12.07.2015 Views

PERLASTORIA - PBM Storia

PERLASTORIA - PBM Storia

PERLASTORIA - PBM Storia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Lezione d’autoreCinque grandi enigmi e il corallo della vitasoprattutto dalla prima edizione dell’Origine delle specie(1859), dal Viaggio di un naturalista intorno al mondo(1839) e dai Taccuini (1836-44), tutti testi dei qualimi sento di consigliare la lettura nelle eccellenti (e inalcuni casi recenti) traduzioni in italiano disponibili.Enigma numero uno:i confini tra le specieMolti anni fa, quando confrontavo e guardavo altriconfrontare uccelli provenienti da diverse isole dell’arcipelagodelle Galapagos sia tra loro sia con quelli delcontinente americano, fui colpito nel constatare quantocompletamente vaga e arbitraria fosse la distinzione traspecie e varietà (Darwin 1859, p. 57 [48]) .Nel capitolo II dell’Origine, Darwin punta il dito sulladifficoltà che i naturalisti sempre incontrano nell’accordarsisui criteri che definiscono e distinguono una vera epropria specie. A noi questo potrebbe apparire un problemada poco: in fondo, adottando una posizione convenzionalista,potremmo rinunciare a trovare critericerti per definire che cosa sia una specie, prevedendoun accordo, appunto, convenzionale, tra coloro che abbianoun interesse congiunto su determinati organismi.Questa soluzione era però davvero inaccettabile per lavisione del mondo che Darwin ereditava, una visioneche postulava l’esistenza reale di un certo numero di essenzedistinte – le specie – dietro alla mutevole variabilitàdel mondo vivente. Così, ogni organismo era vistocome appartenente a una e una sola specie, dalla qualeesso avrebbe acquisito le proprie caratteristiche.Ed era inoltre diffusa la convinzione della conoscibilitàdelle specie: uno studio approfondito della naturaavrebbe permesso non solo di descriverle e distinguerle,ma anche di comprendere le relazioni d’ordine traesse, nonché di stabilire criteri esatti per il riconoscimentodella specie in ogni organismo.Il riconoscimento delle specie si basava spesso sull’individuazionedi alcuni caratteri-chiave, più importanti dialtri, ma anche in questo Darwin ravvisò una problematicitàpersistente e profonda, che riportò nell’Origine:Nessuno suppone che tutti gli individui della stessaspecie siano prodotti con il medesimo stampo […]. Ledifferenze individuali generalmente interessano le partiche i naturalisti considerano di poca importanza, mapotrei mostrare con un lungo elenco di fatti che partisenz’altro importanti, da un punto di vista fisiologicoo classificatorio, variano talvolta negli individui dellastessa specie (ivi, p. 54 [45]).Portando diversi esempi, Darwin – grande osservatoredei dettagli e appassionato entomologo fin dall’adolescenza– scrive:Non mi sarei mai aspettato che le diramazioni dei nerviprincipali vicino al grande ganglio centrale di un insettofossero variabili nella stessa specie (ibidem).I nervi principali non sono forse un carattere importante?Con grande sagacia, Darwin svela che spesso inaturalisti per comodità in ordine ai propri scopi definiscono“caratteri importanti” proprio quelli che varianopoco, e questa definizione circolare finisce persminuire i caratteri che presentano una variazione significativa.Da una serie di osservazioni risulta inveceche gli organismi differiscono di molto in tutti i lorocaratteri, compresi quelli importanti.Per contrasto, è il caso qui di ricordare la tradizionesecolare della teologia naturale che si era dedicataa descrivere la perfezione degli esseri viventi concentrandosisulle singole parti, adatte e ottimizzate per lerispettive funzioni quanto gli ingranaggi di un orologiospunto didatticoAttraverso semplici attività èpossibile sondare la presenzadi atteggiamenti classificatoriconvenzionalisti piuttosto cherealisti in biologia, ma anchein altri ambiti (come quellosociale), ed esporre ambedue gliatteggiamenti a un esame critico.Prendendo la classe come gruppodi riferimento, gli alunni possonoindividuare quali e quanti tipi dipersone vi si riconoscano, nonchéattribuire ogni membro dellaclasse a uno e un solo tipo. Da quipossono seguire alcune azioni.n Favorire le differenze tra leclassificazioni proposte, e aiutaregli alunni ad analizzarle, a notarepunti di forza e problematicitàdi ognuna, a scovare le anomalie(cioè, i compagni che nonrientrerebbero in alcun gruppo).n Notare la presenza diatteggiamenti realisti e/o convenzionalisti – cioè, laconvinzione o meno che questigruppi “esistano” e vadano“trovati”, o invece che dipendanoda un accordo convenzionale.n Verificare se le classificazionihanno necessità di basarsi su pochicaratteri-chiave, e quali siano icriteri di importanza nella sceltadei caratteri. Il numero tra parentesi quadre [ ] corrisponde al numero di paginadelle edizioni originali, che sono tra l’altro disponibili integralmenteon line sul sito http://darwin-online.org.uk/Vignetta satirica pubblicatasul “Punch” in occasionedell’uscita del libro di DarwinL’origine delle specie, nel 1859. Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!