SIGURDSSON2JACOBSEN9VETOKELE16KRISTENSEN6CLAUDEMIR30BOLANOSsei gare, e non c’è tempo perrecuperare». Chiude Buffon:«La Champions League non èun’ossessione personale, maun sogno da condividere contutto il mondo Juve. Alla resadei conti, vincere la Championsè qualcosa di anormale:alla Juve e a tantissime altresquadre non è capitato cosìspesso. Sarebbe quindi unagrandissima soddisfazionenon personale ma di gruppo».© RIPRODUZIONE RISERVATASTADIO Parken 38.076 spettatori METEO Nuvoloso temperatura 13°JORGENSENdovrà sdoppiarsi:sarà attaccantee anche primocontrollore di Pirloper rallentare l'azionedella Juve23 1912 27 VIDAL BONUCCIADI QUAGLIARELLA18JORGENSENLICHTSTEINER15BUFFONOGBONNAAntonio Conte, 44anni, con GigiBuffon, 35, ieri inconferenza LAPRESSECOPENAGHEN 4-4-2 JUVENTUS 3-5-226ALLENATORE SolbakkenPANCHINA: 1 Christensen, 15 Margreitter, 25 Remmer, 19 Gislason,11 Cesar Santin, 24 Toutouh, 22 BraatenSQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessunoINDISPONIBILI: nessunoPOGBAARBITRO Bebek (Croazia) GUARDALINEE Petrovic, Grgic ARBITRI DI PORTA Vuckov, Gabrilo QUARTO UOMO Dalibor ConjarTV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 1, Premium Calcio INTERNET www.gazzetta.it10TEVEZ21PIRLO6223CHIELLINIPIRLOVerrà marcato auomo a tutto campo,Andrea è comesempre la chiavedel gioco bianconeroASAMOAHALLENATORE ContePANCHINA: 30 Storari, 15 Barzagli, 13 Peluso, 33 Isla, 9 Vucinic,12 Giovinco, 14 LlorenteSQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessunoINDISPONIBILI: Marchisio (3 giorni), Caceres (un mese), Pepe (3settimane) Rubinho (un mese)GDS
4MARTEDÌ 17 SETTEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT3nlaSirenettaL’ApacheperspezzareilsortilegioChampionsConPirlo,CacereseStorarièunodeipochiadaverconquistatolaCoppaHA VINTOIN TUTTO IL MONDO115Titoli nazionaliCoppe nazionaliChampions L.Mondiale per clubC. LibertadoresIntercontinentaleC. Sudamericana111DAL NOSTRO INVIATOG.B.OLIVEROCOPENAGHEN (Danimarca)Sirene o Sirenetta, in fondo,cambia poco. Oggi inizia ilviaggio europeo della Juve eAntonio Conte si sentirà un po’come Ulisse. Nell’Odissea l’eroedi Omero, dopo dieci anni passatia Troia, si rimise in mareper tornare a Itaca: nel suo percorsodovette superare milleostacoli, tra cui le sirene, mapoi arrivò a destinazione. La Juve,dieci anni dopo l’ultima finale(Manchester 2003), riparteda Copenaghen cercandol’approdo più desiderato: il portodi Lisbona. E la Sirenetta,simbolo della città, è la primatrappola da affrontare in unviaggio che sarà lungo, pieno diinsidie, ma anche di speranze.Avventura da Apache Questaè la Juve, dirà oggi Conte ai suoiragazzi. E Carlitos Tevez, anchese è appena arrivato, sa cosa vuoldire. L’Apache ha il carattere dell’eroe:è coraggioso, trascinante,esperto. Se Conte come Ulisse sifacesse legare a un albero persentire la voce della Sirenettasenza cadere in tentazione, Carlitossi comporterebbe allo stessomodo: non si tapperebbe leorecchie e andrebbe all’attacco.Durante il viaggioverso Copenaghen Tevezsi è seduto accantoa Pogba e haschiacciato un pisolino:sarannos t a t i s o g n id’oro, magari,rivivendo iltrionfo del2008 quandov i n s e l aChampionscon lo United.La finalec o n t r o i lChelsea si risolseai rigorie lui, Carlitos,volle battere ilprimo. Un messaggioalla squadra:tranquilli, vifaccio vedere comesi fa. Tevez avevai capelli lunghi, unciuffo improbabile e lasolita faccia sportivamentecattiva. Prese la rincorsada fuori area, calciò rasoterraa destra mandando Cech dallaparte opposta. L’argentino è insiemea Pirlo (Milan 2003 e 2007:nel secondo caso Storari era il terzoportiere rossonero) e Caceres(Barcellona 2009) l’unico giocatoredella rosa ad aver già vinto laChampions. Buffon ha alzato laUefa, tutti gli altri inseguono ancorail primo trofeo internazionaledi club. Ecco perché Carlitos èdavvero un valore aggiunto, al dilà della classe e della facilità conla quale si è calato nel gioco.Come Michel ProbabilmenteTevez sa che la storia europea dellaJuve è bella e strana. Sette finalidi Coppa Campioni o Champions,2 vittorie e un destino beffardo:in queste 7 sfide, giocatenell’arco di trent’anni e con tutti igrandi campioni della storiabianconera in campo (con l’eccezionedi Sivori, Boniperti e Charles),la Juve ha segnato appena 3gol di cui uno su rigore (1985:Platini al Liverpool), uno dalla lineadi fondo (1996: Ravanelli all’Ajax)e uno di tacco col piede teoricamentesbagliato (1997: DelPiero al Borussia Dortmund). Unsortilegio, quasi. Come se gli deidel calcio si rivoltassero contro laJuve nel momento più atteso.L’Apache può essere l’uomo giustoper cambiare la storia, conquella faccia da guerriero, conquell’espressione fiera di chi neha viste tante. Il bilancio della Juvenei debutti europei è buono:15 vittorie, 8 pareggi, 4 sconfitte.Oggi il successo è obbligatorioper non complicare il camminoverso gli ottavi. Contro le danesiin Coppa Campioni la Juve hagiocato solo due volte: una vittoriae un pareggio sia contro il Hvidovre(198283) sia contro il Nordsjaelland(201213). Sembra dibuon auspicio che il debutto europeodi Tevez con la maglia bianconeranumero 10 avvenga nellastessa città dell’esordio di Platini.Era il 15 settembre 1982, a Copenaghenil francese sbloccò la partitacon il Hvidovre al 44’. Poi laJuve vinse 41 e quell’anno andòin finale.Leggenda Le tappe del ritornodi Ulisse da Troia a Itaca furonododici. Le tappe che la Juve deveaffrontare per arrivare a Lisbonasono 12: sei partite nel girone, 6partite a eliminazione diretta. Latredicesima sfida sarebbe la finale.Ulisse, rallentato da Poseidone,ci mise 10 anni per arrivare acasa. Conte, Tevez e tutta la Juveproveranno a tagliare il traguardoin 8 mesi. Se ci riuscissero, farebberoun’impresa leggendaria.Roba che Omero ci scriverebbeun altro poema.© RIPRODUZIONE RISERVATASLa statuadellaSirenettaLa Sirenetta èuna sculturabronzea di 1,25metri e 175 kg:ha 100 anni edè ispirata allaprotagonistadella fiaba diHans ChristianAndersen. Sitrova davantial porto diCopenaghen, dicui è un simbolo4INUMERI5I campionativinti da Tevez.Parte dalClausura 2003,con il Boca. Siripete in Brasilecol Corinthians,prima disbarcare inInghilterra dovecolleziona trePremier: duevolte campionecol ManchesterUnited, la terzacon il City4Le Coppenazionalidi Carlitos, tutteinglesi. Con iRed Devils haalzato al cieloCommunityShield e Coppadi Lega, con iCitizens una FACup e un altroCommunityShield2I trofei conla Selecciònargentina havinto ilSudamericano«Under 20» el’oro olimpico adAtene 2004PARLAILDIRIGENTENedvedcicrede«NoitralebigECarlitosègiàunleader»DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO BRAMARDOFIANO (To)Partita a golf con gli amiciVialli e Mauro con lo spiritodi chi non può tradire un impegnodecennale a scopo benefico,poi in volo verso Copenaghen.Il consigliere di amministrazionePavel Nedved ha leidee chiare: «Siamo concentratiper il debutto contro i danesi,sarà una partita dura, anchel’anno scorso col Nordsjeallandin trasferta abbiamofaticato e pareggiato.Dobbiamo partire col piedegiusto. Saranno decisivi i risultaticontro il Copenaghen e incasa contro il Galatasaray. All’ultimagiornata a casa deiturchi in caso di qualificazionein ballo ci sarà un clima infuocatoma ci siamo abituati. Dallasfida con il Real può uscirequalsiasi risultato. La Juve si èrinforzata, in Europa ci sonosquadre migliori ma non semprevince il più forte, quindi cisaremo anche noi».Tevez leader Un giocatoreCarlos Tevez, 29 anni, esulta.Ha già segnato 3 gol in 4 partitecon la Juve LAPRESSEdell’esperienza e qualità di Tevezverrà utile. «È un giocatoreche fa sempre la cosa giusta,tiene la palla quando serve,contro l’Inter ha sbagliato unsolo passaggio, corre dietroagli avversari. È un campionestraordinario aggiunge Pavel uno che lavora tanto per lasquadra e parla poco, ma è unleader e per essere un leaderbasta l’esempio». Il dirigentebianconero ringrazia Mancini.«Ho parlato un anno fa di Tevezcon Mancini e mi ha detto“vai tranquillo è un grande”, eMancio con lui ne ha passate,hanno anche litigato ma litigarese è costruttivo è un bene. Sisono dette tante falsità su Tevez.Llorrente? Bisogna soloaspettarlo, lui e Ogbonna sarannomolto utili. Il campionato?Abbiamo perso la vetta dellaclassifica, ma avevamo unPavel Nedved, 41 anni, bandierabianconera e oggi dirigente ANSAcalendario molto impegnativo,possiamo dare di più”. Infinesulla possibilità di allenare lanazionale della Repubblica Ceca:«Sarebbe un onore, mi piacerebbema non so cosa ha inmente la federazione. Non sarebbecompatibile con la caricaalla Juve, dovrei scegliere».© RIPRODUZIONE RISERVATA