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Di Fabrizio Ottaviani: Donne e destrieri, gioie e pensieri - Ardia.ch

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di tutto bambine e signore a frequentarla.Ma di questo bizzarro fenomeno vi parleròal termine dell’articolo. Per ora milimito a citare un’altra frase di OscarWilde: “Le donne sono fatte per essereamate, non per essere capite”. Come icavalli, aggiungo io.La Scuderia San Lucio“Y. ti amo per sempre”. <strong>Di</strong>pinta a colorisui muri <strong>ch</strong>e contornano la strada <strong>ch</strong>eporta a Bogno, accanto ai commenti contrarial passaggio del rally di Lugano,questa scritta appare improvvisamentedietro le curve, ripetuta tre o quattro volte,in diversi punti del tragitto. Chi sarà lafortunata destinataria del messaggio? Oforse lei se ne vergogna ogni volta <strong>ch</strong>e citransita dinnanzi? Qualcuno me lo sa dire?Ho indagato in valle, ma l’omertà non hafatto trasparire nulla. Personalmentetemo <strong>ch</strong>e quell’amore “eterno” si sia giàvolatilizzato da tempo, ma l’annuncio rimaneindelebile nella storia della ValColla, come spensierata e ingenua speranzaper molti o monito terribile peraltri. Terminate queste considerazioniesistenziali, torniamo al nostro tema: aBogno ci attendono una ventina di box conaltrettanti cavalli (privati e di scuola, daipacifici Fran<strong>ch</strong>es-Montagnes a quelli più“insanguati” e vivaci), un maneggio coperto,dei paddock dove gli animali quotidianamentesi sgran<strong>ch</strong>iscono le zampe,dei pascoli tra i bos<strong>ch</strong>i vicini e un campoostacoli esterno in sabbia di quarantametri per quaranta, ossia con dimensionisufficienti per una struttura di montagna,an<strong>ch</strong>e se <strong>ch</strong>i è abituato alle scuderie dipianura si sentirebbe piuttosto limitatonegli spazi. Già <strong>ch</strong>e ci siamo, spariamosubito sulla tastiera del PC tutti i difettidel posto, così poi possiamo concentrarcia descriverne i pregi: come già detto, lastrada per arrivarci è infame, d’inverno sigela e non si vede il sole per molti mesi,quando cucinano mettono troppo aglionel sugo, non ci sono prati piani su cuigaloppare, le bambine <strong>ch</strong>iac<strong>ch</strong>ieranotroppo. Ecco, superati questi problemi, ilresto funziona alla grande.E cosa si fa di bello in una scuderia dimontagna? Beh, innanzi tutto si tratta diuna pensione per cavalli, dove i proprietariprivati alloggiano il loro quadrupede; èpoi una scuola d’equitazione, con bambinie adulti <strong>ch</strong>e possono iniziare a montare acavallo sotto la guida di Federico e Maja,dove si prosegue l’istruzione e ci si preparaper i brevetti e le licenze ufficiali disalto ostacoli e di addestramento; si organizzanopasseggiate, dai piccoli giretti diun’ora, ai trekking montani più impegnativi,di uno o più giorni; la componentesportiva prevede l’allenamento e la partecipazionea concorsi ippici di salto, didressage e di attac<strong>ch</strong>i (le carrozze). Per ibambini, anzi, in pratica per le bambine, siorganizzano week end e stage, dove legiovani trascorrono l’intera giornata fralezioni, gio<strong>ch</strong>i e cura dei cavalli, o corsi dipiù giorni, con la possibilità di pernottare.B IMBE E CAVALLI AL LAVORO.Infine c’è la parte di attività più impegnatasocialmente, con la collaborazione con laTarpan, un’associazione <strong>ch</strong>e si occupa fral’altro di terapia con cavalli per disabili.Ovviamente non è una scuderia specializzatain concorsi ippici di alto livello,né la natura montana del luogo permettelunghe galoppate in campagna, ma essaoffre un panorama di attività fra i piùampi a <strong>ch</strong>i desideri praticare l’equitazionenei suoi diversi aspetti. Tutto questoavviene in un clima caratteristico,con semplicità e con una tempistica elasticae rilassata, accompagnati dallagrande umanità e sensibilità dell’istruttore.Inoltre negli ultimi tempi Federicoe Maja si sono sempre di più convertitiall’idea di gestione naturale del cavallodomestico e ad un’equitazione più naturalepossibile, con tutta una serie di accorgimenti<strong>ch</strong>e solitamente fanno sorridereperplessi i cavalieri classici. In scuderia sipresta un’attenzione particolare non soloai cavalli, ma an<strong>ch</strong>e agli esseri umani,soprattutto al benessere di <strong>ch</strong>i è menofortunato o si trova in difficoltà e si privilegiaun ambiente molto familiare, avolte a discapito di qual<strong>ch</strong>e comodità,ma senza le pretese e gli eccessi di rivalitàed invidia (ehm, ehm, proprio senza…no, siamo donne…) <strong>ch</strong>e a volte si riscontranoaltrove. “Che strano, qui sisalutano tutti,” ha esclamato stupita unasignora in visita da una scuderia di pianura.Ovviamente <strong>ch</strong>i preferisce la possibilitàdi trovare il cavallo già pronto,pulito e sellato, <strong>ch</strong>i privilegia la precisionedegli orari e un ambiente più formaledove non ci si dia subito del tu,non deve scegliere Bogno. Federicostesso è antropologicamente diversoI BOX DEI CAVALLI.VIVERE LA MONTAGNA 17

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