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Bilancio Sociale anno 2009-2010 parte I - ASL TO3

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Asl TO 3Azienda saniTAria localedi collegno e pinerolobilanciosociale<strong>2009</strong> - <strong>2010</strong>


<strong>Bilancio</strong><strong>Sociale</strong><strong>2009</strong> - <strong>2010</strong>


PresentazionePremessaPRESENTAZIONELa crescente richiesta di <strong>parte</strong>cipazione dei Cittadini alle decisioni ed alle azioni che riguardano la cura diinteressi di rilevanza sociale comporta il dovere, da <strong>parte</strong> delle amministrazioni pubbliche, di favorire tale<strong>parte</strong>cipazione nella consapevolezza delle conseguenze positive che ne possono derivare per le persone eper la collettività in termini di benessere spirituale e materiale.La <strong>parte</strong>cipazione attiva dei cittadini alla vita collettiva può concorrere a migliorare la capacità delle istituzionia dare risposte più efficaci ai bisogni delle persone e alla soddisfazione dei diritti sociali che la Costituzionericonosce e garantisce.Questa seconda edizione del <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> dell’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong>, in cui sono illustrati i progetti e le attività innovativeche l’Azienda ha realizzato nel periodo luglio <strong>2009</strong>-dicembre <strong>2010</strong>, costituisce un ulteriore passo avantinel processo di coinvolgimento e <strong>parte</strong>cipazione dei Cittadini nella valutazione dei risultati raggiunti e nelladefinizione dei programmi futuri.Dal secondo semestre <strong>2009</strong>, con l’istituzione della Conferenza di Partecipazione del Terzo Settore, si è sviluppatoun dialogo aperto e costruttivo con i Rappresentanti delle Associazioni di Volontariato, delle CooperativeSociali e delle Associazioni di Promozione <strong>Sociale</strong> del territorio, finalizzato a rafforzare i rapporti conl’Azienda, a valorizzare e sviluppare progetti di collaborazione, a creare un sistema coordinato e omogeneosul territorio che consenta una maggiore integrazione degli interventi per “FARE SALUTE INSIEME”.Si è ritenuto pertanto opportuno in questa edizione, nel rendicontare i risultati raggiunti dall’Azienda, darerisalto alle attività e ai progetti realizzati in collaborazione con il Terzo Settore, il cui contributo si è rivelatospesso indispensabile.Nel corso del <strong>2010</strong> è stato altresì realizzato un interessante progetto sperimentale nel Distretto Valpellicedi redazione di un <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> di territorio (in appendice al presente documento), che ha consentitodi dare un quadro organico delle associazioni/cooperative-imprese sociali esistenti e del valore aggiuntoprodotto in termini di servizi erogati, risorse umane occupate, risorse economiche investite; l’obiettivo è diestenderlo all’intero territorio aziendale per avere piena consapevolezza del capitale “sociale” esistente concui sviluppare nuovi progetti per meglio rispondere ai bisogni di salute della popolazione.Nell’ottica della <strong>parte</strong>cipazione e della condivisione mi preme ricordare l’importante ruolo rivestito dai Componentidel Collegio di Direzione, attraverso un coinvolgimento responsabile, nell’attività programmatica enelle decisioni di governo clinico.A Loro, ai Responsabili delle Strutture aziendali e a tutti gli operatori che h<strong>anno</strong> contribuito alla definizionee attuazione dei processi riorganizzativi e si sono impegnati per continuare a garantire l’attuale buon livellodei servizi, in una situazione economico-gestionale particolarmente complessa, va il mio ringraziamento.La sperimentazione A.Re.S.SSi è conclusa con l’evento regionale del 9 febbraio<strong>2010</strong> la sperimentazione delle Linee guida per la Redazionedel <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> in sei aziende sanitariepiemontesi, a cui ha aderito nel 2008 anche l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>.Il primo <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> è stato presentatonella Conferenza dei Servizi tenutasi a Piossascoil 10 Dicembre <strong>2009</strong> a cui h<strong>anno</strong> <strong>parte</strong>cipato circa 200persone, ed è stato distribuito in circa 2000 copie aiprincipali stakeholder (Sindaci, Terzo Settore, OrganizzazioniSindacali, Dipendenti, Medici di MedicinaGenerale e Pediatri di Libera scelta, Farmacisti …):Il documento è pubblicato, insieme all’edizionedi quest’<strong>anno</strong>, sul sito aziendale www.aslto3.piemonte.it.Il bilancio sociale 2008-<strong>2009</strong> è stato inoltre presentato,insieme a Carta Etica, come progetto innovativoal Forum della Pubblica Amministrazioneche si è tenuto a Roma nel mese di maggio <strong>2010</strong>:PremessaNovembre <strong>2010</strong>Il Direttore GeneraleIng. Giorgio RABINO2° CONFERENZA DEI SERVIZI IL BILANCIO SOCIALE6 7


PremessaLa valutazione della prima edizioneDall’analisi dei questionari di valutazione distribuitialla Conferenza dei Servizi o scaricati dal sitoIntranet aziendale, i risultati emersi sono statimolto positivi.UTILITA’ PER CONOSCERE LEATTIVITA’ DELL’AZIENDAVALUTAZIONE DEL DOCUMENTONEL SUO COMPLESSOOBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 10REDIGERE PERIODICAMENTE IL BILANCIOSOCIALE, MIGLIORANDOLO E IMPLEMENTAN-DOLO ALLA LUCE ANCHE DI OSSERVAZIONI ESUGGERIMENTI DA PARTE DEGLI STAKEHOL-DER PER FAR SÌ CHE DIVENTI UNO STRUMENTODI COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONEAlcuni suggerimenti:- maggiore equilibrio tra le sezioni (in particolarequest’<strong>anno</strong> si è cercato di implementarela rendicontazione di aree poco sviluppatenella prima edizione)- maggiore attenzione ad alcune categorie distakeholder: per il <strong>2009</strong>/<strong>2010</strong> si è implementatala sezione dedicata al Terzo Settore (Associazionidi volontariato, Imprese Sociali, Associazionidi Promozione sociale), che da quest’<strong>anno</strong>h<strong>anno</strong> integrato il gruppo di lavoro aziendale,secondo un’ottica <strong>parte</strong>cipativa- linguaggio meno tecnico e burocratico possibile- focalizzazione più sintetica dei contenuti conl’introduzione di un breve abstract all’inizio diciascuna sezione- maggior confrontabilità dei dati a livello regionale,con l’introduzione, dove possibile, dei datiriferiti alla media nazionale o regionale e con ladefinizione, a livello di A.Re.S.S., di un set minimodi indicatori che tutte le Aziende Regionalidovrebbero utilizzare a partire da quest’<strong>anno</strong>.L’utilizzo di indicatori uniformi nelle Aziendesanitarie Regionali permetterà in futuro di fareutili confronti, sia in ottica temporale (3 anni)all’interno della stessa Azienda, sia in ottica“trasversale” tra aziende sanitarie della stessaRegione.Dove possibile, sono stati confrontati già in questaedizione i dati 2008-<strong>2009</strong>, cosa non possibilenella prima versione, in quanto il 2008 è statol’<strong>anno</strong> di costituzione della nuova <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>,frutto dell’accorpamento delle ex <strong>ASL</strong> 5 e 10 diCollegno e Pinerolo e del Distretto di Venaria.Si è ritenuto, al fine di dare continuità con l’edizioneprecedente e far sì che il documento nonresti fine a se stesso ma diventi strumento digovernance, riprendere nelle varie aree di rendicontazionegli impegni assunti lo scorso <strong>anno</strong>e riportati nella sezione V) Prospettive futuredell’edizione 2008 e rendicontare ai cittadini“che cosa è stato fatto” in merito.PremessaNota metodologica – le novitàdell’edizione <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>RISPOSTA DEL DOCUMENTOALLE ASPETTATIVE E ALLE ATTESEPer la redazione della nuova edizione di bilanciosociale si è tenuto conto dei suggerimentiemersi sia nell’ambito del Focus Group condottodalla Facoltà di Psicologia dell’Universitàdi Torino, che dai questionari di valutazionedel documento analizzati, al fine di colmare,in ottica di miglioramento continuo, le lacunedella prima edizione.8 9


Presentazione dell’Azienda1.1 VALORI ETICI prendersi cura dei pazienti, rispondendoin modo adeguato e nel rispetto delle conoscenzeelaborate dalla medicina ai loro bisogni di salute,ponendo attenzione alla centralità della personae perseguendo l’umanizzazione nei rapporti interpersonalitra operatori sanitari ed utenti–pazienti; prendersi cura di coloro che mettono laloro professionalità a servizio dell’Azienda, assicurandoidonei percorsi formativi e di crescitaprofessionale in relazione alle capacità di ognuno egarantendo la tutela della sicurezza e della salutesui luoghi di lavoro; prendersi cura delle risorse materiali adisposizione evitando gli sprechi e verificando perogni attività il rapporto costo/beneficio; prendersi cura della legalità, assicurandoche gli atti ed i comportamenti posti in essere sianorispondenti alle disposizioni normative vigentisia a livello nazionale che a livello regionale; prendersi cura dei portatori di interessi garantendorelazioni trasparenti e volte al reciprococonfronto con le istituzioni locali; le organizzazioni sindacali e il terzo settore (associazioni di volontariato,cooperazione sociale, promozione dellasalute)Il percorso etico aziendaleIl percorso avviato nel 2008, che ha portato alla pubblicazionedella Carta Etica dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> nell’autunno<strong>2009</strong> e all’attivazione del Laboratorio Etico Permanente,è proseguito nel <strong>2010</strong> con alcuni importantiprogetti specifici condivisi con la Direzione Aziendalenell’incontro di presentazione tenutosi il 23 settem-bre <strong>2010</strong> alla presenza dei dipendenti coinvolti.Nel <strong>2010</strong> è stato incrementato il livello di coinvolgimentodei dipendenti dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, ap<strong>parte</strong>nentia tutti i profili professionali e aree di assistenza,del comparto e della dirigenza sanitaria, tecnica,amministrativa e professionale.CHI COSA QUANTIGruppo diprogettoDirezionestrategica dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ANCIPiemonteEnti Localidel territorioGruppoattivatoriI <strong>parte</strong>cipanti aigruppi di lavoroI direttori,responsabili distruttura ecoordinatori delcompartoDipendenti-Front OfficeIndirizzistrategicie obiettiviMotore attuativodel progettoFormazione ericerca per icontenuti dellacarta eticaCondivisione ecoinvolgimentodipendentiFormazioneEtica del lavoro20rappresentanti70dipendenti600dipendenti350dipendenti300TOTALE 1.340I progetti che rappresentano la ricaduta e losviluppo <strong>2010</strong> del percorso etico sono articolatiin 2 tipologie di attività:1) percorsi formativi a base etica2) progetti a valenza etica.Percorsi formativi a base eticaAl fine di integrare e diffondere efficacemente ivalori dichiarati nella Carta Etica sono stati attivatipercorsi di formazione rivoltia) ai Direttori, Responsabili e Coordinatori del compartob) agli Operatori Front Office e accoglienzac) al personale neo-assuntoa) Percorso di formazione per Direttori, Responsabilie CoordinatoriMediante questo percorsodi formazione si è volutovalorizzare il capitale umanomanageriale operantein Azienda, cercando diconnettere le dinamicheproduttive con l’etica nellavoro. Inoltre lo scopo delprogetto è stato quello disupportare i responsabilinel governo delle personesecondo i principi e ivalori etici aziendali ancheper indurli ad attivareinterventi per miglioraregli ambienti di lavoro e larelazioni con i pazienti.H<strong>anno</strong> <strong>parte</strong>cipato 264 Direttori,Responsabili di strutturae coordinatori del compartosanitario, tecnico, amministrativo e professionale.b) Percorso di formazione per gli operatori frontoffice e accoglienzaIl progetto è stato realizzato in sinergia fra le strutturedi Comunicazione, Psicologia e Formazionecon gli obiettivi di riconsiderare come strategicala delicata attività di contatto con il pubblicoed avviare un percorso dimaggiore valorizzazione,coinvolgere gli operatorifront office nel percorsoetico aziendale e informarlisul funzionamentodelle relazioni con il pubblicoe sugli strumenti informatividisponibili, fornireagli operatori strumentidi supporto per migliorarela gestione delle relazionicon i cittadini e pazienti,consentire al personalefront office che opera insedi lontane di conoscersie dialogare in meritoa problematiche simili.H<strong>anno</strong> <strong>parte</strong>cipato allaprima edizione del corso200 dipendenti dei servizidi front office e accoglienzadi tutta l’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong> e sono in programmazioneulteriori edizioni.c) Percorso di accoglienza del personale neo assuntoAttraverso questo progetto avviato nel mese diNovembre <strong>2010</strong> è stata progettata la formazione el’accoglienza dei nuovi dipendenti (si prevedono 6-7edizioni ogni <strong>anno</strong> con 25-27 dipendenti per edizione),poichè il normale turn over, anche nella attualesituazione di restrizioni, prevede l’ingresso in aziendadi circa 200-250 persone ogni <strong>anno</strong>. La formazioneverterà sul coinvolgimento nel percorso etico aziendale,sull’organizzazione aziendale, le relazioni con ilpubblico, la comunicazione, i contratti di lavoro,etc. ed è finalizzata ad accrescere il senso diap<strong>parte</strong>nenza all’Azienda.Presentazione dell’Azienda1213


Progetti a valenza eticaI progetti (attivati dall’<strong>anno</strong> <strong>2010</strong>) sono stati postiin essere nell’ambito del Laboratorio Etico Permanenteinsediatosi il 16 aprile <strong>2010</strong>.progetti, attività, servizi e professioni presenti in <strong>ASL</strong> siaall’interno dell’azienda, sia all’esterno. Il progetto intendeinoltre costituire un’occasione per valorizzare leinnumerevoli attività positive, i progetti, le iniziative ancheper evitare che singole situazioni critiche negative,possano impropriamente inficiare la reputazione dellestrutture sanitarie e delle professionalità aziendali.1.2 CONTESTO TERRITORIALE3.049 Km2584.343 abitanti191,6 abitanti/KmqDISTRETTO DI ORBASSANOBeinasco - Bruino - Orbassano - PiossascoRivalta di Torino - VolveraNumero Comuni: 6Totale abitanti 94.906Superficie in Km2 121Densità di popolazione (ab/Km2) 784Presentazione dell’AziendaProgetto Metodologia Misurazione IntangibileEtico in SanitàIl progetto è finalizzato all’individuazione di una metodologiadi sperimentazione per la Misurazionedell’Intangibile Etico in sanità. Gli obiettivi del progettoconsistono nel misurare e monetizzare il valoredel capitale etico presente in Azienda, attraversol’analisi della sua incidenza in termini di profittoeconomico sul <strong>Bilancio</strong> d’esercizio. Si intendeinoltre misurare la consistenza qualitativa delcapitale etico, <strong>parte</strong>ndo dal presupposto che ilCapitale Etico ha un valore intrinseco non riducibileal solo beneficio economico che da esso nederiva. Alla sperimentazione <strong>parte</strong>cipano nellaprima fase 30 dipendenti afferenti a 20 struttureaziendali dell’ambito amministrativo e sanitariorappresentative dei diversi livelli di assistenza.Progetto La vetrina delle buone praticheCon il progetto si intendono promuovere e valorizzarele buone pratiche favorendo la conoscenza diProgetto Bene e BelloIl progetto ha l’intento di recuperare la dimensioneestetica per rivalutare il senso del bello in ambitolavorativo a vantaggio sia dei dipendenti, sia soprattuttodegli utenti. Verr<strong>anno</strong> pianificate azioni permigliorare le strutture di accoglienza e gli ambientiin cui vengono accolti i pazienti negli Ospedali enegli ambulatori rimuovendo situazioni di degrado.In ottica di integrazione con il territorio il progettointende altresì dare rilievo alla opportunità offertedal territorio e alle potenzialità artistiche possedutedagli operatori. L’obiettivo è quello di considerarel’aspetto clinico non disgiunto da aspetti quali unabuona accoglienza e una gradevolezza delle strutturesanitarie; il progetto tiene conto delle segnalazionipervenute dai cittadini circa la necessità di migliorarein tale direzione senza investimenti aggiuntivi maunicamente con maggiore sensibilità degli operatori.Progetto Officina Etica – Sistema di ascoltointernoIl progetto consiste nel costituire un gruppo di riferimentoper tutti i dipendenti deputato a ricevereproposte di miglioramento, suggerimenti, iniziativea valenza etica, e successivamente attivare (per ogniproposta pervenuta) un’analisi di fattibilità coinvolgendoi responsabili delle funzioni interessate;rappresenta la risposta a un’esigenza fortementesentita dai dipendenti, emersa nel corso dei gruppi dilavoro, di disporre di un riferimento per prospettareazioni di miglioramento a valenza etica.La popolazionedell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>nell’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong>è di 584.343abitanti (siregistra pertantouna variazione inaumento di circa1.500 abitanti rispettoal 2008) e rappresenta il 13% della popolazioneregionale (4.432.571 abitanti; fonte: sito Istatbilancio demografico <strong>anno</strong> <strong>2009</strong>).Il territorio sul quale l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> esercita la propriacompetenza comprende 109 Comuni suddivisi neiseguenti 9 Distretti:DISTRETTO DI COLLEGNOCollegno - GrugliascoNumero Comuni: 2Totale abitanti 87.539Superficie in Km2 31Densità di popolazione (ab/Km2) 2.824DISTRETTO DI RIVOLIRivoli - Rosta - VillarbasseNumero Comuni: 3Totale abitanti 57.511Superficie in Km2 49Densità di popolazione (ab/Km2) 1.174DISTRETTO DI GIAVENOCoazze - Giaveno - Reano - Sangano - TranaValgioieNumero Comuni: 6Totale abitanti 30.142Superficie in Km2 167Densità di popolazione (ab/Km2) 180DISTRETTO DI SUSAAlmese-Avigliana-Bardonecchia-Borgone-Bruzolo-Bussoleno-Buttigliera Alta-Caprie-Caselette-Cesana-Chianocco-Chiomonte-ChiusaS.Michele-Claviere-Condove-Exilles-Giaglione-Gravere-Mattie-Meana-Mompantero-Moncenisio-Novalesa-Oulx-Rubiana-Salbertrand-SanDidero-San Giorio-Sant’Ambrogio-Sant’Antoninodi Susa-Sauze d’Oulx-Sauze di Cesana-Susa-Vaie-Venaus-Villardora-VillarfocchiardoNumero Comuni: 37Totale abitanti 91.409Superficie in Km2 1.092Densità di popolazione (ab/Km2) 84DISTRETTO DI VENARIAAlpignano - Druento - Givoletto - La Cassa-Pianezza - San Gillio - Venaria Reale - Val dellaTorreNumero Comuni: 8Totale abitanti 86.336Superficie in Km2 147Densità di popolazione (ab/Km2) 587Presentazione dell’Azienda1415


Presentazione dell’AziendaDISTRETTO DI PINEROLOAirasca-Buriasco-Campiglione F.le- CantalupaCavour-Cercenasco-Cumiana-Frossasco-Garzigliana Macello-Osasco-Pinerolo-Piscina-Prarostino Roletto-San Pietro Val Lemina-S.Secondo di P.lo-Scalenghe-Vigone-VillafrancaP.te-VirleNumero Comuni: 21Totale abitanti 92.693Superficie in Km2 468Densità di popolazione (ab/Km2) 198DISTRETTO VAL PELLICEAngrogna-Bibiana-Bobbio Pellice-Bricherasio-Luserna San Giovanni-Lusernetta-Rora’-TorrePellice-Villar PelliceNumero Comuni: 9Totale abitanti 23.582Superficie in Km2 293Densità di popolazione (ab/Km2) 80SUPERFICIE E DENSITÀ ABITATIVADISTRETTO VAL CHIASONE E VAL GERMANASCAFenestrelle-Inverso Pinasca-Massello-PerosaArgentina-Perrero-Pinasca-Pomaretto-Porte-Pragelato-Prali-Pramollo-Roure-Salza diPineroloS.Germano Chisone-Sestriere-Usseaux-VillarPerosaNumero Comuni: 17Totale abitanti 20.225Superficie in Km2 584Densità di popolazione (ab/Km2) 35Superficie e densità abitativaDall’analisi dei dati il distretto con una più elevatadensità abitativa è Collegno, con 2.824 abitantiper km2 seguito da Rivoli ed Orbassano: si trattadi distretti metropolitani, caratterizzati da ridottadimensione territoriale ed alta densità abitativa.Per quanto riguarda i distretti extraurbani/montani(caratterizzati, al contrario, da vasta estensioneterritoriale e bassa densità abitativa) il di-Analisi della popolazioneLe famiglieIl numero medio di componenti per famigliaè un fattore che influenza la domandadi assistenza socio-sanitaria, soprattuttonei casi in cui si tratti di famiglie monocomponenticomposte da un anziano solo.I dati disponibili sulle famiglie monocomponentirisalgono all’ultimo censimento ISTATdella popolazione avvenuto nel 2001:stretto, che ha la minor densità abitativa èquello delle Valli Chisone e Germanasca (34,6abitanti per km2).*Il comune di Pinerolo è inserito nei distretti extraurbani, pur essendo considerato, per le sue caratteristiche,in una via di mezzo tra distretti metropolitani e extra/urbani.DISTRETTO N. FAMIGLIE N. MEDIOCOMPONENTICollegno 38.042 2,3Rivoli 25.935 2,2Orbassano 39.090 2,4Giaveno 13.295 2,3Susa 41.108 2,2Venaria 35.830 2,4Pinerolo 40.792 2,3Val Pellice 11.081 2,1Val Chisone E Germ. 9.961 2,0Distretti metropolitani: Collegno, Rivoli, Venaria, OrbassanoDistretti montani extra/urbani: Giaveno, Susa, Pinerolo*, Val Pellice, ValliDISTRETTON. FAMIGLIEMONO-COMPONENTIINCIDENZAMONO-COMPONENTI/ FAMIGLIETOTALICOLLEGNO 7.476 21,9%RIVOLI 6.291 21,0%ORBASSANO 6.163 18,4%GIAVENO 3.483 30,5%SUSA 11.319 31,0%VENARIA 4.693 19,9%PINEROLO 10.484 29,0%VAL PELLICE 3.680 35,6%VALLI CHISONE EGERMANASCA 3.495 37,2%TOTALE <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> 57.084 25,4%SITUAZIONE INPIEMONTE 2001 536.854 29,8%Il numero di famiglie monocomponenti è sensibilmentesuperiore nei distretti montani, già in condizioni di disagioin termini di accesso ai servizi socio sanitari: mentrel’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> nel suo complesso presenta un’incidenzapercentuale delle famiglie composte da una sola personainferiore alla media regionale, i distretti di Giaveno, Susa,Val Pellice e Valli Chisone e Germanasca superano il 30%.Presentazione dell’Azienda1617


Struttura per sesso e classi di etàPresentazione dell’AziendaPOPOLAZIONE <strong>ASL</strong>AL 31.12.<strong>2009</strong>incidenza sul totale<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>dati 2008 diff % <strong>anno</strong><strong>2009</strong>/2008ANNI M F TOT M F TOT0-14 40.301 38.087 78.388 14,1% 12,7% 13,4% 77.736 +0,8%15-49 130.856 129.405 260.261 45,9% 43,3% 44,5% 262.794 -1,0%50-64 59.538 61.648 121.186 20,9% 20,6% 20,7% 120.036 +1,0%65-74 32.895 35.485 68.380 11,5% 11,9% 11,7% 67.939 +0,6%>75 21.672 34.456 56.128 7,6% 11,5% 9,6% 54.318 +3,3%285.262 299.081 584.343 582.823 +0,3%La fascia di età che ha subito il maggior incrementorispetto al 2008 è quella degli anzianiultra75enni (i cosiddetti “veri” e “grandi” anziani)che a causa dell’età e di patologie croniche ad essacorrelate, assorbono gran <strong>parte</strong> delle risorse dedicateall’assistenza socio-sanitaria (residenziale,semiresidenziale e domiciliare).MASCHIDalla piramide della popolazione sotto riportatasi evince che la fascia di età più consistente nellanostra Azienda è rappresentata dalla popolazione“attiva”, cioè dalle due fasce 15-49 anni (44,5%della popolazione totale, con un picco nella fasciamedia 40-44 anni sia per i maschi che per le femmine)e 50-64 anni (20,7%).FEMMINE30,00%25,00%20,00%15,00%10,00%5,00%0,00%13,14%21,42%12,39%22,25%14,61%POPOLAZIONE - ANNO <strong>2009</strong>19,63%21,40% 21,09%19,24%13,47% 13,40% 13,71% 13,41%% pop =65 anni22,26%25,70% 26,22%12,43% 11,78%Collegno Rivoli Orbassano Giaveno Susa Venaria Pinerolo Val Pellice Val ChisonePOPOLAZIONE <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ANNO <strong>2009</strong>DISTRETTOPIU’GIOVANEDISTRETTOPIU’ ANZIANOPresentazione dell’Azienda105-110 anni100-104 anni95-99 anni90-94 anni85-89 anni80-84 anni75-79 anni70-74 anni65-69 anni60-64 anni55-59 anni50-54 anni45-49 anni40-44 anni35-39 anni30-34 anni25-29 anni20-24 anni15-19 anni10-14 anni5-9 anni0-4 anni…alcuni confronti<strong>anno</strong> <strong>2009</strong>0-14 ANNI 15-64 ANNI 65 ANNI E OLTREITALIA 14% 65,8% 20,1%PIEMONTE 12,7% 64,6% 22,7%<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> 13,4% 65,3% 21,3%-25.000 -20.000 -15.000 -10.000 -5.000 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000PIRAMIDE POPOLAZIONE <strong>2009</strong>1819


Presentazione dell’AziendaIndici demograficiIndice di struttura della popolazione attivaL’indice, superiore a 100, indica una popolazionein cui la fascia in età lavorativa è meno giovane.Indice di dipendenza strutturale[40 ≤ Pop ≤ 64/15 ≤ Pop ≤ 39] * 100 (Pop ≤ 14 + Pop ≥ 65)/15 ≤ Pop ≤ 64 * 100Stima il grado di invecchiamento della fasciadi popolazione “attiva”; al denominatore sonorappresentate le 25 generazioni più giovaniche nel tempo sostituir<strong>anno</strong> le 25 più anziane(anch’esse attive al momento della stima)ANNO <strong>2009</strong><strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> 129Esprime il rapporto tra popolazione che a causadell’età (minore di 14 anni e maggiore di 65) non èautonoma cioè dipende dalla popolazione attiva(15-64 anni) che provvede al suo sostentamentoANNO 2008 ANNO <strong>2009</strong>ITALIA 52 52PIEMONTE 55 55<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> 52 53INDICE DI DIPENDENZA ANNO <strong>2009</strong> ANNO 2008M F TOTDistretto di Collegno 49,95 55,61 52,83 51,07Distretto di Rivoli 50,65 55,30 53,01 51,29Distretto di Orbassano 50,55 53,56 52,07 50,92Distretto di Giaveno 48,55 58,65 53,54 53,12Distretto di Susa 48,26 57,12 52,63 52,13Distretto di Venaria 47,36 50,90 49,15 48,03Distretto di Pinerolo 50,88 60,04 55,44 55,06Distretto Val Pellice 54,09 69,30 61,63 61,71Distretto Val Chisone e Germ. 54,00 69,01 61,30 61,32Totale <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> 49,83 56,54 53,19 52,241.3 CONTESTO EPIDEMIOLOGICOIl profilo epidemiologico di salute è la “fotografia”dello stato di salute della popolazione residente inuno specifico territorio “scattata” in un momentopreciso, tenendo conto dei dati sanitari (e non solo),con lo scopo di individuare e intervenire su queifattori che h<strong>anno</strong> forti ripercussioni sulla salute,sul benessere e sulla qualità di vita delle persone.La popolazione dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> è composta da unelevato numero di anziani concentrati nei distrettimontani e da una popolazione più giovane nellacintura metropolitana e nella Val di Susa. Questasituazione, tuttavia, è destinata a cambiare: secondole previsioni nel 2030, nonostante si stimiche il numero di residenti rimarrà praticamenteinvariato, si registrerà un rapido invecchiamentodi tutta la popolazione (un aumento di circa il 30%degli ultrasessantacinquenni), che avrà sicuramenteun forte impatto sui bisogni di assistenzasanitaria. Un altro cambiamento importante saràl’aumento del numero degli stranieri sul nostroterritorio che oggi è presente in misura inferiorerispetto alla media piemontese, concentrato soprattuttonelle valli olimpiche.Per quanto riguarda il lavoro, si calcola che leaziende e i lavoratori presenti nel nostro territoriocorrispondano circa al 12% e la sanità rappresentail 2,9% del totale delle attività occupazionali (2007).Dato l’elevato numero di imprese e di addetti e,come detto, l’invecchiamento atteso della forzalavoro, è necessario puntare sulla prevenzione esul controllo dei rischi in ambiente lavorativo, inparticolare su malattie professionali ed infortuni.Nel complesso le aziende dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> presentanorischi di infortunio più alti della media piemontese,maggiormente nel comparto metalmeccanico (industriaautomobilistica), dei trasporti e del lavorodelle cave nelle Valli.Oltre la metà del territorio in cui vivono i cittadini èmontano o comunque delimitato da valli chiuse e ilresto è in pianura; ciò contribuisce a determinaredifferenze rispetto ai principali bisogni di saluteNelle città in pianura troviamo un’area industrializzatae molto popolata all’interno della qualesi registrano più di frequente problemi legatiall’abuso di sostanze, mentre nelle aree montane,meno popolate, un consumo eccessivo di bevandealcoliche. Nei distretti montani, inoltre, è maggiormentepresente il problema degli anziani soli, cheh<strong>anno</strong> difficoltà ad accedere ai servizi sanitari. Perquanto riguarda i rischi di mortalità nella cartina(periodo 2004-2006) osserviamo che nel territoriodell’<strong>ASL</strong> i distretti montani, soprattutto Val Pellice,Valli Chisone e Germanasca e Giaveno, presentanovalori in linea con gli altri territori dell’arco alpinoe più alti rispetto ai territori di pianura e all’areametropolitana torinese. Le maggiori cause dimorte risultano i tumori, le malattie ischemichedel cuore e cerebrovascolari.Più di un quarto dei decessi sarebbero evitabiliPresentazione dell’Azienda2021


Presentazione dell’Aziendacon maggiori interventi di prevenzione e coninterventi di assistenza sanitaria appropriati. Adesempio, una quota delle morti e delle malattie èlegata a scorretti stili di vita sui quali l’<strong>ASL</strong> intervienesviluppando e potenziando gli interventi dipromozione della salute su alimentazione, fumo,abusi e dipendenze da sostanze. Un’altra significativaquota di eventi è legata ai tumori prevenibiliche dimostra quanto sia importante puntare sulrafforzamento e lo sviluppo di programmi efficacidi screening come Prevenzione Serena.La popolazione dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> presenta una frequenzadi tutte le malattie, misurata attraverso iprimi ricoveri, inferiore in modo statisticamentesignificativo alla media del Piemonte (2008).L’assistenza sanitaria di base all’interno dell’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong> è garantita in modo omogeneo in tutti i distrettimentre l’assistenza specialistica ambulatorialeoffre maggiore accessibilità nei distretti metropolitani.È stato registrato tra il 2005 e il 2008 unaumento della richiesta di assistenza specialisticaambulatoriale territoriale del 5,5%. L’<strong>ASL</strong>, inoltre,garantisce sempre di più la copertura con strumentitecnologici nuovi e innovativi.Secondo questo profilo appare chiaro come l’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong>, per il futuro, dovrà, da un lato, impegnare leproprie risorse per contrastare le disuguaglianzedi salute tra i distretti montani e quelli in pianuraper quanto riguarda i bisogni e l’accesso alle cure,dall’altro prepararsi a sostenere l’invecchiamentodella popolazione attraverso azioni di promozionedella salute e una migliore organizzazione dell’assistenzasanitaria.Il profilo epidemiologico completo dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>è stato pubblicato nel documento redatto dallaStruttura Complessa a Direzione Universitaria diEpidemiologia nel mese di aprile 2008:I profili di salute (PePS)Il Piano e Profilo di Salute è lostrumento con cui la comunitàlocale, a livello distrettuale,definisce il proprio profilo disalute, individua gli obiettivi disalute e produce linee di indirizzovolte ad orientare le politichedel territorio, attraverso: la definizione degli obiettivi di salute e dibenessere l’identificazione dei soggetti coinvolti, delloro ruolo e contributo l’attivazione degli strumenti di valutazionesul raggiungimento degli obiettivi prefissatiA che punto siamo…In relazione all’elaborazione dei Piani e Profili diSalute come previsto dal Piano Socio SanitarioRegionale i nove Distretti dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, con modalitàlegate alle esigenze dei propri territori e nelrispetto del ruolo assegnato al Comitato dei Sindacidei Comuni, h<strong>anno</strong> posto in essere le condizionidi base per lo sviluppo di percorsi.In alcuni ambiti distrettuali si è concluso il percorso distesura del profilo, in altri sono attivi i tavoli congiunti<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> – Comuni – Enti Gestori per la sua stesura.Nel <strong>2010</strong> la Regione ha erogato a ciascun Distrettoun finanziamento di 10.000 euro che sarà utilizzatoper attività di formazione/consulenza/supportotecnico ai Gruppi di lavoro e per la comunicazionecon i cittadini.Nel mese di giugno <strong>2010</strong> è stata stipulata unaconvenzione con il Dipartimento di Scienze Clinichee Biologiche dell’Università di Torino perla realizzazione del progetto di ricerca “Montagnae Salute: una sperimentazione nell’ambito deiP.e.P.S.” Il Dipartimento curerà la gestione didatabase ed elaborerà alcuni modelli di analisi,attraverso un duplice approccio: ecologico: gli esiti di salute di ogni Comuneverr<strong>anno</strong> messi in relazione con il livellodi deprivazione del comune stesso, attraverso lacombinazione di diversi indicatori; individuale: per ogni residente verr<strong>anno</strong>ricostruiti esiti di salute e storia migratoria, utilizzandodati sul comune di nascita e di morte, dinascita o di residenza al momento del ricovero.Il sistema di sorveglianzaProgressi delle Aziende Sanitarie per la Salutein ItaliaAnche nell’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong> ha avuto seguito il Sistemadi sorveglianza PASSI attivato nel 2005per tenere sottocontrollo i fattoricomportamentalidi rischio eper monitorare iprogrammi di prevenzione delle malattie croniche.La ricerca ha tenuto conto di molteplici fattori apartire dagli aspetti socio-demografici, alla salutee qualità di vita percepita, passando poi ad esaminaregli stili di vita della popolazione (attivitàfisica-abitudine al fumo - abitudini alimentari-consumo di alcool - sicurezza stradale), le misuredi prevenzione adottate (copertura delle vaccinazioni,adesione agli screening) ed i fattori di rischio,nonché l’analisi dei sintomi di depressione.Il progetto è coordinato dal Centro Nazionale diEpidemiologia, sorveglianza e promozione dellasalute dell’Istituto Superiore di Sanità, supportatoda esperti regionali.Lo studio PASSI nell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> è stato affidato dal<strong>2009</strong> al Gruppo Aziendale Promozione ed Educazionealla Salute.Come l’<strong>anno</strong> scorso, la raccolta dei dati è avvenutaattraverso interviste telefoniche, che sonostate 278: la popolazione di studio è costituita dapersone di 18-69 anni su un campione mensilestratificato proporzionale per sesso e classi di etàdirettamente effettuato sulle liste delle anagrafisanitarie delle <strong>ASL</strong>.Il tasso di risposta nella nostra azienda è stato del99,3% (contro una media regionale dell’87,3% enazionale del 90,9%) con un conseguente tassodi rifiuto molto basso (0,7%).I campioni sono rappresentativi della popolazioneda cui sono selezionati, pertanto i risultati dellostudio possono essere estesi alla popolazionedell’azienda.La disponibilità all’intervista telefonica dei cittadinidell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ha favorito la comunicazione eil dialogo tra azienda e bacino d’utenza. Le informazioniraccolte servir<strong>anno</strong> per programmareinterventi mirati alla promozione di corretti stilidi vita e alla prevenzione delle malattie croniche,nonché per migliorare la qualità dei servizi offertidalla nostra <strong>ASL</strong>.I risultati dettagliati dell’indagine sono illustratinel capitolo dedicato ai Cittadini Assistibili – AreaPrevenzione. I risultati relativi ad alcuni fattori dirischio legati strettamente a una categoria di stakeholder,sono rendicontati nel capitolo dedicato.Presentazione dell’Azienda2223


Presentazione dell’Azienda1.4 IL SISTEMA QUALITA’OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 8MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONEDEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀSECONDO LO STANDARD UNI EN ISO 9001Nel <strong>2009</strong> è stata estesa la certificazione UNI EN ISO9001, ottenuta fin dal 2002 dall’<strong>ASL</strong> 10, alla StrutturaAffari Generali e, prima unità clinica nell’ex <strong>ASL</strong>5, alla Medicina Generale dell’Ospedale di Rivoli.Il percorso presso la Medicina Generale è iniziatonel secondo semestre del <strong>2009</strong> per concludersi afine settembre con l’ottenimento della certificazioneper “l’erogazione di servizi e prestazioni sanitariedi prevenzione, diagnosi, cura e assistenzainfermieristica in area medica erogati in regime diricovero, day hospital, ambulatorio e day service”.L’adozione del sistema di verifica della qualità hamigliorato il percorso del paziente all’interno deireparti, incrementando la qualità e dando corpoalla riduzione della possibilità di errore derivantidal disarmonico utilizzo delle procedure.Nel <strong>2010</strong> la certificazione è estesa al Distretto diOrbassano e al Centro Immuno-Trasfusionale.1.5 GLI OBIETTIVI STRATEGICITutte le attività e i progetti programmati e realizzatinell’arco del triennio 2008-<strong>2010</strong> sono staticoerenti con gli obiettivi strategici individuatinel Piano di riqualificazione dell’assistenza edi riequilibrio economico finanziario 2008-<strong>2010</strong>dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>: Valorizzazione e potenziamento dell’attivitàdi prevenzione primaria e secondaria percontrastare la mortalità evitabile. Razionalizzazione e sviluppo degli interventiterritoriali con l’obiettivo di costruire unarete che garantisca livelli di assistenza integratie che traduca i diritti del cittadino in strumenti epercorsi chiari garantiti e facilmente fruibili. Riorganizzazione e sviluppo della reteospedaliera. Formazione, valorizzazione e sicurezzadelle risorse umane. Revisione della struttura organizzativa erazionalizzazione delle attività amministrative edi supporto .L’Azienda ha perseguito gli obiettivi generalidefiniti dalla Regione con D.G.R. n. 1-8611 del16/04/2008 e quelli specifici annuali assegnatiper l’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong> con D.G.R. 10-11303 del 27aprile <strong>2009</strong> e per l’<strong>anno</strong> <strong>2010</strong> con D.G.R. 10-75del 17/05/<strong>2010</strong>, rispetto ai quali nelle pagine cheseguono vengono riportati i principali risultaticonseguiti.L’<strong>anno</strong> <strong>2010</strong> è stato caratterizzato da più stringentivincoli regionali sulla gestione economica esulle assunzioni di personale. Nel mese di luglioè stato approvato il PIANO di RIENTRO <strong>2010</strong> cheha comportato un’accelerazione dei processi riorganizzativiin particolare nell’area ospedalierae lo sviluppo di interventi di contenimento deiconsumi e dei costi di: ASSISTENZA FARMACEUTICA ASSISTENZA SPECIALISTICA ASSISTENZA INTEGRATIVA E PROTESICAInformazioni di dettaglio sulla manovra sonocontenute nelle sezioni dedicate a queste vocie nel capitolo “ Rendiconto economico”.1.6 L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> VISTA DA…CITTADINI E UTENTILa percezione dell’attività sanitaria da <strong>parte</strong> deicittadini – utenti è misurabile con diversi strumenti,tra cui: l’audit civico il sistema d’ascolto analisi di reclami e segnalazioni da <strong>parte</strong>dell’U.R.P.Audit civicoNel <strong>2009</strong> in seguito ad un accordo di collaborazionetraè stato attivato in Piemonte un percorso di auditcivico per il quale è stata richiesta disponibilitàda <strong>parte</strong> di un campione significativo di aziendesanitarie a sottoporsi alle valutazioni e aiconseguenti giudizi sui servizi sanitari erogati.LA METODOLOGIA USATA 5 questionari per intervistare i vari Responsabilidelle strutture coinvolte 6 griglie di osservazione, per l’osservazionediretta delle struttureCOSA E’ L’AUDIT CIVICOL’Audit civico è un’analisi criticae sistematica dell’azione delleaziende sanitarie promossa dalleorganizzazioni civiche, nata nel2000 per iniziativa di Cittadinanzattivasulla base dell’esperienza delTribunale per i Diritti del Malato.Il totale delle aziende coinvolte, nel corso degli anni,nell’Audit civico è pari a 134, circa un terzo delleaziende sanitarie italiane.OBIETTIVI dare centralità al punto di vista del cittadinonell’organizzazione dei servizi sanitari per promuovereefficaci forme di <strong>parte</strong>cipazione alla gestionedei servizi sanitari pubblici rendere trasparente e verificabile l’azione delleaziende sanitarie, rendendo conto alla comunitàlocale dei risultati della gestione creare un contrappeso tra la diversificazionedei diritti dei cittadini e degli standard dei serviziprodotto che rischia di produrre cittadini di serie A,con più diritti e con servizi con standard qualitativamentepiù alti, e cittadini di serie B, con meno dirittie servizi più scadenti.I SOGGETTI COINVOLTI I “cittadini comuni” che si sono presentati albando di reclutamento I “cittadini esperti” cioè i volontari del Tribunaleper i diritti del malato, che in molte realtà sono diventatii referenti civici del progetto I “referenti aziendali” cioè il personale degliU.R.P., degli Uffici Qualità, i responsabili dei vari distrettiterritoriali, dei servizi sia territoriali che ospedalieri,i Direttori Generali e i Direttori Sanitari sia di Aziendache dei presidi ospedalieri.Presentazione dell’Azienda2425


Presentazione dell’AziendaCOMPONENTI1.ORIENTAMENTO AL CITTADINO2. IMPEGNO DELL’AZIENDA ALLA PROMOZIONEDI POLITICHE DI RILIEVO SOCIALE E SANITARIO3. COINVOLGIMENTO DELLE ORGANIZZAZIONICIVICHE NELLE POLITICHE AZIENDALIScala di valutazione 100-81= ottimo 80-61= buono 60-41= discreto 40-21= scadente - 20-0= pessimoAzienda Sanitaria Locale <strong>TO3</strong>Ottimo (IAS=82)La valutazione raggiunta dall’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> a seguitodei risultati assegnati agli indicatori è statacomplessivamente di 82/100; in tal senso risultaessere il punteggio più elevato ricevuto daun’Azienda Sanitaria Locale in Piemonte e fra iI FATTORI VALUTATIFATTORI1. Accesso alle prestazioni2. Tutela diritti e miglioramento qualità3. Personalizzazione cure, tutela privacyed assistenza ricoverati4. Informazione e comunicazione5. Comfort6. Sicurezza pazienti7. Sicurezza strutture ed impianti8. Malattie croniche e oncologia9. Gestione del dolore10. Prevenzione11. Istituti di <strong>parte</strong>cipazione degli utenti12. Altre forme di <strong>parte</strong>cipazione e interlocuzionemaggiori a livello nazionale.Naturalmente l’elevato punteggio non escludeche nel corso della valutazione, accanto ad eccellenzesi siano riscontrate criticità che induconoad intervenire con azioni migliorative.Le aree di eccellenzaOrientamento ai cittadini: risultano ottime la personalizzazionedelle cure, il rispetto della privacy,l’informazione e comunicazione.Impegno dell’azienda nella promozione di politichedi particolare rilievo sanitario: risulta elevatala votazione ottenuta relativamente alla sicurezzadei pazienti.Coinvolgimento delle organizzazioni civichenelle politiche aziendali: la valutazione è stataestremamente positiva tanto da delinearne un’eccellenzaper l’Azienda.In particolare gli indicatori sui quali l’azienda haottenuto il punteggio massimo h<strong>anno</strong> preso inconsiderazione aspetti quali l’attuazione ed ilfunzionamento degli istituti di <strong>parte</strong>cipazione (protocollidi intesa con le organizzazioni dei cittadini,Conferenza dei servizi, presentazioni pubblichedei risultati, organizzazione della Conferenza deiservizi annuale) ed altre forme di <strong>parte</strong>cipazionedei cittadini quali per esempio convocazione da<strong>parte</strong> dell’azienda di riunioni periodiche con leassociazioni dei cittadini, redazione del bilanciosociale e sua presentazione pubblica, iniziative diinformazione ai cittadini attraverso le Associazionidi tutela.Le criticitàA livello di distretto…- Assenza di ambulatori di medici di medicinagenerale e pediatri di libera sceltacollegati informaticamente al CUP;- Insufficiente numero di ambulatori dimedicina generale e pediatri di liberascelta con orario di apertura superiore a20 ore la settimana;- Insufficiente numero di mezzi pubblici dilinea con fermata nelle sedi <strong>ASL</strong>;- Assenza negli ultimi due anni di un’indagine sulla soddisfazione degli utenti circa irapporti con i medici di medicina generale;- Presenza di barriere architettoniche, soprattutto nelle strutture più vecchie;- Impossibilità di consegna a domicilio deireferti di esami diagnostici;- Mancata trasmissione ai pazienti dei risultati delle analisi ambulatoriali tramiteinternet;- Insufficienza di informazioni sul diritto allalibera scelta da <strong>parte</strong> dei cittadini del luogodi cura/medico curante;- Mancanza di parcheggio taxi in prossimitàdi alcune sedi;- Mancanza di parcheggio interno per ilpubblico;- Mancanza di bagni per disabili all’interno dialcune strutture (i bagni sono comunquepresenti al piano).A livello di Ospedale…- Insufficiente orario di accesso ai visitatoridel presidio durante i giorni feriali e festivi;- Mancanza della cartella clinica integrata/informatizzata;- Impossibilità di consegna a domicilio deireferti di esami diagnostici;- Assenza di bar interno e di punto venditaarticoli di prima necessità in alcune sedi;- Mancanza sportelli Bancomat;- Mancanza di una sala da pranzo comunepresso i reparti, dove i pazienti deambulanti possano consumare i pasti;- Mancanza di parcheggio taxi in prossimitàdi alcuni ospedali;- Mancanza di parcheggio interno per ilpubblico in alcuni ospedali;- Impossibilità ad effettuare il parto indoloreCOME RISPONDE L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>Sono stati predisposti laddove possibile interventidi miglioramento sia per ciò che riguarda le carenzestrutturali (barriere architettoniche, sportelliPresentazione dell’Azienda2627


Presentazione dell’AziendaBancomat, parcheggi interni e simili) sia sullecarenze organizzative-gestionali (rapporti conmedici e pediatri, informative per i cittadini, ecc),programmando gli interventi necessari compatibilmentecon le risorse disponibili.E’ stata avviata una ricognizione in tutte le oltre200 strutture dell’<strong>ASL</strong> per la verifica delle barrierearchitettoniche e si è provveduto alla sostituzionedei punti gialli per il pagamento dei ticket con inuovissimi punti rossi frutto di tecnologia all’avanguardia.Sono stati altresì intrapresi piani per il riordinoorganizzativo e l’ampliamento strutturale deiparcheggi in prossimità dei presidi. Inoltre è stataeffettuata puntuale ricognizione in tutti i progettiedilizi di ristrutturazione dei Presidi attualmentein corso per verificare ulteriormente l’attenzioneai servizi e comfort alla persona (bar, sale relax,distributori, etc.)Sistema d’ascoltoIl sistema di ascolto (Customer Satisfaction), attivatonell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> nel <strong>2009</strong>, è proseguito nel <strong>2010</strong>:alcune indagini sono in pieno svolgimento alla datadi pubblicazione del presente bilancio pertanto nonsono incluse nel documento.Le indagini concluse h<strong>anno</strong> riguardato l’assistenzaospedaliera e l’assistenza territoriale.ASPETTI CONSIDERATI RICOVERO ORDINARIO L’accoglienza al momento del ricovero L’organizzazione del reparto Il rispetto della privacy Le informazioni sulle condizioni di salute e sulla diagnosi Le informazioni sulla cura e sulla malattia Il rapporto con medici e operatori di differenti professionalità La continuità delle cure post–ricovero Il comfort alberghieroSono state coinvolte 47 strutture; sono statidistribuiti 3.100 questionari e ne sono stati restituiti2.000.RICOVERO ORDINARIO 1° INDAGINEOSPEDALI RIUNITI DI PINEROLOE OSPEDALI RIUNITI DI RIVOLINE' SODDISFATTONE'INSODDISFATTO12%SODDISFATTO44%INSODDISFATTO6%MOLTO SODDISFATTOSODDISFATTOMOLTOINSODDISFATTO5%MOLTOSODDISFAT<strong>TO3</strong>3%La valutazione di soddisfazione espressa daicittadini/utenti nei due grandi raggruppamentidi sedi ospedaliere: Ospedali Riuniti di Rivolie Ospedali Riuniti di Pinerolo è praticamentesovrapponibile.Cure domiciliariSi tratta della seconda indagine condotta suquest’area, realizzata nel secondo semestre del<strong>2009</strong> e nel primo semestre del <strong>2010</strong>Sono stati presi in considerazione i servizi ADI eSID. Su 700 questionari distribuiti ne sono statirestituiti 350.Nonostante i dati delle indagini 2008-<strong>2009</strong> e<strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> non siano pienamente congruenti perquanto concerne il numero di questionari restituiti,la percentuale delle risposte non ha subitovariazioni significative nei due periodi:60%50%40%30%20%10%CURE DOMICILIARI I° INDAGINE2008/<strong>2009</strong> E II°<strong>2009</strong>/<strong>2010</strong>39%48%38%51%10%8%2% 1% 2% 1%0%Cure Domiciliari I° indagine Cure Domiciliari II° indagineCure Domiciliari I^ Indagine Cure Domiciliari II^ Indagine-TOTALE ADI+SID-TOTALE ADI+SID-TOTALE ADI + SID + SENZA TOTALE ADI + SID + SENZASENZA CODIFICASENZA CODIFICACODIFICACODIFICAmolto soddisfattosoddisfattone' soddisfatto ne'insoddisfattoinsoddisfattomolto insoddisfattoOssigenoterapia e nutrizione domiciliareE’ in corso l’indagine sui servizi di fornitura dell’ossigenoterapiadomiciliare e di nutrizione domiciliare,di cui usufruiscono oltre 2.000 pazienti,che prende in considerazione i seguenti aspetti:- Informazione e formazione sull’utilizzo- Disponibilità delle forniture in situazioni di emergenzaCure palliativeE’ in fase di studio e condivisione la realizzazionedi uno strumento di indagine che integri la ricercain relazione anche alla soddisfazione dei familiarisui servizi offerti sia dal personale <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, siadal personale degli enti dell’imprenditoria sociale(FARO e Luce per la Vita).ASPETTI CONSIDERATI – CURE PALLIATIVE L’alleanza terapeutica operatori –paziente –familiari L’organizzazione del servizio L’integrazioni in equipe Il sostegno psicologico La gestione del dolore La gestione della respirazione Il sostegno offerto dalle reti dei volontari Il sostegno preparatorio al lutto e dopo il luttoReclami e segnalazioniLe segnalazioni, ringraziamenti/elogi e reclamipervenuti all’URP nel <strong>2009</strong> sono 432, così suddivisi:TIPOLOGIA TOTALE %SEGNALAZIONI** 145 33,6%RINGRAZIAMENTIED ELOGI 72 16,6%RECLAMI* 215 49,7%TOTALE 432 100 %*Reclamo: esposto con il quale si comunica malcontentoo insoddisfazione. Il reclamo richiedesempre una risposta scritta.**Segnalazione: suggerimento o rilevazione diun disservizio, anche in forma anonima, che nonrichiede una risposta scritta.Nel corso del <strong>2010</strong> è stata ripercorsa ed analizzatala gestione del reclamo, intervenendosia sui tempi di risposta ai cittadini attraversola sensibilizzazione dei Responsabili dei servizicoinvolti ( in particolare quelli con maggioricriticità), sia nei contenuti delle risposte al finedi assicurare al cittadino riscontri sempre piùesaurienti, precisi ed attendibili.Sono state numerose le azioni di miglioramentoattivate dai singoli servizi a seguito del ricevimentodi reclami; la puntuale e dettagliata reportisticainoltrata ha consentito di monitorarele aree oggetto di prevalente disagio da <strong>parte</strong>dei cittadini.Nell’ultimo biennio sono stati attivati percorsirisolutivi di notevole rilievo che v<strong>anno</strong> a risolveredisagi manifestati da anni da <strong>parte</strong> dei cittadinianche attraverso l’URP (es. progetti quali ilrinnovo ascensori negli ospedali, l’ampliamentodei parcheggi, la sostituzione dei punti gialliper la riscossione dei ticket, il rifacimento dellacartellonistica in intere aree di attività.Presentazione dell’Azienda2829


Presentazione dell’Azienda10090807060504030<strong>2010</strong>07 8prestazione medica tempi di attesa strutturacomportamento4035302520SEGNALAZIONI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>ANNO <strong>2009</strong>SUDDIVISI PER CATEGORIE15organizzazioneSEGNALAZIONI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>ANNO <strong>2009</strong>ANALISI DELLA CATEGORIA“ORGANIZZAZIONE”15111093 345510impossibile ottenere una fornitura informazione mancante erratadisagi per effettuaredisagi le prestazioni per effettuare le prestazionidifficile accesso agli sportelli aspetti alberghieri e confortdisagi presso didisagi preso sede di visita /esamevisita / esamepunto gialloosservazioni sulla gestione232092363025201510501<strong>2010</strong>080604020RECLAMI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> II SEMESTRE <strong>2009</strong>SUDDIVIDISI PER CATEGORIE04 520ticket struttura tempi di attesacomportamento prestazione medica organizzazioneRECLAMI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> II SEMESTRE <strong>2009</strong>CATEGORIA “ORGANIZZAZIONE”2ritardo consegna esamierrate convocazioni3 3difficile accesso agli sportellipunto giallodisagi presso la sede di visita esame4L’ <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> vista da...IstituzioniIn data 8 febbraio <strong>2010</strong> è stato presentato l’esitodi una ricerca condotta nelle aziende sanitariedi quattro regioni italiane (Liguria, Piemonte,Toscana e Umbria) dal Laboratorio MeS ScuolaSuperiore S. Anna di Pisa e dal Dipartimento di53415175421contestazione orari9824informazione mancante/erratadisagi per effettuare le prenotazioniosservazioni sulla gestioneScienze Economiche dell’Università di Torino.La ricerca ha lo scopo di valutare la Performancedelle Aziende Sanitarie.Il modello di valutazione è costituito da: 250 indicatori di analisi 130 indicatori di valutazione 50 indicatori di sintesi 6 dimensioni oggetto di valutazione:La valutazione è un efficace strumento di programmazionee governance, centrata sul confronto tradiverse aziende al fine del miglioramento continuodella qualità e dell’efficienza e della garanzia deiprincipi di equità, universalità e trasparenza.- Capacita’ di perseguire gli obiettivi regionali- Livello di salute della popolazione- Valutazione socio sanitaria- Valutazione esterna- Valutazione interna- Valutazione di efficienza operativa edinamica economico finanziaria<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> - Gli indicatori di “Performance”Efficienzaattività di ricoveroEfficienzapre-operatoriaAppropriatezzaricoveri areachirurgicaQualità clinicaassistenzaI RISULTATITasso diospedalizzazioneMaterno infantile(parti cesarei)Efficaciaassistenziale dellecure primarieAppropriatezzaprescrittiva farmaciEfficacia assistenzaterritorialeNOTA - Più i circolini si collocano verso l’area verde centrale più rappresentano eccellenze,più i circolini si collocano verso l’area esterna rossa, più rappresentano criticità.PUNTOOTTIMOPUNTOBUONOPUNTOMEDIOPUNTOSCARSOPUNTODEBOLEPresentazione dell’Azienda3031


Presentazione dell’AziendaLe aree di eccellenzaCapacità di governo della domanda di assistenzaospedaliera: il tasso di ospedalizzazione è pari a159 di fronte ad una media regionale più elevata(167). Ciò può essere dovuto al buon funzionamentodell’assistenza territoriale e dei Medici diMedicina Generale.Ricoveri ripetuti entro 30 giorni (segnale di scarsofunzionamento dell’assistenza post-ricovero):la percentuale è più bassa della media regionale3,6% contro 4,6% regionaleTasso di ricoveri superiori ai 30 giorni (indicedi inefficacia dell’assistenza territoriale): anche inquesto caso l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> presenta una percentuale(2%) leggermente inferiore a quella regionale (2,4%)CriticitàParti cesarei: l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> presenta un’incidenzadei parti cesarei superiore alla media regionale(29% contro il 25%)Indice di appropriatezza dei ricoveri: inrelazione ai ricoveri in Chirurgia dei piccoliospedali (Venaria e Giaveno, in particolare) sirileva una percentuale di ricoveri inappropriati(non seguiti da intervento) pari a 88 casi ogni10.000 abitantiEntrambe queste criticità sono state oggettodi interventi correttivi, come illustrato nel capitolosull’assistenza ospedaliera.1.7 LA COMUNICAZIONE AZIENDALENell’area della comunicazione nel <strong>2010</strong> si è organizzataun’azione capillare e costante di sensibilizzazionedei Direttori e Responsabili di strutturadell’azienda nel fornire notizie, informazioni edati sulle rispettive attività al fine di consentirnela divulgazione in azienda e fuori. Tale azione dicoinvolgimento e di sensibilizzazione ha avutoricadute estremamente positive essendo pressochéraddoppiate nei mesi successivi le notizie cheprovengono dai servizi per la loro valorizzazionepubblica.Anno <strong>2010</strong>- Sono state interamente riorganizzate ed integratele mailing list aziendali allargando le medesimea nuove tipologie di dipendenti e di stakeholderesterni. Ogni comunicazione aziendale (salvoquelle a destinazione mirata) viene attualmentediffusa in tempo reale e senza costi aggiuntivi adoltre 1.000 interlocutori fra i quali 109 Sindaci,420 associazioni/Terzo Settore, 130 Direttori distruttura, 80 quadri e caposala, 50 giornalisti, 30istituzioni del territorio, 160 Farmacie, etc. E’ inprogramma la ulteriore diffusione delle comunicazioniall’intera Dirigenza aziendale medica e non(700 dipendenti) ed a funzioni e servizi aziendali,ospedalieri e territoriali non ancora raggiunti dalsistema di comunicazione aziendale.- Sono stati implementati i siti WEB ed Intranet(sito consultato da 1.000 dipendenti al giorno)completando la pubblicazione di funzioni e motoridi ricerca nuovi e/o ap<strong>parte</strong>nenti alle ex AASSLLaccorpate e finora non posti in condivisione.- Sono stati realizzati per conto dei servizi richiedentida <strong>parte</strong> dell’URP n. 18 depliant e locandinecorrispondenti ad iniziative aziendali.- Si è avviata un’iniziativa di pubblicazione periodicaattraverso le 42 bacheche aziendali dell’elencodelle principali deliberazioni assunte nel meseprecedente.- Relativamente alla cartellonistica aziendale nel<strong>2010</strong> sono stati realizzati dall’URP n. 2.800 nuovicartelli a colori plastificati rivolti al pubblico ecollocati nei servizi richiedenti.- Nel <strong>2010</strong> sono state organizzate n. 3 Conferenzestampa su iniziative di particolare importanzae diramati n. 80 comunicati stampa e relazioni/informazioni dedicate ai giornalisti, pubblicati n.3 giornali aziendali di cui 2 dedicati ai dipendentied uno al pubblico (40.000 copie).Presentazione dell’Azienda3233


Relazione <strong>Sociale</strong>Il contenuto in sintesi…La relazione sociale è il cuore del <strong>Bilancio</strong> sociale, cioè la descrizione di come l’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong> risponde ai bisogni di salute dei cittadini nei seguenti ambiti (livelli essenzialidi assistenza): prevenzione-assistenza ospedaliera-asssistenza territoriale.LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZAsono prestazioni e servizi garantiti a tutti i cittadini dal Servizio SanitarioNazionale, la cui erogazione è gratuita o in com<strong>parte</strong>cipazione da <strong>parte</strong>dei cittadini (pagamento di un ticket).Per ciascuna categoria di “stakeholder” (interlocutori dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>) si è seguitoil seguente schema di rendicontazione:Relazione <strong>Sociale</strong> descrizione sintetica delle caratteristiche e dei bisogni di salute dello stakeholder,la consistenza numerica e/o l’incidenza percentuale sul totale della popolazione risorse organizzative messe in atto dall’azienda per tutelare la salute dellacategoria per ogni livello di assistenza le risorse economiche impiegate le attività innovative con ricaduta sulla salute del cittadino, intraprese nel bienniooggetto di rendicontazione (II semestre <strong>2009</strong>-I semestre <strong>2010</strong>) o, se avviateprecedentemente, che h<strong>anno</strong> prodotto risultati in questo periodo.Nella presente edizione si è voluto dare maggior rilievo ai progetti innovativi e aquelli sviluppati in integrazione con il Terzo Settore.35


Relazione <strong>Sociale</strong>La mappa degli stakeholderGli stakeholder dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> si suddividono in duecategorie: stakeholder intermedi: categorie di interlocutorifinali che beneficiano generalmente deiservizi erogati stakeholder finali: i destinatari dei servizi,delle attività e dei progetti dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, che neusufruiscono in modo direttoSTAKEHOLDERINTERMEDIIstituzioni (Regione,Provincia, Comuni,Enti Gestori deiServizi Socio-assistenziali,Università)Società civileCittadinanzaassistibileOperatori economiciRisorse umane eprofessionaliSTAKEHOLDERFINALITerzo SettoreFamiglieBambiniAdolescentiAnzianiPersone con disabilitàPazienti psichiatriciPazienti affetti da dipendenzepatologicheStranieriPazienti criticiFornitoriPersonale dipendentePersonale convenzionato2.1 GLI STAKEHOLDER ISTITUZIONALILa Regione è… Il principale soggetto finanziatore delleaziende sanitarie attraverso l’erogazione dellaquota capitaria pesata in base ad alcuni parametri:popolazione residente, età… L’organo di governo sovraordinato cheorienta le politiche sanitarie attraverso il PianoSocio Sanitario triennale. Attualmente è in vigoreil Piano Socio Sanitario Regionale 2007-<strong>2010</strong>. L’organo di controllo e vigilanza sulle attivitàdelle Aziende sanitarie, attraverso il monitoraggiodei flussi di attività inviati periodicamente,e la verifica del raggiungimento degli obiettiviassegnati annualmente:ANNO <strong>2009</strong><strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>ANNO <strong>2010</strong>n. 38 obiettivi assegnaticon D.G.R. 10-11303 del27.04.<strong>2009</strong>n. 11 obiettivi assegnaticon D.G.R. 10-75 del17.05.<strong>2010</strong>I rapporti tra <strong>ASL</strong> e Regione passano anche attraversol’Agenzia Regionale per i Servizi Socio-Sanitari (A.Re.S.S.) che svolge un’azione di supportotecnico-scientifico all’Assessorato alla tuteladella Salute e Sanità della Regione Piemonte e diaffiancamento metodologico alle Aziende Sanitarieregionali in materia di: programmazione delle attività sanitarie valutazione dell’impatto economico deiservizi verifica e implementazione della qualità diprestazioni e servizi progettazione, promozione e sviluppo diprogrammi organizzativi e gestionali innovativiNel biennio di rendicontazione l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ha aderitoa numerosi progetti A.Re.S.S, tra cui il <strong>Bilancio</strong><strong>Sociale</strong> e l’Audit Civico.La ProvinciaL’Azienda interagisce con gli Enti Locali <strong>parte</strong>cipandoa programmi che coinvolgono diversisettori della pubblica amministrazione, attraversoprotocolli di collaborazione o progetti sperimentaligeneralmente riguardanti progetti di promozionedella salute o corsi per il personale dipendente.I ComuniIl rapporto <strong>ASL</strong>/Comuni si esplicita attraverso laConferenza dei Sindaci, composta, nella nostraAzienda dai 109 sindaci dei Comuni del territorio.In data 14 dicembre <strong>2009</strong> è stato eletto il nuovoPresidente della Conferenza, l’attuale Sindaco diRivoli Franco Dessì.La Conferenza ha rispettato l’accordo politicosiglato all’atto della Costituzione dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>che prevedeva l’assegnazione della Presidenzaal Sindaco della città più popolosa dell’ex <strong>ASL</strong> 5(Rivoli) e la Vice Presidenza al Sindaco della cittàpiù popolosa dell’ex <strong>ASL</strong> 10 (Pinerolo).Sono inoltre stati rinnovati i componenti dellaRappresentanza e sono stati eletti il Sindaco diAvigliana e di Piossasco, per sostituire i due componentidecaduti.E’ stato così integralmente ricostituito l’organo cherappresenta il “trait d’union” tra Azienda, Cittadinie Istituzioni locali e che affianca la DirezioneAziendale nella messa a punto degli indirizzi edelle scelte di programmazione.La Rappresentanza dei Sindaci si è riunita nelmese di Giugno <strong>2010</strong> e ha espresso parere favorevole,ai sensi dell’art. 3 bis del D.Lgs.505/1992,sull’operato del Direttore Generale dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>e del Direttore Generale dell’A.O.U. S.Luigi diOrbassano.Comitato dei Sindaci di DistrettoI comitati dei Sindaci di Distretto sono stati coinvoltinello sviluppo dei PePS (Piani e Profili di Salute),in fase di redazione in tutti i Distretti Aziendali.Gli Enti gestori dei Servizi Socio-AssistenzialiTali Enti collaborano con l’Azienda Sanitaria perla gestione dei servizi nelle aree di integrazionesocio-sanitaria.L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> collabora con 8 Enti Gestori:- C.I.S.A.P.(Consorzio Intercomunale Servizi alla Persona)Grugliasco- C.I.S.A.(Consorzio Intercomunale Socio-Assistenziale)Rivoli- C.I.S.S.A.(Consorzio Intercomunale dei Servizi Socioassistenziali)- Pianezza- Con.I.S.A.(Consorzio Intercomunale Socio-assistenziale “Valle di Susa” - Susa- C.I. di S.Relazione <strong>Sociale</strong>3637


Relazione <strong>Sociale</strong>(Consorzio Intercomunale di Servizi) - Orbassano- C.I.S.S.(Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali) -Pinerolo- C.A.S.A.(Consorzio Azienda Socio-Assistenziale tra iComuni della Val Sangone - Giaveno- Comunità Montana Valli Chisone, Germanasca,Pellice, Pinerolese Pedemontano - PerosaArgentinaGli Enti Gestori sono impegnati, insieme all’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong>, nella realizzazione dei seguenti obiettivicomuni: promozione e differenziazione delle attivitàe dei servizi in relazione ai bisogni socio-assistenzialiespressi perfezionamento degli interventi in particolarequelli domiciliari in forma integrata mantenimento del paziente nel propriocontesto di vita il più a lungo possibile ricorso all’istituzionalizzazione secondocriteri di appropriatezza, efficacia ed efficienza attivazione di una rete complessa e diversificatadi prestazioni in ambito distrettuale ancheattraverso il coinvolgimento del volontariato e delprivato sociale.Con deliberazione n. 187 del 22/02/<strong>2010</strong> è statoapprovato “L’accordo di programma tra l’<strong>ASL</strong> TO 3e gli Enti Gestori delle funzioni socio assistenzialiper l’applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenzaall’area dell’integrazione socio sanitarianel periodo <strong>2010</strong>-2014”.In particolare sono stati individuati gli indirizzi e lelinee guida per la gestione integrata degli interventie delle prestazioni individuati dalla D.G.R. n.51-11389 del 23/12/2003 “D.P.C.M. 29 novembre2001, Allegato 1, Punto 1.C. Applicazione LivelliEssenziali di assistenza all’area dell’integrazionesocio-sanitaria” con riferimento:a) all’articolazione delle cure domiciliari nellafase di lungoassistenza;b) all’articolazione dell’assistenza territoriale,semi-residenziale e residenziale a favore dianziani non autosufficienti;c) all’articolazione dei servizi e degli interventisocio-sanitari per le persone con disabilità.Gli Enti Gestori inoltre h<strong>anno</strong> un ruolo attivo nellagestione degli Sportelli Unici Socio-Sanitari, le cuiattività sono dettagliate nella sezione dedicata aisoggetti fragili.UniversitàL’Università dà un importante contributo al ServizioSanitario Nazionale attraverso le Facoltà di Medicina.I rapporti sono regolamentati da protocollistipulati dalle Regioni d’intesa con l’Università.L’Università definisce indirizzi di politica sanitariae di ricerca e provvede alla stesura di programmidi intervento e modelli organizzativi delle attivitàassistenziali, essenziali per svolgere le attivitàdidattiche e di ricerca; provvede inoltre alla formazionespecialistica del personale medico e sanitarioinfermieristico, tecnico e della riabilitazione.Nel periodo <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>, oltre alle convenzioni conl’Azienda Ospedaliero Universitaria S. Luigi di Orbassano,sono state stipulate diverse convenzioni,prevalentemente con l’Università degli Studi diTorino (facoltà di Medicina e Chirurgia, Farmacia,Scienze infermieristiche, Psichiatria, Dietistica,Scienze politiche e Giurisprudenza) e con altricinque atenei italiani: n. 14 accordi riguardanti svolgimento di attivitàdi tirocinio da <strong>parte</strong> di studenti di varie facoltà n. 1 accordo riguardante attività di consulenza n. 5 protocolli di intesa per scuole di specializzazionein varie discipline medicheNel <strong>2010</strong> sono stati avviati i seguenti progetti diricerca:- con il Dipartimento di Scienze Cliniche eBiologiche dell’Università di Torino: “Montagnae salute: una sperimentazione nell’ambito deiP.e.P.S. (Profili e Piani per la Salute)” con lo scopodi analizzare e sintetizzare i fattori che determinanole disuguaglianze di salute tra residenti inmontagna rispetto al resto del territorio, al finedi fornire dati rilevanti per evidenziare i bisogni disalute prioritari.- in collaborazione con Dipartimento diSanità Pubblica e Microbiologia dell’Università diTorino: “Progetto europeo Smoking and Movies”a cui ha collaborato l’Osservatorio Epidemiologicodelle Dipendenze della S.C. Epidemiologia dell’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong>. Lo studio è condotto in Piemonte, tra glistudenti delle scuole superiori: il progetto valutal’effetto dell’esposizione alle immagini di consumodi tabacco nei film nel determinare una maggioreincidenza di fumo di tabacco tra i giovani.- in convenzione con l’Università degli Studidi Torino lo studio osservazionale TOTEM “Valutazionedell’appropriatezza delle procedure difollow up in ginecologia oncologica”, da effettuarsipresso la S.C. Ostetricia e Ginecologia degliOspedali Riuniti di Pinerolo.Inoltre, nel <strong>2009</strong>, in convenzione con l’Universitàdi Siena è stato realizzato con il Centro di DocumentazioneDoRS il Laboratorio di Comunità:Promozione della Salute e Empowerment dellaComunità. Il laboratorio, che prevede il coinvolgimentodei ragazzi e degli adolescenti sul comeinteressare la comunità locale ai loro bisogni edaspettative, rappresenta una forma innovativa diformazione in cui non si <strong>parte</strong> da teorie o tesi precostituite,ma si esplora, si interagisce e si ricercain ottica di “costruzione <strong>parte</strong>cipata”.Azienda Sanitaria OspedalieroUniversitaria San Luigi Gonzaga di OrbassanoNel corso del <strong>2009</strong> sono proseguiti e avviati numerosigruppi di progetto su specifici aspetti sanitarie sono state siglate convenzioni per consulenzee prestazioni sanitarie, oltre che accordi attuativiper lo svolgimento delle attività di tirocinio deglistudenti iscritti ai corsi di laurea in Infermieristicae Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica.Nel <strong>2009</strong> sono state stipulate 18 convenzioni:Relazione <strong>Sociale</strong>3839


Relazione <strong>Sociale</strong>AREE TEMATICHEDELLE CONVENZIONI utilizzo di personale infermieristico per il mantenimento dei livelli assistenziali nel servizio diemergenza territoriale 118 espletamento di consulenza nell’ambito delle cure palliative espletamento di prestazioni specialistiche di: fisiatria, ecografia, pneumobrancologia consulenze radiologiche a favore della sede ospedaliera di Pinerolo esecuzione di esami citologici, istologici e prestazioni di anatomia patologica in favore degliOspedali Riuniti Rivoli e distretti dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ed esami istologici derivanti da attività della medicinalegale effettuazione di esami di laboratorio in favore dei presidi ospedalieri di Rivoli. prestazioni di chirurgia toracica a favore della sede ospedaliera di Rivoli utilizzo di un Dirigente Medico Specialista in Geriatria per consulenze presso le RSA e la CommissioneU.V.G. consulenze di ortopedia, anestesia e rianimazione, medicina legale prestazioni di consulenza in medicina interna (ematologia) in favore della sede ospedaliera diVenaria svolgimento delle attività di tirocinio da <strong>parte</strong> degli studenti iscritti ai corsi di Laurea.2.2 IL TERZO SETTORELa Conferenza di Partecipazione dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>Dal giugno <strong>2009</strong> è istituita la Conferenza Aziendaledi Partecipazione, in applicazione degli indirizziregionali (Legge Regionale n. 18 del 6 agosto 2007e della D.G.R. n. 16-9683 del 30 settembre 2008).La Conferenza è uno strumento <strong>parte</strong>cipativo cheha funzioni di consulenza e proposta alla direzioneaziendale dell’<strong>ASL</strong> da <strong>parte</strong> delle organizzazioni deicittadini e del volontariato impegnati nella tuteladel diritto alla salute, con particolare riferimentoalle attività di programmazione, controllo e valutazionedei servizi sanitari; di fatto si tratta di unostrumento permanente che per la prima voltaconsente al Terzo Settore di poter costantementevenire informato e coinvolto nelle scelte aziendali.La Conferenza è composta da 25 rappresentanti,in maggioranza (13) ap<strong>parte</strong>nenti al Terzo Settoreed è presieduta dal Direttore Sanitario di AziendaRelazione <strong>Sociale</strong>4041


Relazione <strong>Sociale</strong>Nel periodo ottobre <strong>2009</strong> - ottobre <strong>2010</strong> la Conferenzadi Partecipazione si è riunita 4 volte ed haaffrontato le seguenti tematiche:• Insediamento ed elezione dei componenti l’Ufficiodi Presidenza• Condivisione e definizione degli obiettivi e delmetodo di lavoro• Presentazione e discussione dei progetti CartaEtica e <strong>Bilancio</strong> sociale• Presentazione e discussione del piano di rientro<strong>2010</strong> e degli obiettivi dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>• Coinvolgimento dei componenti dell’Ufficio diPresidenza al gruppo di progetto aziendale per laredazione del <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong>• Avvio del progetto di sperimentazione di un <strong>Bilancio</strong>sociale del Terzo Settore nel Distretto ValPellice (in appendice al presente documento), daestendere poi al Terzo settore degli altri distrettiaziendali.Ogni riunione della Conferenza di <strong>parte</strong>cipazione èpreceduta da un incontro dell’Ufficio di Presidenzaper la definizione degli argomenti da trattare.Le associazioni attive nei 109 comuni dell’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong> sono numerosissime e rappresentative delleseguenti aree:• Associazioni di tutela degli utenti• Enti e aziende dell’imprenditoria sociale• Associazioni di volontariato• Associazioni di promozione socialeDa un iniziale censimento, gli organismi ap<strong>parte</strong>nential Terzo Settore che, a vario titolo, collaboranocon l’<strong>ASL</strong>, risultavano essere più di 400.Nel corso dell’<strong>anno</strong> <strong>2010</strong> l’Azienda ha ritenuto diperfezionare la ricognizione (anche attraverso unquestionario compilato dalla Associazioni stesse)definendo in modo più preciso sia le associazionidi volontariato, sia le associazioni di promozionesociale, secondo i seguenti settori di attività:TEMPORANEAMENTEESCLUSE DALLARICOGNIZIONESETTORI DI ATTIVITA'SOCIO-ASSISTENZIALEASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATOSANITARIAIMPEGNO CIVILE E TUTELA E PROMOZIONE DEI DIRITTIPROTEZIONE CIVILETUTELA E VALORIZZAZIONE DELL' AMBIENTEPROMOZIONE DELLA CULTURA, ISTRUZIONE, EDUC. PERMANENTETUTELA E VALORIZZAZ. DEL PATRIMONIO STORICO ED ARTISTICOEDUCAZIONE MOTORIA, PROMOZ. ATTIVITA' SPORTIVE E TEMPO LIBEROORGANISMI DI COLLEGAMENTO E COORDINAMENTOCULTURA, ISTRUZIONI, RICERCA, FORMAZIONE , TRADIZIONI LOCALIPATRIMONIO AMBIENTLE E NATURALE , PROTEZIONE CIVILETURISMO , ATTIVITA' SPORTIVE E RICREATIVEWELFARE, BENESSERE, INTEGRAZIONE SOCIALEWELFARE, BENESSERE , INTEGRAZIONE SOCIALE , IMPEGNO CIVILE,TUTELA E PROMOZIONE DEI DIRITTISETTORI DI ATTIVITA'ASSOCIAZIONI DIPROMOZIONE SOCIALESecondo la ricognizione l’attuale Terzo Settoredi riferimento per l’<strong>ASL</strong> TO 3 è composto da n.280 Associazioni ed Enti.Grazie all’istituzione delle Conferenza Aziendaledi Partecipazione è stato possibile effettuareuna ricognizione organica e non limitata alleconvenzioni in atto, che consente alla Aziendadi tenere il Terzo Settore costantemente informatosulle iniziative ed attività aziendali anchemediante l’avvio periodico di comunicati stampa edi documenti di interesse scientifico e/o sanitario.I contributi per le Associazioni di volontariatoNel <strong>2009</strong> l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ha erogato circa 45.000 euroalle Associazioni di Volontariato, per lo svolgimentodelle attività previste nelle specificheconvenzioni.Il coinvolgimento del Terzo Settore nellaredazione del <strong>Bilancio</strong> socialeNel mese di novembre <strong>2009</strong> presso la sede diCollegno dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, nell’ambito della sperimentazionedel Progetto <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> dell’A.Re.S.S., si è tenuto un focus group condottoda un esperto del Dipartimento di Psicologiadell’Università di Torino con la finalità di coglierela percezione e le opinioni dei soggetti portatoridi interesse nei confronti del bilancio sociale,la loro valutazione, i punti di forza e di criticità.H<strong>anno</strong> <strong>parte</strong>cipato al focus i rappresentanti delleseguenti associazioni, rappresentative di gran<strong>parte</strong> delle categorie di utenti dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>:STAKEHOLDER PRESENTIOltre alla valutazione, complessivamente positivadel documento, è emersa la richiesta di daremaggior rilievo all’attività svolta dai volontaridelle Associazioni a beneficio dei cittadini.La criticità riscontrata è stata affrontata in <strong>parte</strong>nell’edizione di quest’<strong>anno</strong>, in quanto si è volutocoinvolgere il mondo del volontariato e delleassociazioni, non a fine bozza come nella primaedizione (anche a causa dei tempi ristretti diredazione del <strong>Bilancio</strong> sociale) ma già in fasedi progettazione e redazione, attraverso l’introduzionenel Gruppo di Lavoro <strong>Bilancio</strong> socialedell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> dei tre componenti dell’ufficio diPresidenza della Conferenza di <strong>parte</strong>cipazioneAziendale.L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> vista dairappresentanti delTerzo SettoreAl termine del Focus è stata misurata la percezionedell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> da <strong>parte</strong> dei rappresentanti delTerzo Settore, attraverso la lettura del <strong>Bilancio</strong>sociale e attraverso la loro esperienza vissuta incollaborazione con l’Azienda.Ne emerge un’immagine positiva, di Azienda chenonostante le notevoli dimensioni, risponde inmodo efficace ai bisogni del territorio e collaborain modo efficace con il Terzo Settore.Nei capitoli che seguono è riportato, per ciascunacategoria di stakeholder, l’elenco delleAssociazioni che collaborano con l’<strong>ASL</strong>.Relazione <strong>Sociale</strong>4243


Relazione <strong>Sociale</strong>2.3 I LIVELLI DI ASSITENZA GARAN-TITI ALLA CITTADINANZA ASSISTIBILEI cittadini assistibili sono tutte le persone a cuiviene garantita l’assistenza sanitaria, sia residentiche temporaneamente presenti sul territoriodell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>.Nella presente sezione viene rendicontata l’attivitàa favore della popolazione in fascia di età 19-64anni, senza particolari patologie o condizioni difragilità.PREVENZIONELa Prevenzione è un’area di attività e di interventodi importanza fondamentale per la salute deicittadini.Essa opera su due fronti fondamentali: Il rinforzo dei fattori che h<strong>anno</strong> effetti positivisullo stato di salute; Il contrasto e/o la rimozione dei fattori cheh<strong>anno</strong> effetti negativi sulla salute.Gli interventi di prevenzione, a seconda della popolazionealla quale sono rivolti, possono esseredi due tipi: Prevenzione universale: interventi rivoltiindistintamente a tutta la popolazione Prevenzione nella popolazione a rischio:interventi soltanto a determinate fasce di popolazione.SALUTE PERCEPITA STUDIO PASSI <strong>2009</strong> - RISULTATI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> Il 63% degli intervistati riferisce di sentirsi bene o molto bene, il 32% di sentirsi discretamente ed il 5% disentirsi male o molto male; la percezione è abbastanza simile fra maschi e femmine: riferisce di sentirsi beneo molto bene il 64% degli uomini ed il 62% delle donne; entrando nello spessore delle fasce di età emerge chesi sentono bene o molto bene l’84% dei soggetti della fascia 18-34, il 72% dei soggetti della fascia 35-49 ed il39% dei soggetti della fascia 50-69; Istruzione e reddito influenzano lo stato di salute percepita: fra le persone con alto livello di istruzionela percentuale di coloro che riferiscono di sentirsi bene o molto bene è del 75% mentre tale percentuale scendeal 52% fra le persone con livello di istruzione basso; fra le persone con reddito medio-elevato il 75% riferiscedi sentirsi bene o molto bene, tale percezione scende al 49% fra le persone con reddito basso che riferisconoanche difficoltà economiche.ATTIVITA’ FISICA STUDIO PASSI <strong>2009</strong> - RISULTATI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>Relazione <strong>Sociale</strong>Nel presente paragrafo sono descritti soltanto gliinterventi di prevenzione “universale”, destinatialla cittadinanza assistibile in quanto quelli rivoltia specifiche categorie a rischio sono trattati neirispettivi capitoli dedicati agli stakeholder.Gli interventi di prevenzione sulla popolazionesono illustrati per area: dove presenti, sono riportatii risultati del sistema di sorveglianza PASSI(interviste effettuate ad un campione rappresentativodi popolazione compresa nella fascia 18-69anni), che nel <strong>2009</strong> mette in evidenza alcuni aspettiinteressanti sulla popolazione dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>.Vengono poi illustrati, per ciascuna area, gli interventidi prevenzione attivati (attività istituzionalee/o progetti innovativi). Il 40% circa della popolazione risulta essere sedentario; il 25% circa svolge una discreta attività fisica;il rimanente 35% si colloca in una condizione intermedia risultando parzialmente attivo; La sedentarietà cresce al crescere dell’età: il 20,5% dei giovani (18-34 anni) è sedentario; fra i 35-49ennii sedentari salgono al 44% per arrivare al 50% fra i 50-69enni; La sedentarietà parla un po’ di più al femminile, infatti il 47,5% delle donne è sedentaria contro il 32%degli uomini; Anche il livello di istruzione influisce sul livello di sedentarietà: risultano più sedentari (49%) gli intervistaticon istruzione bassa rispetto a quelli con istruzione altra fra i quali la percentuale di sedentari è solo del30% circa; Il reddito fa la sua <strong>parte</strong>: fra le persone che dichiarano di avere difficoltà economiche la percentuale disedentari è del 44% che scende invece al 37% nelle persone che dichiarano di non avere difficoltà economiche. Interessante è la percezione che le persone h<strong>anno</strong> del loro stato: fra le persone attive l’81% ritiene disvolgere un’attività fisica sufficiente ed il 19% pensa che dovrebbe fare di più.4445


DEPRESSIONE STUDIO PASSI <strong>2009</strong> - RISULTATI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>Nel grafico sottostante, si illustra la mappa degli interventi PEaS, associati a progetti attivati dall’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong> suddivisa per distretto con indicazione della distribuzione dei numeri di interventi. Una maggiorintensità di colore rappresenta una maggior varietà di interventi offerti:Relazione <strong>Sociale</strong> L’8% degli intervistati dichiara di avere problemi di depressione; questa condizione colpisce soprattutto ledonne (10%) rispetto agli uomini (6%); aumenta con l’aumentare dell’età: 4% nella fascia 18-34, 7% nella fascia 35-49,12% nella fascia 50-69; sono soprattutto le persone di bassa istruzione a sentirsi depresse (12%) rispetto a quelle conistruzione alta (4%), quelle con problemi economici (15%) rispetto alle persone con un buon reddito e quelle con unlavoro non regolare (12%) rispetto a coloro che h<strong>anno</strong> un lavoro regolare (5%). La depressione, ovviamente, influisce pesantemente sulla percezione dello stato di salute individuale,infatti mentre il 67% delle persone non depresse dichiara di sentirsi bene o molto bene, ben l’86% dei depressiriferisce di sentirsi male o molto male.Gli interventi di prevenzione attivatiProgetti di Promozione ed educazione allasalute (PEaS)“I programmi di promozione alla salute h<strong>anno</strong>un maggior successo se sono integrati nella vitaquotidiana delle comunità, basati sulle tradizionilocali e condotti da membri della comunità stessa”Tratto da “Delineare il futuro della Promozione dellasalute: le priorità per l’azione”Congresso IUPHE – Vancouver, 2007Chi ha a cuore il benessere e la salute della comunitàlocale non può prescindere dalla comunitàstessa. La scuola è da sempre ambito privilegiatonel quale proporre ai giovani riflessione ecrescita sui temi della salute e diventa un vero eproprio laboratorio per lo sviluppo delle competenzeespresse poi nella vita quotidiana.Nel <strong>2009</strong> l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ha proposto alle scuole di ogniordine e grado un “catalogo” contenente 26 progettiche, d’intesa con la programmazione regionale,trattano il tema della Promozione alla Salute, daattuare sul territorio aziendale.Al fine di poter operare nelle diverse tematichedi promozione alla salute, a livello aziendale èstato costituito un Gruppo Multidisciplinare perla Promozione ed Educazione alla salute (PEaS),costituito da rappresentanti delle strutture impegnatein tali iniziative e da gruppi di lavoro checoordinano e progettano interventi coerenti negliambiti tematici individuati, al fine di prevenire idanni correlati a scorretti stili di vita:1) cultura della sicurezza (incidenti stradali edomestici)2) sostegno alla genitorialità (maternità e paternità– età evolutiva)3) promozione della qualità della vita (anziani,educazione al paziente, ospedale-territorio, salutementale)4) educazione alla civiltà (cultura della donazione,rapporto tra uomo-animale e ambiente, contrastoalle violenze, intercultura)5) educazione ai comportamenti protettivi (alimentazionee attività fisica, comportamenti a rischio edipendenze, affettività e sessualità)Il grafico seguente illustra invece la distribuzione degli interventi nei distretti in rapporto al totale della popolazioneraggiunta. Le criticità che ne emergono sono spunto per la programmazione dei prossimi interventi:Relazione <strong>Sociale</strong>4647


Relazione <strong>Sociale</strong>I progetti messi in atto in ambito scolastico sono descrittiin dettaglio nei capitoli “Area Materno Infantile”e “Adolescenti”.Progetti rete HPH (Health Promoting Hospitals)L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ha aderito alla rete HPH con i seguentiprogetti: Ospedale/Territorio: individuazione di indicatorida applicare alla dimissione del pazientedall’ospedale in ottica di continuità assistenziale Ospedale senza dolore: indagine conoscitivasullo stato di misurazione del dolore nei vari repartiospedalieri. A livello locale è stato attivato un corso diformazione sul campo sulla misurazione del dolore,con predisposizione di schede per la rilevazione. Umanizzazione/Accoglienza del cittadinostraniero per la sensibilizzazione del personalesull’accoglienza al cittadino straniero e <strong>parte</strong>cipazioneal convegno di Torino “Gesti di cura eincontro con l’altro”.AREA DELLA SICUREZZA DOMESTICA STUDIO PASSI <strong>2009</strong> - RISULTATI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> Le mura domestiche sono considerate sicure da quasi il 98% delle persone; poco più del 2% consideraelevata la probabilità di avere un incidente in casa; questa convinzione si manifesta con proporzioniuguali a prescindere dal sesso, dall’età e dal reddito. Il livello di istruzione aumenta di poco le consapevolezze e neanche la presenza in casa di bambinio di anziani modifica questa convinzione. Eppure il 19% degli intervistati (anche in questo caso conpoche differenze fra sesso ed età) riferisce di avere ricevuto negli ultimi 12 mesi informazioni su questaproblematica e sulle modalità di prevenire gli infortuni domestici; sono però le persone con istruzione altaa riferire di avere ricevuto informazioni (31% contro l’8% di coloro che h<strong>anno</strong> un basso livello di istruzione)e le persone con reddito più elevato (26% contro l’11% di coloro che riferiscono un reddito basso).AREA DELLA SICUREZZA STRADALE (STUDIO PASSI <strong>2009</strong> - RISULTATI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>)Gli interventi di prevenzione attivatiSicurezza nelle scuoleOltre alle iniziative descritte nel capitolo dellapromozione della salute in riferimento allacultura della sicurezza, nel periodo <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>è stato realizzato, a cura del Servizio di Igienee Sanità Pubblica, un importante progettofinalizzato alla verifica delle condizioni di sicurezzadelle strutture scolastiche presentisul territorio.Tale progetto è stato attivato dalla RegionePiemonte (assessorati alla Salute ed all’Istruzione)in seguito alla grave tragedia che hacolpito la scuola Darwin di Rivoli ed ha visto lacollaborazione di tutti i Servizi di Igiene pubblicapiemontesi (ciascuno per il proprio ambitoterritoriale) con gli Uffici Scolastici delle varieProvince.Le strutture scolastiche insistenti sul territoriodell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> sono 541, con una popolazionescolastica – fascia di età dai 3 ai 19 anni – di85.889 pari a circa il 15% della popolazioneresidente. La percentuale delle scuole privateè di circa il 14% del totale e circa il 60% dellestrutture è costituito da scuole elementari emedie inferiori.Sicurezza negli ambienti lavorativiIn un contesto territoriale sul quale insistono circa40.000 aziende nelle quali sono impegnati oltre180.000 addetti, lo SPreSAL dell’<strong>ASL</strong> ha proseguitol’attività istituzionale di vigilanza ed ispezione suglieventi infortunistici lavorativi con definizione deiconseguenti provvedimenti correttivi necessari.Nell’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong> sono pervenute al Servizio 8.843denunce di eventi infortunistici, di cui 6.591 definitipositivamente. Di questi, 11 sono stati mortali, 158h<strong>anno</strong> causato una invalidità permanente e 262h<strong>anno</strong> avuto una prognosi superiore ai 40 giorni.Il servizio competente ha svolto e portato a termine187 inchieste di cui 129 con rilevanza penale in violazionedelle norme di igiene e sicurezza del lavoro.Inoltre, nell’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong> sono stati effettuati 1.098interventi di vigilanza in aziende, durante i qualisono state rilevate e sanzionate 373 non conformitàe inosservanze a rilevanza penale.Relazione <strong>Sociale</strong> Un dato confortante: quasi il 92% degli intervistati che guida un’autovettura riferisce di usare semprela cintura di sicurezza anteriore; questa percentuale precipita al 25% nel caso delle cinture posteriori. In coloro che si dichiarano motociclisti quasi il 97% usa regolarmente il casco. L’8% dichiara di aver guidato dopo assunzione di una discreta quantità di alcool e questapercentuale sale a quasi il 15% nelle persone che dichiarano un uso abituale di bevande alcoliche.La guida dopo assunzione di alcol è un comportamento sul quale influisce poco il livello di istruzione(circa 15% a prescindere dall’istruzione), molto il reddito (26% nei redditi bassi e solo il 6% nei redditialti) e riguarda prevalentemente i maschi (22% degli uomini, meno del 2% nelle donne) ed i giovani(22% nella fascia 18-34, 9% nella fascia 35-49 e 14% nella fascia 50-69).Nel corso del <strong>2009</strong> e del <strong>2010</strong> sono stati effettuatipressoché tutti gli interventi previsti e, allafine di giugno <strong>2010</strong>, il 98% delle 541 strutturescolastiche sono state ispezionate e valutate.Questo progetto ha consentito di individuarele principali criticità in merito alle condizionidi sicurezza e fornire alle autorità competentitutte le informazioni utili per programmare gliinterventi prioritari da effettuare.4849


AREA DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONE (STUDIO PASSI <strong>2009</strong>)Gli interventi di prevenzione attivatiControllo sui prodotti fitosanitaricon 5 rappresentanti. Il servizio veterinario verràcoinvolto per il settore dei mangimi.Relazione <strong>Sociale</strong> Le interviste mettono in evidenza che il 5% circa della popolazione è sottopeso, il 66% è normopeso, il 20%risulta sovrappeso e ben il 10% è obeso. Entrando nello specifico dei due sessi la situazione è così sintetizzabile:o Uomini: il 63% è sostanzialmente normopeso, il 27% sovrappeso ed il 10% obeso;o Donne: il 77% risulta sostanzialmente normopeso, il 14% sovrappeso e l’8% obeso;Entrando nello specifico delle fasce di età la situazione è così sintetizzabile:o 18-34 anni: poco più dell’82% è sostanzialmente normopeso, poco più del 16% sovrappesoe poco meno del 2% obeso;o 35-49 anni: il 76% è normopeso, il 19% è sovrappeso e circa il 5% è obeso;o 50-69 anni: il 55% è normopeso, il 25% è sovrappeso e circa il 20 è obeso; Istruzione e reddito influenzano la situazione: fra le persone con istruzione elevata le persone in sovrappesood obese sono il 22% mentre questa percentuale sale al 37% fra le persone con livello di istruzione basso.Analogamente fra le persone con reddito più alto la percentuale di persone in sovrappeso od obese è del 27%mentre questa frazione sale al 33% fra le persone con reddito più basso; Interessante è la percezione che le persone h<strong>anno</strong> della loro condizione di peso:o Persone sottopeso o normopeso: l’83% ritiene di avere un peso normaleo Persone in sovrappeso: solo il 67% è consapevole di essere soprappesoo Persone obese: l’81% è consapevole di trovarsi in questa condizioneLa percezione di avere una alimentazione adeguata mette in evidenza aspetti molto interessanti:o Persone sottopeso o normopeso: il 91% ritiene di avere una alimentazione adeguatao Persone in sovrappeso: l’82% considera la sua alimentazione adeguatao Persone obese: il 69 % considera la sua alimentazione adeguataPer quanto riguarda l’assunzione di frutta e verdura rimane bassa (12%) la percentuale di persone che riferisconodi assumere almeno 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura: sono soprattutto donne e persone in fascia di età50-69 anni. Dagli intervistati in sovrappeso si apprende che solo nel 56% dei casi h<strong>anno</strong> ricevuto consigli dal propriomedico curante in merito alla dieta e questa percentuale sale al 78% negli intervistati obesi; Fra le persone in sovrappeso od obese soltanto il 35% riferisce di stare facendo una dieta per perderepeso, mentre il 65% riferisce di non stare facendo nulla, sia nei maschi che nelle femmine. Le interviste mettonoin evidenza il forte ruolo potenziale dei medici di medicina generale: il 50% delle persone in sovrappeso odobese che h<strong>anno</strong> ricevuto dal proprio medico il consiglio di fare una dieta la sta facendo contro il 16% di coloroche non h<strong>anno</strong> ricevuto questo consiglio pur essendo consapevoli di tale condizione.I fattori nocivi collegatiall’ortofruttasono rappresentatiprincipalmente dairesidui dei fitosanitariimpiegati o incampo (per la difesadelle coltivazioni) o infase di post-raccoltae trasporto (presidichimici per la conservazione).Il problema dei residui fitosanitari è sempre attualeper via del loro uso sistematico e, in particolare,a causa della conduzione di pratiche “improprie”sul campo (quantità eccessiva o mancato rispettodei tempi di latenza, prodotti non autorizzati, etc.).Sono stati individuate strategie di controllo delrischio derivante dall’utilizzo di prodotti fitosanitaricon la collaborazione tra l’Associazione GrossistiOrtofrutta ed il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizionedell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, al fine di tutelare i consumatoried aumentare l’affidabilità dei grossisti. Nel <strong>2009</strong>sono state controllate 77 ditte, tutte in possesso disezioni dedicate alla rintracciabilità, tracciabilitàe ritiro dal commercio all’interno dei loro Piani diautocontrollo.Nel <strong>2010</strong> ha preso il via una collaborazione traassociazioni di categoria e SIAN per la formazionedegli agricoltori in tema di sicurezza della produzionedi ortofrutta e cereali, secondo i principi ditrasparenza della normativa comunitaria ripresidal Piano Regionale della Prevenzione.E’ stato effettuato un incontro di presentazionedell’iniziativa a cui h<strong>anno</strong> aderito 3 associazioniProgetti a tutela dei celiaciAl fine di tutelare i soggetti che, a causa di intolleranzeed allergie, h<strong>anno</strong> vincoli al consumo dipasti fuori casa, sono stati attivati alcuni corsi diformazione specifica per ristoratori, albergatori estudenti in discipline alberghiere, al fine di fornireconoscenze teorico pratiche per garantire l’adozionedi comportamenti corretti nei confronti diquesta categoria di clienti.La celiachia è considerata una malattia sociale edi malati sono rappresentati da alcune Associazionitra cui la maggiore è l’AIC (Associazione ItalianaCeliachia).Spesso la celiachia non viene diagnosticata, acausa dell’assenza di sintomi, pertanto quandosi parla di “soggetti celiaci” si intendono i “celiaciriconosciuti”, la cui malattia è stata riconosciutae diagnosticata:QUANTISONO I CELIACIIN ITALIA 1 su 100IN PIEMONTE 6.500IN <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>990 (287 maschi – 703femmine)Il Piemonte ha investito le risorse a tal scopo assegnatein un progetto per la somministrazionedi pasti senza glutine nelle mense, coordinato dalServizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>.Relazione <strong>Sociale</strong>5051


Relazione <strong>Sociale</strong>CUCINARE SENZA GLUTINEIstituto Alberghiero IPSSAR – Pinerolo57 studenti di 4 classi del IV <strong>anno</strong>18 docenti di cucina e sala bar2 lezioni teoricopratichedi 3 ore l’unaLA TUTELA DEI SOGGETTIAFFETTI DA CELIACHIA EDALLERGIE ALIMENTARINELLE OCCASIONIRICREATIVESempre nell’ambito delle problematiche correlatealla celiachia l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ha aderito al progetto regionale“Ottimizzazione della somministrazionedi pasti senza glutine nelle mense delle strutturescolastiche ed ospedaliere e nelle mense dellestrutture pubbliche”.A queste iniziative è stata data rilevanza su alcuneriviste (Eco del Chisone, Celiachia Notizie, AdnkronosSalute).Tra i progetti dedicati a coloro che h<strong>anno</strong> esigenzealimentari particolari anche il progetto “Questonon lo posso mangiare: allergie e intolleranzealimentari” che ha coinvolto 49 studenti del IV <strong>anno</strong>dell’Istituto alberghiero IPSSAR di Pinerolo con uncorso di formazione in due edizioni da 4 ore l’una.2 edizionicorso da 4 oreIN CUCINA IN-FORMATIIstituto FORMONT – Oulx40 studenti del Formont,corso alberghieroSensibilizzazione di esercizicommerciali alle problematiche deiceliaci:- corso base per 80 esercizi- corso avanzato per 45 esercizi,inseriti nel network AIC“Ristoranti informati”Progetto “Sportello del consumatore” per lasicurezza alimentareIl progetto, iniziato nel mese di maggio <strong>2010</strong>, sipropone di definire una strategia di comunicazioneal cittadino consumatore in materia di sicurezzaalimentare, definendo i bisogni informativi didifferenti settori della popolazione e i canali dautilizzare, attraverso:• elaborazione e sperimentazione di protocolli dicontrollo del rischio negli alimenti di origine animale• applicazione di modelli di comunicazione del rischioin materia di sicurezza alimentare• sviluppo della comunicazione attraverso gruppiselezionati di popolazione e punti di riferimentoinformativi per il consumatorePrevenzione dell’obesità: Obesity DayAnche nel <strong>2009</strong> il servizio di Dietetica e NutrizioneClinica dell’Ospedale di Rivoli ha <strong>parte</strong>cipatoall’Obesity Day, progetto nel campo specifico dellaprevenzione e cura del soprappeso e dell’obesità,che ha come slogan: “Ogni grande impresa iniziasempre con un primo passo”.Sabato 10 ottobre <strong>2009</strong>Punto di accoglienza dalle 10 alle 14 pressol’ospedale di Rivoli (servizio di Dietetica e NutrizioneClinica• Raccolta di dati anamnestici concompilazione di questionario on line• Valutazione di altezza, peso, circonferenza addominale• Consegna di informazioni, opuscoli eun metroI dati raccolti sono stati affidati a un istituto diricerca per l’elaborazione statistica e presentatial Convegno Nazionale <strong>2010</strong>.Progetto Regionale “Screening per il rilevamentodella presenza di residui di antibiotici in animaliavviati alla macellazione”.Il progetto è iniziato nel giugno <strong>2009</strong> e si è conclusonell’aprile <strong>2010</strong>.L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> (Servizio Veterinario - Igiene degli Alimentidi Origine Animale) è stata la prima, a livellonazionale, ad utilizzare gia dal 2008 il PREMITESTcome screening utile ad identificare, direttamentenel macello, gli animali trattati con sostanzeinibenti, permettendo in tal modo di aumentare ilnumero dei capi sottoposti a controllo, includendoanche categorie di animali a rischio e di sensibilizzaregli allevatori a una migliore gestione delfarmaco veterinario, garantendo una maggior sicurezzadell’alimento carne destinato al consumo.Dopo l’esperienza maturata in questi due annil’obiettivo è quello di effettuare annualmente unnumero di analisi tale da interessare circa il 0,5-1% dei capi macellati.Determinazione del livello fisiologico di prednisolonee dei suoi metabolici nei bovini da lattee carneIl progetto è iniziato nel settembre <strong>2009</strong> e si èconcluso nel mese di maggio <strong>2010</strong>.Svolto dalla Servizio Veterinario-Igiene degliallevamenti e delle produzioni zootecniche suindicazione della Direzione Sanità Pubblica dellaRegione Piemonte ed in collaborazione con laFacoltà di Medicina Veterinaria Dipartimento PatologiaAnimale, con il Centro regionale AntidopingA. Bertinaria di Orbassano e con il servizio di IgieneAllevamenti dell’<strong>ASL</strong> CN1 il progetto ha operato sulfronte della prevenzione dei trattamenti illeciti edella presenza di residui di sostanze indesideratenelle carni.Ha comportato l’effettuazione di 287 prelievi dicampioni di urina negli allevamenti oggetto delcontrollo.I dati sar<strong>anno</strong> elaborati e resi disponibili alla finedel <strong>2010</strong>.Relazione <strong>Sociale</strong>5253


Relazione <strong>Sociale</strong>Attivazione ed esecuzione controlli per la sicurezzaalimentare sui prodotti di latte crudopresso caseifici annessi ad allevamentiIl progetto, che terminerà nel 2011, attivatodall’Igiene degli Allevamenti e delle ProduzioniZootecniche dei Servizi Veterinari, ha loscopo di intervenire sulla prevenzione delleintossicazioni alimentari causate da enterotossinastafilococcica. L’attività di controllo haconsentito nel corso del <strong>2010</strong> di scongiurare indue casi l’immissione in commercio di formaggiATTIVITÀ <strong>2009</strong>Numero impianti sul territorio <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> 249Numero verifiche 333Numero ispezioni 168Analisi di laboratorio da campioni 997Audit 15Prescrizioni 112Sanzioni 12Denunce all’autorità giudiziaria 2Sospensione di attività 4Predisposizione linee guida per i manuali di buonepratiche di allevamentoIl progetto, iniziato nel 2007 e proseguito finoall’ottobre <strong>2009</strong>, è stato gestito e condotto dallastruttura Igiene degli allevamenti e delle produzionizootecniche dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> in qualità di capofilaregionale dell’intero progetto.I manuali predisposti sono consultabili sul sitodella Regione Piemonte all’indirizzo :www.regione.piemonte.it/sanita/sanpub/vigilanza.Area ambiente e saluteSperimentazione di modelli di valutazionedell’impatto ambiente-saluteIl progetto, iniziato nel 2008 ed attualmente incorso, è stato gestito e condotto dal Dipartimentocontenenti tossina stafilococcica.I quantitativi di questi prodotti, dopo essere statiindividuati, sono stati sequestrati e distrutti.I controlli sui prodotti alimentari a base di latteavvengono su due livelli:- Controllo degli allevamenti <strong>parte</strong>ndo dalle condizionidell’ambiente interno ed esterno- Controllo sul latte, attraverso cicli periodici diverifica delle caratteristiche igienico – sanitariee qualitativedi Prevenzione dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> in qualità di capofilaregionale.Nell’ambito del progetto sono state elaborate eredatte le seguenti linee guida: Linee guida per la valutazione dell’inquinamentoodorigeno da preparazione di alimenti Linee guida per la valutazione dell’impattosulla salute derivante dagli impianti di compostaggio Linee guida per la valutazione dell’impattosulla salute derivante dalla coltivazione delle cave Linee guida per la valutazione dell’impattosulla salute derivante dagli allevamenti di animali(bovini, suini, avicoli)Le linee guida sono consultabili sul sito della RegionePiemonte (area Sanità) e sar<strong>anno</strong> utilizzateda tutti i servizi a livello regionale nella loro attivitàistituzionale.Corso di formazione per la gestione delle segnalazionirelative agli inconvenienti igienici edigienico-ambientaliIl progetto, avviato nel <strong>2010</strong>, è stato gestito e condottodal Dipartimento di Prevenzione dell’<strong>ASL</strong>prevede il coinvolgimento dei Comuni e delleProvince nella definizione di procedure operative,tecniche e di strumenti di lavoro per la gestionedelle principali tematiche oggetto di segnalazioneda <strong>parte</strong> di cittadini ed enti sui temi di possibileimpatto ambiente/salute. Si articolerà, fra <strong>2010</strong> e2011, in 25 edizioni in diverse aree della RegionePiemonte e coinvolgerà operatori delle ASSL , deiComuni, delle Province e di ARPA.Controllo delle malattie infettive e promozionedelle vaccinazioniLa situazione osservataI servizi della sanità pubblica sono chiamati amettere in campo tutti gli interventi di profilassiappropriati a seconda del tipo di malattia infettivacon cui abbiamo a che fare (inchiesta epidemiologica,identificazione della sorgente di infezione,identificazione dei contatti, misure di isolamento,sorveglianza sanitaria, chemioprofilassi).CLASSE IIN. CASIBrucellosi 1Diarrea Infettiva 4Epatite A 1Epatite NANB - Altre Epatiti Virali SpecificateSenza Menzione Di Coma Epatico 1Legionellosi 6Meningite Meningococcica 1Meningo-Encefalite V 2Morbillo 2Parotite Epidemica 5Pertosse 3Rosolia 4Salmonellosi Non Tifoidea 38Scarlattina 81Varicella 494CLASSE IIITubercolosi 60Totale 703Gli interventi di prevenzione attivatiIl Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’<strong>ASL</strong> èimpegnato su tre fronti:1. Interventi di sorveglianza e profilassiQuesta attività consiste nell’effettuare gli interventidi profilassi previsti a seconda della malattia insorta:nel <strong>2009</strong> sono state effettuate 342 inchiesteepidemiologiche per approfondire la situazione deivari casi occorsi (laddove l’inchiesta è necessaria),561 interventi di profilassi nei contatti di malati,Relazione <strong>Sociale</strong>5455


Relazione <strong>Sociale</strong>9 riunioni informative nei confronti di collettivitàcolpite da episodi infettivi.Il Servizio opera inoltre in stretta collaborazionecon il Servizio Veterinario Area della Sanità animaleper quanto attiene sorveglianza e profilassidelle zoonosi (malattie degli animali che possonocontagiare l’uomo).2. Offerta delle vaccinazioni prioritarieNel corso dell’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong> e del primo semestre<strong>2010</strong> l’attività vaccinale dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ha puntato araggiungere tre obiettivi principali:a) mantenere e consolidare i già buoni livelli dicopertura vaccinale nei nuovi nati. Il risultatoottenuto, per le vaccinazioni prioritarie, è stato ottimalestabilizzandosi intorno al 97%; innalzare ilpiù possibile verso il 95% la copertura immunitariaper alcune malattie esantematiche, in particolareper il morbillo, in cui è in corso un programmadi eradicazione europeo. Il risultato ottenuto èstato di portare al 93% il livello di copertura chelo scorso <strong>anno</strong> si era attestato sul 91%.b) avviare e consolidare il processo di innovazionedell’offerta vaccinale, secondo le indicazioni delnuovo calendario predisposto per i bambini e gliadolescenti dal Ministero della Salute, recepito eintrodotto nel Piano Piemontese di Promozionedelle Vaccinazioni (<strong>2009</strong>), così articolato:• offerta attiva e gratuita delle vaccinazioniantipneumococcica ed antimeningococcica C coniugatenel ciclo primario• avvio e consolidamento di una nuova offertavaccinale agli adolescenti, a cui in passatoi Servizi vaccinali rispondevano in forma passivadietro richiesta dei singoli, con:1. offerta attiva della vaccinazione antitetanica-antidifterica-antipertossicaai quindicenni,unitamente all’offerta attiva della vaccinazioneantimeningococcica C2. offerta attiva della vaccinazione antivaricellaagli undicenni suscettibili3. prosecuzione della campagna di vaccinazioneanti-HPV (iniziata nel 2008) delle ragazze di11 e 15 anniAnche in questo caso i risultati sono stati moltopositivi ottenendo elevati livelli di protezione.Aspetti peculiari occorsi nel <strong>2009</strong>. E’ importantericordare che il <strong>2009</strong> è stato caratterizzato daalcuni eventi significativi:• epidemia dei primi casi di influenza davirus A (H1N1)v, in comunità (Colonia di Bardonecchia,agosto <strong>2009</strong>)• impegno nel pianificare e condurre lacampagna vaccinale contro l’influenza pandemicaA (H1N1)v (ottobre/novembre/dicembre <strong>2009</strong>)• segnalazione di casi sporadici di meningiti/sepsisospette meningococciche, tubercolosipolmonari, tossinfezioni alimentari, che h<strong>anno</strong>richiesto il controllo/profilassi dei contatti familiarie comunitari (tutto l’<strong>anno</strong>).c) ambulatorio medicina viaggi internazionaliIl Servizio di Igiene e Sanità Pubblica assicura gliambulatori per la medicina del viaggiatore neiquali viene offerto un counselling adeguato e gliinterventi vaccinali raccomandati. Nel <strong>2009</strong> negliambulatori di medicina dei viaggiatori internazionalisono stati offerti servizi mirati e specialistici a984 residenti nel territorio della <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>.Area della sanità pubblica veterinariaSportello “Animali da affezione”Scopo del progetto è quello di garantire, nelsettore degli animali da affezione, un’uniformeerogazione dei servizi in relazione alle specificheesigenze territoriali, agevolando i contatti con lapopolazione, con le amministrazioni comunali, conle associazioni di volontariato, assicurando nelcontempo un’efficiente risposta alle richieste diintervento presentate dall’utenza ed una efficacerisoluzione dei problemi rilevati.Corso per il patentino per i proprietaridi cani in <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>5-12 e 19 giugno dalle 9 alle 13con rilascio di attestato di <strong>parte</strong>cipazioneAttivita’ svolte- Sorveglianza e osservatorio sui fenomenidi interesse nel settore animali da affezione- Elaborazione di proposte per iniziative inerentigli animali da affezione e per promuoverecomportamenti che tutelino il benesseredegli animali e la salute e la sicurezza dellepersone- Divulgazione di informazioni su principi,normative e servizi resi dal Dipartimento diprevenzione- Avvio di programmi di educazione sanitariasulla corretta convivenza uomo – animale- Collaborazione alla realizzazione di corsiper il rilascio di Patentino per i proprietari dicani impegnativiPrevenzione e controllo delle emergenzeveterinarieBluetongueNel corso del <strong>2009</strong> è stata effettuatala prima Campagna vaccinaleobbligatoria piemontese contro laBluetongue, malattia diffusiva chenegli ultimi anni aveva flagellatogli allevamenti di ruminanti domestici dei PaesiNord europei (Francia e Germania in particolare),causando gravissimi danni.Nel periodo compreso tra marzo e giugno <strong>2009</strong>, iveterinari dell’Area Sanità Animale con il concorsodi alcuni libero professionisti convenzionati h<strong>anno</strong>eseguito complessivamente 152.586 interventi vaccinaliin 1676 allevamenti bovini e 40.373 interventivaccinali in 696 allevamenti ovicaprini.Rinotracheite infettiva dei boviniL’Area di Sanità animale è impegnatanella lotta contro la RinotracheiteInfettiva dei bovini, attraversola realizzazione a livello territorialedi un Piano di profilassi ad adesionevolontaria per gli allevatori, indirizzato alcontenimento e all’eradicazione di questa gravemalattia che determina anche gravi perdite economiche.Nell’ultimo <strong>anno</strong> di attività sono stateuniformate le procedure attuative del piano suitre territori delle precedenti <strong>ASL</strong> individuando unMedico Veterinario referente comune per il coordinamentodelle attività, adeguando i programmiinformatici, incrementando le adesioni degliallevatori con precisi obiettivi quali-quantitativi,verificando l’attività, le eventuali reinfezioni e irisultati in itinere.Relazione <strong>Sociale</strong>5657


Relazione <strong>Sociale</strong>Area degli screening per laprevenzione oncologicaGli screening, effettuati nell’ambito del progettoPrevenzione Serena, permettono di individuareforme tumorali in modo precoce.Nel <strong>2009</strong> in tutto il Piemonte sono stati individuati1700 tumori (800 al seno, 900 al collo dell’utero).Screening per i tumori dell’uteroNel <strong>2009</strong> il 76% delle donne rientranti nelle fascedi età previste sono state invitate per essere sottoposteallo screening per i tumori dell’utero el’adesione è stata del 54%.N° donne invitateN° donne che sono stateesaminate42.000 22.700N° donne sottoposte adapprofondimentoN° donne per le quali si èreso necessario un trattamento1.401 49I dati di attività mettono in luce il valore socialedello screening: circa 1.400 donne sono state sottopostead approfondimenti a seguito del risultatodel test di screening e 49 sono state trattate peruna neoplasia scoperta grazie allo screening.Se si prendono in considerazione i risultati delleinterviste del sistema PASSI (vedi riquadro) siapprende che un certo numero di donne eseguelo screening privatamente, al di fuori del sistemadi offerta dell’<strong>ASL</strong>, infatti l’82% delle donne intervistateriferisce di avere effettuato (presso l’<strong>ASL</strong> oin altri centri) il test negli ultimi tre anniSi tratta di un dato molto interessante che deponeper un buon livello di attenzione delle donne versoquesto tipo di prevenzione.La situazione fotografata a luglio <strong>2010</strong> mettein evidenza un consolidamento dello screeningnella nostra realtà con un tasso di invito sovrapponibilea quello del <strong>2009</strong> ed un tasso di adesionedelle donne che continua a collocarsi oltre il 50%.TUMORE CERVICE UTERINASTUDIO PASSI <strong>2009</strong> Dalle interviste emerge che, nel <strong>2009</strong>,l’82% delle donne, negli ultimi tre anni, ha effettuatoun pap test per scopi preventivi (72%nella fascia di età 25-34, e 93% nella fascia dietà 35-49, 73% nella fascia di età 50-64); Lostato civile influenza in <strong>parte</strong> il ricorso a taleesame (lo h<strong>anno</strong> effettuato l’85% delle coniugatecontro il 75% delle nubili). Come per loscreening per i tumori della mammella sono ledonne più istruite a ricorrere a tale esame (88%)contro le donne con istruzione più bassa (77%).Il reddito ha una certa influenza (85% nelle fascecon reddito più alto contro 77% nelle fasce conreddito più basso). Il 55% delle donne intervistatedichiara di avere aderito allo screeningorganizzato dall’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ed il 27% dichiara diavere aderito allo screening spontaneamente.Il 73% dichiara di avere ricevuto un consiglio daproprio medico ed il 75% è a conoscenza chenella <strong>ASL</strong> è attiva la campagna di prevenzione. Interessante è la percezione riportatain riferimento all’influenza degli interventi dipromozione organizzati dall’<strong>ASL</strong>:o Molto o abbastanza (68%);o Poca o nessuna (32%)Screening per i tumori della mammellaNel <strong>2009</strong> il 66% delle donne rientranti nelle fasce di etàpreviste sono state invitate per essere sottoposte alloscreening per i tumori della mammella e l’adesionecomplessiva è stata del 73%.La tabella che segue riporta i dati principali dell’attività<strong>anno</strong> <strong>2009</strong>:N° donne invitateN° donne che sono stateesaminate28.500 20.700N° donne sottoposte adapprofondimentoN° donne per le quali si èreso necessario un trattamento481 128Anche per questo screening i dati di attività mettonoin luce il suo valore sociale: circa 480 donnesono state sottoposte ad approfondimenti a seguitodel risultato dell’esame di screening e 128 sonostate trattate per una neoplasia scoperta grazieallo screening.Se si prendono in considerazione i risultati delleinterviste del sistema PASSI (vedi riquadro) siapprende che, come anche accade nello screeningper i tumori del collo dell’utero, una <strong>parte</strong> didonne esegue lo screening mammografico al difuori del sistema di offerta dell’<strong>ASL</strong>: il 67% delledonne intervistate riferisce di aver effettuato iltest negli ultimi due anni, mentre le donne cheh<strong>anno</strong> effettuato l’esame nel sistema PrevenzioneSerena dell’<strong>ASL</strong> sono circa il 50%.La situazione fotografata a luglio <strong>2010</strong> mette in evidenza,anche per lo screening mammografico, unconsolidamento nella nostra realtà con un tasso diinvito e di adesione sovrapponibili a quelli del <strong>2009</strong>.TUMORE MAMMELLASTUDIO PASSI <strong>2009</strong> Dalle interviste emerge che il 67% delledonne con età compresa fra 50 e 69 anni ha effettuato,negli ultimi due anni, una mammografiaper scopi preventivi (63% nella fascia di età 50-59e 71% nella fascia di età 60-69). Lo stato civile (nubile o coniugata) noninfluenza il ricorso a tale esame. A differenza delcolon retto sono le donne più istruite a ricorrere atale esame (79%) contro le donne con istruzionepiù bassa (62%). Il reddito ha minore influenza(68% nelle fasce con reddito più alto contro 66%nelle fasce con reddito più basso). Il 57% delledonne intervistate dichiara di avere aderito alloscreening organizzato dall’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ed il 10%dichiara di avere aderito allo screening spontaneamente.Il 79% dichiara di avere ricevutoun consiglio da proprio medico ed il 65% è aconoscenza che nella <strong>ASL</strong> è attiva la campagnadi prevenzione. Interessante è la percezioneriportata in riferimento all’influenza degli interventidi promozione organizzati dall’<strong>ASL</strong>:o Molto o abbastanza (68%);o Poca o nessuna (32%)Relazione <strong>Sociale</strong>5859


Relazione <strong>Sociale</strong>Progetti e attività innovative <strong>anno</strong> <strong>2009</strong>Nel mese di giugno <strong>2010</strong> è stato attivato il serviziodi screening mammografico presso l’Ospedale diVenaria Reale, dopo un sospensione temporaneaper lo spostamento del mammografo dalla sededel distretto all’Ospedale, dove sono stati adeguatii locali della radiologia.Potenziamento del numero verde di PrevenzioneSerenaIl servizio, presente nella nostra <strong>ASL</strong> da diversianni, copre tutti i 109 Comuni dell’Azienda. Dalmaggio <strong>2010</strong> è stata adottata una seconda lineae un’operatrice in più al servizio degli utenti chericevono la lettera di convocazione per gli esami eche vogliono spostare l’appuntamento o voglionorichiedere informazioni.800 002141Dalle 9 alle 12,30Dalle 14 alle 16Contatti Prevenzione Serena <strong>2009</strong>42.000 telefonate1.063 messaggi di posta elettronica300 fax e moduli compilatiContatti Prevenzione Serenaprimi tre mesi del <strong>2010</strong>500 messaggi di posta elettronica321 fax e moduli compilatiAttualmente sono disponibili:- 146 ore mensili per gli screening citologicoe mammografico attraverso il Numero verde- 70 ore mensili per lo screening colonret-tale su numero interno- 80 ore mensili per rispondere a e-mail, faxe moduli depositati nel box situato a Villa Rosa aCollegnoL’iniziativa permette di rispondere all’esigenzadegli utenti che h<strong>anno</strong> segnalato difficoltà nelmettersi in contatto con le operatrici, soprattuttonelle ore di punta.TUMORE COLON RETTO STUDIO PASSI <strong>2009</strong> Nel <strong>2009</strong> il programma di screening non era attivo nella nostra <strong>ASL</strong> (tranne per quanto riguarda la Flessosigmoidoscopianei 58enni). Tuttavia il 20% degli intervistati della fascia di età 50-69 riferisce di aver effettuato, perconto proprio, un esame di diagnosi precoce per i tumori colorettali (Sigmoidoscopia e/o ricerca sangue occulto nellefeci); Limitandoci a prendere in considerazione la ricerca di sangue occulto nelle feci, risulta che il 14% circadegli intervistati ha effettuato nei due anni precedenti l’intervista, per conto proprio, questo test. Le donne risultanopiù attente (18% contro il 10% degli uomini); più sensibili si rivelano i più anziani (22% i soggetti con più di 60 annie 7,5% quelli fra 50 e 60). Curiosamente, rispetto ad altri servizi, sono le fasce meno istruite (17% contro il7,5%) emeno agiate (17% contro 11%) a preoccuparsi maggiormente di ricorrere a questo tipo di controllo.Il programma di screening per i tumori del colonretto, nel corso del <strong>2009</strong>, era attivo limitatamentealla componente “offerta delle Flessosigmoidoscopiealla coorte dei 58enni”, mentre non eraattiva l’offerta attiva del test di ricerca del sangueocculto nelle feci.Nel mese di agosto <strong>2010</strong> è stato avviato il programmadi screening per la ricerca del sangueocculto nelle feci.Alla fine di settembre <strong>2010</strong> erano già state invitateallo screening 10.260 persone rispetto alle 83.781da invitare.Altre iniziative di prevenzione per la cittadinanzaPrevenzione disturbi intestinaliDal 9 al 13 novembre <strong>2009</strong> si è tenuta la secondaCampagna Nazionale per la Diagnosi e Cura diEmorroidi e Stipsi promossa dalla Società ItalianaUnitaria di Colonproctologia, con il patrociniodella Società Italiana di Medicina Generale e diCittadinanzattiva/Tribunale per i diritti del malato.Da qualche <strong>anno</strong> <strong>parte</strong>cipa alla campagna laChirurgia Generale dell’ospedale di Pinerolo, unodei 5 ospedali del Piemonte e dei 100 in Italia incui è stato possibile effettuare visite gratuite perquesti disturbi, di cui soffrono 570.000 piemontesi.La visita è un importante momento di prevenzioneper la diagnosi precoce di polipi e tumori, in quantoin caso di necessità, vengono prescritti esami diagnosticidi approfondimento (colonscopia).Settimana nazionale della tiroideLa settimana nazionale della tiroide (dal 15 al 19marzo <strong>2010</strong>) è stata programmata su tutto il territorionazionale, con giornate informative e visitegratuite: ha previsto la possibilità per i cittadinidi sottoporsi ad una visita specialistica gratis perverificare la presenza di alterazione della tiroide.L’iniziativa è stata promossa dal Club dell’Associazionedelle Unità di EndocrinochirurgiaItaliane, dall’Associazione Italiana della Tiroide,dalla Società Italiana di Medicina Generale e diCittadinanzattiva/Tribunale per i diritti del malatoed h<strong>anno</strong> <strong>parte</strong>cipato 150 ospedali.In Piemonte h<strong>anno</strong> aderito 10 strutture tra cuil’ospedale civile “Agnelli” di Pinerolo, con il fine diRelazione <strong>Sociale</strong>6061


Relazione <strong>Sociale</strong>sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanzadella prevenzione e della diagnosi precoce.L’ospedale di Pinerolo è all’avanguardia per la chirurgiadella tiroide, con 100 operazioni chirurgichee 300 visite specialistiche l’<strong>anno</strong> e con attrezzatureche garantiscono interventi poco invasivi e conbassa percentuale di complicanze.Giornata di prevenzione/screening per l’osteoporosiIn data 18 giugno <strong>2010</strong> presso l’Ospedale di Susa,è stata organizzata dal Servizio di Recupero e RieducazioneFunzionale Area di Susa una giornatadi screening e prevenzione dell’osteoporosi rivoltaa donne in menopausa interessate al problema ouomini in età superiore ai 60 anni con fattori dirischio, in entrambi i casi senza diagnosi nota diosteoporosi.L’evento fa seguito ad alcune iniziative già realizzatein passato: a Susa, nel maggio 2007 e a Giavenonel giugno 2008 (Osteocamper). Valutazione gratuita dei fattori di rischiomediante questionari Misurazione gratuita ultrasonometrica sucalcagno Incontri informali con l’esperto per consigligenerali e risposte a quesitiOSTEOPOROSIpatologia dell’apparato scheletricocaratterizzata dalla ridotta resistenzadell’osso che espone a rischio difrattureL’iniziativa ha riscosso molto successo in terminidi gradimento, affluenza e sul versante clinico, inquanto sono emersi molti casi silenti della patologia(in molti casi sotto-diagnosticata e sotto-trattata).Nella giornata del18 giugno <strong>2010</strong>…% casi di patologia silente 60%casi complessi 10%casi border-line/negativi 30%casi border-casi borderline/negativi30%casi complessi10%NELLA GIORNATA DEL18 GIUGNO <strong>2010</strong>casi dipatologiasilente60%Giornata nazionale di prevenzione dell’ictuscerebraleLa giornata si è tenuta in data 15 maggio <strong>2010</strong> e haprevisto alcune iniziative sul territorio dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>:- marzo <strong>2010</strong>: campagna informativa in collaborazionecon “Alice (associazione lotta all’ictuscerebrale) – sezione Subalpina” presso l’Ipercoopdi Pinerolo a cui ha <strong>parte</strong>cipato personale dellaNeurologia dell’Ospedale Agnelli di Pinerolo: aiclienti del supermercato sono state misurate pressionee glicemia ed è stata compilata e spiegata laCarta del rischio vascolare. Sono state esaminate120 persone e si è contributo a diffondere la culturadella prevenzione dell’ictus.- maggio <strong>2010</strong>: sempre l’associazione Aliceha organizzato un evento con la collaborazionedella Neurologia dell’Ospedale di Rivoli. Il 15maggio si è svolto un percorso di Fit Walking di 4km sulla collina di Rivoli e nella stessa mattinatain piazza Martiri, sempre a Rivoli, alcuni medicied infermieri di Alice h<strong>anno</strong> illustrato come sipreviene l’ictus cerebrale, attraverso l’adozionedi corretti stili di vita (movimento fisico moderato,alimentazione, etc.)Nella stessa giornata l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ha <strong>parte</strong>cipatoall’iniziativa dei Comuni di Almese, Casellette,Rubiana e Villardore di una mezza giornata di prevenzionealla quale sono stati invitati, con letteradei Sindaci, i cittadini con più di 55 anni. I comunih<strong>anno</strong> <strong>parte</strong>cipato allo studio Provas (Protezionevascolare in Val di Susa) che prevede controlliclinici e colloqui con misurazione di pressione,glicemia e colesterolo e l’individuazione di fattoridi rischio, con un consulto finale con i medicipresenti. I dati sono poi comunicati al Medico diFamiglia che provvederà a trattare gli eventualifattori di rischio emersi.Prevenzione della sindrome metabolica e deldiabete mellito di tipo 2Gli allarmanti segnali di diffusione del diabete ditipo 2 sul nostro territorio nei distretti di Pinerolo,Val Chisone e Val Pellice, ne h<strong>anno</strong> fatto una prioritàdi salute del territorio ed è stata individuataun’azione congiunta di iniziative tra ambulatoriodi diabetologia e volontariato: un progetto diinformazione-educazione e sensibilizzazione,realizzato in collaborazione con la Croce Rossa diTorre Pellice e l’Associazione Pazienti FAND: sonostate effettuate analisi di glicemia, colesterolo etrigliceridi, emoglobina glicata e misurazione dicirconferenza vita e peso in molte piazze, manifestazionie supermercati, al fine di promuovere stilidi vita e abitudini alimentari corrette.Relazione <strong>Sociale</strong>6263


ASSISTENZA OSPEDALIERAPosti lettoIl territorio dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> offre una capacità ricettiva per l’assistenza ospedaliera di 1.937 posti letto.PL acuzie PL Postacuzie Totale Posti Letto PL x 1.000 abitantiOO.RR. Rivoli 448 39 487 0,8OO.RR. Pinerolo 310 88 398 0,7AOU S.Luigi diOrbassanoCase di cura privateaccreditate381 26 407 0,7645 645 1,1Totale 1.139 798 1.937 3,3PL x 1.000 abitanti 1,9 1,4 3,33,3 0,7 4PL per 1.000 abitanti Standard nazionale atteso Patto della salute <strong>2010</strong>-212La dotazione complessiva di posti letto è inferioreagli standard previsti dal Patto per lasalute <strong>2010</strong>-2012 (4 posti letto per 1.000 abitantidi cui 0,7 di postacuzie); sono presenti infatti n.1,9 PL per 1000 abitanti per l’area dell’acuziee 1,4 per l’area della postacuzie, per un totaledi 3,3 PL.L’esubero di posti letto di Postacuzie è dovutoalla presenza di 6 Case di Cura private di cui 2Neuropsichiatriche, di riferimento per la Provinciadi Torino; più del 50% della loro attivitàinfatti è rivolta a residenti extra <strong>ASL</strong>.Nel triennio 2008-<strong>2010</strong> è stato assegnato dallaRegione l’obiettivo di revisionare complessivamentela dotazione di posti letto nei presidiospedalieri aziendali, prevedendo la piena integrazionedelle attività e dei servizi esistenti.Trasferimento della Chirurgia Generale di Giavenoa RivoliL’intervento, da tempo prospettato e approvatodalla Regione nel Piano di rientro <strong>2010</strong>, ha comportatola chiusura di 13 posti letto di Chirurgianel presidio di Giaveno a partire dal 1° luglio <strong>2010</strong>.Tale provvedimento si inserisce in un più ampiodisegno riorganizzativo di allocazione di risorse, personalee riduzioni di inefficienze dovute alla frammentazionedelle attività su più sedi. In momenti incui è doveroso utilizzare al meglio le risorse, occorreevitare dispersioni concentrandole su un limitatonumero di strutture di Chirurgia, così da poter garantirele tecnologie più avanzate nell’interesse dellasicurezza del paziente. Presso il Presidio di Giavenoè stato potenziato l’ambulatorio chirurgico con possibilitàanche di piccoli interventi ambulatoriali, conun aumento degli orari di apertura e l’attivazionedell’accesso senza prenotazione.Relazione <strong>Sociale</strong>65


OSPEDALI RIUNITI DI RIVOLI TOTALE POSTI LETTO: 459RIVOLI POSTI LETTO: 240OSPEDALI RIUNITI DI DI PINEROLO TOTALE POSTI LETTO: 398PINEROLO POSTI LETTO: 298Relazione <strong>Sociale</strong>SPECIALITÀ:CARDIOLOGIACHIRURGIAMEDICINANIDONEUROLOGIAORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIAOSTETRICIA E GINECOLOGIAGASTROENTEROLOGIAGIAVENO POSTI LETTO: 33OTORINOLARINGOIATRIAPEDIATRIAPSICHIATRIAUROLOGIATERAPIA INTENSIVAUNITÀ CORONARICANEONATOLOGIANEFROLOGIAAVIGLIANA POSTI LETTO: 41SPECIALITÀ:CARDIOLOGIAPEDIATRIACHIRURGIAPSICHIATRIAMEDICINAUROLOGIANEFROLOGIATERAPIA INTENSIVANIDOUNITÀ CORONARICAOCULISTICANEONATOLOGIAOTORINOLARINGOIATRIA DAY SURGERY MULTISPECIALISTICONEUROLOGIAMED. E CHIR. DI ACCETTAZIONE E URGENZAOSTETRICIA E GINECOLOGIA PENSIONANTIONCOLOGIAORTOPEDIA ETRAUMATOLOGIARelazione <strong>Sociale</strong>SPECIALITÀ:MEDICINALUNGODEGENTISPECIALITÀ:MEDICINADAY SURGERYTORRE PELLICE POSTI LETTO: 47POMARETTO POSTI LETTO: 53SUSA POSTI LETTO: 72SPECIALITÀ:CHIRURGIAORTOPEDIA ETRAUMATOLOGIAMEDICINAOSTETRICIA EGINECOLOGIANIDOVENARIA POSTI LETTO: 73SPECIALITÀ:CHIRURGIADAY HOSPITALMULTISPEC.MEDICINADAY SURGERYLUNGODEGENTISPECIALITÀ:LUNGODEGENZARECUPERO ERIABILITAZIONEFUNZIONALEGERIATRIADAY HOSPITALMULTISPEC.(RRF EGERIATRIA)SPECIALITÀ:LUNGODEGENZARECUPERO ERIABILITAZIONEFUNZIONALEONCOLOGIADAY HOSPITALMULTISPEC.(RRF EGERIATRIA)6667


Relazione <strong>Sociale</strong>Assistenza OspedalieraProduzione E FabbisognoProduzioneNel <strong>2009</strong> gli ospedali aziendali h<strong>anno</strong> effettuato38.169 ricoveri per un totale di 273.060 giornatedi degenza. Circa il 90% dei ricoveri è andato a beneficiodi residenti dell’asl <strong>TO3</strong>. I presidi che h<strong>anno</strong>maggiore capacità attrattiva nei confronti di nonresidenti sono Pinerolo (12,7%) e Venaria (13,1%).FONTE: FLUSSI SDO – ANNO <strong>2009</strong> – PRODUZIONEcataratta , nel I semestre <strong>2010</strong> il 36%.2. Obiettivo regionale: trasformazione inambulatoriale di almeno il 60% degli interventidi tunnel carpale: nel II semestre <strong>2009</strong> sono statieffettuati in regime ambulatoriale il 68% degliinterventi, nel I semestre <strong>2010</strong> il 74 %.3. Indice di Performance di degenza mediaPer ogni tipologia di ricovero è stata stabilita alivello regionale una degenza media standard.Una degenza inopportunamente lunga è deleteriaper il paziente, aumenta inutilmente i costi di gestionee riduce la disponibilità di posti letto.L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> nel <strong>2009</strong> per i ricoveri ordinari (esclusii ricoveri di postacuzie) ha complessivamente rispettatola Degenza media attesa (8 giorni).Nel primo semestre <strong>2010</strong> le degenza media è di7,8 giorni.Le maggiori criticità si rilevano nelle Medicine diGiaveno, Avigliana,Venaria e Pinerolo che, datal’età media dei pazienti, h<strong>anno</strong> crescenti difficoltàa dimettere tempestivamente.Relazione <strong>Sociale</strong>Nel <strong>2009</strong> il numero di ricoveri è diminuito complessivamentedi circa il 3% per i seguenti motivi: effettuazione in regime ambulatoriale,secondo le prescrizioni regionali, di <strong>parte</strong> degli interventidi cataratta, tunnel carpale in precedenzaeffettuati in regime di Day Surgery; miglioramento dell’appropriatezza deiricoveri, sulla base delle indicazioni regionali,ministeriali e scaturenti dal Patto Stato/Regionidel <strong>2009</strong>, con conseguente riduzione dei ricoveriMedici o Chirurgici inappropriati.Nonostante il calo del numero dei casi, si registraun incremento della valorizzazione economicadei ricoveri effettuati (da euro 108.900.000 a euro110.540.000), per aumento della complessità dellacasistica trattata.Appropriatezza dei ricoveri1. Obiettivo regionale: trasformazione inambulatoriale di almeno il 30% degli interventi dicataratta. Nel II semestre <strong>2009</strong> sono stati effettuatiin regime ambulatoriale il 23% degli interventi di4. Riduzione dei Ricoveri Ordinari Chirurgicia rischio di inappropriatezza attraverso lo sviluppodella Day Surgery (chirurgia di 1 giorno). Nel<strong>2009</strong> gli Ospedali aziendali h<strong>anno</strong> effettuato unapercentuale di ricoveri di tipo Chirurgico classificatia rischio di inappropriatezza inferiore ai casiteorici attesi (10,1% a fronte di un atteso di 11,9%).Tale valore è mantenuto nel <strong>2010</strong>.Il livello di appropriatezza dei ricoveri negli ospedaliaziendali è complessivamente elevato.6869


Relazione <strong>Sociale</strong>Il Fabbisogno di Assistenza OspedalieraIl fabbisogno di assistenza ospedaliera per i residentisul territorio dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> è stato nel <strong>2009</strong>di 93.721 ricoveri per un valore totale di euro299.543.972, con un calo del 4,1% rispetto al2008 (totale fabbisogno 2008: 97.763). La ripartizionedella copertura del fabbisogno non è variatarispetto all’<strong>anno</strong> precedente. I Presidi ospedalieridell’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong> , l’AOU San Luigi di Orbassano e le Casedi Cura Private accreditate presenti sul territorioh<strong>anno</strong> assorbito il 51,1% della domanda di assistenzaospedaliera. La restante quota è stata soddisfattada Strutture Ospedaliere extra territorio.La diminuzione del fabbisogno e il simultaneo lieveaumento della popolazione residente (+1.500 abitanti)h<strong>anno</strong> comportato una riduzione del tasso di ospedalizzazionedel 4,4% rispetto al <strong>2009</strong>: da 167,7 ricoveri<strong>anno</strong> per 1.000 abitanti nel 2008 a 160,39 del <strong>2009</strong>.La diminuzione si è manifestata in maniera più oFABBISOGNO ASSISTENZA OSPEDALIERA<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> - ANNO <strong>2009</strong>PRESIDIex 42 e 432,7%ASO22,9%IRCC2,0%<strong>ASL</strong>12,5%PRIVATO8,9%PRODUZIONE36,6%ASO S. LUIGI12,3%PRIVATO SUTERRITORIO<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>2,2%meno marcata in tutti i distretti aziendali.Differente invece è a livello distrettuale la propensioneall’utilizzo delle strutture ospedaliere aziendali.I Distretti di Collegno e Venaria gravitano suTorino, il Distretto di Orbassano beneficia dellavicinanza dell’AOU San Luigi e i Distretti montanisono più orientati verso le strutture aziendali.Progetti e Attività innovativeAssistenza OspedalieraInvestimenti sulle sale operatorieOspedale di Pinerolo: a seguito di problemi strutturalidovuti a infiltrazioni di acqua conseguenti allasopraelevazione del blocco operatorio e grazie airimborsi assicurativi (€ 400.000) e a una donazionedi € 200.000 da <strong>parte</strong> della Fondazione CRT è statopossibile ristrutturare le sale operatorie (riattivatea pieno regime dal mese di ottobre) e realizzareuna nuova sala supertecnologica computerizzata,dotata di due touch screen, che consente l’invio diimmagini e l’interazione con i servizi diagnostici(RX e Laboratorio analisi), la gestione integrata diluci, tavolo operatorio, lampade scialitiche, segnaliaudio e video, la gestione delle cartelle cliniche,la realizzazione di video conferenze.Ospedale di Rivoli: è in corso di completamentoil nuovo blocco operatorio con 6 nuove sale ( unaper l’urgenza, una per la Chirurgia generale, unaper l’Otorinolaringoiatria,una per l’Urologia, unaper l’Ortopedia con annessa sala gessi, e unadedicata all’Ostetricia) totalmente digitalizzate epredisposte per l’invio di immagini e l’interazionecon i servizi diagnostici. Sar<strong>anno</strong> attive nei primimesi del 2011.Donazione di un ecografo al reparto di Urologiadi Rivoli tramite l’Associazione “Missione Vita”Il 5 marzo <strong>2010</strong> è stato donato un ecografo di ultimagenerazione al reparto di Urologia del presidio ospedalierodi Rivoli, da una famiglia venuta a conoscenza,tramite l’Associazione “Missione Vita” Onlus, del progettodi affinamento diagnostico e di trattamento delcarcinoma prostatico attivato dal reparto. L’ecografo,del valore di circa euro 70.000, è un aiuto importantenella diagnosi precoce del cancro alla prostata.Relazione <strong>Sociale</strong>% DI RISPOSTA ALFABBISOGNOPRODUZIONE<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong>TOTALE MOBILITA’PASSIVA ASSISTEN-ZA OSPEDALIERATOTALE EROGATOSU TERRITORIO<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> *TASSO DI OSPEDA-LIZZAZIONE ANNO2008TASSO DIOSPEDALIZZA-ZIONE ANNO<strong>2009</strong>distretto Collegno 20,2% 79,8% 32,5% 168,1 161,7distretto Rivoli 39,0% 61,0% 52,6% 165,5 158,3distretto Orbassano 11,5% 88,5% 52,0% 176,4 171,6distretto Giaveno 46,1% 53,9% 62,2% 168,8 161,4distretto Susa 48,2% 51,8% 57,8% 160,5 150,2distretto Venaria 23,7% 76,3% 30,5% 168,5 156,7distretto Pinerolo 61,2% 38,8% 65,8% 167,1 160,9distretto Valpellice 65,6% 34,4% 69,2% 167,3 162,7distretto Valli Chisonee Germanasca69,2% 30,8% 72,1% 166,6 163,1L’Associazione “Missione Vita” Onlusconta 180 soci aderenti e collabora dacirca due anni con il Reparto di Urologiadel Presidio Ospedaliero di Rivoli.L’Associazione offre assistenza umana epsicologica ai malati di tumore dell’apparatourinario ed effettua attività diprevenzione sul territorio dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>con convegni informativi sulle patologiebenigne e maligne dell’apparato urinario(prostata, vescica e rene)TOTALE <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> 36,6% 63,4% 51,0% 167,7 160,47071


Relazione <strong>Sociale</strong>Riorganizzazione della ristorazione all’insegnadella qualità: bando di gara da 30 milioni di euroLa situazione attuale di gestione della ristorazione(dipendenti/degenti) nell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> sipresenta alquanto variegata, disomogeneae gravosa dal punto di vista della gestionee dei controlli.Nei presidi ospedalieri di Pinerolo e Rivolila ristorazione è gestita direttamentedall’<strong>ASL</strong>, attraverso cucine con 50 dipendenti(24 cuochi) e attrezzature di proprietà.Negli Ospedali di Avigliana, Susa, Torre Pellicee Venaria i servizi di ristorazione sonogià stati esternalizzati anni fa. Nei presididi Giaveno e Pomaretto vi è la veicolazionedei pasti, cucinati e trasferiti da altri presidi.Vi sono poi situazioni miste, come per lasede di Collegno, in cui il centro di cotturaè presente in sede, ma viene gestito da unaditta esterna.OGGIGARA D’APPALTOE’ in fase di aggiudicazione la gara diappalto che prevede l’affidamento dellapreparazione dei pasti degli otto presidiospedalieri e di tutte le strutture territorialiin cui viene erogato attualmente il pasto,ad un unico centro specializzato esterno.Il capitolato di appalto, prevede che i cibisiano preparati in un unico grande “ristorante”tecnologicamente e igienicamenteall’avanguardia, con trasporto dei pastipersonalizzati a basse temperature conl’eccezione di pasta e carne che verr<strong>anno</strong>cucinati freschi sul momento nei presidi ospedalieri.Il sistema di prenotazione dei pasti saràtotalmente informatizzato e i menù multilinguerispetter<strong>anno</strong> diete speciali e religiose.Sar<strong>anno</strong> erogati oltre 4 milioni di pasti nei 5 annidi durata dell’appalto per un costo complessivodi 30 milioni di euro. La centralizzazione delservizio di somministrazione dei pasti consentiràall’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> importanti economie di scala, per unrisparmio stimato in 2 milioni di euro nei 5 anni eil recupero di circa 1200 mq di locali riconvertibiliper usi sanitari.Attivazione del servizio TAC nel Presidio Ospedalierodi VenariaE’ stato attivato a novembre <strong>2010</strong> il servizio di TACpresso l’ospedale di Venaria. La Ditta aggiudicatariadel servizio garantirà la manutenzione ordinariae straordinaria di tutta la strumentazione edelle opere e fornirà il personale medico, tecnicoe amministrativo necessario a svolgere l’attività incollaborazione con il personale dipendente.OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 3Attivazione del Servizio TAC presso l’Ospedaledi VenariaCon la nuova apparecchiatura si potrà far fronteal fabbisogno annuo di oltre 5.000 esami TAC, chein passato venivano eseguiti prevalentemente dastrutture private anche fuori territorio.L’investimento ammonta a circa 4 milioni di euroin 5 anni.Ampliamento delle attività radiologiche pressol’Ospedale di RivoliNel corso del <strong>2009</strong> è stata ampliata la gamma delleprestazioni radiologiche effettuate presso la Radiodiagnosticadell’Ospedale di Rivoli, in particolareagobiopsie e drenaggi TAC-guidati. L’iniziativa ha loscopo di evitare il trasferimento dei pazienti pressoaltri Ospedali, per l’effettuazione di queste prestazioni,che rispondono al bisogno di approfondimentodiagnostico di lesioni, riscontrate con varie metodichedi imaging, con l’obiettivo di diminuire il disagio peri pazienti ricoverati presso le strutture di degenzadell’<strong>ASL</strong> e con un risparmio di risorse economiche.Trattamento urologico innovativo su neoplasiarenalePresso l’urologia dell’Ospedale di Rivoli è statoeffettuato nel mese di ottobre <strong>2009</strong> un trattamentoinnovativo su un paziente affetto da tumore renalecon estese metastasi linfonodali e ossee. In collaborazionecon gli specialisti oncologici dell’AOUSan Luigi di Orbassano, i Radiologi interventistidelle Molinette e i Radiologi del presidio di Rivoli,si è provveduto all’intervento in anestesia localemediante ablazione termica della neoplasia conmicroonde. Tale tecnica, utilizzata negli USA,prevede l’infissione ecoguidata di una o più sondenella neoplasia e la somministrazione di ondeelettromagnetiche, le quali causano la necrosidelle cellule tumorali.Intervento psicologico in patologie mediche adelevato impatto emozionalePresso l’Ospedale di Rivoli è stato attivato unservizio di diagnosi e trattamento psicologicoper alcune “patologie critiche” ad elevato caricoemozionale. Nel <strong>2009</strong> gli interventi si sono svoltiprevalentemente presso il reparto di Gastroenterologiae successivamente è stata ampliata l’attivitàin Nefrologia e Pediatria.Obiettivo: migliorare laqualità globale del processo di cura e di assistenza,lavorando sulle risonanze emotive e sullerappresentazioni che pazienti, parenti e operatorisviluppano di fronte alla malattia.Programma di miglioramento dell’accessibilità ai servizida <strong>parte</strong> del cittadino – consegna cartelle clinicheNei presidi ospedalieri di Rivoli e Pinerolo è statoeffettuato lo spostamento logistico degli SportelliCartelle Cliniche al piano terreno degli edifici, conlo scopo di migliorare l’accessibilità del servizioal pubblico. In entrambi i presidi ospedalieri taliuffici erano ubicati presso la Direzione Sanitaria(6° piano per il presidio di Rivoli e 2° piano perl’Ospedale Agnelli), inducendo i cittadini a lunghepercorrenze e perdite di tempo inutili. Il traslocodei locali è avvenuto a novembre <strong>2009</strong> per Rivoli ea giugno <strong>2010</strong> per Pinerolo.Nuovi ascensori all’Ospedale di RivoliPer quanto riguarda la carenza di ascensori dedicatial pubblico a Rivoli verr<strong>anno</strong> realizzati 4 nuovigrandi ascensori/montalettighe della capienzadi 15 persone ognuno (1.600 Kg) e altri 2 interniall’ospedale.Entro la fine del <strong>2010</strong> il personale interno e il pubblicodisporr<strong>anno</strong> di 12 ascensori con un raddoppiorispetto alla situazione precedente.Terminato il nuovo parcheggio dell’Ospedale diRivoliNel mese di luglio <strong>2010</strong> sono terminati i lavori perla realizzazione del nuovo parcheggio di 600 postiauto, di cui 20 riservati a disabili, dell’Ospedaledi Rivoli.Una porzione del parcheggio di 120 posti auto,delimitata da barriere automatiche, è dedicata aidipendenti. Sono stati anche realizzati altri 2 piccoliparcheggi negli spazi antistanti i locali dellamensa e delle camere mortuarie.ASSISTENZA IN EMERGENZAL’assistenza in emergenza viene garantita neipresidi ospedalieri principali del territorio. Allarete aziendale si deve aggiungere il DEA dell’AOUSan Luigi di Orbassano, ospedale di riferimentoper gli interventi di 118 del distretto di Orbassano.Relazione <strong>Sociale</strong>7273


assistenza n. accessi 2008 n. accessi <strong>2009</strong>% ricoverati sul totale accessi medidegli accessigiornalieriDEA RIVOLI 24h 58.121 62.035 10,8% 170PRONTO SOCCORSO GIAVENO * 12h 6.809 6.788 3,9% 19degli utenti dei Pronto Soccorso piemontesi. L’indagineè stata coordinata dal Laboratorio Managemente Sanità (MeS) dell’Università S. Anna diPisa e dall’Assessorato alla Salute della RegionePiemonte, che da due anni ha deciso di adottareil “Sistema di valutazione della performancedella sanità”, ideato e sviluppato dall’Universitàtoscana a partire dal 2002.GIUDIZIO SULLA CORTESIA DEL PERSONALE DEL TRIAGEPUNTO PRIMO INTERVENTOAVIGLIANA12h 9.310 8.280 8,7% 23OTTIMO BUONO SUFF. SCARSO PESSIMO N UTENTIDEA PINEROLO 53,3% 35,5% 8,6% 1,3% 1,3% 186PRONTO SOCCORSO SUSA 24h 16.792 16.869 12,5% 46DEA RIVOLI 47,3% 37,7% 11,6% 1,9% 1,5% 207Relazione <strong>Sociale</strong>PRONTO SOCCORSO VENARIA 24h 14.468 15.942 4,4% 44DEA PINEROLO 24h 46.413 46.703 12,0% 128TOTALE 151.913 156.617 10,2% 429Nel complesso, nel <strong>2009</strong> si è osservato un incrementodel 3,1% degli accessi rispetto al 2008.La criticità maggiormente percepita nei prontosoccorso è il tempo di attesa che intercorretra il momento del triage (presa in carico delpaziente e assegnazione del codice colore dipriorità) e il momento dell’intervento di assistenzamedico-infermieristica vero e proprioper codici di priorità bassi. L’obiettivo gestionalee di salute per l’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong>, assegnato dalla Regionealle AASSLL, prevedeva il monitoraggiodel tempo di permanenza in pronto soccorsonel corso del IV trimestre <strong>2009</strong>, con l’obiettivodi permanenza inferiore alle 6 ore. Nei presidiospedalieri dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, il tempo di attesa inpronto soccorso è stato inferiore alle 6 ore peril 92% degli accessi.PIANO DI RIENTRO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> - AREAEMERGENZA DAL 1 LUGLIO <strong>2010</strong>Trasformazione del Pronto Soccorso di Giavenoin Punto di Primo InterventoLa chiusura del reparto di Chirurgia a Giaveno hadeterminato la trasformazione del Pronto Soccorsoin Punto di Primo Intervento dal 1° luglio<strong>2010</strong>. Il punto di assistenza in emergenza è attivo12 ore, garantisce il primo intervento medico estabilizza il paziente in fase critica per poi attivareil trasporto protetto presso l’ospedale più idoneo.Le nuove severe norme non rendono oggi più accreditabileun pronto soccorso in ospedali in cui,come a Giaveno, sono assenti specialità prescrittedalle linee guida regionali (ortopedia, chirurgia,anestesia...). Tale Punto di Primo Intervento ècomunque attrezzato al pari delle ambulanze disoccorso avanzato, con la presenza costante diun medico internista. Giaveno è inoltre sede diambulanza medicalizzata del 118.Sistema di valutazione della performance dellasanità - indagine conoscitiva sul livello di soddisfazionedegli utenti nei Pronto SoccorsoSu impulso della Regione Piemonte, nei mesi digennaio, febbraio e marzo <strong>2010</strong> è stata condottasu tutto il territorio regionale un’indagine volta arilevare l’esperienza ed il grado di soddisfazioneP.S. GIAVENO 65,4% 23,1% 3,9% 7,7% 0,0% 26P.S.SUSA 50,9% 40,7% 5,1% 1,7% 1,7% 56P.S.VENARIA 57,6% 34,9% 4,6% 0,0% 3,0% 66GIUDIZIO SULLA CAPACITÀ DEL PERSONALE AL TRIAGEDI COMPRENDERE LA GRAVITÀ DEL PROBLEMA DI SALUTEOTTIMO BUONO SUFF. SCARSO PESSIMO N UTENTIDEA PINEROLO 49,0% 35,9% 9,7% 3,5% 2,1% 145DEA RIVOLI 46,6% 41,8% 8,5% 1,6% 1,6% 189P.S. GIAVENO 63,0% 22,2% 3,7% 11,1% 0,0% 27P.S.SUSA 50,0% 37,9% 8,6% 1,7% 1,7% 58P.S.VENARIA 54,1% 32,8% 8,2% 1,6% 3,3% 61GIUDIZIO SULLA QUALITÀ DELL’ASSISTENZA RICEVUTA IN PSOTTIMO BUONO SUFF. SCARSO PESSIMO N UTENTIDEA PINEROLO 46,3% 38,4% 11,0% 2,4% 1,8% 164DEA RIVOLI 40,5% 39,2% 13,7% 4,0% 2,6% 227P.S. GIAVENO 44,4% 33,3% 14,8% 3,7% 3,7% 27P.S.SUSA 53,2% 33,9% 12,9% 0,0% 0,0% 62P.S.VENARIA 50,7% 36,2% 10,1% 1,5% 1,5% 69Relazione <strong>Sociale</strong>7475


Relazione <strong>Sociale</strong>La voce degli utenti insoddisfatti:analisi delle criticità evidenziate dall’utenza …PER CAMBIAREGlobalmente le risposte degli intervistati evidenzianocomplessivamente un giudizio positivosull’assistenza in emergenza nelle strutturedell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, sia per quanto riguarda il rapportopersonale sanitario-paziente, sia per quanto riguardail percorso complessivo di cura. Esiste peròuna piccola percentuale di utenti che ha evidenziatoun’esperienza non proprio positiva. Occorredar voce anche alle criticità da loro segnalate, purse minoritarie, per poter evidenziare eventualipunti deboli e, se possibile, attivare provvedimenticorrettivi.Progetti e Attività innovativeAssistenza in EmergenzaSiglata un’intesa per il Servizio di Soccorso sullepiste da sci della Via LatteaIl 3 dicembre <strong>2009</strong> èstata siglata un’intesatra tutti gli “attori” delsistema di intervento,per la definizione di unpercorso assistenzialesanitario dedicato aglisportivi in caso di eventoinfortunistico sulle pisteda sci nel comprensoriosciistico della Via Lattea(Alta Val Chisone e Val diSusa). L’intesa chiarisceil ruolo e determina laresponsabilità di ogni“partner” per ogni fase di intervento. Sono oltre1.000 gli infortuni sulle piste da sci della Via Latteache ogni <strong>anno</strong> necessitano il trasporto ai servizisanitari e l’assistenza in emergenza.CHISOCIETÀ SESTRIERE SPACOMUNICENTRI MEDICI PRIVATI<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>ASO CTO/MARIA ADELAIDEIl volontariato in OspedaleLe due principali associazioni di volontariato cheoperano in ospedale sono:AVASS (Ospedale di Pinerolo)In ospedale a Pinerolo operano nei reparti dipediatria, medicina, neurologia, traumatologia,chirurgia e dialisi 36 volontari per un totale dicirca 3.000 ore l’<strong>anno</strong>.Le attività dei volontari:- assistenza ai pasti- attività di animazione- relazione umana con il malato in ospedale- aiuto nella vita quotidianaCOSA FAInterviene come primo soccorso direttamente sulle piste portando gliinfortunati a fondo pistaA fondo pista sono attivi Servizi di trasporto gestiti dai Comuni, anche permezzo di servizi di trasporto in convenzione, che portano gli infortunati,secondo la gravità, presso i servizi sanitari pubblici o in alternativa, surichiesta del paziente, presso i centri medici privati di Sestriere o Sauzed’OulxAssicurano la necessaria assistenza per l’immediata stabilizzazione delpaziente, anche nel caso in cui l’infortunato opti per il servizio pubblico inattesa del suo trasferimento presso i presidi ospedalieri di riferimentoGarantisce l’accoglienza dei pazienti presso i Pronto Soccorso di Susa ePinerolo, nonché la presenza di un infermiere professionale nelle postazionidi autoambulanza di Pragelato e Oulx. Inoltre, l’<strong>ASL</strong> garantisce il potenziamentodel servizio di Guardia Medica presso la sede di Pragelato neigiorni prefestivi e festivi da dicembre al periodo pasquale. Durante le festenatalizie il servizio sarà attivo per 24hDurante la stagione invernale valuterà l’implementazione dei mezzidi soccorso da dislocare nell’area di riferimento e la presenza di unMedico dell’Emergenza 118 presso la Struttura Sanitaria Comunaledi Sestriere negli orari di apertura degli impianti, mantenendo pienamenteoperativo il mezzo di soccorso avanzato di Oulx.- supporto al personale per informazionee guida ai servizi assistenziali del territorioAVULSS (Ospedale di Rivoli)In ospedale a Rivoli operano volontari dell’AVULSS– Nucleo di Rivoli per un totale di circa 2.600 orel’<strong>anno</strong>.I volontari si occupano di assistenza alberghieradurante i pasti e di attività di relazione umana ecompagnia ai malati dei reparti di Pronto Soccorso,DEA,,Medicina,Cardiologia,Unità Coronarica,-Urologia, Otorinolaringoiatria,Chirurgia ,OrtopediaRelazione <strong>Sociale</strong>7677


TERZO SETTORE E ASSISTENZA OSPEDALIERADONAZIONINOME ASSOCIAZIONE ATTIVITA’ PREVALENTE STRUTTURA <strong>ASL</strong> TO 3 CON CUI COLLABORANOME ASSOCIAZIONE NOME ASSOCIAZIONE NOME ASSOCIAZIONEAGESCI PINEROLO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>A.I.D.O. CUMIANA A.V.I.S. BRICHERASIO A.V.I.S. LUSERNA SAN GIOVANNIANED TORINO VOLONTARIATO OSPEDALE RIVOLIA.I.D.O. VILLAR PEROSA A.V.I.S. BRUZOLO A.V.I.S. OSASCOAPISTOM TORINO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>A.I.T.F. TORINO A.V.I.S. BUSSOLENO A.V.I.S. PIOSSASCOA.PI.CE TORINO VOLONTARIATO OSPEDALE RIVOLIA.S.D. DONATORI VOLVERA A.V.I.S. CAVOUR A.V.I.S. PISCINAAUSER VAL PELLICE VOLONTARIATO DIP. NEFRO-UROLOGICO PINEROLOA.V.I.S. PINEROLO A.V.I.S. COLLEGNO A.V.I.S. PORTERelazione <strong>Sociale</strong>AVASS PINEROLO VOLONTARIATO OSPEDALE PINEROLOAVASS VAL CHISONEE GERMANASCAVOLONTARIATODISTRETTO VALLI CHISONEE GERMANASCAAVO TORRE PELLICE VOLONTARIATO APISSAVULSS VENARIA VOLONTARIATO OSPEDALE VENARIAAVULSS RIVOLI VOLONTARIATO OSPEDALE RIVOLIAVULSS PIOSSASCO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>C.V.V.P. VAL PELLICE VOLONTARIATO DISTRETTO VAL PELLICEA.V.I.S. – A.I.D.O. LUSERNA SANGIOVANNIA.V.I.S. CUMIANAA.V.I.S. PRALIA.V.I.S. PEROSA ARGENTINA A.V.I.S. VILLAR PEROSA A.V.I.S. PRAROSTINOA.V.I.S. PINASCA A.V.I.S. DRUENTO A.V.I.S. SAN PIETRO VAL LEMINAA.V.I.S. POMARETTO A.V.I.S. FENESTRELLE A.V.I.S. SAN SECONDOA.V.I.S. ROURE A.V.I.S. FROSSASCO A.V.I.S. VENARIAA.V.I.S. S. GERMANO A.V.I.S. GIAVENO A.V.I.S. VILLAFRANCAA.V.I.S. AIRASCA A.V.I.S. GIVOLETTO A.V.I.S. VIRLE PIEMONTERelazione <strong>Sociale</strong>FAND PINEROLO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>FAND VENARIA REALE VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>ASSOCIAZ. VOLONTARI OSPEDALE VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>A.V.I.S. ALPIGNANOA.V.I.S. BARDONECCHIAA.V.I.S. GRUGLIASCOA.V.I.S. OULX-SAUZED'OULX- CESANAASSOCIAZ. DONATORI MIDOLLO OSSEO ROS-SANO BELLAASSOCIAZ. ITALIANA DONATORI DELLA COR-NEA E ORGANI UMANIATTIVITA’ SPECIALISTICHE ONCOLOGIAA.V.I.S. BEINASCOA.V.I.S. INVERSO PINASCANOME ASSOCIAZIONE ATTIVITA’ PREVALENTE STRUTTURA <strong>ASL</strong> TO 3 CON CUI COLLABORAANAPACA PINEROLO VOLONTARIATO ONCOLOGIA PINEROLOANAPACA TORINO VOLONTARIATO DIP. NEFRO UROLOGICO PINEROLOMISSIONE VITA VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>FARO TORINO VOLONTARIATO ADI e OSP. SAN LUIGI ORBASSANOMAI SOLI PINEROLOCOOPERATIVA SOCIALE P.G.FRASSATILUCE PER LA VITA RIVOLIVOLONTARIATOIMPRENDITORIALITA’ SOCIALEIMPRENDITORIALITA’ SOCIALEONCOLOGIA E CUREPALLIATIVE PINEROLODISTRETTO SUSADISTRETTI RIVOLI-ORBASSANO- VENARIA7879


Relazione <strong>Sociale</strong>ASSISTENZA TERRITORIALEMedici di medicina generale e pediatri dilibera sceltaAl 01/01/<strong>2010</strong> sono 433 i Medici di Medicina Ge-DISTRETTOTOTALEMMGPOP > 15ANNInerale (MMG) e 66 i Pediatri di Libera Scelta (PLS)operanti nel territorio dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, per un totaledi 574.831 assistiti.Il costo complessivo delle convenzioni con i MMGe i PLS nel <strong>2009</strong> è stato di € 52.440.000.N. MEDIODI ASSISTITIDistretto Collegno 72 76.034 1.056Distretto Rivoli 49 50.383 1.028Distretto Orbassano 69 81.038 1.174Distretto Giaveno 24 26.083 1.087Distretto Susa 64 79.164 1.237Distretto Venaria 62 74.497 1.202Distretto Pinerolo 61 80.215 1.315Distretto Val Pellice 17 20.651 1.215Distretto ValChisone15 17.842 1.189TOTALE 433 505.907 1.168TOTALEPLSPOP ≤ 14ANNIN. MEDIODI ASSISTITI10 11.505 1.1515 7.128 1.42611 13.868 1.2614 4.059 1.01510 12.245 1.22512 11.839 98710 12.478 1.2482 2.931 1.4662 2.383 1.19266 78.436 1.188DISTRETTO MMG MMG Associato MMG in Rete MMG di Gruppo TOTALEDistretto Collegno 10 52 10 72Distretto Rivoli 9 15 3 22 49Distretto Orbassano 7 21 6 35 69Distretto Giaveno 4 12 8 24Distretto Susa 12 37 15 64Distretto Venaria 3 9 29 21 62Distretto Pinerolo 6 12 5 38 61Distretto Val Pellice 2 5 10 17Distretto Val Chisone 2 5 8 15TOTALE 55 168 53 157 433DISTRETTO Pediatra Pediatra Associato Pediatra di Gruppo TOTALEDistretto Collegno 1 8 1 10Distretto Rivoli 2 3 5Distretto Orbassano 1 5 5 11Distretto Giaveno 1 1 2 4Distretto Susa 3 7 10Distretto Venaria 1 11 12Relazione <strong>Sociale</strong>La maggior <strong>parte</strong> degli specialisti convenzionati opera in equipe (medici di gruppo, in rete o associati),assicurando vantaggi in termini di assistibilità ai propri pazienti.Distretto Pinerolo 1 4 5 10Distretto Val Pellice 2 2Distretto Val Chisone 2 2TOTALE 14 39 13 66Medicina in associazione (min.3 – max 10)- gli studi sono distribuiti sul territorio del distretto e non sonovincolati a sede unica;- è prevista la condivisione e implementazione di linee guida diagnosticoterapeutiche.Medicina in rete (min.3 – max 10)- gli studi sono distribuiti sul territorio del distretto e non sonovincolati a sede unica;- gestione della scheda sanitaria individuale su supporto informaticomediante software tra loro compatibili;- collegamento reciproco degli studi dei medici con i sistemi informaticitali da consentire l’accesso alle informazioni relative agli assistitidei componenti dell’associazione;- utilizzo da <strong>parte</strong> di ogni medico di sistemi di comunicazione informaticadi tipo telematico per il collegamento con i centri di prenotazioneMedicina di gruppo (min.3 – max 8)- sede unica del gruppo articolata in più studi medici.- utilizzo, di supporti tecnologici e strumentali comuni,- utilizzo di eventuale personale di segreteria o infermieristico comune;- gestione della scheda sanitaria su supporto informatico e collegamentoin rete dei vari supporti;- utilizzo di software per la gestione della scheda sanitaria tra lorocompatibili;- utilizzo da <strong>parte</strong> di ogni medico di sistemi di comunicazioneinformatica di tipo telematico, per il collegamento con i centri diprenotazione dell’A.s.l.A fine <strong>2009</strong> sono stati attivati e ammessi allasperimentazione regionale 4 Gruppi di Cure Primarie(Beinasco, Cumiana, Vigone e Pianezza)caratterizzati al loro interno dalla presenza multiprofessionalee dalla condivisione di impostazionidi lavoro, con l’obiettivo di favorire il cittadinonell’accesso ai percorsi assistenziali e ai servizisanitari.Nel mese di ottobre <strong>2010</strong> la Giunta RegionaleRegione ha sospeso il progetto di sperimentazionedei Gruppi di Cure Primarie per le seguentiragioni: “iniquità nei confronti dei medici che,pur avendo presentato nei termini le domandaper istituire gruppi di cure primarie non possonoessere ammessi al progetto, e nella necessità dicontenimento delle risorse finanziarie”.E’ stato pertanto avviato un confronto con le organizzazionisindacali mediche per “riconsiderarela sperimentazione dei GCP eliminando eventualidisparità nei confronti dei medici che intendanoaderire e, soprattutto, valorizzando ulteriormentel’intero settore delle medicina territoriale nell’interesseprimario della salute dei cittadini”.8081


Relazione <strong>Sociale</strong>Indagine sui Medici di Medicina GeneraleNel mese di maggio <strong>2010</strong> sono stati pubblicatii risultati di un’indagine realizzata dal MesLabsull’esperienza e sul grado di soddisfazione deicittadini piemontesi e di tre altre Regioni (Toscana,<strong>ASL</strong> VCO<strong>ASL</strong> VC<strong>ASL</strong> TO5<strong>ASL</strong> TO4<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong><strong>ASL</strong> TO2<strong>ASL</strong> TO1<strong>ASL</strong> NO<strong>ASL</strong> CN2<strong>ASL</strong> CN1<strong>ASL</strong> BI<strong>ASL</strong> AT<strong>ASL</strong> ALPIEMONTEUmbria e Liguria) relativamente ad alcuni servizisanitari territoriali, tra cui l’assistenza dei medicidi base e l’assistenza specialistica.Il Piemonte presenta molta variabilità nelle risposte:Valutazione del servizio: come valuta complessivamente l'assistenza che riceve dal suoVALUTAZIONE DEL SERVIZIO: medico COME di famiglia? VALUTA COMPLESSIVAMENTEL’ASSISTENZA CHE RICEVE DAL SUO MEDICO DI FAMIGLIA?34,333,033,339,338,649,146,751,452,352,852,750,458,657,60% 20% 40% 60% 80% 100%La popolazione campione era costituita da utentimaggiorenni residenti (fonte Istat 2008), estrattitra gli abbonati al servizio di telefonia fissa dellaRegione Piemonte: sono state realizzate 316interviste (80% femmine e 20% maschi).Oltre a domande di carattere generale, alcuneriguardavano in specifico la valutazione del52,453,051,149,847,530,941,036,036,036,440,429,840,432,2Ottima Buona Così così Scarsa Pessima16,09,99,39,411,711,79,810,0proprio medico, secondo le variabili fiducia,competenza e valutazione sull’assistenzacomplessiva:Ha fiducia nelsuo medico?Si,decisamente8,48,25,89,36,34,5Si,in <strong>parte</strong>No82,17% 16,43% 1,4%Quanto ècompetente ilsuo medico?(scala 1-5)MoltissimoMoltoCosìcosì43,57% 40,36% 13,57%Le risposte poco o molto poco costituiscono ilvalore residuo del 2,5%. Entrambe le risposterilevano un’altissima percentuale di gradimentocirca il servizio offerto dalla medicina di base,che nel suo complesso è così valutata:Come valutacomplessivamentel’assistenzadel suomedico?OttimaBuonaCosìcosì52,80% 36,36% 8,39%con un valore nella fascia negativa (scarsa-pessima)del 2,45%.Progetti e Attività innovativeMedici di Medicina generale e Pediatri di LiberaSceltaAppropriatezza prescrittivaE’ stato organizzato su impulso e gestione dellaS.C. Laboratorio Analisi Susa, Avigliana e Giaveno,un Convegno Regionale sull’appropriatezza prescrittivatenutosi a Susa il 16 giugno <strong>2010</strong> e apertoai Medici di Medicina Generale, Pediatri di Liberascelta, Patologi clinici e Medici di Laboratoriobiotecnico. Il Convegno ha visto il contributo diqualificati relatori provenienti dalle aziende sanitariepiemontesi (ASO Molinette, ASOU San Luigidi Orbassano, <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, <strong>ASL</strong> TO4 e <strong>ASL</strong> TO2). I temipredominanti sonostati il rapporto traappropriatezza e valoredell’interventosanitario e la necessitàdi rivedere l’appropriatezzaprescrittivaper alcunetipologie di esami,secondo le indicazionidella RegionePiemonte.Gestione integratadel paziente diabeticoE’ stato definitoa livello aziendaleun percorso perla presa in caricoda <strong>parte</strong> dei CentriAntidiabetici e deiMedici di MedicinaGenerale con unagestione integrata.Il Progetto, nato nel2008, ha visto il pieno sviluppo nel <strong>2009</strong> e proseguenel <strong>2010</strong>. Il Comitato Diabetologico è composto da:- 4 membri dipendenti dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>,- 3 Medici di Medicina Generale rappresentantila categoria;- il Presidente del Comitato Diabetici – ClubOvest 2006;- il Presidente dell’Associazione Italiana Diabetici– Pinerolo.Il Comitato ha attivato numerose riunioni a livellodi equipe per sensibilizzare i MMG alla presa incarico dei pazienti diabetici.Relazione <strong>Sociale</strong>8283


Relazione <strong>Sociale</strong>Integrazione territorio-ospedale nella prevenzionedelle malattie cerebro-vascolariE’ stato attivato un Progetto di Prevenzioneprimaria della Malattia cerebro-vascolare conscreening e trattamento della stenosi carotideaasintomatica, promosso dalla strutturadi Neurologia del Presidio Ospedaliero di Rivoliin collaborazione con numerose struttureospedaliere e con la <strong>parte</strong>cipazione dei Medici1° FASE PROGETTAZIONE DELLO STUDIO14 maggio<strong>2010</strong>22 settembre <strong>2010</strong>Corso ECM con i Medici di MedicinaGenerale provenienti dai Distrettidell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>Incontro con il gruppo di MMG e ipromotori del progettodi Medicina Generale.Il progetto prevede un intervento di prevenzioneprimaria seguito dalla presa in carico deisoggetti che risultano portatori di una gravepatologia che li espone ad elevato rischio diictus gravi e invalidanti.Il progetto, a forte integrazione territorioospedale,si compone di due fasi:H<strong>anno</strong> <strong>parte</strong>cipato 25 MMG. Nei primi tre mesi i MMGpresenti si impegnano ad applicare agli assistiti la carta delrischio vascolare(v. Progetto Cuore) in soggetti di età compresa tra i 40 e i 69anni, ed evidenzier<strong>anno</strong> i soggetti con rischio pari o superioreal 20%, asintomatici dal punto di vista neurologico.Resoconto dell’individuazione quantitativa della popolazionebersaglio del progettoContinuita’ assistenzialeL’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> dispone di 18 punti di erogazione dicontinuità assistenziale (Guardia Medica).Nel corso del <strong>2009</strong> sono stati effettuati 79.800contatti, tra visite a domicilio, visite effettuatepresso il punto di erogazione e consultazionitelefoniche, per un totale di 139.827 ore diDISTRETTOPUNTI DIEROGAZIONEMEDICITITOLARIORETOTALIcontinuità assistenziale erogate.L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> garantisce durante il periodo invernaleil Servizio di Guardia Medica TuristicaAmbulatoriale nei comuni di Cesana Torinese,Oulx e Sauze d’Oulx e in Val Chisone.Il costo della continuità assistenziale nel <strong>2009</strong>è stata di euro 4.689.000.CONTATTIEFFETTUATIRICOVERIPRESCRITTIORE DIAPERTURA DELSERVIZIOCollegno 1 6 15.968 10.099 917 6.065Rivoli 1 5 12.078 10.640 454 6.056Orbassano 1 4 12.780 14.672 182 5.558Giaveno 1 0 6.955 3.551 140 6.173Susa 5 5 26.470 8.537 231 23.546Venaria 3 4 20.907 16.428 0 17.082Pinerolo 2 4 19.184 6.734 0 11.420Relazione <strong>Sociale</strong>2° FASE PROGETTAZIONE DELLO STUDIOVal Pellice 1 2 12.231 3.347 0 11.3242011 Studio soggetti a rischioI soggetti individuati verr<strong>anno</strong> inviati negli ambulatori dineurologia per effettuare nella stessa giornata un EcoDopplerTSA e una valutazione neurologica per lo screening dellastenosi carotidea critica. I casi a rischio verr<strong>anno</strong> seguiti everr<strong>anno</strong> date indicazioni medico terapeutiche.Val Chisone 3 4 13.254 5.792 101 12.583<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> 18 34 139.827 79.800 2.025 99.8078485


Relazione <strong>Sociale</strong>Assistenza specialistica ambulatorialeProduzionePRESTAZIONI SPECIALISTICHENel <strong>2009</strong> i 19 poliambulatori ospedalieri e territoriali dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> h<strong>anno</strong> erogato 879.324prestazioni specialistiche ambulatoriali per esterni (di cui 134.970 prime visite e 111.610visite di controllo) per un valore di euro 27.644.470.RECUPERO E RIABILITAZIONE FUNZIONALELe prestazioni di Recupero e Riabilitazione Funzionale sono erogate nell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> in 21ambulatori dislocati sul territorio. Nel <strong>2009</strong> sono state erogate 164.687 prestazioni di RRF,per un valore di euro 2.620.504, di cui il 96,6% a beneficio di residenti dell’Asl.LABORATORIO ANALISINel <strong>2009</strong> sono stati effettuati 4.459.130 esami di laboratorio e 9.935 esami di anatomiapatologica presso le strutture aziendali per un valore di circa euro 20.000.000.zioni specialistiche. Come per l’assistenza ospedaliera,la popolazione maggiormente indotta allafuga verso strutture fuori territorio è residente neidistretti di Collegno e di Venaria.I residenti dei Distretti di Rivoli, Collegno, Orbassanorisultano iper-consumatori di prestazionispecialistiche per la variegata offerta privata epubblica sul territorio e la facile accessibilità allestrutture torinesi. L’incremento del <strong>2009</strong> rispettoal 2008 è dovuto in <strong>parte</strong> al miglioramento delsistema di rilevazione dei dati di attività e non soloal reale incremento dei “consumi”.DISTRETTO DIRESIDENZADISTRETTOCOLLEGNODISTRETTORIVOLIPRODUZIONEAMBULATORI<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>MOBILITA'PASSIVASPECIALI-STICATOTALEEROGATO SUTERRITORIO<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> *ASO9,2%<strong>ASL</strong>4,7%FABBISOGNO ASSISTENZA SPECIALISTICA<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ANNO <strong>2009</strong>PRESIDIex 42 e 430,6%ASO S. LUIGI7,0%IRCC1,0%PRIVATO8,1%PRIVATO SUTERRITORIO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>11,3%AMBULATORI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>58,0%Fonte: Flussi Specialistica Ambulatoriale <strong>2009</strong> – Produzione + Mobilità PassivaPRESTAZIONIPER 1.000 ABI-TANTIANNO <strong>2009</strong>PRESTAZIONI PER1.000 ABITANTIANNO 2008ANDAMENTO PRE-STAZIONI PER 1.000ABITANTI 2008-<strong>2009</strong>49,2% 50,8% 63,9% 18.371 15.207 +20,8%56,0% 44,0% 76,5% 19.207 16.996 +13,0%Relazione <strong>Sociale</strong>DISTRETTOORBASSANO32,7% 67,3% 73,4% 17.780 16.090 +10,5%RADIODIAGNOSTICAL’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> nel <strong>2009</strong> ha erogato 649.646 prestazioni radiologiche, di cui 19.178 RisonanzeMagnetiche, e 6.973 TAC, per un valore di complessivi euro 4.397.800.DISTRETTOGIAVENODISTRETTOSUSA69,2% 30,8% 85,8% 16.746 15.865 +5,6%71,4% 28,6% 86,0% 16.365 13.563 +20,7%Fabbisogno di prestazioni di specialistica ambulatorialeIl fabbisogno di assistenza specialistica ambulatorialeper la popolazione residente sulterritorio aziendale è aumentato dell’11%rispetto al 2008, a fronte di un aumento dellapopolazione dello 0,3%.Sono state 9.720.114 le prestazioni specialisticheambulatoriali “consumate”dai residentidell’<strong>ASL</strong> nel <strong>2009</strong>, per un valore di euro132.073.000, di cui il 58% effettuate pressostrutture dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>.Considerando anche le strutture private delterritorio e l’AOU S. Luigi di Orbassano, l’offertasanitaria presente nell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> è in grado disoddisfare il 76,3% del fabbisogno di presta-DISTRETTOVENARIADISTRETTOPINEROLODISTRETTOVALPELLICEDISTRETTOVAL CHISONE48,6% 51,4% 67,7% 16.760 16.585 +1,1%80,4% 19,6% 84,1% 13.788 13.122 +5,1%88,2% 11,8% 88,9% 12.936 12.381 +4,5%89,8% 10,2% 91,0% 14.294 13.879 +3,0%TOTALE <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> 58,0% 42,0% 76,3% 16.634 15.031 +10,8%* Produzione + ASO San Luigi + Privato su territorio <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>)8687


Relazione <strong>Sociale</strong>Tempi di attesaUna quota importante dei reclami e delle segnalazionidell’utenza nei confronti dei servizi sanitariospedalieri aziendali riguarda i tempi di attesa pervisite specialistiche ed esami. Il tempo di attesaper una visita o esame non è uniforme tra le strutture.Sul sito aziendale è possibile consultare unasezione in cui mensilmente vengono pubblicati itempi di attesa per punto di erogazione sul territorioaziendale.E’ possibile così verificare, per ogni visita specialisticao esame diagnostico monitorato, il poliambulatorioospedaliero o territoriale che presenti ilminor numero di giorni di attesa.VISITAPUNTIEROGAZIONESEDEGIORNI DIATTESASEDEGIORNI DIATTESAAllergologica 6 POLIAMBULATORIO - VENARIA 7 POLIAMBULATORIO PO - VENARIA 140Cardiologica 17POLIAMBULATORIO - P.O. SUSA/P.O.GIAVENO/GRUGLIASCOChirurgica 14 POLIAMBULATORIO - PINEROLO6 POLIAMBULATORIO - ALPIGNANO 104ACCESSODIRETTOPOLIAMBULATORIO - P.O. RIVOLI 21Neurologica 17 POLIAMBULATORIO -VENARIA 2 POLIAMBULATORIO - ALPIGNANO 103Oculistica 13 POLIAMBULATORIO - RIVOLI 13 POLIAMBULATORIO - ALPIGNANO 187Odontostomatologica 11 POLIAMBULATORIO - P.O. GIAVENO 21 POLIAMBULATORIO - ALPIGNANO 187Ortopedica 14 POLIAMBULATORIO OULX 2 POLIAMBULATORIO - COLLEGNO 69Ginecologica 9TEMPO DI ATTESA MINIMOPOLIAMBULATORIO -RIVOLI/ORBASSANOTEMPO DI ATTESA MASSIMO5 POLIAMBULATORIO P.O. - VENARIA 45Otorinolaringoiatrica 15 POLIAMBULATORIO - COLLEGNO 4 POLIAMBULATORIO - ORBASSANO 42Urologica 14 POLIAMBULATORIO - GRUGLIASCO 3 POLIAMBULATORIO - RIVOLI 27Dermatologica 15 POLIAMBULATORIO - P.O. SUSA 5 POLIAMBULATORIO - PINEROLO 48Provvedimenti per il contenimento delle liste diattesa per l’assistenza specialistica ambulatoriale: Nel <strong>2009</strong> si è potenziato il numero dispecialisti convenzionati per l’assistenza ambulatoriale(SUMAI); ciò ha permesso l’ampliamentodegli orari di apertura degli ambulatori con tempidi attesa critici. Nel mese di novembre <strong>2009</strong>, in ottemperanzaalla D.G.R. n.12-12279 del 05/10/<strong>2009</strong>“Intervento straordinario per il contenimento delleliste d’attesa” è stato predisposto un progetto peril contenimento delle liste d’attesa nelle aree critiche,la cui attuazione era subordinata all’erogazionedi un finanziamento di € 355.000,00 da <strong>parte</strong>della Regione. L’erogazione del finanziamento da<strong>parte</strong> della Regione, dopo un periodo di stallo derivantedalla verifica di compatibilità con il Pianodi rientro regionale, è stato ridefinito con D.G.R.n.22-615 del 15/09/<strong>2010</strong>, pertanto è ora possibiledare avvio ai progetti approvati.Piano di rientro <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>assistenza specialisticaIl Piano di rientro <strong>2010</strong> prevede interventi di governodei consumi di prestazioni specialistiche inparticolare per le discipline di Laboratorio Analisi,Radiologia, Recupero e Riabilitazione Funzionalee Cardiologia, che da sole assorbono il 58% dellaspesa (€ 77.168.654 ).I Distretti particolarmente critici sono quellidell’Area metropolitana: Collegno, Rivoli,Orbassano,Venaria.Gli interventi di contenimento prospettati sono:a) sviluppo di progetti finalizzati all’appropriatezzaprescrittiva in accordo con MMG, specialistiospedalieri e convenzionati;b) Recupero e Riabilitazione Funzionale: avviodi progetti di attività fisica per gli anziani peroffrire una risposta appropriata e ridurre il ricorsoingiustificato a trattamenti riabilitativi;c) verifica del dimensionamento e delladistribuzione sul territorio degli ambulatori specialisticie dell’attività erogata dagli specialisticonvenzionati con l’obiettivo di dare risposte piùadeguate alla popolazione, ridurre le liste d’attesae recuperare efficienza;d) monitoraggio e controllo dei budget diproduzione degli ambulatori specialistici privatiaccreditati al fine di indirizzare l’offerta verso ibisogni reali e ridurre l’inappropriatezza.Indagine sull’assistenza specialistica ambulatorialeNel mese di maggio <strong>2010</strong> sono stati pubblicati irisultati dell’indagine Mes.Lab sull’esperienza esul grado di soddisfazione dei cittadini piemontesie di tre altre Regioni (Toscana, Umbria e Liguria)relativamente all’assistenza specialistica. Anchel’indagine sugli specialisti ambulatoriali valuta letre variabili già considerate per i medici di famigliaed i pediatri: fiducia, competenza, assistenza complessiva.Sono state intervistate 88 persone a cui èstato chiesto dove è stata effettuata l’ultima visitaspecialistica ambulatoriale e attraverso quali canaliè stata effettuata la prenotazione (in <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>il 65% ha prenotato tramite Sovra-CUP di Torino).Relazione <strong>Sociale</strong>Gastroenterologica 4 POLIAMBULATORIO - P.O. RIVOLI 29 POLIAMBULATORIO - P.O. PINEROLO 103Oncologica 2 POLIAMBULATORIO - PINEROLO 5 POLIAMBULATORIO PO - VENARIA 12Pneumologica 11 POLIAMBULATORIO POMARETTO 0 POLIAMBULATORIO PO - VENARIA 40Tempi di attesa - mese di gennaio <strong>2010</strong> (rilevazione al 13/01/<strong>2010</strong>) - visite specialistiche8889


Relazione <strong>Sociale</strong>Ha avuto fiducianello specialistache l’ha visitata?Quantoè statocompetentelospecialista?Il residuo 4,63% ha dato un giudizio negativo sullacompetenza dello specialista, considerandolomolto poco competente.Per quanto riguarda il servizio di medicina specialisticaambulatoriale, nel suo complesso:Come valutacomplessivamenteil serviziodi medicinaspecialisticaambulatoriale?Si,decisamenteMoltissimoSi,in <strong>parte</strong>No59,38% 28,13% 12,5%MoltoCosìcosìPoco29,23% 35,38% 15,38% 15,38%Ottimo Buono Così così18,75% 42,19% 31,25%Il 7,81% residuo si divide tra valutazioni negative:scarso e pessimo.Progetti e Attività innovativeAssistenza Specialistica AmbulatorialeRiorganizzazione dei Laboratori AnalisiIl riordino dei laboratori analisi sviluppato nelbiennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>, secondo gli indirizzi della DeliberazioneRegionale n.19-6647 del 03/08/2007 sibasa su questi criteri:1. capillarizzazione dei punti prelievo sulterritorio per migliorare il servizio all’utenzaL’azienda nell’ultimo biennio ha molto investito nelmiglioramento dell’accessibilità dei punti prelievo(nuovo punto prelievo a Collegno-Villa Rosa, nuovopunto prelievo all’Ospedale di Rivoli, attivazionenuovo punto prelievo a Cascine Vica; in fase direalizzazione nuovo punto prelievo a Venaria).2. accentramento dell’esecuzione degliesami in poche strutture per un più razionaleutilizzo delle risorse umane e delle attrezzaturecon conseguente riduzione dei costi di gestioneper maggiori economie di scala3. realizzazione di una rete informatica deilaboratori, collegati ai punti prelievo, per l’inviotelematico dei referti e la creazione di sinergie tralaboratori.La riorganizzazione attuata è la seguente:Unificazione dei Laboratorio Analisi di Rivoli edi Collegno.Il 9 marzo <strong>2010</strong> è stato inaugurato il nuovo LaboratorioAnalisi di Rivoli che assorbe il LaboratorioAnalisi di Collegno. Il nuovo laboratorio occupaun’area di oltre 1.200 m 2 nell’ala sud del 3° pianodel presidio e rappresenta per dimensione e tecnologiauno dei più importanti e moderni laboratoridi analisi della sanità pubblica piemontese. Nelrealizzare il nuovo laboratorio sono stati sceltimacchinari ad elevata automazione. La massimaautomatizzazione delle procedure evita al personaleoperazioni rischiose nella manipolazionedei campioni e riduce sensibilmente il rischio dicontaminazione biologica.Sono 11 i punti di prelievo afferenti al nuovo labo-ratorio analisi, che effettua circa 2.700.000 analisiall’<strong>anno</strong>, di cui oltre 400 mila urgenti e routinarieper i ricoverati, oltre 450 mila per il DEA e oltre1.800.000 per l’utenza ambulatoriale.Riorganizzazione dei Laboratori analisi di Aviglianae Venaria.A partire dal mese di Luglio <strong>2010</strong> il laboratorioanalisi di Avigliana effettua solo più gli esamiLaboratorio Analisi di Pinerolo: nuovo sistemaad elevata automazioneNel mese di ottobre <strong>2010</strong> è entrato a regime,presso il Laboratorio Analisi del P.O. di Pinerolo,il nuovo sistema di automazione che permettel’utilizzo di metodi più sensibili ed accurati conuna migliore qualità analitica e un miglioramentodel servizio offerto alla cittadinanza. La nuovaattrezzatura, consente: la riduzione del numero di provette persingolo prelievo; l’ incremento della tipologia di esamieseguiti; maggior sicurezza per gli operatori; la riduzione dei rifiuti speciali con vantaggiurgenti ospedalieri, tutta l’attività per esterni èconfluita presso il laboratorio di Giaveno. Neiprossimi mesi anche il laboratorio di Venaria effettueràsolo più gli esami urgenti mentre l’attivitàper esterni confluirà presso il Laboratorio centraledel Presidio di Rivoli.Tali scelte non comportano alcun impatto negativoper gli utenti, poiché rimane immutata la capillaritàdei punti prelievo e di ritiro referti sul territorio.per l’ambiente e diminuzione dei costi di smaltimento; lo stoccaggio refrigerato dei campioni eseguitiper eventuali ricontrolli ed approfondimenti; l’identificazione completa del paziente adogni fase del processo di analisi, minimizzando ilrischio di errore.Nuove apparecchiature e nuove tecniche di diagnosticaper la RadiologiaElastosonografiaNel giugno <strong>2009</strong> è stato acquisito dalla S.C. diRadiologia degli Ospedali Riuniti di Pinerolo unnuovo e sofisticato ecografo, tecnologicamenteavanzato, dotato di un modulo di elastosonografia.Relazione <strong>Sociale</strong>9091


Relazione <strong>Sociale</strong>L’elastosonografia è una tecnica di ultima generazioneche, utilizzando gli ultrasuoni, fornisceinformazioni sulla elasticità dei tessuti; gliattuali campi d’applicazione comprendono laquantificazione della fibrosi epatica nelle epatopatiecroniche, la caratterizzazione dei nodulimammari e tiroidei e lo studio delle alterazioniprostatiche.L’esame elastosonografico miglioral’accuratezza diagnostica e permette un confrontopiù diretto con gli altri specialisti chesvolgono la loro attività nella nostra Azienda,evitando agli utenti il disagio di doversi rivolgeread altri centri a Torino.Diagnostica digitale a Torre PelliceA fine <strong>2009</strong> è stata installata all’Ospedaledi Torre Pellice una nuova evoluta apparecchiaturadi Radiodiagnostica con tecnologiadigitale.L’acquisizione di immagini non supellicola radiografica ma in formato digitale,oltre ad importanti vantaggi gestionali, rendepossibile trasmettere le immagini a distanza incaso di urgenza visualizzando gli esami in temporeale presso la sede di Pinerolo, dove il MedicoRadiologo è sempre presente, con una rispostapressoché immediata. Si prevede l’esecuzionedi circa 6.000 esami l’<strong>anno</strong>.Nuove attrezzature di radiodiagnostica nei poliambulatoridi Grugliasco, Rivoli e Orbassano:le nuove attrezzature consentono la digitalizzazionedelle immagini radiologiche con possibilitàdi trasmissione, visualizzazione e archiviazionedelle immagini.Protocollo diagnostico-terapeutico per pazienticon reflusso gastro-esofageoE’stato redatto un percorso diagnostico-terapeutico,in collaborazione tra le strutture di Gastroenterologiadi Rivoli e Pinerolo e di Otorinolaringoiatriadi Rivoli, per i pazienti con sintomi da reflussogastro-esofageo afferiti agli ambulatori territorialidi ORL. L’attivazione del percorso a partire dalmese di settembre <strong>2010</strong> nasce dalla necessitàdi un intervento multidisciplinare della patologiaper un percorso guidato e facilitato per i pazienti.Progetto di valutazione della qualità in colonscopiaIl progetto, avviato il 6 maggio <strong>2010</strong>, consiste nelsottoporre ai pazienti, che per la prima volta sirivolgono agli ambulatori della S.C. Gastroenterologiadi Rivoli con sospetta IBS (Sindrome delColon Irritabile) o IBD (Malattia InfiammatoriaCronica Intestinale), un questionario sullo statodi salute e sulla qualità di vita percepiti al tempozero e a sei mesi dalla prima visita Gastroenterologica,per verificare l’eventuale impatto sanitarioed emotivo sul paziente di un programma diagnosticoe terapeutico impostato. Il progetto è svoltoin collaborazione con la struttura aziendale diPsicologia.Apertura o potenziamento di servizi ambulatorialiApertura di un ambulatorio di Terapia Infusionalepresso il P.O. di RivoliA partire dal mese di luglio <strong>2009</strong> è attivo pressol’Ospedale di Rivoli un ambulatorio di terapiainfusionale gestito dal personale della MedicinaInterna, che si occupa di somministrareper endovena i farmaci la cui somministrazionepuò avvenire esclusivamente in ospedale. Sono3 le tipologie di farmaco somministrate nelnuovo ambulatorio:- ferro per endovena (terapia marziale);- terapia Hepatect (il farmaco per trapiantatidi fegato) ;- terapia con difosfonati endovena (farmaci cheagiscono sul metabolismo del calcio).Sviluppo delle attività ambulatoriali pressol’Ospedale di GiavenoDal 2° semestre <strong>2010</strong> con la chiusura del reparto diNUOVO AMBULATORIO/ATTIVITÀChirurgia e la trasformazione del Pronto Soccorsoin Punto di Primo Intervento, è stata potenziatal’attività specialistico ambulatoriale.Ambulatorio di VulnologiaMedicazione avanzata prevalentemente dedicato a pazienti diabetici o pazienti con insufficienzavascolare periferica, con estensione dell’attività nell’ambito della continuità assistenziale in collaborazionecon i Medici di Medicina GeneraleEndoscopia DigestivaIncremento dell’attività a favore della prevenzione dei tumori colon-retto, con due ambulatori settimanalidedicati allo screening nell’ambito del programma “Prevenzione Serena”Ambulatorio di OncologiaAttivazione di un ambulatorio, garantito dagli specialisti operanti presso il servizio di Venaria. In unprimo tempo verrà garantita solo la visita e controlli, successivamente verrà attivata la somministrazionedi terapia con antineoplastici che non necessitino di preparazione sotto cappa.Ambulatorio di Terapia AntalgicaL’attività consentirà tra le altre cose di dare una risposta più completa ai bisogni di salute dei pazientioncologici ricoverati presso il reparto di Medicina di Giaveno, per garantire successivamente la continuitàassistenziale dopo la dimissoneEcografia Ostetrica e GinecologicaIncremento dell’attività, con ambulatorio dedicato di 10 ore settimanaliAmpliamento orario di ritiro referti RMN – P.O. RivoliDal mese di dicembre <strong>2009</strong> è stato ampliatol’orario di ritiro dei referti di Risonanza Magneticapresso l’Ospedale di Rivoli.A partire dal terzo giorno lavorativo successivoall’effettuazione dell’esame, è possibile ritirareil referto di RMN dal lunedì al venerdì dalle 13.30alle 16 (in precedenza dalle ore 15), intercettandola fascia di utenza che può recarsi in ospedalenell’ora di pranzo.Relazione <strong>Sociale</strong>9293


Relazione <strong>Sociale</strong>Ampliamento orario di apertura del centroprelievi di PineroloDal 1° luglio <strong>2010</strong> è stato aumentato l’orarioper l’accesso diretto al centro prelievi pressoil Presidio Ospedaliero di Pinerolo; è possibileaccedere al centro fino alle 9.30, dando modo aigenitori di accedere alle prestazioni di prelievoo deposito di materiale organico dopo averaccompagnato i figli a scuola.Miglioramento dell’accessibilità agli ospedalida <strong>parte</strong> del cittadinoSpostamento del CUP all’Ospedale di RivoliNell’ambito del programma di miglioramentodell’accessibilità da <strong>parte</strong> dei cittadini ai serviziamministrativi nei due maggiori ospedalidell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, nel mese di giugno <strong>2010</strong> il CentroUnificato di Prenotazione (CUP) del presidioospedaliero di Rivoli è stato spostato al pianoterreno in modo tale da essere adiacente ai localidedicati all’accoglienza. Precedentementeil CUP era localizzato al 2° piano dell’ospedale,in locali inidonei per il passaggio di oltre 250persone al giorno, con carenze e disagi dalpunto di vista del rispetto della privacy e difficoltàaggiuntive per l’accesso agli ascensori.Lo spostamento del CUP segue l’apertura delnuovo Centro Prelievi (<strong>2009</strong>) sempre adiacenteall’ingresso, con ampia sala di attesa.CURE DOMICILIARIL’assistenza domiciliare è rivolta a soggettiin condizione di non autosufficienza o ridottaautosufficienza (permanente o temporanea)derivante da tipologie per lo più croniche.Promuove la qualità della vita degli assistiti esostiene le loro famiglie.OBIETTIVI• Migliorare la qualità di vita dell’utentee della sua famiglia;• evitare l’ospedalizzazione impropria;• evitare il ricorso all’assistenza residenziale;• anticipare le dimissioni tutte le volteche le condizioni sanitarie e socioambientalilo permettono.Il sistema comprende diversi tipi di assistenzache si distinguono per: maggiore o minore intensità assistenziale; il numero e la competenza professionalespecifica degli operatori coinvolti; il livello operativo territoriale e integratocoinvolto.L’incentivazione della deospedalizzazione dell’assistitoha portato ad un incremento di casi seguiti adomicilio nel <strong>2009</strong> del 2,6%, con un totale di 15.766pazienti presi in carico.<strong>ASL</strong> TO 3CURE DOMICILIARIADIAssistenza DomiciliareIntegrata2008 <strong>2009</strong>Variazione2008/<strong>2009</strong>1.650 1.478 -10,4%ADI - CP ADI- Cure Palliative 441 606 +37,4%ADPAssistenza DomiciliareProgrammata7.278 7.428 +2,1%LA Lungoassistenza 1.022 1.111 +8,7%SIDServizio InfermieristicoDomiciliare4.977 5.147 +3,4%TOTALE 15.368 15.766 +2,6%Si è riscontrata una flessione dei casi seguiti inregime di ADI, mentre sono aumentati del 37,4%le prese in carico di pazienti in ADI-Cure Palliative.Il potenziamento di tale tipologia di assistenza siè manifestata in tutti i distretti, ma in particolarmodo nel Distretto di Giaveno, dove a partire dal<strong>2009</strong> è stata attivata un’équipe decentrata rispettoalla sede principale della struttura di Pinerolo.A supporto delle attività domiciliari di cure palliativeseguite dall’équipe di Pinerolo (157 casi)e di Giaveno (41 casi), si affiancano le Associazioni“Luce per la vita”(184 casi), la Fondazione“Faro” (169 casi) e l’Associazione “Accoglienza”(56 casi).ASSISTENZA FARMACEUTICANel <strong>2009</strong> il costo dell’AssistenzaFarmaceutica erogata dallefarmacie convenzionate perconto dell’<strong>ASL</strong> è stato di euro105.616.000, con un aumento del2,3% rispetto al 2008.La spesa farmaceutica lorda pro-capite misural’entità della spesa per farmaci per abitante, mentrel’indicatore “netto” esprime la spesa farma-Spesa FarmaceuticaLorda Pro CapiteSpesa FarmaceuticaNetta Pro CapiteDISTRETTON. FARMACIEDistretto Collegno 19Distretto Rivoli 14Distretto Orbassano 17Distretto Giaveno 7Distretto Susa 35Distretto Venaria 18Distretto Pinerolo 31Distretto Val Pellice 8Distretto Val Chisone 11TOTALE 160ANNO <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> PIEMONTE ITALIA <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> PIEMONTE ITALIA€ 204,85 € 213,46 € 212,11 € 103,54 € 106,36 € 109,02€ 180,08 € 188,00 € 183,92 € 89,94 € 92,56 € 93,08Fonte: S.C. Farmaceutica Territoriale <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> – “Progetto Sfera” IMS – Ministero della Saluteceutica a carico del SSN al netto della com<strong>parte</strong>cipazionealla spesa del cittadino (ticket). Rispettoal valore medio regionale e nazionale, l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>risulta essere virtuosa sia per quanto riguarda il<strong>2009</strong>, sia per il primo semestre del <strong>2010</strong>.L’assistenza farmaceutica è erogata direttamenteda <strong>parte</strong> delle strutture ospedaliere e territorialiaziendali e da 160 farmacie così distribuite sulterritorio:Relazione <strong>Sociale</strong>9495


Relazione <strong>Sociale</strong>Numerosi sono gli interventi di contenimentodei consumi e della spesa farmaceutica attivatiin questi anni:Progetti mirati all’appropriatezza prescrittivada <strong>parte</strong> dei Medici di Medicina Generale e deglispecialisti ospedalieri: es. <strong>parte</strong>cipazione alprogetto ARESS “appropriatezza prescrittivadelle statine”.Farmaci equivalentiLa Sanità, nell’ambito della politica di contenimentodella spesa farmaceutica, promuovel’utilizzo del farmaco equivalente, medicinalecon lo stesso principio attivo nelle stesse dosidel farmaco originale brevettato ma con uncosto inferiore.Come obiettivo gestionale e di salute per l’<strong>anno</strong><strong>2009</strong>, la Regione ha assegnato all’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>l’obiettivo di aumento di due punti percentualirispetto al 2008 dell’ utilizzo dei farmaci equivalenti.FARMACIEQUIVALENTIdistribuzioneterritoriale - quotadi prescrizione difarmaci equivalentidistribuzioneospedaliera -consumo di farmaciequivalenti2008 <strong>2009</strong>variazione2008/<strong>2009</strong>standardattesoDistribuzione Diretta FarmaciLa Regione promuovela fornitura direttadei farmaci da <strong>parte</strong>delle AASSLL percontinuità terapeuticaa pazienti seguitiin assistenza ospedaliera/ambulatorialeea pazienti cronici.Rientrano nella distribuzionediretta ifarmaci erogati:-alla dimissione da ricovero o da visita specialistica,limitatamente al primo ciclo terapeutico;-ai pazienti cronici e/o soggetti a piani terapeutici;-ai pazienti in assistenza domiciliare, residenzialeo semiresidenziale;-da <strong>parte</strong> delle farmacie convenzionate, pubblicheo private, per conto delle Aziende sanitarie locali.Lo standard atteso dalla Regione per il <strong>2009</strong> consistentein un incremento della distribuzione di duepunti percentuali rispetto all’<strong>anno</strong> precedente, èstato ampiamente superato con un aumento delladistribuzione diretta dei farmaci del 9,3%, per unvalore di euro 19.726.400.Nell’<strong>anno</strong> <strong>2010</strong> è richiesto alle <strong>ASL</strong> un incrementodella distribuzione diretta dei farmaci al momentodella dimissione ed è stato attivato dal 1° aprile<strong>2010</strong> il sistema di distribuzione da <strong>parte</strong> delleFarmacie per conto dell’Azienda.Assistenza protesica e integrativaIl Servizio di Assistenza Protesica consiste nellafornitura ai cittadini in relazione a menomazionie disabilità invalidanti di protesi, ortesi, e ausilitecnici (letti ortopedici, i cuscini e materassi antidecubito,i bendaggi, come anche i cateteri e lesacche, i p<strong>anno</strong>loni, le traverse per il letto, ecc.).L’assistenza integrativa consiste nella fornituradi:• presidi sanitari ad utenti affetti da diabetemellito• materiale sanitario ad utenti con fibrosicistica• prodotti dietetici ad utenti con morbo celiaco• alimenti aproteici per neuropatici• nutrizione entrale e parenterale a domicilio• materiale di medicazione per ulcere cronicheRelazione <strong>Sociale</strong>47,0% 50,7% +3,7% ≥+2%2008 <strong>2009</strong> VARIAZIONE 2008/<strong>2009</strong>48,0% 65,5% +17,5% ≥+2%Assistenza Integrativafornita da farmacieconvenzionate€ 11.144.000 € 11.060.000 -0,8%Altra Assistenza Integrativa € 4.958.000 € 5.199.000 +4,9%L’obiettivo è stato ulteriormente specificato perl’<strong>anno</strong> <strong>2010</strong>, prevedendo un ulteriore incrementoper farmaci ad azione sul sistema reninaangiotensina e inibitori di pompa protonica abrevetto scaduto.Assistenza protesica € 9.454.000 € 9.969.000 +5,4%Totale € 25.558.008 € 26.230.009 +2,6%9697


Relazione <strong>Sociale</strong>Piano di rientro <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> - Assistenza integrativae protesicaSi rileva in quest’area un costante incrementodella spesa dipendente da un lato dall’aumentodella popolazione anziana non autosufficiente,dall’altro dall’offerta di nuovi presidisicuramente più efficaci e di maggior ausilioper utenti e care giver ma indubbiamente piùcostosi.Nell’area del Pinerolese la presenza di unarete di strutture per anziani non autosufficientisuperiore al fabbisogno della popolazione residentedetermina una maggior incidenza dipersone non autosufficienti con conseguentemaggior spesa per queste voci.Nel piano di rientro <strong>2010</strong> sono stati previsti iseguenti interventi di contenimento:a) Assistenza protesica: capitalizzazionedei beni ad utilizzo pluriennale, sviluppo diazioni di sensibilizzazione e controllo dei prescrittori,sviluppo del sistema di riuso dei benidurevoli.b) Assistenza integrativa: sensibilizzazionedei MMG sull’appropriatezza prescrittivastrutturando un sistema di controllo puntualesulle autorizzazioni e sui consumi individuali,in relazione anche al progetto avviato nel <strong>2009</strong>attraverso l’Accordo sottoscritto con l’AssociazioneTitolari di Farmaci della Provincia di Torino,di semplificazione dell’iter autorizzativocon collegamento in rete delle Farmacie.c) Razionalizzazione della gestione deimagazzini di ausilii protesici come già avvieneper il materiale di assistenza integrativa,prevedendo una gestione accentrata deglistessi, al fine di ridurne i costi di gestione econsentire un maggior controllo delle giacenzee dell’efficienza nel riuso dei materiali.Trasporti sanitari programmati in ambulanzaNon sempre l’utilizzo dell’autoambulanzaè legata ad unasituazione di emergenza-urgenza.In alcuni casi definiti, sirende necessario il trasportodi un paziente con mezzi ditrasporto sanitari specializzati e attrezzati. Questoservizio è fornito da associazioni di volontariato oprivati autorizzati e convenzionati con il SistemaSanitario Regionale, con i quali le <strong>ASL</strong> stipulanorapporti di convenzione, facendosi carico del costototale del trasporto.TIPO DIASSISTENZAASSISTENZAOSPEDALIERAASSISTENZATERRITORIALETIPO TRASPORTO CHI DESCRIZIONETrasferimentoInterospedalieroTrasferimento inurgenza con Ambulanzadi RianimazioneTrasporto interospedalieroperconsulenza oesameDimissioneprotettaTrasporto diDializzatiAssistenza Domiciliare/trasportoterapeuticoContinuità Assistenzialeex DGR72/94Continuità Assistenzialeex DGR17/2005Paziente ricoverato o inPronto SoccorsoPaziente ricoverato oin Pronto Soccorso concriticitàPaziente ricoverato o inPronto SoccorsoPaziente ricoverato o inPronto SoccorsoPaziente nefropaticonecessitante di dialisiPaziente in carico alleCure Domiciliari concartella ADI/UCPPaziente ricoveratoPazienti in assistenzaresidenziale pressoRSA/RAFDimissione da struttura ospedaliera pertrasferimento in struttura a più alta specializzazioneo in struttura di post acuzieTrasporto in urgenza con ambulanza dirianimazione per altre strutture a più altaspecializzazione con l’intervento di infermiereospedaliero e/o medicoTrasporto temporaneo presso altra strutturaospedaliera per consulenza specialisticao esame diagnostico non effettuabilepresso la struttura di ricovero e ritornoDimissione a domicilio di paziente incondizioni critiche. Necessita di accompagnamentosanitario.Trasporto dal domicilio del paziente dializzatoal centro di riferimento per l’effettuazionedi dialisi e ritorno al domicilioTrasporto dal domicilio del pazientein carico alla struttura ospedaliera diriferimento per l’effettuazione di esami,consulenze o cicli di terapieDimissione presso RSA in regime diassistenza residenziale (dopo l’attivazionedi UVG). Trasporto da e per l’ospedale nei60gg successivi alla dimissione.Trasporti da e per la RSA/RAF per l’esecuzionedi visite specialistiche e/o esamidiagnostici presso strutture sanitarieRelazione <strong>Sociale</strong>9899


Relazione <strong>Sociale</strong>Nel <strong>2009</strong> sono stati effettuati 44.117 trasportidi pazienti, di cui il 78,8% per Assistenza Territoriale(terapeutici e dializzati) e il 21,2%per Assistenza Ospedaliera (rianimazione einterospedalieri). Sono 19 le associazioni divolontariato convenzionate con l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> per ilservizio di trasporti sanitari programmati nel<strong>2009</strong> e nel <strong>2010</strong>Associazionenumero trasportiTotaleI D T RCroce Rossa di Piossasco 1.266 1.934 359 0 3.559Croce Rossa di Giaveno 0 1.208 611 10 1.829Croce Rossa di Beinasco 66 1.230 102 0 1.398Croce Rossa di Villardora 47 38 391 20 496Croce Verde di Cascine Vica - Rivoli 1.025 1.677 752 0 3.454Croce Giallo Azzurra di Volvera 0 1.365 0 0 1.365Croce Bianca Valsusina 1.758 1.970 379 164 4.271Croce Bianca di Orbassano 278 2.676 1.264 0 4.218Croce Misericordia di Collegno 52 1.996 131 0 2.179Croce Verde di Valsusa 678 1.467 497 0 2.642Croce Bianca di Rivalta 342 2.488 651 0 3.481Associazione Numero di dipendenti Numero di volontariCroce Verde di Bricherasio 8 140Croce Verde di Cumiana 6 140Croce Verde di Porte 1 114Croce Verde di CascineVica-Rivoli15 170Croce Verde di Valsusa 8 61Croce Verde di Perosa Argentina17 155Croce Verde di Pinerolo 22 128Croce Verde di Cavour 0 136Croce Rossa di Airasca 0 77Croce Rossa di Piossasco 20 150Croce Rossa di Giaveno 0 230Croce Rossa di Beinasco 9 265Croce Rossa di Villardora 0 252Croce Rossa di Vigone 1 178Relazione <strong>Sociale</strong>Croce Verde di Bricherasio 352 1.456 251 128 2.187Croce Verde di Cumiana 492 96 368 0 956Croce Giallo Azzurradi Volvera2 35Croce Verde di Porte 310 1.081 161 0 1.552Croce Rossa di Vigone 168 872 135 0 1.175Croce Verde di Perosa Argentina 779 1.352 111 0 2.242Croce Verde di Pinerolo 1.014 3.146 928 0 5.088Croce Bianca Valsusina 4 202Croce Bianca diOrbassano12 284Croce Bianca di Rivalta 5 101Croce Verde di Cavour 181 951 129 0 1.261Croce Rossa di Airasca 234 399 131 0 764Croce Misericordia di Collegno7 55Fonte: S.C. LogisticaI = Trasporti interospedalieriD = Trasporti Dializzati100Totale 9.042 27.402 7.351 322 44.117T = Trasporti Terapeutici (ADI, UCP, DGR72, DGR 17, ecc.)R = Trasporti con Ambulanza di RianimazioneFonte: S.C. LogisticaAlle Croci è inoltre affidato il servizio di trasportoin emergenza 118, gestito e coordinato dall’ASOTotale 137 2.783CTO- Maria Adelaide, per mezzo della CentraleOperativa 118 di Grugliasco, mediante convenzionecon le Associazioni stesse.101


TERZO SETTORE E CURE DOMICILIARITERZO SETTORE E CURE DOMICILIARINOME ASSOCIAZIONE ATTIVITA’ PREVALENTE STRUTTURA <strong>ASL</strong> TO 3 CON CUI COLLABORANOME ASSOCIAZIONE ATTIVITA’ PREVALENTE STRUTTURA <strong>ASL</strong> TO 3 CON CUI COLLABORAALBEDO GIAVENO VOLONTARIATO DISTRETTO COLLEGNOL’ISOLA CHE C’E’ DRUENTO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>ANAPACA PINEROLO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>L’ISOLA CHE NON C’E’ ARAMENGO VOLONTARIATO APISSANAPACA TORINO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>LA DUA VALADDA PEROSA ARGENTINA VOLONTARIATO DISTR. VALLI CHISONE E GERM.ANTEAS PINEROLO VOLONTARIATO APISSLA SCINTILLACOLLEGNO VOLONTARIATO DISTRETTO COLLEGNOASSOCIAZIONE GIOBBE GRUGLIASCO VOLONTARIATO DISTRETTO COLLEGNOLUCE PER LA VITA RIVOLI IMPRENDITORIALITA' SOCIALE <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>Relazione <strong>Sociale</strong>ASSOCIAZIONE NAZIONALE ASSIST. PSICOLO-GICA AMMALATI CANCROVOLONTARIATO<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>AUDIDO SUSA VOLONTARIATO DISTRETTO SUSAAUSER RIVOLI VOLONTARIATO CURE DOMICILIARI COLLEGNOAUSER GIAVENO VAL SANGONE VOLONTARIATO CURE DOMICILIARI COLLEGNOAUSER BRUINO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>AUSER GRUGLIASCO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>MAGNIFICAT VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>PRONTO FARMACI SEDEDI COLLEGNOVOLONTARIATOCURE DOMICILIARI COLLEGNOQUADRIFOGLIO IMPRENDITORIALITA' SOCIALE <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>SEA RIVOLI VOLONTARIATO CURE DOMICILIARI COLLEGNOATTIVITA’ SPECIALISTICHE PSORIASIRelazione <strong>Sociale</strong>AUSER VALLI DI LANZO VENARIA VOLONTARIATO CURE DOMICILIARI COLLEGNONOME ASSOCIAZIONE ATTIVITA' PREVALENTE: STRUTTURA <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> CON CUI COLLABORAAVASS PINEROLOVOLONTARIATOSER.T. PINEROLOSALUTE MENTALE PINEROLOA.DI.PSO PER LA DIFESA DEGLI PSORIASICI VOLONTARIATO DISTRETTO PINEROLOAVASS VALLI CHISONE E GERMANASCA VOLONTARIATO DISTR. VALLI CHISONE E GERM.AVC VOLONT. COTTOLENGHINI PINASCA VOLONTARIATO DISTR. VALLI CHISONE E GERM.AVULSS PIOSSASCO VOLONTARIATO DISTRETTO ORBASSANOCARITAS PINEROLO VOLONTARIATO DISTR. VALLI CHISONE E GERM.CMO PIOSSASCO VOLONTARIATO DISTRETTO COLLEGNOATTIVITA’ SPECIALISTICHE CECITÀ E IPOVEDENZANOME ASSOCIAZIONE ATTIVITA’ PREVALENTE STRUTTURA <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>MEROPE AVIGLIANA VOLONTARIATO RSA DON MENZIOCOOPERATIVA SOCIALE P.G.FRASSATI SCS ONLUS TOIMPRENDITORIALITA' SOCIALEDISTRETTO SUSACOOPERATIVA SOCIALELA TARTA VOLANTE ONLUSIMPRENDITORIALITA' SOCIALE<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>FARO TORINO VOLONTARIATO DISTRETTO ORBASSANOGRUPPO KLEINIA BLU - AMA T. PELLICE VOLONTARIATO APISSHARAMBE' TORINO VOLONTARIATO APISSIL MARGINE S.C.S. TORINO IMPRENDITORIALITA' SOCIALE <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>UICI UNIONE ITALIANACIECHI E IPOVEDENTITORINOPROMOZIONE SOCIALESALUTE MENTALE VENARIAOSPEDALI DI RIVOLIE PINEROLOAPRI MAPPANO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>APRI TORINOVOLONTARIATODISTRETTI COLLEGNOORBASSANO- VENARIAAVULSS PIOSSASCO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>IL SOGNO DI UNA COSA CHIARAVALLE IMPRENDITORIALITA' SOCIALE <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>IRIFOR TORINO VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>102103


2.4 I SOGGETTI FRAGILIIn questa sezione vengono descritti progetti ediniziative a favore di fasce di popolazione definite“fragili”, cioè che a causa di particolari problematichesociali e/o sanitarie, si trovano in condizionedi svantaggio:- infanzia e donne/famiglie (area materno infantile)- adolescenti- anziani- persone con disabilità- pazienti psichiatrici- pazienti con dipendenze patologiche- stranieri- pazienti critici (cardiopatici e nefropatici)o, in casi più gravi di “non autosufficienza”.La non autosufficienza è una problematicaassistenziale che coinvolge i servizi sanitarie quelli socio-sanitari. Gli interventi diprevenzione, cura ed assistenza mirati ainon autosufficienti sono complessi e devonoessere in grado di affrontare i fattori cheaggravano le loro condizioni, e necessitanodi una forte integrazione dei servizi sanitari,in un’ottica di rete.Risorse economicheLe risorse dedicate nel <strong>2009</strong> all’assistenza deisoggetti fragili ammontano complessivamente a127.500.000:COSTO ASSISTENZASOGGETTI FRAGILIAssistenza distrettualeMaterno-InfantileAssistenza distrettualeTossicodipendentiAssistenza distrettualePazienti psichiatriciAssistenza distrettualeAnzianiAssistenza distrettualeDisabili<strong>2009</strong>8.700.00012.500.00030.000.00051.700.00024.200.000TOTALE € 127.500.000Come già nel 2008 la categoria che assorbe lamaggior quantità di risorse economiche (il 40%)è quella degli Anziani con quasi 52.000.000 euro,seguita da Pazienti psichiatrici (24%) e Disabili(19%):RISORSE ASSISTENZASOGGETTI FRAGILI – ANNO <strong>2009</strong>Relazione <strong>Sociale</strong>Negli ultimi anni la Regione Piemonte ha postouna particolare attenzione alle esigenze dei nonautosufficienti, attraverso soluzioni flessibili emodulabili, in base alle patologie croniche einvalidanti, finalizzate soprattutto a garantirela permanenza a domicilio.41%19%7%10%23%Nel marzo <strong>2010</strong> è nata la rete assistenziale perle persone in stato vegetativo e minima coscienza(a causa di patologie vascolari o traumi), chenella nostra Regione sono 234.Assistenza Materno-InfantileAssistenza Pazienti psichiatriciAssistenza DisabiliAssistenza TossicodipendentiAssistenza Anziani105


Relazione <strong>Sociale</strong>Progetti e attività innovativeContributi economici a sostegno di persone nonautosufficientiIn conformità alla DGR 51-11389 del 2003 cheprevede l’applicazione dei livelli essenziali di assistenzaall’area dell’integrazione sociosanitaria,nel <strong>2009</strong> è stato stipulato un nuovo accordo diprogramma tra <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ed Enti Gestori dei servizisocio-assistenziali che aggiorna le modalitàdi applicazione dei livelli essenziali di assistenzarelativi all’articolazione delle cure domiciliari edell’assistenza territoriale, semi-residenziale eresidenziale degli anziani non autosufficienti e deidisabili gravi. Ciò ha permesso un maggior raccordotra le attività del Gruppo delle cure domiciliaricompetente per il servizio infermieristico domiciliare,per gli interventi di assistenza domiciliareintegrata, con le attività di valutazione, predisposizionee monitoraggio dei piani di intervento per anzianie disabili che necessitano di lungoassistenza,assegnate alle unità multidisciplinari competenti.Dal <strong>2009</strong> i contributi economici vengono erogaticon modalità uniformi su tutto il territorio aziendale.L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> è capofila per il coordinamento e lagestione delle risorse regionali assegnate nell’<strong>anno</strong><strong>2009</strong> e <strong>2010</strong>, utilizzate per erogare contributieconomici per la lungoassistenza domiciliare dellepersone non autosufficienti sia per la componentesanitaria che per quella sociale, previsti dal Pianoassistenziale individuale (P.A.I.).I contributi economici consistono in un’erogazionemonetaria o un buono di servizio per coprire il costo deiservizi di assistenza socio-sanitaria e sono finalizzati a:1) promuovere e sostenere il ruolo della famiglia2) promuovere e sostenere il ruolo dei volontariattraverso l’affidamento familiare3) valorizzare il ruolo degli operatori in un sistemadi cura che ottimizzi lo sviluppo delle risorse umaneIl P.A.I. consiste nell’elaborazionedi un Piano di Assistenzapersonalizzato da <strong>parte</strong> dellacompetente unità di valutazione,che tiene conto delle necessitàspecifiche degli anziani odei disabili e delle loro famiglie. Sulla base delP.A.I. vengono definite le modalità di interventoe di sostegno economico, erogato a secondadella bassa-media o alta intensità assistenziale.Sportelli unici socio-sanitariSono stati aperti nelmese di aprile <strong>2010</strong>due sportelli unicisocio-sanitari nei distrettiValli Chisone/GermanascaeVal Pellice, dedicatiespressamente allefasce più deboli della popolazione: le personenon autosufficienti.I familiari delle persone non autosufficienti cherisiedono nelle valli non dovr<strong>anno</strong> più recarsi indiversi uffici a seconda del servizio (sanitario osociale) di cui necessitano, ma h<strong>anno</strong> a disposizioneun unico riferimento integrato, che sioccuperà di tutto, prevedendo:- informazioni complete in merito alle opportunitàdi cura offerte dai servizi domiciliari,semi-residenziali o residenziali- orientamento del cittadino nell’assunzionedi decisioni in merito al piano assistenzialeda attivare- consegna di moduli per richiedere prestazionie/o assistenzaGli sportelli unici socio-sanitari sono ora attiviin ogni Distretto.Rinnovo patenti specialiDal mese di dicembre <strong>2009</strong> è stato aperto un nuovoservizio ambulatoriale dedicato alle fasce debolidella popolazione: la Commissione Medica Localeper il rinnovo delle patenti speciali presso lasede di Collegno, prima disponibile solo presso ilpresidio di Via Farinelli a Torino, che comportavalunghi tempi di attesa a causa della sua centralitàterritoriale.Il rinnovo delle patenti speciali è un servizio delicato,che si rivolge a una fascia di popolazionemolto numerosa (10.000 persone circa), che acausa della situazione di salute anche correlataall’età avanzata o di patologie croniche ed invalidanti(patologie cardiovascolari, diabete, malattieendocrine gravi, malattie del sistema nervoso,epilessia, malattie psichiche, deficit visivi e uditivigravi, etc.) non può rinnovare la patente presso iservizi preposti sul territorio.A rendere possibile presso l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> questa opportunitàè stata una norma che prevede l’apertura diquesto servizio nei contesti territoriali che superanoi 500.000 abitanti, soglia superata in seguitoall’accorpamento del 2008.Le visite avvengono tutti i pomeriggi, con la turnazionedi 5 – 6 medici integrati da professionalitàesterne previste dalla legge (autorità di polizia,tecnici, etc.).Rete alimentare socialeVisto il successo dell’iniziativa, iniziata nel 2008,prosegue (con la stipulazione di nuovi accordi) ilprogetto Rete alimentare sociale che permette diricostruire ambiti di scambio, utilizzando la merceinvenduta e le derrate alimentari di ortofrutta chevengono poi distribuite agli Enti benefici della Provinciadi Torino, che a loro volta preparano pastiper gli indigenti.Il progetto è stato effettuato con la collaborazionedel Centro Agro-Alimentare Torino con sede a Grugliasco,dell’Associazione di grossisti ortofrutta,dell’Associazione Banco Alimentare del PiemonteONLUS con sede a Moncalieri.Sono stati distribuiti nel corso del <strong>2009</strong> kg 39.662di ortofrutta a n. 22 Enti benefici della provinciadi Torino e si sono svolti due incontri di coordinamentocon il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizioneche definisce i requisiti di sicurezza e le norme dirintracciabilità dei prodotti ortofrutticoli e i criteridi idoneità delle aree di raccolta e smistamentodei prodotti donati.Violenza contro le donneAlcune iniziative sono state dedicate alla violenzacontro le donne, che sempre più riguarda l’ambitofamiliare e per questo resta un fenomeno “sommerso”e non denunciato.• Evento dell’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong>!Nel <strong>2009</strong> è stato sottoscritta un’intesa di programmacontro la violenza alle donne e alle fasce debolidella popolazione, promossa dal Procuratore dellaRepubblica di Pinerolo a cui h<strong>anno</strong> aderito tuttele istituzioni del Pinerolese, che h<strong>anno</strong> stipulatoun documento di iniziative comuni in data 25 novembre<strong>2009</strong>, giornata internazionale contro laviolenza alle donne. L’evento congiunto sottolineal’utilità di un’alleanza delle Istituzioni per renderemaggiormente efficaci le azioni di prevenzione e dicontrasto ai frequenti episodi di violenza.• Centro d’Ascolto Svolta Donna a cui rivolgersiin caso di maltrattamenti e abusi: il centro offreascolto, accoglienza e sostegno alle donne vittimedi violenze e promuove attività di informazione ecomunicazione per la popolazione, per promuovereuna cultura alternativa a quella della violenzadi genere.Relazione <strong>Sociale</strong>106107


Relazione <strong>Sociale</strong>AREA MATERNO INFANTILENell’“Area Materno infantile” sono descritte leattività ed i progetti messi in atto dall’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> perle seguenti categorie di stakeholder:- donne in gravidanza- neo-mamme- bambini (età inferiore ai 14 anni)la cui assistenza è erogata attraverso:• Strutture ospedaliere (pediatria, nido, neonatologiaper i bambini – ostetricia e ginecologiaper donne e neo-mamme)• Ambulatori di Ostetricia, Ecografia ostetrica,Diagnosi pre-natale, assistenza neonataleed attività ambulatoriale di neonatologia e pediatria• Consultori familiari e pediatrici• Ambulatori di Neuropsichiatria Infantile• Pediatri di Libera sceltaLe risorse economiche dedicate all’Area MaternoInfantile nel <strong>2009</strong> ammontano a Euro8.700.000.Alcune attività e progetti sono trasversali adinfanzia e adolescenza. In questa sezione sonorendicontati i progetti dedicati in specifico allaprima infanzia.Donne e famiglieLe donne in età feconda (età 15-49 anni) nellanostra <strong>ASL</strong> sono 129.405, cioè il 43% della popolazionetotale femminile, mentre il totale dellefamiglie è di 255.134.L’assistenza ospedaliera e specialisticaProduzioneL’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> dispone di 62 letti per l’assistenza ospedalieradi Ostetricia e Ginecologia, suddivisi tra iPresidi di Pinerolo, Rivoli e Susa.I POSTI LETTO IN OSTETRI-CIA/GINECOLOGIARicoveriordinariDayHospitalOspedale di Pinerolo 24 1Ospedale di Rivoli 22 1Ospedale di Susa 13 1Totale 59 3Vengono inoltre effettuati ricoveri di Ostetriciae Ginecologia presso il Day Surgery multispecialisticodel Presidio Ospedaliero di Avigliana.Nel <strong>2009</strong> presso i reparti di Ostetricia e Ginecologiadella nostra Azienda sono state ricoveratecomplessivamente 5.545 donne, con una capacitàdi attrazione di donne residenti fuori <strong>ASL</strong>(mobilità attiva) del 27,3%.Ricoveri inOstetricia eGinecologiaRicoveri ordinariOspedaledi RivoliOspedaledi PineroloOspedaledi SusaTotale1.776 1.846 691 4.313Day Hospital = 216 18 234Day Surgery 60 436 81 577Day SurgeryAvigliana421 = = 421TOTALE 2.257 2.498 790 5.545L’attività ambulatoriale specialistica di ostetriciae ginecologia nell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> è erogata in 9 Poliambulatoriospedalieri e territoriali, e le prestazionispecialistiche erogate nel <strong>2009</strong> sono state 32.647.Rivestono un ruolo fondamentale per le donne i29 Consultori Familiari capillarmente distribuitisul territorio. Il Consultorio Familiare si occupadi assistenza sanitaria, psicologica e sociale esi rivolge alla donna, alla coppia e alla famiglia.Oltre ad erogare visite ginecologiche, i consultorieffettuano: consulenza al singolo e alla coppia su maternitàe paternità responsabile assistenza e monitoraggio della gravidanzae del dopo parto visite ginecologiche in età fertile e per lacontraccezione gravidanza, travaglio, parto e puerperio,training pre e post natale sostegno all’allattamento contraccezione educazione sanitaria informazioni e certificazione dell’InterruzioneVolontaria di Gravidanza.FabbisognoNel <strong>2009</strong>, 9.850 donne residenti nell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> h<strong>anno</strong>subito un ricovero in un reparto di Ostetriciae Ginecologia presso una struttura del SSN piemontese.4.057 donne (il 41% dei ricoveri) si sonorivolte a strutture ospedaliere aziendali, mentre leaziende ospedaliere maggiormente specializzate,presidi ospedalieri di altre aziende sanitarie localio il privato accreditato soddisfano ancora il 59%del fabbisogno.Per quanto riguarda il fabbisogno di prestazioni dispecialistica ambulatoriale, nel <strong>2009</strong> gli assistitiaziendali h<strong>anno</strong> beneficiato di 113.514 prestazionierogate da ambulatori di ostetricia e ginecologiadelle aziende sanitarie regionali, per un valore dieuro 3.155.000.FABBISOGNO RICOVERI OSTETRICIAE GINECOLOGIA ANNO <strong>2009</strong>ASO39,4%PRESIDIex 42 e 430,4%<strong>ASL</strong>16,1%PRIVATO2,7%Fonte: SDO Produzione e Mobilità Passiva – Flussi Regionali <strong>anno</strong> <strong>2009</strong>ASO S. LUIGI0,2%PRESIDIOSPEDALIERI<strong>TO3</strong>41,2%Attività <strong>2009</strong>Trattamento dei disturbi relazionali precociL’attività, svolta dal servizio di Psicologia, si rivolgea donne in gravidanza e famiglie con minori in età0-3 anni per il sostegno della relazione genitorebambino.Gli ambulatori erogano consulenza,diagnosi e trattamento psicoterapeutico.Anno <strong>2009</strong>Nuovi casi valutati in equipe 102di cui in trattamento diretto 69Assistenza psicologica alla donna e alla coppiaNel <strong>2009</strong> sono stati attivati gli interventi a favoredi donne e coppie in relazione a: Interruzioni volontarie di gravidanza Maltrattamenti e violenze alle donne Disturbi relazionali della coppia Disturbi o patologie sessualiAnno <strong>2009</strong>Casi nuovi 56Casi attivi 18Casi chiusi 37Relazione <strong>Sociale</strong>108109


Relazione <strong>Sociale</strong>E’ stato distribuito a 50 medici di famiglia unquestionario sulle richieste di intervento di tiposessuologico da <strong>parte</strong> degli utenti, visto che gran<strong>parte</strong> delle problematiche affettive e relazionaliè correlata a disturbi o difficoltà nella sfera delcomportamento sessuale.42% dei Medici riceve più di due casi al mese40% somministra farmaci56% invia a specialisti (ginecologi, urologi,andrologi), in assenza di un servizio dedicatoLo studio è stato pubblicato sul n. 1-<strong>2010</strong>della rivista dell’Ordine degli Psicologi delPiemonte, “Psicologie a confronto” con il titolo“I disturbi sessuali: una ricerca nel territoriodell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>”Progetti e attività innovative per le donne e lefamiglieAgenda della GravidanzaDal 1 ottobre <strong>2009</strong> la RegionePiemonte ha distribuitouno strumento dedicatoalle donne in gravidanza:l’Agenda della Gravidanza.Si tratta di un quadernoneverde che contieneinformazioni sulla gravidanza, sugli stili di vita,sull’allattamento al seno, sugli esami da fare, sulladiagnosi prenatale.E’ un documento personale consegnato nei Consultoriad inizio gravidanza, con modalità personalizzatae presentata in tutte le sue parti per favorireun percorso nascita rispettoso delle scelte delladonna, disponibile anche in francese, spagnolo,arabo e rumeno.Per i primi sei mesi la fornitura è stata garantitadalla Regione, mentre dalla primavera <strong>2010</strong> ogni<strong>ASL</strong> stampa le agende, arricchendole con la Cartadei Servizi del Percorso Nascita presenti sul territorio.Dal novembre <strong>2009</strong> al settembre <strong>2010</strong> sono statedistribuite più di 3.000 copie.Progetto “Famiglie in Divenire”Il progetto ha avuto inizio a novembre 2008 esi è concluso a fine dicembre <strong>2009</strong> e ha avutocome destinatarie le famiglie con minori tra0 e 3 anni, con l’obiettivo di promuovere la salute mentale in gruppi a rischio attraversointerventi informativi, educativi ed organizzativie di sostenere le donne in gravidanza e nelpost-parto attraverso interventi di formazione per gli operatori.Sono stati svolti 5 incontri distrettuali con tuttii Pediatri di Libera scelta del territorio ex <strong>ASL</strong>5, con 101 <strong>parte</strong>cipanti.Il progetto è stato finanziato dalla Regione Piemonte,nell’ambito delle attività di Promozionedella salute per euro 10.200.Orario senza tabacco per donne in gravidanzaL’ambulatorio del progetto “Orario senza tabacco”del Ser.T. Dora Riparia ha allargato lapossibilità di accesso alle donne in gravidanza,grazie alla collaborazione delle ostetriche deiconsultori ginecologici.L’accesso è libero, in orario di servizio e il trattamentocompletamente gratuito. In questocaso, rispetto alle altre fasce di popolazionea cui è diretto l’intervento, il follow up dura 36mesi invece che 12. Questa differenza è dovuta al fatto che le donnedopo il parto riprendono l’abitudine al fumo,mettendo a rischio la salute del bambino siaattraverso l’allattamento sia per l’esposizione alfumo passivo, con rischio di bronchiti asmaticheed altre patologie.Nuovo centro per la famiglia a VenariaNel mese di giugno <strong>2010</strong> èstato inaugurato a Venariail nuovo “Centro per la Famiglia”,progetto avviatodall’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> (Servizio diPsicologia), dal Comunedi Venaria e dal ConsorzioIntercomunale ServiziSociali e Assistenziali(C.I.S.A.).Sono stati scelti arredi ecolori allegri e vivaci, percreare un ambiente accogliente,caldo e familiare,lontano da quello freddoche tradizionalmente caratterizzagli ambienti deiservizi pubblici.I locali sono dotati di specchi unidirezionali perpoter seguire i colloqui e per osservare quantoaccade nel salotto dove si effettuano i “luoghiprotetti” (incontri periodici tra bambini allontanatidalla famiglia e genitori), dotazione necessaria perespletare attività come la Valutazione delle CapacitàGenitoriali, e per offrire garanzie agli operatori(soprattutto donne) che incontrano persone a voltein grave stato di alterazione.Potenziamento delle attività sociali del consultoriofamiliareIl progetto si colloca all’interno della programmazioneterritoriale che ha portato all’elaborazionedel Piano di Zona e del Piano di Attività Territorialein ottica di integrazione tra Distretto di Giavenoe Comunità Montana Val Sangone. Lo sviluppodei servizi a sostegno della genitorialità e dellafamiglia è un bisogno prioritario, in un distrettocaratterizzato da nuclei familiari giovani e altapresenza di donne tra i 25 ed i 34 anni. I bisognispecifici riguardano la necessità di informazionisulle problematiche figli-genitori, sugli stili educativi,sulle varie opportunità di sostegno economicoa sostegno di madri sole e famiglie disagiate, spaziper l’accoglienza, momenti di coordinamento con ilvolontariato, adeguata accoglienza anche dei cittadinistranieri, attraverso la consulenza di mediatoriculturali, ampliamento dell’orario del consultorio.INFANZIAI bambini in fascia di età 0-14 anni sono 78.388 erappresentano il 13,4% della popolazione totaledell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>. In linea con l’andamento storico deidati, il Distretto di Orbassano è il territorio con lapiù alta incidenza di bambini, mentre la Val Chisoneha il tasso più basso tra i distretti aziendali.DistrettoMaschi0-14 anniFemmine0-14 anniTotale<strong>2009</strong>% Pop≤14 anniCollegno 5.841 5.664 11.505 13,1%Rivoli 3.686 3.442 7.128 12,4%Orbassano 7.121 6.747 13.868 14,6%Giaveno 2.091 1.968 4.059 13,5%Susa 6.335 5.910 12.245 13,4%Venaria 6.187 5.652 11.839 13,7%Pinerolo 6.332 6.098 12.430 13,4%Val pellice 1.486 1.445 2.931 12,4%Val chisone 1.222 1.161 2.383 11,8%Totale 40.301 38.087 78.388 13,4%Relazione <strong>Sociale</strong>110111


Relazione <strong>Sociale</strong>I nuovi natiSono 5.086 i bambini nati nel <strong>2009</strong> da famiglieresidenti nei Comuni dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>, di cui 2.628nati presso le strutture ospedaliere dell’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong>.Tasso di natalità(n. nati ogni 1.000 abitanti)<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>: 8,7Provincia di Torino: 9,1Piemonte: 8,8Nel <strong>2009</strong> sono nati 5.086 bambini(2.639 maschi e 2.447 femmine)(fonte: ISTAT)Dall’analisi della residenza per distretto dellepartorienti, si evidenzia che la maggior <strong>parte</strong>di coloro che f<strong>anno</strong> riferimento a presidiospedalieri di Torino (in particolare all’AziendaOspedaliera Sant’Anna) è residente nei comunipiù vicini alla città: si abbina quindi la comoditàlogistica alla scelta dettata dall’alta specializzazionedi un’azienda ospedaliera.NUOVI NATI RESIDENTI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> - ANNO <strong>2009</strong>PRESIDI DI ALTRE <strong>ASL</strong>DEL PIEMONTE; 753bambini15%ASO DEL PIEMONTE;1581 bambini31%ALTRI NATI;124 bambini2%OSPEDALI SUSA; 394bambini8%OSPEDALE PINEROLO;1031 bambini20%OSPEDALE RIVO LI1203 bambini24%L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> dispone di tre nidi per un totale di 28 culle,in cui nel <strong>2009</strong> sono stati accolti 2.931 neonati.Culle Nati <strong>2009</strong>Di cuiresIdentiAsl to3Capacita’ diattrazione(mobilita’attiva)P.O. PINEROLO9 1.213 1.031 15,0%P.O. RIVOLI14 1.306 1.203 7,9%P.O. SUSA5 412 394 4,4%TOTALE 28 2.931 2.628 10,3%Fonte: SDO – <strong>anno</strong> <strong>2009</strong> – Flussi Regionali - produzione <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>L’ospedale di Susa, più decentrato, attrae quasi deltutto popolazione residente nella zona (l’87% dellepartorienti risiede nel distretto di Susa), mentrel’Ospedale di Pinerolo risulta facilmente accessibilelogisticamente per la popolazione residentenel Saluzzese (<strong>ASL</strong> CN1).L’allattamento al senoDa molti anni viene messa in evidenza l’importanzadell’allattamento al seno: i corsi di accompagnamentoalla nascita organizzati su tutto il territoriopongono infatti grande attenzione all’informazioneai futuri genitori sulla sua importanza (da studirecenti è dimostrato che allattano al seno inmodo esclusivo, in reparto, soprattutto le donneche h<strong>anno</strong> <strong>parte</strong>cipato al corso di preparazionealla nascita).Sui 2.931 nuovi nati nei nostri ospedali il 75% èstato allattato esclusivamente o prevalentementeal seno mentre l’allattamento esclusivamenteartificiale ha una percentuale molto bassa (6%):MODALITA’ DIN. NEONATIALLATTAMENTOAllattamento al seno esclusivo1.046Allattamento al senso prevalente1.124Allattamento al seno parziale 544Allattamento artificiale 187Dato non reperito 30TOTALE 2.931Apertura nuovo punto di sostegno all’allattamentomaterno a PiossascoNel mese di marzo <strong>2010</strong> è stato attivato il nuovoPunto di Sostegno all’Allattamento Materno nelDistretto di Orbassano, presso il consultorio diPiossasco, aperto il mercoledì pomeriggio, dovesono sempre presenti un’ostetrica ed un’infermierapediatrica, formate secondo le raccomandazionidell’O.M.S. Unicef.L’attivazione di questo punto, situato in zona centralee con buona possibilità di collaborazione traarea pediatrica e ostetrica, rientra in un progettofinanziato dalla regione Piemonte con circa 28.000euro, al fine di implementare attività di consultoriodi efficacia comprovata, come appunto l’allattamentoal seno.La donazione di sangue del cordone ombelicaleL’attività di prelievo di sangue del cordone ombelicaledi neonati (su richiesta dei genitori preventivamentesensibilizzati) presso il Centro Nascita dell’Ospedale“E. Agnelli” di Pinerolo, da inviare alla banca di conservazionepresso OIRM - S. ANNA di Torino, per usotrapianto dedicato e allogenico di cellule staminali, èproseguita nel <strong>2009</strong> e sono state raccolte 53 sacche.Relazione <strong>Sociale</strong>112113


Relazione <strong>Sociale</strong>Assistenza ospedalieraOltre alle culle del Nido, l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> dispone di 28letti per l’assistenza ospedaliera degli assistitiin età pediatrica, in reparti dedicati di PediatriaOSPEDALE DIPINEROLOOSPEDALE DIRIVOLIREPARTORicoveriordinariPOSTI LETTO RICOVERI ANNO <strong>2009</strong>DayHospitalRicoveriordinari – casiDayHospital - casiPediatria 7 posti letto 1 posto letto 287 84Neonatologia 4 posti letto - 290Pediatria 10 posti letto 1 posto letto 453 55Neonatologia 5 posti letto - 240TOTALE 26 posti letto 2 posti letto 1.270 139STRUTTURE<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> CASIALTRE <strong>ASL</strong>PIEMONTE CASIe Neonatologia nei presidi ospedalieri di Rivolie Pinerolo. Nel <strong>2009</strong> sono stati effettuati 1.409ricoveri, di cui il 90% a favore dei piccoli residentidell’<strong>ASL</strong>.Fonte: SDO - <strong>anno</strong> <strong>2009</strong> – Flussi Regionali - produzione <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>Non potendo l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> soddisfare tutto il fabbisognodi assistenza ospedaliera, soprattutto perquanto riguarda le discipline ad alta specializzazioneproprie di un’azienda ospedaliera, per comprenderelo stato di salute della popolazione infantileaziendale occorre analizzare i dati di mobilità.ASOPIEMONTE CASIIRCCCASITOTALEFABBISOGNO <strong>2009</strong>Cardiochirurgia Infantile 36 36Chirurgia Pediatrica 142 142Il tasso di ospedalizzazione dei bambini dell’<strong>ASL</strong><strong>TO3</strong> è di 98,5 ricoveri ogni 1.000 bambini di etàcompresa tra 0 e 14 anni.Assistenza specialisticaNel <strong>2009</strong> sono state erogate ai bambini residentinell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> n. 26.832 prestazioni ambulatoriali aspecializzazione pediatrica presso gli ambulatorispecialistici delle aziende sanitarie regionali, perun valore di euro 670.750.L’assistenza specialistica ambulatoriale di pediatriaviene erogata nell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> in 5 poliambulatoriospedalieri e in 3 ambulatori territoriali. Larete territoriale è potenziata dalla presenza di 26consultori pediatrici. Il Consultorio Pediatricofornisce sostegno ai genitori, in collaborazionecon il Pediatra o, dove questi non è presente, conil Medico di Famiglia e con i servizi ospedalieridi Pediatria e Neonatologia. In Consultorio sonopresenti il Pediatra e la Vigilatrice d’Infanzia.L’accesso avviene senza richiesta del Medico odel Pediatra. Le principali attività sono attività diprevenzione, puericultura, inquadramento diagnostico,terapia e controllo periodico.In particolare si effettuano:• visite pediatriche• bilanci di salute• puericultura e promozione alla salute• vaccinazioni (in collaborazione con il Dipartimentodi Prevenzione).Relazione <strong>Sociale</strong>Nido 2.176 525 1.301 4.002Neuropsichiatria Infantile 154 154Pediatria 795 354 631 3 1.783Neonatologia 477 209 267 953Oncoematologia Pediatrica 301 301Terapia Intensiva Neonatale 34 118 152Neurochirurgia Pediatrica 44 44Nefrologia Pediatrica 71 71Urologia Pediatrica 87 87RESIDENTI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> 3.448 1.276 2.998 3 7.725Sono inoltre presenti 9 ambulatori di NeuropsichiatriaInfantile, servizio che si occupa dellosviluppo neuropsichico e dei suoi disturbi, neurologicie psichici, delle patologie comportamentali,dell’epilessia e dei disturbi del linguaggio e dell’apprendimentosia in bambini che in adolescenti conun approccio multidisciplinare che prevede visitemediche o psicologiche, psicoterapie individuali,di gruppo e familiari.I pazienti visti nel <strong>2009</strong> negli ambulatori della NeuropsichiatriaInfantile, presenti in tutti i Distretti,sono stati 3.525, per un totale di 17.595 presta-114115


Relazione <strong>Sociale</strong>zioni, di cui 13.335 dirette (76%) e 4.260 indirette.Nell’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong> le nuove richieste di presa incarico sono state 1.228, di cui 27 provenientida persone residenti al di fuori dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>.Il Servizio ha formulato nel corso del <strong>2009</strong> 910nuove diagnosi, così suddivise secondo i 5 assidiagnostici:270ATTIVITÀ NPI– ANNO <strong>2009</strong>204156127153asse 1 asse 2 asse 3 asse 4 asse 5ASSE 1 Sindromi cliniche psichiatricheASSE 2 Sindromi e disturbi dell’alterazione specificadello sviluppo psicologicoASSE 3 Livello intellettivoASSE 4 Sindromi e malattie organicheASSE 5 Situazioni psicosociali anomaleAmbulatorio per il follow-up prematuri e neonatia rischio neuropsicoevolutivoPresso l’Ospedale di Pinerolo è attivo l’ambulatoriodi Neuropsichiatria Infantile per la presa in caricotempestiva dei disturbi neuromotori precoci, con ilcompito di monitorare le situazioni relative a bambininati pretermine e a rischio di problematicheneuropsicomotorie.Nel <strong>2009</strong> sono state svolte 150 visite, con 29 nuoviaccessi nell’<strong>anno</strong>.Diagnosi e trattamento disturbi pervasivi disviluppoLa Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenzasi occupa della diagnosi e del trattamento deidisturbi pervasivi di sviluppo, caratterizzati da unagrave e generalizzata compromissione in diversearee dello sviluppo: interazioni sociali, competenzecomunicative, comportamenti, interessi edattività, con esordio nei primi anni di vita.La diagnosi di tali disturbi viene fatta attraversola raccolta di un’anamnesi mirata, l’osservazioneclinica, la somministrazione di test neuropsicologicie l’eventuale approfondimento con esamistrumentali.In seguito alla presa in carico viene stilato unprofilo funzionale del bambino, utile per definiree strutturare percorsi adeguati di trattamento,che si possono avvalere della <strong>parte</strong>cipazione didiverse figure professionali: neuropsichiatra infantile,psicologo, terapista della psicomotricità,logopedista ed educatore. A riguardo, sono statistrutturati alcuni percorsi, quali la convenzione concentri specializzati (Uliveto) per la ComunicazioneAumentativa e la definizione di criteri di invio a psicomotricitàsovvenzionati dall’<strong>ASL</strong> stessa. Nel <strong>2009</strong>i pazienti in carico sono stati 138, con 28 nuovi casi.Ambulatori integrati di diagnosi e cura delleepilessieLe epilessie in età evolutiva sono disturbi cherichiedono interventi clinici che interessano piùdiscipline e forte collaborazione tra struttureospedaliere e territoriali (dalla diagnostica allafarmacoterapia, al supporto psicologico dei giovanipazienti e della famiglia, alla gestione delladisabilità).Sono attivi due ambulatori di Neuropsichiatriadell’Infanzia e dell’Adolescenza per la diagnosie la cura dell’epilessia, uno presso l’Ospedale diPinerolo, uno presso l’Ospedale di Rivoli.Nel corso del <strong>2009</strong> sono stati seguiti 301 soggettiaffetti da epilessie ed effettuate circa 500 visite dipazienti con correlata refertazione elettroencefalogramma.Parallelamente è iniziato nel <strong>2009</strong> unlavoro di follow-up neuropsicologico con i pazientiaffetti da epilessia (effetti della epilessia sul pianocognitivo ed effetto dei farmaci antiepilettici) e dipresa in carico globale della famiglia e dei vissutiindotti dalla comunicazione e dalla convivenza conuna malattia potenzialmente cronica.Anno <strong>2009</strong>Pazienti in carico 216Nuove Diagnosi 28Le ePiLessie ParziaLigLi asPettidiagnOsticO-teraPeuticie La risPOstadei serVizi nPiPresidentedott. Marco RolandoDirettore SC NPI - <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> Collegno-Pinerolosegreteria scientificaSegreteria SINPIA Piemonte (A. Mariani,A. Anichini, L. Bondonio, E. Gruppi, F. Guccione,A. Peloso, S. Reale, M. Rolando) e Board RelatoriPrOVider scientificO<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> Collegno-Pinerolo - SC Ricerca e Formazionesegreteria OrganizzatiVadlite srl – eventi e congressivia San Massimo 53 – Torinotel: +39 011 835690email: pilato@dliteventi.itsede eVentOCentro Conservazione e Restauro La Venaria RealePiazza della Repubblica - Venaria Reale (Torino)www.centrorestaurovenaria.itCon il Patrocinio di:centrO cOnserVaziOnee restaurOVenaria reaLe (Torino)6 nOVembre <strong>2009</strong>reLatOri e mOderatOridott. Dante BesanaSC NPI AO Ss. Antonio e Biagio, Alessandriadott. Stefano CalzolariSC NPI ASO Santa Croce Carle, Cuneoprof. Giorgio CapizziSC Neurofisiopatologia, OIRM, Torinoprof. Bernardo Dalla BernardinaCattedra di NPI Università degli StudiPoliclinico G.B. Rossi, Veronadott.ssa Maria MaspoliSettore programmazione sanitariaAssessorato Tutela della Salute e SanitàRegione Piemonte, Torinodott.ssa Marina Patrini<strong>ASL</strong> Cuneo2 Alba-Bradott. Marco RolandoSC NPI <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> Collegno-Pinerolodott.ssa Piernanda ViglianoSC NPI Ospedale Martini, TorinoSul tema delle epilessie,in data 6 novembre<strong>2009</strong> si è tenuto aVenaria Reale il Convegnosulle epilessieparziali, che haofferto l’opportunitàdi aggiornamento suiprogressi scientificiin tema di epilessieparziali ed un confrontotra AziendeOspedaliere, Sanitariee Istituti universitari,Associazioni,Enti e organizzazioni.Potenziamento servizi pediatrici – Val ChisoneNel mese di marzo <strong>2010</strong> sono stati attivati duenuovi ambulatori specialistici pediatrici a Pragelatoe Sestriere, in seguito all’esigenza di fornirealle mamme e ai bambini dell’Alta Val Chisone edell’Alta Val Susa un servizio specialistico con-tinuativo. L’accesso è diretto e non necessita dirichiesta medica.L’intento è di fornire continuità nell’assistenza aibambini, con la presenza dello stesso pediatra e diuna vigilatrice; in quest’ottica si inserisce anche ilpotenziamento della presenza dei Pediatri di Liberascelta in Val Chisone, dove è stato aperto un nuovoambulatorio a Perosa Argentina, nell’ottobre <strong>2009</strong>.L’assistenza territoriale erogata dai Pediatri diLibera SceltaI bambini assistibili al 31/12/<strong>2009</strong> sono 69.610 pariall’89% dei bambini residenti in <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>:Assisiti da Pediatri di Libera Scelta 60.861Assistiti da Medici di Medicina Generale 8.749I pediatri sul territorio sono 66, di cui 49 sonodonne.Nelle aree non coperte dall’assistenza pediatrica,i bambini sono assistiti dal medico di famiglia.I pediatri si integrano, nell’ambito del percorsonascita, con le attività di assistenza ospedalierae territoriale (consultori) dell’<strong>ASL</strong>.Al percorso nascita sono collegate le seguentiattività:- preparazione al parto: corsi di accompagnamentoalla nascita, rivolti alle coppie, a partiredalla 30° settimana di gravidanza presso l’Ospedaledi Rivoli (reparto di Ostetricia), l’Ospedale diPinerolo ed alcuni consultori familiari- corso di massaggio del bambino: rivoltoalle coppie di neo-genitori, articolato in 4-5 incontrie tenuto dalle Infermiere Pediatriche o daPuericultrici formate- screening ambliopia: attività rivolta aibambini di 3-4 anni , per valutare la capacità visivaattraverso test che individuano il cosiddetto “oc-Relazione <strong>Sociale</strong>116117


Relazione <strong>Sociale</strong>chio pigro” per evitare futuri handicap. I controllisono svolti nelle scuole materne nel periodo scolastico,o per chi non frequenta la scuola materna,presso gli ambulatori dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>.quelle consigliate sono 2-3: solo il 17% delledonne effettua il numero raccomandato di ecografie,mentre il 58% ne effettua più di 5.Le donne che <strong>parte</strong>cipano ai corsi di accompagnamentoalla nascita effettuano un minornumero di ecografie, vengono sottoposte menoal parto cesareo, ricorrono meno all’anestesiaperdurale in travaglio e allattano di più e più alungo. I dati confermano pertanto che i corsi sonouno strumento efficace di prevenzione primaria.Indagine sui pediatri di Libera SceltaIl MESLAB (Laboratorio di Ricerca e Formazioneper il Management dei Servizi alla Salute)ha condotto un’indagine sull’esperienza e sulgrado di soddisfazione dei cittadini piemontesi,sull’assistenza fornita dai pediatri di liberascelta, i cui risultati sono stati pubblicati nelmaggio <strong>2010</strong>.Sono state realizzate 41 interviste, su un campioneprevalentemente di sesso femminile(71,23%) con età prevalente tra i 18 e i 45 anni(78,57%).Nella valutazione l’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> si colloca in unafascia intermedia: un po’ più della metà deirispondenti risulta pienamente soddisfattodell’assistenza ricevuta:VALUTAZIONE DEL SERVIZIO: COME VALUTA COMPLESSIVAMENTEL’ASSISTENZA CHE RICEVE DAL SUO PEDIATRA DI FAMIGLIA?Valutazione del servizio: come valuta complessivamente l'assistenza che riceve dal suopediatra di famiglia?Relazione <strong>Sociale</strong><strong>ASL</strong> VCO59,226,514,3<strong>ASL</strong> VC28,625,740,0<strong>ASL</strong> TO559,232,44,2<strong>ASL</strong> TO467,920,89,4<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>50,630,417,7<strong>ASL</strong> TO236,251,78,6<strong>ASL</strong> TO122,036,036,0<strong>ASL</strong> NO20,050,020,0<strong>ASL</strong> CN267,622,58,5<strong>ASL</strong> CN155,232,811,9<strong>ASL</strong> BI32,448,78,1<strong>ASL</strong> AT30,043,3L’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> ha collaborato con l’Istituto Superiore diSanità all’indagine che fotografa il percorso nascitain Italia, con la collaborazione delle Anagrafi deiComuni di Venaria, Druento, San Gillio, La Cassa,Givoletto e le Neonatologie di Rivoli e dell’OIRM S.Anna di Torino: sono state intervistate 121 donneresidenti nel Distretto di Venaria.Ne risulta che il 79% delle donne è assistita da unginecologo, il 3,7% da un’ostetrica e il 15% da unConsultorio Familiare ed il 58% di esse ha frequentatoun Corso di Accompagnamento alla Nascita.Per quanto riguarda le ecografie in gravidanza,<strong>ASL</strong> ALPIEMONTE48,153,90% 20% 40% 60% 80% 100%33,530,8Ottima Buona Così così Scarsa Pessima7,713,8118119


Relazione <strong>Sociale</strong>La maggior <strong>parte</strong> degli intervistati si rivolge, perl’assistenza pediatrica, a pediatri dell’<strong>ASL</strong>, che peril 36,65% operano in forma associata.2%8%16%MESLAB74%Pediatra <strong>ASL</strong>Pediatra privatoPediatra <strong>ASL</strong> + PrivatoMedico di famigliaLa valutazione ha preso in considerazione le variabili:fiducia, competenza e valutazione sull’assistenzacomplessiva:Ha fiducia nelsuo pediatra?Si,decisamenteSi,in <strong>parte</strong>No76.92% 21,79% 1,29%La fiducia risulta leggermente inferiore a quellaattribuita al medico di famiglia (82,17%), fatto chepuò essere dovuto anche alla minore numerositàdelle interviste realizzate, mentre risulta più elevatala percezione sulla “competenza”:Quanto ècompetenteil suopediatra?Moltissimo Molto Così così52,56% 37,18% 8,97%Solo il residuo 1,29% lo ha giudicato poco o moltopoco competente.Anche la valutazione complessiva sull’assistenzapediatrica è elevata:Come valutacomplessivamentel’assistenzadel suopediatra?OttimaBuonaCosìcosì50,63% 30,38% 17,72%Progetti e attività innovative per l’infanziaProgetto “Nati per leggere”I bambini che arrivano in Pronto Soccorso o sonoricoverati in Pediatriadell’Ospedale di Rivolih<strong>anno</strong> a disposizionedisegni di: Anita e Andrea...mi leggi una storia?Il progetto “Nati per Leggere”Tutt i bimbi che arrivano al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Rivoli o che sono ricoveratin Pediatria h<strong>anno</strong> a disposizione un’intera piccola biblioteca di libri da consultare.I libri v<strong>anno</strong> trattati con cura e poi rimessi a loro posto, perchè altri bambini possanoutilizzarli dopo di voi.Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza maanche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Questo èil cuore del progetto “Nati per Leggere”. Al di là delle letture durante la permanenza inOspedale, il progetto ha l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di etàcompresa tra i 6 mesi e i 6 anni. Recenti ricerche scientifiche dimostrano come i leggeread alta voce, con una certa continuità, ai bambin in età prescolare abbia una positiva influenzasia dal punto di vista relazionale (è una opportunità di relazione tra bambino egenitori), che cognitivo (si sviluppano meglio e più precocemente la comprensione de linguaggioe la capacità di lettura).Leggere un libroal proprio bambinoè compiere un attod’amore...all’Ospedale di Rivoliuna biblioteca in cuipossono scegliere unI libri sono a tua disposizione. Scegline uno e leggilo!libro e sfogliarlo coni genitori in attesa diessere visitati, rendendocosì l’attesameno lunga e più piacevole.L’iniziativa fa <strong>parte</strong>L’iniziativa èstata possibile grazie all’adesione da <strong>parte</strong>della Pediatria dell’Ospedale di Rivoli diretta dalla dottoressaVilma Isolato al progetto “Nati per leggere”, nato dalla stretta collaborazionetra bibliotecari e pediatri con l’obiettivo di rendere i genitori consapevoli dell’importanzadella lettura ad alta voce per lo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino. I libridel progetto “Nati persono messi a disposizione dal Sistema Bibliotecario metropolitano Nord Ovest di Torino, con la collaborazioneattiva delle biblioteche di Collegno, Alpignano, Givoletto, Grugliasco, La Cassa, Rivoli e San Gillio.S.C. Comunicazione URP e Relazioni Esterne <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> di Collegno e Pinerolosettembre <strong>2010</strong>leggere” nato dalla collaborazione tra i bibliotecaridelle biblioteche di Collegno, Alpignano,Givoletto, Grugliasco, La Cassa, Rivoli e San Gillioed i pediatri, con l’obiettivo di rendere i genitoriconsapevoli dell’importanza della lettura adalta voce per lo sviluppo affettivo e cognitivo delbambino.Una <strong>parte</strong> dei libri è collocata nella sala di attesadel Pronto Soccorso, altri nella sala d’attesa delreparto e degli ambulatori di Pediatria.Progetto “Le prime ore del neonato”Nel gennaio <strong>2010</strong> si è attivato un progetto sperimentalepresso i Servizi di Ostetricia e Ginecologiae Pediatria di Susa: subito dopo la nascita ilneonato viene adagiato sulla mamma per alcuneore, fino alla prima poppata e solo dopo verràpreso in carico dall’equipe della Neonatologia.I neonati che nascono con parto spontaneo esenza patologie al momento della nascita, vengonoimmediatamente affidati alla mamma chestimola, con il contatto del suo corpo, il riflessodi ricerca del seno, favorendo il naturale allattamento.I primi casi trattati con questa pratica innovativasono stati soddisfacenti sia per le mamme cheper il personale coinvolto ed è ora allo studiol’estensione del progetto anche ai parti cesareche avvengono senza anestesia generale.Assistenza pediatrica in Pronto Soccorso a SusaNei mesi di aprile e maggio <strong>2010</strong> è stato organizzatodall’A.Re.S.S. uno stage di formazionesul campo con lo scopo di formare personalespecializzato per fornire assistenza specificaai pazienti in età pediatrica che si presenta alPronto Soccorso dell’Ospedale di Susa (circa2.000 all’<strong>anno</strong>).Nel mese di giugno è stato redatto un Protocolloper l’assistenza infermieristica del paziente inetà pediatrica in Pronto Soccorso, e nello stessomese le infermiere sono state affiancate al MedicoPediatra, secondo le Linee guida della RegionePiemonte in merito all’emergenza-urgenzapediatrica (D.G.R. 19-13297 del 15.2.<strong>2010</strong>), cheprevedono di tenere conto delle peculiarità delbambino, in ordine alla prima valutazione, allerilevazioni cliniche successive, all’esecuzionedegli accertamenti necessari, alla somministrazionedella terapia e all’eventuale osservazionebreve che si rendesse necessaria.Attivazione ambulatorio Gastroenterologiapediatrica – OO.RR. RivoliNel mese di aprile <strong>2010</strong> è stato attivato unambulatorio per i bambini (0-15 anni) affettida patologie gastroenterologiche ed attuato unpercorso diagnostico-terapeutico che eviti l’affluenzaindiscriminata di tutti i pazienti all’OIRMS. Anna di Torino, inviandovi soltanto coloro chenecessitano di una struttura di 3° livello per ladiagnosi e la cura delle patologie più complesse:si evitano così ai piccoli utenti e alle loro famigliele difficoltà dei trasferimenti e lunghe listed’attesa.Progetto “Bambini in movimento 2”Ha avuto seguito anche quest’<strong>anno</strong> il ProgettoBambini in Movimento 2 promosso dal Serviziodi Tutela delle Attività Sportive e Promozione AttivitàMotorie, finalizzato a conoscere e verificareabitudini e capacità motorie, eventuali anomalienella postura e nel peso e promuovere l’attivitàfisica nei bambini di terza elementare.Nell’<strong>anno</strong> scolastico <strong>2009</strong>/<strong>2010</strong> sono stati effettuati10 incontri con un coinvolgimento di 180bambini.In tre classi campione è stata prescritta attivitàfisica mirata a migliorare la coordinazione,l’equilibrio, la flessibilità e la forza muscolare,da realizzare in orario scolastico 3 volte lasettimana.Il progetto sarà riproposto nell’<strong>anno</strong> scolastico<strong>2010</strong>-2011.Progetto “I CARE”Da diversi anni è attivo un Progetto di Rete checoinvolge il Servizio di Neuropsichiatria Infantile eil 3° Circolo Didattico di Pinerolo. I destinatari sonoRelazione <strong>Sociale</strong>120121


Relazione <strong>Sociale</strong>i bambini che presentano un disagio a scuola, chesi può esprimere attraverso difficoltà di apprendimento,difficoltà relazionali, ansia di inserimento,demotivazione. Viene inoltre posta attenzione allesituazioni dei bambini disabili, che necessitano diun intervento di sostegno scolastico.Il gruppo di lavoro, costituito da operatori delservizio di NPI e da un’insegnante specializzata siriunisce periodicamente e si occupa di analizzarele problematiche emergenti nei diversi casi, diindividuare le risorse attivabili, di coordinare gliinterventi, di osservare e monitorare i percorsimessi in atto.Nel <strong>2009</strong>, attraverso il lavoro di rete, sono stateseguite le situazioni di 27 bambini della Scuoladell’Infanzia e di 56 della Scuola Primaria. I progetticondivisi h<strong>anno</strong> coinvolto i diversi contesti diap<strong>parte</strong>nenza dei bambini e h<strong>anno</strong> permesso disostenere le loro famiglie e gli insegnanti.Diagnosi precoce malattie genetiche connesse aritardo dello sviluppo neuropsicomotorioNell’ambito di un progetto di collaborazione frala Neuropsichiatria dell’<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong> e la cattedra diGenetica Medica della facoltà di Medicina del S.Luigi Gonzaga di Orbassano, con la collaborazionedella Genetica Medica dell’Ospedale InfantileS. Anna di Torino, dal <strong>2009</strong> è stato costituito unambulatorio per la diagnosi precoce di sindromidisgenetiche in minori affetti da ritardo di svilupponeuropsicomotorio di sconosciuta eziopatogenesi.La visita genetica predispone per eventuali indaginidi 2° livello genetiche necessarie per approdaread una diagnosi di malattia rara al fine di progettareattività di riabilitazione neuropsicomotoriefinalizzate al benessere della persona in relazionealle risorse e ai vincoli presenti.Nel corso del <strong>2009</strong> sono stati seguiti 17 pazienti.Campo educazionale per bambini ed adolescentidiabeticiNel settembre <strong>2009</strong> è stata attivata un’iniziativaeducativa nei confronti di bambini ed adolescentiaffetti da diabete mellito, al fine di rafforzare il dialogotra pazienti e operatori sanitari nella gestionedel diabete in età pediatrica ed adolescenziale.H<strong>anno</strong> <strong>parte</strong>cipato al progetto 10 ragazzi di etàcompresa tra i 10 e i 16 anni.Donazioni da <strong>parte</strong> di associazioni - <strong>2009</strong>Nuovo monitor per neonati a rischioIl Lions Club Rivoli Castello ha donato alla Pediatriadi Rivoli un monitor di ultimissima generazione,del valore di circa 5.000 euro, che è statoconsegnato l’11 giugno <strong>2010</strong>.Il monitor è dedicato a bambini e neonati e permetteil riconoscimento delle apnee centrali, il monitoraggiodella frequenza cardiaca, la saturazione diossigeno e la frequenza del polso, l’individuazionedelle apnee ostruttive. E’ indicato per l’uso duranteil sonno ed il riposo di neonati e bambini a rischio dimorte in culla, come i neonati pretermine o i lattantiche h<strong>anno</strong> avuto episodi rischiosi per la vita.NOME ASSOCIAZIONETERZO SETTORE E AREA MATERNO INFANTILEATTIVITA’ PREVALENTESTRUTTURA <strong>ASL</strong> TO 3 CON CUICOLLABORAANFFAS PINEROLO PROMOZIONE SOCIALE NEUROPSICHIATRIA INFANTILEAVASS PINEROLO VOLONTARIATO OSPEDALE PINEROLOCAV CENTRO AIUTOALLA VITA GRUGLIASCOCAV CENTRO AIUTOALLA VITA RIVOLIVOLONTARIATOVOLONTARIATO<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong><strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>CDA CENTRO DI ASCOLTO VOLONTARIATO DISTRETTO RIVOLICENTRO DI AIUTO ALLA VITA VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>CENTRO DI AIUTO ALLA VITAL'ANNUNCIAZIONECENTRO DI AIUTO ALLAVITA DI PINEROLOCENTRO DI AIUTO ALLAVITA E MOVIMENTO PER LA VITAVOLONTARIATOVOLONTARIATOVOLONTARIATO<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong><strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>DISTRETTO RIVOLICENTRO FAMIGLIA VALSUSINO VOLONTARIATO DISTRETTO SUSAPROGETTI BAMBINI E BAMBINEDI CERNOBYL RIVALTAVOLONTARIATODISTRETTO COLLEGNOSOLE DONNA VOLONTARIATO <strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>SVOLTA DONNA PINEROLO VOLONTARIATO RICERCA E FORMAZIONENOVA - NUOVI ORIZZONTIPER VIVERE L'ADOZIONEGIU' LE MANI DAI BAMBINITORINO CENTROVOLONTARIATOVOLONTARIATODISTRETTO COLLEGNO<strong>ASL</strong> <strong>TO3</strong>Relazione <strong>Sociale</strong>122123

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