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Un nuovo approccio per lo studio delle cellule tumorali ... - Enea

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<strong>Un</strong> <strong>nuovo</strong> <strong>approccio</strong> <strong>per</strong> <strong>lo</strong> <strong>studio</strong> <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong><strong>tumorali</strong> circolantiGallerani Giulia 1 , Fabbri Francesco 2 , Car<strong>lo</strong>ni Silvia 2 , Fici Pietro 3 ,Zoli Wainer 2 e Amadori Dino 21Dipartimento di Morfo<strong>lo</strong>gia e Medicina S<strong>per</strong>imentale, <strong>Un</strong>iversità degli Studi di Ferrara,2Laboratorio di Bioscienze, IRCCS Istituto Scientifico Romagno<strong>lo</strong><strong>per</strong> <strong>lo</strong> Studio e la Cura dei Tumori (IRST), Meldola,3Dipartimento di Medicina Interna Dipartimento Medicina Interna, dell’Invecchiamento e Malattie Nefro<strong>lo</strong>giche,<strong>Un</strong>iversità degli studi di Bo<strong>lo</strong>gna.e-mail: giulia03.gallerani@student.unife.it - g.gallerani@irst.emr.itABSTRACTNonostante siano conosciute da oltre 100 anni, <strong>lo</strong> <strong>studio</strong><strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>tumorali</strong> circolanti (CTC) mantiene ancoravivo il dibattito scientifico soprattutto a causa dell’assenzadi un metodo o sistema in grado di arricchirle e caratterizzarlein maniera definitiva.Lo <strong>studio</strong> qui riportato propone un <strong>nuovo</strong> metodo basatosull’utilizzo della piattaforma DEPArray®, un sistemalab-on-a-chip fondato sulla dielettroforesi negativa ingrado non so<strong>lo</strong> di analizzare, ma anche di recu<strong>per</strong>arepopolazioni cellulari rare con una purezza del 100%.In quest’ottica due sono stati i fi<strong>lo</strong>ni s<strong>per</strong>imentali: ilprimo focalizzato sulla messa a punto di un metodo diarricchimento <strong>delle</strong> CTC in base alla <strong>lo</strong>ro e di marcaturacon anticorpi contro markers caratteristici (citocheratinee CD45) fissando i campioni in modo da renderli disponibili<strong>per</strong> successive analisi molecolari. <strong>Un</strong>a volta stabilitala metodica,sono state analizzate CTC da 60 pazientiaffetti da tumore del co<strong>lo</strong>n (40) e del polmone (20).Sono state rilevate CTC nel 52.5% e 20% dei pazientirispettivamente con tumore al co<strong>lo</strong>n e al polmone.Nella seconda parte del<strong>lo</strong> <strong>studio</strong> si è voluta sfruttare lacapacità di DEPArray® di mantenere le <strong>cellule</strong> vitali, inquesto senso il metodo di arricchimento e marcatura èstato modificato e applicato ad un model<strong>lo</strong> s<strong>per</strong>imentaleche mimasse le CTC nel sangue intero. Anche in questocaso il volume di partenza è stato di 15ml dove è stataintrodotta un’aliquota di <strong>cellule</strong> di linea stabilizzataesprimenti GFP . La marcatura è stata effettuata tramiteco<strong>lo</strong>rante nucleare e anticorpo anti CD45. I risultatihanno mostrato come sia possibile analizzare e recu<strong>per</strong>are<strong>cellule</strong> vive tramite il sistema DEPArray con unapurezza del 100%. In particolare sono state seminate aliquotecontenenti singole <strong>cellule</strong> fino a gruppi di 100 indiversi supporti di crescita in vitro e ed è emerso chesolamente a partire da gruppi di <strong>cellule</strong> di numero ugualeo su<strong>per</strong>iore a 10 avveniva proliferazione cellulare.Lo <strong>studio</strong> presente dimostra come applicandoun’adeguata metodica di arricchimento e marcatura, lapiattaforma DEPArray® possa competere all’internodella ricerca <strong>delle</strong> CTC grazie alla propria versatilità, inLettere GIC Vol. 21, Num. 3 - Dicembre 2012special modo <strong>per</strong> la sua capacità di associare all’analisimicroscopica anche il sorting di piccoli numeri di <strong>cellule</strong>mantenendole anche vitali.INTRODUZIONELo <strong>studio</strong> <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>tumorali</strong> circolanti (CTC) haavuto inizio nel 1869 quando Thomas Ashworth osservònel sangue di un paziente affetto da tumore metastatico,<strong>cellule</strong> identiche a quelle del tumore stesso, postulandoche fossero proprio queste <strong>cellule</strong> a dar origine alle lesionimetastatiche [1]. Le CTC, infatti, originano nel tumoreprimario e a seguito dell’accumu<strong>lo</strong> di alterazioni genetichee/o epigenetiche [3,4] attraverso un proccesso chele rende in grado di migrare nel circo<strong>lo</strong> sanguigno, diffondonoin tutto il corpo dando origine a lesioni metastatiche[1-5].Caratteristiche principali di queste <strong>cellule</strong> sono date dalla<strong>lo</strong>ro rilevanza <strong>per</strong> <strong>lo</strong> <strong>studio</strong> e la cura dei tumori, dalla<strong>lo</strong>ro scarsa numerosità e quindi dalla difficoltà di rintracciarleessendo dis<strong>per</strong>se nel sangue in un numero infinitamentemaggiore rispetto alle <strong>cellule</strong> normali. Per questimotivi, <strong>lo</strong> <strong>studio</strong> <strong>delle</strong> CTC rimane ancora del tutto a<strong>per</strong>to,rappresentando un campo dalle enormi potenzialitàcliniche.Attualmente, il numero di CTC è stato correlato con lasopravvivenza g<strong>lo</strong>bale (OS) e sopravvivenza libera daprogressione (PFS) nei pazienti metastatici con diversitipi di tumori [6]. Al contempo, <strong>per</strong>ò, è stato suggeritoche la <strong>lo</strong>ro caratterizzazione molecolare possa rappresentareun potenziale clinico ancora maggiore in grado dicontribuire ad una più corretta la stratificazione deipazienti, al monitoraggio della malattia, alla comprensionedella bio<strong>lo</strong>gia e dell‘aggressività del tumore e allaidentificazione di bersagli terapeutici utili <strong>per</strong> un piùappropriato ed efficace trattamento terapeutico [7].Sono stati descritti vari sistemi di identificazione e arricchimento<strong>delle</strong> CTC da campione di sangue <strong>per</strong>iferico,ma ad oggi un consenso generale, sulla metodica analiticanon è stato ancora raggiunto. Ciò è dovuto principalmentealle differenze tra le piattaforme tecno<strong>lo</strong>giche e lemetodo<strong>lo</strong>gie impiegate. Conseguentemente, la ricercaATTIVITÀ SCIENTIFICA19


<strong>per</strong> mettere a punto la metodica ottimale di individuazionee valutazione di queste <strong>cellule</strong> non è ancora conclusa.Scopo principale del presente <strong>studio</strong> è la verifica dellapossibilità di identificare e recu<strong>per</strong>are CTC con elevatapurezza mediante il sistema DEPArray®, sistema modularelab-on-a-chip, in grado di manipolare piccole popolazionicellulari mediante <strong>lo</strong> sfruttamento della formazionedi gabbie dielettroforetiche, <strong>per</strong> poi sottoporre le <strong>cellule</strong>individuate a successive analisi molecolari. Il secondoobiettivo di questo lavoro s<strong>per</strong>imentale è quel<strong>lo</strong> diindividuare una metodica in grado di arricchire, marcaree recu<strong>per</strong>are le <strong>cellule</strong> <strong>tumorali</strong> circolanti mantenendolevitali <strong>per</strong> poi renderle disponibili a saggi funzionali.MATERIALI E METODILinee cellulari e campioni di sangue <strong>per</strong>iferico dapazienti con tumori metastaticiSono state utilizzate una linea di adenocarcinoma mammario(SK-BR-3) e due linee di carcinoma polmonare(A549 e A549-LV16 GFP, trasfettata con un plasmidecontenente la sequenza codificante <strong>per</strong> la green fluorescentprotein). La linea SK-BR-3 è stata mantenuta in terrenocontenente HAM’s-F12 (PAA) (44%), DMEM(PAA)(44%), siero fetale bovino (FBS) (PAA)(10%),insulina (PAA) (1%) e glutammina (PAA) (1%). Le lineeA549 e A549-LV16 sono state mantenute in un terrenocostituito da F-12K (ATCC)(89%), FBS (10%) e penicillina/streptomicina(PAA) (1%). Le linee cellulari sonostate colivate in monostrato a 37°C in atmosfera umidificataal 5% di CO2 in fiasche Corning 75 cm2 con filtro,e sono state divise due volte a settimana utilizzandoTripsina (PAA).Lo <strong>studio</strong> clinico è stato condotto su 40 pazienti affetti datumore metastatico del co<strong>lo</strong>n (mCRC) e 20 pazienti concarcinoma del polmone non a piccole <strong>cellule</strong> (NCLC) .Tutti i pazienti reclutati avevano firmato un consensoinformato e non avevano ricevuto alcun trattamento chemioterapiconei sei mesi precedenti al prelievo. I campionidi sangue <strong>per</strong>iferico sono stati raccolti in provetteVacutainer® (BD) da 9 ml con EDTA e sono stati processatientro le 5 ore dall’arrivo in laboratorio. Per evitarecontaminazioni da <strong>cellule</strong> epiteliali normali, durante ilprelievo ematico, sono stati scartati i primi 3 ml di sangue.Arricchimento con sistema OncoQuick® e marcaturacampioni <strong>per</strong> analisi molecolariL’arricchimento numerico <strong>delle</strong> CTC è stato eseguito tramitecentrifugazione in gradiente di densità utilizzando ilsistema OncoQuick® (Greiner BioOne) seguendo leistruzioni da datasheet . Dopo una serie di lavaggi conuna soluzione contenente BSA 0.5% (Sigma-Aldrich) edun ulteriore lavaggio con Running Buffer (RBM)(Miltenyi), il campione è stato centrifugato a 200g <strong>per</strong> 10minuti a 4°C al fine di rimuovere le piastrine rimaste insospensione.Il campione è stato incubato, inizialmente, con un anticorpoanti-CD45 marcato con al<strong>lo</strong>ficocianina (APC)(Miltenyi), <strong>per</strong> 15 minuti al buio a 4°C, lavato con EDTA2mM in D-PBS (GIBCO), trasferito in una EppendorfLo-Bind (Eppendorf) e centrifugato a 200g 10 minuti a10°C. Il campione è stato poi fissato in paraformaldeide2% (Sigma-Aldrich) <strong>per</strong> 20 minuti a tem<strong>per</strong>aturaambiente, lavato con EDTA 2mM in D-PBS, centrifugatoa 900g <strong>per</strong> 10 minuti a 10°C ed incubato <strong>per</strong> 10 minutia tem<strong>per</strong>atura ambiente con InsidePerm 1X (Miltenyi),anticorpo anti-panCK marcato con ficoeritrina (PE)(AbCam), (10 µg/ml) (Invitrogen) e B<strong>lo</strong>cking Solution1X (Aczon), al fine di aumentare la specificità anticorpale.Al termine della incubazione, è stato eseguito unlavaggio con InsidePerm e due con Buffer SB-102(Silicon Biosystems). Al fine di valutare il volume finaledi risospensione del campione <strong>per</strong> poter<strong>lo</strong> inserire nelchip del sistema DEPArray®, è stata eseguita una contamanuale del numero di <strong>cellule</strong> mediante Trypan Blue.Marcatura del campione <strong>per</strong> test di vitalitàGli es<strong>per</strong>imenti sono stati eseguiti sotto cappa a flussolaminare <strong>per</strong> assicurare il mantenimento della sterilità.Sono state utilizzate <strong>cellule</strong> della linea A549-LV16 GFP,risospese nel <strong>lo</strong>ro terreno di coltura e caricate direttamentenel chip <strong>per</strong> verificare il mantenimento della vitalitàcellulare dopo l’utilizzo del DEPArray®. Sono statipoi condotti es<strong>per</strong>imenti preliminari utilizzando <strong>cellule</strong>SK-BR-3 marcate con Hoechst 33342 (0,1 µg/ml) <strong>per</strong>certificare la presenza del nucleo cellulare e quindi lapresenza di <strong>cellule</strong> vere e proprie.Successivamente, le due linee cellulari sono state spikatenel sangue intero di donatori sani e arricchite medianteOncoQuick®. Il campione è stato lavato con una soluzionedi BSA 0.5%, risospeso in terreno di coltura e incubatocon il co<strong>lo</strong>rante nucleare Hoechst 33342 (0,1 µg/ml)e con l’anticorpo anti-CD45 APC. Eseguito un lavaggioin terreno di coltura, il campione è stato contato e risospesoin un opportuno volume di terreno.Analisi al DEPArray® e Determinazione e recu<strong>per</strong>o<strong>delle</strong> CTCIl campione è stato delicatamente risospeso in buffer dicaricamento SB-102 (Silicon Biosystems), e iniettato inchip A300k (Silicon Biosystems) (14µl di risospensionecellulare e 800 µl di buffer SB-102) o di terreno. <strong>Un</strong>avolta caricati, i chip sono stati inseriti e letti nelDEPArray®. Le CTC sono state identificate sulla base<strong>delle</strong> indicazioni fornite dalla letteratura scientificasull‘argomento: positività del nucleo all’anticorpo antipanCKPE e negatività all’anticorpo anti-CD45 APC. Lapiattaforma DEPArray® consente di recu<strong>per</strong>are singole<strong>cellule</strong> target con una purezza del 100% e, con. un softwareapposito (Cell Director), è possibile movimentarele <strong>cellule</strong> all’interno del chip sia in modo o<strong>per</strong>atoredipendentesia in modo automatico con la creazione di<strong>per</strong>corsi (pathway) specifici.20 ATTIVITÀ SCIENTIFICA Lettere GIC Vol. 21, Num. 3 - Dicembre 2012


Recu<strong>per</strong>o di <strong>cellule</strong> viveSono state recu<strong>per</strong>ate aliquote contenenti diversi quantitàdi <strong>cellule</strong> (da 1 a 100 <strong>cellule</strong>) che sono poi state seminatein due divesi supporti <strong>per</strong> la crescita cellulare. Sonostate utilizzate piastre da 96 pozzetti Cell Star (GreinerBio-one) e µDish (ibiTreat) in modo da variare la su<strong>per</strong>ficiedi crescita cellulare (rispettivamente 0.35 cm2 e 3.5cm2). In entrambi i supporti le <strong>cellule</strong> sono state mantenutenel terreno di coltura adatto (vd. paragrafo colturecellulari) o in soft agar a 37°C a 5% CO2. Ogni duegiorni è stata verificata la <strong>lo</strong>ro crescita ed eseguito ilcambio terreno di coltura.Preparazione soft agarIl gel soft agar si compone di due parti: base agar e topagarose. La polvere di agar è stata disciolta in acqua sterilead una concentrazione pari all’1% <strong>per</strong> il base agar eal<strong>lo</strong> 0.6% <strong>per</strong> il top agar.Il base agar è stato poi diluito1:1 con terreno di coltura apposito, costituito da 78%F12-K, 20%FBS, 2% Penicillina/Streptomicina.La soluzioneè stata dispensata in piastre da 96 pozzetti e fattaraffreddare <strong>per</strong> almeno 30 minuti a tem<strong>per</strong>atura ambiente<strong>per</strong> consentirne la solidificazione.<strong>Un</strong>a volta conclusa l’o<strong>per</strong>azione di recu<strong>per</strong>o è stato aggiuntoil top agarose mantenuto alla tem<strong>per</strong>atura di 40°Cin rapporto 1:1.RISULTATIValutazione della specificità e recovery alDEPArray®Es<strong>per</strong>imenti preliminari hanno mostrato che sia leSK-BR-3 che le A549 sono positive <strong>per</strong> le citocheratine4, 5, 6, 8, 10, 13 e 18 (panCK) e completamentenegative <strong>per</strong> il CD45. Al contrario, come ci si potevaaspettare, linfociti normali hanno mostrato un profi<strong>lo</strong>di espressione completamente opposto. (Fig. 1).Gli es<strong>per</strong>imenti di spiking di linee cellulari in sangueintero sono stati svolti <strong>per</strong> saggiare la <strong>per</strong>centualedi recovery della procedura prescelta.Abbiamo eseguito 15 es<strong>per</strong>imenti dove sono staterisospese, nel sangue intero da donatore sano, unnumero specifico di <strong>cellule</strong> A549 o SK-BR-3 (5-300 <strong>cellule</strong> <strong>per</strong> ml di sangue) (Fig.2). La mediadella <strong>per</strong>centuale di <strong>cellule</strong> <strong>tumorali</strong> individuaterispetto a quelle risospese è stata del 50%.Indipendentemente dal va<strong>lo</strong>re assoluto <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong><strong>tumorali</strong> rilevate , siamo riusciti a recu<strong>per</strong>are<strong>cellule</strong> A549 sia singolarmente che in gruppi cellularicon una purezza del 100%. In figura 1 sonomostrate alcune <strong>cellule</strong> SK-BR-3 arricchite e marcatesecondo il procedimento messo a punto.Controlli negativiSono stati eseguiti 10 es<strong>per</strong>imenti con sangue <strong>per</strong>ifericoproveniente da donatori sani e in nessuno dei casi sonostate trovate <strong>cellule</strong> con caratteristiche assimilabili aLettere GIC Vol. 21, Num. 3 - Dicembre 2012CTC (negatività alla marcatura con anticorpo controCD45 e positività all’anticorpo panCK).Rilevamento <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>tumorali</strong> circolanti nei pazienti.L’analisi condotta su 60 pazienti con tumore del co<strong>lo</strong>n(40) e del polmone (20) ha mostrato che, in 7.5 ml di sangue<strong>per</strong>iferico, le CTC erano presenti rispettivamente in21 pazienti (52.5%) e in 4 pazienti (20%)(Tabella 1), con3 o più <strong>cellule</strong> <strong>tumorali</strong>. È stato possibile inoltre recu<strong>per</strong>arele <strong>cellule</strong> classificate come <strong>tumorali</strong> circolanti siasingolarmente che in gruppi con una purezza del 100%<strong>per</strong> successive analisi molecolari. Abbiamo notato alcune<strong>cellule</strong> che mostravano una bassa positività <strong>per</strong> lafluorescenza data dall’anticorpo anti-CK e un nucleo conforma atipica in 13 pazienti con tumore al co<strong>lo</strong>n (32.5%)e in 5 pazienti con NSLC (25%) (Fig.3).Cellule vivePer testare la capacità del sistema DEPArray® di mantenerele <strong>cellule</strong> vive, è stata utilizzata la linea cellulareA549-LV16 poichè esprime green fluorescent protein(GFP) e la linea A549. Le <strong>cellule</strong> sono state caricate,identificate (Fig. 4) e recu<strong>per</strong>ate mediante DEPArray® inpiccole quantità (da singolarmente e a gruppi) e direttamenteseminate nei diversi supporti di crescita precedentementedescritti.Solamente i gruppi con un numero maggiore di 10 <strong>cellule</strong>Fig. 1. Cellule SK-BR-3 visualizzate al Cell Browser. Le <strong>cellule</strong>sono state marcate con anticorpi anti citocheratina coniugatocon ficoeritrina (PE), anticorpo anti CD45 al<strong>lo</strong>ficocianina(APC) ed Hoechst 33342 come co<strong>lo</strong>rante nucleare. In A sonomostrate le <strong>cellule</strong> <strong>tumorali</strong> singole, in B cluster cellulari. Lamarcatura evidenzia una specificità degli anticorpi diretti controla citocheratina e nessun segnale aspecifico dell’anticorpoanti CD45.ATTIVITÀ SCIENTIFICA21


hanno proliferato sia nelle µ-dish sia nellepiastre a 96 pozzetti, anche in presenza disoft agar (Fig. 5A-E)Infine, siamo stati in grado di far crescerepiccoli gruppi (non inferiori a 10) di <strong>cellule</strong>utilizzando modelli s<strong>per</strong>imentali dispiking (in sangue intero da donatore sanoun numero controllato di <strong>cellule</strong> da lineacellulare (A549 LV-16 GFP). (Fig. 5F).Fig. 2. Cellule A549 visualizzate al Cell Browser dopo arricchimentocon Oncoquick®. Anche in questo caso, la marcaturaè stata eseguita con anticorpi anti CK-PE (ficoeritrina) anticorpianti CD45-APC (al<strong>lo</strong>ficocianina). Il nucleo è stato marcatocon Hoechst 33342 (DAPI) A549 singole (A) A549 con linfociti(B), linfociti singoli (C) come control<strong>lo</strong> interno <strong>per</strong> la negativitàall’anticorpo contro la citocheratina. Con il sistemaOncoquick® il segnale aspecifico dato dall’anticorpo antiCD45-APC è calato drasticamente.Fig. 3. CTC analizzate al Cell Browser da paziente. Cellulatumorale circolante che mostra positività alla citocheratina-PEnegatività al CD45-APC con un nucleo normale (A). CTC chemostra un nucleo atipico, probabilmente con un processo apoptoticoin atto (B). CTC unita a ad un linfocita (negativo allacitocheratina e positivo al CD45) che mostra un nucleo poli<strong>lo</strong>bato.Fig. 4. Cellule A549 vive visualizzate al Cell Browser incubatecon co<strong>lo</strong>rante nucleare Hoechst 33342 (DAPI).DISCUSSIONEI dati presentati in questo lavoro mostranoche il procedimento messo a punto, basatosul DEPArray®, è in grado di arricchire, analizzare erecu<strong>per</strong>are con una purezza del 100% <strong>cellule</strong> rare dis<strong>per</strong>senel sangue <strong>per</strong>iferico. Gli es<strong>per</strong>imenti di spiking descrittihanno inoltre <strong>per</strong>messo di valutare che la <strong>per</strong>centualemedia di recu<strong>per</strong>o era di circa il 50%, senza contaminazioneda linfociti.L’analisi dei campioni provenienti da pazienti ha mostratola presenza di CTC nel 50% di pazienti con tumore alco<strong>lo</strong>n e nel 20% di pazienti con NSCLC, <strong>per</strong>centualiparagonabili o su<strong>per</strong>iori a quelleriportate in letteratura in ambiti clinici comparabili[25]. Analizzando i risultati s<strong>per</strong>imentaliè inoltre emerso che, oltre a CTCconvenzionali, in alcuni pazienti sono stateindividuate <strong>cellule</strong> citocheratina positive cheall’analisi microscopica evidenziano unamorfo<strong>lo</strong>gia nucleare simile a quella rilevabilein <strong>cellule</strong> in apoptosi. Questo dato è in lineacon quanto è riportato in letteratura, ovveroche la maggior parte <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> che il tumoreprimario rilascia in circo<strong>lo</strong> è apoptotica [8, 29-30], maal tempo stesso suggerisce l’importanza di non limitarsial so<strong>lo</strong> conteggio <strong>delle</strong> CTC ma anche di effettuare analisiapprofondite sulla vitalità <strong>delle</strong> CTC individuate.Il problema dell’apoptosi <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>tumorali</strong> circolantirappresenta un argomento scientifico di estrema importanzae molti studi riportati recentemente in letteraturavertono proprio su come riconoscere le CTC che mostranoquesto fenotipo e quale significato attribuire <strong>lo</strong>ro dalpunto di vista bio<strong>lo</strong>gico. E’ ancora poco chiaro se la morte<strong>delle</strong> CTC sia un fenomeno causato dalla metodica utilizzata<strong>per</strong> la <strong>lo</strong> separazione dalle componenti cellulari ematiche,oppure se siano <strong>cellule</strong> già morenti nel circo<strong>lo</strong> sanguigno.Durante la seconda parte del presente <strong>studio</strong> èstata investigata la capacità di recovery di <strong>cellule</strong> vive evitali utilizzando il sistema DEPArray®. Siamo stati ingrado di recu<strong>per</strong>are bassi numeri di <strong>cellule</strong> provenienti dalinee <strong>tumorali</strong> stabilizzate che abbiamo poi seminato sudiverse tipo<strong>lo</strong>gie di supporti di crescita. I risultati ottenutisuggeriscono che, al momento, solamente gruppi costituitida almeno 10 <strong>cellule</strong> sono in grado di crescere invitro. Inoltre il sistema di marcatura modificato non hainfluito sulla vitalità cellulare.22 ATTIVITÀ SCIENTIFICA Lettere GIC Vol. 21, Num. 3 - Dicembre 2012


Tabella 1ab. Tabella riassuntiva del numero di CTC <strong>per</strong> ml nel sangue intero dai pazienti con tumore al co<strong>lo</strong>n (a) e con tumore al polmone(b). In verde sono evidenziate le <strong>cellule</strong> <strong>tumorali</strong> circolanti che sono state identificate come ragionevolmente certe.Lettere GIC Vol. 21, Num. 3 - Dicembre 2012Grazie a questi risultati preliminari sulla vitalità cellulare,sarà ora possibile procedere cercando di recu<strong>per</strong>areCTC vitali dal sangue <strong>per</strong>iferico di pazienti metastatici ecercare di ricavare da esse colture primarie in vitro.In questo modo, dal momento che solamente le <strong>cellule</strong><strong>tumorali</strong> dovrebbero avere la capacità di crescere e proliferarein adesione, l’individuazione <strong>delle</strong> CTC sarà resaancora più sicura e specifica. Dalle colture primarie diCTC sarà inoltre possibile effettuare studi molecolari,senza l’ostaco<strong>lo</strong> di un basso numero di <strong>cellule</strong>, ad esempio,<strong>per</strong> studiare l’eventuale ruo<strong>lo</strong> della transizione epitelio-mesenchimae staminalità <strong>delle</strong> CTC.ATTIVITÀ SCIENTIFICA23


Fig. 5. Crescita di <strong>cellule</strong>A549 dopo recu<strong>per</strong>o tramiteDEPArray®. A549 a 7ggdalla semina in µ-dishibiTreat (A, B) A549 a21gg dalla semina in piastrea 96 pozzetti con softagar con ingrandimento10X (C) e 20X (D), a cinquesettimane (seminate 50<strong>cellule</strong>) (E).Ottenuta anchela crescita di A549 LV-16GFP unite a sangue interoda donatore sano e sottopostealla metodica di arricchimentoe marcatura <strong>per</strong> ilmantenimento <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong>vive (F)In conclusione, questo <strong>studio</strong> ha dimostrato che ilDEPArray® è uno strumento estremamente versatile nelcampo del<strong>lo</strong> <strong>studio</strong> di <strong>cellule</strong> rare introducendo nuoveopportunità di analitiche consentendo il recu<strong>per</strong>o di <strong>cellule</strong>vitali e pure al 100%. Le qualità tecno<strong>lo</strong>giche di questo strumentopossono quindi sicuramente rafforzare le potenzialitàdi <strong>studio</strong> <strong>delle</strong> CTC consentendo di esp<strong>lo</strong>rare altre potenzialiapplicazioni clinico-terapeutiche legate alla individuazionee caratterizzazione molecolare di queste <strong>cellule</strong>.Tutto ciò consentirà al clinico di possedere uno strumentoulteriore <strong>per</strong> il monitoraggio della malattia, la scelta ditrattamenti terapeutici target appropriati e valutare la rispostaai trattamenti oltre ad aumentare la comprensionedella bio<strong>lo</strong>gia del tumore.RINGRAZIAMENTI:Si ringraziano la Dott.ssa Francesca Fanini <strong>per</strong> aver gentilmentefornito la linea cellulare A549-LV16 GFP e il ProfessorDavide Ferrari <strong>per</strong> aver contribuito alla stesura della tesi di laureada cui questo artico<strong>lo</strong> è tratto.Si ringrazia inoltre SocietàItaliana Citometria <strong>per</strong> aver conferito il premio di Studio GIC2012 alla tesi di laurea da cui questo artico<strong>lo</strong> è tratto.BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE1. T.R. Ashworth. (1869). A case of cancer in which cells similar tothose in the tumors were seen in the b<strong>lo</strong>od after death, Aust. Med.J. 14, 146-1472. I.J. Fidler. (2003). The pathogenesis of cancer metastasis: the ‘seedand soil’ hypothesis revisited, Nature Review Cancer 3, 453-4583. Z. Panteleaku, P. Lembessis, A. Sourla, N. Pissimissis, A. Polyzos,C. Deliveliotis, M. Koutsilieris. (2007). Detection of circulatingtumor cells in prostate cancer patients. Methodo<strong>lo</strong>gical pitfalls andclinical relevance, Mol. Med. 15, 101-1144. K.J. Pienta, R. Loberg. (2005). The ‘emigration,migration, andimmigration’ of prostate cancer, Clin. Prostate Cancer 4, 24-305. G. Lurje, M. Schiesser, A. Claudius, P.M. Schneider. (2010).Circulating tumor cells in gastrointestinal malignancies. Currenttechniques and clinical implications, J Oncol. 3926. D.C. Danila, G. Heller, G.A. Gignac, R. Gonzalez-Espinoza, A.Anand, E. Tanaka, H. Lilja, L. Schwartz, S. Larson, M. Fleisher,H.I. Scher. (2007). Circulating tumor cell number and prognosis inprogressive castration-resistant prostate cancer, Clin Cancer Res. 1,7053-70587. L. A. Devriese, E.E. Voest , J. H. Beijnen , J. H.M. Schellens. (2011).Circulating tumor cells as pharmacodynamic biomarker in early clinica<strong>lo</strong>nco<strong>lo</strong>gical trials, Cancer Treat Rev. 37, 579-58924 ATTIVITÀ SCIENTIFICA Lettere GIC Vol. 21, Num. 3 - Dicembre 2012

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