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Un nuovo approccio per lo studio delle cellule tumorali ... - Enea

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Fig. 5. Crescita di <strong>cellule</strong>A549 dopo recu<strong>per</strong>o tramiteDEPArray®. A549 a 7ggdalla semina in µ-dishibiTreat (A, B) A549 a21gg dalla semina in piastrea 96 pozzetti con softagar con ingrandimento10X (C) e 20X (D), a cinquesettimane (seminate 50<strong>cellule</strong>) (E).Ottenuta anchela crescita di A549 LV-16GFP unite a sangue interoda donatore sano e sottopostealla metodica di arricchimentoe marcatura <strong>per</strong> ilmantenimento <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong>vive (F)In conclusione, questo <strong>studio</strong> ha dimostrato che ilDEPArray® è uno strumento estremamente versatile nelcampo del<strong>lo</strong> <strong>studio</strong> di <strong>cellule</strong> rare introducendo nuoveopportunità di analitiche consentendo il recu<strong>per</strong>o di <strong>cellule</strong>vitali e pure al 100%. Le qualità tecno<strong>lo</strong>giche di questo strumentopossono quindi sicuramente rafforzare le potenzialitàdi <strong>studio</strong> <strong>delle</strong> CTC consentendo di esp<strong>lo</strong>rare altre potenzialiapplicazioni clinico-terapeutiche legate alla individuazionee caratterizzazione molecolare di queste <strong>cellule</strong>.Tutto ciò consentirà al clinico di possedere uno strumentoulteriore <strong>per</strong> il monitoraggio della malattia, la scelta ditrattamenti terapeutici target appropriati e valutare la rispostaai trattamenti oltre ad aumentare la comprensionedella bio<strong>lo</strong>gia del tumore.RINGRAZIAMENTI:Si ringraziano la Dott.ssa Francesca Fanini <strong>per</strong> aver gentilmentefornito la linea cellulare A549-LV16 GFP e il ProfessorDavide Ferrari <strong>per</strong> aver contribuito alla stesura della tesi di laureada cui questo artico<strong>lo</strong> è tratto.Si ringrazia inoltre SocietàItaliana Citometria <strong>per</strong> aver conferito il premio di Studio GIC2012 alla tesi di laurea da cui questo artico<strong>lo</strong> è tratto.BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE1. T.R. Ashworth. (1869). A case of cancer in which cells similar tothose in the tumors were seen in the b<strong>lo</strong>od after death, Aust. Med.J. 14, 146-1472. I.J. Fidler. (2003). The pathogenesis of cancer metastasis: the ‘seedand soil’ hypothesis revisited, Nature Review Cancer 3, 453-4583. Z. Panteleaku, P. Lembessis, A. Sourla, N. Pissimissis, A. Polyzos,C. Deliveliotis, M. Koutsilieris. (2007). Detection of circulatingtumor cells in prostate cancer patients. Methodo<strong>lo</strong>gical pitfalls andclinical relevance, Mol. Med. 15, 101-1144. K.J. Pienta, R. Loberg. (2005). The ‘emigration,migration, andimmigration’ of prostate cancer, Clin. Prostate Cancer 4, 24-305. G. Lurje, M. Schiesser, A. Claudius, P.M. Schneider. (2010).Circulating tumor cells in gastrointestinal malignancies. Currenttechniques and clinical implications, J Oncol. 3926. D.C. Danila, G. Heller, G.A. Gignac, R. Gonzalez-Espinoza, A.Anand, E. Tanaka, H. Lilja, L. Schwartz, S. Larson, M. Fleisher,H.I. Scher. (2007). Circulating tumor cell number and prognosis inprogressive castration-resistant prostate cancer, Clin Cancer Res. 1,7053-70587. L. A. Devriese, E.E. Voest , J. H. Beijnen , J. H.M. Schellens. (2011).Circulating tumor cells as pharmacodynamic biomarker in early clinica<strong>lo</strong>nco<strong>lo</strong>gical trials, Cancer Treat Rev. 37, 579-58924 ATTIVITÀ SCIENTIFICA Lettere GIC Vol. 21, Num. 3 - Dicembre 2012

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